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Capacità manageriali dei dirigenti, organizzazione scolastica e apprendimenti degli studenti L’Italia in un confronto internazionale a partire dai dati dell’indagine World Management Survey in Schools (WMSS) Torino, 24 aprile 2015

Capacità manageriali dei dirigenti, organizzazione ... · Per l’Italia è stato condotto da un team costituito da Fabiano Schivardi Fabiano Schivardi Fabiano Schivardi (LUISS ,

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Capacità manageriali dei dirigenti,

organizzazione scolastica e apprendimenti

degli studenti

L’Italia in un confronto internazionale a partire dai dati

dell’indagine World Management Survey in Schools (WMSS)

Torino, 24 aprile 2015

DirigentiDirigentiDirigentiDirigenti e e e e organizzazioneorganizzazioneorganizzazioneorganizzazione scolasticascolasticascolasticascolastica: la prima : la prima : la prima : la prima indagineindagineindagineindagine internazionaleinternazionaleinternazionaleinternazionale

I numerosi confronti internazionali (OCSE-PISA, IEA-PIRLS & TIMSS) hanno suscitato un acceso

dibattito su quali sono le caratteristiche dei sistemi scolastici che influenzano maggiormente i

processi di apprendimento degli studenti.

Tra i fattori ritenuti cruciali, ma sui quali ancora poco si sa, vi sono il ruolo dei Dirigenti Scolasticiil ruolo dei Dirigenti Scolasticiil ruolo dei Dirigenti Scolasticiil ruolo dei Dirigenti Scolastici (DS)

e le scelte organizzative adottate dalle scuole scelte organizzative adottate dalle scuole scelte organizzative adottate dalle scuole scelte organizzative adottate dalle scuole per assolvere con efficacia alla propria funzione

educativa.

Nella primavera del 2011, l’Università di Cagliari Università di Cagliari Università di Cagliari Università di Cagliari (con il sostegno finanziario della Regione SardegnaRegione SardegnaRegione SardegnaRegione Sardegna ,

legge 7/2007) e la Fondazione Giovanni Agnelli Fondazione Giovanni Agnelli Fondazione Giovanni Agnelli Fondazione Giovanni Agnelli hanno aderito al progetto internazionale World World World World

Management Management Management Management SurveySurveySurveySurvey in in in in SchoolsSchoolsSchoolsSchools , , , , che estende alle scuole un sistema di valutazione delle abilità

manageriali e della qualità dell’organizzazione già sperimentato con successo in altri settori

(manifatturiero, sanità).

Il progetto, sviluppato da un team di ricercatori che unisce esperti di London London London London SchoolSchoolSchoolSchool ofofofof EconomicsEconomicsEconomicsEconomics,

Harvard Business Harvard Business Harvard Business Harvard Business SchoolSchoolSchoolSchool e Stanford Stanford Stanford Stanford UniversityUniversityUniversityUniversity, ha fin qui coinvolto 6 paesi avanzati: Canada,

Germania, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti, Svezia.

Per l’Italia è stato condotto da un team costituito da Fabiano Schivardi Fabiano Schivardi Fabiano Schivardi Fabiano Schivardi (LUISS , EIEF e CEPR), Adriana Adriana Adriana Adriana

Di LibertoDi LibertoDi LibertoDi Liberto, Marco Sideri Marco Sideri Marco Sideri Marco Sideri e Giovanni Sulis Giovanni Sulis Giovanni Sulis Giovanni Sulis (Università di Cagliari e CRENoS).

PerchèPerchèPerchèPerchè è è è è importanteimportanteimportanteimportante studiarestudiarestudiarestudiare la la la la dirigenzadirigenzadirigenzadirigenza scolasticascolasticascolasticascolastica in Italia?in Italia?in Italia?in Italia?

Con l'autonomia scolasticaautonomia scolasticaautonomia scolasticaautonomia scolastica la figura del DS ha ricevuto almeno sulla carta poteri più ampipoteri più ampipoteri più ampipoteri più ampi,

assumendo un ruolo importante negli ambiti di gestione e organizzazione della scuola.

La legislazione italiana ne descrive infatti i compiti come quelli di un vero e proprio

manager e lo inquadra nella dirigenza dello stato (Area V della Dirigenza).

Il dirigente scolastico è "responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al

dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente Scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di

efficienza e di efficacia ed è il titolare delle relazioni sindacali”.(decreto legislativo n. 165/01, art.25)

Ma Ma Ma Ma iiii DS DS DS DS sonosonosonosono manager molto manager molto manager molto manager molto particolariparticolariparticolariparticolari …………

Sebbene sia ormai noto che la qualità della leadership, l'organizzazione manageriale e

l'uso di buone pratiche organizzative sono fattori determinanti nel successo delle imprese

in ambiente di mercato, quando si parla di organizzazioni operanti nel settore pubblico,

come la scuola, misurare la qualità e l’impatto delle pratiche manageriali è più complesso:

• Il risultatorisultatorisultatorisultato (la qualità scolastica) è più difficile da definirepiù difficile da definirepiù difficile da definirepiù difficile da definire e dunque misurare;

• I DS e le scuole sono tipicamente sottoposti a una serie di vincoli normativi e vincoli normativi e vincoli normativi e vincoli normativi e

burocraticiburocraticiburocraticiburocratici che ne limitano l'autonomia decisionale (ad es. nell’assunzione e gestione

del personale docente e non docente).

WMSS ha quindi sviluppato uno strumento innovativo di misurazione delle pratiche strumento innovativo di misurazione delle pratiche strumento innovativo di misurazione delle pratiche strumento innovativo di misurazione delle pratiche

managerialimanagerialimanagerialimanageriali a partire da interviste in profondità ai DS.

Il questionario alla base della conversazione è costituito da 23 domande inerenti le 23 domande inerenti le 23 domande inerenti le 23 domande inerenti le

pratiche manageriali e le scelte organizzativepratiche manageriali e le scelte organizzativepratiche manageriali e le scelte organizzativepratiche manageriali e le scelte organizzative, da una serie di domande concernenti le

caratteristiche operative e di contesto delle scuole e da quesiti volti a definire il profilo del

DS intervistato dal punto di vista della formazione e dell’esperienza.

Le Le Le Le areeareeareearee esplorateesplorateesplorateesplorate nelnelnelnel questionarioquestionarioquestionarioquestionario

Le lunghe conversazioni con i DS (oltre 90 minuti di durata media) spaziano per acquisire

elementi probanti sulle capacità manageriali e le scelte organizzative nelle seguenti aree:

1. Le modalità operativemodalità operativemodalità operativemodalità operative: sistematizzazione dei processi educativi e di monitoraggio,

personalizzazione della didattica, utilizzo di dati per l’analisi dei fabbisogni e per

informare le decisioni, adozione di buone pratiche educative e organizzative.

2. Il monitoraggiomonitoraggiomonitoraggiomonitoraggio: controllo dei processi e promozione dei miglioramenti, verifica dei

risultati, dialogo fra le diverse componenti della comunità scolastica, interventi messi

in campo in caso di anomalie rilevate nei processi.

3. Gli obiettiviobiettiviobiettiviobiettivi: capacità da parte del DS di identificare e comunicare con precisione gli

obiettivi da perseguire, la loro interconnessione e il loro inquadramento nel tempo.

4. Le risorse umanerisorse umanerisorse umanerisorse umane: strategie messe in campo per stimolare ognuno a dare di più, per

favorire la crescita professionale dei docenti, per attrarre (e mantenere) bravi docenti.

5. La leadershipleadershipleadershipleadership: visione e capacità di guida del DS, capacità di definizione chiara dei

ruoli e delle responsabilità all’interno della scuola.

ValutazioneValutazioneValutazioneValutazione e e e e verificaverificaverificaverifica delledelledelledelle risposterisposterisposterisposte

Nelle indagini internazionali (es. OCSE-PISA, IEA-PIRLS & TIMSS) i questionari sono compilati

direttamente dai DS e spesso vi sono dubbi sul grado di rispondenza al vero delle risposte rese.

Nelle interviste in profondità di WMSS si ovvia a questo problema grazie a operatori appositamente operatori appositamente operatori appositamente operatori appositamente

formatiformatiformatiformati per verificare la coerenza delle risposte con domande di controllo.

Gli operatori valutano ciascuna risposta valutano ciascuna risposta valutano ciascuna risposta valutano ciascuna risposta con un punteggio compreso tra “1 - peggior pratica

manageriale” e “5 - miglior pratica manageriale” sulla base della qualità del processo organizzativo

descritto dall'intervistato.

Il metro di giudizio degli intervistatori è allineato tramite sedute di valutazione collettivasedute di valutazione collettivasedute di valutazione collettivasedute di valutazione collettiva di interviste

pilota. Inoltre, nella maggior parte dei casi le interviste sono simultaneamente ascoltate da almeno

un altro operatore che valuta indipendentemente le risposte. Ciò consente di pervenire a giudizi finali

il più possibile scevri da peculiari percezioni individuali.

L'intervistato non è al corrente del fatto che le sue risposte siano oggetto di valutazione.

Allo stesso tempo, al momento dell’intervista, anche l‘operatore è privo di informazioni sulla scuola e

sul DS (double blind interview).

Il dataset delle risposte è in fine reso anonimo per impedire a chi lo usa di risalire all’identità di

scuole e intervistati.

Il Il Il Il campionecampionecampionecampione

Per l’Italia, nella primavera del 2011, sono stati intervistati 338 dirigenti di scuole 338 dirigenti di scuole 338 dirigenti di scuole 338 dirigenti di scuole

secondarie di secondo grado statali e paritariesecondarie di secondo grado statali e paritariesecondarie di secondo grado statali e paritariesecondarie di secondo grado statali e paritarie.

Il campione è rappresentativo a livello di macroarea geografica (Nord-Ovest, Nord-Est,

Centro, Sud e Isole) e di indirizzi di studio (Licei, Tecnici, Professionali, Istituti Superiori

multi-indirizzo).

Nell’ambito dell’indagine internazionale, il gruppo di dirigenti scolastici italiani è il più

nutrito e le scuole che dirigono hanno una dimensione media rapportabile a quella delle

scuole della maggior parte degli altri paesi presi in considerazione.

Canada Germania Regno Unito Italia Stati Uniti Svezia

Numero di scuole campionate 147 143 91 338338338338 286 89

Numero medio di studenti per scuola 647 641 1035 618618618618 642 381

DS italiani ed esteri: un confronto anagraficoDS italiani ed esteri: un confronto anagraficoDS italiani ed esteri: un confronto anagraficoDS italiani ed esteri: un confronto anagrafico

La percentuale di donne fra i DS italiani è maggiore della media internazionale, sebbene distante

dagli standard svedesi.

I dirigenti italiani risultano essere significativamente più anziani dei loro pari stranieri. Un risultato in

linea con le statistiche internazionali sull’anzianità dei docenti.

Peraltro, in tutti questi paesi, tranne la Svezia, per accedere alla professione è richiesta una

precedente esperienza come insegnante (o è motivo di preferenza nella selezione).

I DS italiani restano meno a lungo dei tedeschi nella stessa scuola, ma hanno un tasso di turn-over

più contenuto rispetto ai loro pari canadesi e svedesi.

Canada Germania Regno Unito Italia Stati Uniti Svezia

% di donne 31 27 33 35353535 26 44

Età media 48.6 52.3 50.1 58.658.658.658.6 49.7 50.3

Anzianità di servizio nella scuola campionata 4.8 7.8 7.2 6.56.56.56.5 6.6 5.2

Ad ogni modo, è possibile che il recente concorso per la dirigenza scolastica (2011-12) possa aver

mutato il profilo anagrafico dei DS italiani.

AbilitàAbilitàAbilitàAbilità managerialemanagerialemanagerialemanageriale e e e e qualitàqualitàqualitàqualità dell’organizzazionedell’organizzazionedell’organizzazionedell’organizzazione scolasticascolasticascolasticascolastica

Secondo il metro adottato

dall’indagine WMSS, i DS e la

qualità dell’organizzazione nelle

scuole secondarie di secondo

grado italiane si collocano sui

valori più bassi rispetto ai loro pari

esteri (poco meno di 2, in una

scala da 1 a 5).

Tuttavia, così come per altri aspetti

della qualità educativa, vi sono

molte differenze all’interno del

sistema scolastico italiano.

1.98

2.542.72 2.78 2.8

2.96

0

5

Italia Germania Stati Uniti Canada Svezia RegnoUnito

Indice medio di qualità del management e Indice medio di qualità del management e Indice medio di qualità del management e Indice medio di qualità del management e dell'organizzazionedell'organizzazionedell'organizzazionedell'organizzazione

Qualit

à m

anag

eria

li e

pra

tich

e org

aniz

zative

Qualit

à m

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zative

← P

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La La La La variabilitàvariabilitàvariabilitàvariabilità delladelladelladella qualitàqualitàqualitàqualità organizzativaorganizzativaorganizzativaorganizzativa e e e e managerialemanagerialemanagerialemanageriale

2.22 2.1 2.011.78

Nord-EstNord-EstNord-EstNord-Est Nord-OvestNord-OvestNord-OvestNord-Ovest CentroCentroCentroCentro Sud e IsoleSud e IsoleSud e IsoleSud e Isole

Per Per Per Per area area area area geograficageograficageograficageografica(Valore medio della qualità organizzativa e manageriale)

2.06 2.051.85 1.82

I.S. multi-indirizzoI.S. multi-indirizzoI.S. multi-indirizzoI.S. multi-indirizzo LiceoLiceoLiceoLiceo ProfessionaleProfessionaleProfessionaleProfessionale TecnicoTecnicoTecnicoTecnico

Per Per Per Per indirizzoindirizzoindirizzoindirizzo di di di di studistudistudistudi e e e e complessitàcomplessitàcomplessitàcomplessità dell’istitutodell’istitutodell’istitutodell’istituto(Valore medio della qualità organizzativa e manageriale)

2.05 2.01 1.89 1.88

Materie

scientifiche

Materie

umanistiche

Materie

tecniche

Altre

specializzaizoni

Per Per Per Per ambitoambitoambitoambito di di di di specializzazionespecializzazionespecializzazionespecializzazione del DSdel DSdel DSdel DS(Valore medio della qualità organizzativa e manageriale)

Le abilità manageriali e la qualità delle

pratiche organizzative sono molto variabili

per ambiti territorialiambiti territorialiambiti territorialiambiti territoriali e per indirizzi indirizzi indirizzi indirizzi

formativiformativiformativiformativi e anche l’area disciplinare di area disciplinare di area disciplinare di area disciplinare di

provenienza provenienza provenienza provenienza del DS è rilevante.

Cosa si cela dietro il ritardo rispetto agli altri sistemi educativi?Cosa si cela dietro il ritardo rispetto agli altri sistemi educativi?Cosa si cela dietro il ritardo rispetto agli altri sistemi educativi?Cosa si cela dietro il ritardo rispetto agli altri sistemi educativi?

Il divario della qualità organizzativa e manageriale delle scuole italiane rispetto agli standard

internazionali può essere spiegato da diversi fattori, ma sono soprattutto due gli elementi che possono

giocare un ruolo decisivo:

1. i vincoli istituzionalivincoli istituzionalivincoli istituzionalivincoli istituzionali, quali, ad esempio, quelli derivanti da una legislazione scolastica pervasa da

richieste di meri adempimenti formali oppure relativi all’impossibilità di scegliersi la propria

“squadra” di docenti e tecnici: vincoli che impediscono ai DS di agire secondo le abilità

manageriali realmente possedute e alle scuole di dotarsi di assetti organizzativi efficienti;

2. i processi di selezione, formazione iniziale e in ruoloselezione, formazione iniziale e in ruoloselezione, formazione iniziale e in ruoloselezione, formazione iniziale e in ruolo dei DS che per come sono strutturati

possono essere incapaci di garantire che nelle nostre scuole vi sia un livello adeguato di

competenze manageriali.

Per capire quale dei due fattori prevalga nel determinare la bassa performance italiana si può

effettuare un'analisi comparativa analisi comparativa analisi comparativa analisi comparativa dettagliata dei punteggi ottenuti dai DS nei diversi ambiti di azione nei diversi ambiti di azione nei diversi ambiti di azione nei diversi ambiti di azione

managerialemanagerialemanagerialemanageriale i quali sono interessati da vincoli istituzionali più o meno stringentivincoli istituzionali più o meno stringentivincoli istituzionali più o meno stringentivincoli istituzionali più o meno stringenti.

L’assunzione è che se la peggior qualità delle pratiche manageriali fosse dovuta principalmente

all'assetto istituzionale, allora l'Italia dovrebbe accusare un maggior in ritardo negli ambiti nei quali i

vincoli sono più stringenti; mentre dovrebbe allinearsi agli altri paesi negli ambiti interessati da vincoli

meno stringenti.

Fatto 100 il livello di qualità delle pratiche manageriali-organizzative dei DS italiani in ogni

ambito, possiamo misurare la distanza percentuale rispetto alla media internazionale.

Non è una mera questione di vincoli istituzionaliNon è una mera questione di vincoli istituzionaliNon è una mera questione di vincoli istituzionaliNon è una mera questione di vincoli istituzionali

AmbitoAmbitoAmbitoAmbito managerialemanagerialemanagerialemanagerialeRigiditàRigiditàRigiditàRigidità vincolivincolivincolivincoli

istituzionaliistituzionaliistituzionaliistituzionali

Ritardo Ritardo Ritardo Ritardo rispetto alla media rispetto alla media rispetto alla media rispetto alla media

internazionale (internazionale (internazionale (internazionale (varvarvarvar %)%)%)%)

MonitoraggioMonitoraggioMonitoraggioMonitoraggio Bassa -36.8

ObiettiviObiettiviObiettiviObiettivi Bassa -54.2

ModalitàModalitàModalitàModalità operativeoperativeoperativeoperative Intermedia -35.4

LeadershipLeadershipLeadershipLeadership Intermedia -31.4

RisorseRisorseRisorseRisorse UmaneUmaneUmaneUmane Alta -33.7

Dai dati non si ricava una chiara associazione tra la rigidità dei vincoli istituzionali e l’entità

del ritardo. Anzi sembrerebbe che il ritardo è tanto più accentuato quanto meno stringenti il ritardo è tanto più accentuato quanto meno stringenti il ritardo è tanto più accentuato quanto meno stringenti il ritardo è tanto più accentuato quanto meno stringenti

sono i vincoli istituzionalisono i vincoli istituzionalisono i vincoli istituzionalisono i vincoli istituzionali e presumibilmente più libera è l’adozione delle pratiche

manageriali ritenute efficaci.

Dunque, il ritardo italiano pare avere più a che fare con la selezione e la formazione dei DS selezione e la formazione dei DS selezione e la formazione dei DS selezione e la formazione dei DS e

con i modelli culturali prevalentimodelli culturali prevalentimodelli culturali prevalentimodelli culturali prevalenti, probabilmente non ancora in sintonia con presupposti e

conseguenze dell’autonomia scolastica.

Dirigenti e presidi: quali differenze?Dirigenti e presidi: quali differenze?Dirigenti e presidi: quali differenze?Dirigenti e presidi: quali differenze?

Da questo punto di vista è interessante verificare se i DS entrati in ruolo dopo la riforma

dell’autonomia riescono davvero a conciliare meglio dei “vecchi” presidi il ruolo di leader

educativo e quello del manager.

I dati ci dicono che in media è così, ma solo per coloro che sono entrati in ruolo dopo il

primo concorso ordinario per DS che ha verificato esplicitamente le capacità

manageriali dei candidati, quello bandito nel 2004 e conclusosi nel 2006.

1.96 1.96 2.17

In ruolo già prima della riformaautonomia (1999)

In ruolo dopo la riforma autonomiama prima del concorso ordinario

In ruolo dopo la conclusione delconcorso ordinario (2006)

AbilitàAbilitàAbilitàAbilità managerialimanagerialimanagerialimanageriali per per per per anzianitàanzianitàanzianitàanzianità e e e e tipologiatipologiatipologiatipologia di di di di selezioneselezioneselezioneselezione(Valore medio della qualità organizzativa e manageriale)

Modelli organizzativi e DS fanno davvero la differenza?Modelli organizzativi e DS fanno davvero la differenza?Modelli organizzativi e DS fanno davvero la differenza?Modelli organizzativi e DS fanno davvero la differenza?

WMSS definisce e misura una particolare accezione della qualità delle pratiche manageriali e degli

assetti organizzativi della scuola riscontrando, come visto, un ritardo dell’Italia rispetto ad altri paesi.

Ma per capire se il dato è davvero preoccupante bisogna interrogarsi sulla rilevanza per gli

apprendimenti degli studenti della qualità manageriale così misurata.

Abbiamo analizzato i risultati di apprendimento degli oltre 40.000 studenti delle II classi di scuola

secondaria di secondo grado coperte dal nostro campione, i quali nel 2011 hanno sostenuto per la

prima volta i test Invalsi.

Il focus è sugli apprendimenti in matematica perché, in quella prima edizione, l’Invalsi ha ritenuto

preferibile rendere la prova di Italiano meno selettiva.

I nostri risultati ci dicono che, a parità di altre condizioni*, gli studenti che frequentano scuole per le gli studenti che frequentano scuole per le gli studenti che frequentano scuole per le gli studenti che frequentano scuole per le

quali l’indagine rileva una migliore capacità manageriale e migliori modelli organizzativi ottengono quali l’indagine rileva una migliore capacità manageriale e migliori modelli organizzativi ottengono quali l’indagine rileva una migliore capacità manageriale e migliori modelli organizzativi ottengono quali l’indagine rileva una migliore capacità manageriale e migliori modelli organizzativi ottengono

risultati migliori al test Invalsi di matematicarisultati migliori al test Invalsi di matematicarisultati migliori al test Invalsi di matematicarisultati migliori al test Invalsi di matematica.

* = caratteristiche socio-anagrafiche degli studenti, caratteristiche socio-anagrafiche dei presidi,

caratteristiche delle scuole e dei contesti sociali e territoriali

Quanto vale una migliore capacità manageriale?Quanto vale una migliore capacità manageriale?Quanto vale una migliore capacità manageriale?Quanto vale una migliore capacità manageriale?

L’impatto sugli apprendimenti è quantificabile in 2.2 punti percentuali in più per tutti gli 2.2 punti percentuali in più per tutti gli 2.2 punti percentuali in più per tutti gli 2.2 punti percentuali in più per tutti gli

studenti al test Invalsi per ogni punto in più di abilità manageriali dei DS e qualità studenti al test Invalsi per ogni punto in più di abilità manageriali dei DS e qualità studenti al test Invalsi per ogni punto in più di abilità manageriali dei DS e qualità studenti al test Invalsi per ogni punto in più di abilità manageriali dei DS e qualità

organizzativa delle scuoleorganizzativa delle scuoleorganizzativa delle scuoleorganizzativa delle scuole.

2.2 punti percentuali in più al test di matematica equivalgono a un incremento del 4.6% incremento del 4.6% incremento del 4.6% incremento del 4.6%

delle risposte correttedelle risposte correttedelle risposte correttedelle risposte corrette rispetto alla media del campione.

Si noti che un miglioramento di un punto nella scala WMSS vuol dire passare dall’abilità

manageriale media di un DS italiano (circa 2) a quella media di uno “school principal” del

Regno Unito (circa 3). Peraltro, un incremento del 4.6% nelle competenze degli studenti

italiani ci permetterebbe di chiudere il divario che ci separa dalla media nelle rilevazioni

internazionali (OCSE-PISA).

Scegliendo invece la bocciatura come misura di un risultato di apprendimento non

soddisfacente, si osserva che per ogni punto in più di abilità manageriali la probabilità per per ogni punto in più di abilità manageriali la probabilità per per ogni punto in più di abilità manageriali la probabilità per per ogni punto in più di abilità manageriali la probabilità per

uno studente di non essere ammesso all’anno successivo si riduce del 3%uno studente di non essere ammesso all’anno successivo si riduce del 3%uno studente di non essere ammesso all’anno successivo si riduce del 3%uno studente di non essere ammesso all’anno successivo si riduce del 3%.

Quali implicazioni per la politica scolastica? Quali implicazioni per la politica scolastica? Quali implicazioni per la politica scolastica? Quali implicazioni per la politica scolastica? ---- 1/21/21/21/2

La ricerca conferma che anche in Italia, i DS e le scuole che adottano pratiche manageriali i DS e le scuole che adottano pratiche manageriali i DS e le scuole che adottano pratiche manageriali i DS e le scuole che adottano pratiche manageriali

e organizzative migliori riescono a fare la differenzae organizzative migliori riescono a fare la differenzae organizzative migliori riescono a fare la differenzae organizzative migliori riescono a fare la differenza, nonostante i vincoli istituzionali e di

risorse che ne limitano le possibilità operative nell’ambito dell’autonomia scolastica.

Colmare il divario di competenza manageriale e qualità organizzativa rispetto ai sistemi

educativi di altri paesi avanzati potrebbe essere una delle leve a disposizione della politica una delle leve a disposizione della politica una delle leve a disposizione della politica una delle leve a disposizione della politica

scolastica per colmare il divario negli apprendimentiscolastica per colmare il divario negli apprendimentiscolastica per colmare il divario negli apprendimentiscolastica per colmare il divario negli apprendimenti degli studenti italiani rispetto a quelli

medi dei loro pari esteri.

Il cambiamento culturale e la formazione più mirata Il cambiamento culturale e la formazione più mirata Il cambiamento culturale e la formazione più mirata Il cambiamento culturale e la formazione più mirata promossi con le selezioni post-riforma

hanno già cominciato a dotare le nuove leve di DS di strumenti migliori per cogliere ed

affrontare le sfide educative attuali.

Ma la strada è ancora lunga.

Quali implicazioni per la politica scolastica? Quali implicazioni per la politica scolastica? Quali implicazioni per la politica scolastica? Quali implicazioni per la politica scolastica? ---- 2222////2222

Il processo andrebbe rafforzato nelle seguenti direzioni:

• Alzare ulteriormente gli standards della selezioneselezioneselezioneselezione e della formazione iniziale formazione iniziale formazione iniziale formazione iniziale dei DS

per assicurarsi che questi siano in possesso delle giuste competenze manageriali,

tipicamente assenti nei percorsi di formazione dei docenti.

Un buon docente non è automaticamente un buon DSUn buon docente non è automaticamente un buon DSUn buon docente non è automaticamente un buon DSUn buon docente non è automaticamente un buon DS

• Fare in modo che anche le figure di riferimento e supporto del lavoro dei DSanche le figure di riferimento e supporto del lavoro dei DSanche le figure di riferimento e supporto del lavoro dei DSanche le figure di riferimento e supporto del lavoro dei DS (middle

management) abbiano accesso a percorsi formativi specificiabbiano accesso a percorsi formativi specificiabbiano accesso a percorsi formativi specificiabbiano accesso a percorsi formativi specifici.

Per quanto preparato, il DS da solo non può implementare le migliori pratiche organizzative Per quanto preparato, il DS da solo non può implementare le migliori pratiche organizzative Per quanto preparato, il DS da solo non può implementare le migliori pratiche organizzative Per quanto preparato, il DS da solo non può implementare le migliori pratiche organizzative

anche quando supportato dalla buona volontà di alcuni docenti.anche quando supportato dalla buona volontà di alcuni docenti.anche quando supportato dalla buona volontà di alcuni docenti.anche quando supportato dalla buona volontà di alcuni docenti.

• Pur tenendo in dovuta considerazione un’esperienza pregressa nella docenza,

sarebbe utile definire in modo chiaro i percorsi di carrierapercorsi di carrierapercorsi di carrierapercorsi di carriera all’interno della scuola per

consentire un più rapido accesso alla professionepiù rapido accesso alla professionepiù rapido accesso alla professionepiù rapido accesso alla professione rispetto agli standard attuali.

La dirigenza non può continuare ad essere solo una prospettiva di fine carriera per i docenti.La dirigenza non può continuare ad essere solo una prospettiva di fine carriera per i docenti.La dirigenza non può continuare ad essere solo una prospettiva di fine carriera per i docenti.La dirigenza non può continuare ad essere solo una prospettiva di fine carriera per i docenti.

Per ulteriori delucidazioni:

Gianfranco De [email protected]

Adriana Di [email protected]