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L a m p l i a m e n t o d i u n h o t e l s i p r e s e n t a c o m e u n a r i g o r o s a c o s t r u z i o n e d i g r a n i t o c o n , i n s o m m i t , n o v e l u c e r n a r i a f o r m a d i o g i v a d i a c c i a i o e v e t r o c o n u n f o r t e s v i l u p p o v e r t i c a l e , c h e r e g o l a n o l i n g r e s s o d e l l a l u c e n a t u r a l e
Foglie di luceTesto di Luca Pietro Gattoni Foto di Enrico Cano e Pino Musi
MARIO BOTTA - WWW.BOTTA.CH - CENTRO WELLNESS TSCHUGGEN BERGOASE - SVIZZERA
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[Luoghi del benessere] 16/07 57
Planimetria generale Scala 1:1500 (Studio Botta)
La conca di Arosa, localit alpina a 1850 metrisul livello del mare,ospita una delle creazionipi recenti e significative di Mario Botta.Nel
dicembre del 2006 stata inaugurata una nuovastruttura chiamata Berg Oase, ampliamento delloTschuggen Grand Hotel, destinata ad accogliere ilvariegato panorama di funzioni che caratterizza unamoderna spa: lintervento di dimensioni cos ge-nerose (27.000 m3) che costituisce il pi grande edi-ficio del genere in Svizzera. La riuscita traduzionevolumetrica del complesso programma funzionalecostituisce una delle maggiori valenze del progetto:da un lato, la gestione del rapporto con ledificatoesistente e con lelemento naturale,dallaltro,la crea-zione di spazi interni che trascendono la mera fun-zionalit.
La dialettica con il paesaggio montano al tempostesso discreta e decisa. Bench inserito integral-mente nel profilo del pendio, lintervento rifuggeda un banale mimetismo denunciando la propriaesistenza per mezzo di elementi emergenti (fo-glie) che stabiliscono il tramite formale e senso-riale con la natura circostante. La trama della fac-ciata allude al ritmo e alla geometria della foresta re-trostante; al tempo stesso, nelle limpide giornatedinverno, le foglie, curvate e imbiancate, riflet-tono la neve e il ghiaccio dei picchi che contornanolabitato. Intervento misurato, quindi, ma, comenelle migliori realizzazioni dellarchitetto ticinese,questa opera in grado,non solo di colloquiare conle preesistenze, ma anche di identificare un luogocon la sua sola presenza.
LOCALIZZAZIONE:AROSA, SVIZZERAPROGETTO ARCHITETTONICO:MARIO BOTTA, LUGANOPARTNER:GIAN FANZUN AG, COIRA COLLABORATORI: STUDIO BOTTA - DAVIDE MACULLO,MARCO STROZZI, CARLO FALCONI,NICOLA SALVAD, ELEONORA CASTAGNETTA; FANZUN AG - WALTER VOGEL, YVES HAFENIMPRESA:FANZUM AG, COIRACOMMITTENTE:TSCHUGGEN GRAND HOTEL, AROSASICUREZZA DURANTE GLI SCAVI:RIBI & MAZZETTA AG, AROSAINGEGNERE CIVILE:FANZUN AG, COIRAPROGETTO ACUSTICO:IFEC CONSULENZE SA, RIVERA TICINO
PROGETTO ELETTRICO:BHLER + SCHERLER AG, COIRAPROGETTO IMPIANTI SANITARI:FELIX MARCO, COIRAPROGETTO SISTEMA DI RISCALDAMENTO E DI VENTILAZIONE:HANS HERMANN, COIRAPROGETTO PISCINA:SCHNEIDER AQUATEC AG, STAADPROGETTO FACCIATE:REBA FASSADENTECHNIK AG, COIRAPROGETTO SAUNA:KLAFS, SCHWBISCH HALLGEOMETRA:BECK LORENZ, LANGWEISDATA DI PROGETTAZIONE:2003DATA DI COSTRUZIONE:2006SUPERFICIE:5300 M2
VOLUME:27.000 M3
COSTO:53,8 MILIONI DI EURO
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Vista dei lucernari a ogiva Schizzo di progetto
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Alla vastit dellambiente esterno fa eco la conti-nuit dello spazio interno: le facciate trasparenti deilucernari e luso del vetro per gli elementi di sepa-razione fra le aree permettono alla vista di spaziareliberamente. I fruitori del centro, pur nellintimitrichiesta dalle funzioni esercitate negli spazi interni,fanno esperienza del senso di infinito di cui la mon-tagna portatrice e che si manifesta pienamente conla qualit e lintensit della sua luce che irrompe e sidiffonde dalle aperture sulla copertura. Le stesseaperture diventano lanterne nelle ore notturne de-nunciando, con i delicati cromatismi conseguentiallilluminazione artificiale e alle riflessioni sui ba-cini dacqua, la rilassata ed esclusiva atmosfera dellospazio interno.Il progetto si sviluppa su quattro livelli non com-
pletamente sovrapposti fra loro: la volont di inci-dere il meno possibile sul territorio ha portato a ri-durre il volume di scavo adeguando la disposizionedegli spazi al declivio naturale del monte.Come sievince anche dalle sezioni di progetto, ci ha per-messo di mantenere una continuit visiva tra i livellie di creare ambienti di altezze diverse e variabili ri-proponendo anche negli elementi costruttivi unasorta di dinamicit, che manifesta nello scorri-mento dellacqua e nel mutare delle condizioni diluce. Gli accessi avvengono al piano terra per gliutenti esterni e al secondo piano, tramite un con-dotto aereo vetrato,per gli ospiti dellHotel Tschug-gen. A entrambi i livelli sono presenti spazi di recep-tion e accoglienza,spogliatoi, locali di servizio e peril personale.Le funzioni principali sono cos suddi-
Vista della zona piscina
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1. ingresso
2. atrio
3. sala medica
4. sala meditazione
5. locali di servizio
6. solarium
7. palestra
8. terrazzo
9. reception area trattamenti
10. area trattamenti
11. sala riposo
12. junior suite
13. executive suite
14. locali tecnici
15. reception
16. bar
17. area saune
18. sauna esterna
19. sala del silenzio
20. spogliatoi
21. vuoto sui locali tecnici
22. passerella di collegamento
con lHotel
23. vasca bambini
24. vasca sportiva
25. vasca adulti
26. vasca esterna
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Pianta del piano terra. Scala 1:500 (Studio Botta)
Pianta del piano primo. Scala 1:500 (Studio Botta)
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Pianta del piano secondo. Scala 1:500 (Studio Botta)
Pianta del piano terzo. Scala 1:500 (Studio Botta)
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vise tra i vari livelli per una superficie complessivadi 5000 m2: al piano terra la sala fitness, la palestra eil solarium;al primo piano gli spazi per il trattamentodel corpo e le cabine di bellezza; al secondo pianoil mondo sauna e larea relax; al terzo piano ilmondo dellacqua con svariate tipologie di va-sche. Sul lato ovest delledificio, il pendio terraz-zato e ospita esternamente le aree per il riposo,unasauna e una piscina. Limpiantistica ha richiesto lapresenza di locali tecnici di notevoli dimensioni,collocati nelle viscere della montagna, in uno spa-zio a doppia altezza in corrispondenza del mondodellacquadel quarto livello.Il fine ultimo di questo progetto sembra esserequello di garantire la fruizione, unitamente ai trat-tamenti per la cura del corpo,di unesperienza emo-
zionale che unisca il senso di raccoglimento e pro-tezione con la percezione e la condivisione dellaforza degli elementi naturali. Fondamentali a que-sto proposito sono stati,oltre alla composizione delprogetto, la scelta dei materiali e il loro impiego pergarantire condizioni ambientali (igrotermiche,acu-stiche e luminose) adeguate allo svolgimento ditutte le funzioni previste.La pietra (granito di Do-modossola) e il legno (acero canadese),materiali na-turali per eccellenza,conferiscono e trasmettono so-lidit e quiete,ma, al contempo,vibrano quando laluce eccita la loro trama.Fanno da contrappunto ilvetro e il cartongesso:con le loro superfici precise eplanari, trasmettono,riflettono e miscelano le luci ei colori del mondo acquatico allinterno con quellidel mondo di roccia e del cielo allesterno.
Vista del secondo piano
Sezione trasversale AA Scala 1:500 (Studio Botta)
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Vasche di conci di granitoLa pietra naturale sicuramente uno dei materiali dominanti nel centro well-nessBerg Oase. La scelta del tipo di pietra stata una convergenza di aspet-ti tecnico-estetici che ha portato a decidere per un granito italiano(www.testigroup.com) che presenta eccezionali propriet di resistenza agliambienti aggressivi delle piscine. Analoga prestazione ha dovuto garantire ilsistema di fissaggio meccanico (acciaio inossidabile di classe speciale) cheregge la facciata curva delle vasche del mondo dellacqua. La realizzazionedi questa facciata ha richiesto la risoluzione di problemi esecutivi non bana-li. Poich tutti i pezzi sono stati realizzati con lunghezze libere in modo da evi-tare lallineamento della fuga verticale, si sono resi necessari il dimensiona-mento, il disegno e la numerazione di ogni singolo concio (unico per dimen-sioni), sia per la parete con finitura a spacco fuori dalla piscina (altezza 14cm, spessore 8 cm), sia per la parete sotto il filo dellacqua (spessore 3 cm).
In questo ultimo caso, le complicazioni sono state maggiori per la necessitdi posa a filo di un profilo curvo di acciaio e per il tipo di finitura (pietra levi-gata), che richiede una precisione maggiore nellaccostamento dei pezzi. La pavimentazione di fondo della vasca del tipo levigato (altezza 14,9 cm,spessore 2 cm, lunghezza libera). Per dotare lacqua della particolare tona-lit di colore azzurro desiderata dal progettista, le pietre destinate a essereposate allinterno delle vasche hanno subito un trattamento idrofobizzantespeciale in grado di mantenere una colorazione chiara della pietra anche seimmersa in acqua. Anche le pareti curve della sauna hanno subito tutte leprocedure sopra descritte; mentre le saune, i bagni turchi, le stanze relax, ledocce e le panche sono stati realizzati con finitura levigata. Le superfici trat-tate con finitura levigata sono 5500 m2, le pareti con finitura a spacco copro-no, invece, una superficie di 900 m2 per le pareti rettilinee e 200 m2 per lepareti curve.
1. lucernario con telaio di profili dialluminio a taglio termico, profili diancoraggio di acciaio, tenuta allaria e riempimenti di lana minerale, 80 kg/m3, vetro triploisolante riscaldato (cavo per ilriscaldamento del vetro 2x1,5 mm, 230V) Ug 0,70 W/m2K, composto da:- vetro stratificato con rivestimento
bassoemissivo, sp. 16/2-2 mm- intercapedine con krypton, sp. 14 mm- vetro con rivestimento bassoemissivo,
sp. 8 mm- intercapedine con aria, sp. 14 mm- vetro stratificato con rivestimento
bassoemissivo, sp. 12 mm2. stratificazione parapetto esterno:- rivestimento di zinco titanio colore
blu/grigio, sp. 0,8 mm - foglio di protezione- isolamento termico di lana minerale,
sp. 60 mm- isolamento termico di polistireneestruso, sp. 150 mm- impermeabilizzazione liquida- elemento strutturale di calcestruzzo
armato- intercapedine daria- cartongesso3. stratificazione copertura:- terreno- strato di separazione- isolamento termico di polistireneestruso- impermeabilizzazione liquida- struttura di calcestruzzo armato- intercapedine daria- controsoffitto di listelli di legnodacero, largh. 30 mm, h 50mm, vuoto tra i listelli 30 mm,feltro e riempimento di lana minerale con funzione fonoassorbente,
sp. 30 mm4. muratura di pietra con ancoraggiometallico alla struttura di calcestruzzoretrostante5. stratificazione parete controterra:- terreno- strato di protezione- isolamento termico di polistireneestruso
Sezione trasversale della vasca per adulti Scala 1:50
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Vista della parete ondulata di pietra della vasca principale
Dettagli dei differenti tipi di scolo delle acque a bordo piscina
Scala 1:10
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1. pietra naturale granito
2. intercapedine daria
3. impermeabilizzazione di tipo
bituminoso
4. struttura di calcestruzzo armato
5. isolamento acustico tra la vasca della
piscina e il resto della struttura
6. malta di allettamento
7. profilo di acciaio inossidabile
8. canaletta di acciaio inossidabile
9. stratificazione solaio:
- pietra naturale granito
- malta di allettamento
- massetto di calcestruzzo
- isolamento termico
- isolamento acustico
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Foglie che connotano il paesaggioElemento caratterizzante del progetto senza dubbio la presenza deilucernari: sono nove gli elementi, suddivisi in quattro tipologie differen-ti per forma e dimensione, ma che mantengono costante limposta dibase triangolare. Caratteristica comune la particolare conformazionea ogiva a forte sviluppo verticale (altezza variabile tra i 9 e i 12 m) chedetermina un orientamento prevalente della parte trasparente versosud e si configurano come grandi captatori di luce naturale (in realtalcune foglie hanno una sola facciata opaca; in questo caso le due
parti trasparenti sono orientate a sud-est e sud-ovest). Dal punto divista strutturale, i lucernari sono elementi costituiti da un reticolo diacciaio, assemblato fuori opera e collocato in situ utilizzando un elitra-sporto eccezionale (peso totale trasportato 40 t). Le chiusure, dovendofronteggiare la rigidit del clima di Arosa, sono dotate di elevate pro-priet isolanti e di alcuni accorgimenti per fronteggiare sia laccumulo dineve allesterno sia il rischio di condensa superficiale che inficerebbe ilconcetto di trasparenza interno-esterno. Nel dettaglio, la parte opaca,rivestita esternamente con una lamina di zinco-titanio, una chiusura
1. pilastro circolare di acciaio
2. stratificazione chiusura opaca:
- rivestimento esterno di zinco titanio
- elemento di separazione
- struttura di legno ventilata
- foglio di protezione
- pannello OSB, sp. 10 mm
- isolamento termico, sp. 200 mm
- pannello OSB, sp. 15 mm
- intercapedine, sp. 28 mm
- barriera al vapore
- cartongesso, sp. 15 mm
3. serramento con telaio di alluminio
e vetro stratificato isolante L=78%, g=58%,
U=1,1 w/m2k, composto da:
- vetro stratificato con rivestimento
bassoemissivo, sp. 10 mm
- intercapedine con argon, sp. 16 mm
- vetro temprato con rivestimento
bassoemissivo, sp. 8 mm
4. tubazione per il riscaldamento
della facciata
5. elemento per il fissaggio dei dispositivi di sicurezza
in caso di manutenzione
Vista dei lucernari dallinterno
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leggera con 20 cm di isolamento termico; mentre il vetro una vetroca-mera isolante (U=1,1 W/m2K) con un buon valore di trasmissione lumi-nosa (
L=0,78). La presenza di elementi trasparenti cos estesi al di
sopra di aree pregiate poteva determinare, durante il periodo invernale,la caduta di correnti di aria fredda, generando localmente situazioni didisagio. Una tubazione che corre in prossimit del telaio e che veicola unfluido caldo ovvia a tale problema inducendo, in prossimit del vetro,una corrente ascensionale e, al contempo, evitando la formazione dicondensa sulla superficie del telaio. Con riferimento alla gestione del
flusso luminoso, si nota, in alcuni periodi dellanno, il rischio di abba-gliamento per i fruitori del wellness. Tale problematica controllata con linserimento di due diversi disposi-tivi a seconda della tipologia degli elementi: tende a bande verticali sullaparte bassa della facciata, oppure elemento mobile costituito da duetriangoli di alluminio perforato che, quando si presenta in posizioneaperta, copre la base triangolare della foglia diffondendo la luce allin-terno. Contro il rischio di surriscaldamento sono previsti serramentiapribili in sommit alla facciata.
Viste assonometriche dei differenti tipi di foglie (Studio Botta)
Pianta della foglia Scala 1:20
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Sezione della foglia
Scala 1:20
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Vista lucernari in copertura
1. pilastro circolare di acciaio
2. stratificazione parapetto:
- rivestimento di zinco titanio
- intercapedine ventilata
- foglio di protezione
- isolamento termico di polistirene
estruso
- impermeabilizzazione liquida
- elemento strutturale di calcestruzzo
armato
- intercapedine daria
- cartongesso
3. stratificazione copertura:
- terreno
- strato di separazione
- isolamento termico di polistirene
estruso
- impermeabilizzazione liquida
- struttura di calcestruzzo armato
- intercapedine daria
- controsoffitto di listelli di legno
dacero, largh. 30 mm, h 50 mm, vuoto
tra i listelli 30 mm, feltro
e riempimento di lana minerale con
funzione fonoassorbente, sp. 30 mm
4. stratificazione chiusura opaca:
- rivestimento esterno di zinco titanio
- elemento di separazione
- struttura di legno ventilata
- foglio di protezione
- pannello OSB, sp. 10 mm
- isolamento termico, sp. 200 mm
- pannello OSB, sp. 15 mm
- intercapedine, sp. 28 mm
- barriera al vapore
- cartongesso, sp. 15 mm
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