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Athame è la prima rivista italiana dedicata alla Wicca. Pubblicata dall'Associazione Circolo dei Trivi.
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1
Organo di stampa del “Circolo dei Trivi”
Rivista di Wicca e Paganesimo A HAME
Anno 4 n°10 – Ostara A
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n. 1
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del
14/
12/2
004
– €
4,00
Reincarnazione, istruzioni per l’uso
Il Mito di Balder
La Magia nell’Era della Tecnocrazia
WICCA, tra gioco e fede
La Moda della Wicca
Quattro chiacchere con il Druido
Le Vie della Wicca arrivano in Puglia
EKo Eko
TRIVIA 2005
Festa di Beltane
2
3
E ditoriale Laugha
Le cose cambiano e noi lo sappiamo bene. Il
ciclo continua e continua nel suo instancabile
moto di creazione e distruzione.
Tre o quattro anni fa la Wicca ed il
Paganesimo erano argomenti sconosciuti ai più
e quando se ne parlava, era sempre con un
certo riferimento alla New Age.
Oggi però sia la Wicca che il NeoPaganesimo
godono di una autonomia propria che ha
permesso un rapido sviluppo e un’interesse
sempre maggiore da parte chi sentiva od era
solo incuriosito da quello che ancora non
conosceva.
Sono passati cinque anni e come avrete la
possibilità di notare dagli articoli che
leggerete il pensiero Wicca e Neopagano è
lungi dall’arrestarsi, anzi vuole sostanza,
coerenza e verità.
Non è polemica ma dopo i primi successi
editoriali della Wicca in cui si è scoperto che
l’argomento “vendeva” ora le acque sembrano
un po’ essersi calmate e senza più cibo per
nutrirsi dobbiamo guardare a noi stessi e
guardando indietro scoprire cosa abbiamo
seminato.
Il Neopaganesimo vuole sempre più imporsi
come uno stile di vita e di pensiero vero e
proprio e non solo una moda passeggera per
nostalgici. Anche la Wicca segue la stessa
traiettoria e dopo le streghette consumistiche
che appaiono nelle edicole od in televisione,
chi segue il percorso della wicca vuole
riconoscersi in qualcosa di serio e non faceto.
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
4
ATHAME
Anno III - n° 10 III/2005
Direttore responsabile Davide Marrè (Cronos)
Caporedattore Luca Nogarotto (Laugha)
Redazione Gabrio Andena (Gabriel) Daniele Tronco (Elaphe)
Hanno collaborato Valeria
Circle of Sand Uriel
Ossian NoviLuna Dana Ariu
Disegno in copertina e
fumetto Eko Eko Circle of Sand
Informazioni Tel :340 1282118 e-mail: [email protected]
Stampato in proprio
presso “Circolo dei Trivi”
Via Medaglie d’Oro 19 Casorate Sempione (VA)
Tutti i diritti di proprietà e il marchio
Athame sono riservati a: Associazione
“Circolo dei Trivi” C.F. 97334480155
Atto Costitutivo Reg. 10/12/2002 N° 7198 serie 3
3° Ufficio Entrate Milano
Sede Legale Via Oxilia 13 20127 Milano
Tel 348 1282118
Athame è il bollettino ufficiale del Circolo dei Trivi
La riproduzione anche parziale degli articoli è espressamente
riservata salvo diverse indicazioni dell’autore. (legge 22 aprile 1941 n°633)
Registrazione Tribunale di Busto Arsizio (VA)
n. 09/04 del 14/12/2004
eIndicef Articoli :
Reincarnazione istruzioni per l’uso… Pag 5 - 7 Come spesso si è vittima della Reincarnazione e non del Karma. Una riflessione semi-seria sul fenomeno delle reincarnazioni per moda Il Mito di Balder Pag 8 - 10 Un piccolo saggio su una delle figure più affascinanti della mitologia nordica WICCA Pag 14 - 16 Tra gioco e fede, la diffusione della Religione della Natura La Magia nell’era della Tecnocrazia Pag 17 - 19 Tra ricerca delle Radici e Modernità, è possibile un incontro di due strade che sembrano contrapposte ? La Moda della Wicca Pag 21 - 23 Tiriamo le somme dell’Editoria che tratta di Wicca ! Quattro chiacchere con il Druido… Pag 24 - 29 Intervista ad Ossian, Druido dell’Anticaquercia. Le Vie della Wicca arrivano in Puglia Pag 31 Resoconto dell’ultimo corso organizzato dal Circolo dei Trivi in Puglia. A Wicca Day Pag 33 – 35 Un Sabba-to vissuto molto wiccanamente
Rubriche :
Eko Eko Pag. 20 fumetto
Nella Grande Rete Pag 32 Recensioni Internet
La Biblioteca della Strega Pag 38 Recensioni libri
Athame Informa :
Corso di Wicca Avanzato Pag 11
TRIVIA 2005 Pag 12 – 13 Corso di Wicca Base Pag 30 Festa di Beltame Pag 36 – 37
5 di Laugha
Reincarmazione, istruzioni per l’uso...
Come spesso si è vittima della Reincarnazione e non del Karma. Una riflessione semi-seria sul fenomeno delle reincarnazioni per moda
eghghghghghghghghghj
La Reincarnazione e
le dottrine ad esse correlate
vengono vissute da molti
Wiccan ed altrettanti Neo-
Pagan i come par te
integrante, fondamentale e
necessaria del loro vivere
quotidiano.
Senza nulla togliere
a questa linea di pensiero
spesso si osserva però un
v e r o e p r o p r i o
a t t e g g i a m e n t o d a
"Reincarnation Victim",
parafrasando un altro
termine: Fashion Victim per
coloro che hanno un
atteggiamento morboso nel
vestire alla moda, con
coloro che hanno un morboso
atteggiamento nei confronti del
sapere o ricercare o far rivivere
nell'odierno la figura di una
presunta o pretesa reincarnazione.
Per esempio, mi ritrovo tra
le mani un trafiletto dove la
p r e s u n t a r e i n c a r n a z i o n e
dell'Arcangelo Raffaele chiede
dove può trovare una scuola a
basso costo in materia esoterica e/
o magica per di più "pubblica".
Oppure vengo a sapere di una
fantastica reincarnazione di
Rossella Hoara, quella del film Via
col Vento tanto per intenderci, o di
una reincarnazione multipla poiché
più persone se la contendono, di
Giovanna D'Arco. I n s o m m a
anche lo scettico più convinto o
l'occultista più avvezzo alle
stranezze non possono che rotolarsi
a terra sbellicandosi dalle risate e
dopo una bella pacca sulle spalle
andarsi a prendere un caffè per
parlare di cose più serie.
La Reincarnazione arrivati a
questo punto non è più vista con
profondità e rispetto, ma come una
forma di "pedigree" del quale non
si può fare a meno.
Ma per c hé u n ta l e
atteggiamento e soprattutto perché
una così sviluppata necessità al
giorno d'oggi di scoprire
chi si era in una vita
precedente ?
Non sono uno psicologo e
neanche un filosofo ma
cercherò, anche con l'aiuto
vostro di fare un po' di
chiarezza in questo
supermercato delle vite
passate. Dai diciamola
tutta, chi di noi non ci ha
pensato almeno una
volta ?
Chi di noi guardandosi
allo specchio non si è visto
con abiti di altri tempi o si
è immaginato di aver
vissuto e camminato in
altri luoghi, lontani ed
estranei ?
Credo di poter ammettere
con abbastanza sicurezza che
ognuno di noi, nessuno escluso ci
abbia pensato almeno una volta.
E' natural quando si da per
scontato determinati argomenti:
anima, spirito, energia e via di
seguito che anche la reincarnazione
diventa scontata.
Abbiamo quindi fatto il
primo passo, abbiamo aperto le
porte al caos... intendiamoci però,
chaos come apertura e non come
disordine, un'apertura al le
possibilità, innumerevoli, infinite. Si
va così, come per una scatola di
eghghghghghghghghghj
6 p u z z l e a p p e n a
aperta, a dover
ricostruire o voler
r i cos t r u i re tan te
piccole sensazione e
tanti segnali che ci
sono giunti.
L e t t u r e ,
immagini, sogni, tutto
ci sembra posto lì
davanti come se
avesse un significato
nascosto, è solo da
riordinare in quel
quadro compiuto e
possibile in cui ci si possa rivedere
e riconoscersi. Oppure ci si rivolge
all'Astrologia Karmica cercando nei
Nodi Lunari o in Saturno ed in
qualche altro dato, un segno delle
nostre precedenti vite. Anche
l'Ipnosi può essere d'aiuto, anzi è
forse una delle tecniche che da i
risultati più soddisfacenti.
P o t r e m m o p e r s i n o
contattare gli spiriti dei nostri
antenati durante un viaggio
shamanico e chissà quali e quante
altre tecniche si possono utilizzare
per scoprire chi o cosa eravamo
prima. Specifico cosa, perché se
qualcuno se lo fosse dimenticato
l'Induismo, bacino nel quale la
dottrina della reincarnazione si è
maggiormente sviluppata non
parla solo di uomini che si
reincarnano in uomini ma anche di
animali, vegetali o sassi che
possedendo uno spirito posso
trasmigrare in un corpo.
Eppure, strano a dirsi, ma
una percentuale enorme delle
persone tra quelle citate all'inizio
dell 'articolo, è se non la
reincarnazione di un alto sacerdote
quello di una principessa o di un
mago o di una scienziato di
qualche continente sommerso.
Mai che ci sia un pastore o
un pescatore (seppur nobili ruoli)
od un asino, che spiegherebbe
invece tante cose, no, mai ! Le
reincarnazioni sembrano di fatto
essere privilegio solo di una
determinata fascia sociale alto-
altissima solitamente e se non eri il
super sacerdote di un culto te lo
scordi un corpo nuovo e se non
avevi almeno un castello o brandivi
una spada puoi dire addio alla
trasmigrazione delle anime. Eh no !
Qui proprio non ci siamo !
Ma perché ? Perché tutto
questo affrettarsi a cercare la
propria "nobile" reincarnazione,
d iment icando i l messaggio
p r o f o n d o c h e i n v e c e l a
Reincarnazione porta con se ?
Partiamo in tanto dal
presupposto che la reincarnazione
nasce e si sviluppa come detto
precedentemente in India, ma
fondamentalmente all'interno di
esigenze psicologiche diverse da
quelle occidentali.
Nelle discipline Yoga così
come in molte tecniche della
Meditazione si attua quello
potremmo chiamare sradicamento
dell'Ego. Ma cosa centra questo
con la Reincarnazione ?
Ad un primo sguardo nulla
ma se ci si addentra in queste
dottrine si può vedere come nella
trasmigrazione da un corpo
all'altra, pur mantenendo a volte la
memoria degli eventi, l'Ego cede il
passo e rimane solo come un
debole r i f l es so di que l lo
precedente.
La "Personalità" per così
d i re de l la re i ncarnaz ione
precedente nella dottrina del
Karma è vissuta come estranea, se
non addirittura opposta ed
inferiore a quella del momento
attuale.
Nel Karma sono i "meriti" o
gli "errori" che determinano le
condizioni delle reincarnazioni
future, ma dell'Ego nulla più è
portato avanti se non come già
detto i ricordi. Rimane l'anima che
come "forza motrice" prosegue nel
suo cammino, da un corpo ad un
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
7 eghghghghghghghghghj
altro prigioniera, come proponeva
l'Orfismo, vittima della carne e
della "mente" che le ha fatto
dimenticare il suo scopo, quello di
progredire. Ecco quindi che Ego e
Mente/Personalità si fondono, ed
in una cultura religiosa e filosofica
incentrata sull'allontanamento dalle
passioni e dall'ascetismo, entrambi
svolgono un ruolo negativo.
Quale è quindi il contenuto
positivo della reincarnazione, tra i
molti sicuramente quello della
"persistenza": l'anima esiste, è
esistita e sempre esisterà. In una
cultura che vede nel "materiale" un
demone che nasconde la verità, la
"consolazione" di qualcosa di
eterno e puro riveste una notevole
spinta attiva nel proseguimento
della vita. In Occidente la
Reincarnazione, non è mai stata
veramente sconosciuta, Socrate
l'accenna nel Fedone di Platone,
persino nei Vangeli si hanno alcuni
riferimenti, ed i Druidi avevano una
visione dell'anima abbastanza
simile.
Solo più tardi però, con
l'introduzione delle filosofie
orientali che il tema della
Reincarnazione trova un terreno
curioso su cui innestarsi e trovare
divulgazione. Ma, secondo
presupposto, la cultura occidentale
ed in particolare modo quella
magico/esoterica occidentale e
tutte le sue diramazioni, Wicca
compresa, si basano su di una
concezione Egocentrica della
persona.
Dove l'Ego non è da
dissolversi o da cancellare, ma solo
da pur i f i care , e spandere ,
sviluppare spiritualmente, semmai
una volta individuato il Falso Ego lo
si cura o si curano i danni da esso
prodotto, in modo tale da
permettere al l ' individuo di
prendere coscienza dell' Io
Universale immanente e quindi di
identificarsi con esso, ma non lo si
cancella.
Quindi da una dottrina in
cui l'Ego è visto come un vestito di
cui liberarsi a quella in cui l'Ego e
da curare, la filosofia del Karma e
della Reincarnazione ha subito uno
stravolgimento interno tale da farlo
spesso sembrare come una
barzelletta che una Verità
profonda. Perché ?
Naturale, l'uomo occidentale
ha rielaborato il concetto di
Reincarnazione a suo uso e
consumo. Partendo dal principio
della Sua Egoisitica esistenza ha
trovato sicurezza e stabilità alla
sua incertezza, utilizzando non
tanto l'anima come strumento di
sviluppo spirituale ma come
strumento per affermare la Sua
Personale esistenza attuale.
Ecco perché di tante
reincarnazioni D.O.C. !
Nell'uomo occidentale non è
più sufficiente la concezione di una
precedente esistenza, ma si rende
necessaria anche una sua Ego
Caratterizzazione: bisogna sapere
cosa faceva, chi era, dove abitava,
quale era la sua vita e come è
morta. Tutte domande la cui
risposta poco importa all'essenza
stessa della dottrina del Karma in
quanto non è l'Ego ma è l'Anima ad
essere immortale, l'ego precedente
è responsabile soprattutto delle
colpe con le quali è l'ego attuale a
dover fare i conti, ma sono e
r i m a n g o n o s e m p r e d e l l e
trasposizioni a prescindere da cosa
come e chi era la persona
precedente.
Forse un altro prelato
commetteva meno colpe di un
contadino ?
Forse una castellana era
meno indecente di una prostituta ?
Forse un cane era meno vigliacco
di uno stolto ?
Naturalmente non sono
queste le questioni reali, ma lo
diventano per molti che vedono
alla reincarnazione come qualcosa
di cui vantarsi. Purtroppo si sono
dimenticati che la Wicca così come
molte altre filosofie moderne, si
basano sul momento attuale e
considerano il corpo-anima come
un b i nom io neces sa r i o e
complementare, e soprattutto che è
nell'oggi l'impegno per il domani e
non nella ricerca di giustificazioni
che provengono dallo ieri la
soluzione per i giorni che hanno a
che da venire.
La chiave per aprire il
proprio futuro non è nel rivivere il
passato ma nel vivere il presente.
eghghghghghghghghghj
8 eghghghghghghghghghj
Il Mito
di Balder Un piccolo saggio su una delle figure più interessanti della mitologia nordica
Sono sempre rimasta
affascinata dalla mitologia
norvegese, in particolar
modo da Balder, figlio del
Dio Odino.
Balder è una divinità
buona e bella, il più saggio, il
più mite e il più amato di tutti
gli immortali.
Molto si è scritto sulla sua
morte, e proprio dalla sua
morte sono usciti molti spunti
in gran parte dei Paesi
europei.
Balder ebbe dei sogni
gravi di minaccia che
sembravano preannunciare la
sua morte. Gli Dei tennero un
consiglio e decisero di
metterlo al sicuro da ogni
pericolo. La Dea Frigg fece giurare
al fuoco e all'acqua, al ferro e a
tutti i metalli, alle pietre e alla
terra, agli alberi e alle malattie e
ai veleni e a tutti i quadrupedi,
agli uccelli e agli animali che
strisciano, che non avrebbero fatto
del male a Balder.
Fatto questo si credette che
Balder fosse divenuto invulnerabile;
gli Dei si divertivano quindi a
scagliarli frecce, a tirargli sassate;
qualunque cosa facessero, non
potevano fargli alcun male e ne
erano tutti felici. Soltanto Loki, il
maligno, ne era scontento; andò
travestito da vecchia da Frigg per
cercare informazioni ed essa gli
disse che le armi degli Dei non
potevano ferire Balder perchè
aveva fatto a queste giurare che
non gli avrebbero fatto alcun male.
Loky chiese se aveva fatto giurare
tutte le cose e ingenuamente Frigg
rispose che ad Oriente del
Walhalla cresce una pianticella
chiamata vischio che le sembrò
troppo giovane per farla giurare.
Allora Loky andò a
Oriente, raccolse il vischio
e lo portò all'assemblea
degli Dei. Ivi trovò il Dio
cieco Hother. L o k y g l i
chiese perchè non avesse
mai tirato nulla a Balder e
Holder rispose che non
poteva vedere dov'era
Balder e poi che non
aveva alcuna arma. Loky
consigliò al Dio cieco di
onorare Balder come tutti
gli altri Dei, gli mostrò
dove si trovasse e gli fece
tirare contro Balder il
vischio che lo colpì, lo
trafisse da parte a parte
e questi cadde morto.
Fu questa la più
grande sciagura in assoluto nella
mitologia norvegese. Presero il
corpo di Balder e lo portarono alla
riva del mare, dove c'era la nave
di Balder.
Gli Dei volevano mettere in
mare e bruciarvi sopra il corpo di
Balder, ma la nave non si
smuoveva. Chiamarono allora una
gigantessa. Essa arrivò cavalcando
un lupo e diede un tale spintone
che il fuoco sprizzò dai rulli di
legno e tutta la terra tremò.
Allora presero il corpo di
di Valeria
eghghghghghghghghghj
9 Balder e lo misero sopra un rogo
funebre sulla sua nave; e quando
la sua sposa Nanna lo vide, le si
spezzò il cuore dal dolore e
cadde morta: così venne messa
anche lei sopra la pira funebre
del marito nella nave e fu acceso
il fuoco.
Il suo grande santuario
sorgeva in riva a una delle baie
del bel fjord di Sogne che
penetrava così profondamente tra
le solenni montagne della
Norvegia, coronate da oscure
foreste di pini e scroscianti e
maestose cascate che si sciolgono
in spuma prima di raggiungere le
tenebrose acque del fjord, qui c'è
il bosco di Balder; una palizzata
chiudeva il gran tempio
che conteneva immagini
di altri Dei ma mai
nessuno venerato come
Balder.
Così profondo è
il sacro terrore con cui i
pagani considerano
quel luogo, che nessuno
ivi ha mai osato far del
male. Le donne nel
tempio avevano cura
delle immagini degli
Dei, le riscaldavano al
fuoco, le spalmavano
d'olio e le asciugavano
con panni..
Gli episodi che
mi hanno colpito sono
due: il primo la raccolta
del vischio, il secondo la
morte e il rogo del Dio.
Forse non è così
azzardato dire che da
entrambi questi episodi nascono
riti annuali celebrati insieme o
separatamente da popoli di varie
parti d'Europa.
Non dimentichiamo, in relazione al
secondo importante episodio, che
da tempo immemorabile i
contadini d'ogni parte d'Europa
hanno usato accendere dei falò in
certi giorni dell'anno.
Vi sono testimonianze
s t o r i c h e d e l M e d i o e v o
sull'esistenza di questi usi e forti
prove intrinseche dimostrano che
la loro origine si deve cercare in
un periodo molto anteriore al
Cristianesimo.
Tra i tanti fuochi quello che
mi è rimasto più impresso è quello
di Beltane. Negli Highlands
cen t ra l i de l la Scoz ia s i
accendevano per il primo maggio
i falò di Beltane. L ' u s o d i
accendere i falò fu continuato in
vari luoghi e le descrizioni di
queste cerimonie fatte da scrittori
del tempo presentano un quadro
c o s ì i n t e re s sa n te d i u n
paganesimo antichissimo che
riferirò con le parole degli autori
stessi. La più ampia di queste
descrizioni è quella lasciataci da
John Ramsay.
"La più notevole delle
feste druidiche è quella di Beltane
celebrata in alcune parti degli
Highlands con straordinarie
cerimonie.
Si celebrava su colline o
alture. I druidi pensavano che
fosse un abbassare Colui che ha
l'Universo per tempio il supporre
che potesse dimorare
in un tempio fatto da
uomini".
Anche nelle
modalità con queste
celebrazioni possiamo
ricondurci a Balder in
quanto chi non
possedeva virtù non
sarebbe stato in
grado di accendere
un falò mentre con il
corpo di Balder, con
tutte le sue virtù, il
fuoco si accese subito.
Analizziamo ora lo
strumento della morte
di Balder, il vischio.
Un passo di
Plinio ci dice che esso
era venerato dai
Druidi. Essi non
stimano nulla di più
sacro del vischio e
dell'albero su cui cresce, purchè
quell'albero sia una quercia.
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
10 eghghghghghghghghghj
LE MUSE NELLA RETE
Le Muse dialogano di Cultura, Magia, Benessere e Gioia di Vivere.
Le Muse, che hanno l'onore e l'orgoglio di accogliere tra i propri membri la grande Phyllis Curott in persona!,
dialogano di Cultura, Magia, Benessere e Gioia di Vivere. Bene accetti articoli sulla Wicca, recensioni di film, opere
teatrali, libri, di argomento esoterico e non, che arricchiscano il nostro "bagaglio" di viaggiatori sui percorsi magici.
Il proprio Libro delle Ombre. Commenti personali, purché di carattere generale, su fatti di Vita, Uomini, Cose
e, perché no!, Gossip…
http://it .groups.yahoo.com/group/lemusenellarete
Ma, a parte questo, servono
delle solvette di quercia per i loro
boschi sacri, e non compiono alcun rito
solenne senza usare foglie di quercia,
così che lo stesso nome di druidi può
e s se r cons ide ra to come un
appellativo greco derivato dal loro
culto per la quercia.
Essi credono infatti che
qualunque cosa cresca su questi
alberi è mandata dal cielo ed è
segno che l'albero è stato scelto dal
Dio stesso. Raramente si trova il
vischio; ma quando si trova lo
raccolgono con cerimonie solenni.
Comunque è certo che il
vischio, strumento della morte di
Balder, è sempre stato colto
regolarmente per le sue qualità
mistiche alla vigilia di mezz'estate
nella Scandinavia, patria di Balder.
Così uno dei due eventi
principali del mito di Balder è
riprodotto nella grande festa
scandinava di mezz'estate.
Ma anche l'altro importante
evento, il rogo del corpo di Balder,
ha il suo parallelo nei falò che
ardono o ardevano in molti Paesi
europei. Il nome di fuoco funebre di
Balder col quale erano conosciuti
questi fuochi di mezz'estate mette
fuori di dubbio la loro relazione con
Balder . Mezza estate era il
tempo sacro a Balder e il poeta
svedese Tegner, ponendo il rogo di
Balder a mezz'estate, può aver ben
seguito un'antica tradizione secondo
cui il buon Dio fosse giunto alla sua
fine prematura nel solstizio d'estate.
Cosa possiamo dedurre da tutto ciò?
Che nel mito di Balder da un
lato, nelle feste di fuoco e nell'uso di
cogliere il vischio dall'altro, abbiamo
le due metà, spezzate e divise, di
un'unità originale.
In altre parole possiamo
asserire che la morte di Balder ci
spiega il motivo per cui ogni anno si
ardesse un rappresentante del Dio, e
si tagliasse il vischio con cerimonie
solenni.
La storia della tragica fine di
Balder ha formato il testo del
dramma sacro che si rappresenta
ogni anno come rito magico per far
splendere il sole, crescere gli alberi,
prosperare i raccolti...
11
“ I l C i r c o l o d e i T r i v i “
presenta
Percors i Pagani
Dallo Sciamanesimo alle Dottrine Esoteriche
- Corso Wicca Avanzato -
E’ nel paganesimo e nell’esoterismo che
affondano le radici della nostra spiritualità di
wiccan. Questo cammino si propone di riscoprire
queste radici partendo da quegli elementi
sc iamanici che hanno caratter izzato
successivamente il paganesimo celtico e
mediterraneo per portarci, attraverso il pensiero
sviluppato dalle culture pagane, ad approdare
al “rituale” inteso come momento di realizzazione
spirituale e alla sua riformulazione nel mondo
contemporaneo a livello psicologico, culturale e
spirituale.
Il corso ci condurrà alla pratica avanzata e
alla meditazione del mondo archetipico della
cultura pagana che riemerge nella Wicca, un
percorso misterico ed iniziatico, carico di
suggestioni.
Il corso è rivolto a coloro che possiedono
già le basi e sono già avviati sul cammino della
Wicca e del paganesimo, verranno approfondite
alcune tecniche di base e quegli aspetti della
Wicca legati alla tradizione misterica ed
esoterica occidentale.
Calendario :
I incontro: mercoledì 13 aprile
II incontro: mercoledì 20 aprile
III incontro: mercoledì 27 aprile
IV incontro: mercoledì 4 maggio
V incontro: mercoledì 11 maggio
VI inontro: mercoledì 18 maggio
Presso : Libreria Stregata Via San Bernardino 15/c Bergamo Informazioni 035/230494 - Serata di presentazione (ingresso libero) venerdì 1 aprile 2005 ore 20.45
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
12
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj Il Circolo dei Trivi ed Athame sono orgogliosi
di presentarvi :
Trivia 2005 è il momento culminante delle
attività del Circolo dei Trivi per il 2005.
Non sarà solo una conferenza a cui
parteciperanno Nomi conosciuti come :
Laura Rangoni
Chicca Morone
Tomaso Kemeny
Angelo Tonelli
e persone a noi più vicine :
Cronos
Ossian
Gabriel
ma a questi si aggiungeranno altri Nomi, per
così dire “famosi” del panorama Neo-
Pagano.Ma andiamo a vedere un po’ più da
vicino cosa sarà TRIVIA 2005.
TRIVIA 2005 innanzitutto sarà una conferenza
completamente gratuita che si svolgerà a per
un’intera giornata a Milano Sabato 25 Giugno.
Ma per ulteriori informazioni di questo genere
vi rimandiamo all’indirizzo :
t r i v i a 2 0 0 5 @ a t h a m e . i t
Tornando a quello che è il contenuto di TRIVIA
2005 oltre ad essere una conferenza con
esperti in diversi campi dalla filosofia alla
storia, dalla Poesia alle Terapie Naturali. Lo
scopo che TRIVIA 2005 si pone è quello di
permettere un incontro tra le radici pagane
d’Europa e la realtà dell’uomo moderno. Tre
sono i percorsi, da cui anche il nome che
contraddistingue l’evento.
La Via Celtica La Via Classica La Via Pagana
Ma l’idea di base è che questi tre percorsi
i d ea l i po s sa no i n con t ra r s i n e l l a
c o n t e m p o r a n e i t à a t t r a v e r s o l a
sopravvivenza di simboli e di tradizioni che
si sono coagulate in quello che oggi
chiamiamo Neopaganesimo.
Un progetto certamente ambizioso il quale
rappresenta un punto d’arrivo importante
per tutti noi che apparteniamo e sentiamo
questa realtà come nostra. Vi aspettiamo.
13 eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
25 Giugno 2005 , M I LANO
14 di Uriel
Quest ’ u l t imo decennio
sembra segnare una crescita
esponenziale dell’interesse verso la
wicca e le sue manifestazioni
r i tuali , soprattutto fra gl i
adolescenti.
D a a p p a n n a g g i o
segreto di pochi adepti o di
solitari ereditieri di antiche
saggezze campagnole, la
wicca (o moderna stregoneria),
che trae in sé richiami e
contaminazioni derivanti dalle
più disparate culture religiose,
sembra aver messo il piede
s u l l ’ a c c e l e r a t o r e d e l l a
diffusione di massa e, passo
dopo passo, anno dopo anno,
raccoglie sempre più consensi
per via della semplicità che sta
alla base della propria
concezione del divino.
La wicca nasce dalle
brillanti intuizioni di Gerald
G a r d n e r , i d e a t o r e
d e l l ’ o m o n i m a t r a d i z i o n e
(“gardener iana” ) , i l qua le
combinando elementi propri della
cultura stregonesca inglese, e in
particolar modo del mondo
druidico, con caratteristiche
filosofico-religioso-spirituali tipiche
di culture a noi lontane -quali
quelle orientali- ha conquistato in
breve tempo, subito dopo il
secondo confl i tto mondiale,
numerosi consensi tra il popolo
americano.
Del resto è piuttosto facile
comprendere come una religione
completamente agli antipodi
rispetto al cristianesimo abbia
attecchito in primo luogo in
America, patria del liberalismo,
dove le influenze del cattolicesimo,
in part icolare, sono state
sicuramente minori rispetto che in
Europa; quest’ultima, da sempre
roccaforte e patr ia del la
cristianità, è stata certamente più
restia ad un tipo di religiosità così
“sconvolgente” ma allo stesso
tempo così antica.
Le maglie del cattolicesimo,
in modo particolare, hanno
imbrigliato la mente della gente, e
attraverso stratificazioni culturali e
“terapie del terrore” hanno
allontanato dal popolo la cultura
i nd igena c he
v e n e r a v a l a
Grande Madre.
N o n
d o b b i a m o
dimenticare, però,
c h e l ’ a n t i c a
s t r e g o n e r i a ,
re s iduo de l le
religioni pagane
celtica, romana,
greca ed etrusca
in base alla
l o c a l i z z a z i o n e
geografica, è
sopravvissuta al
c r i s t i a n e s i m o
s c e n d e n d o a
compromessi e -
confondendosi con rituali e feste
tipiche della nuova religione- ha
preso dimora nelle credenze
contadine.
E’ necessario inoltre considerare
come possibile e ulteriore fattore
che ha permesso l’attecchimento di
questa nuova religione antica
quanto i l mondo, le basi
democratiche e di assoluta libertà
su cui poggia la costituzione
eghghghghghghghghghj
WICCA Tra gioco e fede, la diffusione della “Religione della Natura”
eghghghghghghghghghj
15 a m e r i c a n a : n o n b i s o g n a
dimenticare, infatti, che i primi
insediamenti nel nuovo continente
erano costituiti per lo più da
protestanti costretti a fuggire per
salvare la propria vita da un
mondo cattolico che li perseguitava
e li considerava adulatori del
demonio, oltre a tutte le vicende
storiche che hanno portato
all’affermazione precoce, rispetto
alle altre nazioni del mondo, della
propria libertà ed indipendenza.
Ma perché accet tare
passivamente le tradizioni wiccane
provenienti dal nuovo mondo senza
considerare i nostri substrati
religiosi pagani assolutamente
compatibili con il modo di vedere il
mondo da parte del wiccanesimo?
Credo che adesso sia l’ora
d i d i re ba s ta a que s ta
“americanizzazione” esasperata, a
questa globalizzazione sterile e
infruttuosa, e vivere una religione
così splendida alla luce della
nostra preesistente cultura pagana,
elemento di sicuro arricchimento.
Altro elemento che ha
contribuito enormemente alla
d i f f u s i o ne de l la wi cca è
sicuramente la propensione,
almeno di alcune tradizioni, per la
venerazione più della Dea che del
Dio, accantonando così anche le
radici stesse da cui trae spunto
tutto il mondo wiccan. Questo
ha fatto sì che la wicca divenisse
un’icona portavoce del mondo
interiore di numerose femministe
che la contrapponevano ad una
r e l i g i o n e a c a r a t t e r e
prevalentemente maschile come
quella cattolica.
Ma questo risveglio dello
spirito, la necessità di un contatto
più intimo con la natura, con gli
archetipi che stanno alla base di
ogni religione naturale, dalla più
antica alla più moderna, poggia
realmente su un crescente amore
ed interesse per l’antica religione o
è solo l’estrinsecazione di un
fenomeno di costume che sta
invadendo a ritmo incalzante
questo mondo di modernità
alienante?
Indubbiamente, fin dalla
notte dei tempi, l’uomo -per sua
natura- è sempre stato affascinato
dall’ignoto, da ciò che non riusciva
e non riesce tuttora a spiegare e a
comprendere con le sole forze
dell’intelletto. In queste circostanze
in cui emozioni forti e contrastanti si
mescolano, si confondono e
diventano un tutt’uno, l’essere
umano ricorre alla propria fede
per abbracciare il concetto
dell’infinità del divino e dell’anima
del mondo (spero proprio che sia
u n a f e d e r a z i o n a l e e
“sperimentale” e non la classica
fede passiva di cui si sente spesso
parlare).
L’uomo apre gli occhi verso
un mondo di energia, ed è proprio
ciò che la wicca fa continuamente:
allargare la mente per giungere al
contatto con la Grande Madre e il
Possente Padre di tutte le cose,
percepire le loro manifestazioni più
sottili ed eteree e comprendere che
ogni forma di esistenza, dalla più
piccola alla più grande, da quella
che noi reputiamo più utile alla
meno utile per i nostri bisogni,
dalle pietre agli animali che
abitano questo splendido pianeta,
è impregnata dell’energia vibrante
di luce che il Dio e la Dea,
archetipi primordiali del concetto
dell’opposto che sta alla base
della natura, emanano sul creato.
La wicca apre le porte di un
mondo di splendidi colori dove
ancora l’uomo d’oggi, nel turbine
violento di modernità che investe
corpo e mente, può placare
quell’anelito di infinito, quel divario
tra divino e terreno che,
probabilmente, ancora molte
culture religiose non riescono a
colmare.
Credo che sia stata proprio
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
16 questa la forza che ha animato la
d i f fus ione de l la wi cca i n
quest’ultimo decennio: l’aver
ricondotto l’uomo alla semplicità
del contatto con la realtà, divino
compreso.
Questa è sicuramente una
forma di religiosità, un modo di
concepire il tutto, che colpisce in
modo particolare persone dotate
di un’originale sensibilità spirituale.
Ma sempre più spesso si assiste ad
orde di ragazzini deliranti che,
affascinati dall’apparato rituale
tipico della religione wiccana,
cercano rifugio dalle proprie
insicurezze e frustrazioni nel senso
del mistero di cui la wicca è
pregnante e nella
r i t u a l i t à
che ne
sostiene le
i m p a l c a t u r e
teologiche.
Così questo
meraviglioso modo di
vivere viene spesso a
p e r d e r e l e
caratterizzazioni spirituali
tipiche della religione per
passare da un interesse che
coinvolge l’animo, il richiamo alle
radici più profonde dello spirito,
ad un interesse incentrato
soprattutto sulla componente
esoterico-magica che, estrapolata
dal proprio contesto religioso,
p e r d e c o m p l e t a m e n t e d i
significato.
Non è raro, infatti, trovare
ragazzini con una visione un po’
distorta della realtà wiccana,
convinti che il senso della magia
doni loro potere e riscatto da una
vita che non rispecchia esattamente
quello che vorrebbero.
Sono spesso infatti giovani
timidi, con difficoltà a socializzare,
ma non per questo dei disadattati:
cer cano semp l i cemen te d i
compensare le innumerevoli
carenze esistenziali che affliggono
la loro vita immergendosi in quello
che, a loro modo, è un gioco
capace di donargli il controllo sulla
vita stessa.
Credo che la co lpa
maggiore di questa visione
aberrante del mondo wiccano
sia attribuibile ai mass
media che
pe rme t tono
agli adolescenti di
oggi, forse un po’ troppo
superficiali nel loro modo di
dialogare col divino, di cogliere
semplicemente la wicca come
pratica magica.
Contribuisce enormemente il
telefilm “Streghe” (carino e
divertente, ma pur sempre frutto di
fantasia), che alimenta in modo
i n c o n t r o l l a t o l a f e r v i d a
immaginazione dei ragazzi d’oggi
e permette loro di credere che la
magia sia scevra da un senso
religioso e che esistano realmente i
famigerati “poteri magici”.
Vorrei però precisare che i
media, e tra questi anche il telefilm
sopraccitato, hanno contribuito alla
enorme diffusione del wiccanesimo
portando alla luce un senso
religioso che era scomparso e che
si era mescolato a credenze
popolari o che era rimasto integro
soltanto in rari casi.
Il problema serio, non è
dunque il canale di comunicazione
che ha viziato il messaggio
primitivo della wicca, ma
l ’an imo con cu i g l i
adolescenti si affacciano
ad una religione tanto
s emp l i c e q ua n t o
complessa.
B i s o g n a
ricordare loro
che la wicca
non è solo un
insieme di
formule magiche,
i n can te s im i , poz ion i e
coreografici rituali; non si diventa
streghe come Morgana o
m a g h i c o m e
Mer l i no
o il più
m o d e r n o
Harry Potter,
appartenenti
solamente al
regno fantastico delle fiabe, ma è
la chiave per raggiungere
l’armonizzazione dell’uomo con la
natura, con i ritmi del sole e della
madre luna, con le energie del
creato e le vibrazioni dell’universo;
è insomma la ricerca perenne del
divino che adesso, come all’alba
della civiltà, trova realmente il suo
vero contatto.
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
17 eghghghghghghghghghj
di Gariel
“Il mondo è mutato. Un tempo un
viaggiatore, se aveva volontà e
conosceva qualche segreto, poteva
avventurarsi con la barca nel Mare
dell’Estate e giungere non già a
Glastonbury dei monaci, ma all’Isola
Sacra di Avalon; allora le porte tra i
mondi fluttuavano con
la nebbia e si aprivano
a l v o l e r e d e l
viaggiatore. Perché
questo è il grande
segreto, noto a tutti gli
uomini colti del nostro
tempo: con il nostro
pensiero, noi creiamo
giorno per giorno il
mondo che ci circonda.”
Le Nebb ie d i
Avalon, M. Zimmer
Bradley, Prologo
La te c no log ia
domina il nostro
p i a n e t a . O
quantomeno la parte
di pianeta che noi
chiamiamo nostra, ossia
il mondo occidentale.
La spiacevole verità è che noi
siamo assolutamente dipendenti,
per il nostro stile di vita, da un
numero spaventosamente alto di
apparecchi elettronici e meccanici,
d i cui pochi ss imi f ra noi
comprendono il funzionamento. Gli
elettrodomestici ci sono, qualcuno li
fa ed è in grado di ripararli, e
tanto ci basta.
In questo probabilmente Julius
Evo la aveva v i s to g iu s to
avvertendo che l’evoluzione
tecnologica e l’estensione del
dominio tecnico dell’uomo sulla
na tu ra sono i nve r samen te
proporzionali alle capacità
pratiche del singolo uomo:
insomma, sebbene come razza
abbiamo fatto passi da gigante, la
verità è che, al di fuori del nostro
ambiente protetto cittadino, la
maggior parte di noi singoli
individui non sarebbe in grado di
sopravvivere neppure per qualche
giorno.
Lungi da me a questo punto
voler criticare il progresso
tecnologico: già tanto
inchiostro è stato sparso da
altri per mettere in guardia
contro di esso e contro i
rischi del correlato processo
di massificazione. Al singolo
sta la scelta della risposta a
q ue s t o p r eo c c upan te
fenomeno, una risposta che
cerchi un compromesso fra la
necessità di inserirsi nella
comunità civile, senza
utopiche fughe nella natura,
e l’altrettanto pressante
necessità di conservare una
dimensione di contatto con la
Terra e il nostro corpo al di
là di ogni influenza
tecnocratica. Probabilmente
una d imens i one c he
potrebbe ben essere definita,
senza paura di esagerare, di
libertà originaria, autarchia,
l’avrebbe chiamata qualche
filosofo greco.
Vorrei mettere in rilievo invece
un altro ordine di considerazioni,
La Magia nell’Era
della Tecnocrazia
Riflessioni sulla Magia ai giorni nostri, tra ricerca delle radici e modernità
eghghghghghghghghghj
18 connesso, ovviamente , al la
citazione da Le Nebbie di Avalon di
cui sopra e alla magia. Ossia come
il peso che la tecnologia esercita
sulla percezione delle nostre
proprie possibilità di azione limiti,
secondo me, il nostro potenziale
magico.
L’idea metafisica che và
richiamata è proprio la
visione ermetico-magica
secondo cui, come dice
Morgana, il nostro pensiero
crea giorno per giorno il
mondo che ci circonda. Ora,
la Bradley che mette in
bocca queste parole alla
protagonista del romanzo,
non si sta riferendo ad una
concezione ordinaria, l’uomo
come artefice della sua vita.
Nella fase in cui scrisse
questo libro l’autrice era
un’esoterista, e per la
precisione fedele agli
insegnamenti di Dion
Fortune. Dunque quel
pensiero che crea il mondo,
và inteso in un senso forte,
assolutamente ontologico: il nostro
pensiero (in senso lato, pensiero
comprende: volontà, istinto,
credenze, concezioni, idee,
convinzioni, percezioni, intuizioni e
tutte le sfumature del mentale) è
reale e plasma la realtà esterna
perché, in un’ottica occulta, c’è un
continuo trapasso fra le due
dimensione che non sono che due
aspetti di una medesima realtà
unica.
A questo punto mi ricollego ad
un altro testo, un libro che stavo
leggendo l’altro giorno: Out of the
Shadows di John Coughlin, una
difesa appassionata del valore
dell’oscurità e del dark paganism.
La seconda parte di questo libro
espone una sintetica teoria della
magia. L’autore, dopo averci dato
qualche definizione, ci parla della
prima legge, quella che lui chiama
la Legge dell’Azione che, riassunta
nei minimi termini, dice questo: è
inutile sprecare energie psichiche
per cercare di far scattare col
nostro potere magico l’interruttore
della luce, quando basta fare un
passo fisico e allungare la mano.
In sostanza quel che qui ci sta
dicendo Coughlin è che se c’è un
modo ordinario e poco dispendioso
per ottenere un risultato la nostra
magia non funzionerà. La necessità
è il carburante che fa girare i
nostri incantesimi e la magia, anche
in caso di necessità, non è mai un
sostituto di un’azione ordinaria, ma
sempre e soltanto un coadiuvante.
Questo perché, se c’è davvero
l’intenzione di ottenere un risultato,
faremo tutto il possibile per
ragg iunger lo ; lanc ia re un
incantesimo di prosperità per poi
sedersi sulla sedia ad aspettare
con le mani in mano, oppure
svolgere un rituale di guarigione
senza andare dal
medico, sarebbe una
c o n t ra dd i z i o ne i n
t e r m i n i , p e r c h é
significherebbe che non
c’è una vera intenzione,
un vero desiderio, che
non si è disposti ad
impegnarsi al massimo
per conseguire lo scopo
prefissato.
Prendiamo per buona
questa legge, anche se
ci sarebbe molto da dire
sulla distinzione fra un
praticante esperto e un
novizio. Immagino che
comunque abbiate
intuito dove voglio
andare a parare. E’
s t a t o l ’ e s e m p i o
dell’interruttore a farmi comparire
un grosso punto di domanda in
testa: supponiamo che io, metti per
via di una paralisi, non sia in grado
di muovermi e che abbia la
necessità vitale di accendere la
luce…in questo caso la Legge di
Azione vale ancora o no? Ossia,
ponendo la domanda in altri
t e r m i n i : è s o g g e t t i v a o
intersoggettiva? Mi spiego meglio: i
limiti della mia magia dipendono
dai limiti delle mie capacità oppure
dalle capacità umane in genere o
in un certo periodo storico? Gli
incantesimi di guarigione erano più
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
19 efficaci quando non c’erano
farmaci? La telepatia, intesa come
capacità magica, era più diffusa
quando non c’erano telefoni? La
chiaroveggenza era più normale
quando non c’erano televisori e
telegiornali?
Io credo che la risposta sia
affermativa. Se, per un’assurda
ipotesi, noi precipitassimo in un
ipo te t i co med ioevo cau sa
cessazione del funzionamento della
t e c n o l o g i a
planetaria, credo che
i limiti del potere
magico dell’umanità
di sposterebbero
considerevolmente più
in là. E’ ovvio, non
posso dimostrare
questa tesi, è una mia
personale credenza,
ma la r i tengo
meritevole di essere
meditata.
U n ’ a l t r a
conseguenza, ancora
più interessante, è che
se molte persone non
credono nella magia,
diventa molto più
d i f f i c i l e
esercitarla….paradossalmente
proprio per le leggi della magia
stesse!
E’ un po’ come per gli spiritisti
dell’ottocento, che dicevano di non
voler increduli alle loro sedute
perché gli effluvi di costoro
avrebbero reso impossibile la
manifestazione del defunto. Certo,
con una buona scrollata di spalle e
senza neppure troppo cinismo si
potrebbe dire che la ragione è che
è più facile abbindolare con trucchi
chi già è convinto della verità del
soprannaturale.
Se però ragioniamo secondo
l’idea che il nostro pensiero e le
nostre credenze costituiscano il
mondo in cui viviamo, ecco che
l’interdizione degli spiritisti ai
miscredenti diventa quantomeno
plausibile – chiaro, bisognerebbe
sempre distinguere i ciarlatani dai
medium veri.
E se estendiamo queste
considerazioni dalla nostra buia
stanza per gli spiriti su scala
planetaria si arriva alla conclusione
che, forse, in occidente abbiamo
poca magia perché pochi credono
che ci sia.
Ma, ci si domanda, perché c’è
comunque quella poca? Immagino
perché anche il nostro pensiero
inconscio influenza il mondo e, sotto
la scorza di razionalismo, non c’è
persona che non tema i l
sovrannaturale e, in circostanze
particolari, non sarebbe disposto
ad ammetterne l’esistenza.
Mi rendo che queste sono
speculazioni veramente campate
per aria…ma, bisogna ammetterlo,
almeno plausibili. Trovo stimolante
domandarsi fin dove possano
giungere i nostri incantesimi in un
mondo con credenze
diverse. Credo che i
resoconti che ci giungono
dagli esploratori sugli
sciamani delle tribù
primitive o le leggende
sui fantastici poteri degli
yogin o dei lama
tibetani possano darci
un vivace quadro di un
occidente alternativo.
Non credo che un mondo
del genere sia mai
e s i s t i t o d a n o i .
L’importante, più che
cercare perdute civiltà
dotate di favolose
conoscenze arcane, più
che rivolgersi al passato,
l’importante è guardare
in avanti, al futuro.
Coloro che praticano la
magia debbono, secondo me,
imparare a pensarsi non come
eredi di una tradizione immutabile,
ma come scopritori, esploratori,
innovatori : la magia deve
innovarsi, mettersi in comunicazione
con la cultura accademica e la
società di massa, uscire dal suo
mondo autoreferenziale e privato,
per assumere il suo posto, legittimo,
all’interno del nostro mondo.
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
20 eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
21
La moda della
Wicca
di Cronos
Non c’è dubbio che la Wicca sia
diventata anche una moda, in
particolare tra i giovani e gli
adolescenti, il mercato nostrano si è
appropriato della Wicca e l’ha
utilizzata in parte come fonte di
guadagno. Dopo la pubblicazione
di “Wicca” di Scott Cunningham,
dei testi di Phyllis Curott e
sop ra t t u t t o d i S i l v e r
RavenWolf, la Wicca è
d i v e n t a t a u n
fenomeno d i
consumo. L e
“giovani streghe” si
sono fatte strada attraverso
oli, unguenti e pozioni, e attraverso
una foresta di autori e di testi
pubblicati, la gran parte pessimi.
Diciamoci la verità, dei testi
pubblicati in Italia sulla Wicca se
ne salvano davvero pochi e non
potevamo aspettarci che la Wicca
crescesse se non come una moda,
data la mancanza totale di
spessore della maggior parte delle
pubblicazioni.
Passi Scott Cunnigham con
“Wicca: guida per il praticante
solitario”, ma il resto dei libri di
questo autore sono soltanto delle
ripetizioni e rimasticazioni dello
stesso tema, lasciando stare le
enciclopedie su erbe e pietre con
informazioni che si possono trovare
benissimo comprando i libri di
Harry Potter e divertendosi di più.
Silver RavenWolf ha fatto
sicuramente una grande opera con
“Giovani Streghe”, sventolando
davanti ai teenagers la possibilità
d i fare
i n n a m o r a r e
perdutamente il compagno di
banco o d i sa l va r s i da
un’interrogazione recitando una
formula magica (malgrado tutto è
“bello” per un ragazzino pensare
di poterlo fare, per questo spesso
ci riescono davvero!) e tuttavia
fornendo tra uno scongiuro e una
simil-fattura anche gli elementi di
base della Wicca, però non
possiamo digerire “Il calderone
magiko” (con la k!), e tutte le varie
enciclopedie di incantesimi dalla
prosperità alla fortuna fino
all’amore… ma che noia!
Non possiamo non guardare
con sconforto a un libro come
quello di Dorothy Morrison “L’arte
d e l l a s t r e g a ” s e n z a
rimpiangere “Il dominio della
magia nera” (tranquilli il vero titolo
era “Mastering Witchcraft”, ma
quando c’è la magia nera la gente
compra di più) di Paul Huson che
forse non è un wiccan, ma almeno
scrive bene ed è ironico, e
rimpiangiamo “Il libro segreto
delle arti magiche” (titolo originale
“A grimoire of shadows”, ma
nell’ignoranza generale le arti
magiche vendono di più dei
grimori) di Ed Fitch, un gardneriano
di seconda generazione,
traduzione che deve essere stata in
realtà una svista del curatore della
collana…
A costo di essere definito
“adepto” non posso che dire che i
due libri di Phyllis Curott “Il
sentiero della Dea” e “L’arte della
magia” restano ancora delle
piccole perle nel panorama
italiano che riescono quantomeno
ad avviare un “discorso” sulla
Wicca (che sia un discorso serio o
meno lo si valuterà dai “risultati”),
così come dobbiamo rendere
eghghghghghghghghghj
Confronto con la realtà editoriale Italiana che tratta di Wicca & Co.
eghghghghghghghghghj
22 omaggio a “La danza a spirale” di
Starhawk, anche qui forse un
errore editoriale, perché a
giudicare dai libri usciti in questa
stessa collana, delle sciocchezze
(non voglio usare parolacce) della
portata di “Giovani Dee”, non
possiamo che trarre questa
conclusione, l’ultima eccezione è
Raymond Buckland “Il libro delle
streghe” che pur non essendo forse
particolarmente originale, almeno
per chi ha letto i testi
inglesi, fa una
bella summa delle
pratiche Wicca e
insegna ai meno
fantasiosi come cucirsi
una veste.
Ma sfogliando
nelle liste dei libri sulla
Wicca c’è da avere una
sincope quando si vede tra
Marie Bruce e Monte Osuna anche
“Il libro delle bacchette magiche”
c o n b a c c h e t t a a l l e g a t a
naturalmente pronta per l’uso.
Siamo forse partiti un po’
male, ma avremmo voluto sperare
che gli autori italiani sull’onda dei
te s t i amer ican i avrebbero
quantomeno corretto il tiro… ma
restiamo delusi perché non esiste
ancora una formulazione della
Wicca propria del nostro paese e
la maggior parte degli autori
italiani hanno contribuito ad una
commercializzazione ancora più
drastica della Wicca con copertine
dove ci viene detto come diventare
“veri wiccan” e questo la dice
lunga su quanto abbia capito
l’editore (auspichiamo che l’autore
non abbia potuto dire nulla sulla
copertina) della stessa, cioè
assolutamente nulla.
Ma questo non è bastato,
perché molti annusando l’odore di
arrosto che arrivava dal piatto
della Wicca, hanno pensato di
cucinare anche il bollito, e come si
s a ,
l a
g a l l i n a
vecchia fa buon brodo
e quindi qualche rapace si è
g e t t a t o s u l l a s t r e g h e r i a
tradizionale. Non trovandola
perché la gallina è davvero
vecchia e quindi l’esperienza l’ha
resa furba, hanno pensato di usare
il primo pollastro che passava per
le mani.
Tutto questo solo per dirci
che naturalmente la stregheria,
reinventata su ricerche che hanno
più il sapore della fantasia che
quello della tradizione, che
praticano loro è molto più antica
della Wicca e per proporci poi
rituali e pratiche che sono
solamente rimasticazione della
Wicca.
Cose già viste oltreoceano,
dove quantomeno hanno più
fantasia e che in un certo senso ci
f a n n o g u a r d a r e c o n
ammirazione a Raven Grimassi,
primo a tentare un’operazione del
genere, autore americano di
presunte origini italiane, che ha
proposto una revisione della Wicca
in chiave di stregheria italiana
tradizionale, affermando di
discendere da una famiglia di
s t r e g h e e r e d i t a r i e e
r i p r o p o n e n d o
l ’ a n t i c o
sapere, pare
natura lmente
che s i s ia
inventato tutto. I
libri usciti in questi
ultimi tempi sulla
stregheria tradizionale
sono sostanzialmente
una scopiazzatura di
questa vecchia idea,
inventarsi una stregheria
italiana andando poi a
parare su consacrazione del
cerchio, invocazione dei quattro
Guardiani, pentacoli e tutta la
serie dei rituali wiccan spesso
malamente riadattati.
Davanti a tutto ciò ci
chiediamo come sia possibile che in
Italia autori come i coniugi Farrar,
Doreen Valiente, Vivianne Crowley,
Christopher Peznack, ma anche Z.
Budapest, Ellen Cannon Reed e lo
stesso Gardner non vengano
pubblicati, davvero le case editrici
del settore considerano i loro
lettori incapaci di leggere libri che
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
23 non parlino solo di incantesimi o del
trucco migliore per una strega?
Si, la Wicca in Italia è per
adesso ancora una moda, una
moda che genera naturalmente
altre mode… quella della
stregheria a suon di “Io sono più
tradizionale di te”, “Io sono più
vecchio” ecc., ecc., che ci fa un po’
sorridere perché la tradizione è
una cosa e la fantasia è invece
tutt’altra cosa, ma anche una nuova
moda che oggi si va diffondendo,
un’abitudine forse ancora più
perniciosa, quella di
dichiararsi
“ n o n -
wiccan”.
Le mailing
list, i forum,
i convegni e
le feste wiccan
s o n o i n f a t t i
popolati da un
nuovo genere di non-
omologati, i “non-
wiccan”, è sempre più
facile vedere che attorno
alla Wicca gira un cosmo di
persone che da una parte (e forse
a ragione viste le pubblicazioni)
vede la Wicca come appunto, una
cosa troppo di moda. Del resto
streghe di vario genere sono
impazzate (e impazzite) ormai sui
giornali e alla TV, fornendoci un
esempio di tutto ciò che non si deve
fare. Io stesso sono tentato ogni
tanto di definirmi semplicemente
pagano per non essere scambiato
per qualche cialtrone di turno che si
è spacciato per vero wiccan o
peggio per strega in carriera!
Ho amici che già lo fanno e che pur
praticando rituali wiccan, pur
facendo parte di una coven wiccan,
pur seguendo la teologia (o
tealogia) b a s i l a r e
d e l l a
Wicca,
s i
definiscono dei “generici pagani”!
E’ sicuramente possibile che
a poco a poco, pur continuando a
legere libri sulla Wicca, pur
praticando secondo gli elementi
comuni alla Wicca, gli wiccan
diventeranno tutti dei non-wiccan
per non omologarsi troppo o
peggio ancora per “imbarazzo”:
saremo l’unica religione che avrà
sfidato l’aristotelico principio di non
contraddizione per cui A (wiccan) e
non A (non – wiccan) coesisteranno
perché i non – wiccan saranno in
realtà wiccan.
E’ davvero questa la sfida
di questa spiritualità?
Affondare la lama nel
cuore della logica
aristotelica che ha già i suoi
guai tra l’altro? O forse non
dovremmo cominciare a
riconoscere che a fianco dei vari
animali da circo che infestano la
Wicca e dei vari pagliacci che non
risparmiano neanche il paganesimo
in generale, può esistere un
“discorso” su questa religione che
sia intelligente, sufficientemente
in tel l igente da
consen t i re agl i
Wiccan di non
vergognarsi, almeno
nel loro ambiente di
essere tali, e non
dov remmo fo r se
i n c o m i n c i a r e a
“protestare”?
N o n è
necessario in questo
senso indicare chi può o
non può essere wiccan,
ognuno può valutare e
sentire quello che sente
dentro e trovare la sua
dimensione di strega e
stregone, ma deve fare in modo
che i giullari di corte (e ogni corte
che si rispetti ne ha) vengano
riconosciuti come tali, molto
divertenti, ma solamente dei
giullari.
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
24 di Laugha
Quattro chiacchere
con il Druido. . .
Una veloce intervista ad Ossian, sul Druidismo ed il vivere moderno del Paganesimo.
Buongiorno Ossian, ti ringrazio
per questa partecipazione. Noi ci
siamo incontrati la prima di quelli
che sono i nostri percorsi, saresti
disposto a raccontarmi la
tua storia ? Vai pure...
Mi sono sempre interessato
di esoterismo e magia fin
da giovane eta' in quanto
una delle mie nonne era una
guaritrice di campagna e mi
ha trasmesso molte di quelle
nozioni arcaiche e contadine
che spesso fluivano in
preghiere e particolari
rtuali magici.
Passate tutte le fasi
dell'evoluzione magica (7-
14 21) circa una decina di
anni fa mi sono avvicinato
al mondo dei Celti e
sopratut to a l la loro
spiritualita', fondando il
Branco dell'Anticaquercia
ed iniziando tutte le attivita'
ad esso connesse, come la
Festa di Beltane, i l
convegno sulla Stregoneria e
Wicca e la pubblicazione di Vento
tra le Fronde la nostra rivista
trimestrale di cultura celtica e
antica tradizione(religione).
Mi occupo anche da piu' di
venti anni di musica dove ho
iniziato con un genere molto
estremo a disegnare concetti di
paganesimo nelle liriche dei brani
degli Opera IX.
Dopo numerosi viaggi in tutta
l'Europa mi sono sempre piu'
avvicinato ad un particolare
percorso spirituale che poi si e'
evoluto pian piano nel Druidismo
moderno.
Oggi insieme alla mia
famiglia gestisco la bottega
del l 'Anticaquercia dove ho
trasformato una parte della mia
magia in oggetti tangibili nelle loro
forme ed armonie destinate a tutte
quelle persone sensibili alla vecchia
tradizione, in pratica lavoro con
l'emozionalita' dei simboli.
Ora grazie
anche al supporto e
a l l ' a l l ea nza d i
preziosi ed unici
am i c i m i s t o '
o c c u p a n d o
maggiormente per
l'organizzazione e
l'informazione del
mond o pagano
nostrano.
Questo in breve......
Ok, credo che molti
dei nostri lettori
potrebbero essere
i n t e r e s sa t i a d
approfondire un
argomento di cui si
vocifera tanto ma di
cui concretamente si
discute poco, il
Druidismo. Potresti
darcene un profilo veloce ?
Parliamo di Neo- Druidismo
naturalmente, anche se per facilità
di comunicazione si omette quasi
sempre il Neo.
Sappiamo bene che della
vecchia tradizione druidica e'
rimasto ben poco ed e' tutto
ammantato da una nebbia storica,
eghghghghghghghghghj
Ossian
eghghghghghghghghghj
25 il movimento più o meno si ispira
maggiormente a quello che le
saghe medioevali ci hanno
tramandato tramite i
canti dei Bardi.
Storicamente
gli autori classici
come Cesare, Plinio il
vecchio , Pomponio
Mela o Tacito ci
hanno dato un'idea
vaga di quello che
potevano essere i
Druidi, si parla di
sacerdoti e di maghi
ma anche di giudici e
consiglieri politici ma
la maggior parte di
questi scritti sono di
parte in quanto
sappiamo benissimo
che i conquistatori
r o m a n i h a n n o
c a n c e l l a t o l a
tradizione druidica primordiale.
Con i l Romant i c i smo
troviamo personaggi come John
Toland che fondò in Inghilterra il
primo Bosco dell'ordine druidico
più antico ancora esistente, come
non menzionare Edward Williams,
che si ribattezza con il nome
bardico di Iolo Morgannwg e
fonda la prima gorsedd di bardi
inglesi raccogliendo nelle Bardass
l'ipotetica tradizione dell'antico
sistema Bardo-druidico della gran
Bretagna, naturalmente gli storici e
gli accademici si sono scagliati
contro questi personaggi che
secondo il loro punto di vista
avrebbero con t ra f fa t to e
reinventato una tradizione per loro
morta e sepolta ma non hanno mai
preso in considerazione il potere
della poesia, dell'ispirazione e del
sogno che questi personaggi hanno
in parte trasmesso.
Parliamo di Druidismo e
quindi anche di un certo tipo di
magia che principalmente cerca di
correlazionarsi con gli spiriti dei
nostri antenati e dei luoghi in cui
viviamo la nostra esistenza ed e'
quindi normale ricevere un
collegamento di tipo medianico e
onirico dove tramite simboli e
messaggi si può ritornare ad una
spiritualità antica.
Ma se non si ha fede nel
proprio cammino spirituale saranno
sempre argomenti che non
porteranno a nessuna conclusione e
sia Druidi che storici continueranno
a rimanere indiscutibilmente
ancorat i ognuno al la sua
convinzione.
Oggi il Druidismo e'
notevolmente mutato dalle sue
origini storiche, sono nati diversi
"Boschi" un po' in tutto il mondo con
prevalenza l'Europa, il nord
America e
l'Australia, vi
s o n o
sicuramente
dei gruppi
che hanno
fuso nella
pratica del
d r u i d i s m o
fonti non
convenzionali di insegnamenti
religiosi che preferisco non
menzionare per non scadere nel
ridicolo, in quanto la mia personale
idea del druidismo e' di marcata
origine europea.
Come ho menzionato prima
ogni gruppo ha sviluppato un
personale cammino spirituale, in
quanto non vi sono ne scuole ne
maestri ma l'unica misura chiara
per divenire druida e' accettare la
venerazione per la Terra e per gli
antenati ma sopratutto esprimere il
proprio Awen.
Qual'è il rapporto tra il Druidismo
e Neopaganesimo ?
Personalmente penso che il
rapporto sia molto intenso, a parte
gli ordini druidici con impostazioni
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
26 tipicamente massoniche e spesso con
rapporti alla chiesa anglicana o
all'ebraismo, possiamo considerare
la maggior parte dei gruppi legati
ad un percorso religioso pagano.
Infatti nel primi anni 60 il
druido Ross Nichols che era
collegato da amicizia con Gardner,
fondo l'OBOD ( ordine dei bardi,
ovati e druidi) dove inserì molte
idee che risalivano a prima della
rinascita settecentesca con il suo
orientamento cristiano e quindi
possiamo considerare che vi furono
delle fusioni anche con la Wicca e la
stregoneria.
Io considero il Druido una
sorta di guardiano delle foreste,
dedito alle pratiche magiche più
contadine che cerca un collegamento
energetico con la Madre Terra non
solo per il benessere personale ma
sopratutto per la comunita' ed il mio
e ' u n p e r c o r s o p a g a n o .
Una domanda, e la Wicca cosa ne
pensi ? Spara pure non ti
preoccupare, abbiamo le spalle
larghe !
Sono molto attratto dalla
Wicca, anche se so benissimo che
non sara' mai il mio percorso
religioso. Ho molta stima, anche
perche' diversamente non sarei stato
l'iniziatore del convegno nazionale
che si tiene da ben tre anni al
castello di Massazza.
Considero la Wicca ed il
Druidismo moderno un po' come
sorella e fratello, una strada
parallela che unisce l'energia piu'
oscura e terrena a quella piu' solare
e cosmica, poi sono convinto che vi
sono delle differenze categoriche
sia di costumi che di simboli ma
sopratutto di ricerca magica.
Sicuramente potrei fare
anche delle critiche su come alcuni
hanno commercializzato la Wicca
portando sul mercato del materiale
veramente di bassa lega ma quale
movimento religioso o spirituale non
e' stato intaccato dalla superficialità
del dio denaro?
Secondo te la commercializzazione
della Wicca dipende, come
sostengono alcuni, solo dalla sua
"americanizzazione"? Che ne
pensi degli autori italiani in genere
che pubblicano libri sulla Wicca e
sulla stregheria tradizionale
piuttosto che sulla Vecchia
Religione?
Effettivamente non posso
negare che gli USA hanno prodotto
mo l to mater ia le b lando e
commerciale ma sono stati in egual
modo la culla di autori molto
importanti che hanno dato delle basi
ben precise al movimento Wicca,
vedi Cunningam, Currot, Starhawok
e poi ci sono anche Buckland e la
Farrar che anche se di origine
Inglese hanno ricevuto,diciamo,
l'adozione statunitense.
Ripeto che molt i altr i
movimenti spirituali e religiosi hanno
avuto lo stesso grado, se non
peggio, di tipologia e qualita' di
prodotto della Wicca, in fondo sono
sempre libri scritti da uomini e non
da Dei.
Riguardo agli Italiani per ora
non vedo delle cose molto personali,
o perlomeno solo pochissimi testi mi
hanno entusiasmato, secondo me la
maggior parte di loro propongono
dei capitoli con una scarsa ricerca
personale ma spesso sono delle
evidenti ripetizioni di autori esteri e
r ipeto ancora troppo poco
personali, dove ho notato anche
grandi errori storici e simbolici che
mi hanno dato l'impressione il piu'
delle volte di voler semplicemente
calcare l'onda del momento oppure
di voler a tutti i costi dare una
risposta tradizionale ad una voce
esclusivamente estera.
Forse per molti autori italiani
se gli e' oggi permesso di scrivere
testi sulla Wicca e stregheria
tradizionale ecc, e' parecchio merito
degli autori esteri che hanno in
qualche modo spianato la strada.
Ricordo solo pochissimi autori
che nei primi anni 90 hanno scritto
opere di stregoneria a mio avviso
m o l t o v i c i n e a l l a W i c c a
anglosassone ed uno di questi e'
Ottavio Adriano Spinelli con il suo"
Fronde dell'Antico noce" e mi chiedo
sempre come mai a quel tempo non
vi erano tanti autori come invece
stanno proliferando oggi.
eghghghghghghghghghj
Ossian
eghghghghghghghghghj
27 Qualche d'uno mi disse che
l'Italia era la culla della Dea e
della stregoneria ed e' proprio per
questo che esorto tutti gli autori
italiani a produrre dei testi meno
blandi ma piu' personali e
sopratutto profondi e di lasciar
perdere lo scimmiottamento
commerciale che spesso gli editori
italiani impongono, se si e' alla
ricerca di facili guadagni forse e'
meglio cambiare genere letterario
e dedicarsi all'erotismo e alla
pornografia che qui in italia vende
di piu', mentre se veramente l'Arte
e' in loro allora dovrebbero
considerare illoro libro alla stregua
di come partorire un figlio, ci
vogliono mesi di gestazione, fatica
dolore e tanta gioia di averlo
messo alla luce senza il peso del
denaro.
Secondo te quale è la situazione
italiana in merito al Druidismo ?
e poi, sempre a tuo parere quale
orizzonte si profila davanti a
noi ?
Conosco qui in Italia
pochiss ime persone che s i
interessano di Druidismo, essendo
appunto un movimento molto
personale ognuno di noi percorre
un proprio sentiero che spesso
purtroppo non convoglia in nessun
Nemeton Sacro dove poter
condividere o almeno dialogare
sulle proprie finalità e affinita'.
In passato si e' tentato di
creare una sorta di cerchio druidico
ma e' fallito miseramente, forse i
tempi non erano ancora maturi per
questa espressione spirituale ma
sono anche dell'idea che non vi era
ancora una formazione di cultura
"circolare" ma purtroppo ancora
"piramidale" troppo legata a
schemi gerarchici del moderno
sistema politico.
S o n o d e l l ' i d e a c h e
organizzarsi e' un bene prezioso
per ogni tipo di movimento
neopagano, druidismo annesso, ma
questo non vuol dire creare
un'ortodossia.
Sinceramente non saprei che
futuro avrà il druidismo nel nostro
paese, forse un po' amareggiato
dal passato mi sto preoccupando
solo del mio percorso personale,
attuando diversi progetti di
comunicazione tramite la mia rivista
e le attività della mia associazione,
senza l'intento di proselitismo ma
solo mirando ad una semplice
informazione popolare ed ad un
dialogo umano per esorcizzare le
medioevali paure che l'uomo
moderno ancora si porta per
l'ottusita' e per l'imposizione
forzata di uno status mentis che
movimenti religiosi, che ben
conosciamo, hanno attuato negli
ultimi duemila anni.
Spero in cuor mio in un
cambiamento che ci renda piu'
liberi e piu' costruttivi nel nostro
bene ma sopratutto nel bene di
questa Terra ed e' per questo che
c o n s i d e r o f o n d a m e n t a l e
un'alleanza di pagani che portino
avanti il loro lavoro con onesta' ed
in modo concreto, purtroppo per
ora questo progetto e' attuabile
solo con poche e preziosissime
realta'.
Credi che il Druidismo e la Wicca
possano essere veramente utile
agli uomini moderni ?
Assolutamente si!
Sono pratiche spirituali e
religiose che attingono ad un
passato ricco di tradizioni e di
collegamenti con la Natura cosa
che l'uomo moderno ha dimenticato
troppo facilmente.
Il prezzo del progresso e
della comodita' tecnologica si fa
sentire in modo gravoso sullo stato
dell'umanita' in generale e penso
che ognuno di noi abbia ben chiaro
l'attuale situazione terrestre che
non e' dei piu' positivi. Non vorrei
fare voce da profeta ma forse la
rinascita pagana europea, e non
solo, e' stata una conseguenza
della richiesta di aiuto che la Terra
ci ha trasmesso.
Con questo non voglio dire
di ritornare a vivere in capanne
senza luce elettrica e acqua
corrente ma deve essere una
sensibilizzazione generale ad un
percorso di vita maggiormente
legato al sacro ed al naturale.Molti
giovani non riescono piu' a trovare
un senso religioso e la loro vita
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
28 spesso si perde nei tentacoli di un
sistema allienante e depressivo che
fa perdere il rispetto di se stessi,
della comunita' e del proprio
ambiente, dimenticando di essere
figli della Madre Terra e non di
esserne i padroni. Il seme piu'
profondo non gelera' mai ed anche
le radici sono destinate prima o poi
a rigermogliare e a ricrescere ed
oggi forse alcuni di questi semi si
chiamano appunto Wicca e
Druidismo.
Una domanda per la par condicio
ed il femminile ? quale ruolo
riveste nel Druidismo ? ...ma forse
col tocchiamo un tasto dolente, o
no ?
No asso lu tamente non
tocchiamo nessun tasto dolente, forse
per qualche strano stereotipo ma
anche in alcune
tradizioni, il druidismo
e' concepito come una
pratica spirituale per
soli uomini ma secondo
altri ed anche io, trovo
che il femminile possa
rivestire un ruolo molto
importante, ora come
ora conosco un ugual
numero di uomini e
d o n n e c h e s i
interessano a questa
pratica spirituale.
Voglio ad esempio
ricordare Emma Restal Orr che e'
una druida molto famosa in
inghilterra che ha scritto diversi libri
e poesie che hanno dato un ottimo
contributo all 'evoluzione del
druidismo moderno
Ma torniamo un attimo a parlare
della Wicca, noi abbiamo celebrato
insieme in diverse occasioni
pubbliche e private, pensi che
esista veramente un affinità tra
queste due strade o esistono
ancora delle differenze ?
Ci sono sia affinità che
differenze importanti ma trovo che
non bisogna fossilizzarsi su questo
ma sull'utilita' di una celebrazione di
comunione tra Wicca e Druidismo, se
il rito funziona ed e' piacevole per
tutti non vedo il problema.
Come ho detto nella risposta
a l la domanda preceden te ,
considero i due percorsi come
fratello e sorella anche se la Wicca
e' piu' umanocentrica ed il Druidismo
e' piu' correlazionato con lo
spirituale, che unito potrebbe
risultare essere un buon equilibrio
no?
Sono dell'idea che non ha
molta importanza definirsi Wiccan,
dru ido, s t regha o pagano
l'importante e' camminare un
percorso insieme con sincerita' e
rispetto condividendo il potere della
vita e onorando i nostri avi e le
nostre divinita'.
E la Magia in tutto questo che
ruolo ricopre? Sai, essendo
Athame una rivista che parla
spesso di Magia è un argomento
cui teniamo particolarmente...
qual'è l'approccio nel Druidismo ?
Non sempre il Druidismo si
concentra sulla magia e gli
incantesimi ma piu' che altro cerca
delle soluzioni e delle modifiche
della realta' attraverso la relazione
con il sacro, l'ispirazione e la
creativita'.
Personalmente il "magico" lo
ricerco principalmete tramite il
collegamento con gli spiriti della
natura e le energie della Terra ma
anche con l'utilizzo del potere
emozionale di alcuni simboli e riti e
pratiche magiche di una tradizione
famigliare e contadina. Posso dire
che i l mio percorso fonde
particolarmente una tradizione
stregonesca famigliare
con lo sciamanesimo
nordico e questo mi ha
portato ad una mia
meditazione magica
molto personale
Parliamo del Divino,
qual'è la tua visione ?
C r e d o n e l
dualismo Dio e Dea
che si manifestano
energeticamente in
molte forme.
La divinita' e' in
noi e in tutto il creato e noi stessi ne
siamo una piccola manifestazione.
Potrei fare un discorso molto
generale sul la divinita' ma
preferisco sempre riferirmi ad un
pantheon principalmente celtico o
nordico, in quanto e' sempre una
questione di energia e di vibrazione
del territorio che per una giusta
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
29
correlazione con la divinita'
necessita un suo linguaggio, simbolo
ed un suo particolare archetipo,
Kernunnos, Votan e Belisama sono
una triade a me sempre molto sacra,
ma sono una parte di quello che e'
la mia visione.
Personalmente trovo molto
inutile vivere in Europa e rifarsi a
divinita' esotiche ed orientali, sono
dell'idea che non ci sarebbe una
buona comunicazione spirituale, per
far capire meglio questo concetto mi
diverto sempre nel riportare
l'esempio simpatico del prefisso
teleselettivo....se vuoi comunicare con
la tua divinita' devi fare quello
giusto altrimenti non troverai mai la
linea giusta.
Sei diventato papà da poco se non
sbaglio, se dovessi guardare al
futuro di tua figlia come al futuro
di tutti i tuoi impegni, cosa vedi ?
Che domanda grossa!
Posso dire che per ora mia figlia
vivra' a stretto contatto con il
percorso spirituale mio e di mia
moglie ed un domani decidera'
liberamente la sua strada.
Gli impegni sono moltissimi e
spesso anche difficoltosi da
affrontare e non nego che a volte
questi mi portano a trascurare un
po' il mio nucleo famigliare ma sono
dell'idea che prima o poi bisognava
iniziare un certo lavoro "magico"
per poter risvegliare quei geni
addormentati che ci portiamo dietro
attraverso gli ultimi secoli, e' un
lavoro lungo di cui forse noi non
vedremo mai i risultati ma le nostre
generazioni sicuramente si.
Per questo motivo ho riposto
tutta la mia fiducia ed il mio amore
nella mia famiglia nella speranza
che un giorno i miei figli, seguendo
la tradizione celtica della continuita',
p o s s a n o a m o r e v o l m e n t e
approfondire quello che ho iniziato
io.
Per ora ho il pieno appoggio
di mia moglie, mentre Melissa
avendo neanche un anno di vita si
limita ad osservarci con dei bellissimi
sorrisi.
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
30
La Wicca è una via spirituale basata sulla sintonizzazione con i cicli stagionali e lunari e la riscoperta di questi ritmi attraverso la connessione con le forze divine che permeano la natura e che vengono personificate in una polarità femminile e in una polarità maschile. E’ anche e soprattutto un sistema magico ed iniziatico che guarda agli antichi culti pagani del passato e alla storia della stregoneria secondo l'interpretazione antropologica che vede quest’ultima come prosecuzione di un paganesimo rurale legato al culto della Grande Dea, la Wicca pertanto viene definita come moderna stregoneria e per stregoneria intendiamo l’Arte della Saggezza. E’ una religione misterica che ci aiuta a crescere nella comprensione di noi stessi e che ci conduce vicino agli Dei. Il percorso della Wicca porta alla riscoperta del divino che è in noi e in tutto ciò che ci circonda, è una via di gioia e libertà che muta la nostra visione del mondo e che ci riporta, attraverso la pratica spirituale, a riscoprirci in un universo vitale e sacro. Il divino è energia, energia in movimento e in cambiamento continuo. La Wicca ci offre una filosofia di vita, il senso di avere un posto nel cosmo e la comprensione della nostra relazione con la natura, una religione non del “credere”, ma del “sentire”. Il percorso che faremo insieme sarà un percorso teorico e pratico, ricco di esperienze che ci porteranno gradualmente ad una nuova visione di noi stessi e del mondo, attraverso l’utilizzo delle forze elementali, visualizzazioni e meditazioni, uso delle energie naturali e riscoperta dei poteri che dimorano dentro di noi. Un percorso avvicinabile da chiunque abbia il desiderio di scoprire le nuove vie dello spirito.
Programma I giorno Mattino _ Concentrazione, meditazione, visualizzazione _ Tecniche di concentrazione _ Tecniche di meditazione di base _ Tecniche di visualizzazione _ Grounding _ Centering Pomeriggio: La dimensione magica _ La piramide delle streghe _ La realtà magica, sentire il mondo magico in torno a noi _ Gestire le energie _ Accrescere l’energia: tecniche pratiche _ Gli strumenti rituali _ Consacrazione degli strumenti _ Meditazione sugli elementi _ Magia degli elementi: _ Terra _ Aria _ Fuoco _ Acqua II giorno Mattino _ Il simbolismo del cerchio _ Preparazione: apertura de chackra _ Preparazione dello spazio _ Creazione del Cerchio _ Purificazione del cerchio _ Invocazione degli spiriti degli elementi _ Pentagrammi di invocazione _ L’ingresso del cerchio e la dimensione iniziatica Pomeriggio _ L’invocazione del Dio e della Dea _ Drawing down the Goddess _ Drowing down the God _ La libagione _ Il Grande Rito _ Esbath _ Rituali stagionali
“ I l C i r c o l o d e i T r i v i ”
Associazione di volontariato wiccan
presenta
T e o r i a e P r a t i c a d e l l a W i c c a
Sabato 9 e domenica 10 aprile 2005
Presso : Libreria Stregata Via San Bernardino 15/c Bergamo Informazioni 035/230494 - Serata di presentazione (ingresso libero) venerdì 1 aprile 2005 ore 20.45
eghghghghghghghghghj
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31
Da parecchio tempo, negli ambienti “mondani” della Wicca, si notava che iniziative di incontri, corsi e convegni erano concentrati sul territorio del nord Italia, con un certo scoramento degli interessati meridionali, costretti, se non a rinunziarvi per i costi elevati del viaggio, quantomeno a coprire grandi distanze, con tutte le difficoltà dovute a mezzi di trasporto pubblici inadeguati. È appunto grazie ad uno di questi “avventurosi” viaggi in quel di Biella che, in occasione del 3° Convegno Nazionale Wiccan, nacque l’idea di un corso per la Puglia, una terra ricca di sole e tradizioni intrise di reminiscenze pagane, intrecciate al cattolicesimo (alla maniera della Santeria cubana), alla superstizione e alla credenza nel malocchio. In un paese dove la diffidenza e il pettegolezzo regnano sovrani, è facile comprendere per quale motivo le streghe del sud fatichino tanto ad uscire dallo stanzino delle scope. Ma arriva un momento in cui, se i tempi non sono ancora maturi, ci si deve rimboccare le maniche e preparare la strada perché le cose cambino. Così, con tanta buona volontà, il 10 febbraio scorso Mora-Miù (ora NoviLuna) e il Circolo dei Trivi hanno realizzato il 1° Corso teorico-pratico per la Puglia: “Le vie della Wicca”, della durata di tre giorni. L’intento prefisso era quello, innanzi tutto, di divulgare una corretta informazione sulla Wicca e, poi, di creare un polo d’attrazione che funga da punto d’incontro tra le congreghe e i solitari Pugliesi, che operano
ancora nella completa segretezza, non tanto per scelta, quanto per necessità. La partecipazione è stata oltre le aspettative: sono intervenuti vecchi am ic i w i c can da T r i e s te e Caltanissetta, simpatizzanti e curiosi da Bari e provincia, praticanti solitari e della coven di Adelfia, tutti sotto lo stesso tetto gentilmente concesso dai miei genitori, che qui colgo l’occasione di ringraziare. Passando dalla teoria delle origini
della wicca alla tanto importante pratica del grounding, siamo dunque entrati in contatto con la nostra terra, con cui abbiamo riallacciato il legame primevo, costruendo un cerchio permanente di pietre bianche nella campagna capursese, dove in seguito, tra i mandorli e gli ulivi, abbiamo celebrato il rito di fine corso, riscaldati dal falò e dall’emozione di aver ritrovato gesti, parole e significati che ci appartenevano, ma che ci erano stati nascosti. A distanza di poco più di un mese, il nostro impegno comincia a dare i suoi frutti: è nata una nuova congrega, il Boschetto dei Crocicchi, così chiamata
in onore dei Trivi che consideriamo i nostri padrini spirituali e senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile; abbiamo stabilito una rete di contatti con wiccan della provincia e il giorno dell’Equinozio di Primavera il nostro cerchio di pietre si animerà dell’entusiasmo e delle speranze di una ventina di nuovi amici, felici di celebrare assieme con l’intento di far crescere la realtà wiccan del sud. Pensieri sparsi: “Da poco ho conosciuto la Wicca e devo dire che, dopo tanto cercare un qualcosa in cui credere, mi sono sentita a casa. Il corso è stato per me un’esperienza unica, non solo per l’istruzione teorico-pratica che ho ricevuto, ma per la bellezza della gente che ho avuto modo di conoscere. Grazie.” Fabiana “Un’esperienza affascinante alla scoperta di rituali che ci avvicinano all’essenza della terra e dell’universo e che fanno riflettere sul nostro ruolo nella civiltà caotica che ci circonda.” Federico “Tre giorni indimenticabili, trascorsi in compagnia di persone semplici e amabili, nei quali la cultura di preparati relatori ha contribuito a rendere il tutto un’esperienza magica.” Nico
Le vie della Wicca
arrivano in Puglia
di NoviLuna e Dana Ariu
eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
32 eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
33 eghghghghghghghghghj
eghghghghghghghghghj
Programma
F e s ta Ce l t i ca d i Be l tane 30 Aprile 1 Maggio 2005 Masserano (Bi)
Sabato 30 Ore 15.00 Apertura Festa Ore 15.30 Apertura accampamenti storici e dimostrazione di vita alto medioevale a cura dei gruppi di rievocazione storica Ore 16.00 Stages per bambini di spada medioevale ed arco storico a cura del Pobal ap Vaud Ore 16.30 Dimostrazione arceria storica. Ore 17.00 Concerto dei Lazy Bed, musica tradizionale dell'area celtica Ore 17.30 Dimostrazione di combattimenti altomedioevali Ore 18.00 Stages di danze antiche e popolari. Ore 18.00 Giochi di forza Celtica a cura di La Val ed l'Elf Ore 18.30 Concerto con Ferisher, musica tradizionale dell'area celtica. Ore 20.00 Appuntamento gastronomico Ore 21.30 Concerto d'arpa celtica con Sir Tristan. Ore 22.00 Concerto dei Faun, musica pagan folk e medioevale Ore 24.00 Spettacolo teatrale “ I fuochi di mezzanotte” a cura del Teatro delle Masche Ore 01.00 Accensione del fuoco di Beltane e danze intorno ai fuochi. Domenica 2 Ore 10.00 Sveglia celtica Ore 11.00 Apertura accampamenti storici e dimostrazione di vita alto medioevale a cura dei gruppi di rievocazione storica Ore 11.30 Matrimoni celtici Ore 12.00 Appuntamento gastronomico Ore 14.00 Stages per bambini di spada medioevale ed arco storico a cura del Pobal ap Vaud Ore 14.30 Giochi di forza Celtica e gran palio del Biellese Ore 15.00 Il palo di Maggio – Danze dell'antica tradizione celtica, a cura dell'Anticaquercia e Gruppo Archeodanza. Ore 16.00 Stages di danze antiche e popolari Ore 17.00 La grande battaglia (ricostruzione storica di tutti i gruppi presenti) Ore 18.00 Concerto con Alice Castle, musiche celtiche e medioevali Ore 19.00 Chiusura festa. Durante i due giorni saranno presenti i seguenti gruppi di ricostruzione storica: - Gruppo d'arme e arceri Anticaquercia, Anno Mille, - Compagnia dei Falchi e Confraternita del Leone con accampamenti alto-medioevali, - Pobal ap Vaud, - Cenomani ribelli, accampamento celto-gallico. A questa edizione parteciperanno anche l'associazione Circolo dei Trivi e l'Italian Pagan Pride che si occuperanno di stages e percorsi meditativi nel Cerchio Sacro e nel Labirinto. Inoltre sara' allestito un mercatino con la presenza dell'associazione Artigianato Celtico Piemontese che proporra' insieme ad altri stand curiosita' ed artigianato tipico del periodo celtico e medioevale. Durante tutti e due le giornate la Proloco di Masserano allestira' la Locanda dell'Orso dove avrete occasione di rifocillarvi con pietanze tipiche dell'area celtica. Possibilita' di campeggio con servizi. Il motto della Festa e' sempre il solito Musica, Magia e Idromele
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La Biblioteca della Strega
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h Fernando Savater
"Degli dei e del mondo" edito da Frassinelli Prezzo: 12,91 Euro Pag 174 Un libro acuto di un filosofo
spagnolo, docente di etica all’Universidad Complutense di Madrid, che con molta ironia e semplicità ci spiega i temi principali del suo pensiero che si volge verso una riformulazione dei principi del paganesimo. Riprendendo (con lo stesso titolo) il testo di Sallustio scritto per Giuliano l’Apostata, l’ultimo tentativo di far sopravvivere il paganesimo attraverso un’unificazione per poterlo contrapporre al “travolgente cristianesimo nascente”, l’autore riprende le fila del pensiero pagano proprio nel momento della sua decadenza e sottolineandone i limiti al fine di tornare ai suoi elementi più genuini. Savater ripropone i temi e i miti dell’etica pagana, elaborandoli in un pensiero di “rinascita” che porta appunto al neopaganesimo. Inizia il suo percorso alle radici del nichilismo, brillante interprete della filosofia di Cioran, e attraverso i meandri del nulla ci porta attraverso la riscoperta dell’unico pensiero sull’etica oggi possibile quello che appunto prende le mosse dal mondo pagano. “Invoco i miei dei, gli dei che accompagnano la mia solitudine e orientano le mie compagnie. Ognuno sente a modo suo la mano del Dio sulla spalla, il respiro della Dea nell’orecchio. Ognuno riconosce e nomina la peculiarità del divino che gli è propria. Nulla si può fare senza il respiro della dea, senza la mano del dio sulla spalla. Ricevere gli dei come un bene pubblico, ereditarli dalla tradizione o dalla leggenda, rispettarli come un accordo tra gli uomini per ricordare insieme che devono essere più che uomini, va bene; ma se ognuno di noi scopre da solo i propri dei, fiuta l’aroma peculiare e intrasferibile della loro divinità… è senza dubbio infinitamente meglio. Devo riconoscere i miei dei perché gli dei mi riconoscano come loro.”
Laura Rangoni
“Paganesimo” edito da Xenia Prezzo 6,50 Euro Pag. 126
Uscito ad inizio gennaio è uscito il nuovo libro di Laura Rangoni "Il paganesimo" a cui ha collaborato anche il Presidente del Circolo dei Trivi, malgrado le ridotte dimensioni è, anche dal punto di vista storico, completo ed esaustivo, per questo non è solamente una semplice introduzione, ma un vero e proprio "viaggio" in tutti gli aspetti del paganesimo antico che ci conduce fino al neopaganesimo contemporaneo. Il libro vuole naturalmente essere uno spunto per l’approfondimento sia del paganesimo antico, ma soprattutto del neopaganesimo. Cogliamo l'occasione per ringraziare Laura della citazione con un grandissimo abbraccio, ed un augurio di una buona lettura!
Amanda Pitto
“Autobiografia di una strega italiana” Edizioni Il Punto di Incontro Prezzo 8,90 Pag 127
Amanda è una strega moderna che ci ha descritto la sua personalissima esperienza nell’Arte. E’ un libro di piacevole lettura soprattutto per quanto riguarda la prima parte, cioè la storia personale di Amanda, la autobiografia in senso proprio che ci regala più di un emozione… nel libro molti incantesimi e ricette, forse un po’ troppi, avremmo preferito sapere ancora di più su sensazioni ed esperienze
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