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Aria, Acqua, Terra, Fuoco educazione ambientale e promozione della salute Giovedì 3 aprile 2008 ATTI Villa Correr Pisani di Biadene Montebelluna Teatro “R. Binotto” Servizio Educazione e Promozione della Salute in collaborazione con Comune di Montebelluna e Comune di Trevignano Comune di Trevignano

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Aria, Acqua, Terra, Fuocoeducazione ambientale e promozione della salute

Giovedì 3 aprile 2008ATTI

Villa Correr Pisani di BiadeneMontebelluna

Teatro “R. Binotto”

Servizio Educazione e Promozione della Salutein collaborazione con

Comune di Montebelluna e Comune di Trevignano

Comune diTrevignano

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Indice

Educare all’ambiente, educare alla vita: il ruolo della scuola pag. 5 Maria Giovanna Favero Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Trevignano Educazione alla sostenibilità e stili di vita pag. 7 Paola Salmaso ARPAV – Settore per la Prevenzione e la Comunicazione Ambientale

Determinanti della salute per una educazione efficace pag. 17 Poletti Piera Direttore CEREF Padova

Semi, radici e... forse germogli: il germoglio della solidarietà pag. 20 Gli studenti e docenti narrano la propria esperienza Scuola Media di S. Floriano (Castelfranco Veneto)

LABORATORI

Batti cinque!! - Give me five!! pag. 26 Ester Susin - Anna Veronese Dietiste dell’U.L.S.S. N. 8

Seminiamo buon cibo: idee per avviare un orto educativo didattico a scuola pag. 27 Andrea Magnolini Rete italiana orti scolastici Cesena

L’ape nell’ecosistema per una migliore qualità della vita pag. 29 Morosin Giuseppe Presidente Apicoltori del Grappa

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Educare all’ambiente,educare alla vita: il ruolo della scuola

Maria Giovanna FaveroAssessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Trevignano

E’ un onore per me intervenire tra relatori di grande preparazione e competenza professionale, e mi sia consentito dunque un sincero ringraziamento al dr. Melloni, responsabile del Servizio Educazione e Promozione alla salute dell’ULSS 8, e alle sue collaboratrici Maurizia Bordin e Rita Cagnin, per aver voluto coinvolgere il Comune di Trevignano in questa importante iniziativa.Non sono un’insegnante, e sono un amministratore relativamente giovane (ricopro questo ruolo da meno di un anno), ma ho ereditato un’esperienza ricchissima e importante di collaborazione tra amministrazione e scuola che, grazie alla sensibilità e attenzione di alcuni insegnanti e alla disponibilità anche economica dell’Ente a sostenere alcuni progetti, sta investendo molto nell’educazione ambientale delle giovani generazioni.Vorrei dunque fin da subito sottolineare la grande, grandissima importanza del FARE SINERGIA tra i vari soggetti coinvolti in questi processi formativi: gli enti locali, le strutture socio-sanitarie, gli istituti scolastici, le famiglie: certo ognuno con propri ruoli, ambiti e competenze, ma COLLABORANDO INSIEME.

Appare chiaro a tutti come la tutela e la salvaguardia dell’ambiente possono trovare realizzazione solo attraverso la conservazione, la gestione e il miglioramento delle condizioni del territorio in tutte le sue componenti naturali e culturali, come la difesa della qualità dell’acqua, dell’aria, del paesaggio.L’educazione ambientale sta cercando strade utili per modificare i comportamenti scorretti e raggiungere la mente e l’anima delle persone.L’educazione scolastica dal canto suo sta svolgendo un ruolo importantissimo per colmare un certo analfabetismo dei giovani, insegnando ad amare e comprendere la natura, ovvero noi stessi: perché educare all’ambiente ed educare alla salute sono due attività che si intrecciano e non possono prescindere l’una dall’altra, perché l’AMBIENTE SIAMO NOI!.La scuola è l’istituzione più capillare nel territorio: ha il compito di formare cittadini protagonisti del presente e del futuro, sensibilizzandoli al rispetto dell’ambiente attraverso diversi livelli di responsabilità – individuale, collettiva e civile.La scuola è il punto di partenza fondamentale per la formazione di una sensibilità e attenzione tutte particolari, volte a far si che i bambini si riapproprino del proprio ambiente (gli spazi scolastici ma anche quelli esterni del territorio) e della loro funzione educativa.Ciò che possiamo e dobbiamo imparare (e quindi insegnare!) è come vivere in modo sostenibile. Quando osserviamo un ecosistema ci accorgiamo che esso non è soltanto una raccolta di specie ma una comunità, ossia che i suoi membri dipendono tutti l’uno dall’altro. Sono tutti connessi tra loro in un’ampia rete di relazioni, la rete della vita.La scuola può sviluppare nelle giovani generazioni riflessione critica e responsabile e educare a scelte di sostenibilità promuovendo iniziative in cui ogni singolo ragazzo possa impegnarsi: ad esempio a produrre meno rifiuti; a spegnere la luce quando non serve; a usare l’acqua del rubinetto; a raccogliere in maniera differenziata i rifiuti, a rispettare l’ambiente circostante.Il Piano per il Ben-Essere dello studente 2007/2010 del Ministero della Pubblica Istruzione individua in “Cibo e salute” e “L’ambiente siamo noi” due azioni prioritarie su cui centrare le strategie educative finalizzate al benessere e alla salute delle giovani generazioni. L’ente locale, l’azienda sociosanitaria locale, le scuole e le famiglie sono chiamate a realizzare azioni educative volte a sviluppare maggiore consapevolezza rispetto ai propri stili di vita e comportamenti, ad esempio in merito all’alimentazione, all’attività fisica, all’uso del tempo libero, al rispetto dell’ambiente.

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Tali interventi riguardano concretamente:

- la conoscenza e il consumo di frutta, verdura e altri alimenti sani, - il recupero di attività fisiche all’aperto e in ambienti naturali, - il coinvolgimento creativo e pratico di bambini/e e ragazzi/e in “laboratori del gusto” e in “orti scolastici”, - il rispetto dei beni propri ed altrui, con particolare cura al corretto uso dei materiali e delle attrezzature scolastiche e della collettività in genere, - la cura e la gestione degli spazi verdi all’interno delle aree scolastiche o altre aree pubbliche messe a disposizione dalle amministrazioni comunali.- l’adozione di modalità di spostamento, specie per l’accesso a scuola, che privilegino il cammino a piedi, in bici, con mezzo pubblico o con la condivisione delle auto da parte dei familiari.E vorrei citare Moving School 21 – scuola in movimento, un progetto europeo inserito tra le iniziative di educazione alla salute dell’USP di Treviso, e rivolto principalmente alle scuole dell’infanzia e primarie.Gli obiettivi del MS-21 sono quelli di migliorare con azioni concrete gli spazi della scuola e del territorio favorendo, sostenendo e realizzando i percorsi casa-scuola (Pedibus), promuovere la salute attraverso comportamenti sani (movimento e alimentazione), monitorare lo stato di salute e degli apprendimenti degli allievi.Consentitemi questa metafora: la scuola può ‘liberare’ gli alunni dalle aule; può usare la comunità circostante, natura inclusa, come aula preferenziale, come aula a cielo aperto. Un ambiente di studio fertile e multisensoriale – le forme e le superfici, i colori, gli odori e i suoni del mondo reale, i tempi e i cicli, – sono fondamentali per un equilibrato sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini e dei ragazzi.Ho citato poc’anzi gli orti scolastici: nell’orto si impara. Si apprendono nozioni di biologia, storia, scienza dell’alimentazione, matematica, letteratura… Si comprendono i cicli di semina, crescita, raccolta, compostaggio e riciclaggio che intersecano i cicli più grandi – il ciclo alimentare, il ciclo dell’acqua, il ciclo delle stagioni – i quali sono tutti collegamenti alla rete planetaria della vita. Ovvero nell’orto si fa quotidianamente esperienza della crescita e dello sviluppo, del senso del tempo e dell’attesa: il ciclo di nascita, crescita, maturazione, declino, morte, e la nuova crescita della generazione successiva.L’educazione alla bellezza assume un significato di pensiero di grande portata estetica e di maturità a difesa delle atmosfere culturali ed educative più rispettose dei bisogni interiori e spirituali della persona.I numerosi stimoli che pervadono il bambino, provenienti dalla televisione, dall’uso del computer, dai videogames, da certi stereotipi fisici e gestuali, molto spesso riflettono povertà di contenuti significativi, degrado culturale, linguaggi e modelli oppressivi e violenti che alimentano comportamenti superficiali e qualunquistici. Educare alla bellezza significa educare tutta la sfera della sensibilità e dell’emotività del bambino, la sua immaginazione e la sua creatività, la capacità di esprimere sensazioni e sentimenti propri e di comprendere l’espressione degli altri, in un progressivo arricchimento del proprio patrimonio espressivo e dell’area dell’affettività. La scuola può sollecitare il bambino a guardare intorno a sé, a incontrare il mondo e a dirlo con i diversi linguaggi, a formare in lui il gusto per tutto ciò che è bello in natura e nelle varie forme dell’attività umana.L’ente locale e la scuola possono creare occasioni quotidiane in cui educare e abituare bambini e bambine, ragazzi e ragazze a prendersi cura del bello naturale, a rispettarlo, a mantenerlo, a preservarlo. Vivere in un ambiente bello oltre che sano, si tratti dell’abitazione privata, di un prato, di un bosco o di un giardino, di un aula scolastica o di un aiuola pubblica, favorisce nella persona una maggiore armonia interiore e nelle relazioni interpersonali. Preservare il bello in natura, soprattutto coinvolgendo e partendo dalle giovani generazioni, significa preservare la salute e dunque la vita.

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Educazione alla sostenibilitàe stili di vitaPaola SalmasoARPAV – Settore per la Prevenzione e la Comunicazione Ambientale

2005 - Decennio UNESCO dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-20142000 - Conferenza Nazionale dell’Educazione Ambientale a Genova1997 - Carta dei principi di Fiuggi per l’educazione ambientale1997 - Dichiarazione di Salonicco1992 - Conferenza dell’ONU di Rio de Janeiro1992 - Congresso mondiale di Toronto1987 - Congresso Unesco-Unep a Mosca1977 - Dichiarazione di Tbilisi1975 - Conferenza di Belgrado1972 - Conferenza di Stoccolma 1965 - Conferenza di Bangkok

L’osservatorio dei comportamenti

Le indagini conoscitive:

2002: indagine pilota sugli adulti (18-75 anni) 1332 interviste2003: indagine sugli adulti (15-75) 2018 interviste2004: indagine sugli studenti (7-19) 1520 interviste2006: indagine sugli adulti (15-75) 2047 interviste

Seminario Aria Acqua Terra FuocoEducazione ambientale epromozione della saluteMontebelluna 3 aprile 2008

All’educazione per la sostenibilità

…Da un’educazione per la conservazione del patrimonio naturale

I principali temi indagati• Inquinamentoatmosfericoetraffico• Acquaerisparmioidrico• Rifiutiedifferenziazione• Risparmioenergetico

Gli aspetti indagati• Comportamenti• Conoscenze• Percezioni

Gli stili di vita “ambientali”

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I comportamenti

I principali temi indagati• Piùdel60%dichiaradiusarel’autocomemezzoprincipaledispostamento.• Diminuiscel’usodelmezzopubblico(28%nel2002e7%nel2006)afavoredellabicicletta odeglispostamentiapiedi(10%nel2002e24%nel2006).• La comodità e non l’impatto ambientale il motivo della scelta del mezzo di trasporto. • Traigiovanièpraticamentenullalapercentualedicolorochericorronoalmezzo pubblico perché inquina meno.

I principali temi indagatiDiminuisce la percentuale di coloro che attribuiscono esclusivamente al traffico automobilistico la causa dell’inquinamento atmosferico(32%nel2002e17%nel2006).

Le percezioni• Il47%(43%inItalia)èsemprefavorevoleallemisuredilimitazionedeltrafficomasoloil38%leritieneefficaci(2003)• soloil10%ritienecheipropricomportamentipossanoincideresull’inquinamentodell’aria(2006)

Inquinamento atmosferico e mezzo privato

Acqua e risparmio idrico

I comportamenti

I principali temi indagati• diminuiscelapercentualedicolorochedichiaranodiprestaremoltaoabbastanzaattenzione alconsumodiacqua(80%nel2006,86%nel2003esoloil41%deigiovani)…• …ecrescelapercentualedicolorochelofannoperrisparmiare (17%nel2002,61%nel2006),però…• …il58%(2006)beveacquainbottiglia(71%deigiovaninel2004)

Le conoscenzeNel2006il61%dichiaradinonaveremairicevutoopuscoliinformativisucomeridurreiconsumidiacquaanchesecrescesignificativamente,purrimanendomoltobassa,lapercentualedicolorochedichiaranodiaverliricevuti(24%nel2003,37%nel2006).

Le percezioniil66%delcampionenel2003 individuanellecampagneeducativee informative ilmezzomiglioreper ridurre ilproblemadegli sprechidell’acquapotabile,mentreilrestante34%èfavorevoleapianitariffarichepenalizzinoglisprechi.

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Rifiuti e differenziazione

I comportamenti

• nel2006il65%dichiaradisceglieremaioqualchevoltaprodotticonpochiimballaggi(il90%deigiovani).• tenutocontocheil90%(2002)separairifiutiecheil76%(2003)lofasenzanessunadifficoltà,irifiuti piùdifficilidasmaltiresonogliavanzidicucinacheperòpassanodal32%del2003al20%del2006.

Le conoscenze• nel2006l’84%dichiaradiaverricevutoopuscolieinformazioni(76%nel2003).Rispettoal2003 cresce di 8 punti la percentuale di coloro che hanno ricevuto materiale informativo.• crescesignificativamenteanchelapercentualedicolorocheconosconolaproduzioneprocapite dirifiutigiornaliera(superiorealchilo)conun+23%nel2006rispettoal2003.

Le percezioninel2006il69%delcampionesiattribuiscecomecittadinolaresponsabilitàdellanoncorrettaseparazionedeirifiuti.Ilconfrontotragli anni mostra una sostanziale stabilità della stessa percentuale, mentre diminuiscono coloro che attribuiscono la responsabilità alle amministrazioni(24%nel2003,15%nel2006).

Energia e risparmio energetico

I comportamenti

• Crescesignificativamente(43%nel2002e59%nel2006,)lapercentualedicolorochespengono sempre le luci quando si spostano da una stanza all’altra…• …masoloil41%deigiovaninel2004dichiaraaltrettanto.

Le conoscenze• Crescelapercentualedicolorocheconsideranoilconsumodienergiaelettricaunfattore decisivonellasceltadeglielettrodomestici(49%nel2002,56%nel2006)• Rimanecostantela%dicolorochenonprestanoattenzioneaiconsumi(circail15%)• Dal2003al2006quasiraddoppiala%dicolorochedichiaranodiaverricevutoopuscoliinformativi sultema(dal35%al62%),però…• …il31%deicittadini,cioè1su3,èconvintocheinItaliacisianocentralinucleari(2003).

Le percezioniil78%nel2003dichiaracheèmoltoimportanteperl’ambienterisparmiareenergiaritenendocheilproblema degli sprechi debba essere affrontato con campagne educative e informative.

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• Popolazionediriferimento:Studentitrai7ei19anni• Campione:144classidi77scuoledellaregione• Modalitàdirilevazione:Questionariautocompilatiinclasse• Intervisterealizzate:1520• Periododirilevazione:Marzo2004

I Contenuti Dell’indagine

• Temiambientali• Aria• Acqua• Rifiutidomestici• Amianto• Ondeelettromagnetiche• Biodiversità

Articolazione delle informazioni raccolte in:• Comportamenti adottati• Livellodiconoscenza• Percezione del problema• Fonti d’informazione

La metodologia d’indagine

L’AMBIENTE E I GIOVANI DEL VENETO: I RISULTATI DELL’INDAGINE

COMPORTAMENTI: Uso dell’acqua

Stai attento alla quantità di acqua che consumigiornalmente? Se stai attento alla quantità diacqua che consumi giornalmente, perché lo fai?

Studenti 14-19

NO 59%

SI 41%

COMPORTAMENTI: Utilizzo di mezzi di trasporto

per raggiungerela scuola

18%

nel tempolibero

54%

… e i giovani?

Analisi dei dati: COMPORTAMENTI Alcuni risultati...

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L’AMBIENTE E I GIOVANI DEL VENETO: I RISULTATI DELL’INDAGINE

COMPORTAMENTI: Acquisto dei prodotti

Quando fai degli acquisti, tra prodotti simili, preferisci quelli con meno involucri?

Studenti 14-19

non ci faccio caso 75%

qualche volta 15%

spesso 8%

sempre 2%

Analisi dei dati: CONOSCENZE Alcuni risultati...

CONOSCENZE: Effetto serra

Sai che cosa significa il termine “effetto serra”?

87%

Sai qual è la causa principale dell’effetto serra?

40%

CONOSCENZE: Raccolta differenziata

Qualitrai seguentirifiutivannoseparati?

Sai perchédai rifiutidi casabisognasepararealcunioggetti? 62%

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L’AMBIENTE E I GIOVANI DEL VENETO: I RISULTATI DELL’INDAGINE

Analisi dei dati: PERCEZIONI Alcuni risultati...

PERCEZIONI: Secondo te l’aria del posto in cui abiti è inquinata?

PERCEZIONI: Onde elettromagnetiche

61%

63%

Le onde elettromagnetiche possono essere dannose per l’ambiente e per l’uomo? Principalmente per quale motivo ?

Studenti 14-19SI 94%

NO 4%

Non risponde 2%66%

Un focus sui FUTURI ADULTI

Indicatori Per Il Confronto Tra Aspetti Indagati

• Indicatorediconoscenzacircaletematicheambientali• Indicatoredicomportamentosostenibilecircaglieffettiindottisull’ambiente

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L’AMBIENTE E I GIOVANI DEL VENETO: I RISULTATI DELL’INDAGINE

Conoscenza frequenza percentuale

Alta 67%

Bassa 33%

Totale 100%

Comportamento frequenza percentuale

Non sostenibile 76%

Sostenibile 24%

Totale 100%

L’indicatore di conoscenzaper gli studentidelle scuole superiori

L’indicatore di comportamento per gli studentidelle scuole superiori

• Il67%(2004)possiedeun’altaconoscenzadeitemieproblematicheambientalirispettoal58%degliadulti(2003)però…

• …soloil24%adottaingeneralecomportamentisostenibilirispettoal39.5%degliadulti

IN SINTESI…• noncoerenzatraconoscenzeecomportamenti• noncorrettapercezionedelproblema

… e i giovani?

• maggioreinformazione• miglioreinformazione• monitoraggiodelleazioni

Le strategie educative per informare correttamente sui rischi ambientali senza allarmismi

• l’informazionescientificaecorretta• leattivitàinambiente• teatroeanimazione• ilgioco• ilminimalismo• laPopArt

• l’ironia• l’educazionetrapari• RAIEDUCATIONAL• ilmito,l’arteelastoria• lapartecipazione• l’informazionescientificaecorretta

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Dall’A-mianto alla… Z-anzara…Glossario dei rischi ambientaliCome informare sui rischi per la salute

Perché “dall ’Amianto alla Zanzara”?La pubblicazione nasce dalla necessità di fornire uno strumento affidabile per la comprensione dei problemi ambientali di cui giornali, TV e media in generale parlano quotidianamente...ma soprattutto per aiutare i cittadini a orizzontarsi nel flusso spesso caotico di informazioni che riguardano i rischi per la propria salute.

Quali sono gli argomenti • Garantireun’informazionescientificamacomprensibilecondati aggiornati e il più possibile “neutrali”• Favorireconoscenzaesensibilizzazionesulleproblematiche ambientali non solo per gli “addetti ai lavori” ma anche per i cittadini

l’informazione scientifica e corretta

1. Agenti concentrati negli ambienti confinati (inquinamento indoor, formaldeide, radon...)2. Agenti relativi all’ambiente in generale e alle abitudini di vita (additivi alimentari, allergeni domestici, campi elettromagnetici, ...ma anche la zanzara...3. Agenti relativi Agenti presenti nell’ambiente esterno (ozono, benzene, IPA... ma anche pollini... )4. Agli ambienti di lavoro (amianto, metalli pesanti, pesticidi... )5. Catastrofi ecologiche (diossina a Seveso, radiazioni a Chernobyl...)6. Temi ambientali di maggior attualità (biodiversità, OGM, biotecnologie... )

Le attività in ambiente

Per imparare a guardare e comprendere l’ambiente con occhi diversi

• Biodiversitàunarisorsa• Educazionealpaesaggio• Educazioneallabiodiversità

• Corsoresidenzialeperinsegnanti• Predisposizionedimaterialedidattico• Assistenzaaidocentidurantel’annoscolastico• Concorsoscolastico

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per agire sulle emozioni

Tutti per Aria - La fabbrica delle Farfalle

• Laboratoriosperimentale• Rappresentazioneteatrale• Predisposizione e distribuzione di materiale didattico

Il teatro e l’animazione

Il gioco

per conoscere e imparare attraverso il divertimento• Flepy• Ecoplay

FLEPY• Tema:inquinamentodell’ariaedell’acqua• Prevedeunpercorsodisussidiopergliinsegnanti(manuale)• Utilizzadiversificatistrumentididattici(giochi,videocassetta,libretti)• E’rivoltoabambinipiccoli(dai3ai7anni)

(Oltre 500 scuole del Veneto tra materne ed elementari hanno aderito al progetto)

EcolabelGioco da tavolo per informaree sensibilizzare sul temadell’Ecolabel

• Scuoleelementari• Scuolesuperioriadindirizzoturistico

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Il minimalismo

per sottolineare l’importanza dell’essenziale

“Campagna di comunicazione sulla “frugalità”IL TEMA

Frugalità intesa come modalità di consumo che:• orientiversounalogicadiecosostenibilitàdeicomportamentiquotidiani• promuovaunostiledivitarivoltoalcontenimentodeglisprechi• privilegilaqualitàpiuttostochelaquantità

GLI OBIETTIVI

• Spingereilcittadinoainterrogarsisulleproprieabitudini• Trasmetterel’importanzadelrisparmioedellasalvaguardiadellerisorseambientali• Crearenelcittadinolacoscienzacheilsuocomportamentoèfondamentalenellarisoluzionedeiproblemiambientali• Far sentire il singolo consumatore come parte di una comunità che intraprende uno sforzo comune per la salvaguardia delle risorse naturali• Crearefiduciaeottimismonellarealepossibilitàdimigliorareilmondoincuiviviamo• Darerisaltoalleistituzionipubblichecheoperanoperlaprevenzioneelaprotezionedell’ambiente

IL MESSAGGIO

• Sottolineal’importanzadell’essenziale• Ricercalacoincidenzatraessenziale,utileenecessario• Nonintendemettereindiscussionelanecessitàdelconsumo• Nonintenderappresentarel’ARPAVcomeistituzioneche“saleincattedra”edettanormedicomportamento

IL MESSAGGIO EDUCATIVO

• Lacampagnasiponecomefinequellodiindurreilcittadinoariflettere,coinvolgendoaspettipropridellasferadiscrezionale.• E’assolutamentenecessariochelasferaprivatadelcittadinononvengaviolatapermezzodiunmessaggiotroppoinvadente.Lalibertà della persona non deve essere posta in discussione da un messaggio troppo coercitivo, colpevolizzante o ansiogeno e troppo responsabilizzante.

IL MESSAGGIO

Caratteristiche• essenziale• minimalista• veloce• diretto• orientatoaduna“newsemplicity”• utilizzaunalevapiùrazionalecheemozionale• chiamaincausadirettamentelacomprensionedel cittadino come mezzo per ottenerne l’attenzione e il ricordo

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“Determinanti” cosa sono? • Fattorichecausano,ocontribuisconoacausare,unostatodisalute,malattiaodisabilità

(LawsoneBauman2001)

• Fattoriocaratteristichecheportanouncambiamentonellostatodisalute,inmeglioopeggio

(LawsoneBauman2001)

“Determinanti” come sono? • Prossimi:direttamenteassociatialcambiamentonellostatodisalute• Fattoriocaratteristichecheportanouncambiamentonellostatodisalute,inmeglioopeggio (Keleher e Murphy 2004)

“Determinanti” salute (OMS) • Ambientesocialeedeconomico• Ambientefisico• Caratteristichedellapersonaesuoicomportamenti

Fattori ambientali • Assenzadiacquapotabile• Mancatabonifica• Sotto-sovraffollamento• Degrado,carentebiodiversità• Inquinamento:aria,acqua,terra(pesticidi,fertilizzanti..)

Piera PolettiCEREFCentroRicercaeFormazione-Padova-www.ceref.it-poletti@ceref.it

Determinanti evidence based OMS• Trasporti• Alimentieagricultura• Abitazioni• Energia• Rifiuti

• Industrializzazione• Urbanizzazione• Acqua• Radiazioni• Alimentazione

Determinanti Sociali• Reddito• Educazione• Etnia• Genere• Retesociale,coesione• Personalità• Stress

• Inserimentoprecoce nella vita adulta• Lavoro• Disoccupazione• Dipendenza• Alimentazione• Spostamenti

Fattori ecologici (esempi)• Crescitapopolazione/immigrazione• Clima• Globalizzazione(diffusionemalattie)• Bioterrorismo• Carenzaspaziverdi• Mancatabonifica• Insediamentiindustrialichimici

Determinanti della salute per una educazione efficace

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Modelli di salute• Biomedico(salutecomeassenzadimalattia)• Comportamentale(lasalutedipende dagli stili di vita)• Sociale(lasaluteèilprodottodifattori sociali, economici ed ambientali)

Modelli di salute (Germov 2002)

• Biomedico• Biopsicosociale• Ecologico• Nuovasalutepubblica

Ecologico• Sistemifisici/naturali• Prospettivaglobale• Relazionetraattivitàumana ed ambiente fisico-naturale

Nuova salute pubblica• Modellosociale• Determinantisocialiedambientali• Pernosullapolitica-equità• Centralitàpromozioneeprevenzione• Partecipazionedellacomunità

Biomedico• Individuo• Malattia=malfunzionamento corpo• Comprensionedeiprocessi fisiologici

Biopsicosociale• Estensionebiomedico• Multifattoriale• Relazionemente-corpo

Dichiarazione di Alma Anta (1978)

IV Le persone hanno il diritto e il dovere di partecipare individualmente e collettivamente alla progettazione e alla realizzazione dell’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.

Dichiarazione di Alma Anta (1978)

VII L’assistenza sanitaria primaria: 3. comprende almeno: l’educazione sui principali problemi di salute e sui metodi per prevenirli e controllarli; la promozione di un sistema di approvvigionamento alimentare e di una corretta alimentazione; un’adeguata disponibilità di acqua sicura e il miglioramento delle condizioni igieniche fondamentali.

Carta di Ottawa (1986)

Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte.

• La salute è risorsa per la vita quotidiana, non lo scopo della vita• Lecondizionierisorsefondamentaliperlasalutesono:pace,untetto,formazione,cibo,unreddito,un ecosistema stabile, risorse sostenibili, giustizia sociale ed equità

Riconoscere che la salute e il suo mantenimento sono un importante investimento sociale e una sfida; a occuparsi del problema ecologico globale rappresentato dai nostri modi di vita.

Piano europeo ambiente e salute (2004-2010)

Migliorare, integrando le dimensioni ambientale e relativa alla salute: l’informazione la conoscenza, promuovendo la ricerca.

Piano europeo ambiente e salute (2004-2010)

Migliorare, integrando le dimensioni ambientale e relativa alla salute:• l’informazione• laconoscenza,promuovendolaricerca.

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• lestrategie,rivedendolepoliticheeleattività(sviluppandolaconsapevolezza,lacomunicazionesuirischi,laeducazione e la formazione).• lariduzionedeirischi(coordinareleattivitàincorso,sceglierelepatologieprioritarie,migliorarelaqualitàdell’aria,adeguare le misure in relazione agli sviluppi sui campi elettromagnetici).

Che cosa fare?• Vision360%• Conoscereecomprendere• Coinvolgere• Progettareinsieme• Agireinogniambitoesettore• Tempestività• Perseveranza

Azioni• Identificareifattori• Identificareglistakeholder• Elaborarestrategieintegratetrasoggetti• Agire su tutti I diversi livelli delle politiche (territorio – ambiente fisico e sociale; istituzioni; forze sociali)• Informare/educarelapopolazione• Educare/formareisingolisviluppandoabilità

Principi (Victoria, AU)

• Agire su tutti i determinanti: stili di vita individuali, servizi,fattori politici, sociali, economici ed ambientali• Scegliereinterventidiprovataefficacia• Ridurreinequitàedingiustiziepercreareunambientechepromuovailbenessere• Crearepartecipazioneindividualeedigruppo• Empowerindividuiecomunità• Considerareledifferenzedigenereecultura• Lavorareinsiemeintegrandosi

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Ricetta

Ingredienti: due classi di alunni di prima e seconda media, un po’ disorientati due allieve molto speciali molti rifiuti della mensa scolastica una piccola serra nel parco un po’ demodé di un’antica dimora padronale una banca cooperativa assai bendisposta una confcooperative non timorosa della concorrenza una esperienza di solidarietà non pelosa• Miscelareaccuratamentegliingredienticonunprogettodieducazioneambientaleperottenereuncompostoappetibile per la mostra-mercato. • Mentreiltuttosivabenamalgamando,preparareaparteunprogettodieducazioneallacittadinanzaeallacooperazione, aggiungere velocemente, affinché non si depositi, il sostegno di una banca cooperativa, addensare con l’esperienza della confcooperative, aggiustare con il sale di qualche articolo sulla stampa locale, infornare in una prima assemblea costitutiva a giusta temperatura.• Farcirlaconilcompostodellamostra-mercatoeguarnireiltuttoconlacilieginadellasolidarietà.Servirebencaldaatuttala scuola, ai genitori, e, se possibile, anche alle autorità - la pubblicità fa bene non solo al commercio, ma anche alla volenterosa cucina!

Traduzione per chi non ama la gastronomia:il progetto integrato consta:• diunprogettodieducazioneambientale,dalcompostallaserra;• diunprogettodieducazioneallacittadinanzaeallacooperazione,conlacreazionedellaCooperativa“Coltivalapace”,per gestire autonomamente la serra e la mostra-mercato; • diunprogettodieducazioneallacooperazioneesolidarietàinternazionale

Premessa• I percorsi educativi proposti sono improntati all’idea di un approccio progressivo all’interazione e all’integrazione. • Il quadro generale è stato fornito dal progetto di educazione alla cittadinanza e alla cooperazione, per la sua valenza istituzionalmente solidaristica e concretamente realizzabile.

Linee guidaAbbiamo lavorato su più piani:• unprogetto educativo curricolare, finalizzato a suscitare negli allievi la consapevolezza critica dell’esperienza integrativa;• unprogetto educativo individualizzato, finalizzato alla interazione con il gruppo classe; • unaseriediesperienze pratiche coinvolgenti tutto il gruppo classe.

SEMI, RADICI E… FORSE GERMOGLI: IL GERMOGLIO DELLA SOLIDARIETA’

Istituto Comprensivo 2° Castelfranco VenetoScuola Secondaria di primo grado di San Florianoanno scolastico 2006/2007

Classi 1D - 2Dinsegnanti Alda Daminato - Lidia Mazzocco - Silvana

Petruzzelli - Margherita Zoncapè

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Metodologie adottate• Perfacilitarel’accettazionedelladisabilità,siamointervenutenelledinamichedigruppoinmodocondiviso, adottando la metodologia di tutoring; • Per stimolare gli alunni a rielaborare la collaborazione interattiva, siamo ricorse alla stesura dei diari di bordo in cooperative learning; • Per potenziare le capacità analitico-induttive dei ragazzi siamo ricorse a schede di laboratorio fondate sul metodo sperimentale e di problem solving;

Finalità dell’azione educativo-didatticaIl ricorso all’approccio educativo del tutoring è stato determinato dalla presenza di una disabilità particolarmente destrutturante, qual è quella dell’autismo, che avrebbe potuto generare squilibri e forme di rifiuto nel gruppo classe. L’insegnamento mediato dai pari vede, invece, gli alunni facilitatori di abilità scolastiche e interpersonali efficaci, perché basate sull’immediatezza e sulla spontaneità dei lin-guaggi, sempre, però sotto il continuo monitoraggio dell’insegnante.Si è ritenuto altresì che fosse indispensabile stimolare gli alunni a riflettere e a rielaborare la collaborazione interattiva, sperimentata nella realizzazione delle diverse fasi del progetto educativo integrato, mediante i diari di bordo in cooperative learning, per fondare l’apprendimento sulla comunicazione interpersonale, che è alla base dell’apprendimento per scoperta, stimolando la verbalizzazione dei processi cognitivi e lo sviluppo di abilità di autoregolazione, quali il monitoraggio e la riflessione in rapporto dialogico.Con l’obiettivo di potenziare le capacità analitico-induttive dei discenti, di indurli a porsi in modo critico nel processo comunicativo, si è deciso di ricorrere a schede di laboratorio fondate sul metodo sperimentale e di problem solving, sottoponendo poi a discussione, attraverso la mediazione dell’insegnante, le proprie conclusioni, in un rapporto dialettico di cognizione e comunicazione interpersonale. In tal modo il team di insegnanti avrebbe limitato la sua predominanza intellettuale e comunicativa, trasformando l’insegnamento da una attività individuale a una collettiva, in cui gli alunni fossero stimolati a una disponibilità reciproca al sostegno, a una mutua flessibilità, ad una alternanza di scambi simmetrici e complementari, nella realizzazione di una comunicazione di tipo circolare.

Il Progetto Educativo IntegratoIl progetto educativo integrato si basa sulla consapevolezza che l’apprendimento umano è un processo interattivo e dinamico, su base motivazionale, che si realizza nell’alunno mediante esperienze dirette e mediate. Per questo motivo si è ritenuto che i percorsi educativi dovessero essere improntati all’idea di un approccio dolce e progressivo all’integrazione, attenti a non scardinare i fragili equilibri degli allievi diversamente abili e dei compagni preadolescenti, lavorando su più piani, ora paralleli ma strettamente correlati, ora convergenti: un progetto educativo curricolare, finalizzato a suscitare negli allievi la consapevolezza critica dell’esperienza integrativa; un progetto educativo individualizzato, finalizzato alla interazione con il gruppo classe; una serie di esperienze pratiche coinvolgenti tutto il gruppo classe. Si è scelto un modello di esperienza flessibile, lasciando ampio spazio all’improvvisazione, intesa nel senso di una pedagogia che si fa attenta al vissuto, muovendosi non solo sui programmi o sulle tassonomie, ma anche sulle cosiddette tracce disseminate giorno per giorno dal composito gruppo che si doveva educare. Si è prestata attenzione a che tutti i percorsi fossero finalizzati all’apprendimento in un quadro di interazione e integrazione, non immiseriti in un’ottica di mero fare, ma di crescita intellettuale e civile. Un quadro generale era però necessario, per non perdere di vista la rotta nell’avventurosa navigazione, un collante per non disperdere l’energia in mille rivoli solo parzialmente significativi: la scelta è caduta sull’educazione alla cittadinanza e alla cooperazione, per la sua valenza istituzionalmente solidaristica e in prospettiva concretamente realizzabile.

Educare alla cooperazione FINALITA’ E ATTIVITA’• diffonderelaconoscenzadeiprincipi,dellastoria,dell’organizzazioneedellafunzionesocialedellacooperazione;• svilupparefraisocilospiritodicollaborazioneedisolidarietà(associazioniumanitarie)• promuoverelasensibilitàmorale,socialeedeconomica,sviluppandotraisociunacoscienzadelrisparmio,intesocomestrumentodi equa distribuzione delle risorse, nella logica della promozione di una fattiva cultura del condividere e del “dare”.

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• promuoverel’autogestioneelapartecipazionedemocraticafraigiovani;• Visitaarealtàcooperativelocalioincontriconesponentidicooperativesociali• Incontriconamministratori• Cennidistoriadellacooperazione(origine,principi,organizzazionedelmovimentocooperativo)• Elementidiconoscenzadellanaturagiuridico/amministrativadiunacooperativa• Incontriconrappresentantidientibenefici

Educare alla Cooperazione Descrizione del progettoFare cooperativa a scuola significa coinvolgere tutti i soggetti della comunità educante, ognuno con il proprio contributo di idee, di cultura e di comportamenti. La cooperazione rappresenta, infatti, un valore che tocca trasversalmente le discipline di studio e, accanto ad altri, caratterizza e sostiene, dando animo, i programmi didattici. La cooperazione è anche una proposta metodologica che riguarda i docenti, gli alunni e in certa misura anche i genitori, tutti insieme protagonisti di un unico processo formativo. La presenza di una Associazione Cooperativa Scolastica (A.C.S.) ha rappresentato una modalità di organizzare l’attività didattica all’interno delle due classi coinvolte, portando avanti un’associazione i cui fondamenti sono simili ad una normale cooperativa, ma i cui obiettivi sono esclusivamente didattici, educativi, formativi e sperimentali, anche dove è presente un’attività a carattere economico. L’ A.C.S. è stato, quindi, l’ambito entro il quale gli allievi hanno sperimentato nella pratica, forme e atteggiamenti di democrazia, autogestione, collaborazione rispetto degli altri e solidarietà. Inoltre il progetto ha favorito in modo particolare:• l’integrazionedeglialunnicondifficoltàall’internodelgruppoclasse• l’attitudineprosocialeecollaborativa;• lacapacitàdiottimizzareilpropriolavoroinvistadiunbenecomune.Infine, ha avviato i ragazzi verso una scelta più consapevole e confacente alle soggettive potenzialità e caratteristiche personali nei riguardi del proprio futuro percorso scolastico.Il progetto è stato inserito all’interno del contesto di cooperazione e solidarietà internazionale, fatto proprio da alcuni anni dalla Scuola media di San Floriano, finalizzato a far conoscere e condividere agli alunni realtà e problemi delle aree del mondo più svantaggiate. E’ stato promosso un incontro con un missionario laico, appartenente all’Associazione “Insieme si può” che promuove la costruzione di pozzi d’acqua per l’agricoltura in Africa. L’incontro è stato occasione per meglio comprendere la necessità di un uso consapevole e sostenibile delle risorse della Terra.Il Laboratorio Ambientale è stato gestito dall’intero gruppo classe mediante l’istituzione di una Cooperativa Scolastica. La finalità principale di questo percorso di educazione alla cittadinanza è stato quello di valorizzare lo spirito di collaborazione con e tra gli alunni. L’apprendimento cooperativo permette, infatti, di attivare al tempo stesso istruzione, ricerca e creatività nell’ottica dell’integrazione, con una metodologia che ha permesso di far lavorare tutta la classe all’integrazione e non solo l’insegnante di sostegno. Tutto l’impianto delle attività proposte ha ricalcato la struttura e le modalità operative di una reale cooperativa e si è articolato nel tempo-scuola, secondo quanto riportato nella successiva tabella esplicativa. Per la concreta realizzazione della proposta si è richiesto l’intervento della locale Banca di Credito Cooperativo Trevigiano e del Direttore della Confcooperative di Treviso per suggellare virtualmente la costituzione della Cooperativa Scolastica. L’istituzione della Cooperativa ha coinvolto le classi 1^ e 2^ D in forma interdisciplinare e come finalità essa si è posta di:• Promuoverelaformazionedell’alunnointesocomepersonaecomecittadino• Educareallacittadinanzaealrispettodell’ambiente• Favorirel’orientamentoepromuoverescelteconsapevoliecostruttiveperilfuturo• Educareallacooperazione,sviluppandolospiritodicollaborazioneedisolidarietà• Promuoverel’autogestioneelapartecipazionedemocratica• Promuoverelasensibilitàsocialeemorale• Svilupparelacoscienzadelrisparmio,intesocomestrumentoperun’equadistribuzionedellerisorse• Amministrare in modo consapevole gli utili dell’attività sociale, destinandoli per l’acquisto di strumenti e per iniziative di solidarietàIn un primo intervento la psicopedagogista ha illustrato ai ragazzi l’evoluzione della storia delle cooperative; successivamente sono stati

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effettuati dei giochi di ruolo mediante i quali è stato introdotto il concetto di cooperazione e di condivisione, nel rispetto delle opinioni degli altri per il raggiungimento di un fine comune.La lunga fase di preparazione alla nascita della cooperativa, pur con alcune difficoltà di gestione e coordinamento, ha visto gli alunni partecipi e coinvolti soprattutto nella fase realizzatrice, quando si è trattato di concretizzare la cooperativa come soggetto giuridico, scegliendo il nome, il logo e organizzando le elezioni delle cariche istituzionali per dare voce alla volontà dei soci..L’approvazione dello statuto, la candidatura e l’elezione delle cariche a scrutinio segreto e la costituzione del capitale sociale con il versamento della quota associativa, hanno reso reale la Cooperativa scolastica “COLTIVA LA PACE”, che si è dotata di libro dei soci, libro dei verbali, libro dei sindaci, libro dell’assemblea e libro dei conti. L’attività è entrata nel concreto: tabulazione e registrazione dei soci onorari e delle quote versate, gestione delle entrate e delle uscite, con le spese effettuate per la serra e il materiale per la cooperativa, registrazione dell’incasso ottenuto dalla vendita di tulipani e piantine da orto, promozione per nuove adesioni mediante l’accoglienza delle classi del ciclo primario, realizzazione degli inviti, delle convocazioni delle assemblee del consiglio di amministrazione, dei sindaci, decisione sulla destinazione degli utili della cooperativa per un progetto solidale. Il secondo momento importante per i ragazzi è stato l’allestimento della palestra con cartelloni, foto e slogan per l’inaugurazione della cooperativa. Alla presenza di tutti i genitori dei soci, delle Autorità, tra cui il Sindaco di Castelfranco Veneto, del Dirigente Scolastico, del Direttore delle Confcooperative di Treviso è stata riassunta l’attività della cooperativa. I ragazzi hanno illustrato con percorsi guidati le diverse attività: di serra, di laboratorio, di semina e di compostaggio. La mattinata è culminata con la vendita dei prodotti da orto nella mostra mercato allestita e gestita dai soci effettivi ed onorari. Nell’ultima assemblea dei soci, svoltasi a fine anno scolastico, è stato approvato il bilancio sociale ed economico della cooperativa, sono stati destinati gli utili per un progetto in Uganda; una quota residuale è stata destinata all’acquisto di materiale per la serra e per la cooperativa; poi i soci effettivi hanno proposto le attività per il corrente anno scolastico.La costituzione della Cooperativa ha avuto ampia risonanza sulla stampa e nella comunità locale e ha visto gli alunni protagonisti attivi nel pubblicizzare la loro iniziativa e il loro percorso formativo. Il processo integrativo era infatti volto a far acquisire ai ragazzi maggior senso di autonomia, responsabilità e autocontrollo, rispetto delle regole e delle diversità, consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità, spirito di collaborazione. Gli alunni sono stati guidati, infatti, a realizzare forme di autogestione e di partecipazione democratica ad attività cooperative.

Calendario delle attività didattiche

Attività Obiettivi

NovembreIncontro con un’esperta dell’azienda TV3 per il compostaggio dei rifiuti della mensaIncontro con un missionario laico del gruppo “Insieme si Può”, associazione finanziata dagli alunni per l’adozione a distanza e per la costruzione e ristrutturazione di pozzi d’acqua nelle zone più disagiate del mondo

- Conoscere il ciclo dei rifiuti e le tecniche di riciclaggio degli scarti- Valorizzare lo spirito di cooperazione internazionale e far comprendere la necessità di un uso sostenibile delle risorse

Dicembre - GennaioIncontro con un esperto agricoltore fondatore di una cooperativa. Incontro con un’esperta appartenente al mondo delle cooperative. Visita Ditta Aliplast di Istrana e inizio raccolta differenziata plasica in mensa

- Introdurre nella scuola il concetto di lavoro come esperienza reale.- Creare un’esperienza economica per piccoli progetti.- Conoscere il funzionamento della cooperazione- Gesrione consapevole della risorsa acqua in mensa e conoscere le tecniche di riciclaggio della plastica

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Educare al rispetto ambientaleI progetti “Riciclare è vita” e “Una serra nel parco” sono stati pensati in un’ottica di educazione all’integrazione e di valorizzazione delle

potenzialità residue non solo degli alunni diversamente abili presenti nel nostro Istituto, ma anche di tutti quei ragazzi con scarsi stimoli motivazionali, con disturbi emozionali e/o con problematico ambiente famigliare di provenienza. Le attività proposte hanno costituito occasioni in cui i ragazzi hanno sperimentato la propria efficacia, il senso di responsabilità verso i compiti loro affidati e verso l’ambiente in genere. I progetti hanno cercato di far maturare negli alunni la consapevolezza che l’ambiente è un bene comune da proteggere, migliorare e conservare, indirizzando la loro attenzione sul problema delle risorse e favorendo in loro, anche al di fuori della scuola, comportamenti corretti, tali da far loro assumere una mentalità ecologica per una corretta integrazione uomo-ambiente.

Una serra … nel parco - Finalità e descrizione del progetto• lavorare in gruppo secondo il principio della suddivisione dei compiti e dell’integrazione dei ruoli• conoscereinmodoconsapevoleilproprioterritorio• favorireatteggiamentidiprotezioneedifesadeibenipaesaggistici• valorizzareerecuperareletradizionilegatealmondocontadino• conoscerenelterritorioaziendechepraticanoun’agricolturasostenibile• Incontriconesperti• Analisidelterreno,tabulazionedatierilevazionesistematicadellefasidigerminazione• L’ortodelleerbesemplici–leinsalate–ibulbiditulipano• Allestimentodipiccolemostre/mercato• Analisi dettagliata delle essenze presenti nel parco della scuola e loro inserimento in mappa cartografica• Allestimentodiunerbario• Realizzazioneditabelleidentificativeeloroposizionamento• Progettazione di una microzona di ripristino ambientale con messa a dimora di specie autoctone arbustive• Realizzazionediunpercorsoguidatoeillustratodaglialunnistessi• ResocontipuntualiditutteleesperienzeeffettuatemediantetrascrizioneinWorde/oPowerpoint

Febbraio - MarzoSemina in semenzaiTrapianto Slogan per la mostra-mercatoVendita piantine.Visita ad una serra.

Istituzione Cooperativa Scolastica

- Apprendere tecniche di coltivazione- Conoscere i cicli biologici delle piante.- Sviluppare la creatività e le tecniche di comunicazione verso l’esterno.- Stesura dello Statuto- Ideazione logo della Cooperativa Scolastica- Scelta dei candidati per le cariche di governo e di controllo- Organizzazione delle elezioni con nomina dei notai, del Presidente di seggio e degli scrutatori

MarzoInaugurazione Cooperativa Scolastica - Allestimento mostra-mercato con creazione di cartelloni e slogan

d pubblicità-progresso

Aprile - GiugnoAssemblee dei soci della Cooperativa “Coltiva la Pace” - Tenuta libri contabili e verbali di assemblea dei soci.

Il logodella

cooperativascolastica

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Riciclare e’ vita - Finalita’ e descrizione del progetto• Riconoscerel’ambientecomeunbenecomunedaproteggere,migliorare,conservare• Indirizzare l’attenzione degli alunni sul problema delle risorse e favorire in loro comportamenti corretti• Favorireneglialunniunamentalitàecologicaperunacorrettaintegrazioneuomo-ambiente• Comprendereiprincipifondamentalidiunecosistema,individuareleprincipalicausedelproblemarifiutielepossibilità di gestione ecocompatibile dei materiali• Conoscerelapropriarealtàterritorialeperlagestionedeirifiuti• InterventoditecnicidelTV3inclasse• Visita ad attività industriali di compostaggio, di riciclo dei materiali e della sede ALIPLAST di Quinto di Treviso• Messaadimoradellacompostieraericiclaggiodeirifiutidellamensascolastica• Gestionedellacompostieraconcontrolliditemperatura,umiditàecc.• Riutilizzodelcompostnell’attivitàdiserra• Raccoltadifferenziatadellaplasticaedeitappi• Usoconsapevoledellarisorsaacquainmensaeriutilizzoafiniagricolideiresiduiidrici

Modalità operativeNel progetto “Riciclare è vita” si è realizzato compost dai rifiuti della mensa scolastica mediante delle compostiere gestite dai ragazzi

nell’arco di diversi mesi. Il compost è stato utilizzato per la messa a dimora di ortaggi e fiori, in tal modo collegandosi al “progetto serra”. Sono stati attuati due interventi, di due ore ciascuno, di una rappresentante del Consorzio di riciclaggio TV3, associati alla messa a dimora della compostiera e dando il via all’attività. In classe sono stati realizzati, con il lavoro di gruppo, dei cartelloni che presentavano le tipologie di rifiuti e le attività svolte dagli alunni; è stato tenuto un diario di bordo con le diverse fasi dell’attività, documentate con fotografie e videoclip. La compostiera è stata seguita e controllata in modo costante nella sistemazione dei rifiuti della mensa, nella misurazione della temperatura e dell’umidità del compost, nelle modalità di aerazione e di umidificazione, con il controllo di un tecnico specializzato del TV3. La classe ha partecipato ad un’uscita all’impianto di compostaggio del bacino di Treviso gestito dal Consorzio TV3. Ha partecipato, inoltre, ad un uscita presso la sede di Quinto di Treviso della ditta Aliplast, azienda specializzata nel riciclaggio di diverse tipologie di plastica. Da questa esperienza è nata una nuova attività di riciclaggio all’interno della scuola: recuperare le bottiglie di plastica utilizzate in mensa, separandone i tappi. I soci della A.C.S. hanno intrapreso una campagna “raccogli tappi casalinghi” estesa a tutti gli alunni della scuola, hanno realizzato volantini informativi e hanno diffuso un vademecum per il risparmio di acqua in mensa. Sono stati realizzati con il lavoro di gruppo in classe dei cartelloni che presentavano le tipologie di rifiuti e le attività da noi svolte: e’ stato tenuto un diario di bordo con le diverse fasi dell’attività.Nell’ambito del progetto “Una serra nel parco” gli alunni hanno partecipato ad un incontro in aula con due esperti vivaisti, che hanno fatto conoscere le problematiche connesse ad un uso consapevole della risorsa territorio. Si è proceduto successivamente ad attività pratiche sul terreno. La sistemazione della serra, le sperimentazioni dirette con materiali come l’humus e la terra, che possono essere manipolati e analizzati, hanno fornito all’intero gruppo classe l’opportunità di familiarizzare con quantità, misure e numeri in modo concreto e in situazioni reali. Grande importanza è stata assegnata alla fase finale dell’esperienza, l’organizzazione dell’offerta del prodotto in una mostra mercato. Essa ha costituito per le classi l’occasione per misurare e testare la validità del percorso didattico svolto e per far conoscere agli ospiti la valenza formativa di un progetto integrativo di pari valore rispetto alle materie curricolari.

Obiettivi raggiuntiIl progetto “Educare alla cooperazione” è stato per gli alunni un’esperienza educativa e formativa; al termine di tale attività i ragazzi, per la maggior parte :• SANNO:hannoacquisitoleprincipaliinformazionieleconoscenzecircalastoria,iprincipi,l’articolazionedelmovimentocooperativo;hanno compreso i fondamenti organizzativi e normativi del come costituire una cooperativa e gestirla

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• SANNOFARE:sonoingradodiapplicareincontestidiversidaquelliincuisonostateappreseleconoscenzecooperativeacquisite(mondo del lavoro). Sanno verbalizzare schematicamente gli avvenimenti, gli argomenti e le decisioni affrontate in un Consiglio di Amministrazione e/o in un’Assemblea gestendo i diversi libri dei verbali; sanno tenere dei libri contabili, gestire entrate ed uscite; sanno gestire iscrizioni e mantenere aggiornato il libro dei soci; sono in grado di organizzare, gestire e condurre un’assemblea in modo democratico e responsabile.• SANNOESSERE:sannoesprimerelacapacitàdianalizzare,sintetizzareevalutaresituazioniefattiinmanieraautonoma,interagendoin primis con gli altri soci, per poi operare e progettare insieme l’attività cooperativa. Sono in grado di rispettare e sostenere i compagni con difficoltà. Hanno maturato la consapevolezza della solidarietà nei confronti di altri ragazzi meno fortunati di loro, devolvendo in più occasioni l’utile di esercizio della cooperativa a favore di un progetto solidale in Bangladesh (ricostruire un orfanotrofio distrutto da un uragano a dicembre 2007), sostenere un progetto in Uganda (completamento dei servizi igienici e degli infissi di una scuola) e attivando un’adozione a distanza con l’Associazione “Insieme si può”.Per una descrizione particolareggiata del Progetto Educativo Integratosi rinvia alla rivista trimestrale “DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO” n° 13/2 dicembre 2007 pagine 237-262 (Erickson Edizioni)

LABORATORI

1. Alimentazione: giochi sensoriali, degustazioni e riflessioni attorno al cibo

BATTI CINQUE!!! - GIVE ME FIVE!!!Ovvero giochi sensoriali, degustazioni e riflessioni attorno al ciboEster Susin, Anna Veronese Dietiste azienda U.L.S.S. 8 Le istituzioni sono chiamate a “stabilire con la società civile una sinergia che impegni i vari soggetti nello spirito di una comunità che si prende cura della qualità della vita”*.

L’atto consueto, quotidiano del “mangiare” porta con sé implicazioni per alcuni aspetti contradditori: da una parte la semplicità dell’atto stesso, parte integrante di un nostro vissuto, di un contesto familiare che ci appartiene, dall’altra le tendenze attuali che lo riducono ad un ‘conteggio calorico’, ad un modello “salutistico” discutibile e che spesso ci è estraneo, come ad esempio la sostituzione di alimenti, opportuna o meno, con integratori. I messaggi ai quali siamo costantemente sottoposti ci disorientano nelle scelte che vorremmo conformi allo stare bene. Spesso ci trovano confusi, tra dubbi e perplessità anche nella normalità di mangiare … un gelato! -“Sarà meglio quello di soia? …oppure quello alla mela verde per diabetici? …oppure quello allo yogurt?”-. Sempre più spesso i media danno voce agli allarmi per l’incidenza del sovrappeso e conseguente aumento delle malattie metaboliche documentando la necessità di una dieta più equilibrata, ma, nello stesso tempo, veicolano strategie pubblicitarie e di marketing che ci inducono, nostro malgrado, a comprare tanto cibo.La perdita di fiducia nei confronti della qualità dei prodotti ed il diffuso disorientamento rendono fondamentale il ruolo delle istituzioni pubbliche nella corretta informazione del cittadino. Si rendono necessarie strategie per una effettiva partecipazione, una responsabilizzazione, un coinvolgimento di tutti nell’analisi del contesto dei consumi alimentari e nell’attivazione di azioni che promuovono la salute. Viene spesso sottolineato che le condizioni del cambiamento, il miglioramento del proprio stile alimentare, non si impongono dall’esterno, né dall’alto verso il basso, ma costituiscono la risultante di un processo personale di acquisizione di strumenti che consentono di raggiungere consapevolezza e libertà di scelta. Tuttavia i presupposti non possono essere basati solo su ampie teorizzazioni : l’atto del mangiare è azione concreta.La contestualizzazione del tema dell’alimentazione nei diversi ambiti, sia nel quotidiano (fare la spesa, scegliere cosa cucinare, confrontare

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i prodotti freschi e conservati), sia nell’ambiente circostante (impatto ecologico, necessità di risparmiare l’acqua, coltivazione dell’orto, messaggi pubblicitari) produce una positiva elaborazione delle informazioni, una maggiore consapevolezza e criticità nei propri atti di consumo e dunque influenza la nostra salute e l’ambiente.Tagliare e scoprire le ‘rose nell’insalata’, indovinare gli odori, assaggiare e confrontare i prodotti, ironizzare sugli slogan ed i messaggi pubblicitari (es. ‘l’acqua che elimina l’acqua’), sono attività molto coinvolgenti che possono costituire una utile premessa ad atteggiamenti più propositivi, finalizzati al miglioramento delle proprie abitudini. Tra le riflessioni significative, emerse da questa esperienza di gruppo, da sottolineare l’esclusione dei bambini da parte del mondo degli adulti, dalle attività proprie dell’ambito domestico, luogo privilegiato di trasmissione dei saperi, delle tradizioni alimentari, laboratorio di preziose esperienze, di un “fai da te” che costituisce un autentico investimento per la propria salute. L’auspicio è di aver ‘gettato un seme’ affinché la curiosità prevalga sulla diffidenza, rispetto ai prodotti che la natura ci offre e che la nostra millenaria cultura ha contribuito a rendere non solo autentiche prelibatezze ma anche armonia ed equilibrio di nutrienti.

“Perchè non posso mangiare solo patatine fritte?”“ …Noi chimici e medici sappiamo ancora troppo poco sugli effetti dell’alimentazione sulla nostra salute. Per questo motivo ognuno deve cercare di capire da solo che cosa gli fa bene. Comunque ti posso garantire che se continui a mangiare solo patatine fritte avrai dei problemi…”

Richard J. Roberts premio Nobel per la medicina nel 1993 per la scoperta dei geni discontinui .

* Cinquetti A. (2002) “I determinanti della salute” in Documentazione Ministero della Salute

2. Seminiamo buon cibo: idee per avviare un orto educativo didattico a scuola

LE SEMINEdi Andrea MagnoliniRete italiana orti scolastici Cesena

Alcune associazioni Colturali

Vanno d’accordo:Patate (tengono lontano il tonchio delle fave)+ fave o fagioli o fagiolini nani + Spinaci (stimolano la crescita delle patate) Fave + granoturcoPiselli amano i ravanelli, carote, cetrioli, granturco, fagioli e rape. Non coltivarli nello stesso terreno per due anni.Cipolle, agli, porri (respingono la mosca delle carote) con carote (allontana la camola del porro)Pomodoro(respingono la farfalla cavolaia)+ prezzemolo+ cavolo precoce

Periodo Semina di:“Le semine d’inverno”

Ottobre-novembre (bulbi) cipolla, aglio, ravanelli, spinaci, fave, piselli, grano (o orzo, farro) Messa a dimora di piante da frutto o salici

“le semine a foglia” Febbraio-Marzo Lattuga, radicchio, cicoria, rucola, carote, bietola, barbabietola, rossa, patate

Parte a riposo o maggese (sovescio) favino, orzo, veccia, lupinella, trifoglio erba medica, senape, brassiche, rucola

“le semine d’America”Aprile- Maggio:

Fagioli, fagiolini (18°), ceci, lenticchie, zucche, zucchine, cetrioli, mais

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Lattuga con fragole, carote e rende i ravanelli teneri in estate.Ravanelli. Sono di grande aiuto per l’orto. Amano piselli, fagioli rampicanti, cetriolo. Cetrioli + granoturco e cavolo precoce + ravanelli che respingono lo scarabeo del cetriolo + girasoli e fagioliFagioli o fagiolini + ravanelli carote e cavolfiori Fagiolino + granoturco e fragoleFagiolini + ravanelli carote e cavolfiori granoturco e fragoleMelanzane + fagiolini (scacciano la dorifera)Pomodori prezzemolo, aiutano il cavolo precoce respingendo la farfalla cavolaia, inibisce alcuni insetti che attaccano il ribes con l’emissione di sostanze volatili dalle sue foglie. Amano crescere nello stesso posto per più anni. Se nelle vicinanze cresce l’ortica, i frutti di pomodoro si conserveranno meglio da muffe o marcescenze.Grano e granoturcoGranoturco e patate novelle fagioli e piselli (donano azoto e ricevono un po’ di ombra) anche con cetrioli, zucca, meloni, zucchine e cetrioliGirasoli ottimi come bordura attorno all’orto, proteggono dal vento e i semi attraggono gli uccelli, vanno d’accordo con cetrioli e altre colture che si arrampicano, richiedono molto nutrimento quindi amano le leguminose.Carote preparare un anno prima con semi di lino o soya per rendere il terreno friabile. Crescono bene con piselli, insalata e ravanelli. Per respingere la mosca della carota associarla a porri, aglio e cipolle oppure a scorzanera.Fragole + spinaci e abeti(come composto) Borragine no cavoliTagete respinge i nematodi delle rose, stimola i pomodori e respinge il tonchio della fava.Rose +aglio si proteggono a vicenda. Il prezzemolo aiuta le rose.Nasturzio combatte la mosca bianca, protegge i broccoli dagli afidi respingono gli insetti delle zucche e piantato sotto i meli tengono lontano i pidocchi. Aiutano i ravanelli.Vite cresce su olmo e gelso stimolata dall’issopo senape e legumiAgrumi sono protetti dalla quercia e GuayavaAlberidafruttotraggonobeneficiodallavicinanzadileguminoseesenape(15%sultotaledellepiante),inoltreortica,aglio,erbacipollina,tanaceto, rafano, abrotano e nasturzio.Non vanno d’accordoPomodoro lontani da cavolo rapa (e cavoli in generale) e finocchio o albicocchiFagioli, piselli, fagiolini lontani da agli, porri e cipolleFagiolini lontano dei finocchiPatate lontane da barbabietole rosse, cavoli e Zucche e spinacio Atriplice, GirasoliLattuga lontano dal prezzemolo

Lavori e raccolteRaccogliere tagliando il ” frutto” ma lasciando la radice

Periodo Raccolta di: LavorazioniSettembre Zucche, mais, carote e patate (se grandi)

Ottobre - Novembre Lavorazione del terreno - Concimazione

Febbraio-Marzo ravanelli, spinaci - (prima che vadano a fiore)

Aprile- Maggio Piselli - Radicchi o insalate di anni scorsi Diserbo manuale erbacce - Pacciamatura (copertura terra scoperta con paglia o foglie secche)

Parte a riposo o maggese (sovescio) Sfalciare quando fiorisce

Giugno cipolla, aglio, fave, grano (o orzo, farro), lattuga, radicchio, cicoria, rucola, ceci, lenticchie, fagioli, fagiolini (forse), zucchine (forse), cetrioli (forse

Copertura vegetale se non viene coltivato durante l’estate o messa a dimora di peperoni, melanzane ecc.

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Elenco attrezzi e materiali per fare l’ortoPer una classe di 25 bambini o più classi in condivisioni

Palette pezzi 25Zappa p. 1*Zappa con denti p. 1Rastrello p. 1Vanga piatta p. 2 *Forcale foraterra p. 2 *Annaffiatoio con diffusore 6 litri p. 2Cariola p. 1 o secchi (anche da pittura vuoti 15-20litri) p.2Tubo di gomma 25 mt. Con getto regolabile + 2 attacchi rapidiSpago grosso p. 2Sabbia fine (un barattolo per “diluire” i semi)2 secchi per preparare il terreno delle caroteCompostSementiVasetti per semenzaioPiantine (eventuali)Chellophan+ puntineCompostiera o fatta con rete metallica elettrosaldata 1 cmPaletti appuntiti (meglio di castagno)

Materiali creativi a costo zeroBastoni di salice per recintoSassi Mattoni e coppi vecchi e non taglientiTerra crudaCanne palustri o canne di bambù (per incannucciare piselli e altri rampicanti)

3. L’ape nell’ecosistema per una migliore qualità di vita

L’Ape nell’ecosistema per una migliore qualità di vita

FATTORIA DIDATTICA A CONDUZIONE BIOLOGICA

“ l’Alveare del Grappa“ Giuseppe Morosin - presidente Apicoltori del Grappa

L’Alveare del Grappa, in questi ultimi anni, grazie all’aiuto specializzato dell’ape, ha sviluppato importanti iniziative di carattere ambientale e culturale che permettono alle scuole e ai cittadini di conoscere ed apprezzare i valori naturalistici che danno vita ad un habitat complesso, strutturato in diversi ecosistemi, caratterizzati da una ricca vegetazione spontanea prealpina e dalle attività di recupero e

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riqualificazione di coltivazioni ed allevamenti tradizionali, come il castagno, l’olivo, le erbe officinali e non ultima l’apicoltura.Tutte queste produzioni di nicchia, strettamente legate alla storia e alla cultura del territorio vedono una interessante riscoperta dei valori fondamentali di un vivere sano utilizzando le risorse naturali e facendo riferimento al fondamentale servizio bioindicatore dell’ape che sale in cattedra come custode e maestra, in quanto ci insegna a vive a stretto contatto con l’aria, l’acqua, il suolo e le piante; offrendo il meglio di sè con il risplendere del sole.Questo piccolo essere vivente, ci fa comprendere tutti gli errori che stiamo commettendo per produrre tanto e a tutti i costi, senza pensare alla qualità del nostro ambiente e della nostra vita e nello stesso tempo ci offre il vitale servizio di impollinazione dei fiori che costantemente visita usando il suo

fiuto speciale e facendoci provare delle emozioni di profumi originali ed unici, assaggiando miele e polline, specie d’estate, quando opera sui pascoli e boschi del monte Grappa.Oggi siamo costretti a lanciare un messaggio d’allarme: “salviamo le api” dalle continue morie a cui sono sempre più soggette, solo così sarà possibile avere una reale garanzia di migliorare l’ambiente di vita per l’uomo, costringendolo ad orientarsi verso uno sviluppo sostenibile, dove il rispetto per l’equilibrio naturale e la salute diventano il perno di uno specifico stile di vita.

Durante il seminario sono stati sviluppati i seguenti laboratori didattici:

- AMBIENTALE: con diversi livelli di approfondimento ecologico ambientale, dove si può scoprire una ricchezza di biodiversità, ideale per la vita dell’ape e per la nostra salute.- LA VITA DELL’APE: dove è lei stessa ci accompagna a conoscere il suo ciclo di vita e il suo linguaggio, permettendoci di avvicinarla con sicurezza, e facendoci scoprire un essere vivente, molto diverso, ma proprio per questo altamente istruttivo.- ERBORISTICO: riconoscimento di piante officinali e mellifere, con preparazione e degustazione di tisane, e la preparazione dell’unguento del sole.- ALIMENTARE E DELLA SALUTE: analisi sensoriale dei pollini e dei mieli in abbinamento all’olio DOP del Grappa e ad altre specialità caratteristiche del territorio.

APERTA alle scuole, famiglie ed appassionati conoscitori dell’ambiente naturale e della biodiversità. Ci permette di prendere confidenza con l’ape amica, che si lascia accarezzare e che ci accompagna a conoscere, attivando tutti i nostri sensi: vista, tatto, olfatto, sapore ed udito, un mondo naturale, di cui è custode e maestra, in quanto vive a stretto contatto con l’aria, l’acqua, il suolo e le piante; offrendo il meglio di sè con il risplendere del sole.CI FA COMPRENDERE tutti gli errori che stiamo commettendo per produrre tanto e a tutti i costi, senza pensare alla qualità del nostro ambiente e della nostra vita. Questo piccolo essere vivente, figlio del sole, ci offre l’assaggio dei pollini dei fiori che costantemente ricerca assieme al nettare, facendoci provare delle emozioni di profumi originali ed unici, specie d’estate, quando opera sulle malghe del Grappa.

L’ALVEARE DEL GRAPPA lancia un allarme:” salviamo le api” dalle continue morie a cui oggi sono sempre più soggette, solo così sarà possibile avere una reale garanzia di migliorare l’ambiente di vita per l’uomo, costringendolo ad orientarsi verso uno sviluppo sostenibile, dove il rispetto per l’equilibrio naturale e la salute diventano il perno di uno specifico stile di vita.

I LABORATORI attivati dalla fattoria didattica, specie per le scuole di ogni ordine e grado, o famiglie e gruppi organizzati, che prenotano visite di studio guidate:-AMBIENTALE: percorsi guidati, con diversi livelli di approfondimento ecologico ambientale, dove si può scoprire e osservare una ricchezza di biodiversità, ideale per la vita dell’ape.

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-LA VITA DELL’APE: dove è lei stessa che ci accompagna per conoscere il suo ciclo di vita visitando il vivaio di allevamento delle regine e delle nuove famiglie che si stanno sviluppando.Si può superare la paura delle punture e seguire tutti i lavori di un’ape operaia nell’alveare.-ERBORISTICO: visita di riconoscimento delle piante officinali e mellifere del giardino officinale, con preparazione e degustazione di tisane, gelato e caramelle miele- erbe, preparazione dell’unguento del sole (olio, cera, estratti di erbe).-ALIMENTARE E DELLA SALUTE: assaggio dei pollini e dei mieli in abbinamento all’olio DOP del Grappa e ad altre specialità caratteristiche.

Crespano del GrappaVia Covolo, TV - Tel. 0423.53555

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Giovedì 3 aprile 2008ATTI

Villa Correr Pisani di BiadeneMontebelluna

Teatro “R. Binotto”

Servizio Educazione e Promozione della Salutein collaborazione con

Comune di Montebelluna e Comune di Trevignano

Comune diTrevignano