Arte e Restauro Deli Metalli

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  • 7/25/2019 Arte e Restauro Deli Metalli

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    Arte e Restauro deli MetalliPochi materiali, come i metalli, hanno segnato e segnano anche oggi la civilt dell'uomo. Sipotrebbe partire dalla mitica et dell'oro, che evoca per noi tutti un luogo felice e prospero nel quale ancor oggi l'uomo ama rifugiarsi, almeno con il pensiero, quando tende a sfuggire la dura realtquotidiana, ma l'et dell'oro, cos come il paese dell'oro, il mitico Eldorado, non esiste se non nella

    fantasia.

    Per tornare al tema, evidente a tutti che l'et del rame (!!!"#!!! a.$.% delbron&o (#!!!"!! a.$.% e quella del ferro (dal !! a.$.% hanno marcatoevolu&ioni tecnologiche cos radicali da essere scelte dagli storici per designarevere e proprie civilt dotate di peculiarit cos caratteristiche da differen&iarsitra loro proprio in base alla capacit espressa da quei popoli, di estrarre elavorare i diversi metalli.

    )a stessa scoperta del fuoco, che pure aveva condi&ionato la civilt umanacreando un prima struttura sociale che intorno al fuoco si riuniva, cucinava,mangiava e consumava i primi riti religiosi, divenne fondamentale quandovenne utili&&ata per fondere i metalli.

    Pur con qualche semplifica&ione, si pu* affermare che alcune societ e alcuni popoli dell'+frica edell'ceania e delle +meriche, pur conoscendo il fuoco ed avendo acquisito notevoli abilit nellavorare l'osso, il legno, la pietra e la ceramica, non completarono l'evolu&ione seguita dalle civiltoccidentali od orientali perch- non furono in grado di estrarre e lavorare i metalli.

    Per quanto i minerali siano diffusi su tutta la crosta terrestre, il trovarli allostato puro evento raro una pepita tra i ciottoli del fiume, del rame nativoscoperto tra le rocce, ferro puro di provenien&a meteorica, questi furono conogni probabilit i primi minerali con cui si misur* l'uomo preistorico. E ,tuttavia, solo con il fuoco e con i processi di fusione che l'uomo riusc arompere i legami tra gli elementi metallici e gli altri elementi costitutivi dei

    minerali, consentendo quindi il recupero dell'oro, dell'argento, del ferro, delrame, del piombo e dello stagno.

    /n ulteriore passo fu compiuto quando l' uomo fu in grado di combinare tra loro alcuni metalli,dando luogo ad un nuovo composto, come il bron&o, pi0 resistente dei metalli di parten&a, il rame elo stagno. Si sviluppa, cos, la civilt del bron&o, caratteristica del 11 millennio a. $.) et del ferro segna il periodo pi0 recente della preistoria, con la diffusione di utensili e armi inferro in aggiunta a quelli di bron&o del precedente periodo. $on la diffusione delle leghe fu possibilescegliere il materiale pi0 adatto ai diversi usi i metalli potevano esser plasmati, martellati, tagliati,fusi in stampi, trasformati in lastre, in recipienti, in monili.

    )a lavora&ione dei metalli, e del ferro in particolar modo, fu la grande scopertadel mondo antico, l'ultima grande scoperta tecnologica, fintanto che, la polvereda sparo, la stampa a caratteri mobili (e la carta per certi versi% non chiuserol'era antica ed aprirono quella moderna.)a scoperta delle leghe e l'affinamento delle tecniche metallurgiche non fu,tuttavia, n- costante n- universale in 2iappone l'acciaio fu scoperto giintorno al 1 millennio a. $., mentre in Europa non fu prodotto che dal 3411secolo d. $.

    +nche nel mondo contemporaneo, caratteri&&ato da nuove fonti di energia il vapore, l'elettricit,l'energia nucleare, da nuove forme del comunicare, e da nuovi me&&i di trasporto (dall'automobileallo Shuttle%, i metalli non solo rimangono centrali nelle nostra tecnologia ma assumono forme e

    http://www.inforestauro.org/arte-dei-metalli.htmlhttp://www.inforestauro.org/arte-dei-metalli.html
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    fun&ionalit del tutto nuove, come ad esempio nell'architettura (si pensi solo alla torre Eiffel% enell'arredo.5a mentre al ferro ed alle sue leghe si richiedono sempre nuovi utili&&i e fun&ionalit, nuovelavora&ioni e nuove forme, all'oro e all'argento, al contrario, sono sufficienti la naturale luminosit,l'intrinseca pre&iosit e l' abilit dell'artigiano per farne oggetti rari ed ambiti ancor oggi cicommuovono e ci stupiscono alcuni gioielli in oro o in argento ritrovati nelle tombe preistoricherisalenti a due"tremila anni fa.

    )' oro ha esercitato sull'uomo un fascino particolare, sin dall'antichit per secoli le menti pi0ingegnose si sono prodigate per trasformare l'oro in bevanda medicamentosa, nella certe&&a chel'incorruttibilit di questo metallo potesse trasferirsi all'uomo, dargli l''eterna giovine&&a o, almeno,tener lontane le sofferen&e.

    Per tutto il 5edioevo e fino alla rivolu&ione industriale, le tecnologie e lelavora&ioni dei metalli rimasero sostan&ialmente immutate, anche se qualchemiglioramento fu introdotto lo sfruttamento della for&a motrice dell'acquafaceva muovere i mantici per portare al alta temperatura il carbone e facevamuovere il maglio. ) organi&&a&ione del lavoro era gestita dal mastro (sidiventava maestri solo dopo un lungo e rigoroso apprendistato%, che era

    responsabile della qualit artistica e della bont dei materiali, per questo eglidoveva apporre il proprio marchio su ciascun pe&&o e attestare, con un altropun&one, il titolo del metallo. 6ella 7epubblica 4eneta sugli oggetti pre&iosi, gipun&onati in bottega con il proprio simbolo, venivano impressi il 8ollo di San5arco o )eone in moleca e il pun&one dei toccadori o sa&&adori, una caricapubblica con il compito di vigilare sul rispetto delle leggi e reprimere le frodi,istituita fin dal 9:.

    )' 1talia sempre stata ricca di botteghe artigiane orafe e di argentieri, 5ilano, 4ene&ia, ;iren&e,7oma 6apoli e Palermo vantano produ&ioni di uso liturgico e di uso comune, di grande qualit. 6el