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Ecco un modo per conoscere ed esplorare in maniera semplice e concisa La “nuova” enciclopedia del Sapere

ARISTOTELE

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Page 1: ARISTOTELE

Ecco un modo per conoscere ed esplorare in maniera semplice e concisa

La “nuova” enciclopedia del Sapere

Page 2: ARISTOTELE

Metafisica

Estetica

Politica Curiosità e Svago

Logica

Etica

Fisica

Aristotele contro Platone

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L’essere non è un’unica forma ed accezione (l’essere = essere del Eleati), bensì una molteplicità di aspetti e di significati. Esistono però dieci categorie o generi sommi che sono le caratteristiche fondamentali e strumentali dell’essere, cioè quelle determinazioni generalissime che ogni essere ha e non può fare a meno di avere.Esse sono: la sostanza, la qualità,la quantità, la relazione, l’agire, il subire, il dove, il quando, l’avere e il giacere. Fra tutte queste la più importante è la sostanza, poiché tutte le altre in qualche modo la presuppongono.

“Il termine ‘essere’ viene usato in molte accezioni, ma ciascuna di esse si riferisce pur sempre ad unico principio. Alcune cose si chiamano essere perché sono sostanze, altre perché sono determinazioni affettive della sostanza, altre perché ne indicano la distruzione o la privazione o le qualità…”

Metafisica II

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La sostanza si configura come la più importante delle categorie: infatti essa esprime il “che cos’è” di qualcosa.

Lettura statica

Lettura dinamica

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La sostanza è il sinolo, nonché l’unione indissolubile tra:

• Materia, ciò di cui una cosa è fatta (elemento recettivo)

• Forma, la natura propria di una cosa (elemento attivo)

FORMA

MATERIA

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La lettura dinamica tiene conto della trasformazione della sostanza, possiamo quindi distinguere tre componenti:

• Hile, materia propriamente detta, nucleo ed essenza

• Materia Privazione, ciò che ancora la materia non è

• Forma, la natura propria di una cosa

FORMA

HILE MATERIA PRIVAZIONELa materia privazione si va restringendo, e tende

ad aumentare l’Hile.Per esprimere meglio questo continuo “divenire” Aristotele ha introdotto i concetti di Atto e Potenza.

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Aristotele sostiene che a ogni ente o evento si deve assegnare più di una causa. Egli ne propose quattro: causa materiale, formale, finale ed efficiente.

• Causa materiale: di che materiale è composta la statua?

• Causa formale: che forma ha la statua?

• Causa efficiente: chi ha fatto la statua?

• Causa finale: perché la statua è stata realizzata?

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Aristotele ritiene che il divenire sia un passaggio tra la potenza e l’atto.

•La Potenza esprime la possibilità o potenzialità propria di qualcosa di trasformarsi in qualcos’altro.

•L’Atto indica la condizione presente di qualcosa.

Ogni cosa è contemporaneamente potenza ed atto di qualcos’altro, quindi intercorre un rapporto di relatività.

Esiste una priorità gnoseologica, cronologica ed ontologica dell’atto nei confronti della potenza.

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Il termine Metafisica deriva dal greco metà tà physicà (metà= oltre; tà= le; physicà= cose fisiche) e tratta di tutto ciò che va oltre le cose fisiche, di tutto ciò che è astratto. Esistono inoltre tre principi su cui Aristotele basa i suoi studi sulla metafisica: Identità, Terzo Escluso e Non Contraddizione.

Nella sua opera Aristotele dà 4 definizioni di Metafisica:

• studia le cause e i principi primi

•Studia l’essere in quanto essere

•Studia la sostanza

• Studia Dio e la Sostanza Immobile

“....la metafisica è la scienza prima che si occupa di cose che esistono separatamente e sono immobili…”

Metafisica I

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ATTO POTENZA

Bambino Ragazzo

Ragazzo Adulto

Adulto Anziano

D’altra parte Aristotele riconduce tutta la realtà ad un Atto Puro.

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Allievo di Platone, Aristotele condivise con il suo maestro un profondo amore per la conoscenza, ponendo l’accento sull’importanza dell’osservazione empirica. Aristotele riuscì a sistematizzare la conoscenza in molti campi del sapere della sua epoca, e venne ricordato nel medioevo come “il filosofo” per antonomasia. Come Platone, fu uno dei più grandi pensatori dell’antichità, nel 347 a.C. si recò ad Atarneo; successivamente di trasferì ad Asso dove fondò una scuola. Nel 345 Aristotele si recò a Pella, la capitale macedone, dove divenne il precettore del giovare figlio del re Filippo, il futuro Alessandro Magno.Quando Alessandro fu nominato re, Aristotele tornò ad Atene e fondò la sua scuola, il Liceo, così chiamata perché l’edificio si trovava nei pressi del tempio di Apollo Licio. Secondo la tradizione, gran parte delle lezioni nella scuola aveva luogo mentre insegnanti e allievi passeggiavano nel giardino del Liceo, così la scuola Aristotelica finì per essere soprannominata “Peripato”. Nel 323 a.C. ad Atene si diffuse una profonda ostilità verso la Macedonia, e Aristotele ritenne più prudente ritirarsi in una tenuta di famiglia a Calcide, dove morì l’anno seguente.

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Nei suoi primi anni all’accademia, Aristotele si servì regolarmente della forma argomentativa del dialogo, in questa forma scrisse le opere “Essoteriche” destinate cioè alla circolazione pubblica. I cosiddetti scritti “Esoterici” dei quali Aristotele si servì nelle sue lezioni sono rivolte ad un pubblico selezionato di allievi. I suoi discepoli divisero gli scritti in base al contenuto, distinguiamo quindi:

• Metafisica

• Fisica (Storia degli animali, Parti degli Animali, Cielo, etc.)

• Logica (Analitici primi e secondi, Categorie, etc.)

• Etica (Nicomachea, Eudemia)

• Politica

• Estetica

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Aristotele individua quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra) più un quinto elemento (etere) a metà tra materiale e spirituale. I quattro elementi sono condizionati da due stati (secco e umido) e da due forze (caldo e freddo).Caldo Freddo Secco Umido

Acqua

Aria

Terra

Fuoco

Ciascun elemento è inoltre soggetto ad un movimento naturale.

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Aristotele individua quattro tipi di movimento:

• Movimento Sostanziale (generazione, corruzione)

• Movimento Qualitativo (movimento o alterazione)

• Movimento Quantitativo (aumento e diminuzione)

•Movimento Locale (propriamente detto, può essere dall’alto verso il basso; dal basso verso l’alto; circolare)

Quest’ultimo è il movimento fondamentale a cui tutti gli altri si riducono.

Esso può essere:

NATURALE VIOLENTO

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Ciascun elemento ha un movimento che lo caratterizza

ARIA e FUOCO dal basso verso l’alto

ARIA FUOCO

ACQUA e TERRA dall’alto verso il basso

ACQUA TERRA

L’ETERE , il quinto elemento ha un movimento circolare, l’unico movimento che non ha contrari sicché le sostanze che si muovono con questo movimento sono di necessità immutabili, ingenerabili e incorruttibili

ETERE

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Sono chiamati violenti i movimenti opposti al movimento naturale di ciascun elemento. Un corpo sottoposto ad un movimento violento tende a ritornare al suo luogo naturale.

Ad esempio. Una pietra (terra) che si muove naturalmente dall’alto verso il basso, se lanciata verso il cielo, tende a rallentare, ad arrestarsi e a ricadere riacquistando il suo moto naturale.

Tale fenomeno è denominato PROIETTO

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Per Aristotele la Fisica è la scienza teoretica che ha per oggetto lo studio della natura, ovvero l’essere in movimento. Per natura Aristotele intende “il principio e la causa del movimento e della quiete della cosa alla quale inerisce primariamente e di per sé, non accidentalmente”.

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Per Logica (dal greco lògos, che significa “parola”, “discorso”, o “pensiero”) , si intende lo studio del pensiero in quanto espresso nei discorsi o nei ragionamenti. Con la parola “analitica” (dal greco anàlysis, che significa “risoluzione”) sottintende la logica, concepita e praticata come un processo di risoluzione del ragionamento nei suoi elementi costitutivi

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A E y

xx y

I

Ox y x y

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CONTRARIETA’

SUB-CONTRARIETA’

SUB ALTERNE

SUB ALTERNE

CONTRADDITTORIETA’

CONTRA

DDITTO

RIETA’

I rapporti tra le proposizioni possono essere sintetizzati da una tabella.

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Aristotele individua quattro tipi di proposizioni che si differiscono qualitativamente e quantitativamente. Esse sono:

o A: Universale Affermativa (Tutte le x sono y)

o E: Universale Negativa ( Nessuna x è y )

o I: Particolare Affermativa (qualche x è y)

o O: Particolare Negativa (qualche x non è y)

Possiamo riportare queste quattro proposizioni nel Quadrato di Psello, oppure rappresentarle con degli insiemi.

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Due proposizioni contrarie, in virtù della loro posizione, non possono essere entrambe vere anche se possono essere entrambe false.

Due proposizioni sub-contrarie, in virtù della loro debole opposizione, possono essere entrambe vere, ma non entrambe false.

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A E I O

Av f v f

Af i i v

Ev f f v

Ef i v i

Iv i f i

If f v v

Ov f i i

Of v f v

LEGENDA: V=vera

F=falsa

i=indeterminata

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Aristotele afferma che tutto ciò che è in moto è necessario sia mosso da un altro.Per questo ci deve essere un principio assolutamente primo e immobile, causa iniziale di ogni movimento possibile. La materia non può avere in sé stessa la causa del primo movimento.

Aristotele individua questo motore immobile con Dio. Egli è:

• Atto Puro:senza potenza (movimento) perché non può essere soggetto al divenire

• Pura forma: sostanza incorporea non contiene materia

• Realtà eterna: perfezione entità totalmente compiuta che non manca di nulla e non ha bisogno di nulla

• Pensiero del pensiero :egli essendo perfetto non può che pensare la perfezione stessa

Dio muove come causa finale perché pur rimanendo impassibile, esercita, come tale una forma calamitante sul mondo comunicandogli il movimento.Muove quindi per attrazione

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Le proposizioni contraddittorie, escludendosi a vicenda, devono essere necessariamente una l’opposta dell’altra.

In questo tipo di proposizioni, dalla verità dell’Universale, si inferisce la verità della particolare, mentre dalla verità della particolare non si inferisce la verità dell’Universale. Al contrario dalla falsità dell’Universale non si inferisce la falsità del Particolare, mentre dalla falsità della Particolare si inferisce la falsità dell’Universale.

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FUOCO

Saturno

Luna

Sole

Terra

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Il sistema di Aristotele era geocentrico : intorno alla terra vi erano delle sfere luminosissime di cristallo trasparente, sulla prima sfera vi era poggiata la luna e sulle successive tutti gli altri corpi celesti compreso il sole. Fra una sfera e l’altra vi era la presenza di un quinto elemento: l’etere che permetteva il mantenimento di una certa distanza tra i pianeti, risolvendo per Aristotele il problema del vuoto. All’estremità di queste sfere concentriche ve ne era una di copertura, opaca, chiamata il Cielo delle Stelle Fisse che essendo forata lasciava intravedere il Grande Fuoco che la circondava: le stelle. La visione Aristotelica fu accettata dalla Chiesa ed è stata considerata esatta fino al 1.600 con le nuove teorie di Galileo e Copernico.

Visita l’universo di Aristotele

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Ogni proposizione modale è composta da un modus e un dictum, essi possono essere positivi o negativi quindi avremo quattro proposizioni:

Modus

Dictum

A + +

E + -

I - +

U - -

E’ possibile che sia

E’ possibile che non sia

Non è possibile che sia

Non è possibile che non sia

I modus sono quattro: possibile, contingente, impossibile, necessario. In tutto avremo 16 proposizioni modali raggruppate in quattro gruppi.

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PUrpUrEAp c i

n

Non è possibile che non sia

Non è contingente che non sia

È impossibile che non sia

È necessario che sia

EdEntUlIp c i

n

È impossibile che non sia

È contingente che non sia

Non è impossibile che non sia

Non è necessario che sia

E poi…

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IlIAcEp c i

n

Non è possibile che sia

Non è contingente che sia

È impossibile che sia

È necessario che non sia

AmAbImUsp c i

n

È possibile che sia È contingente

che sia

Non è impossibile che sia

Non è necessario che non sia

Vedi il quadrato di Psello

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Subcontrarie

Subalterne

Subalterne

Contrarie

Contra

dditto

rie

Contraddittorie

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Il sillogismo (dal greco sylloghismòs, che significa “conto”, “calcolo”, “connessione di concetti”) è «un discorso in cui poste talune cose segue necessariamente qualcos´altro per il semplice fatto che quelle sono state poste» (Analitici primi)

Il sillogismo-tipo è composto da tre proposizioni,

•la premessa maggiore

• la premessa minore

•la conclusione

Ogni proposizione può essere di quattro tipi, A E I O, dunque si possono costruire 64 combinazioni, non tutte valide, di queste infatti solo 19 sono accettate e in particolare quattro perfette. Essi sono raggruppati in quattro figure.

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Per Aristotele l’ambiente della conoscenza spazia dagli universali (“ciò che può essere per sua natura predicato di più cose”) ai particolari (la realtà accessibile ai nostri sensi).Per colmare lo spazio che si trova tra queste due categorie si può procedere in due modi diversi:

• Induzione: dal Particolare all’Universale

produce una dimostrazione che può essere sia vera che falsa.

• Deduzione: dall’Universale al Particolare

produce una definizione sempre vera.

Fra i Generi Sommi (Universali) e le Species Infimae( Particolari) ci sono tanti altri livelli di conoscenza che sono contemporaneamente generi rispetto al livello inferiore e species del livello superiore (rapporto di relatività).

Come conoscere allora…?

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Per Aristotele per arrivare ad un buon livello di conoscenza bisogna attuare un processo combinato di Deduzione e Induzione…

Clicca con il testo destro sullo schermo per visualizzare l’esempio… Sostanza

Animato

Vivente

Razionale

Europeo

Italiano

Siciliano

Elio Camilleri

GENERE SOMMO

SPECIES INFIMAE

GENERE E SPECIE

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Aristotele articola sulla politica un discorso molto più completo rispetto a Platone, le sue idee sono sintetizzabili nelle tre domande sottostanti…

Cosa sono gli uomini?

Com’è lo stato giusto?

Quali sono le forme di governo?

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Per Aristotele “chi non può entrare a far parte di una comunità, chi non ha bisogno di nulla, bastando a se stesso, non è parte di una città, ma è o una belva o un dio”. Da ciò la definizione di animale politico(animale perché fornito di anima e spirito, politico perché interagisce con le attività della comunità e della città)..

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GOVERNANTI CITTADINI

SCHIAVI

In uno stato giusto la classe più numerosa deve essere quella intermedia, cioè dei cittadini che deve fungere da cuscinetto tra le altre due classi. Quando ciò non accade avvengono delle rivoluzioni.

Aristotele manifesta la propria preferenza per un governo democratico in cui prevalga la classe media. La forma di governo che meglio si addice è la POLITIA, che si presenta come una via di mezza tra l’Oligarchia e la Democrazia. (vedi forma di governo)

Aristotele divide la società in tre classi:

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MONARCHIA:

Governo di uno solo

POLITIA:

Governo della moltitudine

ARISTOCRAZIA

Governo dei migliori

Degenera in…

DEMOCRAZIA:

Politia in cui al vantaggio di tutti si è sostituito il vantaggio dei meno abbienti

OLIGARCHIA:

Aristocrazia in cui ai migliori si sono sostituiti i più abbienti

TIRANNIDE:

Monarchia che ha per fine il vantaggio del despota

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Le idee di Aristotele riguardanti la politica sono molto meno utopistiche dello stato di Platone. Il suo problema fondamentale è di trovare la costituzione a tutte le città: ‘’Bisogna avere in mente un governo non solo perfetto ma anche attuabile e che possa facilmente adattarsi a tutti i popoli’’. (Politica 4)

E’ necessario proporre una costituzione che abbia le sua basi in quelle esistenti, e miri a realizzare in esse correzioni e mutamenti che le avvicinino a quella perfetta.

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Per Aristotele l’ Estetica (dal greco áisthesis, "sensazione") è una disciplina filosofica che mira a formulare una definizione del bello e dell'arte. L'estetica si chiede, ad esempio, se esista un peculiare modo estetico della percezione o se, invece, gli oggetti stessi possiedano in sé "qualità estetiche", e inoltre quali siano le arti e in che cosa consista il loro riferimento alla bellezza. All’interno dell’estetica un concetto fondamentale è l’Arte definita da Aristotele Mimesi (dal greco mímesis cioè imitazione).

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Maestro

Allievo

Ammette l’esistenza di due mondi: quello reale

e quello delle idee

Concepisce la realtà in un unico mondo, quello che viviamo.

Le cose sono immagini imperfette dell’idea

Tutto ciò che esiste è reale e si identifica con la sostanza.

Dialettica: contiene un numero infinito di

idee.

Analitica: contiene solo le dieci categorie.

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Tutte le scienze convergono in

un’unica:la dialettica

Ogni scienza conserva la propria

autonomia.

La filosofia è al vertice del Sapere.

La filosofia si identifica con

l’insieme delle conoscenze.

Virtù = Conoscenza

Virtù = Volontà

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Arte: critica la Commedia, in quanto copia del mondo reale, cioè imitazione di una imitazione

Arte(tragedia) : vista in termini positivi, come purificazione dell’individuo (carattere catartico) .

Politica:si immagina uno stato utopico dove

ciascuna classe svolge il ruolo assegnatogli

Politica:osserva e commenta le forme di governo conosciute a quel tempo e ne individua i caratteri peculiariAristotele e Platone risultano però essere

accomunati dalla ricerca filosofica che nasce dalla meraviglia,, dalla curiosità e dal bisogno dell’uomo di conoscere in modo spassionato e disinteressato.

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Aristotele è il più importante degli allievi di Platone. Durante la lunga formazione presso

l’accademia Platonica, Aristotele ha occasione di meditare a fondo la dottrina del maestro, ma

nonostante ciò egli mostra di non condividere le teorie fondamentali del maestro allontanandosene ben presto.

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Le regole che riguardano il teatro in particolare sono:

• L’unità di luogo

• L’unità di tempo

• L’unità di azione

Tali regole saranno sfruttate da tutti i tragediografi posteriori in particolare dalla produzione elisabettiana del XVI sec

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L’arte è definita in generale da Aristotele come Imitazione

Aristotele quindi attua una valorizzazione della poesia e dell’arte:

Proiettarsi aldilà, uscire da sé, entrare in un’universalità

L’ARTE E’ IMITAZIONE DELLA FORME ESTERNE E IDEALI

Le ‘’ARTI’’ si differenziano tra loro per il MEZZO (linguaggio, musica, ritmo), per l’OGGETTO (persone ed eventi) e per i MODI o GENERI LETTERARI ( poema,dramma).

ARTE E POESIA

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Per Aristotele la forma più elevata di poesia si identifica con:

LA TRAGEDIA

Imitazione di un’azione seria con il fine di purificare l’animo umano dalle passioni, suscitando pietà o terrore. L’oggetto della tragedia è il verosimile.Egli definisce inoltre le unità fondamentali.

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…In particolare con la TRAGEDIA CLASSICA ( Eschilo, Sofocle ed Euripide) avviene:

LA PURIFICAZIONE ( CATARSI) delle passioni, non solo di tipo individuale ma

anche epico…

LO SPETTACOLO TEATRALE

Diviene un momento di condivisione, di sentimenti e di passioni.

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Misura le tue capacità con queste domande cliccando qui

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Cos’è per Aristotele la filosofia?

La scienza più importante

La scienza che racchiude tutte le altre

La scienza che studia il trascendente

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PRINCIPIO DI IDENTITA’

Si intende il principio secondo cui ogni ente è uguale a se stesso ( a=a )

PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO

Si intende il principio secondo cui tra due opposti contraddittori non c’è via di mezzo ( a può essere a o non-a ma non può essere entrambi)

PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE

È impossibile che la stessa cosa sia e insieme non sia ( a=a e non può essere non-a).

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Tra queste categorie qual è l’intruso?

Relazione

Subire

Qualità

Quantità

Quando (tempo)

Stato

Perché (causa)

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La filosofia Aristotelica può essere definita:

Finalistica

Materialistica

Meccanicistica

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La concezione Aristotelica dell’ Essere si avvicina di più alla visione di:

Parmenide

Eraclito

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I seguenti aspetti della filosofia Aristotelica sono tutti contestati da Platone tranne uno, sai dire quale?

Considera tutte le scienze e le realtà su un piano di pari dignità

La ricerca filosofica nasce dalla meraviglia e dal bisogno spassionato di conoscere il mondo

Esiste un solo mondo

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Tenendo conto che A=atto, P=potenza, M=materia, F=forma, An=Anima e C=corpo; quali di queste opzioni è corretta:

M:F=A:P= C :An

M:F=P:A= An :C

M:F= A:P= An: C

M:F= P:A= C. An

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La Sensazione è:

L’intelletto del sensibile

Sensibilità in atto

Il divenire della coscienza

Una tabula rasa

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Segnala quali di queste opzioni è sbagliata, l’universo Aristotelico è:

Unico

Eterno

Omogeneo

Perfetto

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In che rapporto sono queste due proposizioni:

NON E’ NECESSARIO CH E PIOVA

NON E’ CONTINGENTE CHE NON PIOVA:

Contrarie

Sub-Alterne

Contaddittoria

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Lo studio della psicologia appartiene alla:

Metafisica

Fisica

Etica

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OTTO CON CAMILLERI NON TE LO TOGLIE NESSUNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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L’etica riguarda il piano dell’agire dell’uomo.

Esiste un bene supremo, un fine che è desiderato per se stesso: per l’uomo ogni bene sommo corrisponde con il vivere secondo ragione che coincide con l’autosufficienza. Questa è una condizione che rende l’uomo libero e attraverso ciò si raggiunge la pienezza e quindi la felicità.

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Per l’uomo esiste un fine supremo: la felicità, la cui ricerca e determinazione è l’oggetto primo e fondamentale della scienza. L’’uomo dunque sarà felice solo se vive secondo ragione e questa vita è la virtù .

Alla virtù è collegato il piacere che rappresenta la vera attività dell’uomo che accompagna e perfeziona qualsiasi attività umana, alimentandola e motivandola.

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Virtù dianoetic

he

Virtù etiche

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Le virtù etiche consistono nella disposizione a scegliere il giusto mezzo

Esso deve diventare una regola che deve accompagnare l’uomo virtuoso per tutta la vita: si deve ricercare il controllo della proprie passioni.

Ad es. Il coraggio è il giusto mezzo tra la temerarietà e la viltà

La principale tra le virtù etiche è la giustiziaDistributiva: distribuisce onori e vantaggi in base ai meriti

Commutativa: presiede ai contratti, pareggiando vantaggi e svantaggi

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Le virtù Dianoetiche proprie dell’anima razionale sono cinque.

• Intelligenza: capacità di cogliere i primi principi di tutte le scienze.

•Scienza: deduce i principi e effettua le dimostrazioni

• Sapienza: conosce i principi e le dimostrazioni e studia le realtà più alte

• Saggezza: dirige il comportamento

• Arte: produce oggetti

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1 figura 2 figura 3 figura 4 figura

BArbArA

CElArEnt

DArII

FErIO

CEsArE

CaMeSTReS

FEstInO

BArOcO

DArAptI

FElAptOn

DIsAmIs

DAtIsI

BOcArdO

FErIsO

BArAlIptOn

CEpAntEs

DAbItIs

FApEsmO

Particolarità: tutte i sillogismi hanno per lettera iniziale B, C ,D, F ,e le consonanti importanti sono M, P, S, C.

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L’anima è forma, facoltà che fa si che il corpo vita in potenza risulti vita in atto. Aristotele distingue tre funzioni fondamentali dell’anima:

• FUNZIONE VEGETATIVA: nutrizione e riproduzione (tipica dei vegetali)

• FUNZIONE SENSITIVA: SENSIBILITà E MOVIMENTO (tipica degli animali)

• FUNZIONE INTELLETTIVA :intelletto PASSIVO e intelletto ATTIVO (tipica degli uomini). Fa passare in

atto le forme intellegibili che si trovano in potenza nell’intelletto passivo

Coglie le forme intellegibili che sono in potenza nelle cose

L’intelletto è TABULA RASA, l’uomo riesce a universalizzare solo con la ragione le informazioni registrate attraverso la sensibilità ed evocate dall’immaginazione.

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Secondo Aristotele l’amicizia è una virtù indispensabile alla vita, corrisponde a “tutti i sentimenti di affetto e di attaccamento verso gli altri.” Egli ne distingue tre tipi:• UTILITA’

• PIACERE

• VIRTU’

Nasce dal bisogno di aiutoÈ tipica dei

vecchiNasce dall’attrazione del momentoÈ tipica dei giovani

È fondata sul bene ed è l’unica vera, intimità ed uguaglianza fra gli individuiSi distingue dalla

benevolenza e dall’amore“Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere, anche se possedesse tutti gli altri beni”

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Valentina Barbagallo,

Leila Music,

Ludovica Tomarchio.