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PIEMONTE REGIONE BILANCIO SOCIALE 2008

BILANCIO REGIONE PIEMONTE SOCIALE 2008...32 - Le strategie e le politiche 42 - Il sistema di governance delle partecipazioni regionali 186 - Glossario 187 - Validazione professionale

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PIEMONTEREGIONEBILANCIO

SOCIALE 2008

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BILANCIO SOCIALE 2008

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Coordinamento organizzativo: Sergio Rolando - Direttore Struttura Speciale Controllo di Gestione Regione Piemonte e Alessandro Battaglino - staff Vice Presidenza della Regione

Piemonte.

Comitato scientifico: Paolo Peveraro - Assessore al Bilancio della Regione Piemonte; Luigi Puddu - professore Dipartimento di Economia Aziendale della Facoltà di Economia

dell’Università di Torino; Aldo Milanese - Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo e Torino; Marcello La Rosa - Direttore IRES Piemonte.

Comitato di Processo: Sergio Rolando - Direttore Struttura Speciale Controllo di Gestione Regione Piemonte; Anna Paschero - staff Presidenza della Regione Piemonte; Alessandro

Battaglino - staff Vice Presidenza della Regione Piemonte; Giovanni Lepri - Direzione Bilancio Regione Piemonte; Enrico Sorano - professore Dipartimento di Economia Aziendale della

Facoltà di Economia dell’Università di Torino; Martino Grande - IRES Piemonte; Martina Sabbadini - S&T.

Gruppi di Lavoro Identità e Rendiconto Economico: Giovanni Lepri - Direzione Bilancio Regione Piemonte; Monica Braghin, Marino Clara, Carluccio Giacometto - Struttura Speciale

Controllo di Gestione Regione Piemonte; Riccardo Lombardo - Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale; Enrico Sorano - professore Dipartimento di Economia

Aziendale della Facoltà di Economia dell’Università di Torino; Martino Grande - IRES Piemonte.

Gruppo di Lavoro Relazione Sociale: Monica Andriolo, Simone Autino, Francesca Carena - S.&T.; Monica Braghin, Marino Clara - Struttura Speciale Controllo di Gestione Regione

Piemonte.

Gruppo di validazione di processo: Davide Barberis, Giuseppe Chiappero, Maria Maddalena De Finis, Paola Foti, Federico Moine, Carmela Scandizzo del Gruppo Metodo Piemonte

in materia di Bilancio Sociale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino.

Coordinamento del progetto editoriale: S.&T.

Progetto grafico: Bluebook S.r.l.

Stampa: Tipografia L’Artistica Savigliano S.r.l.

Immagini: Immagine di copertina Marco Novelli; pag. 35 Archivio digitalizzato Regione Piemonte; pag. 73 Filippo Beraudo di Pralormo; pag. 153 Davide Bernacchi; pag. 124 Claudio

Berto; pag.62 Andrea Bonato; pagg. 44-156 Luisa Carlino; pag. 113 Paolo Cecchin; pag. 83 Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale” Scuola di Alta

Formazione e Studio; pagg. 9-127 Valentina Defassi; pag. 57 Environment Park; pag. 66 Roberto Evangelista; pag 4 Max Ferrero; pag.161 Giovanni Formentin; pag. 184 Davide Giglio;

pagg. 98-142 Davide Greco; pagg. 48-107-148 Alexandru Ivan; pag. 151 Stefania Longo; pag. 90 Fabrizio Mastromonaco; pag. 135 Cristiano Mavar; pag. 164 Riccardo Melillo; pag. 115

Angelo Miele; pagg. 78-110-121-173 Luca Moglia; pag. 176 Gisella Molino; pag. 103 Daniela Mortarotti; pagg. 6-23-29-53-145-181 Marco Novelli; pag. 87 Pionieri CRI della Provincia

di Torino; pag. 137 Antonio Romei; pag.70 Stendhal; pag. 81 Stoà Comunicazione; pag. 166 Studio Fuksas; pag. 12 Ufficio Stampa del Comune di Novi Ligure.

Si ringraziano inoltre: il Consiglio Regionale del Piemonte; Adriana Garabello - Direttore Segreteria dell’Assemblea Regionale; Silvia Bertini - Direttore Direzione Processo legislativo;

Sergio Crescimanno - Direttore Direzione Amministrazione e personale; Rita Marchiori - Direttore Direzione Comunicazione Istituzionale dell’Assemblea Regionale; Luigi Conterno

- Capo Gabinetto della Presidenza del Consiglio Regionale.

Roberto Moisio - Capo Gabinetto della Giunta Regionale e Direttore Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale; Laura Bertino - Direttore Direzione Regionale Affari

Istituzionali e Avvocatura; Pierluigi Lesca - Direttore Direzione Risorse Finanziarie; Maria Grazia Ferreri - Direttore Direzione Risorse Umane e Patrimonio; Daniela Formento - Direttore

Direzione Cultura, Promozione turistica e Sport; Giampaolo Albini - Direttore Direzione Politiche Sociali e politiche per la Famiglia; Giuseppe Benedetto - Direttore Direzione Attività

Produttive; Giovanni Ercole - Direttore Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e foreste; Salvatore De Giorgio - Direttore Direzione Ambiente; Gianfranco

Corgiat Loia - Direttore Direzione Agricoltura; Aldo Manto - Direttore Direzione Trasporti, Logistica, Mobilità ed Infrastrutture; Erica Gay - Direttore Direzione Innovazione, Ricerca e

Università; Vittorio Demicheli - Direttore Direzione Tutela della Salute e Sanità; Marco Cavaletto - Direttore Direzione Commercio, Sicurezza e Polizia locale; Ludovico Albert - Direttore

Direzione Istruzione, formazione professionale e lavoro; Mariella Olivier - Direttore Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia; Alberto Vanelli - Direttore

Struttura Flessibile “La Venaria Reale ed Altri Beni”.

La Regione Piemonte e i gruppi di lavoro vogliono esprimere un ringraziamento particolare al personale della Regione Piemonte per la collaborazione ricevuta e a tutti coloro i quali

hanno reso possibile la riuscita di questo lavoro.

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Indice 5 - Lettera della Presidente7 - Introduzione dell’Assessore al Bilancio8 - Nota metodologica

9 - Identità

10 - L’attuazione del Federalismo Fiscale 11 - Scenario e contesto di riferimento 15 - Struttura della Regione Piemonte 27 - Compiti e funzioni della Regione Piemonte 28 - La missione, i principi e i valori di riferimento 31 - Individuazione e classificazione dei portatori di interesse 32 - Le strategie e le politiche 42 - Il sistema di governance delle partecipazioni regionali

186 - Glossario 187 - Validazione professionale di processo

44 - Rendiconto economico

45 - Principi di redazione - Glossario 46 - Confronto Valore Aggiunto 2008 verso 2007 47 - Distribuzione del Valore Aggiunto per Assi di governo 48 - Analisi dei proventi e dei costi della gestione 51 - Investimenti per Asse di governo e per natura 52 - Analisi delle Uscite - Trasferimenti in conto capitale e parte

corrente per Asse di governo e interlocutore sociale 60 - Investimenti - Trasferimenti in conto capitale alle Province

62 - Relazione sociale

63 - Asse 1 Innovazione, Competitività, Lavoro, Conoscenza 87 - Asse 2 Salute e Benessere 98 - Asse 2 Politiche Sociali110 - Asse 3 Cultura, Turismo, Comunicazione e Informazione124 - Asse 4 Territorio e Ambiente142 - Asse 5 Infrastrutture e Mobilità153 - Asse 6 Agricoltura e Montagna: i territori rurali e le terre alte166 - Asse 7 Una macchina regionale efficiente ed amichevole176 - Asse 8 Il Piemonte Regione d’Europa. Le relazioni e la

cooperazione internazionale182 - Pari opportunità: si consolida una strategia

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Torino - Palazzo della Regione

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Il Bilancio sociale 2008 della Regione Piemonte rappresenta un’occasione per rinsaldare il rapporto dell’Ente con i propri cittadini e con gli stakeholder, comunicando in modo chiaro e trasparente il collegamento tra gli obiettivi di governo, le disponibilità economico-finanziarie e i risultati conseguiti nell’attività annuale in coerenza con le scelte amministrative.Trattandosi di politiche istituzionali lo scenario è necessariamente complesso e lo strumento Bilancio sociale non solo si propone di rendere conto di questa complessità, sociale, economica, culturale, ambientale, istituzionale, ma altresì di divulgare i metodi e gli strumenti di analisi e di risposta alle aspettative dei portatori di interesse, di rendere comprensibili gli standard di responsabilità e di rendicontazione finanziaria, di informare i cittadini per condividere i risultati conseguiti rispetto a quanto programmato per governare la comunità Piemontese.Con questo volume, frutto della collaborazione tra la struttura regionale e le principali istituzioni, desideriamo proporre il quadro sintetico delle realizzazioni, degli impegni e delle strategie attivate nel corso del 2008, propedeutiche al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile, del benessere diffuso e della giustizia sociale che ci siamo posti e che stiamo perseguendo, con il lavoro quotidiano di tutta la Giunta Regionale.

Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte

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Torino - Palazzo Madama

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A pochi giorni dalla presentazione del Rendiconto, la Regione Piemonte ha pronto il suo secondo Bilancio sociale, quello relativo al 2008. Un prezioso strumento che, coniugando l’attività svolta dalla Regione con i risultati conseguiti, permette di ricomporre con puntuale chiarezza il quadro economico-finanzario di un anno di amministrazione, a sei mesi dalla sua conclusione. Il volume, corposo e dettagliato, nasconde evidentemente un grosso impegno. L’impegno di più enti che, ancora una volta, hanno dimostrato di saper lavorare con sollecitudine e in stretta collaborazione, dando origine a un gruppo di processo e condividendo i riferimenti metodologici. Il plauso e il ringraziamento vanno pertanto al personale regionale, ai partner istituzionali IRES Piemonte, Università degli Studi di Torino Facoltà di Economia (Dipartimento di Economia Aziendale) e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino che, tutti insieme, con il coordinamento della direzione Controllo di gestione della Regione Piemonte, hanno preparato il documento.Con la presentazione del precedente Bilancio sociale ci eravamo posti l’obiettivo di coinvolgere in modo sistematico gli stakeholder. Il confronto diretto doveva proprio essere il punto di partenza per il Bilancio sociale 2008. E così è stato. Grazie al sito web, utilizzato dal gruppo di processo e accessibile a tutti, e grazie anche a un questionario proposto agli stakeholder per misurare il gradimento del documento dello scorso anno, il dialogo con l’amministrazione è stato davvero stretto e trasparente. Dal continuo confronto alla fine è nato un testo ampiamente condiviso.Altro elemento di novità, l’analisi del personale della Regione Piemonte che nel Bilancio sociale 2007 non era stata affrontata. Nell’ottica di un costante miglioramento si è così superata una evidente criticità.Grande rilevanza è poi stata data alla crisi che, facendo seguito al crollo dei mercati finanziari in autunno, ha investito l’economia mondiale, senza risparmiare nemmeno il Piemonte. All’interno del Bilancio sociale 2008, l’attenzione si focalizza sulle misure messe in campo fin da subito dalla Regione. Ecco pertanto che, attraverso l’analisi delle risposte date dall’Ente per affrontare le difficoltà del momento, una finestra è anche stata aperta sul 2009, introducendo un ulteriore elemento innovativo in questo Bilancio sociale 2008, che getta già le basi per il prossimo.

Paolo Peveraro, Vicepresidente della Giunta Regionale e Assessore al Bilancio

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Il Bilancio Sociale della Regione Piemonte 2008 è il prodotto della collaborazione istituzionale che ha visto coinvolti, unitamente alla struttura dell’Ente, il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Torino, l’IRES Piemonte, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino. Il Comitato Scientifico, in continuità con la precedente edizione, ha confermato i riferimenti metodologici e ha condiviso e supervisionato l’intero percorso, con particolare attenzione all’avvio del processo di coinvolgimento degli stakeholder.

Il Comitato di Processo ha esercitato un’azione di direzione e monitoraggio dell’intera attività: l’organizzazione dei gruppi operativi, l’adozione dell’indice programmatico, il crono-programma delle attività, la scelta delle strategie di rilevazione e comunicazione delle attività della Regione, nonché la validazione professionale del processo. Va rilevata la scelta di comprendere nel documento elementi e informazioni disponibili relative al 2009, in considerazione dell’attualizzazione delle strategie, adattate per far fronte alla congiuntura negativa iniziata nell’autunno 2008.I Gruppi operativi, con il supporto delle funzioni Bilancio e Controllo di Gestione, hanno effettuato la raccolta dei documenti e delle informazioni, attraverso l’implementazione di strumenti operativi quali le schede di rilevazione delle attività, basate sugli input tecnici dei Direttori regionali e svolto l’analisi delle attività stesse nell’ottica della rendicontazione sociale.Questa fase è stata realizzata, attraverso numerose occasioni di confronto, con il contributo progettuale ed operativo delle Direzioni regionali ai fini della migliore evidenziazione in termini di attività realizzate, obiettivi assegnati, funzioni regionali coinvolte, modalità di dialogo con i portatori d’interesse e scelta degli indicatori di performance. Il coinvolgimento delle strutture regionali ha caratterizzato il bilancio sociale quale processo funzionalmente integrato nel sistema di programmazione, gestione, controllo e comunicazione istituzionale dell’Ente. Tale approccio operativo trova fondamento nella conferma degli assi di governo quali driver dell’azione regionale, andando in questo modo incontro all’esigenza di rendere conto della capacità dell’Ente di realizzare i propri obiettivi in coerenza con la propria mission. Particolare rilievo assume in questa seconda edizione, l’avvio del processo di coinvolgimento degli stakeholder, che sono stati interessati da un confronto sulla prima edizione del Bilancio Sociale, attraverso lo strumento del questionario di valutazione. Le fasi operative, infine, sono state caratterizzate dal continuo confronto sul piano scientifico-metodologico fra gli attori istituzionali coinvolti, finalizzato alla validazione professionale del processo di rendicontazione sociale.

la mission istituzionale ed il relativo impianto etico-valoriale, gli impegni di governo, aggiornati alla luce della straordinaria situazione congiunturale; le aree di rendicontazione sociale, ovvero le aree strategiche d’intervento ed i relativi sotto-indirizzi; gli obiettivi operativi e le dinamiche economico-finanziarie; le azioni svolte ed i risultati ottenuti nella declinazione degli impegni dichiarati.

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Il percorso di rendicontazione sociale della Regione Piemonte è stato finalizzato a:

fornire a tutti gli stakeholder un quadro complessivo delle performance economiche e sociali al fine di consentire loro di formarsi un giudizio motivato sul comportamento dell’Ente;promuovere e migliorare il processo di comunicazione;esporre gli obiettivi di miglioramento ed innovazione che l’Ente si impegna a perseguire;fornire agli organi di governo elementi per la definizione delle strategie e contribuire allo sviluppo della responsabilità sociale.

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Si è operata la rappresentazione del sistema di governance della Regione, illustrando:

Gli standard metodologici di riferimento seguiti e necessariamente adattati al fine di riflettere (sotto i diversi profili contabili, gestionali e della comunicazione) le peculiarità della Regione sono stati:

la Direttiva della Funzione Pubblica del 17 febbraio 2006 sulla rendicontazione sociale nelle Amministrazioni Pubbliche (e relative Linee Guida per le Amministrazioni Pubbliche);i Principi di redazione del Bilancio Sociale GBS, documento di ricerca “La rendicontazione sociale per le Regioni”;lo Standard AccountAbility 1000 (AA 1000);lo Standard Global Reporting Initiative - Sector Supplement for Public Agencies;i Principi generali e linee guida per l’adozione del Bilancio Sociale nelle aziende non profit, emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti.

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Nota metodologica

8 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Identità

Bilancio Sociale 2008� Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Il percorso che sta portando il nostro Stato ad una articolazione federale è nato con l’obiettivo di eliminare l’incertezza e la sovrapposizione delle competenze dei diversi livelli di governo che lo compongono e per garantire alle Regioni la possibilità di un più ampio intervento legislativo e di programmazione.La realizzazione di questo percorso è finalizzata a rendere concreto il principio di sussidiarietà, attraverso il trasferimento delle funzioni amministrative ai Comuni e alle Province così come sancito dalla Legge Costituzionale n.3 del 2001.

Questa legge ha modificato una parte significativa della Costituzione con l’introduzione di modifiche riguardanti, tra l’altro, la ripartizione dei poteri legislativi e dei poteri di amministrazione tra i diversi livelli di governo presenti nel nostro Paese, i mezzi di finanziamento di Regioni ed Enti Locali e le regole di perequazione, la possibilità di forme di autonomia differenziata per le Regioni a statuto ordinario. In tale ambito le materie a legislazione concorrente assumono un ruolo di maggior rilievo, le regole di perequazione sono ridefinite e le conseguenze delle diversità economiche nelle diverse regioni sono affrontate con nuovi criteri.Il 29 luglio 2008 il Consiglio Regionale del Piemonte1 ha approvato con la DCR 209 - 34545 il documento di indirizzo per l’avvio del procedimento di individuazione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia per la Regione, ai sensi dell’art. 116 comma III della Costituzione, dando mandato alla Presidente della Giunta di negoziare con il Governo, in armonia con il principio di leale collaborazione, la definizione di una intesa con riferimento alle seguenti materie:

beni paesaggistici e culturali infrastruttureuniversità e ricerca scientificaambiente organizzazione sanitariaprevidenza complementare integrativa limitatamente agli interventi relativi alle non autosufficienze

Con lo stesso provvedimento amministrativo il Consiglio Regionale impegnava la Giunta ad assicurare forme e modalità adeguate di coinvolgimento degli Enti Locali, ai sensi degli artt. 2, 3, 4 e 97 dello Statuto regionale, nonché ad attivare l’attuazione dell’art. 119 della Costituzione, al fine di assicurare autonomia di entrata e di spesa di Comuni, Province, Città metropolitane e Regione, nel rispetto dei principi di solidarietà e coesione sociale, in maniera da sostituire gradualmente, per tutti i livelli di governo, il criterio della spesa storica e garantire la loro massima responsabilizzazione, nonchè l’effettività e la trasparenza del controllo democratico nei confronti degli eletti.

Il 24 luglio 2008 è stato varato dal Governo e sottoposto all’esame delle Regioni il DDL di delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione, provvedimento che ha rappresentato il necessario complemento alla riforma del 2001, definendo altresì le regole della fiscalità che erano già state delineate nel primo provvedimento.

Il lavoro svolto, in sede di conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dalla Regione Piemonte ha dato un significativo apporto propositivo rispetto alle diverse ipotesi formulate nell’articolato e ha portato alla condivisione, nell’ambito della Conferenza stessa, della proposta di legge presentata al Parlamento. L’approvazione in legge è intervenuta, a seguito di consistenti modifiche apportate al testo dai lavori parlamentari, in terza lettura al Senato il 29 aprile 2009. È stato, così, previsto che la concreta attuazione del federalismo fiscale dovrà avvenire in un periodo di sette anni, entro i quali saranno adottati i Decreti Delegati e durante i quali si passerà dal criterio della spesa storica a quello dei costi standard per il finanziamento delle funzioni fondamentali degli enti territoriali nonché il passaggio dal criterio della spesa storica a quello della capacità fiscale per le altre funzioni.

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L’attuazione del Federalismo Fiscale

1 Le sole Regioni ad avere intrapreso un procedimento per riconoscimento di una autonomia differenziata sono state la Regione Veneto con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 3255 del 24 ottobre 2006 e la Regione Lombardia con l’approvazione della risoluzione del Consiglio Regionale del 3 aprile 2007.

10 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Il modello di federalismo fiscale prefigurato sancisce che tutti i presupposti impositivi siano attribuiti allo Stato fatta eccezione per le compartecipazioni e le addizionali a tributi erariali. La legge delega ha pertanto ristretto l’attuale potestà legislativa tributaria delle Regioni e la loro possibilità di determinare un’autonoma politica fiscale. L’art. 2 c. 2 lettera u prevede infatti che il gettito tributario degli enti titolari dei tributi abbia “integrale evidenza nel bilancio dello Stato”, negando con ciò in partenza ogni forma di esercizio di autonoma attività impositiva e di controllo sui relativi gettiti, ma, soprattutto, di introito diretto dei flussi di risorse da parte degli enti territoriali. Inoltre l’art. 8 della Legge dispone che il finanziamento delle funzioni essenziali (art. 117 c. 2 lettera m), che da sole assorbiranno oltre l’80% dei bilanci di ogni Regione, sarà sostenuto principalmente con trasferimenti dal fondo perequativo nazionale. La misura delle aliquote della compartecipazione all’IVA, dedicata al finanziamento di dette funzioni, sarà fissata a un livello che probabilmente non sarà sufficiente a finanziare integralmente più di una Regione, privilegiando in tal modo la soluzione dei trasferimenti statali e quindi, di fatto, sancirà il ritorno a un sistema di finanza derivata. L’attuazione di questa norma comporterà che Regioni, come il Piemonte, che contribuiscono ad alimentare il fondo di solidarietà interregionale, e che sono pertanto autosufficienti nel garantire corrispondenza tra risorse e impieghi, saranno “assistite” dal fondo perequativo previsto dall’art. 119 “per i territori con minore capacità fiscale per abitante”, vista anche la ventilata abolizione dell’IRAP, l’unico tributo proprio regionale. Ulteriori conseguenze sono rintracciabili anche sul profilo della responsabilità delle Regioni che continueranno a spendere risorse trasferite, con scarse possibilità di intervenire sul fronte della lotta all’evasione fiscale per l’impossibilità di gestire e riscuotere direttamente tributi propri.

Nel corso del 2008 il rallentamento della congiuntura iniziato a metà dell’anno precedente si è trasformato in recessione, in seguito all’esplodere della crisi finanziaria in autunno. Si tratta della recessione più profonda sperimentata dall’economia mondiale dal dopoguerra e la fase di ripresa si prospetta lenta e lunga. Nonostante il ritmo della contrazione sia in corso di attenuazione, nell’anno in corso il PIL mondiale è previsto diminuire dell’1,3% (stime FMI, aprile 2009).L’andamento dell’economia italiana ha registrato una contrazione del PIL dell’1% (contro una crescita dell’1,7% nel 2007) rivelando una situazione di deterioramento già in corso prima del manifestarsi della crisi finanziaria. Nel quarto trimestre del 2008 il PIL è diminuito dell’1,9% sul periodo precedente (il calo più forte dalla recessione del 1974-75).Il PIL del Piemonte è diminuito dello 0,9% nel 2008, un andamento recessivo analogo a quello nazionale. Il dato medio del 2008 è solo parzialmente rappresentativo del tono della congiuntura, dal momento che nel corso dell’anno si è realizzata la svolta ciclica che ha condotto alla recessione in corso: ad una prima parte dell’anno ancora moderatamente espansiva, si è andato progressivamente affermando un andamento recessivo. Particolarmente accentuata è risultata la caduta della domanda estera, che si è contratta del 3,4%, soprattutto nella parte finale dell’anno. La domanda interna è diminuita dell’1% circa in termini reali con una contrazione dell’1,1% per i consumi delle famiglie ed una flessione ben più rilevante degli investimenti (-1,9%).

Scenario e contesto di riferimento

Il quadro generale

Popolazione

Nel 2008 la popolazione piemontese si presenta nuovamente in crescita. Secondo stime Ires il Piemonte al 31 dicembre conterebbe 4.435.467 residenti, circa 34 mila abitanti in più rispetto all’anno precedente, con un incremento pari al 7,8‰. La dinamica demografica piemontese nel 2008 si conferma analoga all’anno precedete, ovvero l’incremento totale della popolazione è il risultato

dei movimenti migratori con l’estero. Infatti, il saldo naturale si presenta negativo, nel senso che i decessi superano le nascite di circa 9 mila unità, al contrario il saldo migratorio è nettamente positivo, circa 43.500 iscrizioni nette. Quest’ultimo dato è dovuto all’arrivo di persone straniere, che determinano la crescita della popolazione. Il Piemonte è una regione con una presenza di stranieri sopra la media nazionale, 7,1% rispetto a 5,8%.

11 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Il quadro occupazionale

Il 2008 si configura come anno di transizione fra un ciclo di risalita economico, avviato a fine 2005 e una discesa congiunturale, di intensità e durata ancora incerte. A partire dal mese di ottobre le imprese, colpite dalla crisi, hanno reagito con strumenti di “pronto intervento” (mancato rinnovo contratti a termine, blocco turn-over, CIG ordinaria o CIGS in deroga, sospensioni dal lavoro, licenziamenti) e con un accorto utilizzo delle ferie, attenuando il primo impatto. Questo processo inerziale si esaurirà nel 2009. I valori medi, sbilanciati dai primi tre trimestri, non descrivono quindi appieno le dinamiche in atto.Da notare è comunque la sensibile crescita delle persone in cerca di occupazione. A partire dalla fine del 2007, i disoccupati segnano un aumento progressivo, con un’impennata nell’ultimo trimestre 2008. Ma la disoccupazione cresce insieme all’occupazione, un fatto di per sé non insolito, ma più comune nelle fasi di risalita del ciclo economico.La disoccupazione ufficiale registra una crescita prevalentemente femminile. Il trend espansivo appare alimentato principalmente dal flusso di figure operaie in uscita dal settore industriale. L’aumento complessivo degli occupati è anch’esso frutto di un complesso intreccio di variazioni di segno diverso delle diverse componenti dell’occupazione: rialzo nel lavoro alle dipendenze e nei servizi non commerciali, flessione del lavoro autonomo e degli addetti all’industria manifatturiera, e relativa stagnazione del dato dell’agricoltura, delle costruzioni e del commercio. Da un lato, il mercato mostra una vivacità

residua in agricoltura e nei servizi, meno esposti agli effetti della concorrenza globale. La domanda di lavoro risulta meno comprimibile in alcune aree, come il lavoro di assistenza e cura nelle istituzioni e nelle famiglie, o in bacini come quello legato alle attività turistiche. Sul versante della disoccupazione, invece, non sembrano essere ancora insorti effetti di scoraggiamento, che potrebbero ingenerarsi se la situazione critica si protraesse nel tempo. In questo contesto crescono ancora i tassi di occupazione e, soprattutto, di attività, con una sensibile riduzione delle cosiddette non forze di lavoro, in particolare fra le donne.

12 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

Novi Ligure - Piazza Falcone e Borsellino

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Il sistema formativo piemontese

Nel 2007/2008, le scuole piemontesi sono frequentate da circa 574.660 allievi, oltre 5.000 iscritti in più rispetto all’anno prima (+0,9%) e quasi 44.300 nel decennio (+8,3%). L’incremento è dovuto alla componente non italiana, mentre calano gli iscritti italiani. Si osserva, negli ultimi due anni, un lieve aumento dei respinti. Nel 2007/2008 la rete scolastica piemontese comprende, nel suo complesso 4.401 sedi, di cui 850 (19%) appartenenti alla scuola non statale. L’andamento del numero delle sedi segue, ma con qualche anno di ritardo, quello degli iscritti: negli ultimi due decenni del Novecento le sedi sono progressivamente diminuite per il calo degli allievi, e a ciò si aggiunge, alla fine degli anni Novanta, la razionalizzazione delle sedi per l’avvio dell’Autonomia scolastica. Nell’ultimo decennio è in crescita la propensione dei giovani a proseguire gli studi universitari, favorita anche dalla riforma universitaria, oramai a pieno regime, che ha introdotto i percorsi di laurea breve. Il tasso di passaggio dalla scuola superiore all’università è lievitato dal 61,8% di fine secolo al 65,9% nel 2006/2007.L’internazionalizzazione del sistema formativo è un elemento chiave per la crescita della competitività del territorio e del capitale sociale. La Regione Piemonte e i principali atenei piemontesi hanno adottato strategie e investito risorse, volte all’accoglienza, all’integrazione e all’inserimento scolastico degli allievi di nazionalità straniera. In questa direzione, si registrano segnali positivi: aumenta il tasso di studenti stranieri iscritti, indicatore di dinamiche di rafforzamento della competitività territoriale, tanto a livello immateriale, in termini di reciproca contaminazione culturale, quanto, materialmente, in termini di movimentazione di risorse economiche.

Nel quadro precedentemente delineato di progressivo avvicinamento al federalismo fiscale, il 2008 ha dato rilevanza a diversi temi di finanza locale: la spesa, i meccanismi di finanziamento e il coordinamento con la finanza pubblica; le strutture, i ruoli e le competenze, ovvero la questione dell’assetto istituzionale.La legislatura si è aperta con il ridimensionamento dell’ICI, il principale tributo comunale che fino al 2007 a livello nazionale copriva un quarto della spesa comunale di parte corrente, il 28% in Piemonte. Questo intervento si è aggiunto alla legge finanziaria 2008 che aveva previsto per l’ICI altri tipi di riduzione. Anche la revisione della normativa sul Patto di Stabilità Interno, che ripristina il meccanismo del saldo, anziché del tetto rigido di spesa usato per il 2005 e 2006, e la possibilità di stabilizzazione del personale precario (contratti di lavoro flessibile) hanno introdotto rilevanti novità nello scenario della finanza locale. Il 2008 vede inoltre la ripresa del dibattito sulla costituzione delle Aree metropolitane, sulle prospettive delle Province sede di area metropolitane e sull’esigenza di una riorganizzazione delle altre Province.

La finanza locale

Le infrastrutture

Il Piemonte gode di un sistema di infrastrutture per la mobilità articolato e capillare (sistemi stradali e autostradali, ferroviari, reti metropolitane, hub interportuali), anche in virtù della mole di investimenti e interventi che hanno interessato il territorio regionale negli ultimi anni legati all’evento olimpico del 2006. Ad esse si uniscono diverse infrastrutture strategiche in corso di programmazione e realizzazione, quali ad esempio la linea ad alta velocità, l’autostrada Asti-Cuneo, il nodo di Novara, la metropolitana e il passante ferroviario di Torino, il terzo valico dei Giovi, che contribuiranno a rendere il grado di infrastrutturazione del territorio piemontese competitivo e diffuso, offrendo una grande opportunità di integrazione con il contesto nazionale e internazionale. La possibilità di cogliere tale opportunità è legata alla capacità della pianificazione di perseguire una gestione integrata di infrastrutture materiali, servizi immateriali e trasformazioni urbanistiche, mediante politiche di accompagnamento di carattere organizzativo basate sui concetti quali l’integrazione territoriale, l’interconnessione, la governance territoriale applicata alle reti.Per ciò che riguarda l’ICT un confronto del Piemonte con l’Italia, l’Europa a 15 e l’Europa allargata evidenzia il buon posizionamento della regione. Nel 2008, infatti, si consolida il vantaggio relativo rispetto all’Italia e si accorciano le distanze con l’Europa. Il Piemonte si colloca quasi a cavallo di un’ideale linea di confine fra le regioni più avanzate del Nord Europa e quelle più arretrate del sud. Per quanto, con riferimento ai cittadini, la situazione piemontese non sia ancora allineata con quella europea, i miglioramenti prodottisi tra il 2007 ed il 2008 sono stati significativi. Da questo punto di vista, si rileva come in termini di disponibilità di banda larga e di utilizzo di internet i gap con l’Europa stiano progressivamente colmandosi.

13 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Tabella di benchmarking regionale

Indicatore Piemonte Emilia Romagna

Veneto Toscana Best in class

PIL per abitante 2008 (valori in euro) 28.947 32.429 30.689 28.689 Emilia Romagna

Spesa sanitaria pro capite 2006 (valori in euro)

1.728 1.704 1.633 1.687 Veneto

Tasso di occupazione 2008 65,2% 70,2% 66,4% 65,4% Emilia Romagna

Tasso di disoccupazione 2008 5,0% 3,2% 3,5% 5,0% Emilia Romagna

Incidenza della disoccupazione di lunga durata 2008**

43,8% 55,8% 58,7% 49,7% Piemonte

Tasso di iscrizione netto nel registro delle imprese 2008***

0,5% -0,3% -0,1% -0,1% Piemonte

Raccolta differenziata dei rifiuti urbani 2007

44,8% 37,0% 51,4% 31,3% Veneto

Energia prodotta da fonti rinnovabili 2007 (dati in GWh)

26,0 20,3 6,2 31,2 Toscana

Tasso di partecipazione nell’istruzione secondaria superiore 2007

90,1% 96,9% 89,4% 97,2% Toscana

Capacità di esportare 2007**** 30,0% 34,4% 35,0% 25,7% Veneto

Incidenza della spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo in % del PIL 2006

0,4% 0,5% 0,3% 0,7% Toscana

Incidenza della spesa delle imprese in Ricerca e Sviluppo in % del PIL 2006

1,3% 0,7% 0,4% 0,3% Piemonte

Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto 2007*****

21,4% 15,2% 12,6% 16,5% Piemonte

Indice di diffusione della banda larga nelle imprese 2008

82,2% 84,8% 80,3% 79,6% Emilia Romagna

Variabili di contesto Piemonte Emilia Romagna

Veneto Toscana

Popolazione residente al 1 gennaio 2008

4.401.266 4.275.802 4.832.340 3.677.048

Popolazione straniera residente al 1 gennaio 2008

310.543 365.687 349.985 275.149

PIL 2008* (valori in milioni di euro) 127.406 138.661 148.301 105.491

*stime Prometeia, valori in milioni di euro correnti

Lombardia Nord Italia Italia

9.642.406 27.116.943 59.619.290

815.335 383.306 3.432.651

328.114 860.062 1.572.243

Il set di regioni utilizzato per il confronto è stato scelto attenendosi al criterio di aree di dimensioni territoriali, economiche e demografiche omogenee per ciò che riguarda il Veneto, la Toscana e l’Emilia Romagna. Il dato Lombardia e Nord Italia è proposto come riferimento significativo. Il dato Italia rapporta il Piemonte alla media italiana. La fonte principale dei dati è costituita dagli indicatori regionali di contesto chiave e variabili di rottura prodotti dall’Istat.

Lombardia Nord Italia Italia

34.028 31.716 26.371

1.603 1.671 1.703

67,0% 66,9% 58,7%

3,7% 3,9% 6,7%

48,5% 50,8% 51,6%

-0,1% -0,1% 0,1%

44,5% 42,4% 27,5%

17,6 20,8 16,0

86,6% 89,5% 92,5%

32,0% 31,1% 23,8%

0,3% 0,4% 0,5%

0,8% 0,8% 0,6%

20,3% 18,4% 19,5%

84,4% 83,2% 81,1%

**Quota di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi sul totale delle persone in cerca di occupazione (%)***Percentuale di imprese iscritte meno imprese cessate sul totale delle imprese registrate nell’anno precedente****Valore delle esportazioni di merci in % del PIL*****Occupati, studenti e scolari, utenti di mezzi pubblici sul totale delle persone che si sono spostate per motivi di lavoro e di studio e hanno usato mezzi di trasporto (%)

14 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Struttura della Regione PiemonteL’organizzazione della Regione Piemonte, come è definita nello Statuto, prevede l’esistenza di tre organi fondamentali:

il Consiglio Regionale, eletto direttamente dai cittadini, rappresenta il Piemonte, esercita la funzione legislativa e svolge funzioni di indirizzo e controllo sull’attività della Giunta;il Presidente della Giunta, anch’esso eletto dai cittadini, rappresenta l’Ente, dirige la politica della Giunta e ne è responsabile, nomina e revoca gli Assessori, a ciascuno dei quali assegna le funzioni;la Giunta Regionale, è l’organo esecutivo dell’Ente, è composta dal Presidente e dagli Assessori, di cui uno assume la carica di Vicepresidente; provvede all’attuazione del programma di governo, ha potere di iniziativa legislativa ed esegue le deliberazioni del Consiglio.

Consiglio Regionale

Ufficio di PresidenzaPresidente

2 Vicepresidenti 60 Consiglieri

9 Commissioni permanenti 6 Commissioni speciali 3 Organismi consiliari

5 Direzioni

Presidente

Vicepresidente 13 Assessori

18 Direzioni regionali

146 Settori

Giunta Regionale

La struttura dellaRegione Piemonte

15 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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I Gruppi ConsiliariPartito Democratico Rocchino Muliere (capogruppo), Angelo Auddino, Marco Bellion, Alessandro Bizjak, Nino Boetti, Mercedes Bresso, Paolo Cattaneo, Giorgio Ferraris, Davide Gariglio, Rocco Larizza, Stefano Lepri, Angela Motta, Massimo Pace, Roberto Placido, Paola Pozzi, Mariano Rabino, Aldo Reschigna, Gianni Wilmer Ronzani, Elio Rostagno, Bruno Rutallo, Marco Travaglini

Forza Italia verso il Partito del Popolo della LibertàAngelo Burzi (capogruppo), Luca Caramella, Ugo Cavallera, Alberto Cirio, Mariangela Cotto, Caterina Ferrero, Lorenzo Leardi*, Giampiero Leo, Luca Pedrale, Pietro Francesco Toselli

Alleanza Nazionale verso il Popolo della LibertàWilliam Casoni (capogruppo), Roberto Boniperti, Marco Botta, Antonio D’Ambrosio*, Gian Luca Vignale

Rifondazione Comunista - Sinistra EuropeaGian Piero Clement (capogruppo), Juri Bossutto, Sergio Dalmasso, Alberto Deambrogio

Moderati per il Piemonte RiformistiGiuliano Manolino (capogruppo), Mauro Laus, Giovanni Pizzale, Graziella Valloggia

Lega Nord Piemont-PadaniaOreste Rossi (capogruppo), Claudio Dutto, Gianfranco Novero

Comunisti ItalianiLuca Robotti (capogruppo), Vincenzo Chieppa

Ecologisti Uniti a Sinistra - Sinistra EuropeaEnrico Moriconi (capogruppo), Paola Barassi

Gruppo della Libertà verso il Popolo della LibertàStefano Monteggia (capogruppo), Franco Guida

Italia dei Valori con Di PietroAndrea Buquicchio (capogruppo), Mariacristina Spinosa

Sinistra Democratica per il Socialismo EuropeoPier Giorgio Comella (capogruppo), Sergio Cavallaro

ConsumatoriMichele Giovine

Insieme per BressoMariano Turigliatto

L’Ambienta-Lista-W.W.F.F.Maurizio Lupi

Socialisti Democratici Italiani (SDI)Giovanni Caracciolo

Socialisti e LiberaliRiccardo Nicotra

U.D.C.Deodato Scanderebech

* Lorenzo Leardi è subentrato in Consiglio Regionale al dimissionario Gilberto Pichetto Fratin il 6 maggio 2008. Antonio D’Ambrosio è subentrato in Consiglio Regionale al dimissionario Agostino Ghiglia il 17 giugno 2008.

Il Consiglio Regionale è composto da sessanta Consiglieri. I Consiglieri rappresentano l’intera Regione ed esercitano le proprie funzioni senza vincolo di mandato. I Consiglieri regionali, come prevede lo Statuto della Regione Piemonte, devono appartenere ad un Gruppo consiliare. Ogni Gruppo elegge un Presidente (capogruppo) che ne dirige l’attività. I singoli Gruppi hanno la disponibilità di strutture, personale e contributi.

Il Consiglio Regionale del Piemonte

16 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Il Consiglio Regionale istituisce Commissioni permanenti composte in modo da rispecchiare la proporzione dei Gruppi consiliari. Il Consiglio Regionale istituisce, inoltre, Commissioni speciali incaricate di esperire indagini conoscitive e in generale di esaminare, per riferire al Consiglio, argomenti ritenuti di particolare interesse ai fini dell’attività della Regione e Commissioni di inchiesta su materie di interesse pubblico alle quali i titolari degli uffici della Regione, di enti e aziende da essa dipendenti hanno l’obbligo di fornire tutti i dati e le informazioni necessarie.

I CommissionePresidente: Gianni Wilmer RonzaniProgrammazione; bilancio, patrimonio; organizzazione e personale; politiche comunitarie; enti strumentali e partecipazioni regionali.

Giunta per il Regolamento - Presidente: Davide Gariglio

Giunta delle elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l’insidacabilità - Presidente: Claudio Dutto

Commissione Consultiva per le Nomine - Presidente: Davide Gariglio

Commissione di Vigilanza per la Biblioteca - Presidente: Paolo Cattaneo

Comitato di solidarietà della Regione Piemonte - Presidente: Davide Gariglio

Commissione consiliare speciale con compiti di indagine conoscitiva sull’Ordine Mauriziano - Presidente: Luca Pedrale

V CommissionePresidente: Paola BarassiTutela dell’ambiente e impatto ambientale; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette.

Commissioni permanenti

II CommissionePresidente: Bruno RutalloPianificazione territoriale; urbanistica; edilizia residenziale; trasporti e viabilità; espropri; OO.PP.; navigazione e comunicazioni.

III Commissione Presidente: Marco BellionAgricoltura; montagna; foreste; mercati; turismo; acque minerali e termali e risorse idriche, caccia e pesca.

IV CommissionePresidente: Elio RostagnoSanità; assistenza; servizi sociali; politiche degli anziani.

VI Commissione Presidente: Paola PozziCultura e spettacolo; beni culturali; musei e biblioteche; istruzione ed edilizia scolastica; università; politiche dei giovani; sport e tempo libero; cooperazione e solidarietà.

VII Commissione Presidente: Juri BossuttoIndustria; lavoro; formazione professionale; energia; cave e torbiere; artigianato e commercio; movimenti migratori.

VIII Commissione Presidente: Aldo ReschignaAffari istituzionali; Enti Locali; controlli; adempimenti T.U. Enti Locali.; polizia locale.

Commissioni speciali

Commissione Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali - Presidente: Gian Luca Vignale

17 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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La struttura del Consiglio Regionale del Piemonte

Presidenza Consiglio Regionale

Ufficio di Presidenza

Area di coordinamento

Difensore civico Struttura speciale Gabinetto della Presidenza del Consiglio Regionale

Direttore: Luigi Conterno

DirezioneSegreteria dell’Assemblea Regionale

Direttore: Adriana Garabello

DirezioneProcesso legislativo

Direttore: Silvia Bertini

DirezioneAmministrazione e personale

Direttore: Sergio Crescimanno

DirezioneComunicazione Istituzionale

dell’Assemblea RegionaleDirettore: Rita Marchiori

L’Ufficio di Presidenza viene eletto all’interno del Consiglio Regionale e comprende anche rappresentanti dell’opposizione. Provvede al funzionamento dell’attività degli uffici del Consiglio.

L’Ufficio di Presidenza

Roberto Placido Vicepresidente

Componenti

Davide Gariglio Presidente

Mariangela Cotto Vicepresidente

Marco BottaConsigliere segretario

Mariacristina Spinosa Consigliere segretario

Vincenzo Chieppa Consigliere segretario

18 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Il Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana è stato istituito con Legge Regionale n. 7 del 22 gennaio 1976 quale organismo “che attua, promuove e sostiene attività dirette a diffondere e valorizzare, rimeditandolo nella sua operante attualità, il patrimonio storico, culturale e politico della Resistenza antifascista in Italia e nel mondo cui le popolazioni piemontesi hanno dato un alto contributo e sul quale sono fondati i principi della Carta Costituzionale”.

La Consulta Europea, istituita dal Consiglio Regionale, con deliberazione n. 91 del 19 luglio 1976, è organo permanente di consultazione della Regione per i problemi dell’unificazione europea.

La Consulta femminile regionale del Piemonte è stata istituita con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 59 del 1976 quale organismo permanente di consultazione del Consiglio Regionale sulle tematiche di interesse femminile.

La Consulta regionale dei giovani, prevista dalla Legge Regionale n. 16 del 1995, è stata istituita con deliberazione del Consiglio Regionale del Piemonte il 26 giugno 1996 quale organismo permanente di proposizione e di consultazione della Regione Piemonte sulla condizione giovanile.

La Consulta delle Elette del Piemonte è stata istituita con Legge Regionale n. 44 del 9 luglio 1996 quale organismo di promozione e valorizzazione della presenza delle donne nelle istituzioni elettive e nella vita politica.

L’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura è stato istituito dal Consiglio Regionale con Deliberazione del 30 luglio 1996, con il compito di rendere visibile, attraverso una costante attività di informazione, monitoraggio e sensibilizzazione, la grave, e spesso nascosta, piaga sociale dell’usura.

Gli organismi consultivi del Consiglio Regionale del Piemonte

Il Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom), istituito con legge regionale del 7 gennaio 2001, n. 1 (modificata con legge regionale del 21 gennaio 2002, n.2), è organo di consulenza, di gestione e di controllo della Regione Piemonte in materia di comunicazioni, ed è organo funzionale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (istituita con la legge n. 249 del 31 luglio 1997).

Il Difensore Civico è un organo di tutela dei cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione. Si propone di evitare che si instauri il contenzioso tra cittadino e amministrazione pubblica; il suo compito, infatti, è quello di tutelare il cittadino in riferimento a carenze, disfunzioni, abusi o ritardi compiuti da servizi e uffici. A lui si rivolgono i cittadini e i soggetti portatori di interessi per ottenere ciò che spetta loro di diritto dalla Regione o dalle amministrazioni periferiche dello Stato che operano nell’ambito regionale.

La Commissione di garanzia, istituita con legge regionale n.25 del 2006 in attuazione degli articoli 91 e 92 dello Statuto della Regione Piemonte, è organo consultivo indipendente della Regione. La Commissione è chiamata ad esprimere pareri sui conflitti di attribuzione tra organi della Regione o tra Regione ed Enti Locali, sul carattere invasivo delle attribuzioni regionali da parte di leggi statali e sulla coerenza statutaria di progetti di legge e regolamenti.

Gli organismi consiliari

1� Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Mercedes BressoPresidente della Regione Piemonte

Eleonora Artesio Andrea Bairati Daniele Borioli Sergio Conti Nicola De Ruggiero Sergio Deorsola Giuliana Manica

La Giunta Regionale

Politiche istituzionali, relazioni internazionali, coordinamento delle politiche comunitarie, cooperazione internazionale e politiche per la pace, comunicazione, coordinamento ed indirizzo degli enti strumentali, delle agenzie e delle società partecipate, coordinamento interventi post-olimpici, coordinamento interassessorile delle politiche del volontariato.

Tutela della salute e Sanità, programmazione socio-sanitaria di concerto con l’Assessore al Welfare e, per quanto attiene all’edilizia sanitaria, di concerto con l’Assessore al Patrimonio.

Università, ricerca, politiche per l’innovazione e l’internazionalizzazione, telecomunicazioni, e-government, industria e energia.

Trasporti, infrastrutture.

Politiche territoriali (urbanistica, pianificazione territoriale, edilizia residenziale), beni ambientali, concertazione con l’Assessore al Welfare in merito alle politiche sociali per la casa, programmazione, statistica.

Ambiente, parchi e aree protette, promozione del risparmio energetico, risorse idriche, acque minerali e termali.

Federalismo, decentramento e rapporti con Enti Locali, semplificazione amministrativa, legale e contenzioso, rapporti con il Consiglio Regionale.

Turismo, sport, impianti di risalita, pari opportunità.

La Giunta Regionale

Il Presidente della Giunta Regionale assegna ad ogni Assessore funzioni ordinate organicamente per gruppi di materia. Il Presidente ha facoltà di modificare l’attribuzione dei compiti e delle funzioni di ogni Assessore e può, in qualsiasi momento, avocare a sé il compimento di singoli atti.

20 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Teresa Angela Migliasso Giovanni Oliva Giovanna Pentenero Luigi Sergio Ricca Bruna Sibille Mino Taricco

Paolo Peveraro VicepresidenteArtigianato, attività estrattive, bilancio e finanze, patrimonio, attuazione del piano di edilizia sanitaria e valorizzazione del patrimonio immobiliare delle Aziende sanitarie regionali di concerto con l’Assessore alla Sanità, personale e sua organizzazione, controllo di gestione, cooperazione.

Welfare, lavoro, immigrazione, emigrazione, cooperazione sociale, programmazione socio-sanitaria di concerto con l’Assessore alla Sanità.

Cultura, patrimonio linguistico e minoranze linguistiche, politiche giovanili, Museo Regionale di Scienze Naturali

Istruzione, formazione professionale.

Commercio e fiere, polizia locale, promozione della sicurezza, protezione civile.

Sviluppo della montagna e foreste, opere pubbliche, difesa del suolo.

Agricoltura, tutela della fauna e della flora.

del Piemonte21 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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La struttura organizzativaLa struttura interna provvede allo svolgimento dell’attività amministrativa.È organizzata in direzioni e settori regionali. Nel corso del 2008 è stata

20072008

Settori

Direzioni

Direzioni e settori regionali Confronto 2007/2008

realizzata una razionalizzazione complessiva dei settori regionali, prevista dalla legge regionale 28 luglio 2008 n. 23, che ha seguito quella delle direzioni, passate da 32 a 18. Il numero complessivo dei settori regionali è stato invece ridotto dai 168 previsti ai 146 attuali. Particolarmente significativa è stata la procedura di “pesatura” dei diversi settori: 36 su 146 settori sono stati considerati di fascia A. La valutazione del peso è stata fatta tenendo conto sia del personale assegnato sia del valore patrimoniale gestito. Gli incarichi di dirigente di settore di fascia A non sono stati assegnati e sono stati messi a bando.

32

146

18

168

Strutture speciali Direzioni

Gabinetto della Presidenza

della Giunta RegionaleCapo Gabinetto: Roberto Moisio

Controllo di gestioneDirettore: Sergio Rolando

Agricoltura Direttore: Gianfranco Corgiat Loia

Commercio, sicurezza e polizia localeDirettore: Marco Cavaletto

Istruzione, formazione professionale e lavoro - Direttore: Ludovico Albert

Risorse finanziarieDirettore: Pierluigi Lesca

Affari istituzionale e avvocaturaDirettore: Laura Bertino

Comunicazione istituzionale della Giunta RegionaleDirettore: Roberto Moisio

Opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana, foreste Direttore: Giovanni Ercole

Risorse umane e patrimonioDirettore: Maria Grazia Ferreri

AmbienteDirettore: Salvatore De Giorgio

Cultura, promozione turistica, sport Direttore: Daniela Formento

Politiche sociali e politiche per la famiglia Direttore: Giampaolo Albini

Trasporti, logistica, mobilità e infrastrutture - Direttore: Aldo Manto

Attività ProduttiveDirettore: Giuseppe Benedetto

Innovazione, ricerca e universitàDirettore: Erica Gay

Programmazione strategica, politiche territoriali ed ediliziaDirettore: Mariellla Olivier

Tutela della salute e sanitàDirettore: Vittorio Demicheli

22 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Torino - Palazzo Carignano

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Le risorse umane della Regione Piemonte

Al 31 dicembre 2008, nella Regione Piemonte lavoravano in tutto 3.096 dipendenti, per il 62% donne e per il 38% uomini. La distribuzione per categoria pone in evidenza la maggiore presenza complessiva di personale nella categoria funzionari (54%), seguita dalla categoria amministrativi (19%) e dalla categoria esecutivi (16%). I dirigenti rappresentano il 6% dell’organigramma complessivo (in numero assoluto 193 persone). Pur essendo le donne il 62% del totale dei lavoratori, la loro presenza tra i dirigenti si riduce al 33%. Tra i 18 direttori regionali 5 sono donne (28%).

Personale per genere e categoria - 2008

Uomini 38%

Donne 62%

Fonte: dati Regione Piemonte rielaborazione IRESDirigenti

128 144734 383

Funzionari

65 946

Amministrativi

127

Esecutivi Collaboratori a tempo determinato

432 9146

24 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Per quanto riguarda l’età dei dipendenti si evidenzia come il 55% sia al di sotto dei 50 anni. Le donne paiono essere proporzionalmente più giovani dei loro colleghi uomini: hanno infatti meno di 50 anni il 46% degli uomini e il 60% delle donne.

Età del personale 2008

Fonte: dati Regione Piemonte rielaborazione IRES

500

400

300

200

100

fino

a 19

ann

i

20-2

4 an

ni

25-2

9 an

ni

30-3

4 an

ni

35-3

9 an

ni

40-4

4 an

ni

45-4

9 an

ni

50-5

4 an

ni

55-5

9 an

ni

60-6

4 an

ni

65 a

nni e

oltr

e

Età Uomini Donne

Fino a 19 anni 0 0

Tra 20 e 24 anni 2 1

Tra 25 e 29 anni 8 16

Tra 30 e 34 anni 46 103

Tra 35 e 39 anni 123 228

Tra 40 e 44 anni 162 339

Tra 45 e 49 anni 200 461

Tra 50 e 54 anni 281 469

Tra 55 e 59 anni 298 256

Tra 60 e 64 anni 54 40

65 anni e oltre 5 4

3.096 dipendenti1.917 donne1.179 uomini

25 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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In Regione Piemonte l’orario scelto dai dipendenti è di tipo full-time nel 93% dei casi, part-time nel restante 7%. Ad utilizzare questa modalità lavorativa sono soprattutto le donne.

Orario di lavoro

Full-

time

1.148 1731744 31

Part

-tim

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Fonte: dati Regione Piemonte rielaborazione IRES

Il livello di istruzione del personale regionale appare piuttosto elevato, come d’altronde ci si può attendere in relazione all’importante impegno nell’attività legislativa, programmatoria e amministrativa. Complessivamente sono laureati il 38% dei dipendenti, diplomati il 40%, con adempimento della scuola dell’obbligo il 22%.

Titolo di studio

Fonte: dati Regione Piemonte rielaborazione IRES

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26 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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La Regione svolge prevalentemente funzioni legislative, ossia di deliberare l’approvazione delle leggi e di programmazione, ossia delineare lo sviluppo regionale, proiettato sul medio-lungo periodo, attraverso strumenti di analisi come i documenti di programmazione che danno le linee di indirizzo generale di specifici settori.Dal punto di vista della regolazione, la Regione, si occupa del riparto e della distribuzione delle risorse, della vigilanza, dell’indirizzo e del coordinamento dell’attività della struttura. Eroga e disciplina i contributi finanziari a favore di altri soggetti pubblici e privati. Coordina ed è garante della funzionalità degli altri enti territoriali. La gestione diretta ed indiretta dei servizi è affidata ad altri enti ed istituzioni e l’erogazione dei servizi risulta essere residuale. I compiti e le funzioni specifiche della Regione Piemonte sono stabiliti dal Titolo I dello Statuto, approvato con Legge Regionale Statutaria n.1 del 4 marzo 2005.

Compiti e funzioni della Regione Piemonte

La Regione Piemonte svolge le funzioni:

legislativadi programmazionedi regolazione

•••

- regola le attività di riconoscimento e di autorizzazione e concessione- coordina ed è garante della funzionalità degli altri enti territoriali- eroga e disciplina i contributi finanziari a favore di altri soggetti pubblici e privati- eroga servizi pubblici, direttamente o per mezzo di agenzie o enti strumentali.

L.R.Statutaria 1 del 4 marzo 2005

27 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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2 Il Piemonte ha una lunga tradizione di rispetto e tutela delle minoranze. La Legge Regionale 26/1990 riconosce le quattro lingue storiche presenti sul territorio piemontese, vale a dire il piemontese, il franco-provenzale, l’occitano e il walser. La politica della Regione Piemonte in materia di tutela delle lingue minoritarie ha confermato uno sviluppo sempre crescente delle attività e delle risorse impegnate in questo ambito di intervento, con la convinzione che valorizzando e sostenendo il proprio patrimonio linguistico scaturiscano maggiori stimoli e opportunità anche per altri ambiti artistici e culturali.

La missione deriva dal Titolo dello Statuto riservato ai “Principi Fondamentali” e viene ripresa nel programma dell’ottava legislatura, costituendone la guida all’azione legislativa, di programmazione e di regolazione dell’Ente. La Regione Piemonte:

riafferma il proprio impegno e la propria vocazione alla libertà, alla democrazia, alla tolleranza, all’uguaglianza, alla solidarietà e alla partecipazione, coerentemente al rispetto della dignità della persona umana e dei valori delle sue Comunità;persegue per la sua storia multiculturale e religiosa, per il suo patrimonio spirituale e morale proprio sia della cultura cristiana sia di quella laica e liberale, nel rispetto della laicità delle Istituzioni, le finalità politiche e sociali atte a garantire il pluralismo in tutte le sue manifestazioni;riconosce che attraverso gli Enti Locali, le autonomie funzionali, le formazioni sociali, culturali, politiche ed economiche si realizza la partecipazione dei cittadini alle funzioni legislative e amministrative secondo il principio di sussidiarietà;promuove il riconoscimento e la valorizzazione delle identità culturali, delle specificità linguistiche e delle tradizioni storico-locali che caratterizzano il suo territorio;promuove, nel rispetto della vocazione del territorio, la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dei beni naturalistici; opera a favore delle fasce più deboli della popolazione mediante il superamento delle cause che ne determinano la disuguaglianza sociale, riconoscendo e sostenendo il ruolo della famiglia;opera per superare gli squilibri territoriali, economici, sociali e culturali esistenti nel proprio ambito e fra le grandi aree del Paese.

Per quanto riguarda lo sviluppo economico e sociale l’Ente è chiamato al potenziamento e alla crescita delle attività economiche, nel rispetto dei principi dell’economia sostenibile, della tutela della dignità del lavoro, della promozione della cooperazione, come tutela dei consumatori, garanzia della sicurezza sociale e salvaguardia della salute.

La valorizzazione del patrimonio naturale e culturale segna da un lato il riconoscimento del passato e delle tradizioni, che ancora oggi contribuiscono alla salvaguardia dell’identità dei paesaggi e delle produzioni tipiche, dall’altro indica una strategia per lo sviluppo del Piemonte di oggi e di domani.

La tutela delle minoranze linguistiche (occitana, franco-provenzale e walser, insieme al piemontese2) e religiose (valdesi), segna il rispetto per le diversità delle comunità piemontesi, delle sue genti e dei suoi territori.

Lo Statuto Regionale inserisce tra i diritti fondamentali dei cittadini quelli primari che riguardano la tutela della salute, i diritti sociali, l’istruzione, il diritto all’abitazione e tutela del consumatore e riserva particolare attenzione al sistema regionale della ricerca e innovazione come valore da tutelare e promuovere per lo sviluppo del territorio e come fonte di nuove idee e nuovi avanzamenti nella conoscenza.

••

La missione, i principi e i valori di riferimento

La missione

28 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Asti - Palazzo Alfieri

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I principi e i valori a cui l’Ente indirizza la propria azione si conformano alla sua finalità istituzionale, alla Costituzione repubblicana e, nell’ambito dei principi definiti dall’Unione Europea, sono richiamati nello Statuto e riaffermati nel programma dell’attuale ottava legislatura.

L’apertura costituisce un principio importante, per accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, soprattutto se si tratta di strutture complesse come la Regione. Essa richiede che l’amministrazione regionale sia in grado di spiegare, in modo chiaro e per tutti, cosa fa e in cosa consistono le decisioni che essa adotta.

La tolleranza è un principio che si riferisce alla capacità collettiva e individuale di vivere pacificamente, nelle situazioni in cui la vicinanza e l’incontro sono inevitabili. Essa estende le sue implicazioni ad ogni ambito delle relazioni umane richiedendo l’accettazione della diversità e richiamando il principio dell’ inclusione sociale per affermare i diritti di piena cittadinanza per tutti.

L’innovazione è un principio di progresso, il cui cuore è la ricerca, la sperimentazione teorica e applicata. L’innovazione parla il linguaggio del futuro e rappresenta per l’Ente un impegno e una strategia per creare le condizioni fondamentali affinché il mercato assimili, con successo e in modo mirato, prodotti e servizi innovativi, assumendo come aree prioritarie quelle che rispondono ai bisogni dei cittadini (sviluppo sostenibile, trasporti, salute, sicurezza) e rafforzando quella che è già oggi l’immagine di prestigio del made in Italy e del made in Piedmont.

Ai principi appena illustrati vanno a sostegno quelli della:

Autonomia, riconosciuta dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato;

Sussidiarietà, in virtù della quale la Regione pone a fondamento della propria attività legislativa, amministrativa e di programmazione, la collaborazione con gli Enti Locali e con le autonomie funzionali per realizzare un compiuto sistema regionale delle autonomie;

Partecipazione, come principio capace di aumentare la fiducia nell’operato dell’istituzione regionale, rendendo più trasparente il suo funzionamento e favorendo l’iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale;

Informazione, quale presupposto della partecipazione ai programmi, alle decisioni e agli atti di rilievo regionale da parte dei cittadini, garantendo nello stesso tempo l’istituzione di strumenti e mezzi idonei per favorire il più ampio pluralismo;

Responsabilità, come principio rivolto a tutti coloro che partecipano, ad ogni livello, all’elaborazione e all’attuazione delle politiche regionali, ma soprattutto come esigenza da parte dell’Ente di definire il proprio ruolo e di assumerne la piena responsabilità;

Equità, come principio assunto per ridurre le disuguaglianze fra i cittadini e rimuovere gli ostacoli che si frappongono ad una effettiva attuazione dei principi di parità sociale tra uomini e donne; il principio delle pari opportunità è esplicitato nello Statuto regionale quale garanzia per rimuovere ogni ostacolo che impedisce la piena parità nella vita sociale, politica, culturale ed economica di tutti i cittadini;

Efficacia e coerenza, un binomio che richiede una forte interazione dei vertici dell’amministrazione, politici e tecnici, con il resto dell’organizzazione nell’indirizzare le attività e nel proporre idee, che devono rivelarsi efficaci, tempestive e produrre i risultati richiesti, in base agli obiettivi definiti nel programma di legislatura;

Programmazione, principio cardine riferito alle modalità e ai fini dell’esercizio dell’azione legislativa, regolamentare e amministrativa dell’ente, è una potestà alta della Regione, che persegue l’obiettivo di indirizzare lo sviluppo economico e sociale del Piemonte, favorendo, nello stesso tempo, il raggiungimento degli obiettivi di progresso civile e democratico, in sintonia con gli enti del territorio. I valori richiamati nello Statuto e nel programma dell’VIII legislatura rappresentano le scelte, costruite secondo una scala universale e, nello stesso tempo, da porre a salvaguardia delle prerogative individuali.

Pace, libertà, cooperazione, uguaglianza, democrazia, inclusione, integrazione: tali valori sono fonte di continua ispirazione per l’attuazione delle politiche e, nello stesso tempo, costituiscono, insieme, eredità morale e culturale da cui le future generazioni possono trarre ispirazione per costruire società giuste, competitive, solidali e non conflittuali.

I principi e i valori di riferimento

30 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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ImpreseCittadini

e famiglie

Stakeholder finali

Stakeholder intermedi

Enti dell’amministrazione centrale

Comunità montane

Stato

Enti di ricerca

Enti ed agenzie regionali

Enti delle amministrazioni locali

Unioni di Comuni

Aziende sanitarie e ospedaliere Istituzioni sociali private per assistenza sociale

Camere di commercio

Imprese di pubblici servizi

Istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale

Istituzioni estere:ITC-ILO, partner europei del progetto Interreg

Enti delle amministrazioni locali:Società e consorzi di Comuni, ecomusei, consorzi per opere

idrauliche, ATC

Enti dell’amministrazione centrale:ANAS, Corpo Forestale dello Stato

La Regione Piemonte nel perseguire l’interesse generale della comunità contempera, nello stesso tempo, gli interessi particolari dei gruppi di soggetti che la compongono.La pluralità di portatori di interesse dell’Ente si differenzia ed è classificabile in vari modi, interni (dipendenti, collaboratori) ed esterni (altri enti, cittadini, fornitori, utenti, ecc), forti e deboli, che hanno una relazione diretta con la Regione o mediata attraverso altri enti. A seconda del grado diretto, o meno, di interlocuzione, rispetto all’attuazione delle politiche regionali, si individuano due macro categorie: gli stakeholder intermedi, con i quali la Regione attua una relazione di tipo diretto e gli stakeholder finali, con i quali la relazione dell’Ente è di tipo indiretto e con una ricaduta mediata attraverso l’intervento dei portatori d’interesse intermedi.Il processo di rendicontazione sociale ha individuato attraverso l’analisi dei dati del rendiconto economico quei gruppi di portatori di interesse che hanno avuto un rapporto diretto e indiretto con la Regione Piemonte.

Individuazione e classificazione dei portatori di interesse

Mappa stakeholder intermedi e finali individuati da rendiconto analisi uscite 2008

Istituzioni sociali private per assistenza sociale:enti gestori dei servizi socio-assistenziali, enti di culto, fondazioni ed associazioni che operano nell’ambito socio-assistenziale

Istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale:enti di protezione civile, fondazioni ed associazioni culturali, per la ricerca scientifica, per la valorizzazione del territorio, per la tutela dei consumatori

31 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Il Programma di Governo della Presidente Mercedes Bresso per l’VIII Legislatura 2005-2010, presentato al Consiglio Regionale il 16 maggio 2005, articola in otto distinti ambiti le politiche da intraprendere per realizzare “Un Piemonte aperto, tollerante e innovativo” e costituisce il perno su cui poggiano gli assi di intervento in cui le rispettive politiche sono state declinate. Il programma si basa sull’adozione dei principi di Lisbona e Göteborg e insiste sulla fisionomia policentrica della Regione e sulla conseguente necessità di valorizzare le differenti identità e vocazioni dei territori. Si propone, inoltre, di rafforzare la capacità istituzionale dell’Ente in direzione di un sistema di governance orientato alla soluzione dei problemi e al raggiungimento degli obiettivi posti e di integrare le differenti politiche alla luce del nesso inscindibile fra competitività e coesione sociale, in ragione delle differenti vocazioni e degli specifici contesti socio-economici, ambientali e culturali sub-regionali. Gli 8 assi di governo che saranno la chiave di lettura dell’attività della Regione per tutto il presente documento sono così articolati:

Asse 1 - Innovazione, Competitività, Lavoro, Conoscenza

Asse 2 - Salute, Benessere e Politiche Sociali

Asse 3 - Cultura, Turismo, Comunicazione e Informazione

Asse 4 - Territorio e Ambiente

Asse 5 - Infrastrutture e Mobilità

Asse 6 - Agricoltura e Montagna: i territori rurali e le terre alte

Asse 7 - Una macchina regionale efficiente ed amichevole

Asse 8 - Il Piemonte Regione d’Europa. Le relazioni e la cooperazione internazionale

Le strategie e le politiche

Il Programma di Governo

Soluzione dei problemiRaggiungimento degli obiettivi

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ASSE 1 Innovazione, Competitività, Lavoro, Conoscenza

Gli orientamenti strategici definiti per le politiche di sviluppo e competitività del sistema regionale si basano sull’attuazione di politiche integrate per la ricerca e l’innovazione, come trasferimento di conoscenze dalla sfera della ricerca a quella degli Enti Locali e al mondo della produzione; sulle politiche di coesione sociale, quale integrazione tra sistema formativo nel suo complesso e mercato del lavoro e dell’occupazione; sulle politiche della internazionalizzazione delle imprese attraverso reti di collaborazione con enti di ricerca; sul sostegno alla formazione di piattaforme tecnologiche e a progetti di innovazione delle PMI; sulla promozione di fonti energetiche rinnovabili. L’asse riserva una particolare attenzione alle politiche di investimento in Ricerca e Sviluppo prevedendo uno specifico obiettivo da raggiungere attraverso il dispiegarsi di interventi e azioni che dovranno far crescere al 3% del PIL piemontese tali investimenti. L’asse declina inoltre in azioni e attività le politiche rivolte allo sviluppo dell’impresa artigiana e della distribuzione commerciale, di promozione del sistema fieristico piemontese e di difesa dei consumatori.

ASSE 2 Salute, Benessere e Politiche Sociali

La sanità come bene di tutti non richiede solo interventi per una più efficiente gestione delle risorse attraverso azioni di razionalizzazione e riqualificazione della spesa ma, soprattutto, l’innalzamento della qualità delle prestazioni ai cittadini con nuovi investimenti in strutture, ricerca e tecnologie nonché interventi sul capitale umano, di formazione permanente e di orientamento alle professioni sanitarie. Sono azioni propedeutiche al miglioramento della qualità delle prestazioni quelle che si propongono di ridurre i tempi di attesa dei cittadini, una più efficace integrazione e coordinamento dei servizi sanitari con quelli socio-assistenziali, gli interventi di prevenzione e di sviluppo di presidi territoriali (Consultori, Sert, etc.) con la valorizzazione del ruolo del volontariato sociale. Nell’asse 2 sono declinate le politiche sociali quali diritti di cittadinanza e, solo convenzionalmente, le politiche di “pari opportunità”, che assumono invece carattere strategico trasversale a tutti gli assi di intervento. Particolare rilievo assumono le politiche a favore dell’infanzia e della terza età con la previsione di un fondo da alimentare con risorse ricorrenti per gli anziani non autosufficienti.

ASSE 3 Cultura, Turismo, Comunicazione e Informazione

La rete culturale rappresenta una ricchezza, sia per consolidare il senso di appartenenza e di cittadinanza, sia per far crescere e diversificare l’economia piemontese, come importante giacimento di occupazione di qualità, di attrazione di risorse e di leva per lo sviluppo del territorio. L’Asse comprende le politiche di valorizzazione dei “giacimenti” culturali piemontesi, della cultura contemporanea e scientifica, della creazione di sistemi integrati con realtà produttive, centri di ricerca, università e centri di eccellenza della produzione culturale piemontese. I musei, l’arte moderna e contemporanea, il teatro, il cinema e la musica, la cultura materiale, le arti letterarie rappresentano eccellenze che qualificano ogni capoluogo di Regione come polo di decentramento e di sviluppo culturale. Il sistema delle Regge Sabaude Piemontesi rappresenta un bene culturale di importanza mondiale. La loro messa in rete deve “incrociare” vocazioni e territori per far nascere nuove iniziative e produzioni culturali. L’asse 3 declina le politiche della comunicazione e quelle del turismo e dello sport, come sistema di gestione dei grandi eventi nazionali e internazionali, ma anche di sviluppo delle competenze acquisite per realizzare politiche di marketing turistico e iniziative di promozione dello sport per tutti.

ASSE 4 Territorio e Ambiente

La difesa e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente naturale costituiscono priorità assoluta delle politiche regionali. Lavorare per la sostenibilità dello sviluppo significa avere consapevolezza che l’uso più razionale ed efficiente delle risorse naturali e la conservazione della bellezza del nostro territorio sono condizione per una miglior qualità della vita. La salvaguardia del suolo, dell’acqua, dell’aria, delle energie naturali, dell’integrità degli ecosistemi e la biodiversità avviene solo attraverso la garanzia della loro integrità e dell’accessibilità per tutti i cittadini. Gli obiettivi delle politiche declinate in tale asse riguardano l’introduzione di regole per la loro protezione e il loro concreto rispetto attraverso la partecipazione della comunità alla relativa disciplina d’accesso e di uso. Vi rientrano le politiche dedicate all’uso dei suoli e alle norme urbanistiche, le politiche per la casa, la tutela dell’ambiente e la lotta agli inquinamenti, le politiche dei prodotti, dei consumi e della gestione dei rifiuti. Un capitolo a parte riguarda la nuova politica energetica regionale e le politiche integrate per la sicurezza.

33 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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ASSE 5 Infrastrutture e Mobilità

La congestione e la conseguente inefficienza del sistema logistico richiedono un consistente impegno per la modernizzazione di reti e il potenziamento dei collegamenti della Regione con le altre Regioni d’Europa: Francia, Svizzera, Est europeo, Liguria, Lombardia, pianura padana. Sono fondamentali le misure riguardanti lo spostamento di traffico merci dalla gomma al ferro e l’adeguamento delle strutture intermodali per lo scambio tra gomma e rotaia e tra mezzi di lunga percorrenza e mezzi di distribuzione sub-regionale e locale. Le politiche in cui sono declinate azioni e progetti riguardano le grandi reti viarie e ferroviarie, il trasporto pubblico locale (ferroviario, urbano, extraurbano), lo sviluppo delle reti ciclabili e di attività di concertazione e rapporti con altri soggetti istituzionali e i cittadini. L’asse articola altresì le politiche riguardanti gli interventi in materia di reti immateriali le cui azioni principali riguardano il superamento del divario digitale, gli interventi in materia di “e-governement” e il digitale terrestre.

ASSE 6 Agricoltura e Montagna:

i territori rurali e le terre alte

Un’agricoltura di qualità per tutti deve puntare anche sui prodotti di massa e non solo sulle èlite, sulla multifunzionalità delle aziende, sulle politiche di filiera, su uno sviluppo integrato. La collina e la montagna richiedono non solo tutela ma uno sviluppo equilibrato per creare occupazione, reddito, ovvero condizioni per mantenere adeguate soglie di vivibilità sociale. Le politiche descritte nell’asse si propongono obiettivi di qualificazione e valorizzazione dell’agricoltura di base delle produzioni di massa del nostro territorio, un riposizionamento della remunerazione dell’agricoltura, un supporto all’agricoltura “qualificata”, il made in Italy agricolo, con iniziative di marchio, a filiera corta dove già esistono le condizioni: prodotti tipici, biologici, vitivinicoltura, formaggi locali, etc. Infine un sostegno a tutte le aziende attraverso il nuovo Piano di Sviluppo Rurale che contiene indirizzi su questioni e temi fondamentali quali gli OGM, il risparmio del territorio, ovvero la verifica della compatibilità e dell’interesse produttivo, una particolare attenzione ai territori collinari che costituiscono un eco-sistema unico per caratteristiche geologiche e produttive per difenderne l’accessibilità e l’attrattività. Le politiche declinate nell’asse rivolte alla montagna offrono opportunità per la formazione di nuove competenze e tipologie di impresa, di occupazione qualificata concorrendo al miglioramento delle strutture produttive e dell’equilibrio socio-economico dell’intera regione. Tra esse figurano inoltre gli interventi rivolti alla sicurezza ambientale e dei versanti e quelli rivolti ai giovani per ampliare le loro opportunità di formazione e studio.

ASSE 7 Una macchina regionale efficiente ed amichevole

La macchina regionale deve cambiare attraverso un processo di sviluppo delle competenze interne e di inclusione di nuove risorse esterne, attraverso l’introduzione di processi di programmazione delle attività e del conseguente uso delle risorse non solo finanziarie che devono discendere da un modello di organizzazione più efficiente ed efficace, oltre che consono alle nuove funzioni istituzionali che faranno capo quanto prima alle Regioni. L’obiettivo principale è quello di rispondere meglio e più rapidamente alle esigenze di tutti gli interlocutori della Regione, portando più vicina ai territori l’attività istituzionale e amministrativa. Per far questo occorre investire nella formazione di una nuova classe dirigente con l’istituzione di un’alta scuola per le scienze di governo che funga da riferimento nazionale per quadri e dirigenti della pubblica amministrazione e del settore privato. Attribuire un ruolo più strategico agli enti strumentali della Regione, introdurre la cultura del monitoraggio e della misurazione dei risultati delle prestazioni. Occorre una decisa semplificazione dei processi e la modifica di norme regionali che consentano di realizzare risparmi, anche economici per orientare in modo più efficace la spesa regionale. Le azioni e le attività articolate nelle politiche si riferiscono anche a misure capaci di monitorare l’attuazione del programma di legislatura, in modo da renderlo sempre aderente al mutare delle priorità e delle esigenze del territorio.

ASSE 8 Il Piemonte Regione d’Europa.

Le relazioni e la cooperazione internazionale

L’Asse comprende le politiche di relazioni internazionali, le azioni di coordinamento, attribuite nella corrente legislatura alla Regione Piemonte, delle politiche comunitarie per la nuova generazione di Fondi Strutturali 2007-2013, le politiche di cooperazione internazionale e di pace e il Piemonte come nodo e incrocio tra i grandi corridoi che attraverseranno l’Unione Europea da Est a Ovest e da Nord a Sud. L’ultima citata rappresenta un’occasione storica da non perdere perché ancora una volta il Piemonte potrà avvalersi di una nuova stagione di crescita e di opportunità espansiva.

34 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Stresa - Isola Bella

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L’attualizzazione delle politiche per contrastare la crisi economica

3 Vi partecipano, oltre alla Regione Piemonte, Comune di Torino, UPP (Unione Province Piemontesi) e ANCI Piemonte, i rappresentanti piemontesi di: Confindustria; Unione Industriale (di Torino); Api; Abi; Cgil, Cisl e Uil; Confesercenti; Confcommercio; Confartigianato; Confapi; Cna; Casartigiani; Finpiemonte; Unioncamere e Camera di Commercio di Torino, Confcooperative Piemonte, Lega Coop Piemonte.

fiduciaenergia positiva

spirito d’iniziativa

Gli strumenti di programmazione sono il requisito indispensabile per permettere alla Regione Piemonte di individuare obiettivi, selezionare priorità, indicare scelte e definirne le risorse corrispondenti, nonché le loro modalità di reperimento per operare e adempiere alla sua missione.La situazione in cui versa il Piemonte a fronte della crisi economica ha indotto la Giunta Regionale a ricalibrare alcune strategie che erano state adottate negli strumenti già approvati, per far fronte alla situazione in modo più efficace.Il 5 novembre 2008 si è svolta la riunione di insediamento del Comitato d’indirizzo3 con tutti gli enti del “sistema Piemonte” per la definizione delle linee strategiche e delle priorità d’intervento in ambito di misure anticrisi. Dal confronto è emersa l’unanime volontà di lavorare insieme per fronteggiare l’attuale situazione di crisi e un cauto ottimismo sulle prospettive future per la nostra regione, motivato da una rinnovata consapevolezza della solidità e dalla coesione del sistema Piemonte, in grado di far fronte alle criticità dei mesi futuri. Tutti i rappresentanti delle istituzioni e degli enti del Comitato hanno convenuto sulla necessità di evitare allarmismi e di comunicare ipotesi eccessivamente allarmistiche sul futuro ai cittadini, perché, per risollevare la situazione economica, sono necessari la fiducia, l’energia positiva e lo spirito di iniziativa di tutti i piemontesi, dalle aziende ai dipendenti, dai commercianti ai consumatori.L’impegno della Regione ad attuare tempestivamente tutti i provvedimenti possibili per aiutare imprese e famiglie si è tradotto nei primi interventi intrapresi dalla Giunta Regionale per far fronte alle difficoltà più urgenti, focalizzati su 4 direttrici:

nuove politiche infrastrutturali;

politiche per le imprese;

politiche per le famiglie;

politiche per il lavoro e il welfare.

36 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Nuove politiche infrastrutturali

Sulla base della convinzione che l’investimento su nuove politiche infrastrutturali costituisca uno dei principali mezzi per reagire alla crisi economica, SCR, la Società di Committenza Regionale, è stata autorizzata ad assumere un prestito da 180 milioni di euro - diventati 259 nel 2009 -

Politiche per le imprese

Per agevolare la possibilità di accesso al credito delle imprese piemontesi è stata approvata il 3 novembre 2008 la delibera sui Confidi4 , una manovra che stanzia 20 milioni di euro di risorse fresche assegnati ai consorzi di garanzia del credito. Oltre a questo i 49 milioni già erogati negli anni scorsi come contributi vari e che avrebbero dovuto essere restituiti saranno assegnati al rafforzamento del patrimonio dei consorzi stessi. Il 23 marzo 2009 poi una nuova delibera sui confidi aumenta di due milioni di euro - da 20 a 22 - le risorse “fresche” per la capitalizzazione dei consorzi di garanzia del credito piemontesi. Sempre a sostegno della liquidità per le piccole e medie imprese è stato costituito un Fondo di riassicurazione con una dotazione di 40 milioni di euro (10 milioni ad Artigiancassa per le imprese artigiane e 30 milioni a Finpiemonte per le PMI) che consoliderà 1,4 miliardi di linee di credito. Le piccole e medie imprese turistiche piemontesi, invece

possono accedere al fondo di rotazione5 per il turismo da 22 milioni di euro istituito dall’Assessorato al Turismo della Regione il 23 aprile 2009 e gestito tramite Finpiemonte. Il fondo darà ossigeno a tutte quelle imprese che, altrimenti, non avrebbero potuto, in questo specifico momento, affrontare spese consistenti per l’ammodernamento delle proprie strutture turistiche. Per ridurre i tempi di attesa nei pagamenti verso i fornitori delle Aziende Sanitarie, dato che la non sufficiente liquidità sta causando l’aumento dei debiti, la Regione, con la DGR n. 39-11230 del 14/04/2009, ha varato un’operazione di provvista finanziaria nell’ambito della Sanità. La Regione ha ottenuto un’anticipazione di cassa per 509 milioni di euro, corrispondenti ai crediti dell’addizionale Irpef vantati dalla Regione nei confronti dello Stato a tutto il 2004, per consentire alla Aziende Sanitarie di poter iniziare a saldare i fornitori.

Politiche per le famiglie

Per sostenere le famiglie a basso reddito e con figli piccoli, il 16 marzo 2009, è stato approvato dalla Giunta un pacchetto di azioni che comprende: uno stanziamento straordinario di 15 milioni di euro a favore dei Consorzi socio-assistenziali e l’assegnazione agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali di 2 milioni di euro per proseguire gli interventi per le famiglie in condizioni economiche disagiate e con bambini disabili o affetti da gravi patologie (negli ultimi anni l’iniziativa ha interessato 2.500 famiglie e 3.750 minori).

Politiche per il lavoro e il welfare

Sono stati destinati finanziamenti regionali speciali, per un valore di 15 milioni di euro, al Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali. Nell’ambito degli interventi per il sostegno al reddito, sono stati stanziati, con una delibera del 14 aprile 2009, 7 milioni e 375 mila euro per erogare da subito un sussidio ai 2.615 lavoratori in cassa integrazione. Nell’ambito della Cassa integrazione, il 12 febbraio 2009 è stato sottoscritto un accordo tra le Regioni e il Governo per finanziare gli ammortizzatori in deroga con uno stanziamento di 8 miliardi di euro da destinare nel biennio 2009-2010 ad azioni di sostegno al reddito e di politica attiva del lavoro. L’Assessore regionale al Welfare e Lavoro ha siglato il 22 aprile 2009 un accordo con il Ministero del Lavoro con cui la

Regione destina, per iniziare, 50 milioni di euro al pagamento della cassa integrazione in deroga nelle aziende piemontesi. L’11 maggio 2009 con DGR n. 21−11388 si è quindi autorizzata la fruizione del trattamento di cassa integrazione in deroga per le mensilità di gennaio e febbraio 2009, l’INPS provvederà al pagamento del trattamento di CIG in deroga nel primo bimestre 2009 ai soggetti aventi diritto e accoglierà, in sanatoria, le domande delle imprese con più di 100 addetti. È inoltre in via di definizione uno strumento sperimentale per sostenere il reddito per i lavoratori atipici e un intervento diretto della Regione Piemonte, tramite l’Agenzia Piemonte Lavoro, per anticipare direttamente ai lavoratori la CIG straordinaria in attesa che l’INPS provveda ad erogare l’indennità.

4 Consorzi di garanzia collettiva dei fidi che svolgono attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive.5 Il Fondo di rotazione prevede che il finanziamento venga erogato in parte dalla Regione a tasso zero, attraverso Finpiemonte S.p.A. e in parte dalle banche ad un tasso concordato tra gli Istituti di Credito e Finpiemonte.

utilizzabili per opere da mettere in cantiere da subito. È stata poi approvata il 9 marzo 2009 una delibera sul Piano di interventi di rigenerazione urbana ed energetica. Regione e Città di Torino stanzieranno 100 milioni di euro per una serie di investimenti (area Nord di Torino, area industriale ex-Teksid, riqualificazione energetica di edifici pubblici, realizzazione del Polo Tecnologico di Mirafiori).

37 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Gli strumenti di programmazione

Le risposte, che la Regione ha già messo in campo o sta varando, per fronteggiare l’emergenza economica vanno ad aggiornare e a completare il quadro delle strategie previste dagli strumenti di programmazione.

Programmazione generale

Il DPEFR 2009-2011I Documenti di Programmazione Economico Finanziaria Regionali sono documenti di indirizzo politico amministrativo, che costituiscono il quadro di riferimento per la predisposizione dei bilanci pluriennale e annuale e lo strumento di raccordo tra programmazione generale e programmazione finanziaria e operativa. Nella mancanza di un chiaro e coerente assetto delle relazioni finanziarie con gli altri livelli di governo (lo Stato, innanzitutto, ma anche gli Enti Locali), il DPEFR, con riguardo al triennio 2009-2011, cerca (come già il DPEFR 2008-2010) di formulare previsioni circa la dinamica futura, con riguardo a tale periodo, del gettito dei principali tributi regionali e locali e di delineare i quadri previsionali delle spese a carico della Regione, presentando il quadro programmatico, quale risultante a seguito delle correzioni necessarie a garantire il rispetto dei vincoli di finanza pubblica, con particolare riguardo a quelli posti dal Patto di stabilità interno.Per rendere esplicito il legame fra programmazione finanziaria e bilanci (come previsto dalla l.r. n. 7/2001 e come più volte auspicato anche dalla Corte dei Conti) il quadro programmatico delle spese è stato articolato - oltre che per obiettivi, ovvero suddividendo le politiche regionali nelle cinque macro-aree (Competitività, Welfare, Ambiente ed energia, Territorio, Governance) già individuate dal DPEFR 2008-2010 - anche per strutture organizzative (Direzioni e Strutture speciali), in aderenza con l’impostazione dei bilanci regionali.

Il Patto per lo sviluppo sostenibile del Piemonte 2008-2010Sottoscritto tra la Regione Piemonte e i sindacati, le autonomie locali e funzionali e le associazioni datoriali, rappresenta, insieme, il quadro, chiaro e condiviso, di obiettivi strategici in un programma definito nei tempi e misurabile nei risultati, e un rafforzamento della concertazione e delle relazioni con le parti sociali, nell’ambito dei principi di sussidiarietà ed adeguatezza che caratterizzano i più efficaci modelli di governance.Le azioni, interventi e programmi di lavoro previsti nel Patto sono declinati nell’ambito di sei azioni strategiche condivise:

sostegno alla competitività e alla domanda interna del sistema economico regionale per accrescerne il livello di coesione sociale miglioramento e riqualificazione delle condizioni socio-sanitarie della popolazione regionale, per tutelare il diritto alla salute e per promuovere i diritti di cittadinanzamiglioramento della qualità dell’ambiente, dell’utilizzo delle risorse energetiche, lo sviluppo delle fonti energetiche alternative e delle attività ad esse propedeutichemiglioramento della gestione e sviluppo delle reti e infrastrutturemiglioramento della governance sul territorio regionale, riformando e semplificando la pubblica amministrazionel’attuazione del federalismo amministrativo e fiscale.

Il Patto si configura inoltre come un accordo “aperto” attraverso il quale potranno essere approvati tra le parti intese e protocolli specifici che verranno via via a far parte integrante del Patto nell’ambito del periodo della sua validità che coincide con la durata della VIII Legislatura Regionale.

1.2.

3.

4.5.6.

38 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Programmazione comunitaria

Il Documento Unitario di Programmazione (DUP)Definisce ed integra le azioni già individuate nel Documento di programmazione strategico-operativa e costituisce, in ambito regionale, la declinazione programmatico-operativa della Politica Regionale Unitaria. Per la prima volta il Fondo ha una programmazione settennale, che può così integrarsi con quella delineata dagli altri programmi comunitari e nazionali che hanno la stessa durata (FESR, FSE, Cooperazione transfrontaliera e transnazionale). Le finalità del DUP sono: delineare lo scenario di riferimento degli obiettivi della politica regionale; individuare le linee di intervento per attuare le strategie già individuate e in corso rispetto a queste nuove opportunità; predisporre il quadro finanziario di interesse generale. Le linee regionali di intervento prevedono quattro grandi assi all’interno dei quali sono previsti 15 priorità strategiche:

innovazione e transizione produttiva (piattaforme tecnologiche, poli innovativi, sistemi produttivi regionali, ICT e infrastrutturazione telematica, internazionalizzazione, promozione, marketing territoriale);sostenibilità ambientale, efficienza energetica, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili);riqualificazione territoriale (sistema rurale di qualità, riqualificazione ambientale, paesaggi turistico-culturali, reti e circuiti turistico-culturali, sviluppo sostenibile del sistema montano, la mobilità sostenibile: sistema della logistica e delle reti infrastrutturali);valorizzazione delle risorse umane (sviluppo del sistema dei servizi sociali a favore delle famiglie, dei minori, degli anziani e dell’inclusione sociale; qualificazione e miglioramento dei servizi per l’impiego; formazione per tutta la vita e promozione dell’innovazione).

1.

2.

3.

4.

Il Programma Attuativo Regionale del Fondo per le Aree Sottosviluppate 2007-2013 (PAR-FAS)Ha come obiettivo quello di sviluppare le capacità di adattamento del sistema regionale ai repentini cambiamenti indotti dall’interdipendenza dei sistemi economici, potenziando la capacità di innovare ed agevolando la capacità di aggancio alle aree europee con standard di vita più elevati.La Regione Piemonte inquadra il PAR FAS in un disegno unitario per la politica regionale di coesione, fondato su una strategia condivisa a livello nazionale e regionale, sull’integrazione dei fondi comunitari (FESR, FSE, FEASR) con le risorse aggiuntive nazionali (FAS) e sulla loro territorializzazione.Il Programma Attuativo Regionale FAS del Piemonte è stato adottato al termine di un processo di programmazione i cui principali riferimenti programmatici sono stati:

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013il Documento di Programmazione Strategico Operativa (DCR 24 - 43541 del 21 dicembre 2006)il Documento Unico di Programmazione (DGR 19-9238 del 21 luglio 2008)

Per quanto concerne gli aspetti finanziari, alla Regione Piemonte, per i programmi di interesse strategico regionale, sono stati assegnati 889,255 milioni di euro (Deliberazione CIPE 166/2007). Ad integrazione di tali risorse, la Regione Piemonte cofinanzia la realizzazione dei programmi di interesse strategico regionale sul proprio territorio con 110,745 milioni di euro. Pertanto, le risorse nazionali e regionali finora destinate al PAR FAS ammontano complessivamente ad un miliardo di euro.

•••

Risorse FAS acquisite = 1.000.000.000 euro

3� Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Il Programma Operativo Regionale cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2007-2013)Il FESR mira a consolidare la coesione economica e sociale dell’Unione europea correggendo gli squilibri fra le regioni e operando al fine di consentire alle regioni meno favorite di recuperare il ritardo accumulato. Il Fondo accorda inoltre particolare attenzione alle specificità territoriali: interviene nelle aree urbane per ridurre i problemi economici, ambientali e sociali e riserva un trattamento specifico alle zone che presentano svantaggi geografici naturali (regioni insulari, aree montuose scarsamente popolate).Le priorità di intervento adottate:

Incremento della dimensione innovativa del sistema regionale, posizionando il tessuto produttivo su più alti livelli di conoscenza e innalzando il livello di produttività.Promozione della produzione energetica da fonti rinnovabili e sviluppo dell’efficienza energetica.Riqualificazione del territorio, ossia intervenire con strumenti di programmazione integrata per la diversificazione economica, la cooperazione dei territori e lo sviluppo sostenibile delle città.

Di notevoli dimensioni le risorse finanziarie in gioco: su un valore totale del Programma pari a circa 1 miliardo di euro, la quota a carico del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) è più di 426 mila euro mentre la quota nazionale (Stato più Regione) è di circa 651 mila euro.

••

I Programmi Operativi Regionali (POR)Sono lo strumento di programmazione dei Fondi Strutturali. Il Piemonte è toccato direttamente dall’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” e può inoltre partecipare alle azioni previste dall’obiettivo “Cooperazione territoriale europea”. La Regione gestisce e realizza attraverso i POR i progetti finanziati dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), dal FSE (Fondo Sociale Europeo) e dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).I POR sono sostenuti da importanti risorse, circa 3 miliardi di euro, che la nostra Regione ha ottenuto grazie a una strategia efficace e coerente con gli obiettivi dell’Unione Europea.La politica regionale europea si sviluppa in quattro grandi direzioni:

Innovazione e transizione produttiva: sviluppare l’innovazione e favorire la transizione verso settori ad alto contenuto tecnologico.Sostenibilità ed efficienza energetica: promuovere l’eco-sostenibilità della crescita economica favorendo l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali.Riqualificazione territoriale e sviluppo rurale: promuovere la valorizzazione del patrimonio ambientale e storico-culturale e delle attività produttive ad esso legate.Occupazione e formazione professionale: investire in conoscenza e professionalità, favorendo le condizioni per l’occupazione e anticipando i cambiamenti economici e sociali.

••

Il Programma Operativo Regionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (POR FSE 2007-2013) Il Fondo Sociale Europeo sostiene le priorità della Commissione per quanto riguarda la necessità di potenziare la coesione sociale, aumentare la produttività e la competitività e favorire la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. In tale contesto, il Fondo sostiene le politiche degli Stati membri volte ad applicare la strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. Tali politiche sono strettamente collegate ai Grandi Orientamenti delle Politiche Economiche (GOPE), alla Strategia Europea per l’Occupazione (SEO), nonché alle linee di orientamento per l’occupazione. Il Programma Operativo Regionale 2007-2013 , in attuazione degli interventi del Fondo Sociale Europeo, intende qualificare la capacità lavorativa della popolazione mediante 6 assi d’intervento, quali sistemi di formazione continua per sostenere e innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza, migliore organizzazione e qualità del lavoro capace di favorire l’innovazione e la produttività, politiche e servizi per la competitività e l’imprenditorialità, aumento dell’efficienza e dell’efficacia delle istituzioni del mercato del lavoro, accesso più vantaggioso delle donne all’occupazione e riduzione delle disparità di genere, attuazione di politiche attive in grado di favorire l’occupazione, percorsi per il reinserimento dei soggetti svantaggiati, riforma dei sistemi di

Programmi Operativi Regionali

40 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Programmazione settoriale

Il Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2007-2010Il Piano, approvato dal Consiglio Regionale nell’ottobre 2007, stabilisce i principi e le linee guida per la programmazione socio-sanitaria e contiene le indicazioni e i criteri per la gestione dei servizi, per sviluppare assistenza territoriale e per garantire l’assistenza ospedaliera.

Il Piano Territoriale RegionaleContiene degli orientamenti di metodo dell’azione regionale riferita alla gestione del territorio, facendo assumere alla pianificazione territoriale un ruolo strategico di governance per individuare priorità e strumenti attuativi.

Piano Regionale dei Trasporti (IV PRT)È lo strumento attraverso il quale la Regione intende mettere a sistema tutte le azioni di pianificazione di un nuovo modello di mobilità sostenibile.

Il Programma CasaHa come obiettivo prioritario l’offerta di alloggi a canone sociale e a canone calmierato. Il piano prevede l’erogazione di contributi per la realizzazione di 10.000 unità abitative; i destinatari finali sono i cittadini.

Piano strategico regionale per il turismoÈ finalizzato a definire le linee di indirizzo programmatico e strategico del turismo piemontese.

Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte (PSR) 2007-2013 Il FEASR contribuirà alla realizzazione dei tre obiettivi prioritari corrispondenti ai tre assi di sviluppo rurale definiti a livello comunitario:

migliorare la competitività dell’agricoltura e della silvicoltura sostenendo la ristrutturazione; migliorare l’ambiente e lo spazio rurale sostenendo la gestione del territorio; migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche.

Il PSR mette a disposizione risorse per circa 1 miliardo di euro per lo sviluppo strutturale dell’agricoltura, delle foreste e dell’agro-agricoltura, proseguendo le politiche agro ambientali e quelle di sviluppo locale dei precedenti piani.

•••

formazione e istruzione con particolare attenzione all’orientamento, creazione di reti tra Università, centri di ricerca e mondo produttivo con particolare attenzione alla ricerca ed all’innovazione.Per l’attuazione degli interventi del FSE, il POR 2007-2013 ha una dotazione finanziaria totale pari a circa 1 miliardo e 10 milioni di euro, data dalla somma dei fondi comunitari e dei cofinanziamenti nazionali e regionali.

Assi di interventoAdattabilità Occupabilità Inclusione sociale Capitale Umano Transnazionalità e interregionalità Assistenza tecnica

••••••

41 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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In alcuni casi specifici le attività e le funzioni della Regione Piemonte vengono svolte attraverso agenzie, enti strumentali, società partecipate, collegate e controllate. Il sistema di governo delle organizzazioni in cui l’amministrazione regionale detiene, per finalità strategiche di promozione e di sviluppo delle attività economiche sul proprio territorio, azioni o quote di partecipazione è ampio e articolato. Ci sono società che si occupano di gestire spazi fieristici ed espositivi ed altre che dirigono aeroporti. Ci sono enti di gestione dei parchi e delle riserve naturali. Ci sono enti strumentali, agenzie e consorzi a supporto delle funzioni e delle competenze regionali. Ci sono aziende che operano come finanziarie per aiutare le piccole e medie imprese del territorio, altre che amministrano terme ed altre ancora che si propongono come volano per lo sviluppo del territorio e la diffusione dell’innovazione tecnologica a vantaggio dell’economia regionale.

* Società partecipate da Finpiemonte Partecipazioni in nome proprio e per conto della Regione

Società partecipate, enti, agenzie della governance regionale declinate per Assi di governo

Innovazione, Competitività, Lavoro, Conoscenza

IRES - Istituto Ricerche Economico Sociali del Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Finpiemonte S.p.A., Città Studi S.p.A., Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., Icarus S.c.p.A.*

Salute, Benessere e Politiche Sociali

ARESS - Agenzia Regionale Servizi Sanitari, 5 Aziende Ospedaliere, 13 Aziende Sanitarie Locali, 3 Aziende Ospedaliero - Universitarie, Terme di Acqui S.p.A.

Cultura, Turismo, Comunicazione e Informazione

EDISU - Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario del Piemonte, Sviluppo Piemonte Turismo S.r.l., Turismo Valsesia e Vercelli S.c.ar.l., Azienda Turistica Locale del Cuneese-Valli Alpine e Città d’Arte S.c.ar.l., ATL Turismo Torino e Provincia, ATL della Provincia di Novara, ATL Distretto turistico dei laghi S.c.a r.l., ATL di Asti, ATL di Alessandria Alexala, ATL di Biella, Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero S.c.a r.l., EXPO 2000 S.p.A., CSI - Consorzio Sistema Informativo, EXPO PIEMONTE S.p.A.*, Villa Melano S.p.A.

Territorio e Ambiente R.S.A. S.r.l., Arpa Piemonte - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, Parco Fluviale del Po e dell’Orba, Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, Parchi e Riserve Naturali Cuneesi, Parco Naturale Valle del Ticino, Parco Fluviale del Po tratto torinese, Parco Baragge - Bessa - Brich Zumaglia - Mont Préve, Parco Regionale La Mandria, Parco Naturale Alta Valsesia, Parco Naturale del Monte Fenera, Parco Naturale della Val Troncea, Parco Naturale di Stupinigi, Parco Naturale delle Alpi Marittime, Parco Naturale ed area attrezzata del Sacro Monte di Crea, Parchi e riserve naturali del Lago Maggiore, Parco Naturale della Collina Torinese, Parco dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, Parchi e Riserve del Canavese, Parco Naturale dei Laghi di Avigliana, Parco Naturale Orsiera Rocciavrè, Riserva Naturale speciale dell’Orrido e Stazione di Leccio di Chianocco, Parco della fascia fluviale del Po - tratto Cuneese, Parco Burcina Felice Piacenza, Riserva del Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa, Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand Riserva del Sacro Monte Orta - Monte Mesma - Torre Buccione, Parco Naturale delle Lame del Sesia, Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario di Domodossola, Riserva del Sacro Monte di Varallo, Parchi e Riserve Astigiani

Infrastrutture e Mobilità SAGAT S.p.A., SACE S.p.A.- Società Aeroporto Cerrione, GEAC S.p.A. - Società di Gestione Aeroporto Cuneo Levaldigi, FONDAZIONE SLALA - Sistema Logistico del Nord Ovest d’Italia, Agenzia Mobilità Metropolitana di Torino, Torino Nuova Economia S.p.A.*, 5T S.r.l. - Tecnologie Telematiche Trasporti Traffico Torino

Il sistema di governance delle partecipazioni regionali

42 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Agricoltura e Montagna: i territori rurali e le terre alte

CRAB - Centro di Riferimento per l’Agricoltura Biologica, CAAT S.c.p.A - Centro Agroalimentare Torino, IPLA S.p.A. - Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, Tenuta Cannona S.r.l., CReSO S.c.r.l. - Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l’ortofrutticoltura piemontese, MIAC S.c.p.A. - Mercato all’Ingrosso Agroalimentare Cuneo

Una macchina regionale efficiente e amichevole

Banca Popolare Etica, SCR Piemonte S.p.A.- Società di Committenza Regione Piemonte **

Il Piemonte Regione d’Europa.Le relazioni e la cooperazione internazionale

Cei Piemonte S.c.p.A. - Centro Estero Internazionalizzazione

Società ed enti partecipati da Finpiemonte

Agenzia di Pollenzo S.p.A., Barricalla S.p.A., C.I.M. S.p.A., C.I.P.R. S.c.ar.l. - in liquidazione, Canavese Sviluppo S.p.A., Centro Servizio Vadò S.r.l., Città Studi S.p.A., CONSEPI S.p.A., Consorzio Insediamenti Produttivi del Canavese, Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese, EuroFidi S.c.p.A., Expo Piemonte S.p.A., FinGranda S.p.A., Fondazione SLALA, ICARUS S.c.p.A., IDREG Piemonte S.p.A., Istituto per il Marketing dei prodotti Agroalimentari del Piemonte S.c.p.A., LA TUNO S.r.l., Montepo S.p.A., Monterosa 2000 S.p.A., NORDIND S.p.A., P.I.S.T.A. S.p.A. - in liquidazione, S.A.I.A. S.p.A., S.I.TO. S.p.A., S.M.C. S.p.A., SAPAG S.r.l. - in liquidazione, SNOS - Spazi per Nuove Opportunità di Sviluppo - S.p.A., Società di Biotecnologie S.p.A., Torino Nuova Economia S.p.A., Villa Gualino S.c.a r.l., Villa Melano S.p.A., Sviluppo Investimenti Territorio S.r.l.***, Ardea Energia S.r.l., Interporto Rivalta Scrivia S.p.A.

Società partecipate da Finpiemonte Partecipazioni

Bioindustry Park S.p.A., Environment Park S.p.A, Parco Scientifico Tecnologico e delle Comunicazioni in Valle Scrivia S.p.A, Tecnogranda S.p.a., Tecnoparco del Lago Maggiore S.p.A., Virtual Reality & Multi Media Park S.p.A., Consorzio Torino Time, Enzima P S.c.ar.l., Fondazione Torino Wireless, Incubatore del Politecnico S.c.p.A. - I3P, Società per la gestione Incubatore Imprese Università di Torino S.c.ar.l. - 2I3T, Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di Novara S.c.ar.l.

***Società nata dalla fusione di Soprin Spa e Sinatec Spa

agenzie, enti strumentali società partecipate

** SCR Piemonte si occupa delle procedure di appalti pubblici, opera trasversalmente e non è ascrivibile ad un solo Asse

43 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Identità

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Rendiconto economico

44 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Bilancio Sociale 2008

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La determinazione del valore aggiunto e la sua distribuzione per Asse di governo ed interlocutore sociale dell’Ente Regione, si basa sulla differenza tra i proventi della gestione e i costi esterni sostenuti per l’acquisto di beni e servizi necessari per lo svolgimento dell’attività.Il modello di calcolo delinea un rendiconto in termini economico-finanziari dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi dichiarati nel programma di governo 2005-2010 presentato al Consiglio Regionale declinato nelle priorità strategiche per l’anno 2008; la rendicontazione è dettagliata per gli otto Assi di governo.L’analisi del valore aggiunto viene effettuata partendo dalla riclassificazione del Conto Economico secondo quanto previsto dal prospetto di riparto del GBS e dagli altri riferimenti normativi sulla rendicontazione sociale; successivamente tale analisi è integrata con ulteriori approfondimenti quantitativi e qualitativi focalizzati sui soggetti portatori di interesse.Con tale processo si è individuato l’aggregato più adeguato a rappresentare e definire in termini contabili e sociali l’impatto operato dalla politiche e dalla gestione dell’Ente Regione sulla struttura

economico-sociale in cui opera. La determinazione del valore aggiunto realizzato diventa pertanto un elemento centrale per la valutazione della rilevanza economico-sociale dello stesso.La documentazione di analisi del Rendiconto e del Valore Aggiunto Distribuito, con analisi delle Uscite per interlocutore sociale, risulta la seguente:

Confronto Valore Aggiunto 2008 verso 2007;Distribuzione del Valore Aggiunto per Assi di governo;Analisi dei proventi e dei costi della gestione;Investimenti per Asse di governo e per natura;Analisi delle Uscite - trasferimenti in conto capitale e parte corrente per Asse di governo e interlocutore sociale;Investimenti - Trasferimenti in conto capitale alle Province.

La rappresentazione mediante grafici è costituita dall’analisi dei trasferimenti correnti (spese in conto esercizio) e in conto capitale (investimenti) per portatore d’interesse e Asse di governo.

•••••

Principi di redazione

Impegno di competenza È la spesa dovuta dell’anno finanziario per obbligazioni giuridicamente perfezionate, con riferimento alle fasi delle spese.

Rendiconto È il bilancio consuntivo che dimostra i risultati del periodo della gestione alla quale si riferisce; con l’approvazione dello stesso si chiude il ciclo di bilancio iniziato con il bilancio di previsione.

Accertamento di competenza È il provento dell’anno finanziario con individuati il titolo ed il soggetto debitore, con riferimento alle fasi delle entrate.

Spesa (parte) correnteÈ la spesa relativa alle attività che esauriscono i propri effetti economici nel breve periodo (anno solare).

Spesa d’investimento (conto capitale)Sono le spese sostenute nell’anno di riferimento con effetti economici pluriennali.

TrasferimentiErogazioni effettuate o ricevute da terzi con le quali si trasferiscono o ricevono disponibilità finanziarie nel rispetto di determinati vincoli o finalità istituzionali.

Trasferimenti interasseSono trasferimenti interni del bilancio regionale a pareggio del valore aggiunto creato rispetto a quello distribuito relativo ad ogni Asse di governo.

Unità previsionali di base (U. P. B.) Suddivisione delle voci del bilancio con riferimento alle aree omogenee di attività in cui si articolano le competenze delle regioni.

Valore AggiuntoÈ dato dalla differenza tra i proventi della gestione e i costi esterni sostenuti per l’acquisto di beni e servizi per lo svolgimento dell’attività. Il valore aggiunto quantifica il valore creato dalla Regione Piemonte e viene distribuito tra i diversi portatori di interessi (stakeholder).

Glossario

Bilancio di previsioneÈ il bilancio formulato prima dell’inizio dell’anno (solare) di riferimento con finalità autorizzativa ed attuativa.

45 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

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Confronto Valore Aggiunto 2008 verso 2007

ENTRATE 2008 2007 Differenza Variazione %

Proventi tributari 8.736 8.802 -66 -0,76

Proventi da trasferimenti 1.582 1.228 354 22,38

Proventi diversi 248 101 147 59,27

Proventi speciali 37 40 -3 -8,11

Proventi da gestione patrimoniale 32 35 -3 -9,38

TOTALE PROVENTI della GESTIONE 10.635 10.206 429 4,03

USCITE 2008 2007 Differenza Variazione %

Costi per servizi 339 337 2 0,59

Altre spese di gestione 38 37 1 2,63

Oneri finanziari netti 242 242 0 0,00

TOTALE USCITE 619 616 3 0,48

VALORE AGGIUNTO 10.015 9.590 425 4,25

DISTRIBUZIONE del VALORE AGGIUNTO 2008 2007 Differenza Variazione %

Costo sanità 8.069 7.848 221 2,73

Trasferimenti 1.308 1.118 190 14,53

Personale 206 195 11 5,34

Organi di governoGiunta 4 4 0 0,00

Consiglio 31 28 3 9,68

Imposte 14 13 1 7,14

TOTALE VALORE AGGIUNTO DISTIBUITO 9.632 9.206 426 4,42

VALORE AGGIUNTO NON DISTRIBUITO 384 384 0

46 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Milioni di euro

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Distribuzione del valore aggiunto per Assi di governo

47 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

ASSI DI GOVERNO Valore aggiunto

ASSE 1 Innovazione, Competitività, Lavoro, Conoscenza 504

ASSE 2 Salute, Benessere e Politiche Sociali 8.316 (di cui 8.069 per la Sanità)

ASSE 3 Cultura, Turismo, Comunicazione e Informazione 88

ASSE 4 Territorio e Ambiente 84

ASSE 5 Infrastrutture e Mobilità 438

ASSE 6 Agricoltura e Montagna: i territori rurali e le terre alte 63

ASSE 7 Una macchina regionale efficiente ed amichevole 124

ASSE 8 Il Piemonte Regione d’Europa. Le relazioni e la cooperazione internazionale 15

TOTALE VALORE AGGIUNTO DISTRIBUITO 9.632

Valore Aggiunto Distribuito = 9.632.000.000 euro

Milioni di euro

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48 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Analisi dei proventi e dei costi della gestione

Proventi della gestioneDi seguito si fornisce il dettaglio dei proventi della gestione suddivisi per codice di classificazione economica, relativi al rendiconto della gestione con esclusione delle entrate relative alla sanità. I proventi da trasferimenti incidono per il 46,33% (1.364 milioni di euro: 1.152 derivanti complessivamente dai Trasferimenti correnti dello Stato; 199 milioni di euro da Trasferimenti correnti dell’Unione Europea; 8 milioni di euro dalle Province e 6 milioni di euro dai Comuni; 70.000 euro dagli Enti dell’Amministrazione Centrale) sui Proventi della gestione.

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DESCRIZIONE SOMME ACCERTATE %

PROVENTI TRIBUTARI

Tasse automobilistiche 462.528.235 15,71

Quota regionale dell’accisa sulla benzina 296.051.251 10,05

Addizionale all’imposta di consumo sul gas metano 65.968.165 2,24

Tributo per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani 7.098.346 0,24

Applicazione di aliquote sulla produzione della coltivazione di idrocarburi 1.351.562 0,05

Tasse sulle concessioni 5.533.916 0,19

Trasferimento di fondi dallo Stato a titolo di compensazione della soppressione della tassa automobilistica per i rimorchi 3.507.095 0,12

Trasferimento di fondi da parte dello Stato quale rimborso derivante da minori entrate per diminuzione dell’accisa sulla benzina 2.401.237 0,08

Quota IRAP e IVA non finalizzata alla sanità 436.477.667 14,82

TOTALE PROVENTI TRIBUTARI 1.280.917.474 43,50

PROVENTI da TRASFERIMENTI

Trasferimenti da Stato 841.910.850 28,59

Trasferimenti da Stato per concorso agli oneri di ammortamento di mutui 54.453.717 1,85

Trasferimenti da Unione Europea 198.713.675 6,75

Trasferimenti da Stato per la realizzazione di programmi comunitari 237.711.540 8,07

Trasferimenti da Stato per calamità naturali 17.675.046 0,60

Trasferimenti da Regioni e Province 7.678.887 0,26

Trasferimenti da Comuni 6.100.801 0,21

Trasferimenti da altri Enti dell’Amministrazione centrale 70.000 0,00

TOTALE PROVENTI DA TRASFERIMENTI 1.364.314.517 46,33

PROVENTI da GESTIONE PATRIMONIALE

Canoni e fitti 30.691.719 1,04

Alienazione di altri beni immobili 1.095.954 0,04

TOTALE PROVENTI DA GESTIONE PATRIMONIALE 31.787.674 1,08

PROVENTI DIVERSI

Recuperi e rimborsi 215.024.432 7,30

Entrate varie ed eventuali 7.881.864 0,27

Introiti derivanti dalla cessione di quote di società a partecipazione regionale 835.145 0,03

Entrate derivanti dalle attività e dalla fruizione della “Venaria Reale” 6.750.000 0,23

Vendita del Bollettino Ufficiale della Regione 485.535 0,02

Prestazioni a favore di terzi erogate dal settore fitosanitario regionale 228.493 0,01

TOTALE PROVENTI DIVERSI 231.205.469 7,85

PROVENTI SPECIALI

Proventi connessi alle sanzioni amministrative per le violazioni delle norme e degli obblighi 34.438.400 1,17

Proventi per cessione di servizi, cessione diritti 1.425.152 0,05

Rimborso spese per istruttorie e diritti di segreteria 578.750 0,02

TOTALE PROVENTI SPECIALI 36.442.302 1,24

TOTALE COMPLESSIVO 2.944.667.436 100,00

Proventi della gestione Valori in euro

49 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

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Costi della gestione

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90,2322

3,60Milioni di euroPercentuale6,17

325 13

2008 Costi per acquisto materie di consumo Costi per servizi Godimento beni di terzi TOTALE

Costi intermedi della gestione 22.201.955 324.551.947 12.949.790 359.703.692

% 6,17 90,23 3,60 100,00

50 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Costi intermedi della gestione =359.703.692 euro

Si riporta il dettaglio dei costi della gestione con esclusione di quelli di competenza della sanità.I costi intermedi della gestione ammontano a 360 milioni di euro e riguardano: per il 90,23% (325 milioni di euro) i costi per servizi (168 milioni di euro per le spese per l’esercizio dei servizi di trasporto ferroviario regionale e locale; i restanti costi riguardano principalmente i contratti di servizio); per il 6,17% (22 milioni di euro) le utenze, le spese postali, il materiale di consumo; per il 3,60% (13 milioni di euro) le reti di trasmissioni e telefonia.

Valori in euro

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Investimenti per Assi di governo esclusa la sanità

ASSI DI GOVERNO Spese in conto capitale

ASSE 1 Innovazione, Competitività, Lavoro, Conoscenza 394.347.870

ASSE 2 Salute, Benessere e Politiche Sociali 138.541.871

ASSE 3 Cultura, Turismo, Comunicazione e Informazione 96.846.773

ASSE 4 Territorio e Ambiente 212.004.288

ASSE 5 Infrastrutture e Mobilità 102.085.366

ASSE 6 Agricoltura e Montagna: i territori rurali e le terre alte 217.523.718

ASSE 7 Una macchina regionale efficiente ed amichevole 26.255.891

ASSE 8 Il Piemonte Regione d’Europa. Le relazioni e la cooperazione internazionale 0

TOTALE VALORE AGGIUNTO DISTRIBUITO 1.187.605.777

Valori in euro

Investimenti per natura esclusa la sanità

SPESE D’INVESTIMENTO (C/CAPITALE) Totale

1 Infrastrutture 64.598.783

2 Partecipazioni e conferimenti in altre imprese 5.250.295

3 Mobili,macchinari e attrezzature 14.700.313

4 Acquisizione o realizzazione software 72.130.356

5 Trasferimenti 937.754.482

6 Concessioni crediti/contributi a Comuni 93.171.548

TOTALE 1.187.605.777

51 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

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Dettaglio dei trasferimenti conto capitale esclusa la sanità

Analisi delle uscite - Trasferimenti conto capitale esclusa la sanità

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59163,05

33235,42

141,54

Milioni di euroPercentuale

TOTALE %

Amministrazioni pubbliche (tutte) 591.228.339 63,05

Imprese (tutte) 332.107.845 35,42

Famiglie e cittadini 14.418.298 1,54

TOTALE COMPLESSIVO 937.754.482

ASSE 1 ASSE 2 ASSE 3 ASSE 4 ASSE 5 ASSE 6 ASSE 7 ASSE 8 TOTALE

Comuni 30.876.896 37.641.952 33.185.458 151.560.458 24.805.240 44.088.604 7.771 322.166.378

Imprese 131.447.615 35.998.305 12.038.327 1.304.302 28.672.179 56.296.180 265.756.909

Enti delle Amministrazioni locali 6.869.841 41.144.999 5.752.288 10.387.513 4.592.833 68.747.475

Province 10.023.410 6.509.101 3.699.550 2.490.501 31.648.194 11.808.199 66.178.954

Comunità montane 1.896.192 124.880 51.288.519 53.309.591

Enti e agenzie regionali 1.040.246 10.513.662 37.647.698 49.201.605

Istituzioni sociali private 205.855 35.446.229 591.906 36.243.990

Imprese di pubblici servizi 25.403.609 4.753.337 30.156.946

Università 25.684.504 646.075 26.330.579

Famiglie 14.382.298 36.000 14.418.298

Unioni di Comuni 19.600 217.893 4.000.000 4.237.493

Enti dell’Amministrazione centrale 926.357 79.907 1.006.264

TRASFERIMENTI CONTO CAPITALE 204.921.865 137.568.831 84.369.564 200.475.275 100.609.237 209.801.939 7.771 937.754.482

Come per il valore aggiunto è interessante illustrare l’analisi dei trasferimenti in conto capitale: ai Comuni, alle Province e alle imprese, vengono destinati rispettivamente 322 milioni di euro, 66 milioni di euro e 266 milioni di euro.

52 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Valori in euro

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Rivoli - Castello, Museo d’Arte Contemporanea

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Trasferimenti per Stakeholder - Conto capitale

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zi

53,3166,18 49,2068,75265,76322,17 4,2414,4226,3330,1636,24 1,01

Com

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Comuni

Imprese

Enti delle Amministrazioni locali

Province

Comunità montane

Enti e agenzie regionali

Istituzioni sociali private

Imprese di pubblici servizi

Università

Famiglie

Unioni di Comuni

Enti dell’Amministrazione centrale

34,35

28,34

7,33

7,06

5,68

5,25

3,86

3,22

2,81

1,54

0,45

0,11

54 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Milioni di euro

Percentuali

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ASSE 1 ASSE 2 ASSE 3 ASSE 4 ASSE 5 ASSE 6 ASSE 7 ASSE 8 TOTALE

Province 328.430.202 5.253.359 2.242.481 100.012.913 8.718.409 2.000.000 446.657.364

Comuni 45.492.619 189.916.826 3.149.419 28.410.662 32.622.441 942.996 20.003 300.554.965

Enti delle Amministrazioni locali 1.311.980 8.846.985 3.189.913 390.000 235.756.110 56.000 195.201 249.746.190

Istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale 8.924.265 1.546.514 60.438.136 2.284.914 12.507.751 7.442.844 93.144.424

Enti e agenzie regionali 47.721.782 1.775.000 358.645 30.533.597 1.327.469 429.300 100.000 82.245.792

Imprese di pubblici servizi 7.759.000 49.050.273 45.000 56.854.273

Famiglie 20.617.594 10.544.655 25.000 31.187.249

Imprese 5.337.841 839.844 1.200.000 13.221.033 8.089.095 558.000 29.245.812

Istituzioni sociali private per assistenza sociale 8.445.771 96.742 157.933 8.700.446

Comunità montane 400.000 192.451 749.256 4.822 2.840.604 4.187.133

Università 1.911.735 215.222 46.000 1.014.557 120.000 3.307.513

Istituzioni estere 62.000 35.000 600.000 697.000

Enti di ricerca 673.561 673.561

Enti dell’Amministrazione centrale 67.170 267.000 150.000 10.143 494.313

Camere di commercio 150.000 80.000 230.000

Altri 60.000 60.000

TRASFERIMENTI PARTE CORRENTE 460.027.186 226.996.110 76.167.630 65.856.910 432.180.061 35.554.015 130.146 11.073.978 1.307.986.036

Analisi delle uscite - Trasferimenti parte corrente esclusa la sanità

Il prospetto di distribuzione di seguito proposto vuole mettere in evidenza proprio le modalità di riparto del valore aggiunto tra i diversi stakeholder. Da tale analisi è possibile desumere come proprio in virtù delle competenze delle Regioni, la ricchezza venga allocata principalmente attraverso i Trasferimenti. Ai Comuni e alle Province vengono destinati complessivamente 747 milioni di euro pari al 57,1%, seguono i trasferimenti agli Enti delle Amministrazioni Locali per 250 milioni di euro pari al 19,1%, agli Enti e alle Agenzie regionali 82 milioni di euro pari al 5,25%, nonché le istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale per 93 milioni di euro pari al 7,1%.

Trasferimenti correnti = 1.307.986.036 euroTrasferimenti conto capitale = 937.754.482 euro

55 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Valori in euro

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Trasferimenti per Stakeholder - Parte corrente

Prov

ince

Com

uni

Enti

delle

Am

min

istr

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cali

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uzio

ni s

ocia

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Fam

iglie

82,2593,14 56,85249,75300,55446,66 3,314,198,7029,2531,19 0,70

Enti

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Enti

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e

Cam

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0,230,490,67 0,06

Milioni di euro

56 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Dettaglio dei trasferimenti - Parte corrente esclusa la sanità A

mm

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he

Impr

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Fam

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ittad

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1.097 180 31 Milioni di euro83,86 13,76 2,38 Percentuale

TOTALE %

Amministrazioni pubbliche 1.096.880.717 83,86

Imprese 179.918.070 13,76

Famiglie e cittadini 31.187.249 2,38

TOTALE COMPLESSIVO 1.307.986.036

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Torino - Environment Park, Totem fotovoltaico

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Province

Comuni

Enti delle Amministrazioni locali

Istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale

Enti ed agenzie regionali

Imprese di pubblici servizi

Famiglie

Imprese

Istituzioni sociali private perassistenza sociale

Comunità montane

Università

Istituzioni estere

34,15

22,98

19,09

7,12

6,29

4,35

2,38

2,24

0,67

0,32

0,25

0,05

Enti di ricerca

Enti dell’Amministrazione centrale

Camere di commercio

0,05

0,04

0,02

Trasferimenti per Stakeholder - Parte corrente

Percentuali

58 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

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Confronto trasferimenti - Parte corrente - Conto capitale esclusa la sanità

Il riscontro della realizzazione operativa degli impegni programmatici avviene soprattutto attraverso la lettura degli impieghi delle risorse dell’Ente e dei trasferimenti (che rappresentano per la Regione la posta più consistente) secondo la distribuzione per assi strategici e per politiche. I Trasferimenti ammontano a 2.246 milioni di euro, di cui 1.308 correnti e 938 in conto capitale.Il sistema impresa e la politica dell’Innovazione assorbono trasferimenti correnti ed in conto capitale che ammontano rispettivamente a 460

milioni di euro e a 205 milioni di euro e che costituiscono rispettivamente il 35,17% e il 21,85% dell’importo complessivo; le politiche delle grandi reti viarie hanno utilizzato risorse rispettivamente per il 33,04% (432 milioni di euro) e per il 10,73% (101 milioni di euro). Alle politiche di Valorizzazione dell’Agricoltura e del Territorio montano sono state assegnate soprattutto risorse in conto capitale (210 milioni di euro). In considerazione viene tenuta anche la politica del Territorio ed Ambiente con trasferimenti pari a 66 e 200 milioni di euro.

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460 205 227 138 76 84 66 200 432 101 36 210 0 0 11 0

Trasferimenti correnti

Trasferimenti in conto capitale

59 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Milioni di euro

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Investimenti - Trasferimenti in conto capitale alle Province

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18,21 12,86 10,97 7,29 7,23 3,91 2,67 1,39

2008 Trasferimenti in conto capitale %

Provincia di Torino 18.210.542 28,22

Provincia di Novara 12.861.611 19,93

Provincia di Asti 10.969.539 17,00

Provincia di Alessandria 7.292.002 11,30

Provincia di Cuneo 7.229.658 11,20

Provincia di Vercelli 3.907.533 6,06

Provincia di Biella 2.665.958 4,13

Provincia del VCO 1.391.256 2,16

TOTALE 64.528.100

60 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

Valori in euro

Milioni di euro

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I trasferimenti in c/capitale effettuati nel 2008 dalla Regione Piemonte alle Province ammontano a 64.528.100 euro*; essi sono stanziamenti erogati dalla Regione per l’acquisto, la costruzione, la manutenzione straordinaria di beni di natura patrimoniale. Nella quasi totalità degli interventi, la partecipazione regionale è limitata ad una quota dell’investimento, finanziato per la restante parte dalla Provincia a cui viene destinato il trasferimento.

L’analisi ha permesso di evidenziare che:18 milioni di euro, costituenti il 28,22% dell’importo trasferito, sono stati liquidati alla Provincia di Torino. In particolare 11 milioni sono stati destinati ad interventi sulla rete stradale e per il trasporto pubblico locale; 2,9 milioni per l’edilizia scolastica; 1,7 milioni di euro per la fornitura di arredi e attrezzature nei presidi socio-assistenziali residenziali e diurni per anziani;13 milioni di euro, costituenti il 19,93% dell’importo trasferito, sono stati liquidati alla Provincia di Novara. Nello specifico 9,6 milioni per la voce trasporti; 2,3 milioni per il finanziamento dell’edilizia scolastica; mentre la restante quota è stata destinata soprattutto alla manutenzione di strutture preesistenti;11 milioni di euro, costituenti il 17% dell’importo trasferito, sono stati assegnati alla Provincia di Asti. Si riscontrano 2,8 milioni di euro per interventi strutturali negli impianti viticoli colpiti da flavescenza dorata e 1,3 milioni di euro per l’attuazione dei distretti e delle strade del vino; 1,8 milioni per l’edilizia scolastica; 1,5 milioni per il potenziamento del sistema di trasporto; la restante parte è stata destinata soprattutto per il finanziamento della rete strategica degli antichi borghi e locali storici dell’astigiano;7 milioni di euro, costituenti l’11,3% dell’importo trasferito, sono stati erogati alla Provincia di Alessandria. Si osserva che 2,6 milioni sono stati destinati ad investimenti relativi alla rete stradale e al rinnovo del materiale rotabile per il trasporto pubblico locale; 2 milioni vengono utilizzati per interventi strutturali negli impianti

viticoli colpiti da flavescenza dorata, 1 milione per il programma di finanziamento a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole del piano di sviluppo rurale 2000-2006 del Piemonte; la rimanente quota riguarda soprattutto la realizzazione, manutenzione di nuove strutture per l’edilizia scolastica e la fornitura di arredi e attrezzature nei presidi socio-assistenziali residenziali e diurni per anziani;7 milioni di euro, costituenti il 11,20% dell’importo trasferito, sono stati erogati alla Provincia di Cuneo. Di questo importo, 2,6 milioni sono destinati alla voce trasporti, 1,5 milioni di euro alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla rimozione delle situazioni di pericolo nei bacini idrografici; 1,5 milioni di euro alla fornitura di arredi e attrezzature nei presidi socio-assistenziali residenziali e diurni per anziani, mentre la rimanente quota viene erogata per la costruzione, manutenzione di strutture e per l’edilizia scolastica, nonché per l’agricoltura;alle Province di Vercelli, di Biella e del Verbano Cusio Ossola vengono destinati rispettivamente 3,9 milioni di euro, 2,7 milioni di euro e 1,4 milioni di euro. Per la Provincia di Vercelli 2,5 milioni sono destinati alla rete viaria ed ai trasporti e la rimanente quota di finanziamento riguarda innanzitutto l’attuazione dei distretti e delle strade del vino e la costruzione e manutenzione di strutture. Per la Provincia di Biella i trasferimenti riguardano specialmente gli interventi sulla rete viaria ed il trasporto pubblico (1,4 milioni di euro) e la mitigazione del rischio idrogeologico e per la rimozione delle situazioni di pericolo nei bacini idrografici (685.000 euro). Anche per i trasferimenti alla Provincia del Verbano Cusio Ossola risultano preponderanti (728.000 euro) quelli per il potenziamento dei trasporti.

Dall’analisi della voce trasferimenti in c/capitale alle Province, viene pertanto sottolineato l’orientamento ad incentivare, sotto il profilo strutturale, il sistema viario ed il trasporto pubblico locale che possono garantire migliori servizi ai cittadini con riduzione dei relativi costi.

*l’importo di 66.178.954 euro che si riscontra nelle precedenti analisi comprende l’attuazione del programma operativo di cooperazione transfrontaliera 2007-2013 “Italia-Francia Alcotra” e contiene una quota di trasferimento alle Province della Liguria.

61 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Rendiconto economico

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Relazione sociale

62 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

Bilancio Sociale 2008

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Asse 1 - InnovAzIone CompetItIvItà LAvoro ConosCenzA

Gli orientamenti strategici definiti dal programma di governo per le politiche di sviluppo, competitività e attrattività del sistema regionale si basano:

sull’integrazione tra ricerca e innovazione, intesa come trasferimento di conoscenze dalla sfera della ricerca a quella degli Enti locali e al mondo della produzione, creazione di piattaforme tecnologiche e progetti di innovazione per le piccole e medie imprese;su politiche di coesione sociale che integrano il sistema dell’istruzione e della formazione con il mercato del lavoro per creare maggiore e migliore occupazione; sulle politiche per l’internazionalizzazione delle imprese attraverso reti di collaborazione con gli enti di ricerca;sulla promozione di fonti energetiche rinnovabili;sulla promozione e sviluppo delle imprese artigiane e della distribuzione commerciale.

La Regione Piemonte mira ad investire il 3% del PIL piemontese in Ricerca e Innovazione, ritenendo ciò vitale per la sua crescita.

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Dal programma di governo 2005-2010Competitività ed innovazione: un patto per lo sviluppo

Priorità strategiche per l’anno 2008 Promuovere e qualificare il sistema della micro, piccola e media impresa mediante il sostegno a progetti e programmi di ricerca e innovazione tecnologica.Promuovere l’internazionalizzazione del sistema produttivo piemontese.Promuovere la partecipazione attiva di Atenei e Centri di ricerca alle politiche di investimento per l’innovazione.Ribadire il ruolo centrale del sistema del commercio e delle imprese artigiane e promuovere le eccellenze artigiane.Adeguare la normativa regionale in materia di diritto allo studio al mutato scenario nazionale mettendo al centro la persona (studente/studentessa in formazione).

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Ricerca e Innovazione = 3% PIL

63 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e nuove progettualità per realizzare le seguenti attività:

Fondi strutturaliConsiglio europeo sulle politiche di coesione Dal 24 al 26 novembre 2008, la Presidente della Regione Piemonte ha partecipato alla riunione informale dei ministri europei della Pianificazione territoriale e della politica di coesione a Marsiglia, che si è conclusa con l’adozione all’unanimità di una nuova tappa dell’agenda territoriale e in cui i Paesi firmatari si sono assunti i seguenti impegni:

prestare maggiore attenzione, sin dalla loro nascita, all’impatto delle politiche pubbliche europee sui territori; migliorare l’articolazione tra queste politiche e la politica di coesione, che occupa il primo posto nel bilancio europeo; approfondire la conoscenza degli effetti territoriali delle politiche settoriali; migliorare il coordinamento ai livelli europeo e nazionale delle politiche di coesione territoriale; privilegiare progetti di sviluppo integrato, su una base geografica coerente; proseguire il lavoro fatto sulle politiche di sviluppo dei territori rurali, la strategia europea di sviluppo sostenibile, la strategia di Lisbona e la politica europea dei trasporti.

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Trasformare la diversità territoriale in un punto di forzaLa Regione Piemonte ha partecipato alle riunioni sul futuro della politica di coesione comunitaria organizzate dal Ministero dello Sviluppo Economico al fine di definire una posizione unitaria e predisporre il contributo italiano alla consultazione pubblica della Commissione Europea sul Libro Verde sulla coesione territoriale “Trasformare la diversità territoriale in un punto di forza”. In qualità di soggetto coordinatore della Commissione Affari Comunitari e Internazionali della

Comitato Interministeriale per la Programmazione EconomicaLa Regione Piemonte, coordinatrice della Commissione Affari Comunitari e Internazionali della Conferenza delle Regioni e Province autonome, insieme alla Regione Lombardia, coordinatrice della Commissione Affari Finanziari, e con le altre Regioni e Province autonome, è stata parte attiva durante il confronto Governo-regioni, per l’analisi degli schemi di delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) relative al Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) e al Fondo Infrastrutture Strategiche (FIS), per la Legge finanziaria per il 2009, e successivamente per l’elaborazione di un parere condiviso. In conseguenza dei provvedimenti legislativi intervenuti successivamente alla delibera CIPE 166/2007, il FAS ha subito delle riduzioni e, a mezzo della delibera CIPE 112/2008, il CIPE ha aggiornato la dotazione FAS complessiva per il periodo 2007-2013 indicando le modalità di imputazione delle riduzioni e disponendo l’assegnazione a favore del Fondo Infrastrutture. Il complesso delle Proposte governative - Deliberazioni CIPE ha imposto una posizione fortemente critica della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. che determinano,

Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, la Regione Piemonte ha organizzato molteplici riunioni tecniche volte alla definizione del contributo regionale e al consolidamento di una posizione tra Regioni e Province autonome.

in modo unilaterale, una riconsiderazione generale dell’impianto della Politica Regionale Unitaria così come a suo tempo concordato tra i diversi livelli istituzionali. In particolare, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha sottolineato la necessità di riaffermare e rispettare le finalità costituzionali del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS). Le Regioni e le Province Autonome hanno chiesto che non venga modificata la programmazione dei Programmi Attuativi Regionali 2007-2013, soprattutto ove già approvata dai Ministeri competenti, se non per gli eventuali tagli finanziari che saranno fatti sugli interventi programmati a fine periodo.

64 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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Approvazione del Programma Attuativo Regionale del FAS 2007-2013Nel 2008 la Regione Piemonte ha predisposto il proprio Programma Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate 2007-2013 (PAR FAS), in linea con le indicazioni fornite dalla delibera CIPE 166/2007, gestendo la trattativa con il Ministero dello Sviluppo Economico per quanto riguarda il processo di programmazione e attuazione della programmazione regionale unitaria.Il PAR, che è stato adottato dalla Giunta regionale il 6 ottobre 2008, facendo proprio il principio di complementarietà, è stato predisposto

tenendo conto delle strategie e degli obiettivi indicati sia nei già vigenti programmi operativi di livello regionale cofinanziati dai Fondi Strutturali, sia nei documenti programmatici regionali di settore dove coerenti con gli ambiti di intervento previsti nel PAR ed è stato sottoposto alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).La Regione Piemonte è stata una delle prime regioni italiane ad aver inviato il PAR al MISE-DPS, il quale, dopo averne verificato la congruità con quanto previsto dalla Delibera CIPE 166/2007, lo ha approvato ed autorizzato.

Tavolo di coordinamento tecnico delle autorità di auditRelativamente ai Fondi Strutturali 2007-2013, nel 2008 le Regioni hanno deciso di creare un Tavolo di coordinamento tecnico delle autorità di audit delle Regioni e Province Autonome, di cui la Regione Piemonte, in quanto competente in materia nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, ha assunto il coordinamento. Obiettivo del Tavolo, vista la particolarità nell’ambito dell’Europa a 27 della realtà italiana che presenta 24 autorità

di audit su un totale di 74, è di favorire l’integrazione del ruolo svolto dell’IGRUE (Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’Unione Europea) del Ministero dell’Economia nei confronti dell’Unione Europea, per coordinare le procedure seguite dalle varie Regioni nella presentazione dei rapporti e pareri annuali e nel favorire un rapido e corretto avvio dei diversi programmi operativi attivati.

Comunicazione sui Fondi Strutturali 2007-2013In funzione di una comunicazione coordinata sui finanziamenti europei per il periodo 2007-2013, la Regione Piemonte ha predisposto e armonizzato singoli Piani di comunicazione relativi ai diversi fondi di finanziamento: FESR, FSE, PSR, Programma Alcotra. Una “campagna ombrello” ha dato avvio nel 2008 all’azione di comunicazione, insieme al supporto di un Manuale di identità visiva di tutta la programmazione.

Controlli sul Documento Unico di Programmazione 2000/2006Doveva chiudersi al 31 dicembre 2008, ma è stato prorogato a giugno 2009 il Documento Unico di Programmazione (DOCUP) 2000/2006. In Piemonte lo stato avanzamento era in ogni caso più che soddisfacente e le previsioni a chiusura prevedono che siano utilizzate il 100% delle risorse comunitarie, con una performance ottimale considerando che la Commissione Europea ritiene che un Programma Operativo Regionale abbia raggiunto i suoi obiettivi quando utilizza il 95% della spesa.

65 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

utilizzo al 100% delle risorse comunitarie

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Programma Operativo 2007-2013Il Programma Operativo Regionale (POR) 2007-2013 del Piemonte, approvato dall’Unione Europea nel 2007, prevede sotto l’obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione” un contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale pari a 426 milioni 119 mila euro e un cofinanziamento pari a 150 milioni 193 mila euro a carico della Regione, oltre ai 500 milioni 645 mila euro garantiti dallo Stato.

Il POR 2007-2013 è articolato in quattro Assi di intervento (Innovazione e transizione produttiva, Sostenibilità ed efficienza energetica, Riqualificazione territoriale e Assistenza tecnica) a loro volta suddivisi in una pluralità di “linee di attività”. Per dare attuazione al Programma Operativo la Regione Piemonte con il supporto di Finpiemonte S.p.A. ha attivato nel 2008 una serie di linee di finanziamento. Per quanto riguarda l’Asse Innovazione e transizione produttiva sono state attivate e finanziate le seguenti iniziative:

Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

Le piattaforme innovative nel settore delle Biotecnologie per le scienze della vita. Sono programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzate da raggruppamenti di imprese, università, centri di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologici, poli di innovazione e ogni altro soggetto attivo nel campo della ricerca. Il supporto economico è diretto a sostenere gli alti costi del passaggio dalla fase di ricerca industriale a quella di sviluppo sperimentale. Nel 2008 è stato aperto un bando, a cui sono pervenute 9 domande, di cui 5 ammesse a finanziamento per un costo presunto di circa 32/33 milioni di euro e un costo pubblico di 20 milioni di euro circa.

66 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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I poli di innovazione. Si tratta di un’azione diretta a promuovere e sostenere strutture e reti in grado di organizzare e diffondere l’innovazione mediante il trasferimento tecnologico, la diffusione delle conoscenze e l’offerta di servizi altamente qualificati alle imprese piemontesi che operano in determinati settori tecnologici ed applicativi. Nel corso del 2008 la Regione Piemonte ha definito il ruolo e i compiti dei futuri “Poli di innovazione”, ha individuato gli ambiti tecnologici e applicativi nonché i riferimenti geografici per l’attivazione dei Poli. In particolare:

agroalimentare (Cuneese e Astigiano);biotecnologie e biomedicale (Canavese e Vercellese);chimica sostenibile (Novarese);nuovi materiali (Alessandrino);creatività digitale e multimedialità (Torinese);architettura sostenibile e idrogeno (Torinese);energie rinnovabili e biocombustibili (Tortonese);impiantistica, sistemi e componentistica per le energie rinnovabili (Verbano Cusio Ossola);energie rinnovabili e Mini hydro (Vercellese);Information & Communication Technology (Torinese e Canavese);meccatronica e sistemi avanzati di produzione (Torinese);tessile (Biellese).

A conclusione di questo processo di programmazione è stato pubblicato il bando per finanziare la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento dei Poli di innovazione, con un contributo iniziale previsto di 60 milioni di euro.

servizi informatici innovativi. La misura sostiene le piccole e medie imprese (PMI) e i loro raggruppamenti attivi in Piemonte nella produzione di beni e/o servizi informatici per sviluppare prodotti e/o servizi innovativi, basati sull’utilizzo di Internet, che rispondano ai reali bisogni delle imprese utilizzatrici e ne incrementino l’efficienza e la produttività. La dotazione finanziaria è di 15 milioni di euro.

Adozione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (tIC). È una misura mirata a sostenere l’adozione di prodotti e servizi informatici innovativi, basati sull’utilizzo di Internet e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte delle PMI localizzate in Piemonte per promuovere innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione dei servizi al fine di realizzare efficienza, competitività e crescita del sistema economico, con la dotazione finanziaria di 10 milioni di euro.La Regione ha definito i contenuti generali delle attività “Sistemi informatici innovativi” e “Adozione TIC” tramite l’adozione dei bandi relativi, la cui apertura è stata fissata a partire dal 2 dicembre 2008 fino al 30 gennaio 2009. Per quanto riguarda l’Asse sostenibilità ed efficienza energetica, la Regione ha investito molto per ridurre l’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali attraverso l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili e l’efficienza ed il risparmio energetico nella produzione e consumo di energia.In particolare sono stati attivati finanziamenti alle imprese per:

“incentivazione alla razionalizzazione dei consumi energetici e all’uso di fonti di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi”, promuovendo investimenti destinati a ridurre o ad eliminare l’inquinamento e i fattori inquinanti o ad adattare i metodi di produzione in modo da proteggere l’ambiente mediante la razionalizzazione dei consumi energetici e/o la produzione di energia da fonti rinnovabili;“incentivazione all’insediamento di nuovi impianti e nuove linee di produzione di sistemi e componenti dedicati allo sfruttamento di energie rinnovabili e vettori energetici, all’efficienza energetica nonché all’innovazione di prodotto nell’ambito delle tecnologie in campo energetico”, ponendo come obiettivo la promozione dell’insediamento di nuovi impianti e nuove linee di produzione di sistemi e componenti dedicati allo sfruttamento di energie rinnovabili, all’utilizzo di vettori energetici, all’efficienza nelle trasformazioni energetiche, nonché l’innovazione di prodotto e la produzione di impianti tecnici e sistemi costruttivi innovativi in campo energetico.

La Regione Piemonte ha definito e messo a punto i relativi bandi sulla misura “incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonte solare su discariche esaurite ed in fase di gestione post-operativa”, che promuove investimenti destinati ad avviare o potenziare la produzione di energia elettrica da fonte solare utilizzando le superfici dei siti adibiti a discarica esaurita ed attualmente in fase di gestione post-operativa.

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67 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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L’attività della Regione è stata incentrata nel dare piena attuazione al Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Sociale Europeo per la programmazione 2007/2013. In particolare, nei primi mesi del 2008, si è proceduto alla stesura e successiva approvazione dello Strumento di Attuazione Regionale (SAR), il documento intermedio tra il POR e i singoli dispositivi attuativi, che costituisce un sostegno alla programmazione pluriennale. Il SAR ha come riferimento temporale la prima parte della programmazione comunitaria fino all’anno 2010.

Strumento di Attuazione Regionale (SAR)Il Fondo Sociale Europeo (FSE)

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’Unione Europea (IGRUE) hanno dato una valutazione di conformità al sistema di gestione e controllo del programma del Fondo Sociale Europeo della Regione Piemonte. Tale valutazione, prevista dal Regolamento Comunitario n. 1083/2006 sui Fondi Strutturali 2007/2013, è di particolare importanza perchè si configura come precondizione al ricevimento dei fondi. La Regione è in attesa della validazione finale da parte della Commissione Europea.

Parere di conformità sui sistemi di gestione e controllo

Per garantire su tutto il territorio regionale lo sviluppo coordinato di interventi in materia di formazione professionale e lavoro, per assicurare l’uniformità e la semplificazione delle procedure è stato definito un quadro di raccordo tra gli indirizzi a livello regionale e gli strumenti di pianificazione territoriale delle province. Al fine di assicurare regolarità, tempestività ed efficacia nella realizzazione delle attività programmate sono state concordate con le Province modalità e tempistiche di trasferimento delle risorse e sono stati conteggiati i trasferimenti alle Province validi ai fini del patto di stabilità interno, in modo da evitare gli effetti negativi sui saldi di cassa, derivanti da possibili sfasamenti temporali tra la riscossione dei trasferimenti regionali e i pagamenti delle spese correlate.

Efficienza del sistema

Rappresentata dalla Presidente Bresso, la Regione Piemonte ha partecipato alla presentazione in anteprima del Recovery Plan avvenuta durante la riunione informale dei ministri europei della Pianificazione territoriale e della Politica di coesione a Marsiglia il 26 novembre 2008. Il “Piano globale” destinato a favorire la ripresa dell’Europa in seguito all’attuale crisi economica, è imperniato su due elementi principali, che si rafforzano a vicenda: in primo luogo, misure a breve termine per rilanciare la domanda, salvare posti di lavoro e contribuire a far rinascere la fiducia, in secondo luogo, “investimenti intelligenti” per garantire una maggiore crescita e una prosperità sostenibile a lungo termine. Il Piano caldeggia l’erogazione di un sostegno di bilancio tempestivo, mirato e temporaneo pari a circa 200 miliardi di euro o all’1,5% del PIL dell’Unione Europea, attraverso i bilanci nazionali (circa 170 miliardi

Recovery Plan della Commissione EuropeaRegioni, Governo e Unione Europea contro la crisi

È stato definito con le Province un accordo, che prevede per la Regione la possibilità di appaltare con un’unica gara le attività di verifica dei progetti del FSE su tutto il territorio regionale, comprese le attività gestite dalle singole Province. A dicembre 2008 è stata avviata la gara per l’espletamento del servizio e, sull’importo a base d’asta, è previsto un risparmio di almeno il 30%.

di euro, 1,2% del PIL) e i bilanci dell’UE e della Banca europea per gli investimenti (circa 30 miliardi di euro, 0,3% del PIL). Il Piano di ripresa rafforzerà e accelererà le riforme già avviate nell’ambito della Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione.La Regione Piemonte ha accolto con favore il Piano del Presidente della Commissione Europea Barroso, plaudendo le sue caratteristiche di celerità di intervento e di flessibilità.

68 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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La Regione Piemonte ha partecipato nel corso del 2008 al confronto con il Governo sulle misure da adottare per rispondere alla crisi economica, concordando sulla necessità di avviare una fase operativa di concertazione che ha condotto alla costituzione di tre tavoli tecnici di lavoro (avvenuta all’inizio del 2009):

Tavolo FAS: sulle questioni concernenti l’uso delle risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (coordinato dalle Regioni Piemonte e Marche);Tavolo FSE: sull’uso delle risorse del Fondo Sociale Europeo in funzione anticrisi (coordinato dalla Regione Lazio);Tavolo “nettizzazione”: sulla questione della cosiddetta “nettizzazione” dei Fondi strutturali (coordinato dalla Regione Lombardia), ovvero come successivamente interpretato nell’accordo tra Governo, Regioni e Province autonome sancito il 26 febbraio 2009 sulla previsione di non applicare le sanzioni per il mancato rispetto del Patto di stabilità interno delle Regioni e Province autonome laddove il superamento dell’obiettivo di spesa per il 2008 sia dovuto a spese in conto capitale effettuate per interventi cofinanziati dall’Unione Europea, restando computate nella base di calcolo e nei risultati del Patto di stabilità interno le sole quote di finanziamento statale e regionale.

Durante il secondo semestre del 2008, la Regione Piemonte insieme alle altre Regioni italiane ha partecipato ai primi incontri con il Governo dedicati alla crisi economica, in cui le Regioni hanno manifestato la volontà di integrare le iniziative del Governo con le proprie al fine di aumentare qualità ed efficacia a questa azione, già avviata da molte Regioni compreso il Piemonte con una serie di provvedimenti per arginare gli effetti della crisi.

1.2.3.

Revisione dei fondi europei per rispondere alla crisi economica

Nel corso del 2008 è proseguita l’attuazione di attività di valorizzazione dei luoghi del commercio, lotta alla desertificazione commerciale e mantenimento del servizio nelle aree commerciali deboli. In particolare, sono stati gestiti i programmi attuativi definiti dal Piano triennale degli interventi, articolato in due misure: la prima rivolta alla valorizzazione del commercio urbano tramite Programmi di Qualificazione Urbana; la seconda indirizzata alle aree a rischio di desertificazione commerciale. Per la prima misura, sono stati accreditati 15 Comuni, portando complessivamente a 35 i Comuni piemontesi che beneficiano dei contributi

per la realizzazione dei loro programmi.Per la seconda misura, sono state definite le linee di intervento, attraverso indagini sul territorio, la creazione di centri polifunzionali, l’acquisizione di attrezzature e macchine per le imprese nel settore del commercio, progetti sperimentali di raccolta telefonica o telematica di ordini di spesa o gestione del trasporto presso le sedi dei mercato, sistemazione di spazi pubblici da destinare ai mercati. Per tali programmi attuativi è stata impegnata nel 2008 la somma complessiva di 1,68 milioni di euro, a completamento delle risorse messe a disposizione dal bilancio pluriennale 2006/2008.

Promozione del commercio e dell’artigianato

Fondo rotativo per il commercioNel 2008 è proseguita l’attività del Fondo rotativo per le piccole imprese commerciali, principale strumento di credito (in termini quantitativi) per favorire gli investimenti delle imprese del settore commercio, attraverso l’erogazione di 21,4 milioni di euro, in gran parte derivanti dai rientri nel Fondo rotativo di pagamenti rateali di prestiti erogati negli anni precedenti. Tali risorse hanno contribuito al finanziamento di 692 richieste, con un impegno finanziario complessivo di oltre 40 milioni di euro (comprendendo le risorse del Fondo Rotativo più i concomitanti prestiti bancari). Al fine di contribuire ulteriormente alla patrimonializzazione del Fondo, nell’anno 2008 sono stati impegnati ulteriori 3 milioni di euro a valere sul Fondo stesso.

Sono state inoltre predisposte rilevanti modifiche al piano degli interventi della Sezione Commercio del Fondo. La più importante tra queste è la scelta della dimensione dell’impresa beneficiaria degli interventi, che diviene ora la micro-impresa (massimo 10 addetti), in base alla nuova classificazione delle dimensioni aziendali operata dall’Unione Europea, che ha suddiviso le piccole e medie imprese in micro (massimo 10 addetti), piccole (massimo 50 addetti) e medie. La nuova dimensione delle piccole imprese ha portato il numero degli addetti da 20 a 50, ampliando la platea dei beneficiari potenziali ad aziende le cui dimensioni non sono consone con le finalità dell’intervento regionale nel campo del credito al commercio e si è quindi ristretto il campo dei beneficiari alle micro-imprese.

Fondo emergenze

Nel corso del 2008 la Sezione Emergenze del Fondo rotativo, rivolta alle aziende commerciali ed artigiane ubicate nelle aree interessate da cantieri viari di lunga durata, ha visto la presentazione di 92 domande di imprese commerciali e artigiane, provenienti da 5 Comuni del Piemonte: sono stati erogati 1 milione 120 mila euro, con un impegno finanziario complessivo di 2 milioni 800 mila euro (comprendendo le risorse del Fondo Rotativo più i concomitanti prestiti bancari). Al fine di contribuire ulteriormente alla patrimonializzazione della Sezione sono stati stanziati ulteriori 2 milioni 160 mila euro.

69 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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Distretti commerciali Nel 2008 sono stati stanziati 1 milione 235 mila euro per continuare la sperimentazione dei Distretti commerciali, nati nel 2006, porzioni del territorio nelle quali la Regione Piemonte tutela e promuove il commercio di prossimità in tutte le sue forme e in sinergia con le altre attività tipiche.La sperimentazione ha visto l’individuazione di 5 Distretti (Novi Ligure, Vercelli, Alba - Bra, Cuneo ed Ivrea) e si propone come modello per la creazione di nuovi, avvalendosi delle esperienze già maturate.

Vetrina del Piemonte di Mondovì

Il progetto Vetrine del Piemonte è uno strumento volto a favorire la commercializzazione e la promozione dei prodotti di eccellenza attraverso punti vendita e di immagine delle produzioni tipiche e di qualità della regione. Il 15 aprile 2008 è stata inaugurata la prima vetrina del piemonte di mondovì, all’interno del Parco commerciale di Mondovicino, con un investimento di 60 mila euro. L’esperienza si è dimostrata positiva, ottenendo buoni risultati a livello economico, per cui è iniziata la progettazione, con la Regione Liguria, della nuova Vetrina del Piemonte di Savona che dovrebbe essere inaugurata nel 2009 ed è in corso di valutazione l’apertura in altre sedi che ne hanno fatto richiesta.

Nel corso del 2008 è proseguita la politica diretta all’individuazione e alla promozione dell’eccellenza artigiana del Piemonte nell’ambito del territorio sia regionale che extraregionale. È stato raggiunto l’importante obiettivo della registrazione del marchio piemonte eccellenza Artigiana e della sua diffusione a livello locale, nazionale ed estero, finalizzata a comunicare il particolare pregio qualitativo delle lavorazioni dell’artigianato artistico, tipico e innovativo e a favorire nuove opportunità di mercato per le imprese piemontesi. Le iniziative di promozione, valorizzazione e divulgazione del marchio dell’Eccellenza sono state realizzate con il coinvolgimento di oltre 70 Comuni particolarmente attivi nelle attività legate all’artigianato artistico e tipico, attraverso il sostegno regionale a manifestazioni, fiere, mercatini che hanno visto la presenza puntuale e significativa delle imprese dell’Eccellenza Artigiana. La valorizzazione è avvenuta anche con l’organizzazione di iniziative di grande impatto in Italia e all’estero, tra cui: ARTO’, Salone delle attività artigiane (6-9 marzo 2008) abbinato ad Expocasa, Salone del Gusto (23-27 ottobre 2008) e Restructura - Salone dell’Edilizia (27-30 novembre 2008) a Torino; AF - L’artigiano in Fiera” a Milano (29 novembre-8 dicembre 2008); Maison & Objet Musées a Parigi (25-27 gennaio 2008); L’Italie à table a Nizza (30 maggio-2 giugno 2008). Sempre in merito all’eccellenza artigiana del Piemonte, la Regione, di concerto con le associazioni artigiane di categoria e la supervisione delle Soprintendenze ha avviato un importante lavoro di monitoraggio delle imprese. In particolare, con tre specifiche azioni su conservazione e restauro in edilizia, sulla decorazione di manufatti diversi e sulla pietra, si è inteso individuare, sul territorio, quelle imprese che hanno titolo per operare con professionalità nel campo dell’arte e dell’architettura, valorizzando le capacità dell’impresa sull’uso appropriato dei materiali e delle tecniche e nella conservazione, protezione, trasmissione dei suoi valori culturali, storici, artistici, ambientali. Sono state riconosciute 146 imprese eccellenti nei settori della decorazione e del restauro in edilizia.

Eccellenza artigiana e internazionalizzazione delle imprese artigiane

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Contributi diretti a favore delle imprese artigianeA sostegno delle imprese artigiane, nel primo quadrimestre del 2008 sono stati concessi e liquidati contributi per 750 mila euro a favore di 305 imprese per la certificazione di qualità Iso 9001; di 205 imprese per la qualificazione SOA (imprese esecutrici di lavori pubblici); di 2 imprese per la certificazione ambientale ISO 14001 ed EMAS e per 4 progetti di assistenza tecnica. Sono stati inoltre concessi a 29 aziende artigiane contributi per la localizzazione e rilocalizzazione di impresa, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro.

Fondo per lo sviluppo e la qualificazione dell’artigianatoNel 2008 sono state esaminate 1.101 domande presentate da imprese artigiane al Fondo per lo sviluppo e la qualificazione dell’artigianato; 926 imprese sono state ammesse a finanziamento per un impegno complessivo del Fondo pari a 54,9 milioni a fronte di investimenti complessivi per 85,5 milioni. 352 delle 926 domande finanziate sono relative alla costituzione di nuove imprese.

Razionalizzazione del sistema dei confidiCon l’obiettivo di razionalizzare il sistema e favorire l’aggregazione dei confidi più piccoli affinché possano operare più facilmente a favore delle imprese, la Regione Piemonte ha consolidato 50 milioni di euro erogati ai confidi negli ultimi quindici anni ed ha stanziato ulteriori 20 milioni di euro per garantire la patrimonializzazione dei confidi e la loro transizione verso l’assimilazione agli istituti di credito. Di questi, 12 sono stati ripartiti tra tutti i confidi piemontesi sulla base della media ponderata tra garanzie, finanziamenti e numero soci, mentre 10 saranno ripartiti in quote da 2 milioni ciascuna tra i confidi che otterranno l’iscrizione all’elenco di cui all’art. 107 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese artigianeLa Regione Piemonte ha collaborato con il Ministero per il Commercio Internazionale nella elaborazione del Decreto interministeriale del 12 febbraio 2008 per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese artigiane. È stato istituito un apposito gruppo di lavoro che ha garantito informazione e assistenza ai soggetti interessati, la raccolta e istruttoria di 15 progetti, l’approvazione della graduatoria regionale. Sono stati concessi contributi per complessivi 807 mila euro, oltre il 97% delle risorse a disposizione della Regione Piemonte.

Progetto Bottega Scuola

Tra le iniziative del marchio Piemonte Eccellenza artigiana riveste un ruolo di primaria importanza il progetto Bottega Scuola, che mira a coinvolgere i giovani che vogliono investire nell’artigianato per il loro futuro, proponendo l’impresa artigiana di eccellenza come “bottega scuola”, luogo d’incontro, orientamento e formazione. I partecipanti seguono un tirocinio di sei mesi durante il quale sono ospitati nelle botteghe sotto la guida di un esperto artigiano.Dal 2002 al 2008 il progetto ha coinvolto 750 giovani, di cui 390 sono stati avviati al tirocinio e 325 hanno già concluso il periodo di formazione. Negli anni le imprese artigiane impegnate sono state 350. Il percorso Bottega Scuola ha consentito di individuare requisiti esperienziali, organizzativi e personali che caratterizzano la figura del “maestro artigiano”. Nel corso dell’edizione 2008, 22 artigiani sono risultati in possesso delle caratteristiche proprie del maestro artigiano, ovvero la disponibilità, la capacità di comunicare, l’entusiasmo, la fiducia e l’organizzazione aziendale.

Progetto Lane d’Italia

Nel 2008 è proseguito il progetto Lane d’Italia, finalizzato a sviluppare una filiera dedicata al recupero e alla trasformazione delle lane autoctone in una serie di prodotti tessili per l’abbigliamento, per accessori, per arredamento e per l’utilizzo in edilizia come isolanti e fonoassorbenti. Il progetto ha importanti ricadute positive sull’ambiente grazie a un piano strategico che contempla una forte azione di recupero e valorizzazione dei pascoli e dei territori che potrebbero essere riconvertiti a pascolo.

Testo unico in materia di artigianato È proseguito l’iter per l’elaborazione del Testo Unico in materia di artigianato divenuto legge regionale in data 14 gennaio 2009 (Legge regionale n. 1/09).

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Orari delle attività commercialiLa materia degli orari degli esercizi commerciali si è andata negli ultimi anni caratterizzando quale terreno di forti criticità, in un quadro di tensioni concorrenziali fra opposte componenti socio-economiche ed interessi per loro natura conflittuali: si pensi alle dinamiche esistenti fra la grande distribuzione ed il commercio tradizionale, alle differenti istanze fra le due tipologie di operatori commerciali, alle esigenze di tutelare i lavoratori dipendenti del comparto, corrispondendo al meglio, nel contempo, alle attese del consumatore.

Particolarmente problematica è apparsa la questione delle aperture in giornata festiva, al momento consentite soltanto nei Comuni turistici: ma il riconoscimento di “Comune turistico” avviene sulla base di parametri che, spesso non facilmente verificabili, inducono situazioni di forte conflittualità fra chi opera nel commercio e disorientamento fra gli stessi consumatori.

La Giunta regionale ha pertanto approvato un Disegno di Legge di completo riordino della materia, che allo stato attuale è all’esame della Settima Commissione consiliare.

Le principali novità apportate sono, in sintesi:superamento del legame oggi esistente tra il concetto di Comune turistico e il regime delle deroghe per le aperture degli esercizi commerciali, introducendo l’obbligatorietà della concertazione tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati, per ambiti territoriali e secondo procedure predefinite;previsione, quale metodologia di concertazione, dello strumento della conferenza di organizzazione convocata dalla Provincia, con la partecipazione di tutti i Comuni appartenenti all’ambito territoriale di riferimento e la presenza, a titolo consultivo e propositivo, delle componenti socio economiche;introduzione di specifiche norme che consentano nei Comuni minori e montani una maggior flessibilità degli orari, con l’obiettivo di non penalizzare ulteriormente l’economia ed il consumatore in tali realtà; introduzione e regolamentazione del potere sostitutivo esercitato dalla Regione in caso di inerzia o di inadempienza all’applicazione delle norme regionali e di ogni altra determinazione assunta da parte degli enti competenti;permanenza di norme speciali per quelle tipologie di attività che già il Decreto legislativo n. 114/98, art. 13, definiva puntualmente.

La pubblicazione del Calendario regionale anno 2009 delle manifestazioni fieristiche è avvenuta in concomitanza con l’approvazione della nuova legge regionale per la “promozione e sviluppo del sistema fieristico del piemonte”, (Legge regionale n. 31 del 28 novembre 2008), che intende promuovere la più ampia libertà del settore in conformità con i principi della normativa comunitaria sulla libertà d’impresa, con cui si è affermata anche la libertà di organizzazione e partecipazione alle manifestazioni fieristiche. Si semplificano e si riducono al minimo le procedure burocratiche che rendevano complessa l’organizzazione delle fiere, non si prevedono albi restrittivi né particolari limitazioni per gli organizzatori (pubblici o privati), si confermano i criteri oggettivi per la concessione delle diverse qualifiche (regionale, nazionale, internazionale) che restano importanti per il prestigio di ciascuna manifestazioneLa nuova legge regionale riconferma l’importanza del Calendario fieristico

che, stampato in 17 mila copie e presente anche su internet, stabilisce i criteri per l’idoneità dei quartieri fieristici e contribuisce alla realizzazione delle iniziative.Attualmente, censite dal Calendario 2009, si tengono in Piemonte 606 fiere locali, 69 regionali, 17 nazionali e 8 internazionali, a testimonianza della capacità del territorio piemontese di offrire momenti espositivi di grande interesse: produzioni di eccellenza, innovazioni tecnologiche, tradizioni centenarie. Come sostegno al comparto, nell’anno 2008 la Regione ha concesso contributi a 188 organizzatori di manifestazioni fieristiche, per una somma complessiva di 600 mila euro.È inoltre attivo il “Gruppo tecnico per l’applicazione dell’Accordo per l’internazionalizzazione del sistema fieristico”, che anche nel 2008 ha valutato e approvato i progetti da cofinanziare con l’apposito fondo.

Promozione del sistema fieristico

606 fiere locali 69 fiere regionali17 fiere nazionali 8 fiere internazionali

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Pralormo - Parco del Castello

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Oltre ai progetti inseriti nella convenzione tra Regione e ICE (Istituto per il Commercio Estero), è proseguito il progetto interregionale (Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia) sul florovivaismo in Ungheria ed altri Paesi dell’Est: ad ottobre è stata inaugurata a Budapest una struttura logistica di supporto alle imprese partecipanti ed è stato dato avvio alle attività commerciali.Il progetto interregionale (Piemonte, Basilicata, Lombardia, Toscana) sulla lingerie, avviato nel 2007, si è concretizzato con la partecipazione) al “Salon International de la Lingerie” di Parigi (gennaio 2008, mentre a settembre, ancora a Parigi, nell’ambito del salone “Mode City”, è stata organizzata una serata italiana con sfilata e a novembre è stata presentata alle imprese un’indagine di mercato sul settore della lingerie in Cina.Il 2008, l’anno di torino capitale mondiale del design, ha avuto un ruolo rilevante nelle attività promozionali del settore. Nel primo semestre esperti designati da Torino World Design Capital hanno presentato l’evento nelle principali capitali europee; ad aprile si è svolta a New York la manifestazione “Food & Design”, volta a creare un collegamento tra eccellenze del territorio; tra gli eventi dell’anno è stato inserito il concorso “Stile italiano giovani”; è stato cofinanziato il Salone Dream e la realizzazione delle “Case del Design”; nel mese di ottobre a Seoul, nel corso delle “Olimpiadi del design”, occasione per passare a Seoul il testimone di capitale mondiale del design, è stata esposta la mostra “LifeStyleMadeinItaly”, sono stati organizzati seminari specialistici, momenti di animazione culturale, incontri aziendali; sono state accolte delegazioni di giornalisti provenienti da India, Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Russia, Spagna, USA, Corea del Sud.Come promozione internazionale delle eccellenze, a gennaio, Torino ha ospitato una delegazione della città russa di Sochi, sede delle Olimpiadi invernali del 2014; a giugno il Piemonte ha partecipato, con una settimana di eventi dedicati al territorio ed alle sue eccellenze produttive, all’“Expo Mondiale” di Saragozza; ad ottobre ha preso parte alla XIV Edizione della “Task Force Italo-Russa”.

Con la presentazione di un apposito progetto da parte dell’Associazione “Prorestauro” è stata avviata un’importante azione volta a favorire e consolidare la presenza delle maestranze italiane e particolarmente piemontesi nella città di San Pietroburgo, partendo a luglio dalla firma di una accordo con le autorità locali fino all’apertura di un ufficio di rappresentanza in loco in autunno.Per il settore auto, il progetto “From concept to car” ha originato numerosi incontri con acquirenti di case automobilistiche internazionali e partecipazioni agli eventi più prestigiosi a livello mondiale. Sul fronte della gioielleria numerose sono state le iniziative: a gennaio, nella prestigiosa cornice del Salone “Vicenza Oro”, è stato presentato il Marchio “DIVALENZA” creato grazie alla sinergia tra associazioni ed Enti pubblici e l’evento è stato replicato a febbraio a Macao, in occasione della “Macao Jewellery and Watch Fair”, ad aprile a Basilea, durante “Baselwolrd 2008”, la più importante delle fiere di settore, a maggio a Las Vegas. A marzo una delegazione proveniente da Jakarta ha visitato il distretto valenzano.Ad ottobre “Valenza gioielli”, che si è svolta per la prima volta nel nuovo centro fieristico polifunzionale “Expo Piemonte”, ha visto la partecipazione di oltre 100 qualificati operatori stranieri.Molte le attività collegate all’enogastronomia, dalla partecipazione alle più importanti manifestazioni fieristiche mondiali, a numerose visite di giornalisti ed operatori interessati ad approfondire la conoscenza del settore, a missioni all’estero. In particolare, nell’ambito di un progetto triennale, la promozione del Moscato d’Asti si è articolata con tour negli USA (New York, San Francisco, Chicago), in seminari, educational e workshop e con presentazioni del prodotto ed incontri in Russia, Ucraina e Bielorussia.Sul vino e prodotti enologici si è svolta un’azione promozionale in autunno in Vietnam.Nel settore lattiero-caseario è proseguita la promozione sul mercato del Regno Unito, in particolare nella città di Londra.

Il ruolo assunto dal Piemonte nel settore cinematografico ha favorito lo sviluppo di molte iniziative promozionali del “prodotto-cinema”: partecipazione alla “Berlinale” a febbraio; a “MIP-TV” (evento dedicato al cinema di animazione) a Cannes in aprile; al Festival del Cinema di Cannes a maggio con uno stand istituzionale e la presentazione dei prodotti piemontesi in ambito cinematografico; al “MIFA” (Mercato del cinema di animazione) di Annecy a giugno; al “Mipcom” di Cannes ad ottobre, con l’organizzazione di incontri tra operatori del cinema di animazione.Il film d’animazione “Donkeyxote” è stato assunto come testimonial della altissima capacità tecnologica nel campo dell’animazione raggiunta dal Piemonte ed offerta al mercato soprattutto statunitense. La Regione ha avviato le procedure per la presentazione di un progetto di valorizzazione del cinema di animazione sul Programma europeo MED con Liguria, Sicilia, Slovenia e Francia come partner. Nel settore editoria, la “Fiera del Libro” di torino ha partecipato ad aprile al “London Book Fair”, dove è stato presentato l’International Book Forum (IBF) tenutosi poi nel mese di maggio, quale appuntamento ormai consolidato nell’ambito della Fiera del Libro. Durante l’IBF si sono svolti incontri tra editori italiani e stranieri, agenti letterari, produttori cinematografici, televisivi e dei new media, operatori del mercato, per lo scambio di diritti editoriali, cinematografici e televisivi. Il Piemonte ha partecipato alla “Fiera del Libro” di Città del Capo (giugno) e a quella di Guadalajara (novembre/dicembre), dove è stata anche esposta la mostra “Piemonte Torino Design” e quella del fotografo Mario Monge.Il progetto triennale del settore tessile “Biella The Art of Excellence” si è concluso con la partecipazione alla “Fashion Week” di Hong Kong (luglio).La maggior parte delle iniziative sono state gestite con il coinvolgimento ed il supporto del Centro Estero per l’Internazionalizzazione (CEIPiemonte).

Internazionalizzazione del sistema produttivo piemontese

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Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle impreseNel 2008 sono proseguite le attività di SPRINT, lo Sportello Regionale per l’INTernazionalizzazione, con l’obiettivo di fornire servizi sempre più articolati. Durante l’anno sono state incontrate 214 nuove aziende, le imprese presenti nel database sono salite a 1.122 e sono state presentate domande per investimenti diretti all’estero per un valore superiore a 37 milioni di euro e domande per progetti di penetrazione commerciale per un valore superiore ai 6 milioni di euro.

La Regione Piemonte ha partecipato con SPRINT al progetto AGIRE-Attivazione Gemellaggi Internazionalizzazione Regionale Esperienze di successo, trasferendo alle Regioni Puglia, Basilicata e Calabria la propria esperienza riguardo alle attività di promozione e internazionalizzazione, le relazioni con gli altri enti operanti nel territorio, la gestione dei rapporti con i soggetti partecipanti alle attività, la collaborazione con gli istituti di credito, la fornitura di assistenza alle imprese nei progetti di internazionalizzazione.

Contratti di insediamento e sviluppoNel 2008 è stata predisposta con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte (CEIP) una convenzione per l’attivazione dei contratti di insediamento e sviluppo, strumento di tipo negoziale finalizzato ad incentivare l’insediamento in Piemonte di nuove imprese e di nuove attività produttive. Sono state selezionate 15 imprese per l’insediamento e i nuovi investimenti hanno interessato quasi tutte le province piemontesi e un ampio ventaglio di settori merceologici. Le risorse assegnate ai contratti d’insediamento ammontano a complessivi 14 milioni 176 mila euro, con previste positive ricadute occupazionali: secondo stime prudenziali si prevede di stipulare almeno 15 contratti nel corso del 2009, con la creazione di almeno 200/250 nuovi posti di lavoro.

Reti di distribuzione del carburante Al fine di avviare un processo di riqualificazione della rete regionale dei distributori di carburanti, attraverso l’ampliamento della gamma dei prodotti erogati e la ristrutturazione degli impianti finalizzata alle esigenze di automazione, compatibilità ambientale e sicurezza, la Regione Piemonte ha approvato un bando per la concessione di contributi alle piccole e medie imprese, finalizzato al potenziamento della rete del metano e del GPL per autotrazione in Piemonte. Il bando ha impegnato la somma di 339 mila euro.

Potenziamento rete metano e GPL

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Grazie alle piattaforme, la Regione sostiene e incoraggia i partenariati fra pubblico e privato in specifici settori tecnologici, dando priorità a medio e lungo termine e consentendo un coordinamento degli investimenti a livello nazionale ed europeo. Nel 2008, sono state condotte azioni relativamente a tre piattaforme.

1. Aerospazio Sono stati finanziati 3 progetti, per un totale di 30 milioni di euro, relativi a: sistemi di sorveglianza e monitoraggio del territorio a scopi civili, compatibilità ambientale del trasporto aereo e sviluppo di motoristica aeronautica ecocompatibile, tecnologie per l’esplorazione spaziale.È stato sottoscritto un Accordo con la regione puglia e la regione Campania per il coordinamento di interventi e per la creazione di un piano di attività nazionale da proporre al Ministero competente, nella prospettiva di costituire un “Metadistretto dell’industria aerospaziale” che raccolga strutture produttive e servizi in una logica di prossimità tecnologica e produttiva.

È stato siglato un Accordo Quadro con l’Agenzia spaziale Italiana (AsI) finalizzato ad attivare azioni in specifici settori (esplorazione spaziale, astrometria e eliofisica per l’osservazione dell’universo, applicazioni Galileo, museo nazionale dello spazio), in ambito nazionale e internazionale. Le attività avranno un forte orientamento alla formazione, in modo da favorire specializzazioni e dottorati nelle discipline spaziali e dando supporto alla divulgazione e alla crescita della cultura scientifica e tecnologica spaziale, con particolare attenzione ai giovani e alle scuole. È previsto il coinvolgimento delle eccellenze scientifiche e industriali del territorio regionale e la collaborazione con enti e agenzie regionali, Politecnico, Università, Centri di ricerca.

2. mobilità intelligente e sostenibile e logistica avanzataIl Comitato promotore Info-mobilità Logistica e mobilità sostenibili, costituito nel mese di marzo tra Regione Piemonte, Finpiemonte S.p.A., Provincia di Torino e Comune di Torino, ha approvato la partecipazione al Progetto SI.MO.NE., che, con i Comuni di Bologna e Genova e le Province di Cagliari e Firenze, intende favorire una standardizzazione nazionale dei servizi e dei modelli gestionali legati all’infomobilità, rendendo interoperabili i centri di gestione della mobilità delle aree metropolitane, consolidando ed estendendo le piattaforme telematiche cittadine, sviluppando nuove e innovative funzioni e applicazioni di sistemi ITS (Intelligent Transport System).

È stato siglato un memorandum di Intesa con lo stato di Baviera in materia di infomobilità e posizionamento e navigazione satellitare, per il coordinamento di iniziative comuni, in conformità con gli obiettivi del “sistema di posizionamento Galileo”, programma europeo di radionavigazione e di posizionamento via satellite.

3. BiotecnologieSul bando per le scienze della vita approvato a luglio 2008, con stanziamento di 20 milioni di euro, sono stati presentati 9 progetti altamente specialistici, riferiti a: imaging molecolare, cellule staminali per la terapia e medicina rigenerativa, immuno-diagnostica e immuno-oncologia, innovazione di prodotto a beneficio di patologie ad elevata necessità di nuovi farmaci e diagnostica.

È stato siglato un Accordo triennale con la regione Liguria, per la collaborazione e il coordinamento tra gli Atenei e i Centri di ricerca delle due regioni. Prima azione realizzata all’interno dell’Accordo è stata il finanziamento da parte piemontese di 2 milioni di euro del Molecular Technology Center, progetto per la collaborazione nei settori delle cellule staminali e sull’imaging molecolare.

Ricerca e sviluppoPiattaforme tecnologiche

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Bandi per progetti di ricercaLa pubblicazione di bandi per progetti di ricerca è lo strumento regionale più consolidato per individuare e sostenere attività e iniziative delle imprese, del mondo accademico e dei Centri di ricerca, anche in collaborazione tra di loro.Il bando relativo ai sistemi avanzati di produzione (studio e progettazione di sistemi meccanici intelligenti; metodi innovativi per l’ingegneria meccanica; utilizzo di materiali, superfici e nano-fabbricazione per la meccanica avanzata) ha messo a disposizione una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro, sulla quale sono stati ammessi 27 progetti, su 60 presentati.

Nell’ambito delle converging technologies sono stati approvati 13 progetti, su 42 presentati da Università e Centri di ricerca pubblici in collaborazione con imprese, su quattro settori: cognitive sciences e ICT, biotechnology e ICT, nanotechnology e ICT, biotechnology e nanotechnology.La dotazione finanziaria del bando pari a 30 milioni di euro, di cui 16 milioni 763 mila di fondi regionali (55,88%) e 13 milioni 236 mila euro di fondi statali (44,12%), è stata incrementata a seguito dell’aggiudicazione dei progetti ammessi a finanziamento in conformità alla Comunicazione 2006/C 323/01 della Commissione Europea “Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione: la quota di cofinanziamento attivata dai soggetti beneficiari di 14 milioni 598 mila euro fa di conseguenza registrare un valore complessivo per l’ Accordo di Programma Quadro di 44 milioni 598 mila euro. Il valore dei costi realizzati al 31 dicembre 2008 si riferisce all’unico progetto avviato entro il 2008, pari allo 0,11% del costo complessivo dell’Accordo.

Nel 2008 si è conclusa la predisposizione di due misure del Programma Operativo Regionale (POR) per il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) 2007-2013, Asse 1 - Innovazione e transizione produttiva, per il contributo a fondo perduto di progetti destinati a:

creare e sperimentare soluzioni informatiche altamente innovative (prodotti e/o servizi innovativi per le imprese basati sull’utilizzo di internet), per una dotazione di 15 milioni di euro (Misura I.3.1 “Servizi informatici innovativi” rivolta alle aziende ICT);incrementare la competitività e la produttività dell’impresa (adozione di prodotti e servizi informatici innovativi basati sull’utilizzo di internet), per una dotazione di 10 milioni di euro (Misura I.3.2 “Adozione ICT” rivolta alle PMI).

Nell’ambito delle scienze umane nel 2008 è stato emesso un bando rivolto ai quattro Atenei piemontesi, agli Istituti AFAM (Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino e i Conservatori di Torino, Novara, Alessandria, Cuneo) e agli Enti nazionali di ricerca, in collaborazione con gli organismi di ricerca, per una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, di cui il 10% destinati a progetti presentati da gruppi di ricerca composti da giovani di età non superiore a 35 anni. I progetti interessano 6 aree disciplinari

(scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; scienze economiche e statistiche; scienze giuridiche; scienze politiche e sociali; valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e culturale) e intervengono in ambiti specifici: la globalizzazione e la società della conoscenza, le istituzioni pubbliche e i cittadini, l’identità e la diversità, la cultura e la creatività.

Per la ricerca industriale e lo sviluppo competitivo, è proseguita nel 2008 la gestione di 59 progetti finanziati nel 2007 per 32 milioni di euro (su bandi emanati nel 2006) ed è stato predisposto un nuovo bando per l’attribuzione di 20 milioni di euro nel settore dei sistemi avanzati di produzioni sull’Asse 1 “Innovazione e Transizione Produttiva” del Programma Operativo Regionale POR FESR 2007-2013.

Nel 2008 è avanzata l’attuazione di progetti di ricerca scientifica e industriale nell’ambito di Accordi di Programma Quadro (APQ) con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Università e della Ricerca:

per il “potenziamento della ricerca scientifica applicata in piemonte”, al 31 dicembre 2008 l’avanzamento percentuale della spesa realizzata sul totale finanziato è stato pari a: 92,25% su oltre 27 milioni di euro impegnati nel 2004 su bando 2004 (249 progetti); 89,38% su circa 18 milioni di euro impegnati del 2005 su bando 2004 (167 progetti); 39,07% su oltre 66 milioni di euro impegnati nel 2006 su bando 2006 (63 progetti);sui “programmi regionali in materia di salute pubblica”, di importo complessivo di poco inferiore ai 5 milioni di euro, il valore al 31 dicembre 2008 risulta essere di 1 milione 340 mila euro corrispondente al costo complessivo del Programma regionale in materia di Salute pubblica, con una variazione di costi con quanto stabilito in sede di stipula dell’Accordo di Programma Quadro pari a 3 milioni 636 mila euro.

A seguito di quanto concordato al Tavolo dei Sottoscrittori (verbale del 17 luglio 2008) la riprogrammazione delle economie è stata impegnata ad approfondire e finanziare ulteriori attività di ricerca nelle tematiche oggetto del Programma regionale:

per 1 milione 724 mila euro (risorse FAS) e 1 milione 352 mila euro (risorse regionali) a favore dell’intervento “ICT: la sanità elettronica in Piemonte ed il Programma SIRSE” inserito nell’APQ Società dell’informazione;per 559 mila euro (risorse regionali) a favore dei tre progetti di ricerca relativi alla ristrutturazione organizzativa ed al risparmio energetico nelle strutture ospedaliere ed all’indagine conoscitiva su ospedali di insegnamento e ricerca, inseriti nell’ II° Atto Integrativo APQ Ricerca.

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Risorse umaneLa Regione ha siglato con le strutture universitarie, di alta formazione, di ricerca accordi per la valorizzazione del capitale umano destinati a contenere la fuga dei ricercatori italiani all’estero, favorirne il rientro, aumentare la venuta di quelli stranieri in Piemonte, attrarre scienziati di fama italiani e stranieri con contratti di visiting professor o visiting scientist. Nel 2008 sono stati attivati:

200 assegni di ricerca biennali a favore dei ricercatori e 50 visiting professor con le Università piemontesi (Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche), per oltre 4 milioni 500 mila euro;70 posizioni analoghe ai ricercatori per attività di ricerca nei settori artistico e musicale con gli Istituti AFAM del Piemonte (Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino e i Conservatori di Torino, Novara, Alessandria, Cuneo), per circa 500 mila euro;45 assegni di ricerca biennali a favore dei ricercatori e 40 visiting scientist con gli Enti di ricerca (CNR, INRIM, INFN, ENEA), per circa 1 milione di euro.

visiting professor

visiting scientist

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Torino - Politecnico, Facoltà di Ingegneria

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Accordi e progettiPer la ricerca sull’utilizzo dei bio-combustibili di seconda generazione la Regione ha stretto un accordo in relazione a più settori: agronomia, genetica vegetale, biochimica, ingegneria, logistica, chimica di processo, meccanica, con contributo da stabilire in itinere in base a valutazioni regionali e alle normative comunitarie, con Mossi&Ghisolfi, in collaborazione con il Politecnico di Torino.Un accordo con il Comune di Settimo Torinese, il Politecnico di Torino e Pirelli Tyre S.p.A. è stato siglato per due interventi:

la creazione di un nuovo polo produttivo di eccellenza tecnologica nel Comune di Settimo con un contributo regionale di 7 milioni 400 mila euro;l’attuazione di un progetto di ricerca e sviluppo di tecnologie innovative articolato in tre sezioni (NEXT MIRS, P-TSM e CYBER TYRE) per la definizione di nuovi processi di produzione di pneumatici di mescola dei materiali e l’ideazione di pneumatici “intelligenti” con un finanziamento di 22 milioni 800 mila euro.

L’investimento complessivo ammonta ad un totale di 30 milioni 200 mila euro.

Durante l’evento “Uniamo le energie”, tenutosi a Torino il 23 e 24 maggio 2008, è stato presentato il progetto vUmes-veicolo Urbano multieco & solare, veicolo urbano elettrico e sostenibile che sfrutta tutte le fonti di energia (in primo luogo il sole e l’idrogeno) alla ricerca della combinazione migliore, annullando le emissioni inquinanti e riducendo l’impatto ambientale durante l’intero ciclo del prodotto, dalla produzione alla rottamazione. La manifestazione “Uniamo per le energie” ha significato per la Regione Piemonte lanciare la sfida del risparmio energetico e dello sviluppo delle energie rinnovabili e mobilitare amministrazioni, imprese, artigiani e cittadini per l’energia.

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Università e istituti scientificiA favore di Università e istituti scientifici, il contributo regionale nel 2008 è stato pari a 63 milioni di euro.

EdiliziaA potenziamento delle strutture per la didattica, la ricerca e il diritto allo studio, nel 2008 ha preso avvio il piano di finanziamento di più di 100 milioni di euro per interventi di edilizia universitaria a favore dei quattro Atenei piemontesi, dell’EDISU Piemonte e dell’Accademia Albertina di Belle Arti. Obiettivo prioritario è quello di costituire campus universitari intorno ai principali Atenei piemontesi, in particolare attraverso progetti per:

la sede delle Facoltà Umanistiche dell’Università di Torino presso l’area Italgas, dove già sono attive importanti residenze universitarie;la Cittadella della Conciliazione presso il Polo Universitario di Grugliasco delle Facoltà Scientifiche dell’Università di Torino;la Cittadella Politecnica di Torino;il Complesso Universitario dell’ex-caserma Perrone di Novara.

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Diritto allo studioSono state erogate attraverso l’EDISU 12.400 borse di studio, soddisfacendo, anche per il 2008, tutte le domande pervenute e confermando il Piemonte una delle poche Regioni italiane in grado di riconoscere la borsa di studio a tutti gli studenti aventi diritto.Sono stati 1.832 gli studenti fuori sede che hanno ottenuto l’ospitalità presso le residenze universitarie. Nel 2008 è stata inaugurata l’iniziativa, che ha riscosso molto successo, di sostegno economico - attraverso contributo annuale di 1.600 euro e concessione di fideiussione dell’EDISU - a studenti e studentesse che scelgono di affittare presso privati. Sono stati coinvolti 840 studenti con una spesa di 1 milione 224 mila euro. La spesa regionale complessiva per il diritto allo studio universitario è di 25 milioni e mezzo di euro.

4 campus

12.400 borsedi studio

universitari

79 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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Sistema UniversitarioNel 2008 la Regione ha dato sostegno ad Alte scuole di formazione post laurea, in intesa con gli Atenei piemontesi e il Ministero per l’Università, con finanziamento per 750 mila euro, destinato in particolare a: International University College di Torino (che vanta una presenza maggioritaria di studenti e professori stranieri), Scuola di Alti Studi sulle Politiche Alimentari, Alta Scuola per l’Economia della Montagna, Master in Civic Education (in collaborazione con la Princeton University e l’Associazione Ethica).Nel 2008 sono state distribuite a neostudenti universitari 33.106 Smart Card: 22.000 all’Università di Torino, 8.000 al Politecnico di Torino e 3.106 all’Università del Piemonte Orientale. Le carte consentono l’identificazione e la firma elettronica e vengono utilizzate per il pagamento delle mense, l’accesso ai laboratori e alle biblioteche, nonché l’abbonamento scontato ai mezzi pubblici dell’area torinese. Per massimizzare il servizio e grazie alla collaborazione tra diversi settori regionali, si stanno cercando convergenze tra la Smart Card e altri tipi di carte: in particolare la Carta Giovani - PYOU per giovani tra i 19 e i 26 anni e le altre carte per l’accesso ai servizi culturali (AGIS, Carta Musei) o alle biblioteche, nonché il BIP Biglietto Integrato Piemonte, che rende possibile l’utilizzo agevolato dei trasporti in tutta la regione.

A sostegno del dibattito scientifico, la Regione ha sostenuto con un contributo complessivo di 320 mila euro gli Atenei nella realizzazione di convegni e seminari, tra cui di particolare rilevanza sono stati: il Convegno Internazionale degli Architetti e Convegno Internazionale dei Chimici.

Per la promozione del sistema universitario piemontese, è cresciuta la compartecipazione regionale alla rivista “Ci sto dentro” e alla strutturazione del sito internet www.studyinpiemonte.it.

Con una spesa totale di circa 150 mila euro, la Regione ha perseguito il coinvolgimento degli studenti universitari stranieri in progetti di ricerca delle Università piemontesi, in particolare dando sostegno all’ospitalità nelle residenze universitarie, o alla vita culturale del Piemonte, come è avvenuto attraverso uno spazio dedicato alla “Fiera del Libro” 2008, in cui essi hanno allestito una biblioteca di mille testi in rappresentanza delle loro culture e che oggi costituisce la Biblioteca Universitaria Internazionale in via di allestimento presso la Sala di Studio dell’EDISU a Torino, in via S. Ottavio 20.Inoltre, la Regione sostiene il coinvolgimento degli Atenei del Piemonte a progetti di Università estere, come il progetto Auto ecologica del futuro promosso dal Consorzio Internazionale VDS (Vehicle Design Summit) con capofila il Massachusetts Institute of Technology, con accoglienza di ricercatori dell’Istituto americano.

80 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

33.106 nuove Smart Card

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81 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

ScuolaIl 2008 è stato l’anno di prima attuazione della Legge regionale n. 28/2007 “Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa”. Nel 2008 è stata gestita la fase di transizione tra la vecchia e la nuova normativa, che ha consentito di introdurre le novità previste dalla norma senza creare situazioni di discontinuità con la gestione precedente. Sono stati emanati i bandi per l’attribuzione degli assegni di studio a parziale copertura delle spese che le famiglie devono sopportare per iscrizione e frequenza dei figli nelle scuole e per le spese relative a libri di testo, trasporti ed attività integrative dell’offerta formativa: le famiglie che hanno aderito ai bandi sono state circa 24 mila. Agli studenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado nel 2008, per effetto dell’entrata in vigore della nuova normativa regionale, è stata applicata l’integrazione della borsa di studio con fondi regionali che negli anni passati veniva erogata con i soli fondi statali, consentendo il raddoppio dell’entità della borsa: a circa 600 di loro è stata attribuita la borsa di studio per il merito scolastico ed a 183, che hanno superato l’esame conclusivo del percorso di studi con il massimo dei voti, è stato attribuito il Premio per merito scolastico. Sono stati valutati e sostenuti progetti di arricchimento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche per circa 2 milioni di euro.Nel febbraio 2008 si è insediata la Conferenza regionale per il diritto allo studio e la libera scelta educativa, istituita dalla Legge n. 28/2007, che per la sua ampia composizione può essere considerato organismo rappresentativo di tutti i soggetti pubblici e privati che interagiscono sulla materia “istruzione”.Con la piena condivisione della Conferenza, è stato proposto dalla Giunta regionale e approvato dal Consiglio regionale il primo Piano triennale su istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa, anni 2009/2011, che contiene le linee guida per la programmazione dell’istruzione per il prossimo triennio.Nel corso del 2008 sono stati impegnati circa 63 milioni di euro per l’istruzione.

24.000 assegni di studio

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Edilizia scolastica

Nel 2008 la gran parte delle disponibilità impegnate, circa 18 milioni di euro dei 26,5 milioni complessivi, sono state utilizzate per finanziare circa 70 interventi su 240 istanze presentate nella graduatoria degli interventi del Bando 2007 di edilizia scolastica approvata nella primavera 2008.La restante parte ha consentito un primo finanziamento del Bando 2008 di edilizia scolastica, pari a circa 2 milioni di euro, e l’impegno della quota regionale di un programma di lavori, pari a 5 milioni 938 mila euro di stanziamento, nel contesto di una spesa complessiva di circa 20 milioni (la differenza è stata finanziata da Stato e Province).Infine è stata finanziata la prima annualità degli Accordi di Programma in edilizia scolastica, relativi alle Province di Asti e Novara, sottoscritti nel primo semestre 2008.

Formazione professionale Direttiva Obbligo di Istruzione e Diritto-Dovere di istruzione e formazione professionaleCon la Direttiva Obbligo di Istruzione e Diritto-Dovere 2008/2009 la Regione Piemonte ha realizzato corsi di formazione mirati a:

consentire ai giovani 14-16enni in uscita dalla scuola di acquisire una qualifica professionale triennale con ottime probabilità di trovare un lavoro;sviluppare percorsi integrati con la scuola secondaria superiore (istruzione tecnica e istruzione professionale) con il fine principale di prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica;favorire i passaggi fra i sistemi attraverso specifici progetti individuali.

L’impegno finanziario per il 2008/2009 è di 82 milioni di euro che permettono di intervenire su circa 17 mila giovani adolescenti.

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Direttiva Mercato del LavoroCon la Direttiva Mercato del Lavoro 2008/2009 la Regione Piemonte ha realizzato corsi di formazione mirati a:

favorire l’occupazione dei giovani in uscita dalla scuola fornendo loro l’opportunità di acquisire una qualifica o una specializzazione professionale;consentire la formazione degli occupati che di loro iniziativa intendono perfezionarsi su tematiche professionali specifiche, attraverso la frequenza di corsi brevi serali o preserali;consentire agli adulti disoccupati con scarse possibilità occupazionali di riqualificarsi e collocarsi in ambiti lavorativi diversi dalla loro precedente esperienza;rendere disponibili percorsi formativi specifici a soggetti svantaggiati in particolare disabili, detenuti, stranieri e giovani a rischio di devianza.

L’impegno finanziario per il 2008/2009 è di oltre 58 milioni di euro e i corsi approvati consentono l’accesso alla formazione a circa 25 mila persone.

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UniversitàAlta formazione

La Regione Piemonte nel 2008 ha previsto un sostegno specifico al sistema dell’alta formazione realizzando, da un lato interventi per la formazione di figure professionali di alta qualificazione dedicate alla gestione dell’innovazione, dall’altro programmi formativi rivolti ai lavoratori delle imprese interessate dagli investimenti in ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico. In particolare sono previsti interventi di formazione continua che consentiranno ai lavoratori occupati di personalizzare i percorsi in funzione delle proprie esperienze lavorative e se necessario laurearsi. Per tali motivi è stata emessa una Direttiva pluriennale che produrrà effetti negli anni 2009, 2010 e 2011 per un investimento complessivo di 25 milioni di euro.

Apprendistato Nel 2008 la Regione Piemonte ha attivato un programma di formazione rivolto ad oltre 20 mila apprendisti prevedendo una spesa di 21 milioni 600 mila euro. I servizi formativi sono stati gestiti dalle Province piemontesi mediante appositi Cataloghi di offerta formativa per l’apprendistato. L’azione formativa del “nuovo apprendistato” (di cui alla Legge regionale n. 2 del 2007) è volta al raggiungimento di obiettivi strategici che tendono alla qualificazione delle risorse umane e all’innalzamento dei livelli della formazione puntando in particolare al recupero dell’insuccesso scolastico e formativo. Si ritiene inoltre che le condizioni di successo del nuovo modello siano da ricercare nell’interazione tra impresa e istituzione formativa, nella valorizzazione dell’impresa quale soggetto con “capacità formativa” nonché nella funzione di facilitazione e raccordo esercitata dalle parti sociali anche mediante gli organismi bilaterali.

82 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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Alto apprendistatoLe azioni formative riferite all’ “alto apprendistato” nell’anno 2008 hanno dato continuità alla sperimentazione avviata nell’anno 2005. La sperimentazione ha coinvolto complessivamente circa 230 apprendisti assunti in 100 imprese ed ha portato alla realizzazione di 16 master universitari di primo e secondo livello e un corso di laurea specialistica. Vi hanno aderito principalmente aziende di grandi dimensioni (il 71% ha più di 50 dipendenti, il 42% più di 250), appartenenti per metà al settore dei servizi alle imprese, un terzo a quello metalmeccanico e il resto ai servizi alle persone. Mediamente il 93% degli apprendisti ha concluso con successo il percorso di studi al fine dell’acquisizione del titolo di Master Universitario.

Formazione occupati - formazione continuaNel corso del 2008 sono state approvate:

la Direttiva relativa alla formazione dei lavoratori occupati 2008-2010, finanziata tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE), a cui sono state attribuite risorse pari a oltre 52 milioni 900 mila euro per sostenere, nell’arco di un triennio, interventi formativi per circa 100 mila lavoratori;la Direttiva relativa alla formazione continua 2008-2010, finanziata tramite fondi nazionali, a cui sono stati attribuiti 6 milioni 224 mila euro per formare circa 14 mila lavoratori su progetti concordati tra le parti sociali;la Direttiva relativa alla formazione continua ad iniziativa individuale dei lavoratori 2008-2010, finanziata con risorse miste (FSE + fondi nazionali), a cui sono state attribuite complessivamente risorse pari a 23 milioni 156 mila euro per l’erogazione di oltre 48 mila voucher formativi individuali.

I bandi sono in via di emanazione da parte delle Province e l’avvio delle attività è previsto nel corso del 2009.Le attività richieste riguardano in prevalenza la sicurezza, la gestione aziendale, gli aspetti tecnologici, l’informatica e sono finalizzate alla formazione di lavoratori che appartengono per l’80% alla piccola e media impresa.

83 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale” Scuola di Alta Formazione e Studio

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LavoroDal punto di vista normativo è stata approvata la Legge regionale n. 34/2008 “norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro”, che ha abrogato le numerose norme preesistenti in materia di lavoro e ha riunito sotto un’unica fonte tutta la preesistente legislazione regionale sul lavoro.

Politiche attive del lavoroNel corso del 2008 è stato approvato l’atto di indirizzo inerente gli interventi per l’occupazione con le risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE).Gli interventi sono rivolti a persone:

occupate a rischio del posto di lavoro;in cerca di lavoro;particolarmente svantaggiate.

L’impegno finanziario sul triennio 2008/2010 è di 53 milioni di euro, trasferiti alle Province, che operativamente si occupano dell’attuazione degli interventi, sulla base di piani di attività e spesa presentati. Sul triennio si prevede di coinvolgere oltre 26 mila persone, di cui circa 17 mila in cerca di occupazione, circa 7 mila occupate a rischio del posto di lavoro e circa 2.500 svantaggiate.La spesa sarà di circa 17 milioni 800 mila euro per incentivi e sussidi, 22 milioni 600 mila euro per servizi alle persone e 8 milioni di euro per servizi alle imprese; la rimanenza per azioni di sistema a livello regionale.

Sempre in ambito FSE, a fine 2008 è stato approvato l’atto di indirizzo per il potenziamento dei servizi per il lavoro svolti a livello provinciale: l’impegno per gli anni 2009 e 2010 è di oltre 9 milioni di euro.

Nel 2008 è stato riproposto il bando sul sostegno al reddito a favore delle persone che nel 2007 avevano percepito un reddito sotto la soglia di 13 mila euro; rispetto al bando del 2007 c’è stato un sensibile incremento delle istanze, da 5.982 a 8.308: di queste ne sono già state liquidate 3.739.

Il 2008 è stato il primo anno di attuazione della Legge regionale n. 25/2007 che ha istituito un fondo di solidarietà a favore dei familiari di vittime di incidenti sul posto di lavoro: sono pervenute e liquidate 122 domande per complessivi euro 1 milione 220 mila euro per eventi luttuosi verificatisi nel 2007 e nel 2008. Il trend è decrescente nella misura di circa il 30%.

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Osservatorio sul mercato del lavoroL’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro ha raccolto, elaborato e diffuso i dati relativi alla situazione congiunturale in Piemonte nelle sue varie articolazioni territoriali. Sono stati realizzati rapporti monografici o relazioni sintetiche sul 2007 per tutte le aree provinciali piemontesi, salvo Torino, ed è stato diffuso sul sito Internet della Regione un rapporto a livello regionale che è confluito nella relazione annuale IRES sulla situazione socio-economica regionale. Nell’ultimo bimestre del 2008 si è intensificata l’attività di analisi per delineare il primo impatto sul tessuto socio-economico della crisi in atto.È inoltre proseguita l’attività di collaborazione a fini di analisi della situazione locale con le amministrazioni provinciali di Alessandria, Biella, Cuneo, Vercelli e del Verbano Cusio Ossola, che ha portato alla predisposizione di ricerche mirate e di specifiche pubblicazioni periodiche o tematiche.

Nel 2008 è continuata l’attività di coordinamento dell’Osservatorio relativa alle indagini sui fabbisogni di formazione delle imprese dei settori produttivi con il progetto RIF-Rete Indagine Fabbisogni a cui partecipano tutte le Province piemontesi. Nel mese di ottobre 2008 sono stati presentati i primi risultati, frutto di un centinaio di seminari a cui hanno partecipato oltre 600 esperti dei diversi settori economici e di circa 3 mila questionari relativi a 18 settori indagati. La Regione, in collaborazione con le Province e le diverse parti sociali, ha definito i profili professionali presenti all’interno dei diversi settori economici e ciascun profilo è stato certificato da un apposito Comitato. Le imprese, sulla base dei profili individuati e delle loro previsioni, hanno indicato i fabbisogni di figure professionali, evidenziando anche le difficoltà nel reperirle e le quantità richieste. Questa attività permetterà alla Regione di adempiere meglio anche alla funzione di programmazione del settore istruzione, relativamente ai profili formativi più richiesti.

84 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

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Sostegno all’imprenditorialità femminile e giovanile

La Legge regionale n. 28/1993 prevede finanziamenti e contributi a neoimprese costituite da giovani e donne sulla base di progetti di impresa che vengono presentati e valutati dalla Regione.Nel corso del 2008 sono pervenute 420 domande, di cui 357 già istruite e 206 già finanziate con il concorso del sistema bancario per un importo di oltre 4 milioni di euro a carico del bilancio regionale.

Altro strumento per favorire l’accesso al credito delle imprese giovanili e femminili è il fondo di garanzia istituito dalla Legge regionale n. 12/2004: l’agevolazione si concretizza nella concessione di un finanziamento a tassi particolarmente agevolati da banche convenzionate, garantiti per l’80% dal fondo a costo zero; il fondo opera come garanzia sostitutiva, per cui l’Istituto di credito non potrà chiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario.Nel 2008 sono pervenute 887 domande, di cui 533 ammesse a garanzia.

Sono stati attivati sul territorio piemontese degli sportelli per la prestazione di assistenza e consulenza alle piccole imprese femminili sulla formulazione di progetti da presentare nell’ambito dell’articolo 9 della Legge n. 53/2000 volto a incentivare misure innovative per la conciliazione tra vita privata e lavorativa delle lavoratrici madri o dei lavoratori padri. I 48 sportelli operativi sono stati gestiti da una rete guidata da Confcommercio Piemonte e di cui fanno parte: APID Imprenditorialità Donna, CasArtigiani Torino, CNA Piemonte, Coldiretti Torino, Confartigianato Piemonte, Confcooperative Piemonte, Confesercenti Regionale del Piemonte e Legacoop Piemonte. Sono state assistite 800 imprese “femminili” e 216 imprese “maschili” per un totale di 1.016 imprese.

Creazione di impresa Nell’ambito del Fondo Sociale Europeo (FSE) è stato approvato l’atto di indirizzo relativo alla creazione di impresa che prevede una spesa complessiva di 11 milioni di euro sul triennio 2008/2010. Le risorse sono trasferite alla Province per l’attivazione di sportelli di consulenza gratuita agli aspiranti neoimprenditori.Nel 2008 si è completata l’attività degli sportelli provinciali a valere sulla programmazione FSE 2000/2006.

Incentivi a favore delle società cooperative

Nel 2008 è stato predisposto ed approvato il piano annuale degli interventi previsto dalla Legge regionale n. 23/2004, che prevede incentivi finanziari a favore delle società cooperative; sono state ammesse ai benefici di legge: 82 cooperative con incentivi pari a 6 milioni di euro per investimenti produttivi, 35 cooperative con incentivi pari a 5 milioni 500 mila euro per investimenti immobiliari, 62 cooperative con incentivi pari a 3 milioni di euro per il sostegno alla capitalizzazione e 54 cooperative con incentivi pari a circa 600 mila euro per contributi finalizzati alla certificazione, allo start-up e alla formazione.

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imprese giovanili e femminilicooperative

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Voucher di conciliazione Sono state predisposte le linee di indirizzo alle Province per la gestione del voucher di conciliazione per servizi a favore di persone in inserimento e reinserimento lavorativo, per un totale di 4 milioni di euro. Sono state definite le modalità di gestione, attività e spesa dei voucher.In collaborazione con le Province, le parti sociali e le Consigliere di Parità, è stato predisposto l’atto di indirizzo per la realizzazione di interventi di conciliazione, empowerment e invecchiamento attivo per favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione del lavoro e migliorare l’accesso delle donne all’occupazione.

Ammortizzatori sociali Sul versante degli ammortizzatori sociali, la Regione Piemonte ha proseguito il proprio impegno per l’estensione della Cassa Integrazione Guadagni straordinaria (CIGS) in deroga a settori e tipologie di impresa finora scoperti, che, caso unico in Italia, è stata affidata alla regione, in raccordo con l’INPS e l’Agenzia Italia Lavoro, d’intesa con le parti sociali.Le domande pervenute fino alla fine di dicembre 2008 ammontano a 1.435 (quasi il doppio rispetto all’anno precedente) e hanno interessato 6.536 dipendenti, con una forte accelerazione negli ultimi mesi in seguito all’aggravarsi della crisi, tanto che si sono esauriti completamente i 23 milioni di euro disponibili, con la conseguente previsione di un tempestivo rifinanziamento da parte del Ministero competente, oggetto di approfondita discussione fra il 2008 e il 2009.

Si sono raggiunti nel corso dell’anno 365 accordi per accedere alle procedure di mobilità, per 44 dei quali la vertenza è stata discussa con la mediazione regionale, e sono stati svolti 241 esami congiunti per la concessione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, di cui 61 richieste di CIGS in deroga. Inoltre sono state istruite 769 richieste da parte di Pubbliche Amministrazioni.

86 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 1

Gen

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2008

2007

Domande di CIGs in deroga su base mensile 2007-2008

Fonte: Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro

2007 2008Gennaio 121 173Febbraio 63 80Marzo 58 88Aprile 90 96Maggio 65 101Giugno 67 80Luglio 60 81Agosto 32 47Settembre 102 170Ottobre 69 184Novembre 50 270Dicembre 45 186

nota Le domande non potevano andare oltre il 31.12.2008. A dicembre si registra un calo perché le richieste erano limitate alla sola ultima mensilità dell’anno.

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Asse 2 sALUte e Benessere

Priorità strategiche per l’anno 2008 Programmazione socio-sanitaria e riassetto del servizio sanitario regionale.Riqualificazione dell’assistenza e riequilibrio economico-finanziario delle aziende sanitarie.Aumento delle infrastrutture sanitarie.Promozione della salute della collettività piemontese, con una maggiore attenzione alle persone.

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La sanità come bene di tutti non richiede solo interventi per una più efficiente gestione delle risorse attraverso azioni di razionalizzazione e riqualificazione della spesa ma, soprattutto, l’innalzamento della qualità delle prestazioni erogate ai cittadini con nuovi investimenti in strutture, ricerca e tecnologie, nonché interventi sul capitale umano, di formazione permanente e di orientamento alle professioni sanitarie. Sono azioni propedeutiche al miglioramento della qualità delle prestazioni quelle che si propongono di ridurre i tempi di attesa dei cittadini, di promuovere una più efficace integrazione e un maggior coordinamento dei servizi sanitari con quelli socio assistenziali, di attivare interventi di prevenzione e di sviluppo di presidi territoriali (Consultori, SerT, ecc.) con la valorizzazione del ruolo del volontariato sociale.

Dal programma di governo 2005-2010

87 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 2

Torino - Piscina Stadio Monum

entale

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Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e nuove progettualità per realizzare le seguenti attività:

Salute: prevenzioneControllo degli alimentiNel 2008, in forma congiunta con il Settore Veterinario regionale, è stata predisposta la programmazione del controllo ufficiale sugli alimenti. Il Piano Regionale Integrato dei Controlli di Sicurezza Alimentare (PRISA) è stato elaborato su base regionale secondo gli indirizzi ministeriali e recepito formalmente dalle ASL che lo hanno utilizzato per la programmazione. Il Piano persegue obiettivi di integrazione ai diversi livelli, regionale e locale, tra i servizi che si occupano di sicurezza alimentare con una programmazione di medio periodo (tre anni).

NutrizioneNel 2008 c’è stato un forte impegno della Regione Piemonte e dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) per la costruzione di un sistema per le sorveglianze nutrizionali. Durante l’anno sono state realizzate due importanti indagini quali “Okkio alla salute” ed “Health Behaviour in School-aged Children” (Comportamenti legati alla salute in ragazzi di età scolare) che hanno consentito l’acquisizione di dati su condizione nutrizionale, abitudini alimentari ed attività fisica di un campione di circa 18 mila bambini ed adolescenti. Sono stati inoltre attuati la maggior parte degli interventi previsti dal Piano regionale di sorveglianza e prevenzione dell’obesità, per l’attuazione di interventi di prevenzione nei soggetti a rischio mediante attivazione/implementazione di:

sportelli informativi nutrizionali;ambulatori di counselling individuale e di gruppo;progetti aziendali multidisciplinari per la prevenzione dell’obesità.

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Prevenzione del rischio clinicoIl 31 marzo 2008 la Regione Piemonte ha approvato le nuove linee guida regionali per accrescere la sicurezza e la qualità delle cure negli ospedali piemontesi, con la creazione in ciascuna azienda sanitaria di un’“Unità di gestione del rischio clinico”. Compiti di quest’ultima saranno la diffusione di normative e protocolli all’interno dell’azienda, la raccolta e l’analisi della casistica degli incidenti e il coordinamento delle azioni da intraprendere per contenerli.

Vaccinazione anti-Papilloma virus: la strategia piemontese

Sorveglianza del morbillo L’introduzione dell’attività di sorveglianza epidemiologica dei casi di sospetto morbillo e di conferma di laboratorio, a partire dal 2005, ha permesso di analizzare, affrontare e risolvere le criticità emerse con gli operatori dei servizi vaccinali e con quelli dedicati alla sorveglianza delle malattie infettive, consentendo di gestire correttamente il focolaio epidemico manifestatosi in Piemonte nell’autunno 2007 e sviluppatosi in un’epidemia che nel 2008 ha interessato l’intera regione (più di 3.000 casi di sospetto morbillo indagati, più di 1.000 i casi confermati e più di 1.000 quelli probabili).La Regione Piemonte ha così contribuito all’attuazione del Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMRc).

In seguito all’Intesa tra Governo e Regioni relativamente alla “Strategia per l’offerta attiva del vaccino contro l’infezione da HPV in Italia”, è stata definita la strategia vaccinale anti-papilloma virus umano (anti-Hpv) in Piemonte. L’offerta vaccinale è gratuita ed è doppia rispetto a quanto previsto dal Ministero della Salute: si rivolge, infatti, non soltanto alla fascia di età di 11 anni (16.935 bambine in Piemonte), ma anche a ragazze quindicenni nate nel 1993 (17.656), due fasce per le quali la vaccinazione risulta più efficace, in quanto si presume non sia ancora cominciata l’attività sessuale.

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Promozione della cultura della sicurezza nelle scuole

Nel corso del 2008 sono state liquidate tutte le domande presentate nell’ambito del Bando scuola sicura, finalizzato alla concessione di contributi alle scuole per progetti mirati alla realizzazione di iniziative di promozione della cultura della prevenzione degli infortuni e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Comitato Regionale di CoordinamentoNel 2008 la Regione Piemonte ha formulato alcune proposte riorganizzative del Comitato Regionale di Coordinamento (CRC) istituito nel 1998 ed ha proceduto alla rideterminazione della sua composizione, delle sue articolazioni e delle sue funzioni. Il CRC si occupa di coordinare la vigilanza da parte dei vari soggetti che hanno compiti in campo di sicurezza del lavoro: SPRESAL (Servizi di prevenzione sanitari negli ambienti di vita e di lavoro dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL), Ispettorato del lavoro, Vigili del Fuoco, INAIL, ecc.. Il Comitato, presieduto dalla Regione, è composto dalle parti sociali (organizzazioni sindacali e datori di lavoro) e dai vari enti.

AIDS: Piano di lotta alle infezioni sessualmente trasmissibili e all’HIVNegli ultimi 9 anni, circa 2.800 persone in Piemonte hanno scoperto di aver contratto l’infezione da HIV, con una media di circa 300 casi l’anno. È inoltre in crescita il numero totale delle persone che vivono con l’infezione da HIV/AIDS, che ha raggiunto all’inizio del 2008 le 7.000 unità.La Regione Piemonte ha pertanto deciso di adottare un piano di lotta alle malattie sessualmente trasmissibili e all’HIv/AIDs, ponendo in primo piano la prevenzione e identificando due target: da un lato la popolazione sessualmente attiva nel suo complesso e dall’altro le persone più minacciate a causa di condizioni vulnerabili o in fasi particolari della propria vita, per cui verranno elaborati progetti di prevenzione specifica. Sono attualmente attivi in Piemonte 8 Centri Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST) a Torino (3), Asti, Biella, Cuneo, Novara e Verbania, oltre a un Punto Infezioni Sessualmente Trasmissibili a Collegno.Il secondo pilastro del piano adottato è quello legato alle cure dei malati di AIDS e alla promozione della qualità della loro vita.

Centro regionale amiantoNel 2008 è diventato operativo il Centro regionale per la ricerca, la sorveglianza e la prevenzione dei rischi da amianto di Casale Monferrato. La Giunta ha provveduto alla nomina del comitato strategico e di quello tecnico-scientifico dell’ente e all’approvazione del programma di attività del Centro, a cui sono stati destinati 500 mila euro nel 2007 (finanziamenti statali) e 250 mila euro nel 2008 (finanziamenti regionali).

Promozione della salute

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Animali da affezione e anagrafe caninaNel 2008 la Regione Piemonte ha previsto che nell’ambito delle Aziende Sanitarie Locali gli interventi di sanità pubblica veterinaria riferiti agli animali da affezione vengano riorganizzati per garantire una più efficace ed uniforme erogazione in relazione alle specifiche esigenze locali, favorendo l’accessibilità dei cittadini ai servizi. La creazione degli sportelli presso le AsL e dello sportello regionale presso il presidio multizonale di profilassi e polizia veterinaria di Alessandria hanno richiesto un contributo finanziario pari ad 310 mila 900 euro.

Dal luglio 2008 è on line l’anagrafe canina regionale (www.arvetpiemonte.it), il registro dei cani identificati con microchip o tatuaggio in Piemonte. Obiettivo del servizio, ad accesso libero, è quello di fornire i riferimenti utili per rintracciare il luogo di custodia di un cane e il suo legittimo proprietario, nel rispetto della tutela della privacy del cittadino, attraverso l’inserimento del codice del tatuaggio o del microchip. Dal sito è inoltre possibile visionare l’elenco di tutti i servizi veterinari delle ASL, con i recapiti telefonici e gli indirizzi, e accedere al sito dell’anagrafe canina nazionale.

www.arvetpiemonte.itanagrafe canina regionale on line

Torino - Piazza San Carlo

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Salute: assistenzaVerso una rete regionale delle medicine non convenzionaliNel 2008 la Regione ha aperto ufficialmente le porte alle medicine non convenzionali, istituendo un apposito Coordinamento regionale tecnico-scientifico delle medicine non convenzionali con il fine di istruire ed approfondire le relative tematiche e favorirne l’integrazione nel servizio sanitario regionale in conformità alle indicazioni di cui al Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2010. È stata effettuata una ricognizione e valutazione dei servizi che all’interno delle aziende sanitarie piemontesi già erogano questo tipo di prestazioni, per poi passare alla fase operativa di integrazione di agopuntura, fitoterapia e omeopatia all’interno del Sistema Sanitario Regionale. L’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari (ARESS) ha inoltre attivato un sistema di monitoraggio automatico per valutare i modelli organizzativi e regolamentari presenti nelle altre regioni italiane e in ambito europeo.

Assistenza residenziale a favore di persone anziane non autosufficientiLa Regione, in accordo con gli attori del territorio, ha previsto entro fine 2009 l’applicazione sull’intero Piemonte di un nuovo modello di assistenza residenziale per anziani non autosufficienti. Si tratta di un modello organizzativo in cui la risposta ai bisogni di residenzialità non è più rigidamente ancorata a statiche tipologie strutturali, ma viene invece modulata in modo flessibile, in relazione agli specifici bisogni delle persone assistite descritti nel progetto individuale, attraverso un ventaglio più ampio e articolato di interventi, distinti in tre fasce d’intensità assistenziale ed in altrettanti livelli di complessità di prestazioni.A ciascuna fascia d’intensità assistenziale e relativo livello è correlata una tariffa definita a livello regionale, suddivisa in una quota a carico del Sistema Sanitario Regionale (dal 50% al 57,7% in relazione all’intensità assistenziale) e nella restante quota a carico dell’Utente/Comune. Il percorso porterà pertanto anche all’uniformazione, su tutto il territorio regionale, delle tariffe corrisposte per ciascuna tipologia di inserimento residenziale.

Tutela della salute degli anzianiNel campo della tutela degli anziani, nel marzo 2008 la Giunta regionale ha approvato la delibera “Cartella Geriatrica dell’Unità di Valutazione Geriatria e Linee guida del Piano Assistenziale individuale”. La Cartella Geriatrica contiene strumenti di sostegno alla valutazione clinico-diagnostica e sociale della non autosufficienza validi per tutto il territorio regionale. Tali strumenti sono a supporto dalla professionalità sanitaria e sociale di coloro che li utilizzano. Pertanto l’Unità di Valutazione Geriatria, attraverso un approccio globale sanitario e sociale dell’età avanzata, predispone un progetto per l’anziano non autosufficiente, tenendo soprattutto in considerazione la sua volontà su come vivere e affrontare la non autosufficienza.

DiabeteNel 2008 è stato definito, nell’ambito del Tavolo tecnico integrato con la rappresentanza dei pazienti (Associazione Nazionale Diabetici-FAND), il protocollo operativo per la gestione integrata del diabete mellito tipo 2 dell’adulto in piemonte. È stato stabilito che, nell’attuazione del percorso per la presa in carico dei pazienti in gestione integrata, sarà cura dei competenti servizi aziendali provvedere all’aggiornamento dei dati relativi alle persone iscritte nel Registro Regionale Diabete (RRD). È stata inoltre realizzata una campagna informativa regionale per promuoverne la conoscenza del Protocollo da parte dei cittadini.

Assistenza sanitaria penitenziariaNel 2008, a garanzia della continuità dell’assistenza sanitaria in carcere, la Regione Piemonte ha adottato i provvedimenti necessari per la presa in carico delle funzioni sanitarie in ambito penitenziario da parte del Servizio Sanitario Regionale e ha dato inoltre mandato alle ASL sedi di carcere di assicurare, attraverso i referenti aziendali precedentemente individuati, la realizzazione del processo di riordino della Sanità Penitenziaria nel territorio di pertinenza, secondo le direttive della Regione.

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Linee guida per la revisione dei sistemi di emergenza-urgenza sanitariaIl 14 aprile 2008 la Regione Piemonte ha approvato le direttive per le Aziende sanitarie Locali in merito all’organizzazione dell’attività di emergenza sanitaria (territoriale ed ospedaliera) volte al raggiungimento dell’omogeneità e della massima efficacia su tutto il territorio regionale.Il documento, elaborato da un gruppo di lavoro appositamente costituito, partendo dall’analisi dell’attuale rete dell’emergenza territoriale e in prospettiva della sua integrazione con l’emergenza ospedaliera, che costituisce obiettivo primario dell’intera azione di programmazione, delinea le strategie organizzative ed operative necessarie al raggiungimento delle indicazioni contenute nel Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2010.

Piano regionale sangue e plasmaCon Deliberazione della Giunta Regionale, il 31 marzo 2008 sono stati definiti i requisiti minimi strutturali e organizzativi per le Unità di raccolta di sangue a scopo trasfusionale, atto essenziale per il miglioramento della qualità dei servizi e propedeutico all’accreditamento degli stessi.

Ictus: nuove linee guida per migliorare il trattamento dei pazienti negli ospedali piemontesiNel 2008 la Regione Piemonte ha approvato le nuove linee di indirizzo per ottimizzare i percorsi di trattamento dei soggetti colpiti da ictus, che rappresenta oggi in Italia la prima causa d’invalidità permanente, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte. Le ASL hanno tempo fino al 30 giugno 2009 per elaborare, ciascuna sulla base del proprio territorio, il piano per l’attuazione delle disposizioni regionali.

Prosegue, inoltre, la partecipazione al progetto di ricerca interregionale sulle gravi cerebrolesioni acquisite, di cui la Regione Piemonte è capofila per la fase acuta.

Attività di diagnosi citologica e di screeningLa Regione Piemonte ha approvato nel novembre 2008 la riorganizzazione dell’attività di diagnosi citologica vaginale sia per lo screening sia extrascreening e le indicazioni operative alle ASL, con l’istituzione del Centro Unificato per l’integrazione ed il coordinamento dell’attività diagnostica citologica da screening.

Fornitura di latte artificiale alle mamme impossibilitate ad allattareLa Regione Piemonte, all’interno del progetto “Protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno: verso una Regione amica di mamma e bambino”, ha deciso di fornire gratuitamente latte artificiale sostitutivo del latte materno alle donne che, previa certificazione del pediatra del punto di nascita o del medico di medicina generale che controindichi l’allattamento al seno, rientrino in una delle situazioni definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Fondo Nazionale Lotta alla DrogaNel luglio 2008, nell’ambito del Fondo Nazionale Lotta alla droga, la Regione Piemonte ha definitivamente approvato l’organizzazione dei Dipartimenti delle dipendenze e sono stati formalmente avviati i piani integrati di prevenzione e cura con il coinvolgimento delle istituzioni, dell’associazionismo e del cosiddetto “privato sociale”. Dal mese di settembre 2008 l’Assessore competente ha incontrato tutti i soggetti interessati del pubblico e del privato sociale, compresi i referenti degli enti locali e di tutte le ASL del Piemonte, per presentare formalmente i piani locali delle dipendenze e della salute mentale.

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Una spesa razionaleEsenzione dal ticket sui farmaciDa inizio 2008 è disponibile sul sito della Regione Piemonte, all’indirizzo www.regione.piemonte.it/sanita/comunicati/dwd/esenzione.pdf, il modulo dell’autocertificazione necessaria ad ottenere l’esenzione dal ticket sui farmaci di Fascia A, quelli cioè considerati essenziali o destinati alla cura di patologie croniche, che dal 1 gennaio 2008 è stata estesa a tutti i cittadini, indipendentemente dall’età, il cui nucleo familiare fiscale non abbia un reddito superiore a 36.151,98 euro. La richiesta dell’attestato di esenzione può essere effettuata in qualsiasi momento e consegnata presso tutti gli sportelli delle Aziende Sanitarie della Regione.

Programma assicurativo regionale 2008-2010La Regione Piemonte ha affidato all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista di Torino l’incarico di gestire per conto della Regione il programma di assicurazione 2008-2010. Il programma comprende un Fondo speciale di 20 milioni di euro annui e due livelli assicurativi, il primo, per garantire i rischi per sinistri eccedenti i 500 mila euro; il secondo, a copertura dei rischi catastrofali, per un massimale complessivo di 15 milioni di euro per sinistro. In particolare, con il provvedimento, sono state affidate all’Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO) San Giovanni Battista - Molinette di Torino, le seguenti attività:

stipula, per conto della Regione, dei contratti di assicurazione di cui al programma assicurativo, previa ricerca del contraente in conformità alla vigente normativa;costituzione sul proprio bilancio del Fondo speciale finanziato dalla quota di spesa sanitaria di competenza di ogni singola Azienda Sanitaria Regionale;gestione, con decorrenza dal 1 gennaio 2008, del programma di assicurazione 2008-2010 per la copertura dei rischi di natura sanitaria della Regione Piemonte, con riserva di valutare nel corso del primo anno di attività la eventuale opportunità di estendere la gestione del programma anche ad altre Aziende Sanitarie Regionali.

Centralizzazione degli acquistiNel corso dell’anno la Regione Piemonte ha provveduto alla razionalizzazione delle politiche di acquisto dei beni di consumo e dei servizi intermedi e di investimento, delineando un nuovo modello organizzativo “a rete”. Le azioni sono state:

Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2010Nel corso del 2008 sono stati adottati numerosi provvedimenti regionali in attuazione del piano socio sanitario regionale 2007-2010, relativi agli obiettivi individuati dal piano di rientro del disavanzo economico della Sanità. Si tratta di un piano triennale con il quale la Regione deve dimostrare di aver operato, con azioni di razionalizzazione e riorganizzazione, in modo da garantire l’autosufficienza del sistema (evitare il ricorso a fondi integrativi che comportano aggravio fiscale per i piemontesi) per:

migliorare le porte di ingresso ai servizi sanitari: approvazione dell’Accordo regionale della medicina generale per l’avvio dei gruppi di cure primarie e le case della salute, in costituzione nelle ASL piemontesi;garantire l’accesso integrato ai servizi socio-sanitari: finanziamento di progetti per l’attivazione dello Sportello unico dell’accesso ai servizi distrettuali e l’elaborazione di linee di indirizzo per la presentazione dei progetti;sviluppare le azioni e i programmi di intervento del percorso nascita: definizione di obiettivi ed indicatori del percorso nascita;sviluppare la programmazione integrata delle attività dell’area delle dipendenze: approvazione delle disposizioni regionali in materia di organizzazione dei Dipartimenti di patologia delle dipendenze e indicazioni per la predisposizione dei Piani locali delle dipendenze.

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lo sviluppo di un modello organizzativo a rete nell’ambito del processo di approvvigionamento di beni e servizi in ambito sanitario, che prevede diversi livelli di aggregazione sovra-aziendale degli acquisti;l’avvio dei contatti con la società regionale costituita per operare nel settore, SCR-Società di Committenza Regionale, al fine di pianificare le politiche di acquisto ai vari livelli evitando il sovrapporsi di iniziative.

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Pianificazione sanitaria regionaleIl processo di pianificazione sanitaria regionale è stato accompagnato dall’emanazione degli indirizzi alle Aziende Sanitarie Regionali (ASR) per lo sviluppo del processo di programmazione aziendale, mediante lo strumento dei piani di riqualificazione dell’assistenza e di riequilibrio economico-finanziario (prr). Il processo è stato avviato nel biennio 2006-2007 e sviluppato successivamente, per il triennio 2008-2010, definendo le somme a disposizione delle ASR per il 2008-2010. La Giunta Regionale, ha preso atto dei PRR aziendali, approvando gli obiettivi generali e specifici per il triennio e gli obiettivi di riequilibrio economico-finanziario per l’anno 2008, definendo il finanziamento netto e il tetto della spesa di personale per il 2008.Successivamente la Regione ha richiesto alle Aziende Sanitarie Regionali la revisione del Conto Economico preventivo 2008, ha monitorato trimestralmente l’andamento gestionale delle ASR sulla base dei CE trimestrali e ha impartito ulteriori indirizzi relativi alla rilevazione del costo del personale e all’aggiornamento delle previsioni economico-gestionali 2008.

Regolamentazione dell’offerta di servizi sanitariRelativamente ai rapporti con i soggetti erogatori di servizi sanitari, la Regione Piemonte ha istruito gli atti amministrativi necessari per ridefinire il sistema di regolamentazione dell’offerta mediante: la definizione del fabbisogno di prestazioni sanitarie e della conseguente capacità produttiva; la determinazione delle competenze riservate alla Regione e alle Aziende Sanitarie Regionali; l’approvazione degli schemi di contratto con i soggetti erogatori privati e di accordo contrattuale con i presidi.

Ricerca Sanitaria Finalizzata Nell’anno 2008 la Regione Piemonte ha avviato le procedure relative a due bandi per il finanziamento di progetti di ricerca sanitaria finalizzata al miglioramento del servizio sanitario regionale e avente per oggetto lo studio dell’azione dei Servizi Sanitari nelle loro varie articolazioni, ricevendo 1.292 domande, che sono state valutate da un’apposita Commissione giudicatrice. Il secondo bando di ricerca del 2008 ha previsto, per la prima volta, progetti di ricerca presentati da giovani ricercatori di età inferiore ai 40 anni alla data di scadenza del bando, non strutturati e che svolgono attività di ricerca presso le Aziende Sanitarie Regionali.Sono pervenute 101 domande, e i progetti finanziati sono stati 61.

Sistema Integrato Regionale di Sanità ElettronicaIl 21 aprile 2008 la Giunta regionale del Piemonte ha approvato il programma SIRSE (Sistema Integrato Regionale di Sanità Elettronica) che rappresenta il documento di indirizzo regionale per l’evoluzione del Sistema Informativo piemontese in campo sanitario.

AMOS di Cuneo a capitale interamente pubblico

Dal 1 settembre 2008 la società mista pubblico-privata Azienda Multiservizi Ospedalieri Sanitari-AMOS S.p.A. di Cuneo si è trasformata in AMOS Srl, a capitale interamente pubblico e composta dalle Aziende Sanitarie Locali CN1, CN2, AT e dall’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo. Lo ha deciso la Giunta regionale, con una delibera con cui si è preso atto della cessazione della sperimentazione gestionale e si è approvato lo statuto del nuovo ente. La società ha come compito quello di svolgere mansioni correlate all’attività sanitaria: amministrative, di supporto tecnico, di logistica sanitaria, di ingegneria clinica (ad esempio manutenzione di attrezzature medicali) e di ristorazione collettiva nell’ambito delle strutture sanitarie e residenziali. In più, può prestare servizi tecnico-sanitari di supporto all’attività clinica, come nell’ambito del laboratorio analisi, della radiodiagnostica e del supporto tecnico-logistico alberghiero.

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Edilizia sanitaria

Nuovi ospedali

La Regione Piemonte ha varato nel giugno 2008 un nuovo programma di interventi di edilizia sanitaria, che, accanto all’acquisto di nuove attrezzature, comprende una lunga serie di lavori di ristrutturazione, adeguamento e nuova costruzione. L’impegno previsto per il 2008 è di circa 99 milioni, per il 2009 di 50 milioni e per il 2010 di 49 milioni.I finanziamenti vanno ad aggiungersi ai 260 milioni di euro per 47 interventi tra nuove costruzioni, ristrutturazioni e acquisto attrezzature, resi disponibili con l’Accordo di programma firmato con il Ministero della Salute nel marzo 2008 a cui seguirà un nuovo Accordo per circa 166 milioni.

Il 3 aprile 2008 è stato sottoscritto l’Accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale della valle Belbo (AT). Il progetto concerne la realizzazione di un edificio di 47 mila metri quadrati. Il costo del primo stralcio della struttura, ammontante a 39 milioni 700 mila euro, verrà coperto per 12 milioni di euro con risorse derivanti dall’Accordo di programma sull’edilizia sanitaria siglato nel marzo 2008 da Regione e Ministero della Salute e per 2 milioni e 700 mila euro con i proventi che deriveranno dall’alienazione del vecchio presidio ospedaliero di Nizza Monferrato. I restanti 25 milioni di euro verranno messi a disposizione dalla Regione con la prenotazione di 5 milioni sul bilancio 2009, di 10 milioni sul bilancio 2010 e dei 10 milioni rimanenti sul bilancio 2011.Il secondo piano dell’opera, invece, per una spesa di 9 milioni 600 mila euro, verrà finanziato con uno stanziamento sul bilancio 2012.

Sempre nell’aprile 2008, è stato firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione della “Città della salute e della scienza” di novara. Il nuovo ospedale sarà un polo di eccellenza, studiato per fornire assistenza sanitaria di alta qualità e comfort, affiancato da attività didattica e di ricerca avanzata della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e aperto alla collaborazione con il mondo dell’impresa e della tecnologia all’avanguardia. Soggetto attuatore dell’opera sarà l’Azienda Ospedaliera Universitaria. L’investimento complessivo previsto è di circa 363 milioni di euro.

Nel settembre 2008 è stato firmato il Protocollo d’intesa finalizzato all’elaborazione di uno studio di fattibilità per il nuovo ospedale di Alessandria, per cui la Regione ha stanziato 500 mila euro.

Ristrutturazione dell’ospedale di Moncalieri

La Regione Piemonte ha approvato nel 2008 un finanziamento di 2 milioni e 400 mila euro a favore dell’ASL TO5, destinato alla realizzazione di un nuovo fabbricato dell’ospedale di Moncalieri da adibire a sede del laboratorio di analisi. Lo spostamento di quest’ultimo dall’attuale ubicazione, una volta terminati i lavori, consentirà all’azienda sanitaria di disporre di locali liberi per circa 400 metri quadrati, che verranno utilizzati per l’ampliamento del Pronto Soccorso.

Città della salute e della scienza

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Conferenza degli organismi di rappresentanza degli utenti, del terzo settore e dell’imprenditorialità socialeLa Legge regionale n.18/2007 prevede l’istituzione di un’apposita Conferenza degli organismi di rappresentanza degli utenti, del terzo settore e dell’imprenditorialità sociale in ogni Azienda Sanitaria, quale strumento partecipativo. Dopo un’accurata ricognizione di tutte le iniziative già intraprese, nel 2008 sono state istituite le conferenze aziendali in via sperimentale: questo nuovo organismo si presenta come strumento di partecipazione alla programmazione e valutazione dei servizi a livello aziendale, anche attraverso le apposite strutture e istituti già operanti nelle aziende (Uffici Relazioni con il Pubblico - URP, Strutture per la qualità e l’informazione, Conferenza annuale servizi, organismi e procedure per gestione dei reclami e la rilevazione dei disservizi).Il numero dei componenti, fino ad un massimo di trenta, è stabilito dal regolamento aziendale in modo da garantire in modo democratico la presenza dei soggetti impegnati nella tutela degli utenti e della qualità dei servizi, assicurando anche la funzionalità dell’organismo.

Convenzione Regione - Università Nel 2008 è stata approvata la convenzione regione-Università, al fine di determinare i principi della partecipazione degli Atenei piemontesi al processo di programmazione sanitaria. Tale convenzione, sottoscritta dagli organi di vertice degli Enti interessati (Regione Piemonte, Università degli Studi di Torino ed Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”) in data 15 aprile 2008, prevede la compresenza di due distinti livelli di concertazione per quanto attiene ai rapporti Regione-Università: uno di carattere istituzionale (Comitato d’Intesa), con la partecipazione degli organi di vertice degli Enti; un altro di carattere maggiormente tecnico (Commissione paritetica), specificamente deputato alla predisposizione dei protocolli d’intesa nelle materie indicate dalla legge.Successivamente, è stata disciplinata la composizione della Commissione paritetica Regione-Università, prevedendo anche l’eventuale partecipazione - ove invitati dalla Commissione stessa, nel caso in cui si tratti di argomenti di specifico interesse - dei Direttori generali delle tre Aziende ospedaliero-universitarie della regione (San Giovanni Battista di Torino, Maggiore della Carità di Novara e San Luigi Gonzaga di Orbassano).

Profili e Piani di SaluteNel corso del 2008 è stato definito il percorso di costruzione e monitoraggio dei profili e piani di salute (peps), che consentiranno alle istituzioni, alle amministrazioni locali e a tutti i soggetti coinvolti di stabilire obiettivi comuni per promuovere la salute in tutte le politiche. I PePS sono uno strumento di “orientamento alla Salute” delle varie attività di pianificazione territoriale, basato sulla metodologia della “Valutazione dell’impatto sanitario” cui dovrebbero essere sottoposte tutte le decisioni politico-amministrative con il fine di promuovere la salute agendo sui suoi determinanti non sanitari (il reddito, il lavoro, l’istruzione, ecc). La Legge regionale n. 18/2007 affida ai Sindaci del Comitato di Distretto il compito di analizzare lo stato di salute delle popolazioni (il Profilo) e di scegliere, attraverso un percorso di partecipazione, obiettivi di salute verso i quali orientare le scelte delle amministrazioni e dei vari soggetti sociali coinvolti.

Partecipazione del territorioConferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionaleNel 2007 la Regione aveva già riformulato le competenze e la composizione della Conferenza permanente per la Programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale istituita nel 2000 quale strumento attraverso cui gli enti locali territoriali concorrono alla definizione e alla valutazione delle politiche regionali in materia sanitaria e socio-sanitaria.Nel 2008 è stato approvato il nuovo regolamento che ha disciplinato sia le modalità di funzionamento della Conferenza sia le modalità di raccordo della medesima con la Conferenza permanente Regioni-Autonomie Locali ed è stata ricostituita la Conferenza. Si sono resi necessari approfondimenti per l’individuazione della componente del “terzo settore” poi ricondotta al “Forum del terzo settore” e della rappresentanza delle organizzazioni sindacali (giacché il criterio di maggiore rappresentatività a “livello regionale” fissato dal legislatore, risultava controverso, prospettando soluzioni diverse).

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Una Sanità più attenta alle personeIl conforto della propria fede in ospedaleLa Regione ha stabilito che anche ai pazienti non cattolici ricoverati presso gli ospedali piemontesi verrà assicurata la possibilità di avere il conforto di un rappresentante della propria fede e di utilizzare uno spazio specifico per i propri culti e riti nei momenti peculiari del percorso (nascita, degenza, morte, lutto). Il progetto prevede l’attivazione in tutti i presidi, analogamente a quanto già avvenuto presso le Molinette a Torino, di un servizio di assistenza religiosa/spirituale, oltre che per i cattolici, anche per i cittadini di fede diversa, come i protestanti, gli ortodossi, gli ebrei, i musulmani, i buddisti e gli induisti.

Più trasparenza per la nomina dei primariLa Giunta regionale ha approvato nel 2008 una delibera in cui si definiscono in modo più puntuale le procedure per il conferimento del ruolo di direttore di struttura complessa, nel quadro dell’ambito di riferimento dettato dalla normativa nazionale. La decisione nasce dall’esigenza di introdurre criteri di maggiore trasparenza ed efficienza nella scelta dei primari e di limitare la discrezionalità dei direttori generali, cui resta comunque la scelta finale, visto il carattere fiduciario dell’incarico. L’elemento di maggiore novità è rappresentato dal fatto che il manager dell’azienda sarà chiamato a esercitare la propria scelta non più su un generico elenco di idonei, bensì su una rosa di tre nominativi, selezionati da un’apposita commissione, sulla base dei curricula presentati, dei colloqui individuali e del giudizio su una relazione che ciascun candidato dovrà redigere per illustrare il proprio progetto di organizzazione della struttura complessa che si candida a guidare.

Progetto Educazione Continua in MedicinaNell’ambito del Sistema regionale per la formazione continua in Sanità e dell’istituzione del sistema di accreditamento ECM (Educazione Continua in Medicina) regionale si è costituita ed insediata la Conferenza Regionale per la Formazione Continua in Sanità nonché la Commissione Regionale Tecnico Scientifica ECM.

Campagna sul Sistema Sanitario È stata definita un’immagine coordinata del sistema sanitario regionale, al fine di creare una identità visiva omogenea dell’intero sistema, a supporto della diffusione del Piano Sanitario e dell’attivazione di campagne di informazione su tematiche o patologie specifiche.

trasparenza

efficienza

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Asse 2 poLItICHe soCIALI

Nel programma di governo le politiche sociali sono declinate sulla base delle diverse categorie di beneficiari del sistema di welfare: bambini, anziani, giovani, disabili, immigrati, detenuti ed ex detenuti, persone estremamente povere o a rischio di povertà estrema. L’obiettivo è quello di varare un nuovo Piano sociale regionale e di realizzare interventi che mettano le persone e le famiglie al centro delle politiche di welfare sviluppando nuovi servizi e/o potenziando quelli esistenti (ad esempio: servizi diurni di assistenza “leggera” per anziani con limitata autonomia; centri per le famiglie; strutture residenziali per disabili; affidamento familiare di minori “difficili” e con handicap; baby parking e asili nido). La Regione Piemonte deve, inoltre, avere nuovamente una politica per l’abitazione: un diritto finalmente riconosciuto dal nuovo Statuto regionale.

Priorità strategiche per l’anno 2008 Elaborare un Piano regionale di pianificazione degli interventi in campo sociale, in grado di rispondere in modo più puntuale alle esigenze espresse dai diversi segmenti della popolazione (bambini, giovani, famiglie, anziani, disabili, ecc.).Aiutare le famiglie piemontesi, soprattutto quelle in situazione di difficoltà, e migliorare la sicurezza sul territorio.Garantire una forte attenzione ai bisogni dei giovani.Promuovere l’invecchiamento attivo della popolazione e sostenere l’impegno sociale dei giovani.Garantire maggiore efficienza al sistema dei servizi per persone anziane non autosufficienti e incrementare l’offerta di servizi di supporto domiciliare.Fornire servizi ai disabili per favorire la loro vita indipendente.Promuovere l’integrazione e la qualità della vita dei cittadini stranieri sul territorio piemontese.Gestire il programma casa, programmi ministeriali e nuovi programmi sperimentali in materia di edilizia residenziale pubblica (social housing).

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Dal programma di governo 2005-2010Politiche sociali: un impegno per i diritti e la solidarietà

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Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e nuove progettualità per realizzare le seguenti attività:

Piano sociale per la Regione PiemonteNel 2008 è stata predisposta la bozza del piano regionale sociale a favore di tutti i cittadini e in particolare dei soggetti svantaggiati, che verrà approvato nel 2009. Grande importanza ha avuto nel corso dell’elaborazione il coinvolgimento del territorio: hanno partecipato Enti Locali, Università, Enti regionali, consorzi, cooperative e organizzazioni sindacali per fare sì che il piano fosse condiviso e contenesse il contributo di tutti i soggetti interessati. Il Piano costituisce uno strumento di programmazione fondamentale per assicurare l’omogeneità e l’integrazione delle politiche regionali in materia sociale e socio-assistenziale; esso terrà conto al suo interno anche del Piano socio sanitario regionale e del Programma regionale di sviluppo e indicherà le aree e le azioni prioritarie, nonché i criteri di verifica, valutazione e destinazione delle risorse, al fine di realizzare una rete integrata degli interventi, assicurare livelli omogenei di integrazione socio-sanitaria e l’accesso dei cittadini alle prestazioni. A tal fine, sono stati creati 6 tavoli tematici, fra i quali il tavolo per le politiche della popolazione immigrata e quello delle politiche per i soggetti deboli.È stato compiuto un passo indispensabile per costruire il sistema integrato degli interventi e dei servizi a favore dei cittadini con l’elaborazione delle linee guida dei Piani di Zona.

Famiglie e bambiniNel 2008 la Regione Piemonte ha dato grande importanza al sostegno delle attività dei Centri Famiglia e delle famiglie in situazioni problematiche, ha erogato contributi a favore delle famiglie numerose e potenziato i consultori familiari, ha offerto sostegno alla genitorialità con particolare riferimento ai nuclei monoparentali ed alle madri sole con figli, alle donne

vittime di violenza e maltrattamenti. Ha inoltre promosso interventi per il sostegno della natalità e della prima infanzia e ha sostenuto la promozione degli affidamenti e delle adozioni difficili.Nel corso dell’anno sono stati stanziati per azioni a favore della famiglia 14 milioni 545 mila euro, così suddivisi:

Attività finanziate risorse stanziate (euro)Centri famiglia 1.250.000Potenziamento centri 1.000.000Famiglie problematiche 1.900.000Famiglie numerose 2.200.000Consultori 3.600.000Asili 1.354.850Affidi 1.353.000Adozioni 537.869Gemelli 50.000Casa Oz 50.000Sostegno genitorialità e donne vittime di violenza 1.000.000

Pedofilia 250.000totALe 14.545.719

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Centri per le famiglie La Regione sostiene le attività riguardanti i Centri per le Famiglie, le cui attività prevalenti sono:

sportello informativo sui servizi e gli interventi a favore delle famiglie;sostegno alla coppia e mediazione familiare;consulenza psicologico-educativa per il sostegno alla genitorialità;attivazione di gruppi di auto-mutuo aiuto (per genitori affidatari, adottivi, di figli disabili, ecc.);incontri in luogo neutro;consulenza legale;mediazione culturale;audizioni protette.

Nel 2008 è stato previsto un finanziamento complessivo di 1 milione 250 mila euro, con l’obiettivo di proseguire le attività anche nel 2009, mentre un ulteriore finanziamento di 1 milione di euro è stato destinato alla promozione di idee progettuali mirate al potenziamento, alla diffusione capillare e al coinvolgimento delle associazioni e delle organizzazioni no profit nelle attività dei Centri.

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Sostegno alle famiglie in situazioni problematiche

Nel 2008 è stato assegnato un finanziamento di 1 milione 900 mila euro per gli interventi di sostegno alle famiglie in situazioni problematiche, affinché i servizi socio-assistenziali del territorio attivino tempestivamente per tutto il primo anno di vita dei figli (estensibile fino al terzo) interventi di supporto alla famiglia che incontri delle difficoltà, siano esse di tipo economico, oppure legate a disabilità, patologie o al numero di figli neonati (si pensi al caso di una nascita gemellare).

Famiglie numerose La Regione Piemonte ha finanziato con 2 milioni 200 mila euro la sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiori a quattro. Gli interventi sono stati rivolti alla riduzione delle tariffe concernenti: la tassa di raccolta dei rifiuti solidi urbani; l’erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua; la fruizione dei servizi del trasporto pubblico locale e di eventuali altri servizi pubblici; la fruizione dei servizi sociali ed educativi (servizio mensa scolastica, trasporti, servizi integrativi); la fruizione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.

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Politiche di sostegno alle famiglie

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Interventi per il sostegno della natalità e della prima infanziaNella loro struttura attuale, la maggior parte dei nuclei familiari risulta composta soltanto da genitori e figli, con tempi ed orari di lavoro, di studio, di vita non facilmente conciliabili, in contesti dove, sempre più spesso, è difficile trovare supporto continuativo nell’ambito della rete familiare (i nonni sono troppo anziani, vivono lontano, oppure, ancora giovani, lavorano, o sono a loro volta impegnati in compiti di cura degli anziani della famiglia) o delle risorse informali del territorio. La Regione Piemonte ha pertanto destinato nel 2008 1 milione 354 mila euro per il prolungamento dell’orario di apertura degli asili nido comunali, la promozione di nuove convenzioni tra Comuni sede di asilo comunale e Comuni privi di qualsiasi tipologia di servizi per la prima infanzia, il sostegno alle famiglie che ricorrono ai servizi privati (nidi, micro nidi, baby parking e nidi in famiglia) in assenza di servizi pubblici.

Potenziamento dei servizi di asilo nidoL’anno 2008 è stato dedicato al potenziamento della rete di servizi per la prima infanzia. Con l’approvazione del bilancio regionale 2008 è stata effettuata la prima assegnazione contributiva a favore di 45 domande per un totale di 12 milioni 503 mila euro. Questi progetti porteranno alla realizzazione di 1.146 nuovi posti bambino, previsti all’interno del programma che prevede complessivamente la creazione di 1.900 posti. Le candidature idonee al finanziamento riguardano in maggioranza Comuni (67%) e programmano dei servizi che prevedono il coinvolgimento nell’utilizzo di 173 Comuni piemontesi. Sono inoltre in gestione procedimenti di finanziamento che interessano oltre 450 interventi per un totale di circa 3.300 nuovi posti e 6.700 posti esistenti in micro-nidi e asili nido.Parallelamente al programma pluriennale d’investimento per la costruzione di nuovi asili-nido o il loro potenziamento, è stato promosso in via

sperimentale per l’anno scolastico 2008/2009 un piano regionale per la riduzione delle liste di attesa per l’accesso ai servizi di asilo nido comunale. Partendo dalla considerazione che in molti Comuni, soprattutto nelle aree marginali, la costruzione ed il mantenimento di nuovi asili-nido pubblici non sarebbe economicamente sostenibile nel tempo, si è deciso di adottare un intervento calibrato ad hoc dando l’opportunità di accesso a posti asilo privati alle stesse condizioni economiche di un posto pubblico; la differenza di costo tra la tariffa privata e quella pubblica è stata infatti compensata dalla Regione.Conseguentemente, mentre al 31 dicembre 2007 erano in lista di attesa 5.148 bambini nei 117 Comuni piemontesi titolari di asilo nido e/o micro-nido comunale, grazie allo stanziamento di 4 milioni 503 mila euro a favore dei Comuni le liste d’attesa sono state abbattute del 18%, garantendo così l’accesso a 948 bambini tra quelli in attesa.

Consultori familiari La Regione ha previsto la promozione di iniziative sperimentali da realizzarsi attraverso protocolli sottoscritti con le ASL per quanto riguarda i Consultori pubblici e con le associazioni e organizzazioni del privato sociale, laddove esistenti, per quanto attiene alla rete dei consultori privati, con l’obiettivo di potenziare il supporto alla genitorialità e gli interventi sociali a favore delle famiglie. Grande attenzione è stata dedicata:

alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza e del maltrattamento intrafamiliare ed extrafamiliare, ai danni delle donne e dei minori;al sostegno alle gestanti e madri in difficoltà ed alla maternità in generale;al supporto delle funzioni genitoriali;al sostegno relazionale e psicologico dei membri della famiglia, nelle diverse fasi del suo ciclo di vita;al sostegno ai nuclei familiari con componenti fragili;alla diffusione della mediazione familiare per le coppie che affrontano la separazione;alle attività di consulenza familiare e sulla sessuologia;alla promozione delle iniziative di auto-mutuo aiuto tra famiglie;all’informazione sui servizi e le opportunità per le famiglie presenti sul territorio.

Nel corso del 2008, il finanziamento complessivo è stato di 3 milioni 600 mila euro, per perseguire l’obiettivo fondamentale di potenziare, nello sviluppo dei progetti, le funzioni dei consultori nell’ambito della prevenzione, con particolare attenzione agli obiettivi sopra descritti.

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GemelliLa Regione promuove da diversi anni la realizzazione del Progetto Gemelli del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, nato con l’obiettivo di studiare la complessità della situazione gemellare per realizzare azioni di sostegno e prevenzione. In data 16 giugno 2008 è stata firmata un’apposita convenzione tra la Regione Piemonte e la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino per la prosecuzione del progetto ed è stato previsto un finanziamento di 50 mila euro.

Casa OzIn linea con il proprio impegno per la riduzione di tutte le forme di disagio individuale e sociale dei minori, la Regione sostiene il progetto Casa Oz, realizzato dall’omonima Associazione Casa Oz onlus di Torino, con l’obiettivo di assicurare attività di sostegno, assistenza e supporto a bambini e ragazzi in età pediatrica con patologie ed alle loro famiglie nell’ambito di una struttura diurna, in un contesto non ospedaliero, ma allo stesso tempo vicino all’Ospedale Regina Margherita, con il quale l’Associazione ha instaurato una collaborazione. Nel 2008 sono stati erogati 50 mila euro per la prosecuzione del progetto.

Sostegno alla maternità, alla genitorialità ed alle donne vittime di violenzaLa Regione Piemonte ha destinato 1 milione di euro per promuovere e potenziare una maggiore diffusione sul territorio regionale di interventi a sostegno delle gestanti e madri in difficoltà, nonché delle donne, sole o con figli, vittime di violenza e maltrattamenti, in una prospettiva di prevenzione di situazioni di rischio, di tutela della maternità, di sostegno alle capacità genitoriali e di protezione delle donne.

Fondo regionale per il sostegno delle vittime di pedofiliaNel 2008 la Regione Piemonte ha destinato, attraverso il Fondo regionale per il sostegno alle vittime di pedofilia, 250 mila euro per interventi di supporto a nuclei familiari al cui interno si è verificato un episodio di pedofilia. In particolare, si fornisce sostegno economico e finanziario sia alle famiglie da cui, per effetto di un provvedimento giudiziario, è stato allontanato il

soggetto che provvede al mantenimento sia alle famiglie che, al di fuori del caso appena citato, dimostrino l’esigenza di cambiamento di residenza ai fini del recupero psico-fisico del minore. Rientrano nella seconda tipologia i casi per i quali sia stata inoltrata una denuncia o segnalazione da parte dei servizi dell’Autorità Giudiziaria per episodi di presunta pedofilia.

Promozione degli affidamenti familiariNel 2008 è stato approvato un finanziamento di 1 milione 100 mila euro per la promozione degli affidamenti familiari, attraverso attività di sensibilizzazione ed informazione, attività di sostegno professionale agli affidamenti, la definizione e/o il potenziamento di risorse di intervento alternative all’inserimento in comunità e l’attivazione dello strumento dell’affidamento professionale.In particolare, la Regione ha approvato l’assegnazione di ulteriori 253 mila 500 euro per la sperimentazione del servizio affidamento professionale per assicurarne l’attuazione fino a fine 2008, prevedendo contestualmente la possibilità di attivazione dello strumento anche da parte di altri soggetti attraverso i finanziamenti per la promozione dell’affidamento familiare.La proposta del Servizio famiglie professionali ha origine dall’esperienza maturata dagli operatori dei servizi in materia di affidamento familiare, al fine di assicurare la possibilità di accoglienza per i minori che non possono vivere nella propria famiglia, ma che potrebbero trarre beneficio dall’inserimento in una famiglia disponibile e adeguatamente preparata all’accoglienza di casi particolarmente problematici (si pensi ad esempio agli adolescenti o a bambini che provengono da esperienze familiari traumatizzanti).

AdozioniLa Regione ha assegnato nel 2008 537 mila euro alle attività di programmazione e di promozione dell’amministrazione regionale nel settore adozioni, finalizzate al sostegno delle 22 Equipes Sovrazonali Adozioni operanti sul territorio piemontese, alla realizzazione dei corsi di preparazione per le coppie aspiranti all’adozione ed alle attività di sostegno alle famiglie nella fase del post-adozione.

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AnzianiNel campo delle politiche per gli anziani, la Regione Piemonte ha emanato il bando per l’avvio a livello sperimentale da parte dei Comuni, singoli o associati, delle Comunità montane e Comunità collinari del Piemonte di progetti di servizio civico volontario delle persone anziane autosufficienti, al fine di riconoscere, stimolare e valorizzare la loro partecipazione alla vita sociale, civile e culturale della comunità nella quale vivono. I volontari anziani svolgono attività che coinvolgono i minori, quali, ad esempio, servizio di prescuola e doposcuola, controllo dell’attraversamento pedonale davanti alle scuole nelle ore di entrata e di uscita degli studenti, il trasporto di disabili, attività legate alla tutela ambientale, quali il ripristino e la manutenzione delle aree verdi comunali.

Nel 2008 sono pervenuti 288 progetti e sono stati impegnati 2 milioni 500 mila euro.È stato inoltre approvato un progetto di sviluppo per soggiorni turistici a favore delle fasce deboli di anziani. L’esperienza pilota, per cui sono stati stanziati 64 mila euro, ha previsto la costituzione di pacchetti turistici settimanali “Aria di montagna” a favore degli anziani a prezzo calmierato, comprendenti sette giorni di pensione completa in montagna, il trasporto alle località prescelte e la partecipazione a escursioni ed eventi previsti nel territorio durante il soggiorno. Hanno beneficiato dell’iniziativa oltre 200 persone.

Il numero di anziani è costantemente in aumento e la condizione di non autosufficienza si manifesta con diversi

gradi di intensità e diverse esigenze di assistenza; in particolare, sono sempre di più le famiglie che vedono la presenza di un anziano non autosufficiente bisognoso di assistenza continuativa. La Regione Piemonte ha pertanto assegnato 12 milioni per interventi economici a sostegno della domiciliarità, cure domiciliari in lungoassistenza, letti di sollievo e semiresidenzialità.

La Regione Piemonte ha avviato il progetto sms HeLp di teleassistenza tramite cellulare per anziani e disabili. È stato attivato un sistema di telesoccorso in mobilità per utenti diretti ed indiretti, per gli anziani e i loro familiari, con il coinvolgimento di 6.500 cittadini, Comuni ed associazioni e l’impegno di 150 mila euro.

Torino - Gran Balon

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Persone diversamente abiliVita indipendente Avendo riscontrato un notevole incremento della grave disabilità motoria dovuta all’aumento delle patologie

invalidanti e dei traumi legati agli incidenti che provocano disabilità permanenti o gravi limitazioni all’autonomia personale, è stata avviata la sperimentazione dei progetti di “Vita indipendente”, che riconoscono alle persone la possibilità di avviare un progetto personalizzato per il recupero di una vita indipendente appoggiati da un assistente personale; questo grazie ad un approccio culturale innovativo da parte degli operatori dei servizi sociali e agli stessi interessati che diventano gli unici gestori del proprio quotidiano. Sono stati stanziati a tal fine contributi pari a 2 milioni 730 mila euro.

Un “Ponte” per le persone audiolese

Con il progetto servizio “Ponte” per persone audiolese, è stata attivata una piattaforma tecnologica che consente al soggetto audioleso di comunicare telefonicamente, coinvolgendo 5 mila persone e l’Ente Nazionale Sordomuti (ENS). Si tratta di un servizio gratuito che consente ai cittadini sordi e con difficoltà di udito, residenti nella regione, di comunicare via SMS, direttamente dal proprio cellulare o via web, previa registrazione.

Progetto EASY WALK Il progetto EASY WALK ha sperimentato un servizio di geolocalizzazione dedicato ai soggetti non vedenti e ipovedenti, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti (UIC). È un nuovo ed importante tassello di un più ampio lavoro svolto nell’applicazione delle nuove tecnologie nel campo del sociale: grazie ad un telefonino, collegato con un navigatore satellitare, le persone con deficit visivo potranno essere guidate nei loro spostamenti in tutta Italia.

Persone immigrate e integrazione socialePiano Regionale Integrato dell’ImmigrazioneObiettivo della Regione Piemonte è stata, nel 2008, la predisposizione e l’approvazione di un documento di programmazione regionale relativo alle politiche dell’immigrazione: è stato quindi predisposto il piano regionale Integrato dell’Immigrazione - triennio 2007-2009 basato su un innovativo approccio multisettoriale degli interventi attraverso un coordinamento tra le politiche sociali, sanitarie, dell’istruzione e della cultura, abitative, formative e del lavoro, delle pari opportunità e di cooperazione allo sviluppo, al fine di operare in un’ottica di programmazione concertata e di integrazione delle competenze tra soggetti diversi. Il Piano è frutto di un capillare lavoro di confronto con gli operatori, sia pubblici che privati, con cui sono stati effettuati numerosi incontri. Particolare collaborazione è stata instaurata con le Province per il loro ruolo fondamentale nell’attuazione e nel raggiungimento degli obiettivi previsti. Il Piano è stato approvato dal Consiglio regionale in data 22 luglio 2008 e ha previsto l’impegno di 3 milioni 504 mila euro. Nel 2008 sono state stabilite le priorità e sottoscritti i primi protocolli. Nel 2009 verranno realizzati i progetti.

Progetto “Italiano, parliamone!”Uno degli obiettivi del Piano Integrato dell’Immigrazione è la valorizzazione e la diffusione della lingua e della cultura italiana. È stata pertanto accolta con grande favore l’opportunità offerta dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali di sottoscrivere un Accordo di programma per promuovere l’insegnamento della lingua italiana a stranieri adulti attraverso il progetto “Italiano, parliamone!”.L’iniziativa è stata messa a punto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale del Ministero dell’Istruzione poiché intende coinvolgere i genitori degli alunni stranieri e altri adulti utilizzando le scuole di ogni ordine e grado come punti di riferimento. Sono state individuate 8 scuole polo, una per ogni Provincia piemontese, a cui sono state assegnate risorse finanziarie e che hanno a loro volta coinvolto dopo un’attenta analisi altre scuole del territorio. Per l’anno scolastico 2008/2009 partecipano al progetto 74 scuole per un totale di 85 corsi. È stata svolta una campagna promozionale con locandine, materiale informativo e un seminario di avvio dell’iniziativa. L’iniziativa ha riscosso un grande successo presso le scuole, i ragazzi e le loro famiglie, i quali hanno espresso la richiesta di ripetere i corsi.

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Piemonte in rete contro la trattaNel 2008 la Regione Piemonte ha messo a punto e avviato il progetto “Piemonte in rete contro la tratta” in cui sono stati coinvolti, in un sistema integrato di interventi, tutti gli attori - pubblici e privati - che avevano sviluppato progetti di protezione e integrazione sociale ai sensi dell’Articolo 18 del Testo Unico Immigrazione e/o dell’Articolo 13 della Legge n. 228/2003 (che riguardano il percorso di assistenza e protezione a persone straniere che intendono sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti dei soggetti dediti al traffico di persone a scopo sessuale), oltre ad alcuni soggetti che partecipano per la prima volta. È stato pertanto costruito un partenariato complesso e articolato su più livelli in grado di garantire lo svolgimento integrato ed efficace delle azioni sui diversi territori della regione.

GiovaniAccordo di Programma Quadro “PYOU: Passione da vendere”Nel 2008 le attività della Regione nel campo delle politiche giovanili sono continuate per rendere operativo l’Accordo di Programma Quadro (APQ) “PYOU: Passione da vendere”, che ha stimolato la predisposizione di Piani provinciali per i giovani in seguito di incontri tenutisi in tutte le Province, al fine di conoscere e comprendere le specificità di ogni singola realtà.In particolare, nel corso del 2008 vi è stato un incremento ragguardevole delle risorse destinate ai piani provinciali di “pYoU: passione da vendere”, che sono passate da 1 milione 500 mila euro degli anni precedenti a 2 milioni 500 mila già stanziati per il 2008, così come per il 2009, cui dovranno aggiungersi i cofinanziamenti delle Province e degli altri attori locali che realizzeranno i progetti.

Coordinamento regionale degli InformagiovaniTra le altre attività svolte a favore dei giovani dalla Regione Piemonte, va segnalata la definizione di un nuovo protocollo del Coordinamento regionale degli Informagiovani tra Regione, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) del Piemonte e Città di Torino, volto a dare un nuovo assetto al sistema in seguito a modifiche introdotte a livello nazionale relativamente al Fondo Politiche Giovanili. A questo è stata associata un’attività di ricerca ed un evento conclusivo svoltosi il 1 dicembre 2008. Questo ha di fatto formalizzato un metodo di funzionamento e raccordo che era sorto e si era andato formando e rafforzando nella regione ben prima che in altre parti d’Italia. Con questo ulteriore passaggio, quella degli Informagiovani del Piemonte si conferma come una delle esperienze leader nel panorama nazionale ed europeo.

Passioneda vendere

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Sicurezza dei cittadiniNel 2008 la Regione Piemonte ha proseguito ed incrementato le iniziative nel campo della sicurezza e della polizia locale: sono stati organizzati corsi di formazione per agenti di Polizia Municipale neo-assunti nei Comuni di Alessandria, Pinerolo, Settimo Torinese, Asti, Vercelli, e specifici corsi di aggiornamento per formatori di educazione stradale nelle scuole, per il controllo dei cronotachigrafi digitali nell’autotrasporto, per il corretto utilizzo degli strumenti di autotutela, sulla violenza domestica e sessuale contro le donne. L’Amministrazione Regionale ha approvato le Linee guida 2008 e le modalità per il trasferimento alle Amministrazioni Provinciali delle risorse finanziarie per gli interventi in materia di sicurezza integrata. Le risorse stanziate per tale progetto ammontano complessivamente a 4 milioni 180 mila euro, così ripartiti:

province risorse (euro)Alessandria 514.938Asti 292.058Biella 181.016Cuneo 495.038Novara 300.018Torino 1.991.518VCO 157.136Vercelli 248.278

È stata inoltre finanziata per 120 mila euro la prima fase del progetto pilota delle Langhe e del Roero in materia di sicurezza integrata che coinvolge 83 Comuni della zona, sulla scorta delle risultanze acquisite attraverso la rilevazione delle criticità del territorio in materia di sicurezza. Il contributo complessivo all’Unione dei Comuni “Colline di Langa e Barolo” ammonta complessivamente a 250 mila euro sul biennio 2008/2009. La Regione ha infine finanziato, con un contributo di 270 mila euro a favore del Comune di Trofarello (TO), la realizzazione di una nuova caserma dei Carabinieri nell’area del Movicentro a Trofarello. Tale contributo è motivato dal fatto che il Comando dei Carabinieri nel Comune è privo di una sede adeguata allo svolgimento dei compiti istituzionali finalizzati al presidio del territorio e alla prevenzione dei fenomeni di criminalità. Sempre in materia di sicurezza è stata organizzata nel luglio 2008 la prima Conferenza regionale sulla sicurezza integrata.

Polizia locale sulle piste da sciL’Assessorato regionale alla Polizia Locale, considerate le competenze di vigilanza ambientale e di vigilanza sulle piste da sci, recentemente riconosciute anche dall’ordinamento regionale agli operatori di Polizia Locale, ha istituito ed organizzato corsi di specializzazione di sci per operatori di Polizia Locale, appartenenti ai Comuni situati nell’arco alpino del Piemonte e con piste da sci sul loro territorio o convenzionati con Comuni che ne sono in possesso. L’obiettivo è quello di formare operatori con alta capacità di intervento, per rendere ancora più presente

capillarmente la Polizia Locale sul territorio. A fronte del costante aumento della pratica sciistica e degli sport invernali si registra infatti un incremento degli infortuni anche mortali sulle piste da sci e diventa quindi prioritario garantire un sicuro esercizio di tali attività sportive: la presenza degli operatori di Polizia Locale offre un ulteriore servizio di sicurezza agli utenti, anche rispetto al fenomeno delle “motoslitte”, nonché di vigilanza del territorio e la salvaguardia dell’ambiente in zone altrimenti inaccessibili nel periodo invernale.

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Tutela del consumatoreLa Regione Piemonte, utilizzando anche le risorse destinate alla Regione dal Ministero per lo Sviluppo Economico ed impegnate nel 2007, ha realizzato nel 2008 attività su più fronti di interesse, oltre a sviluppare azioni già messe in atto precedentemente.La scuola del consumo consapevole, progetto che aveva già mosso i suoi primi passi alla fine del 2007, ha visto nel corso del 2008 dispiegare più pienamente il senso di un rapporto forte e costruttivo con l’istituzione scolastica attraverso la partecipazione di 16 scuole “polo” per la realizzazione di laboratori specifici in materia di consumerismo, capaci di diventare valido riferimento logistico-didattico per le altre realtà scolastiche del territorio.Le scuole coinvolte nel progetto, con l’obiettivo di alimentare un circuito virtuoso basato sulla precisa scelta di investire sulla conoscenza e sull’informazione dei giovani studenti, sono state dieci nella provincia di Torino, tre a Cuneo, una ad Asti, a Biella e nella provincia di Novara.È stata attivata una collaborazione con l’IRES (Istituto Ricerche Economico Sociali del Piemonte) per lo svolgimento di un’attività di ricerca e approfondimento economico-sociale su quelle pratiche di consumo “alternativo” capaci di coniugare l’attenzione alle problematiche sociali ed ambientali con l’intento di conseguire un risparmio di spesa. Sono state istruite le domande di finanziamento e ammessi a contributo 10 progetti, riguardanti la scuola, l’informazione ai cittadini e ricerche su temi di particolare attualità. È stata finanziata l’attività di 60 sportelli del consumatore, con la collaborazione di 12 associazioni regionali di tutela, per il periodo non coperto dai contributi di fonte statale (dal 16 settembre al 31 dicembre). Al sistema associativo sono state complessivamente assicurate risorse pari a 500 mila euro.

Anche nel 2008, dopo positivi esperimenti praticati già l’anno precedente, sono stati organizzati corsi e seminari di formazione rivolti, in particolare, ai quadri delle associazioni di tutela, ai funzionari di enti pubblici e aziende, agli studenti universitari oltre che ai cittadini che desiderassero acquisire maggiori elementi per un consumo più maturo e consapevole.È stata ideata e realizzata una serie di pieghevoli dedicati a temi di particolare attualità e tesi a produrre conoscenza e stimolare curiosità costruttive sulle modalità di superamento di alcuni dei problemi che i cittadini consumatori vivono quotidianamente. Stampati ognuno in 50 mila copie, i dieci vademecum sono stati distribuiti negli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP) delle Circoscrizioni e dei Comuni più popolosi, delle Province e della Regione, delle ASL e degli ospedali piemontesi, oltre che negli sportelli e nelle sedi delle associazioni dei consumatori.È stato realizzato l’opuscolo “Piccola guida al consumo consapevole”, 16 pagine di approfondimenti, consigli ed informazioni ai cittadini nella direzione di un consumo sempre più responsabile. L’opuscolo è stato prodotto nel mese di gennaio 2008, stampato in 200 mila copie e diffuso in collegamento con il quotidiano La Stampa in tutta la regione.Alle medesime tematiche si è ispirata l’agenda del consumatore intitolata “365 giorni di consumo consapevole” che è stata distribuita in 10 mila copie, a fine anno, nelle scuole del consumo consapevole, negli URP della Regione, delle Province, dei Comuni, delle ASL e degli ospedali piemontesi, oltre che spedita agli amministratori regionali e provinciali e ai sindaci dei 1.206 Comuni piemontesi.Per le iniziative attuate direttamente dalla Regione Piemonte le risorse impegnate nel corso del 2008 ammontano a 382 mila euro.

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Contratti di Quartiere IINel corso del 2008 si è proseguito nell’attuazione del programma innovativo ministeriale “Contratti di Quartiere II” cofinanziato con fondi regionali e finalizzato ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione di infrastrutture dei quartieri degradati di Comuni ad alto disagio abitativo ed occupazionale ed al contempo a favorire misure ed interventi per incrementare l’occupazione, per favorire l’integrazione sociale e l’adeguamento dell’offerta abitativa. Nel corso dell’anno sono stati adottati gli atti necessari all’effettiva erogazione dei contributi a favore degli operatori beneficiari.Nello specifico, si è provveduto a prendere atto dell’ammissione a finanziamento dei programmi relativi ai Comuni di Asti, Alessandria, Avigliana, Beinasco, Biella, Borgaro Torinese, Casale Monferrato, Chivasso, Cuneo, Moncalieri, Novi Ligure, Novara, Orbassano, Rivalta, Settimo Torinese, Torino e Venaria ed a fornire ai Comuni ed agli operatori beneficiari indicazioni ai fini dell’erogazione dei contributi, mediante la predisposizione di un’apposita circolare esplicativa.Nel 2008 sono stati liquidati 6 milioni di euro a favore dei Comuni, 6 milioni 700 mila euro a favore delle Agenzie Territoriali per la Casa e 3 milioni 600 mila euro a favore di Cooperative edilizie ed imprese per un totale di 16 milioni 300 mila euro di risorse in parte di provenienza statale (10 milioni di euro) ed in parte regionale (6 milioni 300 mila euro).

Casa e politiche abitative

“20.000 abitazioni in affitto”Relativamente al Programma ministeriale “20.000 abitazioni in affitto”, finalizzato ad incrementare l’offerta di alloggi da concedere in locazione a canone convenzionato, si è proseguito nell’erogazione ai beneficiari (Comuni, Agenzie Territoriali per la Casa, Imprese e Cooperative) delle risorse statali trasferite alla Regione. Nel corso dell’anno sono stati erogati 1 milione 700 mila euro.

“10.000 abitazioni entro il 2012”Nel corso del 2008, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, sono iniziati i primi trasferimenti a favore dei soggetti attuatori ammessi a finanziamento ed inseriti nelle graduatorie approvate nel 2007. Complessivamente sono stati erogati circa 60 milioni di euro ripartiti tra: Comuni per circa 35 milioni, Agenzie Territoriali per la Casa per circa 21 milioni e Cooperative ed imprese per 4 milioni.Come richiesto dalla Deliberazione del Consiglio Regionale di approvazione del Programma casa, gli uffici regionali hanno provveduto con riferimento al primo biennio a redigere il rapporto annuale di attuazione. Tale adempimento, oltre a rispondere ad esigenze di informazione nei confronti del Consiglio medesimo e dei cittadini, garantendo in tal modo la trasparenza dell’azione amministrativa, ha costituito un’azione propedeutica alla predisposizione dei criteri di programmazione del secondo biennio di attuazione che verrà approvato dalla Giunta regionale nel corso del 2009.

Housing socialeGli uffici regionali, nel corso del 2008, con la finalità di sperimentare concretamente le indicazioni fornite dalle Linee Guida in materia di housing sociale approvate dalla Giunta nel 2007, hanno predisposto un Avviso pubblico e la relativa modulistica per la presentazione delle Manifestazioni d’interesse da parte di soggetti attuatori. Le manifestazioni d’interesse presentate sono poi state valutate da una Commissione regionale appositamente costituita, formata da funzionari dell’Ente e da un rappresentante della Compagnia di San Paolo in considerazione della dichiarata disponibilità a partecipare al finanziamento degli interventi con contributi a fondo perduto.A conclusione dei lavori della Commissione regionale è stata approvata la graduatoria degli interventi di housing sociale ammessi a finanziamento. saranno realizzati 112 alloggi e 17 tra residenze collettive, microcomunità e appartamenti per coabitazione. Per la progettazione e per l’acquisizione delle aree e degli immobili è stata destinata la somma di 1 milione 936 mila euro.

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Eliminazione delle barriere architettonicheNel corso del 2008, si è provveduto all’erogazione dei contributi regionali per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Nello specifico, a fronte di 797 richieste di contributo pervenute da parte di invalidi totali per un ammontare pari ad 3 milioni 429 mila euro sono stati erogati 1 milione 551 mila euro andando a soddisfare 355 domande. In considerazione dell’insufficienza di risorse, come già avvenuto negli anni precedenti, sono state soddisfatte, seppur parzialmente, solamente le domande pervenute da parte di invalidi totali; al 31 dicembre 2008, le 946 domande pervenute da parte di invalidi parziali per un fabbisogno complessivo pari a 4 milioni 350 mila euro risultano pertanto ancora insoddisfatte. Tutte le domande insoddisfatte per insufficienza di fondi restano valide anche per gli anni successivi.

Fondo nazionale per il sostegno alla locazioneNel corso dell’esercizio 2008 si è proseguito nell’erogazione ai Comuni dei contributi del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, trasferiti dal Ministero delle Infrastrutture, e del relativo cofinanziamento regionale. Nello specifico, la Regione ha provveduto ad erogare, ai Comuni aventi titolo, quanto trasferito dallo Stato a saldo dell’esercizio 2006 per un ammontare pari ad 1 milione 544 mila euro. Sono stati inoltre ripartiti ed erogati a favore dei 704 Comuni beneficiari 17 milioni di euro trasferiti dal Ministero delle Infrastrutture e 7 milioni 500 mila euro di cofinanziamento regionale relativi all’annualità 2007.

Fondo socialeNel corso del 2008 sono stati erogati, a favore delle Agenzie Territoriali per la Casa, 8 milioni 73 mila euro quali contributi per il pagamento del canone e dei servizi accessori all’abitazione e per la copertura delle situazioni di morosità incolpevole degli assegnatari di edilizia residenziale pubblica.

Prima casa per i giovaniNel corso del 2008 sono cominciate le erogazioni dei contributi a fondo perduto per il recupero dell’abitazione a favore dei 1.400 beneficiari ammessi a finanziamento nel 2007. Nello specifico sono state istruite le pratiche per l’erogazione del contributo a 1.130 beneficiari di cui 293 a saldo e 837 in acconto andando in questo modo a soddisfare, in modo parziale o totale, l’ 80,71% degli aventi diritto.Complessivamente, nel corso dell’anno, sono stati erogati contributi pari a 9 milioni 904 mila euro.

Abbattimento barriere

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architettoniche

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Asse 3 CULtUrA tUrIsmo ComUnICAzIone e InFormAzIone

La rete culturale rappresenta una ricchezza, sia per consolidare il senso di appartenenza e di cittadinanza, sia per far crescere e diversificare l’economia piemontese, come importante fonte di occupazione di qualità, di attrazione di risorse e di leva per lo sviluppo del territorio. L’Asse 3 comprende le politiche di valorizzazione delle realtà culturali piemontesi e della cultura contemporanea e scientifica, la creazione di sistemi che integrano le realtà produttive, i centri di ricerca, l’Università e i centri di eccellenza della produzione culturale piemontese. Il sistema delle regge sabaude Piemontesi rappresenta un bene culturale di importanza mondiale. La loro messa in rete deve unire vocazioni e territori per far nascere nuove iniziative e produzioni culturali. Va sottolineato che il sistema dell’informazione e della comunicazione è un elemento chiave per dare capacità di penetrazione alle politiche di attrazione. L’Asse 3 declina le politiche della comunicazione e quelle del turismo e dello sport, come sistema di gestione dei grandi eventi nazionali e internazionali, ma anche di sviluppo delle competenze acquisite per realizzare politiche di marketing turistico e iniziative di promozione dello sport per tutti. Il turismo deve contribuire in misura più incisiva al processo di diversificazione e di rilancio della nostra economia, secondo logiche di sviluppo sostenibile, di recupero e riqualificazione del nostro patrimonio. Occorre sfruttare il volano delle olimpiadi per valorizzare le competenze costruite con l’organizzazione di Torino 2006 e le strutture sportive.Lo sport è un elemento fondamentale della vita sociale, dell’educazione dei giovani, del miglioramento della qualità della vita, del benessere e della salute individuali, a tutte le età. Anche in questo campo occorre promuovere una cultura della pratica sportiva centrata sul connubio sport salute stili di vita salubri.

Priorità strategiche per l’anno 2008 La cintura delle Regge Sabaude e la Venaria Reale.Il miglioramento dei servizi della rete culturale piemontese.Il decentramento sul territorio piemontese delle attività culturali.La qualificazione del comparto ricettivo per ribadire il ruolo centrale del sistema dell’ospitalità nel turismo piemontese e delle imprese che vi operano.Le eccellenze del settore turistico piemontese: i poli di decentramento e di sviluppo culturale del Piemonte.L’emersione delle eccellenze dei vari comparti (agricoltura, artigianato, commercio, modello turistico).Il mantenimento, lo sviluppo ed un più efficace utilizzo dell’impiantistica sportiva regionale.La comunicazione istituzionale per condividere, coinvolgere e motivare.Il potenziamento delle informazioni agli amministratori e ai dipendenti degli Enti locali.

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Dal programma di governo 2005-2010Le reti, Torino e le “frontiere attrattive”

Torino - Lingotto Fiere, “Fiera Internazionale del Libro”

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Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e progettualità per realizzare le seguenti attività:

La Venaria RealeIl 2008 si è concluso con uno straordinario successo per il Complesso Monumentale della Venaria Reale. Le aspettative, le stime, gli obiettivi e i programmi individuati per il 2008 sono stati largamente superati e i dati che si sono registrati confermano che il Complesso della Venaria Reale si è inserito positivamente nel circuito delle grandi Residenze Europee, nonché nel sistema museale piemontese.Nel corso dell’anno, il Complesso Monumentale ha ospitato ben 690.932 visitatori (235.325 ingressi Reggia, 58.049 ingressi Giardini e 397.558 ingressi Reggia+Giardini) e tanti sono stati gli eventi, le mostre, gli spettacoli, le manifestazioni che si sono svolte presso la Reggia e i suoi Giardini e che hanno realizzato ingressi per ulteriori 95.324 visitatori.La mostra ”L’oro del design italiano” tenutasi dal 24 aprile al 31 agosto, ha registrato in 112 giorni di apertura 16.103 ingressi, mentre la mostra “Antiquari a venaria” in 9 giorni di apertura ha registrato 10.721 ingressi.La mostra “manti reali a Corte” inaugurata il 30 giugno e conclusa il 30 ottobre ha registrato in 109 giorni di apertura un totale di 190.353 visitatori. Considerato il successo ottenuto, la stessa Mostra è stata riaperta al pubblico anche nel periodo natalizio. Dati significativi si registrano anche per la partecipazione di visitatori agli spettacoli che la Reggia e il suo complesso hanno realizzato nel corso del “venaria real Festival” con 68.500 ingressi.L’inaugurazione della Fontana del Cervo nella Corte d’Onore della Reggia, avvenuta il 15 giugno 2008, è stato un evento di portata eccezionale per il valore storico e artistico dell’opera. La fontana, ritenuta perduta dalle fonti archivistiche, è invece emersa nel corso degli scavi archeologici realizzati nella Corte d’Onore e il discreto stato di conservazione ha generato un’attenta riflessione sulla possibilità di rivalorizzare l’antica vasca, obiettivo che è stato raggiunto creando una nuova fontana contemporanea, di grandi dimensioni e tecnologicamente avanzata.La gestione del Complesso La Venaria Reale dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2008 ha realizzato ricavi effettivi per 6 milioni 673 mila euro, pari al 60% dei costi.

Il nuovo percorso di visita della ReggiaIl percorso di visita “La Reggia di Venaria - Teatro di Storia e Magnificenza” è stato inaugurato il 30 giugno 2008 ponendosi in continuità con la grande mostra inaugurale della Reggia del 2007 sulla corte sabauda fra Cinquecento e Settecento, la più visitata in Italia, e ribadendo la scelta della storia e delle arti quale tema principale della Reggia e delle sue mostre: la Venaria si afferma così come una sorta di “portale” non solo del sistema delle residenze, ma dell’intero Piemonte. Un luogo in cui il visitatore può entrare nella cultura di questa regione e della dinastia che vi regnò per quasi mille anni.Gli spazi aulici della Reggia conducono all’interno di una corte che con gli assetti territoriali e urbanistici del sistema di residenze cittadine ed extra urbane, e con il ricorso alle più prestigiose committenze architettoniche ed artistiche, aveva dato corpo e immagine ad uno Stato in grado di competere con le più prestigiose corti europee. L’incantevole scenario della Sala di Diana, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di S. Uberto nella Reggia, i fastosi apparati decorativi dei suoi immensi spazi, che la rendono uno dei più significativi esempi europei dello splendore dell’architettura e dell’arte del XVII e XVIII secolo, e l’allestimento sulla vita di corte rievocata da Peter Greenaway rappresentano la cornice ideale di questo nuovo percorso espositivo che accoglie e accompagna il visitatore lungo

quasi 1 chilometro e mezzo della Reggia, tra piano seminterrato e piano nobile.Il fil rouge della visita rimane la storia della dinastia fra il Cinquecento e la Restaurazione nel suo articolarsi e “rappresentarsi”, così come ci viene restituita attraverso opere di notevole rilevanza storico-artistica acquisite dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo, o concesse in prestito dall’esterno, in particolare con lo straordinario concorso dei Musei e delle istituzioni torinesi e delle Residenze piemontesi, dal Museo Civico d’Arte Antica, alla Galleria Sabauda, all’Armeria Reale, alla Provincia di Torino, così come da Palazzo Reale, da Palazzo Chiablese, dal Castello di Racconigi, dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi e dal Castello di Rivoli che concorrono con eccezionale disponibilità alla realizzazione della “messa in sistema”, condividendone il progetto.Entro giugno 2009 il percorso di visita sarà ulteriormente arricchito con nuove opere ed allestimenti finalizzati ad accentuare il racconto di temi, argomenti, vicende legate alla storia sabauda: in particolare saranno interessate a questi approfondimenti le sale dell’antica Citroniera e del piano seminterrato in generale, mentre il piano nobile della Reggia avrà una nuova area dedicata ai temi storici del periodo della Restaurazione.

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Consorzio di Valorizzazione Culturale “La Venaria Reale”In data 30 giugno 2008 è stato formalmente costituito il Consorzio di valorizzazione Culturale “La venaria reale”, composto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Venaria Reale, dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo. Ad esso sono affidate la Reggia e i Giardini, la Citroniera con le Scuderie e, in seguito, saranno affidate la Villa dei Laghi e parti di Borgo Castello del Parco La Mandria.Il Consorzio si prefigge tra l’altro di predisporre il piano strategico di sviluppo culturale del complesso di Venaria Reale e del Borgo Castello della Mandria, nonché delle relative pertinenze ed a supporto delle attività di pianificazione paesaggistica di competenza del Ministero e della Regione, di reperire le risorse necessarie per l’attuazione del piano, di gestire le attività di valorizzazione dei beni affidati, di provvedere al sostegno economico e supporto agli interventi di ricognizione, regolazione, conservazione e recupero dei beni architettonici, storico-artistici, archeologici e paesaggistici dei siti.

Il Consorzio impiega circa 340 addetti, avendo creato nuovi posti di lavoro e andando in controtendenza rispetto all’attuale crisi economica.

Sito Internet della Venaria RealeNel corso del 2008 il sito della Venaria Reale (www.lavenaria.it), è stato interessato da un’intensa attività di revisione a livello grafico e di implementazione dei contenuti. In particolare sono state aggiunte ed incrementate le sezioni relative a: multimedialità (con filmati e video interviste), photogallery, blog e newsletter, nonché la sezione dedicata all’affitto di spazi presso la Reggia. È stata particolarmente curata la sezione Press Office con quotidiani e costanti aggiornamenti riguardanti i comunicati e le rassegne stampa.Infine è stata potenziata la parte relativa alle informazioni per una visita ottimale al Complesso La Venaria Reale, sia a livello della logistica, della ricettività, che della fruibilità, in quanto il sito è anche fondamentale per il sistema di prenotazioni on line delle diverse attività realizzabili presso la Reggia e i Giardini.Il visitatore della Venaria ha così l’opportunità di iniziare la sua visita già nel momento in cui si connette al sito attraverso il quale è accompagnato, è “coccolato” come ospite. Il sito internet, così potenziato, si è rivelato anche un fondamentale strumento e punto di riferimento non solo per l’utenza esterna ma anche per i numerosi uffici che operano alla Venaria; in primis il call center.Il sito ha raggiunto punte di circa un milione di contatti al mese.

La campagna di comunicazioneLa Regione ha gestito il piano di comunicazione su scala nazionale della Venaria Reale, in particolare attraverso inserzioni dedicate sulle principali testate culturali e turistiche e sui quotidiani nazionali. In rapporto alla Venaria Reale, nel 2008, è stata sviluppata in particolare una campagna di comunicazione, soprattutto a carattere editoriale e audiovisivo, rispetto a due dimensioni:

il “Polo integrato della Venaria”, comprendente la Reggia, Borgo Parco della Mandria; il Trentennale del Parco della Mandria.

La comunicazione efficace ha contribuito a raggiungere il traguardo del milione di visitatori ad un anno dall’apertura della Reggia.

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1.000.000 di visitatori

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Venaria Reale - La Reggia - Immagine di copertina Bilancio Sociale Regione Piemonte 2007

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Cultura

Con l’obiettivo di valorizzare la produzione artistica del Piemonte e promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea presso le scuole per favorire nuova creatività sul territorio piemontese, la Regione Piemonte ha partecipato a diverse iniziative nelle province piemontesi tra cui:

la costituzione della Fondazione Teatro Alessandrino nella provincia di Alessandria;la mostra “Armature guerriere” nel Filatoio di Caraglio e la valorizzazione della Cittadella di Boves con l’esposizione delle opere del Fondo Regionale di Arte Contemporanea (FRAC) nella provincia di Cuneo;il recupero del Broletto nella provincia di Novara;il recupero di Villa Giulia finalizzato alla realizzazione di mostre nella villa stessa con la Città di Verbania nella provincia del Verbano Cusio Ossola;la seconda mostra in collaborazione con la Città di Vercelli e la Fondazione Guggenheim di Venezia nella provincia di Vercelli;un progetto di valorizzazione delle Valli di Lanzo nell’estate 2008 attraverso l’organizzazione di spettacoli teatrali e musicali nella Provincia di Torino.

Per tali iniziative la Regione ha impegnato 1 milione 440 mila euro.

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Eccellenza della Cultura nelle Province

Per favorire la creazione di sinergie a livello territoriale nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e delle attività culturali, rivestono particolare importanza i piani di valorizzazione integrata che costituiscono uno strumento di governance del territorio e rappresentano un interessante preludio e fase di accompagnamento verso possibili sistemi culturali istituzionalizzati.In tal senso, nel 2008 la Regione ha dato l’avvio e il sostegno ai nuovi tavoli di lavoro nel novarese e nell’oltregiogo Alessandrino, accanto alla partecipazione economica e operativa alla gestione dei progetti già in corso in Valle di Susa, nel Pinerolese, nelle Langhe Roero e Monferrato e nel Cusio. Con modalità diverse, nel rispetto delle diversità che caratterizzano i territori interessati, si è lavorato sulla condivisione dei calendari delle attività, sull’individuazione delle tematiche identitarie comuni, sulle forme di partecipazione possibili.

Valorizzazione integrata del patrimonio culturale

Nel corso del 2008, la Regione Piemonte ha attivato numerose attività che hanno visto la partecipazione finanziaria e progettuale di altri soggetti pubblici e privati, in particolare le Fondazioni bancarie che operano sul territorio piemontese. Tra i progetti più rilevanti vi sono il decentramento del regio nel Castello di racconigi, finanziato al 50% dalla Regione, al 25% dalla Fondazione CRT e al 25% dalle Fondazioni della Provincia di Cuneo, per un totale di 1 milione di euro. La Compagnia di San Paolo ha invece partecipato con Regione e Fondazione CRT alla sponsorizzazione del festival delle Giornate musicali di stresa e agli interventi d’urgenza a seguito dell’incendio del Castello di moncalieri. Infine, è stata acquisita dal Comune di Lagnasco una compartecipazione da parte delle Fondazioni bancarie per l’acquisizione del Castello, sul quale la Regione Piemonte aveva investito numerose risorse per interventi di restauro.

Sostegno alla cultura da parte delle Fondazioni

Nel 2008 è stata effettuata la revisione dei contenuti della convenzione tra la Regione Piemonte e il Ministero degli Esteri ed è stato avviato un programma pluriennale di iniziative all’estero, volto a promuovere e valorizzare gli aspetti d’eccellenza della produzione artistica piemontese. Sono state realizzate numerose iniziative all’estero, tra cui alcune mostre in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna a Cracovia e a Praga, l’allestimento della mostra “D come Design” a Wrocław e a Guadalajara, la realizzazione di numerosi spettacoli teatrali e concerti in Sud America.

Convenzione con il Ministero degli Esteri

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È stata nominata una Commissione che valuti e indirizzi i contenuti delle mostre di iniziativa regionale ed è stata creata una rete di collaborazione tra la Regione e i Direttori degli Istituti italiani di cultura all’estero. È stata avviata la circuitazione del Fondo Regionale d’Arte contemporanea, nelle sedi di Vercelli e di Boves, con un’intensa attività didattica rivolta alle scuole.

Promozione dell’arte contemporanea

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Il Museo regionale di Scienze Naturali ha ospitato nel 2008 120 mila visitatori, 30 mila in più rispetto al 2007 con un aumento del 25%. Il motivo di tale incremento sono le numerose iniziative di comunicazione e di divulgazione proposte, in particolare le attività espositive (21) e gli altri eventi (circa 80 conferenze, seminari, presentazioni di libri, filmati, ecc.).È stata avviata la redazione di un “Progetto museologico, museografico e gestionale di rilancio delle attività e del ruolo del Museo” con la collaborazione del personale del Museo e degli altri soggetti interessati per la ridefinizione della “identità” e della “missione”, di un nuovo sistema gestionale ed organizzativo, nonché la riorganizzazione logistica e funzionale degli spazi messi a disposizione.

Museo regionale di Scienze Naturali

Il triennio 2006-2008 ha registrato, nel settore della danza, un significativo sviluppo, in termini di quantificazione e diversificazione dell’offerta, radicamento delle iniziative, allargamento degli orizzonti operativi e incremento dei rapporti di scambio e collaborazione con realtà nazionali e internazionali, frutto di un’azione integrata e, in certi casi, coordinata delle istituzioni pubbliche e degli operatori del settore.In particolare, il progetto interregionale “Spazi per la danza contemporanea”, sottoscritto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Regioni Campania, Lazio e Piemonte e coordinato dall’Ente Teatrale Italiano, ha

costituito occasione di valorizzazione della giovane danza, intesa nelle sue dimensioni di ricerca e sperimentazione, e insieme come opportunità di sperimentare un modello di collaborazione fra più istituzioni pubbliche. La sezione piemontese del progetto ha trovato la sua centralità nel sostegno alla produzione coreografica e in una serie di iniziative, tra cui la prima vetrina regionale realizzata nel marzo 2008, volte a promuovere una rete di scambi e di ospitalità per gli artisti, creando occasioni di conoscenza, confronto e accrescimento artistico. Sono stati impegnati 130 mila euro per l’iniziativa.

Spazi per la danza contemporanea

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Torino - Murazzi del Po

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Nel condividere con gli operatori professionali l’obiettivo di un reale e incisivo rafforzamento della presenza del teatro di prosa piemontese sulla scena nazionale e, in prospettiva, internazionale, la Regione ha individuato e realizzato nel 2008 uno strumento di intervento dedicato in modo esclusivo alla selezione e al sostegno di progetti produttivi di particolare rilievo. È stato così attivato uno specifico intervento a favore della produzione teatrale in Piemonte, con lo stanziamento di 400 mila euro e l’emanazione del bando per accedere al fondo. Sono stati selezionati 4 progetti.

Fondo per la produzione teatrale

Nel 2008 è stato migliorato lo stato di conservazione e la sicurezza delle raccolte bibliografiche di interesse culturale, attraverso il rilevamento dei dati relativi allo stato di ordinamento, all’inventariazione, alla presenza di segni di appartenenza sui volumi, allo stato degli impianti elettrici, d’antifurto e antincendio, alle regole per l’accesso alla raccolta. Sono stati svolti degli incontri con i proprietari e i responsabili a vario titolo della conservazione e della gestione delle raccolte bibliografiche al fine di illustrare i risultati dell’indagine e di discutere in merito ai principi e alle regole cui attenersi.

Raccolte bibliografiche di interesse culturale

Nel 2008 è stato sviluppato un servizio di audioguida per siti turistici e mostre tramite uso di cellulare. La sperimentazione è partita in occasione della nuova collezione del FRAC (Fondo Regionale Arte Contemporanea) e si concretizzerà nel 2009.

Audioguida nei musei

Il Salone del Gusto organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, giunto ormai alla settima edizione, si è tenuto dal 23 al 27 ottobre 2008 a Torino presso il centro fieristico del Lingotto in concomitanza con Terra Madre.Le due manifestazioni hanno compiuto nel corso delle varie edizioni un percorso di avvicinamento e di compenetrazione fino a diventare elementi di un unico grande evento: se nel 2006 il legame tra le due manifestazioni si è accentuato con la coincidenza temporale e la contiguità delle rispettive sedi, Lingotto Fiere e Oval, nel 2008 la terza edizione di Terra Madre è entrata direttamente nel Salone del Gusto sia idealmente come approccio filosofico sia concretamente con una serie di iniziative.

Le novità per il 2008 sono state numerose e hanno rappresentato una prosecuzione del percorso iniziato nel 1996: la presentazione dei Mercati della Terra, luoghi di vendita diretta di prodotti alimentari da contadini e artigiani locali; il lancio ufficiale della seconda fase del progetto dei Presidi, che prevede tra l’altro l’assegnazione di un contrassegno per identificare l’impegno dei produttori verso l’applicazione del buono, pulito e giusto; ma soprattutto, coerentemente con il concetto di pulito, il Salone del Gusto e Terra Madre hanno intrapreso anche un viaggio verso un’impostazione sistemica a basso impatto ambientale.In tal senso la Regione, la Città di Torino, Slow Food, il Politecnico di Torino e altri partner si sono impegnati in un percorso avviato in via sperimentale già nel 2006.Il progetto “Eventi a ridotto impatto ambientale” è stato sviluppato in armonia con le politiche della Regione volte ad utilizzare in maniera più intelligente le risorse che consumiamo e con la campagna “Uniamo le energie” con cui il Piemonte ha deciso di raccogliere la sfida in investire sulle energie rinnovabili, sul risparmio e sulle tecnologie sostenibili. Si è provveduto alla progressiva riduzione dell’impatto ambientale delle due manifestazioni per mezzo di scenari sostenibili di consumo e gestione degli scarti quali: allestimenti in materiale riciclabile che sarà usato per le fondamenta delle strade, eliminazione della moquette, differenziazione del 50% dei rifiuti prodotti, riutilizzo degli imballaggi, biodegrabilità dei materiali per la fruizione del cibo, sistema logistico di trasporto delle merci a ridotto impatto ambientale, approvvigionamento energetico derivato da fonti rinnovabili locali, limitazione delle emissioni di anidride carbonica. Il Salone del Gusto in tal senso è stata la prima manifestazione di tipo fieristico ad adottare questa scelta con l’obiettivo, per l’edizione 2010, di definire linee guida ispirate al concetto buono, pulito e giusto, a cui dovranno aderire tutti gli espositori.

Salone del Gusto e Terra Madre

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Turismo: una Regione che cresce più in fretta del resto d’ItaliaCon oltre 11 milioni 500 mila presenze di turisti in Piemonte, il 2008 ha segnato il miglior risultato di tutti i tempi, superando il record olimpico del 2006 (11 milioni di presenze) e registrando un +12% rispetto al 2007. Dal 2000 ad oggi la crescita del turismo nella regione non si è mai arrestata, incrementando i suoi flussi turistici del +42,9% per le presenze e del +37,3% per gli arrivi, con un trend che cresce più in fretta della media nazionale.Il picco degli arrivi si è registrato in estate, nel mese di luglio, seguito da maggio, segno di un consolidamento della destinazione Piemonte come meta di short break e di eventi di interesse, e più richiesta è la montagna, seguita dalla città di Torino con la sua area metropolitana che si conferma destinazione emergente. Crescita di domanda anche per le colline, mentre si registra una lieve flessione per i laghi, che registrano comunque il secondo miglior risultato dal 2000 ad oggi.

Nel 2008 la Regione Piemonte ha realizzato iniziative di promozione turistica tramite campagne media stagionali, campagne di comunicazione e commercializzazione, inserzioni e promo-redazionali, realizzazione di video, foto e reportage, la partecipazione a fiere e borse turistiche, in collaborazione con Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte (CEIP), Sviluppo Piemonte Turismo e Agenzie Turistiche Locali.

In particolare, nel corso dell’anno, la Regione Piemonte ha predisposto e pubblicato un bando per la concessione di contributi a favore di enti pubblici e associazioni per la realizzazione di manifestazioni e iniziative finalizzate a pubblicizzare o propagandare le risorse turistiche del Piemonte. Sono state presentate 527 domande, di cui 509 finanziate per un totale di circa 3 milioni di euro.

È stato approvato e pubblicato un bando per la concessione di contributi a favore di operatori turistici associati (consorzi) per la realizzazione di programmi professionali finalizzati alla commercializzazione del prodotto turistico piemontese.Sono state presentate 20 domande, tutte finanziate per un totale di circa 600 mila euro.

La Regione Piemonte ha inoltre dato il via alla seconda fase del progetto Infopoint che prevede l’aggiunta di 44 postazioni di informazione turistica da distribuire sul territorio regionale in collaborazione con le Agenzie Turistiche Locali e l’evoluzione dei contenuti e dei servizi offerti al turista.

Valorizzazione e promozione delle risorse turistiche locali

La Regione Piemonte ha collaborato alla gestione delle attività dell’Associazione The World Political Forum e all’organizzazione di tavole rotonde e seminari tematici, con l’obiettivo di contribuire alla definizione dei principi di una governance mondiale volta a conferire ai processi di globalizzazione un carattere solidale e democratico.

The World Political Forum

La Regione Piemonte ha seguito nel 2008 una decina di progetti a valenza “interregionale” ed europea per la promozione del turismo: tra quelli che hanno riscosso maggiore successo vi è Italia for Events.

Italia for Events nasce come una rete di regioni italiane (inizialmente 10, attualmente 17) che, tramite un progetto interregionale cofinanziato dallo Stato, hanno unito le proprie forze per favorire lo sviluppo del sistema congressuale italiano. Finalità principale è la promozione dell’Italia come destinazione congressuale, presentando la gamma di sedi, strutture e servizi che il Paese può offrire. La Regione Piemonte ha aderito al progetto, con l’obiettivo di rilanciare il settore attraverso il miglioramento qualitativo e l’elaborazione di un migliore approccio strategico, una politica di promozione e commercializzazione più coordinata per questo campo che secondo le stime genera quasi il 30% del fatturato totale turistico italiano.

Italia for events

11.500.000 turisti

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Offerta turisticaL’offerta turistica è un complesso e variegato prodotto le cui componenti sono molteplici e i fattori relativi all’ambiente d’accoglienza (spazi naturali, paesaggio culturale, patrimonio storico, servizi) e all’atmosfera d’accoglienza (ospitalità della popolazione locale, cultura, animazione) sono di primaria importanza.

Nel 2008 la Regione Piemonte ha finanziato interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento dei territori turistici, impegnando risorse pari a 15 milioni 787 mila euro a favore di Comuni e loro consorzi, Comunità montane, Province ed enti no profit.Sono stati inoltre finanziati interventi a sostegno dell’offerta turistica a favore del settore alberghiero ed extra-alberghiero, impegnando 8 milioni di euro, e iniziative a sostegno dello sviluppo del turismo religioso, per un totale di 4 milioni 32 mila euro.

Progetto “Piemonte… sei a casa”La Regione Piemonte ha stanziato 1 milione 800 mila euro per l’edizione 2008 del progetto “Piemonte… sei a casa” per l’attivazione di attività tese al miglioramento dell’accoglienza turistica e al rafforzamento delle capacità e della competitività delle imprese turistiche piemontesi.Sono stati finanziati 28 progetti.

Borghi Sostenibili del PiemonteIl progetto Borghi Sostenibili del Piemonte nasce per volontà della Regione Piemonte dall’incontro tra una rete di 10 Comuni, appartenenti alle associazioni “Borghi autentici d’Italia” e “I Borghi più belli d’Italia”, con l’Environment Park, il parco scientifico tecnologico per l’ambiente di Torino. L’esigenza di alcune comunità locali di rinnovare la tipologia di offerta turistica in una chiave di sostenibilità ambientale ha trovato nell’Environment Park quel tessuto di conoscenze

e tecnologie indispensabile per portare a termine un’operazione di rilancio del territorio nel suo complesso già avviata da tempo. All’interno del portale www.borghisostenibili.it si possono trovare, oltre al ricco corredo di informazioni e link alle attrazioni turistiche, tutte le informazioni sulle buona pratiche ambientali che vengono attuate sul territorio: dagli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ai progetti di riqualificazione ambientale e

del paesaggio, dalle strutture in bioedilizia al decalogo del turista sostenibile. Il portale è anche un luogo di confronto tra professionisti del settore e cittadinanza, a cui si ricorre per approfondire argomenti di natura tecnica e ambientale nell’ottica di un sempre maggiore sviluppo della sostenibilità.I Comuni a cui sono indirizzate le attività sono distribuiti su sei province piemontesi.

Nel corso del 2008 la Regione Piemonte ha completato le attività inerenti la predisposizione del piano strategico regionale per il turismo, mirato a definire le strategie per la valorizzazione e la fruizione turistica del territorio e dell’offerta regionale, e del relativo Rapporto Ambientale; è stato dato il via al procedimento di approvazione da parte del Consiglio e al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica. Con le risorse destinate a sostenere iniziative propedeutiche al Piano, sono stati predisposti 5 bandi e avviati 15 “progetti pilota”, presentati e realizzati dalle Province, per un totale di 2 milioni 300 mila euro.Si è provveduto inoltre a un adeguamento e aggiornamento della normativa in materia di regolamentazione dell’offerta turistica regionale.

Piano Strategico regionale per il Turismo

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Turismo accessibileUn territorio che si voglia definire ospitale ed accogliente lo deve essere per tutti. Un turista con bisogni speciali è prima di tutto un turista, ovvero una persona interessata a trascorrere una vacanza piacevole che possa soddisfarne desideri ed attese. L’aumento della fruibilità delle strutture, il miglioramento dell’accoglienza e la capacità di personalizzare l’offerta turistica sono inoltre sinonimo della qualità globale dell’offerta turistica di un territorio. Il turismo per tutti è frutto di una proficua collaborazione tra le realtà turistiche profit e istituzionali e le realtà del terzo settore operanti sul territorio (associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e cooperative sociali), che ben conoscono l’utenza delle persone in difficoltà e con esigenze speciali.

Al fine di coordinare le iniziative relative al turismo accessibile in Piemonte, nel febbraio 2008 la Regione ha istituito un tavolo di coordinamento sulle politiche del turismo accessibile, con rappresentanti regionali, delle associazioni degli albergatori, delle Province delle Agenzie Turistiche Locali e delle associazioni delle persone con disabilità.

È stato inoltre istituito uno sportello di informazione e consulenza gratuita per gli albergatori del territorio in materia di accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche.

TurismabileNato nel 2007 come progetto voluto dalla Regione Piemonte e realizzato dalla CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus, Turismabile è volto alla ricerca e alla valorizzazione sul piano della promozione turistica di ciò che è accessibile a tutti e delle strutture che hanno interesse a diventarlo. Nel 2008, in collaborazione con le Agenzie Turistiche Locali (ATL), sono stati sviluppati e promossi 25 itinerari accessibili e la regione punta inoltre a realizzare la Catena dell’accessibilità al territorio, ossia l’insieme organizzato dei servizi e delle attrattive turistiche accessibili che rendono un territorio fruibile per tutti. L’idea è quella di incentivare e promuovere il Piemonte come destinazione turistica ideale per persone con esigenze speciali, siano esse persone con disabilità motoria, sensoriale, persone con intolleranze alimentari, allergie, patologie croniche, anziani o famiglie con bambini piccoli.

Turin design for allIl progetto Turin design for all ha sviluppato, in collaborazione con lo IAAD - Istituto d’Arte Applicata e Design un sistema progettuale ad hoc sul concetto dell’accessibilità per tutti, prendendo come caso tipo un’analisi ricettiva dell’Hotel Meridien di Torino. Nella seconda fase, sono stati realizzati una mostra con i risultati del progetto e un convegno all’interno delle manifestazioni previste per la Giornata Europea delle Persone con Disabilità.

accessibilità al territorio

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SportIl mondo dello sport in Piemonte comprende oggi circa 8 mila associazioni sportive stimate, 10 mila spazi sportivi, 1.300 palestre private, circa 60 campi da golf e oltre 300 impianti per sport invernali (1.000 km di piste da discesa e 400 km di piste da fondo). Il 25% dei piemontesi pratica regolarmente sport.In Piemonte hanno sede 1 Comitato Regionale CONI, 8 comitati provinciali CONI, 46 comitati regionali di federazioni sportive, 13 di enti di promozione sportiva, 15 di discipline sportive associate e 12 di associazioni benemerite.

Testo Unico regionale dello SportNel 2008 è stato presentato alla Giunta regionale il disegno di legge relativo al testo Unico regionale dello sport. La proposta di Testo Unico è stata inizialmente confrontata con gli attori regionali dello sport, il CONI e le Province che sono stati invitati a formulare le loro osservazioni discusse in sede di Tavolo regionale dello sport.Il testo contiene, tra gli altri, indirizzi riguardanti le politiche pubbliche per la promozione e la diffusione della pratica sportiva, la tutela del praticante sportivo, il coinvolgimento del territorio nella gestione del patrimonio dell’impiantistica.

Il Disegno di Legge sullo Sport è stato presentato nell’ambito dell’annuale Conferenza regionale dello sport, volta a illustrare le politiche sportive della Regione e a condividere e confrontare le stesse con il mondo sportivo.

Impiantistica sportivaIl 3 dicembre 2008 è stata ultimata e presentata ufficialmente in occasione della Conferenza regionale dello sport la banca dati del patrimonio impiantistico sportivo del piemonte. È stato attivato un gruppo di lavoro per il mantenimento e aggiornamento dei dati.Tale banca dati rappresenta uno strumento fondamentale per una migliore e più corretta programmazione di nuovi interventi, ed i successivi bandi relativi all’impiantistica sportiva hanno tenuto conto delle indicazioni emerse dalla ricerca, utili a stabilire le priorità di azione.

provincia spazi sportivi singoli

Impianti sportivi indipendenti

Complessi sportivi

totale realtà sportive

Alessandria 140 329 31 500Asti 127 159 21 307Biella 103 157 11 271Cuneo 272 494 51 817Novara 33 202 22 257Torino 890 892 113 1.895VCO 106 133 10 249Vercelli 60 143 12 215totALe 1.731 2.509 271 4.511

Con apposito bando pubblicato nell’anno precedente la Regione nel corso del 2008 ha assegnato all’impiantistica sportiva 4 milioni 920 mila euro che, uniti alle giacenze presso i fondi di Finpiemonte e Istituto Credito Sportivo, hanno permesso di destinare complessivamente 11 milioni 563 mila euro a 251 progetti.

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Grandi eventi sportiviNel 2008 sono stati assegnati 7 milioni 200 mila euro per sostenere 250 manifestazioni tra le quali gli europei indoor di tiro con l’arco, gli europei di ginnastica ritmica, i mondiali di canoa, gli europei di softball, i tornei internazionali di tennis, le gare di coppa del mondo degli sport invernali, la Turin Marathon, il meeting di atletica leggera “P. Nebiolo”, la tappa del Tour de France, gli europei di ciclismo juniores, il Giro del Piemonte. La Regione Piemonte, oltre a fornire finanziamenti, ha svolto un utile ruolo di interlocutore e supporto operativo ai vari comitati organizzatori, mettendo a loro disposizione le esperienze maturate in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Torino 2006 e dei molteplici grandi eventi sportivi che si sono svolti in Piemonte.

Promozione sportivaAttraverso il bando annuale di sostegno alle attività di base dell’associazionismo sportivo sono stati assegnati 5 milioni 627 mila euro per finanziare 262 progetti, volti a promuovere lo sport per tutti, le pari opportunità nello sport, l’integrazione dei diversamente abili, a sostenere i vivai del settore agonistico e a diffondere lo sport nelle scuole.

Sostegno alle eccellenze e alle società sportiveAnche nel 2008 la Regione Piemonte ha sostenuto le eccellenze sportive del piemonte, ovvero tutte le squadre che militano nelle massime divisioni dei campionati nazionali, quali basket, volley, hockey su ghiaccio, su prato e a rotelle, rugby, ginnastica, tennis tavolo, badminton, con un impegno di 2 milioni 673 mila euro.È ugualmente continuato l’impegno a sostegno degli sport tradizionali, palla a pugno e palla a tamburello, per complessivi 789 mila euro, così come il supporto (unica regione in Italia) al patrimonio rappresentato dalle società sportive storiche, per un totale di 400 mila euro.

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Pinerolo - Stadio del Ghiaccio

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ComunicazioneLa comunicazione sempre di più rappresenta la sede di maggiore visibilità di quella cultura del cambiamento e dell’innovazione che la Regione Piemonte in questi anni sostiene. Anche nel 2008, è apparso prioritario proseguire e rafforzare l’attività di informazione e comunicazione istituzionale dell’Ente e realizzare iniziative molteplici e con linguaggi sempre più innovativi, con l’intento di dare coordinamento, unitarietà e strategicità a tutte le azioni di comunicazione promosse dalle singole strutture regionali.

Promozione dei talentiNel 2008 è proseguito l’impegno per la promozione dei giovani talenti sportivi di età compresa tra i 14 e i 18 anni individuati dalle varie federazioni. L’obiettivo è quello di aiutare e supportare gli adolescenti talentuosi affinché in tale fascia di età non si trovino costretti ad abbandonare lo sport o a trasferirsi al di fuori della regione per la pratica sportiva.Nel corso dell’anno sono complessivamente state erogate 45 borse per circa 200 mila euro ed in futuro si vorrebbe creare un Club Sport Piemonte, in collaborazione con le diverse Federazioni sportive, per offrire supporto tecnico, formazione e momenti di specializzazione per i giovani talenti.

Etica e sportLa Regione ha promosso un progetto, articolato in specifiche azioni e attività, finalizzato a promuovere il corretto rapporto tra etica e sport e la diffusione di una Carta etica per lo sport piemontese che non si tratta solo di un elenco di giuste raccomandazioni ma che solleciti a buone pratiche tutti i soggetti che possono contribuire a diffondere una corretta cultura dello sport.

Sicurezza sulle piste da sciNel 2008 la Regione Piemonte ha assegnato, tramite bando, 707 mila euro per finanziare 22 progetti di messa in sicurezza delle piste da sci. È stata inoltre promossa una legge sulle “Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo”, in attuazione della normativa nazionale vigente, che è stata approvata nel gennaio 2009.

L’URP - Ufficio Relazioni con il PubblicoLa sede di Torino e le 7 sedi decentrate hanno gestito nel 2008 complessivamente circa 35 mila contatti, a conferma dell’interesse da parte della cittadinanza per un contatto diretto con l’Amministrazione Regionale e della capacità da parte dell’Istituzione di instaurare proficui rapporti di ascolto e di dialogo con la collettività.I contatti hanno riguardato le diverse iniziative realizzate dalla Regione, ma con particolare attenzione ai concorsi e al lavoro, alla formazione professionale, ai tributi, all’edilizia, al commercio, all’agricoltura, all’assistenza e alla solidarietà, nonché all’ambiente e all’energia.I rapporti con l’URP sono essenzialmente attraverso accesso diretto agli uffici, relazione telefonica o informatica, nonché attraverso il servizio innovativo SMS-URP, che consente l’iscrizione a categorie specifiche di argomenti (affitto, sostegno al reddito, energia, istruzione, politiche per le donne) e il ricevimento di notizie circoscritte, ma tempestive.

Nel 2008 è proseguito ed è stato ampliato il funzionamento presso le sedi URP e gli Enti pubblici aderenti, della piattaforma informatica “polis piemonte”, destinata alla gestione in rete dell’attività informativa degli attori pubblici e che rende possibile l’esistenza di una rete di sportelli informativi degli Enti Locali e degli Enti pubblici a livello regionale. In particolare, è proseguito l’aggiornamento della Banca Dati con informazioni sulle strutture informative pubbliche del Piemonte e l’indirizzario è stato inserito nello spazio web “piemonte Uffici” dell’URP, consentendo il coinvolgimento nel progetto regionale finalizzato alla creazione di un unico indirizzario della Pubblica Amministrazione del Piemonte.

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Comunicazione istituzionaleNel 2008 è proseguita l’attività di individuazione, gestione, coordinamento delle iniziative di comunicazione destinate a creare sensibilizzazione su temi di rilevante interesse pubblico e sociale, in collaborazione con i diversi Assessorati e le diverse Direzioni Regionali.

“Piemonte, nuovo da sempre”È proseguita nel 2008 la campagna dedicata alla promozione invernale e autunnale del territorio regionale, arricchita in particolare con inserzioni nazionali e domination delle stazioni e degli aeroporti a Milano e a Roma.

“Brand Piemonte”È stato curato il posizionamento del “brand Piemonte” all’interno di grandi eventi che sono stati realizzati nella città di Torino, sia ricorrenti (Stati Generali dell’Energia, Fiera del Libro, Salone del Gusto), sia straordinari (Torino World Design Capital, Congresso Mondiale degli Architetti).

Sono stati organizzati incontri, convegni e manifestazioni su tutto il territorio regionale e nella capitale: in particolare, gli spazi del Centro Incontri della regione in corso Stati Uniti 23 a Torino hanno ospitato nel corso dell’anno 450 eventi.Sempre nel 2008 sono state evase oltre 1.600 richieste di patrocinio e valutate 300 richieste di contributo, finanziandone 171.L’attività di rappresentanza e cerimoniale si è sviluppata, tra l’altro, nell’organizzazione di 280 atti di ospitalità in occasione di incontri istituzionali con delegazioni italiane e straniere, nella presenza a 81 cerimonie ufficiali e nell’invio di circa 170 telegrammi in occasione di eventi, manifestazioni, attività, nomine o altre occasioni in cui si richiedeva la presenza dell’Ente.A livello informativo, nel corso dell’anno sono state inviate 22 newsletter a un indirizzario di posta elettronica di circa 3.500 soggetti.

Le relazioni esterne

Nel 2008, con l’obiettivo di valorizzare la rete come strumento di comunicazione e scambio, è stata rafforzata l’azione della piattaforma multimediale, strumento prioritario di relazione con l’editoria locale e di gestione dei flussi informativi, che ha la peculiarità di generare automaticamente comunicati stampa e rende possibile l’attuazione del progetto “mentelocale”, raccolta di dati e di notizie, con consultazione centralizzata di 73 testate giornalistiche locali e dei comunicati stampa di istituzioni, enti e associazioni piemontesi.Insieme, anche a segnale di trasparenza istituzionale, è disponibile on line la conferenza stampa sui lavori della Giunta Regionale, insieme a videocomunicati e notiziari tv (costruiti più volte al giorno). Più in generale, il portale web della Regione, con l’Agenzia on line piemonteinforma, sta rafforzando la propria presenza in rete, arricchendosi di contenuti informativi e migliorando l’offerta di servizi al cittadino. Nel 2008 il sito regionale ha contato circa 100 mila contatti giornalieri.

L’ufficio stampa

Tra le attività di diffusione di informazioni:

la newsletter settimanale “Comunicare per crescere”, che offre a oltre un migliaio di destinatari notizie sull’attività e sui servizi della Regione, ha raggiunto nel 2008 il numero 314;il fascicolo su televideo rAI3, costantemente aggiornato dal personale dell’URP, eroga notizie di natura istituzionale e comunicazioni di pubblica utilità;la newsletter interna “Info-atti”, indirizzata per via telematica ai dipendenti della Regione e delle Pubbliche Amministrazioni del Piemonte, con segnalazioni di atti amministrativi, normativa, bandi, ha pubblicato a dicembre 2008 il numero 102.

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Asse 4terrItorIo e AmBIente

La difesa e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente naturale costituiscono una priorità assoluta delle politiche regionali. Lavorare per uno sviluppo sostenibile significa avere consapevolezza che l’uso più razionale ed efficiente delle risorse naturali e la conservazione della bellezza del nostro territorio sono condizioni per una miglior qualità della vita. La salvaguardia del suolo, dell’acqua, dell’aria, delle energie naturali, degli ecosistemi e della biodiversità è possibile solo attraverso la garanzia della loro integrità e dell’accessibilità ad essi per tutti i cittadini. Gli obiettivi delle politiche declinate in tale Asse riguardano l’introduzione di regole per la loro protezione e il loro concreto rispetto attraverso la partecipazione della comunità alla relativa disciplina d’accesso e di uso. Vi rientrano le politiche dedicate all’utilizzo dei suoli e alle norme urbanistiche, la tutela dell’ambiente e la lotta agli inquinamenti, le politiche dei prodotti, dei consumi e della gestione dei rifiuti. Nell’ambito della nuova politica energetica regionale, il Piemonte opererà sul tavolo nazionale di concertazione Stato-Regioni per un’attuazione incisiva e avanzata delle politiche energetiche sottoscritte con il Protocollo di Kyoto e dei programmi di riduzione delle emissioni definite dall’Unione Europea, anche in vista della revisione dei protocolli internazionali prevista per il 2010.

Priorità strategiche per l’anno 2008 Programmazione, pianificazione, valutazione e monitoraggio Revisione del quadro normativo.Miglioramento del livello di conoscenza e capacità nei processi di analisi urbanistica.Gestione di programma casa, programmi ministeriali e nuovi programmi sperimentali in materia di edilizia residenziale pubblica (social housing).Depurazione delle acque.Difesa del suolo e prevenzione civile.Riduzione ulteriore dell’impatto ambientale delle tecniche agricole, di allevamento e di trasformazione dei prodotti.Informazione al cittadino relativamente alle iniziative in corso sul territorio regionale.Una nuova politica energetica volta al risparmio.

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Dal programma di governo 2005-2010Tutela e strumenti di governo

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Politiche energetiche

In relazione alla portata degli obiettivi strategici che, nel campo della sostenibilità e di una gestione più razionale delle risorse energetiche, il Piemonte dovrà conseguire in armonia con la strategia europea delineatasi in sede comunitaria, nel 2008 è stata avviata la redazione di una Relazione Programmatica sull’Energia, quale strumento per una rinnovata strategia in campo energetico-ambientale, frutto di un’analisi di coerenza anche con i diversi documenti di pianificazione strategica e di programmazione afferenti alle diverse politiche regionali di settore.

Gli incentiviNel 2008 la Regione ha sostenuto interventi dimostrativi con caratteristiche innovative e potenzialmente replicabili sul territorio regionale, quali: installazione di celle a combustibile per sistemi di soccorso e pronto intervento, sistemi di sfruttamento dei differenziali di temperatura con pompe di calore, tecnologie avanzate per realizzare edifici a bassissimo consumo ambientale, produzione di energia elettrica e termica con gas da attività zootecnica e agricola. Sono state ritenute ammissibili agli incentivi in conto capitale 56 domande, di cui 29 con copertura finanziaria nell’ambito della disponibilità di 4 milioni 100 mila euro. Nel mese di settembre sono state presentate ulteriori 88 domande (a valere sulla seconda finestra per la presentazione).Una seconda linea è riferita agli interventi a carattere strategico per la riduzione dei fabbisogni energetici di soggetti pubblici mediante risparmio e uso razionale dell’energia, utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia destinata all’autoconsumo. In tale ambito hanno trovato spazio anche progetti di intervento proposti a soggetti pubblici e privati tali da garantire risparmi annuali superiori a 300 tonnellate di Co2 grazie all’utilizzo delle fonti rinnovabili e all’uso razionale dell’energia. Sono risultate ammissibili agli incentivi in conto capitale 47 domande, di cui 29 con copertura finanziaria, a fronte di un impegno di 5 milioni 200 mila euro. Nell’ambito della seconda finestra per la presentazione, con scadenza nel mese di settembre, sono state presentate ulteriori 55 domande.

Ancora per stimolare la produzione di energia diretta all’autoconsumo, il prestito agevolato per l’incentivazione di impianti fotovoltaici di potenza da 1 a 5 kwp integrati o parzialmente integrati nella struttura edilizia e collegati alla rete elettrica di distribuzione con tariffe incentivanti, diretto sostanzialmente alle famiglie, ha attivato 551 richieste, solo parzialmente soddisfatte a causa dell’esaurimento delle disponibilità del fondo rotativo ammontante a circa 3 milioni di euro. Con questa misura la Regione

partecipa al finanziamento dell’impianto con un prestito a tasso zero per l’80% del costo dell’investimento, a cui è associato un finanziamento per il restante 20% del costo da parte di istituti di credito convenzionati con Finpiemonte a tassi concordati. Il prestito agevolato viene rimborsato in 84 mesi con possibile ammortamento di 12 mesi con rate trimestrali posticipate.

Per l’implementazione della rete distributiva a servizio degli utenti finali (famiglie, attività economiche, ecc.), nel 2008 è stato riproposto il bando per prestiti agevolati con fondo rotativo a imprese private, pubbliche o miste per la realizzazione o il potenziamento di reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento, con uno stanziamento di circa 6 milioni di euro e due scadenze per la presentazione delle domande (autunno 2008 e primavera 2009).

Di grande significatività per la dimensione delle risorse messe in campo dalla Regione ed attivate dai beneficiari - imprese, enti pubblici - sono le misure avviate a valere sul Programma Operativo Regionale co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR 2017-2013), a cui sono state destinate nel 2008 risorse per totali 120 milioni di euro finalizzate a diverse tipologie di interventi: impianti che sfruttino fonti rinnovabili o progetti di efficienza energetica localizzati nei siti produttivi (al 31 dicembre sono pervenute circa 300 domande per circa 280 milioni di euro); nuove linee di produzione di sistemi legati alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica da parte di piccole e medie imprese (al 31 dicembre sono pervenute 27 domande per circa 25 milioni di euro); impianti per la produzione di energia solare su discariche esaurite; azioni di efficienza energetica per la riqualificazione energetica dell’Ospedale Alba-Bra e di Palazzo Nuovo dell’Università di Torino e per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico del PalaOlimpico (PalaIsozaki) di Torino.

Relazione Programmatica sull’Energia

Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e progettualità per realizzare le seguenti attività:

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Il 24 maggio 2008 è stata lanciata la campagna, di durata triennale, destinata a promuovere su tutto il territorio regionale un utilizzo consapevole dell’energia, partendo dall’informazione sui molteplici aspetti che la caratterizzano. Sono state attuate iniziative per le imprese, le associazioni, le istituzioni, i cittadini, tutti intesi come protagonisti delle scelte in campo energetico, a cui lanciare una grande sfida: fare del piemonte il motore ecologico d’Italia unendo le energie affinché entro il 2020 si riescano a diminuire del 20% i consumi energetici e le emissioni nocive e, insieme, ad aumentare del 20% le fonti alternative. Inoltre, vengono proposti degli “impegni della settimana”, a cui ogni cittadino può aderire e che sono

di immediata applicazione: raccogliere i rifiuti in modo differenziato, utilizzare senza sprechi gli elettrodomestici, l’acqua, l’elettricità, limitare l’uso dell’automobileAttraverso una molteplicità di strumenti comunicazione, nonché di temi di sensibilizzazione e di promozione di strumenti attuativi, la campagna ha ottenuto nel 2008 notevoli risultati, tra cui: oltre 400.000 cittadini raggiunti, più di 200 imprese incontrate, partecipazione al progetto da parte di 359 soggetti tra aziende, istituzioni, associazioni. Primo risultato concreto sono le adesioni alla sfida e agli impegni settimanali: più di 11.000 alla prima e oltre 4.000 ai secondi.

“Uniamo le energie”

Nell’ambito autorizzativo, nel 2008 si è concluso il procedimento unico relativo al metanodotto di competenza di SNAM rete Gas del distretto di Torino denominato “allacciamento Pirelli” e sono stati avviati i procedimenti relativi ad altre nove tratte di metanodotto, di cui tre nel distretto di Torino e sei interessanti le aree territoriali del Chivassese, Vercellese e Novarese.Inoltre sono state avviate le istruttorie di sette elettrodotti e precisamente: la variante in cavo alla linea a 132 kV Momo-Novara Nord, i nuovi collegamenti in cavo a 220 kV di Grugliasco-Torino SudOvest, Salvemini-Torino Ovest, Sangone-Salvemini, Sangone-Torino Sud, la nuova Stazione a 220 kV Salvemini (Torino), le varianti aeree alle linee Venaria-Leinì a 132 kV e Pianezza-Leinì a 220 kV .La realizzazione degli interventi determinerà la maggiore sicurezza ed estensione della rete di approvvigionamento e l’ampliamento del numero di utenti serviti.

Le autorizzazioni

Sul fronte normativo, è stato approvato nel 2008 il primo dei regolamenti previsti dalla legge regionale che disciplina il rendimento energetico nell’edilizia (Legge regionale n. 13/2007), semplificando le disposizioni attuative in materia di impianti termici, con indicazioni sulle attività di manutenzione e controllo e con istituzione di un sistema informativo condiviso tra Regione, Province e ARPA per la conoscenza degli impianti esistenti. Il provvedimento introduce una maggiore responsabilità a carico dei manutentori il cui operato è soggetto a controllo e comporta sensibili benefici per i cittadini in termini di economici (gratuità del bollino verde) e di sicurezza.

La normativa

Piemonte motore ecologico

d’Italia126 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 4

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Strumenti volontari di sostenibilità Sono state promosse azioni per un impegno totale di 95 mila euro per:

l’incentivazione e il coordinamento della rete regionale Agende 21 Locali, in collaborazione con la Città di Collegno, per lo scambio e la diffusione di informazioni, conoscenze, buone pratiche e percorsi formativi orientati alla sostenibilità;l’attuazione del progetto “ecolaBeLpIemonte”, con il Centro Studi Ambientali, per la promozione e la diffusione al servizio di ricettività turistica dell’Ecolabel, il marchio europeo di certificazione ambientale, anche attraverso uno sportello informativo dedicato;

la sperimentazione di un sistema di Gestione ambientale-paesaggistico dell’Unione di Comuni Langhe e Barolo, in collaborazione con l’Università di Torino.

È stata potenziata l’azione per introdurre l’applicazione dello sviluppo sostenibile come principio orizzontale nella stesura definitiva del POR FSE 2007-2013, nonché, nell’ambito della programmazione precedente 2000-2006, negli indirizzi per la predisposizione dei bandi provinciali per le attività formative.

Nell’ambito di una politica di sistema con enti pubblici e privati, Università, Agenzie scientifiche e tecnologiche, nel 2008 è stata garantita la continuità dello sportello “Bioedilizia” per la consulenza a enti pubblici e Agenzia Territoriale per la Casa, con un impegno di circa 10 mila euro per una specifica attività di implementazione della Sezione Bioedilizia all’interno dell’Elenco dei Prezzi per Opere e Lavori Pubblici e sono state realizzate azioni di supporto per l’efficienza energetica, per una spesa di 40 mila euro, con la Fondazione per l’Ambiente “Teobaldo Fenoglio”.

Attività di sportelloSostenibilità ambientale

Educazione alla sostenibilità ambientaleA favore della crescita culturale e della sensibilizzazione della comunità piemontese ai temi della tutela e della sostenibilità ambientale, la Regione ha un proprio “programma InFeA - Informazione, Formazione, educazione ambientale”, per il quale nel 2008 sono state destinate risorse per oltre 2 milioni di euro a cofinanziamento di iniziative e attività che hanno raggiunto in totale un costo di oltre 3 milioni e mezzo di euro. La Regione opera in modo attivo, assumendo proposte e progetti e compartecipando a iniziative con funzione di incentivazione e di traino.Nel 2008, la Regione ha partecipato con una spesa totale di 125 mila euro a eventi nazionali e internazionali: l’“XI Festival CinemAmbiente” (Torino, ottobre 2008), di promozione della cultura ambientale attraverso film, dibattiti, approfondimenti, mostre, incontri con registi, esperti, scrittori e ambientalisti;

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la manifestazione “Formula Electric and Hybrid Italy 2008” organizzato a ottobre a Orbassano (TO) dalla ATA Associazione Tecnica dell’Automobile per promuovere l’innovazione e la mobilità ecosostenibile, dedicata nel 2008 ai veicoli a propulsione alternativa; il “Forum dei Giovani sull’acqua” (Torino, 20/25 maggio), che nel 2008 si è inserito nel contesto dell’Anno Europeo per il Dialogo Interculturale promuovendo riflessioni sull’acqua in rapporto a tre tematiche: patrimonio e scambio intergenerazionale, spiritualità ed emozioni, sviluppo sostenibile e società civile.

Le attività per le scuole superiori hanno condotto a un impegno complessivo di 155 mila euro:

il progetto pilota “t.v.B. ti voglio bere”, realizzato con un cofinanziamento regionale di 80 mila euro con il Centro Studi Ambientali di Torino e avviato in 6 scuole della provincia di Torino con il coinvolgimento di quasi 3.500 studenti per la riduzione dei consumi idrici e la valorizzazione dell’acqua di rubinetto come ottima acqua da bere, ha ricevuto il premio nazionale pianeta Acqua 2008 promosso dal Forum Nazionale per il Risparmio e la Conservazione della Risorsa Idrica in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua;il progetto “Parchi per tutti” a cura di CPD-Consulta per le persone in difficoltà dedicato all’accessibilità nelle aree naturali protette e il progetto “6x6=36”, di gemellaggio tra i consorzi di filiera del CONAI e le scuole superiori di Pinerolo presentato dall’Associazione Ecologista per la sostenibilità, sono stati cofinanziati rispettivamente per 30 mila e 5 mila euro; l’azione “Cinema sostenibile a km zero” di digitalizzazione dell’archivio del festival Cinemambiente per la diffusione dei film nelle scuole del Piemonte è stata sostenuta per 40 mila euro.

Con un costo totale di 180 mila euro, sono state condotte iniziative di educazione ambientale e di promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili anche a favore della popolazione adulta. Tra queste: il progetto “Comuni ricicloni” di Legambiente per sostenere l’impegno dei Comuni alla raccolta differenziata (30 mila euro) e lo sviluppo del notiziario telematico “eco della Città” per l’approfondimento e l’aggiornamento delle tematiche ambientali (30 mila euro).

Il mensile a cura dell’Assessorato all’Ambiente della Regione “Reteambiente news”, diffuso attraverso il sito internet regionale, ha pubblicato 10 numeri nel 2008.

modelli di produzione e consumo

sostenibili

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Nel corso del 2008 sono stati depositati complessivamente 66 progetti da sottoporre alle procedure di VIA, riscontrandosi in generale una maggiore sensibilizzazione da parte di tutti i soggetti coinvolti nei confronti delle tematiche ambientali, in particolare del risparmio energetico.

Per la gestione delle procedure di VIA, la Regione ha implementato i momenti di riflessione e confronto sia al suo interno, sia con altri soggetti, con l’intento di interagire sempre più proficuamente con tutti i soggetti - pubblici e privati - coinvolti nelle procedure di valutazione.

Partendo dal documento “Linee interpretative per un più corretto funzionamento della Conferenza di Servizi in generale e nel procedimento di VIA”: adottato dalla Giunta Regionale a fine 2007, nel 2008, dopo una serie di incontri interlocutori con i rappresentanti delle Associazioni dei Comuni e dell’Unione Province Piemontesi, è stato realizzato un primo seminario presso la Provincia di Novara per acquisire, dai Comuni e dalle Comunità Montane, sempre più elementi informativi derivanti dall’esperienza di ciascuna amministrazione, al fine di superare insieme quegli ostacoli che ancora impediscono la piena realizzazione della prevalente funzione di semplificazione della conferenza di servizi, con particolare riguardo al procedimento di VIA. Visto l’interesse suscitato, gli incontri seminariali verranno attuati, nel corso del 2009, in tutte le restanti Province nell’ambito delle iniziative poste in essere dall’Osservatorio sulla riforma amministrativa, strumento di approfondimento e monitoraggio della Conferenza Permanente Regione- Autonomie locali.

Nel processo di informatizzazione e razionalizzazione delle procedure VIA, insieme alle attività di riorganizzazione sistematica e di sviluppo e aggiornamento dell’archivio informatizzato (SIVIA Sistema Informativo VIA), la Regione ha definito un documento per la compilazione e presentazione di istanze, con particolare attenzione alla presentazione su supporto informatico degli elaborati allegati alle istanze, anche in un’ottica di sempre maggior utilizzo dei canali telematici, in sostituzione delle tradizionali documentazioni cartacee. Grazie alla collaborazione dei progettisti, è stato creato un servizio per la consultazione on line sul sito istituzionale della Regione dei principali progetti di VIA, garantendo una maggiore trasparenza e una migliore interazione tra pubblica Amministrazione, operatori pubblici e privati, cittadini.

Per quanto riguarda la gestione delle procedure di VAS, la Regione ha attivamente partecipato alla sperimentazione della procedura indicata dalla norma nazionale, supportando i processi di formazione di importanti piani e programmi di livello regionale, provinciale e comunale relativi a diversi settori (gestione dei rifiuti urbani, attività estrattive, settore faunistico, urbanistico-territoriale, turismo, ecc.). Dall’entrata in vigore del D.lgs. n. 152/06, sono stati presentati oltre 150 tra piani e programmi di cui la Regione ha seguito parte delle procedure attraverso l’Organo Tecnico VAS. Sono stati organizzati nelle 8 Province piemontesi seminari formativi indirizzati ai responsabili e agli operatori degli Uffici Tecnici di Comuni, Comunità Montane, Province, Enti Gestione Parchi.

Valutazione ambientale

Nel 2008 è stato approvato l’adeguamento delle tariffe da applicare per la conduzione delle istruttorie di competenza delle Province e per i relativi controlli in attuazione del cosiddetto “Decreto tariffe” (Decreto ministeriale del 24 aprile 2008 “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”). L’adeguamento, concordato tra la Regione e le Province, oltre ad operare una generale riduzione delle tariffe in funzione dei costi reali del personale direttamente coinvolto e di parametri legati alla dimensione aziendale, è volto a riportare le tariffe a dimensionamenti

correlati con il servizio effettivamente reso nei procedimenti di rilascio delle AIA, inerenti sia gli impianti esistenti che i nuovi impianti.Per quanto riguarda le funzioni di Autorità Ambientale Regionale per i Programmi operativi finanziati dai fondi europei, la Regione segue le fasi di programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del Programma Operativo Regionale FESR, dei Programmi Operativi di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Svizzera ed Italia - Francia, del Piano di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013.

AIA - Autorità Ambientale

Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

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In riferimento alle installazioni nucleari e alle sorgenti di radiazioni, in continuità con gli anni precedenti, la Regione ha operato nel 2008 in più direzioni, con particolare impegno per l’avvio della dismissione del “parco nucleare” piemontese e affinché tutti gli attori coinvolti mantengano sempre la massima attenzione alle complesse problematiche connesse alla presenza, sul territorio piemontese, di tutte le tipologie di impianti del ciclo nucleare.La vigilanza ambientale è stata attuata coordinando il controllo della presenza di radionuclidi artificiali nella falda superficiale presso il comprensorio nucleare di saluggia, garantendo il rafforzamento della rete di monitoraggio e il miglioramento della caratterizzazione idrogeologica e idrochimica dell’area. Sul fronte tecnico-amministrativo, la Regione ha espresso pareri sugli impianti sorgenti di radiazioni ionizzanti presenti in Piemonte: l’Eurex di Saluggia (approvvigionamento idrico, nuovo impianto serbatoi, svuotamento della piscina), la centrale Enrico Fermi di Trino (ventilazione dell’edificio reattore), la FN Fabbricazioni Nucleari di Borgo Marengo (piano di disattivazione) e ha proseguito la partecipazione alla redazione di Piani di sicurezza provinciali per il trasporto di materie radioattive e fissili. A garanzia del raccordo tra operatori, Amministrazioni locali e centrali, la Regione ha partecipato al Tavolo della Trasparenza Nucleare e al progetto “SIMIN Sistema Informativo Monitoraggio Installazioni Nucleari” di informazione legislativa e amministrativa in materia.

Dismissione del parco nucleare del Piemonte

Vigilanza e prevenzioneNel 2008, sul sistema di Gestione della sicurezza presso aziende a rischio di incidente rilevante (i cosiddetti “stabilimenti Seveso”), sono state realizzate azioni di: verifica (17 visite ispettive) in collaborazione con ARPA Piemonte; Piani di Emergenza Esterna (per 35 stabilimenti) di concerto con gli Uffici Territoriali del Governo, gli Enti Locali interessati, le Prefetture; incontri con i Comuni e i settori decentrati della Regione per la redazione e verifica degli elaborati tecnici RIR (Rischio Incidente Rilevante) predisposti dai Comuni.In particolare nel 2008, nell’ambito di un progetto sperimentale del Ministero dell’Ambiente in attuazione in Lombardia sulle “aziende Seveso”, la Regione Piemonte ha messo a disposizione il proprio sIAr - sistema Informativo delle Attività a rischio di incidente rilevante, anche nella prospettiva di contribuire alla creazione di uno standard nazionale, rendendo compatibili i diversi sistemi regionali e migliorando l’adeguamento alle normative europee. È stato anche approfondito il tema della sicurezza nelle attività non soggette a specifiche autorizzazioni o verifiche ambientali, con la stesura di check list di controllo semplificate e un corso di formazione sul rischio industriale al personale SPRESAL - Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.

Sicurezza sul luogo di lavoro

Rischi ambientali sul lavoro

Nell’anno 2008, oltre a mantenere viva l’opera di raccordo con le associazioni che tutelano le vittime dell’amianto e con i Comuni di Casale Monferrato e Cavagnolo, l’Avvocatura della Regione Piemonte, condividendo ed affiancando un interessante approccio evolutivo alla materia, peculiare delle Procure della Repubblica subalpine, ha proposto la costituzione di parte civile dell’ente in tre processi emblematici e, per certi aspetti, simbolici del rilievo della tematica della sicurezza sul luogo di lavoro e, in senso lato, della tutela della salute pubblica.Le vicende della Thyssen di Torino, del Molino Cordero di Fossano e degli stabilimenti Eternit di Casale Monferrato e di Cavagnolo, hanno segnato per le peculiari problematiche giuridiche connesse all’assunzione di uno status processuale proprio da parte dell’Ente Pubblico, una collocazione certamente tra le più avanzate nel panorama nazionale del ruolo di una Avvocatura pubblica.

L’intervenuto formale riconoscimento della legittimazione della regione sia nel processo thyssen sia nel processo del molino Cordero ha altresì consentito di ribadire l’importante ruolo dell’Ente nella difesa della salute e sicurezza dei lavoratori.

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Qualità dell’ariaMolto alto è stato anche nel 2008 l’impegno della Regione Piemonte per la gestione della qualità dell’aria, allo scopo di accelerare il processo di riduzione delle emissioni indispensabile per raggiungere il rispetto dei limiti europei entro il giugno del 2011, così come richiesto dall’Unione Europea. In particolare, si è dato molto spazio alla implementazione e al miglioramento degli strumenti di monitoraggio e di valutazione della qualità dell’aria, nonché alla verifica della azioni intraprese. Anche nel 2008 è stato molto visitato il sito web “qualità dell’aria in Piemonte” nell’ambito del portale Sistema Piemonte che mette a disposizione in tempo reale tutte le informazioni disponibili sulla qualità dell’aria.

Nel 2008 la Regione ha operato anche in attuazione o conclusione di azioni già avviate, in particolare:

sono stati portati a termine in tutte le Province - esclusa quella di Torino - i programmi di rinnovo o potenziamento del servizio di trasporto pubblico con mezzi catalizzati a metano e GPL o con motorizzazioni innovative (con finanziamento regionale 2002-2004);è stata definita la sostituzione dei mezzi più inquinanti di parchi e ArpA con automezzi a basso impatto ambientale;sono stati finanziati 18 su 43 impianti di vendita di metano per autotrazione ed è stata aggiornata la normativa indicando l’obbligo di erogatori di GPL o metano nei nuovi impianti;si è concluso lo studio propedeutico all’avvio del Progetto di logistica urbana per la distribuzione delle merci;per azioni di incremento dell’utilizzo del mezzo pubblico sono stati erogati contributi a 34 Comuni per la promozione di modalità di trasporto innovative come veicoli multifunzionali, servizi a chiamata, taxi collettivi, car sharing, bike sharing, ecc. (dove emerge un prevalente investimento nel bike sharing) e sono stati incentivati gli abbonamenti annuali per studenti universitari e lavoratori;sono state accompagnate le Province nell’azione di coordinamento dei Comuni per estendere le ztL (zone a limitazione totale o parziale del traffico) e sono stati concessi contributi a 35 Comuni della Provincia di Torino o con oltre 20.000 abitanti;per la riduzione delle emissioni nei centri urbani, è stato sottoscritto un Accordo con il Ministero dell’Ambiente e il Comune di Torino che ha permesso un incremento della dotazione finanziaria del Piano regionale di 15 milioni di euro (di cui 6 trasferiti nel corso dell’anno);è proseguita l’erogazione di contributi in conto interessi per l’incentivazione degli interventi in materia di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni in atmosfera, previsti dallo Stralcio di Piano Riscaldamento approvato nel gennaio 2007.

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Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria

risparmio energeticobike sharing

car sharingtaxi collettivi

servizi a chiamata131 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 4

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Consumo consapevole e gestione dei rifiutiNel corso del 2008, molto importante è stata l’attività di revisione della disciplina in materia di rifiuti, come adeguamento alle indicazioni comunitarie e nazionali e in coerenza alle esigenze e alla caratteristiche del territorio. È stato, quindi, attivato un processo di aggiornamento sia della normativa regionale in vigore (risalente al 2002), sia del Piano Regionale dei Rifiuti Urbani e in entrambi i casi è stata attivata una approfondita analisi dell’esistente e un’importante attività di concertazione con tutti i soggetti interessati, quali ARPA, Autorità d’Ambito Territoriale (ATO), Enti Locali e loro associazioni, ecc.. In una logica di migliore gestione dei rifiuti e in funzione di una più equa tariffazione dei costi su tutto il territorio regionale, è stato attivato un sistema di acquisizione di dati sui costi relativi al ciclo dei rifiuti, discusso con tutti i soggetti interessati: è stato definito un documento, attualmente in fase di sperimentazione. Inoltre, la Regione ha sottoscritto con le Province di Asti, Alessandria, Biella, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola un protocollo di Intesa di “sestante”, per una gestione unitaria dei rifiuti, specie in riferimento alla raccolta indifferenziata e alla raccolta differenziata dell’organico.

Interventi normativi

Finanziamenti È stata corrisposta una somma di poco superiore a 1 milione e mezzo di euro per la realizzazione di impianti a tecnologia complessa per lo smaltimento dei rifiuti urbani.È inoltre stata corrisposta la somma di quasi 6 milioni di euro (sulle annualità 2007 e 2008) per l’adeguamento e la realizzazione di centri di raccolta per rifiuti urbani.

Progetti per la riduzione dei rifiuti

È stato ampliato il progetto “detersivi self service” di vendita sfusa di detergenti, sia con attivazione di nuovi punti vendita da parte delle catene commerciali già aderenti (Auchan, Crai, Ipercoop), sia con il coinvolgimento di altre aziende della grande distribuzione (UNI, Carrefour, il Gigante, Coop, Conad) e produttori di detergenti (Ipersoap, E. Leclerc), con un’adesione (a dicembre 2008) di 42 punti vendita (17 in Provincia di Torino, 5 di Alessandria e Novara, 4 di Asti e Vercelli, 3 del Verbano Cusio Ossola e di Biella, 1 di Cuneo): nel biennio 2007-2008, sono stati venduti sfusi 502.795 litri di detersivo per 453.119 flaconi e cono state effettuate 280.344 ricariche, per una minore produzione di rifiuti in plastica (-16,8 tonnellate) e in cartone (-9,8 tonnellate) e una minore emissione di CO2 (-46,9 tonnellate). Anche per il successo del progetto di vendita dei detersivi e grazie alla concertazione con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e con produttori e fornitori di vino, è in corso di attivazione un analogo progetto per la vendita sfusa del vino e sono state definite delle Linee Guida di riferimento.Nella stessa logica di riduzione dei rifiuti, ma anche di utilizzo a fini solidaristici delle eccedenze è allo studio della Regione, con la collaborazione del Comune di Torino, la fattibilità di un progetto di recupero pasti non consumati nella ristorazione collettiva in scuole e ospedali quando ci sia un’eccedenza significativa di pasti non consumati.

Monitoraggio ciclo dei rifiuti

È stato effettuato il monitoraggio sistematico della gestione di rifiuti urbani.I dati relativi al 2007 sono stati raccolti ed elaborati attraverso l’applicativo S.I.R.R. (Sistema Informativo Regionale Rifiuti) RUPAR/Extranet gestito dal CSI, con aggiornamento delle modalità di rilevazione e di elaborazione dei dati, in particolare in funzione di un aggiornamento delle informazioni (sulle discariche e gli impianti di compostaggio, nonché sulla diffusione del compostaggio domestico) e di una semplificazione dell’accesso a queste stesse informazioni anche da parte dei non addetti ai lavori. La Regione considera infatti fondamentale la gestione e l’elaborazione dei dati relativi alla produzione e alla gestione dei rifiuti, come dimostrato anche dall’impegno con ISPRA per la realizzazione del Catasto Telematico Rifiuti, dall’aggiornamento dell’applicativo di condivisione dei dati con le Province, dalla collaborazione con ARPA Piemonte per studi di approfondimento, dal monitoraggio sulle discariche abusive o incontrollate.Nell’ambito del “progetto recupero”, studio permanente che la Regione attua per verificare l’effettivo recupero dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, nel 2008 è stato verificato l’avvenuto recupero dei rifiuti raccolti in forma differenziata in Piemonte nell’anno 2006 e sono stati pubblicati i dati relativi al 2005, con ampia diffusione di dati e informazioni on line, produzione di pieghevoli e materiali cartacei, allestimento di 5 mostre itineranti in 65 sedi espositive attraverso la campagna di comunicazione “Li abbiamo pedinati”.

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Risorse idriche

La Regione ha operato attivamente per la prevenzione e il contenimento degli impatti d’origine puntuale e diffusa sulle acque superficiali e sotterranee. In particolare, per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche per l’irrigazione, nel 2008 la Regione ha approvato le “Linee guida per la verifica del fabbisogno irriguo, la revisione delle concessioni e il calcolo dei riparti in condizioni di magra”, discusse con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, le Province, le Organizzazioni professionali, i Consorzi irrigui e finalizzate a orientare e armonizzare l’autorizzazione delle derivazioni irrigue in modo che sia la concessione delle risorse sia la loro ripartizione in caso di criticità quantitative siano coerenti con il reale fabbisogno delle colture e con la effettiva disponibilità idrica dell’area su cui gravano i prelievi.

Grazie a protocolli con Enel S.p.A. o Iride S.p.A. e con gli Enti Locali coinvolti, nel 2008 la Regione ha proseguito le sperimentazioni di Deflusso minimo vitale (Dmv), ovvero la quantità minima di acqua che deve essere rilasciata nei corsi d’acqua dalle derivazioni idroelettriche, a valle della diga o dello sbarramento, per permettere al corpo idrico di mantenere vitale il proprio ecosistema per tutta la lunghezza del suo corso, in riferimento a: 3 traverse sul fiume Po (La Loggia, Torino, San Mauro Torinese), 3 derivazioni sul fiume Toce (Formazza e Premia nel Verbano Cusio Ossola), 2 derivazioni sul fiume Po (Torino e Moncalieri), 13 punti di presa su diversi corsi d’acqua e due laghi nel Verbano Cusio Ossola, nonché rilasci e monitoraggi sul fiume Ticino (frazione Panperduto di Vignole Borbera in Provincia di Alessandria) in accordo triennale con la Regione Lombardia.

Piano di Tutela delle Acque

Il Piano per la difesa dell’Assetto Idrogeologico (PAI) è lo strumento giuridico che disciplina le azioni riguardanti la difesa idrogeologia del territorio e della rete idrografica del bacino del Po, attraverso l’individuazione delle linee generali di assetto idraulico ed idrogeologico con il coinvolgimento di più enti (Stato, Regione, Autonomie locali) e più livelli di pianificazione.Il PAI, per la sua natura di piano-processo, è uno strumento in continuo aggiornamento, la cui attuazione è proseguita nel 2008, portando all’adozione di progetti di variante al PAI stesso e all’adeguamento di numerosi piani regolatori comunali.

Attuazione del Piano per la difesa dell’assetto idrogeologico (PAI)

Valutazione del rischio potenziale delle invasi artificialiÈ proseguita nel 2008 l’attività di esame del rischio potenziale degli invasi artificiali e relativi sbarramenti in relazione a circa 200 strutture, applicando criteri e strumenti che consentiranno di mettere a punto, in collaborazione con il Politecnico di Torino, metodologie di calcolo sempre più rispondenti alla situazione degli invasi piemontesi, al fine di adottare le idonee misure di prevenzione e manutenzione.Si è proceduto all’aggiornamento del Catasto degli sbarramenti, cioè del sistema informativo che riporta le informazioni relative agli invasi presenti sul territorio regionale, che possono essere sfruttati come riserve d’acqua in sostituzione o in affiancamento di altri punti acqua. Si tratta di uno strumento particolarmente utile al fine di condividere le informazioni con le altre strutture che, a vario titolo, si occupano di invasi e che permette, conoscendo in maniera capillare gli invasi esistenti e le loro caratteristiche, di operare durante le emergenze facendo scelte in maniera tempestiva.

Per il potenziamento e l’ammodernamento del servizio di approvvigionamento idrico potabile e raccolta, collettamento e depurazione delle acque reflue urbane, nel 2008 la Regione ha programmato interventi per un finanziamento complessivo di oltre 43 milioni di euro, in particolare:

definizione di 11 azioni di infrastrutturazione nei Comuni della val Bormida a elevato rischio di crisi ambientale, per un investimento di oltre 10 milioni di euro, con atto integrativo all’Accordo di Programma Quadro (APQ) del 2007 con il Ministero dell’Ambiente;individuazione di 12 interventi in aree depresse, per oltre 32 milioni di euro su risorse FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate), in concertazione coi i Ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture, delle Politiche Agricole e Forestali;selezione di 218 istanze di finanziamento presentate dai Comuni per infrastrutture e impianti del servizio idrico, con disponibilità di cofinanziamento regionale di circa 21 milioni di euro.

Servizio Idrico Integrato

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Sono stati predisposti e avviati alla gestione amministrativa programmi di finanziamento agli enti locali per la realizzazione di opere di sistemazione idraulica e idrogeologica del territorio, finanziate a valere su fondi regionali e su fondi messi a disposizione dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) o dal Ministero dell’Ambiente:

per quanto riguarda i fondi CIPE le risorse complessivamente attivate ammontano a 7 milioni 185 mila euro con i quali sono previsti 21 interventi;per quanto riguarda le risorse statali messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare, per la predisposizione del piano strategico per la difesa idrogeologica (annualità 2008) sono stati stanziati 7 milioni 4 mila euro per il finanziamento di 21 interventi; con i fondi regionali vengono finanziati annualmente interventi di sistemazione idrogeologica, idraulica-forestale e di manutenzione dei corsi d’acqua di competenza regionale. Il programma per il 2008, dell’importo complessivo di 7 milioni 680 mila euro, ha compreso opere di sistemazione idraulica e di consolidamento per un importo di 6 milioni 20 mila euro (78,4% del totale), che interessano 57 Comuni, ed opere di manutenzione idraulica per 1 milione 660 mila euro (21,6% del finanziamento complessivo) che interessano 63 Comuni.

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Interventi di sistemazione idraulica per la difesa del suolo

“Rete Natura 2000” e azioni per le aree protetteAree protette

In Piemonte, nell’ambito della rete ecologica europea “Rete Natura 2000”, al 2008 si contano 123 aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e 51 ZPS (Zone a Protezione Speciale), sulle quali la Regione deve pronunciarsi per qualsiasi tipo di intervento: nel 2008, sono state istruite 183 pratiche di valutazione di incidenza. Per specifiche attività di pianificazione dei parchi, la Regione ha avviato nel 2008 l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale, con affidamento all’IPLA S.p.A. della redazione dei Piani di Gestione di 39 SIC. Per la conservazione della biodiversità, su un totale disponibile nel 2008 di 550 mila euro, 196 mila euro sono stati destinati ad attività di ricerca, monitoraggi e assistenza tecnica agli Enti Parco per specifiche attività di tutela.Nel 2008 sono state attuate importanti azioni di coordinamento e sostegno alle principali strutture e amministrazioni del territorio. In una logica di sistema, insieme a ogni Provincia, con la collaborazione del Consorzio Pracatinat e con il coinvolgimento del Sistema Aree Protette e Parchi e l’ARPA Piemonte, sono stati definiti “programmi provinciali” per un impegno regionale di circa 900 mila euro, pari al 51% del costo totale. Inoltre, è proseguita la collaborazione con il Museo A come Ambiente di Torino, con un sostegno di 60 mila euro.A sostegno del turismo nelle aree protette e nei siti “rete natura 2000”, la Regione ha erogato contributi per viaggi di studio, con sostegno a soggetti senza scopo di lucro, prevalentemente scuole, pari a 30 euro per ogni partecipante, oltre al supporto logistico nel parco meta del viaggio. Con particolare attenzione ai ragazzi e alle ragazze della scuola elementare e media inferiore è anche l’azione regionale a favore di iniziative di educazione ambientale. È proseguita l’iniziativa, che sta riscuotendo crescente successo, del kit didattico “vivere i nostri luoghi con gli occhi del futuro”, destinato alle scuole elementari, per lavori di gruppo su un tema specifico (gli animali nel 2008), che potranno partecipare al concorso regionale per vincere un viaggio in un Parco.

Con un contributo regionale complessivo di 400 mila euro, hanno preso avvio i primi “Contratti di fiume” relativi a Torrente Agogna (Provincia di Novara), Torrente Belbo (Provincia di Asti), Torrente Orba (Provincia di Alessandria) e Torrente Sangone (Provincia di Torino), con creazione di un Tavolo Tecnico di Coordinamento regionale a cui partecipano tutte le Amministrazioni Provinciali piemontesi e gli Assessorati Regionali competenti in materia ambientale e che ha il compito di concertare le azioni di indirizzo, supporto, coordinamento dei processi di pianificazione partecipata, con la consulenza tecnica del Politecnico di Torino. Nel 2008, la Regione ha condotto un importante coordinamento interassessorile e ha fornito un ampio supporto tecnico-amministrativo alle Province e ai Comuni attraverso incontri tecnici, workshop pubblici, momenti di confronto.

Anche nel 2008 la Regione ha proficuamente cooperato con soggetti nazionali: con la Commissione per la protezione delle acque italo-svizzere (CIpAIs) è stata discussa la creazione di un “Tableau de Bord”, pannello di controllo per il Lago Maggiore e rappresentanti regionali hanno partecipato al convegno internazionale “I laghi Maggiore e di Lugano: quale futuro?” tenutosi a Gazzarda (VA); all’interno della Conferenza Unificata stato-regioni, il Piemonte ha partecipato alle attività di discussione che hanno portato alla definizione dei criteri di caratterizzazione dei corpi idrici e alla relativa attività di monitoraggio e classificazione; presso l’Autorità di Bacino del Fiume po, la Regione Piemonte ha svolto un essenziale ruolo di coordinamento interprovinciale per la predisposizione e procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del “Progetto Strategico Speciale Valle Po”.

Protezione delle acque

134 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 4

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Agliè - Giardini del Castello

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Equilibrio ambientale

Nell’ambito del programma regionale di finanziamento 2008, la Regione ha sostenuto 15 progetti di bonifica (2 nella Provincia di Vercelli, 6 di Torino, 1 di Alessandria, 3 di Novara, 1 di Cuneo, 2 del Verbano Cusio Ossola), per 10 milioni e 200 mila euro. Inoltre, la Regione ha firmato nel 2008 un Atto Integrativo all’Accordo del 2006 con il Ministero dell’Ambiente per l’utilizzo di ulteriori 6 milioni e 500 mila euro per la bonifica delle coperture e del “polverino” nell’ambito della deamiantizzazione del casalese, ed è stato approvato lo schema di Atto Integrativo dell’Accordo con il Ministero dell’Ambiente per la bonifica e il recupero ambientale della valle Bormida, con definizione dei criteri a cui gli interventi dovranno adattarsi.Il controllo e la bonifica delle aree inquinate è priorità per la Regione, che nel 2008 ha, in particolare, proseguito la mappatura della presenza naturale di amianto, che viene realizzato con il coinvolgimento delle Amministrazioni provinciali e comunali interessate da questo tipo di criticità. Anche in collaborazione con ARPA Piemonte, nel 2008 la Regione ha stanziato 650 mila euro per azioni di bonifica.

Disciplina degli scarichi

Tutela degli ecosistemi e della diversità biologica Il ruolo della Regione di governo e vigilanza su comportamenti e attività nell’ambiente si esplica attraverso diverse attività, tra le quali centrale è quella di supporto agli Enti Locali e ai cittadini per l’applicazione della normativa relativa a: abbandono dei rifiuti, accensione di fuochi, attività fuoristradistiche, tutela della flora spontanea, raccolta dei prodotti del sottobosco, tutela della fauna minore. In particolare, nel 2008 è stata data informazione e divulgazione sulla nuova legge di tutela dei funghi epigei spontanei (L.R. 24/2007) attraverso: riunioni con gli enti interessati (Comunità Montane, Comunità Collinari, Enti Parco), rapporti istituzionali (URP, Corpo Forestale, Agenzia delle Entrate), attività seminariali, redazione di pagine web e intensissima attività di informazione diretta ai cittadini, in particolare tramite telefono.

Interventi di risanamento e bonifiche

Nell’ambito del Piano di Tutela delle Acque, anche in coerenza con le indicazioni europee e nazionali, nel 2008 la Regione ha rivisto e aggiornato le disposizioni per l’utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici, acque reflue agroalimentari e per le zone vulnerabili da nitrati e sono state concluse le attività per ridefinire la rete di monitoraggio delle acque superficiali, in stretta collaborazione con il Ministero dell’Ambiente con l’Autorità di Bacino del Po. Nella stessa logica, nel 2008 è stata effettuata la verifica del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale per l’intero reticolo fluviale, per i laghi e per le acque sotterranee. Inoltre ha raggiunto un buon stato di avanzamento il progetto 2006-2009 “Gestione sostenibile dei rifiuti delle cantine” per l’individuazione di tecniche di riduzione dell’inquinamento delle acque causato dalle pratiche enologiche: il progetto si è rivelato di particolare attualità nell’autunno 2008, quando la Valle Belbo è stata interessata da un grave inquinamento delle acque causato da questi reflui e, in un incontro di presentazione delle attività nel mese di dicembre, è stato proposto alla Direzione Ambiente di istituire nell’ambito dell’Osservatorio Vitivinicolo un Tavolo Tecnico Ambientale per individuare la giusta collocazione degli altri prodotti derivanti dal ciclo della produzione vitivinicola in un’ottica di risparmio idrico e uso sostenibile dell’ambiente.

Rinaturalizzazione e ingegneria naturalisticaNel 2008 sono state ammesse a finanziamento dalla Regione 10 istanze (su 33 presentate), per un impegno complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro, per interventi di rinaturalizzazione e ingegneria naturalistica a recupero di aree degradate nei Comuni di: Mombello Monferrato in Provincia di Alessandria; Capruana, Cervere, Govone in Provincia di Cuneo; Cameri in Provincia di Novara; Baldissero, Canischio, Germagnano in Provincia di Torino; Cossogno e Valstrona in Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Nel 2008 si è concluso il progetto “Identità visuale dei parchi regionali” sviluppato nell’ambito del Programma INTERREG di cooperazione Italia-Francia con il Parco Alpi Marittime come soggetto capofila, nel quale gli attori coinvolti, con il coordinamento della Regione, hanno lavorato per creare un’immagine unitaria del Sistema regionale delle aree protette attraverso la definizione con standard omogenei di 29 loghi degli Enti gestori e circa 60 loghi delle relative aree protette.

136 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 4

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Per perseguire gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione del territorio rurale piemontese, la Regione ha partecipato attivamente alle procedure di valutazione ambientale di piani, programmi e progetti aventi incidenza sul territorio rurale e ai gruppi di lavoro e ai tavoli tecnici istituiti a livello regionale inerenti lo studio dei diversi aspetti del sistema rurale.Nel 2008 sono stati espressi 116 pareri in materia di tutela e salvaguardia del territorio.

Tutela e salvaguardia del territorio rurale

La tutela e la gestione della fauna selvatica è una priorità irrinunciabile che deve essere attuata all’interno di un’oggettiva complessità normativa a livello comunitario, nazionale e regionale, con lo scopo di ottenere un equilibrio che tenga conto, nel rispetto e nella salvaguardia della specie e dei loro habitat, del raggiungimento di un equilibrio fra fauna, ambiente naturale, territorio, agricoltura e attività venatoria.Nel 2008 sono stati rivisti dalla Regione i criteri e le linee guida per la tutela, la gestione e l’attività venatoria inerenti diverse specie e si sono tenuti tavoli di concertazione con i diversi soggetti che gestiscono la fauna selvatica sul territorio: Province, Parchi nazionali e regionali, istituti ed enti di ricerca, associazioni agricole, ambientaliste e venatorie.

Tutela della fauna selvatica

L’attività della Regione Piemonte è stata pesantemente condizionata dal verificarsi dei gravi eventi alluvionali del mese di maggio 2008, che hanno provocato danni ingenti in particolare nei territori delle province di Torino e di Cuneo, determinando l’esondazione di alcuni fiumi e torrenti, nonché l’innesco di fenomeni franosi con danni ad impianti, opere, infrastrutture ed edifici pubblici e privati e una grave situazione di pericolo per la pubblica e privata incolumità.Per affrontare l’evento, è stata emanata dal Presidente del Consiglio dei Ministri l’Ordinanza n. 3683/2008, che, tra l’altro, stanzia finanziamenti ad hoc per la ricostruzione ed individua la Presidente della Giunta regionale quale Commissario delegato per la gestione dell’emergenza. A seguito delle segnalazioni e dei sopralluoghi per la verifica dei danni, sono state raccolte tutte le indicazioni e le richieste provenienti dagli enti locali (Province, Comuni, Comunità montane, Autorità d’ambito, Consorzi irrigui) e con Ordinanza del Commissario delegato è stato approvato il piano Generale di ricostruzione, che comprende interventi per un importo complessivo di 541 milioni 678 mila euro ordinati secondo le priorità di finanziamento, in urgentissimi, urgenti e definitivi e che saranno realizzati per stralci in relazione alle risorse via via disponibili.

Risposta agli eventi calamitosiEventi alluvionali del 29 e 30 maggio 2008

Alessandria - Fium

e Tanaro

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Nel quadro generale del processo di innovazione tecnologica, si è posta particolare attenzione allo sviluppo dell’informatizzazione delle attività connesse all’espletamento delle funzioni tecniche sul territorio, con particolare riferimento al servizio di allertamento e reperibilità del personale impiegato nella pianificazione d’emergenza, trasversale anche agli enti territoriali competenti in materia di tutela del territorio e di salvaguardia della pubblica incolumità e delle infrastrutture. Nel 2008 tale lavoro ha consentito di organizzare l’attività di pronta reperibilità di risorse umane corrispondenti a circa 250 unità, secondo una calendarizzazione mensile gestita integralmente in linea e quindi con l’assoluta abolizione di documentazione cartacea.Sono stati inoltre sviluppati hardware e software per consentire una più efficace gestione delle attività connesse al verificarsi di eventi calamitosi straordinari e di situazioni di pronto intervento ordinario, mediante la creazione di software concretamente attivati in occasione degli eventi alluvionali del mese di maggio 2008.

Gestione del servizio di allertamento e reperibilità Politiche locali e integrate per la sicurezza

La Regione ha stipulato un Protocollo d’intesa con i rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile e del Ministero dello Sviluppo Economico per il potenziamento del sistema delle telecomunicazioni della protezione Civile piemontese. Il sistema, che assegna frequenze radio riservate, progettato secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali e destinato a diventare nel tempo parte della rete nazionale, garantirà un ulteriore canale privilegiato ed affidabile di comunicazione fra gli enti che hanno la responsabilità dell’emergenza e per il coordinamento del sistema del volontariato.La Regione Piemonte completerà in dodici mesi l’intera architettura che prevede i collegamenti delle dorsali di interconnessione delle sottoreti provinciali destinate esclusivamente alle comunicazioni di emergenza di Protezione Civile, garantendo l’efficienza, l’affidabilità, la dinamicità e la compatibilità di trasmissione fra le Province e tutti gli enti aderenti al progetto.

Telecomunicazioni in caso di emergenza

Oltre all’alluvione del 29 e 30 maggio, nel 2008 si sono verificati in Piemonte altri fenomeni meteorologici di varia entità, fino alle eccezionali nevicate dei mesi di novembre e dicembre.Per gli eventi susseguitisi nella stagione estiva ed autunnale, sono state emanate due deliberazioni della Giunta regionale per la dichiarazione di calamità per eventi che sono di natura ed estensione tale da comportare l’intervento coordinato di più enti e amministrazioni in via ordinaria.Conseguentemente a tali dichiarazioni, sono stati predisposti programmi per il finanziamento agli enti locali dei lavori per il ripristino delle opere pubbliche danneggiate, a valere su fondi regionali e sul fondo nazionale di protezione civile per un importo complessivo di 24 milioni 700 mila euro.A seguito delle nevicate invernali, per le quali è intervenuta la dichiarazione dello stato di emergenza, le attività dirette al ristoro dei danni saranno avviate a partire dal 2009, considerato che l’ordinanza di protezione civile che dispone le deroghe e stanzia le risorse per il superamento dell’emergenza è stata emanata dal Presidente del Consiglio dei Ministri nel mese di gennaio 2009.Sono stati inoltre programmati interventi per un importo complessivo di circa 2 milioni 600 mila euro a favore dei Comuni e delle Comunità montane e collinari per l’acquisto di mezzi per lo sgombero della neve. Il contributo coprirà sino al 90% della spesa sostenuta nei Comuni al sotto dei 1.000 abitanti, sino all’80% nel comuni tra 1.000 e 3.000 abitanti, sino al 75% nei Comuni con più di 3.000 abitanti e sino al 70% per le Comunità montane.

A fronte di emergenze idriche, nel 2008 la Regione ha concluso le procedure di approvazione di 44 progetti urgenti e strategici in esito alla crisi idrica del 2007, per un importo di 200 milioni di euro e ha fornito alle Autorità d’ambito la massima collaborazione per garantire l’avvio e il procedimento dei lavori.

Altri eventi eccezionali

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Nel 2008 la Regione Piemonte ha concluso la redazione del nuovo piano territoriale regionale, strumento di livello regionale che detta le condizioni per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, e del relativo Rapporto ambientale. Il Piano, adottato dalla Giunta nel dicembre 2008, stabilisce indirizzi e direttive da recepire ed attuare attraverso le politiche provinciali, comunali e settoriali, come ad esempio la definizione dell’assetto viario, la valorizzazione delle aree agricole e il miglioramento della qualità ambientale.È stata inoltre conclusa la redazione del primo piano paesaggistico regionale, impostato sui contenuti della Convenzione europea del Paesaggio e del Codice dei Beni Culturali del Paesaggio e dedicato alla tutela e alla salvaguardia del territorio, nell’ottica di non alterare i caratteri del paesaggio e preservare il patrimonio culturale e ambientale piemontese.

Pianificazione territoriale e del paesaggio

La Colonna mobile regionale consiste nell’organizzazione di mezzi, attrezzature e squadre operative al fine di potenziare la capacità complessiva di risposta del sistema di Protezione Civile. L’attività di progettazione, realizzazione e gestione della Colonna mobile regionale, in armonia con gli indirizzi impartiti a livello nazionale, ha riguardato nel 2008 le seguenti attività:

la predisposizione di un progetto complessivo, secondo le procedure adottate in fase di certificazione di qualità;il concorso nella realizzazione della “Colonna mobile nazionale delle regioni”; il coordinamento del gruppo di lavoro misto Regione-Province-Coordinamenti;l’impostazione dell’analisi delle risorse disponibili e necessarie ai fini del completamento dei moduli delle costituende “Colonne mobili provinciali”; l’individuazione delle priorità per l’acquisizione delle risorse ordinarie e strategiche;l’identificazione delle risorse stoccate presso i magazzini regionali.

Nel mese di febbraio 2008 è stata prevista l’acquisizione di mezzi e materiali differenziati nelle caratteristiche e nei costi per ogni singolo coordinamento provinciale, finanziati per un eguale importo di 160 mila euro, per un importo complessivo di 1 milione 280 mila euro.

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Colonna mobile regionale

Nel 2008 la Regione ha proseguito l’attività pianificatoria e gestionale derivante dal recepimento della classificazione sismica del territorio secondo l’Ordinanza ministeriale n. 3274 del 20 marzo 2003, prevalentemente in attuazione del programma temporale delle verifiche sismiche sugli edifici ed infrastrutture strategiche e rilevanti, avvalendosi della collaborazione del Politecnico di Torino e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino.La spesa sostenuta nel 2008 ha consentito di finanziare le attività di studio e lo svolgimento di indagini finalizzate alle verifiche, con un impegno complessivo di circa 1 milione 400 mila euro.

Riduzione del rischio sismico

139 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 4

La Regione esercita, nei confronti degli enti locali, una funzione d’impulso, indirizzo e coordinamento, sia in sede di formazione, sia in sede di attuazione del Piano di Protezione Civile, stimolando ed organizzando il loro autonomo concorso ed apporto e delegando loro compiti di interesse locale ai fini di una efficace ed unitaria attività di protezione civile su scala regionale. La Regione può erogare contributi a copertura delle spese sostenute da gruppi ed enti (anche comunali ed intercomunali) per l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione, addestramento ed aggiornamento e può concedere agli Enti Locali contributi destinati all’acquisizione, al mantenimento, all’uso temporaneo di strutture, strumenti o altri mezzi funzionali alle attività di protezione civile di gruppi comunali e intercomunali. Nel 2008 si è impegnata la somma di 2 milioni 600 mila euro per l’erogazione dei contributi per le finalità a favore degli enti locali piemontesi da erogare dietro presentazione di istanza.

Sostegno agli enti locali per attività di protezione civile

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Ogni anno vengono erogate dalla Regione Piemonte risorse finanziarie ai Comuni per la realizzazione di opere pubbliche di loro competenza.

Opere pubbliche e difesa del suoloSostegno finanziario ai Comuni per la realizzazione di opere pubbliche

Urbanistica

A fianco della tradizionale attività di esame degli Strumenti urbanistici comunali, la Regione ha attuato per la parte di propria competenza le procedure previste dalla Legge Regionale n. 1/2007 per le varianti strutturali ai piani regolatori generali, partecipando a 82 conferenze di pianificazione e portando a conclusione 82 varianti. Nel 2008 sono state pubblicate le Linee Guida per i Comuni per un corretto e più agevole utilizzo delle conferenze di pianificazione, in risposta alle problematiche emerse nel corso delle conferenze e per rendere loro più facile l’utilizzo dello strumento, omogeneizzando l’intervento. Con la nuova procedura, di carattere sperimentale, la Regione promuove una politica di co-pianificazione che vede la partecipazione attiva di tutti gli enti interessati dal processo urbanistico. Parallelamente è continuato il dibattito per l’approvazione della nuova legge della pianificazione per il governo del territori.

Conferenze di pianificazione e disegno di legge della pianificazione per il governo del territorio

140 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 4

Gli ultimi aggiornamenti della base cartografica regionale a supporto delle politiche di pianificazione risalgono al 2003 per il Piemonte Est e al 2004-2005 per la provincia di Asti; pertanto nel corso del 2008 la Regione ha dato corso alla realizzazione della prima tranche annuale del progetto cartografico, che prevede l’aggiornamento e l’armonizzazione della base cartografica a partire dalla predisposizione di un database topografico multiprecisione e per il quale è stato previsto un investimento pari a circa 3 milioni di euro. Nel rispetto della sostenibilità economica e ambientale, nel 2008 la Regione ha concluso la “Carta pedologica per la pianura settentrionale novarese” (affidata all’IPLA S.p.A.) sull’utilizzo della capacità protettiva dei suoli e ha attivato il progetto “Carta dei suoli a scala 1:50.000. revisione e armonizzazione di capacità d’uso e capacità protettiva dei suoli” (affidato alla medesima società), che consentirà di avere rilevamenti e cartografia per tutte le aree di pianura e, così, uniformare e migliorare i criteri di interpretazione dei dati, anche per la pubblicazione di un documento di divulgazione destinato ai conduttori delle aziende, ai tecnici e ai professionisti del settore.

Cartografia regionale e protezione del suolo

In attuazione dell’intesa tra i diversi enti firmatari del Protocollo per la predisposizione e l’aggiornamento dell’elenco prezzi, che prevede un aggiornamento annuale ad adeguamento alle variazioni tecnico-economiche che si registrano sul mercato, nel mese di febbraio 2008 è stata pubblicata e diffusa la nuova edizione dell’elenco prezzi di riferimento per lavori pubblici nella Regione Piemonte.Si è poi provveduto all’invio del Cd-rom e versione cartacea a tutte le stazioni appaltanti operanti nel territorio regionale e alla distribuzione di circa 3.000 Cd-rom agli operatori privati operanti nel settore opere pubbliche. L’Elenco prezzi 2008 è inoltre disponibile per la consultazione direttamente sul sito web ufficiale della Regione Piemonte-Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste.

Elenco prezzi di riferimento regionale in materia di opere pubbliche

Nel 2008 sono state programmati finanziamenti con un impegno complessivo di 31 milioni 910 mila euro, suddivisi in contributi per:

opere relative alla viabilità, opere cimiteriali,illuminazione pubblica,sedi municipali.

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SensibilizzazioneNel 2008 sono state ampliate le tematiche ambientali presenti nel sIrA sistema Informativo regionale Ambientale, che garantisce l’acquisizione, l’elaborazione e la messa a disposizione di dati e informazioni di interesse ambientale sia nei confronti degli attori istituzionali, sia verso il pubblico. Inoltre, sono stati rafforzati gli strumenti per l’interscambio dei dati nel comparto pubblico e per la loro messa a disposizione verso l’esterno.Per la comunicazione via web, informazioni, dati, riferimenti sono costantemente aggiornati sui 3 domini istituzionali: www.regione.piemonte.it/ambiente/, www.sistemapiemonte.it/ambiente/ e www.ruparpiemonte.it/portal/public/rupar/Ambiente. Nell’ambito dell’attività documentaria, la Biblioteca regionale delle aree protette ha attuato nel 2008 un importante lavoro di miglioramento dell’organizzazione interna e implementazione delle dotazioni bibliografiche, produzione e aggiornamento dei cataloghi bibliografici e perfezionamento dei servizi offerti all’utenza, in particolare attraverso lo scambio interbibliotecario su tutto il territorio nazionale e il potenziamento dei servizi in rete, con la creazione di un nuovo sito di accesso www.erasmo.it/parchipiemonte/ coordinato con quello già esistente nel portale istituzionale della Regione www.regione.piemonte.it/parchi/biblioteca/index.htm. Nel 2008 la Biblioteca ha registrato: 87 consultazioni di materiali in sede, 1312 consultazioni del sito, 67 consulenze via e-mail, 196 consulenze via telefono, 38 consulenze bibliografiche, 204 prestiti di materiali bibliografici, 94 richieste di materiali, 26 scambi con altre biblioteche.In affiancamento alla Biblioteca, il sistema Informativo naturalistico raccoglie dati di tipo naturalistico-ecologico e informazioni sulla Rete ecologica regionale, con possibilità di accesso tramite internet dal sito www.sistemapiemonte.it/ambiente/bdn/index.shtml, con profili di accesso modulari a seconda delle caratteristiche dell’utenza e della sensibilità del dato. In particolare, nel 2008 è stata attivata la Banca Dati Ornitologica www.regione.piemonte.it/aves/index.php a cui si può accedere con auto registrazione e che pertanto rappresenta un importante prototipo per la raccolta e la gestione on line di dati destinati a un pubblico esteso.Per garantire una diffusione ampia e capillare di informazioni, la Regione pubblica mensilmente dal 1983 il periodico “piemonte parchi”, che viene inviato gratuitamente a Enti e Istituzioni, conta 11.000 abbonati paganti e viene aggiornata settimanalmente come testata telematica e inviata sotto forma di newsletter a 5.000 iscritti: nel 2008 è stata rinnovata la veste grafica ed è stata rivista la linea editoriale, presentando le esperienze e le buone pratiche del Piemonte, ma allargando la trattazione a livello sovra regionale, secondo un’impostazione che trova sintesi nel sottotitolo “sguardi vicini mondi lontani”.

www.regione piemonte.it

www.sistemapiemonte.it

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Asse 5 InfrAstrutture e MobIlItà

La congestione e la conseguente inefficienza del sistema logistico richiedono un consistente impegno per la modernizzazione delle reti di comunicazioni e trasporto e il potenziamento dei collegamenti della Regione con le Regioni d’Europa confinanti: Svizzera, Lombardia, Est europeo, pianura padana, Liguria e Francia. Sono fondamentali le misure riguardanti lo spostamento del traffico merci su gomma a quello su ferro e l’adeguamento delle strutture internodali per lo scambio tra gomma e rotaia e tra mezzi di lunga percorrenza

e mezzi di distribuzione sub-regionali e locali. Le politiche riguardano le grandi reti viarie e ferroviarie, il trasporto pubblico locale (ferroviario, urbano, extraurbano), lo sviluppo delle reti ciclabili, l’incremento delle attività di concertazione e dei rapporti con i soggetti istituzionali e i cittadini. L’asse articola altresì le politiche riguardanti gli interventi inerenti alle reti immateriali, le cui azioni principali riguardano il superamento del divario digitale, le azioni in materia di “e-Governement” e il digitale terrestre.

Priorità strategiche per l’anno 2008 Potenziamento delle grandi reti viarie e ferroviarie.Sicurezza, sviluppo e qualità del Trasporto Pubblico Locale.Mobilità sostenibile e rete ciclabile regionale.

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Sviluppo della viabilità, della logistica e valorizzazione delle vie navigabili.Sicurezza stradaleLe reti immateriali.

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Dal programma di governo 2005-2010Le grandi reti viarie e ferroviarie, il trasporto pubblico locale, la rete ciclabile regionale

Torino - Stazione della metropolitana

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La riorganizzazione della logisticaIn una logica di razionalizzazione e di sostenibilità e in una prospettiva di sviluppo ad alto valore aggiunto, anche in sinergia interregionale, in relazione con le grandi reti di comunicazione europee, a supporto del tessuto produttivo regionale, nel 2008 è stata approvata la legge regionale n. 8/2008 sulla logistica, che ha raggiunto l’obiettivo di regolamentare la normativa in materia di sistemi di trasporto e logistica.

La legge definisce i principi generali della programmazione regionale, ovvero:promozione e valorizzazione delle potenzialità territoriali e delle sinergie con i territori confinanti, anche a scala sovraregionale; potenziamento del trasporto delle merci su rotaia, anche al fine di diminuire il congestionamento stradale; promozione delle iniziative di sostegno a favore di una mobilità eco-sostenibile delle merci; sostegno allo sviluppo di iniziative di logistica per la distribuzione urbana delle merci; miglioramento e razionalizzazione delle strutture di interscambio tra le diverse modalità di trasporto delle merci e valorizzazione e promozione degli interporti regionali; integrazione e ottimizzazione dell’uso delle infrastrutture per il trasporto merci e per il trasporto di passeggeri, anche attraverso lo sviluppo delle applicazioni di tecnologie innovative per l’incremento dei livelli di sicurezza e di efficienza.

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Le reti ferroviarie

Nell’ambito della predisposizione del Dossier europeo relativo alla Linea ferroviaria Torino - Lione, nel 2008 è stato ridefinito a 13.948 milioni di euro il costo della parte comune italo-francese del collegamento.Nel 2008, la Regione ha proseguito la sua partecipazione alle attività degli specifici Tavoli di lavoro e in particolare:

al tavolo Istituzionale di Palazzo Chigi ha chiesto l’avvio delle procedure di progettazione preliminare dal confine francese a Settimo Torinese e ha contribuito a stabilire come esigenza prioritaria l’unitarietà sia della governance di progettazione, sia del finanziamento;all’osservatorio Valle susa ha definito le iniziative di potenziamento del trasporto pubblico locale sulle dorsali della Linea (in collaborazione con Trenitalia e Gruppo Torinese Trasporti), le misure di trasferimento modale, le attività di regia unitaria al progetto della tratta in territorio italiano nonché le specifiche tecniche da inserire nel CSA del bando di gara per l’affidamento della progettazione della tratta internazionale di competenza italiana;alla Conferenza Intergovernativa italo-francese (CIG) ed ai relativi Gruppi di Lavoro Tecnici, affrontando, insieme ai colleghi d’oltralpe, i problemi legati alla fattibilità dell’opera, intesa non solo in termini tecnici ma anche giuridici, economico-finanziari, di gestione della sicurezza e di ripartizione modale.

Linea ferroviaria Torino - Lione

Azioni e risultati raggiunti nel 2008La programmazione della Regione Piemonte relativa a infrastrutture e mobilità intende promuovere sempre più stabilmente una progettualità integrata, interdisciplinare, interistituzionale, ponendosi in interazione con le dimensioni sociali, economiche e territoriali del contesto regionale. In questa logica, nel 2008 la Regione ha lavorato per delineare un nuovo disegno territoriale e per definire progetti strategici, cogliendo i mutamenti indotti in particolare dalle grandi infrastrutture e dalle telecomunicazioni, ricercando le condizioni per una mobilità effettivamente sostenibile. L’intento perseguito è quello di passare da un tradizionale “piano delle infrastrutture e dei trasporti” a un “piano del sistema delle relazioni”, concentrandosi in particolare sul trasporto collettivo, sulla logistica, sull’innovazione, sull’ancoraggio territoriale alle grandi infrastrutture europee, con una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della salute.

13.948 milioni di euro

143 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 5

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Il mantenimento dell’efficienza e il continuo miglioramento della rete ferroviaria piemontese esistente rappresentano un impegno prioritario per la Regione, che anche nel 2008 è intervenuta attraverso azioni di cofinanziamento attivate in accordo o convenzione con gli enti gestori della rete. In particolare gli interventi sono stati indirizzati a:

ammodernamento e messa in sicurezza delle linee e di adeguamento dell’accessibilità nelle stazioni alle persone diversamente abili, con diversi interventi distribuiti sul territorio regionale, in convenzione con la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (sottoscritta nel 2008);rettifica della “gobba ferroviaria di Gozzano” sulla linea Novara-Domodossola, con contributo regionale di circa 5 milioni 100 mila euro su una spesa complessiva di circa 31 milioni, in Accordo di programma con Provincia di Novara, Comune di Gozzano e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;ammodernamento e progettazioni da avviare per la linea ferroviaria Torino-Ivrea-Aosta per un costo complessivo di 40 milioni di euro, in Accordo di Programma Quadro con Stato, Regione Autonoma Valle d’Aosta e Rete Ferroviaria Italiana (RFI);

censimento di tutti i 1.222 passaggi a livello sul territorio regionale (1.093 su linee regionali, 86 su linee concesse e 43 su linee fondamentali), in attuazione del Piano Regionale per la soppressione dei passaggi a livello;progettazione e realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza ferroviaria e della viabilità nei pressi della stazione ferroviaria di Bra;finanziamento degli interventi oggetto dell’Accordo di Programma Quadro e del suo 1° Atto integrativo inerenti alla rete ferroviaria piemontese, tra cui la progettazione preliminare (approvata nell’agosto 2008) e definitiva dell’interconnessione della ferrovia Torino-Ceres con la rete RFI-passante ferroviario e realizzazione delle opere preliminari, progettazione e realizzazione dell’elettrificazione della linea Casale/Vercelli, la progettazione e la realizzazione del raddoppio della linea Settimo-Volpiano e la progettazione preliminare e definitiva del raddoppio della linea Torino-Pinerolo, compreso l’interramento nel Comune di Nichelino.

Interventi sulla rete ferroviaria regionale

Nel 2008 è stato prospettato, da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), uno stanziamento per l’asse del terzo Valico dei Giovi, terminale del corridoio dei due mari che permette di collegare il nodo di Genova con Novi Ligure/Tortona, già approvato dal CIPE stesso nel 2006, su indicazioni e prescrizioni della Regione Piemonte. Grazie a questo rinnovato impegno e alla rivisitazione del piano economico-finanziario dell’opera, l’apertura dei cantieri risulta più vicina.

Asse ferroviario del Terzo Valico dei Giovi

Nel 2008 sono proseguiti i lavori nella Tratta Novara - Milano sul tracciato della Linea ad Alta Capacità Torino - Milano e sono state completate le opere civili. Le opere infrastrutturali relative al nodo di novara sono state monitorate nel 2008 attraverso incontri tra i firmatari del Protocollo d’Intesa ed è stata individuata come prioritaria l’approvazione del progetto che prevede la variante della linea FERROVIENORD con relativa nuova stazione di Galliate e viabilità di accesso, il collegamento ferroviario diretto tra l’asse AV/AC Torino - Milano con la linea FERROVIENORD da utilizzare per relazioni dirette Torino - Malpensa nonché la tangenziale ovest di Galliate e la nuova passerella pedonale sopra l’autostrada Torino - Milano. A beneficio del Comune di Novara, la Regione ha erogato i contributi finanziari programmati per il 2008 sia per la realizzazione del MOVIcentro che per le opere di mitigazione nell’area Est, per un importo complessivo di 2 milioni di euro, procedendo altresì all’impegno di 1 milione 825 mila euro per il prosieguo delle medesime attività nell’anno 2009.

Alta Capacità Torino - Milano e Nodo di Novara

sicurezzaammodernamento

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Mondovì - Torre civica del Belvedere

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Il 7 gennaio 2008 sono stati inaugurati i primi 50 km dell’autostrada Torino - Milano, nel tratto dal capoluogo piemontese a Santhià, con ampliamento delle tre corsie esistenti e dello spartitraffico centrale e la creazione di una corsia di emergenza per entrambe le carreggiate. A dicembre 2008 sono stati ultimati gli interventi su un ulteriore lotto e conseguentemente l’infrastruttura è stata ammodernata sino alla progressiva 67+600. Per quanto riguarda invece il tratto tra Novara a Milano, il 18 settembre 2008 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera CIPE n. 164/2007 con la quale è stato approvato il progetto definitivo dell’adeguamento nella tratta Novara - Milano, mentre con delibera n. 72 del 1 agosto 2008 il CIPE ha approvato il progetto definitivo della Variante di Bernate - Ticino, facente parte dello stesso tronco.Nel corso dell’anno è proseguita l’attività dell’Osservatorio per il monitoraggio dei lavori di adeguamento dell’autostrada, con aggiornamento delle informazioni sullo sviluppo dei cantieri e delle raccolta dei dati sull’incidentalità; nonché l’attività dell’Osservatorio Ambientale finalizzato all’attuazione e alla corretta esecuzione dell’intervento sotto il profilo ambientale e territoriale.Nel mese di dicembre 2008 si sono conclusi i lavori di ammodernamento avviati sulla tratta da Santhià a Greggio dell’autostrada Torino - Milano, per uno sviluppo complessivo di ulteriori 18 km circa.

Autostrada Torino - MilanoLe reti viarie

Nel 2008 sono proseguite le attività relative alle opere infrastrutturali prioritarie per il territorio nonché di grande rilevanza sullo scacchiere delle relazioni internazionali Italia-Francia:

per il progetto nuovo tunnel del Col di tenda - che prevede il raddoppio dell’attuale tunnel nonché l’adeguamento della sezione della vecchia galleria agli standard di strada di categoria C - la Regione ha partecipato alle fasi di revisione e adeguamento prezzi, contribuendo alla definizione del nuovo costo dell’opera posta a bando pari a 176 milioni di euro IVA esclusa (di cui circa 102 di competenza italiana), approvato nel mese di dicembre dalla Commissione Intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti nelle Alpi del Sud;per l’intervento relativo al traforo di sicurezza del frejus - con realizzazione di una galleria di sicurezza - la Regione ha partecipato alle riunioni del Comitato di Sicurezza e a quelle della Commissione Intergovernativa.

Collegamenti con la Francia

Nel 2008, la Giunta Regionale ha approvato lo schema di Accordo Procedimentale con Ministero delle Infrastrutture, ANAS S.p.A. e Società Concessionaria Asti-Cuneo S.p.A. per la costituzione dell’osservatorio Ambientale finalizzato all’attuazione e alla corretta esecuzione dell’intervento sotto il profilo ambientale e territoriale.Per quanto concerne gli otto lotti ancora da realizzare, sono stati iniziati i lavori per i 3 lotti di collegamento del capoluogo provinciale (Cuneo) alla rete autostradale nazionale, mentre a febbraio 2008 è stato approvato da parte del CIPE il progetto preliminare dell’ultimo lotto cuneese (circonvallazione di Cuneo, dal MIAC alla Tangenziale Est-Ovest); l’avvio della procedura di verifica di Valutazione di Impatto Ambientale sui progetti dei due lotti albesi ancora mancanti, richiesta dal Ministero dell’Ambiente, ha comportato invece la iniziale sospensione della Conferenza di servizi per il rinnovo dei vincoli espropriativi, che dovrà peraltro concludersi in senso negativo con l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto, a causa delle carenze riscontrate nella documentazione progettuale nel corso della preventiva fase di verifica.

Autostrada Asti - Cuneo

Costituisce esempio di federalismo infrastrutturale, ovvero impegno verso una maggiore autonomia di gestione e di attuazione delle grandi reti di trasporto, in conformità con quanto stabilito dalla Legge Finanziaria regionale 2008, la costituzione da parte della Regione (attraverso la partecipata - SCR Piemonte Società di Committenza Regione Piemonte S.p.A.) con ANAS S.p.A. della società Concessioni Autostradali Piemontesi s.p.A., destinata a realizzare le seguenti opere autostradali:in fase di progetto preliminare:

tratta Biella-A26 Casello di Romagnano-Ghemme della Pedemontana Piemontese (circa 313 milioni di euro);

in corso lo studio di fattibilità:tratta Biella-A4 Torino-Milano Casello di Santhià della Pedemontana Piemontese (circa 431 milioni di euro);infrastruttura di collegamento multimodale di corso Marche a Torino (circa 600 milioni di euro);tangenziale Est di Torino (circa 750 milioni di euro);raccordo Strevi-A26 -nuovo casello di Predosa (circa 312 milioni di euro).

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La rete autostradale

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Come da Contratto di Programma 2008 tra Ministero Infrastrutture e AnAs s.p.A. sono state condotte azioni di:

monitoraggio dell’attuazione dei Piani di Investimento dell’ANAS rispetto alle 18 opere previste dal Contratto di Programma; istruttoria del progetto di adeguamento di tratto della SS 659 e di progetto di collegamento tra la ex SS 457 per Asti, la ex SS 31 per Alessandria e la SP per Valenza;istruttoria relativa alla perizia di variante inerente la SS 24 del Monginevro.

La rete stradaleNel 2008, in attuazione del Piano regionale degli Investimenti sulla rete stradale trasferita, la Regione ha erogato 10 milioni di euro alle Province di Torino, Novara e Vercelli per interventi di competenza provinciale. Per quanto riguarda gli interventi di competenza SCR Piemonte S.p.A. sono state previste necessità finanziarie per gli interventi in corso di esecuzione di circa 78 milioni di euro (con copertura garantita da accensione di apposito mutuo).In particolare, in riferimento a questi ultimi interventi, è stato ultimato un intervento e ne sono stati appaltati 2; per gli interventi di competenza provinciale, ne sono stati conclusi e aperti al traffico 8 e appaltati 4 e sono state avviate le procedure di appalto per altri 7.In riferimento al Catasto delle strade, nel 2008 sono proseguite le attività di rilievo e collaudo dei dati delle strade trasferite (in collaborazione con il Politecnico di Torino), fino alla stesura del verbale di collaudo nel mese di novembre. È proseguito il rapporto con il Consorzio per il Sistema Informativo piemontese (CSI Piemonte) per la predisposizione e gestione della banca dati e si è ampliata la convenzione al caricamento di quanto rilevato nella banca dati del Catasto.Sono state completate le attività di trasferimento della rete stradale di demanio regionale alle Province, con sottoscrizione dei verbali di consegna con le 8 Province.Per interventi specifici che coinvolgono diversi livelli di governo, anche nel 2008 la Regione è stata soggetto sottoscrittore di diversi Accordi di Programma, Protocolli di Intesa, Convenzioni, relativamente a:

realizzazione del collegamento tra la SP 661 e la SP 12 in variante all’abitato di Cherasco, con contributo di 3 milioni di euro (Accordo di Programma con Provincia di Cuneo e Comune di Cherasco);realizzazione del secondo lotto della variante Nord-Est di Romagnano Sesia e della variante di Fara Novarese sulla ex SS 299, con contributo di 8 milioni di euro (Accordo di Programma con la Provincia di Novara);realizzazione della viabilità obbligatoria connessa alla realizzazione degli insediamenti commerciali nella zona “Localizzazione l2” nei Comuni di Nichelino e Vinovo, con contributo di 7 milioni 500 mila euro (Accordo di Programma con Provincia di Torino, Comuni di Nichelino e Vinovo e adesione della Società Campi di Vinovo S.p.A.);

studio di fattibilità di una nuova galleria in località Colla di Valenza lungo la SP 494, con contributo di 100 mila euro (Accordo di Programma con la Provincia di Alessandria);progettazione definitiva per appalto integrato della variante all’abitato di Verbania - I lotto, variante di Fondotoce sulla SS 34, con contributo di 1 milione 16 mila euro (Protocollo d’Intesa con Provincia del Verbano Cusio Ossola, Comune di Verbania e ANAS S.p.A.);progettazione preliminare della Pedemontana piemontese, tratta Biella (Rolino di Masserano) - A26 (Casello di Ghemme), con contributo totale di 1 milione 500 mila euro, di cui 550 mila stanziati nel 2007 e 950 mila nel 2008 (integrazione all’Accordo di Programma del 31 luglio 2007 con le Province di Biella, Novara e Vercelli);condivisione del tracciato della tratta autostradale tra Biella e l’Autostrada A4 Torino - Milano Casello di Santhià della Pedemontana piemontese (Protocollo di Intesa con le Province di Biella Novara e Vercelli e i Comuni interessati, nell’ambito del I Atto integrativo dell’APQ “Reti Infrastrutturali di Trasporto” del 2006, con 2 milioni di euro di risorse statali);progettazione del collegamento Strevi-Predosa con contributo di 8 milioni 200 mila euro (predisposizione delle Convenzione in attuazione dell’Accordo di Programma Quadro “Reti di Infrastrutturali di Trasporto” del 2006);realizzazione degli interventi sulla SS 21 del Colle della Maddalena, con contributo di 1 milione 500 mila euro (Convenzione Legge regionale n. 4/1983 con Comune di Demonte e ANAS S.p.A.);studio di fattibilità della tangenziale Est di Torino, con contributo di 200 mila euro (Convenzione Legge regionale n. 4/1983 con la Provincia di Torino);realizzazione della Variante di Sud-Est di Cavallermaggiore, del Raccordo SR20 con SP 30 Racconigi, delle Circonvallazioni di Cardè e Villafranca, Venaria, Casello di Carmagnola Sud e bretella di collegamento SS 20, Nodi critici del Verbano Cusio Ossola (Accordi di Programma già in essere);monitoraggio delle fasi attuative del Viadotto Soleri, del Nuovo Ponte sul Ticino, della Variante di Serravalle Scrivia (Convenzioni Legge Regionale n. 4/1983 già in essere).

federalismoinfrastrutturale

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A rilancio del trasporto pubblico locale, su gomma e su ferro, la Regione ha proseguito la politica di una sempre più ottimale qualità del servizio, intervenendo sul potenziamento e sull’ammodernamento dei bus, dei tram e dei treni. In particolare, è stata ricercata una maggiore concertazione con i cittadini nella definizione dei nuovi orari e una più ampia collaborazione con le Forze dell’Ordine nella definizione di strategie per la sicurezza dei viaggiatori.

Il trasporto pubblico locale

È proseguita l’attuazione del Programma triennale regionale dei servizi di trasporto pubblico locale 2007-2009, destinato a un miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi: nel 2008 la Regione ha approvato, con Decreti del Presidente della Giunta regionale, gli Accordi di Programma per il finanziamento dei Servizi Minimi e degli investimenti nel settore Trasporto Pubblico Locale con le tutte le Province, i Comuni soggetti di delega (con popolazione superiore ai 30.000 abitanti) e l’Agenzia per la Mobilità Metropolitana ad esclusione della Provincia di Torino ed i Comuni di Cuneo, Ivrea e Pinerolo con i quali la Regione ha approvato le bozze di Accordo di Programma. Grazie alle risorse aggiuntive della Finanziaria 2008, il Piemonte ha assegnato agli Enti soggetti di delega risorse ulteriori per 43 milioni 422 mila euro, che vanno ad aggiungersi a quelle già stanziate per il 2008 pari a 253 milioni 620 mila euro.

Torino -Tram 13

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Nell’ambito del Programma triennale dei servizi di trasporto pubblico e in funzione di apprezzabili economie di scala, è stata attivata una procedura di acquisto centralizzata a livello regionale del materiale rotabile su gomma: a questo scopo, è stato definito un Piano per la sostituzione del materiale rotabile, attuabile a partire dalla determinazione del parco autobus suscettibile di dismissione e dalla caratterizzazione dei mezzi da acquistare, in coerenza con il Piano Ambientale Regionale, che prevede entro il 31 dicembre 2009 l’eliminazione degli autobus “pre-euro” e “euro-zero” (circa 1.100 autobus pari circa ad un terzo del parco circolante).Nell’ambito dell’ipotesi di un bando regionale unico per l’acquisto dei mezzi attraverso la nuova società SCR Piemonte S.p.A., si è definita una bozza del capitolato speciale d’appalto che potrà costituire documento tecnico di gara per l’acquisto di autobus interurbani e urbani.Il Piano scuolabus 2008 ha stanziato circa 3 milioni di euro da assegnare a 55 Enti (Comuni, Comunità montane e Unione di Comuni) per rinnovare il parco mezzi a disposizione per il trasporto degli alunni.

Piano investimenti materiale rotabile su gomma

Nel 2008 è stato sottoscritto il Primo Atto Aggiuntivo dell’Accordo di Programma Quadro per una Mobilità Sostenibile che, nell’ambito del Progetto MoVIcentro per la rivalutazione dei nodi di interscambio del trasporto pubblico e privato, ha consentito la destinazione dei fondi nazionali per il finanziamento di un nuovo MOVIcentro nel Comune di Arquata Scrivia e il proseguimento delle attività nei Comuni di Alpignano, Chivasso, Collegno, Torino e Tortona.Per gli investimenti infrastrutturali (Progetto MoVIlinea di adeguamento e messa in sicurezza delle fermate del trasporto pubblico locale in ambito urbano ed extraurbano), che prevedono la stipula di apposite Convezioni con gli Enti Locali, nel 2008 è stata stipulata una prima convenzione con la Provincia di Asti nel mese di ottobre.

Progetti MOVIcentro e MOVIlinea

Gli interventi regionali nel 2008 hanno riguardato la linea 1 della metropolitana:

per la tratta 2, firma di un Protocollo di Intesa per approfondire un’ipotesi di tracciato nel quadrante Sud-Ovest dell’area metropolitana, sottoscritto insieme all’Agenzia per la Mobilità Metropolitana, alla Provincia di Torino e ai Comuni di Torino, Orbassano, Rivalta e Beinasco (marzo);per la tratta 3, conclusione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sul progetto preliminare (ottobre); per la tratta 4, approvazione dell’utilizzo delle risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 per il cofinanziamento del prolungamento verso Sud della Tratta Porta Nuova-Lingotto (gennaio) e acquisizione del progetto definitivo, con avvio al procedimento per la formulazione del parere di competenza nell’ambito della Conferenza di Servizi (dicembre).

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Metropolitana Automatica di Torino

È stato portato a compimento il Protocollo d’intesa per il potenziamento ed il miglioramento qualitativo del servizio ferroviario regionale sottoscritto nel dicembre 2002 tra Regione Piemonte e Trenitalia S.p.A., che prevedeva la compartecipazione finanziaria dei due enti per il rinnovo o l’ammodernamento di materiale ferroviario: nel 2008 la Regione ha concesso i necessari contributi e ha predisposto un nuovo programma relativo alle forniture di materiale rotabile finanziabile con le risorse

assegnate dallo Stato alla Regione Piemonte. È stata siglata con il Ministero dei Trasporti la convenzione disciplinante le modalità di erogazione delle risorse per l’acquisto di veicoli e con Legge nazionale del giugno 2008 è stata assegnata alla Regione Piemonte, per gli anni dal 2008 al 2010, la somma di 13 milioni 751 mila euro, destinata al cofinanziamento per l’acquisto di 7 nuove motrici.

Piano investimenti materiale rotabile su ferro

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In relazione al servizio ferroviario gestito a livello regionale da trenitalia s.p.A., la Regione, guidata dalla volontà di garantire un servizio efficiente e gradito all’utenza, ha condotto nel 2008 alcune azioni:

riconoscimento dei costi sostenuti da Trenitalia per l’erogazione del Bonus Viaggiatori, beneficio economico a favore dei clienti abbonati al servizio ferroviario derivante dai disservizi determinati da Trenitalia;servizio di assistenza alle scolaresche e alle fasce deboli di viaggiatori (anziani, diversamente abili, ecc.) svolto dai poliziotti in pensione a bordo dei treni della Direzione Regionale Piemonte di Trenitalia, grazie a Protocollo di Intesa siglato con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato - Sezione di Torino;sperimentazione di servizi e iniziative sul trasporto pubblico locale e regionale a opera di soggetti collettivi che hanno tra le proprie finalità quella di migliorare la soddisfazione dei bisogni dei cittadini-consumatori, a seguito di sigla di Protocollo d’Intesa tra Regione e Associazioni dei Consumatori;realizzazione di eventi (in totale 20) con attivazione di treni speciali o storici, per una spesa complessiva, riconosciuta a favore di Trenitalia pari a circa 165 mila euro.

Contratto per il Servizio FerroviarioIl Programma regionale di Azione per la sicurezza stradale 2008 (previsto dal Piano Regionale della Sicurezza Stradale-PRSS deliberato nel 2007) prevede:

il completamento di iniziative nelle “zone 30”, ovvero negli ambiti residenziali a traffico moderato; il rafforzamento dei controlli su strada per uso e abuso di alcol e sostanze psicotrope; l’avvio di un progetto sperimentale, in collaborazione con il Settore Polizia locale, per rafforzare i controlli nel settore dell’autotrasporto (cronotachigrafi digitali); l’implementazione delle attività relative al Centro Regionale di Monitoraggio e al Centro Regionale di Formazione Permanente; attività di comunicazione e prevenzione a supporto delle iniziative regionali; l’elaborazione di linee guida/criteri per la messa in sicurezza delle strade in ambito urbano, perurbano ed extraurbano.

Continua l’azione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, a sostegno della formazione nelle scuole di ogni ordine e grado per una mobilità consapevole e più sicura, rivolta ai ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie.

La Sicurezza Stradale

Nel 2008, la Regione ha consolidato il progetto bIP (bigliettazione Integrata Piemonte) avviato nel 2007, che rilancia il trasporto pubblico e stili di mobilità alternativi all’auto (car sharing, bike sharing, car pooling) promuovendo un sistema di bigliettazione elettronica basata su tecnologia smart card contactless. Nel corso dell’anno, hanno aderito al progetto in totale 48 Aziende di trasporto pubblico locale (per circa 3.000 autobus). Per l’esecuzione del progetto la Regione ha definito le disposizioni per l’acquisizione della tecnologia da parte delle Aziende, che devono espletare le gare per la fornitura degli apparati mediante bandi e capitolati: in diversi momenti dell’anno, il meccanismo è stato attivato dalle Aziende dei bacini di Alessandria, Cuneo, Torino e, a seguire, Novara e Asti.Il Centro Servizi Regionale ha funzione di gestore tecnico centrale e garantisce la compatibilità tecnologica del sistema e la interoperabilità a livello regionale del progetto. Con le medesime finalità e per garantire su scala regionale il monitoraggio e governo del traffico pubblico e privato, nel 2008 la regione è entrata nel capitale sociale della società 5t scarl, che già gestisce questo servizio nell’area metropolitana torinese.

Progetto BIP di bigliettazione elettronica

mobilitàalternativa

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Mobilità sostenibile e rete ciclabile regionaleNell’ottica di individuare una mobilità urbana sostenibile e alternativa all’uso privato di autoveicoli, sono state intraprese iniziative di concertazione con gli enti locali.

Un lavoro importante è stato fatto nel 2008 per l’innovazione normativa, anche confrontando l’esperienza di altre Regioni italiane: il Piemonte risulta all’avanguardia nel suo impegno a perseguire politiche continue e sistematiche in materia e in particolare nella pianificazione di una rete su scala regionale di piste e percorsi ciclabili.

Il Piano della Mobilità Ciclistica individua come obiettivo prioritario la definizione di una Rete Ciclabile Regionale, insieme alla creazione di un contesto organico e strategico sovralocale, nonché, di concerto con le Province, alla realizzazione di itinerari anche ad uso turistico, con percorsi interprovinciali di valenza paesaggistico-ambientale. Oltre ai 28 progetti di

piste ciclabili e infrastrutture a servizio dei ciclisti in corso di realizzazione con fondi regionali, nel 2008 la Regione ha ammesso a finanziamento 19 nuovi progetti e ne ha valutati come positivi ulteriori 6 (in coda alla graduatoria per precedenti inadempienze).

Nell’ambito del finanziamento regionale ai Comuni per il sistema di noleggio di biciclette bike sharing inaugurato nel 2007, si è registrato nel 2008 l’affidamento dei lavori da parte dei Comuni beneficiari del finanziamento regionale: nel mese di settembre è stato inaugurato il primo sistema di bike sharing del Comune di Venaria Reale.

Mobilità su Bicicletta

Torino - Piazza San Carlo

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Valorizzazione delle vie navigabiliIl Programma di Interventi 2008 ha finanziato 9 interventi per un importo di 2 milioni di euro, a cui si aggiungono i 34 progetti preliminari sui quali è stata condotta l’istruttoria tecnico-amministrativa per un totale di richieste di finanziamento pari a circa 21 milioni 679 mila euro.Nell’ambito dell’Intesa Interregionale per l’esercizio delle funzioni amministrative in ordine alla navigazione interna sul fiume Po ed idrovie collegate, la Regione ha proseguito - congiuntamente alle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto - la gestione delle vie navigabili, con assegnazione, tra l’altro, di 77 mila euro per interventi di manutenzione sul fiume Po, nel tratto tra Casale Monferrato e Foce Ticino. Nel 2008 è stata emanata la legge di riordino della disciplina della navigazione interna e del demanio idrico piemontese, destinata a migliorare le infrastrutture, a valorizzare le attività nautiche e a rendere più efficace l’azione amministrativa. In particolare, la nuova normativa ridefinisce le competenze in materia di navigazione interna della Regione e degli Enti Locali, completando l’attribuzione a Province e Comuni delle funzioni amministrative, in ottica di sussidiarietà, e si conferiscono ai Comuni la gestione del demanio idrico, la riscossione dei canoni di concessione, la titolarità a intervenire sulle strutture demaniali.

Reti immateriali: mobilità e ICT (Information Communication Technology)Nel 2008 la Regione ha dato un forte impulso alla politica di efficienza dei sistemi di mobilità attraverso l’uso di tecnologie Its (Intelligent Transportation Systems), verso la cosiddetta “Infomobilità”, ovvero un maggiore e più razionale utilizzo della telematica per favorire la regolazione sostenibile del traffico e della mobilità di persone e merci, fornire informazioni in tempo reale alla cittadinanza e, su più ampia scala, rafforzare la capacità di governo del sistema trasporti. Di concerto con gli Enti Locali, nel mese di marzo la Regione si è dotata di un Piano regionale dell’Infomobilità (PrIM) e relativo Programma triennale di Attuazione, destinato a indirizzare le azioni di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative e realizzare un sistema di tecnologie a supporto dei diversi soggetti coinvolti nella mobilità, con una particolare attenzione allo studio di una piattaforma logistica integrata per il trasporto merci.Il toC (Traffic Operative Center) regionale, con erogazione di informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico e dei trasporti in tutto il Piemonte relativamente ad autostrade, tangenziali, strade extraurbane, ferrovie, aeroporti e navigazione laghi, con informazioni aggiornate su cambiamenti nella viabilità e turbative del traffico, ha avuto un’utenza di assoluta rilevanza, servita attraverso una pluralità di mezzi di comunicazione (i canali tradizionali di radio, internet, televideo e stampa, più un’interfaccia televisiva, con informazioni dedicate all’interno del notiziario mattutino):

solo per quanto riguarda gli accessi on line, tra gennaio e novembre le pagine dedicate a Infomobilità hanno registrato circa 26 mila contatti.

Sono diverse le azioni realizzate nel 2008:lo sviluppo delle caratteristiche tecnico-prestazionali del progetto MoVIbyte - già avviato nell’anno precedente e concluso a giugno 2008 - con sperimentazione di nuove tecnologie di comunicazione all’interno dei MOVIcentro, valorizzando questi, insieme alle stazioni ferroviarie, come centri di “inclusione digitale” delle comunità locali, luoghi di interscambio delle informazioni per il miglioramento dell’accessibilità dei cittadini ai servizi telematici, in particolare della pubblica amministrazione;il progetto sul Trasporto Pubblico Locale tPl servizi al cittadino per il potenziamento del servizio “Pronto TPL. Informazioni di viaggio sul territorio piemontese” che, attraverso internet (sul portale della Regione) o telefono (numero verde), permette di ricercare percorsi anche multimodali sul territorio piemontese, con un accesso di utenza in continua crescita, fino a oltre 3.000 contatti mensili;l’attivazione del Portale della sicurezza stradale, al quale si sono associate le attività connesse alla realizzazione delle iniziative in occasione della Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale.

Intese sovraregionali e rapporti internazionaliCon il Ministero delle Infrastrutture, è stato definito il quadro degli interventi oggetto di confronto e accordo per la sottoscrizione di una Intesa Quadro Stato-Regione che aggiorni e riveda quella siglata nel 2003.In tale documento sono individuati gli interventi ritenuti prioritari dalla Regione. Con la Regione Liguria, nel mese di maggio è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa per la riorganizzazione, il potenziamento e la gestione dello scalo ferroviario intermodale di Alessandria, inteso comecongiunzione tra i sistemi di trasporto su strada e su rotaia e sviluppo della retroportualità ligure: a questo scopo, è stato costituito un Tavolo

Tecnico che ha presentato un Programma di sviluppo dello scalo merci di Alessandria di smistamento che consentirà il monitoraggio continuativo delle attività e delle tempistiche. Con intesa firmata nel mese di febbraio, le due Regioni si sono impegnate a sostenere la candidatura congiunta di Torino e Genova quale sede dell’Authority Nazionale dei Trasporti.Nell’ambito dei rapporti interregionali e internazionali, la Regione Piemonte nel 2008 ha svolto l’incarico di coordinamento del Gruppo di Lavoro “Accessibilità e Trasporti” dell’Euroregione Alpi Mediterraneo, costituita dalle Regioni Rhône Alpes, PACA, Liguria, Valle d’Aosta e Piemonte.

152 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 5

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Asse 6 AGrIColturA e MontAGnA: I terrItorI rurAlI e le terre Alte

Un’agricoltura di qualità per tutti deve puntare sulla qualità dei prodotti, sulla multifunzionalità delle aziende, sulle politiche di filiera e sullo sviluppo integrato. La collina e la montagna richiedono non solo tutela ma uno sviluppo equilibrato per creare adeguate condizioni occupazionali e di reddito. Le politiche descritte nell’Asse si propongono come obiettivo:

la qualificazione e la valorizzazione delle “produzioni di massa” (cereali, carne, frutta, ortaggi, ecc.) che costituiscono la larga base della produzione del reddito;un’equa distribuzione del reddito tra i diversi momenti di intervento della filiera;un supporto all’agricoltura “qualificata”, il “made in Italy” agricolo, con iniziative di marchio e a “filiera corta” dove già esistano le condizioni (prodotti tipici, biologici, vitivinicoltura, formaggi locali, ecc.).

La Regione Piemonte prevede inoltre di sostenere tutte le aziende attraverso il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 che contiene indirizzi sulle questioni e i temi fondamentali che vanno dalla competitività dell’agricoltura piemontese alla qualità delle produzioni agroalimentari, dalla tutela del territorio rurale alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili, fino ad intervenire sulle condizioni di vita degli agricoltori e sull’insediamento dei giovani. Le politiche declinate nell’Asse e rivolte alla montagna offrono opportunità per la formazione di nuove competenze, nuove tipologie di impresa e occupazione qualificata, concorrendo al miglioramento delle strutture produttive e dell’equilibrio socio-economico dell’intera regione. Tra esse figurano inoltre gli interventi rivolti alla sicurezza ambientale e dei versanti e quelli rivolti ai giovani per ampliare le loro opportunità di studio e formazione.

Dal programma di governo 2005-2010La qualità per tutti e uno sviluppo innovativo

Priorità strategiche per l’anno 2008 Migliorare la competitività del settore agricolo, la sostenibilità ambientale e l’integrazione dell’agricoltura con gli altri settori produttivi, anche attraverso la promozione delle ricerca e dell’innovazione, nonché la promozione di servizi di consulenza e assistenza tecnica in agricoltura.Tutelare e valorizzare i prodotti agro-alimentari di qualità.Migliorare l’efficienza del sistema infrastrutturale irriguo.

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Salvaguardare e valorizzare il territorio rurale.Prevenire e controllare le fitopatie.Sfruttare le opportunità della cooperazione transfrontaliera con Francia e Svizzera.Promuovere, valorizzare e regolamentare uno sviluppo innovativo per la montagna.

•••

Parco Nazionale della Valgrande

153 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

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Iniziative comunitarie

Nel 2007 la Commissione Europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Piemonte, che prevede 4 assi di intervento oltre all’assistenza tecnica:

miglioramento della competitività dei settori agricolo forestale;miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale;qualità della vita in ambiente rurale e diversificazione dell’economia rurale;approccio Leader - iniziative dirette ad incentivare lo sviluppo integrato e sostenibile delle zone rurali caratterizzate da bassa densità abitativa, invecchiamento della popolazione, costante esodo e calo della popolazione.

•••

Il PSR è il risultato di complesse attività di concertazione e di mediazione tra gli obiettivi forniti dalla Commissione Europea in materia agricola e i bisogni degli attori locali e per il periodo 2007-2013 è previsto uno stanziamento di circa 1 miliardo di euro, se si considera anche il finanziamento integrativo a carico del bilancio regionale.Il 4 febbraio 2008 è stato istituito il Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Successivamente all’insediamento, è stato approvato il Regolamento interno e i criteri di selezione dei primi bandi da emanare e sono stati attivati bandi per una spesa pubblica totale prevista pari a 285 milioni 897 mila euro, come risulta dalla tabella. Sono state inoltre predisposte delle modifiche al PSR, che sono state inviate alla Commissione Europea per l’approvazione, e sono stati implementati i sistemi di sorveglianza e valutazione.

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Misure del Programma di sviluppo rurale rIsorse AttIVAte Con l’APerturA DeI bAnDI 2007-2008

111 Formazione professionale e azioni di informazione 8.600.000,00112 Insediamento di giovani agricoltori 38.000.000,00121 Ammodernamento delle aziende agricole 72.000.000,00123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agroforestali 30.000.000,00211 Indennità per svantaggi naturali nelle aree montane 12.656.057,84214 Pagamenti agro-ambientali 47.000.000,00311 Diversificazione in attività non agricole 6.000.000,00313 Incentivazione delle attività turistiche 8.000.000,00411 Competitività 9.637.500,00412 Ambiente/gestione del territorio 3.212.500,00413 Qualità della vita/diversificazione 32.125.000,00421 Cooperazione 1.752.273,00431 Funzionamento dei GAL, acquisizione di competenze, animazione 11.681.818,00511 Misura Assistenza tecnica 5.232.000,60

totAle 285.897.149,44

Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e nuove progettualità per realizzare le seguenti attività:

154 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

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Promozione e sostegno allo sviluppo dei territori rurali

L’iniziativa comunitaria leADer plus ha l’obiettivo di stimolare la vitalità socio economica dei territori rurali e montani più soggetti a fenomeni di marginalizzazione, favorendo la diffusione di modelli di sviluppo autogeni, integrati e sostenibili.Nell’ambito di questa iniziativa la Regione Piemonte registra l’attuazione di 10 piani di sviluppo locale, che interessano un’area che comprende 397 Comuni e circa 450 mila abitanti. L’investimento complessivo, pari a circa 40 milioni di euro, è in grado di determinare un impatto significativo sulla valorizzazione dei prodotti locali, delle risorse naturali e culturali e sul miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali. Tra gli aspetti positivi, generati da LEADER, possono essere citati: il coinvolgimento delle intelligenze e delle imprenditorialità locali; l’adattamento e la sostenibilità delle strategie di sviluppo alle singole aree; un’effettiva crescita della partecipazione e della responsabilità dei soggetti locali; l’accresciuta capacità delle aree di utilizzare le opportunità offerte da altri programmi e strumenti finanziari; la creazione di relazioni forti e di sistema tra settori produttivi diversi; la crescita della qualità progettuale accompagnata da una elevata capacità di spesa e di controllo dei risultati attesi; la definizione di mirate azioni di marketing territoriali; lo sviluppo di azioni di animazione e di comunicazione.

LEADER plus

155 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

Sono circa 230 le fattorie didattiche che la Regione Piemonte ha riconosciuto e certificato: si tratta di aziende agricole e agrituristiche attrezzate per accogliere scolaresche, famiglie e gruppi organizzati, interessati ad approfondire la conoscenza del mondo rurale. L’azienda diventa luogo di pedagogia attiva, e permette al visitatore di conoscere l’agricoltura nei suoi diversi aspetti, dall’educazione alimentare alla vita animale e vegetale, dal mestiere dell’agricoltore e il suo ruolo sociale al rispetto dell’ambiente. La Regione Piemonte riconosce quali “fattorie didattiche” le aziende che rispondono a precisi requisiti relativi a sicurezza, norme igienico-sanitarie, logistica, criteri omogenei di formazione e aggiornamento degli operatori, standard di accoglienza, così come esplicitati nella Carta degli Impegni e della Qualità, sottoscritta nel settembre 2007 con le organizzazioni agricole e cooperativistiche e a cui è stata data attuazione nel corso del 2008. La Regione ha compiti di vigilanza e di verifica sull’idoneità delle aziende, oltre a svolgere attività promozionali e di comunicazione; sta avviando le procedure di accreditamento per nuove aziende che intendono richiedere il riconoscimento come fattorie didattiche.

Fattorie didattiche

La lotta alle zanzare è un progetto pilota, di durata triennale, che la Regione Piemonte ha avviato nel 2007 e che sta dimostrando ottimi risultati. Avvalendosi del coordinamento operativo dell’IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente), la Regione ha adottato un approccio innovativo e integrato, stanziando 7 milioni di euro l’anno, cui vanno aggiunti 500 mila euro messi a disposizione dalle Province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, che hanno aderito all’accordo di programma. Il piano comprende trattamenti in area risicola, e quelli in aree urbane ed extraurbane. L’efficacia dell’azione, misurabile in una mortalità larvale superiore al 90% rilevata in campo a seguito dei trattamenti, è dovuta anche alla proficua collaborazione con il mondo agricolo, basata su una azione preventiva, che colpisce all’origine la proliferazione delle larve, agendo sulle pratiche colturali e sui metodi di irrigazione.

Campagna di lotta alle zanzare

230 fattorie didattichericonosciute

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Razionalizzazione del sistema informativo sui vigneti La Regione ha impegnato 190 mila euro nel 2008 per il processo di integrazione dei dati derivanti dallo schedario viticolo dell’Agenzia Governativa per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) e i dati presenti nei fascicoli aziendali dell’Anagrafe agricola del Piemonte, istituita nel 2007. Al lavoro hanno partecipato anche i Centri Autorizzati di Assistenza in agricoltura (CAA) ai quali è stato affidato il compito di confrontare e rendere omogenei, per ogni azienda, i dati presenti nei due archivi ed è stato attivato un tavolo di confronto con gli Uffici vitivinicoli delle Province.È stato sviluppato un sistema informativo di supporto e lo schedario viticolo risiede ora presso l’Anagrafe agricola del Piemonte come archivio di dettaglio, diventando così il riferimento unico tra le aziende e la pubblica amministrazione nella gestione degli adempimenti in materia vitivinicola.

In base a una convenzione stipulata tra Regione Piemonte, INPS e INAIL, il Piemonte è stata una delle prime regioni in Italia ad avviare la sperimentazione dei “buoni vendemmia”: voucher da 10 euro, che permettono di retribuire in modo regolare il lavoro occasionale di studenti e pensionati. Oltre 65 mila voucher sono stati venduti nel 2008 e lo strumento è stato esteso alle altre campagne di raccolta.I voucher vendemmia fanno riferimento alla normativa sul lavoro accessorio (Legge n. 30/2003) che prevede l’applicazione anche in campo agricolo. L’obiettivo è quello di semplificare le procedure burocratiche, soprattutto in favore delle piccole aziende, di contribuire alla riduzione del lavoro nero e offrire occasioni di reddito regolare a categorie sociali, quali studenti e pensionati, che spesso sono collocati ai margini del mercato del lavoro.

Buoni vendemmia

Langhe -Vigne

In materia di tutela e valorizzazione dei prodotti agro-alimentari, la Regione Piemonte accompagna tutta la fase istruttoria affinché un prodotto possa ottenere il marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP) o quella di Indicazione Geografica Protetta (IGP) e, successivamente, svolge un importante ruolo di tutela del marchio stesso. Nel 2008 è stata istituita la fascetta regionale di garanzia per i vini a DoC ed è stata avviata la procedura per il riconoscimento DOP o IGP di nuovi prodotti del territorio. La Regione lavora inoltre con i produttori locali che partecipano a manifestazioni fieristiche, per promuovere un’immagine coordinata dei prodotti piemontesi e far conoscere agli operatori economici a livello nazionale ed internazionale i prodotti tipici piemontesi legati a marchi di tutela o a tradizioni enogastronomiche. Nel corso dell’anno sono stati stanziati 8 milioni 739 mila euro e sono stati concessi 4 milioni 200 mila euro ad associazioni di produttori, consorzi di tutela, organizzazioni professionali, Comuni, pro loco, enti pubblici, associazioni di produttori biologici, associazioni varie e cooperative agricole. È stata estesa la rete delle Enoteche regionali e la rete delle Botteghe del Vino.

Promozione, tutela e valorizzazione dei prodotti agro-alimentari

156 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

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La Regione Piemonte sta conducendo una politica volta all’organizzazione, alla gestione e al finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo in agricoltura. L’obiettivo è il miglioramento della competitività del sistema produttivo regionale attraverso un maggiore sostegno alla ricerca con nuove modalità operative e l’aumento delle risorse finanziarie destinate alla creazione di conoscenza.

A questo scopo, sono state predisposte le linee guida per la gestione del Programma regionale di ricerca e sviluppo 2008 -2010 e sono stati impegnati 6 milioni 128 mila euro sul medesimo programma per un totale di 125 progetti ammessi a finanziamento. Sono stati inoltre realizzati 37 convegni, di cui 1 a carattere europeo e 6 di livello internazionale, per un contributo complessivo di 166 mila euro.

Sviluppo del sistema della ricerca e dell’innovazione in agricoltura

La Regione Piemonte ha coinvolto Province, Comunità montane, Comuni, Università e istituti di ricerca nella programmazione e nella gestione di servizi di assistenza, consulenza e informazione destinati a imprenditori agricoli, tecnici e professionisti in campo agricolo.In particolare, sono stati aperti dei bandi per la formazione e l’informazione degli addetti del settore, programmati corsi per il rilascio o il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e l’utilizzo di prodotti fitosanitari (patentino) con una spesa di 250 mila euro, sono state finanziate iniziative formative post-universitarie a carattere regionale con un investimento di 30 mila euro ed è stata completata la struttura del Laboratorio didattico e sperimentale dell’Istituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agroalimentari di Moretta con un impegno di fondi regionali pari a 48 mila 450 euro.Nel campo dell’assistenza tecnica, sono stati stanziati 700 mila euro per l’assistenza ai consorzi cooperativi, 69 mila euro per l’attuazione del programma di assistenza tecnica casearia, 70 mila euro per l’attuazione del Programma generale di assistenza tecnica alla trasformazione delle carni (con il coinvolgimento di 140 aziende zootecniche piemontesi) e 1 milione 569 mila euro per l’assistenza tecnica in zootecnica tramite la collaborazione di 229 tecnici fra veterinari e zootecnici per un totale di 4.360 aziende assistite.

Servizi di assistenza tecnica e consulenza agricola

Con la Legge Finanziaria regionale 2008 la Regione Piemonte ha istituito un programma triennale di meccanizzazione, per fornire sostegno finanziario alle aziende per l’acquisto o la sostituzione di macchine e attrezzature agricole, integrando gli interventi non contemplati nel Programma di Sviluppo Rurale (che prevede finanziamenti per l’acquisto di macchine solo in relazione a piani di miglioramento aziendale o di insediamento giovani). Il sostegno finanziario si è concretizzato attraverso un concorso negli interessi su prestiti quinquennali attivati dalle aziende. Il provvedimento mira a incentivare le operazioni creditizie delle imprese che si avvalgono dei Consorzi fidi, aumentando così il proprio potere negoziale nei confronti del sistema bancario. Nel 2008 sono stati investiti in questo programma 2 milioni di euro e sono state ammesse ai finanziamenti circa 300 domande per 1,2 milione di euro di contributi erogati.

Programma di meccanizzazione agricola

125 progetti ammessi

157 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

a finanziamento

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158 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

Miglioramento dell’efficienza del sistema infrastrutturale irriguo La Regione ha varato un piano irriguo triennale, con uno stanziamento complessivo di 27 milioni di euro, articolato in tre tipologie di interventi:

un bando per i 36 consorzi irrigui della Regione per lavori di manutenzione straordinaria urgente e acquisto di macchinari e attrezzature;un bando per i canali demaniali, con una spesa di poco inferiore a 11 milioni di euro, per interventi urgenti di manutenzione straordinaria;un bando a favore dei consorzi gestori dei comprensori irrigui per la realizzazione di infrastrutture di importanza strategica, per una cifra pari a 9 milioni di euro.

La finalità è quella di mitigare in modo permanente e sostanziale i problemi connessi alle ricorrenti crisi idriche, in armonia con il Piano regionale di tutela delle acque.

Nel 2008 sono proseguiti gli interventi per il miglioramento del sistema delle infrastrutture irrigue, e per la razionalizzazione delle opere infrastrutturali strategiche di accompagnamento al Programma nazionale degli interventi nel settore idrico. Sono stati impegnati 7 milioni di euro per l’attività di miglioramento dell’efficienza del sistema.

•••

La globalizzazione dei mercati e l’intensificarsi dei viaggi hanno notevolmente accresciuto il rischio di diffondere le malattie parassitarie delle piante. Alcune di queste avversità si sono rivelate delle vere e proprie calamità che hanno causato gravi problemi all’agricoltura piemontese.Sono state pertanto svolte attività di vigilanza fitosanitaria attraverso: i controlli sui vegetali e sui prodotti vegetali in importazione ed esportazione; la certificazione del materiale vivaistico alla produzione (passaporto delle piante, accreditamento dei produttori); l’applicazione dei decreti di lotta obbligatoria; il rilascio dell’autorizzazione alle attività di produzione e commercio dei vegetali, prodotti vegetali e altre voci; la riscossione delle tariffe fitosanitarie; la gestione delle emergenze; l’analisi del rischio per agevolare l’apertura di nuovi sbocchi commerciali.Sono stati inoltre erogati servizi specialistici a sostegno dei produttori in materia fitosanitaria, agrochimica e agrometeorologica.

Nel 2008 la Regione Piemonte ha provveduto inoltre alla razionalizzazione e all’aggiornamento delle procedure amministrative connesse alla normativa fitosanitaria. In particolare, sono state semplificate le procedure per:

la concessione delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività vivaistica e il rilascio dell’autorizzazione all’uso del passaporto delle piante;il rilascio dei certificati fitosanitari per Import - Export;l’applicazione dei decreti di lotta obbligatoria e per la certificazione volontaria.

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Prevenzione e controllo delle malattie delle piante (fitopatie)

Riduzione dell’impatto delle attività agricole Nel 2008 la Regione Piemonte ha contribuito alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività agricole attraverso l’attivazione e l’erogazione di aiuti finanziari per:

applicare tecniche di produzione integrata o biologica; incrementare il contenuto di carbonio organico nel suolo; convertire i seminativi in foraggere permanenti; attuare sistemi di pascoli estensivi; introdurre elementi dell’agroecosistema a prevalente funzione ambientale e paesaggistica;conservare razze locali minacciate di abbandono;

per un totale di 9.170 domande di contribuzione presentate e corrispondenti a 26 milioni di euro di spesa pubblica.

•••••

È stata data applicazione alla Direttiva Nitrati 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole con il coinvolgimento di 300 aziende agricole che hanno adeguato la propria struttura con particolare riferimento allo stoccaggio degli effluenti zootecnici grazie a un contributo di oltre 7 milioni di euro che ha attivato investimenti aziendali per oltre 18 milioni di euro nel periodo 2004-2008.

È stata valorizzata l’agricoltura biologica attraverso:la predisposizione e la pubblicazione dell’elenco regionale degli operatori dell’agricoltura biologica;l’informatizzazione dei dati sull’agricoltura biologica;l’impegno di 173 mila euro per la ricerca e la sperimentazione a supporto delle produzioni agricole biologiche.

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159 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

Nel 2008 la Regione Piemonte ha previsto un finanziamento per l’attivazione di Programmi regionali straordinari per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo, impegnando 4 milioni 92 mila euro per quanto riguarda il settore vitivinicolo e 7 milioni 886 mila euro per quello ortofrutticolo.

Sono stati inoltre attivati contributi in conto interessi sui prestiti contratti da imprenditori agricoli singoli o associati per esigenze di conduzione aziendale. A tale scopo sono stati impegnati 1 milione 115 mila euro.

Sostegno al sistema agroindustriale piemontese

La nuova legge regionale per i distretti rurali e agroalimentari di qualità, approvata a settembre 2008 (Legge regionale n. 29/2008), traccia linee guida omogenee per aree territoriali accomunate da una produzione di riferimento (riso, fiori, vini, ortofrutta), di rilevanza economica ma anche culturale e turistica, che dovranno lavorare in modo integrato per gestire la promozione e l’indotto creato intorno alle attività principali. l’obiettivo è quello di creare una filiera integrata che non si limiterà a distribuire risorse, ma dovrà fare sistema per promuovere il territorio di riferimento. Sono in fase di approvazione i regolamenti attuativi, in base ai quali i Distretti diventeranno operativi entro la fine del 2009.

Legge sui distretti agroalimentari di qualità

La Regione ha elargito, nel corso del 2008, aiuti per favorire la ripresa economica e produttiva delle aree colpite da eccezionali avversità e calamità naturali e per la prevenzione, eseguendo interventi di ripristino danni a infrastrutture, strutture aziendali e colture agricole. Sono state delimitate le zone danneggiate e accertati i danni per tipologia di evento calamitoso, come risulta dalla tabella seguente:

Sostegno alle imprese agricole in difficoltà in seguito a calamità naturali

evento calamitoso anno 2008 Zone delimitate Danni a colture (euro)

Danni a strutture (euro)

Danni infrastrutture e opere bonifica (euro)

Alluvione maggio-giugno Dalla Valle della Stura di Demonte all’Eporediese, zone di pianura raggiunte dai torrenti ingrossati provenienti dalle stesse valli e zona di Ivrea (Dora Baltea), danni lungo le aste fluviali della Stura di Demonte Valli del Grana, del Maira, del Mellea, del Varaita e del Po nel Cuneese Valli del Pellice, del Chisone, del Germanasca Val di Susa Esondazioni (torrente Grana)

•••

5.132.579,00 3.254.585,00 17.907.000,00

Trombe d’aria 6-16 luglio Zona di Poirino-Carmagnola Circondario di Ceresole d’Alba (in Provincia di Cuneo)

••

0 2.898.000,00 141.000,00

Nubifragi 30 luglio-15 agosto Zone del Cuneese Basso Monferrato (Zona del Casalese) Novarese

•••

0 3.981.591,64 169.000,00

Trombe d’aria 3-15 settembre Comuni del Vercellese Zona a Nord di Torino

••

805.920,00 1.987.500,00 0

totAle 2008 5.938.499,00 12.121.676,64 18.217.000,00

In totale, sono già stati erogati 7 milioni 464 mila euro, oltre a 31 mila euro erogati direttamente dalla Regione Piemonte.

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Il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Francia ALCOTRA 2007-2013 riguarda la cooperazione lungo il confine continentale tra Italia e Francia. Nell’ambito del Programma la Regione Piemonte svolge le funzioni di Autorità di Gestione e di Autorità di Certificazione. Queste funzioni, attribuite alla nostra Regione dalle altre amministrazioni italiane e francesi che partecipano al programma comportano, in sintesi, la responsabilità della gestione di tutti i crediti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) con la quale la Commissione Europea cofinanzia il programma, nonché la gestione dei fondi di cofinanziamento statale e regionale. Per quanto riguarda la Regione Piemonte le province interessate sono Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Torino e Vercelli e l’obiettivo generale del programma è quello di “migliorare la qualità della vita delle popolazioni e lo sviluppo sostenibile dei sistemi economici e territoriali transfrontalieri attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale e culturale”.Per il periodo 2007-2013 al programma è stato destinato un contributo pari a 149 milioni 687 mila euro (di cui 87 milioni 419 mila per l’Italia e i restanti per la Francia).

Programma Italia - Francia ALCOTRA di cooperazione transfrontalieraCooperazione transfrontaliera Italia - Francia e Italia - Svizzera

Nell’ambito della programmazione 2007-2013 dei Fondi strutturali - Obiettivo di Cooperazione Territoriale - la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Italia - Svizzera, sviluppato lungo la frontiera italo-svizzera a partire dal 1991, anno di inizio della cooperazione transfrontaliera. Tale cooperazione, inizialmente realizzata in attuazione dell’Iniziativa Comunitaria INTERREG, costituisce una delle tre tipologie della cooperazione territoriale europea (insieme alla cooperazione transnazionale e a quella interregionale), in questa fase di programmazione elevata al rango di obiettivo nell’ambito della nuova politica di coesione dell’Unione Europea.Vi sono 3 assi di intervento ciascuno dei quali articolato in una serie di misure che individuano più precisamente le tipologie degli interventi che è possibile finanziare:

Ambiente e territorio: gestione dei rischi naturali, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, integrazione del comparto agroforestale;Competitività: integrazione dell’area turistica transfrontaliera, cooperazione tra piccole e medie imprese nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, reti e servizi nel settore trasporti;Qualità della vita: valorizzazione del patrimonio culturale, iniziative integrate per la diffusione dell’ICT, formazione e integrazione del mercato del lavoro, rafforzamento dei processi di cooperazione).

Al Programma sono stati assegnati 68 milioni 800 mila euro a titolo di FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), cui sono stati aggiunti 22 milioni 900 mila euro a titolo di quota pubblica nazionale (interamente coperta dal Fondo di Rotazione dello Stato), portando così il totale di contributo pubblico disponibile a 91 milioni 700 mila euro. Da parte Svizzera le risorse messe a disposizione dalla Confederazione assommano a circa 4 milioni 500 mila euro, a cui si aggiunge un importo pressoché uguale messo a disposizione dai Cantoni, per un contributo pubblico totale pari a circa 9 milioni di euro.

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Cooperazione transfrontaliera Italia - Svizzera

160 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 6

Nel corso del 2008 si è concluso l’utilizzo delle risorse pubbliche attribuite ai programmi Interreg Italia - Francia e Italia - Svizzera, pari a 159 milioni di euro, di cui il 36% riservato alla Regione Piemonte per l’attuazione di progetti che ricadono sul proprio territorio. Si stima che siano state utilizzate la totalità delle risorse comunitarie e nazionali assegnate.

Iniziativa comunitaria Interreg III A Italia - Francia 2000-2006

In totale, i progetti approvati ed avviati per la cooperazione tra Italia e Svizzera sono stati 57, di cui 15 multiregionali. Al 31 dicembre 2008 la programmazione dei finanziamenti pubblici approvati per il Piemonte risulta pari a 15 milioni 845 mila euro (dei quali 15 milioni 140 mila destinati alla realizzazione di progetti, mentre la restante parte a spese di assistenza tecnica), corrispondente al 99,8% delle risorse inizialmente allocate sul territorio. Tutti i progetti sono terminati e sono in fase di completamento gli ultimi controlli di 1° livello.

Iniziativa comunitaria Interreg III A Italia - Svizzera 2000-2006

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Alagna Valsesia - Vista dal rifugio Capanna Regina Margherita

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Nel 2008 è proseguito il progetto Museo dell’alpeggio fino al completamento tecnico previsto entro il 31 dicembre 2008. Individuato l’itinerario escursionistico tematico transfrontaliero dedicato alla valorizzazione degli alpeggi presenti tra la Valle Bedretto (Cantone Ticino) e l’area piemontese corrispondente al territorio del Parco Veglia Devero si è proceduto all’infrastrutturazione del percorso attraverso l’apposizione di 80 placchette di segnalazione e la collocazione di 19 pannelli informativi tematici.Sul fronte dell’attività di realizzazione del Museo, i lavori di ristrutturazione sono proseguiti e terminati nel mese di luglio e l’inaugurazione è avvenuta ufficialmente il 9 agosto 2008. Da parte italiana sono state sostenute spese per 457 mila 108 euro.

Valorizzazione degli alpeggi e delle tipicità dei territori di montagna: il Progetto Museo dell’alpeggio

Promozione di uno sviluppo innovativo per la montagna

Nel corso del 2008 è proseguito il progetto per la copertura dei rifugi alpini piemontesi con connessione internet a banda larga; sono stati avviati e gestiti i contatti con i gestori degli ulteriori 8 rifugi alpini selezionati e con i proprietari (sezioni CAI, Ente Parco), al fine di presentare l’iniziativa, raccogliere le adesioni, seguire lo stato dei lavori. Ad oggi sono stati connessi 53 rifugi piemontesi, di cui 18 con installazione di webcam.

Connettività internet a banda larga nei rifugi alpini

Nel 2008 si è inteso promuovere delle attività formative legate al tema dell’utilizzo di Internet da parte dei cittadini, con particolare attenzione alle aree montane, in cui la rete può ridurre l’isolamento, sfruttando gli internet point installati dalla Regione presso 5 Comunità montane.

Obiettivo del progetto è stato quello di porre le basi per la realizzazione di attività formative, coinvolgendo il territorio fin dalle prime fasi di progettazione e valorizzando le risorse umane locali nella fase di realizzazione dell’attività, che prevedono nello specifico:

la progettazione dell’infrastruttura organizzativa, comprendente selezione e formazione di tutor, promozione dell’iniziativa, segreteria organizzativa e redazione del materiale didattico;l’erogazione delle attività formative gestite dai tutor presso gli internet point, supporto all’attività dei tutor e monitoraggio delle attività.

All’iniziativa hanno aderito nel 2008 due delle Comunità montane potenzialmente interessate e l’esito positivo fa prevedere il proseguimento dei moduli informativi nelle Comunità ove i cittadini hanno richiesto il prolungamento e l’ampliamento delle attività nel 2009 presso altri enti montani.

Intervento formativo presso gli Internet Point delle Comunità montane

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La Regione Piemonte ha avviato con la collaborazione delle Province e del Club Alpino Italiano un’attività di acquisizione di informazioni tecniche volte a definire la rete escursionistica ed il catasto regionale dei sentieri, importanti strumenti per la pianificazione degli interventi di valorizzazione delle infrastrutture del territorio piemontese. Questa attività ha consentito di reperire informazioni riferite a 6.000 km di sentieri che potrebbero implementarsi attraverso ulteriori indagini, completando un

quadro conoscitivo riferito a 10.000 km, presumibile estensione della rete escursionistica regionale.A questo scopo è stato affidato uno specifico incarico per la realizzazione di attività di verifica e di implementazione della rete sentieristica regionale che costituisce lo strumento di riferimento per la proposizione dei nuovi interventi infrastrutturali di valorizzazione della rete e per la realizzazione di itinerari escursionistici fruibili a piedi, in bicicletta e a cavallo.

Verifica ed implementazione della rete sentieristica regionale

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Gli interventi per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno sono improntati alla programmazione concertata e strategica, coinvolgendo i diversi attori (Regione, enti, associazioni, consorzi, istituti scientifici e di ricerca) in maniera sinergica, diversificando gli strumenti di gestione e finanziamento per consentire flessibilità all’azione regionale, promuovendo la compartecipazione finanziaria dei soggetti interessati a garanzia della coerenza e sostenibilità degli obiettivi perseguiti. I destinatari diretti o indiretti del provvedimento sono infatti gli enti territoriali (Province, Comunità collinari, Comunità montane e Comuni), le associazioni di cercatori del tartufo, i consorzi tra titolari o conduttori di aziende agricole e forestali, gli istituti scientifici e di ricerca, i consumatori. Il Programma delle attività di studio e ricerca e di dimostrazione e divulgazione per l’anno 2008, ha comportato il finanziamento di iniziative per un importo pari a 450 mila euro.Inoltre, l’Associazione per il Centro Nazionale Studi Tartufo, con sede in Alba (CN), è stata incaricata di tenere i collegamenti e curare l’organizzazione per l’espletamento delle attività relative al concorso internazionale di idee denominato “Packaging per il Tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum Pico)”, per un importo di 24 mila euro.Infine si è provveduto ad impegnare la somma di 170 mila euro per l’erogazione della prima tranche di contributo a favore dei Comuni per lo svolgimento di mostre, fiere ed iniziative riguardante il tartufo e la tartuficoltura.

Valorizzazione del patrimonio tartufigeno

In attuazione della Legge finanziaria 2008, si è provveduto al riordino della disciplina delle Comunità montane in modo da ridurre a regime la spesa corrente per il funzionamento delle stesse per un importo pari ad almeno un terzo della quota assegnata per l’anno 2007 all’insieme degli Enti montani presenti nella regione. La relazione economico finanziaria, trasmessa alla Presidenza del Consiglio nel mese di ottobre 2008, è stata valutata positivamente ed è stato sancito il raggiungimento dell’obiettivo di risparmio anche da parte della Regione Piemonte (obiettivo pari a circa 3 milioni 600 mila euro).Il riordino della disciplina delle Comunità montane imposto dalla Legge finanziaria 2008, ha rappresentato un’importante occasione per rilanciarne ruolo e funzioni nell’ambito della valorizzazione delle zone montane, razionalizzandone, nel contempo, gli apparati istituzionali, a completamento del percorso di innovazione della governance degli enti montani già intrapreso da tempo. Anche al fine di perseguire gli obiettivi di risparmio assegnati, il numero delle Comunità montane è stato così portato da 48 a 22. Per la prima parte dell’anno 2009 è prevista la seconda fase attuativa che contemplerà, oltre all’organizzazione di significative modalità permanenti di assistenza tecnica, l’emanazione del regolamento attuativo in merito al nuovo procedimento elettorale e la formale costituzione dei nuovi Enti montani.

Regolamentazione dell’assetto istituzionale delle Comunità montane

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Nel 2008, a seguito della Proposta di Legge n. 511 dal titolo “Gestione e promozione economica delle foreste”, che si propone il riordino della materia forestale nel suo complesso, la semplificazione delle procedure tecnico-amministrative, la delegificazione e l’adozione di progrediti strumenti di pianificazione per la gestione sostenibile del patrimonio forestale, pubblico e privato, l’armonizzazione con altre leggi in campo ambientale è stata predisposta una prima bozza completa del Regolamento forestale.Anticipando gli adempimenti di legge sono state elaborate proposte per la messa a punto dell’Albo delle imprese forestali e per la qualificazione degli operatori.

Normativa e programmazione in campo forestalePolitiche per le foreste

Completati su tutto il territorio regionale gli studi connessi alla pianificazione forestale a livello territoriale (Piani Forestali Territoriali) si è provveduto all’aggiornamento dati nel sistema informativo forestale regionale (SIFOR). I dati SIFOR hanno consentito, tra l’altro, di provvedere alla redazione e la stampa di una carta forestale regionale in scala 1.250.000.Sono proseguiti i processi di migrazione del SIFOR nel sistema informativo territoriale della montagna (SITEM), inclusi i dati relativi ai boschi da seme, e la trasposizione della “carta forestale e degli altri usi del suolo” sul sito internet regionale Montagna e Foreste anche allo scopo

di concedere in uso i dati a enti e istituzioni per l’elaborazione dei propri strumenti di programmazione e progettazione.Anche nel 2008 è proseguita l’applicazione delle nuove metodologie tecniche elaborate per la redazione dei piani forestali a livello aziendale (PFA). Si è provveduto all’istruttoria di 10 nuovi PFA e altri 17 sono in corso d’esame.Le stesse metodologie di pianificazione sono state adottate anche per la redazione di alcuni piani di gestione riferiti ad aree protette e SIC (Siti di Importanza Comunitaria) nei quali si trovano habitat naturali e specie animali e vegetali.

Pianificazione forestale

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Rivarossa -Parco delle Vaude

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Nell’anno 2008 è proseguita l’attività connessa alla stazione di monitoraggio dei flussi di anidride carbonica presso il Parco Regionale della Mandria, che è conforme ai criteri previsti per tutti gli osservatori di monitoraggio presenti in Europa e rientranti nel progetto di ricerca europeo Carboeuroflux.

Un altro specifico progetto avviato nel corso dell’anno riguarda in particolare il deperimento dei Querco-carpineti e la sperimentazione di tecniche di mitigazione e, sempre nel corso dell’anno, si è concluso il progetto Vegetpollozone sul monitoraggio dei danni da ozono alla vegetazione. Le attività sono terminate a giugno con la conferenza finale tenutasi a Nizza, preceduta da un convegno/dibattito, organizzato a Torino nel mese di febbraio 2008, sui rapporti tra politica, scienza e amministrazione riguardo ai danni da ozono.

È stata infine avviata, in collaborazione con il Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente (COREP) e l’Università degli Studi di Torino, un’indagine sulla presenza e la diffusione del parassita Heterobasidion annosum nei boschi di conifere piemontesi.

Deperimento forestale

Durante il 2008 è proseguita l’attività di monitoraggio delle principali fitopatie interessanti il patrimonio forestale regionale. Particolare attenzione è stata prestata alle problematiche sull’azzurramento del legno derivato da attacchi di Ips typographus. Uno specifico incarico è stato affidato al Consorzio di filiera forestale del Verbano Cusio Ossola per la lotta alla processionaria del pino nelle valli ossolane.

Patologia forestale

gestione forestale

Con il coinvolgimento di Università di Torino, Università di Padova e CRA - Istituto sperimentale per la selvicoltura di Arezzo, sono stati promossi e finanziati nel 2008 progetti di ricerca negli ambiti della selvicoltura, dell’arboricoltura da legno e della pioppicoltura, della filiera legno-energia e sul sistema pascolivo. In particolare, nel mese di febbraio è giunto a conclusione il progetto sull’“Analisi socio economica della filiera legno piemontese”. La cooperazione con AREB (Associazione REgionale Boscaioli) e con l’Unione Industriale di Torino ha prodotto il censimento delle imprese forestali e delle segherie piemontesi. Per quanto riguarda la collaborazione con l’IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) sono stati affidati all’Istituto progetti riferiti alla caratterizzazione dei suoli a pascolo, alla rete di monitoraggio fitopatologico, all’indagine sul deperimento dei querce-carpineti e agli orientamenti gestionali conseguenti, all’interrelazione foreste-suoli-carbonio, alla predisposizione di un manuale sulla gestione delle faggete. A livello interregionale la Regione Piemonte ha partecipato alla definizione di priorità e programmi di ricerca comuni in materia forestale.

Attività di ricerca e sperimentazione

In collaborazione con l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, nel corso del 2008 la Regione Piemonte ha proseguito le attività di assistenza alla costituzione di forme associate di gestione forestale rivolte al territorio. Nel contempo, è stato riformulato l’Accordo di programma con la Provincia del Verbano Cusio Ossola per la costituzione di un consorzio unico a livello territoriale finalizzato all’avviamento di una filiera foresta-legno-energia e alla gestione di una centrale termica e delle strutture logistiche ad essa connesse. Nello specifico la Regione ha curato la realizzazione di uno studio di fattibilità al fine di velocizzare le procedure di approvazione dell’Accordo.Con un bando di selezione per tecnici forestali da indirizzare a specifici corsi di formazione, sono state avviate le attività per la realizzazione di un censimento degli impianti di arboricoltura da legno.Nel corso dell’anno si è svolto il primo corso (sui tre previsti) per la formazione di tecnici pastoralisti indirizzato all’applicazione dei “tipi pastorali”.

Gestione forestale rivolta al territorio

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Asse 7 unA MACChInA reGIonAle effICIente e AMICheVole

Priorità strategiche per l’anno 2008 Un’amministrazione più semplice ed efficiente.Una maggiore attenzione ai costi.Un maggior coinvolgimento delle autonomie locali.Una sempre maggiore equità nelle politiche fiscali.Un nuovo rapporto tra cittadini e territorio.

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La macchina regionale deve migliorare, attraverso un processo di sviluppo delle competenze interne e di inclusione di nuove risorse esterne, l’introduzione di processi di programmazione delle attività e un miglior uso delle risorse (non solo finanziarie), un modello di organizzazione che sia più efficiente, efficace e consono alle sue nuove funzioni istituzionali. L’obiettivo principale è quello di rispondere meglio e più rapidamente alle esigenze di tutti gli interlocutori della Regione, portando l’attività istituzionale e amministrativa più vicino ai territori. Occorre attribuire un ruolo più strategico agli enti strumentali della Regione; introdurre la cultura del monitoraggio e della misurazione dei risultati delle prestazioni; raggiungere una decisiva semplificazione dei processi e la modifica di norme che consentano di realizzare risparmi, anche economici, orientando in modo più efficace la spesa regionale.

Programma di governo 2005-2010Un’amministrazione più efficiente e un nuovo rapporto con i cittadini e i territori

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Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e nuove progettualità per realizzare le seguenti attività:

Riorganizzazione dell’Amministrazione regionale e nuovo palazzo della Regione

Utilizzo a regime del Programma Operativo

Nel 2008 sono stati approvati i primi provvedimenti organizzativi alla luce della nuova Legge regionale in materia di organizzazione degli uffici regionali, che dopo aver diminuito il numero delle Direzioni (da 32 a 18), ha ridotto il numero dei settori (da 168 a 146). In particolare, sono state definite le strutture, le modalità di modifica, le attribuzioni e i criteri di nomina dei dirigenti, la dotazione organica complessiva, le modalità di assunzione, i sistemi di valutazione, responsabilità, mobilità interna ed esterna e la formazione.

È stato approvato il progetto definitivo del palazzo degli uffici regionali e ne è stata condivisa la variante urbanistica. La nuova sede, ubicata al Lingotto, riunirà in un solo centro le 32 sedi attuali della Regione, sparse nella città di Torino, con un grande risparmio gestionale e una maggiore facilità di contatto con i cittadini, che avranno un unico punto di riferimento.La costruzione inizierà a fine 2009 e i lavori proseguiranno per un triennio.

In linea con quanto previsto nel Bilancio Sociale 2007, nel 2008 è stato completamente realizzato il Programma Operativo, con un sistema di valutazione che permette un maggior allineamento delle prestazioni dei Direttori verso gli obiettivi dell’Ente ed una maggiore autonomia budgetaria secondo un’impostazione tecnico-aziendale che permette una semplificazione delle procedure burocratiche con un risparmio annuo di circa mille delibere di accantonamento.

Introduzione del sistema di budgetNel 2008 la Regione Piemonte, con l’adozione del Programma Operativo, ha introdotto il sistema della logica di “budget” per Assessorato e Direzione Regionale, mutuata ed adattata dalla dottrina e dalla prassi aziendalistica. L’assegnazione delle risorse è avvenuta in funzione degli obiettivi da raggiungere e, per le spese obbligatorie, sulla base della capacità di spesa dei 5 anni precedenti. Grazie alla verifica dei programmi ed al monitoraggio continuo in corso d’anno sono stati realizzati gli obiettivi previsti, contenendo gli impegni di spesa entro i vincoli del Patto di stabilità.

Riprogettazione della classificazione di bilancio basata sullo schema COFOGNel corso del 2008 è stata predisposta una classificazione del bilancio per “funzioni-obiettivo” basata sullo schema COFOG che, grazie alla ridefinizione delle Unità Previsionali di Base (UPB), permette una riduzione dei costi informatici per modifiche dei software di gestione a seguito di variazioni nell’organizzazione pari a circa 60 mila euro.Inoltre, in seguito ad una proposta per ridurre o eliminare le delibere di variazioni dei codici SIOPE riguardanti i flussi di cassa e della loro armonizzazione con lo schema COFOG, vi è stato un abbattimento di tali delibere pari a 400 unità circa.

Azioni di miglioramento organizzativo internoNel 2008 è proseguita la sperimentazione della classificazione dei documenti che entrano a far parte dell’archivio al fine di preparare tutte le Strutture all’applicazione concreta del titolario, strumento di organizzazione di tutta la documentazione dell’Ente, oggi cartacea, in un prossimo futuro elettronica. Al fine di fornire alle Direzioni strumenti conoscitivi per poter efficacemente avviare la sperimentazione del titolario, anche in riferimento all’utilizzo dell’applicativo di protocollo, sono stati organizzati corsi di formazione appositi in collaborazione con il CSI.

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Informatizzazione della Pubblica AmministrazioneIn tema di dematerializzazione, la novità introdotta dalla Legge Finanziaria 2008 sull’obbligo della fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione ha accelerato i lavori, condotti in collaborazione con il CSI, finalizzati all’implementazione di un sistema di mandato elettronico coerente con i principi di una corretta archiviazione documentale.

Monitoraggio delle attività formativeNel corso del 2008 è stata effettuata un’approfondita analisi della gestione economica delle attività di formazione degli operatori del settore sociale. A tal fine, si è svolta sia un’attività di ricerca sull’archivio documentale e informatizzato riguardo ai corsi ancora da definire, sia un lavoro di condivisione con gli enti istituzionali gestori, con attenzione da parte della Regione all’aspetto economico-finanziario: è stato così ottenuto un risparmio di 712 mila euro.

Razionalizzazione delle spese e riduzione dei costi

Risparmio sui costi di gestione

È sempre più sentita l’esigenza da parte dei cittadini di avere un’Amministrazione che garantisca loro la qualità dei servizi pubblici e che elimini sprechi ed inefficienze. Le azioni svolte dalla Regione nel corso del 2008 sono state intraprese al fine di realizzare un altro passo verso questo importante traguardo, con scelte necessarie per dare una risposta adeguata alle nuove esigenze non solo del Piemonte, ma del Paese nel suo complesso.

Nel 2008 la Regione Piemonte ha ottenuto un risparmio di gestione con i seguenti strumenti:

razionalizzando le procedure informatiche relative alla visualizzazione del cedolino on line, azzerando i costi di predisposizione e distribuzione del cedolino cartaceo; riducendo il costo effettivo di acquisto dei buoni pasto (risparmio di 1,38 euro a ticket pari al 12,55%); riducendo il costo effettivo delle missioni per quanto riguarda la biglietteria aerea nazionale (risparmio del 40,2%) e internazionale e le tariffe alberghiere (risparmio del 45,2%), grazie all’individuazione di un’unica agenzia di viaggi per i servizi relativi alle missioni.

La Regione Piemonte ha inoltre sostituito l’uso della carta comune con carta riciclata, coprendo l’80% del consumo annuale per le fotocopiatrici e stampanti in uso agli uffici della Giunta regionale.

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Azioni rivolte al personale della RegioneNel 2008 è stato redatto il nuovo Piano di formazione annuale, passando a una presentazione molto più snella e a una rilevazione dei bisogni presso le varie Direzione regionali. Il sistema formativo della Regione Piemonte, da sempre all’avanguardia nel panorama delle Pubbliche Amministrazioni per ampiezza, complessità e sistematicità degli interventi formativi, ha raggiunto una fase di maturità e necessita di qualche intervento per adeguarlo alla mutate esigenze formative dei dipendenti. A tale scopo assumono rilievo la fase di analisi dei fabbisogni organizzativi e la fase di progettazione

degli interventi personalizzati, favorendo lo sviluppo della formazione obiettivo, destinata a diventare la modalità formativa prevalente. Nel corso dell’anno è continuato il Servizio di consultazione psicologica NOI+, il progetto finalizzato a migliorare la vita lavorativa del personale della Regione che ha incontrato ampio consenso da parte dei dipendenti.Nel 2008, la Regione ha costituito il Comitato anti-mobbing, organo paritetico che ha il compito di raccogliere dati quantitativi e qualitativi sul fenomeno del mobbing, nonchè individuare le possibili cause del fenomeno, con

particolare riferimento alla verifica dell’esistenza di condizioni lavorative o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l’insorgere di situazioni persecutorie o di violenza morale. Nell’ambito di un percorso graduale di stabilizzazione del personale precario, nel rispetto delle normative vigenti, la Regione ha avviato procedure di selezione pubbliche e formulazione di graduatorie per la costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato di durata massima triennale.

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Trasporto pubblico localeLa Regione Piemonte ha continuato il suo impegno nell’incentivare l’uso del mezzo pubblico da parte dei propri dipendenti, per favorire la mobilità sostenibile e il miglioramento della qualità dell’aria, in coerenza con le proprie politiche ambientali. 1.398 dipendenti hanno avuto la possibilità di pagare solo metà del costo effettivo dell’abbonamento annuale ai trasporti pubblici, mentre l’altra metà è stata coperta da fondi regionali.

Nel 2008 la Regione ha attivato un monitoraggio dello stato di salute degli autisti per gli aspetti riguardanti l’utilizzazione sicura degli automezzi regionali, al fine di elevare la sicurezza sia per coloro che li conducono, sia per coloro che vengono trasportati, minimizzando in tale modo il fattore di rischio. Sono state svolte 38 visite mediche con l’assenso degli interessati.

Circolo Ricreativo Assistenziale LavoratoriLa Regione Piemonte ha avviato il recupero e la messa a norma della sede del proprio Circolo Ricreativo Assistenziale Lavoratori (CRAL), che conta 3.319 soci tra dipendenti regionali, dipendenti della Giunta e del Consiglio ed esterni associati.

servizi di supporto agli Enti locali

Coinvolgimento del sistema delle Autonomie localiNel 2008 si è operato per creare una rete di rapporti istituzionali tra Regione ed Autonomie locali che, ponendosi come “sistema”, contribuisca a migliorare gli interventi regolativi e di contribuzione di competenza regionale e identifichi altresì un soggetto forte di interlocuzione con gli organi centrali dello Stato in grado di rappresentare le reali esigenze della realtà piemontese.Le scelte principali sono state mirate a garantire il reale supporto e confronto con le Autonomie locali, con particolare attenzione alle realtà dei piccoli Comuni, implementando la politica di sensibilizzazione e sviluppo delle gestioni associate di funzioni e servizi. Il piano operativo si è tradotto in un maggiore coinvolgimento e confronto con le associazioni rappresentative degli Enti locali nel processo di formazione della volontà, attraverso l’istituzione di un tavolo permanente di informazione e concertazione destinato ad ottenere un quadro il più possibile completo di conoscenza delle realtà istituzionali, territoriali e socio-economiche, creando un calmiere relazionale nella gestione dei rapporti istituzionali e rappresentando, nei rapporti con le istituzioni statali, le esigenze delle realtà di tutta la regione. Ciò si è tradotto in una politica di attribuzione di risorse finanziarie regionali ai piccoli Comuni individuati in condizioni di marginalità socio-economica sulla base di indicatori condivisi. Tale modalità di lavoro costituisce un ottimo esempio di applicazione del principio di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo e si pone come valido riferimento generale per l’attività di assegnazione delle risorse ai piccoli Comuni del Piemonte. In tema di associazionismo il piano operativo si è tradotto nell’attribuzione di

fondi regionali e statali alle forme associative introducendo un meccanismo “premiante” per quelle di livello più strutturato, quali le Unioni di Comuni e le Comunità montane, e per le funzioni ed i servizi che la Regione ha stabilito essere maggiormente rilevanti e tali da dover essere garantiti in misura adeguata su tutto il territorio piemontese.Altro obiettivo è stato quello di valutare le ricadute sul sistema delle Autonomie locali di politiche di finanziamento dei Comuni condotte a livello statale. In tale ambito il piano operativo è consistito nel farsi carico delle problematiche conseguenti, cercando di armonizzare il programma di finanziamento statale con i piani di finanziamento regionali.Inoltre si è cercato di valutare le ricadute sul sistema degli Enti locali, quanto ai diversi livelli di governo, di importanti politiche condotte a livello regionale. Il piano operativo è consistito nel cercare di mantenere una chiara distinzione tra i diversi livelli di competenza degli enti pubblici costituzionali.Si è garantita infine la continuità del servizio di consulenza gratuita ai Comuni, completando gli interventi a favore dei piccoli Comuni (con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti e privi di ufficio legale) con la previsione del supporto finanziario regionale per coprire le spese legali affrontate in cause valutate di interesse comune dalla Giunta regionale.Il piano operativo si è tradotto nel rilascio, nel solo 2008, di circa 200 pareri giuridici su tematiche di interesse degli Enti locali, con la conseguente creazione di una raccolta consultabile a livello informatico da tutto il sistema degli Enti locali piemontesi.

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Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)Da tempo la Regione Piemonte, in collaborazione con l’Osservatorio sulla Riforma Amministrativa, supporta la rete degli Sportelli Unici presenti sul territorio piemontese.

Nell’anno 2008 è stato organizzato un tavolo di lavoro per analizzare il ruolo degli Enti terzi (Aziende Sanitarie Regionali, Vigili del Fuoco, Agenzia Regionale Protezione Ambiente) nell’incidere sulla funzionalità degli Sportelli Unici, a cui sono seguite interviste ai soggetti istituzionali interessati (responsabili di SUAP, enti terzi, associazioni degli Enti locali) con la collaborazione scientifica del Consorzio per la ricerca e l’Educazione Permanente (COREP).Il lavoro svolto ha consentito di avere un quadro più reale delle criticità e di formulare, anche sulla base dei dati emersi nei monitoraggi effettuati sul tema nel periodo dal 2003 al 2008, contributi e suggerimenti, in collaborazione con lo User Group dei SUAP istituito presso il CSI Piemonte, in merito alle proposte di revisione normativa dell’istituto e di attuazione del regolamento governativo previsto dall’art. 38 della Legge n. 133/2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione e la competitività.

Conferenza dei ServiziNel 2008 la Regione ha diffuso le “Linee interpretative per un più corretto funzionamento della Conferenza dei Servizi in generale e nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)” attraverso l’invio dell’apposito Supplemento del Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte a tutte le Amministrazioni locali e a tutte le Direzioni regionali. Sono stati verificati l’utilizzo e l’efficacia di tali linee interpretative, al fine di monitorare i miglioramenti conseguiti in termini di semplificazione dei procedimenti e riduzione dei tempi e sono stati organizzati degli incontri nelle Province piemontesi a favore dei Comuni per acquisire ulteriori nodi interpretativi e applicativi o individuare cattive prassi nell’utilizzo della Conferenza di Servizi, anche attraverso la somministrazione di questionari ad hoc.

Pareri di conformità relativi alla programmazione 2007-2013

La normativa comunitaria che disciplina i Fondi Strutturali per la programmazione 2007-2013 richiede l’attivazione di sistemi di controllo e gestione per il corretto ed efficace utilizzo delle risorse finanziare assegnate ai diversi Stati membri. La Regione Piemonte, attraverso il lavoro sviluppato dalle autorità indipendenti di gestione, di certificazione e di audit ha prodotto e trasmesso al Ministero dell’Economia ed alla Unione Europea la documentazione necessaria al rilascio del parere di conformità riguardante i diversi programmi operativi attivati, nel rispetto dei tempi previsti.

Semplificazione normativa e dei procedimenti amministrativi Nell’anno 2008 sono stati conseguiti tre importanti risultati nell’azione di semplificazione dei procedimenti e di alleggerimento del peso degli oneri burocratici.È stato soppresso il Comitato regionale opere Pubbliche: ciò ha consentito di ricondurre alle strutture tecniche regionali la competenza ad esprimere pareri su progetti di opere e lavori pubblici, con riduzione dei costi a carico del bilancio regionale, e di limitare in modo significativo i casi in cui il parere è necessario. Con la seconda legge regionale di abrogazione di leggi e semplificazione delle procedure (Legge regionale n. 15/2008), oltre a continuare nell’opera di pulizia normativa, attraverso l’espressa abrogazione di leggi regionali non più operanti o applicate, si sono introdotte norme di semplificazione procedurale per alcune autorizzazioni e certificazioni in materia sanitaria, con abrogazione di alcune autorizzazioni ritenute obsolete dalla comunità scientifica, riducendo in modo significativo e concreto adempimenti burocratici a carico dei cittadini.Per la stessa finalità, sono stati individuati i procedimenti amministrativi regionali a cui applicare gli istituti della DIA (Denunzia di Inizio Attività) e del silenzio assenso (ad esempio: l’autorizzazione per la commercializzazione di GPL in bombole, l’autorizzazione per rilascio concessioni edilizie per insediamenti commerciali), nonché alcuni procedimenti di cui è stato ridotto il termine di conclusione.

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Strumenti di trasparenza verso i cittadini

Nel corso del 2008 è stata approntata la monografia sui flussi finanziari di tutti gli enti pubblici della regione Piemonte finanziata con fondi CIPE. Tale monografia, pubblicata nel gennaio 2009, è un importante segno di trasparenza nei confronti dei cittadini e rappresenta un elemento aggiuntivo riguardo a quanto richiesto dal CIPE, fornendo una visione più completa riguardo ai flussi finanziari complessivi di entrata e di uscita dell’insieme degli enti pubblici piemontesi. Già alla fine del 2008 è cominciato il lavoro di aggiornamento all’anno successivo, con l’obiettivo di presentare il documento ai portatori d’interesse in un workshop nel corso del primo semestre del 2009.

Monografia dei flussi finanziari pubblici nella regione Piemonte 1996-2006

Con il Bilancio Sociale 2007, la Regione Piemonte si è dotata per la prima volta di uno strumento di rendiconto che dettaglia non solo sotto il profilo economico-finanziario, ma anche l’attività svolta dall’Ente ed i risultati raggiunti. Il documento è stato preparato nel corso del 2008 e presentato ai portatori d’interesse il 23 gennaio 2009 a Palazzo Madama a Torino.

Bilancio Sociale 2007

Per favorire un contatto più chiaro ed esaustivo con i differenti portatori di interesse, nel corso del 2008 è stata potenziata l’attività dei call-center dei settori Ragioneria e Tributi.

Attivazione e potenziamento dei call-center

Il Settore Statistico regionale è un’articolazione del Sistema statistico nazionale (SISTAN) previsto per legge nazionale e regionale. Nel corso del 2008 ha realizzato e presentato l’annuario “Piemonte in cifre”, opera multimediale in collaborazione con Unioncamere Piemonte e ISTAT. Il sito dell’annuario, con 800 mila accessi nel 2008, ha dimostrato la sua importanza fondamentale per le attività dei decisori, degli studiosi, dei ricercatori e del mondo produttivo a tutti i livelli. Sempre nell’ambito delle attività di diffusione dell’informazione statistica sono state realizzate le pubblicazioni: “Bollettino demografico piemontese n. 14”, “Dati demografici territoriali 2008”, “Geografia d’impresa 2008”, “Rapporto sull’internazionalizzazione 2008”, “Pred - Previsioni demografiche”. Durante il 2008 la Regione Piemonte ha gestito e sviluppato il sistema informativo statistico con applicativi professionali e basi dati integrate on line quali la Banca Dati Demografica Evolutiva (BDDE, database dinamico che contiene tutti i dati demografici di struttura e dinamica delle anagrafi dei 1.206 Comuni piemontesi), DEMOS (che permette l’accesso a tutti gli archivi gestiti, compresi quelli sanitari, e funzionalità avanzate di creazione e consultazione di indicatori, rappresentazioni cartografiche, istogrammi e diagrammi), MADE SMART (motore multidimensionale per l’analisi demografica ed epidemiologica realizzato in collaborazione con Osservatorio Epidemiologico Sovrazonale - ASL TO3), il datawarehouse regionale (BCCO, realizzato dalla Regione con il CSI Piemonte) e il CRUSCOTTO INFORMATIVO (archivio di attività regionali relative a bilancio, atti amministrativi e leggi) con CSI Piemonte.

Statistica

Controlli e velocizzazione dei tempi di pagamentoSono stati tenuti contatti pressoché quotidiani con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per sollecitare i trasferimenti di cassa e sono stati incrementati i controlli sui tempi di redazione degli atti di liquidazione e sulle condizioni contrattuali, al fine di velocizzare la gestione delle risorse finanziarie e i tempi di pagamento dell’ente nei confronti di terzi. Inoltre è stata incrementata l’attività di verifica dell’evasione ai tributi regionali.

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Le tecnologie digitali al servizio dei cittadininell’ambito del Programma WI-PIe nel 2008 è stato raggiunto, in anticipo rispetto ai programmi, l’obiettivo di creare su tutto il territorio regionale una infrastruttura completa e aggiornata di reti e servizi digitali e oggi la trasmissione dei dati su banda larga è una realtà in tutti i 1.206 Comuni piemontesi: circa 1.000 dispongono di soluzioni ADSL, più di 700 di soluzioni wireless, ma sono possibili anche soluzioni alternative (basate sull’utilizzo del satellite, con il servizio Tooway).

tipo di copertura numero di Comuni numero di cittadini numero di imprese

xDSL 838 4.039.097 511.697

xDSL parziale 164 194.665 26.385

xDSL + Wireless 11 5.901 916

Wireless 125 95.878 12.599

SAT 68 17.287 3.132

totAle 1.206 4.352.828 554.729

La strutturazione del servizio è possibile grazie ad accordi con soggetti economici privati: nel 2008 con Eutelsat, con apertura alle soluzioni satellitari, a conferma dell’attenzione da parte della Regione di attivare un servizio che sia veramente a disposizione di tutte le aree, comprese quelle rurali e montane, più difficili da raggiungere da sistemi infrastrutturali.Il progetto WI-PIe Brand Enrichment ha sviluppato una piattaforma di streaming per le web radio, tale da consentire anche la sperimentazione di nuovi modelli di interazioni legati alla transizione verso il digitale terrestre e ha fornito supporto tecnologico per la trasmissione in streaming a una serie di eventi, tra i quali: Twenty Four / 7 Innovation giornata dedicata allo sviluppo della nuova imprenditoria sul web, Think up - Salone del Software e delle tendenze ICT, Frontiers of Interactions sul design dell’innovazione, Salone del Gusto.Con il progetto Piemonte Broadband Excellence è stato promosso il coinvolgimento di alcune realtà piemontesi di eccellenza da connettere all’infrastruttura a banda larga creata dal Programma WI-PIE, con particolare attenzione alle zone trascurate dagli operatori tradizionali e a rischio di isolamento da internet.

Per ottimizzare l’architettura di rete wireless che consente di portare connettività a banda larga nelle aree non coperte da servizi xDSL, è stato attivato il progetto hPWnet rete a livello stradale per utenza

in mobilità, nato sull’area urbana di Torino e per le aree limitrofe fino all’imbocco delle principali valli alpine, ma con l’intento di definire delle linee guida utilizzabili anche in altri punti della città e su altri capoluoghi di Provincia del Piemonte. A informazione e tutela della popolazione, nel 2008 la Regione è intervenuta per il potenziamento di alcuni servizi:

all’interno del Contact Center numero Verde unico 800.333.444 - attivo dal 2005 tutti i giorni dalle ore 8 alle 22, per fornire informazioni, notizie e approfondimenti al pubblico - è stata definita la dislocazione di operatori nelle diverse sedi regionali, in modo da garantire risposte più dettagliate ed è stato promosso un servizio multicanale via sms, e-mail, web, chat, newsletter, form box, totem, palmari, rendendo più accessibili le informazioni e arginando le conseguenze negative del divario digitale nelle fasce più svantaggiate;il servizio Alerting System per la protezione civile per la comunicazione alla cittadinanza e tra operatori in caso di emergenza per calamità o incidenti, attivo in Piemonte dal 2005, è stato ampliato dotando la Protezione Civile di Torino di apparati telefonici mobili e di servizi di comunicazione Full IP ed è stato esteso in via sperimentale e temporanea alla Regione Puglia a supporto del sistema operativo antincendi boschivi, attivando presso la Protezione Civile di Peschici i medesimi servizi innovativi installati nel capoluogo piemontese.

172 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 7

Diffusione di reti e servizi digitali in Piemonte

fonte: Osservatorio ICT del Piemontenota: I dati sul numero di Comuni coperti sono al 1° gennaio 2009, mentre i dati su cittadini e imprese raggiunti sono dati ISTAT al 1° gennaio 2007.

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In termini di miglioramento del servizio pubblico, ovvero intendendo le tecnologie come strumenti innovativi utilizzabili nella Pubblica Amministrazione e applicabili negli uffici pubblici, nel 2008 sono stati realizzati una serie di interventi nelle stesse sedi regionali o presso enti pubblici:

è stata avviata per il personale della Regione dislocato in sedi diverse l’iniziativa sperimentale All digital office destinata a sfruttare l’opportunità di accedere a nuovi contenuti e servizi resi grazie alla transizione al digitale terrestre;in funzione dell’efficienza operativa del personale regionale e di una migliore gestione dei costi, attraverso il servizio Facility Management è stata aggiornata su IP (Internet Protocol) l’infrastruttura della rete fonia regionale che garantisce il collegamento tra le sedi regionali e, in vista della stesura di un nuovo bando per il contratto di gestione del servizio, è stato realizzato un inventario dell’attuale infrastruttura della rete fonia regionale e una valutazione sulla convergenze delle reti fonia-dati;è stato inaugurato all’interno della Regione - per ora nella Direzione Innovazione, Ricerca e Università - il supporto eGroupware, applicazione che permette di gestire gruppi di lavoro multi-utente tramite web, consentendo di aumentare la condivisione delle informazioni, ottimizzare la comunicazione, coordinare i flussi di dati e di attività;è stata implementata la Piattaforma DIMAC, contenente le informazioni aggiornate degli impianti di TLC fonia/dati presso tutte

le sedi operative dell’Amministrazione regionale, affinché tutte le utenze regionali (circa 3.000 persone) possano meglio individuare la sede da cui elaborare, visionare, estrapolare dati e inoltrare richieste;il progetto Digital Land Modello sperimentale di rete federata Wi-fi ha studiato la creazione di una “rete wireless federata” tra attori pubblici (Comuni e uffici decentrati di Province e Regione) o accademici (sedi universitarie, scuole, biblioteche, ecc.), approfondendo l’indagine sulle reti wireless (Hot spot survey) con utilizzo dello standard Hiperlan;è stata promossa l’infrastrutturazione delle sedi eDIsu per attrezzare in rete wireless le sale studio di alcune delle strutture ricettive per studenti (a Torino e Alessandria), con disponibilità di computer con accesso Wi-Fi e con modalità tali da consentire agli studenti l’accesso alla rete presente nella struttura ricettiva, durante l’intero periodo di permanenza all’Università o al Politecnico;è stato progettato l’allestimento telematico delle sedi regionali (Coordinamenti e Comando) dei Corpi forestali dello stato, è stata monitorata l’attuale efficienza dei sistemi di connettività dei ponti radio in ambito regionale e, in funzione dell’avvento del digitale terrestre, alcuni Comandi delle Province di Torino e di Cuneo sono stati utilizzati per attivare le sonde di verifica del segnale;è stato avviato un progetto di apertura di nuove bande IsM, ovvero di utilizzo innovativo delle bande di frequenze riservate alle applicazioni radio non commerciali per uso industriale, scientifico e medico, con miglioramento del servizio anche su grandi distanze (oltre i 100 km) o con terminali in movimento anche ad alta velocità.

174 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 7

miglioramento del servizio pubblico

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175 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 7

Nella stessa logica di utilizzo della rete telematica a ottimizzazione del servizio pubblico, il sistema Informativo regionale sIre ha erogato nel 2008 una gamma di servizi a favore delle Pubbliche Amministrazioni piemontesi, nonché del mondo imprenditoriale e della stessa cittadinanza:

CIA Centro Interscambio Anagrafico consente lo scambio tra Pubbliche Amministrazioni di informazioni anagrafiche sulla popolazione: sono in collegamento 700 Comuni, per un totale 2 milioni 600 mila persone residenti;PsA semplificazione Amministrativa gestisce le comunicazioni fra Pubbliche Amministrazioni per la verifica dell’autocertificazione di cittadini e imprese: 445 Enti fruiscono dei servizi di riscontro autocertificazioni (SRA), ricerca cittadini sul territorio (RCT), servizi di ricerca demografica (SRD);sIGMAter-Piemonte servizi Integrati catastali e Geografici per il Monitoraggio Amministrativo del territorio mira ad agevolare i processi di pianificazione e gestione amministrativa e fiscale da parte delle Pubbliche Amministrazioni, con integrazione delle informazioni catastali e territoriali: aderiscono 851 Comuni, con 20.000 transazioni al trimestre;InPA servizio Interscambio Documentale permette l’interscambio tra i sistemi di protocollo delle Pubbliche Amministrazioni e l’acquisizione della corrispondenza scambiata: fanno parte del circuito 40 grandi Enti, tra cui la Regione Piemonte;IrIDe servizio di riconoscimento e abilitazione in rete: permette il riconoscimento delle identità digitali dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni e l’accesso a tutti i sistemi informativi trasversali: nel 2008, sono stati registrati 2.307 certificati digitali e 1.526 login e password;e-procurement consente alle Pubbliche Amministrazioni l’approvvigionamento di beni e servizi on line, attraverso il portale http://acquisti.sistemapiemonte.it: nel 2008 sono state attivate 70 gare per acquisti hardware e software e servizi in rete, per 80 milioni di euro;sportello unico Attività Produttive rappresenta il sistema comunale a disposizione delle imprese per gli adempimenti amministrativi, a cui la Regione fornisce il portale e gli strumenti di gestione delle pratiche: nei primi 10 mesi del 2008, si registrano 15 mila accessi al portale per 294.968 pagine consultate;AAeP banca Dati Attività Produttive contiene informazioni su tutte le imprese piemontesi registrate presso le Camere di Commercio: sono 1 milione 400 mila le aziende registrate, 3.500 gli utenti abilitati alla consultazione e 52 mila gli accessi al servizio;Progetto AlI ex Cst - Centri servizi territoriali è un modello di cooperazione volto a diffondere le politiche di e-government e il processo di modernizzazione nei piccoli Comuni: aderiscono 1.072 Comuni (l’89% dei Comuni piemontesi);rete delle conoscenze contiene informazioni sul territorio regionale con dati su popolazione, territorio, attività produttive, infrastrutture per ogni Comune o Comunità montana e collinare: si registrano 27 mila accessi all’anno;formazioni ai Comuni offre attività formativa agli Enti Locali piemontesi: nel 2008, le iscrizioni sono state circa 600, con preferenza per corsi di informatica di base, protezione dei dati personali, protezione civile, codice dell’amministrazione digitale, lingue.

Oggetto di particolare interesse è stato, nel 2008, il percorso di transizione al digitale terrestre, valorizzando le potenzialità del territorio in termini di strutture di ricerca e operatori di mercato, per lo sviluppo del Piemonte quale area all digital.Sul territorio delle Valli orco e soana è stato avviato un progetto innovativo di applicazione della banda larga attraverso l’ideazione, la produzione e la diffusione di contenuti televisivi e radio digitali realizzati in una logica di comunità, dove gli utenti possono creare e partecipare a una community secondo un sistema di comunicazione integrato multicanale:

orso tV canale televisivo digitale su web, digitale terrestre, mobile, cellulari, palmari; orso radio canale radio digitale su web, digitale terrestre e digital radio mondiale; orso blog spazio web per lo sviluppo della comunità locale di autori digitali.

L’iniziativa è particolarmente importante come volano di sviluppo socio-economico del territorio: infatti, a supporto del progetto, la Comunità Montana Valli Orco e Soana ha previsto di sviluppare a Ronco Canavese la Casa Digitale, come centro di accesso ai servizi digitali avanzati e sede di ORSO TV e come possibile sede per attivare competenze e professionalità di nicchia.Inoltre, nel 2008 sono stati realizzati alcuni interventi mirati di innovazione tecnologica:

è stata implementata con soluzioni radiolan la copertura di rete dell’edificio Accademia Albertina belle Arti, in modo da allestire aree di servizio temporanee o di offrire un servizio flessibile;a favore dell’Associazione Culturale ACMos è stato attivato un rack (sistema di componenti hardware) multifunzionale in grado di fornire servizi di connettività internet e multimediali in qualunque sede (indoor e outdoor) purché dotata della sola alimentazione elettrica in modo da consentire l’accesso ai servizi in modalità wireless o tramite rete cablata.

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Asse 8 - Il PIeMonte reGIone D’euroPAle relAZIonI e lA CooPerAZIone InternAZIonAle

Priorità strategiche per l’anno 2008 La creazione dell’Euroregione Alpi Mediterraneo.Il coordinamento delle politiche comunitarie.Il decennale del programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà

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in Africa occidentale.Il ruolo della Regione nel quadro delle relazioni internazionali: l’attenzione al Mediterraneo e all’America Latina.

Il Piemonte è nodo e incrocio tra i grandi corridoi che attraverseranno l’Unione europea da Est a Ovest e da Nord a Sud.L’Asse 8 comprende le politiche relative alla costituzione e operatività dell’Euroregione Alpi Mediterraneo, alle relazioni internazionali, alla cooperazione internazionale e di pace, nonché le azioni di coordinamento delle politiche comunitarie attribuite dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome alla Regione Piemonte.

Dal programma di governo 2005-2010L’Euroregione Alpi Mediterraneo e le politiche comunitarie e internazionali

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Azioni e risultati raggiunti nel 2008Nell’ambito di queste priorità, oltre alle attività ordinarie, la Regione Piemonte ha messo in campo risorse economiche e progettualità per realizzare le seguenti attività:

Euroregione Alpi MediterraneoL’evoluzione del percorso intrapreso a Torino di costituzione di un’Euroregione Alpi Mediterraneo, composta dalle 5 Regioni, quali Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhône-Alpes e Provence-Alpes-Côte d’Azur, ha visto nel 2008 un significativo incremento di attività. Nel corso dell’anno è stato creato il Comitato di Pilotaggio che assicura il funzionamento dell’Euroregione organizzandone le attività istituzionali, guidando la costituzione di un Gruppo europeo di Collaborazione territoriale (GeCt) e di 5 gruppi tematici, condotti ciascuno da una delle Regioni nel ruolo di capofila e che assicurano la realizzazione di attività strategiche in materia di: Trasporti (capofila Regione Piemonte); Turismo e Cultura (Liguria); Istruzione e Formazione (Valle d’Aosta), Ambiente e Rischi Naturali (Rhône-Alpes); Innovazione e Ricerca (Provence-Alpes-Côte d’Azur).IL GECT è un nuovo strumento di cooperazione a livello comunitario che, dando vita ad un soggetto con personalità giuridica, consente di attuare progetti di cooperazione territoriale co-finanziati dall’Unione Europea o con risorse proprie ai fini della creazione di una sempre crescente coesione tra i territori.

Cooperazione territoriale europea

Documento Unico di Programmazione e Valutazione della ProgrammazioneNel 2008 è stato predisposto il Documento unico di Programmazione (DUP), che stabilisce gli indirizzi per la programmazione integrata dei fondi europei, nazionali e regionali nell’ambito della politica di coesione regionale per il periodo 2007-2013. Il DUP è stato approvato il 21 luglio, previo confronto con il partenariato, ed è stato quindi trasmesso al Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione. Quale parte integrante del Documento Unico di Programmazione, nel 2008 la Giunta regionale ha approvato il Piano di Valutazione della politica regionale unitaria relativa al ciclo di programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali europei (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Fondo Sociale Europeo), del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e del Fondo per le Aree Sottoutilizzate. Tale attività è stata condotta dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NUVAL) e si è sviluppata tramite il sistematico raccordo con l’Unità di Valutazione degli investimenti pubblici (UVAL) nazionale e con la rete dei Nuclei di valutazione.L’individuazione puntuale delle domande valutative e l’avvio delle attività di valutazione avverrà previa costituzione di un apposito Gruppo di pilotaggio composto dalle Autorità di Gestione dei diversi fondi, dalle Direzioni regionali interessate, da rappresentanti dello Stato e della Commissione Europea e da rappresentanti del partenariato.

Politiche comunitarie

La Regione Piemonte si occupa del coordinamento sul proprio territorio dell’attuazione dei programmi di cooperazione transnazionale ed interregionale Mediterraneo, Europa Centrale, Spazio Alpino, Interreg IV C, Urbact, nonché i programmi trasversali Espon e Interact. Tale ruolo si inquadra nell’ambito della politica di coesione dell’Unione Europea 2007-2013 e nel sistema di governance costruito a livello regionale, nazionale e transnazionale per la sua attuazione.Il Piemonte si occupa inoltre del coordinamento dell’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” nell’ambito della Commissione Affari Comunitari e Internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in merito a tutte le questioni che richiedono una posizione comune nei confronti delle Amministrazioni Centrali. Ciò comporta anche la rappresentanza nei Comitati Nazionali istituiti per ciascun programma di cooperazione transnazionale: in questo contesto la Regione Piemonte ha assunto la Vicepresidenza del Comitato Nazionale del Programma Europa Centrale. Le principali attività svolte in ambito regionale, nel 2008, hanno riguardato azioni di informazione e assistenza tecnica, rivolte sia alle Direzioni regionali che a tutti i soggetti istituzionali e socio-economici interessati, attraverso l’assistenza allo sviluppo di progetti e l’offerta d’informazione sui programmi, rispetto a quattro obiettivi fondamentali: innovazione, ambiente e prevenzione dei rischi, accessibilità, sviluppo territoriale sostenibile. Grande attenzione è stata dedicata in particolare al tema dell’energia, alle forme di cooperazione per il risparmio energetico e per lo sviluppo di energie rinnovabili.

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Contributo delle Regioni al Piano Nazionale di Riforma 2008-2010 della Strategia di LisbonaAnche l’Italia, come tutti gli Stati membri dell’Unione Europea ha partecipato al nuovo ciclo della Strategia 2008-2010 predisponendo un Piano nazionale di riforma per la crescita e l’occupazione di durata triennale, contenente le riforme, le azioni e le misure di competenza nazionale necessarie per il rispetto degli obiettivi indicati nella Strategia di Lisbona, alla cui stesura hanno contribuito attivamente le Regioni e le Province Autonome. Le Regioni hanno preso parte agli incontri pianificati dal Comitato Interministeriale Affari Comunitari Europei e ai tavoli di lavoro organizzati dal Coordinamento tecnico Affari Comunitari (ambiti di intervento: Energia rinnovabile, Infrastrutture e Ricerca, Sviluppo e Innovazione) coordinato dalla regione Piemonte, insieme al Coordinamento Tecnico Istruzione e Lavoro (ambiti di intervento: Formazione e Lavoro) coordinato dalla Regione Lazio.In qualità di coordinatore della Commissione Affari Comunitari e Internazionali, la Regione Piemonte ha organizzato il coordinamento tecnico che ha condotto, in seconda istanza, alla trattazione dei seguenti argomenti in seno alla Commissione.

Esame e valutazioni politiche delle opportunità e delle problematiche di attivazione di un rapporto tra le Amministrazioni regionali e gli strumenti finanziari delle iniziative congiunte della Commissione, della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI): JEREMIE - Joint European Resources for Micro to medium Enterprises; JESSICA - Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas.

Valutazione delle candidature di designazioni di esperti regionali per la partecipazione ai lavori dei Comitati e dei Gruppi di lavoro della Commissione Europea e del Consiglio e modalità di attuazione dell’Accordo generale di Cooperazione tra Stato Regioni e Province Autonome del 16 marzo 2006.

Prime valutazioni in merito alle Linee guida per la predisposizione delle strategie regionali per “Ricerca e Innovazione” e per la “Società dell’informazione” (Delibera CIPE del 21 dicembre 2007 - Allegati 1 e 3).

5.

6.

4.

3.

2.

1.

Esame della richiesta e successiva proposta alla Conferenza delle Regioni e PA di concedere i seguenti patrocini:“Italian Women in the World” - la prima rete delle donne italiane nel mondo - per il primo premio IWW nel Mondo presentato a Roma il 2 dicembre 2008;“L’Europa dei diritti. Sistema di valori e responsabilità per cittadini e istituzioni” convegno internazionale organizzato a Reggio Emilia il 19 settembre 2008.

Designazione, nuove nomine o rinnovo del mandato per:

Esame dei documenti di lavoro e successiva proposta di approvazione alla Conferenza delle Regioni e PA:Relazione sull’elaborazione di un quadro per le attività dei rappresentanti di interessi (lobbisti) presso le istituzioni europee (approvata dal

Parlamento Europeo l’8 maggio 2008);Posizione congiunta di Regioni e PA in merito alla definizione del sistema nazionale di controllo dei programmi dell’Obiettivo

Cooperazione Territoriale Europea 2007-2013;Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane sulle modalità di attuazione degli obblighi derivanti

dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea e sulle garanzie di informazione da parte del Governo;Schema di Decreto del Presidente della Repubblica recante norme di esecuzione del Regolamento CE 1083/2006 del Consiglio dell’11

luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di coesione;Disegno di Legge Comunitaria 2008.

Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (DPCM 11 maggio 2007);Comitato congiunto tra Delegazione italiana e romena al Comitato delle Regioni per l’attuazione della Dichiarazione del novembre 2007;Comitati di Sorveglianza dei Programmi Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea: Urbact (scambi di esperienze in materia di

politiche urbane), Espon (osservatorio in rete dell’assetto del territorio europeo) e Interact (miglioramento della gestione dei programmi di cooperazione territoriale);

Tavolo di Coordinamento del Programma per gli Italiani residenti nei Paesi extra-UE;Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea (ITALRAP);Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.

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Euro-mediterraneoNel 2008 la Regione Piemonte ha assunto, con la Città di Marrakech e la Città di Beirut, la presidenza della Commissione Mediterraneo della CGlu (Città e Governi locali uniti) associazione di livello mondiale.Il 20-21 giugno è stato realizzato il primo forum delle Attività locali e regionali del Mediterraneo a Marsiglia, a cui hanno partecipato 130 rappresentanti politici e 36 reti ed associazioni, e la realizzazione di un dialogo permanente è divenuta realtà con la decisione di dar vita ad una Assemblea regionale e locale del Mediterraneo (ArleM) che rappresenta istituzionalmente le autorità regionali e locali nell’ambito del partenariato euro-mediterraneo. L’organizzazione di tale Assemblea nell’ambito della Unione per il Mediterraneo è stata affidata al Comitato delle Regioni dell’Unione Europea.

Nell’ambito della partecipazione a reti ed associazioni internazionali, il 2008 ha visto inoltre la designazione della Regione Piemonte alla presidenza dell’Associazione europea degli eletti della Montagna (AeM) e della rete delle regioni a potere legislativo (reGleG).

Affari internazionali

Nell’ambito della cooperazione internazionale, la Regione Piemonte ha confermato nel 2008 la propria attenzione a favore dell’Africa occidentale e sub-sahariana, approvando nuovi bandi. Ha inoltre consolidato la propria esperienza e strategia di intervento legata alla sicurezza alimentare e lotta alla povertà nell’area del Sahel e in Burkina Faso, Mali, Niger, Senegal, Benin, Capo Verde, Costa d’Avorio, Mauritania e ha previsto lo sviluppo di attività per l’estensione della propria azione a quelle realtà del Corno d’Africa che hanno visto la presenza storica dell’Italia: nel 2008, per la prima volta, i bandi sono stati infatti estesi all’Etiopia e la dotazione finanziaria complessiva del programma è stata incrementata sino a 2 milioni 400 mila euro.

In occasione delle manifestazioni “Terra Madre” e “Salone del Gusto” di Slow Food, è stato firmato il Protocollo “Piemonte per l’Africa”, tra la Regione Piemonte e la Fondazione Slow Food per la biodiversità. Il documento prevede azioni comuni volte ad individuare prodotti e produzioni tipiche africane e salvaguardare i prodotti dei presídi, favorendone l’ingresso sul mercato locale e internazionale e rafforzando le organizzazioni di produttori locali, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla qualità della produzione.

Programma per la sicurezza alimentare e lotta alla povertà in Africa occidentale e sub-sahariana

Cooperazione con l’America LatinaA seguito della missione guidata dalla Presidente della Regione Piemonte nel giugno-luglio 2007 che aveva toccato Brasile, Uruguay e Argentina, le attività del 2008 sono state volte ad attuare le indicazioni emerse negli incontri ad altissimo livello avvenuti in quella circostanza con capi di Stato e ministri, oltre che con rappresentanti delle realtà locali. Sono stati attuati progetti in Argentina, Uruguay, Cile, Perù, Ecuador, Brasile, Guatemala, Nicaragua e Costa Rica.

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La Settimana del Minas Gerais in PiemonteNel giugno del 2007 a Belo Horizonte (Brasile) era stato firmato un Protocollo d’Intesa tra la regione Piemonte e il Governo di Minas Gerais che ha rappresentato l’elemento programmatico dell’attività 2008 con il Brasile. Nel corso dell’anno numerose delegazioni istituzionali del Minas Gerais si sono recate in Piemonte per dare vita a quella che è stata la prima e più importante iniziativa del Governo di quello Stato al di fuori dei confini brasiliani: la “settimana del Minas Gerais in Piemonte”, svoltasi a Torino dal 18 al 23 novembre 2008. Varie sono state le iniziative organizzate:

un concerto inaugurale presso le Fonderie Limone a Mocalieri (TO);la Mostra “Viver Minas” presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino;l’evento “Stazione Minas Gerais” con performance musicali e presentazioni gastronomiche presso lo spazio appositamente allestito in Piazzale Valdo Fusi a Torino;un incontro del Governatore Neves e della Presidente Bresso con la business community presso il Circolo dei Lettori a Torino;una country presentation del Governo dello Stato di Minas Gerais e incontri bilaterali fra aziende (con il coinvolgimento di circa 150 imprese);workshop e seminari per operatori turistici;un seminario su scienza e tecnologia per realtà accademiche e scientifiche da cui sono scaturiti accordi e collaborazioni fra atenei.

Durante la settimana si sono svolti incontri istituzionali tra i rappresentanti politici dei due Paesi, è stata sottoscritta un’Agenda di lavoro 2008-2009 tra Regione Piemonte e il Governatore di Minas Gerais e sono stati firmati Protocolli d’Intesa tra Regione Piemonte e Stato di Minas Gerais in materia di innovazione e ricerca, così come Politecnico di Torino e Universidade Estadual de Minas Gerais per la collaborazione accademica.L’importanza attribuita da parte del Governo del Minas Gerais alla collaborazione con il Piemonte sull’iniziativa può trovare immediato riscontro nella rilevanza dell’investimento dato a supporto della manifestazione (circa 1 milione 200 mila euro); in termini di bilancio le sole spese vive sono state attività di comunicazione per circa 30 mila euro.Inoltre la Regione ha contribuito per sua parte soprattutto attraverso la messa a disposizione di spazi, assistenza tecnica ed accompagnamento sul territorio.

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Politecnico TorinoUniversidade Estadual de Minas Gerais

collaborazione accademica

180 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Asse 8

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Torino - Politecnico, Facoltà di Architettura

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182 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Pari opportunità

Bilancio di Genere e Secondo Rapporto sulla Condizione Femminile

PArI oPPortunItà: sI ConsolIDA unA strAteGIA

Nel 2008, è proseguita l’esperienza di redazione del bilancio di Genere della regione Piemonte (la cui prima edizione è stata selezionata dal Ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione come una delle “Cento e più storie di buona pubblica amministrazione”) e del rapporto sulla Condizione femminile in Piemonte, attraverso il coordinamento di IRES Piemonte. È stata rafforzata la complementarietà tra i due documenti, confermandoli come strumenti essenziali per la conoscenza e la valutazione della situazione delle donne piemontesi e delle decisioni dell’Ente: ciò significa per la Regione rispondere nel modo più adeguato alle necessità delle donne e restituire all’intera cittadinanza una lettura del proprio operato, indispensabile ad un esercizio di democrazia sempre più trasparente e maturo.

La Regione attribuisce a questo metodo di lavoro un valore tanto forte che nel 2008, nella nuova legge regionale sulle Pari opportunità (L.R. n° 8 del 18 marzo 2009) ha disposto che il Bilancio di Genere e il Rapporto sulla Condizione Femminile diventino azioni di sistema.

Il bilancio di Genere 2007-2008 ha evidenziato un rafforzamento dell’impegno finanziario regionale nelle politiche di pari opportunità e un aumento degli stanziamenti dei fondi propri per le pari opportunità. Uno specifico approfondimento è stato dedicato all’analisi della spesa per la salute, valorizzando quella metodologia, costantemente applicata dalla Regione Piemonte, di rendere l’attenzione alle pari opportunità elemento trasversale di tutte le proprie politiche e azioni.

Il secondo rapporto sulla Condizione femminile, in continuità con l’edizione precedente, ha approfondito le dinamiche del contesto dal punto di vista della demografia, del lavoro, delle posizioni di responsabilità e dei ruoli amministrativi ricoperti dalle donne, valorizzando il confronto con le situazioni nazionali e internazionali. Nell’edizione 2008 sono stati focalizzati per ogni ambito alcuni argomenti di particolare rilevanza ed è stato condotto un approfondimento sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Piano di Azioni PositiveNel 2008 è proseguita l’attività di redazione del Piano di Azioni Positive della Regione Piemonte, con la collaborazione della Commissione Pari Opportunità dell’Ente, documento di pianificazione triennale previsto dalla normativa (Legge 125/91 e s.m.) per gli Enti pubblici come strumento che individua e programma azioni specificatamente indirizzate ad attuare condizioni di lavoro effettivamente paritarie tra il personale dipendente dell’Ente, anche superando eventuali situazioni sussistenti di disparità. Trattandosi di un documento strategico nell’assetto organizzativo dell’Ente, nel 2008 sono state condotte in particolare azioni di condivisione e di concertazione con i diversi soggetti (istituzionali e sindacali) coinvolti.

MeltingLAB Per garantire continuità all’esperienza maturata con MELTING BOX - Fiera dei diritti e delle pari opportunità per tutti (che aveva coinvolto oltre 12.000 persone), nel corso del 2008 è stato istituito MeltinglAb - laboratorio di Innovazione sui Diritti e la Parità, uno “spazio” di confronto e dialogo permanente per capitalizzare le esperienze più innovative diffondendole sul territorio regionale, creare reti di collaborazione che favoriscano l’innovazione sociale, far crescere la cultura dei diritti e delle pari opportunità per tutti, produrre nuove idee per definire politiche di lungo termine.

www.meltinglab.it

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Dall’8 marzo 2008 MeltingLAB è on line col sito www.meltinglab.it: con oltre 200 contributi video (filmati elaborati dai giovani nell’ambito della didattica sui diritti e la parità, video interviste a testimoni privilegiati, campagne di comunicazione), MeltingLAB si è arricchito nel primo anno di attività di moltissimi stimoli, raggiungendo un primo risultato con 100.000 pagine visualizzate, 30.000 i visitatori, una newsletter periodica inviata a migliaia di iscritti, diventando un punto di riferimento riconosciuto a livello regionale e nazionale.

Nel corso del 2008 MeltingLAB ha proposto iniziative di promozione dei Diritti e della parità nelle province piemontesi, attraverso il laboratorio diffuso, ha attivato collaborazioni con iniziative come il SottodiciottoFilmFestival e il Concorso Lingua Madre. Ha promosso la diffusione di ricerche e buone pratiche con particolare riferimento all’Anno Europeo del Dialogo interculturale e agli importanti anniversari della Dichiarazione universale dei Diritti umani e alla Costituzione italiana. Ha dato voce all’attività intensa della Regione sul tema della violenza sulle donne promuovendo le azioni del Piano regionale in una sezione dedicata.

Alcune delle iniziative realizzate nel corso del 2008:

biblioteca Vivente: per superare stereotipi e pregiudizi nei confronti del “diverso da sé”, contribuendo a creare una cultura più aperta e disponibile al dialogo, che non discrimini le persone in base alla loro origine etnica, alla religione, alle convinzioni personali, al genere, all’orientamento sessuale, all’età o alla disabilità. Dopo il successo ottenuto in occasione di MELTINGBOX, la Biblioteca Vivente è stata riproposta sul territorio in contesti insoliti: la Festa della Raccolta del Riso di Casalino (NO) e il Salone della Scuola di Novi Ligure.

Family Matters in Piemonte. sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche: un approfondimento sulla realtà piemontese nell’ambito di un progetto di ricerca (realizzato dall’Università del Piemonte Orientale) sui bisogni e le risorse a cui le famiglie possono accedere per fronteggiare le difficoltà legate alla scoperta dell’omosessualità di un proprio familiare; una serie di incontri sul territorio per confrontarsi su questi temi, anche grazie agli stimoli offerti dalla proiezione del film/documentario “2 volte genitori”.

D come Design - la mano, la mente, il cuore: in occasione di 2008 Torino World Design Capital, una mostra itinerante sul territorio piemontese: progetti, prodotti e disegni per dare vita a un percorso al femminile all’interno della Storia del Design italiano, dando il giusto riconoscimento al lavoro di tante artigiane, artiste, designer e imprenditrici.

Donn@work: per aiutare le donne migranti a superare gli ostacoli nel difficile percorso di inserimento nella vita culturale, sociale ed economica piemontese, la Regione ha voluto sostenere il progetto Donn@work, che nel corso del 2008 ha posto le basi per la costruzione di una rete di centri interculturali di donne migranti e native. Un’iniziativa che ha permesso di realizzare attività su tutto il territorio piemontese che hanno visto protagoniste insieme donne native e migranti. Nel nuovo anno sarà sviluppata e rafforzata, perché il processo d’inserimento ed integrazione delle donne straniere nel nostro paese e nella regione è un passo fondamentale per il consolidamento di una società realmente multietnica ed interculturale.

E inoltre:

Prêt-à-clichè, kit educativo contro gli stereotipi di genere;Girovagando, per creare un gruppo di viaggiatori che includa ragazzi e ragazze con gravi disabilità fisiche;Passi Affrettati, spettacolo teatrale sulla violenza contro le donne, su testi di Dacia Maraini;All Human Rights for All, anteprima sui diritti umani al Sottodiciotto Filmfestival di Torino.

Infine, il laboratorio educativo di MeltingLAB ospita gli strumenti didattici e i materiali interattivi progettati per valorizzare le differenze rispetto al genere, alla disabilità, alla cultura, alla religione, alle tappe della vita, all’orientamento sessuale e per indirizzare le nuove generazioni a diventare interpreti attive della parità di diritti per una società più giusta.

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laboratorio di innovazione sui diritti e la parità

183 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Pari opportunità

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Superare le discriminazioni Nell’ambito delle politiche contro le discriminazioni la Regione ha commissionato all’IRES Piemonte la realizzazione di una prima indagine conoscitiva finalizzata alla programmazione e realizzazione di iniziative di prevenzione, contrasto e assistenza alle vittime di discriminazioni fondate su origine etnica, religione e convinzioni personali, orientamento sessuale, disabilità, età, genere. Il progetto prevede un’analisi della normativa europea, nazionale e regionale, lo studio degli esempi di intervento contro le discriminazioni messi in atto nei paesi europei, la stakeholder analysis ed il monitoraggio delle principali attività realizzate sul territorio piemontese e la formulazione di un programma di attività.

Prevenire e contrastare la violenza alle donneIl Piemonte è stata la prima Regione italiana ad aver avviato una strutturata e capillare azione di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza sulle donne, un impegno che ha portato all’approvazione del Piano regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime, predisposto attraverso un percorso partecipato con le Province, i Comuni capoluogo e l’Associazionismo piemontese, la Magistratura, l’Avvocatura e le Forze dell’ordine, le Consigliere di parità regionale e provinciali e le altre Istituzioni di parità regionali. Discusso localmente nei Forum provinciali e condiviso il 13 giugno 2008 nell’ambito del primo Forum regionale, il Piano è stato approvato dalla Giunta Regionale il 7 luglio 2008.

Attraverso il Piano, che vede il coinvolgimento attivo di 8 Assessorati, la Regione Piemonte supera il rischio di frammentarietà e di episodicità degli interventi, che diventano parte integrante delle politiche regionali, con l’assegnazione di risorse significative.

Nel corso del 2008 sono stati realizzati su tutto il territorio piemontese interventi concreti e coordinati in ambito sociale, sanitario, educativo ed informativo:

Centro di coordinamento regionale contro la violenza alle donne: creato negli ultimi mesi del 2008, il Centro ha sede presso l’IRES Piemonte e ha il compito di costruire un sistema di monitoraggio del fenomeno, di creare una rete effettiva fra le realtà che operano sul territorio e di ottimizzare le azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione. Nel corso del 2009 l’attività del Centro sarà potenziata anche grazie alle sinergie con il progetto IN.TER.AGIRE, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - che lo ha valutato al 1° posto nella graduatoria nazionale - e cofinanziato dall’Assessorato Pari Opportunità della Regione Piemonte, che ne è capofila.

formazione degli operatori: per migliorare la qualità dell’accoglienza e della presa in carico delle vittime di violenza su tutto il territorio piemontese, la Regione Piemonte nel corso del 2008 ha affidato all’Azienda Ospedaliera OIRM-Sant’Anna e all’Azienda Ospedaliera Universitaria S.Giovanni Battista di Torino la realizzazione di 2 percorsi formativi sulla violenza domestica e sessuale contro le donne: il primo rivolto in modo specifico agli operatori sanitari di Pronto soccorso e DeA degli ospedali regionali (260 operatori coinvolti); il secondo rivolto agli operatori del territorio (500 operatori coinvolti).

Piani Provinciali: l’attuazione del Piano Regionale prevede una serie di azioni sui singoli territori coordinate direttamente dalle Province, realizzate e sostenute con i fondi trasferiti dalla Regione (450 mila euro nel 2007 e 700 mila euro nel 2008). A fronte di queste risorse, ciascuna Provincia

184 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Pari opportunità

Torino - Piazza San Carlo

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ha redatto un Piano Provinciale di attività tenendo conto delle specificità locali, il cui obiettivo primario è l’apertura per ciascuna provincia di almeno uno sportello di informazione, ascolto, accoglienza e consulenza rivolto alle vittime di violenza e maltrattamenti, obiettivo che, per i territori in cui tali sportelli sono già presenti, si traduce in un potenziamento della loro operatività.

Comunicazione e sensibilizzazione: dopo la campagna “Liberarsi dalla violenza e dall’abuso oggi è possibile” lanciata in occasione dell’8 marzo e le iniziative di sensibilizzazione in occasione del 25 novembre, per far emergere il fenomeno della violenza domestica dando voce al silenzio delle molte vittime, per informare la cittadinanza sulla rete di servizi contro la violenza attivi sul territorio piemontese ed incoraggiare le vittime a chiedere aiuto per uscire dalla spirale violenta, nel corso del 2008 è stata impostata la campagna “Voci nel silenzio. La violenza nega l’esistenza” che dopo il lancio a Torino nel marzo 2009 (con un evento che ha coinvolto oltre 20.000 persone) toccherà nel corso del 2009 tutte le province piemontesi.

Un altro importante tassello del sistema di azioni della Regione Piemonte contro la violenza è costituito dal fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti. A seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale della Legge n. 11 del 17 marzo 2008, la Giunta regionale ha approvato il Regolamento di attuazione, le Convenzioni con i Consigli degli Ordini degli Avvocati e l’affidamento a Finpiemonte S.p.A. (Ente gestore) della gestione del Fondo stesso. Nel 2009 verranno creati gli elenchi provvisori degli avvocati patrocinanti a disposizione delle donne vittime di violenza e maltrattamenti.

Nel panorama di interventi regionali in materia di contrasto alla violenza contro le donne si inserisce inoltre la Legge n. 16 del 29 maggio 2009 Istituzione di centri antiviolenza con case rifugio approvata dal Consiglio regionale, che prevede una serie di azioni che andranno a rafforzare ed integrare quanto è stato realizzato ed è in fase di realizzazione nell’ambito del Piano regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime, con un’attenzione particolare all’accoglienza abitativa.

Inoltre, per accrescere il senso di sicurezza nelle donne e in tutti coloro che hanno meno strumenti di contrasto della violenza - come bambini, anziani e persone diversamente abili - la Regione ha sostenuto il progetto “la città si*cura, una città sicura per le donne, una città sicura per tutti, una città che si cura delle donne si cura di tutti”, un manuale di interventi concreti sulla città per indirizzare l’attività di amministratori locali, decisori e progettisti verso interventi urbani attenti alla sicurezza delle donne e delle persone più vulnerabili.

“Voci nel silenzio.La violenza nega l’esistenza.”

185 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Relazione sociale - Pari opportunità

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186 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Glossario

GlossarioAA1000 (Accontability 1000): standard sviluppato dall’ISEA per favorire l’adozione di principi di responsabilità sociale delle imprese, fornendo garanzie agli stakeholder in merito alla qualità dell’accounting, auditing e reporting sociale ed etico delle Organizzazioni.

Accountability (rendicontazione): consiste in un’attività che trova fondamento nel dovere e nella responsabilità, sempre più sentita e diffusa, che un’organizzazione ha di illustrare e giustificare a chi ne ha interesse (stakeholder) il proprio operato.

Assi di governo: sono le otto aree del programma di governo della Giunta Regionale, nelle quali si articola il contenuto informativo del Bilancio Sociale.

Autonomia differenziata: trasferimento di competenze approvato con delibera del Consiglio regionale del Piemonte il 29 luglio 2008 per il riconoscimento da parte dello Stato dell’autonomia delle Regioni in merito a sei competenze: beni paesaggistici e culturali, infrastrutture, università e ricerca scientifica, ambiente, organizzazione sanitaria e previdenza complementare integrativa per i non autosufficienti.

Confidi: consorzio di garanzia collettiva dei fidi, svolge attività di garante per agevolare le imprese nell’accesso al credito.

e-Government: processo di informatizzazione della Pubblica amministrazione, il quale - unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo - consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi digitali (ICT).

e-Procurement: procedure elettroniche e telematiche a supporto dei processi di approvvigionamento.

enti strumentali: ogni ente o azienda istituiti con legge dalla Regione per la realizzazione di attività o la gestione di servizi nei casi in cui i compiti non possano essere affidati alla Regione stessa o agli altri Enti Locali. Essi sono dotati di autonomia funzionale e organizzativa; le funzioni di indirizzo, controllo e coordinamento spettano invece alla Regione. Le aziende regionali, gli enti regionali e le agenzie regionali sono enti strumentali.

Federalismo fiscale: riforma costituzionale volta ad “assicurare, attraverso la definizione dei principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario e la definizione della perequazione, l’autonomia finanziaria di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”.

Governance: fa riferimento alle modalità ed agli effetti dell’attività di governo e all’assetto istituzionale dello stesso. Pone particolare attenzione alle relazioni tra i diversi attori sociali che intervengono nel campo di azione della policy. Elementi fondamentali nei processi di governance sono il decentramento amministrativo e la sussidiarietà che danno vita a dinamiche di governo a rete, anziché piramidali o gerarchiche.

ICt (Information and Communications technology): si intende la convergenza di informatica e telematica per nuovi modi di trasmettere l’informazione.

Gbs (Gruppo di studio per il bilancio sociale): associazione nazionale per la ricerca scientifica sul Bilancio Sociale.

GrI (Global reporting Initiative): istituzione internazionale avente finalità di elaborare e diffondere standards di rendicontazione sociale.

Mission: rappresenta l’orientamento finalistico verso i macro obiettivi di fondo, lo scopo, la ragion d’essere dell’esistenza dell’organizzazione e, al tempo stesso, ciò che la distingue da tutte le altre.

Pari opportunità: principio generale contro le discriminazioni fondate su genere, razza e origine etnica, religione e convinzioni personali, condizioni di disabilità, età, orientamento sessuale, con applicazione in tutti i campi, soprattutto nella vita economica, sociale, culturale e famigliare.

recovery Plan: piano globale presentato il 26 novembre 2008 dal Presidente della Commissione Europea a Marsiglia, durante la riunione informale dei ministri europei, per favorire la ripresa in Europa.

stakeholder: letteralmente stakeholder (to hold a stake) significa possedere o portare un interesse, una posta in gioco. Negli anni Ottanta Freeman dà una definizione di “stakeholder” (portatore di interesse): “ogni gruppo o individuo che può influenzare o essere influenzato dal raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione”. R. E. Freeman, “Strategic Management: a stakeholder approach”, Pitman, Boston 1984.

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187 Bilancio Sociale 2008 Regione Piemonte - Validazione di processo

Validazione professionale di processo

Per il Gruppo Metodo Piemonte in materia di Bilancio Sociale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino:

Davide Barberis

Giuseppe Chiappero

Maria Maddalena De Finis

Paola Foti

Federico Moine

Maria Carmela Scandizzo

Il Bilancio Sociale 2008 della Regione Piemonte è esito di un processo gestionale che ha fra i suoi obiettivi la trasparenza del sistema regionale e l’inclusione degli stakeholder.La verifica di processo di realizzazione del bilancio sociale è stata effettuata mediante un costante confronto professionale finalizzato al giudizio di conformità ed ai seguenti requisiti di correttezza procedurale:

adeguatezza dell’analisi preliminare del contesto di riferimento e della pianificazione del processo di rendicontazione;inclusione quale coinvolgimento della struttura interna e degli stakeholder esterni;integrazione con i sistemi interni di programmazione, gestione e controllo;responsabilizzazione dei referenti di processo; coerenza agli impegni di accountability dichiarati nella pianificazione di processo;conformità agli standard metodologici di riferimento;completezza dell’analisi del sistema oggetto di rappresentazione;rispondenza del sistema di rilevazione e rappresentazione alle finalità di comunicazione;condivisione di processo con il gruppo professionale di validazione.

Il gruppo di validazione ha seguito ciascuna fase operativa utilizzando il confronto dialettico nelle scelte metodologiche e nella verifica gestionale nonché la collaborazione professionale nell’ideazione di idonei strumenti di rilevazione e di analisi dei processi gestionali.In tale prospettiva, è continuato il perfezionamento dei meccanismi di integrazione operativa tra il sistema di rendicontazione sociale e i processi decisionali, gestionali e di comunicazione dell’Ente. Sono, altresì, state sperimentate diversificate metodologie di coinvolgimento degli stakeholder al fine di implementare il processo d’inclusione a supporto del sistema decisionale e di pianificazione gestionale.In aderenza alle verifiche di processo attuate, riteniamo che, nel suo complesso, il Bilancio Sociale 2008 della Regione Piemonte sia stato realizzato in modo coerente con gli assunti dichiarati nella Nota metodologica, sia esito di processi gestionali adeguati e risulti conforme ai principi metodologici ritenuti necessari ad un giudizio positivo di validità di processo.

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Ente pubblico non economico

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Regione Piemonte - 2009

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