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BUONE PRASSI E LINEE GUIDA
Corso di Formazione Rete Ponente 19 Maggio 2016
Dott.ssa Cristina Potente Dott. Jacopo Lorenzetti [email protected]
La formazione di oggiLinea del tempo
La mappa concettuale
Didattica metacognitiva
Ripasso criteri per verifiche inclusive
OSSERVAZIONE DI POSSIBILI DSA IN CLASSE
PER I BES?
SCREENING
GRIGLIE DI OSSERVAZIONEDISCREPANZAINTERVENTO PRECOCE
COLLOQUIO CON LA FAMIGLIASU POSSIBILI DIFFICOLTA’
STILE DIRETTIVO O COLLOQUIO EMPATICO?
“HO OSSERVATO CHE….”
LETTURA DELLA DIAGNOSI
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA
QI
DEVIAZIONI STANDARD
PERCENTILI
ATTENZIONE, MEMORIA E LINGUAGGIO
Indicano la percentuale dei soggetti che possiede una prestazione inferiore e/o maggiore al bambino di riferimento. 5° percentile: il 95% dei soggetti presenta prestazioni maggiori50° percentile: la prestazione del soggetto è nella norma 95° percentile: solo il 5% dei soggetti presenta prestazioni maggiori
percentili Cosa sono i percentili?
FORMULAZIONE E CONDIVISIONE PDP
UN UNICO MODELLO FACILITA LA COMPRENSIONE
DIAGNOSI E OSSERVAZIONE
STRUMENTO DI LAVORO
VELOCE E COMPRENSIBILE
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UNA SIMULAZIONE DI DISLESSIA
L’UOMO NEANDERTHALENSIS
! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.
L’UOMO NEANDERTHALENSIS
! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.
Cosa deduco di questo titolo? Ne ho già sentito parlare (a scuola, museo, documentario)? Conosco le parole chiave? Cosa mi anticipano del contenuto?
L’UOMO NEANDERTHALENSIS
! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.
Sottolineo le parole chiave
L’UOMO NEANDERTHALENSIS
! Il periodo detto paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa, vide l'ascesa e l'inizio del declino della specie Homo neanderthalensis, comunemente detto uomo di Neandertal, in tedesco Neandertaler molto strettamente affine all'Homo sapiens. Si trattava di un ominide molto evoluto, in possesso di tecniche elevate di lavorazione della pietra, e dal comportamento sociale piuttosto avanzato, al pari dei sapiens di diversi periodi paleolitici. Convissuto nell'ultimo periodo della sua esistenza con lo stesso Homo sapiens, la sua scomparsa in un tempo relativamente breve è un enigma scientifico oggi attivamente studiato.
Associo il testo ad un’immagine
MI SCRIVO SOLO LE PAROLE CHIAVE E LE USO PER SPIEGARE IL TESTO
• Le parole sono sufficienti a farmi fare un discorso?
• Se si procedo • Se no devo trovarne altre
L’UOMO NEANDERTHALENSIS
paleolitico medio,
dai 200 000 fino a 40 000 anni fa
Neandertal
ominide
tecniche di lavorazione della pietra
comportamento sociale
Convissuto Homo sapiens,
scomparsa enigma
• Posso passare al non verbale:• Passi di danza o sequenze di
movimenti?
• Stanze di casa?
• Loci ciceroniani?
DIDATTICA METACOGNITIVA
1) TRASVERSALE ALLA LEZIONE E FONDAMENTALE NELLA CONCLUSIONE (RIFLESSIONE METACOGNITIVA)
2) PROGETTI DIDATTICI SPECIFICI
METACOGNIZIONE
ATTEGGIAMENTO METACOGNITIVO DELL’INSEGNANTE RICHIEDE ANCHE:
1. Riflettere sul proprio modo di insegnare (Come procedo nel lavoro didattico? Privilegio un’
impostazione rispetto ad altre?)
2. Operare una lettura critica ed attenta delle proposte dei libri di testo, dei quaderni operativi, delle riviste didattiche
Necessità di progetti specifici
Molti studenti hanno basse abilità di comprensione che sembrano semplicemente essere il prodotto di fattori educativi e ambientali
In molti paesi le indagini internazionali sugli apprendimenti, per es. PISA, mostrano la necessità di un lavoro generalizzato
sulla comprensione
Lo svantaggio socioculturale ha effetti diffusi
Difficoltà nella gestione del tempo
“QUANTO TEMPO IMPIEGHERO’ A SVOLGERE QUESTA ATTIVITA’?”
Valutare:
• LA DIFFICOLTA’ • L’IMPEGNO • IL TEMPO
Per aiutare gli alunni all’autovalutazione e all’organizzazione del lavoro
scuola primaria e secondaria di primo grado
PROGETTI SPECIFICI
STRUTTURA
1. Introduzione all’attività del giorno (5 minuti)
2. Attività di riflessione metacognitiva sulla comprensione durante la lettura o ascolto (20 minuti)
3. Attività di potenziamento della capacità di individuare le informazioni importanti e collegarle fra loro durante la lettura o ascolto (fare collegamenti) (20 minuti)
4. Conclusione dell’incontro con breve riflessione sulle attività svolte (5 minuti)
• Incontri per 3-4 mesi.• Frequenza settimanale da 1h ciascuna• Condotti dall’insegnante di classe, con il supporto periodico di esperti
SCUOLA PRIMARIA: ELEMENTI CHE POSSONO RENDERE DIFFICILE LA COMPRENSIONE DI UN PROBLEMA
Posizione della domanda !Modo di presentare l’informazione !Natura dei dati !Carenza o sovrabbondanza delle informazioni !Formulazione testo
NELLA FORMULAZIONE DELLE VERIFICHE RICORDARSI DI:
Cercare di evitare la forma passiva Preferire l’indicativo al congiuntivo
Evitare doppie congiunzioni e doppie negazioni L’uso dei connettivi non deve creare ambiguità o errori di interpretazione Frasi brevi e semplici, coordinate più che subordinate Ricorrere il meno possibile ai pronomi, optando per la ripetizione del soggetto e dell’oggetto. Preferibilmente utilizzare “che” (pronome) con funzione di soggetto e non di complemento oggetto
SCUOLA PRIMARIA:
NELLA FORMULAZIONE DELLE VERIFICHE RICORDARSI DI:
-NON SOLO RIDUZIONE, MA ANCHE PERSONALIZZAZIONE
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
SCUOLA SECONDARIA
INDICAZIONI AGGIUNTIVE
1. Prima delle verifiche, specificare l’argomento (ricordarsi della bassa MDL se viene detto a voce), in modo da indirizzare l'allenamento dello studente con DSA e da guidarlo
nell'elaborazione autonoma di schemi e tabelle che gli serviranno nella verifica;
2. Sollecitare l'uso di schemi e tabelle: “in questa verifica serviranno le tabelle su proprietà
potenze, regole funzioni, ecc”; 3. Affiancare le consegne più complesse con un esempio, ne aiuta la risoluzione, rendendo la
richiesta dell'esercizio di immediata comprensione, senza dover passare dalla comprensione del testo scritto.
articolo 6 Linee guida 2011 Forme di verifica e di valutazione
2. Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante
l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai
tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.
4. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente
meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure
dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai
DSA.