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Boullée razionalista, autobiografico, esaltato?

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Boullée razionalista, autobiografico, esaltato?

Aldo Rossi, E.L.Boullée. Architettura. Saggio sull’arte, Marsilio, 1967

“Boullée è un architetto razionalista nel senso che, costruito un sistema logico dell’architettura, egli si propone di verificare continuamente con i diversi progetti i principi assunti; e la razionalità del progetto consiste nell’aderire a questo sistema.”

“Certamente il razionalismo convenzionale pretende di derivare tutto il processo dell’architettura dai principi, mentre questo razionalismo esaltato di B. e di altri presuppone una fiducia (o fede) che illumina il sistema ma ne è al difuori. E quindi da una parte la massima autonomia del sistema, la chiarezza delle proporzioni, dall’altra la singolarità autobiografica dell’esperienza.”

“Così l’architettura come Poema non presenta nulla di arbitrario.”

“Per la composizione architettonica sono necessari i principi del costruire? In una certa misura certamente, ma essi non sono essenziali così come non è essenziale la distribuzione o la decorazione che sono parti dell’architettura. Bisogna avere il coraggio di cercare dei principi costitutivi che siano interni all’architettura e che ne permettano una trattazione logica, una trasmissione, uno sviluppo”

“Loos e Le Corbusier sono architetti che hanno costruito molto, il secondo più del primo, ma che stanno tutti nella loro opera non costruita e che difficilmente possiamo chiamare l’opera teorica nel senso tradizionale poiché si tratta di un tipo di esperienza diversa in cui un artista può essere giudicato.”

“Il procedimento logico di B. è applicato sistematicamente in ogni opera. Possiamo distinguere; un nucleo emozionale di riferimento, la costruzione di un’immagine complessiva, l’analisi tecnica, la ricostruzione dell’opera.”

Raffaello, Scuola di Atene, 1509-10

“Leggiamo B. seguendo – come egli ci invita a fare – lo sviluppo delle sue idee. Lavorando attorno all’architettura sepolta B. annuncia il punto fondamentale della sua architettura; l’architettura delle ombre. I corpi opposti alla luce lanciano le loro ombre a immagine del corpo. E l’artista osserva questi fatti naturali per trarne dei principi nella sua arte.“

“L’ARCHITECTURE C’EST METTRE EN OEUVRE LA NATURE.”

“Sì, ne sono convinto, i nostri edifici, soprattutto quelli pubblici, dovrebbero essere, in qualche modo, dei poemi. Le immagini che essi offrono ai nostri sensi dovrebbero suscitare in noi sentimenti corrispondenti all’uso al quale essi sono consacrati.“

E. L. Boullée