47
Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 1 IN QUALI DEI SEGUENTI AMBITI VIENE SUDDIVISA LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE? Penale - civile - disciplinare Penale – amministrativo – tecnico Amministrativo – tecnico- civile A) B) C) 1 CHE COSA E’ UN PIANO DI ASSISTENZA? E’ un elemento dell’assistenza E’ uno strumento fondamentale del processo assistenziale che contiene: la raccolta dati, l'analisi dei problemi, gli interventi da mettere in atto e la valutazione dell'assistenza per ogni paziente/cliente E’ una modalità operativa finalizzata alla buona assistenza A) B) C) 2 QUAL'È LA STRUTTURA DEPUTATA ALL'ORGANIZZAZIONE DELL'ASSISTENZA INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE? Il Dipartimento di Prevenzione Il Controllo di gestione Il Servizio delle Professioni Sanitarie A) B) C) 3 CHE NOME POSSIAMO ATTRIBUIRE AD UNA UNITÀ ORGANIZZATIVA PER AREE OMOGENEE IL CUI FINE È LA GESTIONE DELLA COMPLESSITÀ CLINICA E ASSISTENZIALE? Distretto Ospedale di comunità Dipartimento A) B) C) 4 QUAL'È L'ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA UTILIZZATA DALL'AZIENDA SANITARIA LOCALE PER GARANTIRE L'ADI, L’ASSISTENZA NELLE RSA, L’ASSISTENZA SPECIALISTICA ECC. NEL TERRITORIO? Il dipartimento di area critica Il distretto Il consiglio delle professioni sanitarie A) B) C) 5 QUALI SONO TUTTE LE FASI DEL PROCESSO ASSISTENZIALE? La fase informativa e organizzativa La fase informativa, organizzativa ed esecutiva La fase informativa, organizzativa, esecutiva, valutativa A) B) C) 6 IN AMBITO SANITARIO IL CODICE DEONTOLOGICO È: Un documento che riguarda le regole di condotta professionale esclusivamente dei medici Un documento che riguarda le regole di condotta professionale di tutti gli operatori sanitari Un documento che riguarda le regole di condotta professionale esclusivamente degli infermieri A) B) C) 7 IL DIRIGENTE MEDICO NON DIRETTORE DELLA STRUTTURA: Può esercitare il potere disciplinare Non può esercitare il potere disciplinare se è presente il Direttore della Struttura Può esercitare il potere disciplinare solo in presenza del Capo Sala A) B) C) 8 NELL’AMBITO DI UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, IN CASO DI TRASFERIMENTO DEL DIPENDENTE, A QUALUNQUE TITOLO, IN UN'ALTRA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, LA SANZIONE: E'applicata presso quest'ultima Non si può più applicare È trasformata in una ammenda A) B) C) 9 NELL’AMBITO DI UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, IN CASO DI DIMISSIONI DEL DIPENDENTE, SE PER L'INFRAZIONE COMMESSA È PREVISTA LA SANZIONE DEL LICENZIAMENTO IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE: Non ha più corso Ha egualmente corso Si prescrive A) B) C) 10 NELL’AMBITO DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE COLUI CHE RENDE DICHIARAZIONI FALSE O RETICENTI: È soggetto a sanzioni È soggetto a sanzioni esclusivamente se si tratta di diffamazione Non è soggetto a sanzioni se è in pericolo di licenziamento A) B) C) 11 AI SENSI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA LA TUTELA DELLA SALUTE: È diritto dell'individuo e interesse della collettività È diritto assoluto dell’individuo e della collettività È interesse dell’individuo e diritto della collettività A) B) C) 12 IL DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE È: Componente di diritto del collegio sindacale della ASL Dipendente a tempo indeterminato della ASL stessa Organo della ASL A) B) C) 13

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 1 1 IN QUALI DEI … · Dalla nona alla trentottesima settimana di sviluppo Dalla terza all’ottava settimana di sviluppo Dalla prima alla seconda

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Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 1

IN QUALI DEI SEGUENTI AMBITI VIENE SUDDIVISA LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE?Penale - civile - disciplinarePenale – amministrativo – tecnicoAmministrativo – tecnico- civile

A)B)C)

1

CHE COSA E’ UN PIANO DI ASSISTENZA?E’ un elemento dell’assistenzaE’ uno strumento fondamentale del processo assistenziale che contiene: la raccolta dati, l'analisi dei problemi, gli interventi da mettere in atto e la valutazione dell'assistenza per ogni paziente/cliente

E’ una modalità operativa finalizzata alla buona assistenza

A)B)

C)

2

QUAL'È LA STRUTTURA DEPUTATA ALL'ORGANIZZAZIONE DELL'ASSISTENZA INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE?Il Dipartimento di PrevenzioneIl Controllo di gestioneIl Servizio delle Professioni Sanitarie

A)B)C)

3

CHE NOME POSSIAMO ATTRIBUIRE AD UNA UNITÀ ORGANIZZATIVA PER AREE OMOGENEE IL CUI FINE È LA GESTIONE DELLA COMPLESSITÀ CLINICA E ASSISTENZIALE?

DistrettoOspedale di comunitàDipartimento

A)B)C)

4

QUAL'È L'ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA UTILIZZATA DALL'AZIENDA SANITARIA LOCALE PER GARANTIRE L'ADI, L’ASSISTENZA NELLE RSA, L’ASSISTENZA SPECIALISTICA ECC. NEL TERRITORIO?

Il dipartimento di area criticaIl distrettoIl consiglio delle professioni sanitarie

A)B)C)

5

QUALI SONO TUTTE LE FASI DEL PROCESSO ASSISTENZIALE?La fase informativa e organizzativaLa fase informativa, organizzativa ed esecutivaLa fase informativa, organizzativa, esecutiva, valutativa

A)B)C)

6

IN AMBITO SANITARIO IL CODICE DEONTOLOGICO È:Un documento che riguarda le regole di condotta professionale esclusivamente dei mediciUn documento che riguarda le regole di condotta professionale di tutti gli operatori sanitariUn documento che riguarda le regole di condotta professionale esclusivamente degli infermieri

A)B)C)

7

IL DIRIGENTE MEDICO NON DIRETTORE DELLA STRUTTURA:Può esercitare il potere disciplinareNon può esercitare il potere disciplinare se è presente il Direttore della StrutturaPuò esercitare il potere disciplinare solo in presenza del Capo Sala

A)B)C)

8

NELL’AMBITO DI UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, IN CASO DI TRASFERIMENTO DEL DIPENDENTE, A QUALUNQUE TITOLO, IN UN'ALTRA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, LA SANZIONE:

E'applicata presso quest'ultimaNon si può più applicareÈ trasformata in una ammenda

A)B)C)

9

NELL’AMBITO DI UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, IN CASO DI DIMISSIONI DEL DIPENDENTE, SE PER L'INFRAZIONE COMMESSA È PREVISTA LA SANZIONE DEL LICENZIAMENTO IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE:

Non ha più corsoHa egualmente corsoSi prescrive

A)B)C)

10

NELL’AMBITO DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE COLUI CHE RENDE DICHIARAZIONI FALSE O RETICENTI:È soggetto a sanzioniÈ soggetto a sanzioni esclusivamente se si tratta di diffamazioneNon è soggetto a sanzioni se è in pericolo di licenziamento

A)B)C)

11

AI SENSI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA LA TUTELA DELLA SALUTE:È diritto dell'individuo e interesse della collettivitàÈ diritto assoluto dell’individuo e della collettivitàÈ interesse dell’individuo e diritto della collettività

A)B)C)

12

IL DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE È:Componente di diritto del collegio sindacale della ASLDipendente a tempo indeterminato della ASL stessaOrgano della ASL

A)B)C)

13

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 2

IL DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE È RESPONSABILE:Della gestione complessiva dell’aziendaPer le omissioni penalmente rilevanti dei suoi più stretti collaboratoriDell’esito dei ricoveri ospedalieri

A)B)C)

14

IL DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE NON PUÒ:Essere dipendente a tempo indeterminato di qualsiasi ASLEssere dipendente a tempo indeterminato della ASL stessaEssere un libero professionista

A)B)C)

15

LE ASL SONO DOTATE DI:Personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditorialePersonalità fisica e giuridica allo stesso tempoPersonalità giuridica privata e autonomia imprenditoriale

A)B)C)

16

IL DIRETTORE SANITARIO:Nomina i direttori dei servizi sanitariDirige i servizi sanitari ai fini organizzativi ed igienico-sanitariNon può partecipare alle riunioni del consiglio dei sanitari

A)B)C)

17

IL DISTRETTO:Assicura i servizi di assistenza primariaEroga, a carico del servizio sanitario regionale, le prestazioni non ricomprese nei LEANon garantisce servizi di assistenza primaria ai cittadini esenti dal ticket sanitario

A)B)C)

18

NELL'AMBITO DELLE RISORSE ASSEGNATE, IL DISTRETTO:Non è dotato di autonomia economico-finanziariaÈ dotato di autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziariaNon è dotato di autonomia tecnico-gestionale

A)B)C)

19

L'ORGANIZZAZIONE DEL DISTRETTO DEVE GARANTIRE:L'assistenza primaria, ivi compresa la continuità assistenzialeL’assistenza socialeL’assistenza ospedaliera

A)B)C)

20

IL DIRETTORE DEL DISTRETTO:Realizza le indicazioni della direzione aziendaleÈ autonomo nella realizzazione degli obiettivi definiti delle norme nazionali e regionaliRealizza le indicazioni della Giunta regionale a cui risponde direttamente

A)B)C)

21

IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE:È struttura operativa dell'azienda sanitaria localeÈ una struttura dotata di personalità giuridica privata ed autonomia imprenditorialeÈ una struttura dotata di personalità fisica pubblica ed autonomia imprenditoriale

A)B)C)

22

LA LEGGE REGIONALE N. 10/2006 E SMI STABILISCE CHE IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE DELLA SARDEGNA:Assicura, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, la tutela della salute come diritto fondamentale della persona e interesse della collettività

Promuove tutte le iniziative di tutela della salute a garanzia dei cittadini della SardegnaGarantisce la salute e la sicurezza sociale nel territorio della Sardegna

A)

B)C)

23

LA LEGGE REGIONALE N. 10/2006 E SMI STABILISCE CHE LA REGIONE SARDEGNA ASSICURA I LIVELLI ESSENZIALI E UNIFORMI DI ASSISTENZA:

Garantiti sull'intero territorio regionale e finanziati con risorse pubblicheGarantiti sull'intero territorio nazionale e con finanziamenti pubblici e privatiGarantiti sull'intero territorio della ASL di competenza e finanziati con risorse pubbliche e ticket a carico dei pazienti

A)B)C)

24

LA LEGGE REGIONALE SARDA N. 10/2006 E SMI STABILISCE CHE IL PIANO REGIONALE DEI SERVIZI SANITARI:Ha durata triennaleIndividua le risorse finanziarie annuali volte a garantire l’assistenza sanitaria su tutto il territorio regionaleIndica gli obiettivi annuali per le aziende sanitarie della regione

A)B)C)

25

L’ACQUISIZIONE DELLA CAPACITÀ FECONDANTE DELLO SPERMATOZOO È DETTA:CaptazioneCapacitazioneFertilizzazione

A)B)C)

26

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 3

DOPO QUANTI GIORNI DALLA FECONDAZIONE AVVIENE L’ANNIDAMENTO DELL’EMBRIONE?3-4 giorni7-8 giorni11-12

A)B)C)

27

LA “FUNZIONE NUTRITIVA” DELLA PLACENTA CONSISTE:Nella produzione di proteine, peptidi ed ormoni steroidiNell’assunzione da parte del sangue fetale di tutti i principi nutritivi e dell’O2 presenti in quello maternoNella capacità di trattenere germi patogeni

A)B)C)

28

LA “FUNZIONE PROTETTIVA” DELLA PLACENTA CONSISTE:nella produzione di proteine, peptidi ed ormoni steroidinella capacità di trattenere germi patogeninell’assunzione da parte del sangue fetale di tutti i principi nutritivi e dell’O2 presenti in quello materno

A)B)C)

29

LA “FUNZIONE ENDOCRINA” DELLA PLACENTA CONSISTE:Nell’assunzione da parte del sangue fetale di tutti i principi nutritivi e dell’O2 presenti in quello maternoNella capacità di trattenere germi patogeniNella produzione di proteine, peptidi ed ormoni steroidi

A)B)C)

30

IL CORDONE OMBELICALE, HA UNA LUNGHEZZA DI CIRCA:30 cm50 cm70 cm

A)B)C)

31

A FINE GRAVIDANZA, IL LIQUIDO AMNIOTICO SI AGGIRA INTORNO A:Oltre 2000 ml500 – 1200 ml400 – 500 ml

A)B)C)

32

IL PERIODO PREEMBRIONALE:Dura 2 settimaneDura 4 settimaneDura 9 settimane

A)B)C)

33

IL PERIODO EMBRIONALE VA:Dalla nona alla trentottesima settimana di sviluppoDalla terza all’ottava settimana di sviluppoDalla prima alla seconda settimana di sviluppo

A)B)C)

34

IL PERIODO FETALE VA:Dalla prima alla seconda settimana di sviluppoDalla terza all’ottava settimana di sviluppoDalla nona alla trentottesima settimana di sviluppo

A)B)C)

35

IN GRAVIDANZA, I FENOMENI SIMPATICI E LA COMPARSA DI ZONE DI IPERCROMIA CUTANEA SONO:Segni di certezzaSegni di probabilitàSegni di presunzione

A)B)C)

36

IN GRAVIDANZA, LA SOSPENSIONE DEL FLUSSO MESTRUALE E L’AUMENTO DEL VOLUME DELL’UTERO SONO:Segni di presunzioneSegni di probabilitàSegni di certezza

A)B)C)

37

IN GRAVIDANZA, LA PERCEZIONE DEI MOVIMENTI ATTIVI DEL FETO E LA RILEVAZIONE DEL BATTITO CARDIACO FETALE SONO:

Segni di presunzioneSegni di probabilitàSegni di certezza

A)B)C)

38

LA PRIMA MANOVRA DI LEOPOLD HA LO SCOPO DI:Determinare il rapporto tra la parte presentata ed il bacinoDeterminare la posizione del dorso e delle piccole parti fetaliDelimitare l’altezza del fondo uterino

A)B)C)

39

LA SECONDA MANOVRA DI LEOPOLD HA LO SCOPO DI:Determinare il rapporto tra la parte presentata ed il bacinoDeterminare la posizione del dorso e delle piccole parti fetaliDelimitare l’altezza del fondo uterino

A)B)C)

40

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 4

LA TERZA MANOVRA DI LEOPOLD HA LO SCOPO DI:Identificare la grossa parte fetale che si trova al di sopra dell’ingresso pelvicoDeterminare il rapporto tra la parte presentata ed il bacinoDeterminare la posizione del dorso e delle piccole parti fetali

A)B)C)

41

LA QUARTA MANOVRA DI LEOPOLD HA LO SCOPO DI:Identificare la grossa parte fetale che si trova al di sopra dell’ingresso pelvicoDeterminare il rapporto tra la parte presentata ed il bacinoDeterminare la posizione del dorso e delle piccole parti fetali

A)B)C)

42

LO STETOSCOPIO OSTETRICO DI PINARD, PERMETTE L’ASCOLTAZIONE DEL BATTITO CARDIACO FETALE (BCF) A PARTIRE DALLA:

10 – 12 settimana di gestazione14 – 16 settimana di gestazione18 – 20 settimana di gestazione

A)B)C)

43

IL RILEVATORE AD ULTRASUONI (EFFETTO DOPPLER), PERMETTE L’ASCOLTAZIONE DEL BATTITO CARDIACO FETALE (BCF) A PARTIRE DALLA:

10 – 12 settimana di gestazione14 – 16 settimana di gestazione18 – 20 settimana di gestazione

A)B)C)

44

IL CARDIOTOCOGRAFO VIENE UTILIZZATO PER:La registrazione contemporanea della frequenza cardiaca materna e delle contrazioni uterineLa registrazione contemporanea della frequenza cardiaca materna e della frequenza cardiaca fetaleLa registrazione contemporanea della frequenza cardiaca fetale e delle contrazioni uterine

A)B)C)

45

LE MODIFICAZIONI DEL COLLO UTERINO, DELLA VAGINA, DEL PERINEO E DELLA VULVA, SONO DETTE:Fenomeni materni o dinamiciFenomeni materno – fetali o meccaniciFenomeni fetali o plastici

A)B)C)

46

LE MODIFICAZIONI DEI RAPPORTI TRA IL CORPO MOBILE ED IL CANALE DEL PARTO, SONO DETTE:Fenomeni materni o dinamiciFenomeni materno – fetali o meccaniciFenomeni fetali o plastici

A)B)C)

47

LE MODIFICAZIONI DI FORMA E DI VOLUME A CUI VA INCONTRO LA PARTE PRESENTATA NEL SUO PASSAGGIO NEL CANALE DEL PARTO, SONO DETTE:

Fenomeni materni o dinamiciFenomeni materno – fetali o meccaniciFenomeni fetali o plastici

A)B)C)

48

L’ESPANSIONE DEL SEGMENTO UTERINO INFERIORE, IL RACCORCIAMENTO E LA SCOMPARSA DEL COLLO DELL’UTERO, LA FORMAZIONE DELLA BORSA AMNIO – CORIALE SONO:

Fenomeni dinamici o materniFenomeni meccanici o materno - fetaliFenomeni plastici o fetali

A)B)C)

49

RIDUZIONE, PROGRESSIONE, ROTAZIONE INTERNA SONO:Fenomeni dinamici o materniFenomeni meccanici o materno – fetaliFenomeni plastici o fetali

A)B)C)

50

LE MODIFICAZIONI PLASTICHE DELLA PARTE PRESENTATA ED I TUMORI DA PARTO SONO:Fenomeni dinamici o materniFenomeni meccanici o materno – fetaliFenomeni plastici o fetali

A)B)C)

51

PER “RIDUZIONE DELLA PARTE PRESENTATA” SI INTENDE:Il tempo nel quale la parte presentata avanza lungo il canale del parto sotto l’azione della forzaIl fenomeno per il quale la parte presentata adatta i suoi diametri a quelli dell’ingresso pelvicoIl tempo durante il quale avviene il passaggio della maggiore conferenza della parte presentata al di là del piano dello stretto superiore

A)B)C)

52

PER “IMPEGNO DELLA PARTE PRESENTATA” SI INTENDE:Il tempo nel quale la parte presentata avanza lungo il canale del parto sotto l’azione della forzaIl tempo nel quale la parte presentata adatta i suoi diametri a quelli dell’ingresso pelvicoIl meccanismo attraverso il quale avviene il passaggio della maggiore conferenza della parte presentata al di là del piano dello stretto superiore

A)B)C)

53

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 5

PER “PROGRESSIONE DELLA PARTE PRESENTATA” SI INTENDE:Il tempo nel quale la parte presentata adatta i suoi diametri a quelli dell’ingresso pelvicoIl tempo nel quale la parte presentata avanza lungo il canale del parto sotto l’azione della forzaIl tempo nel quale avviene il passaggio della maggiore conferenza della parte presentata al di là del piano dello stretto superiore

A)B)C)

54

PER “ROTAZIONE INTERNA” DELLA PARTE PRESENTATA SI INTENDE:Il tempo nel quale la parte presentata dispone il suo diametro più lungo (sottoccipito - bregmatico), nella stessa direzione del diametro antero – posteriore del canale del parto

Il tempo nel quale la parte presentata supera il piano perineale e l’anello vulvare ed esce al di fuori del canale del parto

Il tempo nel quale la parte presentata, già espulsa, compie una rotazione contraria a quella compiuta durante la rotazione interna

A)

B)

C)

55

PER “DISIMPEGNO DELLA PARTE PRESENTATA” SI INTENDE:Il tempo nel quale la parte presentata supera il piano perineale e l’anello vulvare ed esce al di fuori del canale del parto

Il tempo nel quale la parte presentata dispone il suo diametro più lungo (sottoccipito - bregmatico), nella stessa direzione del diametro antero – posteriore del canale del parto

Il tempo nel quale la parte presentata, già espulsa, compie una rotazione contraria a quella compiuta durante la rotazione interna

A)

B)

C)

56

PER “ROTAZIONE ESTERNA O RESTITUZIONE” DELLA PARTE PRESENTATA SI INTENDE:Il tempo nel quale la parte presentata dispone il suo diametro più lungo (sottoccipito - bregmatico), nella stessa direzione del diametro antero – posteriore del canale del parto

Il tempo nel quale la parte presentata supera il piano perineale e l’anello vulvare ed esce al di fuori del canale del parto

Il tempo nel quale la parte presentata, già espulsa, compie una rotazione contraria a quella compiuta durante la rotazione interna

A)

B)

C)

57

I FENOMENI MECCANICI DEL PARTO SI COMPIONO:In 4 tempi: Riduzione, Rotazione interna, Rotazione esterna o restituzione, Espulsione totale del fetoIn 6 tempi: Riduzione, Progressione, Rotazione interna, Disimpegno della parte presentata, Rotazione esterna o restituzione, Espulsione totale del feto

In 8 tempi: Preparazione, Riduzione, Impegno, Progressione, Rotazione interna, Disimpegno della parte presentata, Rotazione esterna o restituzione, Espulsione totale del feto

A)B)

C)

58

QUAL È L’INDICE FETALE NELLA PRESENTAZIONE DI VERTICE?La piccola fontanellaLa radice del nasoLa grande fontanella

A)B)C)

59

QUAL È L’INDICE FETALE NELLA PRESENTAZIONE DI BREGMA?La piccola fontanellaLa grande fontanellaLa radice del naso

A)B)C)

60

QUAL È L’INDICE FETALE NELLA PRESENTAZIONE DI FRONTE?La piccola fontanellaLa grande fontanellaLa radice del naso

A)B)C)

61

QUAL È L’INDICE FETALE NELLA PRESENTAZIONE DI FACCIA?La radice del nasoLa grande fontanellaIl mento

A)B)C)

62

QUAL È L’INDICE FETALE NELLA PRESENTAZIONE DI SPALLA?La piccola fontanellaL’acromionLa grande fontanella

A)B)C)

63

QUAL È L’INDICE FETALE NELLA PRESENTAZIONE PODALICA?L’osso sacroLa grande fontanellaL’acromion

A)B)C)

64

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 6

PER SITUAZIONE SI INTENDE:Il rapporto tra la prima grossa parte fetale (parte presentata) e lo stretto superiore del bacinoIl rapporto tra il maggiore asse del corpo fetale ed il maggiore asse della cavità uterinaIl rapporto dell’indice della parte presentata e la sua maggiore conferenza con i vari piani del canale del parto

A)B)C)

65

PER PRESENTAZIONE SI INTENDE:Il rapporto tra la prima grossa parte fetale (parte presentata) e lo stretto superiore del bacinoIl rapporto tra il maggiore asse del corpo fetale ed il maggiore asse della cavità uterinaIl rapporto che l’indice della parte presentata fetale assume con gli indici materni

A)B)C)

66

PER POSIZIONE SI INTENDE:Il rapporto tra la prima grossa parte fetale (parte presentata) e lo stretto superiore del bacinoIl rapporto tra il maggiore asse del corpo fetale ed il maggiore asse della cavità uterinaIl rapporto che l’indice della parte presentata fetale assume con gli indici materni

A)B)C)

67

PER LIVELLO DELLA PARTE PRESENTATA SI INTENDE:Il rapporto tra la prima grossa parte fetale (parte presentata) e lo stretto superiore del bacinoIl rapporto tra il maggiore asse del corpo fetale ed il maggiore asse della cavità uterinaIl rapporto dell’indice della parte presentata e la sua maggiore conferenza con i vari piani del canale del parto

A)B)C)

68

L’ATTEGGIAMENTO È DATO:Dai rapporti che le parti fetali assumono tra loroDal rapporto tra la prima grossa parte fetale e l’ingresso pelvicoDal rapporto tra l’indice della parte presentata fetale e gli indici materni

A)B)C)

69

QUAL È IL MAGGIOR DIAMETRO DELLA TESTA FETALE?Diametro occipito - frontaleDiametro occipito – mentonieroDiametro sottoccipito - bregmatico

A)B)C)

70

QUAL È IL MINOR DIAMETRO DELLA TESTA FETALE?Diametro occipito - mentonieroDiametro occipito - frontaleDiametro sottoccipito - bregmatico

A)B)C)

71

IN UNA GRAVIDANZA FISIOLOGICA, MEDIAMENTE, L’AUMENTO DEL PESO CORPOREO MATERNO È COMPRESO TRA:8-10 Kg10-12 Kg12-14 Kg

A)B)C)

72

TRA LE SEGUENTI METODICHE DI DIAGNOSI PRENATALE QUELLA CHE VIENE ESEGUITA AD EPOCA GESTAZIONALE PIÙ PRECOCE È:

L’AmniocentesiLa FunicolocentesiIl Prelievo dei villi coriali

A)B)C)

73

PER POLIDRAMNIOS SI INTENDE:L’assenza di liquido amnioticoL’aumento del volume del liquido amnioticoLa diminuzione del volume di liquido amniotico

A)B)C)

74

PER OLIGOIDRAMNIOS SI INTENDE:L’assenza di liquido amnioticoL’aumento del volume del liquido amnioticoLa diminuzione del volume di liquido amniotico

A)B)C)

75

PER ANIDRAMNIOS SI INTENDE:L’assenza di liquido amnioticoLa diminuzione del volume di liquido amnioticoL’aumento del volume del liquido amniotico

A)B)C)

76

IL PUERPERIO HA UNA DURATA DI CIRCA:6-8 settimane4-6 settimane8-10 settimane

A)B)C)

77

LA SORVEGLIANZA DURANTE IL POST – PARTUM È DI4 ore2 ore6 ore

A)B)C)

78

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 7

DURANTE IL TRAVAGLIO, SI HA LA DILATAZIONE COMPLETA DEL COLLO DELL’UTERO QUANDO SI RAGGIUNGONO:8 cm10 cm12 cm

A)B)C)

79

LA ROTTURA SPONTANEA DELLE MEMBRANE SI DICE “TEMPESTIVA” SE AVVIENE QUANDO:L’attività contrattile tipica del travaglio ha già avuto inizioLa dilatazione è incompletaLa dilatazione è completa

A)B)C)

80

LA ROTTURA SPONTANEA DELLE MEMBRANE SI DICE “INTEMPESTIVA” SE AVVIENE QUANDO:La dilatazione è completaLa dilatazione è incompletaL’attività contrattile tipica del travaglio ha già avuto inizio

A)B)C)

81

LA ROTTURA SPONTANEA DELLE MEMBRANE SI DICE “PREMATURA” SE AVVIENE:Prima dell’inizio delle contrazioniDurante la fase espulsiva o alla nascitaQuando l’attività contrattile tipica del travaglio ha già avuto inizio

A)B)C)

82

LA ROTTURA SPONTANEA DELLE MEMBRANE SI DICE “PRECOCE” SE AVVIENE:Quando l’attività contrattile tipica del travaglio ha già avuto inizioDurante la fase espulsiva o alla nascitaPrima dell’inizio delle contrazioni

A)B)C)

83

LA ROTTURA SPONTANEA DELLE MEMBRANE SI DICE “RITARDATA” SE AVVIENE:Quando l’attività contrattile tipica del travaglio ha già avuto inizioDurante la fase espulsiva o alla nascitaPrima dell’inizio delle contrazioni

A)B)C)

84

LA ROTTURA ARTIFICIALE DELLE MEMBRANE È DETTA:AmnioressiAmniocentesiAmnioscopia

A)B)C)

85

IL PRELIEVO TRANS ADDOMINALE DEL LIQUIDO AMNIOTICO È DETTO:AmnioscopiaAmniocentesiAmnioressi

A)B)C)

86

L’ESAME DIAGNOSTICO DEL LIQUIDO AMNIOTICO, CHE VIENE VISUALIZZATO A LIVELLO DEL COLLO DELL'UTERO, È DETTO:

AmniocentesiAmnioressiAmnioscopia

A)B)C)

87

LA SEQUENZA CRONOLOGICA DEGLI STADI (PERIODI) DEL PARTO È:Periodo dilatante, periodo del secondamento, periodo prodromico, periodo espulsivoPeriodo prodromico, periodo dilatante, periodo espulsivo, periodo del secondamentoPeriodo del secondamento, periodo prodromico, periodo dilatante, periodo espulsivo

A)B)C)

88

IL SECONDAMENTO È:Periodo di tempo che intercorre dalla fine del parto al ritorno alle condizioni preesistenti alla gestazionePeriodo in cui si verificano il distacco e l’espulsione della placentaPeriodo di emostasi funzionale uterina

A)B)C)

89

IL POST PARTUM È:Periodo di tempo che intercorre dalla fine del parto al ritorno alle condizioni preesistenti alla gestazionePeriodo in cui si verificano il distacco e l’espulsione della placentaLa fase più precoce del puerperio, ovvero le prime due ore successive al secondamento

A)B)C)

90

LE PERDITE VAGINALI PRESENTI NEL PUERPERIO, VENGONO DENOMINATE:Perdite emorragichePerdite metrorragicheLochiazioni

A)B)C)

91

LA EIEZIONE DEL LATTE:È caratterizzata da un insieme di fenomeni che corrispondono alla sintesi del latteÈ generata dalla stimolazione fisiologica della lattopoiesiÈ caratterizzata dalla espulsione lattea

A)B)C)

92

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 8

UNA DONNA CHE HA PARTORITO UNA SOLA VOLTA UNO O PIÙ FETI IN GRADO DI SOPRAVVIVERE È DETTA:MultiparaPrimiparaPartoriente

A)B)C)

93

UNA DONNA CHE HA AVUTO DUE O PIÙ GRAVIDANZE PORTATE AL LIMITE DELLA SOPRAVVIVENZA DEL FETO È DETTA:MultiparaPrimiparaPartoriente

A)B)C)

94

UNA DONNA CHE È IN TRAVAGLIO DI PARTO È DETTA:PrimiparaMultiparaPartoriente

A)B)C)

95

UNA DONNA CHE NON È MAI RIMASTA GRAVIDA È DETTA:NulliparaNulligravidaPuerpera

A)B)C)

96

UNA DONNA CHE NON HA MAI PARTORITO È DETTA:NulligravidaNulliparaPuerpera

A)B)C)

97

UNA DONNA CHE HA PARTORITO DA POCO TEMPO È DETTA:PuerperaNulligravidaNullipara

A)B)C)

98

L’ESAME DEL BACINO CON CUI SI DETERMINANO LE DIMENSIONI DELLA PELVI È DENOMINATO:PartogrammaPelvimetriaCardiotocografia

A)B)C)

99

DURANTE IL TRAVAGLIO, IL GRAFICO SUL QUALE VENGONO PERIODICAMENTE E REGOLARMENTE REGISTRATI I PARAMETRI RELATIVI AI FENOMENI DINAMICI E MECCANICI È DETTO:

CardiotocografiaPelvimetriaPartogramma

A)B)C)

100

NELLA PRESENTAZIONE CEFALICA, IL BATTITO CARDIACO FETALE SI RILEVA AL LIVELLO:Della metà inferiore dell’uteroDella metà superiore dell’uteroDel piano equatoriale dell’utero

A)B)C)

101

NELLA PRESENTAZIONE PODALICA, IL BATTITO CARDIACO FETALE SI RILEVA AL LIVELLO:Del piano equatoriale dell’uteroDella metà superiore dell’uteroDella metà inferiore dell’utero

A)B)C)

102

NELLA SITUAZIONE TRASVERSA, IL BATTITO CARDIACO FETALE SI RILEVA AL LIVELLO:Della metà inferiore dell’uteroDella metà superiore dell’uteroDel piano equatoriale dell’utero

A)B)C)

103

LE CONTRAZIONI DI BRAXTON – HICKS SI MANIFESTANO:Durante il secondamentoDurante il periodo espulsivoNelle ultime settimane di gravidanza

A)B)C)

104

PER “TONO” DELLA CONTRAZIONE UTERINA SI INTENDE:La pressione intrauterina più bassa esistente nell’intervallo tra le contrazioniLa differenza tra la pressione massima all’acme della contrazione ed il tono basaleIl numero delle contrazioni nell’unità di tempo

A)B)C)

105

PER “INTENSITÀ” DELLA CONTRAZIONE UTERINA SI INTENDE:La pressione intrauterina più bassa esistente nell’intervallo tra le contrazioniLa differenza tra la pressione massima all’acme della contrazione ed il tono basaleIl numero delle contrazioni nell’unità di tempo

A)B)C)

106

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 9

PER “FREQUENZA” DELLA CONTRAZIONE UTERINA SI INTENDE:La pressione intrauterina più bassa esistente nell’intervallo tra le contrazioniLa differenza tra la pressione massima all’acme della contrazione ed il tono basaleIl numero delle contrazioni nell’unità di tempo

A)B)C)

107

LA MANOVRA DI CREDÈ, VIENE UTILIZZATA:Durante il partoDurante il secondamentoDurante il puerperio

A)B)C)

108

IL LATTE PRODOTTO I PRIMI GIORNI DOPO IL PARTO È DETTO:ColostroPrimo latte o latte inizialeUltimo latte o latte terminale

A)B)C)

109

IL LATTE PRODOTTO ALL’INIZIO DELLA POPPATA È DETTO:Primo latte o latte inizialeColostroUltimo latte o latte terminale

A)B)C)

110

IL LATTE PRODOTTO ALLA FINE DELLA POPPATA È DETTO:Primo latte o latte inizialeColostroUltimo latte o latte terminale

A)B)C)

111

IL PARTO VIENE DEFINITO EUTOCICO QUANDO:Si hanno ostacoli al suo andamento o complicanze che mettono in pericolo la vita della madre e del fetoSi verifica con le sole forze naturali e con l’assenza di anomalie o rischi per la partoriente e per il fetoViene espletato per via vaginale mediante l’ausilio di strumenti quali ventosa, forcipe o mediante taglio cesareo

A)B)C)

112

IL PARTO VIENE DEFINITO DISTOCICO QUANDO:Si hanno ostacoli al suo andamento o complicanze che mettono in pericolo la vita della madre e del fetoSi verifica con le sole forze naturali e con l’assenza di anomalie o rischi per la partoriente e per il fetoViene espletato per via vaginale mediante l’ausilio di strumenti quali ventosa, forcipe o mediante taglio cesareo

A)B)C)

113

IL PARTO VIENE DEFINITO STRUMENTALE OPERATIVO QUANDO:Si hanno ostacoli al suo andamento o complicanze che mettono in pericolo la vita della madre e del fetoSi verifica con le sole forze naturali e con l’assenza di anomalie o rischi per la partoriente e per il fetoViene espletato per via vaginale mediante l’ausilio di strumenti quali ventosa, forcipe o mediante taglio cesareo

A)B)C)

114

IL PARTO VIENE DEFINITO PROVOCATO (INDOTTO) QUANDO:Per cause materne e/o fetali si ricorre ad aiuto esterno (PG, amnioressi, ossitocina), con lo scopo di stimolare l'inizio del travaglio

Se inizia, decorre e si espleta in modo naturale e autonomo senza alcun interventoViene espletato per via vaginale mediante l’ausilio di strumenti quali ventosa, forcipe o mediante taglio cesareo

A)

B)C)

115

IL PARTO VIENE DEFINITO SEMPLICE QUANDO:Si verifica con le sole forze naturali e con l’assenza di anomalie o rischi per la partoriente e per il fetoViene partorito un unico fetoÈ talmente rapido da impedire che la madre possa essere assistita

A)B)C)

116

IL PARTO VIENE DEFINITO MULTIPLO QUANDO:Viene espletato per via vaginale mediante l’ausilio di strumenti quali ventosa, forcipe o mediante taglio cesareoVengono partorito più fetiIl travaglio viene provocato artificialmente con farmaci o mediante amnioressi

A)B)C)

117

IL PARTO VIENE DETTO A TERMINE SE SI VERIFICA:Dalla 37esima settimana compiuta alla 42esima settimana compiutaOltre la 42esima settimana compiutaPrima della 37esima settimana compiuta

A)B)C)

118

IL PARTO VIENE DETTO POST – TERMINE SE SI VERIFICA:Dalla 37esima settimana alla 42esima settimana compiutaOltre la 42esima settimana compiutaPrima della 37esima settimana compiuta

A)B)C)

119

IL PARTO VIENE DETTO PRETERMINE SE SI VERIFICA:Dalla 37esima settimana alla 42esima settimana compiutaOltre la 42esima settimana compiutaPrima della 37esima settimana completa

A)B)C)

120

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 10

A CHE ETÀ IL CICLO MESTRUALE TENDE AD AVERE CARATTERISTICHE IRREGOLARI?Primi due anni dopo il menarca e nei tre anni che precedono la menopausaPrima della menopausaPrimi tre anni dopo il menarca

A)B)C)

121

LA DURATA MEDIA DI UN CICLO MESTRUALE È DI CIRCA:28 giorni +/ - 7 giorni30 giorni + / - 2 giorni25 giorni + / - 5 giorni

A)B)C)

122

L'ESTROGENO È UNO DEGLI ORMONI CHE CARATTERIZZANO IL CICLO MESTRUALE, IN QUALE FASE È PREVALENTE?Fase mestrualeFase luteinicaFase follicolare

A)B)C)

123

IL PROGESTERONE È UNO DEGLI ORMONI CHE CARATTERIZZANO IL CICLO MESTRUALE, IN QUALE FASE È PREVALENTE?

In fase luteinicaIn fase follicolareIn fase mestruale

A)B)C)

124

QUALI SONO GLI ORMONI CHE CARATTERIZZANO IL CICLO MESTRUALE?Progesterone e prolattinaEstrogeno e ossitocinaProgesterone e estrogeno

A)B)C)

125

SI PARLA DI POLIMENORREA QUANDO?L'intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva è inferiore a 20 giorniL'intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva è inferiore a 25 giorniL'intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva è inferiore a 15 giorni

A)B)C)

126

SI PARLA DI OLIGOMENORREA QUANDO:L'intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva è superiore a 32 giorniL'intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva è superiore a 36 giorniL'intervallo di tempo tra una mestruazione e quella successiva è superiore a 40 giorni

A)B)C)

127

SI PARLA DI AMENORREA PRIMARIA QUANDO:Il menarca non è ancora comparso all’età di 18 anniIl menarca non è ancora comparso all’età di 16 anniil menarca non è ancora comparso all’età di 20 anni

A)B)C)

128

SI PARLA DI AMENORREA SECONDARIA QUANDO:Dopo un periodo di flussi più o meno regolari vi è la scomparsa delle mestruazioni per almeno 3 mesiDopo un periodo di flussi più o meno regolari vi è la scomparsa delle mestruazioni per almeno 6 mesiDopo un periodo di flussi più o meno regolari vi è la scomparsa delle mestruazioni per almeno 12 mesi

A)B)C)

129

SI PARLA DI IPOMENORREA QUANDO:La perdita ematica mestruale è inferiore a 20 mlLa perdita ematica mestruale è inferiore a 50 mlLa perdita ematica mestruale è inferiore a 80 ml

A)B)C)

130

SI PARLA DI IPERMENORREA QUANDO:La perdita ematica supera i 100 mlLa perdita ematica supera gli 80 mlLa perdita ematica supera i 120 ml

A)B)C)

131

SI PARLA DI MENORRAGIA QUANDO:La mestruazione è molto abbondante e/o di durata superiore alla normaLa mestruazione è scarsaLa mestruazione è irregolare

A)B)C)

132

SI PARLA DI METRORAGGIA QUANDO:La perdita ematica abbondante compare nel periodo intermestrualeLa perdita ematica supera i 200 mlLa perdita ematica abbondante compare durante le mestruazioni

A)B)C)

133

SI PARLA DI MENOMETRORRAGIA QUANDO:Vi è una mestruazione molto abbondante che si prolunga anche nel periodo intermestrualeVi è una mestruazione dolorosaVi una mestruazione scarsa

A)B)C)

134

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 11

SI PARLA DI SPOOTING QUANDO:La perdita ematica intermestruale è di scarsa entitàSi ha la luecorreaSi ha una vaginite

A)B)C)

135

LE AMENORREE DA PRESENZA DI ADENOMI PROLATTINO – SECERNENTI SONO CARATTERIZZATI DA:Alti livelli di progesteroneAlti livelli di prolattinaAlti livelli di estrogeno e progesterone

A)B)C)

136

LE ALTERAZIONI MESTRUALI DA IPERPROLATTINEMIA POSSONO CAUSARE:Mestruazioni molto scarseIpermenorreaAnovulazione

A)B)C)

137

L’ACNE E L’IRSUTISMO POSSONO ESSERE DOVUTI ALL’AUMENTATA PRODUZIONE DI QUALE ORMONE?AndrogenoProgesteroneEstrogeno

A)B)C)

138

L’IRSUTISMO IDIOPATICO DA QUALE ORMONE È DIPENDENTE?TiroideoAndrogenoProgesterone

A)B)C)

139

L’IRSUTISMO IATROGENICO A SEGUITO DELL’ASSUNZIONE DI QUALI FARMACI VIENE ASSOCIATO?Ormoni androgeni, anabolizzanti, progestiniciEstrogeniCortisonici

A)B)C)

140

COSA SI INTENDE CON IL TERMINE “CLIMATERIO”?Periodo di vita della donna in cui si perde progressivamente la capacità riproduttivaPeriodo di vita della donna in cui scompaiono le mestruazioniPeriodo di vita della donna in cui comincia l’invecchiamento

A)B)C)

141

QUALI SONO LE STRUTTURE NERVOSE ED ENDOCRINE CHE COMPONGONO L’ASSE RIPRODUTTIVO?Corteccia celebrale – ipotalamo – ipofisi – gonadiIpotalamo – ipofisi – gonadiIpotalamo – ipofisi – tiroide

A)B)C)

142

QUALE PORZIONE DELL’IPOFISI CONTROLLA LA FUNZIONE OVARICA?La porzione anteriore (adenoipofisi)La porzione midollareLa porzione posteriore

A)B)C)

143

QUALE GONADOTROPINA SVOLGE UN RUOLO PREDOMINANTE NELLA FASE FOLLICOLARE DEL CICLO MESTRUALE?FSHEstradioloLH

A)B)C)

144

QUALE GONADOTROPINA SVOLGE UN RUOLO PREDOMINANTE NELLA FASE LUTEALE DEL CICLO MESTRUALE?FSHLHProgesterone

A)B)C)

145

LE INTERAZIONI ORMONALI DEL PERIODO PREPUBERALE DELLA RAGAZZA COMPORTANO DELLE MODIFICAZIONI DELL’ASPETTO CORPOREO, QUALI SONO?

Crescita staturale, telarca, pubarca, adrenarcaTelarca, pubarcaPubarca, tenarca, menarca

A)B)C)

146

SI PARLA DI “PUBERTÀ PRECOCE” QUANDO:Lo sviluppo dei caratteri secondari si verifica prima degli 8 anni e/o il menarca compare prima dei 10 anniLo sviluppo dei caratteri secondari si verifica prima dei 10 anniIl menarca compare prima degli 8 anni

A)B)C)

147

SI PARLA DI “PUBERTÀ RITARDATA” QUANDO:All’età di 18-20 anni non è comparso il menarca e i caratteri sessuali secondariAll’età di 18 anni non è ancora comparso il menarcaAll’età di 15-16 anni non è comparso il menarca e i caratteri sessuali secondari

A)B)C)

148

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 12

NELLA TERAPIA SOSTITUTIVA PER IL TRATTAMENTO DELLA SINDROME MENOPAUSALE, QUALE ORMONE VIENE SOMMINISTRATO IN MANIERA PREVALENTE?

AndrogenoProgesteroneEstrogeno

A)B)C)

149

L’OSSITOCINA È UN ORMONE PRODOTTO DALL’IPOFISI, IN QUALE PORZIONE?Porzione posteriorePorzione midollarePorzione anteriore

A)B)C)

150

LA PROLATTINA (PRL) È UN ORMONE PRODOTTO DALL’IPOFISI, IN QUALE PORZIONE?Porzione posteriorePorzione midollarePorzione anteriore

A)B)C)

151

NEGLI ULTIMI ANNI AGENZIE GOVERNATIVE INTERNAZIONALI E SOCIETÀ PROFESSIONALI HANNO RIVISTO LE LINEE GUIDA FINALIZZATE ALLA SELEZIONE DELLE CANDIDATE ALLA CONTRACCEZIONE ORMONALE, QUALE DI QUESTE RISULTA ESSERE PIÙ ACCREDITATA?

La storia medica e l’esame clinicoL’esame clinico di pelvi e mammellaLa motivazione della donna e della coppia

A)B)C)

152

SIA LE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI CHE L’OMS RELATIVAMENTE ALLA PRIMA PRESCRIZIONE DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE RISULTANO CONCORDI NEL RITENERE CHE:

Non è necessario eseguire di routine esami ematologici per la prima assunzione di estro progestinici, ma basare la prescrizione solo sulla base dell’anamnesi e dell’esame clinico

È necessario eseguire di routine esami ematologici per la prima assunzione di estro progestinici, ripeterli periodicamente anche in assenza di segni di patologia

È necessario eseguire di routine esami ematologici prima della prima assunzione di estro progestinici indipendentemente dall’anamnesi e dall’esame clinico

A)

B)

C)

153

QUALI SONO ATTUALMENTE I PRINCIPALI CONTRACCETTIVI ORMONALI?Pillola, cerotto, anello, iniezioni, impianto, IUD a rilascio di progesteronePillola, cerotto, anello, metodo Billings, impianto, IUD a rilascio di progesteronePillola, cerotto, anello, metodo Ogino Knaus, impianto, IUD a rilascio di progesterone

A)B)C)

154

QUAL È LA CONTROINDICAZIONE PRINCIPALE ALLA CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA CON IL LEVONORGESTREL?Che all’anamnesi ci siano stati episodi di malattie cardiovascolariChe sia in corso una gravidanzaChe all’anamnesi personale ci siano stati episodi di emicrania ricorrente

A)B)C)

155

QUANDO PUÒ ESSERE NECESSARIO RICORRERE ALLA CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA ORMONALE?A seguito di un rapporto non protetto e nel fallimento o uso scorretto di quello utilizzatoPer rapporti sessuali occasionaliA seguito di una ovulazione sovra numeraria

A)B)C)

156

QUANDO LA DONNA ALLATTA AL SENO A QUALE MESE DAL PARTO PUÒ RIPRENDERE LA CONTRACCEZIONE ORMONALE COMBINATA (ESTRO-PROGESTINICA)?

Da dopo il capo-parto indipendentemente dall’età del bambinoDal sesto mese di vita del bambino, quando siano stati introdotti almeno due pasti artificialiQuando non allatta più al seno

A)B)C)

157

QUAL’ È LA CONTRACCEZIONE ORMONALE COMPATIBILE CON L’ALLATTAMENTO MATERNO?Contraccezione combinata (estro progestinica)Contraccezione con solo progestinicoContraccezione con estradiolo

A)B)C)

158

NELLA MENOPAUSA PUÒ ESSERE ASSUNTA LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA, A CONDIZIONE DI ESEGUIRE UN FOLLOW UP PER RIDURRE EVENTUALI FATTORI DI RISCHIO, RAPPRESENTATI DA:

Carcinoma della mammella, ipertensione, ridotta tolleranza al glucosio, obesitàIperplasia dell’endomentrio, carcinoma della mammella, fattori trombo embolici, ipertensione, ridotta tolleranza al glucosio

Iperplasia dell’endomentrio, carcinoma della mammella, fattori trombo embolici, infarto del miocardio

A)B)

C)

159

NEL CASO DI CICLI MESTRUALI ANOVOLUTARI QUALI POSSONO ESSERE I PRIMI ESAMI ORMONALI DA CONSIGLIARE PER INIZIARE IL PERCORSO DIAGNOSTICO?

TSH, T3, T417beta estradiolo, progesterone, testosterone, FSH, LH, prolattinaAndrogeni

A)B)C)

160

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 13

QUANDO SI SOSPETTA UNA ANOVULATORIETÀ QUALI ESAMI VANNO PRESCRITTI?Rilevamento della curva termica e bilancio ormonaleEcografia pelvicaLaparoscopia diagnostica

A)B)C)

161

NELLA SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO ALLE ALTERAZIONE ORMONALI POSSONO ASSOCIARSI ALTRI SINTOMI:Sterilità per mancata ovulazione, irsutismo, amenorrea secondaria, obesità, meno metrorragieDolori pelvici e dimagramentoMetrorragie e alopecia

A)B)C)

162

SE I FLUSSI MESTRUALI COMPAIONO A DISTANZA TROPPO RAVVICINATA E DELLA DURATA DI 24 GIORNI SI PARLA DI:PolimenorreaOlimenorreaIpermenorrea

A)B)C)

163

IL CICLO OVARICO AVVIENE IN SINCRONIA CON IL CICLO MESTRUALE, SOTTO IL CONTROLLO DELL’IPOTALAMO E DELL’IPOFISI; QUALI SONO GLI ORMONI PRODOTTI DALL’IPOFISI?

FSH (ormone follicolo stimolante), LH (ormone luteinizzante)Androgeno e testosteroneEstrogeno e progesterone

A)B)C)

164

IL CORPO LUTEO IN QUALE FASE DEL CICLO OVARICO COMPARE?Nella seconda fase (dopo l’ovulazione)Nella prima fase (prima dell’ovulazione)Nella fase mestruale

A)B)C)

165

IL CORPO LUTEO RAGGIUNGE LA SUA MASSIMA ATTIVITÀ A:Una settimana dall’ovulazione14 giorni dall’ovulazione20 giorni dall’ovulazione

A)B)C)

166

LE CELLULE ILARI DELL’OVAIO CONTRIBUISCONO ALLA SINTESI DI QUALE ORMONE?TestosteroneProgesteroneEstrogeno

A)B)C)

167

IN QUALE PERIODO DEL CICLO OVARICO INIZIA LA FASE FOLLICOLARE?Dal primo giorno delle mestruazioniDal 14° giorno del cicloDalla fine delle mestruazioni

A)B)C)

168

QUALI SONO LE AZIONI FISIOLOGICHE DEGLI ESTROGENI?Sviluppo organi sessuali femminili, sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie, fecondazione e impianto, sull’osso l’allungamento e saldatura dell’epifisi e l’inibizione del riassorbimento

Sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie, fecondazione e impianto, aumento depositi adiposiSviluppo organi sessuali femminili e sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie

A)

B)C)

169

QUALI SONO LE AZIONI FISIOLOGICHE DEL PROGESTERONE?Sull’endometrio la riduzione della proliferazione degli estrogeni, aumento e mantenimento della secrezione ghiandolare, proliferazione acini ghiandolari della mammella, aumento della temperatura corporea

La proliferazione delle ghiandole, formazione del corpo luteoL’aumento della temperatura corporea e aumento peluria

A)

B)C)

170

DA QUALI VASI OMBELICALI È COMPOSTO IL CORDONE OMBELICALE?Due arterie ombelicali e una venaDue vene ombelicali e una arteriaUna vena ombelicale e una arteria

A)B)C)

171

NEL NEONATO DOVE SI TROVA IL FORAME OVALE DI BOTALLO?Tra atrio destro e l’atrio sinistroTra il ventricolo destro e il ventricolo sinistroTra la vena ombelicale e l’atrio destro

A)B)C)

172

PER MANTENERE DILATATI GLI ALVEOLI POLMONARI È ESSENZIALE LA PRESENZA DI UNA LIPOPROTEINA COMPLESSA RICCA DI FOSFOLIPIDI, COME SI CHIAMA?

AlbuminaColesteroloSurfattante

A)B)C)

173

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 14

L’ITTERO FISIOLOGICO DEL NEONATO È DOVUTO PREVALENTEMENTE A:Una ridotta capacità di captazione e coniugazione della bilirubina da parte del fegato, da una poliglobulia, da una vita più breve dei globuli rossi.

Da stress da parto e aumentata poliglobulia compensatoriaAllattamento materno

A)

B)C)

174

QUALE VITAMINA VIENE SOMMINISTRATA PER PREVENIRE LA MALATTIA EMORRAGICA DEL NEONATO?Vitamina del complesso BVitamina KVitamina C

A)B)C)

175

IL MECONIO DA QUALE PERIODO È PRESENTE NELL’INTESTINO DEL FETO?Dalla 38° settimanaDalla 30° settimanaDal 4° mese

A)B)C)

176

IN CHE MOMENTO DELLA VITA DEL NEONATO GLI VIENE ATTRIBUITO IL PUNTEGGIO DI APGAR?Al primo minuto dalla nascita e ripetuto ai cinque minuti dalla nascitaAl quinto minuto dalla nascita e ripetuto ai dieci minuti dalla nascitaEntro un’ora dalla nascita e ripetuto il giorno dopo

A)B)C)

177

QUALI SONO I PARAMETRI VITALI CHE VENGONO VALUTATI PER ATTRIBUIRE IL PUNTEGGIO DI APGAR?Frequenza cardiaca – respiro – tono muscolare – reattività – coloritoFrequenza cardiaca – respiro – tono muscolare – reattività – temperaturaFrequenza cardiaca – crisi di apnea – tono muscolare – reattività – colorito

A)B)C)

178

COME VIENE VALUTATA LA FREQUENZA CARDIACA DEL NEONATO ALLA NASCITA?Tenendo delicatamente la base del cordone ombelicale tra indice e polliceSentendo la pulsazione del polsoSentendo il polso femorale

A)B)C)

179

SI CONSIDERA FISIOLOGICO IL CALO DI PESO DEL NEONATO QUANDO NON SUPERA QUALE PERCENTUALE?10% del peso alla nascita8% del peso alla nascita5% del peso alla nascita

A)B)C)

180

UNA VOLTA CHE IL CALO FISIOLOGICO È STATO RECUPERATO, SI È AVVIATA UNA BUONA MODALITÀ DI ALIMENTAZIONE ED È INIZIATO L’ACCRESCIMENTO, OGNI QUANTO TEMPO È CONSIGLIATO PESARE UN NEONATO?

Una volta a settimanaOgni due settimaneUna volta al mese

A)B)C)

181

NEI PRIMI MESI DI VITA DEL NEONATO DI QUANTO DEVE ESSERE MEDIAMENTE L’AUMENTO DI PESO A SETTIMANA?125 - 200 gr50 gr300 gr

A)B)C)

182

NEL NEONATO A TERMINE, IN ASSENZA DI FATTORI DI RISCHIO, LA FOTOTERAPIA È INDICATA QUANDO LA BILIRUBINA RAGGIUNGE I SEGUENTI LIVELLI:

1° giornata 17 mg/dl; 2° giornata 15 mg/dl; 3° giornata 10 mg/dl1° giornata 10 mg/dl; 2° giornata 15 mg/dl; 3° giornata 17 mg/dlSuperiore 15mg/dl indipendentemente dalla giornata

A)B)C)

183

DOPO LE PRIME 12 ORE DI VITA DEL NEONATO SANO E IN CONDIZIONI DI RIPOSO, DI QUANTI ATTI RESPIRATORI È LA SUA FREQUENZA RESPIRATORIA?

50 al minuto40 al minuto60 al minuto

A)B)C)

184

DOPO LE PRIME 12 ORE DI VITA DEL NEONATO I VALORI DELLA FREQUENZA CARDIACA SI STABILIZZANO:Tra 120 e 160 battiti al minutoTra 80 e 100 battiti al minutoTra 130 e 170 battiti al minuto

A)B)C)

185

QUAL È L’OBIETTIVO PRINCIPALE DELLA PROFILASSI OFTALMICA DEL NEONATO?Prevenire l’oftalmia neonatorumPrevenire la cecitàPrevenire la candidosi oftalmica

A)B)C)

186

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 15

NEL NEONATO SANO COSA INDICA IL RIFLESSO DI MORO?Indica la consapevolezza dell’equilibrioIndica la capacità di suzioneIndica la capacità di presa

A)B)C)

187

IN COSA CONSISTE LA PRATICA ORGANIZZATIVA DEFINITA ROAMING-IN?Sistema di organizzazione nel quale madre e figlio condividono lo stesso ambiente (stanza di degenza) per 24 ore.Sistema di organizzazione nel quale madre e figlio condividono lo stesso ambiente (stanza di degenza) solo nelle 12 ore diurne.

Sistema di organizzazione nel quale madre e figlio condividono lo stesso ambiente (stanza di degenza) solo durante le poppate.

A)B)

C)

188

NEL NEONATO ALLA NASCITA IN COSA CONSISTE IL RIFLESSO DI PRENSIONE PALMARE?Le dita afferrano l’oggetto quando il palmo viene stimolato e lo trattengono per breve tempoQuando il bimbo stringe a se la gambeQuando il bimbo porta le mani alla bocca

A)B)C)

189

NEL NEONATO SANO ALLA NASCITA IN COSA CONSISTE IL RIFLESSO PLANTARE?Le dita dei piedi si torcono verso il basso quando la pianta del piede viene stimolataQuando viene stimolata la pianta dei piedi le gambe si piegano sull’addomeI piedi si rilassano quando viene stimolata la pianta dei piedi

A)B)C)

190

NEL NEONATO SANO IN COSA CONSISTE IL RIFLESSO DELLA MARCIA?La capacità del bambino di sgambettareLa capacità del bambino di camminareMovimenti di marcia quando il neonato viene tenuto verticale con la pianta dei piedi che sfiora la superficie d’appoggio.

A)B)C)

191

IN QUALE ORGANO DEL NEONATO VIENE SINTETIZZATA LA VITAMINA K?Nel fegatoNella milzaNell’intestino

A)B)C)

192

NEL PUNTEGGIO DI APGAR A CIASCUNO DEI CINQUE PARAMETRI PRESI IN ESAME VIENE ATTRIBUITO UN PUNTEGGIO CHE VA DA:

1 a 30 a 21 a 10

A)B)C)

193

PER “PERIODO NEONATALE” SI INTENDE:Il periodo di vita che intercorre dal momento della nascita alla prima settimana di vitaIl periodo di vita che intercorre dal momento del parto al 28° giorno dopo la nascita .Il periodo di vita che intercorre dall’ultima settimana di gravidanza e il primo mese di vita

A)B)C)

194

PER PERIODO PERINATALE S’INTENDE:Il periodo compreso tra la 40 settimana compiuta di gestazione al 7° giorno compiuto di vita del neonatoIl periodo compreso tra la 28° settimana compiuta di gestazione al 7° giorno compiuto di vita del neonatoIl periodo compreso tra la 40 settimana compiuta di gestazione al 28° giorno compiuto di vita del neonato

A)B)C)

195

QUAL È LA FUNZIONE DELLA VERNICE CASEOSA?Protettiva contro la macerazione della cute fetale a contatto costante con il liquido amnioticoDi proteggere il bambino dal freddo alla nascitaDi nutrire la cute del neonato alla nascita

A)B)C)

196

COSA SONO LE MACCHIE MONGOLICHE PRESENTI IN TALUNI NEONATI?Sono delle zone della cute di colore grigio – ardesio, di varia grandezza, localizzate nella zona sacrale, dovute alla presenza di cellule connettivali ricche di pigmento melaninico

Sono delle iperpigmentazioni della cute dei neonati provenienti dalle zone asiaticheSono delle iperpigmentazioni della cute dei neonati affetti da sindrome di Down

A)

B)C)

197

COSA S’INTENDE PER “TUMORE DA PARTO”?Tumefazione edematosa in corrispondenza della parte presentata durante il travaglio – partoUn tumore benigno presente alla nascita nella testa del bambinoUna formazione edematosa presente sul collo uterino durante il travaglio – parto

A)B)C)

198

DOPO LA NASCITA IL NEONATO HA IL COSIDDETTO “CALO FISIOLOGICO”, IN GENERE ENTRO QUANTI GIORNI DALLA NASCITA RECUPERA IL SUO PESO INIZIALE?

1 settimana1 mese10 – 15 giorni

A)B)C)

199

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 16

COSA S’INTENDE CON TERMINE “CRISI GENITALE” DEL NEONATO?Si indicano talune modificazioni fisiologiche presenti nel neonato, dipendenti in gran parte dal passaggio trasplacentare di estrogeni dalla madre al feto (es: ingorgo mammario, tumefazione dei genitali ecc.)

La confusione per l’attribuzione di sessoLa comparsa di arrossamenti cutanei a carico delle zone genitali

A)

B)C)

200

COSA S’INTENDE PER “CEFALO EMATOMA” DEL NEONATO?Un edema diffuso della testa del neonatoUna raccolta di sangue tra osso e periostio, in zona parietale, a seguito di una rottura di qualche vaso del periostioL’evoluzione del tumore da parto non trattato farmacologicamente

A)B)C)

201

PER “NEONATO A TERMINE” SI INTENDE:Il neonato che nasce alla 40° settimana di gestazione compiutaIl neonato che nasce tra la 38 ° settimana e la 40° settimana di gestazioneIl neonato che nasce tra la 38 ° settimana e la 42° settimana di gestazione

A)B)C)

202

COSA S’INTENDE PER “NEONATO PRETERMINE”?È pre-termine il neonato che nasce entro la 35° settimana di gravidanza compiutaÈ pre-termine il neonato che nasce al 7° mese di gravidanzaÈ pre-termine il neonato che nasce in una età gestazionale inferiore a 37 settimane compiute

A)B)C)

203

COSA S’INTENDE PER NEONATO “SMALL FOR DATE” ?Il neonato che alla nascita ha un peso inferiore rispetto al peso medio per la sua età gestazionale, comunque al di sotto del 10° percentile

Il neonato che alla nascita ha un peso superiore rispetto al peso medio per la sua età gestazionale, comunque al di sopra del 10° percentile

Il neonato sottopeso ma proporzionato alla età gestazionale

A)

B)

C)

204

COSA S’INTENDE PER NEONATO “POST-TERMINE”?S’intende il neonato che è nato oltre la 40° settimana di gestazioneS’intende il neonato che è nato oltre la 41 settimana di gestazione compiutaS’intende il neonato che è nato oltre la 42 settimana di gestazione compiuta

A)B)C)

205

COSA S’INTENDE PER NEONATO “GROSSO PER L’ETÀ GESTAZIONALE”?Il neonato che ha un peso superiore ai 4000 grIl neonato che alla nascita ha un peso superiore rispetto al peso medio per l’età gestazionale, comunque superiore al 90° percentile.

Il neonato che ha un peso compreso tra i 4000gr e 4500gr.

A)B)

C)

206

L’ITTERO NEONATALE DA ERITROBLASTOSI FETALE SOLITAMENTE IN QUALE GIORNATA DI VITA COMPARE?Nella 3° giornata dalla nascitaNella 1° giornata dalla nascitaDopo la prima settimana dalla nascita

A)B)C)

207

IL PALATOSCHISI È UNA PATOLOGIA CONGENITA CHE COLPISCE UN NEONATO SU QUANTI NATI VIVI?100300800

A)B)C)

208

QUALE TRA QUESTE AFFERMAZIONI È CORRETTA?Il colostro è un alimento più ricco di vitamine rispetto al latte maturoIl colostro contiene anticorpiIl colostro è un alimento più ricco di acqua rispetto al latte maturo

A)B)C)

209

IL RIFLESSO DI SUZIONE SI RITIENE PRESENTE QUANDO:Toccando la mucosa delle labbra del neonato questa assume movimenti di suzione e il neonato ruota il capo verso lo stesso lato dello stimolo.

Il neonato ruota il capo verso il senoIl neonato succhia il seno

A)

B)C)

210

IN QUALE PERIODO DI VITA DEL NEONATO VIENE EMESSO IL MECONIO?Nei primi due giorni di vitaAlla nascitaDopo una settimana dalla nascita

A)B)C)

211

NELLE PRIME SETTIMANE DI VITA DEL NEONATO ALIMENTATO AL SENO, CON QUALE FREQUENZA AVVIENE L’EMISSIONE DI FECI?

Generalmente ogni volta che mangiaDue volte al giornoOgni tre pasti

A)B)C)

212

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 17

RELATIVAMENTE ALL’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DI APGAR SI CONSIDERANO SANI I NEONATI CHE RIPORTANO IL SEGUENTE PUNTEGGIO:

10 al 1° minuto e 10 al 5° minuto7 al 1° minuto e 10 al 5° minuto9 al 1° minuto e 10 al 5° minuto

A)B)C)

213

RELATIVAMENTE ALL’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DI APGAR SI CONSIDERANO MODERATAMENTE DEPRESSI I NEONATI CHE RIPORTANO IL SEGUENTE PUNTEGGIO:

4 al 1° minuto e 4 al 5° minuto5 al 1° minuto e 7 al 5° minuto4 al 1° minuto e 6 al 5° minuto

A)B)C)

214

RELATIVAMENTE ALL’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DI APGAR SI CONSIDERANO GRAVEMENTE DEPRESSI I NEONATI CHE RIPORTANO IL SEGUENTE PUNTEGGIO:

2 al 1° minuto e 3 a 5° minuto0 al 1° minuto e 0 al 5° minuto0 al 1° minuto e 3 al 5° minuto

A)B)C)

215

IN BASE ALL’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DI APGAR I NEONATI POSSONO ESSERE SUDDIVISI IN:Sani; moderatamente depressi; gravemente depressiSani; depressi; da rianimareBuone condizioni; condizioni accettabili; condizioni a rischio

A)B)C)

216

COSA S’INTENDE PER LA PRATICA DI “ALLATTAMENTO A RICHIESTA”?Allattamento che viene richiesto ogni 2 ore ma effettuato ogni 3 oreAllattamento che viene effettuato ogni 3 oreAllattamento che viene effettuato a richiesta del neonato senza nessuna limitazione oraria

A)B)C)

217

IN QUALE PERIODO DELLA GIORNATA AVVIENE LA MAGGIORE PRODUZIONE DI LATTE MATERNO?La notteLa mattinaLa sera

A)B)C)

218

DOPO UNA POPPATA AL SENO DOPO QUANTO TEMPO SI CONSIDERA DIGERITO IL LATTE MATERNO?3 ore1 ora2 ore

A)B)C)

219

QUAL È IL PARAMETRO PIÙ ATTENDIBILE PER VALUTARE GIORNALMENTE LA GIUSTA INTRODUZIONE DI LATTE MATERNO?

Il pesoIl numero di panni cambiati (per feci e urine)L’atteggiamento del neonato

A)B)C)

220

L’OSSO ILIACO È FORMATO DA:Ileo, ischio e pubeIleo, sacro e pubeCoccige, sacro e pube

A)B)C)

221

LA SINFISI PUBICA ANATOMICAMENTE È:Un legamentoUn’articolazioneUn tendine

A)B)C)

222

L’OSSO SACRO SI COSTITUISCE SOLITAMENTE DALLA FUSIONE DI:3 vertebre sacrali4 vertebre sacrali5 vertebre sacrali

A)B)C)

223

QUALI TRA LE SEGUENTI È LA CORRETTA DEFINIZIONE DI “PERINEO”?Il perineo è una struttura di connettivo denso che sostiene l’utero da entrambi i lati e nella parte inferiore fino al fornice vaginale

Il perineo è l’insieme delle parti molli fibro-muscolari che chiudono l’apertura inferiore del bacinoIl perineo è l’insieme del diaframma pelvico e del diaframma uro-genitale

A)

B)C)

224

L’ANTIVERSIONE FISIOLOGICA DELL’UTERO È FORMATA DA:L’angolo di almeno 60° che l’asse longitudinale dell’utero forma con l’asse longitudinale della vaginaL’angolo di circa 180° che l’asse longitudinale dell’utero forma con l’asse longitudinale della vaginaL’angolo di circa 30° che l’asse longitudinale dell’utero forma con l’asse longitudinale del retto

A)B)C)

225

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 18

LE CISTI DI NABOTH SONO:Cisti paraovaricheCisti ovariche a contenuto sierosoCisti contenenti muco derivate da ghiandole cervicali occluse

A)B)C)

226

NELL’ESECUZIONE DEL PRELIEVO PER PAP TEST IN CASO DI ECCESSO DI MUCO È OPPORTUNO:Effettuare una detersione con soluzione disinfettante contenente acido aceticoEffettuare una delicata detersione con soluzione fisiologicaDetergere la cervice uterina con soluzione disinfettante contenente clorexidina

A)B)C)

227

A GEORGIOU PAPANICOLAU SI RICONOSCE LA PATERNITÀ DI:La colorazione con EosinaLa classificazione delle lesioni citologicheLa metodica di prelievo tramite cytobrush

A)B)C)

228

IL RISCONTRO DI CELLULE SQUAMOSE ATIPICHE (ASC) IN UN ESAME CITOLOGICO È SEMPRE RIFERIBILE A:Una lesione potenzialmente severa non chiaramente classificabileUn carcinoma in situUna lesione da HPV

A)B)C)

229

PER METAPLASIA SQUAMOSA SI INTENDE:La trasformazione dell’epitelio squamoso composto in epitelio cilindricoLa trasformazione dell’epitelio cilindrico endocervicale in epitelio squamoso compostoLa trasformazione dell’epitelio cilindrico endocervicale in epitelio pavimentoso

A)B)C)

230

LE LESIONI INTRAEPITELIALI DI BASSO GRADO (L-SIL):Includono HPV e displasia lieveIncludono HPV, displasia lieve e CIN IIncludono HPV, displasia lieve e tutti i gradi di CIN

A)B)C)

231

QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI NON È CORRETTA RIGUARDO AL PAPILLOMA VIRUS UMANO (HPV)?I sierotipi 16 e 18 di HPV sono associati al carcinoma della cerviceI condilomi genitali sono causati da questo virusIl rapporto sessuale è l’unica modalità di trasmissione

A)B)C)

232

QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI È VERA?Il termine CIS indica un carcinoma in situ, il termine CIN indica una neoplasia cervicale intraepitelialeIl termine CIS indica una neoplasia cervicale intraepiteliale, il termine CIN indica un carcinoma in situIl termine CIS indica un carcinoma intracervicale semplice, il termine CIN indica un carcinoma in situ

A)B)C)

233

A QUALE ANNO RISALE L’INTRODUZIONE DEL PAP TEST?194119511961

A)B)C)

234

DOPO L’INTRODUZIONE DEL PAP TEST SI È VERIFICATA:Una diminuzione della mortalità per carcinoma della cerviceUna diminuzione dell’incidenza e della mortalità del carcinoma della cerviceUna diminuzione dell’incidenza del carcinoma della cervice

A)B)C)

235

QUALI TRA LE SEGUENTI ASSOCIAZIONI DI CONDIZIONI È PIÚ DIRETTAMENTE COLLEGATA ALLO SVILUPPO DI LESIONI PRENEOPLASTICHE E NEOPLASTICHE DELLA CERVICE UTERINA?

Immunodepressione, fumo di sigaretta e obesitàAssunzione prolungata di estro-progestinici, familiarità, primo rapporto sessuale in giovane etàPrimo rapporto sessuale in giovane età, partner sessuali multipli, fumo di sigaretta

A)B)C)

236

L’UTERO SETTO SI CARATTERIZZA PER:Normale aspetto del fondo al controllo laparoscopicoPresenza di due emiuteri con la parte mediana divisa e quindi separati tra di loroPresenza di due corni uterini separati più o meno tra di loro

A)B)C)

237

L’INCIDENZA DELLE MALFORMAZIONI UTERINE NELLA POPOLAZIONE GENERALE È ALL’INCIRCA DEL:> 5%1-4%0,1-0,4 %

A)B)C)

238

CON QUALE TERMINE SI INDICA UN CICLO MESTRUALE CON RITMO DI 40 GIORNI?OligomenorreaMenometrorragiaPolimenorrea

A)B)C)

239

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 19

QUALE DELLE SEGUENTI PATOLOGIE SI PUO’ ASSOCIARE A METRORRAGIE DISFUNZIONALI?LeucemiaPolipo endometrialeTrombocitopenia

A)B)C)

240

QUALE DEI SEGUENTI EVENTI HA UN RUOLO FONDAMENTALE NELL’INSORGENZA DELLA DISMENORREA?Il rilascio di prostaglandineL’ovulazioneL’abbassamento dei livelli di progesterone

A)B)C)

241

QUALE DELLE SEGUENTI DONNE È PIÚ A RISCHIO DI DISMENORREA?Una donna di 35 anni con ciclo mestruale regolareUna giovane adolescenteUna donna che usa la pillola contraccettiva

A)B)C)

242

QUALI DEI SEGUENTI VANTAGGI NON È ASSOCIATO ALL’UTILIZZO DEI METODI CONTRACCETTIVI DI BARRIERA?Protezione dalle malattie sessualmente trasmesseRelativa assenza di effetti collateraliProtezione dal carcinoma della cervice

A)B)C)

243

FA RICHIESTA DI CONTRACCEZIONE UNA DONNA DI 37 ANNI, 3 FIGLI, IPERTESA, PREGRESSA TROMBOSI VENOSA PROFONDA, FUMATRICE, CICLI MENORRAGICI; QUAL È TRA QUESTI IL METODO CONTRACCETTIVO PIÚ ADATTO PER LA SUA SITUAZIONE?

Anello vaginaleDispositivo intrauterinoDispositivo intrauterino medicato al Progesterone

A)B)C)

244

L’ANELLO VAGINALE NUVARING:Si puo’ definire un metodo contraccettivo di barrieraÈ il metodo contraccettivo di prima scelta nelle adolescentiÈ un metodo contraccettivo di tipo ormonale

A)B)C)

245

QUALE DELLE SEGUENTI È UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALL’UTILIZZO DELLA PILLOLA CONTRACCETTIVA?Familiarità per trombosi venosa profondaEtà > 35 anni e tabagismo > 15 sigarette/dieIpertiroidismo

A)B)C)

246

L’UTILIZZO DELLA PILLOLA CON SOLO PROGESTERONE DURANTE L’ALLATTAMENTO:È consigliabile solo dopo parto spontaneo e non dopo taglio cesareoPuò provocare una modesta metrorragia durante i primi 1-2 mesi di assunzioneNon è necessario poiché l’allattamento rappresenta di per sé un metodo contraccettivo

A)B)C)

247

QUALI TRA I SEGUENTI NON È UN METODO CONTRACCETTIVO NATURALE?Coito interrottoCappuccio cervicaleMetodo Billings

A)B)C)

248

IL METODO OGINO-KNAUS:Può essere utilizzato con la stessa efficacia da tutte le donneSi basa sulla durata del ciclo mestrualeHa un’efficacia superiore al 50% ma inferiore al 70%

A)B)C)

249

I DISPOSITIVI INTRAUTERINI:Possono essere posizionati sono nelle pluripareImpediscono la risalita degli spermatozoi nelle tubeSono in grado di ostacolare l’impianto della cellula uovo fecondata

A)B)C)

250

RAPPRESENTA UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALL’INTRODUZIONE DI DISPOSITIVI INTRAUTERINI:La presenza di un’infezione pelvica acutaL’anamnesi positiva per infezioni vaginali ricorrentiLa multiparità

A)B)C)

251

L’AZIONE DELLA “PILLOLA DEL GIORNO DOPO”:Avviene tramite il ritardo dell’ovulazioneSi esplica attraverso l’induzione dell’abortoPuò verificarsi solo se assunta entro 12 ore dal rapporto a rischio

A)B)C)

252

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 20

QUALI TRA LE SEGUENTI COMBINAZIONI ANTIBIOTICHE È PIÚ APPROPRIATA PER IL TRATTAMENTO DELLA PID?Ampicillina/GentamicinaCefotaxima/DoxiciclinaAmpicillina/ Tetracicline

A)B)C)

253

QUALE DELLE SEGUENTI METODICHE NON È UTILE PER DIAGNOSTICARE UNA PID?LaparoscopiaEcografiaIsterosalpingografia

A)B)C)

254

CON IL TERMINE DI ENDOMETRIOSI SI INDICA:La presenza di ghiandole e stroma endometriali funzionanti al di fuori della cavità uterinaUna patologia dell’endometrio caratterizzata da ispessimento anomaloUna patologia dell’endometrio caratterizzata da intensa reazione infiammatoria

A)B)C)

255

L’ENDOMETRIOSI È PIÚ SPESSO ASSOCIATA A:Dismenorrea secondaria tardiva, dispareunia, dolore pelvico cronico, infertilitàDismenorrea primaria, amenorrea, dispareunia e infertilitàDispareunia, dolore pelvico cronico, dismenorrea e meno metrorragia

A)B)C)

256

QUALE TRA LE SEGUENTI È LA CAUSA PIÚ PROBABILE DI DISMENORREA ASSOCIATA A MENOMETRORRAGIA IN UNA DONNA DI 35 ANNI, PLURIPARA?

EndometriosiFibromatosi a nodi multipliSindrome dell’ovaio policistico

A)B)C)

257

IN RIFERIMENTO ALLA TERAPIA DELL’ENDOMETRIOSI, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È CORRETTA?È sempre necessaria ed è solo chirurgicaOccorre considerare età della paziente, estensione della malattia, programmi riproduttivi della coppia, presenza di infertilità, durata dei sintomi

Esistono valide terapie mediche ormonali ma non sono risolutive

A)B)

C)

258

QUALI DELLE SEGUENTI TERAPIE ORMONALI NON È INDICATA IN CASO DI ENDOMETRIOSI?Agonisti del GnRHDanazoloMethotrexate

A)B)C)

259

L’ENDOMETRIOSI È CAUSA DI STERILITÁ IN UNA PERCENTUALE DI PAZIENTI AFFETTE PARI A:5-10 %15-30%30-40%

A)B)C)

260

LA CROMOSALPINGOSCOPIA:Non può essere effettuata nelle pazienti affette da endometriosi a causa delle aderenzePermette di verificare la pervietà tubarica in corso di laparoscopia diagnostico-operativaÈ un tempo obbligatorio in corso di laparoscopia diagnostico-operativa

A)B)C)

261

LA TEORIA PATOGENETICA DELL’ENDOMETRIOSI DEL FLUSSO MESTRUALE RETROGRADO IPOTIZZA:Diffusione di frammenti endometriali per via linfatica o vascolareFrustoli endometriali presenti nel sangue mestruale per riassorbimento dai fornici vaginali possono impiantarsi a livello del tessuto peritoneale del Douglas

Disseminazione di cellule endometriali nella pelvi attraverso il flusso retrogrado di sangue mestruale attraverso le tube di Falloppio

A)B)

C)

262

LA DIAGNOSI CLINICA DI ENDOMETRIOSI È:Basata su palpazione bimanuale ed ecografiaSpesso non completamente definitaNon eseguibile poiché necessita della laparoscopia

A)B)C)

263

CON IL TERMINE DI ADENOMIOSI SI INTENDE:Lo sviluppo di endometrio ectopico nell’ambito del miometrio sotto forma di isole di tessuto endometrialeUna forma di endometriosi che riguarda le ghiandole e non lo stroma endometrialeUna forma di endometriosi che riguarda lo stroma e non le ghiandole

A)B)C)

264

QUALI DEI SEGUENTI SEGNI E SINTOMI NON È ASSOCIATO ALLA PRESENZA DI MIOMI SOTTOMUCOSI?MenometrorragieInfertilitàAmenorrea

A)B)C)

265

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 21

PAZIENTE DI 56 ANNI CON CICLI MENOMETRORRAGICI E SPOTTING INTERMESTRUALE AD OGNI CICLO. QUALE TRA LE SEGUENTI INDAGINI È LA PIÚ UTILE PER LA DIAGNOSI?

Emocromo completoEcografia pelvicaPap test

A)B)C)

266

LA DEGENERAZIONE SARCOMATOSA DEI LEIOMIOMI:È stimata inferiore allo 0,1-0,2%È più frequente nel caso di fibromatosi a nodi multipliRiguarda più frequentemente i miomi sottomucosi

A)B)C)

267

IN RAGIONE DI QUALE TRA I SEGUENTI FATTORI, NONOSTANTE LA LORO NATURA BENIGNA, I LEIOMIOMI RAPPRESENTANO L’INDICAZIONE PIÚ COMUNE ALL’ISTERECTOMIA TOTALE?

Rischio elevato di degenerazione malignaImportanza e frequenza di sintomi quali cicli menometrorragici e dolore pelvicoSia rischio elevato di degenerazione maligna, sia l’importanza e la frequenza di sintomi quali cicli menometrorragici e dolore pelvico

A)B)C)

268

L’ISTERECTOMIA IN CASO DI FIBROMATOSI UTERINA:È sempre indicataÈ sempre indicata quella per via vaginaleÈ opportuno eseguirla con conservazione degli annessi in premenopausa

A)B)C)

269

I MIOMI SOTTOSIEROSI:Sono sempre peduncolatiSono facilmente diagnosticabili tramite ecografia pelvica transvaginaleSono asportabili per via laparoscopica

A)B)C)

270

LA MIOMECTOMIA LAPAROSCOPICA:Prevede l’uso di un morcellatorePuò essere eseguita solo per miomi sottosierosi peduncolatiPuò essere effettuata solo in centri specializzati

A)B)C)

271

I MIOMI SOTTOMUCOSI DIFFERISCONO DAI MIOMI INTRAMURALI PER:Posizione all’interno dell’uteroIstotipoDimensioni in rapporto alle dimensioni dell’utero

A)B)C)

272

I MIOMI SOTTOMUCOSI DIFFERISCONO DAI POLIPI ENDOMETRIALI PER:SintomatologiaPosizione all’interno dell’uteroIstotipo

A)B)C)

273

LA COURETTE DI NOVACK:È uno strumento utilizzato in sede di colposcopia per eseguire un courettage del canale cervicaleConsente di eseguire una biopsia endometriale anche in assenza di anestesia generaleÈ un metodo di isterosuzione ormai soppiantato dalla cannula di Karman

A)B)C)

274

QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI RIGUARDO I POLIPI ENDOMETRIALI È FALSA?Anche se un carcinoma endometriale è raramente presente all’interno di un polipo, nel 50% dei carcinomi endometriali viene segnalata la presenza di polipi

I polipi endometri ali sono neoformazioni uniche o multiple, causa di sanguinamenti con aspetti spesso simili a quelli dell’iperplasia

La relazione esistente tra polipi e carcinoma endometriale non è ancora completamente chiarita e nel 3% di casi di polipi endometriali è stato segnalato lo sviluppo di carcinoma endometriale

A)

B)

C)

275

LA POLIPECTOMIA SI ESEGUE PER VIA:LaparoscopicaLaparotomicaIsteroscopica

A)B)C)

276

LA REVISIONE FRAZIONATA DELLA CAVITÁ UTERINA:È sempre indicata in caso di endometrio > 3 mm in postmenopausa anche in assenza di sintomatologiaÈ di norma eseguita in corso di isteroscopia diagnostico-operativaÈ eseguibile agevolmente in regime ambulatoriale

A)B)C)

277

L’ENDOPAP È:Un prelievo endometriale citologicoUn prelievo endometriale istologicoUn prelievo endometriale endoscopico-istologico

A)B)C)

278

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 22

QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI È FALSA?L’amenorrea primaria si manifesta sempre dopo il menarcaL’amenorrea primaria è caratterizzata da assenza del menarcaL’amenorrea primaria può essere associata a una malformazione uterina

A)B)C)

279

QUALE È LA CORRETTA DEFINIZIONE DI SINDROME DI ASHERMAN?Forma congenita di agenesia uterina caratterizzata dalla presenza di ovaie funzionanti e vagina a fondo ciecoForma acquisita di anomalia uterina, iatrogena, caratterizzata dalla presenza di aderenze intrauterine che ostruiscono la cavità endometriale

Forma secondaria di amenorrea conseguente ad una necrosi ipofisaria post traumatica

A)B)

C)

280

IN QUALE DELLE SEGUENTI SITUAZIONI L’AMENORREA È PATOLOGICA?All’età di 16 anni, in presenza di caratteri sessuali secondariAll’età di 13 anni, in assenza di caratteri sessuali secondariA qualunque età quando le mestruazioni cessano in una donna con precedenti cicli mestruali normali

A)B)C)

281

LE VAMPATE DI CALORE CARATTERISTICHE DELLA MENOPAUSA SI PENSA SIANO CAUSATE DA:Una caduta degli estrogeniUna caduta del progesteroneUn aumento degli estrogeni e da una caduta del progesterone

A)B)C)

282

QUALE DELLE SEGUENTI PATOLOGIE DOVUTE ALLA MENOPAUSA RAPPRESENTA IL RISCHIO MAGGIORE PER LA SALUTE DELLA DONNA?

Patologia cardio-vascolareDepressioneOsteoporosi

A)B)C)

283

QUALE DEI SEGUENTI SINTOMI DELLA MENOPAUSA NON RISPONDE ALLA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA?Il rilassamento pelvicoLa dispareuniaL’insonnia

A)B)C)

284

IL TRATTAMENTO CONSIGLIATO PER L’OSTEOPOROSI COMPRENDE TUTTI I SEGUENTI ECCETTO:ProgestiniciEstrogeniEsercizio fisico

A)B)C)

285

L’OSTEOPOROSI È UNA SINDROME SISTEMICA CARATTERIZZATA DA RIDUZIONE QUANTITATIVA DELLA MASSA OSSEA IL DISTRETTO PIÚ COLPITO È:

La colonna vertebraleIl femore prossimaleIl calcagno

A)B)C)

286

PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER L’INSORGENZA DELL’OSTEOPOROSI SONO RAPPRESENTATI DA:Menopausa tardivaMenopausa precoceNulliparità

A)B)C)

287

QUALE TRA LE SEGUENTI PATOLOGIE RAPPRESENTA UNA CONTROINDICAZIONE RELATIVA ALLA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA?

DiabeteIpertrigliceridemiaOsteoporosi

A)B)C)

288

LE SEGUENTI CONDIZIONI RAPPRESENTANO CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE ALLA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA ECCETTO UNA:

EpilessiaCarcinoma endometrialeTrombosi recente

A)B)C)

289

NELLA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA IL PROGESTINICO DEVE ESSERE ASSOCIATO ALLA SOMMINISTRAZIONE DI ESTROGENI AL FINE DI:

Ottenere il miglioramento dei sintomi vaso-motoriOttenere il miglioramento della secchezza vaginaleProteggere l’endometrio dal rischio proliferativo indotto dagli estrogeni

A)B)C)

290

LA DIAGNOSI DI CERTEZZA DI UN CARCINOMA DELLA CERVICE PREVEDE L’ESECUZIONE DI:Un Pap testUna colposcopiaUna colposcopia con biopsia e courettage del canale cervicale

A)B)C)

291

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 23

LE LESIONI DISPLASICHE DI BASSO GRADO (SIL):Vanno incontro ad una regressione spontanea nel 60% dei casiIl 40% evolve verso lesioni di alto gradoNecessitano sempre del trattamento chirurgico

A)B)C)

292

IL TRATTAMENTO DI SCELTA DEL CARCINOMA INVASIVO DELLA CERVICE È:La conizzazioneLa colpo isterectomiaLa laparoisterectomia

A)B)C)

293

LA VACCINAZIONE ANTI PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) È CONSIGLIATA:Nelle donne nella fascia di età 9-26 e nei bambini nella fascia di età 9-15 anniNelle donne nella fascia di età 26-65 anniNelle donne in tutte le fasce di età e mai nei bambini

A)B)C)

294

QUALE TRA I SEGUENTI È IL TUMORE GINECOLOGICO PIÚ FREQUENTE?Il carinoma della cerviceIl carcinoma dell’endometrioIl carcinoma dell’ovaio

A)B)C)

295

UN AUMENTATO RISCHIO DI CARCINOMA DELL’ENDOMETRIO È ASSOCIATO A:Tabagismo, multiparità e menopausa precoceMenarca tardivo, menopausa precoce e obesitàMenarca precoce, menopausa tardiva e obesità

A)B)C)

296

L’INSORGENZA DI SANGUINAMENTI UTERINI ANOMALI IN POSTMENOPAUSA:Non necessita di approfondimenti perché è quasi sempre legata alla presenza di una patologia benignaÈ quasi sempre il primo sintomo della presenza di un carcinoma dell’endometrioNecessita sempre di approfondimenti clinici perché potrebbe essere il primo sintomo di un carcinoma dell’endometrio

A)B)C)

297

IL PRINCIPALE ISTOTIPO DI CARCINOMA DELL’ENDOMETRIO È:Il carcinoma sieroso capilliferoL’adenocarcinomaL’adenoacantoma

A)B)C)

298

I SEGUENTI SONO TUTTI FATTORI DI RISCHIO PER IL CARCINOMA DELL’OVAIO ECCETTO:L’uso a lungo termine di contraccettivi estro-progestiniciL’etàLa menopausa tardiva

A)B)C)

299

QUALI TRA I SEGUENTI È COSIDERATO UN FATTORE DI PROTEZIONE NELL’INSORGENZA DEL TUMORE DELL’OVAIO?La menopausa precoceIl menarca precoceLa multiparità

A)B)C)

300

LA MUTAZIONE GENETICA BRCA1 E BRCA2:È presente in una percentuale tra il 20 e il 30% di tutti i casi di tumore dell’ovaioA volte è associata ai casi di presenza contemporanea o in tempi diversi di carcinoma dell’ovaio e di carcinoma della mammella

È sicuramente presente nella quasi totalità dei casi di tumore dell’ovaio

A)B)

C)

301

IL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE O LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DELL’OVAIO PREVEDE:L’esecuzione di un’ecografia transvaginale a scadenza annuale alle donne dopo i 50 anni e alle donne con familiarità per tumore dell’ovaio, indipendentemente dall’età

L’esecuzione di un’ecografia transvaginale a scadenza annuale alle donne dopo i 50 anni e alle donne con familiarità per tumore dell’ovaio, indipendentemente dall’età, associata al dosaggio plasmatico del CA125

Non esistono al momento programmi di screening scientificamente affidabili per la prevenzione del tumore dell’ovaio

A)

B)

C)

302

QUALI TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI È FALSA?La presenza di ascite è spesso il primo sintomo di carcinoma dell’ovaioIl tumore dell’ovaio non dà sintomi nella fasi iniziali per questo è difficile identificarlo precocementeIn circa il 40% dei casi la diagnosi di neoplasia ovarica viene posta quando la malattia è già estesa al di fuori della pelvi

A)B)C)

303

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 24

LO STANDARD TECNICO ATTUALE PER L’IMAGING ECOGRAFICO GINECOLOGICO È RAPPRESENTATO DALLE SONDE ENDOVAGINALI; LE INDAGINI PER VIA TRANSADDOMINALE SONO:

Superate in quanto non rispondono ai requisiti minimi di sistemaComunque utili nel caso di impossibilità all’accesso endovaginale (non accettazione della donna alla effettuazione dell’esame, paziente virgo, ipo-atrofia vaginale senile)

Di difficile esecuzione nella paziente virgo

A)B)

C)

304

RAPPRESENTA UN’INDICAZIONE ALL’ESAME ECOGRAFICO GINECOLOGICO:La diagnosi differenziale con altre patologie addomino-pelviche in condizioni di urgenzaL’accertamento di un avvenuto abuso sessualeLo screening nella popolazione sana

A)B)C)

305

LA METODICA ECOGRAFICA CHE STUDIA LA CAVITÁ UTERINA ED IL SUO CONTENUTO UTILIZZANDO UN MEZZO DI CONTRASTO INIETTATO ALL’INTERNO DELLA CAVITÁ STESSA MEDIANTE UN CATETERE TRANSCERVICALE PRENDE IL NOME DI:

EcoisteroscopiaSonoisterografiaCromoisterografia

A)B)C)

306

LA SINDROME PREMESTRUALE:È spesso collegata ad alte concentrazioni di magnesio nei globuli rossiNecessita di terapia farmacologica per la risoluzioneColpisce circa il 2,5 % delle donne in età riproduttiva

A)B)C)

307

LA SINDROME PREMESTRUALE È CONSIDERATA UN DISORDINE DI ORIGINE MULTIFATTORIALE, PERTANTO:Necessita di un approccio terapeutico multifattorialeNon c’è una singola causa che ne spieghi l’origineNon è riconosciuta come patologia ma solo come alterazione psicologica catameniale

A)B)C)

308

LE CISTI OVARICHE:Costituiscono oltre il 90% di tutta la patologia ginecologicaCostituiscono il 40-50% di tutta la patologia ginecologicaCostituiscono il 10-20% di tutta la patologia ginecologica

A)B)C)

309

SONO TUTTI CRITERI ECOGRAFICI DI BENIGNITÁ DI UNA MASSA ANNESSIALE ECCETTO:UnilocularietàBilateralitàUnilateralità

A)B)C)

310

L’ECOGRAFIA TRANSVAGINALE GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA DIAGNOSI PREOPERATORIA DELLE MASSE ANNESSIALI. ALTRE METODICHE CON IMPORTANTE SIGNIFICATO NELLA FASE PREOPERATORIA SONO:

Il color DopplerLa sonoisterografiaIl dosaggio plasmatico del CEA

A)B)C)

311

L’ECOGRAFIA TRANSVAGINALE RAPPRESENTA LA PIÚ ACCURATA TECNICA PER LO STUDIO DELLE MASSE ANNESSIALI GRAZIE A QUALE TRA LE SEGUENTI CARATTERISTICHE?

Operatore-dipendenzaVicinanza del trasduttore all’organoBasso costo

A)B)C)

312

LA DIAGNOSI ISTOLOGICA PIÚ FREQUENTEMENTE RISCONTRATA NELLE PAZIENTI SOTTOPOSTE A LAPAROSCOPIA PER L’ASPORTAZIONE DI UNA MASSA OVARICA CON CARATTERISTICHE ECOGRAFICHE DI BENIGNITÁ È:

Cisti luteinicaEndometriomaCisti sierosa semplice

A)B)C)

313

QUALE TRA LE SEGUENTI RAPPRESENTA UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA CHIRURGIA LAPAROSCOPICA?La presenza di aderenzeL’obesitàLa grave insufficienza cardiaca

A)B)C)

314

PER L’ESECUZIONE DEL PNEUMOPERITONEO L’AGO DI VERRES VIENE INTRODOTTO NELLA CAVITÁ ADDOMINALE CON UN ANGOLO DI:

Meno di 45°46-60°Più di 60°

A)B)C)

315

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 25

CON L’UTILIZZO DI UN NORMALE APPARECCHIO DI INSUFFLAZIONE L’ESECUZIONE DI UN PNEUMOPERITONEO RICHIEDE UNA QUANTITÁ DI GAS PARI A CIRCA:

2 litri4-5 litriVaria dai 2 ai 10 litri a seconda della paziente

A)B)C)

316

NELL’ESECUZIONE DEL PNEUMOPERITONEO LA PRESSIONE ADDOMINALE E’ PIU’ IMPORTANTE DEL VOLUME DI GAS INSUFFLATO E NON DEVE SUPERARE I:

8-10 mmHg10-12 mmHg15-18 mmHg

A)B)C)

317

L’UTILIZZO DELL’ENDOBAG PER L’ASPORTAZIONE DEL PEZZO OPERATORIO IN CORSO DI INTERVENTI LAPAROSCOPICI:

E’ raccomandabile sempreHa un costo elevato e pertanto è da riservare a casi selezionatiE’ riservato solo a quando il volume della cisti eccede le dimensioni del trocar

A)B)C)

318

L’INCISIONE DI PFANNENSTIEL E’:Un’incisione addominale trasversa, lunga circa 12 centimetri, eseguita 2-3 cm sopra la sinfisiUn’incisione longitudinale addominale, lunga tra gli 8 e i 12 cmUna minilaparotomia

A)B)C)

319

I MATERIALI DI SUTURA RIASSORBIBILI NATURALI:Sono costituiti da fili di collagene derivati dagli intestini degli animaliNon vengono più utilizzati perché troppo costosiNon esistono, poiché esistono solo quelli sintetici

A)B)C)

320

I MATERIALI DI SUTURA NON RIASSORBIBILI NATURALI SONO:Inadatti per i tessuti contaminati ad alto rischio di infezioneLa seta e il nylonSuperiori rispetto a quelli sintetici per la tenuta della sutura

A)B)C)

321

QUALE TRA I SEGUENTI FILI DI SUTURA E’ IL PIU’ SOTTILE?Dexon 2Seta 2-0Vicryl 0

A)B)C)

322

LA DIGESTIONE DEI FILI DI SUTURA RIASSORBIBILI SINTETICI AVVIENE PER:IdrolisiProteolisiSia per idrolisi che per proteolisi

A)B)C)

323

L’INTERVENTO DI LAVH PREVEDE:Linfadenectomia vaginaleLinfadenectomia per via laparoscopicaIsterectomia radicale laparoscopica

A)B)C)

324

LA MARSUPIALIZZAZIONE DELLA CISTI DELLA GHIANDOLA DEL BARTOLINO:E’ gravata da un alto tasso di recidiveComporta l’asportazione della cisti e della ghiandolaE’ più complessa della semplice escissione

A)B)C)

325

LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASEMSSE:Sono facilmente curabili con le terapie antibiotiche e pertanto non rappresentano più un obiettivo primario di prevenzione

Se non adeguatamente trattate possono avere sequele e complicanze fino a sterilità e ipofertilità in entrambi i sessi e abortività

Non comprendono l’herpes genitale, classificato tra le malattie neurologiche

A)

B)

C)

326

IN CORSO DI INFEZIONE DA VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV):Sono sempre presenti lesioni condilomatose genitali, che rappresentano infatti segno patognomonico dell’infezioneSolo in una piccola percentuale delle persone affette si riscontrano le lesioni condilomatoseI condilomi (piani o acuminati) sono presenti nell’80% pei pazienti affetti

A)B)C)

327

LA TERAPIA CHIRURGICA DELLE LESIONI CONDILOMATOSE DA HPV:E’ sempre necessaria poiché le lesioni non vanno mai incontro a remissione spontaneaE’ necessaria nelle pazienti immunodepresseE’ sempre di seconda scelta in caso di fallimento della terapia medica

A)B)C)

328

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 26

L’INFEZIONE DA TRICHOMONAS VAGINALIS:Ha come modalità di trasmissione pressoché esclusiva quella sessualeIl trattamento del partner è necessario solo se sintomaticoE’ il più delle volte asintomatica e quindi il suo riscontro è solitamente occasionale, tipicamente in corso di Pap test

A)B)C)

329

L’INFEZIONE MICOTICA DA CANDIDA ALBICANS O DA ALTRE SPECIE NON-ALBICANS HA COME SINTOMO Il dolore ai rapporti sessualiLa disuriaIl prurito

A)B)C)

330

QUALE TRA LE SEGUENTI E’ LA PIU’ CORRETTA DEFINIZIONE DI VAGINOSI BATTERICA?Affezione vaginale caratterizzata da perdite vaginali maleodoranti in assenza di segni infiammatori a carico delle mucose vaginali causata da un eccesso di lattobacilli e crescita di microorganismi aerobi

Affezione vaginale causata da un eccesso di lattobacilli e crescita di microorganismi aerobiSindrome polimicrobica causata da una radicale alterazione dell’ecosistema vaginale in termini di un sovvertimento delle specie microbiche abitualmente presenti

A)

B)C)

331

UNA CORRETTA ANAMNESI GINECOLOGIA DEVE COMPRENDERE TUTTE LE SEGUENTI INFORMAZIONI ECCETTO:Età del menarcaEtà del partnerEtà del primo rapporto sessuale

A)B)C)

332

IL METODO THINPREP CONSENTE UNA MIGLIORE QUALITA’ DEL PREPERATO POICHE’:Il tipo di spatola utilizzata non crea modificazioni nella morfologia delle cellule prelevateSi evita l’inconveniente della rimanenza di elementi cellulari sul dispositivo dopo aver convenzionalmente strisciato il vetrino

La fase liquida è in grado di conservare in modo più adeguato l’integrità delle cellule

A)B)

C)

333

DURANTE L’ESECUZIONE DI UN ESAME COLPOSCOPICO L’APPLICAZIONE DI SOLUZIONE DI LUGOL SFRUTTA LA CAPACITA’ DELLE AREE ANORMALI DI:

Captare lo iodio e schiarirsiCaptare più iodio e colorarsiNon captare lo iodio e non colorarsi

A)B)C)

334

LA VALUTAZIONE MEDIANTE ECOGRAFIA TRANSVAGINALE DELLA MUCOSA ENDOMETRIALE:Deve tenere conto della fase del cicloSi deve sempre avvalere del power-DopplerNon si può eseguire con la vescica piena

A)B)C)

335

QUALE LIVELLO DI SPESSORE ENDOMETRIALE E’ CONSIDERATO SOSPETTO IN UNA DONNA IN POSTMENOPAUSA SOTTOPOSTA A TERAPIA ORMONLAE SOSTITUTIVA E CHE IMPONE PERTANTO ULTERIORI ACCERTAMENTI?

> 6 mm> 4 mm> 10mm

A)B)C)

336

UNO SPESSORE ENDOMETRIALE > 6 MM IN UNA DONNA IN POSTMENOPAUSA NON SOTTOPOSTA A TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA IMPONE ULTERIORI ACCERTAMENTI:

SempreSolo in presenza di sanguinamenti anomaliIn nessun caso

A)B)C)

337

LA DIAGNOSI ECOGRAFICA DI POLIPO ENDOMETRIALE E’:Facilmente eseguibile e presenta un’accuratezza >80%Eseguibile solo in fase follicolare precoce poiché la fase proliferativa non consente una corretta valutazione dell’endometrio

Non può essere certa, necessita comunque di conferma istologica dopo polipectomia

A)B)

C)

338

IL CARCINOMA ENDOMETRIALE:Spesso decorre in modo asintomatico e la diagnosi viene posta in modo accidentaleRaramente decorre in modo asintomaticoEsordisce sempre con un sanguinamento vaginale anomalo

A)B)C)

339

IL RISCONTRO ECOGRAFICO DI UN ENDOMETRIO ‘BEANTE’:E’ fisiologico in tarda etàIn età fertile è diagnostico di un’ematometraE’ fisiologico in età adolescenziale

A)B)C)

340

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 27

QUALI DELLE SEGUENTI SONO ANNOVERATE TRA LE COSIDDETTE ‘CISTI FUNZIONALI‘ DELL’OVAIO?Le cisti luteiniche e le cisti follicolariLe cisti sierose semplici e le cisti emorragicheLe cisti endometriosiche e le cisti dermoidi

A)B)C)

341

QUAL E’ IL CORRETTO APPROCCIO TERAPEUTICO ALLE CISTI FUNZIONALI?Chirurgico mediante laparoscopiaMedico con somministrazione di estro/progestiniciAttesa, poiché oltre l’80% dei casi va incontro a regressione spontanea

A)B)C)

342

L’UTERO RETROVERSO:E’ spesso causa di ipofertilitàE’ spesso causa di dismenorrea e dispareuniaE’ spesso associato alla presenza di setti uterini

A)B)C)

343

QUALE TRA LE SEGUENTI CONDIZIONI CLINICHE E’ DIAGNOSTICABILE CON L’ESAME SPECULARE DELLA PORTIO?Polipo del canale cervicale con impianto istmicoPolipo del canale cervicale che protrude dall’OUEEndometriosi del setto retto-vaginale

A)B)C)

344

LA SPECIE UMANA PUO’ ESSERE CONSIDERATA TRA LE MENO FERTILI DEL PIANETA, DAL MOMENTO CHE LA POSSIBILITA’ DI CONCEPIRE E’ DI APPENA IL 25% IN PERIODO FECONDO. TALE AFFERMAZIONE E’:

FalsaVeraSolo in parte vera

A)B)C)

345

IL PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO DELLA INFERTILITA’ DI COPPIA NON PUO’ PRESCINDERE DA TRE PARAMETRI DI FONDO, CHE SONO:

Durata della sterilità, età della donna, spermiogrammaSpermiogramma, isterosalpingografia, età della donnaDurata della sterilità, età della donna, isterosalpingografia

A)B)C)

346

DI FRONTE AD UNO SPERMIOGRAMMA NORMALE, DOPO QUANTI MESI DI RAPPORTI MIRATI NON PROTETTI E ASSENZA DI GRAVIDANZA E’ CONSIGLIATO INIZIARE AD ESEGUIRE INDAGINI DIAGNOSTICHE?

Dopo 2 anni se la donna ha meno di 30 anniSubito se la donna ha meno di 30 anniDopo 1 anno a prescindere dall’età della donna

A)B)C)

347

IN PRESENZA DI UN’INFERTILITA’ DI COPPIA:E’ sempre necessario sottoporre la donna ad un isteroscopia per escludere malformazioni uterineE’ consigliato eseguire un’isteroscopia diagnostica alla donna prima di sottoporla ad un trattamento di fecondazione assisitita

Non c’è alcuna indicazione all’esecuzione di un’isteroscopia

A)B)

C)

348

L’INSEMINAZIONE ETEROLOGA:Non è eseguibile in ItaliaRappresenta l’unico sistema per ottenere la gravidanza in una donna in postmenopausaNon necessita di stimolazione ormonale sulla donna

A)B)C)

349

A QUALE DI QUESTE METODICHE DOVRA’ RICORRERE UNA DONNA IN POSTMENOPAUSA CON PARTNER CON LIQUIDO SEMINALE NORMALE AL FINE DI OTTENERE UNA GRAVIDANZA?

L’embriodonazioneLa stimolazione ormonale con follicolotropineL’ovodonazione

A)B)C)

350

QUALE TRA LE SEGUENTI RAPPRESENTA UN’INDICAZIONE ALLA FIVET?Presenza di tube gravemente occluse e non operabili e liquido seminale normalePresenza di tube gravemente occluse e non operabili e liquido seminale patologicoTube pervie e liquido seminale patologico

A)B)C)

351

LA FIVET PREVEDE:Fecondazione e iniziale crescita dell’embrione in provettaPenetrazione micro manipolata di un solo spermatozoo nell’ovocitaTrasporto intratubarico di gameti

A)B)C)

352

LA SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO (PCOS) RAPPRESENTA IL DISORDINE ENDOCRINO PIU’ FREQUENTE NELLA POPOLAZIONE FEMMINILE. I CRITERI DIAGNOSTICI DI TALE SINDROME INCLUDONO TUTTI I SEGUENTI ECCETTO:

Alterazioni mestruali (oligo-amenorrea, anovularietà)Iperplasia surrenalicaIperandrogenismo clinico (irsutismo, acne, alopecia androginica)

A)B)C)

353

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 28

L’ASPETTO ECOGRAFICO TIPICO DELL’OVAIO POLICISTICO INCLUDE:Ovaie aumentate di volume con un elevato numero di piccoli follicoli (>10) con disposizione sottocorticale e aumento della componente stromale

Ovaie di volume normale con un elevato numero di piccoli follicoli (>10) con disposizione sottocorticale e aumento della componente stromale

Ovaie aumentate di volume con un discreto numero di piccoli follicoli (5-8) sparsi nel contesto del parenchima ovarico e diminuzione della componente stromale

A)

B)

C)

354

NEGLI ULTIMI ANNI SONO EMERSE NUOVE STRATEGIE TERAPEUTICHE NELLA CURA DELLA PCOS CHE SI BASANO SULL’UTILIZZO DI QUALE TRA LE SEGUENTI MOLECOLE?

InositoloLattoferrinaAcido folico

A)B)C)

355

QUALE TIPO DI DETERGENTE INTIMO E’ DA CONSIGLIARE AD UNA PAZIENTE SOTTOPOSTA AD INTERVENTO CHIRURGICO ADDOMINALE?

E’ consigliata la detersione con sola acqua ossigenataDetergente idratante con pH intorno a 4Detergente a base di clorexidina

A)B)C)

356

QUALE TRA LE SEGUENTI RAPPRESENTA LA TERAPIA DI PRIMA SCELTA NEL TRATTAMENTO ACUTO DI UNA METRORRAGIA?

Ossitocina per via endovenosaMetilergometrina per via intramuscolareAcido tranexamico per via endovenosa

A)B)C)

357

IL RASCHIAMENTO DIAGNOSTICO-FRAZIONATO (RDF) DELLA CAVITA’ UTERINA:La sua complicanza principale, la perforazione uterina, può verificarsi nel 5% dei casiE’ contemporaneamente diagnostico e terapeuticoIl materiale del canale cervicale e quello endometriale vengono ottenuti nello stesso tempo operatorio e inviati nello stesso contenitore per l’esame istologico

A)B)C)

358

I DILATATORI DI HEGAR:Devono essere utilizzati con cautela poiche’ possono provocare la creazione di una falsa strada e/o la perforazione uterina

Sono strumenti del tutto atraumatici, dotati di punta smussa, utilizzati con lo scopo di dilatare il canale cervicaleHanno lo scopo di dilatare il canale cervicale prima della disinfezione

A)

B)C)

359

LA CHIUSURA DEL PERITONEO NELLA COLPOISTERECTOMIA:Non è raccomandata in quanto allunga i tempi chirurgici e la durata dell’anestesia senza fornire alcun vantaggio nell’immediato periodo postoperatorio

E’ raccomandata perché riduce l’incidenza di formazione di aderenze e di febbre nel postoperatorioNon vi sono al riguardo specifiche direttive o linee guida ed è pertanto a discrezione del primo operatore

A)

B)C)

360

LA CHIUSURA DEL PERITONEO NELL’ISTERECTOMIA RADICALE ADDOMINALE PER NEOPLASIE GINECOLOGICHE MALIGNE:

Non è raccomandata in quanto allunga i tempi chirurgici e la durata dell’anestesia senza fornire alcun vantaggio nell’immediato periodo postoperatorio

E’ raccomandata perché riduce l’incidenza di formazione di aderenze e di febbre nel postoperatorioE’ raccomandata perché riduce il rischio di recidiva

A)

B)C)

361

LA CONIZZAZIONE DELLA CERVICE UTERINA:Ha come conseguenza l’incontinenza cervico-istmica nelle future gravidanzeE’ importante che il cono asportato abbia un margine pulito cioè esente da neoplasiaE’ il trattamento d’elezione delle lesioni precancerose

A)B)C)

362

QUALI TRA LE SEGUENTI PATOLOGIE RAPPRESENTANO UN’INDICAZIONE ALLA MINILAPAROTOMIA?PIDEndometriosiPiccoli miomi

A)B)C)

363

QUANTO DEVE ESSERE PICCOLA UN’INCISIONE PER POTERLA DEFINIRE “MINILAPAROTOMIA”?Non più di 5 cmNon più di 4 cmNon più di 6 cm

A)B)C)

364

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 29

QUALE DELLE SEGUENTI DEFINIZIONI E’ VERA?La salpingotomia è l’asportazione della tubaLa salpingectomia è l’apertura della tuba con asportazione del suo contenuto (cisti, gravidanza extrauterina) e richiusura

La salpingotomia è la ricanalizzazione della tuba mediante incisione a croce su un ostio tubarico chiuso

A)B)

C)

365

IL TERATOMA CISTICO O CISTI DERMOIDE E’:Un tumore maligno di origine ectodermicaUn tumore benigno di origine ectodermica, mesodermica ed endodermicaUn tumore benigno di natura sierosa

A)B)C)

366

IL TRATTAMENTO ELETTIVO DELLE CISTI DERMOIDI E’:Medico, con terapia estro progestinica che favorisce il riassorbimento della cistiAttesa, poiché nel 60% dei casi vanno incontro a regressione spontaneaChirurgico, poichè le cisti dermoidi non vanno mai incontro a regressione spontanea

A)B)C)

367

L’ESAME ECOGRAFICO TRANSRETTALE:Rappresenta una valida alternativa all’esame transvaginale ma solo in casi selezionati (necessità ma impossibilità ad eseguire un esame transvaginale)

Necessita di un consenso scritto da parte della pazienteNon può essere eseguito nelle pazienti virgo

A)

B)C)

368

PER PROLASSO URO-GENITALE SI INTENDE:Un decremento fisiologico nella densità delle fibre muscolari con progressiva denervazione delle stesse a livello del diaframma uro-genitale

Un completo sovvertimento dell’anatomia pelvica con perdita della funzionalità dei legamenti uterini e conseguente discesa dell’utero oltre la rima vulvare

La discesa verso il basso attraverso lo jatus uro-genitale del pavimento pelvico con interessamento di vagina, utero, vescica, retto o anse intestinali in grado variabile

A)

B)

C)

369

IL MUSCOLO ELEVATORE DELL’ANO, CHE FORMA IL DIAFRAMMA PELVICO, E’ A SUA VOLTA COSTITUITO DA:Il muscolo ileo-coccigeo e il muscolo pubo-coccigeo o pubo-rettaleIl muscolo ileo-psoas e il muscolo pubo-coccigeoIl muscolo ileo-coccigeo e il muscolo ileo-psoas

A)B)C)

370

CON IL TERMINE “CISTOCELE” SI INTENDE:Il descensus della parete vaginale posteriore e del rettoIl descensus della parete vaginale anteriore e della vescicaIl descensus del corpo uterino

A)B)C)

371

IL PROLASSO GENITALE E L’INCONTINENZA DA SFORZO RICONOSCONO UN’EZIOPATOGENESI MULTIFATTORIALE, TUTTAVIA LA CAUSA PRINCIPALE E’ SICURAMENTE RAPPRESENTATA DA:

La menopausaLa multiparitàL’obesità

A)B)C)

372

LA SINTOMATOLOGIA DEL PROLASSO GENITALE E’ MOLTO VARIABILE IN CONSIDERAZIONE DEI DIVERSI LIVELLI DI COMPROMISSIONE DELL’INTEGRITA’ FUNZIONALE DELL’APPARATO. QUALE TRA LE SEGUENTI AFFERMAZIONI E’

Nelle fasi iniziali (cistocele di I grado) il prolasso genitale non presenta alcun sintomo e il riscontro è per lo più casuale in occasione della visita ginecologica

La sintomatologia urinaria è quasi sempre molto sfumata e non rappresenta motivo di richiesta di intervento del medico da parte della paziente

Il disturbo “da corpo estraneo” è meno fastidioso dei sintomi urinari e non rappresenta motivo di richiesta di intervento del medico da parte della paziente

A)

B)

C)

373

IL TRATTAMENTO RIABILITATIVO DEL PAVIMENTO PELVICO:Consiste in un insieme di tecniche, chirurgiche e farmacologiche, utili nella prevenzione ma non nella terapia dell’incontinenza urinaria

Consiste in un insieme di tecniche, non chirurgiche e non farmacologiche, utili nella terapia, ma non nella prevenzione dell’incontinenza urinaria

Consiste in un insieme di tecniche, non chirurgiche e non farmacologiche, utili nella prevenzione e nella terapia dell’incontinenza urinaria

A)

B)

C)

374

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 30

L’INCONTINENZA URINARIA COLPISCE UN’ALTA PERCENTUALE DI PUERPERE CHE ABBIANO PARTORITO PER VIA VAGINALE, PER TALE MOTIVO:

E’ importante compito dell’ostetrica (e del ginecologo) consigliare e insegnare a tutte le puerpere il trattamento riabilitativo come prevenzione

E’ consigliato iniziare il trattamento riabilitativo a tutte le pluripare in postmenopausa a prescindere dalla presenza o meno di incontinenza

E’ consigliato evitare il parto vaginale

A)

B)

C)

375

UN SISTEMA UTILE PER VALUTARE IL TONO E L’ATTIVITA’ CONTRATTILE DEI MUSCOLI DEL PAVIMENTO PELVICO E’:Il testing perineale, eseguito in occasione della visita ginecologicaL’elettromiografia del nervo pudendoI potenziali evocati del muscolo bulbo-cavernoso

A)B)C)

376

LA GINNASTICA ISOMETRICA DI KEGEL CONSISTE NEL:Impiego di pesi o coni vaginali introdotti in vaginaUtilizzo di sonde vaginali gonfiabili connesse ad elettromiografiInterruzione del getto minzionale attraverso la contrazione dei muscoli

A)B)C)

377

LE LINEE GUIDA:Sono raccomandazioni di comportamento clinico prodotte attraverso un processo sistematico che rappresentano un ausilio nel decidere quali siano le modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche

Sono riservate ad aree in cui vi sia incertezza clinica con lo scopo di migliorare l’efficacia delle cure attraverso l’identificazione dei parametri di “buona pratica clinica”

Si basano esclusivamente su opinioni di comitati di esperti sull’argomento e su evidenze cliniche, ma non su studi randomizzati o meta-analisi o studi caso-controllo

A)

B)

C)

378

IN FORZA DEL RICONOSCIMENTO DELL’AUTONOMIA DELLA SUA PROFESSIONE, ALL’OSTETRICA SPETTA IL COMPITO DI:

Individuare le situazioni a rischio e praticare ove occorre relative misure di particolare emergenza Individuare le situazioni a rischio e sollecitare l’intervento medicosenza praticare misure anche se in situazioni di

emergenza

Eseguire quello che il medico prescrive

A)B)

C)

379

QUALE TRA LE SEGUENTI E’ LA CORRETTA DEFINIZIONE DI DISURIA?La quantità di urine prodotta nelle 24 oreDifficoltà di svuotamento della vescicaLa perdita involontaria dell’urina

A)B)C)

380

LA FREQUENZA MINZIONALE INDICA:Il numero degli atti minzionali giornalieriL’intervallo tra un atto minzionale e l’altro durante il giornoUn numero di minzioni superiore al normale

A)B)C)

381

L’ENURESI E’:La quantità di urine prodotta nelle 24 oreLa presenza di sangue nelle urineLa perdita involontaria dell’urina impossibile da interrompere e con completo svuotamento della vescica

A)B)C)

382

LA POLIURIA E’:Il bisogno di mingere spesso con intervalli inferiori alle 2 oreUna produzione di urina superiore al normaleLa riduzione della produzione di urina nelle 24 ore

A)B)C)

383

IL RESIDUO POSTMINZIONALE O RISTAGNO:E’ fisiologico nella misura di qualche ccE’ valutabile soggettivamente dalla pazienteE’ la quantità di urina che permane in vescica dopo cateterismo estemporaneo

A)B)C)

384

L’IMENE STRUTTURALEMNTE E’:Una membrana di tessuto connettivoUna piega cutaneo-mucosa incompletaUna membrana di tessuto muscolo-membranoso

A)B)C)

385

SI CONSIDERA MALFORMATO UN IMENE CHE:Non presenta fori (imene imperforato)Presenta 2 fori (imene biperforato)Si dilata senza lacerarsi (imene compiacente)

A)B)C)

386

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 31

IL LEGAMENTO LARGO DELL’UTERO:Collega i margini laterali uterini alla pelviCollega il margine laterale dell’utero all’ovaio omolateraleCollega la parete anteriore dell’utero alla plica vescico-uterina

A)B)C)

387

LE TUBE DI FALLOPPIO (O SALPINGI O OVIDOTTI):Sono condotti muscolo-membranosi lunghi mediamente 4-5 cmCostituiscono, con le ovaie, gli annessiLa loro funzione è quella di accogliere l’ovocita e condurlo all’interno della cavità uterina

A)B)C)

388

L’APERTURA CHE METTE IN COMUNICAZIONE LA TUBA CON LA CAVITA’ PERITONEALE DA ORIGINE A QUALE STRUTTURA:

AmpollaIdatide di MorgagniFimbria

A)B)C)

389

LA PROFILASSI ANTIBIOTICA PER GLI INTERVENTI CHIRURGICI DEVE ESSERE ESEGUITA:Circa due ore prima dell’interventoDurante l’interventoEntro un’ora dalla fine dell’intervento

A)B)C)

390

L’ETA’ MEDIA DELLA MENOPAUSA IN ITALIA E’ PARI A CIRCA:48 anni51 anni53 anni

A)B)C)

391

LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TAC) TROVA INDICAZIONE IN GINECOLOGIA NELLO STUDIO:Delle masse annessialiDell’endometriosiDell’incontinenza urinaria

A)B)C)

392

RAPPRESENTA UN’INDICAZIONE ALL’ESECUZIONE DI UNA RISONANZA MAGNETICA DELLA PELVI L’INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO DI QUALE DELLE SEGUENTI PATOLOGIE?

Le masse annessi aliL’endometriteLa PID

A)B)C)

393

L’ESAME GOLD STANDARD PER LA DIAGNOSI DELL’ADENOMIOSI E’:La risonanza magneticaLa TACL’isteroscopia

A)B)C)

394

LA VULVODINIA E’ DEFINITA COME:Un discomfort cronico a livello vulvare caratterizzato da doloreDolore avvertito durante i rapporti sessualiDolore avvertito durante le visite ginecologiche

A)B)C)

395

IL DOLORE PELVICO CRONICO:E’ uno dei sintomi della presenza di endometriosi severaRappresenta un disturbo ginecologico comune, ma spesso non è possibile identificarne una causa responsabileE’ definito dalla presenza di dolore in sede pelvica per più di un mese

A)B)C)

396

L’INFIBULAZIONE PREVEDE:Rimozione del clitorideRimozione del clitoride, delle piccole e grandi labbra e chiusura della vulva con sutura con minima apertura per il deflusso mestruale e dell’urina

La circoncisione del prepuzio clitorideo

A)B)

C)

397

LA COMPLICANZA PIU’ GRAVE DELLE MUTILAZIONI DEI GENITALI ESTERNI FEMMINILI E’:La comparsa di infezioniLa ritenzione urinariaL’emorragia, anche profusa, che può anche risultare mortale

A)B)C)

398

IN TEMA DI TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI, VI E’ IL DIVIETO DI COMUNICARE I DATI SENSIBILI RELATIVI A:Paziente che ha subito un intervento per endometriosiPaziente che ha subito intervento per tumore dell’ovaioUna persona vittima di violenza sessuale

A)B)C)

399

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 32

IN TEMA DI TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI, NON VI E’ IL DIVIETO DI COMUNICARE I DATI SENSIBILI RELATIVI A:Donna che non riconosce il proprio figlioPresenza/assenza dell’interessato in ospedaleDonna che si è sottoposta a interruzione di gravidanza

A)B)C)

400

L’INTERAZIONE TRA CONTRACCETTIVI ORALI ED ALTRI FARMACI ASSUNTI IN CONTEMPORANE PUO’ RIDURRE L’EFFICACIA DEL CONTRACCETTIVO STESSO IN PARTICOLARE OCCORRE VALUTARE L’INTERAZIONE CON:

Tutti gli antibioticiAlcuni antibiotici (ampicillina e tetraciclina)I FANS

A)B)C)

401

QUALE PRINCIPIO ATTIVO E’ CONTENUTO NELLA “PILLOLA DEL GIORNO DOPO”?EnantoneDanazoloLevonorgestrel

A)B)C)

402

IN POSTMENOPAUSA LO SCREENING PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL CARCINOMA DEL COLLO UTERINO MEDIANTE PAP TEST:

Non è più eseguibile a causa della secchezza vaginaleNon è necessario a causa della ridotta incidenza della patologia in postmenopausaRientrano nello screening gratuito le pazienti fino ai 65 anni

A)B)C)

403

LA CISTI ENDOMETRIOSICA È DEFINITA ANCHE:Cisti “cioccolato”Cisti “a vetro smerigliato”Cisti “jelly-like”

A)B)C)

404

L’INTERVENTO DI ISTERECTOMIA RADICALE PER VIA ADDOMINALE PRENDE IL NOME DI:StoeckelPfannestielWertheim

A)B)C)

405

UN CORRETTO REFERTO COLPOSCOPICO DEVE COMPRENDERE LE SEGUENTI INFORMAZIONI ECCETTO:Visibilità, posizione e aspetto della giunzione squamo-colonnareAspetto dei genitali esterniDescrizione di eventuali polipi del canale cervicale.

A)B)C)

406

MOLTO UTILE NELLA DIAGNOSI DI PCOS E’ L’ASPETTO ANTROPOMETRICO DELLA PAZIENTE: IL 50-60 % DELLE PAZIENTI AFFETTE HA UN’OBESITA’ DI TIPO:

Ginoide, detta “a pera” con distribuzione delle masse adipose nella metà inferiore dell’addome, nelle regioni gluteeAndroide, detta “a mela”, con maggiore distribuzione del tessuto adiposo nella regione addominale, toracica, dorsale e cervico-nucale

Androide e ginoide contemporaneamente

A)B)

C)

407

L’ISTMO UTERINO E’:Una zona di transizione tra collo e corpo uterino caratterizzata da un restringimento dell’utero stessoUna zona di separazione, ben distinta sia dal corpo uterino che dal collo, sede della giunzione squamo-colonnareLa porzione intrauterina delle tube

A)B)C)

408

STUDI IN VITRO HANNO DIMOSTRATO LA CAPACITA’ DI LACTOBACILLUS SPP DI INIBIRE LA CRESCITA DI DIVERSE SPECIE BATTERICHE. TRAMITE QUALE MECCANISMO SI ESPLICA QUESTO RUOLO?

Produzione di glicogeno con alti valori di pHProduzione di perossido di idrogeno con bassi valori di pHProduzione di perossido di idrogeno con alti valori di pH

A)B)C)

409

LA CANDIDA ALBICANS:Quando presente da sempre manifestazioni cliniche anche nel partner maschileE’ sempre responsabile di vaginiti con sintomatologia tipica (prurito e secrezioni)Può fare parte della popolazione microbica vaginale e non dare sintomi di vaginite

A)B)C)

410

L’IPEREMESI COMPARE:Nel 3° trimestre di gravidanzaNel 2° trimestre di gravidanzaNel 1° trimestre di gravidanza

A)B)C)

411

SI E’ SOLITI RICONOSCERE LA “CONDIZIONE DI IPEREMESI”NEI CASI IN CUI:Al vomito si associa una compromissione dell’alimentazione ed una diminuzione del peso corporeoAl vomito si associa la comparsa di ipertensioneAl vomito si associa la presenza di edemi agli arti inferiori

A)B)C)

412

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 33

SECONDO LA LEGGE ITALIANA, SI DEFINISCE ABORTO L’INTERRUZIONE DELLA GRAVIDANZA ENTRO:Il 220° giorno completo di amenorreaIl 180° giorno completo di amenorreaIl 140° giorno completo di amenorrea

A)B)C)

413

PER ABORTO SI INTENDE:La cessazione della gravidanza entro il 2° trimestre di gravidanzaL’ interruzione volontaria della gravidanzaLa cessazione della gravidanza prima che il feto acquisisca la possibilità di vita autonoma al di fuori dell’utero

A)B)C)

414

PER ABORTO PROVOCATO SI INTENDE:La cessazione della gravidanza entro il 2° trimestre di gravidanzaL’ interruzione volontaria della gravidanzaLa cessazione della gravidanza prima che il feto acquisisca la possibilità di vita autonoma al di fuori dell’utero

A)B)C)

415

PER ABORTO COMPLETO SI INTENDE:La morte del prodotto del concepimento senza che vi sia la sua espulsione all’esternoL’espulsione parziale del prodotto del concepimento e dei suoi annessiL’espulsione completa e totale del prodotto del concepimento e dei suoi annessi

A)B)C)

416

PER ABORTO INCOMPLETO SI INTENDE:La morte del prodotto del concepimento senza che vi sia la sua espulsione all’esternoL’espulsione parziale del prodotto del concepimento e dei suoi annessiL’espulsione completa e totale del prodotto del concepimento e dei suoi annessi

A)B)C)

417

PER ABORTO INTERNO SI INTENDE:La morte del prodotto del concepimento senza che vi sia la sua espulsione all’esternoL’espulsione parziale del prodotto del concepimento e dei suoi annessiL’espulsione completa e totale del prodotto del concepimento e dei suoi annessi

A)B)C)

418

L’ABORTO VIENE DEFINITO “IN ATTO” QUANDO:Si hanno perdite ematiche dai genitali, dolori addominali crampiformi, cervice parzialmente dilatata, orifizio uterino pervio, ma non vi è stata espulsione di materiale ovulare

Si osserva l’effettiva espulsione di materiale ovulareSi è in presenza di un infezione dei residui ovulari da parte di germi che possono dare origine ad una forma infettiva generalizzata

A)

B)C)

419

L’ABORTO VIENE DEFINITO “INEVITABILE” QUANDO:Si hanno perdite ematiche dai genitali, dolori addominali crampiformi, cervice parzialmente dilatata, ma non vi è stata espulsione di materiale ovulare

Si osserva l’effettiva espulsione di materiale ovulareSi è in presenza di un infezione dei residui ovulari da parte di germi che possono dare origine ad una forma infettiva generalizzata

A)

B)C)

420

L’ABORTO VIENE DEFINITO “SETTICO” QUANDO:Si hanno perdite ematiche genitali, dolori addominali crampiformi, cervice parzialmente dilatata, orifizio uterino pervio, ma non vi è stata espulsione materiale ovulare

Si osserva l’effettiva espulsione di materiale ovulareSi è in presenza di un’ infezione dei residui ovulari da parte di germi che possono dare origine ad una forma infettiva generalizzata

A)

B)C)

421

L’ABORTO VIENE DEFINITO “RIPETUTO” QUANDO:La donna ha avuto, prima della attuale gravidanza, due aborti consecutiviLa donna ha avuto, prima della attuale gravidanza, tre o più aborti consecutiviLa donna, non ha mai avuto aborti prima della attuale gravidanza

A)B)C)

422

L’ABORTO VIENE DEFINITO “ABITUALE” QUANDO:La donna ha avuto, prima della attuale gravidanza, due aborti consecutiviLa donna ha avuto, prima della attuale gravidanza, tre o più aborti consecutiviLa donna, non ha mai avuto aborti prima della attuale gravidanza

A)B)C)

423

L’ABORTO VIENE DEFINITO “OVULARE” SE SI VERIFICA:A partire dalla tredicesima settimana di età gestazionaleTra l’inizio della nona e la fine della dodicesima settimana di età gestazionaleDall’inizio della gravidanza fino all’ottava settimana di età gestazionale

A)B)C)

424

L’ABORTO VIENE DEFINITO “EMBRIONALE” SE SI VERIFICA:A partire dalla tredicesima settimana di età gestazionaleTra l’inizio della nona e la fine della dodicesima settimana di età gestazionaleDall’inizio della gravidanza fino all’ottava settimana di età gestazionale

A)B)C)

425

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 34

L’ABORTO VIENE DEFINITO “FETALE” SE SI VERIFICA:Dall’inizio della gravidanza fino all’ottava settimana di età gestazionaleTra l’inizio della nona e la fine della dodicesima settimana di età gestazionaleA partire dalla tredicesima settimana di età gestazionale

A)B)C)

426

LA PRESENZA DI PERDITE EMATICHE DAI GENITALI ESTERNI E DI DOLORI SOVRAPUBICI CRAMPIFORMI E LOMBOSACRALI SONO SEGNO DI:

Iperemesi gravidicaMinaccia d’abortoGestosi E.P.H.

A)B)C)

427

LE CAUSE PU’ COMUNI DI ABORTO SPONTANEO SONO:Di origine maternaDi origina paternaDi origine fetale

A)B)C)

428

LE ANOMALIE DELLA MORFOLOGIA DELL’UTERO (MALFORMAZIONI CONGENITE ED ACQUISITE), SONO CONSIDERATE CAUSA DI ABORTO SPONTANEO DI ORIGINE:

FetaleMaternaPaterna

A)B)C)

429

LA BEANZA DEL CANALE CERVICALE, E’ CONSIDERATA CAUSA DI ABORTO SPONTANEO DI ORIGINE:MaternaFetalePaterna

A)B)C)

430

LE ANOMALIE GENETICHE E MORFOLOGICHE RISCONTRATE NEL MATERIALE ABORTIVO SONO CONSIDERATE CAUSA DI ABORTO SPONTANEO DI ORIGINE:

MaternaFetalePaterna

A)B)C)

431

L’ISOIMMUNIZZAZIONE RH, E’ UNA MALATTIA IMMUNITARIA CHE SI MANIFESTA:Nelle gravide Rh negative portatrici di un feto Rh positivoNelle gravide Rh negative portatrici di un feto Rh negativoNelle gravide Rh positivo portatrici di un feto Rh negativo

A)B)C)

432

SI PARLA DI MORTE ENDOUTERINA DEL FETO (MEF) QUANDO SI VERIFICA:L a morte del feto durante il travaglio di partoLa morte del feto durante la terza settimana di gravidanzaLa morte del feto dopo la 20esima settimana di gravidanza e prima della completa espulsione del prodotto del concepimento

A)B)C)

433

LA COMPLICAZIONE PIU’ TEMIBILE DELLA MORTE ENDOUTERINA DEL FETO (MEF) E’:La coagulazione intravasale disseminata (CID)Il Diabete gestazionaleLa gestosi EPH

A)B)C)

434

LA “MALATTIA TROFOBLASTICA GESTAZIONALE” INCLUDE LE SEGUENTI PATOLOGIE:Mola vescicolare, mola invasiva, corioncarcinomaAnomalie della placenta, del cordone ombelicale, del volume del liquido amnioticoPlacenta previa, placenta accreta, distacco intempestivo di placenta

A)B)C)

435

PER GRAVIDANZA “ECTOPICA” EXTRAUTERINA SI INTENDE:Quella condizione patologica in cui l’impianto dell’embrione avviene al di fuori della cavità uterinaQuella condizione patologica in cui coesistono una gravidanza intrauterina ed una ectopicaQuella condizione patologica in cui l’impianto dell’embrione avviene all’interno della cavità uterina, ma in sede impropria

A)B)C)

436

PER GRAVIDANZA “ETEROTOPICA” SI INTENDE:Quella condizione patologica in cui l’impianto dell’embrione avviene al di fuori della cavità uterinaQuella condizione patologica in cui coesistono una gravidanza intrauterina ed una ectopicaQuella condizione patologica in cui l’impianto dell’embrione avviene all’interno della cavità uterina, ma in sede impropria

A)B)C)

437

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 35

PER GRAVIDANZA “ECTOPICA” INTRAUTERINA SI INTENDE:Quella condizione patologica in cui l’impianto dell’embrione avviene al di fuori della cavità uterinaQuella condizione patologica in cui coesistono una gravidanza intrauterina ed una ectopicaQuella condizione patologica in cui l’impianto dell’embrione avviene all’interno della cavità uterina, ma in sede impropria

A)B)C)

438

LA GRAVIDANZA TUBARICA E’:Una gravidanza ectopica extrauterinaUna gravidanza eterotopicaUna gravidanza ectopica intrauterina

A)B)C)

439

LA GRAVIDANZA OVARICA E’:Una gravidanza eterotopicaUna gravidanza ectopica intrauterinaUna gravidanza ectopica extrauterina

A)B)C)

440

LA GRAVIDANZA ADDOMINALE E’:Una gravidanza eterotopicaUna gravidanza ectopica intrauterinaUna gravidanza ectopica extrauterina

A)B)C)

441

LA GRAVIDANZA ANGOLARE E’:Una gravidanza ectopica intrauterinaUna gravidanza eterotopicaUna gravidanza ectopica extrauterina

A)B)C)

442

LA GRAVIDANZA CERVICALE E’:Una gravidanza ectopica intrauterinaUna gravidanza eterotopicaUna gravidanza ectopica extrauterina

A)B)C)

443

LA GRAVIDANZA EXTRAUTERINA CHE SI PRESENTA CON MAGGIORE FREQUENZA E’:La gravidanza addominaleLa gravidanza tubaricaLa gravidanza ovarica

A)B)C)

444

L’ABORTO TUBARICO, LA ROTTURA DELLA TUBA GRAVIDA, LA GRAVIDANZA ADDOMINALE SECONDARIA, POSSONO VERIFICARSI A SEGUITO DI:

Una gravidanza ovaricaUna gravidanza addominaleUna gravidanza tubarica

A)B)C)

445

L’EZIOLOGIA DELLA GRAVIDANZA EXTRAUTERINA TUBARICA COMPRENDE:Cause che ritardano o deviano la discesa verso l’utero dell’uovo fecondato e cause che accelerano lo sviluppo dell’uovo fecondato

Cause che deviano l’uovo fecondato verso l’ovaio e cause che rallentano lo sviluppo dell’uovo fecondatoCause che favoriscono la discesa verso l’utero dell’uovo fecondato e cause che rallentano lo sviluppo dell’uovo fecondato

A)

B)C)

446

QUANDO NELLA PLACENTA SI RILEVA LA PRESENZA DI DUE DIFFERENTI LOBI PLACENTARI, DI VOLUME CIRCA UGUALE, SEPARATI DA UN TRATTO DI MEMBRANE, ESSA VIENE DENOMINATA:

Placenta succenturiata od aberrantePlacenta diffusa o membranaceaPlacenta bilobata

A)B)C)

447

QUANDO NELLA PLACENTA SI RILEVA LA PRESENZA DI DUE DIFFERENTI LOBI PLACENTARI DISUGUALI CON NOTEVOLE PREVALENZA DI UNA DI SULL’ALTRA, QUEST’ULTIMA CHE COSTITUISCE UNA PLACENTA ACCESSORIA, VIENE DENOMINATA:

Placenta diffusa o membranaceaPlacenta bilobataPlacenta succenturiata od aberrante

A)B)C)

448

QUANDO LA PLACENTA ASSUME UNA NOTEVOLE ESTENSIONE IN SUPERFICE CON DIMINUZIONE DELLO SPESSORE, ESSA VIENE DENOMINATA:

Placenta diffusa o membranaceaPlacenta bilobataPlacenta succenturiata od aberrante

A)B)C)

449

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 36

QUANDO NELLA PLACENTA SI RILEVA UNA SPROPORZIONE TRA SUPERFICE MATERNA E SUPERFICE FETALE, ESSA VIENE DENOMINATA:

Placenta bilobataPlacenta marginataPlacenta circumvallata

A)B)C)

450

QUANDO NELLA PLACENTA SI RILEVA UN ANELLO DI FIBRINA CHE SI SOLLEVA A FORMARE UNA SPECIE DI CERCINE, ESSA VIENE DENOMINATA:

Placenta bilobataPlacenta marginataPlacenta circumvallata

A)B)C)

451

L’INSERZIONE DEL FUNICOLO OMBELICALE, VIENE DENOMINATA “A RACCHETTA” QUANDO:Uno o più vasi decorrono attraverso il polo inferiore del sacco amnioticoIl funicolo si inserisce al centro della faccia fetale della placentaIl funicolo si inserisce al margine placentare

A)B)C)

452

L’INSERZIONE DEL FUNICOLO OMBELICALE, VIENE DENOMINATA “VELAMENTOSA” QUANDO:Uno o più vasi decorrono attraverso il polo inferiore del sacco amnioticoIl funicolo si inserisce al centro della faccia fetale della placentaIl funicolo si inserisce al margine placentare

A)B)C)

453

LA GESTOSI E.P.H. E’Una sindrome caratterizzata dalla presenza di vomito, proteinuria, ipertensioneUna sindrome caratterizzata dalla presenza di proteinuria, ipertensione e diminuzione del peso corporeoUna sindrome caratterizzata dalla presenza di edemi, proteinuria, ipertensione

A)B)C)

454

NELLA GESTOSI E.P.H. SONO CONSIDERATI DIAGNOSTICI:Valori di pressione arteriosa sistolica superiori 140 mmHg e valori di pressione diastolica superiori a 90 mmHgValori di pressione arteriosa sistolica superiori 200 mmHg e valori di pressione diastolica superiori a 130 mmHgValori di pressione arteriosa sistolica superiori 180 mmHg e valori di pressione diastolica superiori a 110 mmHg

A)B)C)

455

NELLA GESTOSI E.P.H. VENGONO CONSIDERATI SIGNIFICATIVI VALORI DI PROTEINURIA PARI A:0.3-0.5 g/1000ml di urina0.7 g/2000ml di urina0.9 g/3000ml di urina

A)B)C)

456

NELLA GESTOSI E.P.H. IL SEGNO DI MINORE IMPORTANZA E’:La proteinuriaL’edemaL’ipertensione

A)B)C)

457

I DISORDINI IPERTENSIVI IN GRAVIDANZA SONO:Ipertensione gestazionale (gestosi EPH), gestosi asintomatica, diabete gestazionale,Ipertensione gestazionale (gestosi EPH), diabete gestazionale, la coagulazione intravasale disseminataIpertensione gestazionale (gestosi EPH), preeclampsia , eclampsia

A)B)C)

458

PER DIABETE GESTAZIONALE (DG) SI INTENDE:Ogni grado di intolleranza glucidica con inizio o primo riconoscimento durante la gravidanzaOgni situazione in cui la malattia è clinicamente manifestaQuella condizione in cui sono presenti elementi di sospetto senza disturbi attuali del metabolismo glucidico

A)B)C)

459

L’ETA’, L’OBESITA’, LA FAMILIARITA’, UN PREGRESSO DG, LA GLICOSURIA, IL POLIDRAMNIOS E LA PREGRESSA MACROSOMIA, SONO FATTORI DI RISCHIO PER:

La coagulazione intravasale disseminataIperemesi gravidicaIl diabete gestazionale

A)B)C)

460

LA MACROSOMIA, L’AUMENTO DELL’INCIDENZA DI INFERITLITA’, IL POLIDRAMNIOS, SONO COMPLICANZE CHE POSSONO PRESENTARSI NELLE DONNE AFFETTE DA:

Coagulazione intravasale disseminataIperemesi gravidicaDiabete gestazionale

A)B)C)

461

UN FETO CON UN PESO SUPERIORE A 4000 GR, E’ PRESENTE NELLE GRAVIDE AFFETTE DA DIABETE GESTAZIONALE CON UNA PERCENTUALE PARI AL:

10%50%90%

A)B)C)

462

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 37

LA MACROSOMIA FETALE E’ DEFINITA COME QUELLA CONDIZIONE IN CUI:Il peso fetale stimato è superiore ai 4000gr o superiore al 90° percentile per l’epoca gestazionaleIl peso fetale stimato è superiore ai 6000gr o superiore al 70° percentile per l’epoca gestazionaleIl peso fetale stimato è superiore ai 3000gr o superiore al 50° percentile per l’epoca gestazionale

A)B)C)

463

PER COAGULAZIONE INTRAVASALE DISSEMINATA (CID) SI INTENDE:Ogni grado di intolleranza glucidica con inizio o primo riconoscimento durante la gravidanzaQuella condizione in cui, a seguito dell’attivazione massiva del sistema coagulativo, si formano grandi quantità di trombina, con conseguente trombosi generalizzata

Quella sindrome caratterizzata dalla presenza di edemi, proteinuria, ipertensione

A)B)

C)

464

LA CONDIZIONE IN CUI SI RILEVA UN’INTOLLERANZA GLUCIDICA DI QUALUNQUE GRAVITA’ CON INIZIO O PRIMO RICONOSCIMENTO DURANTE LA GRAVIDANZA PRENDE IL NOME DI:

Coagulazione intravasale disseminataGestosi E.P.H.Diabete gestazionale

A)B)C)

465

LA CONDIZIONE IN CUI, A SEGUITO DELL’ATTIVAZIONE MASSIVA DEL SISTEMA COAGULATIVO, SI FORMANO GRANDI QUANTITÀ DI TROMBINA, CON CONSEGUENTE TROMBOSI GENERALIZZATA PRENDE IL NOME DI:

Coagulazione intravasale disseminataDiabete gestazionaleGestosi E.P.H.

A)B)C)

466

LA SINDROME CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DI EDEMI, PROTEINURIA, IPERTENSIONE PRENDE IL NOME DI:Coagulazione intravasale disseminataDiabete gestazionaleGestosi E.P.H.

A)B)C)

467

L’ECLAMPSIA, E’ UNA COMPLICAZIONE MATERNA CHE PUO’ VERIFICARSI A SEGUITO DI:Coagulazione intravasale disseminataGestosi E.P.H.Iperemesi gravidica

A)B)C)

468

IL RIPOSO A LETTO IN POSIZIONE DISTESA ED UNA DIETA ADEGUATA SONO MISURE DA FAR ADOTTARE ALLA GESTANTE AFFETTA DA:

Coagulazione intravasale disseminataGestosi E.P.H.Iperemesi gravidica

A)B)C)

469

NELLA COAGULAZIONE INTRAVASALE DISSEMINATA (CID), IL PRIMO ORGANO A RISENTIRE DELLA COAGULAZIONE DISSEMINATA E’:

Il cuoreL’intestinoIl rene

A)B)C)

470

SE L’IMPIANTO DELL’EMBRIONE AVVIENE AL DI FUORI DELLA CAVITA’ UTERINA SI PARLA DI :Gravidanza ectopica intrauterinaGravidanza ectopica extrauterinaGravidanza eterotopica

A)B)C)

471

SE L’IMPIANTO DELL’EMBRIONE AVVIENE NELLA CAVITÀ UTERINA, MA IN SEDE IMPROPRIA SI PARLA DI :Gravidanza ectopica intrauterinaGravidanza ectopica extrauterinaGravidanza eterotopica

A)B)C)

472

LA SINDROME DA DISTRESS RESPIRATORIO E’ TIPICA DEI NEONATI:Post termineA terminePre termine

A)B)C)

473

LA SINDROME CARATERIZZATA DALLA TRASFORMAZIONE CISTICA DEI VILLI CORIALI E’ DENOMINATA:Mola vescicolare o idatiformeFibromatosi uterinaCarcinoma uterino

A)B)C)

474

LA MOLA VESCICOLARE (O IDATIFORME) VIENE DEFINITA “COMPLETA” QUANDO:La trasformazione cistica riguarda tutti i villi coriali e non è presente tessuto fetaleLa trasformazione cistica riguarda una parte dei villi coriali ed è presente tessuto fetaleI villi idropici invadono il miometrio e possono manifestarsi delle metastasi

A)B)C)

475

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 38

LA MOLA VESCICOLARE (O IDATIFORME) VIENE DEFINITA “PARZIALE” QUANDO:La trasformazione cistica riguarda tutti i villi coriali e non è presente tessuto fetaleLa trasformazione cistica riguarda una parte dei villi coriali ed è presente tessuto fetaleI villi idropici invadono il miometrio e possono manifestarsi delle metastasi

A)B)C)

476

LA MOLA VESCICOLARE (O IDATIFORME) VIENE DEFINITA “INVASIVA” QUANDO:La trasformazione cistica riguarda tutti i villi coriali e non è presente tessuto fetaleLa trasformazione cistica riguarda una parte dei villi coriali ed è presente tessuto fetaleI villi idropici invadono il miometrio e possono manifestarsi delle metastasi

A)B)C)

477

IL CORIONCARCINOMA (O CORIONEPITELIOMA) E’:Una neoplasia in cui non sono più evidenziabili le normali strutture del villo o le degenerazioni molari, ma solo proliferazioni irregolari ed atipiche

Una neoplasia ovaricaUna neoplasia della tuba

A)

B)C)

478

LA MINACCIA D’ABORTO E’:Un quadro clinico caratterizzato da una perdita di sangue dai genitali e da dolori localizzati generalmente in sede lombosacrale e sovrapubica a carattere intermittente

Un quadro clinico caratterizzato da edemi diffusi, alterazioni pressorie e da dolori localizzati generalmente in sede lombosacrale e sovrapubica a carattere intermittente

Un quadro clinico caratterizzato da forti nausee, alterazioni pressorie e da una perdita di sangue dai genitali

A)

B)

C)

479

LA TERAPIA PER LA MINACCIA D’ABORTO, PUO’ PREVEDERE:Terapia con progesterone, brevi passeggiate, un’alimentazione frazionata in numerosi piccoli pastiUn’alimentazione frazionata in numerosi piccoli pasti, riposo assoluto, terapia chirurgica (cerchiaggio cervicale)Il riposo assoluto, terapia con progesterone (nel primo trimestre) e con tocolitici (nel secondo trimestre per rilassare la muscolatura uterina), terapia chirurgica (cerchiaggio cervicale)

A)B)C)

480

LA GRAVIDANZA GEMELLARE BIOVULARE DERIVA:Da una sola cellula uovo fecondata da un solo spermatozooDallo sviluppo di due differenti cellule uovo fecondate da due diversi spermatozoiDa una sola cellula uovo fecondata da due spermatozoi

A)B)C)

481

LA GRAVIDANZA GEMELLARE MONOVULARE DERIVA:Da una sola cellula uovo fecondata da un solo spermatozooDallo sviluppo di due differenti cellule uovo fecondate da due diversi spermatozoiDa una sola cellula uovo fecondata

A)B)C)

482

IN CASO DI GEMELLI BIOVULARI LA GRAVIDANZA E’ SEMPRE DEFINITABicoriale biamnioticaMonocoriale biamnioticaMonocoriale monoamniotica

A)B)C)

483

LA SUPERFECONDAZIONE CONSISTE:Nella fecondazione di due ovociti a breve distanza di tempo ma in coiti differentiNella fecondazione di un ovocita dopo che nella cavità uterina si è già annidato un altro uovo fecondatoNella fecondazione di quattro ovociti a breve distanza di tempo ma tutti in coiti differenti

A)B)C)

484

LA SUPERFETAZIONE CONSISTE:Nella fecondazione di due ovociti a breve distanza di tempo ma in coiti differentiNella fecondazione di un ovocita dopo che nella cavità uterina si è già annidato un altro uovo fecondatoNella fecondazione di quattro ovociti a breve distanza di tempo ma tutti in coiti differenti

A)B)C)

485

LA SINDROME DA TRASFUSIONE FETO – FETALE COMPORTA:Il rischio che i gemelli siano fusi totalmente o parzialmente tra loro in vario modoIl rischio materno di contrarre una coagulazione intravasale disseminataUno squilibrio nella ripartizione dell’apporto nutritivo che comporta per il feto donatore uno sviluppo staturale e ponderale molto rallentato tale da poterne causare la morte

A)B)C)

486

NELLE GRAVIDANZE OTTENUTE DA TECNICHE DI RIPRODUZIONE ASSISTITA (ART), I RISCHI SUPERIORI RISPETTO ALLE GRAVIDANZE SPONTANEE RIGUARDANO:

Un aumento della percentuale di morte intrauterina del feto, una maggiore incidenza di aborto spontaneo, una elevata incidenza di gravidanze protratte e di applicazione di ventosa nell’espletamento del parto

Un aumento della percentuale di determinate anomalie genetiche, una ridotta potenzialità d’impianto, una maggiore incidenza di aborto spontaneo, una elevata incidenza di parto prematuro e di taglio cesareo

Un aumento della possibilità di contrarre una coagulazione intravasale disseminata, una maggiore incidenza di placenta previa, una elevata incidenza di parto prematuro e di taglio cesareo

A)

B)

C)

487

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 39

GLI ESITI PIU’ TEMIBILI DI UNA GRAVIDANZA GEMELLARE SONO:Il gemello acardico, il fetus in fetu, lo stuck twin o gemello bloccatoI gemelli fraterni, i gemelli congiunti, il gemello acardicoI gemelli fraterni, il fetus in fetu, lo stuck twin o gemello bloccato

A)B)C)

488

IL CERCHIAGGIO CERVICALE VIENE UTILIZZATO PER LA PREVENZIONE DEL:Parto pre termineParto post – termineParto gemellare

A)B)C)

489

IL CERCHIAGGIO VIENE RIMOSSO:Durante il travaglio avanzatoDopo 4 settimane dalla sua effettuazioneVerso la 36 – 37 settimana di gravidanza

A)B)C)

490

LA PIU’ GRAVE COMPLICAZIONE MATERNA DELLA PATOLOGIA IPERTENSIVA IN GRAVIDANZA E’:L’eclampsiaLa gestosi sintomaticaIl diabete gestazionale

A)B)C)

491

LA SINDROME HELLP E’:Sindrome caratterizzata da emolisi (H), elevati livelli di enzimi epatici (EL) e piastrinopenia (LP) presente nelle donne in pre-eclampsia

Sindrome caratterizzata da emolisi (H), elevati livelli di enzimi epatici (EL) e piastrinopenia (LP) presente nelle donne con diabete gestazionale

Sindrome caratterizzata da emolisi (H), elevati livelli di enzimi epatici (EL) e piastrinopenia (LP) presente nelle donne nelle quali si manifesta una coagulazione intravasale disseminata

A)

B)

C)

492

LA MAGGIOR CAUSA DI MORBILITA’ E MORTALITA’ MATERNA E FETALE E’ DATA DA:La gravidanza gemellareLa patologia ipertensiva in gravidanzaLa gravidanza ectopica extrauterina

A)B)C)

493

LE COMPLICAZIONI MATERNE ASSOCIATE AL DIABETE GESTAZIONALE (DG) SONO:Aumentata incidenza di taglio cesareo, ipertensione cronica e diabete nella vita futuraAumentata incidenza di applicazione di ventosa durante il parto, aumento degli edemi agli arti inferiori e superiori, diabete nella vita futura

Aumento della proteinuria, degli edemi agli arti inferiori e superiori ed ipertensione cronica

A)B)

C)

494

I RISCHI FETALI LEGATI AL DIABETE GESTAZIONALE SONO:Fetus in fetu, morte del feto, stuck twin (gemello bloccato)Gemello acardico, morte del feto o feto “piccolo per l’epoca gestazionale”Presenza di malformazioni fetali maggiori, morte del feto o feto “grande per l’epoca gestazionale”

A)B)C)

495

PER CORIONAMNIOTITE SI INTENDE:Una grave infiammazione del peritoneo dovuta a infezione battericaUna grave infiammazione della cavità amniotica e delle membrane che l'avvolgono, dovuta a infezione battericaUna grave infiammazione della tuba e delle ovaie dovuta a infezione batterica

A)B)C)

496

I SEGNI CLINICI DELLA CORIONAMNIOTITE SONO:Febbre, tachicardia, iperleucocitosi materna, dolorabilità uterina e tachicardia fetaleIperemesi, edemi diffusi e bradicardia fetaleDiabete, ipertensione e feto “grande per l’età gestionale”

A)B)C)

497

LA TERAPIA INDICATA IN CASO DI CORIONAMNIOTITE CONSISTE:Nel tenere la donna a riposo assoluto con una dieta bilanciataNell’espletare il parto nel più breve tempo possibile e nella somministrazione di antibiotici secondo antibiogrammaNell’effettuare un cerchiaggio ed espletare il parto mediante taglio cesareo

A)B)C)

498

LA CORIONAMNIOTITE E’ SPESSO PRECEDUTA DA:Rottura intempestiva delle membrane (PROM)PreeclampsiaCoagulazione intravasale disseminata

A)B)C)

499

L’INFEZIONE DA TOXOPLASMA GONDII È UNA MALATTIA CHE SI CONTRAE ENTRANDO IN CONTATTO CON:Le oocisti contenute nelle feci di cane, nella carne infetta e troppo cotta, nella frutta e verdura non ben lavataLe oocisti contenute nelle feci di gatto, nella carne infetta cruda o poco cotta, nella frutta e verdura non ben lavataLe oocisti contenute nelle feci di coniglio, nella carne poco cotta, nella frutta e verdura non ben lavata a meno che non sia biologica certificata

A)B)C)

500

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 40

NELL’INFEZIONE DA TOXOPLASMA GONDII, IL RISCHIO DI INFEZIONE FETALE E’:Direttamente proporzionale all’epoca gestazionaleDirettamente proporzionale al numero delle gravidanze precedentiInversamente proporzionale all’epoca gestazionale

A)B)C)

501

L’INFEZIONE DA HERPES SIMPLEX VIRUS (HSV) VIENE CONTRATTA:Per via sessualePer via ematicaPer via alimentare

A)B)C)

502

SE IL PRODOTTO DEL CONCEPIMENTO SUBISCE UN’INFEZIONE NEL PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA SI PARLA DI:Fetopatia infettivaEmbriopatia infettivaOvocitopatia infettiva

A)B)C)

503

SE IL PRODOTTO DEL CONCEPIMENTO SUBISCE UN’INFEZIONE NEL SECONDO E TERZO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA SI PARLA DI:

Ovocitopatia infettivaEmbriopatia infettivaFetopatia infettiva

A)B)C)

504

LE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL PARTO RIGUARDANO:Il taglio cesareoDistocie dinamiche, distocie meccaniche, la sofferenza fetaleLa sofferenza fetale

A)B)C)

505

LE ALTERAZIONI NELLA NORMALE EVOLUZIONE DEL PARTO SONO DOVUTI AI SEGUENTI FATTORI DEL PARTO:Utero, ormoni, fetoForza, feto, canale del partoBacino, ormoni, utero

A)B)C)

506

COSA AVVIENE NELLA ROTAZIONE POSTERIORE O SACRALE DELL’OCCIPITE?L’occipite modifica i rapporti del bambino con l’uteroL’occipite resta bloccato nella sua posizioneLa rotazione interna porta l’occipite a dirigersi verso la concavità sacrale anziché verso la sinfisi pubica

A)B)C)

507

QUALI POSSONO ESSERE LE CONSEGUENZE DELLA POSIZIONE POSTERIORE DELL’OCCIPITE IN PRESENTAZIONE DI VERTICE?

Rallentamento della evoluzione del parto anche in presenza di buona contrattilità uterina, sofferenza fetale, aumentato ricorso ad interventi ostetrici vaginali o addominali

Sofferenza fetaleDistocia dinamica del travaglio

A)

B)C)

508

QUALI POSSONO ESSERE LE CONSEGUENZE DELLA POSIZIONE POSTERIORE DELL’OCCIPITE IN PRESENTAZIONE DI VERTICE QUANDO IL PARTO SI CONCLUDE PER VIA VAGINALE?

Sofferenza fetaleL’abnorme distensione del perineo, necessità di ampie incisioni, lacerazioni importanti, grosse perdite ematiche o ematomi profondi

Perdite ematiche abnormi

A)B)

C)

509

LA POSIZIONE POSTERIORE DEL VERTICE PUÒ FAVORIRE LA ROTAZIONE SACRALE DELL’OCCIPITE. IN CHE MODO PUÒ ESSERE DIAGNOSTICATA IN TRAVAGLIO DI PARTO?

Dalle manovre di Leopold, dalla localizzazione del battito fetale, nell’esplorazione vaginale dalla localizzazione della fontanella lambdoidea nei quadranti sacrali

Dalla ecografiaDal rallentamento del travaglio

A)

B)C)

510

QUALI SONO LE PRESENTAZIONI CEFALICHE DEFLESSE?Presentazione di bregmaLa presentazione di fronte, la presentazione di facciaPosizioni posteriori

A)B)C)

511

IN GENERE DA QUALI FATTORI SONO FAVORITE LE PRESENTAZIONI DEFLESSE (FRONTE, FACCIA)?Malformazioni fetaliDimensioni del bambino (macrosomia)Dolicocefalia, prematurità, bacino materno antropoide

A)B)C)

512

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 41

NELLA PRESENTAZIONE DI FRONTE QUANTO È LUNGO IL DIAMETRO OCCIPITO-MENTONIERO?Circa 10 cmCirca 14 cmCirca 12 cm

A)B)C)

513

NELLA PRESENTAZIONE DI FACCIA IL PARTO PUÒ EVOLVERE SPONTANEAMENTE, SOLO SE ESISTONO QUALI CONDIZIONI?

Gravidanza gemellarePolidramniosRotazione posteriore del mento, feti molto piccoli, bacini molto ampi

A)B)C)

514

LA PRESENTAZIONE PODALICA È FAVORITA DA PARTICOLARI ALTERAZIONI DELLO SPAZIO DISPONIBILE ALL’INTERNO DELL’ADDOME E DELL’UTERO, RISCONTRABILI IN ALCUNE CONDIZIONI FETALI, QUALI?

Peso inferiore al 50° percentileFeto che presenta molti movimenti fetali nella giornata (superiori a 10/dì)Malformazioni congenite (nelle quali spesso il feto si muove meno) e gemellarità

A)B)C)

515

LA PRESENTAZIONE PODALICA È FAVORITA DA PARTICOLARI ALTERAZIONI DELLO SPAZIO DISPONIBILE ALL’INTERNO DELL’ADDOME E DELL’UTERO, RISCONTRABILI IN ALCUNE CONDIZIONI MATERNE, QUALI?

Ipotonia dei muscoli retti dell’addomeAddome voluminosoMalformazioni uterine e tumori pelvici

A)B)C)

516

LA PRESENTAZIONE PODALICA È FAVORITA DA PARTICOLARI ALTERAZIONI DELLO SPAZIO DISPONIBILE ALL’INTERNO DELL’ADDOME E DELL’UTERO, RISCONTRABILI IN ALCUNE CONDIZIONI OSTETRICHE, QUALI?

Sofferenza fetalePlacenta previaRallentato accrescimento fetale

A)B)C)

517

PERCHÉ IL PARTO IN PRESENTAZIONE PODALICA È CONSIDERATO UN PARTO “A RISCHIO”?Perché il parto potrebbe essere troppo rischioso per la madre viste le dimensioni del feto in tale presentazionePerché la testa potrebbe restare eccessivamente compressaPerché la testa impegnandosi dopo la fuoriuscita dell’addome può comprime il cordone ombelicale per tutto il tempo della progressione nel canale da parto, tanto a lungo da creare una condizione di grave sofferenza fetale

A)B)C)

518

IN CASO DI MASTITE, LE RACCOMANDAZIONI DA DARE AD UNA MADRE SONO:Continuare l’allattamento anche al seno interessato, incoraggiare le poppate frequenti, somministrare antibiotici se necessario

Sospendere temporaneamente l’allattamento da entrambi i seni, somministrare antibiotici se necessarioSospendere temporaneamente l’allattamento al seno interessato, incoraggiare le poppate frequenti all’altro seno

A)

B)C)

519

QUAL È IL SUGGERIMENTO INDISPENSABILE PER UNA MADRE CON RAGADI AL SENO?Verificare la posizione e l’attacco del bambino al senoSuggerire l’uso di paracapezzoli in siliconeLimitare la poppata a 10 minuti per seno

A)B)C)

520

NELL’EVENTUALITÀ DI UNA APPARENTE IPOGALATTIA, QUALE PUÒ ESSERE IL CONSIGLIO DA DARE AD UNA MADRE?Ricorrere a terapia farmacologica che aumenti la produzione di latteFar poppare più spesso il bambino per stimolare la produzione del latteUtilizzare il Sistema di Allattamento Integrativo

A)B)C)

521

QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE DEL DOLORE AI CAPEZZOLI?Attacco inadeguato, pozione scorrettaInfezione da germi comuniPredisposizione genetica

A)B)C)

522

QUALE PUÒ ESSERE IL SUGGERIMENTO PER CORREGGERE IL DOLORE AI CAPEZZOLI?Ridurre l’allattamento al senoCurare l’attacco, la suzione, la posizione di madre e bambinoApplicare antinfiammatori per uso topico

A)B)C)

523

NELL’ASSISTENZA AL PARTO SPONTANEO PER IL PODICE È NECESSARIO INVITARE LA DONNA A NON ASSECONDARE LO STIMOLO ESPULSIVO PREMATURO, PER QUALE MOTIVO?

Perché l’addome del feto (facilmente comprimibile) verrebbe espulso prima della dilatazione completa della bocca uterina con conseguente “intrappolamento” della testa fetale

Perché la fuoriuscita dei piedi potrebbe far aumentare il rischio di infezioniPerché potrebbero essere eliminate delle feci che contaminerebbero il bambino

A)

B)C)

524

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 42

NELL’ASSISTENZA AL PARTO SPONTANEO PER IL PODICE QUALÈ LA FINALITÀ DELLA MANOVRA DI MAURICEAU – SMELLIE – VEIT?

Ridare il giusto atteggiamento della testa del fetoAllungare l’ansa del funicolo perché non subisca eccessivi stiramentiEvitare lo sbarramento degli arti superiori

A)B)C)

525

LA GRAVIDANZA PLURIMA È PER DEFINIZIONE UNA GRAVIDANZA A RISCHIO, PER QUALE MOTIVO?Perché alcuni feti potrebbero non sopravviverePerché il parto sarebbe difficoltosoPerché è frequentemente complicata da gestosi, placenta previa, distacco intempestivo, polidramnios, insufficienza placentare

A)B)C)

526

NELLA PRESENTAZIONE DI SPALLA, A QUALE SITUAZIONE CORRISPONDE L’ASSE MAGGIORE DEL FETO?LongitudinaleTrasversa, in cui l’asse maggiore del feto e quello della cavità uterina sono perpendicolari tra loroObliqua

A)B)C)

527

NELLA DISTOCIA DINAMICA DEL TRAVAGLIO, SI PARLA DI IPERCINESIA UTERINA QUANDO:Le contrazioni improvvisamente si diradanoAumenta il tono delle contrazioniLe contrazioni sono più intense, più prolungate, o più frequenti del normale

A)B)C)

528

NELLA DISTOCIA DINAMICA DEL TRAVAGLIO, SI PARLA DI IPERTONIA UTERINA QUANDO:Le contrazioni improvvisamente si diradanoIl tono del miometrio nell’intervallo fra le contrazioni è abnormemente aumentatoLe contrazioni sono più prolungate

A)B)C)

529

NELLA DISTOCIA DINAMICA DEL TRAVAGLIO, QUANDO SI PARLA DI TETANIA UTERINA?Quando l’ipertonia uterina diventa di grado elevatoQuando il tono del miometrio nell’intervallo fra le contrazioni è abnormemente aumentatoQuando le contrazioni sono più prolungate

A)B)C)

530

SI PARLA DI TETANIA UTERINA QUANDO LA PRESSIONE INTRAMNIOTICA DELLE CONTRAZIONI È:> 40 mm Hg< 40 mm Hg> 80 mm Hg

A)B)C)

531

QUALE È LA CONSEGUENZA PIÙ IMMEDIATA NELLA TETANIA UTERINA?Distacco intempestivo della placenta e morte fetaleRottura d’uteroInsufficienza placentare

A)B)C)

532

SI PARLA DI IPOCINESIA UTERINA QUANDO:Le contrazioni sono troppo ravvicinateLe contrazioni uterine sono di intensità eccessivamente ridotta, o di durata troppo breve, oppure troppo distanziate nel tempo

Le contrazioni sono troppo dolorose

A)B)

C)

533

SI PARLA DI IPOCINESIA UTERINA QUANDO LA PRESSIONE INTRAMNIOTICA DELLA CONTRAZIONE È:= a 30 mm Hg< a 30 mm Hg> a 30 mm Hg

A)B)C)

534

SI PARLA DI IPOCINESIA UTERINA QUANDO LA DURATA DELLE CONTRAZIONI È:= a 45 secondi> a 60 secondi< a 45 secondi

A)B)C)

535

SI PARLA DI IPOCINESIA UTERINA QUANDO LA DISTANZA TRA LE CONTRAZIONI È:< a 2 contrazioni ogni 10 minuti4 contrazioni ogni 10 minuti5 contrazioni ogni 15 minuti

A)B)C)

536

SI PARLA IPOTONIA UTERINA QUANDO:Il tono delle contrazioni uterine è < a 8 mm HgIl tono delle contrazioni è di 30 mm HgIl tono delle contrazioni è leggermente superiore a 30 mm Hg

A)B)C)

537

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 43

SI PARLA DI INERZIA UTERINA QUANDO:C’è la completa mancanza di attività contrattile uterinaL’attività delle contrazioni uterine è sporadicaNon c’è rilassamento nelle pause tra le contrazioni

A)B)C)

538

LE ANOMALIE PER DIFETTO DELLE CONTRAZIONI UTERINE POSSONO ESSERE CAUSA DI:Allungamento del travaglio di partoParto abnormemente dolorosoParto precipitoso

A)B)C)

539

LE ANOMALIE PER DIFETTO DELLE CONTRAZIONI UTERINE SONO:Ipotonia, ipocinesia, inerzia uterinaInerzia uterina e ipercinesia, ipotonoIpotonia, ipocinesia, tetania uterina

A)B)C)

540

LE ANOMALIE PER ECCESSO DELLE CONTRAZIONI UTERINE SONO:Inerzia uterina, ipercinesia, ipertonoTetania uterina, ipotonia, ipercinesiaIpercinesia, ipertono, tetania uterina

A)B)C)

541

UNA DELLE CONSEGUENZE DELLE ANOMALIE PER ECCESSO DELLA CONTRAZIONE UTERINA È:Sofferenza fetale perché interferisce nella perfusione intervillosa e nelle forme gravi rischio di morte fetaleIpotonia della contrazione uterinaIperdolorabilità della contrazione uterina

A)B)C)

542

COSA S’INTENDE COL TERMINE DISCINESIA UTERINA?Indica una contrazione uterina disorganizzata per alterazione di uno o più dei gradienti (propagazione, intensità, durata) della contrazione fisiologica

Indica una attività aumentata della contrazione uterinaIndica una attività diminuita della contrazione uterina

A)

B)C)

543

COSA S’INTENDE PER “SPASMO UTERINO ZONALE”?Una contrazione uterina ipertonica anulare, semianulare o segmentaria che si localizza in qualsiasi zona del corpo uterino o del segmento inferiore

Uno spasmo della cervice uterinaUn restringimento del canale da parto

A)

B)C)

544

IN BASE ALLA CURVA CERVICOMETRICA DI FRIEDMAN, COSA S’INTENDE PER “FASE LATENTE PROLUNGATA”?Si parla di fase latente prolungata ogni volta che la durata della fase latente supera le 14 ore nella nullipara e 20 ore nella multipara

Si parla di fase latente prolungata ogni volta che la durata della fase latente supera le 6 ore nella nullipara e 4 ore nella multipara

Si parla di fase latente prolungata quando il travaglio di parto supera le 24 ore complessive

A)

B)

C)

545

IN BASE ALLA CURVA CERVICOMETRICA DI FRIEDMAN, COSA S’INTENDE PER “FASE ATTIVA RALLENTATA”?Si parla di fase attiva rallentata quando il travaglio di parto supera le 24 ore complessiveSi parla di fase attiva rallentata quando la velocità della dilatazione cervicale è inferiore a cm/ora nella multipara e 2 cm/ora nella nullipara

Si parla di fase attiva rallentata quando la velocità della dilatazione cervicale è inferiore a 1,5 cm/ora nella multipara e 1 cm/ora nella nullipara

A)B)

C)

546

IN BASE ALLA CURVA CERVICOMETRICA DI FRIEDMAN, COSA S’INTENDE PER “ARRESTO SECONDARIO DELLA DILATAZIONE”?

Si parla di arresto secondario della dilatazione quando la dilatazione cervicale dopo una certa progressione si arresta prima di essere completa

Si parla di arresto secondario della dilatazione nel periodo espulsivoSi parla di arresto secondario della dilatazione prima del secondamento fisiologico della placenta

A)

B)C)

547

IN BASE ALLA CURVA CERVICOMETRICA DI FRIEDMAN, COSA S’INTENDE PER “FASE DI DECELERAZIONE PROLUNGATA”?

Il caso in cui l’arresto della dilatazione duri più di 30 minuti nella multipara e più di due ore nella nulliparaIl caso in cui l’arresto della dilatazione duri meno di 30 minuti nella multipara e meno di due ore nella nulliparaRiguarda una delle condizioni di benessere fetale in relazione al rallentamento della progressione della dilatazione cervicale

A)B)C)

548

IL “PARTO PRECIPITOSO” È:Quella condizione in cui la donna non sente la fase dilatante e si accorge solo del periodo espulsivoQuella condizione di parto senza doloreQuella anomalia in eccesso della dilatazione cervicale in cui la velocità della stessa supera i 5 cm/ora, la progressione della parte presentata è proporzionalmente accelerata e il travaglio dura meno di tre ore

A)B)C)

549

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 44

QUALI POSSONO ESSERE LE CONDIZIONI CHE FAVORISCONO IL PARTO PRECIPITOSO?Multiparità, tessuti molli e poco resistente, contrazioni uterine intense, feti di piccole dimensioni e condizioni ostetriche favorenti, precedenti parti precipitosi

Tetania uterinaCondizione genetica

A)

B)C)

550

LE DISTOCIE MECCANICHE DI ORIGINE MATERNA, POSSONO RIGUARDARE:Canale osseo, parti molliUteroCostituzione fisica

A)B)C)

551

LE DISTOCIE MECCANICHE DEL CANALE OSSEO AVVENGONO:A livello dello stretto superiore, dello stretto medio, dello stretto superioreA livello delle ancheA livello della colonna

A)B)C)

552

POSSIAMO PARLARE DI VIZIATURE PELVICHE DELLO STRETTO SUPERIORE QUANDO:Il diametro anteroposteriore è inferiore a 8 cm, o quello trasverso è inferiore a 10 cmIl diametro anteroposteriore è inferiore a 12 cm, o quello trasverso è inferiore a 14 cmIl diametro anteroposteriore è inferiore a 10 cm, o quello trasverso è inferiore a 12 cm

A)B)C)

553

LA STENOSI A LIVELLO DELLO STRETTO MEDIO PUÒ COMPORTARE:Ritardo nella rotazione interna o rotazione invertita, nelle forme più gravi l’arresto della progressioneRallentamento del travaglioTaglio cesareo

A)B)C)

554

SI PARLA DI STENOSI DELLO STRETTO INFERIORE QUANDO:La distanza fra le tuberosità ischiatiche è inferiore a 4 cmLa distanza fra le tuberosità ischiatiche è inferiore a 8 cmLa distanza fra le tuberosità ischiatiche è inferiore a 6 cm

A)B)C)

555

NELLA PRESENTAZIONE DI VERTICE CON SOSPETTO DI SPROPORZIONE CEFALO-PELVICA, QUALI MANOVRE POSSONO UTILIZZARSI PER VALUTARE IL RAPPORTO DIAMETRICO TRA LA TESTA FETALE E IL BACINO MATERNO?

La 4° manovra di Leopold, la manovra di Pinard o 5° manovra di Leopold, la manovra di Muller-KerrLa 1° e la 2° manovra di LeopoldLa 3° manovra di Leopold

A)B)C)

556

NELLA VALUTAZIONE DELLA SPROPORZIONE FETO-PELVICA ATTRAVERSO LA MANOVRA DI MULLER- KERR, COSA SI VA AD APPREZZARE?

Attraverso l’esplorazione vaginale, a membrane rotte e a almeno 5 cm di dilatazione si cerca di apprezzare la porzione della testa dal di sopra della sinfisi pubica

La porzione di parte presentata al di sopra della sinfisi pubica, ciò accade quando le mani dell’operatore messe al di sopra della sinfisi non si uniscono attorno alla parte presentata

Il grado di fissità della parte presentata

A)

B)

C)

557

PER “BACINO LIMITE” SI INTENDE:Un bacino decisamente più piccolo rispetto alla mediaUn bacino dalla conformazione androideUna condizione di proporzionalità fra il bacino materno e la testa fetale senza margini di sicurezza per l’evoluzione spontanea del parto

A)B)C)

558

QUALI TRA QUESTE ANOMALIE DEL CANALE MOLLE POSSONO RAPPRESENTARE UNA DISTOCIA MECCANICA DEL PARTO?

Tumori del corpo uterino, di altri organi pelvici soprattutto se situati tra la parte presentata e lo stretto medioRagadi analiEmorroidi

A)B)C)

559

QUALI TRA QUESTE ANOMALIE DEL CANALE MOLLE POSSONO RAPPRESENTARE UNA DISTOCIA MECCANICA DEL PARTO?

Anomalie del collo congenite o acquisite (rigidità cervicale su base costituzionale, cicatriziale o tumorale), edema importante

EctopiaCarcinoma in situ

A)

B)C)

560

QUALI TRA QUESTE ANOMALIE DEL CANALE MOLLE POSSONO RAPPRESENTARE UNA DISTOCIA MECCANICA DEL PARTO?

Ragadi analiEctopiaAnomalie della vagina (setti, stenosi cicatriziali, tumori), della vulva o del perineo (su base costituzionale, cicatriziale o infettiva)

A)B)C)

561

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 45

LE DISTOCIE DEL CORPO MOBILE COMPRENDONO:Le distocie fetali, le distocie annessiali (placenta, funicolo, membrane amniocoriali)La rottura prematura delle membrane amnio-corialiLa sofferenza fetale

A)B)C)

562

NELLE DISTOCIE DEL CORPO MOBILE, IL FETO PUÒ ESSERE CAUSA DI IMPEDIMENTO DELL’EVOLUZIONE SPONTANEA DEL PARTO QUANDO:

Il volume fetale è abnorme, ci sono anomalie di presentazione, procidenza di piccole parti fetali, l’impegno di più parti fetali in caso di gravidanze plurime

C’è sofferenza fetaleC’è la rottura prematura delle membrane amnio-coriali

A)

B)C)

563

VENGONO CONSIDERATI MEGALOSOMI TUTTI I FETI DI UN PESO CORPOREO SUPERIORE:Al 90° percentile della curva di crescita del post nascitaAl 90° percentile della curva di crescita intrauterinaTutti i feti di peso superiore ai 4000 gr

A)B)C)

564

IN QUALI CASI SI PARLA DI GIGANTISMO FETALE?Quando il peso alla nascita supera i 4000 grQuando il peso alla nascita supera i 4500 grQuando il peso alla nascita supera i 5000 gr

A)B)C)

565

QUALI SONO LE PRESENTAZIONI ANOMALE CHE RIGUARDANO LA SITUAZIONE LONGITUDINALE DEL FETO?Bregma, fronte, faccia, podalicaPosizioni posteriori dell’occipitePosizioni assinclitiche dell’occipite

A)B)C)

566

QUALI SONO LE DISTOCIE DEGLI ANNESSI FETALI CHE RIGUARDANO LA PLACENTA?Placenta previa, distacco intempestivoInfarti placentariInsufficienza placentare

A)B)C)

567

COME AVVIENE LA DIAGNOSI DI CERTEZZA DELLA PLACENTA PREVIA?Visita ginecologicaRx contenuto uterinoEcografia

A)B)C)

568

LA PLACENTA PREVIA IN RELAZIONE AI RAPPORTI CHE QUESTA STABILISCE CON L’ORIFIZIO UTERINO INTERNO PUÒ SUDDIVIDERSI IN:

Laterale, marginale, centraleLaterale, marginale, fundicaCentrale, anteriore, posteriore

A)B)C)

569

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA PLACENTA PREVIA LATERALE?Il bordo della placenta dista a più di 3 cm dalla periferia dell’orifizio uterino internoIl bordo della placenta dista a più di 4 cm dalla periferia dell’orifizio uterino internoIl bordo della placenta dista a più di 5 cm dalla periferia dell’orifizio uterino interno

A)B)C)

570

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA PLACENTA PREVIA MARGINALE?Il bordo della placenta dista a meno di 5 cm dalla periferia dell’orifizio uterino internoIl bordo della placenta dista a meno di 6 cm dalla periferia dell’orifizio uterino internoIl bordo della placenta dista a meno di 3 cm dalla periferia dell’orifizio uterino interno

A)B)C)

571

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA PLACENTA PREVIA CENTRALE?La placenta è inserta nella zona centrale dell’uteroL’area di inserzione placentare copre l’orifizio uterino internoLa placenta è inserta nella zona centrale del fondo uterino

A)B)C)

572

QUAL È LA SINTOMATOLOGIA DELLA PLACENTA PREVIA?Metrorragia abbondante accompagnata da dolori importantiMetrorragia scarsa, regolare e non accompagnata da doloreMetrorragia di grado variabile che si ripete a intervalli imprevedibili e non accompagnati da dolore

A)B)C)

573

QUAL È LA DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA PLACENTA PREVIA E DISTACCO DI PLACENTA NORMALMENTE INSERTA?Nella placenta previa il dolore non è una costante, contrariamente al distacco intempestivo di placenta normalmente inserta

Nella placenta previa la perdita ematica è più abbondante, di colore rosso vivo e non si associa mai ad attività contrattile uterina e ne a dolore

Nel distacco compare sempre il sangue di colore rosso vivo

A)

B)

C)

574

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 46

QUAL È LA SINTOMATOLOGIA DEL DISTACCO INTEMPESTIVO DELLA PLACENTA NORMALMENTE INSERTA?MetrorragiaDolori addominaliForti dolori addominali, ipertono uterino, metrorragia, segni di sofferenza fetale gravi

A)B)C)

575

QUALI ANOMALIE RIENTRANO NELLE DISTOCIE MECCANICHE DA CAUSA FUNICOLARE?Presenza di una arteria e una sola venaAnomalie di lunghezza del funicolo e il prolasso di funicoloGravidanze monocoriali e monoamniotiche

A)B)C)

576

LA BREVITÀ RELATIVA DEL FUNICOLO È:La riduzione costituzione della lunghezza del funicoloLa riduzione della lunghezza del funicolo a seguito di giri singoli o multipli attorno al corpo o altre parti del corpoLa presenza di anse

A)B)C)

577

DURANTE IL TRAVAGLIO QUAL È IL SEGNALE CHE PUÒ FAR SOSPETTARE LA PRESENZA DI UNO O PIÙ GIRI DI FUNICOLO?

Ripetute decelerazioni variabili durante il controllo cardiotocograficoSofferenza fetaleRottura prematura delle membrane amnio-coriali

A)B)C)

578

IN QUALE CONDIZIONE SI PARLA DI BREVITÀ ASSOLUTA DEL FUNICOLO?Quando la sua lunghezza è inferiore a 20 cmQuando la sua lunghezza è inferiore a 50 cmQuando la sua lunghezza è inferiore a 30 cm o non arriva alla rima vulvare

A)B)C)

579

QUANDO SI PARLA DI PROLASSO DEL CORDONE OMBELICALE SI INCLUDE:Procidenza, prolasso, associazione di cordone ombelicaleBrevità assolutaBrevità relativa

A)B)C)

580

IN QUALI CIRCOSTANZE SI PUÒ PARLARE DI PROCIDENZA DEL CORDONE OMBELICALE?La procidenza del cordone ombelicale è quando affianca il corpo del bambino in una o più anseLa procidenza del cordone ombelicale indica la presenza di una o più anse del funicolo al davanti della parte presentata del feto a membrane integre

La presenza del funicolo davanti alla parte presentata del feto con membrane rotte

A)B)

C)

581

IN QUALI CIRCOSTANZE SI PUÒ PARLARE DI PROLASSO DEL CORDONE OMBELICALE?Il prolasso del cordone ombelicale è quando affianca il corpo del bambino in una o più anse.La presenza del funicolo davanti alla parte presentata del feto a membrane rotteIl prolasso del cordone ombelicale indica la presenza di una o più anse del funicolo al davanti della parte presentata del feto a membrane integre

A)B)C)

582

IN QUALI CIRCOSTANZE SI PUÒ PARLARE DI ASSOCIAZIONE DEL CORDONE OMBELICALE?L’associazione del cordone ombelicale è quando affianca il corpo del bambino in una o più anse, si impegna nel canale da parto, ma mai davanti alla parte presentata del feto

L’associazione del cordone ombelicale davanti alla parte presentata del feto a membrane rotteL’associazione del cordone ombelicale indica la presenza di una o più anse del funicolo al davanti della parte presentata del feto a membrane integre

A)

B)C)

583

DOPO QUANTO TEMPO È GIUSTIFICATO INTERVENIRE PER PROVVEDERE ALL’ESTRAZIONE MANUALE DELLA PLACENTA?

Dopo 30 minutiDopo 20 minutiDopo 1 ora

A)B)C)

584

QUALI CONDIZIONI RIENTRANO NELLA CONDIZIONE PATOLOGICA DEFINITA “RITENZIONE DELLA PLACENTA”?Mancato distacco, ritenzione della placenta totalmente distaccata, secondamento incompletoSecondamento manualeParziale distacco

A)B)C)

585

TRA I FATTORI ANATOMICI CHE IMPEDISCONO IL SECONDAMENTO SPONTANEO, QUALI ANOMALIE RIENTRANO IN QUESTA CATEGORIA?

Placenta accreta, ritenuta, perviaPlacenta accreta, placenta increta, placenta percretaPlacenta increta, placenta infartuata

A)B)C)

586

Archivio questiti per OSTETRICHE Pag. 47

CHE TIPO DI ANOMALIA DI PENETRAZIONE DEI VILLI CORIALI È PRESENTE NELLA PLACENTA ACCRETA?I villi arrivano alla deciduaI villi penetrano nel miometrioI villi sfiorano il miometrio

A)B)C)

587

CHE TIPO DI ANOMALIA DI PENETRAZIONE DEI VILLI CORIALI È PRESENTE NELLA PLACENTA INCRETA?I villi penetrano lo strato superficiale dell’uteroI villi si infiltrano profondamente nel miometrioI villi sfiorano il miometrio

A)B)C)

588

CHE TIPO DI ANOMALIA DI PENETRAZIONE DEI VILLI CORIALI È PRESENTE NELLA PLACENTA PERCRETA?I villi penetrano il miometrio, lo superano e raggiungono la sierosa peritonealeI villi infiltrano il miometrioI villi sfiorano il miometrio

A)B)C)

589

NEL CASO DI EMORRAGIA DA MANCATO SECONDAMENTO, QUALI SONO LE MANOVRE DA PRATICARE?Cateterismo vescicale, manovra di Brandt – Andrews, spremitura alla CredéSomministrazione di utero toniciSomministrazione di antispastici

A)B)C)

590

LE METRORRAGIE PRECOCI DEL PUERPERIO QUALI CAUSE RICONOSCONO?Grave anemia maternaAtonia uterina, ritenzione di membrane o di frammenti di placenta, distacco di trombi nella sede dove era inserita la placenta

Rottura d’utero

A)B)

C)

591

QUAL È LA PIÙ COMUNE MALATTIA TROMBO EMBOLICA NEL PUERPERIO?La coagulazione intravasale disseminataEmbolia gassosaTromboflebite superficiale delle safene

A)B)C)

592

QUAL È LA SINTOMATOLOGIA DELLA TROMBOFLEBITE SUPERFICIALE DELLE SAFENE?Dolore in corrispondenza delle vene interessate, febbre, tachicardiaDolore, crampi, forme al polpaccioParestesia delle gambe

A)B)C)

593

QUALE DI QUESTE PRESENTAZIONI È UNA INDICAZIONE ASSOLUTA AL TAGLIO CESAREO?Presentazione di frontePresentazione di facciaPresentazione di vertice

A)B)C)

594

LA CAUSA PIÙ COMUNE DI ADDOME ACUTO NEL PUERPERIO È:ColecistiteEndometriteAppendicite

A)B)C)

595

QUALI SONO I SINTOMI DI UNA ENDOMETRITE PUERPERALE?Dolore acuto alla palpazione uterina, febbre, lochi maleodorantiMetrorragiaMalessere generale

A)B)C)

596

QUALE DI QUESTI SINTOMI È TIPICO DELLA MASTITE?AnemiaDolore e rossore in una zona circoscritta del seno, febbreIpogalattia

A)B)C)

597

QUAL È LA CAUSA PIÙ FREQUENTE DELLE RAGADI AL SENO?InfezioneTraumatismoAttacco inadeguato

A)B)C)

598

QUALI SONO I SINTOMI DELLA CANDIDOSI DEL SENO IN ALLATTAMENTO?Prurito ai capezzoli, capezzoli arrossati, dolore al tessuto profondo del senoSecrezioni purulente dal senoTensione mammaria

A)B)C)

599

NEL CASO DI UN INGORGO MAMMARIO IN ALLATTAMENTO QUALE POSSONO ESSERE LE RACCOMANDAZIONI?Svuotare il seno attaccando più spesso il bambino e utilizzare eventualmente anche il tiralatteSospendere l’allattamentoAssumere antinfiammatori

A)B)C)

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