8
Associazione Democratici Parigi, Circolo PD Parigi Assemblea del 6 maggio 2018 _____________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ 1 Associazione Democratici Parigi, Circolo PD Parigi Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale del presidente Care iscritte, cari iscritti dell’Associazione democratici e del circolo PD Parigi, In questa primavera, mentre in Francia Macron compie il primo anno del suo mandato, con una concentrazione di potere (effetto dell’assetto della Quinta Repubblica) così forte da sollevare qualche perplessità (siamo pur sempre nella patria di Montesquieu), in Italia le elezioni hanno portato una sconfitta del Partito Democratico e una difficile governabilità. Situazione, questa, facilmente prevedibile, data la frammentazione del sistema politico in tre poli (centrodestra, Movimento 5 Stelle e centrosinistra) e una legge elettorale (il cosiddetto Rosatellum) di impianto ibrido. Che non facilita né la formazione di maggioranze (come le leggi di impianto davvero maggioritario) né la ricerca di accordi tra forze diverse (come è il caso di quelle integralmente proporzionali). Questo il quadro generale. Passo ora all’attività della nostra Associazione e del circolo, dall’ultima assemblea (10 giugno 2017) fino ad oggi. Partendo dalla nostra partecipazione (24 giugno 2017) al forum delle associazioni italiane, al Palais de la Porte Dorée, dove, proprio in quei giorni, c’era un’interessante mostra sull’emigrazione italiana, “Ciao Italia”. Utile a ricordarci che questa storia non è stata rose e fiori; e l’importanza, per chi si trova all’estero magari per necessità, di potersi inserire in un progetto d’integrazione con diritti (e doveri, ovvio) di cittadinanza. Il tema dell’essere “stranieri” ci porta a settembre e alla Festa Europea dell’Unità, in Lussemburgo. Un appuntamento storico (questa era l’edizione numero 46), in un luogo, Esch sur Alzette, dove un abitante su tre è italiano o di origine italiana. Gli italiani di un tempo lavoravano nella miniera di ferro dell’impresa Hoel; adesso, molti sono nelle banche e nella finanza. Da qualche anno questa Festa dell’Unità è anche un’occasione di incontro per i circoli PD europei. Noi eravamo presenti con Massimiliano Picciani (in quel momento segretario del circolo), Maria Chiara Prodi, Viola Ridolfi ed io. Da questo incontro nasce un documento congiunto dei circoli PD Europei, di cui riporto alcuni passi utili anche per capire quello che è accaduto nei mesi successivi: I circoli PD Europei () confermano il proprio sostegno ai () documenti approvati negli ultimi anni e nelle precedenti assemblee: linee-guida sulla riforma dell’AIRE, ordine del giorno su lingua e cultura italiana () riforma della rappresentanza e sui servizi al cittadino sul territorio, linee-guida sulla riforma della legge elettorale, e-book di analisi sulla nuova emigrazione italiana () segnalati alla dirigenza nazionale del Partito Democratico come priorità in vista della conferenza programmatica nazionale prevista a Napoli a fine ottobre 2017. () Sottolineiamo l’importanza per il PD di adottare a livello nazionale una visione più ambiziosa () In primo luogo, la piena attuazione del principio di cittadinanza, con particolare riferimento alla riforma dello Ius soli – che deve essere portata a termine al più presto () – e ad un’azione più forte su temi economici e sociali, a partire dall’aumento delle tutele e garanzie per i più giovani, dall’equità di trattamento salariale tra uomo e donna, a una rinnovata attenzione alla compatibilità tra lavoro e famiglia, al rilancio della ricerca scientifica e tecnologica ().

Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  • Upload
    others

  • View
    7

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  1  

Associazione Democratici Parigi, Circolo PD Parigi

Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale del presidente

Care iscritte, cari iscritti dell’Associazione democratici e del circolo PD Parigi,

In questa primavera, mentre in Francia Macron compie il primo anno del suo mandato, con una

concentrazione di potere (effetto dell’assetto della Quinta Repubblica) così forte da sollevare qualche

perplessità (siamo pur sempre nella patria di Montesquieu), in Italia le elezioni hanno portato una

sconfitta del Partito Democratico e una difficile governabilità. Situazione, questa, facilmente

prevedibile, data la frammentazione del sistema politico in tre poli (centrodestra, Movimento 5 Stelle e

centrosinistra) e una legge elettorale (il cosiddetto Rosatellum) di impianto ibrido. Che non facilita né

la formazione di maggioranze (come le leggi di impianto davvero maggioritario) né la ricerca di accordi

tra forze diverse (come è il caso di quelle integralmente proporzionali).

Questo il quadro generale. Passo ora all’attività della nostra Associazione e del circolo, dall’ultima

assemblea (10 giugno 2017) fino ad oggi. Partendo dalla nostra partecipazione (24 giugno 2017) al

forum delle associazioni italiane, al Palais de la Porte Dorée, dove, proprio in quei giorni, c’era

un’interessante mostra sull’emigrazione italiana, “Ciao Italia”. Utile a ricordarci che questa storia non è

stata rose e fiori; e l’importanza, per chi si trova all’estero magari per necessità, di potersi inserire in

un progetto d’integrazione con diritti (e doveri, ovvio) di cittadinanza. Il tema dell’essere “stranieri” ci

porta a settembre e alla Festa Europea dell’Unità, in Lussemburgo. Un appuntamento storico

(questa era l’edizione numero 46), in un luogo, Esch sur Alzette, dove un abitante su tre è italiano o di

origine italiana. Gli italiani di un tempo lavoravano nella miniera di ferro dell’impresa Hoel; adesso,

molti sono nelle banche e nella finanza. Da qualche anno questa Festa dell’Unità è anche

un’occasione di incontro per i circoli PD europei. Noi eravamo presenti con Massimiliano Picciani (in

quel momento segretario del circolo), Maria Chiara Prodi, Viola Ridolfi ed io. Da questo incontro nasce

un documento congiunto dei circoli PD Europei, di cui riporto alcuni passi utili anche per capire quello

che è accaduto nei mesi successivi:

I circoli PD Europei (…) confermano il proprio sostegno ai (…) documenti approvati negli ultimi anni e nelle precedenti assemblee: linee-guida sulla riforma dell’AIRE, ordine del giorno su lingua e cultura italiana (…) riforma della rappresentanza e sui servizi al cittadino sul territorio, linee-guida sulla riforma della legge elettorale, e-book di analisi sulla nuova emigrazione italiana (…) segnalati alla dirigenza nazionale del Partito Democratico come priorità in vista della conferenza programmatica nazionale prevista a Napoli a fine ottobre 2017. (…) Sottolineiamo l’importanza per il PD di adottare a livello nazionale una visione più ambiziosa (…) In primo luogo, la piena attuazione del principio di cittadinanza, con particolare riferimento alla riforma dello Ius soli – che deve essere portata a termine al più presto (…) – e ad un’azione più forte su temi economici e sociali, a partire dall’aumento delle tutele e garanzie per i più giovani, dall’equità di trattamento salariale tra uomo e donna, a una rinnovata attenzione alla compatibilità tra lavoro e famiglia, al rilancio della ricerca scientifica e tecnologica (…).

Page 2: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  2  

Si accenna, nelle prime righe, a un lavoro fatto negli anni scorsi dai circoli PD Europei, rimasto però

sostanzialmente inascoltato a livello di partito nazionale. Un punto che, come vedremo avrà nei mesi

successivi conseguenze politiche, anche per il nostro circolo. Tornando alla Festa in Lussemburgo,

diversi interventi (compresi i nostri) avevano posto il problema della partecipazione come centrale per

il Partito Democratico e per le comunità che si formano dentro o attorno questo partito. Il secondo

punto che mi sembra significativo è la richiesta di una “visione più ambiziosa” con il riferimento alla

riforma dello Ius Soli (tentata, e mancata). La nostra associazione e il nostro circolo si sono schierati

con decisione in favore di questa riforma. Abbiamo aderito alla petizione “nessun passo indietro sullo

ius soli” assieme a tante altre persone del PD, e poi, insieme agli altri circoli PD Europa siamo stati tra

i firmatari di un appello congiunto di cui cito qui un passo.

(…) Come militanti del PD in Europa e nel mondo siamo abituati a confrontarci con le diverse realtà dei Paesi che ci ospitano, con le diverse culture che ci accolgono. In queste, entriamo, ci integriamo - noi, e con noi i nostri figli, le nostre famiglie. In alcuni Paesi, lo ius soli o lo ius culturae è già una realtà, i figli a differenza dei genitori sono cittadini a tutti gli effetti dei Paesi dove risiedono. Una condizione non da poco, che non li fa sentire diversi né stranieri nel Paese in cui vivono. (…) Per questo, chiediamo al Governo ed al PD di riportare in aula lo #iussoli perché il Parlamento possa provare a trovare una maggioranza per approvarlo, innescando nel Paese un dibattito serio su milioni di cittadini che vivono come tutti gli Italiani le gioie, i dolori, le speranze del nostro Paese, che hanno eletto a casa e che i loro figli sentono come Patria. Tenerlo fermo appare come un atto di paura, che non possiamo permetterci: Noi siamo il PD, il Partito che ha assunto la responsabilità di Governare questo Paese, ma anche di arginare i populismi e le destre.

Alla fine, nonostante la forte mobilitazione, lo Ius Soli non è stato approvato. Vista anche la

composizione del Parlamento nella nuova legislatura (che renderà difficile riproporlo nel breve

periodo) resta il pensiero che sia stata un’occasione mancata.

Ottobre 2017 è il momento di una presa di posizione critica, assieme ad altri circoli esteri, verso il

cosiddetto “emendamento Lupi” alla riforma elettorale approvato dalla Commissione Affari

Costituzionali; che ha introdotto la possibilità di candidare nella Circoscrizione estero i residenti in

Italia, senza però reciprocità (per gli italiani iscritti all’AIRE continua a non esservi la possibilità di

candidarsi in Italia). Una nota congiunta denuncia “una palese discriminazione tra cittadini” e una

possibile “eccezione di incostituzionalità”. Nonostante la protesta, il meccanismo è rimasto nella legge

elettorale.

A novembre 2017 abbiamo avuto il piacere di ospitare a Parigi Sergio Staino per un ciclo di incontri. Il

primo con gli studenti della section d’Italien du département des langues de l’Université Paris 1

Panthéon-Sorbonne, assieme alle docenti Isabel Violante et Manuela Parillo. Il secondo, alla Libreria

italiana del 9ème arrondissement di Parigi, con Florence Raut a fare gli onori di casa. Infine, Staino ha

partecipato a una riunione del nostro circolo, alle ACLI. Con lui abbiamo parlato di molte cose: tra cui,

ovviamente, la sua esperienza da (ultimo, almeno per adesso) direttore dell’Unità. Qualcuna di queste

storie, se volete, la ritrovate sul sito Altritaliani, a questo indirizzo: https://altritaliani.net/sergio-staino-a-

Page 3: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  3  

parigi-le-storie-che-ci-ha-raccontato/. C’è una sua frase che mi piace ricordare qui, a proposito di una

sua visita in carcere: “Per molti di noi, per la nostra vita, la politica magari non cambia niente.

Per tanti altri invece sì: cambia tutto, può cambiare tutto”.

Questo disegno è il dono di Sergio Staino per l’Associazione Democratici e il circolo PD Parigi (novembre 2017)

Nel frattempo, il 25 novembre 2017, il mandato del segretario di circolo, Massimiliano Picciani, è

arrivato alla scadenza dei 4 anni. Massimiliano (che oltre a essere segretario è, in quel momento,

anche delegato in Assemblea Nazionale e partecipa al coordinamento dei circoli PD in Europa) non è

stato disponibile a rinnovarlo. Le ragioni sono talmente pubbliche e politiche (ed è per questo mi

permetto di parlarne) che possiamo trovarle in una lettera di diversi dirigenti locali PD in Europa,

pubblicata (il 22 dicembre 2017) sull’Huffington Post, di cui riporto qui qualche stralcio.

Siamo dirigenti locali del Partito Democratico in Europa, segretari di Circoli e Federazioni, delegati in Assemblea estero, membri attivi di Comites e CGIE (…). Abbiamo deciso, dopo una lunga e difficile riflessione, di interrompere la nostra presenza nel partito che abbiamo contribuito a fondare ed animare in tutti questi anni. La nostra decisione è frutto di una lunga serie di considerazioni su un partito che abbiamo sentito sempre come la nostra casa, e che oggi - nei metodi, nelle scelte di linea politica, negli atteggiamenti dei suoi dirigenti - non riusciamo più a riconoscere (…).

Ecco quindi che il malessere a cui accennavo, a proposito della festa lussemburghese e

dell’emendamento elettorale, arriva a produrre una nuova frattura. Siamo, a questo punto, già nella

fase –nel clima- che porta alle elezioni politiche del marzo 2018. Con la formazione, a sinistra del PD,

di “Liberi e Uguali “, che unisce Articolo 1 – Mdp (nato dalla scissione di inizio 2017), Sinistra Italiana e

Page 4: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  4  

Possibile. Il meccanismo elettorale, con due terzi dei seggi assegnati in collegi uninominali, dovrebbe

spingere PD e Liberi ed Eguali verso un accordo di coalizione. Così non sarà e i due partiti che si

trovano a occupare lo spazio della sinistra “storica” si presenteranno alle elezioni divisi. Ciascuno

dando la colpa della divisione all’altro, e con esiti non brillanti né per l’uno né per l’altro: il PD esce

sconfitto, ma Liberi e Uguali, con poco più del 3%, non ne intercetta i voti in uscita. Nihil sub sole

novi. Tornando a noi: la nostra agenda, tra fine 2017 e inizio 2018, si popola di tre punti. Il primo,

l’elezione di un nuovo segretario. Il secondo, le candidature alle elezioni per la circoscrizione Estero. Il

terzo, come affrontare il calo della partecipazione, effetto evidente delle dinamiche interne ed esterne

al PD (a fine 2017, gli iscritti saranno 39 contro i 58 dell’anno precedente, e un record storico di 100

tra 2013 e 2014). Un passaggio delicato.

Per l’elezione del nuovo segretario, dopo un mio appel à candidature si presentano due candidati:

Edoardo Chiozzi e Paolo Sartini. Il 13 gennaio 2018 teniamo il congresso di circolo, che elegge Paolo

Sartini. Anche Edoardo ottiene comunque un numero di voti significativo, e Paolo propone subito di

includerlo nel direttivo del circolo (costituito da segretario, presidente, dal tesoriere Ludovico Franchini

e da Rossella Salvia e Maria Chiara Prodi).

Veniamo al punto delle candidature, che ci coinvolge per per la ripartizione Europa della

circoscrizione Estero (che comprende anche i territori asiatici della Federazione Russa e la Turchia:

insomma, un collegio elettorale immenso). Per l’estero, che elegge dodici deputati e sei senatori, si

voterà con il proporzionale puro e le preferenze. Precedenti e proiezioni elettorali lasciano pensare

(come sarà) che il PD eleggerà due deputati e un senatore (fu lo stesso nel 2013) e dicono che,

tradizionalmente, i territori con il più alto numero di elettori italiani sono Svizzera e Germania (per

dimensione delle comunità e radicamento dell’attività politica e comunitaria). Questo significa che la

strada per essere eletti, per un candidato espresso dalla comunità italiana in Francia, è tutt’altro che in

discesa. Alla fine, nasce la candidatura di Paolo Modugno, che insegna politica e "civilisation" italiana

a Sciences Po. Una candidatura “indipendente” (fino a quel momento Paolo non era iscritto), nata

all’esterno del circolo e che inizialmente suscita un dibattito anche piuttosto acceso. Proprio in

occasione del congresso in cui viene eletto Paolo Sartini come nuovo segretario, l’assemblea dei

nostri iscritti viene chiamata ad esprimersi su questo punto e decide di dare sostegno a questa ipotesi

di candidatura. Che, promossa dal “PD Mondo”, sarà accettata e inserita dal PD nazionale nella lista

finale della ripartizione Europa (10 candidati per la Camera, 4 per il Senato). Comincia così la fase di

campagna elettorale a sostegno di Paolo Modugno, con una fitta serie di incontri, che riporto qui (e

credo di dimenticarne qualcuno):

incontro con le associazioni italiane (9 febbraio), Incontro con il circolo PD Parigi sulle elezioni (14 febbraio), Incontro sulle elezioni con Paolo Modugno, candidato PD alla camera (16 febbraio) presso La Libreria, Paolo Modugno e Franco Narducci PD Svizzera candidato lista Camera (17 febbraio), Paolo Modugno con Massimo Ungaro del PD Regno Unito e Maria Laura Franciosi del PD Belgio (18 febbraio), Incontro sul tema delle

Page 5: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  5  

migrazioni con Costanza Hermanin (+Europa) – Sara Prestianni (LeU) – Mina Zingariello (PD), moderatore Paolo Modugno, (22 febbraio).

 

Manifesti elettorali a sostegno della candidatura di Paolo Modugno (febbraio 2018)

La campagna elettorale è un’esperienza interessante e con qualche aspetto paradossale. Qualche

esempio. Il PD e la lista “Più Europa” a livello nazionale fanno parte della stessa coalizione; ma nella

circoscrizione Estero, per via del meccanismo puramente proporzionale, sono invece concorrenti (e in

competizione diretta su segmenti di elettorato di orientamento, per così dire, “liberal”). La legge

richiede l’apertura di un “conto di campagna” se si intendono sostenere spese superiori a circa 2600 €

(cioè pochissimo); ma per riuscirci, tra adempimenti burocratici e altri ostacoli, a Paolo occorrono ben

22 giorni. Quando il conto è finalmente aperto, la campagna “appena cominciata, è già finita”.

Infine, arrivano le elezioni. All’estero, dove vota circa il 30% degli aventi diritto, il PD si conferma primo

partito (con il 27% circa a livello mondiale e il 32% in Europa) e conquista 5 seggi (su 12) alla Camera

e 2 (su 6) al Senato.

In Europa, come previsto, il PD elegge due deputati (Massimo Ungaro del PD Londra e Angela Schirò,

Germania, rispettivamente con 14000 e 11000 preferenze) e una senatrice (Laura Garavini, che nel

2013 già eletta alla Camera, con 35000 preferenze). Paolo Modugno ottiene circa 4200 preferenze.

Non abbastanza per farsi eleggere, un buon numero se si considera l'avvio tardivo della campagna e

le difficoltà oggettive che lo stesso Paolo ci ha spesso ricordato (insieme alle farraginosità della legge

Page 6: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  6  

elettorale per l'estero, poco chiara e legata a un meccanismo di espressione delle preferenze poco

chiaro per gran parte degli elettori).

Il risultato nazionale, come si sa, è stato negativo. Ma non finisce mica il cielo, dice la canzone (le

canzoni spesso dicono la verità: “plus elles sont bêtes, plus elles sont vraies”, diceva Truffaut). Il primo

dato è il rinnovarsi dell’interesse e della partecipazione, tendenza generale e particolarmente vera per

il nostro circolo. Dai 39 iscritti di cui si è detto, alla data in cui scrivo siamo arrivati a 68: quasi 30

nuovi iscritti in pochi mesi. Persone in maggior parte che si avvicinano per la prima volta. Questo

significa che l’aumento del numero di iscritti, dato estremamente positivo, non deve far dimenticare le

ragioni di chi se ne è allontanato.

Subito dopo le elezioni abbiamo consultato i nostri iscritti su quelli che ci sembravano i principali temi

del momento: cause della sconfitta, posizione rispetto alla formazione di un nuovo governo, azioni per

il futuro, ruolo del PD nella società italiana. Abbiamo usato una piattaforma Internet (adoodle)

invitando a scegliere tra alcune affermazioni, divise in gruppi. Si poteva scegliere più di

un'affermazione (anche tutte) o nessuna: ragion per cui le somme percentuali per ogni tema non

fanno 100%. Data la ristrettezza del campione, inoltre, non è il dato statistico a essere rilevante, ma le

tendenze generali. Ecco i risultati.

Cause del negativo risultato elettorale − incapacità di rispondere al disagio sociale 74%. − impopolarità e testardaggine di Renzi e del gruppo dirigente che non ha ascoltato gli appelli (53%), − il prezzo di scelte impopolari ma giuste e necessarie (47%), − gestione verticistica, insufficiente pluralismo interno (47%), − scissione a sinistra che non ha portato voti a L&E ma ne ha tolti al PD (42%) − incapacità di comunicare i buoni risultati ottenuti (37% − insufficiente coesione attorno al gruppo dirigente (32%) − bilancio entusiasta stridente con la realtà sociale (21%) − difficoltà a contrapporsi a chi promette tutto, logorio inevitabile di quando si governa (21%), − chi ha “remato contro” (16%) − politica "liberale" che allontana gli elettori di sinistra (11%).

Che fare adesso

− consultare iscritti e circoli (53%), − congresso e primarie (47%), − conferenza programmatica per ridefinire l’identità (42%), − valorizzare ciò che vi è di buono nel partito attuale (42%), − proseguire la strada verso un partito liberaldemocratico “à la Macron” (37%), − rinnovamento radicale (26%), − ricucire i rapporti a sinistra in una prospettiva unitaria (26%).

Quale ruolo del PD nella società italiana

− un ruolo fondamentale (68%) − il PD deve recuperare chi non lo vota più perché non si sente rappresentato, ( 68%). − il PD deve guardare anche alle ragioni degli elettorati di 5 stelle e Lega (52%), − il PD deve rifondarsi completamente (37% − il PD di oggi è votato solo dai ceti medio-alti (26%).

Cosa deve fare il PD rispetto alla formazione di un nuovo governo

− restare all'opposizione (58%), − appoggiare "a certe condizioni" (un governo 5 stelle (37%) − essere disponibili a larghe alleanze, tipo "governi di scopo" o "del presidente" (32%).

Page 7: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  7  

Ad aprile, è cominciato il bel ciclo di incontri “Tornare a studiare, guardare lontano”, organizzato

dalla “nostra” Maria Chiara Prodi con le ACLI di Parigi (e l’adesione della nostra Associazione

Democratici Parigi).

“Chi sono gli italiani a Parigi? Come progettano la propria vita lavorativa e familiare gli italiani all’estero? Si è

parlato tanto del “voto delle città”, ma cosa qualifica la mobilitazione dei “cittadini”? Come si è costruito, in

Francia, un partito di governo in sei mesi? Come sarà l’Italia tra cinquant’anni?”.

I primi due incontri hanno affrontato i temi degli italiani a Parigi (“cosa dicono i dati, numeri,

cartografia, abitudini) e lavoro e famiglia degli italiani all’estero, con la partecipazione di personalità

del mondo universitario e associativo.

“Tornare a studiare, guardare lontano”, organizzato dalla “nostra” Maria Chiara Prodi con le ACLI di Parigi

Siamo all’oggi. Penso che da tutte queste vicende emerga con chiarezza la volontà di contribuire a un

percorso di ridefinizione del PD di domani. Una volontà che abbiamo espresso con questo messaggio:

(…) avviare il percorso che porterà il partito a ridefinire la sua identità e la sua piattaforma politica, o, per usare una recente espressione di un osservatore politico, il suo essere, il suo futuro . Per farlo, ci sembra necessario un congresso programmatico. Non una conta delle diverse correnti, o un’arena per un duello tra diverse personalità e ambizioni. Chiediamo che il congresso rielabori il « sogno di una cosa »: la visione della società che il PD vuole declinare in una concreta, realistica proposta politica, e la « forma » del partito che deve realizzarla. E chiediamo che questo congresso « programmatico » dia finalmente la parola agli iscritti, non per ratificare protocolli già decisi, ma per proporre, dibattere e scegliere. Vorremmo che questa parola sia il riflesso anche delle voci dei nostri elettori. Per raggiungere questo obiettivo, che realizzerebbe la vera partecipazione democratica voluta dal PD, proponiamo che ogni circolo organizzi, nella forma più adeguata al suo impianto locale, l’ascolto di coloro che sono con noi o vicini a noi. Questo passo sarebbe stato necessario già da tempo, almeno subito dopo il referendum del 4 dicembre 2016. Non possiamo continuare a rimandarlo. Se non ora, quando?

Page 8: Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto ...partitodemocraticoparigi.org/wp-uploads/2017/06/... · Assemblea generale ordinaria del 6 maggio 2018: rapporto morale

  Associazione  Democratici  Parigi,  Circolo  PD  Parigi  -­‐  Assemblea  del  6  maggio  2018    _____________________________________________________________________________________________________  

   

___________________________________________________________________________  8  

Ed è in questo senso che abbiamo avviato la scrittura collettiva di un documento sul “PD di domani”,

che dovrà dare i sui risultati in questo mese di maggio, prima dell’incontro di Francoforte con gli altri

circoli PD Europa (25 e 26 maggio). È, questo, un primo passo del percorso che ci porterà, a maggio

del 2019, a un altro appuntamento elettorale, quello con le elezioni europee (sempre che la situazione

politica italiana non ci riservi la sorpresa di nuove elezioni legislative a breve termine, ipotesi che

comincia a circolare). Per preparare il percorso, abbiamo cominciato ad annotare sulla nostra agenda i

punti principali che vorremmo affrontare, nei prossimi mesi.

❶Il primo è, appunto, quello del PD di domani. Vogliamo promuovere e partecipare a questo

processo di ri-definizione dell’identità politica e culturale, dell’organizzazione e della struttura del

Partito Democratico; utile, credo, anche per chiarire i nostri rapporti con chi si è allontanato dal circolo

in questi ultimi anni. Quale è la proposta politica del PD? Quale il denominatore comune tra le varie

culture che lo compongono (diciamo per semplificare: socialdemocratica, cristiano-sociale,

liberaldemocratica)? Occorre tenerle assieme e lavorare in una prospettiva unitaria, oppure sarebbe

meglio andare ognuno per la sua strada? Fa parte di questo aspetto anche il nostro rapporto con il

Coordinamento PD Europa, che vorremmo contribuire a rafforzare.

❷ Il secondo punto, cosìevidentemente legato al primo, e alla nostra presenza in Francia, è quello sul

rapporto con il partito storicamente “fratello” (PS) e la République En Marche, in vista dei

prossimi appuntamenti (europee 2019, amministrative a Parigi nel 2020) che porteranno gli elettori

a “scegliere”.

❸ Il terzo punto è quello di promuovere nuove attività sul territorio. Sociali, culturali e politiche.

Legate alla realtà – parigina, francilienne, francese, europea - in cui viviamo. In questo senso, il ciclo

di incontri promosso da Maria Chiara è un eccellente modello.

Come vedete, ci sono moltissime cose che possiamo fare. Per farle, care iscritte e cari iscritti

dell’Associazione Democratici e del Circolo PD Parigi, parafrasando Gramsci, vorrei dire che avremo

bisogno di tutta la vostra intelligenza. Grazie.

Parigi, 6 maggio 2018

Maurizio Puppo

Presidente Associazione Democratici Parigi e Circolo PD Paris