Bergami Eva, L’analisi di bilancio nelle società di calcio: un confronto fra AC Milan e FC Internazionale Milano

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    UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA

    Facolt di Economia

    Corso di laurea in Economia

    Classe L-18 Scienze delleconomia e della gestione aziendale

    Lanalisi di bilancio nelle societ di calcio:

    un confronto tra A.C. Milan e F.C. Internazionale Milano

    Relatore: Prof. Enrico Deidda Gagliardo Laureanda: Eva Bergami

    Correlatore: Dott. Michele Bigoni

    Sessione di laurea estiva - anno accademico 2011/2012

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    A mamma e pap

    A chi c e a chi c sempre stato

    A Maldini, Zola, Shevchenko e De Rossi che mi hanno fatto amare il calcio

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    INDICE

    Introduzione 1

    CAPITOLO 1: Analisi del mercato calcistico 21.1Soggetti principali 21.2Il mercato 4

    1.2.1 La composizione dei ricavi: gli stadi di propriet 81.2.2 La composizione dei ricavi: i diritti televisivi e le sponsorizzazioni 10

    1.3La regolamentazione del mondo del calcio: dagli anni 60 al fair play finanziario 121.4Descrizione aziendale 16

    1.4.1

    A.C. Milan 161.4.2 F.C. Internazionale Milano 19

    CAPITOLO 2: Il bilancio desercizio delle societ calcistiche 22

    2.1 Il bilancio desercizio 22

    2.2 Lo stato patrimoniale 24

    2.3 Il conto economico 27

    2.4 La nota integrativa 28

    CAPITOLO 3: Lanalisi di bilancio 29

    3.1 Introduzione allanalisi di bilancio 29

    3.2 Riclassificazione dello stato patrimoniale 30

    3.2.1 Riclassificazione degli impieghi 31

    3.2.2 Riclassificazione delle fonti 32

    3.3 Riclassificazione del conto economico 34

    3.4 Indici di bilancio 37

    3.4.1 Indici patrimonial-finanziari 37

    3.4.2 Indici economici 39

    CAPITOLO 4: Commento sullo stato di salute delle aziende 41

    4.1 A.C. Milan 41

    4.1.1 Analisi di composizione 41

    4.1.1.1 Analisi di composizione degli impieghi 41

    4.1.1.2 Analisi di composizione delle fonti 44

    4.1.2 Analisi di correlazione 46

    4.1.3 Analisi della redditivit 46

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    4.1.4 Strategie 51

    4.2 F.C Internazionale Milano 52

    4.2.1 Analisi di composizione 52

    4.2.1.1 Analisi di composizione degli impieghi 52

    4.2.1.2 Analisi di composizione delle fonti 55

    4.2.2 Analisi di correlazione 58

    4.2.3 Analisi della redditivit 59

    4.2.4 Strategie 62

    4.3 Confronto tra A.C. Milan e F.C. Internazionale Milano 63

    Conclusione 67

    APPENDICE

    Bibliografia

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    INTRODUZIONE

    Il presente lavoro ha come oggetto lanalisi dei bilanci desercizio relativi al

    triennio 2008-2010 delle societ calcistiche A.C. Milan e F.C. Internazionale Milano al

    fine di studiarne la situazione patrimonial-finanziaria ed economica. Lobiettivo

    quello di verificare se lanalisi di bilancio pu aiutare a dare un giudizio pi preciso e

    realistico sullo stato di salute delle aziende calcistiche e se riesce a interpretare

    andamenti che dalla normale e semplice lettura di un bilancio desercizio non si

    riuscirebbero ad individuare.

    Il settore in cui operano le societ quello calcistico, quindi lanalisi stata

    trattata anche in unottica sportiva, oltre che patrimonial-finanziaria ed economica.

    Tutto ci stato effettuato partendo, nel primo capitolo, da unanalisi del

    mercato in cui operano le due societ, inserite sia nel contesto italiano che europeo,

    considerando gli aspetti economici pi importanti delle societ sportive, quali i risultati

    ottenuti, i diritti televisivi, le sponsorizzazioni, i regolamenti del settore, la sua

    evoluzione futura e la descrizione storica delle aziende oggetto dellanalisi

    Nel secondo capitolo stata fornita una breve spiegazione del bilancio

    civilistico, nella sua composizione e nei principi che lo regolano.

    Il terzo capitolo, invece, tratta dellanalisi di bilancio vera e propria, prima in

    maniera teorica, evidenziando le sue finalit, nonch i criteri di riclassificazione dello

    stato patrimoniale e del conto economico dei tre esercizi presi in esame, secondo uno

    schema specifico per le societ di calcio, di calcolo degli indici. In secondo luogo, sono

    stati concretamente riclassificati i prospetti di stato patrimoniale e di conto economico e

    calcolati gli indici patrimonial-finanziari ed economici.

    Nellultimo capitolo si commentato lo stato di salute delle aziende,individuando i trend in atto e cercando di fornire spiegazioni per gli stessi e di ipotizzare

    possibili strategie future per le aziende considerate. Si infine delineato un breve

    confronto tra le due, prima di tratteggiare alcune conclusioni sintetiche.

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    CAPITOLO 1: ANALISI DEL MERCATO CALCISTICO

    1.1SOGGETTI PRINCIPALIMilan e Inter sono tra le pi importanti squadre calcistiche mondiali, sia in termini

    di successi sportivi conseguiti, sia per fama internazionale.

    Definiamo la concorrenza sul mercato, nei confronti sia delle squadre europee sia

    di quelle italiane, su due fronti: a livello sportivo, in base ai risultati ottenuti e alle

    vittorie nelle coppe, e a livello economico. Questi due aspetti sono legati tra loro in base

    al Paradosso competitivo1, nel momento in cui non pi importante la singola

    squadra ma il livello tecnico della partita che si sta disputando, durante la quale 2. Sar quindi pi

    importante e pregevole una partita di coppa europea con le squadre pi forti del

    panorama calcistico rispetto ad una singola partita di campionato contro la neo

    promossa, in quanto ci si ripercuote nel giro di affari legato agli stadi, perch il

    prodotto che viene offerto da una societ di calcio lo spettacolo, ai diritti televisivi, al

    marketing e a tutto ci che gira intorno ad una singola partita.

    Per quanto riguarda quindi il panorama calcistico italiano, i rispettivi competitor di

    Milan e Inter sono le 18 squadre3 di Serie A con cui si contenderanno la vittoria del

    campionato, le 76 squadre di Tim Cup, la Coppa Italia4, e 30 squadre europee per la

    Champions League5.

    A livello internazionale operano diversi attori istituzionali, variamente interrelati tra

    loro.

    1 Sul punto si veda Mancin M., Il bilancio delle societ sportive professionistiche, normativa civilistica,principi contabili nazionali e internazionali (IAS/IFRS), Cedam, Venezia, 2009, pag. 68.2 Cfr. Mancin M, op. cit., pag. 68.3 20 totali comprese Milan e Inter, Regolamento Lega Nazionale Professionisti Serie A.4 78 totali comprese Milan e Inter, comunicato ufficiale n. 259 dell8 Aprile 2010 al comma 2http://www.legaseriea.it/it/regolamento-tim-cup5

    32 totali comprese Milan e Inter, Regulations of the UEFA Champions League 2010/2011, articolo7.04.

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    Figura 1.1: La mappa degli

    attori: il contesto nazionale6.

    La FIFA (Fdration Interationale de Football Association) listituto principale a

    livello mondiale alla quale fanno capo le sei confederazioni, una per ogni continente.

    Per lEuropa lorgano di riferimento lUEFA (Union of European Football

    Association) che disciplina, rappresenta e unisce ogni federazione nazionale. Oltre ad

    essere un punto di riferimento come organo legiferatore, organizza le pi importanti

    competizioni nei campionati europei, coinvolgendo sia le nazionali, dalla prima squadra

    allunder 17, dal maschile al femminile, dal calcio a 11 a quello a 5, sia i singoli club

    nella Champions League, Europa League, Supercoppa Europea e in altre coppe relative

    agli altri settori calcistici.

    Tra le federazioni dellUEFA presente la FICG (Federazione Italiana GiuocoCalcio), fondata nel 1898 a Torino7, che si compone di diverse leghe: (da grafico) la

    LNP (Lega Nazionale Professionisti) divisa dal 2010 in Lega Nazionale Professionisti

    Serie A e Lega Nazionale Professionisti Serie B, la LPSC (Lega Professionisti Serie C),

    dal 2008 Lega Pro, la LND (Lega Nazionale Dilettanti) che include il campionato di

    Serie D e le altre serie minori, il calcio femminile, il calcio a 5 e il beach soccer.

    La FIGC sotto il controllo anche del CONI (Comitato Olimpico Nazionale

    Italiano) che a sua volta fa capo al CIO (Comitato Olimpico Internazionale) in quantopartecipante alle Olimpiadi Estive. Ogni lega ovviamente composta dai club calcistici.

    Milan e Inter partecipano al Campionato di Serie A italiano quindi insieme agli altri

    club rappresentano leccellenza del calcio italiano.

    !

    "Campioli M., Organizzazione e bilancio di una societ di calcio: il caso A.C. Milan. Parte 1, Slide 6."7 Sito ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio: http://www.figc.it

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    1.2IL MERCATOLa societ di revisione Delotte & Touche stila ogni anno una speciale classifica di

    venti squadre, la Football Money League, sulla base delle entrate giorno per giorno8 .

    Negli ultimi sette anni9, nonostante la crisi, i ricavi delle top 20 della classifica sono

    aumentati sempre pi, il Real Madrid, infatti, stabilmente in testa alla classifica, ha visto

    aumentare i suoi ricavi totali del 74% passando da 275,7 milioni di euro del 2006 a

    478,5 milioni del 2011, con un trend costantemente crescente.

    In seconda posizione c stato un continuo avvicendarsi tra Barcellona e

    Manchester United che negli ultimi tre anni sta perdendo terreno rispetto alla spagnola

    che, a sua volta, si avvicina sempre pi al Real Madrid.

    8 The untouchables, Football Money League, February 2011, pag. 2 the money league focuses on theclubs themselves, comparing revenue from day to day football operation which we believe is the best

    publicity available financial comparison.9 si vedano: Deloitte Football Money League 2012 per la stagione 10/11 al sitohttp://www.deloitte.com/assets/Dcom-Panama/Local%20Assets/Documents/PA_es_dfml_2012.pdf;Deloitte Football Money League 2011 per la stagione 09/10 al sito http://www.deloitte.com/assets/Dcom-UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/Industries/Sports%20Business%20Group/UK_SBG_DFML2011.pdf; Deloitte Football Money League 2010 per la stagione 08/09 al sitohttps://www.deloitte.co.uk/registrationforms/pdf/DeloitteFML2010.pdf; Deloitte Football Money League 2009 per la stagione 07/08 al sitohttp://www.deloitte.com/dtt/cda/doc/content/UK_SBG_DeloitteFML2009.pdf;Deloitte Football Money League 2008 per la stagione 06/07 al sito http://www.deloitte.com/assets/Dcom-UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/UK_SBG_FML08.pdf; Deloitte Football Money League 2007 per la stagione 05/06 al sito http://www.deloitte.com/assets/Dcom-UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/UK_SBG_DeloitteFootballMoneyLeague2007.pdf; #!"#$%&&"'($$&)*##'+$,"-'."*/0"'1223$"%&'"()"*+),-./&"01203")("*-+."

    4++%52266678&(.-++&79.:2)**&+*2;9.:-/,8.:2?.9)(@A0B**&+*2;.9C:&/+*2=>DEFGD;&(.-++&H..+I)((J./&K?&),C&A00!7%8L7 ""

    04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11

    Real Madrid 275,7 292,2 351 365,8 401,4 438,6 478,5

    Barcellona 207,9 259,1 290,1 308,8 365,9 398,1 450,7

    Manchester Utd 246,4 242,6 315,2 324,8 327 348,8 367

    Bayern Monaco 189,5 204,7 223,3 295,3 289,5 323 321,4

    Arsenal 171,3 192,4 263,9 264 263 274,1 251,1

    Chelsea 207,9 221 283 268,9 242,3 255,9 249,8

    MILAN 234 238,7 227,2 209,5 196,5 235,8 235,1INTER 177,2 206,6 195 172,9 196,5 224,8 211,4

    Juventus 229,4 251,2 145,2 167,5 203,3 205 153,9

    Roma 131,8 127 157,6 175,4 146,4 122,7 143,5

    Tabella 1.1:Prime squadre classificate nella Football Money League e le italiane nelle stagioni dal 2004/05 al 2010/11

    (in milioni di euro).

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    Figura 1.2: Rappresentazione grafica dell'andamento dei ricavi delle principali squadre

    importante notare landamento delle squadre italiane: nella stagione 2004/2005 il

    Milan era la terza squadra al mondo in questa classifica, e la Juventus era al quarto

    posto, staccata di 4,6 milioni di euro (1,97%). Questi risultati economici erano dovutiprobabilmente ai risultati sportivi ottenuti in questa stagione (la Juventus arriv prima in

    campionato mentre il Milan seconda ma fu finalista di Champions League e

    vincitrice della Supercoppa Italiana). LInter, nonostante il nono posto era distaccata di

    56,8 milioni di euro rispetto al Milan (del 24,27% rispetto al Milan e del 35,73%

    rispetto al Real Madrid) che confrontati con i valori attuali del Real Madrid

    porterebbero ad un quinto posto nella classifica10.

    La stagione 2005/2006 fu il momento del tracollo a causa della sentenza cosiddettaCalciopoli con la conseguente dfaillance del calcio italiano; la Juventus, fino ad

    allora leader in Italia si trov condannata in seguito a intercettazioni in merito a partite

    falsate, illeciti sportivi e designazioni arbitrali manipolate con il derivante crollo dei

    10 Stagione 2004/2005: Real Madrid 275,7 milioni di euro, Inter 177,2 milioni di !; lInter era staccata del35,73%. Stagione 2010/2011: Real Madrid 478,5 milioni di euro, se lInter avesse un distacco del 35,73%come sette anni fa avrebbe un ricavo totale di 307,5 milioni di euro che corrisponderebbero ad un quinto

    posto. Questo per dire che un tale distacco percentuale sarebbe molto positivo al giorno doggi in quanto

    il Real Madrid ha preso le distanze dalle altre squadre aumentando di molto il gap. Nella stagione2010/2011, al nono posto c il Liverpool che per ha dei ricavi del 57,51% inferiori al Real Madrid.

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    ricavi delle squadre implicate in questo circolo vizioso. Questa, retrocessa in Serie B, ha

    visto i suoi ricavi diminuire di 106 milioni di ! corrispondenti ad un calo del 42,2%.

    Meno preoccupante stato il peggioramento dei risultati economici del Milan,

    anchesso coinvolto dallo scandalo che, nonostante il trend negativo, visto il calo di

    11,5 milioni di ! rispetto alla stagione precedente (corrispondenti al 4,82%) si

    mantenuto su livelli sportivi alti, vincendo la Champions League, che gli ha permesso di

    bilanciare un eventuale risultato economico sfavorevole con i proventi dovuti alla

    vittoria.

    LInter, bench non fosse implicata direttamente, ha comunque subito gli effetti

    della situazione con un abbassamento dei ricavi del 5,62% (11,6 milioni di !) ma

    riuscita comunque ad ottenere a livello sportivo la vittoria del campionato di Serie A.

    Presumibilmente lo scandalo Calciopoli ha sconvolto tutto il sistema calcio italiano

    con una conseguente perdita di credibilit non solo a livello italiano ma anche mondiale,

    nel momento in cui le squadre leader europee hanno mantenuto un trend di crescita

    positivo durante tutti questi anni, mentre quelle italiane stanno raggiungendo solo negli

    ultimi anni i ricavi che ottenevano prima del 2006.

    Ad oggi la situazione europea vede come leader le squadre spagnole con un netto

    distacco rispetto alle inseguitrici; le italiane, arenate tra il settimo e il tredicesimo postopresentano comunque un trend di crescita. Il Real Madrid dalla stagione 04/05 ha avuto

    un miglioramento complessivo dei ricavi del 73,6%11, il Barcellona ha avuto un

    innalzamento dei ricavi nella stagione 2008/2009 del 18,49%12, probabilmente dovuto

    ai risultati sportivi ottenuti, (vittoria della Liga Spagnola, Champions League, Coppa di

    Spagna, Supercoppa di Spagna, Supercoppa Europea e Coppa del Mondo per Club). Il

    Milan, con un trend inizialmente negativo ma crescente del 7,79% della stagione

    2007/2008 e del 6,21% nella stagione 2008/2009, tornato positivo nella stagione2009/2010 con un incremento pari al 20%, per poi subire, nellultimo anno, un

    impercettibile decremento13.

    LInter negli ultimi sette anni stata un po altalenante ma ha conseguito nel

    triennio 2008-2010 ricavi in crescita che le hanno consentito di eguagliare nella

    11 Real Madrid nella stagione 2004/2005 ricavi di 275,7 milioni di !, nella stagione 2009/2010 ricavi di438,6 milioni di !, incremento di 162,9 milioni di ! pari al 59%; stagione 2007/2008 +4,22%, stagione2008/2009 +9,73%, stagione 2009/2010 +9,27%, stagione 2010/2011 +9,10%.12

    Barcellona: 2007/2008 +6,45%, 2008/2009 +18,49%, 2009/2010 +8,80%, 2010/2011 +13,21%.13 Milan: 2007/2008 -7,79%, 2008/2009 -6,21%, 2009/2010 +20,00%, 2010/2011 -0,3%.

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    stagione 2008/2009 il Milan, per poi avere un decremento del 5,96% nella stagione

    2010/201114.

    Le cause del successo sempre pi forte della Spagna e il perdere terreno da parte

    delle italiane si possono ipotizzare, innanzitutto, a livello di nazionali maggiori;

    tralasciando la vittoria del Campionato del Mondo dellItalia nel 2006, i successivi

    Europei del 2008 e i Mondiali del 2010 sono stati quasi catastrofici come risultati, con

    la conseguente perdita di posizioni nel Ranking FIFA, che, essendo calcolata rispetto ai

    risultati ottenuti negli ultimi quattro anni, ha condotto larretramento ad oggi al sesto

    posto.

    I risultati ottenuti a livello europeo, sia in Champions League, sia in Europa

    League, vengono trasformati in coefficienti dalla UEFA che stila una classifica in base

    alla quale verr poi deciso il numero di squadre per paese che pu partecipare a queste

    competizioni15.

    LItalia stata scalzata nel 2011 dal terzo posto dalla Germania16 e ha dovuto

    rinunciare ad una squadra in Champions League (prima le prime due classificate in

    campionato accedevano in maniera diretta, mentre la terza e la quarta dovevano

    sostenere il turno preliminare, adesso ai preliminari accede solo la terza classificata).

    Nel 2011 stato presentato uno studio effettuato dalla societ di revisionePricewaterhouseCoopers, da Arel e dalla FIGC sulla situazione calcistica italiana, in

    base allanalisi di 343 bilanci delle societ di Serie A, Serie B e Lega Pro17.

    Considerati i ricavi totali dei cinque pi importanti campionati europei (Inghilterra,

    Spagna, Francia, Italia e Germania) si pu percepire come lItalia abbia una struttura dei

    ricavi molto dipendente dai diritti televisivi.18

    14 Inter: 2007/2008 -11,33%, 2008/2009 +13,65%, 2009/2010 +14,40%, 2010/2011 -5,96%.15 si veda Regulations of the UEFA Champions League, pag. 46 Annex II: Coefficient RankingSystem comma 1 At the end of each season, UEFA compiles a performance table (UEFA associationcoefficient rankings) covering the five most recent UEFA Champions League and UEFA Cup/UEFAEuropa League seasons in order to determine the number of places allocated to an association in theUEFA Champions League and UEFA Europa League (former UEFA Cup)..16 Si veda: UEFA Coefficient su http://www.uefa-coefficients.co17

    Si veda: Report Calcio 2011 al sito http://www.figc.it/it/204/28500/2011/05/News.shtml18 Report Calcio 2011, parte 3, sezione 2, pag.102.

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    Figura 1.3: Ripartizione deiricavi nella stagione2009/201019.

    Mentre nel campionato spagnolo le entrate sono equilibrate tra ingressi da

    stadio, diritti televisivi, sponsor e merchandising, in Italia si pu notare una forte

    dipendenza dai diritti televisivi, e una scarsa affluenza negli stadi. Il tifoso italiano

    sembra quindi preferire una partita in televisione piuttosto che recarsi di persona a

    tifare. Questo fatto verificato anche grazie alla figura sottostante nella quale si pu

    notare che lItalia lo stato con il minore tasso di riempimento degli stadi.

    Figura 1.4: Riempimento medio degli stadi nei principali

    campionati europei20.

    1.2.1 LA COMPOSIZIONE DEI RICAVI: GLI STADI DI PROPRIETRicollegandosi allimmagine di riferimento sul riempimento degli stadi delle top 5

    europee, si pu notare che in Inghilterra il tasso di affluenza media del 92%. Sono

    infatti 20 le societ inglesi proprietarie di stadi con i relativi effetti positivi di reddito a

    livello di entrate da ingressi da stadio, servizi offerti, gestione di attivit supplementari

    19 Fonte: elaborazione PwC su dati UEFA, Report Calcio 2011, pag. 102; al sito:http://www.figc.it/it/204/28500/2011/05/News.shtml20 Fonte: elaborazione PwC su dati UEFA, Report Calcio 2011, pag. 103; al sito:http://www.figc.it/it/204/28500/2011/05/News.shtml

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    come aree cinema, ristorante, centri commerciali, musei, possibilit di affitto del campo

    per motivi extra calcistici come concerti, ecc. Uno stadio allavanguardia, con un

    pacchetto di offerte che non si limita alla singola partita, d la possibilit anche ad una

    famiglia tradizionale di andare un pomeriggio a vedere uno spettacolo, nella maniera

    pi sicura e tranquilla assoluta.

    Mentre in Italia ci si sente pi sicuri e appagati guardando la partita per televisione,

    in Inghilterra lo stadio diventa un luogo di incontro e, quindi, fonte di ricavi importanti.

    Anche in Spagna, i due stadi principali, il Camp Nou e il Santiago Bernabeu, sono di

    propriet rispettivamente di Barcellona e Real Madrid.

    Figura 1.5: Top Club Ricavi; ingressi stadio 2009-101021

    Dallanalisi PwC nella stagione 2009/2010 le societ italiane con gli ingressi da

    stadio pi elevati, Inter, Milan e Juventus, sono agli ultimi posti della top 10 europea,

    con entrate del 334,5% inferiori rispetto alla prima in classifica22. In Italia, ad oggi, le

    uniche societ con uno stadio di propriet sono la Juventus che lo ha inaugurato a

    settembre 2011 e lo stadio Giglio di Reggio Emilia, appartenente alla Reggiana.

    Nel 2009 lItalia aveva lanciato la candidatura per gli Europei del 201623, con piani

    precisi di ristrutturazione, riqualificazione, restyling e costruzione di nuovi impianti

    sportivi ma la bocciatura dellUEFA e lassegnazione alla Francia ha fatto sospendere

    tutte queste proposte anche se si sta comunque cercando di emanare unapposita legge

    sugli stadi per consentire lutilizzo e la creazione di impianti moderni, sicuri ed

    efficienti24.

    AM"H./+&5"R&%.'+"S)(9-."A0MMT"%),7"M01T")("*-+.5"http://www.figc.it/it/204/28500/2011/05/News.shtml "22 dellInter (38,6mln) rispetto al Real Madrid (129,1 mln).23 http://www.figc.it/it/3463/22606/Impianti.shtml24

    http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/06/avvicina_alla_legge_sugli_stadi_co_9_111006084.shtml

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    La modernizzazione degli stadi porterebbe laumento di ricavi da ingressi e da

    sponsorizzazioni, una maggior visibilit della citt stessa, abbasserebbe i costi di

    gestione, affitto e manutenzione dei vecchi aiutando anche le societ a rispettare il piano

    di fair play finanziario riequilibrando le voci in bilancio.25

    1.2.2 LA COMPOSIZIONE DEI RICAVI: I DIRITTI TELEVISIVI E LESPONSORIZZAZIONI

    Non stupisce quindi il fatto che, nellambito dei ricavi da diritti televisivi Milan e

    Inter si trovino rispettivamente al terzo e quarto posto, preceduti solamente da

    Barcellona e Real Madrid, con 141,1 milioni di ! il Milan e 137,9 milioni di ! lInter.

    La situazione delle due squadre equivale alla condizione nazionale;

    Figura 1.6: Fonti di reddito A.C. Milan Figura 1.7: Fonti di reddito Inter FC

    stagione 2009/201026. stagione 2009/201027.

    Come si evince dai grafici, non solo i diritti televisivi sono le principali fonti di

    reddito per le due squadre ma i ricavi da ingresso da stadio rappresentano la quota

    minore dei proventi delle stesse.

    25 si veda anche: Open Gate Arena Piano di sviluppo di Open Gate Italia per il calcio italiano al sito:http://www.direttanapoli.it/public/documenti/documenti_27.pdf ehttp://www.opengateitalia.com/pdf/HVM 3-2009 Stadi.pdf26Fonte: Deloitte Football Money League 2011, pag. 15; al sito: http://www.deloitte.com/assets/Dcom-UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/Industries/Sports%20Business%20Group/UK_SBG_DFML2011.pdf27Fonte: Deloitte Football Money League 2011, pag. 17; al sito: http://www.deloitte.com/assets/Dcom-

    UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/Industries/Sports%20Business%20Group/UK_SBG_DFML2011.pdf

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    La questione dei diritti televisivi vista come una specie di circolo vizioso nel

    quale le emittenti televisive immettono liquidit nel settore calcistico, che diventa un

    vero e proprio spettacolo che viene offerto al telespettatore pagante; aumenta la

    visibilit e di conseguenza le sponsorizzazioni. Con le nuove modalit di trasmissione,

    passando da Tele+, a Stream, a Sky e Mediaset Premium, ai videofonini, con la

    possibilit di acquisto di un singolo evento, il giro di affari aumenta ogni anno sempre

    pi, e i diritti televisivi sono ancora pi alti. Le squadre cercano sempre il giocatore pi

    forte, non solo per vincere ma anche per portare altri introiti trasformandolo in un brand

    insieme alla squadra stessa. Gli stipendi dei giocatori aumentano a loro volta in quanto,

    essendo cos contesi, si gioca al rialzo, pagando non solo il prezzo del cartellino ma un

    surplus a livello contrattuale o per trattenerlo nella societ o per acquistarlo. Il successo

    sportivo porter a sua volta benefici economici, grazie ai proventi per le vittorie nelle

    coppe nazionali ed estere, forza contrattuale per garantire risultati sportivi ai giocatori

    stessi e prestigio a livello nazionale che, rientrando nel circolo, porter altre entrate da

    sponsor e da diritti televisivi28. Le societ, quindi, devono trovare un 29.

    Questa rincorsa al giocatore migliore, per, genera un effetto negativo in bilancio, alivello di somme in uscita per stipendi e per possibili minusvalenze al momento della

    cessione, ammortamenti e costi fissi da dover sopportare; tale fenomeno ha influito nel

    fallimento di alcune societ.

    Attualmente, dopo la legge Melandri30, i diritti televisivi sono suddivisi dalla Lega

    Calcio, un 40% diviso tra tutte le societ, un 30% sulla base del bacino di utenza (25%

    calcolato sui tifosi e il 5% sulla popolazione del comune) e il restante 30% in base ai

    risultati sportivi ottenuti (il 10% dal 1946 a 5 anni prima, il 15% negli ultimi 5 anni e il5% nellultimo anno).

    28 Cfr Mancin M., op. cit., pagg. 41-50.29 Cit. Lago U., Baroncelli A., Szimanski S. Il business del Calcio, Egea, Milano, 2004, pag. 32 eseguenti.30

    Campioli M., Organizzazione e bilancio di una societ di calcio: il caso A.C. Milan, Ordine deiDottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Milano, 2011, parte 3, slide 31.

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    1.3LA REGOLAMENTAZIONE DEL MONDO DEL CALCIO: DAGLI ANNI60 AL FAIR PLAY FINANZIARIO

    Le leggi concernenti il settore calcistico hanno subito notevoli sviluppi nel corso

    degli anni, tramite decreti legislativi e federali, per consentire unevoluzione sia a

    livello sportivo sia a livello economico. Il problema principale che le societ hanno

    sempre cercato degli appigli per truccare i bilanci e per iscrivere voci non del tutto

    veritiere. Gi dagli anni 60 il movimento calcistico inizia a diventare un vero e proprio

    organismo agonistico complesso che generava redditi e oneri importanti dove veniva

    sempre pi in rilievo la figura dellatleta professionista. Tale ruolo venne disciplinato

    nel 1981 con la legge 9131. I giocatori erano legati ad una squadra dal vincolo

    sportivo che si assicurava le sue prestazioni per la sua intera vita agonistica. Vincolo

    che, visto come iniquo, fu abolito e sostituito dallindennit di preparazione e

    promozione, la cosiddetta IPP, che consisteva in un indennizzo per le spese effettuate

    dalla societ con la quale era legato il giocatore per farlo arrivare ai livelli in cui si

    trovava nel momento del trasferimento32. Le societ iscrivevano per in bilancio i

    crediti derivanti da tale indennit, ritenendoli futuri ricavi e, al momento della loro

    abolizione nel 1995, portarono gravi conseguenze; il problema fu poi sanato dalla legge

    586 del 1996 che consent alle societ di spalmare le perdite nei 3 esercizi successivi33.

    Alla fine degli anni 90 ormai le squadre calcistiche erano diventate vere e proprie

    societ, nel 1998 arrivarono le prime quotazioni in borsa da parte della Lazio, della

    Roma e della Juventus. I diritti televisivi si facevano sempre pi importanti, cos come

    il giro degli stipendi.

    31

    Cfr. De Vita G., Il bilancio di esercizio nelle societ sportive di calcio professionistiche, FondazioneArtemio Franchi, Firenze, 1996, pagg. 2-6; M. Mancin, op. cit., pagg. 12-14. Si veda anche la Legge 23Marzo 1981, Norme in materia di rapporti tra societ e sportivi professionisti.32 Si veda: M. Mancin, op. citata,pagg. 22-23 e N. Forte, Societ e associazioni sportive, Il Sole 24Ore, 2003, pag. 398 .33 Si veda: Legge 18 Novembre 1996, n. 586, articolo 3 le societ sportive previste dalla presente legge

    possono iscrivere nel proprio bilancio tra le componenti attive, in apposito conto, un importo massimopari al valore delle indennit di preparazione e promozione maturate alla data del 30 giugno 1996, in basead una apposita certificazione rilasciata dalla Federazione sportiva competente conforme alla normativain vigore. Le societ che si avvalgono della facolt di cui al comma precedente debbono procedere ad

    ogni effetto all'ammortamento del valore iscritto entro tre anni a decorrere dalla data del 15 maggio 1996[]."

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    Come si pu vedere dalla figura sottostante, il circolo virtuoso costituito da un

    aumento dei ricavi, dovuto a proventi derivanti da competizioni, azioni di marketing,

    merchandising, sponsorizzazioni sempre pi importanti, diritti televisivi consistenti, che

    porta sempre pi liquidit e risorse finanziarie nelle casse dei club. Queste vengono

    reinvestite in stipendi per i calciatori, per potersi assicurare il giocatore pi forte e per

    rendere la squadra pi competitiva a livello nazionale, europeo e mondiale e per

    raggiungere vittorie importanti che incrementeranno i ricavi ancora di pi.

    Figura 1.8: Circolo virtuoso tra risultati sportivi ed economici34.

    Anche a causa di plusvalenze aumentate sulla vendita reciproca di giocatori per

    ridurre le perdite, con la conseguente difficolt a coprire gli ammortamenti, le societ si

    trovarono ancora una volta in difficolt e furono aiutate dalla legge 27 del 2003 che

    consentiva di dilazionare nei dieci anni successivi le eventuali perdite dovute ad

    ammortamenti da svalutazioni35.

    Al giorno doggi, le principali squadre europee si trovano in condizioni economiche

    non proprio ideali, con grandi perdite in bilancio e debiti di ogni genere. La UEFA nella

    stagione 2004/2005 ha introdotto un sistema di licenze in modo tale da incoraggiare il

    calcio europeo per club a guardare oltre il breve termine e a considerare gli obiettivi a

    34 Lago U. Baroncelli A. Szymanski S., op. citata, pag 179.35Cfr Mancin M. op. citata, pag. 51; Tammi N., Gli intanfibili nelle societ sportive di calcio: unaverifica empirica delle societ quotate, Libera universit internazionale degli studi sociali LUISS GuidoCarli, Roma, 2009, pagg. 26-27; Legge 21 Febbraio 2003, n. 27 art. 3 comma 1 bis; Organismo Italiano diContabilit, criteri per la rilevazione in bilancio delle svalutazioni dei diritti pluriennali delle prestazioni

    degli sportivi professionisti in relazione al disposto dellart. 18-bis legge 23/3/1981, n. 91 al sito:http://www.fondazioneoic.eu/wp-content/uploads/downloads/2010/11/Interpr_2_legge-salva-calcio.pdf

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    lungo termine essenziali per la buona salute del calcio36. Non si tratta, quindi, di un

    modo per escludere o controllare le societ, ma di farle sviluppare, al fine di spronare un

    continuo miglioramento qualitativo e di favorire una maggiore credibilit a livello

    europeo. Lottenimento della licenza37 condizione necessaria per la partecipazione alle

    coppe europee: tutte le societ italiane che partecipano al campionato di serie A devono

    richiedere obbligatoriamente la licenza ogni anno38. Ogni federazione stila un proprio

    Manuale per lottenimento della licenza UEFA che elenca e spiega i metodi e i

    requisiti per lottenimento. I criteri necessari sono divisi in cinque aree: larea sportiva

    punta alla promozione e organizzazione del calcio giovanile, tramite la formazione di

    scuole, squadre militanti in categorie nei campionati inferiori, lincentivazione del fair

    play nei rapporti tra arbitri e societ, e politiche contro il razzismo. Larea

    infrastrutturale si occupa della certificazione degli stadi, secondo requisiti minimi

    UEFA per la sicurezza e servizi offerti, e degli impianti di allenamento. I criteri

    organizzativi si riferiscono allaspetto gestionale delle societ, alla professionalit

    manageriale sempre pi specializzata, ad un organigramma preciso con ruoli, funzioni e

    responsabilit definite. Laspetto legale basato sulla richiesta della licenza con

    determinate informazioni societarie quali ragione sociale, sede legale, forma societaria e

    generalit. Il pi importante il criterio economico-finanziario che presuppone unequilibrio economico delle societ per il raggiungimento di una continuit aziendale e la

    capacit di autofinanziamento, una credibilit sempre maggiore del sistema calcio al

    fine di rendere il mercato pi attraente per i nuovi investitori e partner commerciali e

    prevedere una continuit di partecipazione nelle competizioni UEFA. Al fine di

    soddisfare tale criterio i bilanci societari sono sottoposti a revisione per verificare la

    correttezza dei valori iscritti.39

    Nel 2009 stato approvato dallUEFA il piano di fair play finanziario, unadisposizione per ridurre gli eccessi finanziari che hanno messo in grave difficolt

    numerosi club nellultimo periodo con lobiettivo primario quello di aumentare la lealt

    finanziaria nelle competizioni europee, senza trascurare la stabilit a lungo termine del

    36 cit. UEFA al sito: http://it.uefa.com/uefa/footballfirst/protectingthegame/clublicensing/index.html37 art. 52 bis NOIF.38 nella stagione 2010/2011 su 21 squadre che hanno presentato la domanda per la licenza (le 20 squadre

    di A pi una di serie B), la hanno ottenuta in 14. Fonte: Report Calcio 2011.39 cfr: Manuale delle licenze UEFA, versione 2.3 24/25 novembre 2010.

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    calcio per club europeo 40; molte societ, infatti, prese dal circolo vizioso spiegato in

    precedenza, chiudono i bilanci con grandi perdite, sanate da ricapitalizzazioni dei

    presidenti, le liquidit disponibili sono sempre meno con conseguenti ritardi nei

    pagamenti. Con il fair play finanziario i club devono raggiungere un pareggio di

    bilancio (non possono spendere ripetutamente pi di quello che incassano), con

    lobbligo di versare gli stipendi e il prezzo dei trasferimenti puntualmente41.

    stato creato un Panel di controllo finanziario dei club (CFC) presieduto da Jean-

    Luc Dehaene composto da esperti contabili in modo da controllare, revisionare, attuare

    e monitorare il corretto comportamento delle societ42. Il sistema stato introdotto dalla

    stagione 2010 e verr collaudata nel 2011 e nel 2012 per poi diventare obbligatoria

    dalla stagione 2013/2014 con le conseguenti sanzioni e leventuale scarto delle richieste

    per le licenze UEFA, quindi la mancata partecipazione alle coppe europee.

    Per evitare lesclusione quindi dalle principali competizioni, le squadre italiane

    stanno cercando di rimettere in sesto i bilanci, la Juventus, per prima, con la costruzione

    del Juventus Stadium che tra introiti da biglietti, merchandising, negozi, museo e

    sponsorizzazioni riuscir a recuperare i costi di costruzione anche solo in un anno, per

    poi cercare di raggiungere il pareggio di bilancio. Inter e Milan stanno cercando di

    rientrare nei limiti tramite cessioni e scelte attente a livello di acquisti e cessioni deigiocatori.

    Il rischio di non partecipare alle competizioni pi importanti pu compromettere

    poi non solo il prestigio delle societ ma anche di ridurre le entrate: meno diritti

    televisivi e mancati premi.

    40 obiettivi principali del piano di fair play finanziario: introdurre pi disciplina e razionalit nel sistemafinanziario dei club; abbassare la pressione delle voci salari e trasferimenti e limitare leffettoinflazionistico; incoraggiare i club a competere nei limiti dei propri introiti; incoraggiare investimenti alungo termine nel settore giovanile e nelle infrastrutture; difendere la sostenibilit a lungo termine delcalcio europeo a livello di club; assicurare che i club onorino i propri impegni finanziari con puntualit.Sul sito www.uefa.com41In base al requisito di pareggio, i club non possono spendere pi di quanto guadagnano. I club sarannovalutati inoltre su una base di rischio, che tiene conto del livello di debiti e salari. I club dovranno ancheassicurare il pagamento puntuale dei loro debiti calcistici su www.uefa.com42 Si veda al sito:

    http://www.uefa.com/MultimediaFiles/Download/uefaorg/Clublicensing/01/64/89/99/1648999_DOWNLOAD.pdf

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    1.4DESCRIZIONE AZIENDALE

    1.4.1A.C. MILANNel 1899 Herbert Kilpin fond a Torino il Foot-ball and Cricket Club; trasferitosi

    poi a Milano frequentando birrerie e bar inizi a farsi conoscere, organizzando poi un

    incontro, durante il quale, grazie a Piero Pirelli che forn un appoggio finanziario, fu

    ufficialmente fondato il Milan Foot-ball and Cricket Club. Nel 1900 fu disputato il

    primo campionato ufficiale e lanno successivo arriv la prima vittoria a livello

    nazionale. Allora il Milan era formato quasi totalmente da giocatori inglesi e la

    decisione della federazione del 1908 di far partecipare al campionato solo le squadre

    che schieravano giocatori italiani, cre delle discussioni tra i dirigenti milanisti.

    Alcuni, guidati da Giorgio Muggiani, decisero di staccarsi e di fondare un nuovo club,

    la F.C.I.M., Football Club Internazionale Milano. Il 19 settembre 1926 Piero Pirelli

    Legge 91 del 1981 Abolizione del vincolo sportivo che viene sostituito dall'indennit di preparazione e promozione (IPP)

    Le societ iscrivevano in bilancio i crediti di futura realizzazione derivanti dall'IPP al momento delle cessioni dei giocatori

    Legge 586 del 1996 Abolizione dell'indennit di preparazione e promozione

    Le societ si trovarono con numerosi crediti futuri iscritti in bilancio che non saranno realizzati, quindi con buchi in bilancio

    Viene data la possibilit di iscrizione di tali importi in un apposito fondo da ammortizzare nei 3 esercizi successivi

    !! Le societ sfruttano il sistema di plusvalenze: vendevano reciprocamente dei giocatori a prezzi pi elevati

    !! in modo tale da generare plusvalenze maggiori ma con il conseguente problema di ammortizzare tali costi

    Legge 27 del 2003 Possibilit di dilazionare le perdite derivanti dagli ammortamenti e svalutazioni dei giocatori in 10 anni

    Al giorno d'oggi il problema sono le societ costantemente in perdita, gli stipendi dei giocatori che incidono in maniera eccessiva

    in bilancio e si sta ricorrendo al sistema di fair play finanziario

    Requisiti del fair play

    finanziario

    Patrimonio netto positivo

    Indebitamento netto inferiore dei ricavi

    Costo del personale non deve superare il 70% del fatturato

    La sommatoria del risultato degli ultimi 3 esercizi deve essere inferiore a -45 mln di euro (2013-2015)

    La sommatoria del risultato degli ultimi 3 esercizi deve essere inferiore a -30 mln di euro (2016-2018)

    Dal 2018 il risultato d'esercizio deve essere positivo, con uno scarto possibile di -5mln di euro

    I debiti netti devono essere inferiori del totale dei ricavi

    Devono essere pagati puntualmente i trasferimenti e i salari

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    inaugur lattuale stadio di San Siro, da subito sede ufficiale delle partite del Milan.

    Alla fine degli anni Quaranta inizi il percorso vittorioso milanista, grazie al

    centrocampo e attacco dellallora nazionale svedese con Nordahl, Gren e Liedholm,

    che davano vita al trio battezzato Gre-No-Li, portarono alla vittoria dello scudetto

    nella stagione 1950/51. Negli anni Sessanta il Milan fu protagonista grazie al nuovo

    allenatore, Nereo Rocco, che conquist lo scudetto alla sua prima stagione nel

    1961/62, e pot disporre di giocatori del calibro di Cesare Maldini come capitano,

    Altafini, Trapattoni e Rivera.

    Nel 1963 arriv inoltre la prima vittoria a livello europeo da parte di una squadra

    italiana della Coppa dei Campioni contro il Benfica di Eusebio. I rossoneri persero

    per la Coppa Intercontinentale contro il Santos di Pel, ma la vinsero per la prima

    volta nel 1969, battendo, nella finale di Coppa dei Campioni lAjax di Cruijff e, nella

    finale dellIntercontinentale, lEstudiantes.

    Nella stagione 78/79 arriv il decimo scudetto e la prima stella doro, con una

    squadra allenata da Liedholm e formata da Albertosi, Capello, Collovati, Novellino e

    Baresi.

    Successivamente, nel 1986, assunse la presidenza del Milan Silvio Berlusconi che,

    quasi per scommessa, ingaggi come allenatore Arrigo Sacchi, rivoluzionario delcalcio e dei suoi schemi; vinse uno scudetto, due Coppe dei Campioni, due Coppe

    Intercontinentali e due Supercoppe Europee di seguito. La squadra era formata da

    giocatori del calibro di Van Basten, Gullit, Rijkaard, Baresi, Tassotti, Paolo Maldini,

    Ancelotti e Costacurta. Sacchi rimase alla guida del Milan per quattro anni, sostituito

    da Fabio Capello nel 1991; il suo metodo di gioco, basato sulla difesa, port la vittoria

    del campionato con nessuna sconfitta, il record di 58 incontri consecutivi senza

    sconfitte e 929 minuti di inviolabilit della porta di Sebastiano Rossi. Arrivarononuovi giocatori che fecero la storia come Panucci, Boban, Savi"evi", Desailly, che, nel

    1994 ad Atene, conquistarono la quinta Champions League vincendo 4 a 0 contro il

    Barcellona allenato da Cruijff. Negli anni successivi il Milan rimase ai vertici europei,

    guidata da Ancelotti, con capitan Maldini, Shevchenko, Inzaghi, Pirlo, Seedorf,

    Gattuso, Kak, vinse la Champions League nel 2003 contro la Juventus, e nel 2007

    contro il Liverpool, lo scudetto nel 2004, la Coppa del Mondo per Club e la

    Supercoppa europea nel 2008.

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    Le ultime vittorie risalgono al 2011 con la vittoria dello scudetto e della

    Supercoppa Italiana ai danni dellInter.43

    La societ Associazione Calcio Milan S.p.a. dal 2008 senza presidente

    coordinata dal vice presidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani e dai

    vice presidenti Paolo Berlusconi e Gianni Nardi.

    Figura 1.9: Struttura societaria A.C. Milan, fonte: Organizzazione e bilancio di una societ di

    calcio, il caso A.C. Milan, M. Campioli

    La societ A.C. Milan appartiene per il 99,97% alla Fininvest S.p.a., societ che

    possiede e gestisce anche Mediaset, Mondadori, Mediolanum e Mediobanca. A suavolta lassociazione calcio Milan controlla al 100% la Milan Entertainment S.r.l. e la

    Milan Real Estate S.p.a, al 50% con lInter del Consorzio San Siro Duemila e al 45%

    lagenzia di sviluppo ASANSIRO s.r.l. insieme allInter (45%) e lassociazione

    ChiamaMilano (10%). La societ Milan Real Estate S.p.a. fu costituita il 12 dicembre

    2003 e si dedica alla gestione degli immobili, tra cui il centro sportivo di Milanello, la

    sede sociale e gli appartamenti per i calciatori. La societ Milan Entertainment S.r.l,

    fondata il 1 ottobre 2005 si occupa delle attivit commerciali per lutilizzo del marchio.Il Consorzio San Siro Duemila, chiamato cos a causa dellanno della sua costituzione,

    consente una gestione pi efficace ed efficiente dellimpianto ed costituito in base ad

    un accordo tra Inter, Milan e il Comune di Milano. Lagenzia di sviluppo

    ASANSIRO44, invece, creata nel luglio 2003, si occupa della riqualificazione dellarea

    43 si veda: sito internet www.acmilan.com/it; Barbero S., Diavolo & Diavoli. La storia e i miti del

    Milan, Graphot Editore, Torino, 2009; Bertelegni B., Milan: la leggenda.44 http://www.asansiro.it/agenz.htm

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    adiacente allo stadio. Bisogna poi citare la Fondazione Milan Onlus45, creata nel 2003,

    opera in tutto il mondo per aiutare le persone meno fortunate a livello di istruzione,

    assistenza sociale e avviamento allo sport.

    La mission si compone di tre aspetti.Parte sportiva: mantenere risultati sportivi di

    eccellenza, vincendo le pi importanti competizioni in Italia, in Europa e nel mondo, e

    avere unelevata capacit di attrazione verso i tifosi. Parte economica: accrescere la

    reddittivit e il valore per gli azionisti, creando valore, diminuendo i costi degli stipendi,

    diversificando i ricavi e raggiungendo il pareggio in bilancio, ad essa si aggiunge il

    coinvolgimento in progetti di responsabilit sociale46. Parte aziendale: si occupa del

    sistema prodotto come sport, spettacolo e servizi, configurandosi sia come societ di

    calcio ma anche di leisure47.

    1.4.1 F.C. INTERNAZIONALE MILANOIl 9 marzo 1908 i dirigenti del Milan, in disaccordo sulla mancata partecipazione al

    campionato nazionale a causa dellobbligo di far giocare solo calciatori italiani, guidati

    dal pittore Giorgio Muggiani, fondarono il Football Club Internazionale Milano

    (internazionale per sottolineare la volont di schierare giocatori stranieri) 48. Nel 1910

    vinsero il primo scudetto. Nella stagione 1927/28 esord Giuseppe Meazza, che avrebbepoi vinto due Coppe del mondo. Durante il periodo fascista il nome Internazionale non

    era visto di buon grado e, cercando di ridurre al minimo le squadre cittadine, lInter si

    un con lUnione Sportiva Milanese diventando lAssociazione Sportiva Ambrosiana;

    rimase tale dal 1928 al 1945, vincendo tre scudetti e la prima coppa Italia nella stagione

    38/39. Riprese il suo nome originario dopo il periodo fascista, e, nelle stagioni 1952/53

    e 1953/54 vinsero due scudetti grazie al nuovo allenatore Foni. Lanno successivo

    arriv alla dirigenza Angelo Moratti, e, nel 1960 ebbe inizio il periodo pi gloriosodella societ tanto da essere definita Grande Inter: con in panchina Herrera e con

    giocatori come Facchetti, Corso e Mazzola fu capace di vincere 3 scudetti (tra cui il

    decimo che valse la stella doro), due Coppe dei Campioni e due Coppe

    Intercontinentali (nel 1964 e nel 1965).

    45 http://www.fondazionemilan.org/it/foundation/who_we_are46 Campioli M., op. cit., slide. 8.47

    Campioli M., op, cit., slide 19.48 http://www.inter.it/it/societa/storia2005.html; http://www.interfc.it/Origini.asp

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    Moratti lasci la guida della societ nel 1968 e il suo posto venne preso da Fraizzoli;

    con Boninsegna in attacco, lInter approd alla finale di Coppa dei Campioni del 1972.

    Nel periodo tra la fine degli anni Settanta e la met degli anni Ottanta la squadra era

    composta da giocatori come Facchetti, Oriali, Marini, Altobelli, Giuseppe Baresi,

    Beccalossi, Collovati e Zenga ma non si conseguirono grandi risultati, un solo scudetto

    e una Coppa Italia.

    Nel 1986 fu ingaggiato come allenatore Giovanni Trapattoni, vincitore poi di

    scudetto (nella stagione 1988/89), Supercoppa italiana e Coppa Uefa nel 1991.

    Nel 1995 prese la guida della societ Massimo Moratti che coinvolse anche

    Facchetti come direttore generale, Mazzola come direttore sportivo e Suarez come capo

    degli osservatori; i risultati per non arrivarono nonostante giocatori come Ronaldo,

    Baggio e Vieri. Bisogner aspettare fino al 2005 con Mancini in panchina per rivedere

    lInter vincere lo scudetto: lo scandalo calciopoli, squalificando la Juventus, assegn di

    diritto il trofeo allInter che lo rivinse poi per i quattro anni successivi.

    Nel 2008 arriv in panchina Jos Mourinho che, anche se rimase per sole due

    stagioni riusc a vincere quasi tutte le competizioni italiane ed europee. Nella stagione

    2009/2010, con capitan Zanetti, Stankovi", Sneijder, Milito ed Etoo, vinse il

    campionato, la Coppa Italia in finale contro la Roma, la Champions League contro ilBayern Monaco (il cosiddetto Triplete). Seguirono, nella stagione 2010/2011, il

    Mondiale per Club, la Supercoppa italiana e la Coppa Italia ma non la Supercoppa

    europea, persa contro lAtletico Madrid.

    La societ F.C. Internazionale S.p.a. coordinata dal presidente Massimo Moratti,

    presidente dal 1995 al 2004 e dal 2006 ad oggi. Tra il 2004 e il 2006 a capo ci fu

    Giacinto Facchetti, ex difensore e dirigente sportivo interista, morto nel 2006.

    Figura 1.10:Struttura societaria F.C. Internazionale. Fonte: Bilancio 2010

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    La societ appartiene per il 98,2% alla societ Internazionale Holding S.r.l., che a

    sua volta controlla al 100% la societ Inter Brand s.r.l., costituita al fine di sfruttare al

    meglio il potenziale economico dei marchi, favorendone la diffusione e lo sfruttamento,

    anche nellambito di nuovi comparti ed attivit economiche49, e la societ Inter Futura

    s.r.l., che limita la propria attivit alla gestione dei Centri Inter Campus Esteri, operante

    nel campo degli aiuti umanitari che, tramite il calcio, educa i bambini bisognosi 50.

    Entrambe le societ sono dirette dalla famiglia Moratti. Insieme al Milan controlla al

    50% il Consorzio San Siro Duemila e al 45% lagenzia ASANSIRO.

    La mission simile a quella milanista, sistemare il bilancio, abbassare i costi di

    gestione ed in particolare il monte ingaggi, ringiovanire la squadra, valorizzare il vivaio

    e mantenere il club su livelli di competitivit che le permettano di alzare nuovi trofei,

    lottare per lo scudetto e fare pi strada possibile in Europa51; uno dei problemi maggiori

    della societ la chiusura del bilancio in pareggio: nel 2007 le perdite erano di quasi

    207 milioni di euro, nel 2008 di 148 milioni, nel 2009 di 154 milioni mentre nel 2010

    sono scese a 69 milioni di euro: ci mette a repentaglio la possibilit di partecipare a

    competizioni europee a causa dellavvento del fair play finanziario.

    49 Bilancio Inter.50

    http://intercampus.inter.it/ar5huas/ic2010?L=it51 http://www.fabbricainter.com

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    CAPITOLO 2:

    IL BILANCIO DESERCIZIO DELLE SOCIET CALCISTICHE

    2.1 IL BILANCIO DI ESERCIZIO

    Il bilancio un documento contabile che rappresenta in maniera semplificata la

    dinamica gestionale dei valori economico-finanziari che si sono verificati nellesercizio

    trascorso, con la funzione di accertare la situazione del patrimonio e la reddittivit della

    societ, di valutare loperato degli amministratori e di dare informazioni agli

    stakeholder in modo da garantire loro il soddisfacimento dei propri interessi52. Sia per il

    Milan che per lInter i bilanci sono redatti secondo le normative civilistiche, disciplinate

    dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, specificando che, considerata la

    particolare attivit delle societ, ad integrazione di specifiche tematiche, si tenuto

    conto delle disposizioni diramate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e dalla

    Commissione di Vigilanza per le Societ di Calcio Professionistiche53.

    composto da tre documenti, lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota

    integrativa ai quali allegata la relazione sulla gestione redatta dagli amministratori, il

    rendiconto finanziario che spiega la variazione complessiva che ha subito la liquidit

    aziendale, la relazione della societ di revisione e la relazione del collegio sindacale.Il bilancio deve essere redatto seguendo dei principi contabili, regole tecnico-

    ragionieristiche con la funzione di interpretare in chiave tecnica norme di legge,

    fissando dei principi generali sulla formazione di bilancio, e funzione integrativa, nel

    caso in cui le norme di legge appaiano insufficienti54. I principi contabili, quindi,

    stabiliscono le modalit di contabilizzazione, i criteri di valutazione e di esposizione dei

    valori in bilancio. Esistono anche principi contabili internazionali, gli IAS/IFRS, la cui

    adozione obbligatoria per le societ quotate, banche e societ di assicurazioni; essipermettono di poter confrontare anche bilanci internazionali, redatti con gli stessi

    principi e regole. Inter e Milan che, come ricordato, seguono le regole dei principi

    contabili italiani, allineano i propri bilanci alle disposizioni in essi contenuti. In

    particolare lOIC, organismo italiano di contabilit, nel principio contabile n.11, e il

    52 sul punto si vedano: Quagli A., Bilancio di esercizio e principi contabili, Giappichelli, Genova,2006, pag. 3 e Campobasso G., Manuale di Diritto Commerciale, Utet Giuridica, 2007, pag. 289.3N"#45%&"5%'6%'7*#0&*8%$,"'"'95%,:%9%':$,&*)%#% $"-/"U.+)"V/+&,')+-W)"8&("F-()/9-."8X&*&'9-Y-."A0M0"8&((X"

    B7S7"J-()/7"31"Frizzera B., Principi contabili nazionali e internazionali, il Sole 24 ore, Milano, 2008, pag. 1.

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    codice civile, nellarticolo 2423 bis dispongono dei principi di redazione del bilancio

    che organizzano le regole di carattere generale per una costituzione conforme alla

    legge55.

    Per il codice civile nella redazione del bilancio bisogna osservare 6 diversi principi:

    valutazione delle voci secondoprudenza e nellottica di una continuit aziendale indicazione esclusiva degli utili realizzati alla data di chiusura dellesercizio tener conto solamente dei proventi e degli oneri di competenza dellesercizio,

    indipendentemente dalla data di incasso o di pagamento

    tener conto degli eventuali rischi o perdite di competenza dellesercizio anche sesi sono verificati dopo la chiusura di questultimo

    valutazione separata degli elementi eterogenei compresi nelle singole voci applicazione costante dei criteri di valutazione.

    LOIC, invece, stila una serie di 15 postulati:

    Utilit del bilancio desercizio per i destinatari e completezza dellinformazionePrevalenza della sostanza sulla forma: trattando contabilmente i fatti aziendali

    basandosi sulla reale sostanza economica delloperazione rispetto agli aspetti

    essenzialmente formali

    Comprensibilit: il bilancio deve essere redatto con chiarezza, fornendoindicazioni analitiche inserendo in nota integrativa gli eventuali elementi che

    consentono di precisare al meglio le informazioni iscritte in bilancio.

    Neutralit: concernente le stime e le valutazioni, le quali devono essere eseguitesenza ricercare il soddisfacimento di interessi particolari

    Prudenza: imputando allesercizio solamente i ricavi effettivamente realizzati etutti i costi, anche se non sono stati effettivamente sostenuti ma solo stimati, per

    non correre il rischio di eventuali perdite future

    Periodicit della misurazione del risultato economico e del patrimonio aziendaleredigendo il bilancio al termine di ogni esercizio

    55si veda anche Santesso E., Sstero U., I principi contabili per il bilancio di esercizio, Il Sole 24 ore,Venezia, 2006 e Dezzani F., Pisoni P., Puddu L., Il Bilancio, Giuffr editore, Torino, 2001.

    "

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    Comparabilit: tramite lutilizzo costante degli stessi principi di valutazione eredazione del bilancio per poter effettuare confronti tra bilanci anche di diverse

    societ

    Omogeneit nellutilizzo di ununica moneta di conto Continuit di applicazione dei principi contabili e dei criteri di valutazione Competenza: imputando allesercizio solamente i costi e i ricavi conseguiti nel

    periodo considerato, indipendentemente dalla data di realizzazione degli stessi

    Significativit e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro presentazione inbilancio

    Il costo come criterio base delle valutazioni di bilancio dellimpresa Conformit del complessivo procedimento di formazione del bilancio ai corretti

    principi contabili

    Funzioni informativa della nota integrativa e delle altre informazioni necessarie:in accordo con il principio di chiarezza, si iscrivono in nota integrativa tutte le

    informazioni necessarie per una miglior interpretazione delle voci iscritte in

    bilancio

    Verificabilit dellinformazione: per una maggior attendibilit e affidabilit levoci iscritte in bilancio devono essere verificabili in modo tale da poter essere

    controllate e confermate.

    2.2 STATO PATRIMONIALE

    Lo stato patrimoniale rappresenta il patrimonio della societ e la situazione

    finanziaria al momento della chiusura dellesercizio. Strutturalmente diviso in due

    sezioni, la parte attiva e la parte passiva; entrambe le parti sono divise in macroclassi

    ordinate con le lettere maiuscole dellalfabeto.

    Lattivo costituito da 4 macroclassi:

    A) Crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti, che rappresentano limpegno deisoci di sottoscrizione di nuove quote di capitale sociale dei quali, in quanto crediti,

    non ancora stato effettuato il conferimento.

    B) Immobilizzazioni, divise tra immateriali, materiali e finanziarie. Sono consideratitali tutti i beni destinati a rimanere durevolmente in azienda.

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    Le immobilizzazioni immateriali sono costituite dai beni intangibili di utilit

    pluriennale; nei bilanci delle societ calcistiche la parte pi importante costituita dai

    diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, ossia la possibilit di avvalersi in

    modo esclusivo delle prestazioni di un giocatore56 che corrispondono al prezzo di

    acquisto di un giocatore da unaltra societ. Tali diritti costituiscono la maggior parte

    dei costi fissi delle societ in quanto, da immobilizzazioni immateriali quali sono,

    hanno ingenti quote di ammortamento che gravano in bilancio. Da codice civile le

    immobilizzazioni sono ammortizzate in relazione con la loro residua possibilit di

    utilizzazione57, quindi specificatamente alla situazione, lammortamento dei diritti

    pluriennali avviene in quote costanti in base agli anni di contratto dei singoli giocatori

    con relative modifiche in caso di rinnovo del contratto stesso. In riferimento ai diritti

    pluriennali la FICG ha dedicato la prima raccomandazione contabile58 che spiega i

    metodi di classificazione, valutazione, ammortamento e di alienazione di tale voce.

    Unaltra voce importante la capitalizzazione dei costi del vivaio che rappresentano i

    costi sostenuti per la promozione e lorganizzazione del settore giovanile,

    ricapitalizzati nella loro globalit e ammortizzati in misura costante in cinque esercizi

    a decorrere dallesercizio di sostenimento degli stessi. Altre immobilizzazioni

    immateriali sono: costi di pubblicit, concessioni, licenze, marchi, diritti. Leimmobilizzazioni materiali, invece, sono costituite dai beni della societ tangibili di

    utilit pluriennale che vengono ammortizzati ogni anno; al loro interno vi sono tra gli

    altri terreni e fabbricati, le attrezzature, gli impianti. Le immobilizzazioni finanziarie

    sono attivit finanziarie che costituiscono investimenti destinati ad essere utilizzati

    durevolmente, quindi oltre lesercizio successivo, le partecipazioni in imprese

    collegate, controllate e controllanti e altre imprese, altri titoli e azioni proprie59. Vi

    sono inoltre anche tutti i crediti di natura finanziaria, indipendentemente dalla data discadenza.

    C)Attivo circolante, che comprende tutti quei beni che sono destinati ad essereutilizzati nel prossimo esercizio. composto dal magazzino, che contiene tutte le

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    voci relative alle rimanenze e tutti i beni destinati alla vendita o quelli impiegati

    nella loro produzione che, nel caso di societ sportive, generalmente sono assenti; i

    crediti commerciali indipendentemente dalla scadenza, verso i clienti, verso

    imprese controllate, controllanti e collegate, e tutti gli altri crediti della societ.

    Infine, le disponibilit liquide che sono composte dai depositi bancari disponibili,

    dal denaro e dai valori in cassa.

    D)Ratei e risconti attivi, che, considerato il postulato della competenza, derivano daoperazioni comuni a due periodi consecutivi e rappresentano quote di costi o di

    ricavi di competenza dellesercizio ma la cui maturazione o rilevazione relativa

    ad un altro esercizio.

    Lo stato patrimoniale passivo, invece, composto da cinque macroclassi:

    A)Patrimonio netto: rappresenta la parte di ricchezza riconducibile ai proprietari. composto dai mezzi propri apportati dai soci inizialmente o autogenerati

    dallimpresa destinati dai soci al conseguimento delloggetto sociale. Al suo interno

    suddiviso in capitale sociale, costituito dal valore nominale delle quote o delle

    azioni possedute dai proprietari, riserve, che rafforzano il capitale sociale contro il

    rischio di perdite e dotano la societ di mezzi finanziari, e risultato di esercizio che

    rappresenta la variazione del patrimonio netto iniziale per effetto della reddittivitdella gestione.

    B)Fondi per rischi ed oneri, accantonamenti destinati alla copertura di perdite o debitidi un ammontare non ancora determinato ma di esistenza certa o probabile.

    C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato composto dalla sommatoriadelle indennit maturate da ciascun dipendente alla data di chiusura del bilancio,

    calcolate in ogni esercizio su una frazione degli stipendi maturati in quel periodo;

    costituisce un debito per la societ poich il pagamento avverr al momento dellacessazione del rapporto di lavoro con il singolo lavoratore.

    D)Debiti, classificati secondo la natura del debitore e per scadenza, sono suddivisi indebiti verso fornitori, verso soci, verso le banche, verso imprese controllate e

    controllanti, entro e oltre lesercizio successivo, esposti al loro valore nominale.

    E)Ratei e risconti passivi, che, come i ratei e risconti attivi, rappresentano costi oricavi la cui rilevazione o maturazione relativa ad un altro esercizio ma che sono

    di competenza di quello oggetto del bilancio.

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    2.3 CONTO ECONOMICO

    Il conto economico rappresenta il risultato economico dellesercizio costituito dai

    costi e dai ricavi realizzati nellesercizio. A differenza dello stato patrimoniale

    composto da uno schema a scalare suddiviso in cinque classi:

    A) Valore della produzione: comprende tutti i ricavi dei processi produttivi, derivantida vendite di beni e servizi e da prodotti connessi alla gestione caratteristica ed

    extracaratteristica. Contiene sia i ricavi che hanno gi avuto una manifestazione

    finanziaria sia quelli derivanti da processi interni, come le capitalizzazioni. Nelle

    societ calcistiche il valore della produzione costituito dai ricavi delle vendite e

    delle prestazioni, composte dai ricavi da gare in casa e in trasferta e dagli

    abbonamenti, dalla quota capitalizzata dei costi del vivaio e da altri ricavi e

    proventi, come possono essere i ricavi da sponsorizzazioni, da pubblicit, i proventi

    da diritti televisivi. Fanno parte del valore della produzione anche le eventuali

    plusvalenze derivante dalla cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori.

    B) Costi della produzione: rappresentano invece la parte negativa, i costi dellesercizio.Sono composti dai costi per materie prime, sussidiarie e di consumo che,

    considerato il tipo di azienda non di produzione, sono poco influenti; costi per

    servizi, quali assicurazioni, costi per vitto e alloggio, servizi di biglietteria, costi per

    i ritiri ed altri; costi per godimento di beni di terzi tra i quali, per Milan e Inter,

    rientrano i costi per la concessione duso dello stadio. La parte principale dei costi

    della produzione composta dai costi per il personale, i salari dei giocatori, degli

    allenatori, dei tecnici e gli eventuali premi per il rendimento e dagli ammortamenti

    delle immobilizzazioni materiali e, pi importanti, delle immobilizzazioni

    immateriali. Come per i ricavi fanno parte dei costi della produzione anche le

    eventuali minusvalenze per la cessione dei diritti alla prestazione dei calciatori.C)Proventi e oneri finanziari, comprendenti gli elementi reddituali relativi alla

    gestione dei finanziamenti e delle attivit finanziarie che possono essere sia positive,

    in caso di proventi, che negative, in caso di oneri.

    D)Rettifiche di valore di attivit finanziarie, quali possono essere svalutazioni orivalutazioni.

    E)Proventi e oneri straordinari che, a differenza di quelli finanziari, fanno parte dellagestione straordinaria della societ; sono componenti che non avranno la possibilit

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    di ripetersi anche nel corso degli esercizi successivi. Possono essere plusvalenze o

    minusvalenze da cessione di cespiti, imposte di esercizi precedenti o altri.

    La differenza tra il valore e i costi della produzione determina il risultato della

    gestione caratteristica, della quale, in realt, fanno parte anche i ricavi e i costi extra

    caratteristici. Ad esso vengono poi sommati i proventi e sottratti gli oneri finanziari e

    straordinari; a questo risultato (reddito lordo), infine, sono sottratte le imposte

    dellesercizio per determinare lutile o la perdita dellesercizio.

    2.4 NOTA INTEGRATIVA

    La nota integrativa chiarisce, specifica e precisa le voci iscritte nello stato

    patrimoniale e nel conto economico. Devono essere fornite diverse indicazioni di

    valutazione, esponendo i criteri che vengono applicati per le voci descritte, di

    movimento, riportando le variazioni nella consistenza di particolari voci, come possono

    essere i diritti pluriennali dei calciatori. Servono poi indicazioni analitiche, per

    descrivere la composizione dei vari importi e per giustificarne il loro valore, e ogni

    informazione inerente lesercizio appena concluso che possa essere necessaria ad

    analizzare e spiegare l'attuazione di certi comportamenti.60

    !0

    "*-" W&8)" [C),(-" B7T" .%&')" 9-+)+)T" %),,7" !!

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    CAPITOLO 3: LANALISI DI BILANCIO

    3.1 INTRODUZIONE ALLANALISI DI BILANCIO

    Il bilancio desercizio non in grado di dare informazioni chiare e precise sulla

    situazione aziendale, su come gestita la societ, sullandamento dei principali fattori

    che ne hanno determinato la performance; non si possono ricavare informazioni

    adeguate per conoscere la situazione patrimonial-finanziaria ed economica dellazienda,

    quindi la solidit patrimoniale, la fluidit finanziaria e la reddittivit della stessa. Lutile

    in s pu nascondere una situazione deficitaria e richiede unanalisi pi approfondita

    per cercare le eventuali cause che hanno portato ai risultati iscritti, per verificare edaccertare le prospettive future dellazienda e la sua possibilit di mantenere ed

    accrescere condizioni di equilibrio economico61. Il bilancio civilistico ha infatti limiti

    specifici, ad esempio:

    i crediti sono divisi per natura e non in base alla scadenza; i debiti sono inseriti in ununica macroclasse; a livello economico, il risultato A-B inquinato da poste extracaratteristiche; non vengono identificate in modo preciso le aree della gestione aziendale.

    necessario quindi indagare pi a fondo tramite la cosiddetta analisi di bilancio,

    essa uno strumento di lettura spazio-temporale degli andamenti gestionali e di

    interpretazione degli equilibri economici-finanziari-patrimoniali dellazienda62. Si tratta

    di unanalisi spazio-temporale in quanto pu essere relativa ad aziende diverse e/o in

    periodi temporali diversi. Tale analisi avviene tramite una comparazione di determinati

    indicatori dellazienda con quelli di altre imprese o con quelli della medesima negli anni

    passati.

    Ci sono due tipi di analisi, lanalisi interna e lanalisi esterna. Interna quella che

    viene effettuata da soggetti che possono accedere ad ulteriori informative aziendali oltre

    ai bilanci, essa svolta da un soggetto interno allazienda; lanalisi esterna quando

    !M"sul capitolo; Poddighe F., Analisi di Bilancio per indici, aspetti operativi, Cedam, Padova, 2004;Ferrero G., Dezzani F., Pisoni P., Puddu L., Le analisi di bilancio per indici e flussi, Giuffr, Torino,2003.!A

    "E-"W&8)/."(C9-8-"8&("9.'*."8-"#+"&$6$#$/%"'"'!"&"5F%,*8%$,%'G0*,&%&*&%7"'6HD8%",6*$T";&-88)"G),(-)'8."\7T"=/-W&'*-+]"8-"H&'')')T")//.")99)8&:-9."A0M02A0MM7"

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    compiuta da soggetti non facenti parte dellazienda, essa pi oggettiva ma meno

    profonda in quanto limitata allinformativa ufficiale prodotta dallimpresa.

    Ci sono due metodologie di analisi: per indici e per flussi.

    Lanalisi per indici consiste in un calcolo di margini o quozienti, che verranno

    poi confrontati per verificarne landamento nel tempo o nello spazio, mentre quella per

    flussi ha lobiettivo di verificare tramite il rendiconto finanziario le variazioni che

    determinati fondi hanno subito in un certo periodo di tempo, quali il capitale circolante

    netto, ottenuto dalla diminuzione delle passivit a breve termine dallattivo circolante, o

    la variazione di cash flow rappresentato dalle liquidit in cassa.

    Per quanto riguarda lanalisi per indici, la riclassificazione si sviluppa attraverso

    cinque tappe fondamentali63:

    Per prima cosa si esegue unanalisi del mercato, per studiare in che settore agiscelazienda, i principali concorrenti, landamento del settore per riuscire ad

    inquadrare il contesto allinterno del quale si forma la performance dellazienda.

    Vengono poi reperiti i documenti connessi alla societ che si sta analizzandoquindi i relativi bilanci degli ultimi tre esercizi.

    Si effettua successivamente una riclassificazione dello stato patrimoniale e delconto economico.

    Vengono calcolati i relativi indici che permettono lanalisi delle variazioni nelperiodo.

    Per ultimo si esprime un commento sui dati analizzati e sullo stato di salute dellasociet, illustrando i trend degli indici, sulle performance aziendali rispetto agli

    anni passati e rispetto ai concorrenti, sulle cause che hanno portato tali risultati e

    sulle strategie per migliorarsi negli esercizi futuri.

    3.2 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

    La riclassificazione dello stato patrimoniale consiste nellindividuazione di due

    nuovi macroaggregati: gli impieghi e le fonti. Gli impieghi rappresentano le attivit

    dellazienda, come viene investito il capitale e in cosa vengono destinati i mezzi

    monetari, tutto ci che lazienda possiede. Essi vengono classificati in base alla natura e

    !N"E-"W&8)"Caramiello C., Di Lazzaro F., Fiori G., Indici di bilancio, Giuffr, Milano, 2003."

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    al ritorno in forma liquida. Le fonti rappresentano la provenienza dei mezzi monetari

    utilizzate per finanziare gli impegni. Esse sono classificate in base alla natura del

    finanziatore e al relativo tempo di esigibilit.

    3.2.1 RICLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIEGHI

    Gli impieghi, classificati secondo il criterio finanziario della liquidit crescente,

    sono suddivisi in attivo fisso e attivo circolante.

    ATTIVO FISSO: costituito dalle immobilizzazioni, con un ritorno in forma liquidaoltre lanno successivo.

    Immobilizzazioni Materiali: formate dai fattori pluriennali che gi funzionano ofattori in corso di realizzazione, come i fabbricati, le attrezzature, i macchinari,

    gli impianti. Sono iscritte al costo storico al netto del fondo ammortamento. Si

    considerano immobilizzazioni materiali anche gli anticipi versati per un bene

    materiale pluriennale che deve ancora entrare in azienda.

    Immobilizzazioni Immateriali: formate dai fattori pluriennali intangibili, quali idiritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, le concessioni, le licenze, i

    marchi, al netto del fondo ammortamento.

    Immobilizzazioni Finanziarie: formate dai crediti di finanziamento quali i mutuiattivi, le obbligazioni attive, i crediti finanziari verso imprese controllate,

    collegate e controllanti; i crediti di funzionamento come i crediti commerciali

    verso clienti, verso imprese controllate, collegate e controllanti, le cambiali

    attive, i crediti verso soci per versamenti dovuti, i ratei e i risconti attivi; le

    partecipazioni e i titoli solo se sono strategiche, quindi destinate a durevole

    detenzione. Tutte le voci devono essere a medio lungo termine al netto del

    relativo fondo rischi (per i crediti).

    Immobilizzazioni Patrimoniali: fattori che non riguardano larea caratteristicadellazienda (infatti sono anche chiamate immobilizzazioni extra-caratteristiche),

    formati ad esempio dalle partecipazioni speculative a medio/lungo termine

    (investimenti in aziende di un altro business solamente a scopi monetari) e

    immobili civili.

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    Immobilizzazioni Commerciali: generalmente assenti nelle societ calcistiche,sono formati dal magazzino lento, ovvero da quei beni che non si prevede di

    vendere entro lanno, al netto delleventuale fondo svalutazione magazzino.

    ATTIVO CIRCOLANTE: classificato in base al tempo di ritorno in forma liquida,considerando comunque che tutte le voci ritornano entro lanno.

    Magazzino: caratterizzato dal ritorno in forma liquida a tempo indeterminato esolo presumibilmente entro lanno, generalmente assente nelle societ di

    calcio, costituito dalle rimanenze finali di prodotti finiti, semilavorati, in corso

    di lavorazione, materie prime, immobilizzazioni materiali destinate alla vendita

    entro lanno, tutto al netto di anticipi da clienti e dal fondo di svalutazione

    magazzino. Fanno parte del magazzino anche i risconti attivi.

    Liquidit Differite: hanno un ritorno in forma liquida in un tempo determinato,sono costituite dalle stesse voci delle immobilizzazioni finanziarie (ad eccezione

    delle partecipazioni e dei titoli) con la differenza del ritorno a breve termine,

    quindi crediti di finanziamento, quali mutui attivi, obbligazioni attive e crediti

    finanziari in imprese collegate, controllate e controllanti; crediti di

    funzionamento, come crediti commerciali verso clienti, verso imprese collegate,

    controllate e controllanti, crediti verso lerario, al netto del fondo rischi sucrediti; ratei attivi.

    Liquidit Immediate: con un ritorno in forma liquida immediato, sono formate datutto ci che gi denaro, quindi il denaro e i valori in cassa, il conto corrente

    bancario e postale; i titoli e le partecipazioni speculative, i titoli di Stato a breve

    termine (anchessi considerati extra caratteristici) e azioni proprie in portafoglio

    da alienare entro lanno.

    La sommatoria tra lattivo fisso e lattivo circolante costituisce il capitale investitoche, al netto di tutto ci che non riguarda larea caratteristica (quindi, ad esempio, le

    immobilizzazioni patrimoniali e le partecipazioni speculative, titoli di stato e altri titoli

    in portafoglio, iscritti tra le liquidit immediate), compone il capitale investito

    caratteristico.

    3.2.2 RICLASSIFICAZIONE DELLE FONTI

    Le fonti riclassificate sono riclassificate in base alla natura del finanziatore (mezzi

    propri e mezzi di terzi) ed in base alla loro esigibilit crescente. Dalla considerazione di

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    tali criteri si individuano i mezzi propri, le passivit a medio/lungo termine e le passivit

    a breve termine.

    MEZZI PROPRI: fonti proprie tendenzialmente da non restituire; la scadenza puessere assente o lunghissima e possono essere:

    Conferiti: costituiti dal capitale sociale, finanziamento dei soci come aumentodel capitale sociale, riserve di capitali come riserve da rivalutazioni monetaria e

    da sovrapprezzo azioni.

    Autoprodotti: sono riserve di utili, quali riserva legale, statutaria, straordinaria ealtre, e lutile o perdita desercizio

    Altri: esiste una categoria rara e residuale, costituita dai fondi rischi generici, chenon rappresentano veri e propri fondi rischi e servono per accantonare somme

    per rischi generici che si potrebbero manifestare.

    PASSIVIT CONSOLIDATE: sono mezzi di terzi che verranno estinti oltre lanno.Sono composte da debiti di finanziamento quali mutui bancari, prestiti

    obbligazionari, finanziamenti da soci, debiti verso imprese controllate, collegate e

    controllanti, verso altri. Ne fanno inoltre parte i debiti di funzionamento come i

    debiti verso fornitori, i debiti commerciali verso imprese controllate, collegate e

    controllanti, verso altri, cambiali passive, i ratei e i risconti passivi. Infine sono

    considerati i fondi rischi e oneri tra cui il fondo TFR al netto di eventuali anticipi,

    i fondi spese e i fondi rischi. Tutte le voci considerate devono essere a medio-

    lungo termine.

    PASSIVIT CORRENTI: sono voci omogenee rispetto alle passivit consolidatecon la differenza che i relativi debiti saranno estinti entro lanno. Sono composte

    quindi dai debiti di finanziamento: mutui bancari, prestiti obbligazionari, debiti

    verso imprese controllate, collegate e controllanti, banche, a breve termine. Nefanno inoltre

    parte i debiti di funzionamento: verso fornitori, commerciali verso impresecontrollate, collegate e controllanti, i ratei e i risconti, i debiti verso soci per utili

    da distribuire. Infine sono compresi tutti i fondi rischi e oneri a breve termine:

    fondo TFR al netto di eventuali anticipi, fondi spese e fondi rischi.

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    La sommatoria tra le tre voci costituisce il capitale di finanziamento, che deve essere

    uguale al capitale investito.

    Tabella 3.1: Schema di

    riclassificazione dello

    Stato Patrimoniale.

    3.3 RICLASSIFICAZIONE CONTO ECONOMICO

    Il conto economico riclassificato permette di conoscere gli andamenti gestionali,

    di interpretare lequilibrio economico dellazienda e di stimare le evoluzioni future. Ha

    una struttura scalare per poter studiare lincidenza di ogni area di gestione

    nellesercizio. La riclassificazione classica del conto economico non ci aiuta per a

    capire i vari aspetti gestionali di una societ sportiva, pertanto verr utilizzata una

    riclassificazione a scalare che metta in evidenza il risultato della gestione sportiva, della

    gestione caratteristica e della gestione operativa64.

    AREA SPORTIVA: raggruppa tutti i costi e i ricavi relativi alla gestione allareasportiva della societ quindi tutto ci che legato allaspetto delle gare e dei

    giocatori.

    Ricavi Netti da Gare: riguardano i ricavi che derivano dalle prestazioni sportive,dalle gare in casa, una percentuale di incassi sulle gare da squadre ospitanti,

    ricavi da abbonamenti e da altre competizioni. A questi vanno sottratti tutti gli

    oneri relativi, quali imposte e tasse su gare, oneri su incassi e costi per

    esecuzione gare.

    Ricavi gestione sportiva: concernono i ricavi che non derivano direttamente dagare ma che sono comunque tipici della gestione sportiva, come ad esempio

    !1"Si veda Mancin M., Riclassificazione e Analisi di bilancio delle societ di calcio, Universit Ca

    Foscari, Venezia, 2002 e Paoli P., Bilancio delle societ sportive, Universit Cattolica del Sacro Cuore,Brescia.

    IMPIEGHI FONTI

    AF

    Immobilizzazioni Materiali

    MP

    ConferitiImmobilizzazioni Immateriali

    Immobilizzazioni Finanziarie Autoprodotti

    Immobilizzazioni Patrimoniali Altri

    Immobilizzazioni CommercialiPML Passivit Consolidate

    AC

    Magazzino

    Liquidit DifferitePB Passivit Correnti

    Liquidit Immediate

    CAPITALE INVESTITO CAPITALE DI FINANZIAMENTO

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    possono essere le sponsorizzazioni, i proventi pubblicitari, i diritti televisivi

    (compresi quelli da squadre ospitanti e da competizioni UEFA), i ricavi da

    cessione temporanea dei calciatori. Tutte le voci sono al netto dei rispettivi oneri,

    imposte e tasse (ad esempio, gli oneri su proventi televisivi o le imposte su

    sponsorizzazioni).

    Costi gestione sportiva: sono compresi tutti i costi relativi alla gestione sportivache non sono direttamente legati alle gare. I pi importanti sono gli emolumenti

    a giocatori e tecnici e le quote di ammortamento dei diritti pluriennali alle

    prestazioni dei giocatori. Fanno anche parte dei costi della gestione sportiva il

    costo per lacquisizione temporanea dei calciatori, il vitto e alloggio, la

    locomozione per le trasferte e gli altri costi generali dellattivit sportiva. A tali

    costi vengono poi sommate le capitalizzazioni dei costi del settore giovanile.

    La sommatoria tra i ricavi da gare, i ricavi della gestione e i costi della gestione

    determina il reddito operativo della gestione sportiva. A tale risultato vanno poi

    sommati i relativi saldi delle altre aree di gestione.

    AREA CARATTERISTICA: raggruppa tutte le voci non direttamente relative allagestione sportiva ma che comunque riguardano lazienda nel suo complesso. Il

    saldo dellarea caratteristica determina il reddito operativo caratteristico ed costituito dalla sommatoria tra i diversi proventi e oneri. Tra questi troviamo i

    restanti costi per il personale (il cosiddetto costo del personale non sportivo), gli

    ammortamenti di immobilizzazioni (eccetto i diritti pluriennali per le prestazioni

    dei giocatori che facevano parte dei costi della gestione sportiva), spese di

    pubblicit, costi generali di amministrazione, provvidenze e contributi, proventi e

    oneri diversi.

    AREA OPERATIVA: raccoglie le voci positive dellarea della gestione finanziariadel conto economico quali possono essere proventi finanziari, proventi da societ

    del gruppo, da partecipazioni e compartecipazioni. Si considerano operativi anche

    gli oneri da compartecipazioni in quanto sono direttamente collegati alla gestione

    sportiva. Vanno inserite nellarea operativa anche le eventuali rettifiche di valore e

    il risultato della gestione extracaratteristica.

    La sommatoria tra le tre aree sopra descritte determina il reddito operativo aziendale

    al quale vanno poi sommate le eventuali plusvalenze e minusvalenze relative

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    solamente ai diritti pluriennali dei giocatori per poter determinare il reddito

    operativo aziendale di secondo livello.