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I componenti fondamentali Architettura dell’informazione

Architettura dell’informazione - corso-informatica-web.com · Lo schema di classificazione tassonomica prevede che gli elementi da classificare siano disposti in un albero gerarchico,

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   I componenti fondamentali

Architettura dell’informazione

Nella definizione operativa di architettura dell’informazione, che abbiamo deciso di

adottare, tre sono le aree o componenti che costituiscono un sistema informativo:

q  Schemi di classificazione : Rappresentano le strutture con cui si categorizzano le informazioni

q  Sistemi ricerca rappresentano i sistemi con cui si effettuano le ricerche

q  Sistemi di navigazione rappresentano i sistemi in cui ci si muove attraverso le informazioni

q  Sistemi di etichettatura: rappresentano i sistemi con cui si rappresentano le informazioni

   I componenti di un’architettura dell’informazione

Architettura informativa

Schemi di classificazion Sistemi di navigazioneSistemi di ricerca Sistemi di etichettatura

   Schemi di classificazione: strutture o modelli organizzativi

Architettura dell’informazione

q La gerarchia o tassonomia (gerarchico-enumerativa)

Uno schema di classificazione descrive la relazione tra le unità d’informazione presenti. In altri

termini, esprime i percorsi che gli utenti devono compiere per muoversi nello spazio

informativo definito dal sito.

La natura del web permette ai progettisti di applicare diversi modelli di organizzazione:

q Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica)

q Social Classification (folksonomy)

   I modelli di classificizazione

Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica

Tassonomia

(gerarchico enumerativa)

Lo schema di classificazione tassonomica prevede che gli elementi da classificare siano

disposti in un albero gerarchico, vale a dire in un insieme di classi che si ramificano a partire

dalle categorie-padre (classi) che contengono le categorie-figlie (sottoclassi) fino ad

arrivare all’unità di informazione vera e propria.

L’unica vera differenza tra i siti gerarchici è quanto in profondità è collocata l’informazione.

   Struttura organizzativa: Tassonomica o gerarchica enumerativa

Partenza  

Informazione  

Struttura TASSONOMICA a 7 livelli

(6 click da A a B)

A  

B  

Partenza  

Struttura TASSONOMICA a 3 livelli

(3 click da A a B)

Informazione  

A  

B  

Queste forme di organizzazione sono chiamate anche gerarchico-enumerativa. Questa

definizione fa riferimento alle due proprietà peculiari di tale schema:

•  il carattere gerarchico, cioè il fatto di essere costituito da classi contenute le une nelle

altre a formare appunto una struttura ad albero;

•  il carattere enumerativo, perché in uno schema simile, tutte le classi che compongono

l’albero devono essere enumerate apriori. Quest’ultima proprietà determina

l’impossibilità di aggiungere nuove classi, se non modificando l’intero schema.

   Struttura organizzativa: Tassonomica o gerarchica enumerativa

Nel momento che una stessa particella informativa faccia parte di diversi rami lo schema

da gerarchia pura diventa poligerarchia.

   Struttura organizzativa: Tassonomica o gerarchica enumerativa

Le strutture gerarchiche si distinguono per ampiezza e profondità

L’ampiezza è data dal numero di nodi che si trovano a un dato livello della gerarchia.

La profondità, invece, è

espressa dal numero di livelli

che è necessario percorrere

per passare dal nodo

rad ice a l le pag ine d i

contenuto vero e proprio

   Le ambiguità delle directory

Per descrivere l’ambiguità, esaminiamo le directory o

cataloghi organizzati delle risorse on line:

Dmoz Open Directory , Yahoo! Directory .

Queste utilizzano uno schema gerarchico-numerativo, per

indicizzare le URL dei siti web

A volte, l’impiego delle classificazioni tassonomiche, può produrre delle ambiguità

Yahoo! (e successivamente Dmoz), rappresenta uno dei primi tentativi di classificare i siti

web.

L’idea è quella di creare una tassonomia che può avere valore per tutto il web, in modo

che ogni sito può rientrare in una categoria definita.

La vastità del web, l’eterogeneità delle risorse, hanno resa l’impresa di Yahoo!, sempre più

difficile da realizzare.

   Le principali directory

Analizzando il primo livello della classificazione della home page di Yahoo, si può notare

come l’indicizzazione sia avvenuta attraverso una divisione per discipline.

Spicca tra le eccezioni la classe Regional. Il problema di un primo livello realizzato in questo

modo produce una violazione della regola che per ogni nodo della classificazione, produce

categorie non mutuamente esclusive...da ciò un sistema ibrido per cui incoerente.

Esempio:

Se voglio trovare un sito canadese che

vende giochi per computer on line da

dove devo iniziare?

Regional oppure Computer & Internet?

E’ probabile che siano previsti rinvii tra i vari

rami e che quindi ugualmente arrivi alla

classe desiderata.

Ma comunque l’imbarazzo rimane!!!

   Classificazione Tassonomica: Ibrida e incoerente

Il problema è che la violazione della regola dell'unicità fundamentum divisionis per ogni

nodo della classificazione, produce categorie non mutuamente esclusive e, quindi, uno

schema organizzativo ibrido (più principi di divisione operano contemporaneamente) che

è, per sua natura, anche incoerente.

Oltre alla categoria Regional è presente:

•  la categoria Kids and Teens

(classificazione per tipologia di utente)

•  la categoria world

(classificazione per lingua)

•  la categoria shopping

(classificazione per attività)

   Classificazione Tassonomica: Ibrida e incoerente

Le cose peggiorano se consideriamo la directory Dmoz

Ma sul web allora è necessario impiegare classificazioni in cui la coerenza è una proprietà

irrinunciabile nelle strutture di classificazione?

L’incoerenza degli schemi del web ha seri risvolti negativi sul recupero dell’informazione e

possa così essere di ostacolo nella navigazione?

"il potere di uno schema organizzativo coerente deriva dalla sua capacità di suggerire un semplice

modello mentale che l'utente può facilmente comprendere. Gli utenti riconoscono facilmente

un'organizzazione speci!ca per audience o per argomento e schemi organizzativi coerenti

abbastanza piccoli possono essere applicati a grandi quantità di contenuto senza sacri!carne

l'integrità o sminuirne l'usabilità.

Tuttavia, quando si inizia a miscelare elementi di molteplici schemi, ne consegue spesso confusione

e le soluzioni sono raramente scalabili. Poiché le parti sono mischiate tra loro, non possiamo

formarci un modello mentale".

Rosenfeld  e  Morville  (2002)  

   Classificazione Ibrida e incoerente: problemi utente

Perché allora i siti web facciano così ampio uso di classificazioni altamente ibride e

incoerenti nonostante le difficoltà che queste possono comportare per l'utente?

Il motivo principale di tale utilizzo può essere fatto risalire alla necessità di

inserire nel top-level della gerarchia (e quindi in homepage) il numero

più alto possibile di "categorie popolari", attuando così una strategia di

"popularity-based classification

   Classificazione Tassonomica: popularity-based classification

Lo scopo è quello di consentire all'utente un accesso più veloce a

tali "categorie popolari", intendendo con questa espressione gli

argomenti, i servizi, le azioni, i prodotti, e in generale tutti gli item

classificati, che sono considerati più rilevanti per le tipologie di

utente a cui il sito si rivolge

Categorie di I livello fra loro sovrapponibili.

Essendo Games, un “Categoria popolare” si è

deciso di inserirla come categoria autonoma

   Classificazione Tassonomica: popularity-based classification

Fondamentale la ricerca in base ad un

criterio geografico

Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica

Modello a faccette

multidimensionale

(analitico-sintetica)

Benché riconosciuta come più potente dei sistemi tradizionali, la classi!cazione a faccette non si è mai imposta come standard in ambito bibliotecario, subendo anzi una sorta di oblio negli ultimi anni. È stato l’avvento dell’architettura dell’informazione per il web a rilanciare questa nozione, intuendone i grandi vantaggi derivanti dalla sua applicazione in ambiente digitale. ambiente digitale.

Luca  Rosa)  

   Classificazione a faccette

Alla verticalità dei sistemi di catalogazione tassonomica e alla loro rigidità, la classificazione a

faccette contrappone un sistema di classi (faccette) orizzontale e aperto, laddove ciascuna

faccetta è descrittiva di una proprietà o faccia dell’oggetto.

La classificazione a faccette o analitico sintetica, non si preoccupa di collocare un oggetto

(item) in una gerarchia, bensì di descriverlo in termini di sue proprietà o caratteristiche

(metadati), dette faccette. Non una singola grande tassonomia, ma tante piccole tassonomie

che rispecchiano altrettanti diversi punti di vista.

I valori di ogni singola faccetta viene detto fuoco o topic

Questo tipo di classificazione ribalta un tipo di logica antropocentrica, nella quale l’oggetto

veniva classificato attraverso il giudizio esterno, dunque soggettivo.

Nel modello a faccette, l’oggetto viene invece analizzato e classificato attraverso le sue

proprietà intrinseche, meno influenzabili dal giudizio soggettivo, a differenza del sistema di

classificazione tassonomica dove ogni elemento è classificato sotto un’unica categoria.

   Classificazione a faccette: logica antropocentrica

OGGETTO

da rappresentare

ITEM Faccetta 2

Faccetta 3

Faccetta n

.

.

.

Faccetta 1

•  Fuoco 1 opp topic 1 opp faccete II livello 1

•  Fuoco 2 opp topic 2 opp faccete II livello 2

•  Fuoco 3 opp topic 3 opp faccete II livello 3

•  Fuoco 4 opp topic 4 opp faccete II livello 4

•  Fuoco n opp topic n opp faccete II livello n

.

.

.

Vitigni

Fasce di prezzi

Tipologie

Regioni del mondo

•  Souvignon •  Cabernet

•  Chardonnay •  Merlot

•  Pinot noir

•  < 10 $

•  10$ < p < 30$

•  30$ < p < 50$

•  50$ < p < 70$

•  p >70$

•  Rosso •  Bianco

•  Frizzante •  Passito

•  Rosato

•  Europa •  America del nord

•  Australia •  Africa

•  America del sud

Classi  =  54  =  625  

Con soli 4 faccette e 20 fuochi è possibile

rappresentare ben 625 classi senza doverle

elencarne tutte precedentemente.

Un risparmio di tempo e spazio notevole!!

   Classificazione a faccette: Esempio

ITEM

q  Il sistema è espandibile (scalarità): è sempre possibile aggiungere una nuova faccetta

descrittiva di un nuovo aspetto dell’oggetto;

Adottare sul Web uno schema a faccette può comportare per il lavoro degli architetti

dell'informazione di un sito sostanziali vantaggi. così sintetizzabili

q  La Multidimensionalità: diversamente dai sistemi

tradizionali, ogni oggetto è classificato secondo una

pluralità di attributi;

q  La Persistenza: gli attributi/faccette costituiscono proprietà

essenziali e persistenti dell’oggetto; in questo modo l’impatto

(sullo schema di classificazione) di eventuali cambiamenti è

fortemente ridotto o nullo;.

(*)Per scalabilità di un sistema s’intende la sua capacità di adattarsi senza troppi problemi a eventuali aggiunte di componenti

o parziali modifiche nella sua strutture

   Classificazione a faccette: Vantaggi lato progettista

q  La flessibilità. considerando l’insieme di attributi, ogni oggetto può

essere reperito utilizzando un singolo attributo di ricerca per volta,

oppure una combinazione di attributi.

Non solo, ma gli schemi a faccette sul Web si propongono in una prospettiva di esperienza-

utente

q  La ricerca è mirata: La logica a faccette permette di incrociare facilmente più

caratteristiche dello stesso oggetto fornendo risultati più mirati e soddisfacenti per l’utente.

Infatti, ogni oggetto può essere reperito utilizzando un singolo attributo di ricerca (o

faccetta) alla volta, oppure più attributi insieme in combinazione. Il risultato della ricerca si

raffina, diminuisce sensibilmente il numero dei risultati possibili e di conseguenza anche il

tempo impiegato per raggiungere il risultato finale.

q  L’utente è più libero: Chi visita il nostro sito non dovrà più sottostare alla

logica che gli viene imposta dalla struttura organizzativa, ma potrà nav-

   Classificazione a faccette: Vantaggi lato utente

- igare in base al proprio punto di vista. Il sistema prevede la possibilità di percorsi multipli sulla

base dei diversi bisogni informativi e delle differenti tipologie di utenti

q  Migliore gestibilità dello schema: Non è necessario elencare apriori tutte le classi del

sistema..

Le peculiarità elencate in precedenza, rendono particolarmente adeguato la scelta di questo

sistema in ambienti digitali, per un più veloce ed efficiente ritrovamento dell’informazione

   Classificazione a faccette: Vantaggi lato utente

Un'interfaccia analitico-sintetica può inoltre risolvere la questione delle categorie popolari:

sotto l'etichetta della faccetta corrispondente non saranno elencati tutti i fuochi, soprattutto

se troppi, ma solo quelli che si prevedono saranno cliccati più frequentemente dagli utenti,

magari ordinandoli proprio per popolarità e non sulla base di un criterio alfabetico. Se l'utente

preferirà vederli tutti, potrà farlo in un secondo tempo.

OSSERVAZIONE: Per quanto concerne la classificazione a faccette negli ambienti legati al web, e anche quelli

legati all’ambiente dell'architettura dell’informazione, si usa definire faccette, un qualsiasi

sistema che adotti una logica di classificazione multidimensionale.

   Classificazione a faccette: indicizzazione semantica

•  Autore:

•  Editore:

•  Anno:

•  Nr.pagine

•  Prezzo:

ITEM

•  Argomento:

•  Attività:

•  Area geografica:

•  livello

(1) (2)

La (1) classificazione non è a faccette, i quanto i parametri che vi compaiono riflettono

proprietà formali, descrittivi dell’oggetto che si descrive.

A differenza della (2) classificazione che è a faccette in quanto investono proprietà semantiche

In effetti, per parlare di classificazione a faccette è necessario che il sistema preveda una forma

di indicizzazione semantica (legata al contenuto) di ciò che si vuole classificare.

Per gli oggetti si parla di semantica quando le proprietà non sono ricavabili direttamente

dall’osservazione dell’oggetto

In una struttura di classificazione a faccette, logica multidimensionale è solo uno degli aspetti, di

grande importanza sono: la natura semantica, la tipologia e l’ordine della notazione usata per

le faccette, soprattutto quando la classificazione coinvolge un numero di oggetti elevato.

   Tipologie di classificazioni a faccette

q  Classificazioni a faccette pure: modelli di classificazione che si rifanno in modo completo alla

teoria della classificazione originaria (Ranganathan), ovvero:

- Accesso mediante più dimensioni semantiche (faccette) all'informazione;

- Ordine conveniente delle faccette;

- Sistema di notazione utile a garantire tale ordine;

q  Classificazioni a faccette spurie: modelli di classificazione che si rifanno alla teoria delle

faccette soltanto o principalmente per ciò che riguarda la logica multidimensionale di

accesso all'informazione, mescolano cioè attributi semantici ad altri descrittivi.

q  Classificazioni a faccette apparenti: modelli di classificazione a logica multidimensionale che

offrono un accesso all'informazione mediante più parametri o metadati solo o

prevalentemente di tipo descrittivo (proprietà formali dell'oggetto) e non di tipo semantico,

Nel web in genere, gli approcci a faccette sono per lo più del tipo 'spurio mescolano cioè

attributi semantici ad altri descrittivi.

Ma questo non significa che siano scorrette o che non funzionino: è gioco forza che in molti casi

(ad es. nell'e-commerce) io abbia bisogno anche di parametri descrittivi.

   Tipologie di classificazioni a faccette spurie: maggioranza nel mondo del web

Faccette

Fuochi

   Classificazione a faccette: Esempio

Ogni faccetta corrisponde ad un tipo di

esigenza-competenza-motivazione dell’utente

Le faccette tipo : regione, tipo, vitigno, proposte da

wine.com per classi!care i vini risultano insufficienti

e poco utili per utenti che non hanno conoscenze

enologiche. Peter  Meholz  [2002]  

: classificazione a faccette spurie

leggero e fruttato morbido e poco. tann

Leggero e fresco

Classificazione di aspetti del vino non riconducibili solo a

proprietà fisiche dell'oggetto

Esempio di ricerca avanzata incrociando le varie faccette

Red Wine > France - Bordeaux > $80 and Above (103 results)

   Classificazione a faccette: esempio di flessibilità di combinazione delle faccette

Home  page  

A   B   C  

F1  

F2   F3  

F4  

Fn  

   Integrazione classificazione enumerativa e classificazione a faccette

   Integrazione tra la classificazione enumerativa e classificazione a faccette: EPICONS.COM

Gli schemi a faccette prevedono un

procedimento classificatorio tipicamente

descrittivo, che non può non ricordare molto

da vicino i l metodo di organizzazione

caratteristico dei database relazionali .

il termine database, banca dati o base di dati,

indica un insieme di archivi collegati secondo

un particolare modello logico (relazionale,

gerarchico, reticolare o a oggetti) e in modo

tale da consentire la gestione dei dati stessi

(r icerca o interrogazione, inser imento,

cancellazione ed aggiornamento) da parte di

particolari applicazioni software dedicate

(DBMS)

Infatti, i termini item/faccetta/fuoco possono

essere sostituiti con tabella/attributo/campo.

   Definizione di database

   Esempio di database

(Entità) (Entità)

(Entità)

(Entità)

(Entità) (Entità)

(Entità)

(Entità)

(Entità)

(Entità)

(Entità)

(Attributi o campi)

   Definizione di database

(ITEM) (ITEM)

(ITEM)

(ITEM)

(ITEM) (ITEM)

(ITEM)

(ITEM)

(ITEM)

(ITEM)

(ITEM)

(Fuochi o topic)

categorie  

tag  

autore  

data  

…..  

   Modello orientato ai data base e modello di classificazione a faccette

Classificazione a faccetta Modello orientato ai database

Classificazione a faccetta Modello orientato ai database

In una struttura di classificazione orientata ai database,

benché ci sia la multidimensionalità, essa è costituita

anche da parametri descrittivi

Questa è la differenza che intercorre tra una

classificazione orientata ai database e una classificazione

a faccette: un database descrive un oggetto mediante

più parametri, ma solo se questi parametri sono semantici

esso corrisponde a una classificazione a faccette.

u  Classificazione a faccette = solo parametri semantici

u  Modello orientato ai database = non necessariamente parametri semantici

OSSERVAZIONE:

il modello orientato ai database, è spesso trattato come uno schema di classificazione a parte

e non come corrispondente di uno a faccette

Insieme  dei  post      

categorie  

tag  

autore  

data  

…..  

Agli architetti dell’informazioni non si chiede di

diventare esperti di SQL, anche perché esistono

Sistema di Gestione dei Contenuti (CMS), strumento

software installato su un server web studiato per

facilitare la gestione dei contenuti di siti web,

svincolando l'amministratore da conoscenze

tecniche di programmazione Web.

   Modello orientato ai data base : CMS

Modello a faccette o multidimensionale (analitico-sintetica

(Social Classification)

Folksonomy

Un tag è un termine associato a un'informazione (un'immagine,

una mappa geografica, un post, un video clip ...), che descrive

l'oggetto rendendo possibile la classificazione e la ricerca di

informazioni basata su parole chiave.

Sono qualcosa di più quindi delle parole chiave, keywords, perchè non vengono

estrapolati automaticamente dal testo, dal titolo o dalla descrizione del contenuto ma

assegnate direttamente o da colui che l'ha pubblicato e che per primo è in grado di

descriverne il significato o da chi fruisce di quel contenuto.

•  tag soggettivo - il significato ha senso solo per colui il quale assegna il tag (per esempio

foto di Bali durante il viaggio di nozze con tag “honeymoon”);

•  tag oggettivo - il significato ha senso per colui che assegna il tag, ma è condivisibile da

tutti, e conseguentemente all’oggetto viene attribuito lo stesso tag da una moltitudine di

persone (per esempio tag “pesce” per la foto di un pesce).

   I tag

Il moltiplicarsi di sistemi di tagging sia nell’ambito della realizzazione di siti web che nel loro

utilizzo quotidiano da parte degli utenti ha portato alla diffusione del concetto di folksonomy.

Il termine è nato durante una discussione svolta il 24 luglio 2004 presso l’Information

Architecture Institute da Thomas Vander Wal

Gene Smith, “architetto” di sistemi informatici, si chiese come si potesse

chiamare il sistema di social classification basato sul tagging, diffuso in

siti come Del.icio.us e Flickr. Eric Scheid rispose intuitivamente “folk

classification” e Thomas Vander Wal si ispirò a questa risposta per il

curioso neologismo “folksonomy”, in cui, egli stesso specifica, il termine

folk è da intendersi come “regular people”, ovvero la massa di utenti

medi del web.

   Folksonomy

La diffusione dell’uso dei tag ha poi seguito una crescita esponenziale a partire dal 2003, con il

“decollo” di delicious e successivamente di Flickr, che ha segnato il momento di slancio e di

grande visibilità del “social tagging”, come descritto nell’immagine sulla storia dell’uso dei tag

di Philipp Keller, ricercatore presso Instituto de Investigaciones Filosóficas dell’Università del

Messico, in un suo articolo sulla storia del tagging, presentando un diagramma e una

cronologia degli avvenimenti che hanno coinvolto il tagging.

   Cronostoria del TAG

I tag, che in genere vengono scelti direttamente dagli autori/creatori dell'oggetto

dell'indicizzazione in base a criteri del tutto informali, sono stati presto associati al concetto di

web 2.0 e ai cosiddetti servizi di social bookmarking.

Il valore aggiunto delle folkonomie sta proprio nell’aggregazione e nella

condivisione, cioè nella natura sociale del fenomeno (social

classification): la loro forza non è la precisione ma l’ampia adesione

popolare. Anziché sforzarsi di creare sistemi di classificazione che

incontrino modelli mentali degli utenti, si fa in modo che siano gli utenti

stessi – da basso – a far emergere spontaneamente, modelli comuni.

Ecco perché si annovera la folksonomia come una struttura bottom-up

Un altro notevole vantaggio che una classificazione dal basso porta è che collegando le

parole chiave usate da utenti diversi per classificare la medesima risorsa/informazione, si

da vita ad un sistema di correlazioni e rimandi incrociati che favorisce la scoperte di

nuovi contenuti. Da quest’aspetto innovativo e potente, si può instaurare una vera e

propria ecologia dei metadati .

   Folksonomy: social classification – modello bottom up

Lo stesso Vander Wal, nel 2005, diede una netta distinzione tra due tipologie di

Folksonomie

I sistemi di classificazione semantica basati su folksonomies possono essere molto diversi

l’uno dall’altro e le applicazioni oggi disponibili suggeriscono l’esistenza di due diversi

approcci all’etnoclassificazione:

1.  una ristretta (narrow folksonomy)

2.  e una intesa in senso ampio (broad folksonomy).

   Folksonomy: tipologie

Iniziamo a parlare della broad folksonomy,

tecnica uti l izzata da Delicious. La broad

folksonomy è il risultato di molte persone che

taggano lo stesso elemento e ogni utente può

taggare l'oggetto in modo diverso, a seconda del

proprio modello mentale, del proprio vocabolario

e della propria lingua. In altri termini l’utente crea

una risorsa e la rende accessibile agli altri.

Gli altri utenti che sono interessati a questa risorsa

le associano a loro volta tag corrispondenti ai

termini che conoscono.

Le persone trovano le informazioni sulla base dei

tag.

   Broad folksonomy

•  Gruppo "A" (8 persone) hanno applicato i tags "1" e un "2"

all’oggetto, e usano questi per trovare l'oggetto nuovo.

•  Gruppo "B" (2 persone) hanno applicato i tags "1" e "2" all'oggetto e

beneficiano per trovare l'oggetto dei tags "1", "2" (creati anche dal

gruppo A) e "del tag 3" (creato dal gruppo “C” e dal gruppo “D”).

•  Gruppo "C" (3 persone) hanno applicato i tags "2" e "3" all’oggetto e

beneficiano del tag “2” (creato anche dal gruppo “A” e “B”) e del

tag “3” (creato anche dal gruppo “D”)

•  Gruppo "D" applicano all'oggetto un tag "3" e beneficiano di questo

solo (creato anche dal gruppo “C”) per trovare l’oggetto.

•  Gruppo "E" (2 persone) applica un tag diverso, "4", per etichettare

l'oggetto e utilizza solo questo termine (creato solo esclusivamente

da lui) per trovare l'oggetto.

•  Infine, il gruppo "F" (1 persona) applica anch’esso un tag diverso, "5", "

per l'oggetto e util izza solo questo termine (creato solo

esclusivamente da lui) per trovare l'oggetto..

Da un alto livello si vede un utente (content creator) crea l'oggetto e lo rende accessibile ad altri. Un gruppo

di utenti (rappresentato con le lettere dell'alfabeto) marcano l'oggetto (frecce orientate dal gruppo ai tags)

con i propri tags (costituiti da numeri). Lo stesso gruppo di persone possono usare i tags (frecce orientate dai

tags ai gruppi)

   Broad folksonomy: Strategia alla base

•  Il tag "2" riceve la maggior parte dei tag con 13 voci,

segue poi il tag "1" ricevendo 10 tag. Sulla base di

queste tendenze (tag più popolari) si potrebbe estrarre

un vocabolario controllato o almeno sapere come

chiamare l’oggetto in modo tale da avere un ampio

spettro di persone (simili a quelli che tag l'oggetto, e

tenere a mente quelle che tag possono essere

rappresentativi di tutta).

La curva caratteristica che tende ad emergere in un sistema di questo tipo, mostra una

distribuzione di tipo power law (coda lunga), Alcune tag tendono ad affermarsi fortemente,

mentre altre sono utilizzate da pochi utenti e spesso solo da uno

•  Nella coda, ci sono le persone che hanno taggato

l’oggetto con un solo tag, ma comunque questo

permette ad altre persone con mentalità simile di

trovare l’oggetto, anche se questi tag sono poco

utilizzati.

   Broad folksonomy: the long tail

Un classico esempio di broad folksonomy è del.icio.us che è un

servizio per il social bookmarking: ogni iscritto si appunta in uno

spazio personale gli indirizzi di siti e documenti utili trovati durante la

navigazione in rete e assegna a ciascuno di essi uno o più tag,

creando il suo indice analitico di link personali. Anche in questo caso

il sistema mette in comune tutti i collegamenti ipertestuali catalogati

da tutti gli iscritti, moltiplicando gli effetti degli sforzi individuali.

La stessa risorsa (URL) è stata già segnalata

da alti utenti (57) utilizzando i seguenti Tags

   Broad folksonomy: delicious

Nelle Narrow folksonomy, ogni oggetto può

essere etichettato solo da una o poche

persone. In genere la persona o il gruppo di

persone che ha la possibilità di etichettare un

oggetto è legata a questa risorsa in qualche

modo. T ipicamente è chi ha creato il

contenuto (in Flickr deve essere il creatore del

contenuto a dare l’autorizzazione a taggare

l’oggetto).

In questa particolare folksonomia, le tag sono

singole per natura, nel senso che possono

essere associate una sola volta ad ogni risorsa,

il che comporta che non vi è una distribuzione

power law.

   Narrow folksonomy

•  il gruppo "A" utilizza tag "1" per trovare l’oggetto (il tag “1” è

quello creato dal creatore del contenuto).

•  Il gruppo "B" utilizza il tag "1" per trovare l'oggetto, ma ha

taggato l'oggetto con tag "2" da utilizzare anche come un

mezzo per trovare l'oggetto.

•  Il Gruppo "C" utilizza tag "1", "2" e "3" per trovare l'oggetto.

Notiamo questo gruppo non ha applicato nessun tag.

•  Il Gruppo "D" usa i tag "2" e "3" per trovare gli oggetti e anche

esso non aggiunge alcun tag.

•  Il Gruppo "E" non è in grado di trovare l'oggetto utilizzando i tag

come il vocabolario che sta usando non corrisponde a uno

qualsiasi dei tag attualmente forniti.

•  il Gruppo "F" è la loro etichetta per l'oggetto che solo loro

utilizzano per tornare all'oggetto. Gruppo "F" non ha trovato

l'oggetto con tag esistenti, ma potrebbe aver trovato l'oggetto

con altri mezzi, come un loro amico via e-mail un link o l'oggetto

è stato incluso in un gruppo si abbonano al loro aggregatore di

feed.

   Narrow folksonomy: Strategia alla base

   Pro e contro della Folksonomy

•  L’utilizzo da parte di una grande quantità di utenti, può essere vista come ausilio per la

progettazione di schemi di classificazione classica (informazioni utili per la costruzione di

metadati e vocabolari controllati - Si può instaurare una vera e propria ecologia dei

metadati .);

•  Riflette accuratamente il modello mentale degli utenti, rispecchiando il loro linguaggio e i

loro bisogni informativi.

•  E’ un sistema di classificazione che permette di recuperare anche informazioni residuali

non altrimenti accessibili. Questo ne fa uno strumento più orientato alla scoperta

dell’informazione anziché indirizzato verso la ricerca mirata. Favorisce quel modello di

ricerca di tipo Berrypicking, integrando fortemente il concetto di serendipity;

•  E’ un sistema economico, sia in termini di denaro sia di tempo, poiché il lavoro di

classificazione è svolto dagli utenti.

•  Possiede un basso grado di findability, essendo – come detto in precedenza – più

orientate alla ricerca esplorativa, piuttosto che a una mirata.

•  Le folksonomy mancano di precisione nelle categorizzazione nel linguaggio, con il rischio

di proliferazione di molte varianti linguistiche per uno stesso concetto;

PRO  

CONTRO