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ASL “NO” di NOVARA “PIANO LOCALE DI PREVENZIONE” (2015 - 2018) RENDICONTO ATTIVITA’ - ANNO 2017 Aprile 2017 REGIONE PIEMONTE A.S.L. “NO” Azienda Sanitaria Locale di Novara P. IVA 01522670031 Sede Legale: Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374111 - fax 0321 374519 Azienda Sanitaria Locale “NO” di Novara DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374334/304 - fax 0321 374301 [email protected] www.asl.novara.it

ASL “NO” di NOVARA “PIANO LOCALE DI PREVENZIONE” … · Gianfranco Zulian . 4 Dirigente Medico SS Epidemiologia, dott.ssa Maria Chiara Antoniotti (cessata dal servizio dal

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ASL “NO” di NOVARA “PIANO LOCALE DI PREVENZIONE”

(2015 - 2018) RENDICONTO ATTIVITA’ - ANNO 2017

Aprile 2017

REGIONE PIEMONTE A.S.L. “NO”

Azienda Sanitaria Locale di Novara P. IVA 01522670031

Sede Legale: Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374111 - fax 0321 374519

Azienda Sanitaria Locale “NO” di Novara DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Viale Roma, 7 - 28100 Novara tel. 0321 374334/304 - fax 0321 374301 [email protected]

www.asl.novara.it

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INDICE

Premessa

- Situazione indicatori centrali comuni ai Programmi "Guadagnare Salute Piemonte ".

1. Guadagnare Salute Piemonte Scuole che promuovono la salute

2. Guadagnare Salute Piemonte Comunità ed ambienti di vita

3. Guadagnare Salute Piemonte Comunità ed ambienti di lavoro

4. Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario

5. Screening di popolazione

6. Lavoro e salute

7. Ambiente e salute

8. Prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili

9. Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare 10. Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano Regionale di Prevenzione

Allegati: Consuntivo Attività S.I.S.P. ASL NO 2017 Consuntivo Attività P.A.I.S.A. ASL NO 2017

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PREMESSA

Organizzazione Premesso che:

- con D.G.R. n. 25-6992 del 30.12.2013 ad oggetto: “Approvazione Programmi Operativi 2013-2015 predisposti ai sensi dell'art. 15, comma 20, del D.L. n. 95/2012 convertito, con modificazioni, in Legge n. 135/2012”, la Regione Piemonte ha approvato i Programmi Operativi 2013-2015 e che il Programma 11 (Sanità pubblica) all’Intervento 11.1 Declina le “Azioni coerenti con il Piano Locale di Prevenzione”;

- con DGR n. 25-1513 del 03.06.2015 la Regione Piemonte ha approvato il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018, fornendo indirizzi operativi alle Aziende Sanitarie Locali;

- con D.D. n. 470 del 16.07.2015 della Direzione Sanità - Settore Prevenzione e Veterinaria la Regione Piemonte ha approvato obiettivi e programmi di attività del Piano Regionale di Prevenzione 2015, come previsto dalla DGR n. 25-1513 del 03.06.2015.

Richiamata: - la Deliberazione del Direttore Generale n. 616 del 4.7.2014 relativa al Piano Locale della Prevenzione

2014-2018, con la quale era stato istituito a livello locale, un Tavolo di Coordinamento della Governance del Piano Locale di Prevenzione, presieduto dal Direttore Sanitario dell’ASL NO ed erano stati definiti il coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione ed i gruppi di lavoro per la stesura, l’applicazione e la rendicontazione del PLP.

Valutata:

- la necessità di garantire la predisposizione, l’attuazione e la rendicontazione del Piano Locale della Prevenzione secondo le indicazioni fornite con la predetta DGR n. 25-1513 del 03.06.2015, aggiornando ed adattando i gruppi di lavoro di cui sopra;

- la necessità di ratificare, ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e nell’applicazione del Piano Locale di Prevenzione ;

Tenuto conto che:

- con atto deliberativo n. 449 del 27.12.2016, in attuazione al Nuovo atto aziendale di cui alla deliberazione del Direttore Generale n. 772 del 29.10.2015 il dott. Gianfranco Zulian è stato nominato Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO;

- l’ASL NO, con la suddetta Deliberazione n. 708 del 27.07.2015, avente ad oggetto “Piano Locale della Prevenzione: indirizzi operativi ”, ha individuato ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e nell’applicazione del Piano Locale della Prevenzione che di seguito si rappresentano;

Alla luce della disposizioni sopra riportate e delle indicazioni Regionali fornite si evidenzia che:

- con deliberazione n. 165 del 9.8.2017 è stata formalizzata la composizione del gruppo di progetto per il coordinamento del Piano aziendale integrato per la Sicurezza Alimentale (PAISA);

- che la composizione dei gruppi di lavoro di cui alla deliberazione 708/2015 è stata rivista ed

aggiornata da parte dell’ASL NO con deliberazione n. 96 del 24.5.2017, in base al nuovo atto Aziendale, come di seguito riportato:

Tavolo di Coordinamento per la Governance del PLP: Presieduto dal Direttore Sanitario ASL NO, dott.ssa Arabella Fontana.

Componenti:

- per l’ASL NO:

Direttore del Dipartimento di Prevenzione, dott. Gianfranco Zulian

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Dirigente Medico SS Epidemiologia, dott.ssa Maria Chiara Antoniotti (cessata dal servizio dal

1.12.2017)

Dirigente Medico Responsabile Promozione della salute, dott. Lorenzo Brusa

Direttore di Distretto Sud (in rappresentanza del Tavolo di coordinamento dei Distretti) Dott.

Francesco Grazioli (o sostituto)

Direttore Medico F.F. P.O. Borgomanero, dott.ssa Daniela Kozel

Direttore Affari Istituzionali, Legali, Comunicazione, Anticorruzione e Trasparenza, dott. Claudio

Teruggi

- per l’AOU MAGGIORE DELLA CARITÀ DI NOVARA:

Direttore Sanitario AOU Maggiore della Carità di Novara, dott. Gianenrico Guida o suo delegato

- per l’UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE convenzionata con AOU:

Professore Statistica Medica del Dipartimento di Medicina Traslazionale, UPO, e Responsabile SSD

Epidemiologia dei Tumori, prof. Corrado Magnani

- per L’UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE:

Professore Associato di Igiene del Dipartimento di Medicina Traslazionale, UPO, prof. Fabrizio

Faggiano.

Il tavolo potrà di volta in volta essere integrato da ulteriori soggetti in relazione agli argomenti in discussione. Poiché il tavolo è funzionale alla realizzazione del PLP, i tempi delle sue convocazioni saranno gestiti d’intesa con il Coordinatore del Piano. Mandato: individuare e promuovere possibili sinergie dell’ASL NO ed in particolare del Dipartimento di Prevenzione con altre Strutture sanitarie sia dell’ASL NO sia dell’AOU al fine di sviluppare una rete organizzativa che agisca quale insieme armonico e finalizzato ad obiettivi comuni e condivisi, implementando integrazione e complementarietà fra attività consolidate ed attività innovative. Favorire l’integrazione operativa degli aspetti trasversali al Piano, quali la valorizzazione dei dati, la promozione della salute e la comunicazione. Coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione: Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL NO, dott. Gianfranco ZULIAN Sostituto: Dirigente Medico della SS Epidemiologia della ASL NO, dott.ssa Maria Chiara Antoniotti. Mandato: garantire il coordinamento degli Operatori e dei Servizi aziendali nella stesura del documento di pianificazione locale di prevenzione, nel rispetto delle linee di indirizzo e secondo la tempistica regionale; garantire la stesura e l’applicazione del documento medesimo. “Gruppi di lavoro per ciascun obiettivo di salute (Programma)”, con componenti rappresentativi delle diverse realtà aziendali ed extra aziendali che svolgono o possono svolgere azioni di prevenzione riconducibili all’obiettivo ed un coordinatore scelto anche in ragione del maggior coinvolgimento della Struttura di appartenenza nelle azioni previste dal Piano. I Gruppi di lavoro, che coinvolgono una quarantina di Operatori appartenenti a circa venti diverse Strutture aziendali ed i relativi Coordinatori sono riportati di seguito. La composizioni dei gruppi di lavoro per la stesura, l’attuazione e la rendicontazione del PLP 2015-2018, definita dai Coordinatori, potrà essere modificata o integrata secondo necessità con altre figure aziendali od extra aziendali per l’approfondimento di specifici argomenti, sempre d’intesa con il Coordinatore per la redazione del Piano Locale di Prevenzione e previa comunicazione scritta al Direttore Sanitario. Mandato dei gruppi di lavoro: declinare localmente il capitolo del piano relativo all’obiettivo di salute assegnato, nel rispetto delle linee di indirizzo regionale e promuoverne l’attuazione.

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Azioni di comunicazione Come riportato nella rendicontazione di attività dei singoli programmi, a cui si rimanda, sono state svolte varie azioni di comunicazione riguardanti specifiche tematiche di prevenzione. Nel corso dei singoli eventi specifici si è sempre data puntuale evidenza anche degli aspetti generali e strategici del Piano Regionale e del Piano Locale. Considerazioni Pur conservando spazi di miglioramento, grazie anche alla rideterminazione dei gruppi di lavoro aziendali ed alla istituzione del tavolo per la governance, si sottolinea una positiva costante implementazione delle attività trasversali ed integrate tra i vari Dipartimenti aziendali. Più problematica rimane invece la collaborazione con enti, associazioni ed organizzazioni esterne, comunque coinvolte in eventi di formazione ed informazione appositamente dedicati. Alcuni coordinatori di gruppi di lavoro (Guadagnare Salute, Salute e Lavoro), pur comprendendone le oggettive difficoltà, auspicherebbero maggiori indicazioni operative da parte dei rispettivi gruppi di lavoro regionali. I coordinatori lamentano qualche difficoltà nella pianificazione degli incontri e nella gestione dei gruppi di lavoro per la pluralità degli impegni istituzionali. GRUPPI Dl LAVORO PLP ASL NOVARA 2017 n° PROGRAMMA Coordinatore del Gruppo Gruppo di lavoro

1 Guadagnare salute Piemonte Scuole che promuovono salute

Lorenzo Brusa (REPES) Gruppo PEAS ASL No

2 Guadagnare salute Piemonte Comunità ed ambienti di vita

Lorenzo Brusa (PEAS) Gruppo PEAS ASL No

3 Guadagnare salute Piemonte Comunità ed ambienti di lavoro

Roberta Grossi (SPreSAL)

Carmen Ceffa (DMI) Patrizia Grossi (SIAN) Mauro Guerriero ( M. Sportiva) Marco Rudoni (DSMI) Vallone Maria Cristina( SERT) Lorenzo Brusa (REPES) Rosanna Fortuna (Medico Competente) Bestagini Michele (Medico Competente)

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Guadagnare salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario

Lorenzo Brusa (REPES)

Marco Buschini (Diabetologia) Mariangela Dairaghi (FarmTerr) Giovanni Pistone (SerT) Incoronata Romaniello (Oncologia) Maria Luisa De Marchi (ISI) Marco Rudoni (DSMI) Giorgio Pretti (consultorio)

5 Screening di popolazione Piero Bestagini (UVOS)

Patrizia Musco (DMI) Giorgio Pretti (Consultorio) Giovanni Ruspa (Ginecologia) Giuseppe Sessa (Radiologia) Laura Broglia (Gastroenterologia) Silvia Cristina (Anatomia Patologica) Su chiamata: un rappresentante del Tavolo dei Direttori di Distretto

6 Lavoro e salute Ivana Cucco (SPreSAL) Flaminio Cicconi (SPreSAL) Walter Lazzarotto (SPreSAL)

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Ambiente e salute Aniello Esposito (SISP)

Ivana Cucco (SPreSal) Alberto Diana (SISP) Edoardo Moia (SISP) Cristina Cellerino (SIAVA)

Prevenzione e controllo delle Daniela Kozel( DMPO)

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8 malattie trasmissibili Edoardo Moia (SISP)

Maria Grazia Tacca (SISP) Saveria Bassetti (SISP) Alberto Borella (SIAVA)

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Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

Silvana Pitrolo (SIAN) Maurizio Roceri (SIAVB)

Angela Maria Allegra (SIAV B) P.L. Rattone (SIAVC) Franco Tinelli (SIAVA) Patrizia Grossi (SIAN)

10 Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano regionale di Prevenzione

Tavolo di Coordinamento per la Governance

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Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Situazione Una stabile e produttiva politica di promozione della salute nel setting scolastico è certamente un elemento basilare per la programmazione della prevenzione, preliminare anche allo sviluppo delle altre politiche per la salute. Per progettare e sperimentare programmi e interventi multi-componente e multi-fattoriali per la promozione di stili di vita salutari nei setting scolastici, l’elemento decisivo è rappresentato da una solida strategia integrata tra le politiche pubbliche dell’istruzione e della sanità. Mettere a “sistema” due grandi funzioni pubbliche in un momento di crisi del welfare risulta una delle più forti scommesse della prevenzione. In relazione a ciò, un ottimo punto di partenza è rappresentato dall’Intesa Regione Piemonte - Assessorato regionale alla Sanità e all’Istruzione, Formazione professionale, Lavoro e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, formalizzata in un protocollo al cui rinnovo si sta già lavorando, dando forza e continuità al percorso finora portato avanti. Le Linee Guida 2017/18 e 2018/19 e 2019/2020 sono oggetto di revisione e riscrittura in questo anno nel quale una più compiuta definizione di “pratiche promettenti” (rispetto a criteri condivisi e comuni) e una attenzione a temi emergenti rappresenta un passo ulteriore nella definizione della cornice operativa in cui lavorano sia l’istruzione che la sanità. Con tale strumento il Gruppo Tecnico Regionale intende programmare e realizzare attività intorno a tre azioni cardine: l’offerta di “livelli minimi” di attività di promozione della salute, l’offerta di iniziative di formazione accreditata, aggiornamento e ricerca/azione finalizzate allo sviluppo di programmi di promozione della salute nel “setting scuola”, la partecipazione al Network Europeo delle “Scuole che promuovono salute”. Il GTR nel 2016 ha mantenuto buoni livelli di incontro e integrazione portando a regime i momenti di confronto utili anche a rafforzare il livello locale, dove talvolta non sono mancate le criticità basate sulla difficoltà di rendere più stabile ed efficace la relazione tra le ASL e gli Istituti Scolastici e di conseguenza la programmazione di interventi in grado di sostenere le comunità scolastiche nella promozione di stili di vita sani e attivi. Necessariamente infatti non sempre le scelte autonome degli Istituti Scolastici si riconducono alla cornice stabilita dal protocollo di accordo regionale e le frequenti riorganizzazioni dei ruoli dirigenziali rappresentano anch’esse un ostacolo alla pianificazione. L’avvio e il consolidamento di un processo omogeneo di offerta di buone pratiche da parte delle ASL su tutto il territorio regionale con un “catalogo” di azioni ispirate ai principi stabiliti dalla cornice dell’accordo regionale e dalle Linee Guida è da considerarsi fra gli elementi positivi. Le funzioni di valutazione e di reporting degli operatori impegnati in progetti con le scuole prevedono l’uso della banca dati “ProSa” che sempre più si definisce come strumento di sistema che permette di descrivere un più chiaro quadro delle attività presenti nei vari territori e nei vari plessi scolastici. Azioni previste nel periodo – Sintesi complessiva Nel corso del 2017 sarà possibile consolidare il processo per l’attivazione di una strategia integrata tra gli Assessorati Regionali della Scuola e della Salute e il MIUR allo scopo di mantenere gli standard previsti in tema di formazione congiunta e di valorizzazione di pubblicazioni destinate agli operatori su temi prioritari. Si dovranno mantenere e migliorare i risultati prodotti in tema di disseminazione e di adozione di buone pratiche e di attivazione di azioni sui temi che verranno considerati prioritari dalle prossime Linee Guida regionali. Per quanto riguarda la rendicontazione, allo scopo di ottenere un dato regionale efficace e omogeneo, si rende necessario ridefinire il significato di “scuola” quando questa rappresenta l’unità di misura degli indicatori di processo (azione 1.3.1. e 1.4.1.): pertanto, in tale sede il termine “scuola” si riferisce a “Istituti Comprensivi, Direzioni Didattiche, Istituti Superiori ovvero i soggetti che rappresentano le autonomie scolastiche e fanno capo ad una dirigenza”. Si terrà conto del lavoro che sarà fatto nel corso dell’anno come azione centrale CCM in relazione alla messa a sistema della banca dati ProSa come sistema informativo comune in grado di monitorare qualità e quantità delle azioni di promozione della salute e di selezionare e valorizzare le buone pratiche, con una particolare attenzione ai programmi e alle azioni realizzati nel setting

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scuola, cosa che la renderebbe maggiormente funzionale alla raccolta dei dati e alla rappresentazione delle attività del programma 1. Azione 1.1.1 (dott. Brusa) Consolidamento dell’alleanza scuola /sanità per le Scuole che promuovono Salute Obiettivi dell’azione Coinvolgere tutti gli attori interessati in un percorso di alleanza. Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Nel 2017, in attesa del nuovo protocollo e linee guida definite dal gruppo tecnico Regionale, l’ASL NO ha continuato ad operare con le direttive del 2016. Pertanto ogni servizio ha proseguito i progetti già in essere e inoltre nel 2017 tra l’ASL NO e l’Università del Piemonte Orientale (Corso di laurea in infermieristica pediatrica), sono avvenuti tre incontri per definire le strategie di intervento relative alla promozione della salute rivolte alle scuole di ogni ordine e grado. Tali informazioni sono state inserite nella riedizione del Catalogo e illustrate nel corso in due edizioni effettuate il 13 novembre alle quali hanno partecipato 61 operatori: 45 docenti /insegnanti, provenienti da 19 istituti scolastici di ogni ordine e grado e 15 operatori sanitari, provenenti da 7 strutture complesse dell’ASL NO. n. Nome scuole N. operatori

scolastici N. operatori ASL NO

1 I.C. M. Hack 7 2 I. Calvino 6 3 I.C. Bellini 3 4 Duca D’Aosta 1 5 Neuroni 1 6 Curioni (Romagnano Sesia) 1 7 Negri (Oleggio) 1 8 I.C. Bottacchi (NO) 11 9 San Giuseppe (NO) 1 10 Nervi 1 11 I.C. G. da Biandrate (Biandrate) 1 12 Tadini ( Cameri) 3 13 Sacro Cuore (NO) 1 14 Ravizza (NO) 1 15 CPIA 1 1 16 I.C. G. Pascoli (Gozzano) 1 17 VCO 1 18 Scuola infanzia (No) 2 19 ITE Mossoti (NO) 2 20 ASL NO s.c. DIPSA 1 21 ASL NO s.c. DPD 2 22 ASL NO s.c. SERT 4 23 ASL NO s.c. SIAN 4 24 ASL NO s.c. SPRESAL 2 25 ASL NO s.c. SIA.V 1 26 ALTRO 1 TOTALE parziale 46 15 Tot. 61

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Inoltre, il gruppo PEAS dell’ASL NO contattato dall’associazione di volontariato “Tutela dei diritti del malato” e il Liceo Scientifico “Antonelli” di Novara nell’anno scolastico 2016-2017, ha promosso un’iniziativa formativa dal titolo: “Il Ben-Essere”, creatore di felicita le minacce oscure. Il progetto educativo, rivolto a un centinaio di studenti, mirava ad una presa di coscienza dei vari fattori di rischio alla salute che incontreranno nel loro percorso di crescita: le minacce oscure e l’acquisizione di stimolo per stili di vita idonei al benessere. L’iter formativo aveva lo scopo di accompagnarli alla scoperta del metodo scientifico e dell’attività di ricerca: osservazione, formulazione di una ipotesi e sua validazione, raccolta dati, interpretazione e discussione dei risultati. L’iniziativa ha ricevuto anche il patrocinio della Provincia e dal Comune di Novara, della Fondazione Comunità Novarese e del CST Novara-VCO Il progetto concluso il 5 maggio 2017, ha prodotto un risultato didattico soddisfacente, dal quale è emersa la necessità di ulteriori approfondimenti. Popolazione target Tutti i soggetti/enti formali e informali interessati ad un’alleanza; popolazione scolastica. Attori coinvolti/ruolo Componenti del Gruppo Tecnico Regionale; enti e associazioni sul territorio per costituzione di gruppi. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Presenza di contatti formali con Enti e Associazioni identificate (ES: convocazione incontri)

Svolti tre incontri con UPO grazie alla convenzione con il corso di laurea di Infermieristica Pediatrica. I contatti formali con Enti e Associazioni sono rendicontati nelle progettazioni inserite nella banca dati Pro.Sa Lo sviluppo del progetto “Il Ben-essere” ha previsto 3 incontri formativi e una presentazione finale il 5 maggio

standard modificato rispetto al PRP 2014-2018 Azione 1.2.1 (Romina Matella) (Codice Prosa ) Titolo: “Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta” Obiettivi dell’azione Condividere i criteri per la definizione di Scuola che promuove salute e implementare le attività attraverso una formazione congiunta. Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Il gruppo PEAS ha realizzato un percorso di formazione per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, sulla base dei contatti e incontri intercorsi nell’ambito della progettazione di interventi di educazione/promozione alla salute. A partire dalla riedizione del catalogo dell’offerta formativa dell’ASL NO e sulla base dell’analisi dei bisogni effettuati dal Gruppo PEAS è stato definito un corso in due edizioni con i relativi temi di interessi in base del grado scolastico. I disturbi dell’apprendimento, soprattutto per la NPI, saranno oggetto di incontri specifici nel 2018. Durante il corso è emersa la necessità di condividere con le nuove figure professionali, inserite nei gruppi di lavoro ASL-SCUOLE, quali strategie d’intervento sono necessarie per realizzare progetti di buone pratiche. Tale tematica sarà affrontata nel 2018 con un corso di formazione specifico.

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Popolazione target Dirigenti, Insegnanti, operatori SSR. Attori coinvolti/ruolo Gruppo tecnico regionale o gruppi tematici per la costruzione di pubblicazioni operative e per la progettazione di giornate formative. Tavoli di lavoro locali o gruppi tematici per la progettazione di giornate formative. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

N. giornate di formazione

Sono state realizzate nella giornata del 13 novembre 2 edizioni di mezza giornata ciascuna diversificate per grado di scuola alle quali hanno partecipato 61 operatori: 45 docenti /insegnanti, da 19 istituti scolastici di ogni ordine e grado scuole e 15 operatori sanitari, provenenti da 7 strutture complesse dell’ASL NO. Il corso è stato accreditato con ECM. (vedi azione 1.1.1.)

Azione 1.3.1 (Codice Prosa ) Il Catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche Obiettivi dell’azione Le scuole adottano Buone Pratiche, per la promozione di stili di vita sani, proposte nel catalogo e messe a disposizione di tutte le scuole interessate. Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale L’ASL NO nel 2017, a seguito del nuovo atto aziendale e dell’avvicendarsi degli operatori del gruppo PEAS ha ridefinito i nuovi rappresentanti del gruppo con determina n. 728 del 26 aprile 2017 e aggiornato il catalogo dell’offerta formativa con l’evidenza dei percorsi formativi per gli insegnanti. Il catalogo è stato trasmesso all’Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato) a tutte le scuole tramite e.mail, pubblicato sul sito aziendale e illustrato nelle due edizioni del corso del 13 novembre 2017 come previsto dall’azione 1.2.1. Nella compilazione del catalogo sono state riprese le scelte ritenute prioritarie così come indicato nelle “Linee guida” prodotte dal GTR nel 2016 e aggiunte nuove strutture sanitarie che hanno voluto formalizzare i loro interventi educativi fino ad ora svolti in modo sporadico e su base volontaria. Scuole* del territorio Novara Tot. n. 71 Istituti Comprensivi Statali 27 Direzioni Didattiche Statali 5 Istituti superiori Statali 15 Scuole Medie paritarie 6 Scuole II grado paritarie 11 Scuole primarie paritarie 7 * SCUOLA = I.C., Direzioni Didattiche, Istituti Superiori ovvero i soggetti che rappresentano le autonomie scolastiche e fanno capo ad una dirigenza. La valutazione dei progetti di buona pratica sono rendicontati in Pro.Sa Popolazione Target Target intermedio: Dirigenti scolastici e insegnanti. Target finale: Insegnanti e allievi. Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: Gruppo Tecnico Regionale (GTR). Livello locale: Coordinatori PLP, altri Dipartimenti ASL, REPES, Uffici Territoriali del MIUR. Indicatori di processo

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Nome indicatore Standard locale 2017

Diffusione del Catalogo Revisione del Catalogo e suo invio all’Ufficio Scolastico Provinciale che via mail l’ha trasmesso a tutte le scuole.

Indicatore sentinella: Numero di scuole che hanno adottato almeno 1 progetto di buona pratica/numero di scuole a cui è stato inviato o presentato il catalogo

Scuole che hanno adottato almeno 1 progetto di buona pratica /numero di scuole a cui è stato inviato o presentato il catalogo = > 40 %

ASL NO – SIAN Il Catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche. Le attività di educazione alla salute sono state svolte dal personale SIAN, prevalentemente nel setting scuola di ogni ordine e grado, sviluppando le tematiche della corretta alimentazione con particolare attenzione al consumo di frutta e verdura. Tali interventi, descritti in Pro.Sa, rientrano nell’offerta del catalogo che è stato divulgato alle scuole del territorio dell’ASL NO e nei progetti di buona pratica. Nell’anno scolastico 2016-2017 è stato mantenuto il progetto: “Il contratto della merenda”, (Codice Pro.Sa 3271) per il miglioramento della qualità degli spuntini in classe, con il coinvolgimento di 2 scuole primarie e 7 secondarie di primo grado del territorio dell’ASL NO. Nel 2017, nell’ambito del progetto: “Distributori automatici”, (Codice Pro.Sa 3476) il SIAN ha proseguito la campagna di sensibilizzazione allo scopo di favorire la scelta di alimenti corretti dal punto di vista nutrizionale presenti nei distributori automatici presso le scuole secondarie di secondo grado. A supporto delle attività svolte negli anni precedenti, sono stati organizzati incontri di informazione, rivolti agli studenti delle scuole aderenti al progetto, mirati ad aumentare le conoscenze sulla lettura delle etichette e orientare le scelte alimentari a scuola. Nell’anno scolastico 2016-2017 due scuole secondarie di secondo grado hanno aderito/proseguito il progetto. ASL NO – Consultori Il Catalogo: “Consolidamento e sviluppo di una formazione congiunta” Il personale della s.s. Consultori ha rivisto il piano di offerta formativa in tema di educazione all’affettività e alla sessualità consapevole nelle scuole. Nel corso del 2017 il personale è stato impegnato nelle seguenti attività: Scuole Primarie Progetto: Educazione all’affettività ed alla crescita e sviluppo sessuale

Comune Istituto Studenti Classi Ore Complessive

Galliate I. Calvino 161 6 12

Novara Don Ponzetto 75 3 6

Scuole Secondo di Primo grado Progetto: Educazione alla sessualità e promozione dell’attività consultoriale

Comune Istituto Studenti Classi Ore Complessive

Galliate I. Calvino 152 6 12

Vespolate Scuola Statale 67 3 6

Trecate Scuola Statale 125 5 15

Cameri Scuola Statale 90 4 8

Novara Bottacchi 104 4 8

Novara Bellini 115 5 10

Novara Duca d’Aosta 168 7 14

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Scuole Secondo di Secondaria grado Progetto: Educazione alla sessualità, prevenzione MST e promozione dell’attività consultoriale

Comune Istituto Studenti Classi Ore Complessive

Novara Bonfantini 125 5 10

Inoltre la ss. Consultori ha partecipato alle attività dei seguenti progetti aziendali: Progetto per Tommaso (Codice Pro.Sa 2717) Il Progetto, che ha come obiettivo la prevenzione delle MST e all’abuso di sostanze, si è sviluppato in collaborazione con la s.s.v.d. di Psicologia e ha visto coinvolti 1.791 studenti di 7 istituti che afferiscono alle seguenti scuole secondarie di secondo grado e altri 1.133 studenti di numerose scuole secondarie di primo grado del territorio dell’ASL NO.

Liceo Scientifico Antonelli – Novara

Liceo Classico Carlo Alberto - Novara

Liceo Artistico, Musicale e Coreutico F. Casorati – Novara

Liceo delle Scienze Umane Bellini – Novara

ITE Mossotti – Novara

ITI Omar – Novara

Istituto Pascal - Romentino

Progetto “Pascal” Il Progetto, che ha come obiettivo l’educazione del corretto utilizzo degli strumenti informatici e prevenzione dell’abuso e dei rischi legati alla navigazione in rete-cyberbullismo, si è sviluppato in collaborazione con la s.c. SerT e ha visto coinvolti 161 studenti di 7 classi dell’Istituto “Pascal” di Romentino (NO). ASL NO - SPRESAL Il Catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche. L’attività svolta nelle scuole è stata rendicontata sulla banca dati on line Prosa e nel programma 6 azioni 6.6.1 Di seguito sono riportati i titoli dei progetti, le principali attività e il numero di studenti raggiunti: Progetto pilota: “SPRESAL & SCUOLE" “FORMAZIONE DEGLI STUDENTI EQUIPARATI A LAVORATORI, PROMOZIONE DELLA SALUTE NELL’AMBITO DEL POF E COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE SCOLASTICO” (Codice Prosa 3565) Messa a punto della piattaforma MOODLE “Scuola e Salute” sui Server dell’IIS Fauser - Corso in learning per la formazione generale dello studente equiparato a lavoratore Scuole sec 2 ° Fauser, Nervi; Bonfantini n. 1216 studenti - “Percorso di sensibilizzazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro (ssl) per gli studenti della scuola secondaria di 1° IC “Duca D'Aosta” e “Bottacchi” n. 333 studenti. -“Percorso di alternanza scuola e lavoro attraverso la piattaforma “scuola e salute”, sviluppo percorso ssl per scuole secondarie di 1°”- messa a punto di un progetto con i docenti dell’IIS FAUSER - collaborazione al progetto “IL FUTURO IN SALUTE: modificare abitudini alimentari e stili di vita per migliorare il benessere dei nostri giovani”, promosso dalla SC Nefrologia dell’ASL NO (codice 4820). La piattaforma “Scuola e salute” verrà utilizzata per permettere agli studenti di compilare un diario settimanale per la valutazione delle abitudini comportamentali quali sedentarietà/attività fisica, abitudini alimentari. “LA SICUREZZA IN CANTIERE COMINCIA DAI BANCHI DI SCUOLA:” “DOMANI FARÒ IL GEOMETRA: TECNICO DELL’IMPRESA O DELLA SICUREZZA?” Istituto Nervi di Novara- indirizzo CAT (Codice Prosa 1798)

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Progetto sviluppato sui cinque anni di corso con la collaborazione dell’ente paritetico SENFORS, n. studenti 195. VI EDIZIONE DELL’EVENTO: “PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE”(Codice Prosa 3025) organizzato in collaborazione con INAIL, Associazioni di categoria e Scuole Nel mercoledì dedicato alle Scuole si sono svolte le seguenti attività: -Seminario scuola secondaria secondo grado classi del triennio, organizzato con la collaborazione delle scuole di Novara e Provincia, INAIL e ANMIL n. 239 partecipanti (IIS Fauser, IIS Nervi, IIS Bonfantini, Centro Studi Atheneum) - Mostra c/o ASL NO con INAIL e ANMIL n. 2 classi IC Duca D’Aosta, n. 2 classi IIS Nervi ASL NO - Pronto Soccorso P.O. Borgomanero (Codice Pro.Sa 4853) Il Catalogo: “Il Pronto Soccorso nelle scuole primarie”. Obiettivi dell’azione: aiutare gli scolari a comprendere il funzionamento del Pronto Soccorso e le sue finalità concorrendo a stemperare i timori connessi al suo utilizzo in caso di necessità ed insegnargli il corretto utilizzo dei sistemi di emergenza territoriale. Gli infermieri del Pronto Soccorso, (s.c. MECAU) hanno condotto interventi di educazione sanitaria nelle Scuole Primarie attraverso una lezione frontale seguita da esperienze in situazione che hanno previsto il loro coinvolgimento e conclusasi con la rielaborazione personali. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 N. scuole Scuola Comune Data 1 Comignago 25 gennaio 2017 2 S. Croce Borgomanero 07 febbraio 2017 3 Cureggio 09 febbraio 2017 4 Scuole Alfieri Borgomanero 09 – 14 febbraio 2017

28 aprile 2017 5 S. Cristina Borgomanero 14 febbraio 2017 6 Scuola Dante Borgomanero 24 febbraio 2017

16 marzo 2017 7 S. Marco Borgomanero 16 marzo 2017

10 aprile 2017 8 Maggiora 26 maggio 2017 9 Veruno 20 ottobre 2017 10 Maggiate di Gattico 14 ottobre 2017 11 Bogogno 24 ottobre 2017 12 Agrate 06 dicembre 2017 13 Gozzano

15 gennaio 2017 06 -21 dicembre 2017

ASL NO – s.c. Nefrologia P.O. Borgomanero (Codice Pro.Sa 4839) Il Catalogo: “A scuola di salute” - La salute dei nostri figli attraverso alimentazione e corretti stili di vita. La s.c. di Nefrologia del P.O. di Borgomanero dell'ASL NO, in collaborazione con la Dirigente dell’I.C. di Gozzano e le Associazioni ONLUS (SOMSI di Gozzano e Pro Nefropatici Fiorenzo Alliata), ha predisposto un percorso formativo riguardante gli stili di vita positivi per il benessere psicofisico della popolazione sviluppatosi nel seguente modo: n. 1 incontro tenutosi in orario scolastico dagli specialisti dell’ASL NO rivolto agli alunni in presenza dei docenti che hanno approfondito, attraverso una didattica attiva, gli argomenti presentati;

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n. 4 conferenze serali interattive dove il Direttore della s.c. di Pediatria e una dott.ssa della s.c. del SIAN hanno affrontato le relative tematiche con i genitori degli alunni dei plessi coinvolti per renderli sempre più partecipativi e consapevoli . E’ stato prodotto anche materiale informativo da divulgare ai partecipanti al fine di una informazione a cascata. Gli incontri si sono svolti nei seguenti luoghi e giorni:

ASL NO – Medicina dello sport Il Catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche. Nel catalogo vengono riprese le “linee guida” prodotte dal GTR che si rifanno alle raccomandazioni in esse contenute. Nel 2017 è stato inviato il catalogo a tutti i Dirigenti Scolastici della Scuola Primaria con una lettera di accompagnamento e il manuale regionale di promozione all’attività fisica per consentire la mappatura tramite questionario, di quanto viene effettuato in merito all’argomento. Delle 53 scuole contattate, 35 hanno confermato l’avvenuto ricevimento e di queste 9 hanno compilato il questionario. Prosegue il progetto “Tutti in forma” con la scuola “Rodari” del Comune di Trecate nel quale è stato previsto ad ottobre 2017 anche un incontro di aggiornamento con gli insegnanti. ASL NO – Servizio Trasfusionale e Trapianto d’Organi (SIMT) Il Catalogo: promozione e disseminazione di Buone Pratiche Obiettivo: sviluppare e migliorare la conoscenza sul tema sangue e sugli aspetti di solidarietà ad esso correlati e formare i cittadini a diventare attivi e responsabili. Nel 2017 sono continuati gli interventi già in corso presso le scuole attraverso i seguenti progetti:

Azione 1.4.1 ASL NO - SERD Programmazione annuale delle azioni prioritarie in coprogettazione Livello locale Aumentare il numero di scuole che attivano azioni prioritarie in coprogettazione anche tramite il coinvolgimento delle Reti locali e degli UST. Popolazione Target Target intermedio: dirigenti scolastici e insegnanti.

Comune c/o Date conferenze

Gozzano - Assoc. “SOMSI” 10 marzo ’17

San Maurizio D’Opaglio – “Teatro degli scalpellini “ 28 aprile ‘17

Invorio – “Casa Curioni” 07 aprile ‘17

Gattico – Palestra Scuola Media 12 maggio ‘17

Titolo del Progetto Scuola

“Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di te” Secondarie di II grado (classi IV° e V°)

“Donatori si cresce” Primarie (classi V°)

“Media” (nuovo avvio) Secondarie di I grado (classi II°)

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Target finale: insegnanti e allievi. Attori coinvolti/ruolo Livello locale: Repes Aziendali, Scuole del territorio che hanno attivato azioni su temi prioritari. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Presenza delle linee guida con indicazione di priorità per almeno 3 dei temi dichiarati nel piano

no

*Scuole che hanno attivato azioni su temi prioritari nelle classi target/classi target delle scuole partecipanti

Vedi inserimento in Pro.Sa

Interventi effettuati dagli operatori del DPD nell’anno 2017 Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno L’ASL NO nel 2017 ha continuato l’ attività al fine di promuovere insieme alle scuole il consolidamento dei progetti nazionali e regionali proposti dal programma “Guadagnare salute” e orientati allo sviluppo delle life skill il DPD dell’ASL NO partecipa alla realizzazione del progetto “Unplugged” (Codice Pro.Sa 2819) sul territorio aziendale. “Unplugged” è un programma di prevenzione delle dipendenze e promozione della salute basato sul modello dell’influenza sociale, formulato e validato da un team di esperti a livello europeo, rivolto a ragazzi da 12 a 14 anni. Esso è articolato in 12 unità di 1 ora ciascuna ed è condotto dall’insegnante con metodologia interattiva. Obiettivo del corso è formare gli insegnanti interessati alla conduzione nelle proprie classi di tale programma. La metodologia del corso si basa sull’utilizzo del gruppo come strumento e prevede in modo prevalente, oltre a lezioni teoriche, il coinvolgimento attivo dei partecipanti con la sperimentazione diretta delle singole unità di “Unplugged” e delle tecniche da utilizzare nelle classi. UNPLUGGED (catalogo) (Codice Prosa 2819) VI corso di formazione docenti settembre 2017 Periodo: da gennaio a dicembre 2017 Numero edizioni: 1 Ore singola edizione: 24 Totale persone raggiunte: 35 Setting: ambiente scolastico Comune: Novara - Scuola: Bellini ( Scuola Primo Grado ) - Scuola: Scuola Media Duca D'aosta ( Scuola Primo Grado ) - Scuola: Bonfantini ( Istituto Tecnico Agrario ) Comune: Galliate - Scuola: A. Gambaro Galliate ( Scuola Primo Grado ) Comune: Gozzano - Scuola: G. Pascoli (Scuola Primo Grado) Comune: Invorio - Scuola: Sc. Secondaria Guido Petter (Scuola Primo Grado) Comune: Momo - Scuola: Secondaria Di Primo Grado ( Scuola Primo Grado) Comune: Romagnano Sesia - Scuola: Giuseppe Curioni (Scuola Primo Grado) Comune: Varallo Pombia - Scuola: Don G. Rossi Varallo Pombia (Scuola Primo Grado ) Carichi di lavoro : - 1 Psicologo - ore 60

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Il DPD ASL NO ha inoltre proseguito, per l’anno 2017 le attività previste dal progetto - “LASCIATECI PULITI”. (Codice Prosa 323) Attori: s.c. Ser.T. – Alunni scuole secondarie di primo grado, classi seconde , genitori ed insegnanti. Il progetto prevede la realizzazione di 3 incontri di 2 ore rivolto alle classi II della scuola secondaria di primo grado della Provincia di Novara. Durante i 3 incontri (condotti dai docenti e dagli operatori Ser.T.), gli studenti mettono in comune le opinioni e le esperienze che hanno nei confronti del fumo e sono aiutati ad identificare le ragioni per le quali i giovani cominciano a fumare. Viene realizzata anche una discussione sulle situazioni di pressione in generale, su quella esercitata dai coetanei e sulle strategie di rifiuto, valutando in previsione la percentuale di fumatori nei diversi gruppi di età e imparano che fumare non è statisticamente il comportamento più diffuso per la loro età. Gli studenti, inoltre, imparano a riconoscere i tipi di influenze esercitate dai coetanei, i messaggi persuasivi che potrebbero spingere a fumare e discutono sulle possibili argomentazioni contrarie. “Lasciateci Puliti” (catalogo) (Codice Pro.Sa 323) Periodo : da gennaio a maggio 2017 Numero edizioni: 17 Ore singola edizione: 50 Totale persone raggiunte: 300 Setting: ambiente scolastico (Scuola Sec. di Primo Grado) Comune: Novara - Scuola: Pier Lombardo (Scuola Sec. di Primo Grado) - Scuola: Scuola Media Castelli (Scuola Sec. di Primo Grado Non Statale ) Comune: Arona - Scuola: Giovanni XXIII° Arona ( Scuola Primo Grado ) Comune: Cerano - Scuola: P. Ramati Cerano ( Scuola Primo Grado ) Carichi di lavoro : - 4 Educatore professionale - ore 32 - 1 Medico - ore 16 - 1 Psicologo - ore 10 Inoltre sono stati realizzati i seguenti progetti: 1. “DECIDO…QUINDI SONO” (catalogo) (Codice Pro.Sa 2368) Regione Piemonte - gruppo ASL NO Anno di avvio: 2009 Fase: Realizzazione dal 2009 al 2017 Tema di salute prevalente: alcol, cannabis Destinatari finali: preadolescenti (11-13 anni); Scuola Media Inferiore "Castelli" di Novara Periodo d’intervento: gennaio 2017 Numero edizioni: 2 (n° 2 classi) Ore singola edizione: 9 Persone raggiunte: 65 Carichi di lavoro : - 1 Psicologo - ore 6 - 1 Medico - ore 6 - 1 Educatore professionale - ore 4 2. Educazione alla salute: prevenzione rispetto all'abuso di alcool (Catalogo) (Codice Pro.Sa 4353) Tema di salute prevalente: alcol

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Destinatari finali: minori; preadolescenti (11-13 anni); Scuola Media Inferiore di Cerano. In fase progettuale; in fase di realizzazione. Metodi e strumenti: somministrazione di un questionario per rilevare abitudini, problematiche e conoscenze rispetto ad alcool, fumo e sostanze stupefacenti. Descrizione dell'intervento con proiezione di slides: incontri con studenti di classe III con somministrazione di un questionario per rilevare abitudini, problematiche e conoscenze su: alcool, fumo, sostanze d’abuso, falsi miti e problemi correlati. Definizione di dipendenza, presentazione del Servizio e delle leggi che lo riguardano. Confronto sui risultati del questionario. Periodo d’intervento: da gennaio a marzo 2017 Numero edizioni: 3 (n. 3 classi) Ore singola edizione : 4 Persone raggiunte: 63 Carichi di lavoro : - 1 Educatore professionale: 12 ore. 3. Educazione sessuale e malattie sessualmente trasmesse (Catalogo) (Codice Pro.Sa 1804) Tema di salute prevalente: sessualità, consumo sostanze psico-attive Destinatari finali: adolescenti (14-18 anni); Metodi e strumenti: Scuola secondaria di II grado: ITIS Pascal Romentino Descrizione dell’attività: il progetto, elaborato dal SERT in collaborazione con il Consultorio Familiare di Trecate, viene realizzato annualmente apportando ogni volta, che si presentano delle criticità, le opportune modifiche. Il primo incontro viene gestito dall'ostetrica per valutare le conoscenze riguardo l’anatomia e la fisiologia dell’apparato genitale. Nel secondo incontro l'ostetrica e l'educatore affrontano i temi riguardanti le malattie sessualmente trasmesse, i comportamenti a rischio e la correlazione con uso di alcool e sostanze. Il terzo incontro viene effettato dall'assistente sociale con la psicologa dove si informa sui servizi e le risorse del territorio rispetto alla IVG. Metodi e strumenti lezioni frontali, proiezione di diapositive, discussione in classe Periodo d’intervento: da gennaio a marzo 2017 Numero edizioni: 6 Ore singola edizione: 3 Persone raggiunte: 163 Carichi di lavoro : - 1 Ostetrica - - 1 Educatore professionale - - 1 Assistente sociale del DPD, - 1 Psicologa del DPD. 4. Guida in stato di ebbrezza (Catalogo) (Codice Pro.Sa 2864) Tema di salute prevalente: incidenti stradali: guida sotto l’effetto di droghe/alcol Destinatari finali: adolescenti (14-18 anni); Categoria ente: ISTITUTO DI FORMAZIONE SUPERIORE "E. FERMI" (Liceo Scientifico) di ARONA Obiettivo generale

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1. aumentare nei ragazzi la consapevolezza dei loro atteggiamenti verso il consumo di bevande alcoliche, 2. favorire atteggiamenti responsabili negli studenti con particolare riferimento alla guida sotto effetto di alcol e droghe 3. interventi specifici relativi alla normativa del codice della strada e al sistema sanzionatorio Metodi e strumenti: proiezione di video inerenti al tema, rappresentazioni mimiche, brainstorming, discussioni riguardo le loro esperienze personali e quelli dei loro pari. Periodo d’intervento: da gennaio a dicembre 2017 Numero edizioni : 12 Ore singola edizione : 2 Totale persone raggiunte: 280 Carichi di lavoro : - 1 Volontario psicologo - 1 Psicologo Descrizione dell'intervento: Dopo la presentazione degli operatori e del servizio si tratta l’uso, l’abuso, la dipendenza e gli effetti dell'alcol, gli studenti sono sollecitati ad esprimere le opinioni e le esperienze che hanno nei confronti del consumo di alcol e dei comportamenti nella guida dei veicoli. Inoltre, vengono stimolati a riconoscere l'influenza esercitata dalle tendenze di consumo e dai coetanei, i messaggi persuasivi che potrebbero spingere ad assumere alcolici e a discutere sulle possibili argomentazioni contrarie. 5. Promozione della salute- area dipendenze (Catalogo) (Codice Pro.Sa 4799) Tema di salute prevalente: droghe Destinatari finali: operatori scolastici; Minori; Categoria ente: Scuola: Cavallini (Ist. Prof. Per L'agricoltura e L'ambiente) Obiettivo generale: favorire atteggiamenti responsabili negli studenti con particolare riferimento alla guida sotto effetto di sostanze. Classi TERZE: stimolare una riflessione sui concetti di abuso, dipendenza patologica da sostanze e offrire elementi per la costruzione di atteggiamenti responsabili negli studenti. Classi QUARTE: aumentare nei ragazzi la consapevolezza dei loro atteggiamenti verso il consumo di bevande alcoliche, codice della strada e al sistema sanzionatorio. Metodi e strumenti: un incontro di 2 ore per ogni classe, con contenuti differenti nella terza e nella quarta, in cui gli studenti sono stimolati a partecipare attraverso tecniche di didattica attiva a accontare le loro conoscenze e opinioni, le esperienze personali e quelle dei loro pari. L’attività viene in seguito relazionata agli insegnanti. Periodo d’intervento: da gennaio a febbraio 2017 Numero edizioni: 5 Ore singola edizione: 10 Totale persone raggiunte: 77 Carichi di lavoro : - 1 Psicologo - 1 Volontario psicologo 6. SLEGHIAMOCI (catalogo) (Codice Pro.Sa 2367) Tema di salute prevalente: LIFESKILLS, abuso cellulare e videogiochi Destinatari finali: Operatori scolastici; preadolescenti (11-13 anni); genitori; Categoria ente: Scuola SMI "Castelli" di Novara. Obiettivo generale: rendere consapevoli i pre-adolescenti del proprio rapporto con i videogiochi e il cellulare e degli effetti di questo legame su pensiero, emozione e comportamento, far acquisire agli insegnanti competenza dei temi trattati.

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Metodologia: questa azione prevede 3 incontri di due ore circa, condotti in co-presenza dagli operatori del DPD e dai docenti. Gli studenti saranno stimolati a partecipare attraverso tecniche di didattica attiva con discussioni, brain storming ed esercitazioni a casa. Periodo d’intervento: gennaio 2017 Numero edizioni : 2 Ore singola edizione : 12 Totale persone raggiunte : 72 Carichi di lavoro: - 1 Medico 7. Ti ascolto a colori (catalogo) (Codice Pro.Sa 4346) Tema di salute prevalente: droghe Destinatari finali: allievi minori; (Progetto terminato) Categoria ente: Scuola SMI via Dante di Borgomanero. Obiettivo generale: informare e sensibilizzare gli allievi delle classi prime in tema di dipendenze patologiche da sostanze psicoattive Metodi e strumenti: Incontri e lavori di gruppo utilizzando tecniche grafico-pittoriche, con introduzione iniziale e conoscenza degli alunni e discussione finale. Valutazione effettuata: breve restituzione scritta sull'esperienza da parte degli allievi. Periodo d’intervento: febbraio 2017. Numero edizioni: 8 (n° 8 classi) Ore singola edizione: 2 Totale persone raggiunte: 177 Carichi di lavoro : - 1 Infermiere/arte- terapeuta - 1 Educatore professionale

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Programma 2 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di vita Situazione Le azioni previste nel programma 2 Guadagnare Salute Piemonte - Comunità e ambienti di vita per il 2016 sono state realizzate nella grande maggioranza, tuttavia emergono difficoltà nella realizzazione di alcune azioni, legate soprattutto alla necessaria collaborazione ed integrazione tra servizi del sistema sanitario e alla collaborazione da perseguire con settori esterni alla sanità, come i settori produttivi, i Comuni, le Associazioni, ecc. Le azioni destinate alle comunità necessitano di sviluppare alleanze con le comunità stesse, cosa che può richiedere anche tempi medio lunghi. Le maggiori criticità infatti sono concentrate su quelle azioni che chiedono la collaborazione e il lavoro contemporaneo tra persone con appartenenze e culture professionali molto differenti. È evidente che insieme alle azioni occorre perseguire l’obiettivo di un cambiamento culturale dei professionisti e insieme puntare ad una crescita delle competenze necessarie per il lavoro di comunità, che tuttavia non possono essere apprese se non attraverso l’azione. Learning by doing è una strategia consolidata nello sviluppo di comunità, ma è necessario che il fare sia costantemente accompagnato dalla riflessione sull’azione, perché questa si consolidi e faccia crescere il sapere collettivo e condiviso. Emerge pertanto l’importanza del coordinamento a livello regionale da parte dei Gruppi di lavoro per offrire a livello locale indicazioni specifiche per la realizzazioni di azioni mirate. Il 50% delle azioni ha avuto per il 2016 solo azioni e indicatori regionali e pertanto sarà proprio a partire dal presente programma che prenderanno avvio in modo pianificato a livello locale alcune delle azioni previste. I Gruppi di lavoro hanno lavorato in modo efficace quando hanno avuto obiettivi chiari e un buon livello di coordinamento. Non va dimenticato inoltre che lavorare per setting approach implica il coinvolgimento delle persone e dei gruppi nella loro vita quotidiana e nei loro ambienti di vita, in cui spesso non è presente in modo esplicito una specifica domanda di salute, pertanto va sviluppata la capacità di promuovere obiettivi di salute nelle occasioni e cogliendo le opportunità che il territorio esprime. Risulta evidente quindi che occorre operare con un approccio discreto, non pregiudiziale e capace di ascolto delle realtà, costruendo in modo partecipativo interventi non imposti, ma neanche offerti. Deve prevalere lo sforzo di costruire insieme, di promuovere il confronto per declinare a livello locale la migliore strategia di intervento. Lavorare per promuovere e favorire empowerment individuale e di comunità significa tenere alta l’attenzione sulle disuguaglianze: le persone modificano i loro comportamenti attraverso apprendimenti collettivi, se hanno accesso alle informazioni corrette e accessibili, se sono favorite nell’utilizzo delle proprie risorse e riescono a migliorarle. Se vedono un vantaggio dal cambiamento proposto, se possono ancorare le nuove conoscenze sulle precedenti esperienze, se si attuano azioni di contesto che possano rendere facili le scelte più salutari. È convinzione crescente che vi sia la necessità di un approccio ecologico nel campo della promozione della salute, che veda le persone nel loro sistema di vita, in relazione con l’ambiente e gli altri esseri viventi che lo abitano. Il rapporto con gli animali necessita di essere studiato non solo in rapporto alla salute delle persone e degli animali stessi, ma per meglio conoscere relazioni e comportamenti derivanti dall’interazione persona/animale. È esigenza condivisa potersi confrontare con le migliori conoscenze scientifiche disponibili, ma anche con esperienze maturate da altri operatori, per promuovere una trasferibilità che permetta non solo economie di scala, ma faccia crescere e moltiplicare il capitale sociale e degli operatori e i decisori locali e favorisca la disseminazione di buone pratiche.

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Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva A partire, quindi, dalle azioni realizzate nel 2016, c’è la necessità di estendere i risultati raggiunti, di diffondere una cultura della salute nelle comunità, attraverso i seguenti obiettivi e le relative attività, che si intendono così sintetizzare: porre in essere azioni di sostegno e sviluppo di quei progetti locali che sono diventati una risorsa per gli abitanti dei territori; consolidare accordi con associazioni e imprese alimentari per la riduzione del contenuto di sale nel pane; attivare e/o consolidare collaborazioni: con le associazioni di artigiani che operano nelle case e nei luoghi del tempo libero per diffondere informazioni sul corretto utilizzo delle attrezzature e degli impianti per ambienti di vita sicuri; con le strutture di riferimento per gli anziani (centri ricreativi, sindacati di categoria, RSA,…) per concordare e attivare momenti informativi sui rischi domestici; favorire una lettura consapevole delle etichette dei prodotti confezionati attraverso la messa a disposizione di informazioni e strumenti; favorire l’adozione di uno stile di vita attivo attraverso: la diffusione della “Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica”; sia a livello adulto che a livello adolescenziale; il consolidamento e la messa a sistema, sul territorio regionale, dei progetti di “walking programs” e in particolare dei gruppi di cammino per gli over64; la messa a disposizione di strumenti di monitoraggio e valutazione per i “walking programs”; mantenere l’attenzione alla prima età della vita e al “sostegno alla genitorialità”: sviluppare azioni e politiche mirate; promuovere comportamenti favorevoli al benessere dei neonati e dei bambini attraverso l’accrescimento delle conoscenze e delle competenze dei genitori; sviluppare empowerment attraverso: azioni di sensibilizzazione (eventi, pubblicazioni di materiale informativo divulgativo,…) in occasione delle giornate tematiche celebrate dall’OMS; una rete regionale di programmi di empowerment della comunità locale per contrastare il consumo di alcol a rischio nei contesti ricreativi e i comportamenti di guida in stato di ebbrezza alcolica con l’attivazione di progetti multi-componente; promuovere una corretta relazione persona/animale e prevenire il randagismo attraverso: attività di informazione e divulgazione rivolta a proprietari di animali, professionalmente e non professionalmente esposti, popolazione sensibile; verifica e revisione dei dati di identificazione presenti nella banca dati anagrafe canina regionale, aggiornamento e allineamento delle informazioni, adeguamento dei sistemi di elaborazione e standardizzazione dei programmi di vigilanza sulle strutture di ricovero dei cani senza proprietario; incentivazione delle iscrizioni in anagrafe. Tutti i materiali prodotti saranno diffusi e valorizzati attraverso i canali istituzionali, quali ad esempio www.regione.piemonte.it, www.dors.it. Questo programma, in particolare, prevede il coinvolgimento regionale e locale della struttura Promozione della Salute e di almeno i seguenti servizi sanitari: Materno infantile, Salute Mentale, SerD, SIAN, Medicina dello Sport, Servizi veterinari (A/C), SISP, Distretti, che saranno coinvolti nelle diverse azioni sulla base delle specificità territoriali e delle esperienze già svolte. Le diverse attività in cui si declineranno le azioni saranno coordinate dal gruppo di lavoro regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP), dal gruppo di lavoro regionale Genitori Più e interventi precoci, dalla Rete Attività fisica Piemonte (RAP) in sinergia con altri soggetti o gruppi regionali opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche.

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Azione 2.1.1 “Linee guida per l’adozione della - Carta di Toronto per la promozione dell’attività fisica” Obiettivi dell’azione Favorire l’adozione della Carta di Toronto attraverso l’elaborazione di Linee guida regionali, ricercando e studiando la trasferibilità delle esperienze locali e nazionali. Le Linee guida saranno diffuse anche attraverso i siti e i canali istituzionali. Livello locale Sono state realizzate le linee guida dal gruppo RAP regionale. Nel 2017, è stata proposta la diffusione attraverso l’Ufficio Stampa dell’ASL NO e pubblicazione del progetto sulla rivista e sul sito Web dell’Azienda. Popolazione target Decisori tecnici e politici (destinatari finali). Operatori sanitari (destinatari intermedi). Attori coinvolti/ruolo Rete Attività fisica Piemonte (RAP) e gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP) Medicina dello sport ASL NO. Indicatori di processo

Nome dell’indicatore Standard locale 2017

Linee guida per l’adozione della Carta di Toronto Avviata proposta all’Ufficio stampa di pubblicazione sul sito web e sulla rivista dell’ASL NO.

Azione 2.1.2 “Primi 1.000 giorni: quali azioni, quali politiche” Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Le attività previste per il 2017 comprendono anche attività non completamente realizzate nel 2016. Livello locale Partecipazione ai momenti regionali per l’avvio del percorso per la definizione di un Profilo 1000 gg a livello locale. Popolazione target Decisori, stakeholders, operatori degli asili nido, famiglie (destinatari finali). Operatori DMI e Promozione della Salute (destinatari intermedi). Attori coinvolti/ruolo Gruppo di lavoro regionale “Genitori Più e interventi precoci”. Indicatori di processo

Nome dell’indicatore Standard locale 2017

Redazione di un profilo di salute “primi 1000 giorni” no

Numero di strumenti informativi prodotti no

Valorizzazione e diffusione degli strumenti prodotti no

Formazione per educatori di asili nido no

Studio di “trasferibilità” di progetti di sviluppo di comunità no

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*standard modificato rispetto al PRP 2014-2018 Azione 2.1.3 “Ambienti sicuri” Obiettivi dell’azione Creare una rete di tecnici sensibili ai problemi della prevenzione che, operando nelle case (ristrutturazioni e manutenzioni) e nei luoghi del tempo libero (parchi gioco e palestre) sfruttino l’occasione per informare gli utenti sul corretto utilizzo degli impianti e delle attrezzature. Livello locale Non previsto. Anche se non previsto a livello locale, il dott. Edoardo Moia e il dott. Fabio Previtali del SISP dell’ASL NO, nei mesi di marzo e aprile hanno contattato e incontrato il dott. Roberto Gado del settore registro imprese e attività anagrafiche della Camera di Commercio di Novara, per condividere una lettera di presentazione ed un opuscolo informativo successivamente inoltrato ai 944 installatori di impianti presenti nella provincia di Novara, perché provvedano a diffondere le informazioni sul corretto utilizzo delle attrezzature e impianti installati nelle abitazioni. Inoltre, il tecnico SISP, dott. Fabio Previtali, ha collaborato alla realizzazione della linea guida “La prevenzione degli incidenti domestici in età infantile” pubblicata nel febbraio 2017 e successivamente inserita nel Sistema Nazionale per le Linee Guida, NIIEbP Network Italiano Evidence based Prevention. Popolazione Target Target intermedio: tecnici impiantisti e tecnici comunali. Target finale: la popolazione che nelle occasioni opportune (lavori di manutenzione e ristrutturazione; frequenza nelle aree gioco) avrà contatti con gli stessi tecnici. Attori coinvolti/ruolo Tavolo dei referenti ASL/Rappresentanti regionali Associazioni/Associazioni locali. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

N. incontri con i responsabili delle associazioni/uffici tecnici per definire collaborazioni e attività

Si: n. 3 incontri

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Azione 2.2.1 Titolo: “Come leggere l’etichetta dei prodotti confezionati per bambini: una guida all’uso” Obiettivi dell’azione Favorire una lettura consapevole delle etichette. Livello locale Non previsto. Popolazione target Target intermedio: operatori sanitari. Target finale: scuole (insegnanti e studenti), genitori, nonni, popolazione generale. Attori coinvolti/ruolo A livello regionale: coordinamento ASL TO3 e CN1. A livello locale: operatori sanitari delle ASL che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Indicatore sentinella: Guida per la lettura ragionata dell’etichetta

Guida elaborata no

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Azione 2.2.2 “Incidenti domestici: quali informazioni” Obiettivi dell’azione Attivare percorsi informativi presso le strutture che accolgono gli anziani nel tempo libero, ad esempio i centri ricreativi, o presso le strutture residenziali, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi e delle misure di prevenzione. Livello locale L’ASL NO ha individuato e contattato 2 strutture del territorio interessate a percorsi informativi per gli anziani e organizzato un percorso informativo a loro dedicato svoltosi in due edizioni. Popolazione target Target intermedio: le strutture che sul territorio si occupano di anziani. Target finale: la popolazione anziana afferente ai centri anziani presenti sul territorio o residente in strutture. Attori coinvolti/ruolo Gruppo di lavoro regionale “Incidenti domestici” coordinato dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Città di Torino. Livello locale: Referenti ASL NO (SISP), Enti Locali, Consorzi, Terzo Settore, REPES ASL NO. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella N. percorsi informativi attivati

L’ASL NO ha effettuato i seguenti percorsi informativi: 27/09/2017 incontro presso la casa di giorno per anziani della Curia di Novara 19/12/2017 incontro con l’Università della terza età di Novara presso l’istituto Diocesano Assistenza. (totale complessivo dei partecipanti n. 55)

Inoltre è proseguito il terzo corso ECM: “La promozione della sicurezza in casa con particolare riguardo alla popolazione anziana” realizzato dall’ASL NO il 20/09/2017 a Borgomanero. (I primi due erano stati effettuati nel 2016)

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Azione 2.3.1 Titolo: “Con meno sale la salute sale” Livello locale In riferimento al progetto regionale “Con meno sale la salute sale”, il SIAN, attraverso l’organizzazione di un incontro formativo svoltosi in data 30 novembre, rivolto ai panificatori del territorio, ha continuato a sostenere la produzione, l’offerta e il consumo di pane e di altri prodotti da forno a ridotto contenuto di sale. Inoltre, per i MMG e i PLS dell’ASL NO, è stato realizzato un poster riportante consigli utili per favorire la riduzione del consumo di sale, con la raccomandazione di divulgarlo nelle sale d’attesa degli ambulatori. Anche il SIAN ha partecipato all’evento “Pane in piazza”, organizzato dalla Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, progetto che ha visto la realizzazione di circa 100 laboratori didattici con il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi delle scuole di Novara. In questa occasione sono stati distribuiti pieghevoli informativi sulla necessità di ridurre il consumo quotidiano di sale. Nel corso dei controlli effettuati presso i centri vendita e le mense scolastiche e assistenziali si è provveduto a verificare la disponibilità e/o utilizzo di sale iodato secondo gli indirizzi regionali; nei casi in cui si è riscontrata la non disponibilità/utilizzo di sale iodato sono state fornite raccomandazioni da parte del personale ispettivo SIAN. In particolare, per sensibilizzare le ditte di ristorazione scolastica e assistenziali dell’importanza di un utilizzo modico di sale addizionato con iodio è stata modificata la lettera di trasmissione dei menù approvati. Popolazione target Target intermedio: operatori sanitari delle ASL che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare, MMG, operatori alimentari. Target finale: popolazione generale, scuole (insegnanti e studenti), operatori alimentari. Attori coinvolti/ruolo A livello locale: SIAN ASL NO Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella: Attività di implementazione/ monitoraggio

Si: Corso di formazione rivolto ai panificatori: 30 novembre 2017

Azione 2.4.1 ASL NO - SERD Catalogo: “Prevenzione del consumo dannoso di alcolici nel contesto del divertimento” e “Promozione della guida responsabile”- Rete Regionale e Progetti multi-componente Livello locale Nonostante l’ASL NO avesse garantito la partecipazione di referenti locali agli incontri di coordinamento regionale per l’avvio di azioni specifiche territoriali o di collaborazione ad intervenire nei luoghi del divertimento giovanile (interventi per altro svolti per più anni in passato) nessun operatore del DPD è stato convocato. Popolazione target Operatori dei SERD del territorio piemontese (Rete Regionale) e delle Cooperative Sociali che attivano azioni nel mondo del divertimento e peer educator. Gestori e operatori del divertimento, amministratori locali. Giovani che frequentano il contesto del divertimento (destinatari finali); Attori coinvolti/ruolo

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Livello locale: operatori ASL; associazioni del privato sociale, del volontariato, del mondo giovanile – Peer Educator. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella N. di ASL che attivano progetti nel contesto del divertimento

Per ASL NO: non c’è stato nessun coinvolgimento

Rendicontazione attività anno 2017 Nel corso del 2017 le risorse umane disponibili in rapporto ai carichi di lavoro del D.P.D. ed agli interventi di prevenzione già svolti non hanno consentito interventi nei luoghi del divertimento giovanile (interventi per altro svolti per più anni in passato) e neppure operatori del DPD ASL NO sono stati convocati ad incontri di coordinamento regionale sul tema. Azione 2.4.2 (Codice Pro.Sa 4737) Titolo: Save the date Livello locale Realizzazione di eventi: intervento di pubblicizzazione dell’offerta diagnostico terapeutica del CTT, rivolto alla popolazione di Novara (NO), mediante posizionamento di unità mobile ad hoc, in collaborazione con LILT, avente per oggetto l'offerta dell' ASL NO per la diagnosi e terapia del tabagismo alla popolazione di competenza. Durante questo evento sono state effettuate inoltre spirometrie e carbossimetrie gratuite agli interessati con distribuzione di materiale informativo cartaceo e realizzazione di consulenze tossicologiche ed interventi di counselling breve. Popolazione target Popolazione generale (destinatario finale). Attori coinvolti/ruolo Operatori CTT ASL NO (medico e psicologo), operatore LILT Rendicontazione attività effettuate: intervento di pubblicizzazione dell’offerta diagnostico terapeutica del CTT, rivolto alla popolazione di Novara (NO), mediante posizionamento di unità mobile ad hoc, in collaborazione con LILT , avente per oggetto l'offerta dell' ASL NO per la diagnosi e terapia del tabagismo alla popolazione di competenza,; sono state effettuate inoltre spirometrie e carbossimetrie gratuite agli interessati, distribuito del materiale informativo cartaceo e realizzate delle consulenze tossicologiche ed interventi di counselling breve Tema di salute prevalente: Fumo di tabacco Destinatari finali: popolazione generale Periodo d’intervento: maggio 2017 Numero edizioni: 2 Ore singola edizione: 12 Totale persone raggiunte: 230 Setting: luoghi informali Carichi di lavoro : - 1 Medico - ore 24

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- 1 Psicologo - ore 24 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Azioni di sensibilizzazione (eventi e/o materiali su siti istituzionali)

Per tutte le ASL: documentazione degli eventi locali

Azione 2.5.1 “Walking programs” Obiettivi dell’azione Sostenere la pratica dell’attività fisica e contribuire al raggiungimento dei livelli raccomandati per fascia di età attraverso i “walking programs” – fit o nordic walking, gruppi di cammino – attività spontanee e accessibili a tutti. Livello locale L’ASL NO ha mantenuto i gruppi di cammino già avviati nel 2016 e ha attivato la mappatura con la collaborazione dei Comuni per censire quanti sono i gruppi esistenti sul territorio. Nel 2017 è stato redatto il piano di valutazione dei gruppi di cammino con il gruppo RAP. Popolazione target Operatori SSR, popolazione adulta e anziana (destinatari finali). Attori coinvolti/ruolo Rete Attività fisica Piemonte (RAP), gruppo Guadagnare Salute Piemonte (GSP), Medicina dello sport ASL NO, Associazioni, Comuni. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

N. riunioni gruppo di lavoro Partecipazione ad una riunione del gruppo di lavoro.

N. di progetti di walking programs realizzati localmente dalle ASL che sperimentano il Piano di valutazione

L’ASL NO ha mappato i gruppi di cammino e sviluppato i criteri di valutazione .

N. di gruppi di cammino attivati Si sono mantenimento 10 gruppi di cammino già avviati (di cui 5 annuali)

Azione 2.6.1. ASL NO – SIAV A “Rapporto uomo-animale: strategie d’informazione e attività di controllo” Popolazione target: proprietari di animali da affezione, veterinari LL.PP., gestori di strutture di ricovero per animali da affezione. Attori coinvolti/ruolo Settore Prevenzione e Veterinaria della Regione, Servizi Veterinari della ASL, SSD Informatica Area di Prevenzione dell’ASL CN1, Ordini provinciali dei Medici Veterinari. Livello locale

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Nell’ambito del settore degli animali di affezione, in termini di prevenzione dal randagismo, il Servizio veterinario dell’ASL NO, ha provveduto alle sedute di identificazione dei cani attraverso l’applicazione del microchip, secondo quanto disposto dalla L.R. 18/04 e s.mi. Le sedute di identificazione sono state programmate nel corso dell’anno, con cadenza quindicinale, presso le sedi di Arona, Novara e con cadenza mensile presso le sedi di Oleggio, Trecate e Biandrate. - cani identificati nel 2017: n. 1266. Durante le stesse sedute sono stati rilasciati i passaporti per gli animali che si recano all’estero al seguito del proprietario, previa prenotazione. - passaporti rilasciati: n. 557. Presso le sedi dell’ASL NO, è stata effettuata anche attività di sportello per gli animale d’affezione: comunicazioni relative ai passaggi di proprietà dei cani, decessi, variazioni anagrafiche sulla sede di detenzione del cane, segnalazioni su sospetti di avvelenamenti, esposti/segnalazioni che hanno previsto il sopralluogo congiunto con le Forze dell’ordine, la gestione delle pratiche di aggressioni tra cani e nei confronti di persone. Nell’attività di prevenzione del randagismo rientra l’attività di vigilanza sulle strutture pubbliche e private che detengono cani e gatti, secondo quanto disposto dalla L.R. 34/93 e il relativo regolamento di attuazione DPGR 4359/93. Sono stati controllati 30 canili con l’effettuazione di 59 sopralluoghi. Ai fini della prevenzione della rabbia è stata condotta l’osservazione sanitaria sui cani catturati vaganti presso i canili di prima accoglienza, pubblici e privati, ad opera dei medici veterinari del SIAV-A che, nei casi di soggetti privi di identificazione hanno provveduto all’inserimento del microchip. I Comuni, per legge, devono istituire e garantire un servizio di cattura e custodia dei cani vaganti, nello specifico il SIAV-A ha monitorato le convenzioni dei comuni di competenza territoriale che vengono attivate con le strutture pubbliche o private, esistenti nella provincia di Novara. Tutte queste informazioni sono state registrate informaticamente nell’anagrafe degli animale d’affezione. Presso i canili, oltre all’attività di cui sopra, vengono seguite le pratiche per la realizzazione/adeguamenti/ ampliamenti dei canali pubblici e privati che necessitano di un parere preventivo del SIAV-A ai fini del rilascio dell’autorizzazione sanitaria da parte del Sindaco. Nello specifico è stata seguita la pratica per l’ampliamento del canile di Galliate. E’ compito istituzionale, l’attività di educazione sanitaria che viene svolta nelle scuole primarie e secondarie. Nel corso dell’anno 2017 sono stati effettuati tre incontri in aula presso la scuola media del Comune di Gattico dal titolo: “Benessere animali d’affezione”. Nella Provincia di Novara sono attuati diversi progetti di didattica zoofila promossi dalle Associazioni protezioniste più rappresentative a livello locale rivolte, in particolare, alle scuole. Le attività svolte sono state corredate da materiale didattico distribuito nelle scuole e alla cittadinanza per alcune tematiche.

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ASL NO S.V. situazione al 31.12.’17 - Attività nei canili dal 01.01.2017

al 31.12.2017 tot. canili prima accoglienza del territorio

tot. canili rifugio del territorio

n. cani catturati identificati

n. cani catturati NON identificati

n. cani identificati in canile

n. cani entrati per altri motivi

n. cani restituiti al proprietario

n. cani affidati

6 6 381 160 162 626 405 204 dato per PLP 2017: n. cani catturati/ totale cani catturati x 100 = 381/541x100 = 70% Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Predisposizione e realizzazione di un piano di informazione/comunicazione rivolto alle popolazioni target

TRE Incontri con popolazione target (scuola sec. di 1° grado del Comune di Gattico) Progetto “Benessere animali d’affezione”

Proporzione cani identificati ed iscritti all’anagrafe regionale, restituiti al proprietario, rispetto ai cani catturati

Caricam,ento e consolidamento dei risultati 2016 (raggiunto 70%)

Proporzione controlli effettuati rispetto al numero di canili/rifugi presenti sul territorio

100% dei controlli previsti dal programma. n. 59 interventi su 30 canili 100% dei controlli previsti dal programma

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Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro

Azione 3.1.1

Dalle prove di efficacia alle buone pratiche

Attività regionale

Azione 3.1.2

Strumenti per l’informazione, la progettazione e la valutazione di progetti di WHP

Attività regionale

Azione 3.1.3

Corso FAD WHP per operatori sanitari

1. Obiettivi dell’azione

A livello Regionale era prevista la progettazione e realizzazione di un percorso di formazione a distanza, accreditato ECM, sulla WHP destinato agli operatori dei servizi sanitari.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Attivazione, a livello regionale, del corso FAD e la sua erogazione agli operatori delle ASL

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017

A livello Regionale non è stato attivato il corso FAD

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

N. ASL in cui si è erogato il corso FAD WHP/totale ASL

adesione al corso regionale WHP, se

attivato: almeno n. 2 operatori ASL

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Il corso non è stato

attivato

Altre attività

Azione 3.2.1

Progetti WHP

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1. Obiettivi dell’azione

Realizzare, localmente, nei luoghi di lavoro progetti multi-componente e multi-fattoriale per la promozione di stili vita salutari, partendo dalle esperienze consolidate realizzate da aziende pubbliche e/o private che vedono le ASL capofila o partner dei progetti.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Il gruppo di lavoro del programma 3, coordinato dallo SPRESAL, si è proposto di diffondere la documentazione prodotta a livello Regionale e di riproporre il progetto multi-componente e multi-fattoriale “IN-FORMA AL LAVORO A TUTTE LE ETA’: sicurezza, salute e cantiere, per cantieri sicuri e lavoratori in salute”alle aziende edili del territorio. Inoltre doveva verificare la possibilità di· sviluppare ulteriori azioni in altri comparti e/o rivolte ad aziende pubbliche/private del territorio dell'ASL NO volte a prevenire le malattie cronico - degenerative e i rischi di patologie correlate al lavoro e di favorire la costruzione a livello locale di una Rete di aziende che promuovono salute.

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3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017

Sul sito dello SPRESAL dell’ASL NO è stata predisposta un’area dedicata alla WHP e nella sezione dedicata agli approfondimenti è stata inserito il documento “Promuovere la salute nel luogo di lavoro. Evidenze, modelli e strumenti - Dicembre 2016”, prodotto da DORS Piemonte.

E’ continuato il progetto “IN-FORMA AL LAVORO A TUTTE LE ETA’: sicurezza, salute e cantiere, per cantieri sicuri e lavoratori in salute”, in collaborazione con SENFORS (area formazione e area sicurezza), ente paritetico per l’edilizia, SIAN, SERT, CTT e Servizio di Alcologia e UNIVERSITÀ DI PAVIA – Laboratorio Di Attività Motoria Adattata (LAMA).

Popolazione target

Target intermedio: eventuali altri enti e associazioni di categoria che operano nel mondo del lavoro, operatori sanitari/Medico Competente.

Target finale: datori di lavoro, dirigenti preposti e lavoratori di aziende edili.

1- SENFORS area Sicurezza

Le aziende che hanno partecipato al progetto nel 2016 hanno ottenuto dall'INAIL lo sconto OT24.

L’attività 2017 è stata ripensata sulla base dell’attività svolta da SENFORS con i lavoratori e dall’elaborazione da parte del LAMA dei questionari somministrati in occasione degli incontri.

Incontri di progettazione: 2/02, 30/08, 18/09 e il 27/04

Il progetto pertanto è stato implementato con:

-intervento per la prevenzione degli incidenti stradali;

-presenza di un esperto insieme al tecnico SENFORS durante l’incontro con i lavoratori.

In particolare l’intervento dell’esperto aveva lo scopo di conoscere il target, al fine di meglio mettere a punto le attività proposte, e favorire un ulteriore momento di confronto con i tecnici SENFORS sulle modalità di intervento con i lavoratori.

aziende partecipanti n. 33 per un totale di 285 lavoratori

Intervento esperti in n. 10 aziende

LAMA- intervento sulla corretta movimentazione, benessere osteoarticolare e promozione dell’attività fisica in n. 7 aziende (di cui n. 2 con CTT e n. 1 con SERT) , n. 92 lavoratori;

SIAN- corretta alimentazione, n. 1 azienda, n. 5 lavoratori

CTT- fumo n. 2 aziende, n. 16 lavoratori

ALCOLOGIA- n. 2 aziende, n. 19 lavoratori

SERT-n. 1 azienda, n. 19 lavoratori

2-SENFORS area formazione

n. 2 interventi di 4 ore da parte degli esperti SPRESAL, LAMA, SIAN; SERD, CTT e Alcologia

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20/02 corso tecnici di cantieri n. 13 discenti

27/02 corso addetti muratori e posa materiali lapidei n. 14 discenti

Argomenti trattati:

Rischi per la salute e infortunio in edilizia, MP e infortuni, ergonomia e corretta MMC

Benessere osteoarticolare /attività fisica, Alimentazione, Fumo, Alcool e Droghe

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Riunioni del gruppo di lavoro programma 3 PLP

Almeno n. 2 incontri n. 2 incontri in data

27/03 e 19/12

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Diffusione dei materiali e strumenti prodotti a livello regionale

Almeno 1 azione di diffusione

Pubblicazione su sito SPRESAL ASL NO

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Indicatore sentinella Progetti realizzati localmente dalle ASL

Avvio/attuazione di 1 progetto multi-

componente e multi-fattoriale

n. 1 progetto rendicontata sulla banca

dati Prosa (codice progetto 3579)

--------

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Altre attività

Lo SPRESAL ha elaborato e condiviso con le strutture decisionali della ASL NO il progetto finalizzato a creare una rete di luoghi di lavoro che promuovono salute sul territorio novarese facendo riferimento al modello operativo messo a punto dalla ATS di Bergamo.

Il modello è caratterizzato dagli elementi maggiormente associati ad effetti positivi misurabili sui fattori di rischio:

- Presenza di più componenti. Il programma è orientato al controllo di più fattori di rischio e caratterizzato dalla compresenza di diverse iniziative. Sono state identificate 6 aree tematiche (Alimentazione - Contrasto al fumo -Attività fisica - Mobilità sicura e sostenibile - Contrasto alle dipendenze - Benessere e conciliazione vita-lavoro) e numerose buone pratiche

- Durata medio-lunga o stabile: il sistema è ad implementazione graduale e raggiunge la sua completa estensione in 3 anni e successivamente viene mantenuto e migliorato, diventando permanente

- Integrazione con gli interventi per la promozione della sicurezza, con il coinvolgimento delle figure di sistema della sicurezza (Datore di Lavoro, RSPP, RLS, Medico Competente)

- Modifica del contesto aziendale per favorire le scelte utili per la salute - Inclusione di interventi EvidenceBased - Logica partecipativa puntando a promuovere il più possibile un ruolo attivo dei lavoratori.

Il progetto nasce grazie alla collaborazione con l’Associazione Industriali di Novara (AIN), con un ruolo di co-progettazione, promozione e organizzazione di eventi.

E’stato presentato in occasione del Seminario dal titolo “Promozione della salute - WHP”, tenutosi il 18.05.2017 presso la sede AIN, che ha visto la partecipazione di circa 70 aziende del territorio.

Il progetto troverà concreta attuazione nel corso del 2018, con una prima fase sperimentale che coinvolgerà un numero limitato di aziende per consentire al meglio lo sviluppo delle varie fasi progettuali.

Azione 3.3.1

Studio di fattibilità Rete WHP Piemonte

Attività regionale

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Programma 4 Guadagnare Salute Piemonte Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario Situazione Il programma 4 “Promozione della salute e prevenzione nel setting sanitario” sta rappresentando una vera sfida programmatoria a livello centrale: le azioni previste, minuziosamente descritte e pianificate, rispondono a criteri di logica e coerenza più interna che di setting. Scontano, inoltre, il disallineamento temporale tra il Piano di Prevenzione ed alcune condizioni organizzativo/normative incompiute a livello regionale (vedi Gruppi regionali su alcol e tabagismo, Tavolo Incidenti Stradali ecc.) che avrebbero dovuto garantire la necessaria cornice per lo sviluppo delle azioni. Sulla base di quanto sopra, a partire dal 2016, attraverso il supporto dei livelli locali territoriali, è stato avviato un processo per dare una maggiore omogeneità di setting, partendo dalle azioni che risultano collegate, come quelle su tabagismo, alcol e incidentalità stradale da uso di sostanze psicoattive. In particolare, in coerenza con quanto previsto dall’obiettivo specifico regionale 4.1, che prevede l’incremento di conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani attraverso specifiche metodologie, ne 2017 si intende mettere a punto azioni formative ad hoc per sviluppare negli operatori sanitari competenze di base omogenee rispetto al counselling breve, quale metodologia utile nei contesti sia preventivi che clinici. Azioni previste nel periodo – Sintesi complessiva Rispetto alle azioni che riguardano il sostegno della genitorialità, per l’anno 2016, sono proseguiti i corsi di formazione sugli allattamenti difficili degli operatori dei DMI, in modo che l’assistenza lungo tutto il Percorso Nascita poggi su solide e condivise basi EBM e che le donne ricevano informazioni/risposte univoche indipendentemente dall’operatore. Nelle ASL in cui si sono verificate nuove assunzioni si sono svolti i corsi di formazione per i neo-assunti, i cosiddetti corsi delle 20 ore secondo le indicazioni OMS. Tuttavia, verranno date indicazioni affinché il suddetto bisogno formativo venga colmato, a partire dal 2017, non solo nei confronti dei neo-assunti in corso d’anno (entro 6 mesi), ma anche nei confronti di coloro che, trasferiti da altra sede o assunti in precedenza, non siano ancora stati formati. Per quanto riguarda l’individuazione delle modalità di raccolta dati sull’allattamento al seno a 6 mesi, attualmente in atto o passibili di essere attivate a livello dipartimentale, la ricognizione condotta nei 12 DMI presenti in Piemonte ha evidenziato che: a) il 100% dei DMI possiede il dato dell’allattamento al seno al momento della dimissione dal punto nascita; b) 7 DMI su 12 riferiscono una raccolta dati successiva, ma non riferibile con precisione al 6° mese. Si tratta, invero, di rilevazioni riguardanti l’allattamento esclusivo al seno che avvengono o attraverso i Bilanci di Salute del PLS o attraverso la rilevazione, tramite questionario, dei Servizi vaccinali alla 2a e 3a seduta (2°-3° mese e 4°-5° mese). Per queste ragioni, nel corso del 2017, 2 DMI sperimenteranno l’inserimento di un set di indicatori, tra cui quello sull’allattamento al seno al 6° mese, all’interno di uno strumento come l’Agenda di salute del bambino. A queste si collegano le attività del gruppo Genitori Più che per il 2017 dovranno implementare la diffusione dei messaggi e realizzare un secondo “processo”. Le azioni centrate sul contrasto al tabagismo hanno presentato notevoli criticità, come già segnalato nella programmazione 2016, per la difficoltà di individuare i soggetti e gli interlocutori interistituzionali a causa del mancato rilancio di un Piano a livello regionale. Per superare questa condizione di stallo, nel 2016 è stato definito un gruppo di lavoro, composto da operatori appartenenti al Servizio Sanitario, con la funzione di coordinamento delle azioni del piano. Questo ha permesso di effettuare la ricognizione degli interventi svolti nelle ASL avvalendosi della collaborazione dei Gruppi Fumo Aziendali, presenti in oltre il 90% delle ASL piemontesi. Nel 2017 sono previsti contatti con la Rete delle Aziende Sanitarie che fanno capo al progetto “In rete per Ambienti sanitari liberi dal fumo”, che al momento appare l’interlocutore più solido con cui pianificare le modalità per recuperare nel 2017 le attività previste e non svolte nel 2016, e precisamente: a) la prosecuzione

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della rilevazione delle attività dei Centri di disassuefazione della Regione (CTT); b) l’avvio della redazione di un aggiornamento delle linee guida regionali e c) della progettazione della relativa formazione. Le azioni previste dal programma 4 sul tema alcol vertono sull’identificazione precoce del suo consumo, a rischio e dannoso, e sull’utilizzo dell’intervento specifico breve tramite momenti formativi ad hoc, produzione di materiale e supporto tecnico organizzativo di un gruppo di coordinamento interdisciplinare regionale. Persistono le difficoltà dovute alla mancata istituzione di un gruppo regionale Alcol e, stante il protrarsi della situazione, per il 2017 le attività rimangono coordinate dal piccolo gruppo di lavoro istituito nel 2016. Tale gruppo ha permesso, di fatto, di avviare l’implementazione del percorso formativo regionale “a cascata”, attraverso il know how professionale specifico di operatori sanitari dei servizi coinvolti sul fronte dell’alcologia: nel corso del 2017 si potranno, quindi, recuperare le attività formative non svolte nel 2016 e avviare i successivi interventi specifici brevi, a livello delle aziende sanitarie piemontesi, nei tempi previsti dalla programmazione PRP 2015-18. Per quel che riguarda le azioni concernenti l’attività fisica nelle persone con patologie, sono state svolte tutte le attività previste, sia per incrementare abilità e motivazioni degli operatori sanitari, sia per lo sviluppo di specifiche metodologie di percorsi preventivi e/o diagnostico-terapeutici organizzati e proseguono anche per il 2017 le attività previste dalle azioni specifiche in capo all’ASL Città di Torino. L’Azione 4.1.4, “Ricognizione dei percorsi educativo-terapeutici attivati localmente nelle strutture diabetologiche, nell’ambito del PDTA-DM” si è conclusa nell’anno 2016. Le tre Azioni collegate a progetti specifici, nazionali o europei, 4.1.6 “Empowering Hospital”, 4.1.7 Dialogo Aperto, 4.2.6 Farmacia di Comunità, proseguono secondo i cronoprogrammi previsti dai rispettivi bandi: è auspicabile che, una volta conclusi i progetti e condivisi i risultati, le metodologie originali nonché i temi culturali innovativi diventino patrimonio comune del Servizio Sanitario. Anche il tema della prevenzione degli incidenti stradali prevedeva il collegamento con un gruppo di lavoro regionale ad oggi non costituito. Pertanto, le attività sono proseguite grazie al gruppo di lavoro ristretto, costituito nel 2015, denominato “Tutela del singolo e dei terzi in riferimento all’uso di sostanze psicoattive con particolare riguardo agli ambiti della sicurezza stradale e nei luoghi di lavoro” a supporto della Direzione Sanità della Regione Piemonte. Nel 2017 si procederà alla stesura delle linee di indirizzo regionali nonché alle indicazioni per i corsi info-educativi di concerto con la Medicina Legale. Per gli incidenti domestici il gruppo di lavoro regionale “Incidenti domestici”, coordinato dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Città di Torino, prosegue le attività di coordinamento delle iniziative locali, le attività di formazione, la condivisione dei materiali, l’elaborazione dei dati dei Pronto Soccorso con un particolare affondo sul tema degli avvelenamenti in ambito domestico, in condivisione con i Pronto Soccorso stessi. Per quel che riguarda il counselling nutrizionale nel 2016 è stato organizzato dalle ASL TO3-TO5 un evento formativo ECM, rivolto alle ASL piemontesi, per socializzare le migliori esperienze aziendali sul fronte dei programmi di counselling nutrizionale. È stata una occasione per confrontare e condividere possibili indirizzi per incrementare conoscenze, abilità e motivazione degli operatori sanitari nella promozione di comportamenti sani nella popolazione generale, nelle neomamme e nei soggetti a rischio ed implementare interventi di prevenzione e counselling nutrizionale nelle ASL. Nel 2017 proseguiranno pertanto i percorsi formativi avviati. Tutti i materiali prodotti saranno diffusi e valorizzati attraverso i canali istituzionali, quali ad esempio www.regione.piemonte.it. Questo programma prevede il coinvolgimento regionale e locale della struttura Promozione della Salute e dei servizi sanitari, locali e regionali: Materno infantile, Salute Mentale, SIAN, Medicina dello Sport, Dipendenze Patologiche, CTT, SSEPI, Rete Oncologica Piemonte-Valle d’Aosta, CPO Piemonte, che saranno coinvolti nelle diverse azioni sulla base delle specificità territoriali e delle esperienze già svolte. Le diverse attività in cui si declineranno le azioni saranno gestite e realizzate dal gruppo di coordinamento regionale Guadagnare Salute Piemonte (GSP) coadiuvato dal gruppo di lavoro regionale Genitori Più, dalla

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Rete Attività fisica Piemonte (RAP), dal CPO Piemonte, dal Gruppo Regionale Incidenti Domestici, dalla rete Safe Night e da altri soggetti o gruppi opportunamente individuati sulla base delle competenze specifiche. Qualora si prevedano attività da realizzarsi a livello centrale, per esempio costituzione di gruppi o tavoli di lavoro, occorre sottolineare che al livello locale (ASL) compete garantire la partecipazione ai gruppi al fine di raggiungere gli obiettivi regionali.

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Azione 4.1.1 “Sostegno all’allattamento al seno” Obiettivi dell’azione Dare continuità al Progetto Regionale di Protezione, promozione e sostegno all’allattamento al seno. Livello locale L’ASL NO in collaborazione con l’AOU di Novara ha sempre garantito la partecipazione ai corsi di formazione delle cosiddette 20 ore, secondo le indicazioni OMS, da svolgersi per gli operatori in loco, indicando, il numero dei nuovi assunti, quanti di essi sono stati formati e il numero di operatori esperti per i quali e stata realizzata la formazione specifica. Nel 2017 sono stati assegnati alla s.s. Consultori dell’ASL NO 3 nuove CPSO, per mobilità interaziendale. Tali operatrici provenivano dall’AOU Maggiore della Carità di Novara come ostetriche e risultavano già addestrate e formate per la gestione della promozione e sostegno dell’allattamento al seno. Popolazione target Operatori dei DMI dell’ASL NO . Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Assistenza specialistica e ospedaliera, personale Dipartimenti Materno Infantili ASL NO. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Numero di nuovi operatori formati entro 6 mesi dalla assunzione (anche in collaborazione tra DMI)

Non si è resa necessaria alcuna nuova attività di formazione.

Indicatore sentinella: N. punti di sostegno in cui è stata realizzata la formazione per gli allattamenti difficili sul totale punti

Nel 2017 non risulta che siano stati attivati corsi di formazione REGIONALI per gli allattamenti difficili.

Azione 4.3.1 Allattamento al seno: monitoraggio dell’andamento Obiettivi dell’azione Raccogliere sistematicamente e inserire nel profilo di salute materno-infantile i dati che consentono di monitorare localmente e a livello regionale le curve di decadimento dell’allattamento al seno. Livello locale Il DMI dell’ASL NO, in collaborazione con i distretti, monitora l’andamento longitudinale dell’allattamento al seno sul proprio territorio. La rilevazione del dato, viene raccolto tramite i bilanci di salute, durante la degenza al punto nascita mentre al 2°-3° mese e 4°-5° mese, il monitoraggio avviene da parte dei PLS. Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.

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Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Assistenza Sanitaria e sociosanitaria territoriale, ASL NO: Distretti, Pediatri di libera scelta, DMI.

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Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella: Numero di DMI che dispongono del dato allattamento al seno a 6 mesi

Monitoraggio dell’allattamento al seno, rilevato dai PLS al 2°-3° mese e 4°-5° mese, durante i bilanci di salute.

Proposta ai DMI del set di indicatori da raccogliere

No

Numero di équipes territoriali aggiornate

No

Azione 4.1.2 “0-6 anni: quali messaggi per promuovere la salute?” Obiettivi dell’azione Mettere a disposizione strumenti uniformi e multilingue per la comunicazione delle azioni di promozione della salute in grado di rinforzare l’attenzione all’integrazione delle varie azioni in tutti i servizi sanitari e non, che entrano in contatto con il bambino/genitori. Popolazione target Target intermedio: operatori sanitari a contatto con la popolazione pediatrica (0-6). Target finale: popolazione pediatrica (0-6). Attori coinvolti/ruolo Gruppo Genitori Più, DMI, operatori ASL. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Numero strumenti di comunicazione prodotti Si

ASL NO – REPES Catalogo: “Nati per Leggere” Anche nel 2017 è proseguito il progetto “Nati per Leggere” che ha visto coinvolte non solo le biblioteche di otto Comuni del Novarese, ma anche il VCO e i servizi rivolti ai bambini dell’asilo Nido, della scuola dell’infanzia e primaria, i consultori, i PLS e molte altre realtà significative del territorio. Come ogni anno è stato individuato un tema educativo per l’iniziativa in oggetto, avente come metafora l’Albero” dal forte significato sull’importanza della lettura al bambino piccolo che va stimolata e coltivata quotidianamente. Al fine di diffondere l’iniziativa il 31 maggio 2017 è stato realizzato un corso di formazione dal titolo: “Chi semina libri raccoglie futuro: la lettura come accompagnamento alla crescita”, che ha visto la partecipazione di 52 operatori tra sanitari, docenti e bibliotecari. Le relazioni del corso sono state raccolte in un libro dal titolo: “Lettura come esperienza crescita e salute”, con lo scopo di stimolare e far crescere nel bambino la curiosità verso la lettura. Il libro è stato tradotto in tutte le lingue presenti sul territorio dell’ASL NO.

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Nel 2017 è stata progettata una brochure dove vengono riportati i 10 incontri che si svolgeranno tra febbraio e giugno 2018 presso le biblioteche aderenti al progetto, rivolti alla popolazione. Gli argomenti trattati sono: “Fra arte terapia e libri” “Sviluppare le competenze socio-emotivo attraverso i libri per l’infanzia” “Ad alta voce” “Il libro: un’opportunità per viaggiare con la fantasia” “Metafore contro i draghi” “Alla scoperta degli albi illustrati” “Alla scoperta dei silent book”,

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Azione 4.2.1 SERD (Codice Pro.Sa 4738) Sostegno/implementazione degli interventi di prevenzione/riduzione/cessazione tabagismo realizzati dalle ASL/ASO in autonomia e/o nell’ambito di progetti regionali consolidati Obiettivo e descrizione dell’azione Implementare gli interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo realizzati dalle ASL e dalle ASO, rivolti a specifici target, autonomi e/o afferenti a progetti regionali consolidati. Livello locale E’ stata predisposta una Delibera Aziendale alla Direzione Generale di ridefinizione del Gruppo di lavoro Fumo per la quiescenza di alcuni operatori. Nel 2018 sono previsti interventi di formazione del personale addestrato sulle tecniche di counseling breve, come da indicazioni regionali. Popolazione target Operatori sanitari, donne in gravidanza, neo genitori fumatori (in particolare mamme). Rendicontazione attività svolte Regione Piemonte - gruppo ASLNO Anno di avvio: 2017 Fase: Realizzazione Tema di salute prevalente: Fumo di tabacco Destinatari finali: Operatori sanitari; Obiettivo generale: implementare gli interventi di prevenzione e contrasto del tabagismo rivolti a specifici target Metodi e strumenti: incontri/dibattito con infermieri del P.S. del P.D. di Borgomanero (ASL NO) per approfondire il tema del counselling breve anti- tabagico nel contesto opportunistico del P.S. Anno 2017 incontri dibattito con Infermieri del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Borgomanero (NO) Periodo : Novembre 2017 Numero edizioni/interventi : 3 Ore singola edizione : 4 Totale persone raggiunte : 50 Setting: Servizi Sanitari Carichi di lavoro : - Num. 1 Medico - ore 12 - Num. 2 Psicologi - ore 24 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella Costituzione/formalizzazione gruppi fumo aziendali/ASL

Formalizzazione nuovo gruppo fumo

Interventi realizzati dalle ASL/ASO n. 1

Azione 4.2.2 Implementazione dell’offerta terapeutica dei CTT e di altri servizi di disassuefazione Obiettivo dell’azione Monitorare le offerte terapeutiche esistenti e promuovere offerte adeguate (evidence based).

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Livello locale E’ stata garantita la partecipazione degli operatori coinvolti nel gruppo Fumo regionale e nel tavolo regionale “Ambienti sanitari liberi dal Fumo”. Popolazione target Operatori dei CTT e di altri Servizi territoriali e Ospedalieri di contrasto al tabagismo, MMG. Attori coinvolti Gruppo fumo CPO, operatori esperti di CTT ed altri Servizi sanitari in collaborazione con NIEbP Network. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Verifica appropriatezza attività erogate dai centri di disassuefazione

Pubblicazione del report con individuazione aree di inappropriatezza (recupero attività 2016)

no

Aggiornamento delle raccomandazioni/ linee guida regionali

Pubblicazione dell’aggiornamento (recupero attività 2016)

no

N. operatori Centri che ricevono formazione alle linee guida

Progettazione della formazione (recupero attività 2016) 50%

no

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Azione 4.2.3 Progettazione e realizzazione di percorsi formativi aziendali sull’identificazione precoce del consumo rischioso e dannoso di alcol e di interventi specifici brevi, col coordinamento del gruppo di lavoro regionale alcol. Obiettivi dell’azione Costituire un gruppo di lavoro alcol interdisciplinare con la presenza di operatori dei dipartimenti Patologie delle dipendenze, medici di medicina generale, esperti del settore, rappresentanti del privato sociale, per il coordinamento e lo sviluppo di eventi formativi per la prevenzione del consumo rischioso e dannoso di alcol a livello regionale. Garantire percorsi di training basati sull’identificazione precoce del consumo rischioso e dannoso di alcol e di interventi specifici brevi, nelle aziende sanitarie piemontesi. Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Un operatore del DPD ss alcologia area nord ed uno area sud, già formati in campo alcologico, hanno partecipato con un operatore dello SPRESAL alle attività previste dal “Corso di formazione regionale sull’identificazione precoce del consumo rischioso e dannoso di alcol ed interventi specifici brevi” il 17.11. 2017. Nell’anno 2017 è stato elaborato e presentato un progetto aziendale per la formazione, in contesti operativi prescelti (DEA, ADI, Consultori), di operatori che attueranno gli interventi di counseling all’interno dei propri servizi; tale specifica formazione interaziendale avrà luogo nel 2018. Attori coinvolti Gruppo di lavoro alcol (quando convocato), Operatori dei dipartimenti Patologie delle Dipendenze/s.s. Alcologia Popolazione target Operatori sanitari: operatori SERD, MMG, operatori sanitari del territorio e ospedalieri. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella Realizzazione corsi di formazione da parte delle ASL

Partecipazione all’evento formativo regionale per formatori ASL e predisposizione corso a livello locale nel 2018.

Azione 4.2.4 ASL NO – SERD Diffusione e messa in pratica all’interno delle ASL degli interventi specifici brevi per la riduzione del consumo rischioso e dannoso di alcol Obiettivi dell’azione L’azione vuole incrementare il numero di soggetti con consumo rischioso e dannoso di alcol che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di bere meno (durante interveti di counseling breve). Ridurre, di conseguenza, la prevalenza di consumatori di alcol a maggior rischio. Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Nel corso del 2017, tutti i soggetti visitati dalle commissioni patenti dell’ASL NO trovati alla guida in stato di ebbrezza, sono stati sottoposti a counseling breve sistematico dal Direttore DPD e dal Responsabile ss Algologia.

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Inoltre, presso il Ser.T., in maniera più articolata e approfondita gli operatore della struttura di Algologia seguono i soggetti inviati dalla commissione patenti per gli ulteriori accertamenti. Nel 2017 sono stati sottoposti a counseling breve n° 1197 persone presso la commissione patenti e n° 27 valutazioni approfondite presso ss Alcologia ASL NO. Attori coinvolti Operatori s.s. Alcologia Popolazione target Consumatori di bevande alcoliche a maggior rischio: consumatori binge; consumatori prevalentemente fuori pasto; consumatori abituali di elevate quantità di alcol. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Eventi formativi implementati a livello regionale

N, 3 operatori hanno partecipato alla formazione regionale.

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Azione 4.2.5 Consolidamento delle modalità operative del MET (modello operativo di esercizio-terapia) e ampliamento delle integrazioni con i Servizi specialistici per le MCNT Obiettivi dell’azione Implementare e sviluppare il modello operativo di esercizio-terapia (MET) già definito e applicato in due ASL piemontesi (TO1 e TO2). Livello locale Non previsto. Popolazione target Cittadini con patologie croniche non trasmissibili esercizio-sensibili o a forte rischio per tali patologie. Operatori dei Servizi che trattano MCNT. Attori coinvolti/ruolo Struttura sovra-zonale cittadina di Medicina dello Sport ASL Città di Torino – coordinamento complessivo dell’azione. Strutture specialistiche per MCNT dell’ASL Città di Torino. Centro Regionale Trapianti. Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta. Gruppo di lavoro multi-disciplinare presso il Centro di Esercizio-Terapia ASL Città di Torino. Associazioni sportive del territorio.

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Indicatori di processo

Indicatore di processo Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Indicatore sentinella Ricognizione percorsi attivati nelle Aziende Sanitarie secondo apposito Report. N. ambiti/servizi specialistici coinvolti nei percorsi attivati

N. ambiti specialistici per MCNT > 6 N. pazienti trattati > 70

No

Realizzazione delle attività previste nel progetto nazionale di ricerca “Trapianto… e adesso Sport”

Documento su modalità operative di collaborazione tra Servizio Pubblico di Medicina dello Sport e Coordinamento Regionale Trapianti

No

Realizzazione di attività secondo il “MET” con la Rete Oncologica Piemonte e Valled’Aosta

Prosecuzione di almeno 1 percorso di esercizio-terapia per pazienti oncologici

No

Indicatore sentinella Definizione degli indirizzi regionali e modalità di monitoraggio sullo sviluppo dell’attività MET

Adozione di indirizzi regionali sulla promozione dell’esercizio fisico nei soggetti con patologie croniche

No

Realizzazione di incontri/ seminari/convegni/corsi

N. edizioni: almeno 2annuali No

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Azione 4.1.3 Inserimento della tematica dell’esercizio fisico a scopo terapeutico nei percorsi educativi dedicati agli stili di vita per pazienti con patologie croniche e per operatori dei relativi servizi Obiettivi dell’azione Inserire la tematica dell’esercizio fisico a scopo terapeutico nei percorsi educativi dedicati agli stili di vita per pazienti con patologie croniche e per operatori dei relativi servizi. Livello locale Non previsto Popolazione target Cittadini con patologie croniche non trasmissibili esercizio-sensibili o a forte rischio per tali patologie. Operatori sanitari impegnati in Servizi specialistici che trattano MCNT. Operatori sanitari di vari ambiti. Attori coinvolti/ruolo Struttura di Medicina dello Sport dell’ASL Città di Torino – coordinamento complessivo dell’azione. Strutture specialistiche per MCNT dell’ASL Città di Torino. Strutture specialistiche della Città della Salute e della scienza. Associazioni sportive del territorio. Indicatori di processo

Indicatore di processo Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Indicatore sentinella: N. edizioni di corsi, seminari, convegni, incontri rivolti a pazienti e/o operatori sanitari

≥ 5 No

50

Azione 4.1.5 Definizione delle caratteristiche minime necessarie per percorsi educativo-terapeutici efficaci nell’ambito dell’alimentazione e del corretto utilizzo dell’attività fisica a scopo terapeutico e preventivo, da svolgersi nelle strutture diabetologiche regionali Obiettivi dell’azione Incrementare nei pazienti con diabete mellito le life skills e l’empowerment nell’ambito dell’alimentazione e del corretto utilizzo dell’attività fisica a scopo terapeutico e preventivo, definire le caratteristiche minime essenziali per strutturare percorsi educativo-terapeutici efficaci (evidence-based), ripetibili e sostenibili da parte delle strutture diabetologiche. Avvio di percorsi educativo-terapeutici, con le caratteristiche qualificanti identificate, in alcune strutture diabetologiche regionali. Livello locale Non previsto. Popolazione target Target intermedio: Operatori dei servizi di Malattie Metaboliche e Diabetologia di tutte le ASL e ASO regionali. Target finale: Pazienti con Diabete Mellito. Attori coinvolti/ruolo Diabetologia ASL Città di Torino, Responsabili dei servizi di Malattie Metaboliche e Diabetologia di tutte le ASL e ASO regionali e/o responsabili di progetti/modelli di educazione terapeutica. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Indicatore sentinella Avvio percorsi evidence-based

Avvio in almeno 2 strutture diabetologiche regionali di almeno un percorso educativo terapeutico strutturato con i criteri individuati

ASL Città di Torino: Avvio di almeno un percorso educativo terapeutico strutturato con i criteri individuati in almeno 2 strutture

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Azione 4.1.6 Sperimentazione di un modello di lavoro ospedale-territorio con interventi di promozione di corretti stili di vita per pazienti ricoverati Obiettivi dell’azione Sperimentare percorsi di reclutamento, somministrazione di counseling motivazionale ed avvio di percorsi di modificazione degli stili di vita in pazienti ricoverati. Questa azione fa riferimento al progetto europeo Empowering Hospital con capofila l’ospedale di Biella. Il progetto mira a valutare efficacia e scalabilità dell’intervento, che individua come setting principale l’ospedale, definito “di rigenerazione” in stretto collegamento con i servizi territoriali e le risorse della comunità locale. Il counseling motivazionale sarà affiancato da tecniche specifiche adattate alla tipologia di paziente, sulle tematiche alcool, fumo, alimentazione sana, attività fisica. Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Prosecuzione della sperimentazione, avviata nel 2016, come da crono programma del progetto che coinvolge la sola ASL di Biella. Popolazione target Pazienti affetti da malattie croniche degenerative non trasmissibili di età compresa tra 40 e 75 anni, famigliari degli stessi, personale sanitario. Attori coinvolti/ruolo Dipartimento di Prevenzione, Diabetologia, Cardiologia, Dietologia, Medicina del Lavoro, Medicina dello Sport, Pneumologia, Nefrologia, SERD. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Rispetto del cronoprogramma del progetto

Almeno 80% dei pazienti previsti dal piano di campionamento e reclutamento avviati alle azioni previste dal progetto

no

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Azione 4.4.1 Utilizzo di tecniche partecipate per la verifica di efficacia e fattibilità di interventi rivolti all’utenza fragile Obiettivi dell’azione Pervenire ad un giudizio condiviso tramite la tecnica del “processo pubblico” rispetto all’opportunità di avviare interventi rivolti all’utenza fragile, in particolare sul tema del sostegno e orientamento a caregivers (persone che si occupano di familiari anziani).

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 1.3 Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skills, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo, alcol) nella popolazione giovanile e adulta

OSR 4.4. Promuovere momenti di riflessone e dibattito all’interno dei Servizi e verifica di fattibilità ed efficacia degli interventi di promozione delle abilità di resilienza all”utenza fragile” per la riduzione delle disuguaglianze nel ciclo di vita

Indicatore OSR 4.4. Realizzazione dei percorsi informativo- formativi sui temi individuati

Standard OSR 4.4. Almeno 1 per tema

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Realizzazione del secondo “processo” pubblico, rispetto all’opportunità di avviare interventi nel setting sanitario rivolti all’utenza fragile (anziani e caregivers, pazienti psichiatrici e familiari, ecc.) al fine di pervenire ad un giudizio condiviso tra gli operatori sanitari. Popolazione target Operatori dei servizi, DSM, Sert, Servizi Sociali, stakeholders. Attori coinvolti/ruolo DoRS, esperti servizi sanitari. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Realizzazione “processi” Realizzazione deI II “processo” Redazione e pubblicazione report

no

53

Azione 4.1.7 Testare la trasferibilità nei DSM del metodo del “Dialogo Aperto” per il trattamento dei sintomi di esordio in pazienti con crisi psichiatrica (Progetto finanziato dal Ministero della Salute – CCM con fondi 2014) Obiettivi dell’azione - adattare il metodo del “Dialogo Aperto” alla struttura organizzativa dei DSM selezionati nel progetto CCM e alle caratteristiche di contesto e sociali dei rispettivi territori; - selezionare e formare operatori volontari dei DSM ASL TO1 e TO2; - trattare con il metodo del “Dialogo Aperto”, secondo gli schemi adattativi concordati, esclusivamente le nuove richieste di intervento per crisi psichiatrica (soggetti incidenti), pervenute ai DSM torinesi da pazienti residenti nel territorio selezionato per il progetto; - valutare l’efficacia terapeutica a brevissimo e a breve termine in tutti i soggetti incidenti trattati nel periodo del progetto con il metodo del “Dialogo Aperto”. Popolazione target Gruppo di coordinamento costituito da operatori del Dipartimento di Prevenzione ASL Città di Torino, operatori dei DSM dell’ASL Città di Torino, operatori degli altri Dipartimenti Italiani coinvolti nel Progetto. Attori coinvolti/ruolo Operatori DSM ASL Città di Torino, operatori del Dipartimento Integrato della Prevenzione facenti parte dell’Unità di Coordinamento del Progetto, pazienti dei Servizi stessi (destinatari finali dell’approccio innovativo di cura). Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Attivazione nei DSM di un protocollo operativo Applicazione del protocollo operativo nei 2 DSM del territorio torinese

no

Stesura programma del training di formazione degli operatori selezionati

Corsi di sensibilizzazione alla metodologia in almeno 2 ASL

no

Numero di soggetti trattati con il metodo “DA” presenti al follow-up alla fine del periodo di operatività dello studio sul totale dei soggetti incidenti trattati

Presenza relazione conclusiva* no

*standard modificato rispetto al PRP 2014-2018

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Azione 4.3.2 Stesura e validazione delle linee di indirizzo regionali in tema di accertamenti ai sensi degli articoli 186, 186 bis, 187 C.d.S. Obiettivi dell’azione Mappare il territorio piemontese (in raffronto a quello nazionale) rispetto ai diversi criteri di valutazione adottati dalle commissioni mediche locali. Redigere linee di indirizzo regionali in tema di accertamenti (anche grazie ai risultati della ricognizione). Popolazione target Soggetti responsabili di violazioni del Codice della Strada, con particolare riferimento alla guida in stato di ebbrezza e/o in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti/psicotrope ex artt. 186, 186 bis, e 187 C.d.S. Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: varie Pubbliche Amministrazioni del territorio (Assessorati regionali, Aziende Sanitarie, Uffici di Procure, Polizie locali ed altri corpi di Polizia Giudiziaria, ecc.) coinvolte, a vario titolo, nella gestione delle problematiche di specie. Livello locale: non previsto. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Report di raccolta e analisi delle esperienze circa i criteri di valutazione adottati nelle varie Commissioni Mediche Locali

Produzione Documento Linee di indirizzo

No

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Azione 4.3.3 Definizione di indicazioni procedurali per la strutturazione di corsi info-educativi per la prevenzione e la riduzione dell’incidentalità stradale correlata all’uso di sostanze psicoattive Obiettivi dell’azione - Mappatura dei corsi info-educativi realizzati dalle ASL per la prevenzione dell’ incidentalità stradale. - Definizione di indicazioni basati su prove di efficacia. Livello locale I corsi info-educativi programmati a livello locale dovranno essere documentati nei PLP, indicando le caratteristiche del corso stesso e le modalità di realizzazione. Popolazione target Soggetti afferenti alle Commissioni Mediche Locali a seguito di violazioni ex artt. 186, 186 bis, e 187 C.d.S. Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: Assessorato Sanità. Livello locale: non previsto. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Indicatore sentinella: Realizzazione corsi info-educativi secondo i criteri regionali

Produzione documento di indicazione procedurale

No

56

Azione 4.3.4 Monitoraggio dell’andamento del fenomeno “Incidenti domestici” attraverso la raccolta ed elaborazione dati di ricorso al PS per incidente domestico Obiettivi dell’azione Monitoraggio dati dei PS degli ospedali della regione Piemonte per ricorso a seguito di incidenti domestici. I dati sono disponibili con un ritardo di 2 anni. Il confronto sugli andamenti e le tipologie di incidenti con i referenti aziendali consentirà di riorientare gli interventi. Livello locale Non previsto. Popolazione Target Target intermedio: Referenti aziendali Target finale: Pronto Soccorso Attori coinvolti/ruolo Tavolo regionale; Pronto Soccorso. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Raccolta e analisi annuale dei dati a livello regionale

Raccolta e analisi dati 2015 no

Comparazione dei dati tra ASL e tra ospedali

Analisi comparata dati 2015 (report)

no

Confronto con i referenti aziendali

Riunione annuale di restituzione e confronto con i referenti delle ASL

no

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Azione 4.3.5 (Codice Pro.Sa 3376) Formazione sugli incidenti domestici Obiettivi dell’azione Per migliorare la conoscenza del fenomeno e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari, MMG, PLS, l’azione si svilupperà attraverso la realizzazione in ogni ASL di un corso di formazione per operatori sanitari sul tema della prevenzione dei rischi domestici, l’invio annuale ai MMG e PLS dei dati di ricorso al PS per incidente domestico e l’invio trimestrale di note informative sui rischi presenti in casa. Livello locale L’ASL NO ha coinvolto le scuole materne ancora non arruolate nel progetto AFFY fiutapericoli e ha continuato a valutare quelle degli anni precedenti che avevano aderito e continuano a proporlo. (Rendicontazione disponibile su Pro.SA.) Sono state trasmesse ai MMG e ai PLS le note informative relative agli accessi al PS ricevute dalla Regione. Popolazione Target Target intermedio: Referenti aziendali. Target finale: Operatori sanitari, MMG, PLS. Attori coinvolti/ruolo Tavolo regionale incidenti domestici. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella Realizzazione prima edizione corso nelle ASL Prosecuzione progetto AFFY fiutapericoli

L’ASL NO ha realizzato un corso di formazione identico a quelli svolti nel 2016. Numero nuove scuole arruolate: 8

Evidenza dell’invio dei dati di PS Si. Inviati non appena pervenuti dalla Regione.

Evidenza dell’invio delle note informative No. Dato non pervenuto dalla Regione Evidenza dell’invio delle note informative

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Azione 4.3.6 Migliorare la conoscenza del fenomeno degli avvelenamenti in ambiente domestico Obiettivi dell’azione L’azione prevede il raccordo con i PS e i Centri antiveleno per uno studio di fattibilità sulla metodologia di raccolta delle informazioni sugli avvelenamenti, l’analisi e pulizia dei dati e la messa a regime del flusso. Livello locale Non previsto. Popolazione Target Target intermedio: Referenti aziendali. Target finale: PS, MMG, PLS. Attori coinvolti/ruolo Settore Prevenzione e veterinaria; Settore Assistenza specialistica e ospedaliera; Tavolo regionale; Pronto Soccorso. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Raccolta e analisi annuale dei dati a livello regionale

Raccolta e analisi dati no

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Azione 4.2.6 Farmacia di comunità Obiettivi dell’azione Il progetto, parte del quale è stato finanziato nel bando CCM 2015, intende sperimentare il ruolo della farmacia come sede per: l’identificazione precoce di soggetti affetti da alcune delle principali patologie croniche (diabete, BPCO, scompenso cardiaco diastolico); attività di monitoraggio e counselling per una corretta assunzione delle terapie farmacologiche prescritte. Popolazione target Per percorso prevenzione (individuazione precoce): Soggetti a rischio di BPCO: età > 40 anni; Soggetti a rischio di diabete: età > 45 anni, sovrappeso, familiarità. Per percorso aderenza (aumentare l’aderenza alle terapie prescritte): Soggetti in terapia farmacologica per diabete, BPCO, scompenso cardiaco. Attori coinvolti/ruolo SSEPI ASL TO3: coordinamento scientifico del progetto CCM e analisi ed interpretazione dei risultati. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

N. farmacie aderenti Almeno il 40% delle farmacie pubbliche e private della regione aderiscono

no

Miglioramento di alcuni indicatori di compliance e corretto utilizzo dei farmaci/farmacia aderente

Almeno il 50% di pazienti per patologia migliora la compliance

no

Azione 4.1.8 Monitoraggio e implementazione degli interventi di prevenzione e counselling nutrizionale in soggetti a rischio Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Partecipare agli incontri regionali previsti, effettuare incontri di ricaduta formativa per gli operatori che si occupano di interventi di prevenzione e counselling in ambito nutrizionale. Definire e avviare programmi/interventi di implementazione migliorando i livelli di integrazione tra i Servizi e associando agli interventi individuali/di gruppo “politiche territoriali” multilivello tese a promuovere azioni di contesto favorevoli all’aumento dell’attività fisica e al miglioramento quali/quantitativo dei comportamenti alimentari. Popolazione target Target intermedio: operatori sanitari delle ASL che si occupano di promozione della salute in ambito alimentare. Target finale: popolazione generale, soggetti a rischio. Attori coinvolti/ruolo A livello regionale: coordinamento regionale con supporto ASL CN1. A livello locale: operatori sanitari delle ASL che si occupano di promozione di comportamenti salutari in ambito alimentare.

60

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017

Indicatore sentinella Attuare un programma di implementazione degli interventi di prevenzione e counselling nutrizionale nelle ASL

Si

N. attività integrate con politiche territoriali Si

Anche nel 2017 la dott.ssa I. Romaniello Direttore della s.c. di Oncologia del P.O. di Borgomanero, ha proseguito i corsi di cucina preventiva condotti in collaborazione con la scuola dell’infanzia di San Maurizio d’Opaglio rivolti ai bambini e ai genitori con il counseling di educazione alimentare indirizzato agli adulti. È stato indetto un concorso rivolto a tutte le scuole del Comune di Borgomanero sul tema dell’ Elettrosmog. A gennaio 2017 ad Arona sono proseguite le conferenza rivolte alla popolazione dal titolo: “ I sabati della salute” . Tutti gli interventi degli specialisti sono stati raccolti in un unico volume che, anche nel 2017, è stato ristampato e ridistribuito gratuitamente ai cittadini attraverso l’ASL, il Comune di Borgomanero e di Arona (6000 volumi). A marzo 2017 in occasione del “ Marzo Rosa” il Direttore della s.c. di Oncologia, ha promosso presso il Comune di Borgomanero, un incontro con la popolazione sulla prevenzione del tumore della mammella dal titolo: “Prenditi cura del tuo seno” - Dalla prevenzione primaria allo screening molto dipende da te! A settembre 2017 è stata organizzata la “Giornata della SALUTE” che ha visto l’apertura dell’Ospedale di Borgomanero ai cittadini con una giornata di conferenze sulla prevenzione e laboratori di: shiatsu, yoga, fit-walking oltre a corsi strutturati di shiatsu, yoga rivolti ai pazienti oncologici. Sono proseguiti i gruppi di fitwalking rivolti ai pazienti oncologici : (2 corsi stagionali) La s.c. di Oncologia in collaborazione con Associazione “Mimosa”, con il patrocinio del Comune di Borgomanero, la Rete Oncologica e la Fondazione del Novarese ha programmato 4 cene a tema dal titolo “La salute a tavola” aventi un unico filo conduttore collegato alle linee guida alimentari che si svolgeranno da marzo a settembre 2018. In tale occasione si è procederà alla presentazione del “Codice Europeo contro il cancro”. Attività di comunicazione e informazione giornalistica finalizzata alla promozione ed educazione alla salute. Le interviste radiofoniche con l’Emittente BLU RADIO di Arona vengono pubblicate sul sito internet aziendale all’indirizzo http://www.asl.novara.it/intranet/L-URP/Conoscere-/Comunicare/index.htm e condivise tramite i social media e network in uso [pagina facebook ASL Novara; google+; linkedin] Le trasmissioni televisive realizzate in collaborazione con GRP TV vengono pubblicatE sulla pagina di youtube; nella pagina facebook ASL Novara; google+; linkedin I comunicati stampa e gli articoli vengono trasmessi ai mezzi di informazione e divulgati tramite il sito internet http://www.asl.novara.it/intranet/L-URP/Comunicati/index.htm (per i comunicati stampa) e http://www.asl13.novara.it/intranet/L-URP/Comunicati/Articolo/index.htm (articoli) e tramite i social media e network citati. Gli articoli e i comunicati stampa sono divulgati tramite il periodico on line In Forma http://www.asl13.novara.it/intranet/L-URP/In-Forma/index.htm Sono stati realizzati dei video di 3’ con il web magazine lavocedinovara.com e divulgati tramite la pagina facebook asl novara (attualmente realizzati sulle vaccinazione, sugli alimenti, sul gioco d’azzardo e la violenza di genere) Sono state realizzate conferenze stampa sulle vaccinazioni obbligatorie pediatriche e sulla vaccinazione antinfluenzale e sulla settimana europea per la sicurezza sul lavoro. RADIO BLU RADIO di Arona

DATA OSPITE SERVIZI ARGOMENTO

27/01/17 Aniello Esposito SISP La vaccinazione contro la meningite

10/03/17 Stefano Cusinato Nefrologia A scuola di salute

62

11/09/17 Aniello Esposito SISP La prevenzione vaccinale: le vaccinazioni obbligatorie

18/09/17 Incoronata Romaniello

Oncologia La giornata della salute

25/09/17 Silvana Pitrolo SIAN Funghi in sicurezza

02/10/17 Ruggero Guglielmetti ORL Difendere le vie aeree dai mali di stagione

09/10/17 Silvana Pitrolo SIAN Il riso: controlli, etichettatura e conservazione

16/10/17 Stefano Cusinato Nefrologia Un rene per amico

23/10/17 Chiara Pasello Med. Legale Patenti

30/10/17 Claudio Didino MECAU Il Pronto Soccorso: quando, come e perché rivolgersi

06/11/17 Aniello Esposito SISP La vaccinazione antinfluenzale

13/11/17 Maria Albini SIAN I cibi da evitare a tavola

20/11/17 Franco Mittino DSM Conoscere la depressione

27/11/17 Antonella Protti NPI contrastare il fenomeno del cyberbullismo

04/12/17 Franco Mittino DSM I disturbi d'ansia

11/12/17 Maria Albini SIAN L'alimentazione in occasione delle feste

18/12/17 Caterina Raimondi GAP Come difendersi dalla dipendenza da gioco

RADIO ONDA NOVARA

DATA OSPITE SERVIZI ARGOMENTO

11/01/17 Domenico Careddu PLS I bambini e i mali di stagione, come proteggerli

08/02/17 SERT Stupefacente. Dialogo tra operatori e genitori sulle dipendenze

15/02/17 Cristina Cellerino PMPPV Conoscere la pet therapy

22/02/17 Stefano Cusinato Nefrologia

Giornata mondiale del rene

01/03/17 Mauro Longoni Psicologo Corso papà

08/03/17 Silvana Pitrolo SIAN Conservazione alimenti

22/03/17 Silvana Pitrolo SIAN Conservazione alimenti

29/03/17 Ruggero Guglielmetti ORL Le apnee notturne

05/04/17 Caterina Raimondi DPD Il gioco d'azzardo

12/04/17 Aniello Esposito SISP Perché vaccinarsi?

19/04/17 Aniello Esposito SISP La vaccinazione contro il papilloma virus

26/04/07 Angela Maria Allegra SIAV La nuova etichettatura sul latte

03/05/17 Liliana Vassallo DSM la musicoterapia

10/05/15 Doriana Carimali DIPSA CONSENSO

17/05/17 Aniello Esposito SISP rischi onde elettromagnetiche

25/05/17 Elena Vallana SIAN I sabati della salute in un libro

31/05/17 Maria Albini SIAN Sale: benefici e danni per la salute

14/06/17 Davide Bordonaro SIAN MOCA

21/06/17 Lorenzo Brusa REPES Come difendersi dal caldo

28/06/17 Lorenzo Brusa REPES Incidenti domestici, ustioni nei bambini e anziani nel periodo estivo

63

TELEVISIONE – GRP TV – IN SALUTE

DATA OSPITE SERVIZI ARGOMENTO

06/09/17 Aniello Esposito SISP La prevenzione vaccinale

13/09/17 Elena Vallana Addetto Stampa

Donazioni e volontariato

20/09/17 Silvana Pitrolo SIAN Funghi in sicurezza

04/10/17 Silvana Pitrolo SIAN Il riso: controlli, etichettatura e conservazione

11/10/17 Stefano Cusinato Nefrologia Un rene per amico

18/10/17 Chiara Pasello Medicina Legale

Patenti

25/10/17 Claudio Didino Direttore MECAU

Il Pronto Soccorso: quando, come e perché rivolgersi

08/11/17 Aniello Esposito SISP La vaccinazione antinfluenzale

15/11/17 Maria Albini SIAN I cibi da evitare a tavola

22/11/17 Antonella Protti NPI Contrastare il fenomeno del cyberbullismo

29/11/17 Franco Mittino DSM Conoscere la depressione

06/12/17 Franco Mittino DSM I disturbi d'ansia

13/12/17 Maria Albini SIAN L'alimentazione in occasione delle feste

20/12/17 Caterina Raimondi GAP Come difendersi dalla dipendenza da gioco

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Date OSPITE TEMA PUNTATA

24/01/17

Ruggero Guglielmetti Otorinolaringoiatra ASL NO

perdita udito

27/01/17 perdita udito

01/02/17 perdita udito

10/02/17 musica e solidarietà

10/03/17 dott. Aniello Esposito direttore S.I.S.P. ASL NO

Tubercolosi: come si cura?

16/03/17 Meningite: come si trasmette ?

22/03/17 Vaccinazioni: perche sono cosi' importanti ?

13/03/17 Dott. Carlo Del Conte Odontoiatra

A che eta' la prima visita ?

17/03/17 L'importanza di una corretta igene orale

23/03/17 Attivita sportive: come proteggere i denti ?

14/03/17 Dott. Ruggero Guglielmetti Otorinolaringoiatra

Apnee notturne: di cosa si tratta ?

20/03/17 Roncopatia o russamento

24/03/17 Tumori alla gola : Quali sono i sintomi?

29/03/17

Dott Mauro Longoni Psicologo

Come e' cambiato il ruolo del papa'

04/04/17 Un corso per futuri Papa'

10/04/17 genitorialita' condivisa

21/04/17

Dott.ssa Donatella Vaghi – Veterinario

Cinghiali: quando diventano calamità?

27/04/17 Come avviene la macellazione?

03/05/17 Trasformazione e vendita del prodotto

24/04/17

Dott.ssa Caterina Raimondi – Psicologa

Parliamo di gioco d'azzardo patologico

28/04/17 Il fenomeno è dilagante?

04/05/17 Esistono giochi più pericolosi di altri?

09/05/17

dott.ssa Maria Albini, Dietista

Alimentazione e stili di vita

15/05/17 Con meno sale la salute sale

19/05/17 Giusta alimentazione per prevenire le malattie

10/05/17 dott. Claudio Didino Direttore della S.C. Medicina e Chirurgia

La forza dell'amore

16/05/17 La stanza rosa aiuto per le donne

22/05/17 il Pronto Soccorso

07/06/17

Dott.ssa Marinella Alberganti

lL'infermiere di famiglia e di comunità

14/06/17 il progetto CONSENSO

20/06/17 lL'infermiere di famiglia e di comunità

08/06/17 Dott.ssa Angela Maria Allegra

La nuova etichetta sul latte

15/06/17 il latte cos'e'

09/06/17 Dott.ssa Elena Costanti I distributori di latte

27/06/17

dott. Ruggero Guglielmetti

Titolo tumore alla bocca

30/06/17 Saperne di più sul tumore alla bocca

05/07/17 Tumore alle ghiandole salivari

03/11/17 Dott.ssa Chiara Pasello Medico Legale

La patente di guida

13/11/17 il porto d'armi

20/11/17 la maternità anticipata

27/10/17 Dott. Aniello Esposito Dir. SISP

l'importanza della vaccinazione

07/11/17 Parliamo di vaccini

15/11/17 ...a proposito di influenza

30/11/17

Maria Albini Dietista

Formaggi che delizia

07/12/17 Alimenti si e Alimenti no

23/11/17 Alimenti e Diete

13/12/17 Alimenti e Diete

20/12/17 Caterina Raimondi gioco d'azzardo patologico

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29/12/17 Pscicologa l'amministratore di sostegno

09/01/18 giovani e gioco d'azzardo

22/12/17 Cristina Cellerino Veterinaria

cuccioli

02/01/18 vivere con un cane

11/01/18 sportello per animali d'affezione

A.S.L. NO

Azienda Sanitaria Locale Sede Legale: Viale Roma, 7 – 28100 Novara

di Novara Tel. 0321 374111 – fax 0321 374519

www.asl.novara.it

________________________________________________________________________________________________

I comunicati e le note stampa

Comunicato stampa n. 2 del 17 gennaio 2017

Stupefacente!Operatori e Genitori a confronto sulle dipendenze

Comunicato stampa n. 4 del 17 febbraio 2017

CUCINANDO SI IMPARA – Corso di cucina per bambini e mamme

Comunicato stampa n. 5 del 21 febbraio 2017

Figli si nasce, papà si diventa, parte la 15° edizione del corso

Comunicato stampa n. 6 del 22 febbraio 2017

Fai con noi un check-up gratuito per la salute dei tuoi reni. 9 marzo 2017: giornata mondiale del rene

Comunicato stampa n. 7 del 27 febbraio 2017

Acquista bene, conserva meglio! Campagna di sensibilizzazione sulla corretta gestione degli alimenti in ambito domestico

Comunicato stampa n. 8 del 1° marzo 2017

A scuola di salute…

la salute passa attraverso i banchi di scuola

Comunicato stampa n. 9 del 2 marzo 2017

Violenza di genere: attualità e prospettive. Il codice rosa e le reti assistenziali. Corso all’ASL NO

Comunicato stampa n. 10 del 9 marzo 2017

“Le storie d’infortunio sul lavoro” Il valore della conoscenza collettiva nella sicurezza sul lavoro

Comunicato stampa n. 18 del 2 maggio 2017

12 maggio 2017. Giornata internazionale dell’Infermiere

Comunicato stampa n. 19 del 3 maggio 2017

5 maggio 2017. Giornata internazionale dell’Ostetrica

Comunicato stampa n. 20 del 4 maggio 2017

Al via il progetto Co.N.S.E.N.So progetto interregionale Alpine Space

Comunicato stampa n. 22 del 9 maggio 2017

Chi semina libri raccoglie futuro: la lettura come accompagnamento alla crescita

Comunicato stampa n. 26 del 22 maggio 2017

I “Sabati della salute” in un libro

Comunicato stampa n. 27 del 22 maggio 2017

“Non perdiamo tempo, per guadagnare tempo”. Donato un ecografo portatile alla Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza (DEA/Pronto Soccorso) dell’Ospedale di Borgomanero dell’ASL NO

Comunicato stampa n. 30 del 31 maggio

Il controllo ufficiale dell’idoneità e della conformità dei Materiali e Oggetti destinati al Contatto Alimentare (MOCA)

66

Si precisa: Le interviste radiofoniche con l’Emittente BLU RADIO di Arona vengono pubblicate sul sito internet aziendale all’indirizzo http://www.asl.novara.it/intranet/L-URP/Conoscere-/Comunicare/index.htm e condivise tramite i social media e network in uso [pagina facebook ASL Novara; google+; linkedin] Le trasmissioni televisive realizzate in collaborazione con GRP TV vengono pubblicatE sulla pagina di youtube; nella pagina facebook ASL Novara; google+; linkedin I comunicati stampa e gli articoli vengono trasmessi ai mezzi di informazione e divulgati tramite il sito internet http://www.asl.novara.it/intranet/L-URP/Comunicati/index.htm (per i comunicati stampa) e http://www.asl13.novara.it/intranet/L-URP/Comunicati/Articolo/index.htm (articoli) e tramite i social media e network citati. Gli articoli e i comunicati stampa sono divulgati tramite il periodico on line In Forma http://www.asl13.novara.it/intranet/L-URP/In-Forma/index.htm Sono stati realizzati dei video di 3’ con il web magazine lavocedinovara.com e divulgati tramite la pagina facebook asl novara (attualmente realizzati sulle vaccinazione, sugli alimenti, sul gioco d’azzardo e la violenza di genere) Sono state realizzate conferenze stampa sulle vaccinazioni obbligatorie pediatriche e sulla vaccinazione antinfluenzale e sulla settimana europea per la sicurezza sul lavoro.

67

Programma 5

Screening di popolazione Situazione Screening oncologici Come indicato dalla DGR 27-3570 del 4/07/2016 che ridefinisce l’organizzazione dei programmi di screening, identificando 6 programmi locali1, nell’ambito dei Dipartimenti di Prevenzione delle aree territoriali omogenee, la programmazione (e la rendicontazione, ai fini della pianificazione annuale dell’attività e del monitoraggio degli obiettivi per il PRP) dell’attività di screening viene predisposta dal responsabile di ciascun programma e viene inserita nei piani locali di prevenzione di ciascuna azienda afferente al programma stesso. Un elemento di novità importante è la disponibilità, dal 2017, di un fondo finalizzato all’attività di screening e la conseguente definizione di un budget vincolato sulla base del piano di attività di ciascun programma. La DGR 27-3570 ha previsto un periodo di transizione, che dovrebbe concludersi nell’estate del 2017, nel corso del quale dovranno essere adottate le misure necessarie per la riorganizzazione dei programmi esistenti, in funzione della nuova configurazione territoriale. I tempi previsti per questa fase di transizione andranno rivisti in relazione all’introduzione del nuovo applicativo gestionale del programma di screening, sviluppato dal CSI Piemonte: il ritardo nell’avvio del nuovo applicativo potrebbe anche comportare un ritardo nel suo adeguamento alla nuova configurazione territoriale del programma regionale.

Nuova configurazione territoriale del programma di screening

Screening neonatali Il monitoraggio dell’attuazione degli screening atti all’identificazione precoce di alcune patologie audiologiche e oculistiche (screening oftalmologico effettuato mediante esecuzione del riflesso rosso e screening audiologico mediante otoemissioni) ha rilevato che nel 2016 tutti i 26 punti nascita piemontesi hanno effettuato i due screening. Al momento non è ancora prevista una modalità strutturata di raccolta dati. Con DGR n. 121-3856 del 4/08/2016 è stato istituito il Coordinamento dei direttori di Dipartimento Materno-infantile, con il compito, tra gli altri, di valutare e monitorare le diverse attività inerenti il percorso nascita. Anche il test per l’ipotiroidismo congenito (TSH neonatale) viene eseguito su tutti i nuovi nati; i dati anagrafici e anamnestici trasmessi dai centri nascita, attraverso il modulo cartaceo, al Centro di riferimento per lo screening neonatale di Piemonte e Valle d’Aosta (AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Presidio Ospedale Infantile Regina Margherita) vengono inseriti nel database e trasmessi al Ministero della Salute; nel 2016 è proseguita l’implementazione del flusso con informazioni aggiuntive (Comune di residenza, tipo di parto) che verranno al più presto inserite nel database, attualmente in fase di aggiornamento.

1 L’uso del termine “programma” è qui riferito alle aggregazioni territoriali fra aziende sanitarie previste dalla DGR 27-3570 del 4/07/2016, che rappresentano l’evoluzione dei preesistenti Dipartimenti, da non confondere con i programmi che costituiscono articolazione del Piano regionale di prevenzione. A seguito di tale revisione organizzativa, è stato necessario riformulare gli indicatori di alcune azioni (5.1.2, 5.2.1, 5.3.1, 5.3.2, 5.9.1) sostituendo ai “Dipartimenti” i “Programmi” e rivedendo di conseguenza anche gli standard.

Programma Ex Dipartimento

1

1: ASL TO1-2, AOU Città della Salute e della Scienza, ASO Muriziano

2: ASL TO5

2 3: ASL TO3

3 4: ASL TO4

5

5: ASL Biella, ASL Vercelli

6: ASL Novara, ASL VCO, AOU Maggiore della Carità

4 7: ASL CN1, ASL CN2, ASO S Croce e

Carle

6

8: ASL Asti

9: ASL Alessandria; ASO SS Antonio, Biagio, Cesare Arrigo

68

Screening malattie croniche non trasmissibili Nel 2016, il gruppo di lavoro ha elaborato una bozza di documento preliminare, restringendo il campo alle malattie ischemiche del cuore, discusso con esperti di diverse discipline insieme ad alcuni possibili scenari di attuazione di un ipotetico programma di popolazione; in tale occasione sono state delineate le ipotesi di prosecuzione del lavoro. Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva

Screening oncologici Si prevede di proseguire le attività finalizzate all’aumento della copertura della popolazione bersaglio dei programmi di screening e alla promozione dell’adesione all’invito a partecipare al programma. Per il primo obiettivo, i piani di attività di ciascun programma sono stati ridefiniti per tenere conto della necessità di recuperare il ritardo nella copertura della popolazione, accumulato nel corso degli ultimi anni. Infatti, pur se gli obiettivi di copertura regionale erano stati raggiunti, è stata registrata una forte variabilità nel volume di inviti assicurato in ciascun dipartimento e questo ha determinato l’accumularsi di ritardi, in alcuni casi molto consistenti. Per risolvere il problema, l’attività di tutti i programmi è stata pianificata in modo da garantire la copertura della popolazione annuale e il recupero dei ritardi accumulati per i diversi programmi su un intervallo di tempo corrispondente all’intervallo di invito (3 anni per il programma di screening dei tumori della cervice uterina, e 2 anni per i programmi di screening della mammella e del colon-retto). Sono state anche ridefinite le popolazioni bersaglio, per tener conto del volume di inviti effettivamente necessario per rispettare il piano concordato. Il coinvolgimento diretto delle direzioni aziendali nella pianificazione delle attività e un più stretto coordinamento tra le aziende territoriali e ospedaliere per la programmazione dell’offerta di prestazioni, previsti dalla DGR 27-3570, insieme alla disponibilità di un budget finalizzato all’erogazione delle prestazioni di screening previste dal piano di attività, costituiscono elementi che dovrebbero favorire il raggiungimento dei nuovi obiettivi. La disponibilità di un budget finalizzato a realizzare il piano di attività di ciascun programma, unitamente al rafforzamento di azioni specifiche mirate a potenziare l’integrazione dell’attività spontanea nel programma di screening mammografico, dovrebbe favorire l’estensione della campagna di inviti per lo screening dei tumori del seno tra le donne 45-49 enni, riducendo la competizione impropria tra questa attività e quella del programma rivolto alle donne 50-69 enni per l’utilizzo delle risorse radiologiche disponibili. Per favorire la partecipazione della popolazione invitata verranno estesi gli interventi già avviati in alcuni dipartimenti, che riguardano l’utilizzo di una lettera di preavviso per le persone invitate ad effettuare una sigmoidoscopia, la razionalizzazione dell’offerta di test FOBT e la promozione dell’offerta di screening per i tumori femminili tra le donne straniere con l’attuazione di una campagna informativa mirata. Proseguirà il piano di progressiva sostituzione del Pap-test con il test HPV per lo screening dei tumori della cervice uterina, attuando le necessarie misure per armonizzare la distribuzione del volume di inviti indirizzati sul test HPV nei programmi che hanno unificato ex Dipartimenti con livelli differenti di attuazione del piano di sostituzione del Pap-test.

Screening neonatali Nel 2017 proseguirà il lavoro per addivenire a un sistema più strutturato di raccolta dei dati relativi all’attuazione degli screening neonatali, in collaborazione con il Coordinamento dei Direttori DMI costituito con DGR n. 121-3856 del 4/08/2016.

Screening malattie croniche non trasmissibili Nel 2017 proseguirà il confronto multidisciplinare avviato con alcuni stakeholders nel 2016 sul documento preliminare di fattibilità; sarà approfondita la ricognizione già condotta sulle iniziative esistenti, da armonizzare, sostenere e implementare, con un focus particolare al counselling motivazionale sugli stili di vita.

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Azione 5.1.1 Piena implementazione dei tre programmi di screening oncologico Obiettivi dell’azione Raggiungere la piena implementazione dei tre programmi di screening oncologico attraverso l’incremento

dell’estensione reale (copertura da inviti).

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard 2018

OC 1.12. Aumentare l’estensione reale dei programmi di screening alla popolazione target (per ognuno dei 3 tumori oggetto di screening)

OSR 5.1. Piena implementazione del programma di screening mammografico con raggiungimento della copertura della popolazione bersaglio 50-69 anni e garanzia dell’offerta del percorso per le donne 45-49 enni

Indicatore OSR 5.1. SCREENING MAMMOGRAFICO età 50-69 anni Numero di donne invitate ad effettuare il test di screening + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

Standard OSR 5.1. 100%

OSR 5.2. Piena implementazione del programma di screening cervico-vaginale con della copertura della popolazione bersaglio 25-64 anni

Indicatore OSR 5.2. SCREENING CERVICO-VAGINALE età: 25-64 anni Numero di donne invitate ad effettuare il test di screening + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

Standard OSR 5.2. 100%

OSR 5.3. Piena implementazione del programma con sigmoidoscopia (FS), garanzia degli inviti per la coorte delle persone 59-69 enni mai invitate alla FS e progressiva estensione degli inviti al test del sangue occulto (FIT) anche ai non aderenti alla FS che hanno rifiutato il primo invito al FIT

Indicatore OSR 5.3. SCREENING COLO-RETTALE età 58 anni Numero persone invitate a sigmoidoscopia + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

Standard OSR 5.3. 100%

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno

Livello regionale Assegnazione alle aziende afferenti a ciascun programma di un budget finaIizzato all’erogazione delle prestazioni di screening previste dal locale piano di attività.

Livello locale Definizione di accordi con le unità operative coinvolte, nelle ASL e nelle ASO, per la programmazione dei volumi di attività necessari a garantire la copertura della popolazione, utilizzando, nei programmi che riuniscono l’attività di due dipartimenti, le opportunità di integrazione delle risorse disponibili onde garantire l’attività dei diversi programmi. Erogazione delle prestazioni.

Popolazione target Screening cancro cervice uterina: donne assistite del SSR di età compresa tra 25 e 64 anni. Screening cancro del seno: donne assistite del SSR di età compresa tra 45 e 74 anni (50-69: invito a tutta la popolazione bersaglio; 45-49: invito alle donne che aderiscono al programma; adesione spontanea per le donne 70-74 enni). Screening cancro colo rettale: uomini e donne, assistiti del SSR, di età compresa tra 58 e 69 anni. Per il 2017 la popolazione obiettivo è stata ricalcolata escludendo la quota della popolazione con invito scaduto prima dell’anno in corso (recupero del ritardo accumulato nella copertura della popolazione negli anni precedenti) in quanto la migrazione sul nuovo programma gestionale CSI ha comportato ritardi e malfunzionamenti rendendo già arduo il mantenimento dei livelli di attività precedenti.

Attori coinvolti/ruolo SO UVOS (organizzazione e invio inviti; monitoraggio e valutazione), direzioni sanitarie aziendali (supporto alla programmazione), SC che garantiscono le prestazioni necessarie per le varie fasi del programma.

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Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale

2017

Standard locale 2017

Risultato ottenuto

2017*

Indicatore sentinella: SCREENING MAMMOGRAFICO Età 50-69 anni Numero di donne invitate ad effettuare il test di screening + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

100% 100% 108%

Indicatore sentinella: SCREENING CERVICO-VAGINALE Età: 25-64 anni Numero di donne invitate ad effettuare il test di screening + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

100% 100% 126%

Indicatore sentinella: SCREENING COLO-RETTALE Età 58 anni Numero persone invitate a sigmoidoscopia + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

100% 100% 97%

SCREENING MAMMOGRAFICO: Età 50-69 anni Numero di donne sottoposte al test di screening + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

51% 51% 54%

SCREENING CERVICO-VAGINALE: Età: 25-64 anni Numero di donne sottoposte al test di screening + adesioni spontanee/ popolazione bersaglio annuale

47% 47% 61%

SCREENING COLO-RETTALE: Età 58-69 anni Numero persone sottoposte a sigmoidoscopia o FIT + adesioni spontanee / popolazione bersaglio annuale

40% 40% 50%

*esito di quadrante (gruppo di progetto 5)

Solo l’obiettivo riguardante l’invito della popolazione 58enne non è stato raggiunto secondo lo standard PRP/PLP per una carenza di posti di sigmoidoscopia disponibilizzati da alcune Aziende. Rispetto all’indicatore della copertura da inviti dei 58enni per la sigmoidoscopia dell’ASL NO (96%, che non raggiunge gli standard), occorre specificare che l’invito a tutta la coorte obiettivo è stato effettuato entro gennaio 2018. L’indicatore viene però calcolato sulla base dell’appuntamento “fittizio” indicato nella lettera, che nella conferma telefonica può anche essere anticipato; per l’ASL NO si tratta di 126 persone di 58 anni che sono state invitate con un appuntamento “fittizio” nel 2018. L’esiguità della popolazione obiettivo (2145 persone), denominatore dell’indicatore, fa sì che il residuo di 126 persone costituisca il 4% dell’obiettivo, che quindi non viene raggiunto per un punto percentuale.

71

Azione 5.1.2

Screening mammografico Obiettivi dell’azione Aumentare l’estensione e la copertura da esami delle donne di età 45-49 anni, in coerenza con l’obiettivo regionale OSR 5.1 che prevede la piena implementazione del programma di screening mammografico con raggiungimento della copertura della popolazione bersaglio 50-69 anni e garanzia dell’offerta del percorso per le donne 45-49 enni secondo le modalità previste dal protocollo regionale dello screening mammografico (screening annuale offerto alle donne che decidono di aderire al percorso di screening).

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale La DGR 27-3570 conferma l’indicazione della DGR 111 del 2006 a limitare l’accesso ai servizi ambulatoriali di mammografia alle sole donne che abbiano avuto una prescrizione di mammografia per comparsa di sintomi, rinviando tutti gli esami di controllo al percorso previsto dal programma di screening. L’indicazione riguarda tutte le donne di età compresa tra 45 e 74 anni. Sono stati svolti incontri di formazione per i medici di famiglia e per il personale dei CUP aziendali. Livello locale Invio della lettera informativa in cui si presenta l’opzione di aderire al programma. Definizione di un piano di attività e di un budget dedicato che permettano di raggiungere un volume di attività dei servizi di radiologia sufficiente a rispondere alla richiesta delle donne nella fascia di età 45-49 anni (da reinvitare con periodismo annuale), garantendo allo stesso tempo l’offerta per le donne 50-69 enni che aderiscono all’invito, o vengono reindirizzate dall’attività ambulatoriale.

Popolazione target Donne assistite dal SSR di età compresa tra 45 e 49 anni.

Attori coinvolti/ruolo SO UVOS (organizzazione e invio inviti; monitoraggio e valutazione), servizi di radiologia (esecuzione e lettura delle mammografie e relativi approfondimenti), CUP (reindirizzamento delle donne che richiedono mammografie extra-screening), MMG, distretti, Controllo di gestione.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale

2017 Standard locale 2017

Risultato ottenuto 2017

Indicatore sentinella Numero di Programmi che hanno inviato la lettera informativa/n. totale Programmi

6/6

Per tutti i Programmi: donne 45 enni nell’anno in corso cui è stata inviata la lettera informativa / totale popolazione bersaglio (coorte delle 45 enni del 2017) (standard: ≥50%)

51%

Numero di Programmi che hanno attivato le procedure di reindirizzo delle donne che richiedono prenotazione di esami di controllo al CUP/n. totale Programmi

6/6

Per tutti i Programmi: % mammografie extra screening eseguite per donne 50-69enni / mammografie eseguite nel programma screening (età 50-69 anni) (standard ≤ 10%)

15%

72

La riconversione delle mammografie extrascreening è difficoltosa: il dato è riferito alla sola ASL NO (area nord) esclusa l’AOU Maggiore, la quale da sola raggiunge un valore del 27%. Il dato dell’ASL è “caricato” dalla componente del privato convenzionato che apporta circa un terzo delle mx extrascreening.

Il dato dell’ASL (15%) è “caricato” dalla componente del privato convenzionato che apporta circa un terzo delle mx extrascreening.

73

Azione 5.2.1

Introduzione del test HPV-DNA Obiettivi dell’azione Implementazione del piano di introduzione del test HPV-DNA per le donne 30-64 enni.

Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard 2018

OSR 5.7. Adozione di indirizzo programmatorio per lo screening della cervice con introduzione del test HPV-DNA

Indicatore OSR 5.7. Attuazione della DGR 21-5705 del 23/4/2013 e adozione degli indirizzi

Standard OSR 5.7. Sì

OSR 5.8. Introduzione graduale del test per la ricerca del DNA del Papilloma virus umano come test primario per lo screening della cervice uterina per le donne di 30-64 anni con completa applicazione della DGR 21-5705 del 23/4/2013

Indicatori per OSR 5.8 N. di Programmi che hanno introdotto il test HPV-DNA/Totale Programmi N. inviti HPV-DNA/Totale della popolazione target

Standard OSR 5.8 6/6 90%

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale DGR di aggiornamento protocollo screening già approvata. Livello locale Realizzazione del piano di attivazione dello screening con test HPV. In particolare, per favorire il raggiungimento degli obiettivi relativi alla transizione al programma con HPV, verrà previsto l’inserimento nel programma con HPV di tutte le donne con un invito scaduto precedentemente all’anno in corso. Popolazione target Donne assistite dal SSR di età compresa tra 30-64 anni. Attori coinvolti/ruolo SO UVOS (organizzazione e invio inviti; monitoraggio e valutazione), laboratori di riferimento (esecuzione dei test), consultori (prelievo). Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale

2017

Standard locale 2017

Risultato ottenuto

2017

Indicatore sentinella Invitate a test HPV di primo livello nell’anno/ totale invitate nell’anno (complessivo regionale)

50% 50% 100%

L’introduzione del test HPV-DNA come test primario di screening (primo livello) è stata completata nel

2017 per tutte le aziende del Progetto 5, con la completa sostituzione del Pap-test per lo screening

citologico per le donne dai 30 ai 64 anni d’età.

74

Azione 5.3.1 Screening colo-rettale Obiettivi dell’azione Adozione della modalità di invito con lettera di preavviso, per favorire un incremento della rispondenza.

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Aggiornamento del programma gestionale dello screening da parte del CSI, per rendere possibile una gestione automatizzata di questa procedura. Livello locale Per il programma 1, che unifica i dipartimenti di Torino e della ASL TO5, si rende necessario programmare l’estensione di questa modalità di invito anche agli assistiti della ASL TO5, mentre il programma 5 (che unisce Biella-Vercelli e Novara-VCO) mantiene l’attività in corso senza necessità di interventi. Si prevede di estendere questa modalità di invito al programma 2 (ASL TO3), nel corso del 2017, con l’obiettivo di estenderla a tutti gli altri programmi nel corso del 2018, non appena il nuovo programma gestionale verrà modificato per inserire questa nuova procedura.

Popolazione target Assistiti del SSR (uomini e donne) di 58 anni.

Attori coinvolti/ruolo SO UVOS (organizzazione e invio inviti; monitoraggio e valutazione); servizi di endoscopia (esecuzione esami e relativi approfondimenti); CSI Piemonte (aggiornamento software).

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale

2017 Standard locale 2017

Risultato ottenuto 2017

Indicatore sentinella Numero di programmi che hanno inviato la lettera informativa

3 (Programmi 1, 2, 5)

Per i programmi 1, 2, 5: % popolazione target a cui è inviata la lettera informativa: Programma 1: 75% Programma 2: 50% Programma 5: 100%

100%

Proporzione di persone aderenti al primo invito alla sigmoidoscopia

25% 25% 30%

L’azione è stata attuata nelle aziende dei dipartimenti 5 e 6 su scala ordinaria, con invio della lettera di

preavviso da parte del CSI. La gestione di tale invio non è a cura dell’UVOS del programma di screening, ma del CPO Torino, non essendo stato ancora implementata un’applicazione apposita nel gestionale.

Occorre segnalare che non si sono osservate variazioni di rilievo nell’adesione (dal 28 a 30% per l’ASL NO).

75

Azione 5.3.2 Attività FOBT Obiettivi dell’azione Integrazione dell’attività FOBT ambulatoriale entro il programma organizzato.

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Identificazione del laboratorio di riferimento per lo screening. Adozione dei criteri di appropriatezza per la prescrizione dei test FOBT. Livello locale Implementazione delle indicazioni relative all’appropriatezza prescrittiva a livello di CUP. Programmazione dell’attività di II livello per garantire l’effettuazione del volume di esami necessario ad assorbire la quota di esami reindirizzati nel programma di screening.

Popolazione target Assistiti del SSR (uomini e donne) di età compresa tra 58 e 69 anni).

Attori coinvolti/ruolo Centro di Riferimento Regionale (definizione dei criteri di appropriatezza prescrittiva); CUP (applicazione dei criteri di appropriatezza prescrittiva), SO UVOS (organizzazione; monitoraggio e valutazione), Servizi di endoscopia (esecuzione approfondimenti).

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale

2017 Standard locale

2017 Risultato ottenuto

2017

Proporzione di esami extra-screening effettuati su persone in fascia di età di screening sul totale (screening+extra-screening)

20% 20% nn

Non sono state formulate da parte del centro di riferimento regionale le indicazioni ammesse per la ricerca del sangue occulto nelle feci, la cui lista era attesa nel 2015 e di competenza del Centro di Riferimento per

la formazione e la qualità dello screening dei tumori del colon. Per questo l’indicatore, che sicuramente

supera lo standard locale, non è stato calcolato.

Sono state condotte azioni estemporanee di informazione e di rinforzo sull’importanza di ricondurre la

prevenzione oncologica nei canali del programma Prevenzione Serena.

76

Azione 5.4.1 Estensione e rafforzamento degli interventi per le donne straniere

Obiettivi dell’azione Estensione e rafforzamento degli interventi per favorire la partecipazione delle donne straniere agli screening per i tumori del collo dell’utero e della mammella.

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Produzione di materiale informativo multilingue per favorire l’accesso delle donne straniere ai programmi di screening e sua distribuzione presso i centri di screening e le strutture sanitarie (e non) che si occupano di immigrazione; rafforzamento sul territorio regionale delle attività di confronto con le associazioni che lavorano nel settore per mettere in atto sinergie e nuove modalità di contatto con questi sottogruppi della popolazione; creazione di una rete di contatti tra gli operatori dello screening ed i professionisti del settore, in specifico con i mediatori culturali; monitoraggio dei livelli di partecipazione e valutazione degli outcomes. Livello locale Diffusione del materiale prodotto, identificazione delle strutture locali impegnate nel settore dell’immigrazione e presa di contatto.

Popolazione target Donne straniere assistite dal SSR di età compresa tra 25 e 74 anni.

Attori coinvolti/ruolo Settore Comunicazione istituzionale della Regione, SO UVOS, medici di medicina generale, consultori familiari, centri ISI, mediatori culturali inseriti nel sistema sanitario regionale.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017

Diffusione del materiale informativo sul territorio/ogni anno

Almeno una volta Diffusione del materiale informativo sul territorio nell’anno: Almeno una volta

Identificazione e presa di contatto con le associazioni/servizi che si occupano di immigrazione

SÌ Identificazione e presa di contatto con le associazioni/servizi che si occupano di immigrazione

Identificazione di argomenti da trattare nell’ambito di focus group e loro attuazione (almeno un incontro tra personale dello screening e rappresentanze dell’utenza straniera e/o mediatori culturali)

SÌ Almeno un incontro tra personale dello screening e rappresentanze dell’utenza straniera

Non è stato possibile avviare attività organizzate a causa della mancata produzione da parte dei Centri di

Riferimento per la formazione e la qualità degli screening dell’adeguato materiale documentale, nelle

principali lingua parlate dai migranti in Piemonte, e di un piano di diffusione.

E’ stato preparato dalle UVOS l’elenco delle associazioni attive nel territorio per le donne straniere, in vista

del loro futuro coinvolgimento.

77

Azione 5.12.1 Test con riflesso rosso Obiettivi dell’azione Effettuare il test con riflesso rosso in tutti i Punti Nascita per i neonati senza fattori di rischio.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 2.2. Effettuare lo screening oftalmologico neonatale in tutti i punti nascita

OSR 5.12. Effettuare lo screening oftalmologico neonatale in tutti i punti nascita

Indicatore OSR 5.12. Screening oftalmologico neonatale /n. punti nascita

Standard OSR 5.12. 100%

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Si proseguirà nello screening con riflesso rosso per i neonati senza fattori di rischio in tutti i Punti Nascita che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazione eventualmente carenti. Livello locale Effettuazione dello screening del riflesso rosso in tutti i Punti Nascita del territorio, avvio nelle situazioni eventualmente carenti. Nella rendicontazione PLP annuale, dovranno essere rendicontati gli screening effettuati.

Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Assistenza specialistica e ospedaliera, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard

regionale 2017 Standard locale 2017

Risultato ottenuto 2017

Indicatore sentinella: N. di punti nascita che effettuano lo screening del riflesso rosso sul totale dei Punti Nascita

90%

Effettuazione dello screening del riflesso rosso in tutti i Punti Nascita documentata

100%*

*relativo ai punti nascita gestiti direttamente dall’ASL NO

Azione 5.12.2 Screening della retinopatia Obiettivi dell’azione Effettuare lo screening della retinopatia del pretermine in tutti i neonati pretermine.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 2.2. Effettuare lo screening oftalmologico neonatale in tutti i punti nascita

OSR 5.12. Effettuare lo screening oftalmologico neonatale in tutti i punti nascita

Indicatore OSR 5.12. Screening oftalmologico neonatale /n. punti nascita

Standard OSR 5.12. 100%

78

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Si proseguirà nello screening della retinopatia per i neonati pretermine in tutti i Punti Nascita/TIN che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazione eventualmente carenti. Livello locale Effettuazione dello screening della retinopatia per i neonati pretermine in tutti i Punti Nascita/TIN del territorio, avvio nelle situazioni eventualmente carenti. Nella rendicontazione PLP annuale, dovranno essere rendicontati gli screening effettuati.

Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Assistenza specialistica e ospedaliera, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard

regionale 2017 Standard locale 2017

Risultato ottenuto 2017

N. di punti nascita che effettuano lo screening della retinopatia del pretermine sul totale dei Punti Nascita /TIN

90%

Effettuazione dello screening della retinopatia del pretermine in tutti i Punti Nascita/TIN documentata

100%*

*relativo ai punti nascita gestiti direttamente dall’ASL NO

Azione 5.11.2 Screening audiologico con otoemissioni

Obiettivi dell’azione Effettuare lo screening audiologico con otoemissioni in tutti i neonati.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 2.1. Effettuare lo screening audiologico neonatale in tutti i punti nascita

OSR 5.11. Effettuare lo screening audiologico neonatale in tutti i punti nascita

Indicatore OSR 5.11 Screening audiologico neonatale /n. punti nascita

Standard OSR 5.11 100%

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Si proseguirà nello screening audiologico in tutti i Punti Nascita che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazioni eventualmente carenti. Livello locale Effettuazione screening audiologico in tutti i Punti Nascita del territorio, avvio nelle situazioni eventualmente carenti. Nella rendicontazione PLP annuale, dovranno essere rendicontati gli screening effettuati.

Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.

79

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Assistenza specialistica e ospedaliera, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale

2017 Standard locale 2017

Risultato ottenuto 2017

Indicatore sentinella: N. di punti nascita che effettuano lo screening audiologico sul totale dei Punti Nascita

90%

Effettuazione dello screening audiologico in tutti i Punti Nascita documentata

100%*

*relativo ai punti nascita gestiti direttamente dall’ASL NO

80

Azione 5.11.3 Screening audiologico con otoemissioni e ABR

Obiettivi dell’azione Effettuare lo screening audiologico con otoemissioni e ABR in tutti i neonati che hanno richiesto terapia intensiva neonatale. Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OC 2.1. Effettuare lo screening audiologico neonatale in tutti i punti nascita

OSR 5.11. Effettuare lo screening audiologico neonatale in tutti i punti nascita

Indicatore OSR 5.11. Screening audiologico neonatale /n. punti nascita

Standard OSR 5.11. 100%

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Si proseguirà nello screening audiologico con otoemissioni e ABR per i neonati in terapia intensiva in tutti i Punti Nascita che già lo effettuano e si avvierà lo screening nelle situazioni eventualmente carenti. Livello locale Effettuazione screening con otoemissioni e ABR per i neonati in terapia intensiva in tutti i Punti Nascita del territorio, avvio nelle situazioni eventualmente carenti. Nella rendicontazione PLP annuale, dovranno essere rendicontati gli screening effettuati.

Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Assistenza specialistica e ospedaliera, personale Dipartimenti Materno Infantili.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale

2017 Standard locale 2017

Risultato ottenuto 2017

N. di punti nascita che effettuano lo screening audiologico con otoemissioni e ABR per i neonati in terapia intensiva sul totale dei Punti Nascita

90%

Effettuazione dello screening audiologico con otoemissioni e ABR per i neonati in terapia intensiva in tutti i Punti Nascita documentata

100%*

*relativo ai punti nascita gestiti direttamente dall’ASL NO

81

Azione 5.13.1 Monitoraggio del TSH neonatale Obiettivi dell’azione Verificare e mettere a regime le modalità di comunicazione dei risultati del monitoraggio del TSH neonatale all’Osservatorio Nazionale Iodoprofilassi. Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard 2018

OC 10.10. Ridurre i disordini da carenza iodica

OSR 5.13. Proseguire monitoraggio TSH neonatale e implementare flusso informativo

Indicatore OSR 5.13. Utilizzo del sistema standardizzato proposto dall’ISS per la trasmissione dati

Standard OSR 5.13. 100%

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello regionale Nel Centro di riferimento per lo screening neonatale del Piemonte e Valle d’Aosta (AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) si è attivato il flusso informativo verso il Ministero della Salute per i dati relativi allo screening dell’ipotirodismo, finalizzato al monitoraggio della iodoprofilassi nella popolazione neonatale e previsto dal PNP 2014-2018. Nel 2017 si prevede il completamento del flusso con tutti i dati richiesti dall’Istituto Superiore di Sanità e l’implementazione di una procedura “via web” di inserimento richieste per i test di screening, che consentirà di completare la copertura, estendendola a tutti i neonati del bacino d’utenza (Piemonte e Valle d’Aosta). Livello locale Tutti i punti nascita dovranno proseguire nell’esecuzione del test e nell’invio dei dati completi al Centro di riferimento regionale. Dovranno inoltre attuare le misure di implementazione che verranno indicate dal Centro regionale.

Popolazione target Operatori dei DMI delle ASL piemontesi (target intermedio). Neonati punti nascita piemontesi (target finale).

Attori coinvolti/ruolo Centro Screening neonatale e prenatale del Piemonte e Valle d’Aosta (AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Presidio Ospedale Infantile Regina Margherita), Centri nascita piemontesi; Settori regionali Prevenzione e veterinaria, Assistenza specialistica e ospedaliera.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard regionale 2017 Standard locale 2017 Risultato ottenuto

2018

Utilizzo del sistema standardizzato proposto dall’ISS per la trasmissione dati

A regime 90% cartoncini trasmessi con informazioni complete

100%*

*relativo ai punti nascita gestiti direttamente dall’ASL NO

82

Programma 6

Lavoro e salute

Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Azione 6.1.1 Consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi già in uso (Flussi Inail - Regioni, Informo, SPRESALWeb, comunicazioni dei medici competenti ex art. 40, DLgs 81/08) nell’ambito della programmazione regionale e locale Azione 6.1.2 Predisporre un sistema di archiviazione informatizzato dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni Azione 6.2.1 Avviare iniziative atte al miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di malattia professionale Azione 6.2.2 Consolidare e implementare i sistemi di registrazione dei tumori professionali Azione 6.3.1 Svolgere attività di supporto a RLS/RLST Azione 6.4.1 Fornire indicazioni operative per la formazione in materia di igiene e sicurezza del lavoro Azione 6.4.2 Promuovere iniziative di formazione e assistenza alle imprese ed ai soggetti della prevenzione Azione 6.5.1 Promuovere iniziative in materia di stress lavoro-correlato Azione 6.6.1 Interventi formativi rivolti al mondo della scuola Azione 6.7.1 Promuovere il coordinamento della attività di vigilanza fra Enti Azione 6.7.2 Applicazione del piano mirato di sicurezza in edilizia Azione 6.7.3 Applicazione del piano mirato di sicurezza in agricoltura Azione 6.8.1 Definizione di linee di indirizzo operativo e check list per l’attività di vigilanza

Azione 6.1.1

Consolidare l’utilizzo dei sistemi informativi già in uso (flussi Inail - Regioni, Infor.Mo, SPRESALWeb, comunicazioni dei medici competenti ex art. 40/81) nell’ambito della programmazione regionale e locale

1. Obiettivi dell’azione

Consolidare e implementare i sistemi informativi ed il loro utilizzo

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) Flussi-INAIL-Regioni - Sistema informativo nazionale sui rischi e danni nei luoghi di lavoro

Redazione di un report descrittivo sui rischi e danni secondo lo standard concordato e definito, sulla base degli ultimi aggiornamenti disponibili dei Flussi Inail-Regioni pubblicati a marzo 2017. Assicurare la partecipazione di almeno un operatore SPRESAL alle attività di aggiornamento sull’utilizzo dei Flussi INAIL – Regioni per la definizione dei contenuti minimi dei report locali. Infor.Mo - Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali

Proseguire l’attività di implementazione del sistema attraverso l’invio allo SPreSAL di Alessandria di tutti gli infortuni mortali, nonché di n. 4 infortuni gravi, indagati e ricostruiti con il modello Infor.Mo. Garantire la partecipazione di un TdP al progetto di studio finalizzato all’approfondimento delle cause degli infortuni gravi, promosso dallo SPRESAL SPRESALWeb

83

Consolidare l’utilizzo del sistema SPRESALWeb per la gestione e la rendicontazione di tutta l’attività del Servizio. Comunicazioni inviate dai medici competenti ex art. 40 DLgs 81/08

Accedere ai dati inseriti nell’applicativo INAIL dedicato, al fine di utilizzarli per la definizione della mappa dei principali rischi occupazionali presenti sul territorio, la programmazione dell’attività e la valutazione della sorveglianza sanitaria effettuata.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 E’ stato stilato il report descrittivo sui rischi e danni da lavoro, secondo lo standard concordato e definito a livello regionale nel 2015, sulla base dei dati derivanti dai Flussi INAIL-Regioni. Tale report costituisce la base per la comunicazione con vari interlocutori sociali sulle attività lavorative presenti nel territorio e sull’andamento del fenomeno infortunistico e delle malattie da lavoro. Un Dirigente Medico ha partecipato alla riunione della cd “ cabina di regia” per la gestione del Sistema Informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro della Regione Piemonte (SIRP Piemonte) in data 13.01.2017 Due operatori SPRESAL, un Tecnico della Prevenzione, referente per il Gruppo Regionale “Flussi INAIL-Regioni”, e un Dirigente Medico, hanno partecipato all’evento formativo e di aggiornamento organizzato a Torino in data 23/02/2017 e 13/12/2017 E’ stata garantita l’implementazione del Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali Infor.Mo, attraverso la comunicazione immediata allo SPreSAL di Alessandria di tutti i casi di infortunio mortale occorsi nel corso dell’anno, nonché delle schede di analisi degli infortuni mortali (n. 3) e gravi (n. 4), indagati e ricostruiti con il modello “Sbagliando si Impara”, secondo l’obiettivo attribuito dal livello regionale allo SPRESAL di Novara - un TdP e un Dirigente Medico hanno partecipato in data 17.01.2017 presso lo SPreSAL di Alessandria alla riunione di progettazione per uno studio di approfondimento sulle cause degli infortuni gravi - Un TdP ha partecipato alle riunioni regionali per la messa a punto del sistema di Notifica on line per i cantieri edili, nelle giornate di 18.01, 21.03, 24.03 e 13.04.2017 Tutta l’attività del Servizio SPreSAL è stata gestita con il sistema SPRESALWeb e la relazione sull’attività svolta verrà trasmessa al competente Settore Regionale entro la scadenza prevista. Sono stati utilizzati i dati derivanti dalle comunicazioni inviate dai medici competenti ex art. 40 DLgs 81/08 per alcune attività programmate dal Servizio in tema di sorveglianza sanitaria e per le comunicazioni con i medici competenti del territorio

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31.12.2017 Motivazione eventuale

scostamento

Indicatore sentinella:

Report regionale descrittivo dei rischi e danni

Report locale descrittivo rischi e danni disponibile

SI

Partecipazione di un operatore SPRESAL alla cabina di regia per la gestione del Sistema Informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro della Regione Piemonte (SIRP Piemonte)

80% delle riunioni

100%

84

Partecipazione di un operatore SPRESAL alle attività di aggiornamento sull’utilizzo dei Flussi INAIL - Regioni per la definizione dei contenuti minimi dei report locali

80% delle riunioni

100%

Invio alla ASL AL delle schede per la ricostruzione degli infortuni mortali e gravi secondo il Protocollo predisposto INFORMO

90% dei casi di infortunio mortale 4 casi di infortunio grave

100%

Relazione annuale sull’attività del Servizio sulla base dei dati registrati in SPRESALWeb

90% dell’attività di Servizio

100%

Azione 6.1.2

Predisporre un sistema di archiviazione informatizzato dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni

1. Obiettivi dell’azione Incrementare il numero dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni trasmessi alle ASL e migliorare la qualità delle informazioni contenute.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) Garantire la partecipazione al gruppo di lavoro regionale, che ha predisposto il software per la registrazione informatizzata dei Registri di esposizione ad agenti cancerogeni che pervengono ai Servizi. Utilizzo del nuovo sistema, inserendo i dati dei registri cancerogeni pervenuti allo SPreSAL

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - Un dirigente medico ha partecipato al Gruppo di lavoro Regionale, che si è riunito in data 12.06.2017,

per la messa a punto del nuovo sistema di informatizzazione dei registri cancerogeni inviati a SPRESAL dalle aziende del territorio.

- Lo SPRESAL NO, insieme a SPRESAL BI, ha iniziato la sperimentazione del nuovo sistema informatico, inserendo i registri cancerogeni pervenuti nell’ultimo triennio. La sperimentazione è stata interrotta, a fronte della messa a punto da parte di INAIL di una piattaforma nazionale per la gestione del flusso dei registri cancerogeni.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31.12.2017 Motivazione eventuale

scostamento

Anagrafe aziende con rischio cancerogeno attuale qualificato

Inserimento dati del 90% registri cancerogeni pervenuti

30%

L’inserimento dei dati è stato interrotto a fronte dell’’introduzione dell’applicativo INAIL

85

dedicato

Partecipazione di un operatore SPRESAL al Gruppo Regionale per la definizione del sistema di registrazione informatizzato delle aziende con lavoratori esposti a cancerogeni occupazionali

90% delle riunioni

100%

Azione 6.2.1

Avviare iniziative atte al miglioramento qualitativo e quantitativo delle segnalazioni di malattia professionale

1.Obiettivi dell’azione Attivare un sistema standardizzato di registrazione e aumentare le notizie delle malattie professionali.

2.Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Rafforzare l’utilizzo dell’applicativo SPRESALWeb relativamente alla sezione dedicata alla gestione delle attività inerenti le malattie professionali, secondo i criteri MALPROF. Proseguire la gestione delle segnalazioni di malattia professionale secondo i protocolli in essere con la Procura della Repubblica di Novara e Verbania.

3.Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - Tutte le segnalazioni di malattia professionale pervenute sono state analizzate e gestite, secondo i criteri del sistema di sorveglianza nazionale MALPROF, con l’utilizzo dell’applicativo SpresalWeb. - Tutte le segnalazioni di MP pervenute sono state sottoposte a lettura critica e poi avviate ad accertamenti e/o inchieste, secondo i protocolli in essere con la Procura della Repubblica di Novara e Verbania, a cui sono stati trasmessi i previsti report semestrali - E’ stato organizzato in data 22.11.2017 un seminario (accreditato ECM) rivolto a Medici Competenti, Medici di Medicina Generale e Medici Specialisti del territorio, che intendeva fornire un quadro aggiornato sull’andamento delle malattie professionali e gli strumenti per la corretta segnalazione dei casi agli enti preposti, al fine di contrastare il fenomeno della sottonotifica delle malattie professionali e della inappropriatezza delle segnalazioni. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Piemonte, ha visto la partecipazione di circa 50 medici e operatori sanitari.

4.Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31.12.2017 Motivazione eventuale

scostamento

Gestione delle segnalazioni di malattia professionale secondo i criteri del sistema di sorveglianza nazionale MALPROF

Report finale estratto da SPRESALWEB relativo al 90% delle segnalazioni

100%

Gestione delle inchieste di malattia professionale secondo i protocolli in essere con la Procura della Repubblica di Novara e Verbania

Report semestrali alle Procure

SI

86

Azione 6.2.2

Consolidare e implementare i sistemi di registrazione dei tumori professionali

1. Obiettivi dell’azione Coordinare i sistemi di registrazione di tumori ad alta frazione eziologica e attivare un sistema orientato all’emersione dei tumori a media/bassa frazione eziologica.

2.Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Proseguire la fattiva collaborazione con il COR istituito presso l’ASL CN1 (Re.Na.Tuns) e con il Registro Mesoteliomi del Piemonte (ReNaM), rispettivamente per i casi di tumore naso-sinusale e mesotelioma, con compilazione per ogni caso del questionario specifico, con intervista diretta al paziente a domicilio o durante ricovero ospedaliero.

3.Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - Nel corso del 2017 è pervenuta la segnalazione di 1 caso di tumore naso sinusale, per il quale è stata

effettuata una indagine con la somministrazione del questionario anamnestico specifico, per la ricostruzione di tutte le occasioni di esposizione ad agenti cancerogeni, professionali e non. Tale questionario è stato inviato al RENATUNS istituito presso ASL CN1 per un inquadramento epidemiologico del caso.

- Nel corso del 2017 è pervenuta la segnalazione di 30 casi di mesotelioma pleurico, per i quali è stata effettuata una indagine con la somministrazione del questionario anamnestico specifico, per la ricostruzione di tutte le occasioni di esposizione ad amianto, professionali e non. Tali questionari sono stati inviati al Registro Mesoteliomi del Piemonte di Torino, per un inquadramento epidemiologico e, nel caso di attribuzione della patologia a causa professionale, è stata fatta relazione all’AG e all’INAIL.

- E’ stata garantita la partecipazione di due Dirigenti Medici e due Infermieri Professionali al Corso di formazione regionale organizzato da Re.Na.Tuns e ReNaM, tenutosi a Torino in data 29.11.2017.

4.Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard

locale 2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale scostamento

Somministrazione del questionario anamnestico per i casi di tumore naso-sinusale

90% dei casi

100%

Somministrazione del questionario anamnestico per i casi di tumore naso-sinusale

90% dei casi

100%

Azione 6.3.1

Svolgere attività di supporto a RLS/RLST 1. Obiettivi dell’azione Incrementare la consapevolezza del ruolo e le conoscenze degli RLS e RLST.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Prosecuzione delle attività di sostegno alle figure di RLS e RLST attraverso iniziative di informazione e assistenza, in particolare:

87

- incontri su specifiche problematiche oggetto di richiesta da parte dei Rappresentanti dei lavoratori, inerenti a situazioni di rischio presenti nelle aziende o a tematiche particolari di prevenzione;

- organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento. - partecipazione ad eventi formativi organizzati da RLS/RLST o da organizzazioni sindacali; - partecipazione ai corsi di aggiornamento per RLS previsti dagli Accordi Sindacali, anche attraverso la

collaborazione con Enti di formazione presenti sul territorio di competenza - coinvolgimento degli RLS nel corso dell’attività di vigilanza, per consentire loro di formulare

osservazioni di merito circa le criticità di salute e sicurezza presenti in azienda e le soluzioni da adottare.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - è stata organizzata, nell’ambito della Settimana Europea della Sicurezza dal 23 al 27

ottobre 2017, la 6a Edizione dell’Evento “Promuoviamo la cultura della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: un percorso per conoscere chi fa prevenzione nel territorio novarese”. Nell’ambito della settimana (che verrà dettagliata nel presente documento all’Azione 6.4.2) gli eventi formativi del 24 - 25 - 26 e 27 ottobre erano indirizzati e hanno visto la partecipazione di numerosi RLS e RLST.

- Operatori SPRESAL hanno partecipato a n. 11 corsi di aggiornamento per RLS previsti dagli Accordi Sindacali, organizzati da Enti di formazione presenti sul territorio

- la procedura interna al Servizio per l’effettuazione dell’attività di vigilanza in azienda prevede il coinvolgimento degli RLS durante le fasi di sopralluogo. Di tale presenza (o dei motivi dell’assenza) viene dato atto nel Verbale di ispezione, compilato dagli operatori UPG e lasciato in originale al Datore di Lavoro o al suo rappresentante

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento N. di iniziative di informazione/assistenza

Almeno 1 iniziativa n. 4 iniziative

Azione 6.4.1

Fornire indicazioni operative per la formazione in materia di igiene e sicurezza del lavoro

1. Obiettivi dell’azione Fornire indicazioni utili alla progettazione, alla realizzazione, alla fruizione e al controllo dei corsi di formazione previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.

2.Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) - Effettuare interventi di vigilanza sulle attività formative in materia di salute e sicurezza nei

luoghi di lavoro che si svolgono nel territorio di competenza, sulla base delle indicazioni fornite dal livello regionale.

- garantire la partecipazione di un TdP ai lavori del Gruppo Regionale “Vigilanza sulla Formazione”

- garantire la partecipazione di un TdP alla commissione regionale per la verifica dei requisiti dei soggetti formatori, costituito in seno al Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del DLgs 81/08 e rappresentativo delle forze sociali, degli enti e degli organi di vigilanza.

-

88

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - Sono stati effettuati n. 9 interventi di vigilanza su attività formative in materia di salute e

sicurezza nei luoghi di lavoro svolti nel territorio di competenza, mirati alla verifica della loro correttezza e rispondenza al dettato normativo. In esito a tale intervento sono state rilevate significative non conformità agli Accordi Stato-Regioni e alle DGR Piemonte, che sono state puntualmente segnalate al settore regionale

- Un TdP ha partecipato ai lavori del Gruppo Regionale “Vigilanza sulla Formazione”, che si è riunito a Torino in data 28.02.2017

- Un TdP ha partecipato ai lavori della commissione “Formazione”, istituita in seno al CRC, che si è riunita a Torino in data 14.03, 08.06, 28.09 e 14.12.2017

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento

Partecipazione di un operatore SPRESAL al Gruppo Regionale “Vigilanza sulla Formazione”

80% delle riunioni

100%

Partecipazione di un operatore SPRESAL ai Gruppo Regionale “Commissione CRC Formazione”

80% delle riunioni

100%

Interventi di vigilanza su attività formative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

n. 8

n.9

Azione 6.4.2

Promuovere iniziative di formazione e assistenza alle imprese ed ai soggetti della prevenzione

1. Obiettivi dell’azione Incrementare la conoscenza e diffondere le buone prassi.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Proseguire le attività di sostegno dei soggetti della prevenzione attraverso:

incontri su specifiche problematiche oggetto di richiesta da parte delle imprese e degli altri soggetti della prevenzione;

organizzazione di corsi/seminari di formazione e aggiornamento;

partecipazione ad eventi formativi organizzati dalle associazioni datoriali, di categoria e dagli ordini professionali.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - E’ stata garantita la partecipazione attiva di alcuni operatori SPreSAL di Novara al progetto “Storie di

infortunio”, che ha l’obiettivo generale di usare l’approccio narrativo come strumento di prevenzione degli infortuni e di promozione della salute nei luoghi di lavoro. Nel corso del 2017 si sono svolti 3 incontri della “comunità di pratica” in data 2 e 6.03 e 27.11 ed è stata scritta la storia di infortunio “L’ultimo volo dell’airone”, che è in pubblicazione sul web nel repertorio delle storie di infortunio

89

- il report descrittivo sui rischi e danni da lavoro, elaborato sulla base dei dati derivanti dai Flussi INAIL-Regioni è stato utilizzato per l’aggiornamento delle “Immagini di salute” pubblicate on line sul sito della ASL NO, specifica per gli ambienti di lavoro

- nel corso del 2017 sono continuati gli incontri con associazioni datoriali e di categoria (in particolare AIN, Confartigianato e Confagricoltura) nonché la partecipazione al Tavolo tecnico istituito con l’Ordine degli Architetti di Novara , riunitosi sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro e in particolare nei cantieri edili.

- Sono stati organizzati due incontri, in data 26.05.2017 e 30.06.2017, a cui hanno partecipato circa 90 Medici Competenti operanti nel territorio di competenza , nel corso dei quali è stata illustrata la programmazione dell’attività SPRESAL con riferimento ai Piani Regionale e Locale della Prevenzione e sono state affrontate tematiche e criticità sull’attività svolta in azienda dai Medici Competenti

- E’ stata organizzata, nell’ambito della Settimana Europea della Sicurezza dal 23 al 27 ottobre 2017, la 6a Edizione dell’Evento “PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE”. La settimana formativa, organizzata con la partecipazione attiva dell’ INAIL Novara, Ispettorato del lavoro e ANMIL, è stata così articolata: 23 ottobre 2017 - il lunedì del Medico Competente: Corso “Lavoratori sani e sicuri ad ogni età” –

n. 49 partecipanti 24 ottobre 2017 – il martedì delle Aziende: “Lavoratori sani e sicuri ad ogni età” organizzato in

collaborazione con Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Confartigianato Form Novara e VCO, con il rilascio di un attestato di frequenza valido come aggiornamento per i Datori di Lavoro, RSPP, ASPP, RLS/RLST; n. 75 partecipanti, di cui n. 19 RLS;

25 ottobre 2017 – il mercoledì delle Scuole –

Seminario scuola secondaria secondo grado classi del triennio, organizzato con la collaborazione delle scuole di Novara e provincia, INAIL e ANMIL; “Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età”; n. 239 partecipanti

Mostra c/o ASL NO in collaborazione con INAIL e ANMIL 26 ottobre 2017 - il giovedì dell'Edilizia - in collaborazione con SENFORS di Novara:

“Movimentazione manuale dei carichi in edilizia: problematiche e indicazioni procedurali per una corretta valutazione e gestione del rischio” –con rilascio di un attestato di frequenza valido come aggiornamento Datori di Lavoro-RSPP, RSPP, ASPP , RLS/RLST e Coordinatori; n. 50 partecipanti

27 ottobre 2017 - il venerdì dell'Agricoltura organizzato in collaborazione con Confagricoltura di Novara e VCO: Valutare per prevenire le patologie muscolo scheletriche da movimentazione manuale dei carichi in agricoltura” con rilascio di un attestato di frequenza valido come aggiornamento Datori di Lavoro-RSPP, RSPP, ASPP , RLS/RLST; n. 73 partecipanti

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento

Organizzazione di corsi/seminari di aggiornamento per i soggetti della prevenzione aziendale

1 evento

n. 7

Partecipazione a Tavoli tecnici di confronto con associazioni datoriali, di categoria e ordini professionali

1 evento

n. 2

90

Azione 6.5.1

Promuovere iniziative in materia di stress lavoro-correlato

1. Obiettivi dell’azione Migliorare il benessere organizzativo nelle aziende pubbliche e private.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) Effettuare attività di informazione e vigilanza riguardo il rischio stress lavoro-correlato, a partire dalle indicazioni fornite durante il corso svoltosi a livello regionale nel novembre 2016.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Sono stati effettuati n. 6 interventi di vigilanza in materia di stress lavoro-correlato, a seguito di esposto/segnalazione di situazioni di disagio e costrittività organizzativa

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento

Interventi di informazione/vigilanza in materia di rischio stress lavoro-correlato

n. 2

n. 6

Azione 6.6.1

Interventi formativi rivolti al mondo della scuola

1. Obiettivi dell’azione Supportare le scuole nella gestione e sicurezza del lavoro.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) - Garantire la partecipazione di un TdP ai lavori del Gruppo Regionale “Scuole” - Consolidare le positive esperienze di formazione diretta degli allievi delle scuole, privilegiando gli

istituti ad indirizzo professionale e tecnico. In particolare: - dare continuità al progetto “SPRESAL & SCUOLE” sul tema della SSL, attraverso la fruizione da parte degli

studenti del corso in e- learning per la formazione generale degli studenti equiparati a lavoratori. - procedere ad una rielaborazione del materiale didattico, sia nei contenuti che nella veste grafica (es.

poster, fumetti, video,…), per renderlo più adeguato al target di riferimento, affidando tale attività agli studenti impegnati nell’alternanza scuola lavoro e utilizzando la piattaforma MOODLE come strumento di lavoro.

- proseguire l’attività con gli studenti del triennio dell’IIS Nervi ad indirizzo CAT (Costruzioni ambiente territorio), organizzata congiuntamente con l’istituto e SENFORS.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017

- Un TdP ha partecipato ai lavori del Gruppo Regionale “Scuole”, che si è riunito a Torino il 09.02 e 04.10.2017 28.02.2017

- Si sono tenuti diversi incontri con i coordinatori del progetto “Spresale & Scuole” per lo sviluppo, la verifica e messa a punto della piattaforma e della gestione informatica delle varie attività, in data 12/2, 7/03, 18/07, 28/08, 15/09 e un incontro in data 5/06 con tutti i referenti delle scuole che hanno aderito al progetto per la condivisione delle attività svolte e delle proposte future. E’ continuata lòa

91

sperimentazione del corso in e-learning per la formazione generale dello studente equiparato a lavoratore sulla piattaforma moddle”Scuola e Salute”. Gli studenti che hanno utilizzato il corso sono stati 602 all’IIT Fauser, 85 all’IIT e 529 all’IIA Bonfantini.

- E’ stato definito un progetto per un percorso in e-learning per le Classi 1, 2 e 3 scuola secondaria di primo grado per far conoscere agli alunni, in modo semplice ed intuitivo attraverso esperienze quotidiane, i concetti di rischio, danno e pericolo e diffondere la cultura della salute e sicurezza a scuola, a casa, negli ambienti di lavoro. Il progetto ha coinvolto l’IC Duca D'Aosta e Bottacchi. Lo sviluppo di tale progetto prevede il coinvolgimento degli studenti in alternanza scuola e lavoro (ASL) dell’IIS Nervi e Fauser. In particolar ere: gli studenti dell’IIS Nervi- CAT (costruzioni ambiente territorio) avranno il compito di sviluppare i contenuti tecnici relativi alla salute e sicurezza, gli studenti dell’IIS Nervi-Grafici di predisporre filmati, fumetti, slogan, disegni, messaggi e gli studenti dell’IIS Fauser- informatici di dare supporto informatico nell'allestimento del corso. Nel’a.s 2016/2017 il referente dell’IC Duca D’Aosta ha proseguito la sperimentazione utilizzando i materiali predisposti sulla piattaforma per un percorso di sensibilizzazione degli studenti della scuola secondaria di secondo grado. In questa prima fase l’attività viene svolta in incontri in plenaria in attesa di sviluppare il percorso in elearning. Si sono svolti n. 1 incontro di 1 ora in 8 classi prime n. 173 studenti e n. 1 incontro di 1 ora in 7 classi seconde n. 160 studenti

- è stata organizzata, nell’ambito della Settimana Europea della Sicurezza dal 23 al 27 ottobre 2017, la 6a Edizione dell’Evento “Promuoviamo la cultura della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: un percorso per conoscere chi fa prevenzione nel territorio novarese”. Nell’ambito della settimana (che è stata dettagliata nel presente documento all’Azione 6.4.2) l’evento formativi del 25 ottobre erano indirizzati a studenti e operatori del mondo della scuola.

- è proseguita l’attività con gli studenti dell’intero ciclo di studi (complessivamente 10 classi e 195 studenti) dell’IIS Nervi ad indirizzo CAT (Costruzioni ambiente territorio), organizzata congiuntamente con l’istituto e SENFORS, secondo il progetto ormai consolidato “LA SICUREZZA IN CANTIERE COMINCIA DAI BANCHI DI SCUOLA: DOMANI FARÒ IL GEOMETRA: TECNICO DELL’IMPRESA O DELLA SICUREZZA?”

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31.12.2017 Motivazione eventuale

scostamento

Partecipazione di un operatore al Gruppo Regionale “Promozione della sicurezza delle scuole”.

80% delle riunioni

100%

Attuare interventi formativi specifici rivolti agli studenti degli istituti ad indirizzo tecnico e professionale

1 evento formativo

n. 1

92

Prosecuzione del Progetto rivolto all’IIS CAT in collaborazione con SENFORS

80% delle classi terze, quarte e quinte

100%

Prosecuzione del Progetto “SPRESAL & SCUOLE” sul tema della SSL

Almeno 1 incontro/anno di coordinamento con le

scuole aderenti

n. 6

Predisposizione del progetto per studenti in Alternanza Scuola-Lavoro per la rielaborazione dei materiali didattici della formazione generale degli studenti equiparati a lavoratori

SI

SI

Azione 6.7.1

Promuovere il coordinamento della attività di vigilanza fra Enti

1. Obiettivi dell’azione Coordinare l’attività di vigilanza per una maggiore efficacia degli interventi.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Proseguire l’attività dell’ Organismo Provinciale di Vigilanza (OPV) composti da SPreSAL, che svolge attività di coordinamento, l’Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Rendicontare al Settore regionale competente l’attività svolta nell’anno precedente dall’OPV. programmeranno l’attività di vigilanza sulla base delle specificità territoriali. Gli ambiti prioritari di intervento sono: edilizia, agricoltura, ambienti confinati, ambienti a rischio esplosione e incendio. I controlli potranno essere effettuati anche in ambiti diversi da quelli citati, individuati di volta in volta da parte dei componenti OPV, sulla base di specifici criteri ed esigenze;

opereranno per rafforzare lo scambio di informazioni tra enti, nell’ambito dell’attività coordinata e congiunta, per raggiungere maggior efficacia degli interventi, evitare sovrapposizioni e ottimizzare l’utilizzo delle risorse;

svolgeranno attività di informazione e formazione anche nei confronti di soggetti terzi, soprattutto in merito a tematiche trasversali che riguardano i diversi enti componenti;

rendiconteranno al Settore regionale competente l’attività svolta nell’anno precedente. Per gli approfondimenti inerenti l’attività congiunta e coordinata nell’ambito dell’edilizia e dell’agricoltura, si rimanda rispettivamente alle Azioni 6.7.2 e 6.7.3. Proseguirà altresì l’attività di vigilanza coordinata e congiunta con altri enti e organi di controllo, consolidatasi nel corso degli anni: ARPA, Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, NAS, Autorità Giudiziaria.

93

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - E’ proseguita l’attività dell’Organismo Provinciale di Vigilanza (OPV) Poiché l’attività

programmatoria era stata effettuata nel corso dell’ultima riunione del 2016, nell’anno 2017 è stata è stata convocata, organizzata e gestita un’unica riunione dell’OPV in data in data 19.12., con la partecipazione di tutti gli Enti preposti alla vigilanza, nella quale sono stati confrontati programmi di intervento per la vigilanza congiunta e/o coordinata su comparti di particolare interesse per criticità e indici infortunistici

- Nel corso dell’anno 2017 è stata effettuata attività di vigilanza congiunta con altri Enti presenti nell’OPV per un totale di 27 interventi, di cui 10 in cantieri edili.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento

Convocazione, organizzazione e gestione dell’Organismo Provinciale per l’attuazione dei Piani Operativi di Vigilanza (OPV)

1 riunione

n.1

Report regionale di attività degli OPV

Report annuale di attività degli OPV

SI

Attività di vigilanza coordinata/congiunta con altri Enti

n. 4 interventi

n. 27

di cui 10 in cantieri edili

Azione 6.7.2

Applicazione del piano mirato di sicurezza in edilizia

1. Obiettivi dell’azione Promuovere piani mirati di prevenzione.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) - Proseguire l’attività nel settore delle costruzioni secondo le indicazioni dei Piani Regionale e Nazionale di

Prevenzione in edilizia. Riguardo l’attività di vigilanza, in particolare il numero di cantieri da ispezionare nel 2017, lo SPreSAL deve tendere a mantenere gli standard di attività raggiunti nell’anno 2016, garantendo così le proporzioni tra cantieri ispezionati e notifiche pervenute. il numero tendenziale di cantieri da ispezionare per la ASL NO è di 194, calcolato sulla base di indicatori di “bisogno di prevenzione” nello specifico comparto, mentre il numero minimo di cantieri da ispezionare, pari all’80% del valore tendenziale è di 155.

- L’attività di vigilanza deve riguardare sia gli aspetti sia di sicurezza che di salute, garantire la copertura del territorio, fornire controlli omogenei e mirati a ridurre i rischi più rilevanti, con soluzioni di prevenzione condivise anche con gli altri enti.

- dovrà essere effettuata attività coordinata e congiunta nell’ambito dell’OPV, con un numero di interventi di vigilanza congiunta tendenzialmente pari al 10%, con un obiettivo minimo del 5%, del numero dei cantieri complessivo

- garantire la partecipazione degli operatori SPreSAL ai gruppi di lavoro regionali e nazionale.

94

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - per la gestione locale degli interventi di vigilanza nei cantieri edili è stata predisposta una procedura

operativa, allo scopo di realizzare una omogenea copertura del territorio e di consentire la rotazione degli operatori UPG sulle diverse zone, secondo le indicazioni anche del piano di trasparenza e anticorruzione aziendale. L’intero territorio di competenza è stato suddiviso in zone, su cui ruotano gli operatori con cadenza mensile, nelle quali vengono effettati gli interventi ispettivi nei cantieri edili, individuati sulla base delle notifiche preliminari e dell’avvistamento, oltre che di esposti/segnalazioni e accadimenti infortunistici.

- sono state realizzate le attività previste dal Piano di prevenzione in edilizia, in particolare la vigilanza nei cantieri (n. 189)

- è stata effettuata attività di vigilanza coordinata e congiunta con altri Enti rappresentati nell’OPV per un totale di 10 cantieri

- è stata garantita la partecipazione al Tavolo istituito dalla Prefettura per la vigilanza in edilizia, che si è riunito complessivamente 20 volte nel corso del 2017

- Il TdP referente per la ASL NO ha partecipato ai lavori del Gruppo Regionale Edilizia, che si è riunito a Torino il 06.04, 12.05 e 30.10.2017

- il TdP referente per la Regione Piemonte ha partecipato ai lavori del Gruppo Nazionale Edilizia che si è riunito a Roma il 15.06.2017

- è stata organizzata, nell’ambito della Settimana Europea della Sicurezza dal 23 al 27 ottobre 2017, la 6a Edizione dell’Evento “Promuoviamo la cultura della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: un percorso per conoscere chi fa prevenzione nel territorio novarese”. Nell’ambito della settimana (che è stata dettagliata nel presente documento all’Azione 6.4.2) l’evento formativo del 26 ottobre, organizzato in collaborazione con SENFORS di Novara, è stato dedicato al tema della

“Movimentazione manuale dei carichi in edilizia: problematiche e indicazioni procedurali per una corretta

valutazione e gestione del rischio” –con rilascio di un attestato di frequenza valido come aggiornamento

Datori di Lavoro-RSPP, RSPP, ASPP , RLS/RLST e Coordinatori; n. 50 partecipanti

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento

Cantieri da ispezionare secondo il programma assegnato dal Piano di Prevenzione in Edilizia per l’anno 2016

n. 155 cantieri ispezionati (80% del valore tendenziale di 194 calcolato a livello regionale sulla base delle 4 variabili di popolazione, addetti, notifiche, infortuni)

n. 193

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Regionale “Edilizia”

80% delle riunioni 100%

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Nazionale “Edilizia”

80% delle riunioni

100%

95

Azione 6.7.3

Applicazione del piano mirato di sicurezza in agricoltura

1.Obiettivi dell’azione Promuovere piani mirati di prevenzione.

2.Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) - Effettuare attività di vigilanza nel settore Agricoltura secondo le indicazioni regionali, relativamente

anche ai criteri di scelta delle aziende da controllare. In particolare, riguardo l’attività di vigilanza, il numero tendenziale di aziende da ispezionare assegnato alla ASL NO è di 28, di cui 5% commercio delle macchine nuove o usate e 10% allevamenti bovini o suini.

- Una parte dell’attività dovrà riguardare il controllo sull’uso dei prodotti fitosanitari da effettuare con i SIAN, tenendo conto della programmazione dei SIAN nell’ambito del PRISA 2017, nella misura almeno del 50% dei controlli programmati per il SIAN.

- dovrà essere effettuata attività coordinata e congiunta nell’ambito dell’OPV, con un numero di interventi pari almeno al 5% del numero delle aziende da controllare complessivo assegnato dalla programmazione regionale alle ASL;

- nell’attività di controllo gli operatori SPreSAL dovranno utilizzare la “Scheda di sopralluogo aziende agricole” predisposta a livello nazionale e recepita a livello regionale, nonché garantire l’inserimento dei relativi dati nell’applicativo specifico, per la successiva estrazione ed invio al Settore regionale.

- dovrà essere garantita la partecipazione dei referenti del Gruppo di Lavoro regionale “Agricoltura” alle attività programmatorie/divulgative del piano agricoltura.

- dovranno essere effettuate iniziative di informazione e assistenza rivolte in particolare alle associazioni di categoria del settore, consistenti principalmente in incontri e seminari di approfondimento sulle tematiche prioritarie del Piano.

3.Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - In attuazione del Piano Regionale mirato alla sicurezza in Agricoltura, nel 2017 è continuata l’attività di

vigilanza con ispezioni in 28 aziende agricole e aziende di commercio e riparazione di macchine agricole, secondo le priorità e i protocolli previsti dal Piano e con la compilazione per ogni azienda controllata della check list condivisa tra i Servizi .

- E’ stata effettuata attività congiunta con SIAN sull’utilizzo di fitosanitari in n. 5 aziende agricole. - E’ stata effettuata attività congiunta con altri Enti presenti nell’OPV in n. 2 aziende agricole - I 2 TdP, referenti per il Piano Agricoltura, hanno partecipato a tutti momenti formativi e di

aggiornamento organizzati a livello Regionale. In particolare il Gruppo Regionale “Agricoltura” si è riunito a Torino in data 10.11.2017 e si è svolto il Seminario di aggiornamento sulla sicurezza negli allevamenti in data 04.12.2017. Inoltre il TdP referente per il sottogruppo “Silvicoltura” ha partecipato alla riunione svoltasi a Torino in data 08.11.2017

- è stata organizzata, nell’ambito della Settimana Europea della Sicurezza dal 23 al 27 ottobre 2017, la 6a Edizione dell’Evento “Promuoviamo la cultura della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: un percorso per conoscere chi fa prevenzione nel territorio novarese”. Nell’ambito della settimana (che è stata dettagliata nel presente documento all’Azione 6.4.2) l’evento formativo del 27 ottobre, organizzato in collaborazione con Confagricoltura di Novara e VCO e svoltosi presso l’Istituto Agrario Bonfantini di Novara, è stato dedicato al tema : Valutare per prevenire le patologie muscolo scheletriche da movimentazione manuale dei carichi in agricoltura” con rilascio di un attestato di frequenza valido come aggiornamento Datori di Lavoro-RSPP, RSPP, ASPP , RLS/RLST; n. 73 partecipanti.

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4.Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale

2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento

Ispezioni in aziende agricole secondo il programma e le modalità assegnati dal Piano di Prevenzione in Agricoltura, con compilazione della “scheda agricoltura” per ogni intervento

n. 28 aziende di cui 1 commercio (5% della aziende vigilate) di cui 3 allevamenti (10% della aziende vigilate)

n. 28 aziende di cui 1 commercio di cui 3 allevamenti

Verifiche per il controllo dell’uso dei prodotti fitosanitari in collaborazione con SIAN

n.5 (50% della programmazione PRISA)

n. 5

Applicazione del Piano Regionale Agricoltura

Trasmissione delle schede nazionali e regionali inerenti l’attività svolta dai Servizi al Settore regionale

100% schede inserite ed inviate al settore Regionale

Attività coordinata e/o congiunta con altri Enti

n. 2 (5% della aziende vigilate)

n. 2

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Regionale “Agricoltura”

80% delle riunioni 100%

Partecipazione del Referente alle riunioni del Gruppo Regionale “Selvicoltura”

80% delle riunioni 100%

Organizzazione di corsi/seminari di aggiornamento per operatori dell’agricoltura

1 evento 1 evento

Azione 6.8.1

Definizione di linee di indirizzo operativo e check list per l’attività di vigilanza

1. Obiettivi dell’azione Predisporre linee di indirizzo operativo e adottare strumenti comuni nell’attività di vigilanza.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) - Effettuare l’attività di vigilanza e controllo secondo le indicazioni regionali. In particolare, - rispetto agli obiettivi numerici da conseguire riguardo le aziende da controllare, stante il LEA nazionale

del 5% delle aziende da controllare rispetto alle aziende presenti sul territorio e il livello di attività finora conseguito dai Servizi, allo SPRESAL NO sono state assegnate n. 717 aziende da controllare nel corso del 2017.

- Relativamente agli infortuni, proseguirà l’attività di indagine a seguito degli eventi infortunistici gravi e mortali, per i quali si interviene nell’immediatezza in coordinamento con il sistema di emergenza del 118, nonché sulla base della scelta degli infortuni più gravi, applicando il Protocollo concordato con la

97

Procura Generale della Repubblica per la gestione delle denunce di infortunio. Riguardo l’attività di indagine si intendono complessivamente mantenere gli standard di attività finora raggiunti.

- Per le malattie professionali, proseguirà l’attività di indagine ai fini di individuare il nesso causale e le responsabilità connesse, nonché l’attività di vigilanza nelle aziende attive in cui si è avuta l’esposizione dei lavoratori a specifici fattori di rischio, al fine di rimuoverli. Si intendono complessivamente mantenere gli standard di attività finora raggiunti.

- Anche riguardo l’attività di rilascio pareri e autorizzazioni a seguito di richiesta dell’utenza, si intendono mantenere i livelli di attività finora raggiunti, ovviamente in relazione alle richieste che pervengono al Servizio.

- Anche riguardo l’attività di rilascio pareri e autorizzazioni a seguito di richiesta dell’utenza, si intendono mantenere i livelli di attività finora raggiunti, ovviamente in relazione alle richieste che pervengono ai Servizi.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017

- Sono state effettuate attività di vigilanza e controllo in materia di igiene e sicurezza del lavoro

nelle aziende e sui lavoratori autonomi, al fine di verificare il rispetto della normativa specifica

e di adottare gli eventuali necessari provvedimenti di regolarizzazione, in 764 aziende a fronte

del numero programmato di 717 (corrispondente al LEA nazionale di copertura del 5% delle

unità locali)

- Tutte le notizie di infortunio sono state gestite con l’applicativo SpresaWeb e sono state

selezionate secondo i criteri previsti dal Protocollo Procura/Regione del 2003. Sono state

effettuate 84 inchieste infortuni, a seguito della richiesta dell’Autorità Giudiziaria o di

iniziativa.

- Tutte le segnalazioni di malattia professionale sono state gestite con l’applicativo SpresaWeb e

sono state selezionate secondo i criteri previsti dal Protocollo in essere tra SPRESAL NO e

Procura della Repubblica di Novara e Verbania. Sono stati conclusi 67 inchieste/accertamenti

di malattia professionale, a seguito della richiesta dell’Autorità Giudiziaria o di iniziativa.

- Nel corso del 2017 è stata data una migliore organizzazione all’attività relativa alle

problematiche dell’amianto, con lo scopo di migliorarne sia gli aspetti qualitativi sotto il profilo

tecnico-scientifico, sia gli aspetti procedurali e di tempistica, nonché di garantire omogeneità

delle procedure. Per tale motivo è stato affidato a un TdP la supervisione degli

esposti/segnalazioni relativi a problematiche di possibile esposizione ad amianto,

l’assegnazione ai Tecnici, secondo criteri di rotazione, dei Piani di Lavoro, ex art. 256 D.Lgs

81/08, relativi alla bonifiche e la gestione diretta dei piani di bonifica di amianto friabile. Per

tale ultima attività, di contenuto tecnico spesso particolarmente impegnativo e che richiede sia

una capillare attività di informazione/formazione con gli operatori del settore sia una stretta

vigilanza nei cantieri, il TdP incaricato ha il compito di interfacciarsi, per un supporto tecnico

specialistico quando necessario con il Polo Regionale Amianto di Grugliasco.

Nel corso del 2017 sono stati notificati allo SPreSAL complessivamente 853 Piani di Lavoro,

di cui 31 relativi a bonifica di amianto friabile. Sono stati espressi complessivamente 113

pareri ed effettuato attività di vigilanza specifica in 50 cantieri di bonifica amianto. - Un TdP ha partecipato ai lavori del Gruppo Regionale Amianto, costituito con il compito rivedere

procedure amministrative, vigilanza ispettiva e modulistica dei Piani di Lavoro, ex art. 256 D.Lgs 81/08, allo scopo di rendere omogenea tale attività sul territorio regionale. Il Gruppo di lavoro si è riunito a Torino il 02.02, 27.03, 19.04, 12.05, 17.06, 27.07 e 03.08.2017 e ha elaborato un modello di Piano di lavoro che è attualmente all’attenzione del Settore Regionale

- 3 TdP hanno partecipato al corso di formazione regionale su Amianto, che si è svolto a Torino il 14 e 15 giugno 2017

- per la gestione degli interventi di emergenza a seguito di infortunio, sia durante l’orario di servizio che in pronta disponibilità, è stata predisposta una procedura operativa, concordata anche all’interno del Dipartimento di Prevenzione,in particolare con la SC Medicina Legale. Tale procedura è stata portata all’attenzione della Procura della Repubblica di Novara per una approvazione da parte dell’AG.

98

- Anche per l’anno 2017 un TdP dello SPreSAL NO ha partecipato ai lavori di “Infosicuri” e “News letter”, istituiti dal Settore Regionale con lo scopo di fornire informazione/assistenza in materia di salute e sicurezza del lavoro a vari interlocutori e soggetti interessati. le riunioni si sono svolte a Torino in data 26.01, 22.5, 27.07, 19.09, 26.10, 23.11 e 21.12.2017

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale

2017

Valore osservato al 31.12.2017

Motivazione eventuale

scostamento

Ispezioni e controlli in luoghi di lavoro al fine di assicurare una copertura di almeno il 5% delle unità locali (tale obiettivo rappresenta un LEA nazionale).

n.717

n. 811

Effettuazione delle inchieste infortuni selezionate sulla base dei criteri contenuti nel Protocollo Procura Generale/Regione

n. 83

n. 84

Lettura critica delle segnalazioni di malattia professionale con effettuazione di accertamenti e inchieste con successiva trasmissione all’Autorità Giudiziaria e/o all’INAIL nei casi positivi

n. 50

n.67

Partecipazione al corso di formazione sul Piano regionale amianto

Almeno 2 operatori SPreSAL

n.3

99

Programma 7

Ambiente e salute Azione7.1.1 Costituire e promuovere l’operatività di un gruppo di lavoro regionale di coordinamento Ambiente-Salute

1. Obiettivi dell’azione

Identificare ruoli e responsabilità. Integrare competenze e professionalità. Integrare la programmazione ASL, IZS, ARPA.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Come nel 2016 la programmazione locale delle attività (Piano Locale della Prevenzione) sarà integrata, ove possibile, fra i Servizi del Dipartimento di Prevenzione. Saranno inoltre programmati con ARPA i sopralluoghi congiunti relativi alle apparecchiature abbronzanti. Ulteriori attività integrate con ARPA saranno concordate nell’ambito dei Comitati provinciali di Coordinamento. Il programma annuale di vigilanza e controllo negli ambienti di vita sarà declinato secondo le indicazioni regionali fornite con specifico documento (vedi anche successivo punto 7.11.1). Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO opererà coinvolgendo il Tavolo di lavoro istituito localmente. L’ ASL NO garantirà la partecipazione degli operatori del Dipartimento di Prevenzione coinvolti dal gruppo di Lavoro Regionale “Ambiente-Salute”.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Come per l’anno precedente, le attività svolte nel 2017 in questo ambito hanno visto una stretta collaborazione tra i diversi Servizi del Dipartimento di Prevenzione per cercare di sviluppare in modo integrato e trasversale le valutazioni legate a possibili impatti sulla salute dovuti ai determinanti di origine ambientale. Nello specifico l’attività è consistita innanzitutto nella partecipazione, generalmente da parte del SISP eventualmente supportato dagli altri Servizi del Dipartimento, alle Conferenze dei servizi in materia ambientale: autorizzazioni integrate ambientali e valutazioni di impatto ambientale di nuove attività produttive o di attività già in essere, autorizzazioni al funzionamento di insediamenti industriali, ecc. con approfondito e continuo confronto con gli altri Enti coinvolti (ARPA, Provincia, Comuni …). I Servizi del Dipartimento di Prevenzione ( il SISP ove necessario congiuntamente allo SPRESAL) hanno poi operato in sinergia con il Dipartimento ARPA di Novara per applicare le procedure previste dalle vigenti DGR Regionali relative alle problematiche connesse all’amianto. Il controllo e la valutazione delle emissioni delle apparecchiature utilizzati negli esercizi di estetica/solarium sono invece stati svolti, secondo la programmazione prevista, in collaborazione con il Dipartimento Radiazioni di ARPA di Ivrea. Il coordinamento con il Dipartimento ARPA di Novara è stato sistematicamente assicurato attraverso i necessari contatti diretti, sia durante le attività di elezione sopra indicate che in particolare in occasione di interventi di emergenza (es. incendio impianto di Mortara); in seguito alle nuove disposizioni di Legge relative al ruolo delle Province, non sono più state convocate riunioni del Comitato di Coordinamento dell’attività di ARPA della Provincia di Novara. Ancora il SISP ha attuato il programma annuale di vigilanza e controllo negli ambienti di vita secondo le indicazioni regionali, con i risultati indicati nel documento allegato “Programma di attività SISP”. Per quanto attiene poi al Tavolo di lavoro istituito localmente, per i ritardi nell’attivazione del progetto regionale “Ambiente e Salute” (che saranno meglio illustrati più avanti) il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO ha potuto avviarne formalmente l’attività solo nell’ultimo mese dell’anno, affrontando le

100

problematiche relative ad un episodio di possibile contaminazione da fitofarmaci, agli aggiornamenti recenti sulla chiusura della discarica di Ghemme e ai possibili interventi connessi alla presenza di amianto in una scuola di Arona. Infine, L’ASL NO ha garantito la partecipazione attiva alle attività previste dal gruppo di Lavoro Regionale “Ambiente-Salute” con la presenza del dott. Esposito in qualità di referente aziendale. Popolazione target Gli operatori dell’Ambiente e della Sanità Attori coinvolti Operatori del gruppo di lavoro regionale e del tavolo di lavoro locale.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Riunione di programmazione attività tavolo di Lavoro locale

Entro il 31 maggio 13/12/2017 Ritardi nell’attivazione del

Progetto Regionale “Ambiente-Salute”

Garantire la partecipazione degli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell ‘ASL No eventualmente coinvolti, alle riunioni del gruppo regionale.

Partecipazione ad almeno il 90 % delle riunioni

100%

Azione 7.1.2

Sostenere la Rete territoriale dei referenti del progetto Ambiente e Salute di cui alla DD n. 37 del 15/3/2007

1. Obiettivi dell’azione

Facilitare la comunicazione verticale tra Regione e ASL. Promuovere l’integrazione tra i diversi Servizi del Dipartimento di Prevenzione delle ASL.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

La rete e l’attività dei referenti “Ambiente e Salute” delle ASL sarà sostenuta attraverso l’implementazione di un progetto finalizzato a costituire un nucleo sovra-territoriale di laureati non medici incardinato nell’ASL NO e coordinato a livello regionale in collaborazione con il gruppo di Lavoro “Ambiente – Salute”. L’ASL NO pertanto, appena riceverà le indicazioni definitive ed il finanziamento specifico dalla Regione, attiverà tutte le procedure necessarie per l’acquisizione delle figure professionali previste dal progetto (pubblicazione bando, selezione concorrenti, definizione rapporto di lavoro, ecc.) e per la stipula delle convenzioni con le altre ASL che parteciperanno al progetto stesso. A livello locale il nucleo di laureati non medici coadiuverà le strutture del Dipartimento di Prevenzione e il tavolo di lavoro locale attraverso: condivisione di strumenti, competenze e conoscenze, anche attraverso la formazione a cascata; revisione della letteratura; affinamento nell’utilizzo dello strumento della VIS; supporto su specifiche linee di attività del Piano di prevenzione; supporto su situazioni problematiche (es. esposizione della popolazione a contaminanti ambientali). A fine anno il referente Ambiente-Salute dell’ASL NO elaborerà il report dell’attività svolta nell’anno:

rendicontazione PLP - attività del programma 7;

rendicontazione attività SISP.

101

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Come previsto l’ASL NO, in qualità di capofila del progetto “Ambiente e Salute – Piano Regionale della Prevenzione 2014- 2018”, ha dato corso alle attività necessarie per l’acquisizione delle risorse professionali richieste. Per ritardi nell’assegnazione della somma necessaria per il Progetto da parte della Regione Piemonte e nella definizione delle procedure amministrative, è stato possibile pubblicare il bando di concorso per le 6 borse di studio per laureati in biologia solo nel mese di agosto; successivamente è stata comunque svolta tutta la procedura di selezione che ha portato alla individuazione di 3 biologi assegnati rispettivamente alla ASL NO, ASL TO5 e ASL TO1. Per il limitato numero di domande pervenute e di candidati presentatisi, la procedura non ha permesso di selezionare risorse sufficienti a coprire tutte le ASL inizialmente individuate dal progetto e si è quindi reso necessario formalizzare una nuova selezione che si terrà nei primi mesi del 2018. Popolazione target Gli operatori dell’Ambiente e della Sanità. Attori coinvolti Operatori del tavolo di lavoro regionale e locale. Operatori del Dipartimento di Prevenzione e del Servizio Personale dell’ASL NO.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Avvio procedure selezione figure professionali progetto regionale “Ambiente Salute”

Entro 30 giugno (conseguentemente ad adempimenti Regione)

Pubblicazione del bando su BUR Piemonte n. 32 del 10 agosto 2017. Colloquio per la selezione 9 ottobre 2017

L’avvio delle procedure concorsuali è slittato alla seconda metà dell’anno 2017 per ritardi amministrativi.

Disponibilità di report annuali di attività della rete dei referenti locali

Rendicontazione PLP – attività del programma 7 e rendicontazione attività SISP

Nei termini previsti

Azione 7.2.1

Predisporre un programma di monitoraggio degli inquinanti ambientali a cui è esposta la popolazione del Piemonte

Livello regionale

Azione 7.2.2

Predisporre un piano pluriennale di sorveglianza epidemiologica delle patologie correlate a esposizioni ambientali

Livello regionale

Azione 7.3.1

Adottare documenti di indirizzo per la valutazione preventiva degli impatti sulla salute delle modifiche ambientali

1. Obiettivi dell’azione

Ottimizzare il contributo fornito da ASL e ARPA alla valutazione preventiva di impatto Ambiente - Salute nell’ambito delle Conferenze dei Servizi.

102

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Il referente locale Ambiente e Salute dell’ASL NO proseguirà la raccolta dei dati relativi alle valutazioni di impatto nell’ambito delle Conferenze dei Servizi, con le modalità indicate dalla Regione (tabella 5 del documento di indirizzo per la programmazione dei SISP) Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO, inoltre, garantirà la partecipazione dei Servizi e degli operatori coinvolti alle Conferenze dei servizi/tavoli di lavoro Ambiente e Salute e la partecipazione degli operatori coinvolti al tavolo di lavoro regionale.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 E’ stata garantita la partecipazione alle Conferenze dei servizi del personale SISP, il quale, nella fase di istruzione delle singole pratiche e/o della formulazione di parere, ha richiesto l’eventuale supporto agli operatori degli altri Servizi del Dipartimento di Prevenzione nei casi in cui siano state necessarie valutazioni correlate alle loro competenze specifiche. L’attività è stata svolta con un approccio di stretta collaborazione e confronto con il Dipartimento ARPA di Novara, con il Settore Ambiente della Provincia, con gli altri uffici eventualmente interessati, nonché con portatori di interesse e rappresentanti delle comunità locali nei casi di maggior rilievo. Nel mese di dicembre, in concomitanza dell’assegnazione al SISP del biologo collaboratore previsto dal progetto regionale, è stato convocato il tavolo di lavoro Ambiente e Salute del Dipartimento di Prevenzione a cui hanno partecipato operatori dei diversi servizi (SISP, SIAN, SPRESAL, SIAV), durante il quale si sono condivise le basi e le metodologie di approccio per un lavoro congiunto che vedrà un maggior sviluppo e operatività nell’anno 2018. Infine, con la presenza attiva del referente aziendale alle iniziative organizzate durante l’anno, è stata garantita la partecipazione alle attività del tavolo di lavoro regionale. E’ stato redatto il documento previsto per la raccolta dati relativa alle Conferenze dei Servizi (tabella 5 dell’allegato “Programma di attività SISP”). Popolazione target Gli operatori dell’Ambiente e della Sanità, Enti Interessati (Provincia, Regione, Comuni), soggetti proponenti, stakeholders. Attori coinvolti Operatori del tavolo di lavoro regionale. Operatori dei tavoli di lavoro locali e del Progetto Ambiente e Salute, Dipartimento ARPA Novara, Settore Ambiente Provincia di Novara.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Partecipazione alle Conferenze dei servizi indette dai vari Enti

Pareri espressi / richieste pervenute ≥60%

60%

Redazione report attività in ambito di Conferenze dei Servizi con compilazione format regionale

Entro il 31 dicembre 2017 Nei termini previsti

Azione 7.4.1

Definire un percorso per lo sviluppo di un modello per la valutazione integrata degli impatti sulla salute dei fattori inquinanti

1. Obiettivi dell’azione

Rendere sostenibile la gestione integrata delle istanze provenienti dalla popolazione su problematiche di tipo ambientale

103

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

L’ASL NO continuerà a raccogliere le informazioni sulle casistiche delle istanze che pervengono dalla popolazione residente, partecipando alla sperimentazione, nell’ambito del Progetto “Ambiente-Salute”, del modello proposto di risposta a tali istanze. Il Referente locale Ambiente-Salute provvederà a redigere il previsto report annuale sulla base del format regionale. A tali fini, nel Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO proseguirà l’approccio trasversale nella valutazione di problematiche ambientali ed emergenze attraverso l’attivazione del tavolo locale Ambiente–Salute, con particolare riferimento a problematiche già note.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Proseguendo l’attività di gestione integrata delle pratiche ambientali tra i Servizi del Dipartimento impostata già in precedenza, nel mese di dicembre (con l’attivazione del progetto regionale Ambiente e Salute e l’arrivo al SISP di una risorsa dedicata a queste attività), è stato possibile avviare la sperimentazione del modello organizzativo minimo di risposta per le istanze provenienti dalla popolazione. Durante la prima riunione del tavolo locale Ambiente - Salute è stato presentato, in modo dettagliato a tutti i partecipanti, il modello proposto per la loro gestione a livello locale. Già da subito tale approccio è stato applicato a problematiche ambientali di particolare rilevanza per il territorio dell’ASL NO che sono state sottoposte all’esame del tavolo di lavoro: in particolare, sono stati illustrati gli ultimi aggiornamenti relativi alle modalità di chiusura della discarica di Ghemme; è stato affrontato un caso relativo alla segnalazione di possibili effetti teratogeni su allevamenti animali legati a presunto inquinamento da fitofarmaci; sono stati valutati possibili interventi, soprattutto finalizzati alla comunicazione del rischio, in seguito alla verifica della presenza di materiali contenenti amianto in una scuola. Infine, è stato predisposto, utilizzando lo specifico format regionale, il rendiconto delle diverse casistiche di istanze ambientali su cui più spesso è stato richiesto l’intervento dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO per la valutazione dei possibili impatti sulla salute (tabella 6 dell’allegata scheda di rendicontazione “Programma di attività SISP”). Popolazione target Gli operatori dell’Ambiente e della Sanità Attori coinvolti Operatori del tavolo di lavoro regionale. Operatori delle ASL coinvolte nel Progetto Ambiente e Salute.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Redazione report annuale di segnalazione casistiche su istanze ambientali con compilazione format regionale

Entro il 31 dicembre 2017 Nei termini previsti

Almeno 2 incontri del tavolo di Lavoro Dipartimentale di valutazione delle problematiche ambientali indicate

Entro il 31 dicembre 2017 Nei termini previsti

(riunione del 13/12/2017 e del 19/12/2017)

Azione 7.5.1

Definire un piano di formazione per gli operatori sanitari e dell’ambiente

1. Obiettivi dell’azione

Aggiornamento degli operatori sui temi della epidemiologia ambientale e della valutazione d’impatto sulla salute (VIS).

104

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

In caso di adesione al corso nazionale per formatori l’ASL NO assicurerà la partecipazione degli operatori del Dipartimento di Prevenzione eventualmente coinvolti.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 E’ stata garantita la partecipazione di due operatori SISP alle quattro giornate di formazione del Workshop “Salute e Ambiente” che è parte del programma CCM2015 del Ministero della salute “EpiAmbNet” (Rete nazionale di epidemiologia ambientale, valutazione di impatto integrato sull’ambiente e salute, formazione e comunicazione). Popolazione target Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione Attori coinvolti Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Garantire la partecipazione degli operatori ASL NO eventualmente coinvolti

Entro il 31 dicembre 2017

Nei termini previsti (partecipazione al corso

di due operatori nei giorni 15-16 e 27-28

novembre 2017)

Azione 7.6.1

Sviluppare competenze per la comunicazione del rischio

1. Obiettivi dell’azione

Saper comunicare il rischio in modo strutturato e sistematico

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

L’ASL NO garantirà la partecipazione dei propri operatori, eventualmente coinvolti, alle riunioni interregionali per la definizione delle linee-guida nazionali sulla comunicazione del rischio e collaborerà alla valutazione della relativa proposta di bozza.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Non sono stati coinvolti operatori dell’ASL NO alle riunioni interregionali di cui sopra. Il Dr. Esposito, in qualità di rappresentante regionale, ha partecipato al Workshop “Ambiente e salute nel Piano Nazionale della Prevenzione” tenutosi presso il Ministero della Salute in data 6 marzo 2017. 4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore

osservato al 31/12/2017

Motivazione eventuale scostamento

Garantire la partecipazione alle riunioni interregionali degli operatori ASL NO

Partecipazione ad almeno il 50% delle riunioni

// L’ASL NO non è stata coinvolta in riunioni

105

Azione 7.7.1

Attuare programmi di controllo in materia di REACH/CLP con individuazione di un sistema di indicatori per il monitoraggio delle situazioni di non conformità

1. Obiettivi dell’azione

Migliorare la sicurezza chimica della popolazione e dei lavoratori con la verifica del rispetto dei regolamenti REACH/CLP

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Il Dipartimento di Prevenzione dell’ ASL NO garantirà la collaborazione alle attività del NTR previste dal Piano Regionale dei Controlli REACH-CLP, con particolare riferimento alla gestione dei verbali conclusivi derivanti dalle ispezioni ed ai successivi rapporti con le aziende. Per quanto riguarda i controlli dei rischi derivanti dalla contaminazione chimica dei prodotti, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO proseguirà nel piano di campionamento e nella risposta alle allerte, secondo specifiche indicazioni regionali e nazionali.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Per quanto attiene alla collaborazione alle attività previste dal Nucleo Tecnico Regionale, gli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO hanno garantito la partecipazione ai controlli svolti, attraverso l’intervento in tre ispezioni in aziende del territorio di competenza, la successiva redazione dei relativi verbali e la gestione dei rapporti con le stesse aziende ispezionate. Parallelamente, è stata sviluppata, come negli anni precedenti ad opera del SISP, l’attività di controllo della contaminazione chimica dei prodotti, attuando i piani di campionamento previsti dai programmi regionali e garantendo la risposta alle allerte, così come illustrato in dettaglio nelle schede di rendicontazione allegate relative al “Programma di attività SISP” . Popolazione target Operatori sanitari dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL , popolazione lavorativa esposta al rischio di sostanze chimiche e popolazione generale della Regione Piemonte Attori coinvolti Nucleo tecnico Competente per REACH-CLP, referenti REACH-CLP delle delle ASL piemontesi e Dipartimenti di Prevenzione.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Partecipazione del referente REACH ai controlli previsti dal NTR nel territorio di competenza dell’ASL NO

≥ 80% dei controlli effettuati

100%

Redazione report campionamenti effettuati come da programma attività SISP

Entro il 31 dicembre 2017 Nei termini previsti

Azione 7.8.1

Realizzare iniziative di formazione degli operatori sul tema della sicurezza chimica

106

1. Obiettivi dell’azione

Aumentare la conoscenza e la consapevolezza in tema di sicurezza chimica.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Partecipazione dei referenti REACH-CLP delle ASL al corso regionale di aggiornamento. L’ASL NO garantirà la partecipazione del Referente REACH-CLP al corso regionale di aggiornamento.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 E’ stata garantita, dal Dipartimento di Prevenzione, la partecipazione del referente REACH e dei suoi sostituti al corso di formazione Regionale di aggiornamento sulle tematiche REACH. Popolazione target Gli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione delle ASL Attori coinvolti Nucleo Tecnico Regionale Competente REACH-CLP

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Partecipazione referente REACH (e/o sostituti) al corso regionale di aggiornamento

Partecipazione di almeno due operatori

Nei termini previsti

Azione 7.9.1

Definire ed approvare il nuovo Piano Regionale Amianto

1. Obiettivi dell’azione

Definire un forte strumento programmatorio che consenta di elaborare ed attuare un insieme sinergico di attività, sia sul piano ambientale che su quello sanitario, in grado di minimizzare l’impatto sulla salute della presenza sul territorio di amianto naturale e di materiali contenenti amianto.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

L’ASL NO garantirà la partecipazione del numero previsto di Operatori del Dipartimento di Prevenzione (SISP e SPRESAL) ai momenti formativi previsti dalla Regione Piemonte sul tema amianto. Nell’ASL NO proseguiranno inoltre le attività di gestione del rischio connesso alla presenza di amianto mediante l’applicazione delle deliberazioni regionali di riferimento (DGR 40-5094 del 18/12/12 e DGR 25-6899 del 18/12/13). Alla luce della DGR 29 dicembre 2016, n. 58-4532, infine saranno predisposte nell’ASL NO le procedure per il ricevimento e l’utilizzo dei dati previsti, relativi alla presenza di amianto negli edifici, secondo le indicazioni regionali.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 E’ stata garantita la partecipazione di cinque operatori (2 SISP e 3 SPRESAL) del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL No al corso di formazione regionale “Il sistema Amianto in Piemonte”. Sono proseguite nell’ASL NO le attività di gestione del rischio amianto in applicazione delle diverse DGR in materia. In particolare: coperture in amianto (DGR 40-5094 del 18/12/12) delle 55 segnalazioni pervenute, ne sono state regolarmente esaminate 53, effettuando i relativi sopralluoghi e completando l’iter previsto; autorimozione manufatti in amianto (DGR 25-6899 del 18/12/13) nel corso dell’anno sono state valutate tutte le 122 richieste pervenute; comunicazione presenza amianto (DGR 58-4532 del 29/12/2016)

107

dato il numero estremamente esiguo di comunicazioni pervenute (sei), si è ritenuto di posticipare la definizione della prevista procedura specifica. Popolazione target Totalità dei cittadini residenti in Piemonte Attori coinvolti Comitato di Direzione Amianto, Comitato Strategico, Consulta tecnico-scientifica, Operatori del Dipartimento di Prevenzione delle ASL.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Partecipazione operatori Dipartimento di Prevenzione(SISP e SPRESAL) al corso di formazione regionale “il sistema Amianto in Piemonte”)

Almeno il 90% degli operatori previsti nelle

due edizioni 100%

N. interventi eseguiti/N. esposti pervenuti per valutazione coperture in amianto (DGR 40-5094 del 18/12/2012)

≥ 90% 96%

Relazione finale attività svolta per autorimozione amianto (DGR 25-6899 del 18/12/2013)

Entro il 31/12/2017 Nei termini previsti

Report finale attività raccolta dati comunicazione amianto (DGR 58-4532 del 29/12/2016)

Entro il 31/12/2017 // numero esiguo di

comunicazioni pervenute

Azione 7.11.1

Promuovere buone pratiche per la tutela della salute in ambiente indoor, e mappare il rischio radon

1. Obiettivi dell’azione

Disporre di linee di indirizzo per la costruzione e/o ristrutturazione di edifici in chiave di salubrità ed eco-compatibilità. Riorientare l’utilizzo delle risorse umane dei Servizi ASL alla luce dell’efficacia.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

Nell’ASL NO proseguiranno le attività consolidate di vigilanza e controllo negli ambienti di vita (strutture sociosanitarie, scolastiche, ricettive, carcerarie, sportive e ricreative, ecc.) secondo le indicazioni regionali fornite con specifico documento. Proseguirà inoltre l’attività di informazione ed assistenza esterna per progettisti e tecnici comunali su temi relativi alla salubrità ed eco compatibilità delle costruzioni, anche in riferimento ai requisiti di fabbricati destinati ad attività lavorative.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 A seguito della presentazione delle linee di indirizzo Regionali sugli edifici produttivi e delle linee di indirizzo sugli allevamenti, nel mese di gennaio 2017 il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ne ha divulgato il contenuto ai responsabili degli Uffici di Edilizia dei principali Comuni dell’ASL, inviando una comunicazione via e-mail con cui si chiedevano eventuali osservazioni al testo proposto. I documenti sono stati inviati ai Comuni di Novara, Galliate, Unione Bassa Sesia, Borgomanero, Trecate, Arona, Oleggio, Unione Novarese 2000, Cameri, Romentino, Ghemme.

108

Nell’occasione, è stato portato a conoscenza dei principali Comuni dell’ASL il testo del Regolamento Locale di Igiene proposto, già approvato nei Comuni di Cameri, Arona, dell’Unione Bassa Sesia e, nei primi mesi del 2017, di Novara, con lo scopo di promuoverne l’adozione in maniera diffusa sul territorio. Il documento è stato inviato ai Comuni di Galliate, Borgomanero, Trecate, Oleggio, Unione Novarese 2000, Cameri, Romentino, Ghemme. Nel corso dell’anno è inoltre proseguita l’attività di supporto ai tecnici comunali sulle problematiche di interesse igienico-sanitario, oltre che quella di informazione ai progettisti esterni, secondo gli schemi ormai consolidati, con l’obiettivo di perseguire la semplificazione dei procedimenti e l’assunzione di responsabilità da parte dei tecnici, secondo quanto previsto dall’attuale quadro normativo. In tal senso, il Dirigente Medico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Dr. Edoardo Moia ha partecipato, in qualità di relatore, alla giornata formativa sul tema “Caldaiette individuali per riscaldamento autonomo, a condensazione, a tenuta stagna, scarichi, canne fumarie, le distanze, le normative nazionali e locali, condizioni e modalità per il distacco dall’impianto centralizzato”, destinata a proprietari, amministratori, professionisti e imprese, che si è svolta il 13 maggio 2017 presso il Liceo delle Scienza Umane “C.T. Bellini” di Novara; nella giornata si sono sviluppati i temi del contenimento dei consumi energetici, della centralizzazione degli impianti di riscaldamento ed analizzate le problematiche di ordine igienico-sanitario derivanti dalle non corrette modalità di scarico dei fumi di combustione. Le attività di vigilanza e controllo sulle strutture e sugli ambienti di vita sono proseguite, nel corso dell’anno, in accordo alle indicazioni regionali; il dettaglio delle attività svolte è riportato nell’allegata scheda di rendicontazione “Programma di attività SISP”. Popolazione target Operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, tecnici progettisti, SUAP, popolazione generale. Attori coinvolti Operatori del Dipartimento di prevenzione, portatori di interesse (Ordini e Collegi professionali, settori regionali competenti, Politecnico, VVF, ecc.).

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Indicatori previsti nel documento allegato attività S.I.S.P.

Standard previsti nel documento allegato attività

S.I.S.P. Nei termini previsti

Redazione di report sull’attività svolta di informazione ed assistenza esterna per progettisti e tecnici comunali

Entro 31 Dicembre 2017 Nei termini previsti

Azione 7.12.1

Definire un pacchetto formativo sull’uso della telefonia cellulare destinato alla fascia di età pediatrica Livello regionale

Azione 7.13.1

Prevenire i rischi legati all’eccessiva esposizione a radiazioni UV attraverso la vigilanza e l’informazione

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1. Obiettivi dell’azione

Garantire la prosecuzione delle attività di vigilanza presso i centri di estetica/solarium ed attuare un programma di comunicazione anche utilizzando i risultati ottenuti nell’ambito delle attività di controllo.

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale)

1. Vigilanza presso centri estetica - solarium Prosecuzione delle attività di vigilanza su apparecchiature generanti UV e sulle loro modalità di gestione (scheda n. 7 Decreto Ministero dello Sviluppo Economico n. 206 del 15/10/2015). Nell’ASL NO saranno pertanto effettuati 2 interventi congiunti con ARPA presso centri di estetica/solarium, per la misurazione strumentale delle emissioni ultraviolette delle apparecchiature ivi presenti.

2. Campagna informativa Nell’ASL NO sarà avviata la prevista sperimentazione di un pacchetto informativo realizzato in collaborazione con alcune scuole, sviluppando la presentazione elettronica illustrativa dei principali rischi da RUV artificiali già disponibile, ed utilizzando la piattaforma informatizzata utilizzata per le attività del progetto in corso SPRESAL & SCUOLE . La sperimentazione sarà pertanto organizzata, nel corso dell’anno, attraverso la predisposizione sulla piattaforma Moodle sopra citata di un corso breve sui rischi derivati dall’esposizione a RUV artificiali, basato sulla presentazione elettronica già utilizzata.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 1. Vigilanza presso centri estetica - solarium Nel corso dell’anno e’ proseguita l’attività di vigilanza nel settore, procedendo agli interventi di controllo previsti presso centri di estetica\solarium presenti nel territorio di competenza e verificando le situazioni igienico-sanitarie degli esercizi, le condizioni delle apparecchiature presenti nei centri e le modalità operative adottate dai gestori; il dettaglio relativo all’attività svolta è riportato nella Tabella 4 dell’allegato “programma di attività SISP”. L’attività di verifica delle emissioni delle apparecchiature generanti RUV è stata svolta dagli operatori SISP in collaborazione con il Dipartimento Radiazioni dell’ARPA di Ivrea presso due centri, come da standard previsto, procedendo alle valutazioni strumentali di sei apparecchiature. 2. Campagna informativa Nel corso dell’anno è stato predisposto il pacchetto informativo utilizzando la presentazione elettronica già disponibile sui rischi da RUV artificiali; per una serie di difficoltà tecniche intervenute nell’allestimento della versione da implementare sulla piattaforma digitale Moodle, non è stato possibile avviare la sperimentazione del corso in e-learning prevista in collaborazione con alcune scuole. Tale sperimentazione è stata posticipata e sarà pertanto avviata una volta risolti gli inconvenienti tecnici. Popolazione target Utenti e gestori dei centri estetici/solarium. Studenti. Attori coinvolti Operatori del tavolo di lavoro regionale. Operatori SISP e SPRESAL. Studenti ed insegnanti della classe quinta delle scuole secondarie di secondo grado dell’ASL NO.

4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Interventi di controllo congiunti ARPA-ASL su apparecchi abbronzanti per la misurazione di emissioni UV

Almeno 2 interventi Nei termini previsti

Redazione report annuale sull’attività svolta

Entro il 31 dicembre 2017

// Inconvenienti tecnici nella

predisposizione del materiale informatico

110

Programma 8

Prevenzione e controllo delle malattie infettive

Azione 8.1.1

Sviluppo e integrazione dei sistemi di sorveglianza e potenziamento sistemi informativi

1. Obiettivi dell’azione Il miglioramento dei sistemi di sorveglianza esistenti e lo sviluppo di ulteriori sistemi di sorveglianza per le malattie infettive prioritarie o emergenti sono gli obiettivi dell’azione, insieme ad analisi e utilizzo dei dati rilevati attraverso le sorveglianze.

Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OSR 8.1. Aumentare la frequenza di identificazione e caratterizzazione dell’agente patogeno per le malattie prioritarie

Indicatore OSR 8.1. Proporzione di casi di morbillo e rosolia notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio

Standard OSR 8.1. 82,1

OSR 8.2. Rendere più efficiente l’attivazione delle attività di controllo per alcune malattie infettive comprese le zoonosi e le MTA

Indicatore OSR 8.2. Integrazione nella piattaforma web di segnalazione di un sistema automatizzato di avviso/alert via mail per i referenti regionali e locali dei sistemi di sorveglianza

Standard OSR 8.2. SÌ

OSR 8.3. Consolidare il sistema informativo regionale delle malattie infettive

Indicatore OSR 8.3. Proporzione di notifiche inserite nel sistema informativo per le malattie infettive

Standard OSR 8.3. 100%

OSR 8.4. Aumentare la segnalazione delle malattie infettive da parte di operatori sanitari

Indicatore OSR 8.4. Proporzione di casi di malattia batterica invasiva notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio e per i quali esista una diagnosi eziologica

Standard OSR 8.4. 73

OSR 8.6. Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali interoperabili a livello regionale e nazionale tra di loro e con altre basi di dati

Indicatore OSR 8.6. Proporzione della popolazione regionale coperta da anagrafe vaccinale informatizzata

Standard OSR 8.6. 100%

OSR 8.7. Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

Indicatori OSR 8.7. Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

Standard OSR 8.7. V. dettaglio nel Piano di monitoraggio e valutazione

OSR 8.10. Migliorare la qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da Enterobatteri produttori di carbapenemasi

Indicatore OSR 8.10. Proporzione di ASR in cui è stata attivata la sorveglianza delle CPE

Standard OSR 8.10. 100%

OSR 8.11. Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale sia in medicina umana che veterinaria

Indicatore OSR 8.11. Restituzione annuale delle informazioni relative al consumo di antibiotici alle ASR

Standard OSR 8.11. Sì

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) Le attività previste a livello locale saranno:

adozione locale delle indicazioni regionali: si provvederà a dare adempimento alle indicazioni

regionali

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inserimento nella nuova piattaforma GEMINI di tutte le notifiche e sorveglianze speciali

previste: tutte le notifiche e sorveglianze speciali previste saranno inserite nella piattaforma

GEMINI

partecipazione alle attività di sorveglianza regionali: l’ASL NO parteciperà alle attività di

sorveglianza attivate a livello regionale

monitoraggio e gestione informatizzata delle attività vaccinali: sarà utilizzato l’archivio

informatizzato delle vaccinazioni per l’inserimento delle vaccinazioni praticate a tutte le coorti e

per l’inserimento dello storico per le coorti soggette a chiamata attiva per le quali non è stato

effettuato l’inserimento in precedenza; l’applicativo informatizzato verrà utilizzato anche per le

vaccinazioni per adulti e per le vaccinazioni internazionali (per le quali si istituirà anche la

procedura di inserimento incrociato tra le sedi del Servizio per l’inserimento dello storico per i

casi in cui occorre certificazione dello stato vaccinale o in cui l’accesso avviene in sede diversa

da quella in cui è custodito l’archivio)

partecipazione ai momenti formativi e riunioni tecniche richiesti dal livello regionale: il

personale addetto all’attività vaccinale parteciperà, compatibilmente con le esigenze di servizio,

ai momenti formativi richiesti dal livello regionale, provvedendo, in caso di impossibilità di

garantire la presenza di tutti gli operatori, a realizzare idonee forme di condivisione delle

informazioni fornite durante la formazione

Popolazione target Popolazione ASL NO.

Attori coinvolti/ruolo Livello locale: Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL NO, Servizio vaccinale dell’ASL NO, Servizi per la prevenzione del rischio infettivo nelle strutture sanitarie, Laboratori di microbiologia (conduzione), rete Centri IST, reparti di Infettivologia e Pneumologia, area veterinaria territoriale, Istituto Zooprofilattico, rete dell’emergenza, Centro di Medicina dei Viaggi Internazionali dell’ASL NO.

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017

inserimento nella nuova piattaforma GEMINI di tutte le notifiche e sorveglianze speciali

previste: tutte le notifiche e sorveglianze speciali previste sono state inserite nella piattaforma

GEMINI

monitoraggio e gestione informatizzata delle attività vaccinali: è stato utilizzato in tutte le sedi

vaccinali il programma informatizzato Onvac, con allineamento dei dati cartacei rispetto alla

interfaccia elettronica; sono stati inseriti manualmente i dati vaccinali storici per le coorti

soggette a chiamata attiva e comunque dalla coorte 2001 in poi, per le quali non era stato

effettuato l’inserimento in precedenza; l’applicativo informatizzato è stato utilizzato anche per le

vaccinazioni degli adulti, in occasione di richiami periodici o di applicazioni di protocolli e per

le vaccinazioni internazionali (per le quali si istituirà anche la procedura di inserimento

incrociato tra le sedi del Servizio per l’inserimento dello storico per i casi in cui occorre

certificazione dello stato vaccinale o in cui l’accesso avviene in sede diversa da quella in cui è

custodito l’archivio); alla data del 31.12.2017 sono archiviate nel sistema informatizzato OnVac

le vaccinazioni di tutti i minorenni soggetti alla disciplina della normativa sulle vaccinazioni

obbligatorie.

partecipazione ai momenti formativi e riunioni tecniche richiesti dal livello regionale: il

personale addetto all’attività vaccinale ha partecipato, almeno a rotazione, a riunioni a livello

locale, stante in particolare la necessità di chiarimenti rispetto alla applicazione della Legge 119

del 31 luglio 2017, confrontandosi sulla materia e sui documenti messi a disposizione a livello

regionale.

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4. Indicatori utilizzati nel PLP

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Adozione nuova piattaforma informatizzata

Inserimento 100% in GEMINI delle notifiche

Nel corso del 2017 sono state inserite in GEMINI 439 notifiche, pari al 100% delle notifiche ricevute inseribili in GEMINI

Nessuno scostamento

Completamento programma anagrafi vaccinali

Invio dati di copertura attraverso l’anagrafe vaccinale nei tempi previsti dal Ministero Salute

Dati inviati al Ministero della salute nei tempi previsti

Nessuno scostamento

Attivazione sistema sorveglianza contatti TB

Invio dati dei contatti TB attraverso il sistema di sorveglianza regionale

Nel 2017 sono stati inseriti in GEMINI 402 contatti di casi TB, pari al 100% dei contatti individuati

Nessuno scostamento

Attivazione sistema sorveglianza uso antibiotici

no Non richiesto

Non richiesto

Azione 8.5.1

Definizione di programmi regionali di prevenzione e controllo 1. Obiettivi dell’azione Lo sviluppo di azioni di prevenzione, mirate alla riduzione dei rischi, e di interventi di preparazione alle emergenze sono gli obiettivi di questa azione, attraverso la preparazione e l’adozione di piani e procedure per la gestione di eventuali emergenze, integrando il livello nazionale, quello regionale e quello regionale.

Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

OSR 8.1. Aumentare la frequenza di identificazione e caratterizzazione dell’agente patogeno per le malattie prioritarie

Indicatore OSR 8.1. Proporzione di casi di morbillo e rosolia notificati per i quali è stato svolto l’accertamento di laboratorio

Standard OSR 8.1. 82,

OSR 8.2. Rendere più efficiente l’attivazione delle attività di controllo per alcune malattie infettive comprese le zoonosi e le MTA

Indicatore OSR 8.2. Integrazione nella piattaforma web di segnalazione di un sistema automatizzato di avviso/alert via mail per i referenti regionali e locali dei sistemi di sorveglianza

Standard OSR 8.2. Sì

OSR 8.5. Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive quali Tubercolosi e infezione da HIV e IST

Indicatori OSR 8.5. Proporzione di casi di TB polmonare e infezione tubercolare latente che sono stati persi al follow-up Proporzione di nuove diagnosi di HIV late presenter

Standard OSR 8.5. 13 53

OSR 8.7. Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

Indicatori OSR 8.7. Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

Standard OSR 8.7. V. dettaglio nel Piano di monitoraggio e valutazione

OSR 8.9. Aggiornamento del Piano regionale delle emergenze infettive nell’ambito della definizione del piano delle emergenze regionale

Indicatore OSR 8.9. Esistenza del Piano regionale delle emergenze infettive

Standard OSR 8.9. Sì

OSR 8.13. Consolidare il programma regionale di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza

Indicatore OSR 8.13. Disponibilità di informazioni sull’andamento delle infezioni correlate all’assistenza in tutte le ASR

Standard OSR 8.13. Sì

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2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) Le attività previste a livello locale saranno:

partecipazione degli operatori alle attività proposte dal livello regionale: gli operatori che si occupano di vaccinazioni parteciperanno alle attività proposte dal livello regionale, compatibilmente con le esigenze di servizio, provvedendo, in caso di impossibilità di garantire la presenza di tutti gli operatori, a realizzare idonee forme di condivisione delle informazioni fornite durante la formazione

prosecuzione delle attività delle reti degli operatori del territorio e delle strutture sanitarie dedicate alla prevenzione e controllo delle malattie e del rischio infettivo: la rete esistente sul territorio per il controllo delle malattie infettive sarà consolidata attraverso la comunicazione diretta e la trasmissione di atti, provvedimenti ed indicazioni regionali specifiche per eventuali emergenze di tipo infettivo; in attesa del documento programmatico regionale, sarà data diffusione, a tutti i soggetti interessati, del piano locale per le emergenze infettive, al fine di costruire la rete di strutture necessaria per fronteggiare efficacemente le eventuali emergenze;

adesione alle indicazioni regionali per la prevenzione della TB nei migranti: l’ASL NO proseguirà, di concerto con la Prefettura di Novara e l’AOU di Novara, alla ricerca dei casi di TB nei migranti, mantenendo e rafforzando l’attuale sistema di erogazione della prima assistenza sanitaria al momento dell’arrivo sul territorio;

adesione alle indicazioni regionali previste dal piano regionale di politiche di offerta del test HIV: nel corso del 2017 sarà verificata, con gli attori individuati dal Piano Regionale, la possibilità e disponibilità ad aderire alle indicazioni del Piano stesso, in modo da poter successivamente verificare lo stato di applicazione del Piano;

adesione alle indicazioni regionali per le malattie trasmesse da vettori: l’ASL NO darà applicazione alle indicazioni regionali per le malattie trasmesse da vettori; nel corso delle sedute vaccinali dell’Ambulatorio del Viaggiatore Internazionale saranno fornite ai viaggiatori in partenza per zone con presenza di vZyka, le informazioni essenziali per la prevenzione e la sorveglianza al ritorno, come indicato dal Ministero della Salute; in ambito veterinario, nel 2017 il territorio dell'ASL NO è entrato a far parte della zona di restrizione per BT pur non rilevando ad oggi circolazione virale. In seguito a questa variazione di qualifica territoriale la movimentazione degli animali da e per il nostro territorio è consentita nel rispetto di requisiti che presuppongono verifiche e certificazioni da parte degli operatori del Servizio Veterinario di Sanità Animale (secondo provvedimenti regionali e ministeriali), che provvederanno alle necessarie verifiche. Come nel corso del 2016 continuerà l'attività relativa al monitoraggio e sorveglianza della WND sulla fauna selvatica ed equini in applicazione del piano regionale;

attuazione delle indicazioni del PPPV e del protocollo regionale per migliorare le coperture vaccinali e limitare il fenomeno del rifiuto vaccinale: il nuovo PNV prevede l’introduzione di nuove vaccinazioni da offrire in forma attiva e gratuita a determinate coorti di età, con un notevole incremento di lavoro da parte degli operatori dedicati che rimangono in numero insufficiente. Si continuerà comunque a contrastare il rifiuto vaccinale con i metodi e i mezzi che nel 2016 hanno portato a risultati lusinghieri; nel dettaglio:

verrà proseguita l’attività di aggiornamento dell’anagrafe vaccinale informatizzato con l’inserimento dello storico per le coorti a chiamata attiva e l’inserimento delle vaccinazioni degli adulti e dei viaggiatori che si presenteranno presso i nostri servizi;

qualora venisse espresso il rifiuto a eseguire le vaccinazioni proposte si darà ampia disponibilità per un colloquio informativo, al fine di rendere consapevoli gli interessati dell’importanza della vaccinazione come atto individuale e sociale, lasciando sempre aperta la possibilità di un cambiamento di decisione in qualsiasi momento lo ritenessero opportuno;

Verrà puntualmente monitorata la mancata risposta alle convocazioni per le sedute vaccinali tramite contatto diretto con gli interessati, per favorire il recupero delle vaccinazioni mancanti;

Continuerà il monitoraggio degli eventuali eventi avversi alle vaccinazioni;

In occasione degli incontri pre e post parto nei consultori, oltre alla presentazione del nostro servizio e del calendario vaccinale, verrà proposta la vaccinazione antidifterite-tetano-pertosse alle

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future mamme per proteggere il nascituro da eventuali patologie e si informerà della possibilità di effettuare la vaccinazione MPR subito dopo il parto, qualora le future mamme non fossero immuni per morbillo e/o rosolia. Verranno invitati a effettuare queste vaccinazioni anche i contatti stretti del nascituro.

Verrà incrementata e ampliata l’offerta vaccinale per le categorie a rischio con la collaborazione dei reparti di neonatologia, ma anche dei MMG e de PLS, nonché di altri reparti ospedalieri, in modo da poter offrire gratuitamente le vaccinazioni indicate per patologia o condizione di rischio come da PNV.

prosecuzione del flusso informativo sui rifiuti vaccinali a 24 mesi di vita segnalati ai PLS o MMG: nel corso del 2017 proseguirà il flusso informativo sui rifiuti vaccinali a 24 mesi di vita segnalati ai PLS o MMG, e continuerà il contatto stretto con i PLS e i MMG con l’invio cadenzato dei nominativi e della percentuale dei loro assistiti non vaccinati;

prosecuzione delle attività per l’avvio in tutte le ASL della vaccinazione MPR delle donne in età fertile secondo il flusso Rubeotest da laboratori: nel corso del 2017 si provvederà a rafforzare i contatti con i laboratori analisi che effettuano il Rubeotest, in modo da giungere a una definizione condivisa del flusso e alla formulazione preliminare di un documento di intesa sul flusso degli esiti di laboratorio; nel frattempo, in accordo con i servizi che si occupano di assistenza alle gestanti, si prosegue l’opera di sensibilizzazione alla vaccinazione anti-MPR per le donne in età fertile, proponendo l’effettuazione del vaccino alle donne suscettibili dopo la gravidanza.

Popolazione target Popolazione generale della ASL NO, gruppi a rischio di patologia, popolazione migrante.

Attori coinvolti/ruolo Livello locale: Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL NO, Strutture Territoriali dell’ASL, Direzione Medica Presidi Ospedalieri dell’AL NO, Servizi per la prevenzione del rischio infettivo nelle strutture sanitarie, Laboratori di microbiologia dell’ASL NO, rete Centri IST, reparti di Infettivologia e Pneumologia, area veterinaria territoriale, Istituto Zooprofilattico, rete dell’emergenza, Centri di Medicina dei Viaggi Internazionali dell’ASL NO, Prefettura di Novara, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 partecipazione degli operatori alle attività proposte dal livello regionale: nel corso del 2017

non sono state organizzate attività formative in materia di malattie infettive; tuttavia, un gruppo di operatori del Servizio ha partecipato, nel mese di maggio al Convegno di Medicina dei Viaggi di Torino; il referente locale per le vaccinazioni (RAV) ha invece partecipato a tutti i momenti di incontro indetti a livello centrale, oltre a momenti formativi scientifici pertinenti e di stampo nazionale; inoltre, si è fatto carico della trasmissione e divulgazione capillare dei contenuti presso tutti gli operatori ad ogni livello interessati alle attività vaccinali;

prosecuzione delle attività delle reti degli operatori del territorio e delle strutture sanitarie dedicate alla prevenzione e controllo delle malattie e del rischio infettivo: con Deliberazione Dirigenziale n. 1692 del 19.12.2016 è stato aggiornato il protocollo di segnalazione di caso di meningite meningococcica, secondo le indicazioni contenute nella nota Regionale di pari oggetto; nel corso del 2017 tale protocollo è stato portato all’attenzione dei soggetti coinvolti: Direzioni Mediche di Presidio, Direzione sanitaria dell’A.O.U. di Novara, MMG e PLS dell’ASL; nel corso dell’anno, inoltre, si è resa necessaria la rivalutazione, alla luce dei cambiamenti organizzativi interni alle strutture dell’ASL, del Piano di Emergenza Locale, elaborato nel 2015; le modifiche apportate hanno ritardato la diffusione del Piano alle strutture coinvolte. Nel settore specifico della sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza sono proseguite le azioni finalizzate alla prevenzione ed al controllo delle Infezioni sia a Livello Ospedaliero, secondo quanto previsto dal Programma Aziendale annuale, sia a livello

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territoriale con lo studio di prevalenza ECDC HALT-3 nelle strutture di assistenza socio-sanitaria extra-ospedaliera. In particolare è stata prodotta le seguente reportistica: o Reportistica su indicatori infezioni correlate all’assistenza Regione Piemonte 2017 o Studio di prevalenza ECDC HALT-3 o Studio di prevalenza delle ICA (4-6 Dicembre 2017) o Report mensili inviati alle Strutture Ospedaliere relative ai microrganismi alert rilevati

presso ciascun reparto.

Inoltre il programma aziendale per il controllo delle ICA nell’ASL NO approvato con delibera del D.G. 256 del 15/11/2017 prevede attività relative al monitoraggio delle ICA negli ambiti di sorveglianza, controllo, informazione e formazione. Per ciascun progetto viene esplicitato: razionale, obiettivo, periodo di realizzazione, metodologia, valutazione con indicatori, standard e cronoprogramma. Tali attività includono: la sorveglianza degli interventi chirurgici (e delle ferite chirurgiche); sorveglianza della legionella; sorveglianza della ristorazione; monitoraggio del tasso di incidenza di batteriemie per i pazienti con CVC/VAP; monitoraggio delle antibiotico-resistenze (che include un programma di antimicrobial stewardship); sorveglianza di microrganismi alert; sorveglianza enterobatteri resistenti ai carbapenemi; sorveglianza delle lavaendoscopi. Lo studio di prevalenza delle ICA presso il P.O. di Borgomanero è stato condotto secondo il protocollo del progetto INF-OSS già in uso annualmente a partire dal 2010; sono state consultate tutte le cartelle cliniche dei degenti in ricovero ordinario presenti in reparto al momento della rilevazione ad eccezione dei pazienti ricoverati il giorno dello studio; una settimana prima dello studio ai Direttori di ciascuna Struttura è stato chiesto di:

o Individuare un referente medico ed uno infermieristico per affiancare i rilevatori; o Prescrivere l’esecuzione dell’urinocultura il giorno dello studio di prevalenza a tutti i pazienti con

catetere vescicale o che hanno avuto il catetere vescicale nei 7 giorni precedenti lo studio di prevalenza.

Contestualmente ai dati relativi alle infezioni, sono state raccolte informazioni relative a rilevazione del dolore, compilazione corretta della STU e presenza e corretta compilazione del consenso informato all’intervento chirurgico. In ciascuna degenza le rilevazioni sono state condotte da operatori della Direzione Medica in date concordate con i relativi Coordinatori. I dati dello studio di prevalenza sono stati confrontati con le precedenti rilevazioni per constatare che variazioni significative ai tassi di prevalenza delle ICA non sono stati registrati e che il dato è in linea col dato europeo per strutture ospedaliere generaliste. Il report sarà distribuito a tutti i Direttori/Responsabili e Coordinatori di SS.CC. / SS.CC.DD. Lo studio HALT-3 è stato condotto presso quattro strutture extra-ospedaliere rappresentative delle RSA e presidi territoriali dell’ASL NO. Per quanto riguarda i report mensili relativi ai microrganismi alert rilevati presso ciascun reparto, si notifica che sono stati inviati 12 report, uno per ciascun mese, nel corso del 2017.

adesione alle indicazioni regionali per la prevenzione della TB nei migranti: nel territorio dell’ASL NO è proseguita, con il coordinamento della Prefettura di Novara e la collaborazione delle strutture dell’ASL e dell’A.O.U. di Novara, in raccordo con il Se.Re.M.I. di Alessandria, e con il contributo del Polo della CRI di Settimo Torinese, la sorveglianza e prevenzione della TB nei migranti; secondo il protocollo in vigore nella prima parte dell’anno, i migranti in arrivo in Provincia di Novara sono stati sottoposti a Rx torace presso l’Azienda Ospedaliera di Novara, in concomitanza con il primo accesso per la visita medica e la vaccinazione; a seguito dell’introduzione del nuovo protocollo che prevede il coinvolgimento dell’Hub di Settimo Torinese, la maggior parte dei migranti sono giunti a Novara già con indicazioni in merito all’avvenuta esecuzione di Rx torace; nei casi in cui l’esame non fosse stato eseguito, si è provveduto localmente all’effettuazione dell’indagine radiografica; per quanto riguarda i casi di TB segnalata in

migranti, è stato applicato il protocollo di indagine in vigore; tutti i casi sono inseriti su GEMINI;

adesione alle indicazioni regionali previste dal piano regionale di politiche di offerta del test HIV: il Dipartimento di Patologia delle Dipendenza dell’ASL NO ha effettuato interventi di promozione e facilitazione dell’accesso al test HIV, finalizzati a ridurre il periodo di latenza che intercorre tra

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l’infezione e la diagnosi. Sono destinatari del counselling e dell’offerta attiva sistematica del test HIV i pazienti in carico alle Strutture del Dipartimento Patologia delle Dipendenze (S.C. Ser.T. e S.S. Alcologia) - ASL NO - in quanto facenti parte di gruppi ad alta prevalenza di HIV. In particolare, lo screening per l’infezione da HIV è proposto a tutti i pazienti che fanno uso di droghe iniettive (PWID) e non iniettive (non PWID) nella fase di accoglienza; a quelli che presentano sintomi suggestivi di malattia acuta da HIV o compatibili e comunque a tutti gli utenti in carico, indipendentemente dai comportamenti a rischio riferiti, ogni 6 o 12 mesi a seconda della frequenza dell’esposizione a rischio. Nell’anno 2017 sono stati testati complessivamente per HIV, su offerta da parte degli operatori delle 4 sedi operative (Novara. Trecate, Arona e Borgomanero), N. 517 pazienti, di cui: N. 161 a Novara; N. 32 c/o Ser.T. Carcere Novara; N. 74 a Trecate; N. 147 ad Arona e N. 103 a Borgomanero. Non si è registrata nessuna sieroconversione.

adesione alle indicazioni regionali per le malattie trasmesse da vettori: nel corso delle sedute vaccinali dell’Ambulatorio del Viaggiatore Internazionale sono state fornite ai viaggiatori in partenza per zone con presenza di vZyka, le informazioni essenziali per la prevenzione e la sorveglianza al ritorno, come indicato dal Ministero della Salute; nel corso del 2017, tali informazioni sono state fornite a circa 150 persone dirette verso Paesi ad endemia di vZyka; il 04.08.2017 il SeReMI ha comunicato al nodo SIMI dell’ASL NO la sospetta positività sierologica per West Nile Virus di un pool di zanzare catturate a Novara. Il SIMI ha trasmesso ai medici ospedalieri e territoriali una nota contenente le raccomandazioni del caso. Contemporaneamente il Sindaco di Novara è stato informato delle azioni intraprese, sia tramite mail che con un colloquio, e, di propria iniziativa, egli ha predisposto l'effettuazione di interventi adulticidi mirati nell'area segnalata, eseguiti in data 8, 17 e 24 agosto; la procedura per la gestione dei casi di malattia trasmessa da vettori è stata applicata anche nell’unico caso di Dengue (di importazione) segnalato nell’ASL NO nel 2017, con la verifica della condizione di viremia e l’accertamento dell’origine del caso; in ambito veterinario, nel 2017 il territorio dell'ASL NO è entrato a far parte della zona di restrizione per BT pur non rilevando ad oggi circolazione virale in seguito ai controlli degli allevamenti sentinella. In conseguenza della variazione di qualifica territoriale la movimentazione degli animali da e per il territorio dell’ASL NO è consentita nel rispetto di requisiti che presuppongono verifiche, certificazioni ed interventi vaccinali da parte degli operatori del Servizio Veterinario di Sanità Animale (secondo provvedimenti regionali e ministeriali), che provvedono alle necessarie operazioni e verifiche su animali ed allevamenti. Nel 2017 Il Servizio Veterinario dell’Area di Sanità Animale dell’ASL di Novara, nell’ambito del piano di controllo degli allevamenti sentinella Blue Tongue, nei 14 allevamenti sentinella, ha eseguito 140 interventi in stalla con l’esecuzione di 1050 prove sui capi, tutte con esito favorevole. Per quanto riguarda la profilassi vaccinale, non obbligatoria se non in caso di invio di animali in zone con qualifica superiore a quella dell’ASL NO, sono stati eseguiti n. 53 primi interventi e 52 interventi di richiamo su animali di specie bovina con vaccino BTV4. Nel 2017 è inoltre proseguita l'attività relativa al monitoraggio e sorveglianza della WND sulla fauna selvatica (controlli sull’avifauna sintropica, in particolare corvidi) in applicazione del piano regionale; in data 08 agosto 2017, dall’I.Z.S. dell’Abruzzo e del Molise è stata segnalata una positività alla prova PCR per WND su un omogenato di zanzare Culex Pipiens prelevate da una gabbia trappola localizzata nella città di Novara, mentre i prelievi di insetti nell’altra gabbia situata sul territorio dell’ASL hanno doto sempre risultati negativi. In seguito alla positività, in campo veterinario, sono stati intensificati i controlli sull’avifauna di cui sopra. Il Servizio Veterinario dell’Area di Sanità Animale dell’ASL di Novara, in ottemperanza al “Piano di Sorveglianza Nazionale per l’Encefalomielite di tipo West Nile”, nell’anno 2017, per l’indagine sulla circolazione viremica in alcune specie appartenenti all’avifauna sintropica (in particolare corvidi), grazie alla collaborazione del personale della Polizia Provinciale, ha fornito all’Istituto Zooprofilattico di Torino n. 43 carcasse di volatili da esaminare. Tutti gli esami hanno dato esito favorevole.

attuazione delle indicazioni del PPPV e del protocollo regionale per migliorare le coperture vaccinali e limitare il fenomeno del rifiuto vaccinale: il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019, nella ridefinizione del calendario della vita (Circolare Ministeriale n. 7903 del 9 marzo 2017), ha consolidato quanto in essere introducendo l’offerta di nuove vaccinazioni per diverse coorti di nascita e gruppi di popolazione, dalla età pediatrica fino a quella adulta. Peraltro, tutte le vaccinazioni offerte

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con modalità attiva risultano comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), in una logica di gratuità di sistema, e richiedono obiettivi crescenti di coperture a partire dall’anno 2017 e gradatamente fino al 2020. L’implementazione delle vaccinazioni previste dal nuovo Piano, avendo importanti ricadute organizzative, è stata consentita nel biennio 2017-2018 secondo criteri regionali. Le Istruzioni operative per la Regione Piemonte (prot. 8152 del 31 maggio 2017) hanno illustrato la sequenza temporale di allineamento al PNPV 2017-2019, con i risultati di seguito riportati da parte dei Servizi dell’ASL di Novara: - introduzione della vaccinazione contro il meningococco B ai nati a partire dall’1.1.2017 con un ciclo

a 4 dosi (3 nel primo anno di vita seguite da un richiamo nel secondo anno, dopo la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia/varicella in cosomministrazione con il meningococco C), da somministrare in sedute distinte da quelle già previste per la somministrazione delle 3 dosi di esavalente in cosomministrazione con lo pneumococco. Entro i 18 mesi di vita e comunque non oltre i 24 mesi gli accessi nei primi due anni di vita risultano quindi in totale 8 per nuovo nato anziché 4: ciò ha comportato un sostanziale raddoppio del numero di accessi e ha reso necessario aprire sedute dedicate alla vaccinazione antimeningococcica B. La copertura vaccinale nel territorio di competenza per la prima dose risulta pari all’85%. Le dosi somministrate sono ad oggi oltre 10.000, comprendendo anche una quota di vaccini offerti al prezzo di costo a coloro che ne hanno fatto richiesta e non appartenenti all’offerta attiva e gratuita. Tuttavia, al fine di non compromettere la piena attuazione della campagna prevista dal calendario, è stata creata una apposita lista di attesa nella quale risultano ora circa 5.000 nominativi;

- mantenimento della offerta gratuita della vaccinazione antirotavirus ai soggetti a rischio (nati pretermine, piccoli per età gestazionale, viaggiatori in zone a rischio o affetti da patologie croniche che comportano frequenti ospedalizzazioni) con estensione alle stesse condizioni ai soggetti che ne fanno richiesta nati dall’1.1.2017;

- introduzione della vaccinazione anti-varicella ai nati a partire dall’1.7.2016, offerta a 13-15 mesi mediante il vaccino combinato quadrivalente morbillo-parotite-rosolia-varicella. Su richiesta, l’offerta è estesa ai nati del primo semestre dell’anno;

- introduzione della vaccinazione anti-meningococco ACWY nell’adolescente (in sostituzione della vaccinazione anti-meningococco C), a partire dalla coorte del 2002;

- introduzione della vaccinazione anti-papillomavirus nei maschi undicenni con chiamata attiva per la coorte del 2006: è stata posticipata all’inizio del 2018, mentre la vaccinazione anti-pneumococco nei soggetti adulti di 65 anni di età rientra a pieno titolo nella campagna antinfluenzale, principalmente a carico dei Medici di Medicina Generale.

- Successivamente, sempre in questo stesso anno, l’emanazione del Decreto Legge n. 73 del 07.06.2017, convertito con modificazioni dalla Legge 31.07.2017 n. 119 (“Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione dei farmaci”), che ha reso obbligatori dieci vaccini per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni, ha gravato pesantemente sull’organizzazione dei Servizi vaccinali dell’ASL NO che hanno dovuto provvedere alla convocazione, in tempi ristretti di oltre 5000 soggetti inadempienti.

- L’attività di recupero dei soggetti non vaccinati, totalmente o parzialmente, è stata condotta dall’ASL NOVARA in linea con le diverse indicazioni regionali. La circolare attuativa regionale del DL obbligatorietà vaccinazioni (prot. n. 15657 del 18 luglio 2017) ha indicato la tempistica degli interventi che sono consistiti, in prima battuta, sull’invio delle lettere di invito - con indicazione di data e orario, ai bambini non in regola iscritti a nidi e materne entro il 31 luglio 2017 e ai bambini e ragazzi frequentanti la scuola dell’obbligo entro il 31 agosto 2017; l’Asl di Novara ha inviato 5160 lettere di cui 972 rivolte ai genitori di bambini entro i 5 anni e 4188 ai genitori di bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 16 anni. A partire dal mese di ottobre sono state istituite ulteriori sedute vaccinali, in ambulatori appositamente dedicati, sempre con la presenza del medico in ambulatorio, per ricevere gli inadempienti che intendessero regolarizzare la propria posizione; a tale notevolissimo aggravio di lavoro si è dovuto far fronte con importanti e decisive modifiche dell’intero sistema organizzativo, oltre che con l’assunzione di nuovo personale, soprattutto infermieristico; la contemporanea necessità di provvedere all’addestramento “sul campo” del

118

nuovo personale e all’incremento delle sedute vaccinali ha rappresentato la maggiore sfida organizzativa posta di fronte al Servizio;

- prosecuzione del flusso informativo sui rifiuti vaccinali a 24 mesi di vita segnalati ai PLS o MMG: Si è continuato il monitoraggio della mancata risposta alle convocazioni per le sedute vaccinali tramite contatto diretto con gli interessati, per favorire in tempi ristretti il recupero delle vaccinazioni mancanti; nei casi di ulteriore mancanza di riscontro, sono stati informati i pediatri;

- prosecuzione delle attività per l’avvio in tutte le ASL della vaccinazione MPR delle donne in età fertile secondo il flusso Rubeotest da laboratori: stante l’incremento di attività sopra descritto e derivante dalla applicazione della Legge 119, nel secondo semestre del 2017 sono diminuiti in frequenza gli incontri pre e post parto nei consultori; tuttavia, secondo le previsioni del Piano nazionale e la strategia vaccinale in Regione Piemonte, è proseguita l’opera di sensibilizzazione alla vaccinazione anti-MPR per le donne in età fertile, proponendo l’effettuazione del vaccino alle donne suscettibili dopo la gravidanza, oltre ai soggetti suscettibili in ogni occasione opportuna.

4. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Predisposizione nuovi piani:

Zyka virus* Applicazione della procedura per la gestione dei casi sospetti di malattia da vZyka

Nel 2017 non sono stati segnalati casi umani di vZyka

Non rilevante

Aggiornamento piani

Emergenze infettive Diffusione agli attori coinvolti del Piano di emergenza locale

Non è stato diffuso

Le rettifiche apportate al Piano di Emergenza locale risalgono al dicembre 2015 (Delibera 822 del 23.12.2015) (v.testo)

Agenti classe IV no Non richiesto

Non richiesto

Piano malattie trasmesse da vettori

Applicazione della procedura per la gestione del casi sospetti di malattia da vettore Previste 50 carcasse di volatili

Nessun caso sospetto su animali. Una positività nei vettori: Misure in campo veterinario: controlli sull’avifauna sintropica (in particolare corvidi) 43 carcasse

La cattura degli animali dipende dal’attività del Personale della Polizia

Provinciale

Piano pandemia influenzale

no Non richiesto

Non richiesto

* nel 2017 il piano per il Coronavirus è sostituito dal piano per Zyka virus.

Azione 8.5.2 Azioni di comunicazione 1. Obiettivi dell’azione La promozione della conoscenza del fenomeno della antibioticoresistenza, dell’uso consapevole degli antibiotici e l’adesione consapevole ai programmi vaccinali costituiscono gli obiettivi dell’azione di comunicazione.

Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

119

OSR 8.7. Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio

Indicatori OSR 8.7. Copertura vaccinale in specifici gruppi a rischio per patologia/status Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti

Standard OSR 8.7. V. dettaglio nel Piano di monitoraggio e valutazione

OSR 8.8. Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione

Indicatore OSR 8.8. Esistenza di un programma di comunicazione basato sulla evidenza per la gestione della corretta informazione sui vaccini ai fini della adesione consapevole

Standard OSR 8.8. Sì

OSR 8.12. Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso di antibiotici con azioni coordinate in medicina umana e veterinaria

Indicatore OSR 8.12. Esistenza di un programma regionale di comunicazione basato sulla evidenza per aumentare la consapevolezza nell’uso di antibiotici

Standard OSR 8.12. Sì

2. Attività previste nell’anno 2017 (livello locale) Le attività previste a livello locale saranno:

partecipazione degli operatori alle attività proposte dal livello regionale: gli operatori che si occupano di vaccinazioni parteciperanno alle attività proposte dal livello regionale, compatibilmente con le esigenze di servizio, provvedendo, in caso di impossibilità di garantire la presenza di tutti gli operatori, a realizzare idonee forme di condivisione delle informazioni fornite durante la formazione;

progettazione e/o sviluppo di iniziative sia in ambito ospedaliero che territoriale, compreso l’ambito veterinario, per una miglior conoscenza del fenomeno dell’antibiotico-resistenza: a livello locale, in ambito veterinario, proseguirà l’attuazione del "piano regionale di sorveglianza sul farmaco veterinario 2016-2018" nel corso del quale il personale ispettivo ha cura di sensibilizzare i titolari e il personale addetto al governo degli animali, sul delicato tema dell'antibiotico resistenza e dell'uso prudente e responsabile dei medicinali veterinari, consegnando agli stessi il materiale divulgativo messo a punto dalla Regione Piemonte; a livello ospedaliero e territoriale, sarà monitorato il consumo degli antibiotici; a livello ospedaliero e territoriale, verrà redatto il report annuale sul consumo degli antibiotici, mantenendo e implementando il flusso informativo aziendale sul consumo degli antibiotici; allo stesso modo, verrà redatto il report sulle ICA, il cui contenuto sarà discusso e valutato nel corso delle riunioni periodiche del Comitato Infezioni Ospedaliere;

progettazione e/o sviluppo di iniziative finalizzate a contrastare il fenomeno del rifiuto alla vaccinazione (ad es. Informazioni su sito aziendale, incontri con i PLS, MMG, ostetriche, consultori, note sul foglio di dimissione per i pazienti a rischio): nel corso del 2017 saranno realizzati incontri, rivolti a Medici e Pediatri, nonché alla popolazione generale, volti a diffondere informazioni relative alla vaccinazione, con lo scopo di contrastare il rifiuto vaccinale e l’eventuale incongruenza tra le informazioni fornite dai vari attori del processo;

prosecuzione delle iniziative con PLS e Neonatologie Bambini nati prima della 37° settimana vaccinati per rotavirus: i PLS sono da tempo stati edotti sull’opportunità di segnalare ai genitori dei bambini nati prematuri l’importanza della vaccinazione anti-Rotavirus, segnalando ai Servizi vaccinali la prematurità tramite indicazione che il genitore consegnerà al momento della prima vaccinazione: tale flusso informativo sarà mantenuto e implementato.

Popolazione target Popolazione regione Piemonte. PLS, MMG, ostetriche. Neo-genitori e Genitori di bambini nati prematuri. Pazienti dimessi con patologie a rischio di MIB, complicazioni da influenza, epatite B. Donne in età fertile suscettibili alla rosolia

Attori coinvolti/ruolo Livello locale: Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL (conduzione), Servizi per la prevenzione del rischio infettivo nelle strutture sanitarie, Direzione Medica di Presidio, Farmacia ASL NO, Strutture del Presidio Ospedaliero di Borgomanero, Servizi Veterinari Area A e Area C

120

3. Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 partecipazione degli operatori alle attività proposte dal livello regionale: l’operatore incaricato a livello

locale della referenza delle vaccinazioni (RAV) ha partecipato a tutti i momenti di incontro indetti a livello centrale, oltre a momenti formativi scientifici pertinenti e di stampo nazionale; inoltre, si è fatto carico della trasmissione e divulgazione capillare dei contenuti presso tutti gli operatori ad ogni livello interessati alle attività vaccinali;

progettazione e/o sviluppo di iniziative sia in ambito ospedaliero che territoriale, compreso l’ambito

veterinario, per una miglior conoscenza del fenomeno dell’antibiotico-resistenza: ogni anno la SC Farmacia Ospedaliera produce un report relativo al consumo di antibiotici. I dati sono espressi in DDD/100 giorni-paziente. I dati sono strutturati per reparto e includono tutti gli antibiotici sottoposti a monitoraggio (meropenem, ciprofloxacina, ecalta, cancidas, tigeciclina, linezolid, levofloxacina, cubicin 350, cubicin 500, ertapenem, imipenem). Inoltre la SS Laboratorio d’Analisi Chimico-Cliniche produce un report annuale sulle resistenze agli antibiotici dei microrganismi isolati in tutti i campioni. I dati sono suddivisi tra isolati ospedalieri e isolati territoriali. Come descritto sopra è stata prodotta la seguente reportistica relativa alle ICA: Reportistica su indicatori infezioni correlate all’assistenza Regione Piemonte 2017 Studio di prevalenza ECDC HALT-3 Studio di prevalenza delle ICA (4-6 Dicembre 2017) Report mensili inviati alle Strutture Ospedaliere relative ai microrganismi alert rilevati presso

ciascun reparto. Presso l’ASL NO è attivo il Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO), istituito dal 1997 (delibera n° 2617/1997). All’interno del CIO è stato successivamente costituito un Gruppo Operativo Ristretto - GOR, delibera n 3317/1997 - entrambi rinnovati nei componenti con delibera 581/2007). Il CIO elabora, coordina, attua e valuta le attività previste da Programma Aziendale. Le riunioni che si svolgono durante il corso dell’anno vengono regolarmente verbalizzate. Nel 2017 il CIO si è riunito nelle date di 28/9, 16/10 e 21/12. Nelle stesse date sono stati analizzati i dati relativi al consumo di antibiotici, alle antibiotico-resistenze e all’andamento delle ICA. Per ciascun incontro è stato regolarmente prodotto un verbale archiviato presso la Direzione Medica di Presidio. In ambito veterinario, è proseguita l’attuazione del "piano regionale di sorveglianza sul farmaco veterinario 2016-2018" nel corso del quale il personale ispettivo ha sensibilizzato i titolari e il personale addetto al governo degli animali, sul delicato tema dell'antibiotico resistenza e dell'uso prudente e responsabile dei medicinali veterinari, consegnando e illustrando agli stessi il materiale divulgativo messo a punto dalla Regione Piemonte

progettazione e/o sviluppo di iniziative finalizzate a contrastare il fenomeno del rifiuto alla

vaccinazione (ad es. Informazioni su sito aziendale, incontri con i PLS, MMG, ostetriche,

consultori, note sul foglio di dimissione per i pazienti a rischio): nel corso del 2017 si è dovuto

fronteggiare il falso allarme relativo alla meningite meningococcica, che ha provocato un enorme

aumento delle richieste di vaccinazione, cui i Servizi hanno faticato a far fronte, con conseguenti

proteste da parte della popolazione; inoltre, al momento della entrata in vigore della Legge 119,

si è reso necessario fornire i necessari chiarimenti e informazioni sulle vaccinazioni sia

obbligatorie che raccomandate; per entrambi gli eventi il personale del Servizio è stato

ripetutamente coinvolto in iniziative rivolte alla popolazione generale, nelle quali sono stati

forniti i chiarimenti ed ascoltate le opinioni della popolazione.

Per gli aspetti relativi all’emergenza “meningite”, si citano in questa sede: due incontri con i PLS

delle aree nord e su dell’ASL, nel mese di febbraio;

il convegno sulle vaccinazioni organizzato in collaborazione con l’Università del Piemonte

Orientale del 15 marzo;

l’incontro, richiesto dal Comune di Novara, avvenuto presso la sede del Broletto di Novara, il 12

aprile, sull’argomento “vaccinazioni e meningite”.

121

Per gli aspetti connessi all’interesse diffusosi introno ai contenuti e significati della Legge 119, si

citano in questa sede:

l’incontro del 21 luglio, organizzato con la Segreteria della Commissione sanità del Senato,

rivolto alla popolazione generale, per esporre i contenuti della Legge 119;

la riunione con i rappresentanti delle istituzioni scolastiche del territorio, del 25 agosto, presso

l’Aula Magna dell’ITIS “Omar” di Novara, per chiarire le rispettive competenze in tema di

applicazione della Legge 119;

le numerose Conferenze Stampa, organizzate dall’ASL, sui contenuti e significati della

normativa sull’obbligo vaccinale.

In ambito ospedaliero, Il CIO ha promosso una campagna vaccinale per l’influenza stagionale

2017-2018 per tutti gli operatori addetti all’assistenza.

prosecuzione delle iniziative con PLS e Neonatologie Bambini nati prima della 37° settimana

vaccinati per rotavirus: è proseguita l’iniziativa con PLS e Neonatologie per i bambini nati prima

della 37° settimana vaccinati per rotavirus: i PLS sono da tempo stati edotti sull’opportunità di

segnalare ai genitori dei bambini nati prematuri l’importanza della vaccinazione anti-Rotavirus,

segnalando ai Servizi vaccinali la prematurità tramite indicazione che il genitore consegnerà al

momento della prima vaccinazione: tale flusso informativo è stato mantenuto.

4. Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore osservato al

31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Campagna antibiotico resistenze

Documento di attività dei Presidi ASO e ASL riguardo antibioticoresistenze e infezioni correlate all’assistenza Almeno 3 incontri del CIO nel corso dell’anno 2017

Prodotto un documento attestante le antibioticoresistenze e le infezioni correlate all’assistenza (15/06/2017). Prodotto il programma aziendale per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza nell’ASL NO (delibera n. 256 del 15/11/2017). Prodotto dalla S.S. laboratorio analisi chimico-cliniche il report annuale delle principali antibiotico resistenze oltre ai report mensili disgregati per ciascun reparto. Il CIO si è riunito nel 2017 nelle date di 28/9, 16/10 e 21/12

Nessuno scostamento

Comunicazione sociale vaccinazioni

Almeno una iniziativa attivata per raggiungere popolazioni target per ogni ASL

Numerose iniziative attivate (v. testo) Campagna vaccinale CIO per l’influenza stagionale (v. testo)

Nessuno scostamento

122

Programma 9

Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Azione 9.1.1 COSTITUIRE E PROMUOVERE L’OPERATIVITÀ DI UN GRUPPO DI LAVORO REGIONALE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEL CAMPO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE A SUPPORTO DEL SETTORE REGIONALE PREVENZIONE VETERINARIA

Obiettivi dell’azione Integrare competenze e professionalità, valutare e monitorare criticità e problematiche emergenti, proporre opzioni gestionali appropriate rispetto a rischi definiti.

Attività previste nell’anno a livello locale Costituzione/funzionamento di un gruppo di lavoro che sia rappresentativo di tutte le componenti aziendali coinvolte nella predisposizione ed attuazione del Piano locale della prevenzione; attribuzione compiti al gruppo. Già con Deliberazione n. 708 del 27.07.2015, avente ad oggetto “Piano Locale della Prevenzione: indirizzi operativi ”, ASL NO ha individuato ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e nell’applicazione del Piano Locale della Prevenzione. A seguito del nuovo Atto Aziendale, ruoli e compiti degli Operatori saranno opportunamente rivisti. Anche il “Gruppo di progetto per il coordinamento del PAISA”, costituito ai sensi della DD n. 175 del 19.11.2015, a seguito della nuova organizzazione aziendale, verrà convenientemente aggiornato. Partecipazione degli operatori ASL individuati al gruppo regionale. Per quanto riguarda l’antibioticoresistenza, quando l’obbligo di ricetta veterinaria elettronica sarà a regime, verrà organizzato un evento formativo/informativo sull’informatizzazione della gestione del farmaco rivolto ai portatori di interesse.

Rendiconto delle attività realizzate Con Delibera del DG n. 96 del 24.05.2017 “PLP: approvazione programmazione 2017 e definizione indirizzi operativi”, ASL NO ha individuato ruoli e compiti degli Operatori e delle Strutture aziendali coinvolte nella stesura e nell’applicazione del Piano Locale della Prevenzione. Con Delibera del DG n. 285 del 29.11.2017 “ PLP: individuazione nuovo coordinatore ed istituzione Gruppo di Progetto incaricato del coordinamento del PLP”sono poi state altresì recepite le raccomandazioni formulate nel corso dell’audit regionale riguardanti la governance del Piano.

ASL NO con Delibera n. 165 del 09.08.2017 ha costituito il “Gruppo di Progetto per il Coordinamento del PAISA” in linea con quanto previsto nella DD n. 175 del 19.11.2015. Gli operatori, quando richiesto, hanno sempre partecipato agli incontri regionali riguardanti il PRISA.

Popolazione target Popolazione residente in Regione Piemonte.

Attori coinvolti/ruolo Gruppi di lavoro PLP e PAISA.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Indicatore sentinella: Evento regionale di sensibilizzazione e informazione/ formazione sull’informatizzazione della gestione del farmaco

Organizzazione di almeno 1 evento formativo

Evento non organizzato in quanto il processo di informatizzazione andrà a regime nel mese di Settembre 2018

123

Azione 9.1.2 MIGLIORARE IL LIVELLO DI COORDINAMENTO TRA AUTORITÀ COMPETENTE E ORGANI DI CONTROLLO

Obiettivi dell’azione Promuovere e migliorare il livello di coordinamento tra le diverse Autorità ed i diversi organi di controllo.

Attività previste nell’anno a livello locale Redigere un Piano dei controlli della Sicurezza Alimentare che tenga conto delle possibili integrazioni tra Servizi e con i diversi Organi di Controllo, sulla base delle indicazioni previste dal PNI. Dare attuazione, sia da parte dei SIAN sia dei Servizi Veterinari, al programma di attività congiunte in materia di controlli sulla filiera ittica - anno 2017 concordato con la CPGE - Direzione Marittima/Capitaneria di Porto di Genova. Nell’ambito delle iniziative formative previste dal PAISA rivolte alle altre aziende regionali, nel primo semestre è prevista l’organizzazione del corso “Controllo ufficiale dell’idoneità e della conformità dei MOCA”. Il corso sarà aperto anche ad organi di controllo esterno (NAS, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, etc.).

Rendiconto delle attività realizzate La programmazione PAISA ha previsto attività integrate e vicariate tra i vari Servizi di sicurezza alimentare del Dipartimento di Prevenzione. Al fine di ottimizzare controlli ed ispezioni sulla filiera ittica sono state effettuate verifiche congiunte tra personale delle Capitanerie di Porto liguri e personale SIAV B/SIAN della nostra ASL. Le ispezioni programmate sono state effettuate da due gruppi di operatori delle due organizzazioni. Il programma ispettivo ha avuto inizio nel mese di Aprile, durante il quale sono state eseguite n. 5 verifiche congiunte; nel mese di Settembre si sono svolte altre 6 verifiche congiunte. E’ continuata la collaborazione con UVAC per quanto concerne l’esecuzione dei campioni di monitoraggio programmati ed a seguito di vincolo sanitario. Nel mese di Ottobre sono stati effettuati 2 controlli congiunti mirati alla verifica di alimenti commercializzati in esercizi di prodotti etnici. Nel corso dell’anno si sono svolte attività in collaborazione estemporanea con altri Organi di controllo ed Autorità Competenti (CFS, NAS, Polizia Stradale).

In particolare operatori del SIAN sono entrati a far parte della Commissione Prefettizia di monitoraggio dei centri temporanei di accoglienza dei migranti richiedenti protezione

internazionale, con il compito di verificare gli aspetti di sicurezza alimentare e nutrizionale. Nell’ambito delle iniziative rivolte alle altre aziende regionali, in data 06.06.2017 si è svolto un evento formativo con la partecipazione di organi di controllo esterno dal titolo “Il controllo ufficiale dell’idoneità e della conformità dei MOCA”. In ambito locale è stato poi organizzato un evento dal titolo: “Controllo ufficiale per la sicurezza alimentare nelle diverse tipologie di OSA/OSM: applicazioni di pratiche consolidate e di aspetti innovativi”.

Popolazione target Imprese alimentari, popolazione generale.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo PAISA, altri organi di controllo, enti/istituzioni interessate.

Indicatori di processo Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Produrre documento programmazione e rendicontazione PAISA

Produrre un documento di programmazione e rendicontazione PAISA

Documento di programmazione inviato il 28.4.2017. La rendicontazione verrà inviata entro il 28.02.2018

124

Percentuale degli eventi formativi aperti a organi di controllo esterni

Organizzare almeno 1 evento formativo aperto a organi di controllo esterni

1 evento formativo organizzato in data 06.06.2017

Azione 9.3.1 POTENZIARE IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA E GESTIONE MTA

Obiettivi dell’azione Aggiornare e implementare gli strumenti per potenziare le indagini epidemiologiche sulle MTA.

Attività previste nell’anno a livello locale

A livello locale, il SIAN si propone di migliorare l’efficacia del “sistema di sorveglianza e gestione MTA” mettendo in atto le seguenti azioni:

- aggiornamento della determina relativa alla costituzione del gruppo aziendale MTA, necessario a seguito del collocamento in quiescenza di alcuni operatori;

- revisione della procedura attualmente in uso;

- n. 1 incontro rivolto agli operatori dei Servizi interessati (SIAN, SIAV Area B, SISP), sulle modalità di scambio di informazioni, segnalazione e gestione dei casi in reperibilità.

Rendiconto delle attività realizzate

In ottemperanza a quanto previsto nell’anno 2017, il SIAN si è proposto di migliorare, a livello locale, l’efficacia del sistema mettendo in atto le seguenti azioni:

- aggiornamento della determina relativa alla costituzione del gruppo aziendale MTA, a seguito del collocamento in quiescenza della referente aziendale MTA, mediante Deliberazione del Direttore Generale ASL NO n. 269 del 15.11.2017;

- revisione della procedura in uso, al fine di aggiornare i nominativi dei componenti il gruppo di lavoro e inserire le nuove disposizioni del Ministero della Salute inerenti la sorveglianza della Listeriosi e del Botulismo;

- organizzazione di un incontro cui hanno preso parte operatori dei Servizi interessati (SIAN, SIAV Area B, SISP), nel corso del quale sono state precisate e condivise le modalità di scambio di informazioni, segnalazione e gestione dei casi in reperibilità. Il SIAN, a seguito dell’incontro, ha predisposto e trasmesso ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di libera scelta del territorio dell’ASL NO una breve nota informativa di sensibilizzazione allo scopo di favorire la segnalazione, al SIAN, delle malattie correlate al consumo di alimenti.

Inoltre, a completamento di quanto già intrapreso nell’anno 2016, la Referente MTA SIAN ha tenuto, in data 31.10.2017, un incontro, con la Direzione Sanitaria dell’AOU Maggiore della Carità di Novara, mirato alla sensibilizzazione dei medici dei reparti coinvolti, in merito all’invio delle segnalazioni di malattie a trasmissione alimentare, sempre sottostimate; a tal fine è stata proposta la compilazione del modello di notifica informatizzato da trasmettere tramite e-mail ribadendo che la competenza ad effettuare le indagini epidemiologiche del caso è del Personale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO.

Popolazione target Popolazione residente in Regione Piemonte.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo MTA. Referenti e gruppi locali MTA.

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Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Incontro rivolto agli operatori dei Servizi interessati

Entro il 31.12.2017

Incontro organizzato dal SIAN, in data 04.12.2017, cui hanno partecipato operatori dei Servizi interessati (SIAN, SIAV Area B, SISP)

Azione 9.4.1 COMPLETARE I SISTEMI ANAGRAFICI DELLE IMPRESE ALIMENTARI E DEL SETTORE DEI MANGIMI

Obiettivi dell’azione Assicurare l’affidabilità dei sistemi anagrafici delle imprese alimentari e del settore dei mangimi.

Attività previste nell’anno a livello locale

Proseguirà l’allineamento ed adeguamento delle anagrafiche regionali degli OSA e OSM.

Rendiconto delle attività realizzate Nel corso del 2017 è stato mantenuto l’allineamento e l’adeguamento delle anagrafiche regionali. Per il SIAV A è proseguito l’aggiornamento delle anagrafiche Zootecniche (settore suino, bovino, ovi-caprino, avicolo, equino, apistico e ittico) anche alla luce delle nuove norme riguardanti il modello IV informatizzato obbligatorio, per alcune specie, dal mese di settembre 2017. Si ritiene pertanto molto prossima al 100% (>95%) la conformità delle anagrafiche locali di competenza

Popolazione target Imprese afferenti agli Operatori del Settore Alimentare ed agli Operatori del Settore dei Mangimi.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo regionale e referenti sistemi informativi Gruppo di Lavoro Locale PAISA

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Percentuale di conformità delle anagrafi regionali, o in alternativa delle ASL, alla “Master list Regolamento CE 852/2004”

90% delle imprese afferenti alle singole ASL aggiornate ed integrate

≥ 90%

126

Azione 9.5.1 GESTIRE LE EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA

Obiettivi dell’azione Gestire le emergenze epidemiche veterinarie e non e gli eventi straordinari.

Attività previste nell’anno a livello locale Promuovere la diffusione, a livello regionale e a livello locale, dei protocolli per la gestione delle emergenze epidemiche e non epidemiche in medicina veterinaria ed eventuali interventi straordinari attraverso l’organizzazione di interventi di formazione con simulazione sul campo per gli operatori, in modo che i servizi siano preparati ad impiegare i protocolli.

Rendiconto delle attività realizzate

Nell’attuazione di percorsi formativi volti alla gestione delle emergenze epidemiche è stato organizzato un

corso di formazione interno, in due edizioni, dal titolo “Gestione pratica di emergenza sanitaria di sanità

animale - caso di bluetongue”. Nelle giornate del corso sono stati approfonditi gli aspetti legati al piano di

emergenza nazionale ed ai relativi manuali operativi delle singole malattie infettive, precisandone sia i

contenuti sia le modalità di accesso al sito ministeriale per la consultazione. La parte pratica del corso si è

svolta in due allevamenti bovini per l’esercitazione in campo.

Nell’ambito del corso organizzato dall’ASL NO in due edizioni dal titolo: “Controllo ufficiale per la sicurezza alimentare nelle diverse tipologie di OSA/OSM: applicazione di pratiche consolidate e di aspetti innovativi” organizzato per il personale del Dipartimento di Prevenzione, sono state illustrate due presentazioni riguardanti le modalità di intervento ed i protocolli previsti in caso di emergenze epidemiche e non epidemiche. E’ proseguito l’aggiornamento delle cartelle sul server aziendale a disposizione di tutto il personale del Siav A in cui sono raccolte le normative e le procedure di interesse per la gestione delle emergenze. Il Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria dell’ASL di Novara ha collaborato con gli altri PMPPV per organizzare il corso regionale sulla gestione dell’emergenza influenza aviaria in caso di focolaio, svoltosi nel mese di Novembre e rivolto a tutti i Servizi Veterinari delle ASL piemontesi.

Popolazione target Imprese settore alimentare, popolazione generale, animali domestici e selvatici.

Attori coinvolti/ruolo Operatori regionali e delle ASL dei servizi veterinari, SIAN e altri servizi/enti emergenza.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Numero di eventi esercitativi, su scala regionale, in applicazione del piano di emergenza riguardante una malattia animale

1 evento formativo sul campo in ambito locale

1 evento formativo organizzato dal SIAV A sul campo, in ambito locale dal 24/5/17 al 29/12/17: corso pratico di emergenza sanitaria di tipo epidemico dal titolo” Gestione pratica di emergenza sanitaria di sanità animale”

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Azione 9.6.1 PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE DELLA FAUNA SELVATICA

Obiettivi dell’azione Implementare protocolli e programmi di sorveglianza della fauna selvatica per la prevenzione delle malattie infettive trasmissibili al patrimonio zootecnico e all’uomo.

Attività previste nell’anno a livello locale

Dare attuazione al piano di sorveglianza regionale garantendo la raccolta dei campioni ed il recapito degli stessi all’IZS PLV, incaricato dell’esecuzione delle analisi.

Rendiconto delle attività realizzate

Nel rispetto delle indicazioni del piano regionale di sorveglianza dello stato sanitario della fauna selvatica è stata effettuata l’attività secondo la distribuzione campionaria, statisticamente significativa, assegnata all’ASL di Novara da parte dell’IZS di Torino. I conferimenti di selvatici hanno interessato l’IZS di Torino e la Facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco. Sono stati conferiti all’IZS: 24 cinghiali, 28 volpi, 15 caprioli, 1 cervo, 3 daini, 1 beccaccia, 43 cornacchie. Sono stati conferiti alla Facoltà di veterinaria: 6 caprioli, 1 cinghiale, 35 volpi, 217 cornacchie, 2500 colombi 1 daino. L’attività svolta è stata condotta in collaborazione con il Centro di recupero di Agrate Conturbia e con la Provincia di Novara che, anche attraverso i piani di abbattimento, ha consentito l’invio del numero campionario richiesto nel piano regionale.

Popolazione target Popolazione animale selvatica in Regione Piemonte.

Attori coinvolti/ruolo Servizi veterinari in collaborazione con IZS, Università, Agricoltura, Enti parco ed altri soggetti interessati.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Numero malattie dei selvatici da monitorare

5 malattie dei selvatici monitorate Tutte quelle previste dal piano regionale: 11 malattie

Proporzione dei campioni prelevati/campioni programmati

100% campioni prelevati/campioni programmati (previsti 77 campioni)

24 cinghiali, 28 volpi, 15 caprioli, 1 cervo, 3 daini, 1 beccaccia, 43 cornacchie

128

Azione 9.7.1 ASSICURARE UN’APPROPRIATA CAPACITÀ DI LABORATORIO PER I CONTROLLI

Obiettivi dell’azione Assicurare la capacità di laboratorio per i controlli nel settore della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare e garantire l’utilizzo di eventuali nuove tecniche analitiche, previo parere condiviso tra Laboratorio e Autorità competente regionale per la sicurezza alimentare.

Attività previste nell’anno a livello locale

Partecipazione alle iniziative di formazione previste dal livello regionale.

Rendiconto delle attività realizzate

Personale di questo Dipartimento ha partecipato alle iniziative di settore organizzate da IZS PLV.

Popolazione target Servizi sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare in Regione Piemonte.

Attori coinvolti/ruolo Servizi veterinari, SIAN, IZS, ARPA ed altri soggetti interessati.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Partecipazione alle iniziative di formazione previste dal livello regionale

Si Si

129

Azione 9.8.1 MIGLIORARE LA QUALITÀ NUTRIZIONALE E LA SICUREZZA DELL’OFFERTA ALIMENTARE

Obiettivi dell’azione Migliorare la conoscenza e la capacità di gestione dei rischi nutrizionali e da allergeni da parte degli

operatori del settore alimentare. Aumentare la disponibilità di alimenti salutari.

Attività previste nell’anno a livello locale

Organizzare interventi informativi /formativi finalizzati ad aumentare l’offerta di alimenti idonei a soggetti allergici o intolleranti. Corsi di formazione per operatori del settore alimentare e per operatori del settore sanitario. Interventi per verificare la disponibilità/utilizzo di sale iodato nei centri vendita e ristorazione collettiva secondo gli indirizzi regionali.

Rendiconto delle attività realizzate Al fine di promuovere l’offerta di alimenti idonei a soggetti allergici o intolleranti, il SIAN ha organizzato 1 corso di informazione/formazione rivolto agli operatori del settore alimentare della ristorazione collettiva scolastica. Nell’ambito del progetto regionale “Ottimizzazione della somministrazione di pasti senza glutine nelle mense delle strutture scolastiche, ospedaliere e pubbliche” è stato effettuato 1 corso rivolto ad operatori addetti alla preparazione/distribuzione dei pasti in una RSA. Inoltre, il SIAN ha organizzato, in collaborazione con AIC, un corso teorico-pratico rivolto agli studenti della scuola alberghiera finalizzato alla gestione allergeni e celiachia. In riferimento al progetto regionale “Con meno sale la salute sale” il SIAN ha continuato a sostenere la produzione, offerta e consumo di pane (e di altri alimenti) a ridotto contenuto di sale, attraverso l’organizzazione di un incontro che ha coinvolto i panificatori del territorio; inoltre, per i MMG e i PLS dell’ASL NO, è stato predisposto un poster riportante consigli utili per favorire la riduzione del sale, con la raccomandazione di divulgarlo nelle sale d’attesa degli ambulatori. Il SIAN ha partecipato, altresì, all’evento “Pane in piazza”, organizzato dalla Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, progetto che ha visto la realizzazione di circa 100 laboratori didattici che hanno coinvolto bambini e ragazzi delle scuole di Novara; l’occasione ha consentito di distribuire pieghevoli informativi sulla necessità di ridurre il consumo di sale nella dieta. Nel corso dei controlli effettuati presso i centri vendita e le mense scolastiche e assistenziali si è provveduto a verificare la disponibilità/utilizzo di sale iodato secondo gli indirizzi regionali; nei casi in cui si è riscontrata la non disponibilità/utilizzo di sale iodato sono state fornite raccomandazioni da parte del personale ispettivo SIAN. In particolare, per sensibilizzare le ditte di ristorazione scolastica e assistenziale all’importanza di un utilizzo modico di sale addizionato di iodio è stata modificata la lettera di trasmissione dei menù approvati.

Popolazione target Popolazione residente in Regione Piemonte.

Attori coinvolti/ruolo Operatori SIAN/ Veterinari delle ASL.

Indicatori di processo

130

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Indicatore sentinella Raccolta annuale dei dati relativi ai controlli effettuati nelle verifiche di sale iodato e trasmissione al MS e ISS secondo il percorso standardizzato previsto

Raccolta annuale dei dati relativi ai controlli effettuati nelle verifiche di sale iodato

Il dato relativo agli interventi è riportato sul sistema informativo regionale alla voce “presenza/utilizzo sale iodato”.

Eventi informativi/formativi per gli operatori del settore alimentare o sanitario /anno

Almeno 1 evento informativo/formativo per gli operatori del settore alimentare o sanitario

2 eventi organizzati

Interventi di vigilanza/valutazione nutrizionale nella ristorazione collettiva

Almeno 20 interventi di vigilanza/valutazione nutrizionale nella ristorazione collettiva

Effettuati 144 interventi

131

Azione 9.9.1 FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI

Obiettivi dell’azione Assicurare che il personale delle autorità competenti regionale e locali sia adeguatamente formato.

Attività previste nell’anno a livello locale

Si provvederà ad allineare i programmi di formazione interni a quanto previsto dalle Linee guida approvate dall’Accordo CSR n. 46 del 7/02/2013

Rendiconto delle attività realizzate A livello ASL i direttori delle Strutture di Sicurezza Alimentare hanno provveduto all’aggiornamento della scheda di ricognizione della qualificazione del personale addetto ai controlli ufficiali (allegato 1 PRISA 2017) al fine di informare il livello regionale in merito ai bisogni di formazione ed addestramento del proprio personale.

Popolazione target Operatori sicurezza alimentare.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo regionale.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Completamento programma di formazione ACR/ACL del personale addetto ai controlli ufficiali

95% del programma di formazione ACL completato

Garantita la partecipazione di operatori ASL “NO” ai corsi del programma di formazione PRISA

Percentuale di personale addetto al controllo ufficiale delle ACL e ACR formato per il corso base (approfondimento del pacchetto igiene) previsto dall’Accordo/ totale del personale afferente ai servizi dell’Autorità competente

97% del personale addetto al controllo ufficiale delle ACL formato per il corso base

100%

Presenza della programmazione della formazione del personale precedentemente formato sugli argomenti del percorso base

Definire il programma della formazione del personale

Anche per il 2017 è stato redatto e rispettato il programma annuale dipartimentale di formazione del personale

132

Azione 9.10.1 AUDIT SULLE AUTORITÀ COMPETENTI

Obiettivi dell’azione Assicurare che vengano effettuati gli audit sulle autorità competenti.

Attività previste nell’anno a livello locale

Realizzazione di un audit interno di sistema sui Servizi di sicurezza alimentare del Dipartimento di Prevenzione (previsti dall’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento CE 882/2004). Per ASL NO nel corso del 2017 non è prevista attività di audit regionale.

Rendiconto delle attività realizzate Nel mese di Novembre si è svolto un audit interno rivolto ad aspetti organizzativi generali ed alla verifica del controllo ufficiale sulle acque potabili. Sono state altresì verificate le azioni intraprese a seguito delle raccomandazioni formulate nel corso dell’audit regionale del Novembre 2016. Nel corso dell’anno, Personale di questo Dipartimento ha inoltre partecipato ad attività di audit regionale svolte presso ASL AL e ASL TO1.

Popolazione target Personale delle autorità competenti regionale e locali.

Attori coinvolti/ruolo Gruppo regionale audit e auditors regionali/ASL, Servizi veterinari, SIAN.

Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Osservato al 31.12.2017

Numero di audit interni 1 Eseguito 1 audit interno

133

134

Programma 10

Governance, organizzazione e monitoraggio del Piano regionale di prevenzione

Azioni nel periodo – Sintesi complessiva Nel 2017 sono attesi atti aziendali di riorganizzazione (revisione gruppi dei programmi PLP, revisione tavolo governance, revisione gruppi PEAS e attività epidemiologiche) che potranno dare maggiore impulso alle azioni del PLP. I componenti di questi nuovi gruppi saranno il target principale del corso integrato, interdisciplinare e interprofessionale, finalizzato al governo generale del PLP richiesto dalla programmazione regionale. L’attività di monitoraggio del PLP proseguirà potendosi avvalere dei risultati 2016 OKkio alla Salute e PASSI e per questa sorveglianza sarà chiesta attenzione al fatto che nel 2017 saranno resi disponibili on line in libero accesso risultati anche aziendali, inizialmente relativi al periodo 2012-2015. Risultati e programmi della prevenzione saranno inseriti in documenti aziendali ed in azioni di comunicazione e formazioni rivolti a target generali o specifici dei singoli programmi. Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione ed un suo sostituto seguiranno le attività di audit del PLP sul programma governance. Attività svolte per il livello regionale: Due operatori ASL NO sono stati individuati come componenti dei gruppi di coordinamento dei programmi PRP dalla Determina Dirigenziale del Settore regionale Prevenzione e Veterinaria n. 146 del 15/03/2016: Roberta Grossi (SPreSAL) per il programma 3: Guadagnare Salute Piemonte – Comunità e ambienti di lavoro; Maria Chiara Antoniotti (Servizio di Epidemiologia) per il programma 10: Governance, Organizzazione e monitoraggio del PRP. I 2 operatori nel 2017 saranno quindi impegnati per questa attività a valenza regionale senza ulteriori accordi specifici con la Regione.

Azioni realizzate nel 2017 – Sintesi complessiva Azioni locali Nel 2017 sono stati approvati gli attesi atti aziendali di riorganizzazione della governance del PLP, realizzati anche tenendo in considerazione quanto emerso dal processo di audit regionale su questo programma PRP I componenti del costituito gruppo di progetto PLP e dei gruppi a sostegno dei singoli programmi del Piano di Prevenzione sono stati/ saranno il target principale del corso integrato, interdisciplinare e inter-professionale, finalizzato al governo generale del PLP richiesto dalla programmazione regionale. In particolare la nuova organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e di altre strutture che contribuiscono alla realizzazione del PLP si è conclusa il 27.12.2016 con la nomina del Direttore di Dipartimento (Delibera D.G. n˚449). Nel corso dell’anno 2017, attese le osservazioni emerse nelle diverse riunioni regionali per l’audit del PLP, si è proceduto in sintonia con le indicazioni regionali a suo tempo emanate (2015), ad istituire un Gruppo di Progetto per il PLP, al fine di uniformare le procedure con le restanti ASL del Piemonte. La delibera istitutiva n. 285 del 29.1.2017, ha inoltre permesso di aggiornare le figure di coordinamento dei diversi programmi. La stessa delibera ha inoltre ricordato l’interesse strategico della ASL NO di mantenere un Tavolo di Coordinamento per la Governance della attività di prevenzione , presieduto dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione, e composto sia dal Responsabile del gruppo di progetto del PAISA, sia dal Responsabile del gruppo di progetto per il PLP, sia dal Direttore sanitario ASL NO, sia da rappresentanti dell’UPO, sia della AOU Maggiore di Novara. L’attività di monitoraggio del PLP è state effettuata in occasione della programmazione 2017 del PLP con inserimento di specifiche tabelle nei singoli programmi. Anche se nel 2017 non sono stati ancora resi disponibili in libero accesso i risultati aziendali PASSI, nell’ASL NO i risultati 2012-2015 disponibili online con accesso riservato sono stati utilizzati per la produzione di un report sintetico riguardante tutte le sezioni della sorveglianza trasmesso alla Direzione. Risultati delle sorveglianze aggiornati al 2016 sono stati

135

presentati in occasione del corso di formazione che si è proposto di fare il punto su PASSI a 10 anni dal suo avvio e in quello rivolto agli operatori che si occupano di promozione della salute in ambito scolastico. Risultati e programmi del Piano di Prevenzione sono stati inseriti in documenti aziendali (Relazione sulla performance aziendale 2016, del 27 giugno 2017, validata da OIV nella seduta del 29 giugno 2017), in azioni di comunicazione (documento “ASL NO: immagini di salute e dei fattori che la influenzano”disponibile sul sito aziendale, distribuito in occasione delle Conferenza dei Sindaci. E’ stata inoltre distribuita alla Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci la relazione di verifica dei risultati aziendali Azioni di operatori ASL NO per FUNZIONI REGIONALI Due operatori ASL NO sono stati individuati come componenti dei gruppi di coordinamento dei programmi PRP dalla Determina Dirigenziale del Settore regionale Prevenzione e Veterinaria n. 146 del 15/03/2016: Roberta Grossi (SPreSAL) per il programma 3: Guadagnare Salute Piemonte – Comunità e ambienti di lavoro; Maria Chiara Antoniotti (Servizio di Epidemiologia) per il programma 10: Governance, Organizzazione e monitoraggio del PRP. Lo svolgimento di questo ruolo ha richiesto attività in sede per l’avanzamento dei compiti assegnati e la partecipazione alle seguenti riunioni a livello regionale: - programma 3: Guadagnare Salute Piemonte – Comunità e ambienti di lavoro: partecipazione alle attività del gruppo di coordinamento regionale del programma 3 (n. 3 incontri in data 11/10, 3/11, 1/12, ) e attività di progettazione/rendicontazione; coordinamento delle attività della Comunità di Pratica Regionale per lo sviluppo delle attività previste dal programma 3 (n. 4 incontri in data 20/01, 8/03, 6/07, 4/12) e gestione attività sull’area dedicata al programma 3 sulla piattaforma MEDMOOD; partecipazione alle riunioni di coordinamento e monitoraggio dei vari programmi del PRP (n. 3 incontri in data 7/02, 26/09, 14/11); partecipazione su mandato del coordinatore regionale del programma 3 ai seguenti eventi: 11° Laboratorio di Marketing Sociale e Comunicazione per la Salute “Health Literacy: una competenza per la salute (e non solo)” organizzato da Dors del 14/06/2017, in qualità di docente. WORKSHOP “ PROMUOVERE SALUTE CONTRASTANDO LE DISUGUAGLIANZE” tenutosi a Milano in data 5/07/2017, partecipazione come discente. - programma 10: Governance, Organizzazione e monitoraggio del PRP n° 12 trasferte a Torino per riunioni e/o corsi (31 gennaio, 15 e 23 marzo, 12 maggio, 16 giugno, 22 giugno, 22 agosto, 13 settembre, 2, 8, 14 e 27novembre). Attività servizio di epidemiologia ASL NO concernenti il livello regionale della sorveglianza PASSI. Con nota del 27 giugno 2016 Il Settore Prevenzione e Veterinaria aveva richiesto che il Servizio di Epidemiologia della ASL NO il continuasse a supportare le attività regionali concernenti la sorveglianza PASSI fino al 2017. In questo anno le azioni di supporto svolte sono state quelle preventivamente individuate nella nota della Direzione Generale ASL NO al Settore Prevenzione e Veterinaria della Regione Piemonte prot 2990/DG del 15/6/2017: aggiornamento output di analisi regionali e file di excel con confronti tra ASL periodo 2013-2016 .

136

Azione 10.1.1 Censimento fonti informative ed eventuale revisione/adattamento dei

flussi 1 Obiettivi dell’azione

Assicurare un’adeguata base informativa per il monitoraggio e la valutazione del Piano.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Utilizzare i dati derivanti dai sistemi di sorveglianza di popolazione per la pianificazione sanitaria. Estendere a tutto il territorio un sistema informativo che sorvegli qualità e quantità delle azioni di promozione della salute, che sia in grado di selezionare e valorizzare le buone pratiche, di monitorare le attività e quantificarne il consumo di risorse. Adeguare l’information technology e integrare i sistemi (registri, sorveglianze, flussi informativi) a livello regionale.

OSR 10.1. Attuare il piano di monitoraggio e valutazione del PRP, anche adeguando la base informativa

Indicatore OSR 10.1. Relazione annuale con i risultati del monitoraggio

Standard OSR 10.1. Relazione presente

2 Attività previste nell’anno – Livello locale

I coordinatori di PLP, con il supporto dei gruppi di coordinamento dei programmi PRP e del gruppo governance, si ispireranno, per le attività di monitoraggio, alle metodiche e indicatori utilizzati a livello regionale. I coordinatori di PLP, con il supporto del gruppo governance, svolgeranno le attività di programmazione e monitoraggio tenendo conto anche degli elementi di contesto (indicatori demografici, socio-economici). Il documento di programmazione PLP 2017 dell’ASL NO riprenderà gli indicatori centrali quantitativi della valutazione PNP con modalità che cercheranno di essere migliorative rispetto a quanto già avvenuto con la programmazione PLP 2016. Le ASL dovranno utilizzare correttamente il sistema informativo ProSa, in particolare per quanto riguarda la completezza nel caricamento dei progetti e l’utilizzo di indicatori estraibili per la rendicontazione, anche partecipando agli interventi formativi e alle azioni di help desk promossi dal livello regionale. La ASL NO manderà suoi operatori ai corsi regionali e in ambito locale sarà organizzata una restituzione agli operatori che dovranno utilizzare PROSA. Dopo i previsti incontri di formazione, gli operatori ASL coinvolti hanno utilizzato ProSa per la

rendicontazione dei programmi; per alcuni di essi è previsto il progressivo completo utilizzo

compatibilmente con la fase di aggiornamento della banca dati.

Popolazione target Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali.

Attori coinvolti/ruolo CORP/gruppo monitoraggio. RePES e referenti aziendali ProSa.

3 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Il documento di programmazione PLP 2017 dell’ASL NO ha incrementato gli aspetti di monitoraggio, inserendo l’andamento degli indicatori centrali quantitativi della valutazione PNP in quasi tutti i programmi.

4 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore al 31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

N. proposte condivise / n. punti critici individuati

NO

Indicatore sentinella: Utilizzo di almeno un indicatore

137

N. ASL che utilizzano ProSa per la rendicontazione PLP

della lista fornita da DoRS per la rendicontazione

Utilizzo indicatori centrali di valutazione PNP disponibili per il livello locale in documento di programmazione PLP 2017

In programmazione PLP 2017 ASL NO aggiornamento dei valori locali degli indicatori centrali di valutazione PNP in almeno 3 programmi

Aggiornamento dei valori locali degli indicatori centrali di valutazione PNP in 6 programmi (1,2,3,4,6,8)

138

Azione 10.1.2

Sorveglianze di popolazione 1 Obiettivi dell’azione Utilizzo per la pianificazione e il monitoraggio del Piano. Garantire l’attuazione delle sorveglianze secondo i protocolli prestabiliti.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Utilizzare i dati derivanti dai sistemi di sorveglianza di popolazione per la pianificazione sanitaria Estendere a tutto il territorio un sistema informativo che sorvegli qualità e quantità delle azioni di promozione della salute, che sia in grado di selezionare e valorizzare le buone pratiche, di monitorare le attività e quantificare il consumo di risorse

OSR 10.1. Attuare il piano di monitoraggio e valutazione del PRP, anche adeguando la base informativa

Indicatore OSR 10.1. Relazione annuale con i risultati del monitoraggio

Standard OSR 10.1. Relazione presente

2 Attività previste nell’anno –(Livello locale) Nel 2017 è prevista la raccolta di dati PASSI con interviste effettuate da operatori della ASL; per il 2017 è previsto un aumento degli intervistatori (da 10 e 19) individuati quasi esclusivamente tra operatori sanitari. Per PASSI d’Argento, l’ASL NO ASL collaborerà alla realizzazione dell’indagine regionale con l’estrazione del campione locale di popolazione con 65 anni e più (attese 95 interviste a residenti ASL NO per campione regionale 2016-2017), con la ricerca dei numeri di telefono e l’invio delle lettere a titolari ed eventuali sostituti e tenendo i rapporti con loro ed i loro MMG. Gli aggiornamenti 2016 di PASSI e OKKIO alla Salute saranno utilizzati, insieme ai risultati provenienti da altre fonti informative, per il monitoraggio e la programmazione del PLP sia nei documenti specifici che nell’ambito di attività di formazione e di comunicazione generali sullo stato di salute o specifiche a sostegno del PLP e/o dei suoi programmi. Livello locale

PASSI Effettuazione interviste PASSI: in 2017 attese 275 interviste a residenti ASL NO Utilizzo di risultati aziendali aggiornati: (es: in reportistica ad hoc, in documenti di programmazione

aziendale, in corsi di formazione o convegni, in comunicati stampa, ecc. ). Si programma utilizzo risultati PASSI in report ASL NO con risultati PASSI 2012-2015; documento di programmazione PLP 2017 e documento on line “ASL NO: immagini di salute e dei fattori che la influenzano”

Comunicazione in ambito aziendale del libero accesso online ai risultati aziendali PASSI a partire dal 2017 per i risultati 2012-2015 (www.epicentro.iss.it/passi). Si prevede un intervento specifico di formazione a livello locale per operatori PROSA e portatori di interesse dei 4 programmi GSP.

Realizzazione corso di formazione per team PASSI con l’obiettivo di verificare l’uniformità ed il corretto svolgimento dell’attività in ambito locale anche da parte dei nuovi intervistatori.

Approvazione delibera DG per individuazione operatori coinvolti e modalità organizzative PASSI in ASL NO per il 2017

OKKIO ALLA SALUTE Stesura report locale OKkio alla Salute 2016 Comunicazione dei risultati aziendali e loro utilizzo per attività di programmazione/ progettazione/

formazione con particolare riferimento al contesto scolastico. Si programma anche utilizzo risultati Okkio 2016 in documento online “ASL NO: immagini di salute e dei fattori che la influenzano”.

HBSC Comunicazione /diffusione, anche in maniera opportunistica, dei risultati del report regionale HBSC

2014 e delle informazioni contenute nel sito HBSC Italia. Utilizzo delle informazioni per attività di programmazione/progettazione/formazione con particolare riferimento a restituzione in ambito aziendale.

139

PASSI D’ARGENTO Estrazione campione. Supporto al livello regionale per la raccolta dei dati (invio lettere informative, ricerca numeri telefonici,

rapporti con utenti e medici di medicina generale).

Popolazione target Portatori di interesse regionali e locali delle diverse tematiche affrontate dalle sorveglianze, ed in

particolare di quelle contenute nel PRP (es: operatori scolastici, operatori sanitari, amministratori,

popolazione).

Attori coinvolti/ruolo Fonte informativa: campione casuale rappresentativo della popolazione delle diverse classi di età. Per raccolta dati, analisi, produzione e comunicazione di risultati, promozione di utilizzo dei dati: livello locale: operatori di varie strutture, aziendali e non, a vario titolo (rif. in reportistica delle

sorveglianze); livello regionale: referenti e coordinatori delle sorveglianze, azienda affidataria per le interviste Passi

d’Argento (Deliberazione D.G. ASL AL n. 356 del 23/12/2016) e rappresentante settore regionale; ufficio comunicazione regionale.

Per utilizzo dei risultati: portatori di interesse regionali e locali delle diverse tematiche affrontate dalle sorveglianze (es: operatori scolastici, operatori sanitari, amministratori, popolazione).

3 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 PASSI Interviste PASSI: totale visite = 201, pari al 73% di media (media regionale 69,3%, nazionale 85,5%) Risultati PASSI 2012-2015 sono stati utilizzati in documenti aziendali (programmazione 2017 del PLP,

relazione della performance 2016) e in un report specifico sulla sorveglianza. I risultati PASSI aggiornati al 2016 sono stati utilizzati nel corso di formazione che si è proposto di fare il punto in ASL su PASSI a 10 anni dal suo avvio (2 edizioni : giugno ed ottobre) e in quello rivolto agli operatori che si occupano di promozione della salute in ambito scolastico (13 novembre), nel documento online “ASL NO: immagini di salute e dei fattori che la influenzano”

La possibilità del libero accesso online ai risultati aziendali è stata segnalata formalmente alla Direzione Generale con la nota di accompagnamento del report PASSI 2012.2015 e presentata come aspetto che facilita l’utilizzo dei risultati ai partecipanti ai corsi sopramenzionati.

Il team PASSI è stato coinvolto nel corso dedicato alla sorveglianza organizzato in 2 edizioni. La Del D.G. n. 102 del 29 maggio 2017 ha definito per la ASL NO le modalità di prosecuzione del sistema

di sorveglianza PASSI nel 2017. OKKIO ALLA SALUTE Nel 2017 il SIAN ha redatto e trasmesso al Settore Prevenzione e Veterinaria della Regione Piemonte, il report Okkio alla salute, sulla base dei dati raccolti nel 2016, presso le scuole del territorio ASL NO selezionate. Il documento, a seguito di validazione da parte della Regione, è stato pubblicato sul sito aziendale. I dati relativi all’indagine vengono divulgati durante le attività di progettazione con gli insegnanti e durante gli incontri con docenti e genitori. HBSC Nel 2017 si è provveduto a inoltrare i dati relativi alla sorveglianza ai Servizi dell’ASL NO potenzialmente interessati all’acquisizione di tali informazioni (es. NPI, SERT, consultori pediatrici e ginecologici). Inoltre gli stessi sono divulgati nella scuola durante gli incontri con gli insegnanti e gli interventi realizzati per la promozione della salute.

140

PASSI D’ARGENTO Si è collaborato con il centro di riferimento regionale, mantenendo i necessari contatti e fornendo supporto diretto al livello regionale con :

estrazione del campione previsto per ASL NO (95 persone con 65 anni e più da intervistare, suddivise in 4 estrazioni effettuate nei mesi di gennaio, aprile, luglio e novembre;

ricerca dei numeri telefonici di titolari e sostituti;

comunicazioni ai Medici di Medicina Generale;

invio delle lettere informative alle persone da intervistare e agli eventuali sostituti;

rapporti con gli utenti che chiedevano informazioni.

Popolazione target Portatori di interesse regionali e locali delle diverse tematiche affrontate dalle sorveglianze, ed in

particolare di quelle contenute nel PRP (es: operatori scolastici, operatori sanitari, amministratori,

popolazione).

4 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard per il livello locale Valore al 31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Indicatore sentinella: N. ASL che rispettano gli

indirizzi annuali (attività

previste dal PRP per il livello

locale) sul totale delle ASL

PASSI:

Interviste da effettuare sull’atteso aziendale di 275 annue: minimo da garantire: 80%; livello auspicato: 100%

almeno 1 utilizzo dei risultati PASSI aziendali aggiornati

almeno 1 azione di comunicazione aziendale del libero accesso on line a risultati aziendali PASSI

OKKIO ALLA SALUTE:

stesura report aziendale OKkio alla Salute 2016

PASSI D’ARGENTO:

estrazione della proporzione aziendale del campione secondo le indicazioni regionali: 100%

PASSI:

n. 201 viste effettuate, in lieve flessione rispetto all’atteso regionale = 73%

risultati PASSI aziendali aggiornati utilizzati in corso PASSI pubblicazione “Immagini di salute”

comunicazione con nota 4753/17/SEPI del 31 luglio 2017 a Direzione ASL e Direzione DP; presentazione in corsoi PASSI e per operatori scuola

OKKIO ALLA SALUTE:

Stesura report aziendale

PASSI D’ARGENTO:

estrazione dei 95 soggetti da intervistare secondo indicazioni regionali: 4 estrazioni con trasmissione lettere ai titolari il 3 febbraio, 11 aprile, 6 ottobre e 16 novembre

Aggiornamento dati delle sorveglianze nelle programmazioni annuali (aggiornamento degli indicatori degli obiettivi

NO

141

centrali del PNP provenienti dalle sorveglianze nei documenti annuali di programmazione regionale)

142

Azione 10.1.3

Monitoraggio e contrasto delle disuguaglianze Obiettivi dell’azione Attuare health equity audit sui programmi del piano.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Rendere fruibili per tutta la popolazione eleggibile gli interventi efficaci

OSR 10.1. Attuare il piano di monitoraggio e valutazione del PRP, anche adeguando la base informativa

Indicatore OSR 10.1. Relazione annuale con i risultati del monitoraggio

Standard OSR 10.1 Relazione presente

Livello locale Non previsto.

Azione 10.2.1 Laboratorio della prevenzione Obiettivi dell’azione Selezionare pratiche di prevenzione primaria e secondaria efficaci per i fattori di rischio più rilevanti del PNP 14-18. Elaborare una procedura di valutazione costo-benefici e costo-efficacia delle attività selezionate ai fini della programmazione della prevenzione.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Rendere fruibili per tutta la popolazione eleggibile gli interventi efficaci. Implementare nuovi interventi più costo-efficaci

OSR 10.2. Presidiare la selezione e implementazione di interventi efficaci

Indicatore OSR 10.2. Attivazione del laboratorio regionale della prevenzione EBP

Standard OSR 10.2. Laboratorio attivo

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Non previsto.

Azione 10.3.1 Proposta revisione organizzativa Obiettivi dell’azione Ridefinire o rafforzare le strutture deputate alla governance del Piano di prevenzione, la loro composizione e i relativi compiti.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Sviluppare il ruolo di steward della prevenzione a livello sia regionale sia di asl nella relazione con i portatori di interesse non del sistema sanitario e con le altre strutturazioni organizzative del sistema sanitario

OSR 10.3. Consolidare il modello organizzativo di coordinamento e governance a livello regionale e aziendale

Indicatore OSR 10.3. Atto regionale

Standard 10.3. Atto presente

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Le Direzioni aziendali dovranno curare l’adeguamento della propria organizzazione, fermo restando quanto previsto dai rispettivi Atti aziendali vigenti, per dare piena attuazione alle indicazioni contenute nel

143

provvedimento regionale di revisione del CORP e tenere conto di quanto potrà eventualmente emergere dalle attività di audit sul programma governance. Per la ASL NO è stato rinviato al 2017 l’aggiornamento della Del. D.G. 708 del 27 luglio 2015 “Piano Locale della Prevenzione: indirizzi operativi”. In considerazione delle modifiche organizzative aziendali e dell’avvicendamento di personale si evidenzia la necessità di aggiornare nel 2017 anche i seguenti atti dell’ASL NO, concernenti lo svolgimento e l’organizzazione di attività che fanno parte sostanziale del PLP: Del D.G. n. 1061 del 30 dicembre 2010 “Istituzione del gruppo di lavoro aziendale attività epidemiologiche”; nota n°60259/DG dell’1/12/2015 inviata al Settore regionale Prevenzione e veterinaria con i nominativi del gruppo di progetto per il coordinamento del PAISA; Determina n° 380/DS.DT.del 14/luglio/2015 “Ridefinizione composizione Gruppo di Lavoro per la Promozione e l’Educazione della Salute”.

Popolazione target Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Prevenzione e veterinaria; CORP; gruppo coordinamento programma 10; Direzioni aziendali.

3 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017

4 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore al 31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Formalizzazione revisione organizzativa

no

Aggiornamento Del D.G. 708 del 27 luglio 2015 “Piano Locale della Prevenzione:indirizzi operativi” (attività 2016 da recuperare)

Del D.G. n. 96 del 24 maggio2017 Approvazione PLP 2017 e definizione indirizzi operativi. In attesa indicazioni nuovo responsabile ss. epidemiologia

Azione 10.3.2

Implementazione audit del Piano di prevenzione Obiettivi dell’azione Garantire un sistema di monitoraggio e supporto alla realizzazione del PRP e dei PLP.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Sviluppare il ruolo di steward della prevenzione a livello sia regionale sia di ASL nella relazione con i portatori di interesse non del sistema sanitario e con le altre strutturazioni organizzative del sistema sanitario. Utilizzare gli strumenti di gestione e budgeting aziendali per aumentare l’efficienza nell’ottemperare agli adempimenti normativi

OSR 10.3. Consolidare il modello organizzativo di coordinamento e governance a livello regionale e aziendale

Indicatore OSR 10.3. Atto regionale

Standard OSR 10.3. Atto presente

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale La ASL No individuerà l’auditor titolare ed il suo sostituto.

144

Sarà compilata la griglia audit formulata dal gruppo regionale, allegata alla rendicontazione PLP 2016, di cui diventa parte integrante. Sarà garantita la partecipazione degli auditor ai momenti formativi predisposti a livello regionale. Dovrà essere attuato a livello locale quanto previsto dal programma regionale di audit.

Popolazione target Coordinatori PLP e altri operatori impegnati nei PLP e nel coordinamento regionale.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale Prevenzione e veterinaria; CORP; coordinatori PLP.

3 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Nel corso dell’anno 2017, su esplicita indicazione della Regione Piemonte ( DD n. 326 del 16/05/2017) sono stati effettuati audit sperimentali del Piano della Prevenzione 2014-2020. In particolare il dott. G. Zulian ha svolto il proprio audit presso la ASL TO3 ed il Dott. M. Roceri per la ASL VCO. La sperimentazione si è conclusa con elaborazione di specifica relazione di audit inviata alla Regione. La ASL NO a sua volta è stata oggetto di audit, con partecipazione del Direttore di Dipartimento e dei Referenti dei singoli programmi plp oltre ala Direttore Sanitario d’Azienda.

4 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore al 31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Svolgimento audit nelle ASL

Per tutte le ASL: partecipazione dell’auditor titolare o del sostituto all’audit alle visite in campo previste dal calendario audit

Partecipazione del Dott. Zulian a visita ASL TO3 e di Dott. Roceri a visita ASL VCO

Invio report audit ai DG no

Azione 10.4.1 Realizzazione eventi informativi e formativi a livello regionale e locale Obiettivi dell’azione Promuovere la cultura della prevenzione come strategia delle Aziende Sanitarie e degli Enti Locali,

anche in funzione di un razionale utilizzo di risorse Aumentare la consapevolezza, tra gli operatori, delle funzioni e potenzialità del Piano di prevenzione Accrescere le competenze per migliorare la qualità degli interventi Riconoscere e ridurre le diseguaglianze sociali e adottare azioni di provata efficacia Migliorare la capacità di utilizzare strumenti di comunicazione efficace

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Accountability dell’organizzazione e sostenibilità della prevenzione

OSR 10.4. Attuare programmi formativi di supporto agli obiettivi di Piano

Indicatore OSR 10.4. Aziende che hanno realizzato eventi formativi per operatori/ totale Aziende

Standard OSR 10.4. 100%

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Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale La ASL NO effettuerà un corso integrato, interdisciplinare e interprofessionale, finalizzato al governo generale del PLP. Il corso avrà come target principali i componenti dei gruppi di programma PLP che saranno individuati con la nuova delibera organizzativa nel 2017 ( vd azione 10.3.1). Il corso sarà occasione per evidenziare i rapporti del PLP con altri ambiti di programmazione aziendale, con i LEA e con gli obiettivi aziendali. Sarà un’occasione per far il punto della situazione ed evidenziare le criticità generali e dei singoli programmi anche al fine della raccolta dei bisogni formativi per il 2018. Il gruppo di progetto PLP analizzerà i bisogni formativi locali utili allo sviluppo delle azioni del piano al fine di formulare un programma formativo per il 2018 coerente e condiviso. Nel 2017 si ripropone l’azione rimasta in sospeso nella programmazione 2016 di redigere, con la loro collaborazione, programma di un corso di formazione (da inserire nel programma formativo del 2018) rivolto a Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta per discutere il ruolo (attuale e possibile) di queste figure nei diversi programmi del PLP, migliorare il loro coinvolgimento nel PLP e rafforzare l’immagine unitaria di questo strumento di programmazione.

Popolazione target Operatori coinvolti nei Piani di Prevenzione regionale e locali.

Attori coinvolti/ruolo Settore regionale; CORP; Servizi di Riferimento, Ufficio formazione regionale e di ASL, Gruppi

coordinamento regionali e locali.

3 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 Successivamente alla revisione degli indirizzi operativi aziendali per il PLP ( approvati il 24 maggio con Del DG n° 96) è stata predisposto materiale per accreditare il corso di formazione sull’argomento, rivolto ai componenti dei gruppi dei programmi di PLP. Il materiale, trasmesso alla Direzione aziendale e a quella del DP ( che coordina il PLP) è stato utilizzato per predisporre specifici incontri formativi. In particolare: - La sorveglianza PASSI, focus per intervistatori, in due edizioni, svolte il 15.6.17 e 3.10.17 - Le malattie professionali in Piemonte: obblighi e qualità delle segnalazioni, 22.11.2017 - Progettare strutture e percorsi formativi per costruire una scuola che promuove salute: 13.11.2017

4 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore al 31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

N. Aziende che hanno realizzato eventi formativi per operatori/ N. totale Aziende Sanitarie

Per tutte le ASL: Almeno un corso di formazione relativo ai programmi PRP/PLP

Corsi organizzati: n. 3

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Azione 10.5.1

Comunicazione e partecipazione a sostegno delle politiche per la salute Obiettivi dell’azione Migliorare la comunicazione e la collaborazione interistituzionale relativa agli obiettivi di piano e favorire la partecipazione sociale alle decisioni e alle politiche per la salute.

Obiettivo centrale Obiettivo specifico regionale Indicatore per OSR Standard

Sviluppare il ruolo di steward della prevenzione a livello sia regionale sia di ASL nella relazione con i portatori di interesse non del sistema sanitario e con le altre strutturazioni organizzative del sistema sanitario

OSR 10.5. Favorire la comunicazione interistituzionale e la partecipazione sociale a supporto degli obiettivi di Piano

Indicatore OSR 10.5. Eventi/ incontri/ tavoli tematici a sostegno delle politiche per la salute e per gli obiettivi di del Piano a livello regionale e nelle ASL

Standard OSR 10.5. Un evento regionale ed eventi nel 100% delle ASL

Descrizione puntuale delle attività previste nell’anno Livello locale Per comunicare e condividere programmi e azioni del Piano con gli stakeholder e rendere effettiva la collaborazione interistituzionale e la partecipazione sociale allo sviluppo di politiche per la salute per il 2017 nell’ASL NO sono previsti: - iniziative che coinvolgono le diverse figure aziendali della prevenzione (Datori di Lavoro, RSPP, Medici Competenti, RLS), in particolare nell'ambito del Piano Edilizia e Agricoltura, della partecipazione a Tavoli Tecnici di Associazioni Sindacali e Datoriali o Ordini professionali e dell’organizzazione della settimana europea della salute e sicurezza sul lavoro. Tali iniziative, che declinano gli argomenti e le azioni del Piano per i diversi destinatari sono poste come obiettivo (e saranno rendicontati nel dettaglio) nel Programma 6 (Lavoro e Salute) e in parte nel Programma 3 (Guadagnare Salute - Ambienti di Lavoro); - incontri e tavoli tematici previsti dalla prosecuzione del progetto “Il Ben-Essere creatore di felicità – le minacce oscure-” sviluppato in collaborazione con la scuola (Liceo Scientifico A. Antonelli di Novara) e l’Associazione di Volontariato per la Tutela dei Diritti del Malato. - risultati e programmi della prevenzione saranno inseriti nelle attività 2017 realizzate con le scuole nell’ambito delle convenzioni attivate sia nell’ambito dell’alternanza Scuola/Lavoro che di progetti specifici. - incontri con consumatori ed esercenti nell’ambito del progetto “Acquista bene e conserva meglio” che ha l’obiettivo di ridurre le Malattie a Trasmissione Alimentare ed è stato inserito nel Paisa 2017 Risultati e programmi della prevenzione saranno inseriti in documenti di accountability e pianificazione aziendali (es: relazione annuale sulla performance aziendale)

Popolazione target Operatori della prevenzione, decisori, cittadini.

Attori coinvolti/ruolo Livello regionale: Assessorato alla Sanità e altri assessorati; altri enti e istituzioni, esterni alla Regione Piemonte.

Livello locale: ASL, scuola, socio-assistenziale, associazioni, enti e istituzioni territoriali.

3 Rendicontazione delle attività realizzate nel 2017 - uno studente Pascal che ha frequentato il servizio per alternanza scuola lavoro ha prodotto una scheda su attività fisica (“Stare in forma conviene”)

- progetto “Il Futuro in salute”: responsabile Dott. Cusinato, è in fase avanzata di avvio con prospettiva di attività pluriennale e prevede la collaborazione del Servizio di Epidemiologia. Da completarsi nell’anno 2018

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- Progettare strutture e percorsi formativi per costruire una scuola che promuove salute (studenti): 13.11.2017

4 Indicatori di processo

Nome indicatore Standard locale 2017 Valore al 31/12/2017 Motivazione eventuale

scostamento

Eventi /incontri/ tavoli

tematici a sostegno delle

politiche per la salute e per

gli obiettivi del Piano a

livello regionale e nelle

ASL

Per tutte le ASL: Almeno un’iniziativa di comunicazione, nel territorio ASL, a sostegno degli obiettivi del PLP

- Scheda”stare in forma conviene”

- Progetto “il Futuro in salute” - Progettare strutture e percorsi formativi per costruire una scuola che promuove salute