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Bisogno di sonno, riposo Sonno: alterato stato di coscienza, reversibile, con diminuzione di consapevolezza e reazione a stimoli, con abolizione della motilità volontaria e del tono muscolare

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Bisogno di sonno, riposo

Sonno: alterato stato di coscienza, reversibile, con diminuzione di consapevolezza e

reazione a stimoli, con abolizione della motilità volontaria e del tono muscolare

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Sonno

• Durata variabile per età

• Valutato attraverso– EEG:elettroencefalogramma,registrazione

degli stati del sonno– EOG:elettro-oculogramma, misurazione

dell’attività motoria oculare– EMG: elettromiogramma, registrazione

dell’attività muscolare

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Sonno

Tutti i parametri elettrofisiologici precedenti aiutano a definire il sonno e la veglia e nell’insieme prendono il nome di POLISOMNOGRAFIA

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Stati del sonno

• REM :sonno con rapido movimento degli occhi

• NREM: sonno senza rapido movimento degli occhi

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Stati del sonno NREM

• 1: di avvio al sonno, la persona ha coscienza di ciò che le avviene intorno(sonnolenza, rilassatezza), rappresenta il 5% del sonno totale

• 2: persona completamente senza coscienza di ciò che la circonda, può svegliarsi facilmente, rappresenta il 50\55% del sonno totale.

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Stati del sonno NREM

• 3: persona profondamente addormentata, non facile da svegliarsi, rappresenta il 10% del sonno totale

• 4: persona addormentata molto profondamente, rappresenta il 10% del sonno totale

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Organizzazione degli stati del sonno

• Si ripete uguale da notte a notte• Il sonno si sviluppa dal primo al quarto stadio NREM tra i

50 e i 60 min.• Tra i 90 e 110 min. si intervallano gli stati REM e NREM• Gli stati 3 e 4 NREM predominano nella prima parte della

notte• L’età ha una grande influenza in tale organizzazione (il

sonno REM nell’infanzia occupa il 50% del sonno totale)• Il sonno influenza i sistemi fisiologici, durante il sonno

NREM diminuiscono frequenza cardiaca e pressione arteriosa,la muscolatura respiratoria è ipotonica

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Ritmi circadiani

“fluttuazioni di attività bio-psicologiche che si verificano nel corso della giornata”

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Ritmi circadiani

• Il ciclo sonno-veglia è il più evidente tra quelli presenti nell’uomo nelle 24 ore

• Durante il giorno si presentano molte variazioni delle funzioni cardiache, respiratorie, endocrine, renali, gastrointestinali, cognitive.

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Ritmi circadiani

• La ritmicità delle oscillazioni delle attività fisiologiche è sincronizzata al periodo di 24 ore del ciclo luce-buio

• Il sonno ha una qualità minore quando non è sincronizzato con il proprio ritmo circadiano

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Funzione del sonno

• Sonno REM: importante per favorire il nostro adattamento a stimoli ansiogeni e per il miglioramentto della memoria, sembra avere funzione importante di conservazione delle nozioni apprese e apprendimento di cose nuove; persone con gravi deficienze mentali hanno meno sonno REM rispetto a quelle con capacità mentali normali, il sonno REM dà energia alle nostre capacità mentali, logorate dalla vita quotidiana.

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Funzione del sonno

• Sonno NREM: meno studiato, collegato alla sintesi delle proteine, aiuta nel recupero fisico

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Fattori che influiscono sul sonno

• Ognuno ha il proprio modello abituale di sonno• Lo stato di malattia temporanea o cronica incide

sul proprio modello• Intervento chirurgico• Nutrizione• Età (i due estremi neonato e anziano)• Stress• Condizioni ambientali (rumore, luce,

temperatura, tipo di letto)

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Fattori che influiscono sul sonno

• Ambiente ospedaliero: incide sugli orari, sull’alimentazione, sui rapporti con i familiari etc

• Esercizio fisico

• Farmaci (effetti collaterali)

• Abitudini di vita (dipendenza da alcool)

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Valutazione del modello sonno-riposo

• Bisogno di sonno: per le condizioni di sonnolenza e fatica

• Bisogno di sonno: per la funzione psicologica in quanto durante il sonno si verificano selezione e scarto di dati neurofisiologici( memoria a breve termine),per il rinforzo e adattamento del carattere soprattutto durante la fase REM( stabilità mentale ed emotiva)per irvedere conoscenze e memorizzazione di ciò che serve (il sonno REM aumenta in perone sottoposte a particolare stress,preoccupazioni o novità relative all’apprendimento)

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Valutazione del modello sonno riposo

• Bisogno di ristoro e protezione: condizione di equilibrio ormonale favorito, per anabolismo durante il sonno

• Ritmi circadiani

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Situazione funzionale del sonno-riposo

• Persona ben riposata: mentalmente sveglia, energica, pronta

• normalità: concetto vario e variabile a seconda delle persone

• Modello: fase di latenza (10\30 min. per addormentarsi), cambio di posizione (da 20 a 40 cambiamenti in tutti tranne che negli anziani) risvegli per notte (1\2 nei giovani, frequenza e durata dei risvegli tendono ad un aumento con l’età), risveglio (spontaneo)

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Principali disturbi del sonno

• Rumore: le persone esposte con frequenza a questa situazione hanno meno onde brevi ed hanno meno sonno REM, ma hanno più sonno e risvegli di coloro che vivono in situazioni più tranquille, donne ed anziani sono più facilmente soggetti al risveglio da rumore, la soglia di risveglio varia con lo stadio del sonno ( lo stadio 1 è il più vulnerabile), a livello ospedaliero le apparecchiature incidono sul sonno, gli operatori devono favorire la condizione di tranquillità (riduzione di rumori da apparecchiature, evitare conversazioni inutili)

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Principali disturbi del sonno

• Luce: adeguatezza in base all’ambiente ed alle attività che si stanno svolgendo

• Temperatura: il sonno REM altera la termoregolazione che è soggettiva (troppo caldo o troppo freddo generano stati di agitazione)

• Ambiente: il nuovo ambiente crea un aumento della fase di latenza, mentre sono diminuiti il tempo di sonno totale e laproporzione di REM, a livello ospedaliero alcunoi oggetti possono essere associati al dolore

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Principali disturbi del sonno

• Turni di lavoro: per asincronia del ritmo sonno-veglia, il modello del sonno subisce variazioni in durata più breve, frammentaria e con maggiore senso di fatica

• Umore,ansia: ritardano il sonno

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Principali disturbi del sonno

• Malattia: il dolore crea alterazione del sonno, malattie acute e croniche disturbano il sonno, le risposte ventilatorie a ipossia e ipercapnia, diminuiscono durante il sonno REM ( broncopneumopatia cronico-ostruttiva genera la necessità di più risvegli),dolore e disagio legati ad angina o dispnea insorti durante la notte danno disturbi del sonno, le variazioni circadiane rispetto a pressione sanguigna, frequenza cardiaca ed aggregazione delle piastrine al momento del risveglio, possono associarsi con la frequenza di infarto del miocardioo ed ictus che si verificano nell’ultimo periodo di riposo o nelle prime ore dopo il risveglio, l’ipertiroidismo causa un sonno breve e frammentato con eccesso di stadi ad onde brevi.

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Principali disturbi del sonno

• Malattie: ipotiroidismo causa sonno eccessivo con mancanza di sonno ad onde brevi, situazione di alterazione della pelle, come l’eczema crea interruzioni del sonno, riduzione degli stadi 3 e 4 del REM, il ricovero ospedaliero aggiunge fattori di disturbo del soono quali dolore, posizionen non confortevole, ansia per malattia ed ospedalizzazione

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Principali disturbi del sonno

• Farmaci: e altre sostanze chimiche condizionano il sonno,gli ipnotici riducendo la fase di latenza alterano il modello funzionale del sonno, le sostanze alcooliche favoriscono il sonno in tempo breve ma aumentano i risvegli nella seconda metà, caffeina e nicotina stimolano il sistema nervoso centrale e sono responsabili dello scarso sonno

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Disturbi del sonno

• Insonnia: difficoltà nel dormire con alterazione qualitativa più che quantitativa del sonno, continua (prolungata latenza di sonno), da mantenimento (risvegli multipli), mattutina (risveglio precoce)

• Narcolessia: disordine del sonno caratterizzato da eccessiva sonnolenza diurna e brevi attacchi di sonno durante il giorno, spesso si verifica nell’adolescenza, il sonno REM inizia subito

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Disturbi del sonno

• Apnea da sonno: assenza di respiro per 10 sec. O più, può essre ostruttiva, centrale, mista.

• Mioclonie: movimenti periodici delle gambe durante il sonno, con interruzione del sonno stesso

• Parasomniasi: raggruppamento di attività normali se si è svegli, ma anomale se si verificano nel sonno, quali camminare (sonnambulismo), parlare e bagnare il letto (enuresi); nei bambini episodi occasionali di sonnambulismo possono essere comuni, ma negli adulti sono indice di stress es ansia, incubi notturni

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Accertamento

• Valutazione dei dati soggettivi, se il paziente si sente riposato o viceversa

• identificazione del modello funzionale (quante ore dorme, a che ora va a letto e a che ora si alza, quali sono i fattori che favoriscono il sonno e quali quelli che lo ostacolano)

• identificazione dei rischi: fattori che interferiscono sul sonno (ambientali, fisici e sociali)

• Identificazione delle disfunzioni: valutare il tipo di problema

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Accertamento

• Valutazione dei dati obiettivi: accertamento fisico (verifica del reale stato fisico e di irritabilità)

esami diagnostici

studi improntati in specifici centri

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Diagnosi infermieristica

• Disturbi del modello del sonno: alterazioni della durata del sonno che causano disagio o interferenze sullo stile di vita che si desidera

• Elemnti di diagnosi: difficoltà ad addormentarsi, risveglio precoce, sonno interrotto, sensazione di non riposo

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Obiettivi pianificazione infermieristica

• Obiettivi: il paziente si sente più riposato, ha meno difficoltà ad addormentarsi, non dimostra segni fisici di non riposo

• Attuazione del programma di intervento infermieristico: agire sull’ambiente, correggendo, se possibile, gli elementi ostacolanti e sviluppando quelli favorenti il sonno, rumore, luce,giusta temperatura, esercizi respiratori di rilassamento.Fanno parte di quesa fase, anche l’attenzione alla sicurezza ed alla privacy poiché fattori influenti la condizione del sonno.

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Obiettivi pianificazione infermieristica

Valutazione del raggiungimento dei risultati

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Educazione sanitaria

Basata su:• Istruzione al paziente circa le abitudini di vita• Risveglio alla stessa ora• Attività fisica diurna• Alimentazione regolare• Cura delle condizioni favorenti il sonno• Abolizione di alcolici e caffeina• Abolizione del sonno diurno• Attuazione dei rituali del sonno

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Bisogno di spiritualità

Ruolo dell’infermiere basato su principi scientifici e valori di riferimento, assunti per lo svolgimento della propria professione

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Bisogno di spiritualità

Dimensione spirituale: che va oltre quella religiosa, ma che è insita in ognuno, traduce la posizione del proprio io in armonia con ciò che ci circonda, emerge in particolari situazioni psicologiche,di stress, di forte coinvolgimento della persona.

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Bisogno di spiritualità

Olismo: visione dell’universo in un sistema armonico, che unisce tutte le parti che costituiscono l’uomo, integra mente e corpo, nonché l’aspetto spirituale

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Bisogno di spiritualità

Bisogno spirituale: normale espressione dell’intimo della persona che cerca significato in tutte le esperienze e relazioni dinamiche con sé e con gli altri, deriva da esperienze affettive di fede positive che divengono i catalizzatori del significato che si vuole dare alla propria spiritualità

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Bisogno di spiritualità

• Scala dei bisogni: nella gerarchia dei bisogni umani, il benessere appae quale soddisfacimento dei bisogni di autorealizzazione

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Fattori che influenzano il benessere spirituale

• Presupposti– Valori, credenze, fede del singolo– Soddisfacimento di bisogni legati al significato

di vita, malattia, morte– Orientamento a comportamenti specifici– Agire con sostegno verso gli altri– Trovare forza nelle crisi della vita

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Fattori che influenzano il benessere spirituale

Fattori che influenzano l’espressione spirituale:• Cultura: valori, attitudini che risalgono al proprio

background socioculturale, anche se il risultato finale è l’esperienza spirituale di ognunoesperienze forti: fanno emergere la spiritualità del singolo, mettendolo in situazione di confronto, di discussione

• Crisi: in situazioni estreme (vedere da vicino situazioni di morte) dove la spiritualità rappresenta una variabile molto signififcativa

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Fattori che influenzano il benessere spirituale

Fattori che influenzano l’espressione spirituale:

• Età: la crescita e lo sviluppo in parallelismo si associano ai cosidetti stadi di fede, si passa all’infanzia dove lo stadio è indifferenziato, alla maturità dove il senso dato è universalizzante

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Alterazioni della funzione spirituale

• Crisi: può rafforzare o diminuire la propria fede; malattia, perdita di persone care, invecchiamento diventano esperienze che incidono a livello fisico, cognitivo ed emotivo

• Legami morali a terapie: riferimento a religioni; esprimono obiezioni ad alcuni interventi terapeutici ( es: testimoni di Geova in caso di trasfusione di sangue)

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Alterazione della funzione spirituale

• Adeguamento dell’assistenza sanitaria: comprensione necessaria da parte degli operatori che il paziente durante il ricovero dipende da terze persone, rivedere o rafforzare le proprie capacità di gestire adeguatamente questa situazione, rispettando pryvaci e sicurezza, credenze e attitudini proprie di quel paziente

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Accertamento

Basato su:

• Identificazione del modello di riferimento del paziente

• Identificazione delle difficoltà

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Diagnosi infermieristica

• Disagio spirituale:mancanza dei principi di vita che coinvolgono la persona nella sua interezza, al di là delle componenti fisiologica, psicosociale.

• Il disagio può essere legato a :• Crisi della malattia• Crisi della sofferenza• Conflitto tra credenze religiose e situazioni

sanitarie

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Identificazione degli obiettivi

• Pianificazione di un’assistenza adeguata attraverso adeguato uso dell’io, in quanto la relazione paziente-infermiere è finalizzata in prima istanza a fornire aiuto a chi esprime dei bisogni. Il paziente va educato alla crescita ed alla necessità di affrontare la realtà, facendo emergere potenzialità che prima non conosceva

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Identificazione degli obiettivi

• L’infermiere dopo la valutazione del disagio spirituale del paziente comprende che l’assistenza spirituale è parte del piano di cura. Fiducia ed empatia si basano su capacità comunicativevdell’infermiere, la capacità di ascolto lo rende più consapevole dei bisogni del paziente, ma soprattutto più sensibile

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Verifica

Riduzione del disagio