Upload
phammien
View
215
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
a.s. 2017/2018
DOCUMENTO 15 MAGGIO – CLASSE V A
TECNICO: GRAFICA E COMUNICAZIONE
“G. Falcone”
________________________
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore
“Giovanni Falcone”
via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)
- 0331-245498 - 770379
cf 82009260124 http://www.isgallarate.it
2
INDICE PARTE GENERALE
Composizione del Consiglio di classe ......................................................................................... 3
Profilo professionale dell’indirizzo di studio ................................................................................. 4
Presentazione della classe e breve excursus storico.................................................................... 5
Sintesi del percorso formativo ..................................................................................................... 8
Iniziative complementari integrative nell’ A.S. 2017/2018 ............................................................ 8
Attività di alternanza scuola-lavoro .............................................................................................. 9
Attività di orientamento post-diploma ........................................................................................ 10
Contenuti e metodi dell’azione didattica .................................................................................... 11
Simulazioni prove d’esame ....................................................................................................... 12
1) CONSUNTIVI ATTIVITÀ DISCIPLINARI – Programmi e relazioni disciplinari
Italiano ...................................................................................................................................... 14
Storia ........................................................................................................................................ 18
Lingua inglese ........................................................................................................................... 21
Matematica ............................................................................................................................... 25
Progettazione Multimediale ....................................................................................................... 29
Laboratori Tecnici ...................................................................................................................... 31
Organizzazione e gestione dei processi produttivi..................................................................... 35
Tecnologie dei processi di produzione ....................................................................................... 42
Scienze Motorie ........................................................................................................................ 45
Religione ................................................................................................................................... 47
2) ALLEGATI Simulazione prove d’Esame
2.a-Prima prova e Griglia di valutazione…………………………. ............................................... 49
2.b-Seconda prova d’Esame e Griglie di valutazione ................................................................ 79
2.c-Terza prova d’Esame e Griglia di valutazione ...................................................................... 93
3
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
a.s. 2017/2018
Indirizzo: Tecnico Grafica e Comunicazione Classe: V Sez. A
Redatto il: 15 maggio 2018 Affisso all’albo il ______________
Docente coordinatore della classe: Lara Radaelli
Composizione del Consiglio di Classe:
Docente Materia insegnata/e Firma
Donatella Perego Italiano e Storia
Cristina Luoni Inglese
Marzia Barbieri ITP Tecnologie dei processi di
produzione
* Cristiano Zuccotti Tecnologie dei processi di
produzione
* Mario Adamo Matematica
* Tiziana Santi Progettazione Multimediale,
Laboratori Tecnici
Francesca Picozzi ITP Laboratori Tecnici
Ilaria Bambini Organizzazione e Gestione dei
Processi Produttivi
Andrea Zanello Religione
Salvatore Racalbuto Scienze Motorie e Sportive
Lara Radaelli Sostegno
* Con l'asterisco sono contrassegnati i membri interni alla Commissione d’esame.
Gallarate, 15 maggio 2018
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Marina Bianchi
4
PROFILO PROFESSIONALE
DELL'INDIRIZZO DI STUDIO
TECNICO della GRAFICA e della COMUNICAZIONE
Il tecnico grafico è un professionista che opera nel settore della comunicazione, realizza diverse
tipologie di messaggi visivi per il settore grafico, può operare per l’editoria su stampa e/o digitale o
produrre messaggi pubblicitari, realizzare video o comunicazioni per il web.
Si tratta di una figura tecnica esperta nell’uso delle nuove tecnologie che conosce i nuovi linguaggi
della grafica e tutti gli aspetti tecnico - espressivi della comunicazione visiva legata sia alla
comunicazione veicolata dai mass media tradizionali, sia nata con lo sviluppo dei new media
digitali.
Le competenze professionali acquisite durante il percorso quinquennale permettono alla figura
professionale di risolvere tutte le problematiche tecniche ed operative che possono vincolare le
scelte creative legate alla produzione del messaggio. Il diplomato di questo indirizzo può essere
inserito in attività produttive legate alla grafica e alla comunicazione interpersonale e di massa
(aziende, agenzie di comunicazione – pubblicità – organizzazione eventi) può anche lavorare
come consulente o freelance; può inoltre proseguire la formazione con percorsi formativi post-
diploma o universitari. A conclusione del quinto anno di istruzione tecnica lo studente conseguirà,
come esito dell’esame di Stato conclusivo del corso di studi della scuola secondaria superiore, un
diploma quinquennale di Tecnico della grafica e della comunicazione.
CURRICOLO d’ISTITUTO
Il tecnico grafico è un professionista che progetta e sviluppa prodotti grafici e multimediali
utilizzando i software dedicati, in particolare il pacchetto professionale Adobe Creative Suite;
poiché il settore è in continua evoluzione, non vengono trascurati gli aspetti sperimentali che
portano ad utilizzare anche nuovi programmi open source.
Lo studente è in grado di intervenire in tutte le fasi della creazione di elementi visivi per la stampa,
l’editoria o per la pubblicazione digitale, integrando in un processo graduale di crescente
complessità i diversi strumenti di informatica funzionali allo sviluppo della comunicazione. L’alunno
sviluppa le specifiche competenze per lo sviluppo e la visualizzazione dei diversi prodotti
comunicativi, scegliendo le tecniche e le tecnologie, lo stile e il linguaggio necessario, i media e i
canali appropriati.
La formazione, che si articola su più livelli, coniugando conoscenze tecniche professionali con
discipline teoriche e metodologiche, tiene conto dell’aggiornamento continuo che caratterizza il
settore della comunicazione legata alle nuove tecnologie, sviluppando un approccio cross-mediale
5
che porta ad integrare i diversi linguaggi, dalla carta stampata al sito web, dalla fotografia al video,
sino alle nuove tecniche di progettazione 3D e di animazione (motion graphics),
Il percorso formativo, nell’ottica della flessibilità esplora differenti campi d’attuazione quali
Web/Audio-video; Cartotecnica/Packaging/Design; Illustrazione/Editoria /Publishing.
Il diplomato di questo indirizzo, in qualità di graphic e visual designer, si inserisce in diversi ambiti
professionali appartenenti al settore della grafica e della comunicazione; lavora in aziende, studi o
agenzie di comunicazione, pubblicitarie o web; può lavorare in ambito editoriale per testate
giornalistiche o case editrici; svolgere attività collegate all’organizzazione di eventi, meeting ed
esposizioni; può svolgere anche attività nell’industria dello spettacolo o lavorare in agenzie
multimediali ed occuparsi di video editing; inoltre ha la possibilità di proseguire il proprio percorso
formativo seguendo corsi post-diploma o universitari. A conclusione del quinto anno di istruzione
tecnica, lo studente consegue, come esito dell’Esame di Stato conclusivo del corso di studi della
secondaria superiore, un diploma quinquennale di Tecnico della Grafica e Comunicazione.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO
Dati oggettivi N° 27 studenti di cui:
N° 12 maschi;
N° 15 femmine;
N° 7 alunni con disturbi di apprendimento o Bisogni educativi speciali
per i quali verranno adottate in sede d’esame le medesime misure com-
pensative e dispensative previste nel Pdp agli atti nel fascicolo personale
e utilizzate durante l’anno anche in sede di verifica.
N° 1 alunno con PEI che segue una programmazione differenziata per
il quale si veda la relazione e la documentazione inserita nel fascicolo
personale.
Continuità didattica Docenti che sono rimasti stabili nella classe ed eventuali
inserimenti:
Prof.ssa Luoni (Inglese) dal 4°anno
Prof.ssa Perego (Italiano-Storia) dal 5° anno
Prof. Adamo (Matematica) dal 1° anno
Prof. Zuccotti (Tecnologie dei Processi di Produzione) dal 3° anno
Prof.ssa Santi (Progettazione Multimediale) dal 5° anno
Prof.ssa Santi (Laboratori Tecnici) dal 4° anno
Prof.ssa Picozzi (ITP Laboratori Tecnici) dal 5° anno
Prof.ssa Barbiero (ITP Tecnologie dei Processi di Produzione) da
gennaio del 5° anno
Prof. Racalbuto (Scienze Motorie e Sportive) dal 2° anno
6
Prof. Zanello (Religione) dal 5° anno
Prof.ssa Bambini (Organizzazione e Gestione dei processi produttivi) dal
5° anno
Prof.ssa Radaelli (Sostegno) dal 2° anno
Obiettivi misurabili La classe è formata dagli alunni della precedente 4AT, a cui si sono
aggiunte cinque alunne dalla 4C, smistata a causa di esiguità del
numero di alunni, e una studentessa proveniente da altra scuola ma
precedentemente iscritta al Falcone, durante l’anno un alunno si è
ritirato. Quattro alunni si sono aggiunti al terzo anno e due al secondo.
Durante gli anni si sono registrate bocciature il primo anno, due al
secondo, nessuna al terzo, una al quarto anno.
Descrizione A livello didattico alcuni alunni si sono dimostrati pienamente
collaborativi ed motivati, diversi hanno mostrato durante l’anno interesse
e partecipazione un po’ discontinui, il rendimento alterno di molti allievi è
stato specchio di un impegno non sempre assiduo.
Sotto il profilo della responsabilità nei confronti della scuola alcun alunni
si sono dimostrati costanti, altri hanno avuto bisogno di monitoraggio per
rispettare consegne e tempi di lavoro, altri non sono sempre stati
rispettosi.
Il cambio della docente di Italiano e Storia, ha inizialmente creato un po’
di destabilizzazione per alcuni alunni che hanno impiegato tempi più
lunghi ad abituarsi al nuovo stile didattico, rallentando l’esecuzione del
programma.
Sotto il punto di vista relazionale durante l’anno non si sono registrati
scontri tra i ragazzi e i nuovi ingressi sono stati ben accetti, tuttavia
durante gli anni si sono creati alcuni piccoli gruppi che non sempre
interagiscono spontaneamente con scopo collaborativo ma sanno
entrare in rapporto se l’insegnante crea l’occasione.
Se dal punto di vista didattico e relazionale la classe a scuola è apparsa
non sempre in linea con le aspettative, distinti sono stati invece i risultati
ottenuti dai ragazzi durante le esperienze di stage effettuate questo e
negli anni passati. Per la maggior parte di loro i tutor aziendali hanno
registrato impegno e responsabilità e competenze in linea con il
percorso di studi.
Alcuni alunni hanno registrato numeri elevati di ingressi in ritardo ed
uscite anticipate e frequenza irregolare.
Va infine sottolineato che diversi alunni coltivano interessi extrascolastici
7
che in taluni casi hanno ricadute positive sulle competenze legate al
profilo in uscita.
Esiti obiettivi
cognitivi
La classe ha in generale acquisito le competenze che il C.d.C. aveva
individuato nella programmazione di inizio anno.
Sono stati conseguiti parte degli obiettivi cognitivi disciplinari e il
rendimento per parte della classe è stato alterno.
Parte della classe è stata in grado di gestire in modo autonomo e
funzionale il carico scolastico, tuttavia il metodo di studio di alcuni alunni
ha peccato nell’organizzazione.
Comunicazione Il dialogo con gli studenti è stato costante e la classe si dimostrata
disposta a collaborare con le proposte dei docenti. I rapporti sono stati
sereni e tendenzialmente gli studenti si sono dimostrati rispettosi delle
regole, corretti anche tra loro, ma non sempre solidali. I colloqui con le
famiglie che ne hanno fatto richiesta, o nei casi in cui fossero insorte
necessità di contatto, si sono sempre svolti in clima di serenità con
condivisione degli intenti educativi.
Non ci sono stati provvedimenti disciplinari degni di nota.
Obiettivi formativi e
comportamentali
Rispetto delle norme del patto di corresponsabilità
Sviluppo e potenziamento del senso di responsabilità
Sviluppo della partecipazione alla vita della classe e della scuola,
Incremento della capacità relazionale con pari e compagni
Conoscenza dei propri diritti e doveri
Sviluppo della capacità progettuale e decisionale
Potenziamento dell’autonomia
Modalità di lavoro Lezioni frontali, uso del libro di testo, mappe e schemi, lavori di gruppo,
verifiche, didattica laboratoriale, discussione guidata, lezione partecipata
Strumenti di verifica Orali, scritti, pratici/operativi
La valutazione tiene conto di conoscenze/competenze e abilità
Metodologie di
recupero
Recupero curricolare in itinere
Sportelli didattici: alcuni ragazzi hanno frequentato lo sportello di
matematica
Attività di
potenziamento
Ove possibile si è cercato di esaudire le necessità di potenziamento del
gruppo alto, con approfondimenti di vario tipo
Profitto medio della
classe
Più che sufficiente
8
SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO
(ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO)
Area curricolare obbligatoria
Materie Numero di ore previste N° ore svolte al 15/05
Italiano 132 105
Storia 66 60
Inglese 99 90
Matematica 99 86
Progettazione Multimediale 132 106
Laboratori tecnici 198 172
Tecnologia processi di produzione 99 80
Org. dei processi di produzione 132 98
Scienze Motorie 66 60
Religione 33 25
Totali 1056
INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE NELL’A.S. 2017/2018
Oltre alla quotidiana attività didattica, la classe ha partecipato nel corso dell'anno alle seguenti
iniziative:
1) Progetto legalità: Seminario di formazione “Educare alla cittadinanza contro le Mafie”, 5
marzo 2018, presso il Teatro delle Arti di Gallarate;
2) Progetto: “Il quotidiano in classe”
3) Progetto pari opportunità: partecipazione volontaria degli allievi appartenenti al gruppo
4) CLIL nella disciplina di Tecnologie dei Processi di Produzione (6 ore)
5) Cineforum storico: partecipazione volontaria di alcuni alunni
9
ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Come previsto dal progetto triennale d’istituto, le esperienze condotte a partire dalla classe III,
prevedono complessivamente 400 ore di attività
Di seguito, vengono forniti i dati relativi alle attività svolte nel triennio conclusivo:
Competenze acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza indirizzo Tecnico grafico e
comunicazione:
1) Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento
2) Documentare le attività svolte secondo le procedure previste, segnalando i problemi
riscontrati e soluzioni individuate
3) Programmare ed eseguire le operazioni inerenti le diverse fasi dei processi di produzione
4) Progettare e gestire la comunicazione grafica e multimediale attraverso l’uso di diversi
supporti
5) Progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali,
scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche di produzione
6) Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione multimediale anche con riferimento alle
strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
7) Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare
Abilità acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza:
1) Utilizzare strumenti e tecniche specifiche per realizzare elaborati di grafica multimediali;
2) Utilizzare software specifici di impaginazione, trattamento immagine, animazione 2D e 3D e
web (pacchetto Adobe CC);
3) Realizzare file in funzione dell’output;
4) Applicare tecniche di comunicazione visiva;
5) Consultare strumenti specifici (testi, cataloghi, riviste di settore, banche dati, librerie di
immagini, risorse online)
6) Saper approntare gli strumenti necessari alla realizzazione del prodotto.
Competenze e abilità trasversali acquisite:
1) Saper rapportarsi con le persone;
2) Saper rispettare le scadenze di lavoro;
3) Saper rispettare orari e impegni.
10
In aggiunta all’alternanza in azienda o in collaborazione con l'Agenzia Grafica interna, alcuni
studenti hanno partecipato a:
- Concorsi grafici-video;
- Progetto Stazione Aperta;
-Easy Book
-Collaborazione nell’organizzazione degli Open Day dell’istituto
- Tutoring nelle attività di studio tra pari
- Progetto cineforum
Proposte e formazione comuni a tutti i corsi:
- Formazione INAIL con certificazione finale: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.lgs 81/2008
(12 h classe II)
- Progetto “Maga” in collaborazione con il museo d'arte di Gallarate (12 ore sia in terza , 9 in
quarta)
- Stage linguistici: partecipazione volontari di alcuni alunni
Attività di orientamento post-diploma (Anno sc. 2016 – 2017 classe IV):
DATA ATTIVITÀ ENTE
Autunno 2017
VII SALONE
ORIENTAMENTO
VARESE
Partecipazione volontaria
di un alunno
INFORMA LAVORO VARESE
c/o Scuola VIDOLETTI di Varese
via Manin,3
Attività di orientamento post-diploma (classe V):
2017
Incontro Social Media Marketing
Dott. Andrea Albanese
Sala conferenze
11
Durante l’autunno 2018 sono stati programmati degli incontri con InformaLAVORO di Varese per
la presentazione di alcuni corsi/ Università nell’ambito dell’offerta post diploma rivolta alle classi 5°
indirizzo Grafico e Fotografico. Solo alcuni studenti della classe hanno partecipato ad alcuni
incontri recandosi in autonomia presso lo Spazio Giovani di Varese. Di seguito le date alle quali
hanno partecipato suddetti alunni della classe.
DATA ATENEO E TITOLO INCONTRO
VENERDI’
10
NOVEMBRE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
“Orientamento universitario: conoscere e valutare per scegliere”
LUNEDI’
13
NOVEMBRE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO
“ La Statale incontra gli studenti”
L’incontro si svolgerà presso il Salone Estense
Via Sacco n.5, sede del Municipio, VARESE
MERCOLEDI’
22
NOVEMBRE
POLITECNICO DI MILANO
“ Architettura, Design e Ingegneria: riflessioni di orientamento”
L’incontro si svolgerà presso il Salone Estense
Via Sacco n.5, sede del Municipio, VARESE
CONTENUTI E METODI DELL’AZIONE DIDATTICA
Per quanto riguarda gli obiettivi ed i contenuti dell'attività didattica, nonché le metodologie e gli
strumenti adottati nelle singole discipline, comprese le attività da svolgere nel periodo tra la
redazione del presente documento ed il termine delle lezioni, si vedano le relazioni disciplinari
allegate al documento stesso.
12
SIMULAZIONI PROVE D'ESAME
Nel corso dell'anno sono state svolte le seguenti simulazioni riferite alle diverse prove d'esame:
Prima sessione di simulazioni
Prima prova: data 1 dicembre 2017
Sono state somministrate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D)
Seconda prova: data 23 Febbraio 2018
Terza prova: data 19 Febbraio 2018
La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di
righe (= tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (= tipologia C)
Materie coinvolte: Storia, Inglese, e Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi;
Tecnologia dei Processi di Produzione
Seconda sessione di simulazioni
Prima prova: data 20 Aprile 2018
Sono state effettuate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D)
Seconda prova: data 19 Aprile 2018
Terza prova: data 21 Aprile 2018
La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di
righe (=tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (=tipologia C)
Materie coinvolte: Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi, Inglese, Tecnologia dei
Processi di Produzione e Matematica
13
1-CONSUNTIVI ATTIVITÁ DISCIPLINARI
PROGRAMMI SVOLTI a cura dei Docenti
Sottoscritti dai Rappresentanti degli studenti
14
DISCIPLINA: ITALIANO
Docente: Prof Perego Donatella
Libro di Testo: P. Cataldi, E. Angioloni, S. Panichi La competenza letteraria,
Palumbo ed.
Ore di lezione al
15.05.2018
105
Breve profilo didattico
della classe
La classe inizialmente ha incontrato qualche difficoltà legata alla
sostituzione della docente dei primi quattro anni del percorso: la
diversa metodologia ha comportato difficoltà che sono state
superate poi dalla maggior parte degli studenti. Un ristretto
numero di alunni si è impegnato, partecipando al lavoro in modo
attivo e propositivo. Altri sono stati meno costanti, ottenendo
comunque valutazioni sufficienti. Un ultimo gruppo, infine, si è
mostrato interessato e coinvolto in pochi casi. Per diversi studenti
la frequenza non è stata regolare.
Obiettivi didattici
Sono state per lo più acquisite le competenze e le abilità previste
per la disciplina all’interno del curricolo disciplinare
Gli studenti che hanno partecipato attivamente, hanno conseguito
un discreto livello di conoscenze, di capacità di rielaborazione e di
esposizione.
Diversi alunni utilizzano un metodo di studio non del tutto
adeguato perchè ancora mnemonico, poco funzionale alle attività
proposte e necessitano di precise indicazioni.
La maggior parte degli studenti è comunque in grado di analizzare
i testi narrativi e poetici proposti durante l'anno nei loro contenuti
fondamentali.
Alcuni possiedono una maggiore padronanza lessicale e sono in
grado di costruire discorsi organizzati, altri, anche se meno abili,
riescono comunque ad esporre in modo ordinato e
sufficientemente preciso.
La produzione scritta non risulta sempre adeguata alle
competenze richieste per lo svolgimento dell'esame di stato:
spesso ci si accontenta dell'esposizione di idee superficiali, non
adeguatamente organizzate in funzione di una tesi e in diversi casi
sono presenti lacune nell'uso di un lessico preciso, dell'ortografia e
15
della sintassi.
Il profitto è mediamente sufficiente. Gli alunni poco partecipi e
motivati hanno conseguito solo (e diversi di loro parzialmente) gli
obiettivi minimi.
Metodi
Il metodo di insegnamento ha privilegiato la centralità
dell'apprendimento dello studente mirato al progressivo
conseguimento delle competenze declinate in abilità e
conoscenze.
Sono state utilizzate le seguenti tipologie di lezione:
- Presentazione schematica a cura del docente, soprattutto in
occasione dell'introduzione a movimenti ed autori
- Lezione interattiva o lavoro di gruppo in occasione della lettura
diretta dei testi e dell’ analisi e decodifica
- Pratica organizzata dell'esposizione orale, della lettura e della
produzione scritta
Strumenti
Libro di testo
Giornali
Sussidi audiovisivi
Internet
Attività di recupero: In itinere
Contenuti
MODULO 1 -
Il vero nel romanzo della
seconda metà
dell’Ottocento
Positivismo, Naturalismo, Verismo
Auguste Comte – Gli stadi della conoscenza umana
Giovanni Verga - biografia, opere
Vita dei campi – Rosso Malpelo – Fantasticheria – prefazione
Amante di Gramigna
I Malavoglia – prefazione – incipit: la famiglia Toscano – l’addio di
‘Ntoni
Novelle rusticane
Mastro-don Gesualdo (cenni)
MODULO 2 -
Il Simbolismo poetico
e la narrativa decadente
Il contesto storico: la seconda metà dell'Ottocento
La crisi del razionalismo, il Decadentismo
La nascita della poesia moderna
I fiori del male di Baudelaire – i poeti maledetti (cenni)
La poesia in Italia
Il superuomo
D’Annunzio – la vita come un’opera d’arte – poetica
16
Le laudi – Alcyone – La sera fiesolana
Pascoli - biografia, opere, poetica
La poetica del fanciullino
Il fanciullino: passo riportato dal testo in uso
Myricae – Novembre – Temporale – Il tuono – Lavandare – X
Agosto
Canti di Castelvecchio – La mia sera – Il gelsomino notturno
Le Avanguardie storiche (cenni) – Il Futurismo
MODULO 3 -
Il romanzo
del Novecento
Il contesto storico: la seconda metà dell'Ottocento e i primi due
decenni del Novecento
Il nuovo romanzo psicologico di fine Ottocento
Il romanzo sperimentale d'inizio Novecento
Svevo - biografia, opere, poetica, La coscienza di Zeno – La vita è
una malattia
Pirandello - biografia, opere, poetica, il teatro (esclusa ultima
fase)
L'umorismo - passo riportato dal testo in uso
Novelle per un anno – Il treno ha fischiato, La patente
Il fu Mattia Pascal – Premessa II – In giro per Milano -La
lanterninosofia
Uno, nessuno centomila - cenni
Maschere nude –Così è (se vi pare) – temi -trama, visione della
parte conclusiva della rappresentazione teatrale e lettura ultima
scena
-Sei personaggi in cerca d'autore – temi, trama e lettura ultima
scena
MODULO 4 -
Nuove frontiere della
poesia
I caratteri della poesia novecentesca
Le linee di sviluppo
Ungaretti - biografia, opere, poetica
L’allegria - Il porto sepolto – I fiumi – San Martino del Carso –
Veglia – Fratelli – Allegria di naufragi
Sentimento del tempo – Mio fiume anche tu (solo alcuni versi a
titolo esemplificativo)
L'ermetismo
Quasimodo - biografia, opere, poetica
Erato e Apollion – Ed è subito sera
Giorno dopo giorno – Alle fronde dei salici
Montale - biografia, opere, poetica
17
Ossi di seppia – Non chiederci la parola – Spesso il male di vivere
ho incontrato
LABORATORIO DI
SCRITTURA E
PRODUZIONE
Verso l’esame di stato: Tipologia A, B, C, D
Progettazione testi multimediali
VERIFICHE E
VALUTAZIONI
Orali, scritte (tipologie prima prova, analisi del testo, semi
strutturate)
CRITERI
DI VALUTAZIONE
Per ciascun descrittore di abilità testato nelle diverse prove si
attribuisce una valutazione articolata in 4 livelli.
I livelli sono fasce di prestazione: l’indicazione della
corrispondenza con il voto, dunque, non è da intendersi in modo
meccanico, ma come risultato di un attento e più articolato
processo di valutazione.
Il voto viene attribuito in decimi.
Il voto finale viene attribuito alla fine di un periodo di osservazioni
e di prove eterogenee.
I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………...
18
DISCIPLINA: STORIA
Docente: Prof Perego Donatella
Libro di Testo: Brancati, Pagliarani, Voci della storia e dell'attualità, la Nuova Italia
Ore di lezione al
15.05.2018
60
Breve profilo
didattico della
classe
La maggior parte degli studenti ha dimostrato interesse e ha partecipato
attivamente alle lezioni, altre hanno avuto bisogno di costanti e continue
sollecitazioni; anche l'impegno non è stato per tutti costante e, in diversi
casi, troppo legato ai momenti di verifica.
Obiettivi didattici Le conoscenze e le abilità richieste per poter sostenere l'esame di Stato
sono state acquisite con un profitto medio sufficiente. Alcuni alunni si
sono distinti per la capacità di fare collegamenti e di approfondire le
tematiche proposte, mentre altri, che incontrano ancora qualche difficoltà
nel formulare collegamenti, compensano questa carenza con uno studio
mnemonico.
Purtroppo è presente un discreto numero di studenti con una
preparazione lacunosa, a volte resa più evidente da difficoltà ad esporre
in modo ordinato e coerente e/o carenze nella rielaborazione.
Metodi
Il metodo di insegnamento ha privilegiato la centralità dell'apprendimento
dello studente e ha mirato al progressivo conseguimento delle
competenze declinate in abilità e conoscenze.
Gli studenti sono stati stimolati ad avere un ruolo attivo nella costruzione
del sapere storico, inteso come capacità di osservare, valutare e
confrontare i fatti storici in una dimensione diacronica e sincronica.
Sono stati utilizzati sia il lavoro di gruppo che la classe rovesciata
Strumenti
Libro di testo
Giornali
Sussidi audiovisivi
Internet
Attività di
recupero: In itinere
Contenuti
MODULO 1
L’età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale
L'imperialismo e le relazioni internazionali
Gli stati europei all'inizio del Novecento, la polveriera balcanica
19
L'Italia di Giolitti (sintesi)
La prima guerra mondiale
Il genocidio degli Armeni
Le condizioni di pace
MODULO 2
L’età dei totalitarismi
La rivoluzione russa, lo stalinismo
Le difficoltà economiche e sociali dopo il conflitto in Italia
La questione fiumana, il biennio rosso
Il fascismo movimento, L'avvento del fascismo
La fase “legalitaria”, il delitto Matteotti
Il fascismo regime: leggi fascistissime e repressione
La politica economica del regime fascista
La crisi del '29, il New Deal
L'impero, i Patti lateranensi, la propaganda, la riforma della scuola
Le condizioni della Germania dopo la Grande guerra
Hitler e l'ideologia nazista
Le ripercussioni della crisi del '29
Hitler al potere
I motivi del consenso
La persecuzione degli Ebrei in Germania e in Italia
Il concetto di totalitarismo
Il totalitarismo imperfetto
Totalitarismi a confronto
I fascismi in Europa (cenni)
L'impero militare in Giappone (cenni)
MODULO 3
La seconda guerra mondiale
Caratteristiche, cause, inizio
L'intervento dell'Italia e la guerra parallela
L'andamento della guerra
Lo sbarco in Sicilia e l'Italia divisa
Le resistenze
La liberazione e la fine della guerra
Il processo di Norimberga, i principi di Norimberga
MODULO 4
L'Italia repubblicana e l'Europa dopo la Seconda guerra mondiale
(cenni)
Il referendum istituzionale
La Costituzione
20
VERIFICHE
E VALUTAZIONI
Orali, scritte
CRITERI
DI VALUTAZIONE
Le prove, orali e scritte, vengono valutate in base agli indicatori di
competenza.
Il voto viene attribuito in decimi.
Il voto finale viene attribuito alla fine di un periodo di osservazioni e di
prove eterogenee.
I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE
………………………………………………….
...................................................................
…………………………………………………
21
DISCIPLINA: INGLESE
Docente: Prof Cristina Luoni
Libro di Testo:
- P. Gherardelli, E. Wiley Harrison , New in Design , ed. Hoepli
- M. Bartram, R. Walton, Venture 2, ed. Oxford
Ore di lezione effettuate al
15.05.2018
90 ore
Breve profilo didattico della
classe
Nel corso dell’anno scolastico la maggioranza della classe non
ha mostrato impegno e interesse costanti, sia durante le lezioni
che nello svolgere i compiti assegnati per casa. La frequenza
alle lezioni, soprattutto da parte di alcuni, decisamente
irregolare, unitamente a quanto rilevato in precedenza, non ha
permesso che si instaurasse un clima collaborativo e di reale
volontà ad apprendere che sono alla base di un proficuo lavoro
educativo. Ad eccezione di un piccolo gruppo di studenti, che si
è comunque distinto per i risultati buoni, la maggior parte della
classe ha raggiunto gli obiettivi in modo sufficiente dato lo
studio superficiale e mnemonico.
Obiettivi didattici realizzati
Gli studenti sono in grado di:
Padroneggiare la lingua straniera per i principali
scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi setto-
riali relativi ai percorsi di studio, per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali.
Comprendere idee principali, dettagli e punto di
vista in testi scritti relativamente complessi, ri-
guardanti argomenti di attualità, di studio e di la-
voro.
Comprendere idee principali, dettagli e punto di
vista in testi orali in lingua standard, riguardanti
argomenti noti di attualità, di studio e di lavoro.
Produrre, nella forma scritta e orale, relazioni,
sintesi e commenti coerenti e coesi, su espe-
rienze, processi e situazioni relativi al settore d’
22
indirizzo.
Esprimere e argomentare le proprie opinioni con
relativa spontaneità nell’ interazione anche con
madrelingua, su argomenti generali, di studio o
di lavoro.
In modo sufficientemente corretto nella maggior parte
dei casi, mentre solo alcuni hanno ottenuto risultati
buoni.
Metodi
Approccio comunicativo, lezione frontale, lezione partecipata,
intervento del docente madrelingua ( 15 ore), lavori di gruppo,
role-play, brainstorming, discussione guidata, ascolto e visione
di testi in lingua, esercizi on line in laboratorio linguistico, peer
education.
Strumenti
Libri di testo, fotocopie, lettore CD, videoproiettore, video on
line.
Attività di recupero:
In itinere.
Contenuti
Technical English (In Design)
MODULO T. E. 1 -
Illustration and design
Comic Books and Graphic Novels (p. 119)
About Manga (p. 121)
Tattoo Art (p. 122)
Corneal Tattoos (p. 123)
Children’s Books and Illustrations (p. 124)
Pop-up Books (p. 127)
Ogni studente ha svolto una ricerca riguardante un illustratore a
propria scelta e l’ha esposta alla classe seguendo quanto
indicato in:
How to Make an Oral Presentation (p. 181)
MODULO T. E. 2 -
Audio-visual
What is a Storyboard? Shooting Board vs Client Board (p.131)
Early Storyboards (p. 132)
An Interview with the Makers of the Animated Film: “Brave” (p.
133)
Working on a School Video (p. 136)
23
MODULO T. E. 3 –
A look at art history
The Poster as a Form of Art: Jules Chéret and Henri de
Toulouse-Lautrec; Art Nouveau (scheda)
Pop Art (scheda)
Analysing two paintings: “Ophelia” by J.E. Millais and “Three
musicians” by P. Picasso (p. 147)
Eccentric Artists (p. 149)
Work in Progress: from Sketch to Painting (p. 150)
MODULO T.E. 4 –
Market and Design
The Right Style for the Market (p. 155)
Mass-Market Style (p. 157)
The Art of Self Promotion (p. 160)
MODULO T.E. 5 –
Online Design
Web Design (p. 165)
Mobile Web Design (p. 168)
Social Network Design (p. 170)
MODULO T. E. 6
How to promote yourself
How to write a CV: Europass form (scheda)
The cover letter (scheda)
Job Interview (scheda)
Language Skills and
Grammar (Venture 2)
MODULO 1
Grammar revision
Passive forms: present and past
1st, 2nd and 3rd conditionals; wish
MODULO 2
Global disasters
Reported speech, reported questions
Tell vs say
MODULO 3
Business success
Passive forms: all tenses.
VERIFICHE e VALUTAZIONI
Sono state effettuate due prove scritte e due orali per ciascun
quadrimestre. Quanto a quelle scritte, due hanno ricalcato la
tipologia dell’Esame di Stato (tipologia mista B-C), le altre si
sono incentrate sulla comprensione e produzione scritta e gli
aspetti morfosintattici della lingua. Sono state inoltre effettuate
prove orali relative ai contenuti tecnici.
CRITERI di VALUTAZIONE
Per le prove orali si sono considerati i seguenti elementi:
-capacità di comprendere le richieste in lingua
-conoscenza dei contenuti e del lessico tecnico specifico
24
-efficacia comunicativa e capacità di rielaborazione personale.
Nelle prove scritte si sono valutati:
-conoscenza dei contenuti e loro organizzazione
-aderenza alle richieste formulate nella traccia
-correttezza grammaticale e lessicale
-efficacia comunicativa e capacità di rielaborazione
I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE
…………………………………………..
………………………………
…………………………………………..
25
DISCIPLINA: MATEMATICA
Docente: Prof.
Mario Adamo
Libro di Testo:
P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni – Lineamenti.Math- Ghisetti e
Corvi – Vol.4 e Vol.5
Ore di lezione effettuate al
15.05.201
86
Breve profilo didattico della
classe
Gli alunni hanno dimostrato una motivazione non sempre
sufficiente nell’apprendimento. Non sempre disponibili al dialogo
educativo, e non sempre autonomi dal punto di vista operativo. La
partecipazione alle attività proposte è stata soddisfacente solo per
una parte della classe. Le abilità conseguite risultano nel
complesso sufficienti e in alcuni casi più che soddisfacenti, altri
non sufficienti.
Obiettivi didattici realizzati In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti
i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Gli alunni conoscono i principi, i concetti, i termini, le regole, le
procedure, i metodi, le tecniche fondamentali e più importanti
dell'Analisi (o Calcolo) differenziale ed integrale che riguardano i
seguenti moduli (v. Contenuti):
Grafici ed equazioni delle funzioni notevoli
Derivata di una funzione: definizione, interpretazione
geometrica, proprietà e calcolo.
Le primitive di una funzione
Integrazione indefinita delle funzioni
Integrali definiti
Calcolo di aree
Integrazione per parti
ABILITA’
Gli alunni :
sanno tracciare il grafico di funzioni notevoli
sanno calcolare le derivate delle funzioni semplici, com-
poste e inverse
26
sanno ricavare le primitive delle funzioni elementari par-
tendo dalla conoscenza delle derivate fondamentali;
sanno applicare le regole di integrazione per calcolare
l’integrale indefinito
sanno calcolare l’integrale definito di una funzione
continua;
sanno applicare il calcolo integrale per il calcolo di
particolari aree
COMPETENZE:
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica
per organizzare e valutare informazioni qualitative e quan-
titative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti
algoritmici per affrontare semplici situazioni
problematiche, proponendo opportune soluzioni.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nell’attività di
studio, ricerca e approfondimento disciplinare
Metodi
Gli argomenti sono stati trattati inizialmente attraverso lezioni
frontali, aperte agli interventi individuali, per fornire agli allievi una
visione organica dell’argomento proposto, schematizzando i
concetti più complessi, al fine di consolidare la formazione di un
percorso mentale ed espositivo logico e deduttivo.
Successivamente, al fine di acquisire e consolidare le
conoscenze, le competenze e le capacità, sono stati risolti
numerosi esercizi graduati in difficoltà, svolti sempre in modo
ragionato e sostenuti dalla comprensione delle procedure da
seguire.
Strumenti
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici:
testi in adozione
appunti, sintesi, materiale multimediale, schemi e schede
di lavoro
Durante le prove scritte gli studenti hanno potuto avvalersi
dell’ausilio di una calcolatrice non programmabile.
Attività di recupero:
Recupero in itinere.
Nel primo quadrimestre largo spazio è stato dedicato in itinere sia
27
al recupero dei prerequisiti fondamentali per poter affrontare il
percorso didattico in modo adeguato e sia allo svolgimento e
correzione di esercizi di graduale difficoltà. Nel secondo
quadrimestre il recupero è stato effettuato in itinere.
Contenuti
MODULO 1
REVISIONE/RIPASSO
FUNZIONI NOTEVOLI E
CALCOLO DERIVATE
Definizione di funzione. Grafici di funzioni notevoli (Grafici delle
funzioni razionali di primo e secondo grado, delle funzioni
trascendenti). Definizione di rapporto incrementale e di derivata di
una funzione. Significato geometrico della derivata. Derivata di
una funzione in un punto. Teoremi sul calcolo delle derivate (solo
enunciato): derivata del prodotto di una costante per una
funzione, derivata della somma algebrica di funzioni, derivata del
prodotto di funzioni, derivata della potenza di una funzione,
derivata del quoziente di due funzioni. Derivate fondamentali.
Derivata delle funzioni composte. Derivata delle funzioni inverse.
Derivate di ordine superiore.
MODULO 2
INTEGRALE INDEFINITO
Definizione di primitiva. Definizione di integrale indefinito.
Linearità dell’integrale indefinito: I. della somma di due funzioni
continue; I. del prodotto di una costante per una funzione
continua; I. della combinazione lineare di funzioni continue.
Integrazioni immediate: Integrale di x elevato a esponente reale; I.
della funzione esponenziale; I. delle funzioni goniometriche; I.
delle funzioni le cui primitive sono le funzioni inverse circolari;
integrale delle funzioni la cui primitiva è una funzione composta.
Integrazione per decomposizione.
Integrazione per parti.
Integrazione di funzioni razionali. Integrazione delle funzioni fratte:
(divisione tra polinomi; il numeratore è la derivata del denominato-
re; il denominatore è di 1° grado; il denominatore è di 2° grado: 3
casi: 0 e 0 ,0 ).
Integrazione per parti.
MODULO 3
INTEGRALE DEFINITO
Area del trapezoide e definizione di integrale definito di una
funzione continua. Proprietà degli integrali definiti: additività dell’ I.
d. rispetto al dominio di integrazione; I. d. della somma di funzioni
continue; I. d. del prodotto di una costante per una funzione
continua; I. d. della combinazione lineare di funzioni. Calcolo
28
dell’I. d. Teorema della media (senza dimostrazione); Il valor
medio;
MODULO 4
CALCOLO DI AREE
Area della superficie compresa fra il grafico di una funzione
negativa e l’asse x; la funzione è in parte positiva o nulla e in
parte negativa; area della superficie delimitata da due funzioni.
VERIFICHE e VALUTAZIONI
Le verifiche effettuate durante l’anno scolastico si sono basate su
prove scritte, orali, strutturate con riferimento particolare alle
tipologie previste dall’Esame di Stato.
È stata effettuata una simulazione della terza prova nella quale è
stata adottata la seguente tipologia mista:
- 5 Quesiti a risposta multipla
- 2 Quesiti a risposta aperta
La griglia di correzione e le prove di simulazione sono allegate al
Documento.
CRITERI di VALUTAZIONE
Gli studenti sono stati valutati considerando il livello di
conoscenze, competenze e capacità raggiunto, la correttezza nel
calcolo e l’uso appropriato del linguaggio specifico della disciplina.
Nella valutazione finale si è tenuto conto anche dei seguenti
elementi: progressione rispetto alla situazione di partenza;
impegno, interesse e partecipazione all’attività didattica.
I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE
………………………………………………….
...................................................................
…………………………………………………..
29
DISCIPLINA: PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE
Docente: Prof Santi Tiziana
Libro di Testo: Federle G. - Stefani C., Gli occhi del grafico, Discipline
grafiche, Vol 5 anno, Clitt
Ore di lezione effettuate al
15.05.201
106
Breve profilo didattico della
classe
L’insegnamento assegnato a partire dall’ultimo anno di corso si
è focalizzato fin da subito nel recepire le esigenze in termini di
esperienze ed acquisizioni pregresse, di stili e di ritmi di
apprendimento, di disponibilità nei confronti delle nuove
proposte, tra competenze di base grafico progettuali
necessarie per l’acquisizione degli apprendimenti successivi di
perfezionamento ed obiettivi terminali da raggiungere,
favorendo apprendimenti in grado di stimolare autonomia e
flessibilità cognitiva, per meglio affrontare le nuove sfide in
continua evoluzione previste dal profilo dell'indirizzo tecnico-
tecnologico della grafica e della comunicazione, tali da
consentire l'inserimento e il dialogo con le diverse realtà del
mondo professionale.
Nel complesso la classe ha dimostrato una propensione ad
apprendere e una partecipazione al dialogo educativo, anche
se non sempre costante e a volte da sollecitare in particolare
nel rispetto delle procedure, che ha favorito il raggiungimento
degli obiettivi in modo più che soddisfacente e in taluni casi è
emersa una spiccata attitudine creativa e proattiva anche
extrascolastica.
Obiettivi didattici realizzati
(in termini di conoscenze ,
capacità)
Progettare e realizzare prodotti di comunicazione grafici e
multimediali fruibili attraverso differenti canali online ed offline,
in relazione ai contesti di fruizione e alle tecniche di
produzione. Utilizzare pacchetti informatici dedicati.
Programmare, organizzare, ed eseguire le diverse fasi del
processo progettuale.
30
Metodi
Lezioni frontali e videopresentazioni. Esercitazioni tecnico-
pratiche individuali, a coppie, in gruppo. Utilizzo di tecniche di
rappresentazione e tecnologie informatiche mediante
applicativi dedicati. Mappe concettuali. Lezioni partecipate.
Problem solving. Cooperative learning. Partecipazione a
contest esterni, anche multidisciplinari.
Strumenti
Disegno tecnico e professionale a mano libera. Computer in
ambiente Mac e software dedicati, piattaforme Internet e
condivisione, strumenti di acquisizione di immagini digitali,
video-proiettore,
Attività di recupero:
Recupero e potenziamento in itinere.
Contenuti
MODULO 1 - Il contesto e gli elementi meta progettuali
Il percorso e la metodologia progettuale dal brief, alla copy
strategy, ai format
MODULO 2 - La campagna pubblicitaria e la crossmedialità
Lo sviluppo di prodotti della comunicazione pubblicitaria inte-
grata e cross mediale
MODULO 3 - Il packaging design
Il progetto di prodotto bi-tridimensionale
MODULO 4 - I principi del web design
L’evoluzione del web e le nuove tendenze dell’HTML5 e CSS3
MODULO INTEGRATIVO -
Materiali per la
comunicazione istituzionale
Dal logo ai formati grafici per eventi
MODULO
INTERDISCIPLINARE -
La promozione personale
L’intervista di lavoro
VERIFICHE e VALUTAZIONI Verifiche formative finalizzate alla valutazione delle
competenze, dell’autonomia e della responsabilità e, verifiche
sommative al termine delle Unità Didattiche svolte attraverso
prove pratiche e scritte, inerenti la parte teorica della disciplina.
Simulazioni di seconda prova.
31
CRITERI di VALUTAZIONE
La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove,
dell'acquisizione di capacità competenze e abilità, della
completezza e della puntualità nella consegna degli elaborati,
del rispetto delle regole, dell'applicazione della metodologia
progettuale e del rispetto delle fasi di lavoro, del grado di
correttezza nell'utilizzo di strumenti adeguati, dei progressi
ottenuti rispetto al livello di partenza, della partecipazione al
dialogo educativo e dell’impegno dimostrati, del grado di
autonomia e consapevolezza del ruolo raggiunti, dalla capacità
di effettuare raccordi interdisciplinari.
I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE
………………………………………………….
...................................................................
…………………………………………………..
.
32
DISCIPLINA: LABORATORI TECNICI
Docente: Prof.ssa
ITP:
Santi Tiziana
Picozzi Francesca
Libro di Testo: Federle G. - Stefani C., Gli strumenti del grafico, Laboratorio
grafico, dal quarto anno, Clitt
Ore di lezione effettuate al
15.05.201
172
Breve profilo didattico della
classe
La classe è stata assegnata alla docenza dal quarto anno di
corso e si è presentata fin da subito disomogenea sia per stili
di apprendimento sia le competenze di base e l’obiettivo
principale dell’insegnamento sul piano operativo è stato quello
di esigere il raggiungimento della totalità delle competenze
specifiche previste dal curricolo. Anche se volte sono emerse
difficoltà, si è optato per un criterio non di esclusione,
considerando quale soglia di riuscita la media delle prestazioni
riferita all’insieme delle competenze previste dal profilo
formativo in uscita.
La classe ha affrontato i diversi compiti dimostrando un
interesse e impegno crescente, migliorando la consapevolezza
sul piano operativo, in particolare modo se guidati, e
raggiungendo livelli più che sufficienti e talvolta discreti,
conseguendo competenze di base nell’utilizzo degli strumenti e
degli applicativi dedicati, rispondendo all’esigenza di
raggiungere soglie di riuscita minime per alcuni soggetti e
valutazioni più elevate per altri.
Obiettivi didattici realizzati (in
termini di conoscenze,
competenze, capacità)
Essere in grado di realizzare prodotti di comunicazione fruibili
attraverso differenti canali e l’uso di diversi supporti,
scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e
alle tecniche di produzione.
Conoscere e saper utilizzare pacchetti informatici dedicati.
Gestire processi secondo le metodologie e le procedure
previste dai sistemi aziendali, anche di gestione della qualità e
della sicurezza.
33
Metodi
Esercitazioni individuali, a coppie, in gruppo, mediante l’utilizzo
di tecnologie informatiche e applicativi dedicati.
Lezioni partecipate. Problem solving. Partecipazione a contest
esterni, anche multidisciplinari.
Strumenti
Computer in ambiente Mac e software dedicati, piattaforme
Internet e condivisione, strumenti di acquisizione di immagini
digitali, video-proiettore. Stampante digitale.
Attività di recupero:
Recupero e potenziamento in itinere.
Contenuti
MODULO 1 -
La comunicazione aziendale
integrata tra grafica e
multimedialità:
L’identità visiva e la comunicazione multicanale
MODULO 2 -
La produzione crossmediale
e social:
La comunicazione online dalla display alla social advertising.
MODULO 3 -
La grafica editoriale La realizzazione di un impaginato editoriale in tutte le parti
MODULO 4 -
La presentazione del prodotto
Lo sviluppo di un mock-up tridimensionale dalla fustella
MODULO 5 -
Il webdesign:
La costruzione di un sito web dalla struttura all’interfaccia
grafica
MODULO INTEGRATIVO -
Materiali per la
comunicazione istituzionale
Dal logo ai formati grafici per eventi
MODULO
INTERDISCIPLINARE -
La promozione personale
Il portfolio
34
VERIFICHE e VALUTAZIONI Verifiche formative finalizzate alla valutazione delle
competenze, dell’autonomia e della responsabilità e, verifiche
sommative al termine delle Unità Didattiche svolte attraverso
prove pratiche e scritte, inerenti la parte teorica della disciplina.
CRITERI di VALUTAZIONE
La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove,
dell'acquisizione di capacità competenze e abilità, della
completezza e della puntualità nella consegna degli elaborati,
del rispetto delle regole, dell'applicazione di procedure e del
grado di correttezza nell'utilizzo di strumenti adeguati, dei
progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, della
partecipazione al dialogo educativo e dell’impegno dimostrati,
del grado di autonomia e consapevolezza del ruolo raggiunti,
dalla capacità di effettuare raccordi interdisciplinari.
I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE
………………………………………………….
...................................................................
…………………………………………………
35
DISCIPLINA: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Docente: Prof.ssa Ilaria Bambini
Libro di Testo:
Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi,
di Angelo Picciotto – inEdition 2015
Ore di lezione effettuate al
15.05.2018
98
Breve profilo didattico della
classe
La classe ha dimostrato un certo interesse e curiosità per la
maggior parte degli argomenti proposti. Una piccola parte degli
alunni ha mantenuto una partecipazione attiva e costante. Il
resto della classe ha mantenuto una condotta non sempre
adeguata nei confronti delle lezioni.
Obiettivi didattici realizzati (in
termini di conoscenze,
competenze e capacità)
Conoscenze:
Pochi alunni hanno raggiunto un livello di conoscenze
buono, la maggior parte è ad un livello sufficiente e una
minima parte si è dimostrata non adeguata.
Abilità:
Pochi alunni hanno acquisito un buon livello di maturità
ed autonomia nella gestione dello studio e nei metodi di
lavoro opportuni.
Competenze:
Buona parte della classe ha acquisito un discreto livello
di consapevolezza di un’attività aziendale e dei processi
di produzione, distinguendo ogni fase di lavoro con le
necessarie competenze tecniche; il resto della classe ha
acquisito competenze sufficienti.
Metodi
Lezioni frontali ed interattive, ricerche individuali, cooperative
learning, schemi riassuntivi, video presentazioni dei cicli di
produzione nelle aziende grafiche.
Strumenti
Videoproiettore, email, internet, slide di sintesi, quiz online a
risposta chiusa.
Attività di recupero: In itinere.
Contenuti
MODULO 1 – L'azienda
UDA 1 – Le Tipologie di Aziende
secondo il fine a cui tendono
36
secondo il grado di sviluppo
secondo la natura del soggetto
secondo la forma giuridica
società di persone
società di capitale
UDA 2 – Le Funzioni d’Impresa
funzioni maggiori
funzioni minori
UDA 3 – Alta Direzione
definizione degli obiettivi
organizzazione della produzione
assunzione e formazione di personale qualificato
controllo
Consiglio di Amministrazione
Direzione Generale
Direzione Operativa
UDA 4 – Organizzazione dell’Azienda
organigramma gerarchico
organigramma funzionale
organigramma gerarchico-funzionale
UDA 5 – Classificazione delle Aziende Grafiche
aziende a ciclo completo e service
37
su commessa
editoriali
per modelli non editoriali
per processo continuo
MODULO 2 – Organizzazione
dei processi produttivi
UDA 1 – Il Capitale e i Fattori Produttivi
capitale sociale e di credito
capitale finanziario
capitale di cessione
capitale di liquidazione e di funzionamento
UDA 2 – Il Finanziamento
con vincoli di credito
con vincoli di capitale
autofinanziamento
UDA 3 – I Costi
l’ammortamento
primo costo, costo di produzione, costo complessivo e
costo economico-tecnico
costi figurativi
l’interesse di computo
costi costanti e costi variabili
calcolo del costo a copia
costo ora Nucleo Produttivo
38
UDA 4 – I Ricavi
fattura e fatturato
bolla d’accompagnamento o DDT
diagramma di redditività e il punto di pareggio
UDA 5 – L’Azienda e il Mercato Grafico
entipologia dello stampato
classificazione degli stampati
mercato borsistico: la domanda e l’offerta
gara d’appalto e regimi di mercato
prezzo di vendita e prezzo di equilibrio
UDA 6 – L’Amministrazione
bilancio di società
bilancio d’esercizio
l’inventario
MODULO 3 – Gestione dei
processi produttivi
UDA 1 – La Gestione
l’esercizio
l’equilibrio economico
il reddito
il bilancio
i rischi aziendali
UDA 2 – Le Politiche d’Impresa
autorità e responsabilità
39
pubbliche relazioni
fornitori, rappresentanti, clienti, massa
UDA 3 – Il Marketing
scopi del marketing
azioni promozionali
la pubblicità
le 4P e il marketing mix
UDA 4 – La Funzione Produttiva
tipologie di prodotti
l’organizzazione del sistema produttivo
produzione e capacità produttiva
programmazione della produzione
curve di produzione
studio dei tempi e dei metodi
manutenzione
il flussogramma committente-azienda
MODULO 4 – I Layout di
produzione
UDA 1 – Gli Impianti Industriali Grafici
tipologie di impianti
la potenzialità produttiva
costruzione a sviluppo orizzontale
costruzione a sviluppo verticale
elementi per il progetto di un impianto
lo spazio operativo
40
UDA 2 – Layout di Produzione
attività industriale a processo intermittente
attività industriale a processo ripetitivo
attività industriale per processo continuo
layout per processo
layout per prodotto
pro e contro delle due tipologie di layout
MODULO 5 – Come si realizza
uno stampato
UDA 1 – Dall’Ordine alla Commessa
il preventivista
la commessa
dati generali e dati specifici
il preventivo
il consuntivo
UDA 2 – Impostazione dello Stampato
le segnature
formato minimo indispensabile
formato del foglio di stampa
numero di copie, numero di pagine e tiratura
grammatura
formato della macchina
senso di fibra
tipologie di allestimento
inchiostro e numero dei colori
41
lavorazioni extra
UDA 3 – Calcolo di un Preventivo
calcolo dello spreco di carta
calcolo della carta e del relativo costo
calcolo del costo per l’avviamento
calcolo del costo per la stampa
calcolo delle lastre e del relativo costo
MODULO POTENZIAMENTO –
a cura del Prof. Marco Offredi
Creazione di un Curriculum Vitae e un Portfolio creativi per
le aziende
lezione teorica: il documento come strumento di
comunicazione visiva (cenni)
analisi di alcuni esempi;
produzione e revisione periodica degli elaborati;
valutazione finale;
VERIFICHE e VALUTAZIONI
Verifiche scritte e orali.
CRITERI di VALUTAZIONE
Argomentazione, completezza e chiarezza dei contenuti,
conoscenza degli argomenti, capacità di esporre i concetti
analizzati.
I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE
……………………………………………
……………………………………..
…………………………………………..
42
DISCIPLINA: TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE
Docente:
Prof. Cristiano Zuccotti
Insegnante tecnico pratico: Prof. Andrea Carrubba/Marzia Barbiero
Libro di Testo
Non adottato. Dispense fornite dal docente.
Ore di lezione effettuate al
15.05.2016
80
Breve profilo didattico della
classe
La classe nel complesso ha dimostrato un interesse sufficiente
rispetto alle tematiche proposte. L’impegno non è sempre stato
condiviso dall’intero gruppo evidenziando un andamento
altalenante e talvolta discontinuo nel rispettare le consegne. La
didattica è stata caratterizzata da una costante applicazione
tecnico-pratica al fine di incentivare gli alunni verso le
specifiche competenze del settore audiovisivo in genere e del
trattamento dell’immagine digitale in particolare.
Gli alunni hanno realizzato prodotti commissionati e utilizzati in
progetti concreti di natura anche extrascolastica migliorando la
consapevolezza e l’autonomia nell’operare e raggiungendo
discrete capacità tecniche nell’utilizzo degli strumenti e degli
applicativi dedicati.
Obiettivi didattici realizzati
(in termini di conoscenze,
competenze, capacità)
Conoscenze:
Alcuni alunni ha raggiunto un buon livello di conoscenze e sono
in grado di scegliere strumenti e materiali in relazione ai
contesti d’uso e alle tecniche di produzione.
La maggioranza ha compreso in maniera sufficiente le
conoscenze di base.
Competenze:
Parte della classe ha acquisito un buon livello di autonomia ed
è in grado di organizzare e realizzare il lavoro con le necessarie
competenze tecniche programmando le operazioni, utilizzando
pacchetti informatici dedicati, interfacciandosi con il
committente e rispettando le consegne. I rimanenti studenti
dimostrano competenze sufficienti.
Capacità:
Parte degli alunni dimostra di aver acquisito un discreto livello
43
di maturità nella gestione del progetto e la capacità di realizzare
un prodotto finito di buon livello sviluppando progetti e processi
secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi
aziendali di gestione della qualità e della sicurezza
I rimanenti alunni sono in grado di lavorare in gruppo e di
rispondere alle richieste fornite da una guida.
Metodi
Lezione frontale sotto forma di brief del progetto, lezione
problematica volta a sollecitare lo studente per trovare soluzioni
valide e formare mentalità critica e creativa. Esercitazioni
individuali, in gruppo, mediante l’utilizzo di strumenti informatici
e applicativi dedicati.
La maggior parte del lavoro si è svolto in forma pratica nelle fasi
di progettazione, riprese, montaggio e animazioni videografiche
Strumenti
Software di editing video, piattaforme web sia per la ricerca di
contenuti che per la condivisione, telecamere, registratori audio
e contenuti digitali forniti dal docente
Attività di recupero
Recupero in itinere
Contenuti
MODULO 1
Produzione ed organizzazione di un prodotto audiovisivo complesso
Analizzare i fabbisogni di materiali, servizi ed attrezzature
necessari per la produzione
Identificare eventuali problematiche di un prodotto e proporre
soluzioni
Interfacciarsi ad un cliente/committente
MODULO 2
Realizzazione e finalizzazione di un prodotto audiovisivo complesso
Funzionamento degli impianti e delle attrezzature nel ciclo
produttivo
Realizzare e gestire un piccolo set
Valutazione qualitativa del processo e del prodotto
MODULO 3
Editing video avanzato e
narrazione per immagini
Evoluzione dei contenuti, delle tecniche e dei processi produttivi
della narrazione video e fotografica. Progettare un prodotto au-
diovisivo e multimediale destinato a differenti canali, rispettan-
done le caratteristiche tecnico-linguistiche specifiche. Organiz-
zare e gestire l’intero processo produttivo.
MODULO 4
Animazione grafica di base,
Analisi di alcuni principi base di animazione di una forma
grafica nello spazio e nel tempo. Realizzare un portfolio video
44
realizzazione showreel
VERIFICHE e VALUTAZIONI
Verifiche pratiche di progettazione, riprese e montaggio
Compiti di realtà e progetti multimediali ai fini della valutazione
della competenza, dell’autonomia e responsabilità.
Simulazione prova di maturità svolta attraverso test a risposta
multipla e singola inerenti la parte teorica della disciplina.
CRITERI di VALUTAZIONE
La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove,
dell'acquisizione di capacità competenze e abilità, della
completezza e della puntualità nella consegna degli elaborati,
del rispetto delle regole, dell'applicazione di procedure e
dell'utilizzo di strumenti adeguati, dei progressi ottenuti rispetto
al livello di partenza, della partecipazione al dialogo educativo e
dell’impegno dimostrati, del grado di autonomia e
consapevolezza del ruolo raggiunto.
I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE
………………………………………………..
……………………………………
………………………………………………..
45
DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE
Docente: Prof
Salvatore Racalbuto
Libro di Testo:
SPORT e Co. Corpo movimento salute competenze
L.Fiorini S. Bocchi E. Chiesa S. Coretti
Marietti Scuola
Ore di lezione effettuate al
15.05.2018
Totale ore 60
Breve profilo didattico della
classe
Classe molto eterogenea per qualità psicomotorie.
Gli alunni abbastanza motivati all’apprendimento, disponibili al
dialogo educativo ed autonomi da un punto di vista operativo,
hanno partecipato alle attività proposte con impegno continuo,
entusiasmo ed un interesse abbastanza costante.
Le abilità conseguite risultano nel complesso discrete e in
alcuni casi più che buone con qualche punta ottimale.
Le conoscenze teoriche sono generalmente Buone.
Obiettivi didattici realizzati (in
termini di conoscenze,
competenze, capacità)
Essere in grado di sopportare fisicamente e psicologicamente
sforzi di media ed elevata intensità ed essere consapevoli del
percorso effettuato per conseguire tale miglioramento.
Conoscere e saper eseguire esercizi specifici per il
miglioramento della forza dei diversi distretti muscolari, della
mobilità articolare e delle capacità coordinative.
Utilizzare alcune espressioni del linguaggio corporeo non
abituali.
Praticare autonomamente uno o più giochi di squadra con
conoscenza della tecnica e del regolamento.
Svolgere ruoli di direzione, organizzazione e gestione di tornei.
Essere in grado di scegliere autonomamente un corretto stile
di vita.
Conoscere gli argomenti di studio trattati.
Metodi
Esercitazioni individuali, a coppie, in gruppo, con piccoli e
grandi attrezzi, con percorsi, circuiti, giochi pre-sportivi e
sportivi.
Piccoli e grandi attrezzi
46
Strumenti
Ambienti operativi: palestra, palestrina, campo esterno
Attività di recupero:
Recupero in itinere
Contenuti
MODULO 1 -
Potenziamento fisiologico: resistenza, forza, mobilità articolare,
velocità, coordinazione, equilibrio, ritmo.
MODULO 2 -
Sport di squadra principali e sport minori, gestione autonoma di
tornei sportivi. Atletica: Salto in alto, getto del peso, velocità e
corsa ad ostacoli.
MODULO 3 -
Attività musico-espressiva: creazione ed esecuzione di piccole
combinazioni su base musicale
MODULO 4 -
Salute e benessere: assunzione di comportamenti finalizzati ad
una salute attiva;
Teoria: Doping, Anfetamine, Epo e allenamento in altura, Abuso
di sostanze steroidi e anabolizzanti. Acool, Fumo, Cannabis,
LSD, Cocaina, Ecstasy, HIV - AIDS. Capacità di proporsi e
portare a termine incarichi
VERIFICHE e VALUTAZIONI
Osservazione costante durante lo svolgimento delle attività,
prove pratiche, teoriche e prove scritte.
CRITERI di VALUTAZIONE
La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove, dei
progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, della
partecipazione e dell’impegno dimostrati.
I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE
………………………………………………….
...................................................................
………………………………………………....
47
DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA
Docente: Prof Prof. ZANELLO ANDREA
Libro di Testo:
Simonetta Pasquali, Alessandro Panizzoli, “SEGNI DEI
TEMPI“ VOLUME UNICO
editrice LA SCUOLA, BRESCIA
Ore di lezione effettuate al
15.05.2018 N° 25 ore
Breve profilo didattico della
classe
Durante l’anno scolastico tutti gli alunni hanno mostrato interesse ed
attenzione alle lezioni; non tutti hanno partecipato attivamente; un
gruppo di ragazzi ha mostrato una buona capacità di confronto e di
riflessione critica. Si sono impegnati in modo adeguato e con
entusiasmo alle attività proposte. La classe ha raggiunto un profitto
pienamente DISTINTO.
Obiettivi didattici realizzati
Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con
particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita
pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.
Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di
vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un
dialogo aperto, libero e costruttivo.
Descrivere i vari significati di Amore ed analizzare le forme
della sua espressione. riconoscere il valore delle relazioni
interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il
cristianesimo
Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali,
dell’affettività, della sessualità e del Matrimonio e la lettura
che ne dà il cristianesimo.
Motivare la centralità dell’elemento LIBERTA’ nel pensiero
etico-cristiano mettendolo in relazione con
RESPONSABILITA’ e VERITA’.
Metodi
L’IRC si è svolto a partire:
- dall’esperienza vissuta dagli alunni sollecitandone la
partecipazione attiva;
- da documentazione storica e contenutistica oggettiva;
- dalla ricerca personale e/o di gruppo.
Strumenti Oltre al libro di testo si sono utilizzati: brevi dispense, articoli, dossier
e video .
48
Contenuti
MODULO 1 -
1. Differenza e passaggio dall’Amicizia all’Amore fra uomo e
donna.
2. I diversi significati di Amore nella cultura e nella società.
3. Ciò che è fondamentale perché nel rapporto di coppia cresca
l’Amore vero.
MODULO 2 -
1. Il rapporto sessuale nel rapporto di coppia: nella scala dei
valori, il sesso deve seguire all’intesa affettiva e spirituale.
2. Il valore della Verginità.
MODULO 3 -
1. Il significato del Sacramento del Matrimonio secondo la
Religione Cattolica e la sua interpretazione della Sessualità, con
riferimenti biblici e ai documenti del Magistero.
2. Il Matrimonio civile e la convivenza.
MODULO 4 -
1. L’aborto (con riferimento alla legge 194), l’eutanasia e la
posizione della Chiesa Cattolica.
2. Etica dei metodi naturali e degli anticoncezionali
MODULO 5 -
1. La manipolazione genetica, la fecondazione medicalmente
assistita (legge 40), la clonazione, HIV e le problematiche di
bio-etica
VERIFICHE e VALUTAZIONI Si sono effettuate 1 valutazione nel primo trimestre e 2 nel
secondo pentamestre.
CRITERI di VALUTAZIONE
Nelle valutazioni si è tenuto conto:
della capacità di riflessione, di approfondimento e di
rielaborazione critica e personale dei contenuti appresi;
della capacità di utilizzare correttamente i linguaggi specifici;
dell’interesse dimostrato come risposta alla motivazione;
dell’impegno nel lavoro in classe;
della partecipazione come contributo allo svolgimento delle
lezioni;
del grado di maturazione espresso nel rapporto relazionale
con i coetanei e con gli adulti nell’ambito della vita scolastica.
I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE
………………………………………………….
..................................................................
…………………………………………………
49
2-ALLEGATI:
SIMULAZIONE PROVE D’ESAME
2.A- PRIMA PROVA
TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI
Simulazione prima prova Esame di Stato a.s. 2017/2018
Tipologia A – Analisi del testo
Ammazzare il tempo di Eugenio Montale, da Auto da Fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano
1966.
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a carattere di scatola
nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, con il futuro status di Berlino o
con l'eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono
d'ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna
guerra impedirà l'umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più
perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semi distrutto che risorgesse domani dalle ceneri, in
pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d'oggi. Anzi, oggi è lo spirito
di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso
tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l'uccisione su larga scala di uomini e di cose può
rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella
storia. Ma c'è un'uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il
problema sempre più preoccupante che si presenta all'uomo d'oggi e di domani.
Non penso all'automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la
settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine
attualmente impiegate per sostituire l'uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile
per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che
lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell'uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi
questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l'uomo occupato anche quando
egli suppone di essere libero.
“Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno
50
svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si
può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di
guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo
qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere
ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (prima ed. 1956)
e Auto da fé (prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si
propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1.Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principali del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all'espressione “ammazzare il tempo”.
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell'ironia? Argomenta la tua risposta.
2.5 Esponi le tue osservazioni personali in un commento di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la
ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di
attualità/inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
Tipologia B – Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale
Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di
«articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati
forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in
paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La letteratura si fa indagine sociale e documento umano
I sentimenti stessi dell'uomo vanno descritti come il risultato di un processo meccanico, chimico o
51
fisico: "il vizio e la virtù sono prodotti come il vetriolo e lo zucchero". L'opera d'arte, come ogni
espressione umana, è il risultato di tre fattori: quello ereditario (race), l'ambiente sociale (milieu) e il
momento storico (moment). È evidente il concetto di determinismo: il comportamento non è legato
alla libera scelta dell'uomo, ma è condizionato da fattori a lui esterni, come l'educazione, l'ambiente
sociale, le malattie, i bisogni economici.
Hippolyte Taine, La filosofia dell’arte, 1864
Il metodo usato dai naturalisti venne definito determinismo perché, tendeva a stabilire un rapporto
quasi necessario fra le condizioni esterne della creazione (soprattutto l'ambiente sociale e politico) e
la creazione medesima. Tale metodo influenzò fortemente la genesi del naturalismo francese ed
europeo. La psicologia è ridotta a semplice fisiologia: i rapporti psicologici dell'uomo dipendono dalla
sua condizione fisica. I racconti devono quindi essere costruiti con distacco, come se si trattasse di
casi clinici: l'artista deve raccogliere i documenti umani, studiarli e descriverli con la stessa
freddezza dei medici di fronte alla malattia.
Alberto Asor Rosa, Storia europea della Letteratura italiana, vol. III, Einaudi, Torino, 2009
Il fascio di luce che usciva dall'Assommoir si rifletteva nelle pozze del lastrico, in cui la pioggia
produceva un continuo ribollìo di bollicine. E lei, ogni qualvolta la porta si apriva e si chiudeva con lo
strepito dei suoi cardini di ottone, si scostava un poco e andava a guazzarci dentro. Finalmente si
diede della stupida, spinse la porta e andò diritta al tavolino di Coupeau. […]
«To'! Sei proprio tu! Ohi vecchia» gridò il lattoniere, quasi strozzato da uno scoppio di risa.
«Ah! Questa sì che è da ridere! Vero che è da ridere? »
Tutti ridevano, Scarpone, Bibì Braciola, Boccasciutta, detto Beve senza sete. Sì, la cosa sembrava
loro spassosa: perché non lo sapevano neppure loro. Gervasia se ne stava là in piedi, un po'
stordita e siccome Coupeau le pareva piuttosto in buona, si arrischiò a dire: «Lo sai che dobbiamo
andare in quel posto? Bisogna affrettarsi; saremmo ancora in tempo di vedere qualche cosa».
«Ma io non mi posso mica alzare, sono incollato qui, oh! Non scherzo mica, sai,» riprese Coupeau,
che rideva sempre.
«Prova, se vuoi persuadertene; tirami per un braccio, con tutta la tua forza, in nome di Dio| Più forte.
Issa, lo vedi, è stata quella carogna di papà Colombe a inchiodarmi su questo sgabello».
Gervasia si era prestata al gioco, e quando gli lasciò il braccio, i compagni trovarono ch'era stato un
così bello scherzo, che si buttarono gli uni sugli altri, ragliando e sfregandosi le spalle come gli asini
quando li si striglia. Il lattoniere aveva la bocca spalancata a segno che gli si vedeva giù giù fino
all'ugola.
«Bestia che non sei altro!» disse finalmente. «Puoi anche sederti un minutino, no? Si sta meglio qui
che fuori a prender l'acqua. Già, già, non sono tornato a casa… ma vedi ho avuto altro da fare.
52
Inutile mettere il muso, sai… tanto è lo stesso. E voialtri, su, fatele un po' di posto». «Se la signora
volesse accettare i miei ginocchi, starebbe sempre un po' più al tenero», disse galantemente
Scarpone.
Gervasia, per non tirarsi addosso l'attenzione degli altri avventori, prese una seggiola e si mise a
sedere a tre passi dal tavolino. Guardò quello che bevevano gli uomini: raspa-in-gola, luccicante nei
bicchieri come l'oro, e ce n'era sulla tavola una pozzarella, trabocco della colmatura, in cui
Boccasciutta, detto Beve senza Sete, intingeva il dito scrivendo poi a grosse lettere un nome di
donn: «Eulalia».
Trovò Bibì Braciola parecchio malandato, più magro di un chiodo. Scarpone aveva un naso in
fioritura, una vera dalia azzurra di Borgogna. Erano piuttosto repellenti tutti e quattro, con quelle
sudice barbe, ispide e ruvide come spazzolini di orinale, i cenci di bluse che mettevano in mostra e
le manacce nere protese, con le unghie orlate di lutto. Per la verità, però, in loro compagnia si
poteva ancora stare, che era dalle sei che sbevazzavano, si comportavano tuttavia come si deve,
non erano giunti ancora a perdere ogni ritegno.
Emile Zola, L'Assomoir, 1877
Caro Farina,
eccoti non un racconto, ma l'abbozzo di un racconto. Esso almeno avrà il merito di essere
brevissimo, e di esser storico - un documento umano, come dicono oggi - interessante forse per te,
e per tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore. Io te lo ripeterò così come l'ho raccolto pei
viottoli dei campi, press'a poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazione
popolare, e tu veramente preferirai di trovarti faccia a faccia col fatto nudo e schietto, senza stare a
cercarlo fra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore. Il semplice fatto umano farà pensare
sempre; avrà sempre l'efficacia dell'esser stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle sensazioni
che sono passate per la carne; il misterioso processo per cui le passioni si annodano , si intrecciano,
maturano, si svolgono nel loro cammino sotterraneo, nei loro andirivieni che spesso sembrano
contraddittori, costituirà per lungo tempo ancora la possente attrattiva di quel fenomeno psicologico
che forma l'argomento di un racconto, e che l'analisi moderna si studia di seguire con scrupolo
scientifico. Di questo che ti narro oggi, ti dirò soltanto il punto di partenza e quello d'arrivo, e per te
basterà, - e un giorno forse basterà per tutti.
Noi rifacciamo il processo artistico al quale dobbiamo tanti monumenti gloriosi, con metodo
diverso, più minuzioso e più intimo. Sacrifichiamo volentieri l'effetto della catastrofe, allo sviluppo
logico, necessario delle passioni e dei fatti verso la catastrofe resa meno impreveduta, meno
drammatica forse, ma non meno fatale. Siamo più modesti, se non più umili; ma la dimostrazione di
cotesto legame oscuro tra cause ed effetti non sarà certo meno utile all'arte dell'avvenire. Si arriverà
53
mai a tal perfezionamento nello studio delle passioni, che diventerà inutile il proseguire in cotesto
studio dell'uomo interiore?
Giovanni Verga, Prefazione a "L'amante di Gramigna", 1880
Nei primi anni post-unitari la questione meridionale, intesa come il problema dell'arretratezza
economica ma anche sociale e politica del sud, non fu argomento di discussione. Altri problemi
infatti sorsero tra il nord e il sud Italia, così gravi da minacciare la stessa unità appena raggiunta. Dal
1861 al 1865 si sviluppò in Basilicata, in Molise, in parte dell'Abruzzo, della Calabria e della Puglia il
cosiddetto fenomeno del "brigantaggio". Organizzati in bande i briganti attaccavano i paesi,
saccheggiavano negozi e davano fuoco agli edifici comunali, per poi fuggire nelle campagne o sulle
alture. Si trattava di un fenomeno molto esteso, che coinvolse migliaia di persone e che ebbe
moltissimi fiancheggiatori nel meridione e che fu espressione di un profondo disagio maturato in
ampi strati della popolazione meridionale all'indomani dell'unificazione.I briganti erano il simbolo del
malcontento dei contadini e della massa popolare che aveva attivamente partecipato ai moti
risorgimentali nella speranza d'ottenere cambiamenti importanti sotto il profilo economico e sociale e
che era ora delusa nelle sue aspettative. L'annessione piemontese non aveva infatti portato per loro
nessun miglioramento della situazione, lasciando immutati i rapporti di forza tra popolo e i ricchi
borghesi proprietari della terra: dall'unità anzi erano venuti per loro solo danni, poiché era stato
introdotto la coscrizione obbligatoria e erano state inasprite le tassazioni.
Marco Unia, La questione meridionale: dal 1861 dibattiti infiniti, 2007
E il sangue che fumava ed ubriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! -
Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli!-
Don Antonio sgattaiolava a casa per le scorciatoie. Il primo colpo lo fece cascare colla faccia
insanguinata contro il marciapiede. - Perché? perché mi ammazzate? - Anche tu! al diavolo! –
Un monello sciancato raccattò il cappello bisunto e ci sputò dentro. - Abbasso i cappelli! Viva la
libertà! - Te'! tu pure! - Al reverendo che predicava l'inferno per chi rubava il pane. Egli tornava dal
dir messa, coll'ostia consacrata nel pancione. - Non mi ammazzate, ché sono in peccato mortale! -
La gnà Lucia, il peccato mortale; la gnà Lucia che il padre gli aveva venduta a 14 anni, l'inverno
della fame, e rimpieva la Ruota e le strade di monelli affamati. Se quella carne di cane fosse valsa a
qualche cosa, ora avrebbero potuto satollarsi, mentre la sbrandellavano sugli usci delle case e sui
ciottoli della strada a colpi di scure. Anche il lupo allorché capita affamato in una mandra, non pensa
a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia. - Il figliuolo della Signora, che era accorso per vedere
cosa fosse - lo speziale, nel mentre chiudeva in fretta e in furia - don Paolo, il quale tornava dalla
vigna a cavallo del somarello, colle bisacce magre in groppa. Pure teneva in capo un berrettino
vecchio che la sua ragazza gli aveva ricamato tempo fa, quando il male non aveva ancora colpito la
vigna. Sua moglie lo vide cadere dinanzi al portone, mentre aspettava coi cinque figli (...)
Il giorno dopo si udì che veniva a far giustizia il generale, quello che faceva tremare la gente. Si
vedevano le camicie rosse dei suoi soldati salire lentamente per il burrone, verso il paesetto;
54
sarebbe bastato rotolare dall'alto delle pietre per schiacciarli tutti. Ma nessuno si mosse. Le donne
strillavano e si strappavano i capelli. Ormai gli uomini, neri e colle barbe lunghe, stavano sul monte,
colle mani fra le cosce, a vedere arrivare quei giovanetti stanchi, curvi sotto il fucile arrugginito, e
quel generale piccino sopra il suo gran cavallo nero, innanzi a tutti, solo.
Il generale fece portare della paglia nella chiesa, e mise a dormire i suoi ragazzi come un padre. La
mattina, prima dell'alba, se non si levavano al suono della tromba, egli entrava nella chiesa a
cavallo, sacramentando come un turco. Questo era l'uomo. E subito ordinò che glie ne fucilassero
cinque o sei, Pippo, il nano, Pizzanello, i primi che capitarono. Il taglialegna, mentre lo facevano
inginocchiare addosso al muro del cimitero, piangeva come un ragazzo, per certe parole che gli
aveva dette sua madre, e pel grido che essa aveva cacciato quando glie lo strapparono dalle
braccia. Da lontano, nelle viuzze più remote del paesetto, dietro gli usci, si udivano quelle
schioppettate in fila come i mortaletti della festa.
Dopo arrivarono i giudici per davvero, dei galantuomini cogli occhiali, arrampicati sulle mule, disfatti
dal viaggio, che si lagnavano ancora dello strapazzo mentre interrogavano gli accusati nel refettorio
del convento, seduti di fianco sulla scranna, e dicendo - ahi! - ogni volta che mutavano lato. Un
processo lungo che non finiva più. I colpevoli li condussero in città, a piedi, incatenati a coppia, fra
due file di soldati col moschetto pronto. Le loro donne li seguivano correndo per le lunghe strade di
campagna, in mezzo ai solchi, in mezzo ai fichidindia, in mezzo alle vigne, in mezzo alle biade color
d'oro, trafelate, zoppicando, chiamandoli a nome ogni volta che la strada faceva gomito, e si
potevano vedere in faccia i prigionieri. Alla città li chiusero nel gran carcere alto e vasto come un
convento, tutto bucherellato da finestre colle inferriate; e se le donne volevano vedere i loro uomini,
soltanto il lunedì, in presenza dei guardiani, dietro il cancello di ferro. E i poveretti divenivano
sempre più gialli in quell'ombra perenne, senza scorgere mai il sole. Ogni lunedì erano più taciturni,
rispondevano appena, si lagnavano meno. Gli altri giorni, se le donne ronzavano per la piazza
attorno alla prigione, le sentinelle minacciavano col fucile. Poi non sapere che fare, dove trovare
lavoro nella città, né come buscarsi il pane. Il letto nello stallazzo costava due soldi; il pane bianco si
mangiava in un boccone e non riempiva lo stomaco; se si accoccolavano a passare una notte
sull'uscio di una chiesa, le guardie le arrestavano. A poco a poco rimpatriarono, prima le mogli, poi
le mamme. Un bel pezzo di giovinetta si perdette nella città e non se ne seppe più nulla. Tutti gli altri
in paese erano tornati a fare quello che facevano prima.
Giovanni Verga, Libertà, da Novelle rusticane, 1883
2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO: La condizione giovanile fragile e spavalda.
Mentre da una parte ultimamente si nota una stabilizzazione del consumo medio pro-capite per la
popolazione adulta, dall’altra si assiste ad un preoccupante incremento dell’uso o dell’abuso di
bevande alcoliche fra i giovani. In Italia solo il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dichiara di non
55
avere bevuto negli ultimi tre mesi, ciò significa che il 74 % ha bevuto almeno una volta alcolici o
superalcolici. (...) Le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all’utilizzo di alcolici sono:
l’iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l’avventura,
l’imprevisto, l’iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i costi. Tutti i dati rilevati fino ad ora
evidenziano l’aumento del consumo di alcol al crescere dell’età e in particolare un salto significativo
dopo i 18 anni, il che evidenzia una correlazione positiva con l’aumentare della capacità economica,
l’ingresso nel mondo del lavoro e la maggior possibilità di occasioni di incontro sociale. Un dato
particolarmente preoccupante è che se si confrontano i consumi dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni con
quelli della popolazione adulta si può notare come i primi mostrino una frequenza più episodica, ma
un consumo generalmente più elevato, con forti bevute che si prolungano magari per intere nottate.
http://www.sostanze.info/articolo/alcolismo-e-giovani-statistiche
Chi è lo sconosciuto seduto sui banchi delle nostre scuole, sperduto nel labirinto dei centri
commerciali, intento ad ascoltare e produrre una musica mai sentita prima d’ora, in cerca di se
stesso, apparentemente disinteressato a ciò che gli adulti hanno da dirgli? Malato di fragilità
narcisistica, sostenuto da una spavalderia irriverente e da un’indifferenza corrosiva, il nuovo
adolescente ha una creatività inattesa che lo aiuterà a crescere.
Gustavo Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo, Ritratto dell'adolescente di oggi
Il primo grande ostacolo che deve risolvere un ragazzo è quello di separarsi dagli oggetti più cari e
abbandonare la rappresentazione infantile che ha di sé stesso. In queste circostanze può venire in
soccorso della mente adolescente un processo di splendente creatività, che dà vita a nuovi ed
impensati oggetti, spalanca nuovi canali espressivi. I processi cognitivi sono così indirizzati verso la
speranza che esista un futuro in cui si realizzerà il progetto e il valore segreto che lo porterà verso
l’età adulta.
Gustavo Pietropolli Charmet, La mente adolescente che crea e distrugge
LE DIFFERENZE TRA TRASGRESSIONE E VIOLENZA IN ADOLESCENZA. Per capire il
significato psicologico dei comportamenti violenti nel corso dell’adolescenza, innanzitutto è
opportuno distinguere tra la normale tendenza dell’adolescente alla trasgressione e le più gravi
manifestazioni di comportamenti violenti che indicano la presenza nell’adolescente di una vera e
propria personalità antisociale. La trasgressività, infatti, è una caratteristica normale e generalizzata
durante l’adolescenza. Essa solitamente si manifesta attraverso l’uso di droghe leggere, piccoli atti
di vandalismo, il non pagare il biglietto sull’autobus, il bere alcolici, il commettere piccoli furti nei
negozi, ecc… Statisticamente 7/8 ragazzi su 10 commettono reati perseguibili penalmente. La
maggioranza dei reati commessi dagli adolescenti sono i furti. I crimini violenti sono meno del 10%.
il 50% degli adolescenti considera un valore positivo il commettere un’azione rischiosa, mentre il 60%
56
considera giusto ubriacarsi durante il fine settimana. (...) Durante l’adolescenza il rapporto con le
norme familiari e sociali viene ripensato e rielaborato in vista della costruzione di un proprio “Ideale
dell’Io”, cioè di quell’insieme di norme di riferimento definite in modo personale e consapevole da
parte del soggetto. Questa struttura, nella mente del giovane adulto, dovrebbe sostituire
quell’insieme di norme rigide e poco pensate inculcate nella sua mente dalla famiglia e dagli altri
ambiti educativi prima dell’adolescenza. In questo senso, la maggioranza delle azioni violente degli
adolescenti esprime soltanto un’esigenza evolutiva, una tensione ad essere più che un bisogno ad
avere, un modo per affermare la propria autonomia e il proprio coraggio, più che il desiderio di
negare le regole del mondo adulto. La presenza dell’adulto, al contrario, è sempre fortemente
evocata all’interno del gesto trasgressivo, che assume quindi anche il significato di una “funzione di
appello” per richiamare l’adulto alle sue responsabilità educative.
Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza
L’azione educativa dell’adulto con gli adolescenti trasgressivi dovrebbe essere finalizzata a restituire
un senso educativo al gesto provocatorio, riaffermando il valore della norma trasgredita, ma anche,
al tempo stesso, esplicitando e riconoscendo il valore sotteso all’azione trasgressiva, in modo da
offrire alle legittime esigenze evolutive una possibilità alternativa alla trasgressione. Altre volte,
invece, l’azione violenta è più grave ed è espressione di un blocco evolutivo più importante e più
difficile da risolvere. In questo caso, essa esprime il disagio di un soggetto che ha una vera e
propria personalità violenta e antisociale, correlata con un disagio psichico che nella maggioranza
dei casi è direttamente percepibile. I ragazzi con una personalità antisociale, infatti, hanno in genere
uno stile di vita irresponsabile, un’aggressività soprattutto reattiva, molto spesso, inoltre, essi hanno
serie problematiche sociali ed emotive.
Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza
I giovani oggi formano quella che qualcuno ha chiamato una "generazione invisibile". Scorrendo i
risultati delle ricerche italiane sull'argomento, dagli anni ottanta in avanti, ci si accorge che è
comune una costante, allarmata denuncia del progressivo ritiro delle giovani generazioni nel
privato. Dopo l'euforia movimentista, la maggioranza degli studi non può far altro che sottolineare
il fascino che il lato personale, intimo, famigliare dell'esperienza, impietosamente, esercita su di loro:
scomparsi i cortei dalle piazze, i giovani abitano il sotterraneo. Nelle profondità impenetrabili del loro
"privato" i ragazzi fanno moltissime cose, alcune delle quali estremamente visibili e dalla forte
valenza pubblica. Non si tratta quindi di denunciare una degenerazione o una caduta di valori, ma di
prendere atto di un conflitto tra visioni differenti del mondo e della società. Per sostenere questa tesi,
occorre riflettere sulle crescenti distanze culturali che separano le generazioni: mondi giovanili e
mondi adulti evidenziano universi simbolici ed attribuzioni di senso vistosamente diversi, con tutto
ciò che ne consegue sul piano della costruzione delle identità individuali. I giovani, agli occhi adulti,
si sono trasformati in stranieri.
57
Luca Mori, Laboratorio sociologico - Ricerca empirica ed intervento sociale
Sono sempre di più i ragazzi che si fanno un piercing o un tatuaggio, ma quali sono le persone che
sono più attratte da questa moda? Il popolo dei tatuati oggi non comprende solo gli adolescenti ma
anche giovani e adulti di entrambi i sessi, appartenenti a contesti sociali ed economici eterogenei,
che utilizzano il corpo per motivazioni diverse sia individuali che di gruppo. Coesistono infatti
fenomeni di imitazione, di identificazione con modelli, di ricerca individuale, di critica e di
opposizione al sistema, di trasgressione, di conformismo, di individuale malessere profondo, ma
anche di semplice estetica.
http://www.flashgiovani.it/sessualita/approfondimenti/pagina/64/
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Sicurezza e libertà, due esigenze complementari della società contemporanea
Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione
pericolosa, violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di
élite politiche e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine
disagi nel comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle
responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il
prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la
rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la
violenza senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che
l'inconscio ci invia per aiutarci a riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si
può ancora, ma per una trasformazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa
vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo
intero.
Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009
Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal
presupposto che la sicurezza è la base di un’esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla
percezione del "limite alla libertà", che è tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da
vicino. «Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un limite alla libertà di qualcuno che
percepiamo diverso da noi – esordisce il ministro Amato –, consideriamo quel limite meno
restrittivo. Ma se esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa
in corso tra Usa e Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra
58
negli Stati Uniti. Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».
«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso
espellere dal Paese coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l’espulso può
ricorrere alla Corte europea di Strasburgo se nel Paese di destinazione c’è violazione dei diritti
umani». Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una parte ci sono i diritti umani dell’espulso. Dall’altro,
invece, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi l’espulsione?».
C’è la presa di coscienza, allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che
possono mettere a repentaglio diritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico,
dunque.
Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di
Milano, 22-5- 2007
«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato - prosegue il ministro -:
il terrorismo internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una
comunicazione internazionale capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-
altro è diventata illusoria». Di conseguenza nasce spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole
chiedere a tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo, essendo quest’ultimo un
fenomeno completamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa una
minaccia, non esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal
potenziale illimitato che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi
di massa»
Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di
Milano, 22-5- 2007
L’Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell’uomo, delle istituzioni democratiche e dello
Stato di diritto. La Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici,
economici e sociali - dei cittadini dell’Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i
politici a elaborare la normativa in questo campo e a sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti
fondamentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di spostarsi liberamente da un
paese all’altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la carta
d’identità quando si recano in un altro paese dell'UE. ..... Importanti diritti sono riconosciuti anche ai
cinque milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state
elaborate procedure comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o
l'integrazione dei nuovi arrivati.
Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l’Unione europea per sfuggire a guerre,
59
persecuzioni e catastrofi naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati
membri cercano soluzioni comuni a sfide comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e
procedure per i richiedenti asilo, che determinino le modalità per presentare la domanda di asilo e le
autorità competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il ruolo delle autorità nazionali
nell’assolvere queste responsabilità.
Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla
base di diverse normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da
tener conto delle priorità e delle esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I
controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno resi più efficaci. L'UE punta anche a
creare partenariati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le condizioni di vita in tali
paesi. L’Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all’immigrazione clandestina. Nel
2005 ha istituito l’agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli
Stati membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all’interno
dell’UE è possibile soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d’ingresso.
Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE,
12-09-2005
Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell’Unione. Ciò significa servirsi di
strumenti pratici e giuridici per impedire che le organizzazioni criminali – baroni della droga,
trafficanti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite
nell’Unione. All’atto pratico, cresce la cooperazione fra le forze di polizia nazionali, specie nel quadro
dell’Europol. Un’apposita legislazione è stata adottata per lottare contro il riciclaggio. Essa permette
di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a determinate categorie
professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di valore pari o
superiore a 15 000 euro.
Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE,
12-09-2005
I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico
telefonico e telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha
detto semplicemente che il signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per
avere maggiore sicurezza. Tutto qui?
Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene
una limitata compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto
seri. Esiste una cornice allarmante: quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con
il corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta
la possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il terrorismo vengano usati anche per
60
procedimenti per la presunta commissione di altri reati.
Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi
di dati personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati,
costituisce un rischio per la riservatezza degli utenti. Ma c'è di più.
Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione:
fornitura e acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di
informazioni. Sottoporre queste attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una
società che si dice libera e democratica. Contravvenire all'obbligo della richiesta di autorizzazione è
un illecito punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e gli agenti di pubblica
sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività
soggette ad autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei
Paesi dove non c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo
internazionale è una minaccia gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di
questa gravità?
Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella
società dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono
rivelare le nostre idee politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro
stato di salute. Se si aggiungono gli header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere
la "mappa" completa dei nostri rapporti personali e di lavoro: è il caso di dire "privacy addio".
Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE,
12-09-2005
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Gli scarti nelle società industriali e i rischi che corriamo. Che fare davanti ai
problemi di smaltimento
Non si tratta solo del danno ambientale che certi rifiuti, a cominciare da quelli radioattivi, producono. È
che un modo di intendere la civiltà è entrato in crisi. E ci coinvolge tutti. Occorre perciò capire qual è il
grado di responsabilità che abbiamo e che cosa fare senza dover rinunciare ai lati positivi del
progresso.
PIERGIORGIO ODIFREDDI
Ha senso che sia coinvolta la pubblica opinione in faccende tecniche, come l’ubicazione delle scorie
nucleari? «Certo! Il pubblico deve poter decidere su una serie di problemi che hanno implicazioni
scientifiche e tecnologiche, dalle scorie alla clonazione. Ma per fare questo deve avere un minimo di
conoscenza scientifica di base, per poter discernere i pareri degli esperti che le varie parti non hanno
61
difficoltà a esibire, a favore o contro qualunque posizione». Sta dicendo che l’alfabetizzazione
scientifica è cruciale? «Sì. Ma in Italia credo che possiate lavorarci solo nelle scuole inferiori e
superiori, per come è organizzato il vostro sistema scolastico”
Intervista di P. ODIFREDDI al premio Nobel per la Chimica ROALD OFFMANN
Una risposta adeguata al problema tecnico delle scorie nucleari non esiste né in Russia né in altri
paesi. È, questo, uno degli ostacoli principali allo sviluppo dell’industria atomica in tutto il mondo. Se
da un lato le scorie debolmente o mediamente attive possono in qualche modo essere isolate con un
certo margine di sicurezza per alcuni decenni (cioè per quel lasso di tempo necessario a indebolire la
loro radioattività fino a ordini di grandezza non più pericolosi, grazie a una serie di processi naturali),
ciò è impossibile per quanto riguarda le scorie altamente attive e durature, innanzi tutto quelle del
plutonio il cui periodo di semidisgregazione raggiunge i 24 mila anni. In nessun posto, né negli Stati
Uniti né in Gran Bretagna e neppure in Francia o da noi in Russia si è riusciti a organizzare depositi
centralizzati: troppo difficile si è infatti rivelata l’individuazione di formazioni geologiche capaci di
garantire un prevedibile margine di stabilità per un periodo di migliaia di anni durante i quali sarà
necessario conservare le scorie. La verità è che al momento il problema della conservazione delle
scorie nucleari viene risolto in un modo molto pericoloso: con i depositi temporanei nei pressi delle
centrali atomiche. Questo è pericoloso per due motivi: i depositi, non protetti da strutture di
isolamento perfette come quelle dei reattori nucleari, rappresentano un’irresistibile tentazione per i
terroristi. Inoltre, le scorie possono essere utilizzate per estrarre plutonio e costruire delle bombe
atomiche primitive, ma perfettamente funzionanti.
ALEKSEJ JABLOKOV
Il programma italiano dell’energia atomica, già defunto da 16 anni per volontà popolare, ci lascia 53
mila metri cubi di rifiuti nucleari. Altri 2.000 metri cubi di residui radioattivi provengono da ospedali,
industrie, laboratori scientifici. Anche se riuscissimo a risolvere in maniera soddisfacente il loro
stoccaggio, a pochi chilometri dal nostro confine la proliferazione del combustibile radioattivo procede
inarrestabile. La sola Francia crea ogni anno altri 25.000 metri cubi di residui nucleari, di cui 4.000
metri cubi di scorie a lunga vita. Scienziati e governi hanno un bell’insistere sull’assoluta sicurezza dei
procedimenti di stoccaggio, la paura della gente è irrazionale e sensata al tempo stesso.
STEFANO RAMPINI
La popolazione del pianeta è triplicata in due secoli, ma la produzione e i consumi materiali sono
sestuplicati negli ultimi cinquant’ anni. Nonostante questo continuiamo a comportarci come se il
pianeta avesse una capienza infinita per assorbire i resti del nostro banchetto tossico. Ogni italiano, in
ogni anno della propria vita, fabbrica. in media 600 kg solo di spazzatura casalinga: di cui 50 kg
all’anno di plastiche, 20 kg di metalli, 30 kg di prodotti velenosi non combustibili, 60 kg di vetro
62
(riciclabile, ma con alto consumo di energia e quindi inquinamento). Questi sono solo i rifiuti solidi
urbani che escono dalle nostre case, cioè l’ultimo anello di una catena di immondizie più lunga.
Bisogna aggiungerci i rifiuti industriali, che in una grande nazione europea come l’Italia si aggirano sui
100 milioni di tonnellate l’anno.
STEFANO RAMPINI
L’illusione che l’elettronica sia verde in parte deriva dal fatto che molta produzione fisica è stata
spostata nel Terzo mondo. Cina e India, Indonesia e Malaysia, sono anche i paesi dove i paesi
occidentali di preferenza mandano a morire i vecchi computer, videoregistratori, televisori, frigoriferi,
telefonini: altre montagne di ferraglia che salgono all’orizzonte. Le discariche di scorie tossiche che
allontaniamo dalla nostra vista, insieme con i rifiuti prodotti dal vigoroso boom economico delle nuove
potenze emergenti, ci rimandano indietro invisibili regali velenosi: il mercurio e il piombo, i pesticidi e i
diserbanti finiscono nelle grandi vasche della piscicoltura cinese, da cui importiamo pesce surgelato
in quantità.
STEFANO RAMPINI
Dall’olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki che chiuse la seconda guerra mondiale, alla
catastrofe della centrale di Cernobyl che segnò l’inizio della fine della guerra fredda, l’energia
dell’atomo ha ispirato alcuni dei peggiori incubi del XX secolo. Quelle paure si trasferiscono ad ogni
residuo radioattivo che la tecnologia nucleare ci lascia. Gli scienziati spiegano che la confusione è
irresponsabile, che è errato accostare nucleare civile e bellico. Ma gli stessi governi occidentali
alimentano la paura quando denunciano l’uso duale delle centrali in Iran o in Corea del Nord,
lasciando intendere che il confine non è poi così netto.
STEFANO RAMPINI
La raccolta differenziata dei rifiuti ha cominciato a prender piede quando le comunità locali hanno
deciso di opporsi alle discariche e agli inceneritori. Per certi versi si è forse andati troppo oltre
nell’opporsi a questi impianti. Ma le ragioni delle rivolte popolari non seguono la ragione dei tecnici di
laboratorio. Per altri versi, tuttavia, si è ancora troppo indietro. Perché il problema non è il modo
migliore di smaltire le scorie nucleari, industriali o urbane che siano ma quello di non produrle più: di
programmare i processi produttivi e il consumo in modo che quello che è scarto per un’impresa o per
una famiglia sia fin dall’inizio l’input di un nuovo processo economico. E di non produrre quello che
non può essere input per nient’altro (o solo per la produzione di armi di distruzione di massa). Come
fa la natura.
GUIDO VIALE
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che
abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo
riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è
rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in
mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
63
Le città continue, 5
La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola
fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti,
estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche
dall'ultimo modello d'apparecchio. Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della
Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine
fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti,
servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate,
l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove.
Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero, come dicono, il godere delle cose
nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità.
Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti
dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse
solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole più averci da pensare. Dove portino ogni
giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città
s'espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le
cataste s'innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più Leonia
eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle
intemperie, a fermentazioni e combustioni. E` una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda
Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.
Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si
saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se
stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature
dell'altro ieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri. Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il
mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale,
immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo
intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una
metropoli in eruzione ininterrotta.
ITALO CALVINO, Le città invisibili
Le finalità e i temi del movimento ambientalista si sono gradualmente staccati dalle occasioni
concrete e dalle istanze individuali, in ultima analisi facilmente soddisfacibili, approdando ad
una protesta generale contro le condizioni e i presupposti dell’industrializzazione medesima. Le
occasioni della protesta non sono più esclusivamente casi particolari, minacce visibili e riconducibili
ad aggressioni all’ambiente chiaramente imputabili (fuoriuscite di petrolio, inquinamento dei fiumi con
gli scarichi industriali, ecc.). Al centro dell’attenzione stanno sempre più le minacce che per i profani
64
non sono né visibili né tangibili, minacce che talvolta non si traducono in atto nel corso della vita di chi
le percepisce, ma solo nella generazione successiva. Per quanto ciò possa suonare paradossale, nel
movimento ecologista così scientifizzato le occasioni e i temi della protesta sono diventati largamente
indipendenti dai promotori della protesta, i profani coinvolti.
ULRICH BECK
TIPOLOGIA C - TEMA STORICO
Imperialismo e colonialismo: due fenomeni che contrassegnano la fine del XIX secolo e l'inizio del
XX secolo, fino a sfociare nel drammatico conflitto mondiale. Quali le cause di questi fenomeni e le
conseguenze di medio e lungo periodo?
TIPOLOGIA D - TEMA DI CARATTERE GENERALE
La violenza è l'espressione di un modo irrazionale di concepire i rapporti umani, del rifiuto di soluzioni
come la cooperazione e la solidarietà. Si preferisce una soluzione primitiva e nevrotica costituita dai
rapporti di potere. Una società competitiva come la nostra, basata su rapporti di potere, favorisce
negli individui lo sviluppo di sensi di insicurezza e li abitua a fronteggiare questi sensi di insicurezza
con l'aggressività. Negli esseri umani la violenza è generalmente violenza nei riguardi dei più deboli.
Durata massima della prova: 6 ore.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del tema.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
Per la prima prova si sono messe a disposizione dell’alunno sei ore per la stesura del testo e sono
state somministrate le seguenti tracce
65
SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI
Simulazione prima prova Esame di Stato a.s. 2017/2018
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano
1992
«Io non potevo vedermi vivere. Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire
assaltato, allorché, alcuni giorni dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi
accadde di sorprendermi all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non
poté durare più d’un attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì la spontaneità
e cominciò lo studio. Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione d’un estraneo che
passasse per via conversando. […]
Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando -
vivendo -non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio: quello, e
non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho riconosciuto.
Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non così, in un attimo impensato. Un estraneo
che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no.
E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo quell’estraneo ch’era
in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava
me quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli altri e che io non potevo conoscere; che gli
altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano
e lo conoscevano.
Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo
credevo d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei
centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di
Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno anch’esso, uno
e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo guardavo fisso e immobile negli
occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà. Quando così il mio dramma si complicò,
cominciarono le mie incredibili pazzie.»
Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della letteratura del Novecento,
compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, Quaderni di Serafino
Gubbio operatore, Novelle per un anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei personaggi in cerca d’autore,
Questa sera si recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua produzione si delinea la visione
relativistica del mondo e della vita.
66
1. Comprensione del testo
Riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Analizza l’aspetto formale (linguistico, lessicale, sintattico) del testo proposto.
2.2 “Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano”
(righe 14- 15).
Soffermati sul significato di tale affermazione del protagonista.
2.3 Che cosa intende Moscarda con “la scoperta del centomila Moscarda, ch’io ero non solo
per gli altri ma anche per me”?
2.4 Analizza la conclusione del brano, soffermandoti sulla valenza che i due termini “dramma” e
“pazzia” assumono nel brano e nel romanzo in questione.
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo, ed
approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pirandello e/o di altri autori
conosciuti.
67
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando,
in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: L’amicizia.
Il grande amico
Un grande amico che sorga alto su me
e tutto porti me nella sua luce,
che largo rida ove io sorrida appena
e forte ami ove io accenni a invaghirmi…
5 Ma volano gli anni, e solo calmo è l’occhio che
antivede perdente al suo riapparire
lo scafo che passava primo al ponte.
Conosce i messaggeri della sorte,
può chiamarli per nome. È il soldato presago.
10 Non pareva il mattino nato ad altro?
E l’ala dei tigli
68
e l’erta (1) che improvvisa in verde ombría (2)
si smarriva non portavano ad altro?
Ma in terra di colpo nemica al punto atteso
15 si arroventa la quota.
Come lo scolaro attardato (3)
– né piú dalla minaccia della porta
sbarrata fiori e ali lo divagano – io l
o seguo, sono nella sua ombra.
20 Un disincantato soldato.
Uno spaurito scolaro.
Vittorio SERENI, Gli strumenti umani,
(in Appuntamento a ora insolita), Einaudi, Torino 1965
3. Salita; (2) ombríare = far ombra; (3) probabile riferimento allo scolaro François Seurel, perso-
naggio del romanzo di Alain-Fournier Le grand Meaulnes (Il grande amico), che - fisicamente impe-
dito - non può seguire l’amico.
«Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma
non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non
avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all’idea romantica
che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il
mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei volentieri dato la vita. […]
Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato
da particolari simpatie nei confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non
andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza,
forse, era che avevano tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero
fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io,
invece, non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora
più fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta.
Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a
69
trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei
stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia. […] I giovani tra i sedici e i
diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di
spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di
breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più
preziose della vita.»
Fred UHLMAN, L’amico ritrovato, Feltrinelli, Milano 1986
«“Che cos’è un amico? È qualcuno che conosciamo a fondo e a cui vogliamo bene comunque”. […]
Ma l’amicizia non è soltanto completa conoscenza dell’altro. Occorre necessariamente, per lo
sviluppo e la costruzione di questo sentimento, una parte importante di rispetto e ammirazione. Tali
qualità risaltano in maniera tanto più autentica in quanto non sono distorte dal gioco della
seduzione. All’inizio del rapporto amoroso, la voglia di piacere e di sedurre porta inevitabilmente a
qualche menzogna, se pur piccola. Menzogne verbali per rendere più bella la realtà, o menzogne
fisiche, sempre per rendere più bella la realtà: ci si pettina, ci si profuma, si fa uno sforzo per
apparire migliori. C’è una trasformazione momentanea e non destinata a durare nel tempo, come
un pavone che per fare la corte si incollasse addosso magnifiche piume; piume destinate a volar via
col vento. Ma i vostri amici non hanno mai visto le vostre piume artificiali: tutto quello che hanno
visto, amano, ammirano in voi è reale. C’è una forma di autenticità unica, possente, rassicurante.
Non esiste doppio gioco. C’è un essere umano, completo, che è come voi lo vedete. Ed è questa
verità assoluta che contribuirà a creare il legame di amicizia. Poiché in fondo, è di amore che
parliamo.»
Joël DICKER, La verità, soltanto la verità, sull’amicizia, «Corriere della Sera - la
Lettura»,18 settembre 2016
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di
intervento.
DOCUMENTI
Legge 29 maggio 2017, n. 71.
70
“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbulismo”.
Art. 1
4. La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue
manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educa-
zione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di
illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni
scolastiche.
5. Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, ag-
gressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acqui-
sizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata
per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più com-
ponenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un
minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa
in ridicolo. […]
Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127
«Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio
compreso, sembra essere la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per
compiersi, richiede una vittima, un persecutore e la presenza di spettatori, che possono
inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenza attraverso una presenza silenziosa o, ancor
peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre gli spettatori potrebbero far
cessare l’atto di bullismo non solo intervenendo in modo concreto per favorirne l’interruzione, ma
anche semplicemente voltando le spalle alla scena. […]
Il web, per sua stessa natura, rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però
ripercussioni concrete e da dove non è possibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera
dello spazio e quindi non ha senso cambiare classe, scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica
dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; di conseguenza, è impossibile
sottrarvisi.»
Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i
persecutori, Mondadori, Milano 2014
«La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è
uno dei primi luoghi dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto,
71
suggerimenti e contatti utili.
Mentre i casi più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno
estreme e sensazionali trovano uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio
di sito Internet volto alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito
riporta un impressionante numero di storie personali, in cui le vittime di bullismo e cyberbullismo
raccontano le loro esperienze, e condividono le loro emozioni.»
Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e
Associati, Milano 2012
«Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della
scuola, grazie alla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri
strumenti che consentono la connessione in rete.
Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la
necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio.
I giovani devono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi
anche nella vita reale e per un tempo indefinito.»
Garante per la protezione dei dati personali, La scuola a prova di privacy,
http://ww.garanteprivacy.it/
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Razzismo.
DOCUMENTI
razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e
sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e
storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e
intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare
la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la
dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione
prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione
razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi
etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone.
72
Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e
radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti
di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori:
episodi di r. contro gli extracomunitari.
http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/
«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione
universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici
degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva
una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un
principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e
presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora
categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma
fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione,
che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli
atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere,
quello culturale tende ad allontanare, a separare.»
Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa,
Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016
«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di
Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che
ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti
razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo
agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria
diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile,
ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle
proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui
fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente
comprendere la critica violenta dell’ideologia.»
George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori
Laterza, Roma-Bari 1992
73
«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i
bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più
difficile.
- Perché, babbo?
- Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello
che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli
altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui
è prima di tutto un compagno di giochi.
Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della
pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si
comporterà in un altro modo.»
Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia,
Mondadori, Milano 1999
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.
DOCUMENTI
«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online
fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di
pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo
strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo
sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare
ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva
dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo.
Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico
calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di
pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi
sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la
persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi
usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare
per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»
Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014
74
«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni
medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente
umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»
Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore -
Nòva» 19 ottobre 2016
«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni
migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo
della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per
rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il
disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che
era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.»
Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La
Repubblica», 12 novembre 2016
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Le leggi razziali del ‘38
«Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia
contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel
corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro
fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite
radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.»
Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi),
Editori Laterza, Bari 1996
Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti
argomenti:
il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”;
75
le misure discriminatorie previste in queste leggi;
i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;
le origini storiche dello stereotipo antisemita;
il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate;
le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.
Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Competizione sociale e gioco d’azzardo.
«Se parole come valutazione, classifica, selezione, merito, prevalgono nel discorso pubblico,
indirizzano i programmi politici, improntano il lessico dell’economia, è perché il modello
competitivo ha un successo incontrastato. La competizione viene vissuta come la modalità prima
di relazione, con se stessi e con gli altri, quasi fosse una legge primordiale. Non c’è più quasi
lembo di vita che si sottragga al modello della gara. […]
Il paradigma agonistico ha un’estensione e una profondità tali da poter essere considerato uno dei
tratti peculiari della nostra epoca. […]
Dietro questa fiducia nel calcolo si cela la terribile convinzione che la vita possa essere ridotta a
una gara. L’assunzione di questo agonismo, che porta con sé l’obbligo di vincere, ha
conseguenze devastanti. Che ne è, infatti, di chi perde? Disagio, depressione, «passioni tristi»,
come le chiamava Spinoza, scandiscono questa tarda modernità. Ma qui non deve sfuggire un
altro fenomeno correlato: il gioco d’azzardo. Chi si sente escluso, avviato alla sconfitta, tenta la
mossa estrema. Il «rischia tutto!», messaggio reiterato dalla pubblicità, viene preso alla lettera: si
mettono in gioco non solo i soldi, gli averi, ma il tempo, i legami affettivi, la dignità, la vita stessa.
Da un lato il gioco d’azzardo appare la rivolta esterna all’agonismo, la scorciatoia per aggirare
tutte le gare vincendo d’un colpo, dall’altro ne è solo la versione parossistica che porta quasi
sempre alla rovina.»
Donatella DI CESARE, Il boomerang dell’agonismo, «Corriere della Sera - la
Lettura», 13 marzo 2016
76
Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità,
potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:
sul significato da attribuire al c.d. «modello competitivo» che viene oggi imputato alla
nostra società, adducendo esemplificazioni in cui – nel contesto sociale – esso si rivela
e si rende effettivo;
se sia fondato l’assunto che questo «modello competitivo» interferisce con le relazioni
interpersonali e – in caso affermativo – sulle modalità con cui tale interferenza si mani-
festa;
sull’eventuale relazione fra insuccesso nella competizione e pulsione della «mossa
estrema»;
sulle forme del disagio sociale e sulle altre «passioni tristi» che colpiscono i c.d. per-
denti, adducendo – se lo ritieni – eventuali esemplificazioni;
sul fenomeno del gioco d’azzardo, sulle sue cause, sui suoi effetti, sulle responsabilità,
sul ruolo della pubblicità.
I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza
all’elaborato.
Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con un tuo personale approfondimento sugli
interessi, occulti e/o palesi, connessi al fenomeno del gioco d’azzardo e sugli interventi che
risulterebbero necessari per contrastarlo.
Durata massima della prova: 6 ore.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del
tema.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
77
PROVA DI ITALIANO
GRIGLIA VALUTAZIONE: PROVA SCRITTA DI ITALIANO
Alunno...........................................................
COMPETENZE:
• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per agire l'interazione
comunicativa verbale in vari contesti
• Leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo (tipologie A e B)
• Produrre testi scritti di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
INDICATORI
COMPETENZA
DESCRITTORI
Punti max. 15
LIVELLI
BASSO MEDIO
BASSO
MEDIO
ALTO
ALTO
I.
TESTUALE
Impostazione e articolazione
complessiva del testo
Aderenza alle consegne (secondo
il tipo di prova)
Coerenza e coesione nello
svolgimento del discorso
Ordine nell’impostazione e
partizioni del testo (in capoversi
ed eventuali paragrafi)
1
2
2.5 3
II.
GRAMMATICALE
Uso delle strutture grammaticali
e del sistema ortografico
e interpuntivo
Padronanza delle strutture
morfosintattiche e della loro
flessibilità e varietà
Uso consapevole della punteggia-
tura in relazione al tipo di testo
Correttezza ortografica
1
2
3 4
2,5
III.
LESSICALE-SEMANTICA
Disponibilità di risorse lessicali
e dominio della semantica
Uso di un registro linguistico
adeguato
Proprietà e ricchezza lessicale
1
2
3 4
2,5
IV.
IDEATIVA
Capacità di elaborazione e
Scelta di argomenti pertinenti
Organizzazione degli argomenti
intorno a un’idea di fondo
1 2 3 4
78
ordinamento
delle idee
Consistenza e precisione di
informazioni e dati
Rielaborazione delle informazioni
attraverso commenti adeguati e
valutazioni personali non
estemporanee
2,5
TOTALE PUNTI ___________/ 15
79
2.B- SECONDA PROVA:
TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI
Indirizzo: IT15 - GRAFICA E COMUNICAZIONE
Tema di: PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE
SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI MATURITA’
Lo studente svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda
parte compilando e stampando l’ultima pagina dedicata alle risposte della seconda parte e alla
breve relazione della prima.
PARTE PRIMA
CAMPAGNA PUBBLICITARIA per “NATURALIA - estratti naturali”, affermato brand che opera nel
settore dei cosmetici naturali.
Si chiede al candidato di studiare, progettare e realizzare la grafica della comunicazione
pubblicitaria per l’azienda di fitocosmesi NATURALIA, facendo riferimento alle indicazioni fornite dal
brief.
Il candidato ha la possibilità di sviluppare il progetto scegliendo una delle seguenti opzioni:
Stampa: pagina pubblicitaria (formato A4 da sviluppare in verticale);
Espositore da banco (formato massimo A3);
Web: sito (home page e due pagine tipo. Formato 1024x780 pixel);
Web: banner pubblicitario animato (formato 728x90 pixel).
CONSEGNA:
In funzione della scelta il candidato dovrà:
- fornire tutto il materiale prodotto nella fase progettuale, (mappa concettuale, bozze/rough,
moodboard), che mostri il processo creativo;
- redigere una breve presentazione scritta (massimo 10 righe), che presenti il concept del progetto;
- fornire il layout finale (realizzato con qualsiasi tecnica).
BRIEF DEL PROGETTO
Cliente NATURALIA: nasce nel 1977 come laboratorio artigianale di fitocosmesi, oggi è una delle principali aziende italiane del settore della cosmesi, grazie al forte posizionamento legato alla natura e all'uso di estratti vegetali per la realizzazione dei prodotti. La continua innovazione, i rigorosi controlli qualitativi e microbiologici delle materie prime e l’elevato
livello qualitativo dei prodotti, fanno di NATURALIA un’azienda leader, un punto di riferimento nel
mercato dei prodotti per la bellezza e la cura del corpo, su tutto il territorio nazionale. Altro vanto
dell’azienda è l’uso di materie prime coltivate nel pieno rispetto della natura per una cosmesi bio-
naturale.
Infatti da qualche tempo, NATURALIA ha intrapreso il cammino della certificazione biologica per
80
garantire ai suoi clienti la massima qualità e trarre dalla natura stessa le sostanze funzionali per
prendersi cura della pelle.
L’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività e la passione per il lavoro si traducono in prodotti
d’avanguardia e di alta qualità.
Obiettivo: Descrizione del progetto
Creazione di una campagna pubblicitaria per NATURALIA che si caratterizzi per un messaggio che
ne connoti l'essenza e ne sottolinei la personalità.
Si richiede una comunicazione evocativa, sinestesica, che richiami un concetto di bellezza sana e
naturale, semplice, pura, ma nello stesso tempo esprima professionalità, impegno e rispetto per la
natura e per il benessere naturale.
Target
Femminile, età 30-65, donne particolarmente sensibili all’uso di prodotti naturali di alta qualità,
rispettose dell’ambiente e interessate alla conservazione del patrimonio naturale.
Obiettivi di comunicazione
Il Target deve capire che:
sintetizza innovazione e ricerca con amore per la natura;
i prodotti nascono da una ricerca delle proprietà degli estratti vegetali (naturalità);
NATURALIA ha sede in Italia, terra ricca di bellezza, tradizione, arte e monasteri (luoghi di sapere
e di tradizione farmaceutica) ma ha curiosità ed interesse anche per le essenze tratte da piante
provenienti da tutto il mondo.
Il Target deve:
essere incuriosito dai prodotti NATURALIA e modificare l'atteggiamento verso la fitocosmesi;
rodotti del brand;
che NATURALIA rappresenta.
Reason why
NATURALIA :
si impegna per realizzare prodotti naturali, delicati, efficaci, con gradevole profumazione;
litativi;
Vision
Naturalia vuole rappresentare il modo semplice e naturale di prendersi cura di sé stessi grazie a
piccoli gesti quotidiani.
Mission Naturalia propone un’ampia offerta di qualità fatta di prodotti naturali e sicuri, frutto di ricerca e di
esperienza.
Naturalia crede in un rapporto stretto e sincero con il cliente con cui vuole instaurare un rapporto di
81
fiducia grazie all’offerta di prodotti cosmetici sicuri e di qualità superiore, capaci di offrire benessere
e bellezza in modo naturale.
Naturalia lega da sempre il suo marchio al rispetto della natura e alla preoccupazione per il
benessere delle persone che sanno apprezzare le risorse che la natura è in grado di offrire.
Plus
L’azienda produce quattro diverse linee di prodotto:
- Linea Essenze,
- Linea Benessere,
- Linea Sunshine,
- Linea Bellezza;
Ogni linea è caratterizzata da particolari formule ed essenze, scelte per le particolari proprietà in
grado di risolvere specifiche esigenze del consumatore.
Consumer’s benefit
Il consumatore, scegliendo tra le quattro diverse linee di prodotto, è sicuro di utilizzare il prodotto e
le essenze naturali più adatte alle sue specifiche esigenze; inoltre il cliente ha la sicurezza di
utilizzare prodotti naturali di qualità per la propria bellezza e il proprio benessere naturale nel
rispetto della natura.
Reason Why
Ogni prodotto è in grado di risolvere in maniera naturale uno specifico bisogno grazie alle particolari
proprietà dell’estratto naturale utilizzato. I cosmetici sono realizzati seguendo formulazioni
equilibrate a base di pregiati estratti di piante. Il marchio è frutto di ricerche avanzate e di tecnologie
scientifiche innovative. Ogni prodotto contiene concentrazioni di oli essenziali puri, estratti dalle
piante e dai fiori, scovati in ogni angolo d’Italia e del mondo, secondo le più tradizionali e antiche
tecniche di raccolta. Le materie prime sono lavorate in Italia, secondo tecnologie all’avanguardia,
ma anche nel rispetto delle migliori tradizioni erboristico-farmaceutiche, per ottenere il meglio da
ogni singola pianta.
Immagine di marca (brand personality)
NATURALIA è:
NATURALE
EMOZIONALE
Pianificazione Dei Media
Allegati
82
PARTE SECONDA
1. Fornire una definizione di COPY STRATEGY e una breve spiegazione degli elementi che la
compongono.
2. Che cosa si intende con MISSION, VISION E PIANO DI MARKETING aziendale
3. Qual è la definizione del termine “pubblicità” spiega le differenze tra pubblicità sociale e
pubblicità commerciale
4. Analizzare la seguente pagina pubblicitaria descrivendo: le strutture compositive, i formanti
plastici (forma, colore, spazio), l'inquadratura, le figure retoriche e il format.
COGNOME ………………………… NOME…………………… CLASSE……. DATA …………….
(Pagina da stampare)
RELAZIONE PRIMA PARTE:
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
83
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
SECONDA PARTE
Risposta Numero___
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………….......................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
Risposta Numero___
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
…………………………………………………………………………………………………................
84
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA
Prima sessione
ALUNNO………………………………………………………..... Classe ……………….
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI
Nullo basso medio alto
PROGETTUALITÀ
Organizzazione e completezza
delle fasi organizzative e proget-
tuali
1 2 3 4
REALIZZAZIONE
Aderenza al brief
Uso appropriato degli strumenti
Sviluppo di un prodotto pertinente
ed adeguato
1 2 3 4
AUTONOMIA
(capacità
organizzativa e
decisionale)
Efficacia delle soluzioni
Personalità e creatività nelle scelte
progettuali
Capacità decisionale
0,5 1 2 3
PERTINENZA
(contenuti testuali)
Aderenza alla richiesta (concept
progettuale pertinente)
Contenuti adeguati e risposte per-
tinenti e complete
1 2 3 4
TOT
85
SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI
SIMULAZIONE SECONDA PROVA
PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE
Svolgere la prima parte della prova e rispondere a due tra i quesiti proposti nella seconda parte
(max 10 righe). Consegnare tutto in formato digitale e cartaceo.1
PRIMA PARTE
Si richiede, dopo avere individuato gli elementi della copy strategy utili alla progettazione e
sviluppato il logo, di progettare e realizzare la grafica della campagna pubblicitaria per H2O,
azienda che imbottiglia e distribuisce acqua, seguendo le indicazioni fornite nel brief allegato.
Sviluppare il progetto per uno dei mezzi comunicativi a scelta tra:
A. Stampa: pagina pubblicitaria da sviluppare in formato A4 verticale con anche proposta per
adattamento in doppia pagina (formato PDF);
B. Stampa: materiale promozionale, depliant formato A4 a due o tre ante, stampato in bianca e
volta; (formato PDF);
C. Etichetta per la bottiglia formato da lt. 1,5, dimensioni mm. 293x57 e visualizzata in 3D an-
che sugli altri formati di bottiglia da lt. 1,00 e lt. 0,50 e sul fardello da 6 bottiglie (è possibile
utilizzare le foto allegate o sviluppare mock-up 3D); (layout etichetta formato PDF);
D. Social advertising video15 sec. per Facebook formato .mp4, .mov o .gif, aspect ratio 16:9
oppure per Instagram formato .mp4 dimensioni possibili: quadrato: 600 x 600 pixel (min.)
1 La prova si svolgerà in 8 ore. Solo dopo la terza ora sarà possibile l’uscita tempora-
nea/definitiva previa consegna dell’elaborato. Non è consentito l’utilizzo di Internet e di
qualsiasi dispositivo elettronico che deve essere consegnato, assieme al documento di rico-
noscimento, prima della prova e ritirato alla consegna finale della prova. Gli elaborati digita-
li vanno salvati sul proprio desktop e consegnati anche sul computer del docente e quelli
cartacei, nominati e pinzati in ordine, consegnati al termine della prova firmando il modulo
d’uscita.
86
oppure 1080x1080 (max.), oppure aspect ratio16:9.
Fornire tutto il materiale sviluppato durante l’iter progettuale (moodboard, schemi, mappe
concettuali, bozze, layout/finished layout in formato cartaceo e digitale nativo ed esportato nei
formati indicati (trasformare font in tracciati) allegare anche cartella contenente le immagini. Tutto il
materiale deve essere inserito in una cartella nominata con cognome e nome. Stampare
l’elaborato finale (per i video stampare i frame chiave) su formato A4, inoltre redarre una breve
presentazione scritta e stampata che presenti il concept creativo del progetto.
Indicazioni per lo svolgimento della prova:
BRIEF DEL PROGETTO
Immagina, sei accanto alla fonte di una delle acque più leggere al mondo. Sei in alto, a circa 2000
metri, dove l’aria è pura e tutto è incontaminato, anche i pensieri. Lassù, solo la natura ha voce: il
fresco respiro delle granitiche Alpi innevate e il richiamo della purezza dell’acqua minerale delle
sorgenti.
H2O, fondata nel 1990, nasce a grandi altitudini. E dall’alto si può guardare lontano: lo Stabilimento
di H2O è un modello di avanguardia e sostenibilità nel cuore delle Alpi. L’edificio è costruito
secondo i principi di bioarchitettura e della bioedilizia, nel pieno rispetto della natura, ben inserito in
un ambiente in cui protagonista rimane la natura. Il suo sito produttivo è d’interesse internazionale,
studiato e visitato da grandi multinazionali e importanti aziende del mondo del beverage.
I valori della marca
L'acqua è la nostra origine, l'origine dell'acqua è la natura: H2O deve proprio alla natura i suoi valori:
il rispetto per le proprietà organolettiche dell’acqua delle sorgenti, l’impegno per mantenere l’habitat
naturale integro e libero da interferenze umane di qualsiasi genere. Alla base della filosofia
aziendale c’è il desiderio di proteggere l’ecosistema naturale e l’ambiente credendo a 360 gradi in
un futuro Bio. La marca crede fermamente in un rapporto con la natura che sappia preservare le
sue risorse lasciandola incontaminata.
Mission
H2O svolge le proprie attività seguendo i risultati di una continua ricerca finalizzata all’innovazione
nell’ottica di un crescente rispetto per l’ambiente di cui tutti facciamo parte. In H2O l’innovazione è
fisiologica. Innovazione che nasce dai principi di rispetto per la natura e produzione all’avanguardia
grazie al suo stabilimento, gioiello Hi-tech di fama internazionale dove robot e tecnologia avanzata
sposano perfettamente le scelte di bioarchitettura e bioedilizia.
87
Prodotto
La rivoluzione bio del pack.
Perfettamente in sintonia con la filosofia aziendale, i laboratori di ricerca H2O sono impegnati in un
progetto e in una serie di iniziative rivoluzionarie “per un mondo BIO”, questo progetto ha portato
l’innovazione nei processi di prelievo e imbottigliamento dell’acqua di H2O ma non solo. La marca
ha rivoluzionato il mondo del packaging in modo esponenziale:
- ha sviluppato un pack ecosostenibile che protegga le grandi qualità intrinseche dell’acqua H2O e
contemporaneamente rispetti la natura dalla nostra Terra.
- H2O è il primo marchio al mondo a lanciare nel mass market una bottiglia da 1,5 litri 100%
biodegradabile: le Bio Bottle da 1,5 litri e da 1 litro sono le prime e uniche linee di bottiglie
compostabili presente in Italia.
- H2O Bio Bottle è la prima bottiglia al mondo prodotta con PLA totalmente BIO: un particolare
polimero che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante, senza neanche una
goccia di petrolio o suoi derivati.
Il risultato è una Bioplastica Verde rivoluzionaria perché Biodegradabile al 100% e che in soli 80
giorni torna semplicemente a far parte della natura, come attesta la conformità alla norma EN13432
(di cui si fornisce logo)
Obiettivo di comunicazione
Creazione di una comunicazione finalizzata a far conoscere:
• la rivoluzione nel mondo del packaging dal valore esponenziale: un pack ecosostenibile che pro-
tegga le grandi qualità intrinseche di acqua H2O e contemporaneamente rispetti la natura dalla
nostra Terra.
A fine 2008 H2O è il primo marchio al mondo a lanciare nel mercato una bottiglia da 1,5 litri 100%
biodegradabile. Anche oggi H2O Bio Bottle da 1,5 litri e da 1 litro è la prima e unica linea di botti-
glie compostabili presente in Italia.
• Si vogliono sottolineare i valori innovativi del brand sviluppando il posizionamento della marca e
veicolando in particolare la sua attenzione per la natura con una comunicazione incisiva che ca-
ratterizzi e colga l'essenza del Brand e una creatività che ne sottolinei l’impegno ed il messaggio
“per un mondo più BIO”
• Contestualmente l’azienda mira a sensibilizzare l’audience ad un maggior rispetto per l’ambiente
in cui viviamo migliorando i comportamenti sociali.
88
• L’azienda, grazie al suo carattere innovativo e alla sua capacità di concepire ampi orizzonti, è
consapevole del fatto che la pubblicità oltre a promuovere prodotti e marche, sia un potente
strumento per proporre modelli di comportamento catturando e divulgando segnali già presenti
nella società. Sfruttando il potere persuasivo dell’advertising, decide di coglierne pienamente le
responsabilità cercando di divulgare modelli di comportamento in sintonia con i suoi valori col fine
di trasformarli in forme di emulazione esemplari. Decide quindi di sviluppare una campagna di
posizionamento, basata sul lancio del packaging innovativo (bio bottle), incentrata su un mes-
saggio capace di sensibilizzare l’opinione pubblica ad un maggiore rispetto per l’ambiente.
La marca ricerca una creatività focalizzata sui valori del brand che si discosti dalle tradizionali
pagine commerciali veicolando anche un messaggio sociale capace di sottolineare e promuovere:
• l’impegno di H2O per l’ambiente;
• la necessità di una attenzione sociale per la natura, poiché un comportamento sociale più attento
potrebbe attenuare se non risolvere i problemi dell’inquinamento dell’ambiente.
• comportamenti sociali più responsabili proponendo modelli di comportamento capaci di cancellare
evitando la cattiva abitudine di abbandonare i rifiuti nei boschi.
Target
Consumatori italiani che associano l’acqua alla natura e desiderano un mondo più pulito,
consumatori capaci di compiere i propri acquisti in maniera responsabile, scegliendo i prodotti più
attenti alla preservazione dell’ambiente. L’audience a cui si rivolge il messaggio viene concepita
considerando però non solo il segmento di mercato dei consumatori, ma anche la necessità di
proporre nuovi modelli di comportamento sociale “più puliti” modificando la cattiva abitudine
perpetrato da molte persone di abbandonare i rifiuti nell’ambiente senza pensare alle possibili
conseguenze.
Claim
La campagna sarà intitolata:
“L’ACQUA È CUSTODITA DALLA NATURA.
Per un mondo BIO: H2O contro l’abbandono nei boschi”.
Le confezioni BIO di H2O nascono proprio dal desiderio di dare un forte contributo per il
mantenimento di un mondo più pulito.
89
Numerosi test effettuati in laboratorio hanno dimostrato che questa innovativa Bioplastica derivata
da elementi vegetali custodisce e preserva le caratteristiche organolettiche e le qualità dell’acqua
H2O, dalla sorgente fino al consumo. Bio Bottle è un vero contenitore naturale che rispetta perfet-
tamente la naturalezza del contenuto.
SEMPRE PIÙ BIO
Ingeo, il biopolimero di origine 100% vegetale di Bio Bottle, è prodotto da un’azienda americana.
L’azienda H2O continua ad investire in ricerca e sviluppo e ha realizzato anche l’intera etichetta
della Bio Bottle in Pla Bio. Gli studi attuali sono volti alla realizzazione del tappo e del collarino della
bottiglia, realizzando la visione di un prodotto 100% naturale, dentro e fuori.
IL FARDELLO INVISIBILE
Forte della filosofia aziendale che si muove nel rispetto e gratitudine per l’ambiente, madre indi-
scussa delle qualità dell’acqua, H2O ha già concluso in termini positivi la fase di sperimentazione di
un’altra innovazione inesplorata: la sostituzione della plastica che avvolge le confezioni da 6 botti-
glie, il fardello, con un semplice raccordo in PLA, ugualmente resistente e pratico, ma in grado di
abbattere notevolmente il consumo delle risorse e i materiali da smaltire.
Filosofia aziendale Green
La filosofia aziendale e le scelte H2O sono orientate alla tutela dell’ambiente e delle risorse:
• Lo stabilimento di imbottigliamento è costruito secondo progetti architettonici ecocompatibili
con l’ambiente. I materiali principali sono legno e pietra.
• L’utilizzo della logistica su rotaia per il trasporto dell’acqua dalla sorgente a tutta Italia. Oggi,
parte un treno di acqua al giorno.
• Il magazzino e tutta la movimentazione delle merci sono gestiti da robot a guida laser elettri-
ci e non a gasolio, quindi a inquinamento zero. Sono stati introdotti nuovi robot fasciatori che
permettono un risparmio di plastica consistente negli imballi.
• Dal 2017 sono entrati in funzione 6 camion alimentati a LNG, il meglio che il mercato at-
tualmente offre in termini di autotrasporto sostenibile, con performance ben 6 volte superiori
rispetto al modello diesel euro 6, in termini di abbattimento delle emissioni in atmosfera, an-
che dal punto di vista acustico.
(Plus e consumer’s benefit)
90
Vantaggi per l'ambiente
L’Ambiente ama la Bio Bottle per diversi motivi:
• perché nasce da fonte naturale e rinnovabile
• perché in meno di tre mesi ritorna all’ambiente senza lasciare tracce del suo passaggio
• perché non contiene neanche una goccia di petrolio e derivati.
La scelta Bio Bottle permette anche:
• un risparmio di oltre il 50% di energie non rinnovabili,
• l’abbattimento del 60% di emissione di CO2,
• l’abbattimento nel processo produttivo di stabilimento del 60% di energia nella fase di pro-
duzione delle preforme delle bottiglie (fase di essiccazione del granulo), fino al 30% in fase
di fusione e del 70% nel ciclo di raffreddamento delle preforme.
Bio dall'inizio alla fine
La tecnologia e la ricerca per ottenere questi risultati è tanto complessa quanto è facile il suo utiliz-
zo e naturale il suo ciclo di vita e smaltimento.
SECONDA PARTE
1. Rileggi la traccia relativa al progetto per H2O e considerando anche le tue scelte progettuali
individua i seguenti elementi della copy strategy:
- Main promise, Plus e Consumer’s benefit;
- Reason why/Supporting evidence;
- Tone of voice o mood;
- Target group e target audience;
- Valori della marca.
2. Definisci le 4P del marketing mix e spiega perché il packaging possa essere considerata la
quinta variabile da aggiungere.
3. Definisci il termine pubblicità e spiega quale ruolo gioca la retorica all’interno del messaggio
pubblicitario.
4. Spiega che cosa si intende con il termine packaging, perché viene considerato il “silent sel-
ler”, spiega quali sono le sue funzioni e cosa si intende con imballaggio primario, secondario
92
GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA
Seconda sessione
ALUNNO...............................................
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI
Nullo basso medio alto
PROGETTUALITÀ
(capacità
organizzativa)
Organizzazione del progetto
Competenza e pertinenza del-
le fasi organizzative e proget-
tuali
1 2 3 4
COMPETENZE
PROBLEM SOLVING
(capacità e
consapevolezza
progettuale)
Aderenza al brief: sviluppo di
un prodotto pertinente ed ade-
guato
Capacità di risolvere i problemi
Personalità e creatività nelle
scelte progettuali
1 2 3 4
REALIZZAZIONE
(capacità esecutiva)
Completezza del messaggio in
tutte le sue parti
Uso appropriato degli strumen-
ti
0,5 1 2 3
PERTINENZA
(contenuti testuali)
Aderenza alla richiesta: effica-
cia nelle spiegazioni e nei con-
tenuti tetuali
Contenuti adeguati e chiari, ri-
sposte pertinenti e complete
1 2 3 4
TOT
…./ 15
NOTE:
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
93
2.C- SIMULAZIONE TERZA PROVA
TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI
INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO
CLASSE 5….
DISCIPLINA: STORIA
CANDIDATO: …………………………………………..…………………
Non sono ammesse cancellature e correzioni
Il candidato risponda ai seguenti 2 quesiti a risposta singola (max 10 righe)
Quesito 1 punti ……../5
Illustra la posizione dell'Italia all'inizio della Prima guerra mondiale, spiegando di quale
alleanza faceva parte precedentemente e le motivazioni delle sue scelte.
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
Quesito 2 punti ……../5
Spiega cosa indica l'espressione “fase legalitaria del fascismo” e illustra la strategia politica
di Mussolini in questo periodo.
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
94
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
Il candidato risponda ai seguenti 5 quesiti con risposta a scelta multipla:
Quesito 1 punti ……../1
Lo slogan “vittoria mutilata” e l'impresa di Fiume espressero le posizioni
a. del governo, che era insoddisfatto di quanto i ministri Salandra e Sonnino avevano ottenuto
nei trattati del 1919.
b. del governo e dei liberali che rivendicavano la città di Fiume, di popolazione a maggioranza
italiana.
c. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano Dalmazia
e Istria, promesse dal Patto di Londra, e la città di Fiume.
d. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano
Dalmazia , Istria e la città di Fiume, promesse dal Patto di Londra.
Quesito 2 punti ……../1
Di fronte alla prova di forza delle camicie nere che intrapresero la marcia su Roma nella
notte tra il 27 e il 28 ottobre 1922
a. il presidente del Consiglio, Luigi Facta, e il re Vittorio Emanuele III non furono in grado di
organizzare una resistenza armata perché l'esercito si schierò con Mussolini.
b. il re Vittorio Emanuele III chiese di proclamare lo stato d'assedio, ma il presidente del
Consiglio, Luigi Facta , si oppose.
c. il presidente del Consiglio, Luigi Facta, presentò a Vittorio Emanuele III il decreto che
proclamava lo stato d'assedio, ma il re si rifiutò di firmarlo.
d. il re e il governo appoggiarono Mussolini, assecondando le richieste dei centri di potere:
interessi economici, parte dell'esercito, alte gerarchie ecclesiastiche.
Quesito 3 punti ……../1
Sotto il profilo politico subito dopo la Prima Guerra Mondiale in Italia si verificò la seguente
situazione:
a. ci fu una riconferma dei vecchi partiti liberali.
95
b. si assistette all'affermazione dei nuovi partiti di massa (Socialista e Popolare).
c. si sfiorò lo scoppio di una rivoluzione di tipo Sovietico.
d. i Nazionalisti presero il potere, sostenuti dai fascisti.
Quesito 4 punti ……../1
La Società delle Nazioni, creata nel 1919, si rivelò incapace di regolare pacificamente le
controversie tra gli Stati
a. per la mancata adesione dei vinti e la scarsità dei mezzi d'intervento
b. per la mancanza di risorse economiche
c. per la mancata adesione dei vincitori, soprattutto degli USA che difendevano il proprio
isolazionismo
d. per la piena adesione di vinti e vincitori che spesso si scontravano sulle decisioni da
prendere.
Quesito 5 punti ……../1
Causa dell'instaurazione del cosiddetto "comunismo di guerra" in Russia fu:
a. il bisogno di assorbire le eccedenze agricole accumulatesi dopo la cessazione delle ostilità.
b. la necessità di fornire armi e approvvigionamenti all'Armata Rossa durante la guerra civile.
c. la volontà di contribuire alla ripresa dell'economia della Russia.
d. la pressione degli interessi dell'industria bellica.
TOTALE PUNTI ………/15
96
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO – Tipologia b) c)
ITIS GRAFICA E COMUNICAZIONE
a.s. 2017/20178
DISCIPLINA: INGLESE
Classe:………………………………….
NOME e COGNOME....................................................
DATA.....................................................
NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8
1) Outline the production of comic books in the UK.
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________ /5
2) What are the main characteristics of “Art Nouveau”?
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
/5
97
CHOOSE THE RIGHT ANSWER
3) Roy Lichtenstein made use of:
a) …pastel colours and dots
b) …bold and bright colours
c) …the dripping technique
d) …thick brushstrokes
/1
4) A feature length film is:
a) …a film based on superheroes taken from American comic books
b) …a film in which human actors are included in the storyline or narrative
c) …a film which has a running time of at least 90 minutes
d) …a film intended for a specialized audience
/1
5) A sketch is:
a) …a picture made by using paint
b) …a form of modern art
c) …the headline of a drawing
d) …a simple drawing which does not have many details
/1
6) “The graphic agency Chaos Design has created our website”: which of the following sentences
has the same meaning:
a) …Our website was created by the graphic agency Chaos Design
b) …Our website is created by the graphic agency Chaos Design
c) …The graphic agency Chaos Design has been created by our website
d) …Our website has been created by the graphic agency Chaos Design
/1
98
7) A best seller is:
a) …a book which is extremely popular and has sold in very large numbers
b) …a book dealing with popular topics
c) …an unpublished book
d) …a well-known biography
/1
99
INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO
CLASSE 5….
DISCIPLINA: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI
SIMULAZIONE III PROVA – Tipologia B+C
NOME: ______________________________ CLASSE: __________________
DATA: ___________________
TIPOLOGIA B: IL TESTO AL DI FUORI DELLE RIGHE NON VERRÀ VALUTATO;
NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE.
1 – Dopo aver definito che cos'è il bilancio di un'impresa elenca quelli che conosci
(descrivili in breve).
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
2 – Qual è la differenza fra centri di costo produttivi e centri di costo ausiliari?
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
100
TIPOLOGIA C – NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE O RIPENSAMENTI
1 – Il capitale fisso corrisponde al capitale impiegato per...:
[ ] – ...l'acquisto dei fattori anticipati.
[ ] – ...l'acquisto dei fattori strutturali.
[ ] – ...l'acquisto dei fattori correnti.
[ ] – ...l'acquisto dei fattori produttivi.
2 – Quali società possono essere costituite solo per scopi “di pubblica utilità”?
[ ] – le associazioni
[ ] – le cooperative
[ ] – tutte le non-profit
[ ] – le fondazioni
3 – Che cosa sono le successive?
[ ] – il numero di copie stampate per abbassare il costo a copia.
[ ] – il numero di copie in più da proporre al cliente per abbassare il costo a copia.
[ ] – il costo delle copie totali più quello delle copie non richieste.
[ ] – il costo di ogni copia stampata in eccesso.
4 – Si definisce speculatore...:
[ ] – ...colui che acquista obbligazioni ad alto rischio con la speranza di ottenere un
guadagno elevato nel minor tempo possibile.
[ ] – ...colui che acquista titoli con forti oscillazioni con la speranza di ottenere un
guadagno elevato rivendendoli in breve tempo.
[ ] – ...colui che acquista titoli stabili sul mercato borsistico; guadagno basso ma con
pochi rischi.
[ ] – ...colui che acquista obbligazioni con forti oscillazioni ricavando sempre un
guadagno elevato.
5 – Che cos'è il prezzo di equilibrio?
[ ] – Quando il prezzo eguaglia il valore del prodotto.
[ ] – Quando il valore del prodotto corrisponde al prezzo di vendita.
[ ] – La condizione di compravendita in cui la domanda è pari all’offerta.
[ ] – Il denaro necessario alla compravendita del prodotto.
101
INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO
CLASSE 5….
DISCIPLINA: TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE
Alunno
Classe Data
SIMULAZIONE MATURITA’
TIPOLOGIA B
1 – Elenca e descrivi brevemente le fasi della progettazione/scrittura di un film dall’idea alle
riprese
2 – Elenca e descrivi brevemente i principali stili/tipologie di montaggio video
SIMULAZIONE MATURITA’
TIPOLOGIA C
1 – A cosa devono corrispondere le impostazioni della timeline/sequenza in un programma
di montaggio video?
A – a quelle del monitor su cui si vedrà il video
102
B – alle caratteristiche del girato che si deve montare
C – allo standard HD
D – alle esigenze del cliente
2 – Qual è il rapporto d’aspetto (aspect ratio) attualmente più in uso nelle produzioni
audiovisive?
A – 4:3
B – 3:2
C – 16:9
D – 14:9
3 - Quali sono i principali elementi della videocamera che le consentono di trasformare la luce
in un file digitale?
A – obiettivo, sensore, processore, registratore
B – obiettivo, microfono, sensore, processore
C – obiettivo, diaframma, otturatore, processore
D – sensore, otturatore, microfono, registratore
4 – Che cosa si intende per inquadratura soggettiva?
A – un inquadratura in cui il soggetto è in piena evidenza
B - un inquadratura che mira a sondare le emozioni del personaggio
C – un inquadratura in cui il regista esprime le proprie opinioni
D – un inquadratura che simula il punto di vista di un personaggio, guardando con i suoi occhi
5 – Quale di queste opzioni contiene solo codec e formati audio e video?
A – apple prores, h264, wave, mpeg
B – XDcam, odt, hdv, quicktime
C – mpeg, mp3, mp3, psd,
D – quicktime, wave, h264, tiff
103
SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI
SIMULAZIONE III PROVA – Tipologia B+C ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI
NOME: ______________________________ CLASSE: __________________
DATA: ___________________
TIPOLOGIA B: IL TESTO AL DI FUORI DELLE 10 RIGHE NON VERRÀ VALUTATO;
NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE.
1 – Quali sono le tipologie di allestimento di uno stampato? Descrivile.
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
2 – A cosa serve il formato minimo indispensabile? Fai un esempio di come può
essere ricavato per uno stampato A4 (21x29,7).
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
TIPOLOGIA C – NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE O RIPENSAMENTI.
1 – Come si definisce il modello gerarchico-funzionale?
[ ] – a struttura piramidale basato sul principio del vertice al comando.
[ ] – a struttura mista con una grande gerarchia e un'organizzazione interna
funzionale.
[ ] – a struttura formale in cui un organo è consulente di un altro.
104
[ ] – a struttura informale conferendo importanza alla funzione dell'impresa.
2 – Sul diagramma di redditività è possibile visualizzare la rappresentazione di?
[ ] – Costi costanti, costi variabili e il punto di pareggio.
[ ] – Costi totali e il punto di pareggio.
[ ] – I ricavi e il punto di pareggio.
[ ] – Costi totali, ricavi e il punto di pareggio.
3 – il formato del foglio di stampa si riferisce al...:
[ ] – formato definitivo di ogni pagina dello stampato.
[ ] – formato massimo e minimo che una macchina è in grado di stampare.
[ ] – formato del foglio contenente, segnature, bianchi di stampa e di pinza.
[ ] – formato ricavato dall'aggiunta dei bianchi di stampa, contenente le segnature.
4 – indica quale fra le seguenti è una segnatura 2/8 diversi BeV, resa 2:
[ ] [ ] [ ] [ ]
5 – Che cos'è la commessa di lavorazione?
[ ] – è una commessa utile al ciclo di produzione interno all'azienda e contiene dati
specifici sul lavoro da eseguire.
[ ] – è una commessa utile al ciclo di produzione interno all'azienda e contiene dati
generali sul lavoro da eseguire.
[ ] – ordine di un prodotto fatto ad un'azienda da un committente contenente dati
specifici sul lavoro richiesto.
[ ] – ordine di un prodotto fatto ad un'azienda da un committente contenente dati
generali sul lavoro richiesto.
105
INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO
CLASSE 5….
DISCIPLINA: MATEMATICA
Simulazione del 21.04.2018 - Tipologia B + C Disciplina : Matematica
Candidato : ___________________________________ Classe:5a Sez. __ ITIS GRAFICA e COMUNICAZIONE
Rispondi ai seguenti quesiti a risposta singola:
1. Calcola il seguente integrale indefinito
dx
xx
x
67
22
Punti....../5
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
2. Dopo aver scritto la regola di integrazione per parti applicala al seguente integrale indefinito
dxx lnx2
Punti....../5 ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
106
________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Rispondi ai seguenti quesiti con risposta a scelta multipla: Punti....../5
3. A cosa è uguale l’integrale indefinito dxx
2
12
cxx
21
cxxln 22 cx
x 22
1 x
x2
1
4. La derivata di xseny 3 è:
xseny 23 xxy sencos3
xxseny cos3 2 xy 2cos3
5. Quale delle seguenti uguaglianze è corretta?
csenxxdxcos cx
xdxln 1
cedxe xx
cx
dxx
2
21
6. La derivata della funzione 242 xxlny è :
42
1
xy
24
422
xx
xy
24
12
xx
y
)xlog(y 42
108
INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO
CLASSE 5….
DISCIPLINA: INGLESE
Classe:………………………………….
NOME e COGNOME....................................................
DATA.....................................................
NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8
1) Why can “Brave” be considered a ground-breaking film?
__________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________
/5
2) What are the main steps a graphic designer should undertake before designing
for the market?
__________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________
109
__________________________________________________________________ __________________________________________________________________
/5
Choose the right answer:
3) Andy Warhol felt particularly attracted by
a) skyscrapers
b) ancient mansions
c) train stations
d) department stores.
/1
4) Pastels are:
e) bright colours
f) new materials
g) pale and soft colours
h) dark colours
/1
5) USP means:
a) the only retailer where you can find a special item.
b) a unique work of art.
c) the identity that distinguishes a product from its competitors.
d) the only occasion an advertiser has to personally sell a product.
/1
6) A shooting board
e) is usually prepared in colour
f) focuses on shot sequences, camera angles and placement
g) is rendered in more graphic details, but contains less technical information
110
h) contains fewer frames than a client board
/1
7) “The designer should assess the results of market research”: which of the following
sentences has the same meaning:
a) The results of market research should be assessed by the designer
b) The results of market research are assessed by the designer
c) The results of market research should are assessed by the designer
d) The results of market research should been assessed by the designer
/1
111
INDIRIZZO
TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO
CLASSE 5….
TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE
Alunno
Classe Data
SIMULAZIONE MATURITA’
TIPOLOGIA B
1 – Elenca e descrivi brevemente i processi e i dispositivi della videocamera che permettono
alla luce di trasformarsi in immagine digitale
2 – Illustra le tre regole d’oro del montaggio per effettuare uno stacco grammaticalmente
corretto sullo stesso soggetto
112
SIMULAZIONE MATURITA’
TIPOLOGIA C
1 – Quale risoluzione corrisponde allo standard full HD?
A – 960 X 540 pixel
B – 1920 X 1080 pixel
C – 1280 X 720 pixel
D – 3840 X 2160 pixel
2 – Scegli la corretta impostazione della videocamera per una ripresa in condizioni normali
A – 16:9 , 50i , 1/50” , +6db
B - 4:3 , 25p , 1/25” , 0db
C – 16:9 , 25p , 1/50” , 0db
D – 4:3 , 50i , 1/25” , 0db
3 – Quale di questi vocaboli NON corrisponde al nome di uno stile di montaggio?
A – variegato
B – alternato
C – parallelo
D – attrazioni
4 – Cosa significa “fare il master”?
A – eseguire il doppiaggio dei dialoghi
B – cambiare il formato del video
C – esportare il video dopo l’editing nella massima qualità disponibile
D – eseguire la correzione colore
5 – Quale di queste opzioni contiene solo codec audio e video?
113
A – apple prores, h264, wave, tiff
B – XDcam, odt, aiff, animation
C – DVCpro, mp3, hdv, psd,
D – quicktime, wawe, h264, mpeg
114
ANNO SCOLASTICO 2016 – 2017 - SIMULAZIONE ESAME DI STATO
III PROVA SCRITTA – …. …. .2017
Candidato………………………………………………
Classe…………………………………
Data……………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia mista B + C)
tipologia B
LIVELLO
A
Evidenzia conoscenze esaurienti, competenze e precisione
terminologica
Punti 5
LIVELLO
B
Evidenzia conoscenze e competenze sicure anche se non sempre
sorrette da adeguati strumenti espositivi
Punti 4,5 - 4
LIVELLO
C
Presenta qualche errore che comunque non ne compromette la
pertinenenza. E’ sostanzialmente corretta
Punti 3,5 - 3
LIVELLO
D
Presenta errori che ne compromettono in parte la pertinenza Punti 2.5 - 2
LIVELLO
E
Presenta conoscenze decisamente poco adeguate.
Non è attinente al quesito o è mancante
Punti 1,5 – 1 -
0
PUNTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
tipologia C
corretta Quesiti con risposta a scelta multipla, close test:
Punti 1
PUNTI 1 2 3 4 5
Totale punti ______/15
Discipline prima simulazione
Punteggio max Punteggio
Lingua inglese 15
Storia 15
Tecnologie dei processi di
produzione 15
115
Organizzazione e gestione dei
processi produttivi 15
Totale
60
VALUTAZIONE DELLA PROVA /4
Discipline seconda simulazione
Punteggio max Punteggio
Lingua inglese 15
Matematica 15
Tecnologie dei processi di produzione 15
Organizzazione e gestione dei
processi produttivi 15
Totale
60
VALUTAZIONE DELLA PROVA /4
ATTRIBUZIONE VOTO
Voto in
15esimi
1 2 - 3 4 – 5 6 - 7 8 – 9 10 11 12-13 14 15
Voto in
decimi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Ai sensi della normativa vigente, la valutazione finale complessiva della III prova non può
comunque essere inferiore ad 1/15.