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Il BifaccialeNotiziario periodico del Gruppo Naturalistico Paleontofilo di San Daniele Po (CR)
PRODOTTO IN PROPRIO - Gruppo Naturalistico Paleontofilo, via Cantone, 26046 San Daniele Po (CR) - www.museosandanielepo.com
Numero 12/ 21 Febbraio 2015
ATTI DEL CONVEGNO
l’origine della vitaDARWIN 2
015DAY
T H E ORIGINOF LIFE
Panspermia è la teoria secondo la quale i germi della vita, sparsi nell’Universo
o in parti di esso, sono arrivati sulla Terra dove poi, in condizioni ottimali,
hanno iniziato ad evolversi originando gli esseri viventi estinti e quelli
tutt’oggi viventi.
Sarà questo il tema del DARWIN DAY 2015 del Museo Paleoantropologico
del Po intitolato per l’appunto “The Origin of life”, l’origine della vita.
Attraverso le parole di quattro illustri relatori, scelti per le loro competenze
scientifiche in relazione al tema proposto quest’anno, verranno percorse le
tappe fondamentali dell’insediamento e dell’evoluzione della vita sulla Terra.
Una mostra di pittura a tema dal titolo “L’Universo dentro di noi”, ad opera di
Emiliano Troco, avvolgerà il pubblico in uno scenario astronomico a cornice
della conferenza. Una esposizione di Meteoriti, tra le quali in esclusiva
assoluta l’esemplare caduto nel 1808 a San Donnino (Fidenza-PR) e un
frammento dell’aerolite di Alfianello (BS) (1883), permetterà ai visitatori di
conoscere eventi astronomici e storici poco conosciuti e che da sempre
incuriosiscono l’uomo.
Emiliano Troco, poliedrico artista di Cividale del Friuli, aprirà il Darwin Day
2015 con un intervento di presentazione della mostra di pittura ma anche di
introduzione alle relazioni successive. Quali sono stati i principali eventi e le
principali tappe che hanno portato la Terra ad assumere l’aspetto attuale?
Immagini, musiche e parole coinvolgeranno lo spettatore spingendolo ad
immaginare, come ci racconterà poi attraverso la sua relazione il Prof.
Giovanni Vladilo dell’Osservatorio Astronomico di Trieste (OATs) (INAF)
indagheremo, come avviene la ricerca di vita su pianeti extrasolari.
Ma è possibile ricercare tracce di vita extraterrestre senza l’invio di sonde
spaziali o l’uso di megatelescopi? Assolutamente si, attraverso lo studio delle
meteoriti giunte sulla terra e provenienti da luoghi lontani nello spazio.
Quest’ultimo sarà il tema trattato dal Prof. John Robert Brucato
dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e Università di Firenze che ci
condurrà attraverso lo studio delle meteoriti per la ricerca di tracce organiche
quali prove della Teoria panspermica.
Concluderà la mattinata scientifica Mauro Mandrioli, Professore Associato di
Genetica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che illustrerà i passaggi
evolutivi delle prime forme di vita e le interazioni simbiontiche che ne hanno
favorito il successo.
Ricerca scientifica, esplorazione spaziale, origine della vita, arte e cultura
costituiranno un Darwin Day 2015 all’insegna del progresso tecnologico e
dello studio di un tema, quello dell’origine della vita, mai direttamente
affrontato da Charles Darwin, ma logica conseguenza alla conclamata
conoscenza del processo di evoluzione della vita sulla Terra.
Da dove veniamo? Cosa ha innescato la mutabilità delle specie? Quale percorso ha subito la Terra in questi pochi miliardi di anni di vita?
Sono tutte domande importanti, a cui la scienza sta cercando di rispondere con logica determinazione. Nella certezza che Sir Charles
Darwin sarebbe fiero del progresso scientifico raggiunto per rispondere a questi temi, celebriamo, come ormai da tradizione, un nuovo
Darwin Day degno del miglior compleanno.
Tanti Auguri Charles. (www.anellomancante.blogspot.com)www.museosandanielepo.com
Il Bifacciale Numero 12/ 21 Febbraio 2015
in f luenzano l ' ab i t ab i l i t à
p l a n e t a r i a . I n f i n e , s i
menzioneranno i metodi di
indagine atti a cercare la
presenza di eventuali forme di
vita mediante lo studio di
biomarcatori osservabili nelle
a t m o s fe r e d e i p i a n e t i
extrasolari.
LE METEORITI E
L'ORIGINE DELLA VITA
SULLA TERRA
John Robert Brucato
INTERAZIONI SIMBIOTICHE
ED EVOLUZIONE DEI VIVENTI
Mauro Mandrioli
Una delle grandi questioni
irrisolte della scienza è capire
come la vita sia comparsa sulla
Terra e se esistono segni di vita
altrove nell'Universo. Per
rispondere a queste domande
abbiamo bisogno di estendere gli
o r i z z o n t i d e l l a n o s t r a
conoscenza oltre i confini del
nostro pianeta. Questo è
possibile grazie all'uso dei
grandi telescopi che permettono
di vedere a distanze enormi o
lanciando missioni spaziali con
le quali poter studiare da vicino
gli oggetti del nostro Sistema
Solare. Ma c'è anche un altro
modo con il quale possiamo
capire cosa accade lassù in cielo,
osservando le meteor i t i
attraverso un microscopio!
Infatti, possiamo studiare in
dettaglio la storia del nostro
Sistema Solare analizzando con
strumenti sofisticatissimi di
laboratorio questi frammenti di
roccia, spesso ricchi di carbonio,
che da miliardi di anni cadono
sul nostro pianeta. Le meteoriti
sono, infatti, i veicoli attraverso i
quali la Terra nei primi istanti in
cui si è formata, si è arricchita
di materiale organico e di acqua.
Ma sono anche una banca dati
che ha registrato tutti gli
avvenimenti accaduti durante
questi miliardi di anni di vita del
Sistema Solare. Sono come una
sorta di DNA con cui possiamo
decifrare il nostro passato e
capire che ruolo hanno avuto
nella nascita della vita sulla
terra. Oggi potrete sentire le
incredibili storie che hanno da
Per diversi decenni le interazioni
tra microorganismi e ospiti sono
state studiate considerando
primariamente i meccanismi di
difesa dell'ospite contro virus e
batteri e le modalità da loro usate
per infettare i propri ospiti. Si è
invece oggi consolidato un nuovo
approccio legato allo studio delle
interazioni tra i microorganismi e
l'ospite in termini di cooperazione.
raccontarci.
Sebbene l'evoluzione sia spesso
descritta come teatro di sanguinosi
scontri (da cui deriverebbe una
natura rossa di sangue nelle zanne e
negli artigli), le potenzialità
evolutive che derivano dalle
simbiosi sono enormemente
maggiori, poiché tramite le
interazioni simbiotiche intere nuove
vie metaboliche e funzioni possono
essere acquisite.
Lo studio delle simbiosi, sebbene
iniziato prevalentemente in
invertebrati, ha oggi una grande
rilevanza nella comprensione del
funzionamento del nostro corpo.
Considerando ad esempio il fatto
che il nostro corpo è dato da circa
centomila miliardi di cellule, è
interessante notare che il numero
totale di cellule microbiche presenti
in un organismo umano può
superare di dieci volte il numero di
cellule dell'organismo stesso, tanto
che i batteri costituiscono circa il 3%
della massa totale del nostro corpo.
In quest'ottica, un essere umano va
concepito come composto da cellule
umane e microbiche (tra cui virus,
batteri e lieviti) appartenenti a
numerosissime specie diverse e
presenti in regioni differenti del
nostro corpo. Ciascuno di noi
possiede quindi i l proprio
microbioma, inteso come insieme
dei batteri che abitano una data
regione del nostro corpo e che varia
se si mettono, ad esempio, a
confronto narici, bocca, pelle e
tratti gastro-intestinale e uro-
genitale.
Ciascuno di noi, così come accade
per molti altri organismi, vive in
una relazione strettissima con un
insieme estremamente variegato e
mutevole di organismi simbionti,
tanto che nessun uomo è un'isola
non soltanto sul piano sociale, ma
ancor più su quello biologico.
Ciascuno di noi è un ecosistema
dinamico composto da cellule
umane e microbiche, le cui attività
interagiscono reciprocamente e con
quelle dei microrganismi del mondo
esterno, motivo per cui l'io
individuo smette di coincidere con
il singolo organismo per divenire un
olobionte. Il desiderio di spiegare
ciò che noi siamo non si può quindi
limitare al genoma individuale, ma
L’UNIVERSO DENTRO DI
NOI
Emiliano Troco
LA RICERCA DELLA VITA
SU PIANETI EXTRASOLARI
Giovanni Vladilo
Un racconto
La storia dell'uomo in versione
integrale e... ristretta!
Dalle polveri stellari, alla
formazione della Terra, dallo
sbocciare della vita alla
comparsa del sapiens, passando
per le prime civiltà fino ad
arrivare ad oggi.
Una storia durata oltre 13
miliardi di anni condensata in
pochi minuti.
Con questo concentrato di eventi
e innovazioni spero lo spettatore
possa percepire la vastità
dell'universo e del tempo e la
fatica che ha fatto l'umanità per
comprenderne la natura o
almeno, per tentare di dedurne le
peculiarità sulla base dei dati che
anno dopo anno vengono
raccolti.
Il tono è quello del racconto
mitico ed ispirato, una scelta
pensata per andare incontro
al l 'esigenza dell 'uomo di
approcciare con i sentimenti un
a r gomen t o d i f f i c i l e ma
importante, che tutti devono
conoscere.
Una scelta pensata anche per
tentare di incuriosire lo
spettatore, mostrando di volta in
volta solo la punta di un
argomento in modo da stimolare
l'approfondimento.
Trasformare la storia dell'uomo
in racconto è stato anche un
modo per dare una visione a volo
d'uccello sulle varie discipline
c h e s o n o c o i n v o l t e ,
dall'astrofisica, alla chimica, alla
biologia, alla geologia e
all'antropologia, e mostrare
come lo stilare il racconto
integrale sia possibile solo
tramite lo sforzo congiunto di
q u e s t e s p e c i a l i z z a z i o n i .
Un racconto che dura pochi
minuti, ma che condensa lo
sforzo di 500 anni di rivoluzione
scientifica.
In questo intervento verranno
presentate brevemente le
principali tecniche osservative
astronomiche che hanno portato
alla scoperta di migliaia di
pianeti extrasolari nel corso degli
ultimi 20 anni.
Verrà quindi discussa la
possibilità che tali “nuovi mondi”
possano essere in grado di
sostenere vita di tipo terrestre,
ev idenz iando g l i aspet t i
a s t ronomic i , geo f i s i c i e
geochimici che maggiormente “Giove” - Emiliano Troco, 2013. Olio su tela (3x2,5m)
di a guardare con interesse anche ai
singoli genomi presenti nelle diverse
specie microbiche che colonizzano il
nostro corpo. Questo genoma esteso
(l'ologenoma) definisce infatti
meglio le nostre capacità reali
rispetto ai soli genomi nucleari e
mitocondriali presenti in ciascuna
delle nostre cellule.
www.anellomancante.blogspot.com
COMUNE DISAN DANIELE PO
GRUPPO NATURALISTICO PALEONTOFILO1998
G. N. P.