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Pubblicazione Quadrimestrale - Anno VII - Numero 17 - Poste italiane -Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.R.T. - D.C.B. - Torino nr. 1/2005 ABITARE COOPERATIVA in ASSOCIAZIONE REGIONALE COOPERATIVE ABITAZIONE A.R.C.Ab. Il Sindaco Sergio Chiamparino in visita al Villaggio Media “Michelin Nord” a un anno dalle Olimpiadi Torino 2006 Intervista a Euplio Iula, presidente della Cooperativa Di Vittorio La prima volta della Edificatrice Uno nel Biellese 17

ASSOCIAZIONE REGIONALE COOPERATIVE ABITAZIONE … · Il nuovo anno che auguro a tutti i nostri soci più sereno di quello passato, porta con sé novità e ... tori più vicini e i

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Pubblicazione Quadrimestrale - Anno VII - Numero 17 - Poste italiane -Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.R.T. - D.C.B. - Torino nr. 1/2005

ABITARECOOPERATIVA

in

ASSOCIAZIONE REGIONALE COOPERATIVE ABITAZIONE

A.R.C.Ab.

Il Sindaco Sergio Chiamparino in visita al Villaggio Media “Michelin Nord” a un anno dalle Olimpiadi Torino 2006

Intervista a Euplio Iula, presidente della Cooperativa Di Vittorio

La prima volta della Edificatrice Uno nel Biellese

n° 17

Page 2: ASSOCIAZIONE REGIONALE COOPERATIVE ABITAZIONE … · Il nuovo anno che auguro a tutti i nostri soci più sereno di quello passato, porta con sé novità e ... tori più vicini e i

Il 2005 si è aperto con la grande tragedia del maremoto nell'Asia meridionale e, anche seAbitare in Cooperativa si occupa di altri temi, mi sembra giusto ricordare le vittime di quellacatastrofe naturale. La grande lezione che dobbiamo trarre è forse banale, ma è bene non dimen-ticare che siamo sulla stessa barca e che nessuno si può tirare fuori dal dovere di disegnare unfuturo migliore per tutti gli abitanti della Terra.

Il nuovo anno che auguro a tutti i nostri soci più sereno di quello passato, porta con sé novità eimpegni importanti per le cooperative e per i loro dirigenti.

Per le indivise si aprono nuove e interessanti prospettive con la Legge 136/98, che permette l'a-lienazione delle abitazioni e impone il riutilizzo delle risorse derivanti per la costruzione dinuovi alloggi. In questo modo il rapporto tra i soci e le cooperative acquista una nuova dimen-sione: la famiglia che aliena l'alloggio sa che i suoi sforzi servono per dare una casa e un futu-ro a chi si trova in condizioni che le sono ben note, per averle vissute prima di avere il proprioalloggio. La nuova legge riconosce di fatto il ruolo delle Cooperative d'Abitazione nello StatoSociale leggero cui ho accennato più volte. Uno Stato Sociale che garantisce tutte le politicheche salvaguardano le necessità e le esigenze dei ceti più deboli, con verifiche di efficienza, perevitare gli sprechi, e con la presenza di privati sociali, come le nostre associate hanno dimo-strato saper essere.

Il 2005 è l'ultimo anno che separa Torino dai suoi Giochi Olimpici Invernali. Un appunta-mento importante per la città e per la sua provincia, in cui sono presenti anche le Cooperatived'Abitazione che, sulla Spina 3, stanno costruendo alcuni dei Villaggi Olimpici che ospiteran-no atleti e giornalisti durante le Olimpiadi. I cantieri sono stati visitati dal sindaco di TorinoSergio Chiamparino, che, in una lunga intervista concessa al nostro quadrimestrale, ripercorregli ultimi mesi e traccia gli impegni di quest'ultimo anno in attesa di Torino 2006. Altrettantoimportante è evidenziare quanto detto dal Sindaco circa i nuovi alloggi reperiti dalla città, desti-nati alla locazione: con enorme orgoglio possiamo precisare che circa 100 alloggi dei 250 messia disposizione dai privati sono di proprietà di privati sociali e precisamente della CooperativaDi Vittorio, che come è noto è la nostra cooperativa più importante.

In un'altra intervista Euplio Iula, recentemente eletto presidente dell’Assemblea Nazionale,ricostruisce le tappe più significative della Cooperativa Giuseppe Di Vittorio.

Nel primo anniversario della scomparsa di Antonino Monaco, la famiglia, gli amici e i collabora-tori più vicini e i gruppi dirigenti delle Cooperative Di Vittorio e San Pancrazio hanno creato unaFondazione a lui intitolata, le cui attività saranno segnalate anche su Abitare in Cooperativa.

In questo numero presentiamo, come sempre, riflessioni e interventi. Da Alessandria il presi-dente dell'UNI-C.A.P.I. offre nuovi spunti per il dibattito sui Contratti di Quartiere, uno deglistrumenti più nuovi, che permette alle cooperative di essere protagoniste nella riqualificazionedelle città e che offre loro la possibilità di realizzare uno degli obiettivi più ambiziosi: quello diprogettare non solo case, ma nuove opportunità per migliorare la qualità della vita dei cittadi-ni. L'Edificatrice Uno apre l'anno aggiungendo il Biellese ai territori in cui è già presente, atestimoniare che l'esigenza casa è un fenomeno presente non solo nelle città più grandi, maanche nelle piccole città di provincia. Dalla Granda, infine, la storia e le attività di una dellecooperative storiche del Cuneese, La Lavoratori. A tutti i lettori di Abitare in Cooperativa, un augurio di un sereno 2005.

Pasquale Cifani(presidente A.R.C.Ab.)

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Sommario Editoriale

Cooperativa: 13 febbraioSede: via San Giuseppe 21

Pinerolo (TO)tel.: 0121 374995Presidente: Annibale Mazzoni

Cooperativa: Alcide De GasperiSede via Perrone 3

Torinotel 011 5185145Presidente Ettore Matinata

Cooperativa: Aldo BallaSede via Ivrea 57

Montalto Dora (TO)tel 0125 650232Presidente Giampiero Porrino

Cooperativa: Carlo LeviSede via Urbano Rattazzi 11

Alessandriatel 0131 43141Presidente Stefano Bigotti

Cooperativa: CoefersSede via Mondovì 2

Cuneotel 0171 696362Presidente Salvatore Di Brigida

Cooperativa: Coop Casa ChivassoSede via Torino 86

Chivasso (TO)tel 011 9172780Presidente Romeo Bevilacqua

Cooperativa: Edificatrice TreSede via Olanda 35/b

Pallanza (VB)tel 0323 53435Presidente Giuseppe Calandra

Cooperativa: Edificatrice UnoSede via XXIII marzo 21

Novaratel 0321 399326Presidente Francesco Iaquinta

Cooperativa: FlaviaSede Corso Giolitti 2

Cuneotel 0171 695070Presidente Pietro Ghio

Cooperativa: Giuseppe Di VittorioSede via Perrone 3

Torinotel 011 5648666Presidente Euplio Iula

Cooperativa: La LavoratoriSede via Ghione 5

Savigliano (CN)tel 0172 21604Presidente Guido Matinata

Cooperativa: La PopolareSede via Rubattera 10

Bussoleno (TO)tel 0122 49279Presidente Mario Di Giandomenico

Cooperativa: La QuerciaSede via Ghione 5

Savigliano (CN)tel 0172 22668Presidente Francesco Matinata

Cooperativa: MusettaSede via Perrone 3

Torinotel 011 4055179Presidente Giuseppe Fortino

Cooperativa: OdisseaSede corso Marenco 20

Novi Ligure (AL)tel 0143 75557Presidente Domenico Rinaldis

Cooperativa: PallanzaSede via Olanda 35/b

Pallanza (VB)tel 0323 404628Presidente Giuseppe Calandra

Cooperativa: Primo MaggioSede via San Giuseppe 21

Pinerolo (TO)tel 0121 374276Presidente Giulio Blanc

Cooperativa: San PancrazioSede via Perrone 3

Torinotel 011 5654444Presidente Pasquale Cifani

Cooperativa: TorrettaSede via XXV aprile 96

Astitel. 0141 30350Presidente Cesare Saturno

Cooperativa: Uni C.A.P.I.Sede via Urbano Rattazzi 11

Alessandriatel 0131 43141Presidente Elvio Panzarasa

Cooperativa: Unità Operaia AltoCanaveseSede viale dei Mille 13

Cuorgnè (TO)tel 0124 650498Presidente Domenico Iannello

Un anno di opportunità e speranze3 Editoriale

4 Intervista a Euplio Iula

6 Un anno dopo, Antonino Monaco

8 UNI-C.A.P.I.: i Comitati di Quartiere

10 Cooperativa La Lavoratori

12 Edificatrice Uno: intervento a Dormelletto

13 La Edificatrice Uno apre al Biellese

14 Sergio Chiamparino a un anno da Torino 2006

ABITARE IN COOPERATIVA

Redazione: presso A.R.C.Ab.Via Perrone 3 - TorinoTel. 011 5185149

Anno 7° - n° 17Pubblic. quadrim. febbraio 2005Reg.Trib. di Torino n.5302 del 27/8/1999

Direttore Responsabile: Laura Cardia

Capo redattore: G. De Serio

Redazione:Giuseppe Bisio, Giuseppe Fortino, Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula, Guido Matinata, Ettore Matinata, Elvio Panzarasa

Proprietà: A.R.C.Ab.

Grafica: Sunshine Boulevard s.a.s. - TorinoStampa: Coop. SOLARIS - Torino

www.arcab. i t

IL DIRETTIVO DELL’ A.R.C.Ab.

Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Elvio Panzarasa

Stefano Bigotti, Giuseppe Bisio, Giulio Blanc, Giuseppe Calandra,Salvatore Di Brigida, Giuseppe Fortino, Pietro Ghio, Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio iula, Adriana Maletta,Guido matinata, Ettore matinata, Massimo Rizzo Cesare Roluti,Marcello Stramaccia, Giuseppe Totaro, Galliano Vagaggini, Renzo Vanzo, Roberto Zeppa

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Da oltre 25 anni lacooperativa torinese è presente sulla scenapiemontese: dai primiinterventi degli anni delleemergenze alla costruzionedelle Torri della TorinoOlimpica. Come sonocambiati i soci e i rapporticon le amministrazioni locali

Lei è Presidente dellaCooperativa dal 1991 edè nel Consiglio di Ammi-nistrazione dal 1981.Cos'è cambiato in questi25 anni sul problema casae come l’avete affrontato?

La cooperativa è nata sotto la spintadell’emergenza casa della fine anni'70, che aveva portato il governo adadottare Leggi di finanziamento chehanno consentito dal 1978 al 1982di costruire circa 720 alloggi inTorino, concentrati in aree periferi-che e con una tipologia costruttivainfluenzata dalle scarse risorse adisposizione e da scelte di carattereideologico, legate a schemi di socia-lità per gli spazi comuni. Con la cre-scita di un gruppo dirigente, si ècambiata la filosofia del costruire,facendo attenzione alle futuremanutenzioni degli stabili e allaqualità urbanistica ed ambientale,con interventi di circa 30 alloggirispetto a quelli di 300/400 alloggiprecedenti, con tecniche costruttivein tradizionale, con ampi giardini siacondominiali che privati e con lacreazione di forme di autogestioneper il rispetto della casa e per le pic-cole manutenzioni necessarie.

Oggi, cessata ormai daqualche anno l’emergen-za casa, chi sono i soci?

Premesso che continua ad esi-

stere un problema casa ancheoggi, i nostri aspiranti soci fannoparte di quella fascia di popola-zione che non ha le risorsenecessarie per acquistare la pro-prietà di una casa ed è tropporicca per ottenere una casapopolare. La nostra Cooperativa, epiù in generale la cooperazione aproprietà indivisa, riesce a rispon-dere alle esigenze di questa fasciadi popolazione, attingendo anchea risorse pubbliche dove e perquanto disponibili, chiedendo alsocio di contribuire in piccola parte,comunque significativa per il suoreddito, e mettendo a disposizionele risorse della Cooperativa percostruire i nuovi alloggi. Tali risorsesi sono potute accumulare graziead una politica attenta nell’ac-quistare delle aree e nelle capa-cità di contrattazione per lacostruzione di immobili, oltre allavoro volontario di tanti sociche hanno creduto in questaforma di cooperazione caratterizza-ta da una valenza sociale e solida-ristica. Fermo restando che unaparte delle risorse si è accumulatagrazie alla possibilità di assegnarein proprietà ai soci i primi interven-ti costruiti, consentendo al socio diacquisire la proprietà al valore sto-rico di bilancio dell’alloggio.

La cooperativa ha quin-di avuto una evoluzionein tutti questi anni, co-me vede il futuro?

La Di Vittorio è considerata daglienti pubblici e dagli operatori priva-ti un soggetto importante con ilquale discutere delle iniziative cheriguardano le politiche della casa edell’urbanistica. Insieme alla SanPancrazio, è uno degli operatori piùimportanti che intervengono nelle

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Euplio Iula: la Coop. Di Vittorio è un soggettoimportante per le politiche della casa

aree dimesse de-nominate Spina3 e Spina 4, coninterventi costrut-tivi, per un totaledi circa 1.120 al-loggi. La Spina 3è la più grandearea industrialein trasformazio-ne all’interno diuna città europea, operiamo indue grandi lotti; uno è un lottoresidenziale, progettato dall’Arch.Aimaro Oneglia Isola, che ripren-de l’idea dei cortili della Torinoottocentesca con elementi dimodernità quali il verde pubblicoe privato e giochi per i bambini,l’altro lotto è relativo alla costruzio-ne del Villaggio Olimpico per imedia che ricorda nel suo com-plesso una “piccola New York”, conil grattacielo residenziale più alto diTorino di nostra proprietà. È questoun intervento importante anche daun punto di vista mediatico per lavisibilità che ha e che avrà in futuro.

La finanziaria del 2005non prevede risorse perla casa ed alcune risorsegià stanziate, in partico-lare il disagio abitativoper 20.000 alloggi, nonhanno più trovato co-pertura finanziaria conovvi problemi di reperibi-lità delle risorse che adoggi non sembrano an-cora risolti. Come faretein futuro a reperire ifinanziamenti necessariper dare risposte ai soci?

È vero, ed in particolare a livellodi governo centrale altre prioritàimpediscono di destinare risorsealla casa. Noi cerchiamo di inter-

A Torino l’Assemblea Nazionaledell’A.N.C.Ab. ha analizzato gli ultimi provvedimenti legislativiSi è svolta a Torino l’AssembleaNazionale dell’A.N.C.Ab. per di-scutere degli importanti provvedi-menti legislativi in dirittura di arri-vo che riguardano il mondo dellaCooperazione, nonché della rior-ganizzazione della struttura diLegacoop, ormai in dirittura finale.

La discussione è stata impronta-ta in gran parte su due argomen-ti: la legge 210/04 sulla tuteladei consumatori ed il nuovo dirit-to societario.Per quanto attiene la Legge210/04, pur condividendo l’obietti-vo finale, che peraltro è semprestato oggetto di grande considera-zione nel nostro mondo, e cioè latutela del prenotatario di un alloggioin caso di fallimento dell’impresacostruttrice, sono stati evidenziatialcuni problemi pratici di attuazionedella legge che dovranno essereassolutamente risolti con l’emana-zione dei decreti di attuazione pre-

visti entro la fine del mese di feb-braio p.v. A tale propositol’Assemblea ha dato incarico ai diri-genti del Piemonte di verificare ladisponibilità dell’on. Michele Vietti,sottosegretario alla Giustizia, didiscutere sui temi ancora non risolticon la Legge Quadro. Sul nuovo diritto societario si èavuto un articolato confronto sualcune nuove norme introdotte edin particolare sul ristorno ai soci,addivenendo in conclusione aduna unanime valutazione che indi-vidua nell’assegnazione dell’allog-gio il momento del riconoscimentodel ristorno al Socio. L’Assemblea ha inoltre nominatocome nuovo Presidente dell’As-semblea Euplio Iula, presidentedella Cooperativa edilizia GiuseppeDi Vittorio, in sostituzione del com-pianto Antonino Monaco, a cuiancora una volta è andato il ricordoed il rimpianto dei numerosi parte-cipanti all’Assemblea.

cettare ogni risorsa pubblica gra-zie alla capacità che abbiamoacquisito di dare risposte alle esi-genze degli amministratori localiche hanno una sensibilità mag-giore e sono vicini alle necessitàdella popolazione che governa-no. E grazie alla possibilità didestinare, a progetti sempre piùcomplessi, risorse della coopera-tiva ed idee per nuovi progettiriusciamo a dare continuità dirisposte ai nostri soci. In questimesi abbiamo posto le basi perla costruzione di nuovi alloggi inBorgaro e Orbassano, aggiudi-candoci finanziamenti dei bandidenominati “Contratti di Quar-tiere”, e siamo fiduciosi in futuro dipoter continuare su questa strada.

Euplio Iula

(Presidente dellaCooperativa Di Vittorio)

l’intervista Intervista a Euplio Iula

Nell’ultimo numero diAbitare in Cooperativaautorevoli esperti dellacasa si sono confrontatisulla proposta del Con-sigliere Placido di istituireuna tassa di scopo regio-nale. Cosa ne pensa?

La proposta mi vede favorevole:si potrebbe infatti ovviare inparte alla carenza di finanzia-menti pubblici e potrebberocreare una risposta seppur limita-ta, ma continuativa nel tempo,quindi risorse certe e program-mabili. Tutto ciò a condizione chele risorse vengano utilizzate perla casa e non disperse.

G. De Serio.

Notizie dalle Cooperative

COMUNICATO PER I SOCINON ASSEGNATARI

DELLA COOP. DI VITTORIO

Rinnovo tessere

Si ricorda a tutti i Soci che il rinnovodella tessera deve essere effettuato entroil mese di marzo 2005 e può essere effet-tuato presso la sede della Cooperativa:

Cooperativa Di Vittoriovia Perrone 3 - Torinodal lunedì al venerdì

dalle ore 9.00 alle 12.45 e dalle ore 15.00 alle ore 18.45

oppure presso la Sezione di apparte-nenza. Qui di seguito trovate gli indiriz-zi delle sezioni di appartenenza:

Torino

via Reiss Romoli 71/Blunedì e venerdì dalle ore 17.30 alle ore 19.00

c.so Allamano 56/Bmercoledì dalle ore 17,00 alle ore 19,00

Sezione Nord

Ciriè (Borgaro)via Zaffiri 9venerdì dalle ore 18.30 alle ore 19.00

Settimo Torinesevia G.Di Vittorio 11/Cmartedì - dalle ore 16.00 alle ore 19.00

Sezione Sud

Orbassanovia Gioberti 19venerdì dalle ore 15,00 alle ore 17,00

Nichelinovia Amendola 12giovedì - dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Sezione Ovest

Collegnovia Bendini 11 - Circolo Auroramartedì e giovedì - dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Si ricorda che il rinnovo della tessera è con-dizione necessaria per partecipare ai bandidi assegnazione degli alloggi che laCooperativa ha in corso di realizzazione aTorino (via Livorno e Villaggio Olimpico).Il bando degli alloggi di via Livorno siterrà presumibilmente nel mese di mag-gio 2005.

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storia di un cooperatore

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C’era folla, sabato 4 dicembre 2004 in via Perrone, per la cerimonia che dovevacommemorare AntoninoMonaco ad un anno dallasua morte improvvisa.

I posti a sedere non erano suffi-cienti, le persone si accalcavanonei corridoi e nell’atrio del pianterreno, mentre una targa intito-lava, a partire da quel giorno, illuogo di tante riunioni legate allacooperazione e non solo al pre-sidente scomparso. Ma l’occasio-ne non era stata pensata soltan-to per le parole di ricordo. LaFondazione Antonino Monaco,appena costituitasi per volontàdella famiglia, degli amici e deicollaboratori più stretti, avevainfatti scelto di giungere a questoanniversario non soltanto con

l’intitolazione del Salone ed unlargo e commovente incontro trachi aveva conosciuto bene la suafigura di uomo e di cooperatore,ma con un libro ampiamenteillustrato.Una monografia ricca di testimo-nianze e di ricordi personali eprofessionali, di immagini e dicircostanze, particolarmentecurata anche sul piano grafico inmodo da diventare un ricordopermanente di Monaco. Un libroche, non a caso, reca come sot-totitolo le parole ‘storia di uncooperatore’. È toccato aPasquale Cifani, presidente dellaneonata Fondazione, e ad EuplioIula, presidente della cooperativa‘Di Vittorio’, tirare le fila di unamattinata che ha visto gli inter-venti dei figli, Alessandra eMassimiliano, presenti con lamadre Carola, del sindaco di

Torino Sergio Chiamparino, delsottosegretario alla GiustiziaMichele Vietti, mentre il presi-dente della Giunta RegionaleEnzo Ghigo ha inviato un toccan-te messaggio. Chiamparino hadedicato a Monaco, al quale eralegato da un lungo rapporto diamicizia personale, parole lusin-ghiere, specie se rapportate acerte polemiche dell’oggi sulfuturo urbanistico della città:“Antonio – ha detto il sindaco –sapeva guardare lontano e hasempre coniugato al doveredella solidarietà proprio dellacooperazione i grandi progetticapaci di trasformare, di ridise-gnare addirittura interi quartieridi Torino”. Nelle prime pagine dellibro, sempre Chiamparino haricordato altre due caratteristichedell’uomo: “Non lasciare indietronessuno e non chiedere nulla

alla città, anzi, offrire a propriorischio la collaborazione delmovimento cooperativo”. E il sin-daco ha concluso testimoniandola grande passione intellettualeche Monaco nutriva per la politi-ca: “Gli piaceva parlare di temi‘alti’, importanti, quelli sui qualitroppo spesso trascuriamo diriflettere perché siamo troppopresi dagli impegni quotidiani”.Anche Vietti, esponente delgoverno, ha avuto per Monacoparole che hanno testimoniato unprofondo e non scontato rapportodi stima e di rispetto reciproco. “Ricordo – ha raccontato Vietti –i molti incontri in questa zona,spesso al ristorante Pollastrinidove ad entrambi capitava dipranzare. Bastavano pocheparole per intendersi, per ripren-dere un discorso interrotto

Un anno dopo, Antonino MonacoUna monografia ricca di immagini e testimonianze ricorda il presidente della San

Pancrazio a un anno dalla sua prematura morte. L'A.R.C.Ab. gli ha dedicato ilSalone di via Perrone in una emotiva cerimonia

l’evento

magari mesi prima. Le nostreidee politiche erano diverse, mala stima reciproca era assoluta.Ed io consideravo Monaco unuomo estremamente capace eaffidabile nel suo campo, cosìcome penso lui ritenesse me”.Beppe Nicolo, presidente dellaLega Cooperative del Piemonte,ha poi inquadrato la figura diMonaco nel contesto del movi-mento cooperativo nazionale eregionale: “Ero molto più giova-ne di lui e non ho potuto quindicondividere gli inizi della sua‘avventura’ come leader dellecooperative di abitazione. Ma hoavuto la fortuna, più tardi, diseguire il suo lavoro a sufficien-za per imparare molto dai suoitratti di modernità e da unavisione manageriale che nondimenticava mai le radici cultu-

rali e gli scopi sociali propri delnostro mondo”. Ad ascoltare, inplatea, oltre ai familiari, ai collabo-ratori e agli amici intimi c’eranoesponenti di mondi, ambienti pro-fessionali ed istituzioni diversi evari: dall’assessore alla Casa delComune, Roberto Tricarico, a quel-lo regionale Botta, dagli architettiche, negli anni, hanno seguito erealizzato i progetti delle coopera-tive fino ai rappresentanti delmondo bancario ed imprenditoria-le cittadino, mescolati a decine disemplici soci e di cittadini. Unacerimonia sobria ed essenziale edun libro (realizzato graficamentedalla Coop. Solaris) che speriamosarebbero piaciuti ad AntoninoMonaco.Il volume può essere richiestoall’A.R.C.Ab., nella sua sede divia Perrone 3.

Progetto editoriale e coordinamento a cura di:Rosaria PaganiVera Schiavazzi

EditoreFondazione “Antonino Monaco”Torino, Via E. Perrone 3

(in prima fila)Il Sindaco di Torino, Sergio ChiamparinoIl Sottosegretario alla Giustizia, Michele Vietti(in seconda fila)l'Assessore alle Politiche per la Casa e per le Periferiedel Comune di Torino, Roberto Tricaricol'Assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Residenzialedella Regione Piemonte, Franco Maria Botta

(nella foto qui sotto)La vedova di Antonino Monaco, Carola, con la lorofiglia, ALESSANDRA.

(da sinistra a destra)Massimo Rizzo, Consigliere d’Amministrazione Coop. Di VittorioEUPLIO IULAPresidente della Cooperativa Di VittorioPASQUALE CIFANIPresidente dell'A.R.C.AbMASSIMILIANO MONACOfiglio di Antonino MonacoADRIANA MALETTAVice Presidente Coop. San Pancrazio

UN’IMMAGINE CARATTERISTICADI ANTONINO MONACO

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Il Sindaco di Asti, Vittorio Voglino, a sinistra e l’Assessore Fabrizio brignolo,a destra, alla presentazione delContratto di Quartiere.

Alcuni numeri fa sul nostroperiodico scrivevo che sareitornato a parlare deiContratti di Quartiereentrando sempre più nellospecifico di questi progettiche ci coinvolgonofortemente sia in terminiprogettuali che finanziari;ora seppur in ritardo,rispetto il mio impegno.

Voglio subito dire che per laCooperazione di Abitazione econ essa l’UNI-C.A.P.I. i con-tratti di Quartiere non sono enon devono essere soltanto lacostruzione di alloggi, seppurprogettati con un alto grado disperimentazione, per un forterisparmio energetico e conmateriali biocompatibili; devo-no essere un passo avantisulla strada della collabora-zione che si può svilupparetra Cooperazione, Comuni eRegione e tra il capitale priva-to e quello pubblico. Questacollaborazione può essere labase di partenza dei progettifuturi, se avremo sempre pre-sente che non si possonocostruire case per lavoratori amedio e basso reddito senzaincentivi e finanziamenti daparte del capitale pubblico.Nel mercato delle costruzioniche è impazzito nei costi (a par-tire dalle aree) e in cui non sitenta nemmeno ad abbozzareun qualche freno alla specula-zione è importantissimo potercostruire alloggi di qualitàcon costi il più possibile con-tenuti da assegnare ad una

base sociale di media capacitàeconomica per due motivi:1°_ perché si dà una maggioretranquillità alle famiglie chenon hanno più sulla testa laspada di Damocle dello sfratto2°_ perché l’industria delle costru-zioni offre grandi possibilità dilavoro dirette e molte di piùnell’indotto che ruota attornoalla casa e alla famiglia, ma,considerando primari i due puntiprecedenti, riteniamo moltoimportante riflettere e chiederciquali novità ci attendiamo e cosadi nuovo possono produrre iContratti di Quartiere.La prima riflessione è sulla propo-sta progettuale che impegna iprofessionisti del settore (Inge-gneri ed Architetti) a ridisegnare iquartieri integrandoli nella città,evitando gli errori degli anni‘70/’80, anni in cui la necessità diabitazioni faceva crescere quartie-ri dormitorio in cui il cittadino eraisolato dalla collettività in cui vive-va. Occorre pensare al quartierecome il primo centro di aggre-gazione e socializzazione edinserire in esso tutte le possibi-lità sociali, culturali, sportive inun corretto equilibrio con la"città". Su questo la sfida è statalanciata.La seconda riflessione riguardanoi operatori del settore che dob-biamo, insieme alle Istituzioni,capire che la riqualificazione deiquartieri non deve essere solouna riqualificazione Edilizia, maanche una riqualificazioneSociale e Culturale.

È evidente quanto possa esseredifficile contemperare i diversiinteressi e punti di vista del pub-blico e del privato, ma i Contrattidi Quartiere sono un tentativo diiniziare questo percorso, perciò ènecessario (questa è la nostraconvinzione) che ognuno faccia ilmassimo sforzo per la riuscita e ilproseguimento di questa interes-sante sperimentazione.Cosa di nuovo ci aspettiamoche i Contratti di Quartiere pos-sano produrre?Uno dei gravi difetti della nostraburocrazia è quello dei ritardi(anni) tra il momento progettualee il momento realizzativo con unallungamento eccessivo deitempi che vanifica ogni previsionetemporale e conseguentemente“sballa” i piani finanziari.Crediamo sia doveroso, nello spi-rito di collaborazione che stanascendo, che i Contratti diQuartiere possano iniziare il loroiter celermente e che i contri-buti stanziati possano essereerogati con la massima tempe-stività, perché sono questi i fatto-ri che determinano la riuscita e lavalidità delle scelte progettuali edeconomiche effettuate.Quale impegno possiamo edobbiamo prendere comeCooperative?Un giorno un amministratorepubblico in un piacevole conver-sare mi ha detto “Prima si facevala città privata anche con il dena-ro pubblico, ora dobbiamo fare lacittà pubblica anche con il denaroprivato”.Credo non sia completamentecosì, ma vero è che nei Contratti

La qualità della vita è la nuova sfida con cui si confrontano le città. Per migliorarla ci sono nuovi strumenti e deve intensificarsi la collaborazione tra tutti gli attori.

Cooperative comprese.

Contratti di Quartiere: non solo case per abitantila tavola rotonda

Elvio PanzarasaPresidente UNI-C.A.P.I.

di Quartiere siamo chiamati adinvestire capitali privati per inte-grare gli investimenti dello Stato,della Regione e dei Comuni.Per noi è un impegno gravoso,ma nello stesso tempo stimolan-te e ci sentiamo coinvolti perchévediamo che tutto ciò va nellagiusta direzione che è poi quellache indichiamo anche noi.La Cooperazione di Abitazione hauna "missione", che è quella dimigliorare la condizione di vitadegli abitanti delle città, (e nonsolo), e i Contratti di Quartieresono un progetto che integragli interventi fisici (Case diAbitazione) con iniziative perl’infanzia (asili), per i più giova-ni (scuole), per la sicurezza(controllo del territorio), per i gio-vani (Palestre ed attrezzature perlo sport), tutto per finalmente rea-lizzare quell’accompagnamentosociale che consenta di migliora-re quella che tutti noi chiamia-mo qualità della vita.Quindi coerentemente con lanostra "missione" il nostro impe-gno è la partecipazione ad unprogetto che vuole e deve rispon-dere ad una sola grande doman-da: "Come cambia il quartiere?" econseguentemente di quantoaumenta il suo "Capitale Sociale"?E poi vi è un’aumentata capacità delquartiere di “Autogestirsi” i problemiche nascono ? Conoscere e valutarele risposte è compito delle Istituzioniche potranno monitorare la riuscitadel progetto, è però anche compitonostro operare affinché il progettodia i frutti previsti.

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(da sinistra)Intervento in Alba, Corso EuropaIntervento in Alba, Via XXV Aprile

Il Presidente Guido Matinata e i Soci fondatori

La Cooperativa LaLavoratori nasce nel 1972e dopo più di trent’anniquesta società rappresentauna delle realtàeconomiche più solidedella provincia di Cuneo.

La politica economica perseguitanel rispetto delle scelte program-matiche condivise dalle coopera-tive appartenenti all’AssociazioneRegionale delle cooperative diabitazione ha contribuito note-volmente al nostro sviluppo.Il consolidamento e l’operativitàdella cooperativa ha favorito inquesto territorio l’integrazionesociale ed il calmieramento delmercato della casa in una realtàparticolarmente sensibile alleesigenze economico-sociali dellepersone.Le realizzazioni della Cooperativanei Comuni di Savigliano, Alba,Cuneo, Fossano, Mondovì, Rac-conigi, Carmagnola ed altre cittàcuneesi ha consentito alle ammi-nistrazioni pubbliche del territo-rio ed alle imprese presenti nella“provincia granda” di incremen-tare il loro sviluppo economicoed il benessere sociale di talirealtà.

CooperativaLa LavoratoriVia Ghione 5Savigliano (CN)

Presidente:Guido Matinata

La Lavoratori è un operatore eco-nomico la cui attività è statacaratterizzata nel tempo dallacapacità di coniugare la reddi-tività aziendale con la solida-rietà sociale dell’impiego dellerisorse accumulate negli anni.Questo viene confermato dallasolidità dei rapporti ormai con-solidati con tutte le altre realtàeconomiche locali quali ilmondo creditizio, quello impren-ditoriale e le diverse amministra-zioni civiche sensibili al problemadella casa.La costruzione di questi rapportiè la diretta conseguenza dell’affi-dabilità e della concretezza del-l’attività edificatoria della Coope-rativa in tutti questi anni.Le nuove disposizioni legislativea tutela dell’utenza in riferimentoai purtroppo noti fallimentiimmobiliari disciplineranno ilmercato in modo tale che soloaziende solide e consolidatecome questa cooperativa possa-no proseguire la propria attivitàcon serenità.La Lavoratori, presente oggi intutto il territorio provinciale, èdiventata un punto di riferi-mento ormai consolidato perun numero sempre crescente

di famiglie che vogliono risol-vere efficacemente il bisognoprimario della casa. La confer-ma di questa situazione è riscon-trabile nei nostri lunghi elenchi disoci non assegnatari in attesa disoddisfare i propri bisogni abitativi.La realtà economica del territo-rio spesso determina disagieconomico-sociali insostenibilidalle categorie più deboli dellasocietà quali gli anziani, i lavo-ratori, le giovani coppie e gliimmigrati.Le imprese locali hanno proble-mi a fornire ai propri lavoratorisoluzioni abitative adatte allaloro flessibilità ed alle disponi-bilità economiche dei dipen-denti, analogamente le ammini-strazioni comunali non sonopiù in grado di soddisfare ilbisogno abitativo dei cittadinipiù deboli utilizzando esclusiva-mente le strutture organizzativeistituzionali. La Cooperativa La Lavoratoriviene spesso interpellata da que-sti operatori al fine di soddisfarele diverse necessità di questerealtà.Esiste senza alcun dubbio un’esi-genza in riferimento ad una poli-tica della casa programmata e

concordata con gli enti regionalie le istituzioni comunali.Il coordinamento costruttivodei diversi bisogni delle realtàpubbliche e private e le capa-cità progettuali dellaCooperativa La Lavo-ratori possono rap-presentare un effica-ce strumento utilealla soluzione delleproblematiche ine-renti il mercato im-mobiliare e l’integra-zione sociale.Sarebbe auspicabileuna maggiore collabo-razione con le istituzioni pubblicheal fine di ottenere nuove sinergieoperative tra la Cooperativa e lediverse realtà economiche ed isti-tuzionali della provincia.Il Consiglio di Amministrazione ed isoci della Cooperativa La Lavoratorisono disponibili ad instaurare undialogo continuo e costruttivo contutti gli operatori istituzionali pubbli-ci e privati della provincia di Cuneoal fine di creare e progettare uni-tariamente soluzioni efficaciutili a soddisfare le esigenzeabitative dei cittadini.

Guido MatinataPresidente La lavoratori

Notizie dalle Cooperative

(da sinistra)Intervento in

Savigliano, Via dei Prati

Intervento in Bra, Viale dei Fiori

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giovani coppie e anziani. I terrenisono già di proprietà della coope-rativa novarese. "L'impresa checostruirà gli alloggi è solida e hagià operato con noi in altri inter-venti, rispondendo in pieno alleesigenze che avevamo" - aggiun-ge il presidente Iaquinta. Ogni edificio è alto tre piani di abi-tazione fuori terra ed è dotato diun piano interrato in cui sono postiautorimesse e cantine di pertinen-za degli alloggi.Planimetricamente gli edificisono disposti in modo da forma-re una zona centrale che, siste-mata a verde e con alberiombrosi, costituisce l'accessoperdonale al complesso. Ai lati,tramite brevi rampe, gli accessicarrai permettono di scendere alpiano interrato e alle autorimes-se. Sull'angolo sud-orientale dellotto ci sono i parcheggi pubblici,previsti dalla legge. Gli edificisono stati progettati con materia-li che si inseriscono armonica-mente nel paesaggio e rispetta-no le tipologie della zona:Rivestimenti dei pilastri e deivani scala in mattoni a vistaTinteggiatura di colore biancodelle svecchiature comprese tra i

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Sedici alloggi sulle rive del Lago Maggiore

La Edificatrice Uno sta per iniziare un nuovo intervento a Dormelletto, in un'area con vincoli ambientali.

La preziosa collaborazione con l'Amministrazione Comunale

La Edificatrice Uno apre al Biellese

A Massazza la cooperativa novarese costruirà dodici alloggi: è il primo interventonel Biellese. Fondamentale la collaborazione con amministratori e funzionari

comunali. Imminente l'inizio dei lavori.

A Dormelletto, nei pressi di Arona, sulle rive del LagoMaggiore, la Cooperativa Edificatrice Uno costruirà, apartire dalla primavera, un complesso di sedici allog-gi che saranno assegnati in locazione permanente.L'area in cui sorgerà la palazzina si trova in una delle col-

line che dominano illago, in un'area sotto-posta a vincolo am-bientale. I complessiche verranno costruitidovranno pertantorispondere a precisiparametri di compati-bilità con il paesaggiocircostante. I sedicialloggi saranno asse-gnati in locazione per-manente, nove ver-

ranno finanziati con la legge conosciuta come 8 bis esette grazie all'autofinanziamento della Edificatrice Uno."Questo intervento è il risultato di due anni di sforzi e dilavoro incessante" - dice il presidente della cooperativaFrancesco Iaquinta presentando il progetto - "Abbiamocollaborato in perfetta sintonia con il sindaco Mora, con-sci che le nostre case contribuiscono a dare una rispo-sta alle esigenze abitative del Comune".La palazzina sorgerà nell'area PEEP, acquistata dalComune di Dormelletto a prezzi calmierati e assegna-ta alle cooperative edilizie. Sul lotto assegnato allaEdificatrice Uno il PEEP prevede una sagoma che,componendosi con quella del lotto vicino,forma un ampio cortile interno ad usoesclusivamente pedonale. L'accesso alleautorimesse avviene solo lungo il perimetrodei fabbricati.

Il progetto, firmato dallo Studio A.R. Architetti Riunitidi Arona, prevede sedici appartamenti, di cui dodicidi circa 70 metri quadrati e quattro di 75 metri qua-drati. Ogni alloggio è composto da un soggiorno affac-ciato sul cortile interno, due camere e un bagno espostiverso l'esterno. Un'interessante caratteristica del proget-to è la possibilità di utilizzare le logge coperte come unprolungamento esterno dei soggiorni che vi si affacciano.Da sottolineare anche che la regolarità della posizione difinestre e porte nelle stanze, le rende facilmente arreda-bili ed evita qualsiasi spreco di spazio. Le caldaie a gasindividuali sono collocate in un vano apposito collocatosull'ampio pianerottolo di arrivo delle scale. E proprio ilvano scala, con la sua particolare disposizione, separabene i singoli appartamenti, garantendo a ognuno lanecessaria privacy. Tra le caratteristiche tecniche della palazzina, gliinfissi in legno, le porte di accesso di sicurezza,pavimenti ceramici, finiture interne curate, corteinterna in parte pavimentata e in parte a prato,impiantistica a norma, corsello autorimesse inautobloccanti. Il corsello sarà inoltre dotato di unpergolato che ne dissimulerà la presenza e aumen-terà il benessere microclimatico delle abitazioni. "Con questo intervento daremo una casa a parte deinostri soci dell'Aronese che aspettano una risposta alleloro esigenze abitative" - commenta il presidente Iaquinta"Sicuramente non accontenteremo tutte le richieste pro-venienti dalla zona, ne siamo consapevoli. L'impegnomio e del Consiglio d'Amministrazione dell'Edificatrice

Uno è quello di ipotizza-re nuovi interventi conle risorse regionali e conquelle, più limitate, dellacooperativa".

da sinistra:

Prospettodella Palazzina

Pianta tipo di due

unità

Notizie dalle CooperativeNotizie dalle Cooperative

Nel 2005 anche il Biellese entranelle aree di attività della Coope-rativa Edificatrice Uno, già presenteda molti anni nel Novarese, nelVercellese e sul Lago Maggiore.Nelle prossime settimane inizie-ranno infatti i lavori di costruzionedi due palazzine di sei alloggicadauna a Massazza, in provinciadi Biella, lungo la Statale 230, checollega il paesino al capoluogo."L'intervento è stato possibile gra-zie alla stretta collaborazione tra ilgruppo dirigente della Cooperati-va e l'Amministrazione Comunaledi Massazza" - dice il presidentedella Edificatrice Uno FrancescoIaquinta - "Approfitto delle paginedi Abitare in Cooperativa per rin-graziare il sindaco Paolo Turati, ilsuo vice, per tanto tempo sindaco,Renato Caramellino, e il segretariocomunale dottor Fabrizio Deme-las. Hanno creduto nel progetto ehanno lavorato con noi con con-vinzione per trasformarlo in realtà,nonostante i problemi e le diffi-coltà che si presentavano."Sei dei dodici alloggi saranno co-struiti con i finanziamenti della 8 bis,gli altri sei grazie all'autofinanzia-mento della Edificatrice Uno. Unaparte degli alloggi sarà destinata a

CooperativaEDIFICATRICEUNOVia XXIII Marzo 21Novara

Presidente:Francesco Iaquinta

pilastriSerramenti in legno tintato noce,con tapparelle di identico colore evetro-cameraRinghiere in ferro, con bacchettetonde, verniciate color antracitecon ferro-micaceaTetto con orditura in legno emanto di copertura in coppiLattoneria e pluviali in rameFrangisole sui balconi lato cucinein mattoni a vista lavorato a traforoLa pavimentazione dei percorsipedonali e carrai è prevista in auto-bloccanti di cementoI dodici alloggi verranno asse-gnati in locazione permanentea canone convenzionato. Gliappartamenti sono di circa 70metri quadrati e sono formati daun soggiorno-ingresso, dal qualesi accede ad un terrazzo cheaffaccia sulla zona verde centra-le, una cucina abitabile, sul latoopposto del fabbricato, conampio balcone, in parte scher-mato da frangisole, sul quale èsistemata la caldaietta individua-le del riscaldamento alimentata agas di rete in apposito armadiet-to; due camere da letto; due ser-vizi di cui uno con vasca e unocon doccia.

Laura Cardia

da sinistra:

Pianta tipodi due apparta-menti

Prospettodella Palazzina

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TOR

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Il sindaco di Torino SergioChiamparino ha visitato ad ottobre i cantieri dei complessi che lecooperative Di Vittorio e San Pancrazio stannocostruendo sulla Spina 3. È stata un'occasione peranalizzare insieme le luci e le ombre cheaccompagnano la suaAmministrazione, in attesadel grande evento del 2006, le OlimpiadiInvernali che proietterannoTorino sulla ribaltainternazionale.

Che impressione conser-va della visita ai cantie-ri di Spina 3?

L’area di Spina 3 è una zona incui il profondo processo di tra-sformazione urbanistica e di rin-novamento strutturale di Torino èpiù evidente. Dall’alto dei palazziin costruzione che ho visitato adottobre si ha la netta sensazionedi come questa trasformazionesia in atto e sono sicuro chequando il processo sarà comple-tato davvero si stenterà a ricono-scere questa zona di Torino.

La casa non ha mai smes-so di essere un problemaper molti cittadini e lacrisi economica ha reso ilproblema più evidente.Anche a Torino aumenta-no i casi di sfratti. Comesi sta muovendo la suaAmministrazione per ri-

Sergio Chiamparino: 12 mesi prima delle Olimpiadi

l’intervista Intervista a Sergio Chiamparino

I cantieri di Torino 2006, l'emergenza-casa, le polemiche sul centro storico, gli ultimi appuntamenti prima delle Olimpiadi Invernali.

Il punto di vista del sindaco di Torino

solvere questo problema?Le politiche per la casa sono alcentro dell'attenzione di que-st'amministrazione. Nel corsodell'anno il Comune ha trovatosistemazione negli alloggi di pro-prietà pubblica a circa 800 fami-glie. Grazie alle convenzioni tra laCittà e l'Agenzia Territoriale sonostati ultimati 200 nuovi alloggi diedilizia sovvenzionata e si stannoavviando i lavori di ristrutturazio-ne di complessi edilizi in diversezone della città.L’Amministrazione nel corso delmandato ha emesso due bandiper l'assegnazione degli alloggidi edilizia pubblica. All'ultimosono state raccolte circa 5.000domande, con una notevole fles-sione rispetto ai bandi preceden-ti. Questo potrebbe essere consi-derato un segnale di efficaciadelle politiche finora adottate.Inoltre il Comune, attraverso ilfondo per il sostegno alla loca-zione, ha erogato con l’ultimobando 12 milioni di euro a10.000 famiglie. Non va infinedimenticato che dopo l’eventoolimpico circa il 40% degli allog-gi dei Villaggi Media sarà destina-to a E.R.P.

Nello scorso numero diAbitare in Cooperativaalcuni autorevoli espertidella Casa, tra cui l'asses-sore comunale Tricarico,si sono confrontati sullaproposta, avanzata dalConsigliere Regionale

Roberto Placido, di istitui-re una tassa di scoporegionale per rispondereall'emergenza casa. Come valuta la proposta?

La necessità di destinare risorsepubbliche al problema della casaè evidente. Anche se l'argomen-to tasse è sempre molto delica-to, la proposta del consiglierePlacido è da valutare positiva-mente. Difatti è chiaro fin dalprincipio per che cosa questetasse verranno utilizzate e credopossano essere una propostainteressante per rispondere alleesigenze di gestione di ediliziapubblica e di riqualificazionedelle città.

Il centro storico di Torino èstato negli ultimi mesi pro-tagonista di molte polemi-che, due fra tante, il par-cheggio sotterraneo diPiazza San Carlo e l'alber-go a 5 stelle che unasocietà svedese vuolecostruire in piazza Car-lina, nell'edificio in cuivisse Antonio Gramsci.Passate le polemiche,quali sono le sue opinioni?

Purtroppo le polemiche nonsono ancora terminate, masiamo comunque intenzionati adandare avanti. Per quanto riguar-da il parcheggio di piazza SanCarlo, i lavori procedono veloce-mente e contiamo di vederlo ter-minato entro la fine del 2005.Sono sicuro che assieme al par-

cheggio di piazza Vittorio darà unbuon contributo alla soluzionedei problemi della sosta delleauto in centro e credo che inquel momento molte polemicherientreranno. Circa il progettodell’albergo in piazza CarloEmanuele, siamo intenzionati aportarlo a termine. La compagniache lo acquisirà farà sicuramenteun ottimo lavoro, come del restosi evince dal progetto presentato.Le difficoltà piuttosto riguardanoalcune famiglie che non hannoancora accettato lo spostamentoin altri alloggi di edilizia pubblica.Continueremo comunque alavorare per cercare un accordosoddisfacente e spero che ilbuon senso alla fine prevalga.

I sondaggi sulla suaAmministrazione ap-paiono contraddittori:da una parte danno inleggero calo la suapopolarità tra i torinesi,dall'altra, a livello euro-peo, la danno ai vertici,tra i grandi sindaci delcontinente. È vero ildetto che nessuno è

profeta in patria? Cosapensa di questi sondag-gi contraddittori?

Non ho mai dato particolarepeso a sondaggi e classifiche,anche quando positivi, in quantomolto spesso risultano tempora-nei e parziali. Certo non li ignoro,possono essere uno spunto diriflessione. In questo periodoposso capire che i cittadini attri-buiscano a questa amministra-zione, le colpe per i disagi dovu-ti ai numerosi cantieri presenti incittà. Ora siamo nel vivo della tra-sformazione, ma inviterei tutti adaspettare la fine dei lavori primadi esprimere giudizi. Le trasfor-mazioni in atto porteranno infattiad un città rinnovata e miglioratadal punto di vista delle infrastrut-ture e degli spazi e servizi dispo-nibili e quindi in grado di offrireuna migliore qualità della vita.

Sindaco, il 2004 è allespalle e inizia un nuovoanno. Quali sono i suoiprogetti per quest'ultimoanno che ci separa dalleOlimpiadi Invernali del2006? Cosa intende fare

per Torino e per i torinesinei prossimi 12 mesi?

Il 2005 segnerà la stretta finaleper la preparazione delle Olim-piadi Invernali. La macchina orga-nizzativa sta lavorando a pienoregime. Con il passare dei mesivedremo chiudere uno ad unotutti i “buchi” generati dai cantieri,olimpici e non. Credo che unmomento importante per la cittàsarà quando, intorno a novembreo dicembre, potremo effettuare ilprimo viaggio sulla linea 1 dellametropolitana e sarà chiaro che ilprocesso di modernizzazione è inatto. Per il nuovo anno abbiamogià molti progetti in corso e in pro-gramma e credo che sia un segnodi serietà e coerenza concentraciper portarli a termine. Questi nonvuol dire che si attui una politicamiope, per le Olimpiadi ad esem-pio tutte le realizzazioni sonostate fatte pensando già al lororiutilizzo post-olimpico: la città sitroverà infatti a gestire nuovi spaziper la cultura, lo svago, la ricerca el’innovazione, per l’edilizia pubbli-ca e per la ricettività universitaria.

G. De Serio

Il Sindaco di Torino, SergioChiamparino,in visita ai cantieri delle Cooperative Di Vittorio e San Pancrazio:(foto al centro)Pasquale Cifani, Geom. Livio Piotto. Sergio Chiamparino(foto a destra)Sergio Chiamparino con Pasquale Cifani. tra di loro: Mario Piovano, Vice Direttore Generale Agenzia 2006.

Immagini del villaggio mediaMichelin Nord e alcune vedutedel cavalcavia di CorsoMortara dal 21° pianodella TorredellaCooperativa Di Vittorio

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L’architettura nella storia

CIDCentro Informazione DisoccupatiVia Pedrotti, 5 – Torinotel. 011-2442347; 011-2442389fax 011-2442452e-mail: [email protected]

EURESServizio Europeo per l’ImpiegoVia Pedrotti, 5 – Torinotel. 011-2442432; 011-2442306e-mail: [email protected]

Federconsumatori Piemonte ONLUSVia Pedrotti, 5 – Torinotel.011 285981 –fax 011-2485897e-mail: [email protected]

INAIL – Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro Sede di Torino NordVia B. Ramazzini, 26/a – Torinotel. 011-55931

Servizio Civile Sostitutivo.Obiezione di coscienzaDistretto Militare – Corso Lepanto, 1 - ToTel. 011-3197400

Sportello Donna e Lavoro PiemonteVia Cernaia, 30 – Torino011-545156

Sportello Donna Pari OpportunitàVia Pisano, 6 – TorinoTel. 011-4324777

Telefono AmicoCorso Unione Sovietica, 214/a – TorinoTel. 011-3195252

Telefono RosaVia Assietta, 13 – TorinoTel. 011-530666

Telefono Verde PiemonteVia Michelotti, 166 – TorinoTel. 011-8981362IN

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