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Autori : dott.Bartolomeo Favacchio (Psicopedagogista), dott.Corrado Severi (Neuropsichiatra Infantile), dott.ssa Eleonora Pisani (Pedagogista), dott.ssa Edith Loretto Perotto (Pedagogista),
dott.ssa Patrizia Migliore (Terapista della riabilitazione), dott.ssa Luisa Lucifora (Psicologa), dott.Andrea Candoni (Psicologo), dott.Alessandro Savarino (Biologo)
Presenta l’intervento:
Dott. Bartolomeo Favacchio
Centro Full Mind
Centro Clinico di Psicodiagnosi, Ricerca, Cura e trattamento integrato del disagio
psichico e fisico
GMH
Gruppo Multidisciplinare dell’Handicap – ASP 7 Ragusa – Distretto di Modica
PREMESSAColgo l’occasione per ringraziare il Prof. Fino Buono
per averci invitato e caldeggiato la partecipazione*al Convegno.
L’idea di questo lavoro è scaturita dalla considerazione che negli ultimi anni la frequenza con la quale arrivano, presso i nostri servizi,adolescenti di Scuola Superiore, con richiesta di Diagnosi di DSA, è notevolmente aumentata.
Da qui l’esigenza di dotarci di uno strumento (2 prove di dettato) utile a valutare l’ortografia per le scuole superiori.
A Maggio del 2013 sono state contattate le Scuole. A*Giugno abbiamo potuto somministrare le prove ad uno sparuto gruppo di alunni di due Scuole Superiori di Modica.
Siamo consapevoli che la ricerca non è ampia e, pertanto, consideriamo i dati in modo provvisorio, in quanto l’indagine dovrà essere ripresa all’inizio dell’anno scolastico 2013-2014 allo scopo di ampliare il campione.
Sicuramente l’invito a partecipare a questo convegno ci ha spiazzato ed abbiamo proceduto rapidamente alla correzione delle prove e ad una valutazione frettolosa delle stesse.
Nelle scuole il 50% della giornata scolastica è impegnata in compiti di scrittura.
In seguito molte prove d’esame sono in forma scritta.
E’ importante , in caso di sospetto, valutare tempestivamente l’apprendimento delle competenze ortografiche e intervenire con un trattamento mirato delle eventuali difficoltà.
. Gli strumenti di seguito descritti consentono di valutare le competenze ortografiche nella scuola dell’obbligo:* Batteria per la valutazione delle scrittura e della competenza
ortografica nella scuola dell’obbligo ( Tressoldi , Cornoldi 2000)
BVSCO Batteria per la valutazione della Scrittura e della competenza ortografica ( C. Cornoldi , A. M. Re e Tressoldi, 2012)
Batteria per la valutazione delle abilità di scrittura (Giovanardi, Rossi,Malaguti, 1994)
Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva (Sartori,Job ,Tressoldi 1995)
DDE 2, Batteria per la valutazione della Dislessia e della Disortografia evolutiva – 2 (Sartori et al., 2007)
DDO, Diagnosi dei disturbi ortografici in età evolutiva (Angelelli et al., 2008)
Test CEO, Classificazione degli errori ortografici (Bozzo et al., 2003)
Test per la diagnosi dei deficit di scrittura (Luzzati et al. 1994). Il test, in versione più lunga, ha dati normativi per soggetti adulti dai 15 a oltre 65 anni (Luzzati C. et al. , un test per la diagnosi dei deficit di scrittura, in “Ricerche di
Psicologia” , 18 , pp. 137-60)
INTRODUZIONE In alcune lingue come l’inglese, il francese o
l’ebraico vi è una corrispondenza relativamente opaca tra la sequenza di fonemi che compongono una parola e la stringa di lettere che convenzionalmente ne caratterizza l’ortografia.
La scarsa trasparenza ortografica in direzione orale - scritto la troviamo per esempio nella parola (uik) a cui corrispondono due trascrizioni: WEEK e WEAK. Altri esempi sono WHERE e WERE
In tutti questi casi la scrittura corretta della parola non può che fondarsi su specifiche conoscenze lessicali.(Zoccolotti, Angelelli,Judica,Luzzati,”I disturbi evolutivi di lettura
e scrittura”, Carocci)
L’italiano presenta un grado maggiore di corrispondenza tra la forma scritta e quella orale.
Vi è una forma di ambiguità in lettura e riguarda la posizione dell’accento:
nelle parole di tre o più sillabe può cadere in posizione piana o sdrucciola
le parole che terminano in “oro” - decoro, alloro -tendono ad essere più frequentemente piane
quelle che terminano in “ola”- bambola, sogliola -tendono ad essere più spesso sdrucciole (Zoccolotti,
Angelelli,Judica,Luzzati, op.cit)
Rispetto alla lettura la scrittura dell’italiano è invece relativamente più ricca di ambiguità.
In primo luogo vi sono alcune parole che iniziano con la lettera H e che solitamente hanno forme omofone non omografe. Ad esempio: “hanno”omofono di “anno” , “ha” omofono di “a”, “l’ago” omofono di “lago”
Altre forme di ambiguità si verificano: per la trascrizione del suono ”qwo” che può essere
realizzato sia con la sequenza “cuo” sia con “quo”. Ad esempio: cuore e liquore
per l’ortografia di parole prestito ormai stabilmente acquisite nel lessico dell’italiano. Ad esempio:
“blue-jeans”- “blju dzins” , “mouse”- “maus”
(Zoccolotti, op.cit.)
In conclusione, in italiano e in altre lingue trasparenti, un numero molto limitato di irregolarità di conversione da grafema a fonema (lettura) si accompagna a una maggiore presenza di ambiguità nella conversione da fonema a grafema (scrittura).
Quest’osservazione ha importanti implicazioni per il confronto della prestazione in compiti di lettura e scrittura. ( Zoccolotti, Angelelli, Judica, Luzzati “ I disturbi evolutivi di lettura e scrittura” Ed, Carocci faber Roma, 2005).
In lingue ad ortografia trasparente come l’italiano lavia segmentale è, di per sé, relativamente efficace dato che permette una discreta prestazione ortografica tramite l’applicazione di regole di corrispondenza suono-lettera uno a uno o a livello sillabico.
Vi sono però le ambiguità prima evidenziate che richiedono necessariamente l’accesso a conoscenze lessicali ortografiche e chi scrive deve episodicamente lasciare la routine segmentale e consultare le proprie conoscenze lessicali. (Zoccolotti,
Angelelli,Judica,Luzzzati, op.cit.)
L’acquisizione della lettura e della scrittura
Alcuni autori hanno proposto che l’acquisizione della lettura e scrittura avvenga attraverso una sequenza di stadi, relativamente indipendenti, che procedono secondo un ordine sequenziale. Modelli in tal senso sono stati proposti da Uta Frith. (1985)
Tuttavia l’ipotesi di uno sviluppo per stadi ha ricevuto anche critiche serrate; M. Stuart e M. Coltheart (1988) hanno proposto l’idea di un modello a doppia via.
Il modello di Uta Frith si sviluppa in quattro stadi cronologicamente disposti:
FASE LOGOGRAFICA: si tratta di scrivere le parole come se fossero ideogrammi.
All’interno di questo stadio comincia a svilupparsi l’abilità di consapevolezza fonologica.
FASE ALFABETICA
Per la scrittura l’abilità fonologica corrisponde al meccanismo di conversione fonema/grafema
FASE ORTOGRAFICA: il bambino legge sillabe complesse, digrammi, dittonghi, prefissi e suffissi.
FASE LESSICALE: utilizzo della via diretta
Frith sostiene che la scrittura nella fase alfabetica (fase 2) aiuta lo sviluppo della lettura, mentre la fase 3 della lettura aiuta lo sviluppo della ortografia nella scrittura.
Da quanto sopra pare evidente dedurre che l’alunno nella prima fase della scolarizzazione dovrebbe commettere maggiormente errori fonologici, mentre nella seconda fase (scuola media e superiori) errori di tipo semantico lessicali.
Anche Zoccolotti pare concordi su questo dato in quanto nell’op. cit. a pag. 57 afferma parlando dell’ortografia:
“Un’acquisizione più tardiva della strategia di scrittura lessicale rispetto a quella sub-lessicale è prevista dai modelli evolutivi. Un prevalente deficit di scrittura superficiale potrebbe essere in qualche modo atteso nelle fasi di scolarizzazione più tardive ma assai meno nelle fasi iniziali. Sono stati studiati bambini dislessici di terza e quinta elementare …….. I dati suggeriscono quindi un deficit di scrittura diffuso nelle primissime fasi di acquisizione della lingua scritta e un’evoluzione verso un più chiaro disturbo di tipo superficiale con il progredire dell’esposizione alla lingua scritta” (58).
METODO In questo studio sono state utilizzate:*
il dettato di testo denominato “Libertà linguistiche e scioglilingua” , prova trasversale per le tre classi di scuola media , dall’opera “Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell’obbligo” di C.Cornoldi e P. Tressoldi
il dettato di frasi della stessa opera.
(La diagnosi di disortografia segue il criterio per cui il livello di scrittura (gli errori ortografici) del soggetto deve essere uguale o inferiore alle due deviazioni standard dalla media attesa per i
soggetti della stessa età.)
Il dettato del testo “si basa su un brano particolare con specifiche difficoltà di discriminazione fonetica e ortografica” (C.Cornoldi pag. 27). Per questo ci pare adatto a soggetti che frequentano la scuola Superiore.
* I valori normativi riportati nell’opera “Batteria per la
valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell’obbligo”, hanno riguardato la media, la moda, la mediana, la deviazione standard, i decili ed hanno incluso altre variabili e con precisione:
Numero di errori complessivo
Omissioni
Parole o intrusioni inopportune
Altri errori
La media della classe 1^ era di 27.77 errori, la moda 28, la deviazione standard 12.81, la mediana 26
La media della classe 3^ era di 17.57 errori, la moda 12, la deviazione standard 11.06, la mediana 15
I nostri dati normativi includono la media e la* deviazione standard degli errori totali e la media e la deviazione standard relativi a valori diversi:
Numero errori complessivo dettato
Errori fonologici
Errori non fonologici
Altri errori
Numero errori complessivo dettato frasi
Errori fonologici
Errori non fonologici
Altri errori
Partecipanti
Lo studio ha esaminato un campione di 127* studenti, 79 del tecnico e 48 del liceo, aventi un’età compresa tra i 14 e i 19 anni, che frequentavano dal primo al quinto anno della scuola secondaria di secondo grado del Distretto di Modica.
Le scuole secondarie coinvolte, come detto, sono state un Liceo Scientifico e due Istituti Tecnici (Geometra e Alberghiero-Agrario), allo scopo di avere una varietà ampia di percorsi didattici possibili dopo la scuola secondaria di primo grado.
Abbiamo chiesto di escludere, qualora ce ne fossero stati,* alunni con il sostegno e, quindi, di effettuare un sorteggio tra gli allievi di ogni classe e di prenderne 10.
Alla fine, tuttavia, alcuni alunni non sono stati presenti, altri erano impegnati nelle interrogazioni finali, altri erano assenti.
Abbiamo riunito gli alunni in un ampio salone ed abbiamo dettato sia il testo che le frasi. Quest’ ultime prima venivano lette tutte e poi ripetute parola per parola.
Siamo consapevoli che il campione non è ampio e quindi consideriamo i dati in modo provvisorio, in quanto l’indagine dovrà essere ripresa all’inizio dell’anno scolastico per ampliare il campione.
Risultati e conclusioniEtà Dettato Errori totali Dettato errori fonologici Dettato errori non fonologici Dettato altri errori
ISTITUTO MEDIA CLASSE TOTALE MEDIA
DEV.
STAND. TOTALE MEDIA
DEV.
STAND. TOTALE MEDIA
DEV.
STAND. TOTALE MEDIA
DEV.
STAND.
ISTITUTO TECNICO 14,7 1° 135 11,25 3,22 68 5,67 2,93 56 4,67 1,30 11 0,92 0,67
15,7 2° 211 10,55 3,89 103 5,15 2,68 95 4,75 2,38 12 0,60 0,68
16,2 3° 172 10,12 3,85 50 2,94 2,30 105 6,18 2,53 18 1,06 1,68
17,5 4° 135 10,38 4,74 53 4,08 2,81 69 5,31 2,78 13 1,00 0,82
18,6 5° 172 10,12 3,20 70 4,12 2,47 95 5,59 2,35 7 0,41 0,62
SCIENTIFICO 14,1 1° 57 6,33 2,45 28 3,11 1,27 23 2,56 1,67 6 0,67 0,50
15,4 2° 73 8,11 5,88 27 3,00 1,80 37 4,11 2,47 9 1,00 2,35
16,7 3° 95 9,50 6,00 55 5,50 3,60 36 3,60 2,37 4 0,40 0,97
17,3 4° 69 7,67 2,96 22 2,44 2,30 45 5,00 2,55 2 0,22 0,44
18,4 5° 89 8,09 2,84 56 5,09 2,55 27 2,45 1,37 7 0,64 1,03
TECNICO E
SCIENTIFICO 14,4 1° 192 9,14 3,79 96 4,57 2,66 79 3,76 1,79 17 0,81 0,60
15,6 2° 284 9,79 4,63 130 4,48 2,61 132 4,55 2,38 21 0,72 1,39
16,4 3° 267 9,89 4,66 105 3,89 3,06 141 5,22 2,74 22 0,81 1,47
17,4 4° 204 9,27 4,24 75 3,41 2,68 114 5,18 2,63 15 0,68 0,78
18,5 5° 261 9,32 3,17 126 4,50 2,50 122 4,36 2,53 14 0,50 0,79
RisultatiEtà Frasi errori totale Frasi errori fonologici Frasi errori non fonologici Frasi altri errori
ISTITUTO MEDIA CLASSE TOTALE MEDIA
DEV.
STAND. TOTALE MEDIA
DEV.
STAND. TOTALE MEDIA
DEV.
STAND. TOTALE MEDIA
DEV.
STAND.
ISTITUTO TECNICO 14,7 1° 45 3,75 2,80 11 0,92 0,79 32 2,67 2,57 2 0,17 0,39
15,7 2° 79 3,95 2,28 21 1,05 0,94 53 2,65 1,87 5 0,25 0,91
16,2 3° 74 4,35 2,94 16 0,94 1,39 54 3,18 1,85 4 0,24 0,56
17,5 4° 57 4,38 3,25 17 1,31 2,18 35 2,69 2,63 5 0,38 0,65
18,6 5° 58 3,41 1,46 20 1,18 0,81 34 2,00 1,58 1 0,06 0,24
SCIENTIFICO 14,1 1° 17 1,89 0,93 5 0,56 0,73 12 1,33 0,71 0 0,00 0,00
15,4 2° 39 4,33 2,50 10 1,11 1,45 27 3,00 1,94 1 0,11 0,33
16,7 3° 46 4,60 5,44 27 2,70 3,80 15 1,50 2,17 4 0,40 0,70
17,3 4° 13 1,44 1,13 1 0,11 0,33 11 1,22 0,83 1 0,11 0,33
18,4 5° 38 3,45 1,97 19 1,73 2,00 19 1,73 1,62 0 0,00 0,00
TECNICO E
SCIENTIFICO 14,4 1° 62 2,95 2,36 16 0,76 0,77 44 2,10 2,07 2 0,10 0,30
15,6 2° 118 4,07 2,31 31 1,07 1,10 80 2,76 1,86 6 0,21 0,77
16,4 3° 120 4,44 3,95 43 1,59 2,63 69 2,56 2,10 8 0,30 0,61
17,4 4° 70 3,18 2,95 18 0,82 1,76 46 2,09 2,18 6 0,27 0,55
18,5 5° 96 3,43 1,64 39 1,39 1,40 53 1,89 1,57 1 0,04 0,19
0,00
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
1° 2° 3° 4° 5°
Me
dia
Classe
Dettato: errori, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
1° 2° 3° 4° 5°
Me
dia
Classe
Dettato: errori fonologici, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
1° 2° 3° 4° 5°
Dev
. S
tan
d.
Classe
Dettato: errori fonologici, dev. stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
1° 2° 3° 4° 5°
Dev
. S
tan
d.
Classe
Dettato: errori, dev. stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
1° 2° 3° 4° 5°
Med
ia
Classe
Dettato: errori non fonologici, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO
TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
1 2 3 4 5
Dev
. S
tan
d.
Classe
Dettato: errori non fonologici, dev. stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
1° 2° 3° 4° 5°
Med
ia
Classe
Dettato: altri errori, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO
TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
1° 2° 3° 4° 5°
Dev
. S
tan
d.
Classe
Dettato: altri errori, dev. stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICOTECNICO E SCIENTIFICO
0,000,501,001,502,002,503,003,504,004,505,00
1° 2° 3° 4° 5°
Me
dia
Classe
Frasi: errori, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
1° 2° 3° 4° 5°
De
v.
Sta
nd
.
Classe
Frasi: errori, dev. stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO
TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
1° 2° 3° 4° 5°
Me
dia
Classe
Frasi: errori fonologici, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,000,501,001,502,002,503,003,504,00
1° 2° 3° 4° 5°
Dev
. S
tan
d.
Classe
Frasi: errori fonologici, dev. stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICOTECNICO E SCIENTIFICO
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
1° 2° 3° 4° 5°
Me
dia
Classe
Frasi: errori non fonologici, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
1° 2° 3° 4° 5°
Dev
. S
tan
d.
Classe
Frasi: errori non fonologici, dev. stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,000,050,100,150,200,250,300,350,400,45
1° 2° 3° 4° 5°
Me
dia
Classe
Frasi: altri errori, media
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICO TECNICO E SCIENTIFICO
0,000,100,200,300,400,500,600,700,800,901,00
1° 2° 3° 4° 5°
Dev
. S
tan
d.
Classe
Frasi: altri errori, dev.stand.
ISTITUTO TECNICO SCIENTIFICOTECNICO E SCIENTIFICO
Percentuali d’erroreDETTATO TESTO % DETTATO FRASE%
ISTITUTO Classe ERRORI FONOLOGICI
ERRORI NON
FONOLOGICI ALTRI ERRORI
ERRORI
FONOLOGICI
ERRORI NON
FONOLOGICI ALTRI ERRORI
ISTITUTO TECNICO 1° 50,37 41,48 8,15 24,44 71,11 4,44
2° 48,82 45,02 5,69 26,58 67,09 6,33
3° 29,07 61,05 10,47 21,62 72,97 5,41
4° 39,26 51,11 9,63 29,82 61,40 8,77
5° 40,70 55,23 4,07 34,48 58,62 1,72
SCIENTIFICO 1° 49,12 40,35 10,53 29,41 70,59 0,00
2° 36,99 50,68 12,33 25,64 69,23 2,56
3° 57,89 37,89 4,21 58,70 32,61 8,70
4° 31,88 65,22 2,90 7,69 84,62 7,69
5° 62,92 30,34 7,87 50,00 50,00 0,00
TECNICO E
SCIENTIFICO 1° 50,00 41,15 8,85 25,81 70,97 3,23
2° 45,77 46,48 7,39 26,27 67,80 5,08
3° 39,33 52,81 8,24 35,83 57,50 6,67
4° 36,76 55,88 7,35 25,71 65,71 8,57
5° 48,28 46,74 5,36 40,63 55,21 1,04
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
1° 2° 3° 4° 5°
Perc
.
Classe
Istituto Tecnico: dettato testo
ERRORI FONOLOGICI ERRORI NON FONOLOGICI ALTRI ERRORI
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
1° 2° 3° 4° 5°
Perc
.
Classe
Istituto Tecnico: dettato frase
ERRORI FONOLOGICI ERRORI NON FONOLOGICI ALTRI ERRORI
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
1° 2° 3° 4° 5°
Pe
rc.
Classe
Ist. Scientifico: dettato testo
ERRORI FONOLOGICI ERRORI NON FONOLOGICI ALTRI ERRORI
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
90,00
1° 2° 3° 4° 5°
Perc
.
Classe
Ist. Scientifico: dettato frase
ERRORI FONOLOGICI ERRORI NON FONOLOGICI ALTRI ERRORI
Dai nostri dati normativi si vede subito che:
la media errori totali del liceo scientifico varia dalla 1^ classe alla 5^ classe
in particolare in quest’ultima classe la media (8.09) è più alta della 1^ classe (6.33)
invece negli Istituti Tecnici il dato è più stabile ed il valore è intorno a 10
Quando i dati vengono accorpati il valore si stabilizza intorno a 9.
Si deve notare che in tutte le classi del tecnico gli errori fonologici totali sono 344 con una media di 68.8, quelli non fonologici sono 420 con una media di 84, mentre gli altri errori sono 61 con una media di 12.2.
Quindi si rilevano in numero maggiore gli errori non
fonologici in linea con il modello di cui sopra.
Nelle classi del liceo scientifico troviamo che:
gli errori fonologici totali sono 188 con una media di 3.9,
gli errori non fonologici sono 168 con una media di 3.5,
gli altri errori sono 28 con una media di 5.6
In questo caso sono di più gli errori fonologici sugli altri.
Gli unici dati che abbiamo riscontrato sono:
che al 3° anno un soggetto italiano commette 23 errori di cui 13 fonologici, 7 non fonologici e 3 altri errori.
che al 5° anno tre ragazze, commettono:
Ethel 7 errori solo fonologici –
Alyssa 7 errori fonologici e 1 non fonologico –
Martina 8 fonologici 2 non fonologici.
Bastano questi 3 per fare aumentare gli errori fonologici.
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Possiamo concludere con una osservazione, d’accordo con l’intervista rilasciata dal Prof. G. Stella e pubblicata su Repubblica del 2003 che evidenziava come in Italia dal confronto tra un dettato di 50 anni fa e lo stesso compito rifatto oggi come allora ad una quinta elementare, l’ortografia sia peggiorata.
Lo stesso testo eppure …….. un disastro!
Nel 1956 gli errori erano stati di 1,56 a testa, ora 5,47
“C’è qualcosa che non va nei metodi di insegnamento. Cercare in cattedra, più che tra i banchi”.
“Si scrive poco, si legge meno …..la scuola di base ormai è dominata dall’oralità; l’ortografia è trascurata.”