21
breve introduzione alla fisica moderna 1 inadeguatezza della fisica classica aspetti corpuscolari della radiazione aspetti ondulatori della materia cenni di meccanica quantistica

breve introduzione alla fisica modernadelotto/Fis2_slides_16.pdfAspetti critici -I uNon invarianza delle equazioni di Maxwell rispetto alle trasformazioni galileiane: la ricerca dell’etere,

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

  • breveintroduzione alla fisica moderna

    1

    • inadeguatezza della fisica classica• aspetti corpuscolari della radiazione

    • aspetti ondulatori della materia• cenni di meccanica quantistica

  • La Fisica Classica alla fine del XIX secolo n Modello corpuscolare (particelle è sistemi, corpi

    estesi rigidi): moto in 3 dimensioni (t assoluto)n Modello ondulatorio (suono, luce): trasporto di

    energia, interferenzaTutta la Fisica Fondamentale classica agli inizi del ‘900

    è riassumibile nella seguente tabella:

    2

    ∇⋅E=ρεo

    ∇×E= −

    ∂B

    ∂t

    ∇⋅B= 0 ∇

    ×B= µo j+εoµo

    ∂E

    ∂t

    F= q(E+ v×B

    ) d p

    dt= F

    F=G m1m2

    r2ur

  • Aspetti critici - I

    u Non invarianza delle equazioni di Maxwell rispetto alle trasformazioni galileiane:la ricerca dell’etere, sistema di riferimentoassoluto nello spazio in cui c = 3.108 m/snon ha avuto esito, sperimentalmente c è indipendente dalla direzione lungola quale è misurata (esp. interferometro Michelson & Morley)

    B∫ ⋅ds

    = µoi+µoεo

    dΦEdt

    3

    1/c2 = velocità-2dipende dal Sistema di riferimento

    1905 (Einstein): Teoria della relatività ristretta

    Comporta modifiche importanti rispetto alle leggi della meccanicanewtoniana solo per velocità paragonabili a quella della luce

    Riesame critico dei concetti di spazio e tempo della fisica classica

  • Aspetti critici - IISistemi microscopici:nStabilità degli atomi: agli inizi del XX secolo

    si sapeva (esp. Rutherford 1911) che l’atomo è formato da un nucleo centrale avvolto da cariche leggere (e-) è gli elettroni dovrebbero perdere energia per irraggiamento e finire sul nucleo

    nEsistenza di livelli energetici discreti degli atomi:se l’energia viene emessa durante le transizioni degli

    elettroni da un livello a un altro a E minore, perché non viene emessa in modo continuo a tutte le lunghezze d’onda?

    4

    spettrocontinuo

    spettrodiscreto

  • Aspetti critici - IIIn A volte la radiazione si comporta come

    “particelle”n A volte le particelle si comportano come delle

    onde

    5

    Era necessaria una riformulazione della Fisica:sicuramente una sfida affascinante che coinvolge anche la matematica, la logica, la filosofia …

    Ma come abbiamo fatto fin’ora con la fisica classica?In condizioni “normali” :

    (dimensioni >> scala atomica, velocità

  • Il concetto di “fotone”Storicamente introdotto in seguito a studi sulla radiazione elettromagnetica emessa dai corpi in funzione della loro temperatura T.Tutti i corpi emettono radiazione elettromagnetica:

    6

    Non è possibile descrivereclassicamente la densità di energia radiante u(T, f )

    Ipotesi di Planck:En = nhf

    gli atomi delle pareti possono mettere/assorbire solo

    n = 1, 2, …

    h ≅ 6.6 ⋅10−34 Js constante di Planckottenuta dall’interpolazione dei dati sperimentali

    La spiegazione teorica dello spettro del corpo nero è dovuta a Planck e rappresenta una delle basi della moderna fisica quantistica

    I ∝T 4legge di Stefan-Boltzman:

    legge di Wien: lmaxT = costqualitativamente consistente con l’osservazione che gli oggetti riscaldati cominciano col essere rossi per poi diventare gialli a T maggiori previsione teoria

    classica

    Intensità di energia radianteemessa da un «corpo nero»

    (cavità in equilibrio termico con la radiazione in esso contenuta: spettro di emissione dipende solo da T)

  • Domanda:

    n Perché le pareti possono solo assorbire/emettere energie multiple di hf ?

    n Proposta soluzione (Einstein):la luce è composta di particelle (fotoni)ciascuna con E = hf

    7

  • Aspetti corpuscolari della radiazione

    n Effetto fotoelettricon Effetto Comptonn Produzione di coppie elettrone-positrone (e+e-)n Bremsstrahlung

    8

  • Fotoni e materia

    n Nella maggior parte dei fenomeni macroscopici la struttura “particellare” dell’onda elettromagnetica non si evidenzia (il numero di fotoni scambiati è così grande da non rendere sperimentalmente distinguibile il contributo di ciascuno)

    n Luce visibile di f = 5 . 1014 Hz:

    9

    ℎ" ≅ 6.6 & 10)*+ & 5 & 10-+ . ≅ 2 01confrontabile con l’energia di legame caratteristica degli elettroni

    di molti atomi, in particolare con l’energia di ionizzazionese: energia di ciascun fotone < energia di ionizzazione, la ionizzazionenon può avvenire comunque intensa sia la radiazione

  • 10

    1) Effetto fotoelettrico

    Quando un metallo viene esposto a radiazione vengono emessi degli elettroni, detti fotoelettroni.• per DV sufficientemente

    grande i raggiunge un valore di saturazione

    luce monocromatica

    emettitorecollettore

    I fotoelettronipossono essererilevati misurandola corrente i

    -DVo

    • Il valore di imax cresce all’aumentare dell’intensità della luce

    • i si annulla con DV < 0 |DVo|= potenziale di arresto Vo

    1) indipendente dall’intensità della luce incidente

    Classicamente: gli e- dovrebbero assorbire energia in modo continuativo: Kmax ~ I Sperimentalmente: Kmax = e Vo

    Contenitore di vetro sotto vuoto

  • Effetto fotoelettrico: caratteristiche principali

    2) Si ha emissione di e- soltanto se la f della luce incidente supera un valore fo (frequenza di soglia, indipendente dall’intensità) caratteristica del metalloClassicamente: e- dovrebbero essere emessi a qualsiasi f se l’intensità è sufficiente 3) L’energia cinetica dei fotoelettronivaria linearmente con la f della luce incidente ed è indipendente dall’intensitàClassicamente: K dovrebbe dipenderedall’intensità della luce4) L’emissione avviene senza ritardo

    11

    Sperimentalmente: non c’ è emissione per f < foindipendentemente dall’intensità

    (eVo)

    frequenza di soglia fSperimentalmente: K cresce al crescere della frequenza f(Dt ~ 10-9 s)

  • Effetto fotoelettrico: modello “quantistico”1905 (Einstein) - estensione dell’ipotesi già avanzata da Planck: nell’interazione con la materia il campo elettromagnetico è quantizzato: un metallo può assorbire energia dal campo e.m. soltanto in quanti di energia (fotoni) :h costante di Planck (ruolo fondamentale in Fisica

    Quantistica)

    12

    E = hf

    K = hf − eV→ Kmax = hf −Φ Φ = lavoro di estrazioneminima energia necessaria per estrarre un e-

    F dipende dal materiale: tipicamente F ~ eV

  • esempioIl lavoro di estrazione per rimuovere un elettrone dal potassio è F ~ 2 eV.a) Dire se, quando è illuminato da luce rossa di lunghezza

    d’onda l = 700 nm, presenta effetto fotoelettrico.b) Calcolare la lunghezza d’onda massima (o la minima

    frequenza fo) affinché ci sia emissione fotoelettrica.

    13

    a) ! = ℎ$ = ℎ %&= 6.63 ⋅ 10-./

    .⋅012

    311⋅01456 =

    7.8/9014:5

    0.;9014:5

  • Frequenza di soglia e lunghezza d’ondan La frequenza di soglia fo è legata al lavoro di

    estrazione: fo = f / hn Lunghezza d’onda di soglia: n Lunghezza d’onda maggiori di lo incidenti su un

    materiale caratterizzato dal lavoro di estrazione F non causano emissione di fotoelettroni

    14

    λo =cfo=chΦ

    EsempioCalcolare l’energia dei fotoni di l = 10 cm (microonde):

    ! = ℎ$ = 6.63 ( 10+,- ,(./0

    ./12 3 =.4.4(./1567..8(./1297/;< = 12.4 . 10-6 eV

    Sono in grado di emettere elettroni dalla superficie dei metalli?

    E i fotoni nella regione del visibile ?Sì, potenziale di estrazione degli elettroni di conduzione: F ~ eV

    Raggi X o raggi g (Eg ~ 106 eV) possono rimuovere gli elettroni più interni degli atomi

  • Effetto fotoelettrico: applicazioni pratiche

    L’effetto fotoelettrico, oltre ad avere un’importante funzione storica nella conferma della teoria corpuscolare della luce, presenta molte applicazioni pratiche:nAllarmi antifurto / porte ad apertura automatica / sensori antifumo

    circuiti a fotocellula: l’improvviso calo di corrente dovuto all’intercettazione di un fascio di luce (UV o IR non visibili) attiva un interruttore

    n La cellula fotoelettrica con tubi a vuoto è sostituita da dispositivi a semiconduttore (fotodiodi)

    n Il fenomeno è alla base di molti dispositivi (fotomoltiplicatori) degli esperimenti nella ricerca di base (ad es. camere dei grandi telescopi)

    15

  • 16

    Large Size Telescope, La Palma, Canary Islands

  • 17

    2) Effetto Compton

    fascio monocromatico di raggi X

    bersagliografite

    Conferma (1923) della natura corpuscolare della radiazione:la luce diffusa dall’impatto con varie sostanze possiede una frequenza minore di quella incidente:

    fo , lof , l

    Dl = l’ - lo funzione di θ

    λ’ non è spiegabileclassicamente

    Interpretazione: fascio incidente composto da fotoni di E = hf, urto elastico fotone-elettrone, conservazione di E e p

    ( )' 1 cosoe

    hm c

    l l q- = -

  • 18

    3) Creazione di coppie e+e-Il processo fotoneèe+e- è stata registrato milioni di volte: un fotone di sufficiente energia, interagendo con un nucleo nel bersaglio, può scomparire producendo una coppia elettrone-positrone

    principio di funzionamento

    di molti rivelatori diparticelle

  • 19

    4) Bremsstrahlung”Radiazione di frenamento”: la radiazioneemessa da particelle cariche quandovengono decelerate (ad es. elettroni scagliaticontro un bersaglio metallico).Se l’energia degli e- è sufficientemente elevata, laradiazione emessa si trova nella regione X dellospettro elettromagnetico.n È caratterizzata da una distribuzionecontinua che diventa più intensa e si spostaverso frequenze maggiori al cresceredell’energia degli elettroni.

    EK

    EK

    e-

    l’elettrone acceleratoemette radiazione

    La lunghezza d’onda minima lmin(o fmax) può essere spiegata solo:

    hf = EK – EK , EK = 0 è hc/lmin = EK

  • Gli effetti di questi processi fondamentali sono registrati anche nelle emissioni di radiazione da sorgenti del profondo universo

    20

    Esempio:si può interpretare quantitativamente l’energia dei fotoni emessi:

  • Esercizio effetto fotoelettricoSu un certo metallo caratterizzato da un lavoro di estrazione pari a F = 1.8 eV si osserva l’effetto fotoelettrico con una radiazione elettromagnetica: i fotoelettroni emessi sono arrestati con un potenziale di arresto Vo = 3 V.Calcolare la lunghezza d’onda λ della radiazione impiegata e la lunghezza d’onda di soglia λo.

    21

    !"# = %&,()* = ℎ, − Φ = ℎ/0 − Φ → 0 =

    ℎ/!"# + Φ

    = 259 67

    ℎ,# = ℎ/0#= Φ 0# =

    ℎ/Φ =

    6.63 ; 10>?@ ; 3 ; 10A B71.8 ; 1.6 ; 10>DE B = 690 67