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L'altra gara Le Farfalle escono di scena tra i rimpianti per essersi fatte rimontare nel secondo e terzo parziale Busto spreca grandi occasioni, la corazzata Conegliano va FINISCE QUI Valentina Diouf, top scorer di Busto con 21 punti qui murata da Melandri Bologna CONEGLIANO supera per 3-0, co- me da pronostico, una Busto Arsi- zio che deve però recitare il mea culpa per non aver sfruttato le fa- vorevolissime occasioni per chiu- dere sia il secondo che il terzo set. Conegliano è più forte di Busto, non c'è ombra di dubbio, ma il 3-0 di ieri è ben diverso da quello rifilato a una Uyba inesistente due settimane fa in campionato. Busto ieri pomeriggio, dopo un primo set dominato dalle Pante- re, ha ritrovato almeno in parte quel gioco che aveva mostrato nel girone di andata e ha messo in dif- ficoltà le venete, stranamente mol- to "fallose". E quando una coraz- zata come la Imoco ti concede molte chance tu le devi saper con- cretizzare. Questo è mancato ieri a Busto che ha avuto due set point nel secondo set e tre nel terzo. E almeno in due delle cinque occa- sioni avute per vincere un set, i palloni erano pronti per essere messi a terra. Busto non l'ha fatto e Conegliano ha ringraziato vin- cendo il match 3-0 e balzando in finale dove cercherà il bis in Cop- pa Italia dopo la vittoria della pas- sata stagione. Nel primo set la Uyba ha sorpreso le rivali arrivando fino al 7-3 con Bartsch e Diouf a mettere palla a terra. Dopo il time out, l'Imoco ha pian piano incominciato a car- burare e con un parziale di 6-0 ha operato il sorpasso (12-10). Di lì in poi è stato un monologo delle Pantere - sostenute dai tantissimi tifosi giunti dal Veneto che han- no soverchiato i peraltro numero- si Amici delle Farfalle di Busto - che hanno chiuso i conti sul 25-16. Ma le Farfalle sono rimaste in partita e nel secondo set hanno ribattuto colpo su colpo volando sul 23-20 con un muro di Botezat. Combattutissimo il finale di set chiuso a favore di Conegliano. Bu- sto ha fatto ancora meglio nel ter- zo pareeziale, portandosi sul 23-18 con Gennari. La Fabris in battuta ha messo in difficoltà la ri- cezione della Uyba e Conegliano è salita sul 23-23. Di nuovo batta- glia punto a punto con acuto fina- le di Danesi che ha murato Diouf per il 30-28 finale. IMOCO CONEGLIANO VENE- TO-UNET E-WORK BUSTO AR- SIZIO 3-0 (25-16,27-25,30-28). CONEGLIANO: Bricio 14, Fiori, Lee, De Kruijf 3, Cella, Folie, Me- landri 4, De Gennaro, Danesi 5, Fabris 19, Wolosz 1, Hill 20, Nico- letti 2, Bechis. Ali: Santarelli,. BUSTO: Piani, Stufi 1, Spirito, Gennari 9, Dall'Igna, Orro 1, Wi- lhite, Diouf 21, Bartsch 17, Berti, Negretti, Chausheva, Botezat 2. Ali.: Marco Mencarelli. Fulvio D'Eri © RIPRODUZIONE RISERVATA SERIE A1 Pag. 1

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L'altra gara Le Farfalle escono di scena tra i rimpianti per essersi fatte rimontare nel secondo e terzo parziale

Busto spreca grandi occasioni, la corazzata Conegliano va

FINISCE Q U I

Valentina Diouf, top

scorer di Busto

con 21 punti qui murata

da Melandri

• Bologna

CONEGLIANO supera per 3-0, co­me da pronostico, una Busto Arsi-zio che deve però recitare il mea culpa per non aver sfruttato le fa­vorevolissime occasioni per chiu­dere sia il secondo che il terzo set. Conegliano è più forte di Busto, non c'è ombra di dubbio, ma il 3-0 di ieri è ben diverso da quello rifilato a una Uyba inesistente due settimane fa in campionato. Busto ieri pomeriggio, dopo un primo set dominato dalle Pante­re, ha ritrovato almeno in parte quel gioco che aveva mostrato nel girone di andata e ha messo in dif­ficoltà le venete, stranamente mol­to "fallose". E quando una coraz­zata come la Imoco ti concede

molte chance tu le devi saper con­cretizzare. Questo è mancato ieri a Busto che ha avuto due set point nel secondo set e tre nel terzo. E almeno in due delle cinque occa­sioni avute per vincere un set, i palloni erano pronti per essere messi a terra. Busto non l'ha fatto e Conegliano ha ringraziato vin­cendo il match 3-0 e balzando in finale dove cercherà il bis in Cop­pa Italia dopo la vittoria della pas­sata stagione.

Nel primo set la Uyba ha sorpreso le rivali arrivando fino al 7-3 con Bartsch e Diouf a mettere palla a terra. Dopo il time out, l'Imoco ha pian piano incominciato a car­burare e con un parziale di 6-0 ha

operato il sorpasso (12-10). Di lì in poi è stato un monologo delle Pantere - sostenute dai tantissimi tifosi giunti dal Veneto che han­no soverchiato i peraltro numero­si Amici delle Farfalle di Busto -che hanno chiuso i conti sul 25-16. Ma le Farfalle sono rimaste in partita e nel secondo set hanno

ribattuto colpo su colpo volando sul 23-20 con un muro di Botezat. Combattutissimo il finale di set chiuso a favore di Conegliano. Bu­sto ha fatto ancora meglio nel ter­zo pareeziale, portandosi sul 23-18 con Gennari. La Fabris in battuta ha messo in difficoltà la ri­cezione della Uyba e Conegliano è salita sul 23-23. Di nuovo batta­glia punto a punto con acuto fina­le di Danesi che ha murato Diouf per il 30-28 finale. IMOCO CONEGLIANO VENE-TO-UNET E-WORK BUSTO AR-SIZIO 3-0 (25-16,27-25,30-28). CONEGLIANO: Bricio 14, Fiori, Lee, De Kruijf 3, Cella, Folie, Me­landri 4, De Gennaro, Danesi 5, Fabris 19, Wolosz 1, Hill 20, Nico-letti 2, Bechis. Ali: Santarelli,. BUSTO: Piani, Stufi 1, Spirito, Gennari 9, Dall'Igna, Orro 1, Wi-lhite, Diouf 21, Bartsch 17, Berti, Negretti, Chausheva, Botezat 2. Ali.: Marco Mencarelli.

Fulvio D'Eri © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Imoco distrugge il sogno dell'Uyba Superate in semifinale, le far­falle escono di scena dalle Fi­nal Fourdi Bologna.

Infranto il sogno dell'Uyba COPPA ITALIA Farfalle fermate in semifinale a Bologna dalla corazzata Conegliano

IMOCO CONEGUANO

UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO 0 (25-16,26-24,30-28)

IMOCO CONEGLIANO: Wolosz 1, Fa­bris 19, Danesi 5, Melandri 4, Hill 20, Bricio 14, De Gennaro (L), De Kruijf 3, Nicoletti 2, Cella, Bechis. N.e. Fiori (L2), Folie, Lee. Ali. Santarelli. UYBA: Orro 1, Diouf 21, Stufi 1, Berti, Gennari 9, Bartsch 17, Spirito (L), Wi-Ihite, Botezat 2, Negretti. N.e. Piani, Dall'lgna, Chausheva. Ali. Mencarelli. Arbitr i : Goitre di Torino e Cappello di Siracusa. Note - Durata set 24', 31 ' , 40'; tot. 1h48'. Imoco: servizi vincen­ti 3, sbagliati 10, rice­zione pos. 70%, perf.

55%, (efficienza rice. 64%), attacco 42% (eff. attacco 33%), er­rori 8, muri 9. Uyba: servizi vinc. 2, sba­gliati 5, rice. pos. 71%, perf. 46% (eff. rice. 66%), att. 34% (eff. att. 21%), err. 9, m. 5. Spettatori: 4.000.

dal NOSTRO INVIATO

BOLOGNA - Si ferma in semifinale il sogno dell'Uyba di gio­carsi oggi la Coppa Italia. Busto rimbalza contro un'Imoco infinita per quantità e qualità della rosa, non sfigura ma non rie­sce neppure a scaricare sul campo tutto il proprio potenziale. Troppo alterna nelle singole la formazione di Mencarelli per scalfire la corazzata veneta. L'Uyba si ferma perché non riesce sfruttare un set-ball nel secondo set che poi regala con la sparacchiata di Diouf che dà a un'Imoco in affannosa rimonta (farfalle sopra 23-20) il 25 pari anticamera del doppio attacco di Bricio che non perdo­na, e anche perché, pure nella terza fra­zione sempre condotta anche con 5 punti di margine (21 -16 ) il finale è tremebondo con l'Imoco che accelera e nessuno che la sappia fermare. Bartsch attacca male sul muro il possibile 26-24 e poi è ancora Diouf che manda fuori (28-29) e si pren­de il muro che chiude il match. Due set persi ai vantaggi rendono meno amaro (forse) il ritorno ai tanti tifosi biancorossi

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che hanno ritrovato il gusto di una Final Four e cercato di spingere oltre i limiti una squadra che non ha tradito ma che neppure s'è espressa per quel che ha mo­strato di poter fare. Tradisce Diouf che non chiude i palloni che solo lei può (e

deve) chiudere e non in­cantano le altre big co­me Bartsch e Gennari. Ci provano invece dan­do tutto le giovani come Spirito che si immola sulle bordate gialloblù regalando un terzo set di speranza se non addirit­tura di grande qualità. Quando la fase di cam­bio palla trova continui­tà, anche l'Imoco finisce sotto l'intensita del 1 a se­

conda linea biancoros-sa: da qui il rammarico per un primo set con per­centuali d'attacco peno­

se che hanno dato l'abbrivio a una squa­dra avversaria che lasciando in panchina niente meno che De Kruijf fa capire quanto poco possa concedere, ma che de­ve rincorrere e chiedere a Hill gli straor­dinari per rimontare due set. Sarebbe ba­stato poco di più per mettere in bilico la partita, invece è andata diversamente e per Busto resta la magra soddisfazione di esserci stata. Troppo poco per un tifo che anche a Bologna, per presenze e calore, s'è dimostrato di prima fascia e per una piazza che s'è abituata a una gratideur dalla quale è restia a regredire.

And.Anz.

I— L'ALTRA SFIDA

Monza spaventa Novara Con una Helena Havelkova che in battuta, in ri­cezione e in seconda linea, ma ancora non in at­tacco, ha ricordato a tratti quel la dell'anno di gra­zia 2012 (quando divenne Capitan Triplete), Mon­za ha spaventato Novara cedendo solamente al quinto set (27-25,27-29,20-25,25-19). La squadra di Pedullà forza il servizio per tutta la sfida con Hancock, Begic, Candi, "HH" e col cambio Or-thmann: scelta che paga ma che deve fare i conti con un attacco che diventa sempre più prevedi­bile. Nel parziale decisivo, l'ace di Egonu spezza l'equilibrio (8-5), Monza resiste (11 -9e 14-13), ma l'opposta azzurra porta l'Igor alla finale di oggi.

Qui un attacco di Bartsch, sopra una difesa di Gennari, a sinistra la delusione di Spirito (foto volleybusto / GABRIELE ALEMANI)

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FUORIMANO

Lo 0 a 3 del Madi­son di Bologna non è stata una mattan­za ma neppure si è andati vicini a tenta­re il colpo grosso. L'Uyba dell'anno terzo dell'era Men-carelli è questa: il tetto è stato rag­giunto e non ci sono le forze né la qualità per andare più in là.

In tempi diversi, pri­ma Kazan ed ora Eczacibasi e Imoco hanno detto che con queste avver­sarie Busto arriva a giocarsela ma alla fine manca sempre qualcosa. E, inevi­tabilmente, perde. È il momento di scegliere se il livello dell'Uyba è questo

E giunto il momento di scegliere di ANDREA ANZANI

o se e necessario percorrere strade alternative sotto il profilo tecnico che possano farlo ulte­riormente crescere. Non si deve legare a una pura questio­ne di budget la pos­sibilità di salire l'ulti­mo gradino: si tratta di decidere come collocare le finanze

ed a chi affidare il progetto. Detto che le risorse del club non cresceranno ma neppure cale­ranno, c'è da valu­tare se con un altro tecnico di maggio­re lignaggio nei club o di più spicca­ta spinta emotiva ri­spetto a Mencarelli, un signore dei fon­

damentali ma non ancora delle vittorie, questa squadra possa essere porta­ta più in alto. Oppu­re, offrendo all'at­tuale tecnico un quarto anno, per provare a vincere occorre dargli un paio di giocataci, tra titolari e cambi, di più alto livello.

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|V0TI& NUMERI

Diouf tassa salatissima in difesa, Spirito tiene le bordate

ORBO

Tesa sin dalla routine di riscaldamento, fatica a sciogliersi ed a trovare ritmo. A volte non è precisa, ma le scelte sono sempre quelle giuste, pure quelle nei momenti chiave in cui non sbaglia ad affidarsi a Diouf ed a Bartsch.

DIOUF

Gli errori nel finale del secondo e del terzo set costano carissimi all'Uyba. Attacca molto, diventa importante nel punto a punto ma pecca quando la palla scotta. In difesa una tassa salatissima da pagare per tre set.

Z> ATTACCHI 49 O%ATTACC0 _38 Z> ERRORI 5

STUFI

La sua partita dura fino a l i 2-18 del primo set, quando Mencarelli le preferisce Botezat dopo un avvio anonimo. Una comparsata anche nel secondo set, ma aliatine la partita è di Botezat. Da ritrovare al più presto ai livelli consoni.

BERTI

Fallisce la prova clou della stagione: non incide in attacco, non si fa sentire a muro. La lettura del gioco di Wolosz è ancora troppo complicata per la giovane Bea: c'è ancora assai da studiare per evitare il "doppio 0" di ieri.

Z> MURI Z> ATTACCHI Z> ERRi

BARTSCH

Penalizzata nel voto dall'avvio parecchio macchinoso. La vera Michellesi vede nel terzo set, quando spinge in attacco e diventa un problema per l'Imoco. Peccato per la murata che si prende sul 25-24: si poteva attaccarla meglio quella palla...

Z) %ATTACCO Z) ATTACCHI Z) MURI SUBITI

34 43

2

GENNARI

Gara di carattere dopo una partenza frenata. Si sbatte in difesa, cerca il colpo alto in attacco e dà un buon contributo quando si tratta di tener testa all'lmoco. Non scintillante ma utile e apprezzabile in ricezione.

Z> RICEZIONI 3Q Z> RICE POS. 8 0 % Z> %ATTACCO 36

SPIRITO Una delle migliori prestazioni stagionali anche perché arriva contro un super attacco. Tiene bene la ricezione, ma è soprattutto in difesa che si fa apprezzare: sempre in posizione, tiene le bordate venete e riconsegna spesso palloni importanti da rigiocare.

Z> RICEZIONI 12 Z> POSITIVE 7 5 % Z) PERFETTE 5 8 %

BOTEZAT

Ha un impatto importante soprattutto grazie al servizio sul quale Busto costruisce il break nel finale del secondo set. Per il resto mette due muri, in attacco non ha mai occasione di mettersi alla prova ma al momento è doveroso darle fiducia.

Z> AT Z> ACE Z> MURI I

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«Non abbiamo niente da invidiare» LE voci Orgoglio biancorosso, «ma dobbiamo trovare continuità» MENCARELLI: «Siamo stati scontati in qualche occasione ma Coneglia-no forza molto il servizio e costringe sempre a ri­schiare». DIOUF: «Non siamo sta­te incisive nella fase di contrattacco, avremmo dovuto chiudere quelle tre/quattro palle decisi­ve ma sono contenta della mia squadra per­ché siamo state insieme tutta la partita». STUFI: «Loro hanno di­feso e coperto all'inve­rosimile, siamo rimaste lì attaccate però le no­stre avversarie hanno

sbagliato pochissimo». ORRO: «C'è mancato di chiudere i set nei mo­menti decisivi. Brave lo­ro che in svantaggio so­no state tranquille e han­no trovato i loro colpi». MENCARELLI 2: «Il ri­

schio che dovevamo prendere contro il loro muro-difesa è stato im­portante. Forse solo la palla nel finale del se­condo set non è stata ge­stita molto bene». DIOUF 2: «Non abbiamo

IL TABELLONE DELLE FINAL FOUR

SEMIFINALI: Imoco Conegliano-Unet E-Work Busto Arsizio 3-0 (25-16, 26-24, 30-28), Igor No-vara-Saugella Team Monza 3-2 (27-25, 27-29, 20-25,25-19,15-13). OGGI - ore 17.30: finale Coppa Italia A2, Batti-stelli San Giovanni in Marignano-LPM Barn Mondovì; ore 20.30: finale Coppa Italia A1 , Imo-co Conegliano-lgor Novara (diretta su RaiSport).

niente da invidiare all ' l-moco e alle altre, dob­biamo trovare continuità ed esperienza». ORRO 2: «Le scelte fina­li? Ho servito Valentina che per tutta la partita è stata pronta e il nostro punto di forza». MENCARELLI 3: «Bene le giovani come Spirito che è uscita alla distan­za. Qualche problema l'abbiamo avuto sulla posizione di Diouf nel terzo set. Il problema delle giovani in campo è che diventiamo scontati e ciò espone maggior­mente le big».

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COPPA ITALIA

L'Imoco fa fuori Busto Oggi la finale con il Novara

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L'esultanza delle Pantere

VOLLEY»LE FINAL FOUR DI COPPA ITALIA L'Imoco fa fuori Busto: finale con rigor Conegliano alza la voce e non molla mai: Hill e Fabris la trascinano contro la Yamamay con una prova di carattere

Samantha Bricio ha deciso il secondo set

di Massimo Guerretta » INVIATO A BOLOGNA

Conegliano-Novara, ancora lo­ro. Un duello infinito, che prose­

gue tra Supercoppa, campiona­to, Champions League e ora arri­va alla Coppa Italia. Saranno Imoco e Igor a contendersi stase­ra il trofeo. Conegliano dopo

aver spazzato Busto, Novara do­po aver faticato con Monza. Per le pantere è un rotondo 3-0, ma in effetti qualche energia di trop­po è stata spesa: oggi vincerà chi saprà bilanciare le energie fisi­che e mentali. Eppure, udite udi­te, Santarelli per la prima volta in stagione ha la rosa al comple­to (certo, con Lee per Easy e Be-chis per Papafotiou). Così il coa­ch di Conegliano parte con la re­cuperata Fabris in diagonale con Wolosz, Melandri e Danesi in mezzo, Hill e Bricio in banda, e De Gennaro in ricezione. Men-carelli risponde con Diouf oppo­sto a Orro, Stufi e Berti centrali, Gennari eBartsch, con Spirito li­bero.

La croata ha una voglia pazze-ca di essere ancora una volta protagonista e si mette subito al lavoro, prima di potenza e poi al muro. Busto però approfitta di un paio di errori in ricezione per scavare il primo solco: 3-7. Ma alle pantere basta togliersi di dosso un po' di ruggine per met-

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tere la freccia: Llill e Bricio orche­strano il parziale del 12-9. La di­stribuzione di Wolosz chiama in causa anche Danesi, che rispon-de con la fast del 15-11. Sul 19-12 (che ace di Bricio) Santarelli chiama in causa Nicoletti e De Kruijf per Fabris e Melandri, ap­pena in tempo per vedere un muro spaventoso di Kim Llill su Bartsch.The Queen è sempre sul pezzo, e rigetta dall'altra parte della rete una seconda di Orro. L'altra new entry, Nicoletti, non si fa pregare: prima spara il 22-15, poi colpisce l'olandese in battuta, le deve un prosecco. De Kruijf conquista il set point, Llill non scompone e chiude subito: 25-16.

All'inizio del secondo set San­tarelli riparte con le titolari, Mencarelli deve invece sbroglia­re il rebus-Hill, praticamente im-marcabile per il muro della Ya-mamay. Se poi capitan Wolosz si mette in testa di decapitare subi­to il "cavallo nero" (si usa in Po­lonia per indicare l'outsider) al­lora c'è poca storia nel confron­to diretto con Orro. L'Imoco la­scia un break alle farfalle, poi Bri­cio e Melandri firmano l'8-7. La stessa messicana Desta la linea

battendo al salto, così tocca a Hill rimettersi al lavoro per il 12-11. Le due squadre restano a braccetto, così Santarelli riprova la mossa Nicoletti-De Kruijf. Diouf non è d'accordo: 13-14, poi Bartsch mirra l'olandese (14-16) e il coach di Conegliano chiama le pantere a raccolta. Al­tro miracolo di Bartsch, che al­lunga (15-18). Serve un muro di Danesi per risvegliare le pante­re. Si arriva nella zona rossa quando Nicoletti fallisce il servi­zio e poi si fa murare dalla castel­lana Botezat (20-23). Santarelli rimescola le carte: Bechis-Fabris per Wolosz e Nicoletti e poi Cel­la-Wolosz per Hill-Bechis. E' Fa­bris a firmare il 22-23, Bricio pa-

Primoset dominato, poi si

finisce ai vantaggi: nel secondo parziale ci pensa Bricio, nell'incredibile ultimo round salgono in cattedra la statunitense e la croata

reggia e si scatena: 4 punti di fila (annullando anche un set point) mettendo anche una splendida seconda e l'Imoco chiude 27-25.

Stufi e socie capiscono di aver gettato alle ortiche un'occasio­ne unica, ma all'inizio del terzo set scappano subito sull'1-5, con un videocheck a discapito di Conegliano. Fabris sale in catte­dra con due ace e due attentati alla vita di Spirito. Ma le farfalle scappano sul 9-12 con Botezat a murare Hill.Ma la statunitense non è tipo da tirarsi indietro, e attacca bene altre due volte. Ma è la difesa che non piace a Santa­relli: time out sul 14-17, al rien­tro "Mela" è di granito su Barts­ch. Ma la sostanza non cambia: le farfalle volano sul 17-22, in tri­buna c'è già chi aspetta il quarto set, ma non ha fatto i conti con Fabris e Hill, che mettono 5 pun­ti di fila. L'americana annulla il primo set point, ai vantaggi Bu­sto ne spreca altri due ed è la croata a portare l'Imoco sul 27-26. Diouf non ne ha più: ne spara una out e sul terzo match point si fa annichilire da Melan­dri: 30-28. Oggi, c'è da giurarlo, rimontare sarà leggermente più complesso.

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IIIIU'MW.

In campo alle 20.30 la diretta della Rai BOLOGNA. La Coppa Italia, secondo trofeo in palio in questa stagione (Novara si è già portata a casa la Supercoppa) verrà assegnata questa sera con il primo servizio previsto per le 20.30. La gara verrà trasmessa in diretta da Raisport. Previsto l'arrivo di altri tifosi dalla Marca -moltissimi hanno pernottato a Bologna - il Paladozza dovrebbe arrivare a sfiorare le 4 mila presenze. Il trofeo è già nel capoluogo emiliano.

L'impossibile muro di Orro su Hill. A destra il punto decisivo di Melandri

IMOCO YAMAMAY 0

(25-16,27-25,30-28)

IMOCO CONEGLIANO: Wolosz 1, Bricio 14, Danesi 5, Fabris 19, Hill 20, Melandri 4, De Gennaro (L), De Kruijf 3, Nicoletti 2, Cella, Bechis. Non entrate: Folie, Fiori, Lee.

Ali. Santarelli.

Unet BUSTO ARSIZIO: Bartsch 17, Berti, Diouf 21, Gennari 9, Stufi 1, Orro 1, Spirito (L), Botezat 2, Wilhite, Negretti. Non entra­te: Dall'lgna, Chausheva, Piani.

Ali. Mencarelli.

Arbitri: Goitre, Cappello.

Note: Durata set: 24', 31', 40'; Tot: 95'. Co­negliano: battute vincenti 3, errate 10. muri: 9. Busto Arsizio: battute vincenti 2, errate 5. muri: 5. Spettatori: 3632 circa.

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