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ATTIVIAMO LAVORO Le potenzialità del lavoro in somministrazione
nel settore dell’agricoltura
Prefazione
Per tutti questi anni è stata fatta la scelta di non inserirsi in un settore di notevole complessità, basato su un’organizzazione del lavoro che si tramanda da secoli e che porta con sé un tasso di irregolarità talmente elevato che per combatterlo è necessario non solo operare con la repressione dei comportamenti illegali, ma agire anche sui comportamenti socio-culturali che sono alla base di questi fenomeni.
L’agroalimentare è il settore dove si sono perfettamente coniugate ignoranza e sudditanza della popolazione, contenimento eccessivo dei costi di produzione e le mafie hanno trovato terreno fertile.
Questo particolare settore per le agenzie per il lavoro rappresenta un mercato ad alto rischio non solo imprenditoriale ma soprattutto, di immagine.
Non possiamo infatti permetterci né comportamenti volutamente illegali né comportamenti dovuti ad un approccio di questo mercato improntato all’ingenuità, così come abbiamo avuto modo di constatare recentemente, in qualche sporadico caso.
Abbiamo promosso questo evento con la finalità di sollecitare riflessioni e trovare eventuali proposizioni.
La somministrazione approccia questa problematica ritenendo essenziali la massima trasparenza, tramite l’accessibilità ai contratti commerciali, buste paga semplici e chiare dove il lavoratore riesca a controllare l’effettivo valore economico di un’ora di lavoro, rimodulazione di alcune disposizioni del ccnl per renderle più confacenti al settore dell’agricoltura, e la presenza in loco di qualificati dipendenti della struttura delle Agenzie.
Ci si rende infatti conto che ad oggi resta un grosso problema sia il raggiungimento del posto di lavoro, che necessita quindi di mezzi sicuri, sia l’alloggio dei lavoratori che deve essere dignitoso ed umano, oltre ad un impegno formativo ed informativo notevole.
Chi possono essere gli attori che possono fare questo? Le associazioni datoriali e le oo.ss. del settore agricoltura, quelle della somministrazione e le istituzioni di riferimento, come il Ministero delle politiche agricole ed il Ministero del Lavoro.
Auspichiamo che si possa far nascere un comitato, un tavolo tecnico che cerchi di trovare soluzioni per comprendere la fattibilità e la strutturalità di buone prassi, e che sia in grado di interagire con la Rete di Qualità già operante dal 1 settembre dello scorso anno.
Riteniamo basilare che questo gruppo, immaginate alcune soluzioni, possa procedere a sperimentale in un’area territoriale limitata per monitorarne i risultati, senza impedimenti burocratici e normativi.
Rosario Rasizza
Presidente di Assosomm
Il presente documento è stato realizzato da The European House – Ambrosetti con il contributo di Assosomm, dell’Avv. Prof. Arturo Maresca e del Dott. Eufranio Massi per il Forum “ATTIVIAMO LAVORO. Le potenzialità del lavoro in somministrazione nel settore dell’agricoltura” (Roma, Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi, 23 febbraio 2016).
1
Indice dei contenuti
I numeri chiave e i trend del lavoro in somministrazione
Il quadro giuridico e i «valori» del lavoro in somministrazione
Il mercato del lavoro agricolo e il ruolo potenziale del lavoro in somministrazione
Considerazioni di sintesi
2
Nel 2013, in tutto il mondo, le agenzie di somministrazione hanno impiegato oltre 40 milioni di persone
Nel 2013 i lavoratori insomministrazione hannooccupato 12 milioni diposti full time equivalent
L’1,6% dei lavoratori èimpiegato attraverso leAgenzie del lavoro
Tra le principalieconomie, gli Stati Unitiregistrano in tasso dipenetrazione maggiore(2,15)
USA: 2,1%
JP: 2,0%
EU: 1,7%
(*) Il tasso di penetrazione è calcolato come il numero medio giornaliero di lavoratori tramite agenzia diviso per i lavoratori (dipendenti e autonomi) occupati
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
Tasso di penetrazione delle Agenzie del lavoro negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, 2013
3
La penetrazione del lavoro in somministrazione è in crescita, anche se non ha ancora raggiunto i livelli pre-crisi
Tra il 2000 e il 2007si è assistito ad unaconvergenza tra i tassidi penetrazione diStati Uniti, Europa eGiappone
In Europa e Stati Unitii tassi sono diminuitisignificativamente trail 2007 e il 2009,mentre in Giappone lastessa dinamica si puòevidenziare con unanno di ritardo
Nell’ultimo anno i tassisono tornati acrescere in tutte learee
2,3
2,1
0,8
2,0
1,5
1,7
0,5
0,7
0,9
1,1
1,3
1,5
1,7
1,9
2,1
2,3
2,5
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Stati Uniti
Giappone
Europa
-0,2 p.p.
+1,2 p.p.
+0,2 p.p.
Quota di lavoratori in somministrazione negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone (%), 2000-2013
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
4
In Europa la diffusione del lavoro tramite agenzia è molto eterogenea
Il Regno Unito è ilPaese europeo cheregistra storicamente ilpiù alto tasso dipenetrazione del lavoroin somministrazione
L’Italia, con 1,3% sicolloca al di sotto dellamedia europea (1,7),con valori molto piùbassi di Paesi comeGermania (2,1) eFrancia (2,0)
Danimarca, Spagna eGrecia sono gli uniciPaesi con un tasso dipenetrazione inferioreall’1%
Quota di lavoratori in somministrazione nei Paesi UE-15 (%), 2013
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett e Assosomm, 2015
3,9
2,5 2,52,1 2,0
1,8 1,8 1,7 1,71,5 1,4 1,3
1,1
0,6 0,50,2
Reg
no U
nito
Luss
embu
rgo
Paes
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Ger
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ia
Fran
cia
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UE-
15
Svez
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Ital
ia
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Dan
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ca
Spag
na
Gre
cia
5
L’Italia nel 2015 ha registrato un tasso di penetrazione pari all’1,6%, in crescita rispetto agli anni precedenti
La quota di lavoratori insomministrazione è cresciuta dipiù di 1 punto percentuale dal2000 ad oggi
Nel mese di dicembre 2015 sonostati impiegati 357.000 lavoratori
Dopo un periodo di decrescita(dal 2007 al 2009), il tasso dipenetrazione è cresciutocostantemente
Lavoratori in somministrazione in Italia (in migliaia a sinistra e in % sul totale degli
occupati a destra) 2000-2013
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett e Assosomm, 2015
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
0
50
100
150
200
250
300
350
400
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Occupati in somministrazione (media mensile) Penetrazione agenzie
6
Nelle Regioni del Sud Italia il lavoro in somministrazione risulta nettamente meno diffuso che al Nord
Quota dei lavoratori in somministrazione in Italia per area
geografica
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Assosomm, 2015
NORD: 2,22%
CENTRO: 1,30%
SUD: 0,90%
MEDIA ITALIANA: 1,62%
7
Le assunzioni con contratto di somministrazione si concentrano soprattutto in Lombardia
La Lombardia conta unquinto di tutte leassunzioni con contrattodi somministrazioneregistrate in tutto ilPaese
In Lombardia, Lazio,Piemonte e Veneto siconcentrano più del50% dei contratti insomministrazionesottoscritti in Italia
Distribuzione delle assunzioni con contratto di somministrazione per Regione (%), 2014
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ministero del Lavoro, 2015
21,7
12,5 11,510,2 9,8
7,2
4,0 3,7 3,1 2,7 2,7 2,3 2,3 1,2 1,0 0,9 0,9 0,7 0,6 0,6 0,2
Lom
bard
ia
Lazi
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Pugl
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P.A.
Tre
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Um
bria
P.A.
Bol
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Valle
d'A
osta
Cala
bria
Mol
ise
8
A livello mondiale il fatturato del settore delle agenzie per il lavoro è stato pari a 282 miliardi di euro
Giappone19%
Stati Uniti30%
Europa38%
Resto del Mondo13%
€ 282 mld.
32,1
22,0
16,6
11,0
6,23,9
Regno Unito Germania Francia Paesi Bassi Italia Belgio
Fatturato delle agenzie per il lavoro in alcuni Paesi UE-15 (miliardi di euro), 2014
Fatturato delle agenzie per il lavoro per macro-area geografica, 2014
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
9
In Italia il fatturato delle agenzie per il lavoro è in costante crescita
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ministero del Lavoro e Assosomm, 2015
Fatturato delle agenzie per il lavoro in Italia (miliardi di euro), 2012-2015
5,76,2
6,8
8,1
2012 2013 2014 2015
+12,4 p.p.
+19,1 p.p.
10
Il lavoro in somministrazione contribuisce in modo rilevante alla creazione di valore economico e sociale
Costo del lavoro87%
Miliardi di euro
Retribuzioni lorde 4,99
TFR 0,17
Ticket mensa 0,06
- Contributo INPS lavoratore 0,46
- Ritenute fiscali 0,50
€ 8,1 mld. Miliardi di euro
Contributo INPS azienda 1,43
Premi INAIL 0,13
Contributi politiche attive/passive 0,21
Contributo INPS lavoratore 0,46
Ritenute fiscali 0,50
˜ € 7 mld.
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Assosomm, 2015
Fatturato delle agenzie per il lavoro in Italia (miliardi di euro), 2015
Versamenti allo Stato€ 2,7 mld.
Retribuzioni nette lavoratori€ 4,3 mld.
11
Il mercato della somministrazione del lavoro è caratterizzato da un’elevata correlazione con l’andamento macroeconomico
Confronto tra PIL e monte retributivo del lavoro in somministrazione (milioni di euro), 2010-2015
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Assosomm, 2015
A variazioni positive del tassodi crescita del PIL sonocorrisposte variazioni positivedel tasso di crescita delle oredi lavoro somministrato
L’andamento del mercato dellavoro in somministrazionepuò essere considerato unindicatore anticipatoredell'economia: infatti il monteretributivo del lavoro insomministrazione è entrato inarea positiva 7 trimestriprima del PIL (variazionitendenziali)
600
700
800
900
1.000
1.100
1.200
1.300
380.000
385.000
390.000
395.000
400.000
405.000
410.000
T1-2
010
T2-2
010
T3-2
010
T4-2
010
T1-2
011
T2-2
011
T3-2
011
T4-2
011
T1-2
012
T2-2
012
T3-2
012
T4-2
012
T1-2
013
T2-2
013
T3-2
013
T4-2
013
T1-2
014
T2-2
014
T3-2
014
T4-2
014
T1-2
015
T2-2
015
T3-2
015
PIL (valori costanti, milioni di euro)
Monte retributivo somministrazione (val. costanti, milioni di euro)
12
Il lavoro in somministrazione in Italia è piuttosto bilanciato tra la componente maschile e femminile
Generalmente, la componente femminile tra i lavoratori tramite agenzia prevale nelle economiein cui il settore dei servizi è preponderante, mentre quella maschile è maggiore nei Paesi conforti economie industriali
79 79 73 70 60 60 60 59 55 50 50 46 45
21 21 27 30 40 40 40 41 45 50 50 54 55
Luss
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Fran
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Ital
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Finl
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a
Gre
cia
Reg
no U
nito
Uomini Donne
Gender mix dei lavoratori in somministrazione nei Paesi UE-15 (%), 2013
Donne43%
Uomini57%
Gender mix a livello mondo, 2013
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
13
Tuttavia, la componente femminile nelle regioni del Sud è nettamente inferiore alla media nazionale
Nelle Regioni del Nord la quota dilavoratori in somministrazione disesso femminile è in continuacrescita dal 2012 ad oggi (+7punti percentuali in 3 anni)
Nelle regioni del Centro tale quotaè stabile (41%)
Nelle Regioni del Sud lapercentuale è invece in calo (-10punti percentuali)
Donne sul totale degli occupati con contratto somministrazione per area geografica (%),
2012 e 2014
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Istat, 2015
39 41
34
4641
24
Nord Centro Sud
2012 2014
14
A livello mondiale il 65% dei lavoratori tramite agenzia ha un’età inferiore ai 30 anni
L’Italia conserva unaquota di lavoratoriunder 30 più alta diPaesi comeGermania e StatiUniti, anche se stacrescendo il ricorsoal lavoro insomministrazioneper persone di etàpiù avanzata
under 30 65%
over 3035%
under 30 37%
over 3063%
under 30 33%
over 3067%
under 30 43%
over 3057%
Germania Stati UnitiItalia
Distribuzione dei lavoratori in somministrazione per età a livello mondiale, 2013
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Istat, 2015
15
In Italia la quota di lavoratori in somministrazione over 50 è in continua crescita
Nel tempo la quota di lavoratoriover 50 è cresciutasignificativamente passando dal2,5% al 7% (+4,5 p.p.),contribuendo al re-impiego dilavoratori usciti anticipatamentedal mercato del lavoro
2,5 2,6 2,83,3
3,84,3
4,7
5,66,2
7,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Lavoratori in somministrazione over 50 (% dei lavoratori in somministrazione), 2002-2011
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
16
La durata delle missioni in Italia si concentra prevalentemente tra 1 e 3 mesi
Durata media delle missioni nelle 5 principali economie europee, 2013
3120
7392
9
20 50
195
89
4930
8
Ger
man
ia
Reg
no U
nito
Ital
ia
Spag
na
Fran
cia
Inferiore a 1 mese Tra 1 e 3 mesi Superiore a 3 mesi
Inferiore a 1 mese27%
Tra 1 e 3 mesi21%
Superiore a 3 mesi
52%
Durata media delle missioni a livello mondo, 2013
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
17
La quota dei rapporti a tempo indeterminato in somministrazione è in crescita
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Forma.Temp e Assosomm, 2015
1,2
2,0
3,0
4,2
4,9
5,7
2010 2011 2012 2013 2014 2015e
Incidenza della somministrazione a tempo indeterminato (% sul totale dei rapporti
in somministrazione), 2010-2015e
Contratti a tempo indeterminato
Dicembre 2014
15.815+137,95%
Dicembre 2015
37.632
Contratti a tempo indeterminato
Novembre 2015
26.485+42,1%
Dicembre 2015
37.632
18
A livello mondiale la quota maggiore di lavoratori in somministrazione si concentra nella manifattura e nei servizi
In Europa nella manifattura enei servizi si concentrano quotedi lavoratori in somministrazioneancora più elevate
La Spagna è l’unico Paeseeuropeo con una quotaimportante di lavoratori insomministrazione impiegati inagricoltura (più del 20%)
Servizi42%
Manifattura36%
Costruzioni10%
Pubblica Amministrazione
8%
Agricoltura4%
Settori di impiego dei lavoratori in somministrazione a livello globale, 2013
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
19
Così come accade a livello mondiale anche in Italia la quota maggiore di lavoratori in somministrazione si concentra nell’industria
I contratti di somministrazionenell’industria sono in continuoaumento (dal 32,8% del 2012 al26,45 del 2014)
Il commercio e il turismo hannoinvece registrato una diminuzionedella percentuale di assunzioni concontratto di somministrazione
La quota di lavoratori insomministrazione in agricoltura èappena dello 0,21%
Industria36%
ICT18%
Commercio16%
Turismo11%
Sanità - PA7%
Trasporti 6%
Costruzioni2%
Altro4%
Distribuzione delle assunzioni con contratto di somministrazione per settore economico (%), 2014
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati INAIL, 2015
20
Indice dei contenuti
I numeri chiave e i trend del lavoro in somministrazione
Il quadro giuridico e i «valori» del lavoro in somministrazione*
Il mercato del lavoro agricolo e il ruolo potenziale del lavoro in somministrazione
Considerazioni di sintesi
(*) Questa sezione del lavoro è stata realizzata con il contributo dell’Avv. Prof. Arturo Maresca
21
Il contratto di somministrazione di lavoro è un particolare contratto di lavoro subordinato che coinvolge tre soggetti
Questa forma di utilizzazione del lavoro si configura come una relazione trilaterale tra illavoratore, l’Agenzia del Lavoro (somministratore) e l’azienda che richiede manodopera(utilizzatore)
Il pagamento della retribuzione al lavoratore e il versamento dei contributi previdenziali eassicurativi sono a carico del somministratore, con il rimborso successivo da parte dell’utilizzatore
Le Agenzie per il lavoro sono soggetti autorizzati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Socialia offrire i servizi relativi a domanda e offerta di lavoro
LAVORATORE
AGENZIA DEL LAVORO AZIENDAFornisce manodopera
Svolge la propria attività nell’interesse dell’azienda per tutta la durata della missioneRichiede
un lavoro
Contratto commerciale
Contratto di lavoro subordinato
22
Oggi il lavoro in somministrazione è disciplinato dal decreto legislativo n. 81/2015 Il lavoro in somministrazione ha sostituito nel 2003 il rapporto di lavoro interinale introdotto in
Italia nel 1997
Le principali novità introdotte dalla normativa riguardano l’esistenza di due tipologie di contrattidi somministrazione, uno a tempo indeterminato e uno a tempo determinato:
□ la somministrazione a tempo indeterminato può avvenire nel limite del 20% dell’organico atempo pieno
□ la somministrazione a tempo determinato può avvenire nella percentuale massima stabilita daqualsiasi contratto collettivo
Il contratto di somministrazione è vietato:
□ per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero
□ presso unità produttive in cui si è proceduto, nei 6 mesi precedenti, a licenziamenti collettivi dilavoratori adibiti alle stesse mansioni, salvo che il contratto sia concluso per provvedere allasostituzione di lavoratori assenti o abbia una durata iniziale non superiore a 3 mesi
□ presso unità produttive in cui sono operanti sospensioni o riduzioni dell'orario in regime di cassaintegrazione guadagni, che interessano lavoratori adibiti alle medesime mansioni
□ per i datori di lavoro che non siano in regola con gli obblighi previsti in materia di sicurezza suiluoghi di lavoro
23
Le agenzie per il lavoro offrono una molteplicità di servizi a supporto di aziende e lavoratori
Somministrazione generaliste
8%
Somministrazione specializzate
1%
Intermediazione1%
Ricerca e selezione
70%
Ricollocazione20%
Agenzia di somministrazione generalista
Somministrazione, a tempo determinato e indeterminato, di manodopera, ricerca e selezione del personale e attività di supporto alla ricollocazione professionale
Agenzia di somministrazione specialistica
Somministrazione di manodopera a tempo determinato e indeterminato in settori specifici
Agenzia di intermediazione
Raccolta dei curricula, preselezione, promozione e gestione dell’incontro tra domanda e offerta, formazione
Agenzia di ricerca e selezione del personale
Consulenza finalizzata all’individuazione di candidature idonee a ricoprire posizioni lavorative su specifico incarico del committente
Agenzia di supporto alla ricollocazione professionale
Attività di preparazione, formazione, affiancamento nell’inserimento nella nuova attività su incarico del committente per ricollocare nel mercato del lavoro i lavoratori in uscita dall’azienda
1.246 Agenzie presenti sul territorio nazionale
Agenzie per il lavoro in Italia per tipologia, 2015
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Albo informatico delle agenzie per il lavoro, 2015
24
Molti fattori esogeni spingono le aziende a ricercare modalità flessibili di regolazione del rapporto di lavoro
COMPETITVITÀ INTERNAZIONALE
CAMBIAMENTI TECNOLOGICI
GLOBALIZZAZIONE
FLUTTUAZIONI DEI MERCATI
IMPRESARicerca nuove modalità di organizzazione del lavoro
e della produzione
Modalità flessibili di regolazione del rapporto
di lavoro
Fattori esogeni
25
La somministrazione di lavoro è uno strumento idoneo a fornire alle imprese flessibilità e adattabilità nella organizzazione di lavoro
10
25
30
32
33
34
37
49
51
63
Prova del servizio
Durante un periododi selezione
Minori adempimenti
Necessità di competenzespecifiche
Difficoltà nell’accesso ai candidati
Necessità di rapidiaggiustamenti nella forza lavoro
Progetti di duratalimitata
Ricerche rapide
Sostituzione perassenze/malattia
Picchi di attività
Motivazioni* per cui l’impresa utilizza le agenzie per il lavoro (% degli intervistati), 2013
(*) Possibile indicare più motivazioni
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
Uno studio della Ciett mostra come le aziende che combinano
strategicamente la flessibilità interna e l’utilizzo delle agenzie per il lavoro
per gestire le fluttuazioni della domanda sono meglio posizionate
per gestire un aumento della volatilità del business e per
cogliere eventuali opportunità di mercato
26
Molte categorie di lavoratori usufruiscono delle agenzie
Studenti in cerca di introiti per pagare studi,
vacanze, ecc.
Giovani senza esperienza in cerca della
prima occupazione
Lavoratori in cerca di lavoro a tempo
indeterminato che, non trovandolo,
usufruiscono del lavoro interinale
Lavoratori che rientrano nel mercato del lavoro in cerca di occupazione
dopo un periodo di inattività
Lavoratori flessibili in cerca di lavori saltuari poiché non alla ricerca
di un lavoro fisso
Pensionati alla ricerca di guadagni addizionali
Categorie di lavoratori che usufruiscono delle agenzie per il lavoro
27
La formazione e la protezione sociale per il lavoratore sono garantiti da enti bilaterali alimentati dalle Agenzie per il lavoro
Fornisce importanti prestazioni afavore dei lavoratori tra cui: Misure a sostegno della
maternità Indennità economica in caso
di infortunio sul lavoro Tutela sanitaria per il
lavoratore, i suoi figli e ilconiuge
Misure a sostegno del reddito Misure a sostegno della
mobilità territoriale
Nel 21013 ha soddisfatto più di10.300 richieste erogando 8,2milioni di euro per le prestazionidi welfare previste dal CCNL
Nasce per finanziare percorsiformativi favorendo la crescitaprofessionale individuale deilavoratori in somministrazione eformando le figure professionalicarenti nel mercatori del lavoroma necessarie alle imprese
È finanziato attraverso uncontributo obbligatorio delleagenzie pari al 4% dellaretribuzione lorda dei lavoratoriin somministrazione
Nel 2013 ha finanziato circa26.000 progetti formativi per unvalore di oltre 126 milioni dieuro
Ebitemp Forma.Temp
28
Il contratto di lavoro in somministrazione offre anche altre tutele al lavoratore
Al lavoratore somministrato a tempo determinato si applica il contratto collettivo nazionalee aziendale in uso nell'impresa che lo utilizza. Il lavoratore infatti:
□ usufruisce dei servizi aziendali, sociali e assistenziali
□ può esercitare nell'impresa utilizzatrice tutti i diritti sindacali previsti dalla legge 300/70:organizzarsi, eleggere i propri rappresentanti e partecipare alle assemblee (anche durantel'orario di lavoro)
□ ha lo stesso orario lavoro, giornaliero e settimanale, lo stesso numero di ferie e di permessidegli altri dipendenti
□ a parità di qualifica percepisce la stessa retribuzione degli altri lavoratori
Tutti gli oneri contributivi, previdenziali e assicurativi sono a carico dell’Agenzia
29
Le agenzie del lavoro svolgono un ruolo chiave nell’implementazione delle politiche attive del lavoro*
Attraverso la formazione, la riqualificazione, glistrumenti di orientamento le agenzie per il lavoropromuovono l’occupazione e l’inserimentolavorativo poiché garantiscono ai lavoratori:
□ Maggiore occupabilità: migliorano lecapacità di un individuo di inserirsi nelmercato del lavoro
□ Maggiore adattabilità: aggiornano leconoscenze individuali per renderle compatibilicon le esigenze del mercato
Inoltre per tutta la durata della missione ilavoratori in somministrazione hanno diritto, aparità di mansioni svolte, a condizionieconomiche e normative uguali a quelle deilavoratori di pari livello dell'aziendautilizzatrice
(*) Per politiche attive si intendono tutte quelle iniziative messe in atto per promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo
Non va dimenticato il contributo che le agenzie per il lavoro hanno dato alla riduzione della disoccupazione
Il 40% dei lavoratori insomministrazione era primadisoccupato
30
Le somministrazione permette di raggiungere un «equilibrio win-win» per tutti gli attori coinvolti
La somministrazione del lavoro si configura come un equilibrio win winper i lavoratori e per
le imprese. Infatti:
Rappresenta una forma “sicura” e“protetta” di lavoro rispetto alle altretipologie contrattuali considerate “atipiche”
Supporta i lavoratori nel passaggio da unafase all’altra della loro vita
Rappresenta un bacino occupazionale per leaziende
Soddisfa le necessità di flessibilità delleimprese
IMPRESE
LAVORATORI
Nonostante ciò il lavoro in somministrazione in Italia risulta ancora poco diffuso
31
Uno dei motivi della minore penetrazione del lavoro in somministrazione in Italia è la minore maturità normativa del settore
La fornitura di manodopera inItalia è stata regolamentataper la prima volta nel 1997mentre nei Paesi europei conil più elevato tasso dipenetrazione lasomministrazione del lavoro èpresente da oltre 30 anni
Le recenti modifiche chehanno allineato la normativarelativa alla somministrazionea quella degli altri Paesi ponele premesse per unamaggiore diffusione
Tasso di penetrazione del lavoro in somministrazione e maturità della normativa* nei Paesi UE-15
(*) Si intende il tempo trascorso dalla prima regolamentazione nei diversi Paesi
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ciett, 2015
32
Uno stimolo alla diffusione del lavoro in somministrazione arriva dalla recente normativa
Il lavoro in somministrazione a tempodeterminato è da ritenersi sottoposto alle solelimitazioni quantitative eventualmente previstedai contratti collettivi applicati dall’utilizzatore
L’utilizzo di lavoratori somministrati a tempoindeterminato è consentito in tutti i settoriproduttivi e per ogni tipologia di attività, salvoche il numero di lavoratori somministrati atempo indeterminato non ecceda il 20% delnumero dei lavoratori a tempo indeterminato inforza presso l’utilizzatore
Le restrizioni apportate dal Jobs Act alle altretipologie contrattuali flessibili determineràl’abrogazione della disciplina di riferimento percirca 503.000 contratti di lavoro stipulati inquesta forma
La legge 92/2012 e i decreti legge legati al Jobs Act hanno ristretto l’ambito di applicazione
delle tipologie contrattuali concorrenti alla somministrazione e
hanno incoraggiato la diffusione della stessa rimuovendo alcuni
vincoli
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Indice dei contenuti
I numeri chiave e i trend del lavoro in somministrazione
Il quadro giuridico e i «valori» del lavoro in somministrazione
Il mercato del lavoro agricolo e il ruolo potenziale del lavoro in somministrazione*
Considerazioni di sintesi
(*) Questa sezione del lavoro è stata realizzata con il contributo del Dott. Eufranio Massi
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Il settore agricolo in Italia rappresenta il 2% del valore aggiunto complessivo prodotto per un valore pari a 32 miliardi di euro
Valore aggiunto prodotto per attività economica (%), 2013
Agricoltura2%
Industria24%
Servizi74%
V.A. totale:€ 1.500 mld.
Valore aggiunto del settore agricolo (miliardi di euro), 2000-2014
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Istat, 2015
Rispetto al 2013, il valore aggiunto registra un calo del 6,6% in termini nominali
32
34
28
32
27
28
29
30
31
32
33
34
35
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
35
L’economia sommersa* all’interno del settore ha un peso rilevante, pari al 15,4% del valore aggiunto prodotto
Incidenza dell’economia sommersa sul valore aggiunto (%), 2011-2013
Tra il 2011 e il 2013 l’incidenzadell’economia sommersa èaumentata passando dal 12,7%al 13,2% del valore aggiuntogenerato nel Paese
Il settore agricolo mostraun’incidenza dell’economiasommersa sul valore aggiuntoprodotto superiore al restodell’economia e pari nel 2015 al15,4% equivalente a 5,1 miliardidi euro
Il settore agricolo è l’unico percui l’economia sommersa èrappresentata esclusivamente dallavoro irregolare
€ 5,1 mld.
(*) L’economia sommersa è costituita dalla componente relativa all’attività sotto-dichiarata dagli operatori economici, da quella relativa al valore aggiunto prodotto dal lavoro irregolare e infine da una componente residuale comprendente fitti in nero, mance e integrazione domanda-offerta
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Istat, 2015
12,7 13,1 13,2
14,7 15,2 15,4
2011 2012 2013
Totale economia Agricoltura
€ 190 mld.
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Il settore agricolo, nel 2013, ha occupato 905.000 lavoratori, pari al 3,7% del totale degli occupati
Occupati nel settore agricolo (migliaia), 2000-2014
1.065
905
850
900
950
1.000
1.050
1.100
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Istat, 2015
Nelle aziende agricole italiane il 77,4% delle giornate di lavoro
totali sono prestate direttamente dal conduttore, dal coniuge e
da altri parenti e familiari
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La presenza delle agenzie per il lavoro nel settore agricolo è ancora molto limitata
Occupati con contratti di somministrazione in agricoltura, 2010-2015
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ebitemp e Ministeri del Lavoro, 2015
La presenza nelsettore agricolo delleagenzie per il lavororiguarda l’1,2% deltotale degli avviamentiin somministrazione
L’incidenza degliavviamenti insomministrazione sultotale dell’occupazionein agricoltura lapercentuale è invecepari a 0,63%
0,00
0,05
0,10
0,15
0,20
0,25
0,30
0,35
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
2010 2011 2012 2013 2014 2015
Somministrati in agricoltura % su totale somministrati
38
Il settore agricolo è quello che manifesta la maggiore incidenza dei fenomeni di sommerso occupazionale
80
85
90
95
100
105
110
115
120
125
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Totale economia Agricoltura Industria Servizi
Tasso di irregolarità degli occupati in Italia (2000=100), 2000-2013
-1,9 p.p.-0,2 p.p.+3,8 p.p.-1,1 p.p.
Il tasso di irregolarità* per ilavoratori in agricoltura è l’unico adessere aumentato passando dal18,5% del 2000 al 22,3% del 2013
Nello stesso periodo il tasso diirregolarità è passato dal 13,9% al12,8% per il totale dell’economia,dal 9,1% all’8,9% per l’industria edal 15,5% al 13,6% per i Servizi
Il tasso di irregolarità per il settoreagricolo è aumentato sia per ilavoratori dipendenti che per quelliautonomi
(*) Il tasso di irregolarità per i lavoratori è calcolato come il numero di lavoratori irregolari sul totale occupati nel settore
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Istat, 2015
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Le unità di lavoro irregolari si concentrano nel Mezzogiorno
25,7
24,9 24,8 24,6
22,7
Mezzogiorno Nord-est Italia Centro Nord-ovest
Unità di lavoro irregolari in agricoltura per area geografica (% sul totale delle unità di lavoro), 2011 Come per tutti gli altri
settori dell’economia,anche in agricoltura leirregolarità nelmercato del lavoro siconcentrano nelMezzogiorno
In agricoltura però lavariabilità territoriale èpiù contenuta rispettoagli altri settoridell’economia
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Istat, 2015
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L’irregolarità nel lavoro in agricoltura si manifesta sia attraverso il lavoro nero che quello fittizio
LAVORO NERO LAVORO FITTIZIO
Sfruttamento della manodopera ingaggiata da
persone fisiche o imprese che svolgono intermediazione illecita di manodopera,
assicurando alle imprese utilizzatrici pacchetti di lavoratori sottopagati e sfruttati, per i quali gli
intermediari provvedono anche a trasporto e sistemazione
logistica
Iscrizione negli elenchi agricoli, dietro versamento di denaro, di un gran numero di soggetti che
senza svolgere l’attività agricola possono richiedere e
percepire prestazioni a sostegno del reddito (malattia,
maternità, trattamento di disoccupazione) e il relativo trattamento pensionistico al
raggiungimento dei requisiti di legge
Lavoro effettivamente svolto ma non
dichiarato per evitare il pagamento dei
contributi sociali e sfuggire al prelievo
fiscale
Lavoro mai svolto ma dichiarato per beneficiare dei
sussidi e di trasferimenti pubblici
di varia natura
Fonte: The European House - Ambrosetti su Resoconto della Riunione della Camera dei Deputati di mercoledì 28 ottobre 2015
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Alcune caratteristiche del settore agricolo favoriscono il verificarsi di fenomeni irregolari
L’indennità di disoccupazione agricola è destinata a compensare gli assicurati con unaparticolarità rispetto agli altri settori: viene “coperta” una disoccupazione successiva allapresentazione della domanda
L’ammontare viene riconosciuto in riferimento allo stato di disoccupazione verificatosi nell’anno precedente con due distinte prestazioni, ordinaria e speciale, a seconda che ci si riferisca alla categoria degli operai agricoli a tempo indeterminato o a tempo determinato
Le operaie agricole a tempo determinato ottengono l’indennità di maternità sulla base di almeno51 giornate di lavoro prestato nell’anno precedente o nell’anno in corso prima del congedo dimaternità, anche allorquando venga disposta dalla Direzione territoriale del Lavoro (per maternitàa rischio) o dai servizi sanitari dell’ASL (aspettativa obbligatoria di 5 mesi pre – post partum)
Tali indennità possono portare a un numero di giornate denunciate superiore a quelle effettivamente prestate, al solo fine di raggiungere l’agognato traguardo dei 51 giorni
Molte richieste per lavoratori provenienti da Paesi lontani (ad esempio, Pakistan) sono in numero“sproporzionato” rispetto all’estensione del fondo agricolo, delle colture praticate e per pochegiornate
L’ingresso per pochi giorni di lavoro fa entrare regolarmente in Italia questi lavoratori ma, successivamente, gli stessi rimangono ad ingrossare il filone del lavoro grigio od irregolare
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Il fenomeno del caporalato
Si tratta di un fenomeno che caratterizza ancora oggi le campagne italiane
Dopo un’attenuazione, negli ultimi 15-20 anni tale fenomeno è tornato alla ribalta con unadegenerazione dello sfruttamento della manodopera a causa soprattutto dei flussi migratori
Il caporalato detiene oggi nel Mezzogiorno un monopolio nell’attività di mediazione, ma ilfenomeno è in aumento anche nelle Regioni del Centro-Nord
Ad oggi i caporali si inseriscono nel vuoto che c’è tra datori di lavoro e lavoratori dei campi
Il caporalato si struttura come una forma illegale di reclutamento e organizzazione della manodopera, specialmente agricola, attraverso
intermediari (caporali) che assumono, per conto dell’imprenditore e percependo una tangente, operai giornalieri, al di fuori dei normali canali di collocamento e
senza rispettare le tariffe contrattuali sui minimi salariali
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I numeri del caporalato sono importanti
Sono almeno 80 i distretti agricoli in cui si pratica il caporalato:
□ in 33 sono state riscontrate condizioni di lavoro indecenti□ in 22 sono state riscontrate condizioni di lavoro gravemente
sfruttato□ negli altri si consuma "solo" l'intermediazione illecita di
manodopera
Sono 400.000 i lavoratori coinvolti, l’80% stranieri
Almeno 100.000 lavoratori soffrono anche un disagioabitativo e ambientale
Il salario giornaliero è del 50% inferiore rispetto a quelloprevisto dai contratti nazionali pari a circa 25/30 euro per più di12 ore di lavoro. A questo vanno sottratti:□ il trasporto dei lavoratori (5 euro)□ l’acquisto di acqua e cibo□ l’affitto degli alloggi□ acquisto di medicinali
Il mancato gettito contributivo per lo
Stato è valutato in circa600 milioni di euro
l’anno
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati FLAI CGIL, 2015
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Il caporalato pone seri rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori
Solo nell’estate 2015 sono state almeno 10 levittime del caporalato
Il 72% dei lavoratori presenta malattie cheprima dell'inizio della stagionalità non si eranomanifestate
Il 64% non ha accesso all'acqua corrente
Il 62% dei lavoratori stranieri impegnati nellestagionalità agricole non ha accesso ai serviziigienici
Solo il 60% degli addetti nel settore agricolosono formati al fine di salvaguardare la salute e lasicurezza: sono i più esposti a intemperie, stressfisico, infortuni e sovraccarico biomeccanico
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati FLAI CGIL, 2015
Le malattie per lo più curabili con una semplice
terapia antibiotica si cronicizzano perché non si dispone di un medico a cui
rivolgersi, né soldi sufficienti per acquistare medicine
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La Rete di qualità è stato un primo importante passo per cercare di limitare il fenomeno del caporalato
La c.d. “Rete di qualità” prevista dall’art. 6, comma 2, del D.L. n. 91/2014, convertito nella leggen. 116/2014, ha iniziato ad operare il 1° settembre 2015
Le imprese interessate possono aderirvi secondo la procedura presente sul sito dell’INPS, inun’ottica di contrasto dei fenomeni di irregolarità nel settore agricolo
Essa consente di ottenere un certificato di qualità e richiede la sussistenza di alcuni requisiti:□ non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazione
della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto□ non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le
violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto□ essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi
Le domande delle imprese per ottenere la certificazione sono esaminate dalla Cabina di regia,presieduta dall'INPS
Organizzazionisindacali
Organizzazioni professionali
agricole
RappresentantiMinisteri
competenti
Conferenza Regioni e ProvinceAutonome
Cabina di regia: INPS
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A inizio dicembre 2015, 207 imprese avevano ottenuto il bollino etico
In attesa di documentazione
60%
Ammesse31%
Irricevibili non agricole 1%
Respinte definitive1%
In attesa di ulteriore valutazione7%
Domande di certificazione presentate al 3 dicembre 2015
207 aziende
Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Inps, 2015
Il bacino potenziale è di 200.000 imprese*
1 impresa su 1.000 è entrata nella rete
(*) L’iniziativa è rivolata principalmente alle aziende produttrici, dove si coltiva e si raccoglie
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Il 13 novembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato un ddl per il contrasto al lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura
Il disegno proposto dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dalMinistro della Giustizia e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali introducestrumenti operativi contro il caporalato. Nello specifico
□ Si rende obbligatorio e non più facoltativo l’arresto in caso di flagranza del reato
□ Si rende obbligatoria la confisca del prodotto o del profitto del reato, oltre che delle cose utilizzateper la sua realizzazione. Si eseguirà l’applicazione della confisca su altri beni in possesso delcondannato nel caso in cui non sia possibile attuare quella in forma diretta
□ Si aggiunge anche il delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro all’elenco dei reatiper i quali può operare la confisca
□ Si aggiunge il reato di caporalato (di cui all’articolo 603 bis c.p.) tra quelli per i quali si determina laresponsabilità amministrativa da reato da parte degli enti
□ Si riconosce il diritto della vittima all’indennizzo a carico dello Stato attingendo al fondo anti-tratta(istituito con legge nel 2003 e incrementato nel 2014)
□ Potranno aderire alla Rete del lavoro agricolo di qualità anche gli sportelli unici per l'immigrazione, leistituzioni locali, i centri per l'impiego e gli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori dilavoro e dei lavoratori in agricoltura e i soggetti abilitati al trasporto di persone per il trasporto deilavoratori agricoli
□ Le amministrazioni statali saranno direttamente coinvolte nella vigilanza e nella tutela dellecondizioni di lavoro nel settore agricolo
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Indice dei contenuti
I numeri chiave e i trend del lavoro in somministrazione
Il quadro giuridico e i «valori» del lavoro in somministrazione
Il mercato del lavoro agricolo e il ruolo potenziale del lavoro in somministrazione
Considerazioni di sintesi
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Considerazioni di sintesi
In Italia la diffusione del lavoro in somministrazione, seppur in crescita, è ancoranettamente inferiore rispetto ai maggiori Paesi europei
Il lavoro in somministrazione crea valore per i lavoratori, per le imprese e perl’intera economia:
□ offre servizi di ricerca, selezione, formazione e ricollocamento e soddisfa larichiesta di maggiore flessibilità da parte delle imprese
□ agisce nella piena legalità
□ garantisce i diritti e le prestazione di welfare agli occupati e il gettito erarialee previdenziale allo Stato
L’agricoltura è un settore che beneficerebbe particolarmente di una maggiorediffusione del lavoro in somministrazione per le proprie caratteristiche e per lalarga diffusione di pratiche illegali come il caporalato
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Alcune raccomandazioni per contrastare il caporalato in agricoltura
Introdurre dei meccanismi di premialità per le aziende che operano nella legalità, escludendo dalla competizione le imprese “non certificate”
Istituire un registro dei trasportatori (istituito presso un organismo pubblico, come la Prefettura o la Direzione territoriale del Lavoro) con precise garanzie, legate alla onorabilità ed alla assenza di condanne per reati correlati alla materia del lavoro, e con l’obbligo di comunicare, a cadenze mensili il numero dei lavoratori trasportati ed i fondi presso cui gli stessi hanno operato
Gestire con più attenzione gli ingressi per lavoro stagionale e, soprattutto, prima del rilascio del nulla osta effettuare, anche avvalendosi degli organi di vigilanza, ulteriori accertamenti sulle effettive necessità dei datori di lavoro
Rendere fruibili gli incentivi economici per gli imprenditori agricoli che utilizzano i contratti di lavoro in somministrazione al fine di aumentare le tutele per i lavoratori e mitigare i fenomeni elusivi e le pratiche illegali che caratterizzano in larga parte il lavoro nei campi, soprattutto nel Mezzogiorno