Il turismo come opportunitàdi sviluppo sostenibile

Il turismo come opportunitàdi sviluppo sostenibile

Matteo BeghelliCentro studi, monitoraggio dell’economia e statistica,

Unioncamere Emilia-Romagna

Matteo BeghelliCentro studi, monitoraggio dell’economia e statistica,

Unioncamere Emilia-Romagna

Osservatorio appennino reggiano 2018Osservatorio appennino reggiano 2018Castelnovo ne’ monti (RE) – Teatro Bismantova

13 novembre 2018Castelnovo ne’ monti (RE) – Teatro Bismantova

13 novembre 2018

L’osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna

L’osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna

L’osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna 1/2Regione Emilia-Romagna e Unioncamere Emilia-Romagna (associazione che riunisce le Camere di commercio attive in regione) nel 2015 hanno riattivato una storica collaborazione per la realizzazione dell’Osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna;

L’obiettivo è quello di dare una rappresentazione il più possibile veritiera dei numeri del turismo in regione, cercando di integrare anche quei flussi che – su ammissione della stessa Istat – non possono che sfuggire alle rilevazioni ufficiali. I flussi:� Flussi alberghieri:

� Rilevazione totale alberghi con 3 stelle ed oltre;� Rilevazione parziale alberghi fasce inferiori.

� Flussi extra alberghieri:� Escursionisti;� Flussi verso le seconde case;� Sharing /Pear-to-pear.

Per fare queste rivalutazioni/integrazioni si utilizzano:� Indicatori indiretti della presenza di turisti:

� raccolta rifiuti; � consumi idrici, elettrici e di prodotti alimentari (HoReCa); � flussi ferroviari e aeroportuali;� (allo studio integrazione coi big data)

� Un panel di operatori a porte chiuse;

Rivalutazione dei dati su base regionale per i maggiori prodotti turistici regionali:� Riviera, � Città, � Terme,� Montagna;� Altre destinazioni.NB: con attenzione focalizzata sul prodotto a livello regionale, senza scomposizione territoriale.

Nel tempo, si sono aggiunti altri obiettivi conoscitivi che sono stati racchiusi nei c.d. approfondimenti tematici. Il lavoro di stima del peso del turismo sul V.A. in regione è uno di questi approfondimenti.

Oggi, quindi, vedremo (per accordo con gli organizzatori):� Gli ultimi dati disponibili dell’Oss.io sul turismo ER;� Le maggiori evidenze del lavoro sul V.A. turistico (dal titolo: Turismo invisibile).

L’osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna 2/2

A) Gli ultimi dati disponibili dell’Oss.io su turismo in ER

A) Gli ultimi dati disponibili dell’Oss.io su turismo in ER

B) Il turismo invisibile: posizionamento internazionale� Lavoro complesso� Necessità di partire dalle proprie competenze distintive per crescere stabilmente� Tra le quali spicca il turismo� Più per posizionamento tra le mete più desiderate che per consapevolezza:

182esimi per crescita PIL

turistico al 2027

B) Il turismo invisibile: turismo e competitività

B) Il turismo invisibile: la misurazione del Turismo� Partendo dal presupposto della impossibilità di prescindere dai dati della statistica ufficiale

(senza i quali non si potrebbe operare, mancando un dato rigoroso da cui partire);� Abbiamo già spiegato la necessità – su cui sta lavorando anche la stessa Istat – di arrivare ad

una rivalutazione degli stessi al fine di dar conto di quei flussi che per loro natura sfuggonoo sono sottostimati;

� Fin qui parlavamo di arrivi e presenze;� Quando allarghiamo l’obiettivo e vogliamo arrivare a stimare il VA turistico, la

cosa si complica ulteriormente � Le fonti utilizzate:

B) Il turismo invisibile: la metodologia

B) Il turismo invisibile: il VA turistico regionale

B) Il turismo invisibile: il VA turistico provinciale

Il turismo sostenibile e la montagna reggiana

• È qui che si innestano le possibilità di sviluppo turistico sostenibile della montagna emiliana;

• Approfondimento su turismo comunità, esperienziale, collaborativo in collab. con AITR;

• Assistiamo a evoluzioni inattese che si sostengono a vicenda in alcuni territori:• Turismo naturalistico ed esperienziale;• Turismo di comunità;• Pear-to-pear tourism (sharing economy);

• Che stanno, contemporaneamente, trasformando:• La montagna verde e la montagna autentica in una meta esperienziale di interesse;• La montagna verde ed autentica in montagna accessibile grazie alla ricettività diversa;

• La sharing economy in montagna non crea i problemi di congestione della città. Qui può dare i suoi frutti migliori permettendo contemporaneamente (come turismo di comunità):

• Il recupero di immobili privi di altra destinazione economicamente attraente;• Il permanere di abbastanza popolazione da mantener viva l’autenticità (esperienza);• L’accessibilità delle destinazioni dove non è economicamente sostenibile l’impianto

di strutture alberghiere «tradizionali»

E’ PROPRIO IN MONTAGNA CHE IL TURISMO PUO’ DARE IL MEGLIO DAL PUNTODI VISTA DELLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA, SOCIALE ed AMBIENTALE .