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ANNO XXVII APRILE 2019 QUADRIMESTRALE DI BANCA DELLA MARCA Poste Italiane spa · Spedizione in abbonamento postale, 70% · DCB TV 78 ECONOMIA TERRITORIO DALLE SEDI E DALLE NOSTRE FILIALI periodico di Marca Solidale Innovation Hub, l’incubatore di Cimadolmo Pra’ dei Gai, un polmone naturalistico Sacile Sede centrale il servizio Agricoltura Soligo SOCIALITà ll MEVE, a Montebelluna il Memoriale Veneto della Grande Guerra

APrIl E 2019 DI BAnC A DEll A MArCA · Credito Cooperativo. Società Cooperativa Direzione e redazione via G. Garibaldi, 46 31010 Orsago (Tv) Direttore responsabile Sergio Dugone

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AnnO XXVIIAPrIlE 2019

quADrIMESTrAlEDI BAnCA DEllA MArCA

Poste Italiane spa · Spedizione in abbonamento postale, 70% · DCB TV78ECONOMIA

TERRITORIO

DALLE SEDI EDALLE NOSTRE FILIALI

periodico di Marca Solidale

Innovation Hub,l’incubatore di Cimadolmo

Pra’ dei Gai,un polmone naturalistico

Sacile

Sede centraleil servizio Agricoltura

Soligo

SOCIALITàll MEVE, a Montebellunail Memoriale Venetodella Grande Guerra

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Sacile

SEDE CENTRALEil servizioAgricoltura

Soligo

inquestonumero

IN COPERTINA ANNO XXVIIN. 78 · APRILE 2019

Pra’ dei Gai.

FOTOVittorio Janna

Quadrimestraledi informazione bancaria e di cultura locale

della Banca della MarcaCredito Cooperativo. Società Cooperativa

Direzione e redazionevia G. Garibaldi, 4631010 Orsago (Tv)

Direttore responsabileSergio Dugone

Segretaria di redazioneMariapia Biscaro

RedazioneFrancesco Beninato,

Paolo Ceolin, Michele Dufour, Vittorio Janna, Pietro Marcolin,

Mario Meneghetti, Amerino rasera, Claudio Sernagiotto, loris Sonego

Hanno collaboratonicola Bernardi, Mariapia Biscaro,

Alberto De nardi, Paolo Dorigo,Marta Margiyeh, loris rui,

Germana Segat, Massimo Spada

FotografieArchivio Banca della Marca,

foto Jefwa, Vittorio Janna,Mario Meneghetti, uTE Sacile

Progetto e videoimpaginazione Janna comunicazione creativa_Pn

Stampa Tipografia Carlet_Orsago (Tv)

Registrazione Tribunale Treviso n. 911 del 27 maggio 1993

le opinioni esposte in articoli di natura generaleesprimono il punto di vista dei singoli autori

e non quello dell’Amministra zione della Banca.Gli articoli inviati alla redazione,

anche se non pubblicati, non si restituiscono.È consentita la riproduzione dei testi

purché venga citata la fonte.l’Editore si rende disponibile ad assolvere

agli obblighi in materia di diritto d’autore con i soggetti interessati non individuati

che avanzino legittima richiesta.Garanzia di riservatezza.

I dati personali dei destinatari della rivistasaranno utilizzati dall’Editore, titolare

del trattamento, unicamente per l’invio dellapubblicazione e di eventuali offerte

commerciali secondo le finalità e i modiconsentiti dal D. lgs. n. 196/2003.

Pertanto, i dati potranno essere trattati con mezzi informatici o manualmente anche

da parte di terzi che svolgono attivitàstrumentali (etichettatura, spedizione) e

potranno essere consultati, modificati, integratio cancellati in ogni momento

dagli interessati inoltrando richiesta al responsabile, nominato per la carica,

all’indirizzo della redazione. [email protected]

La rivistain versione digitaleè disponibile subancadellamarca.it

Il numero precedenteè stato diffuso in 14.230 copie.

3EDITORIALE

Lettera ai Soci

31DALLE SEDI EDALLE NOSTRE FILIALI

18TERRITORIO

35NEWS DALLA BANCA

DAY BY DAY

Noi facciamoagricolturadove viviamo

16Innovation Hub,l’incubatoredi Cimadolmo

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SOCIALITÀ

Cooperativamente

Una festaper i progettisocial start

Welfare aziendalea km zero

23Lode al profitto

27Pra’ dei Gai,un polmonenaturalistico

ll MEVE, a Montebellunail Memoriale Venetodella Grande Guerra

Progetto«Tutti i bambinivanno bene a scuola»

Managementdel welfare

Un affollatoburraco solidale

38TERRITORIO

HUGBIKE,meraviglia la NATO

39San Bernardino,la chiesetta amatada tutta San Fior

40San Valentino,restituitoalla comunità

13ECONOMIA

La crisi etica10SOCIETÀ

43FOR ME D’ABILI,quella straordinariavoglia di vivere

44I 50 anni de«La nostra famiglia»da Coneglianoal Veneto

5Notizie in breve

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diClAuDIO SErnAGIOTTO

Presidente

Caro Socio,abbiamo alle spalle un 2018 che – an-cora una volta – ha visto la società el’economia del nostro territorio proporreall’intero paese ed al contesto europeo,una società dinamica, reattiva alle cri-ticità, propositiva nelle opportunità, te-nace verso gli obiettivi.Pur in un contesto di affaticamento,non aiutato da tante forme di incertez-za, le nostre famiglie e le nostre attivitàproduttive hanno continuato a tenereforte il livello di coesione sociale ed ele-vato l’impegno a generare ricchezzemateriali ed immateriali per il benesserecomunitario.Come Banca cooperativa, siamo statiun istituto di credito che ha rafforzato –nella riscoperta del significato più pro-fondo delle nostre origini, del nostro es-sere famiglia di famiglie, della nostranatura sociale – il legame con la propriaterra, facendo sentire a tutti la nostraprossimità e partecipazione ai progetti,alle proposte, alle richieste di essere pro-tagonisti nel territorio.

Verso l’AssembleA

Domenica 26 maggio tutta la grandecompagine sociale di Banca della Mar-

ca si ritrova in assemblea. È il momentopiù alto, quello in cui si rendiconta l’ope-rato di un intero anno, i risultati di quellaoculata gestione dell’economia circolareche da sempre è la nostra carta di iden-tità: raccogliere il risparmio del territorioper tutelarlo e utilizzarlo al meglio negliinvestimenti e nello sviluppo locale.Il Bilancio chiuso al 31 dicembre2018 che vi viene sottoposto, evidenziaancora una volta un risultato ampia-mente positivo con tutti gli indicatorieconomico-patrimoniali di assolutaeccellenza.Banca della Marca continua, grazie allacostante attività svolta dalla propriastruttura, a mantenere elevati standarddi qualità del credito e, con l’entrata nelGruppo Bancario ICCREA, non potrà checonsolidare le già solide radici nel no-stro territorio.Siamo tutti partecipi di questo grandeprogetto che noi amministratori con im-pegno e senso di responsabilità portia-mo avanti per consegnare ai Soci, annodopo anno, una grande realtà territoria-le, un punto di riferimento per le nostrediverse generazioni affinché tutti possa-no guardare al futuro con serenità.Etica e professionalità, praticata con lanostra gente: questo è il nostro modo difare Banca di Credito Cooperativo.

LETTERA AI SOCI

CONL’ECONOMIASOLIDALE

COSTRUIAMOIL CAPITALESOCIALE

EDITORIALE78INSIEMECOn FIDuCIA

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essere comunità

Abbiamo al centro del nostro interesseuna comunità dinamica. Ma siamoconsapevoli che la comunità ha valorese i percorsi individuali sono saldatidentro una storia di intense relazioniche generano stabilità sociale. Oggi ilvenire meno della maggior parte dei so-lidi punti di riferimento del recente pas-sato rende percepibile – anche nei nostritanti piccoli paesi, non solo nei grandi

EDITORIALE78INSIEMECOn FIDuCIA

lità tra Pordenone, Treviso e Venezia, ilprendersi carico di Social Start, le pro-gettualità che l’economia civile non pro-fit sviluppa per dare patenti di cittadi-nanza alle presenze più fragili chevivono tra noi.E la stessa progettualità Tutti i Bambinivanno bene a scuola attivata nel pe-riodo natalizio e che porta a traguardoi percorsi in queste settimane ha coin-volto 134 scuole dell’infanzia in tutti inostri paesi, dando risposte a bambinie famiglie.Sempre con le radici ben piantate ac-canto a chi vive e lavora qui, abbiamolanciato CreaWelfare che stiamo pro-muovendo in tutte le aziende per unwelfare aziendale a km 0.

lA dimensione eticAdel ViVere ciVile

La nostra base sociale è chiamata apromuovere partecipazione attorno aBanca della Marca per consentire allanostra attività di implementare il capi-tale sociale del territorio in cui operia-mo. Si tratta di sostenere azioni con unaportata che va oltre la singola attivitàperché propongono una vera e propriavisione della società.Di comunità si parla sempre più spesso,la gente sente il bisogno di una vita dicomunità che include, accoglie, costrui-sce spazi di fraternità.Ma fare comunità non è solo una prati-ca sociale che declina modelli e meto-dologie, è un modo di concepire il lavo-ro sociale – e quindi anche il nostro –che rimanda ad una dimensione etica. E quella dell’etica è una grande sfida cheinterpella l’oggi dei nostri comporta-menti individuali e sociali.Per questo non ci stancheremo di ali-mentare l’economia solidale perché es-sa ha una dimensione etica e costituisceforza per quel capitale sociale di cui tuttiabbiamo bisogno.

centri – quel sentimento diffuso di incer-tezza, di insicurezza, di insoddisfazioneche oscura i tanti aspetti positivi che ca-ratterizzano il nostro vivere.Noi sappiamo di lavorare ogni giornoper costruire spazi e momenti ed incon-tri in cui la reciprocità e la ricchezza re-lazionale siano collanti capaci di con-trastare i conflitti ed umanizzantirispetto all’esaltazione tecnologica delnostro tempo.Tutto l’intenso percorso compiuto daCooperativamente negli ultimi mesidel 2018 e ad inizio 2019 ha avuto que-sto filo conduttore: l’incontro tra perso-ne, il racconto autobiografico di un po-polo che si ritrova a scoprirsi e costruirelegami.E così assume valore aggiunto una festadei giovani emergenti come Lode alProfitto; diventa attenzione alle fragi-

La forzadeLLa comunità

sta neL suocapitaLe sociaLe:

reLazioni fiduciarie,reti di prossimità,

consapevoLezzadeL ruoLo

dei beni comuni.

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DAYBYDAY

a c u r a d i

M a r i o M e n e g h e t t i

NOTIZIE IN BREVE78INSIEMECOn FIDuCIA

ArTE

Meritano di essere riprese dal nostrogiornale almeno le buone notizie cheriguardano le opere d’arte presentinel nostro territorio.Nel 1988 a Follina dal CastellettoBrandolini era sparito, o meglio, rubatoun tondo ad olio su tela di scuolafiamminga intitolato «Ritratto d’uomo»,un’opera d’arte di pregio del settecento.Nello scorso novembre, a distanza di bentrent’anni, i carabinieri della sezionetutela del Patrimonio culturale hannointercettato in internet la messain vendita dell’opera da partedi un messinese e sono intervenuti conil sequestro. L’operazione merita davveroun plauso.A Treviso, durante i lavori di restaurodi un palazzo in via Collalto, sotto il solitostrato di intonaco rimosso, è venuto alla

Il patrimonio artistico locale

luce un affresco con splendidi, raffinatifregi che pare sia risalente alla finedel 1400 o agli inizi del 1500. Le facciateaffrescate erano una caratteristicadi Treviso (per questo è nota come UrbsPicta) fino alla grave distruzione dovutaal bombardamento del 7 aprile 1944.Quel che rimane (oltre seicento facciate)rientra tra i principali motivi d’interessesotto l’aspetto turistico. Altra notizia, la pala attribuita aFrancesco Beccaruzzi, raffigurantesan Giorgio, la Madonna col Bambinotra i santi Giuseppe e Giovanni Battista,

già presente nell’omonima chiesadi Farra di Soligo abbattuta nel 1938, erastata consegnata nel 1967 alla diocesiper far parte dell’istituendo museodiocesano. Nel 1984 venne assegnataad una restauratrice per un primointervento ma, per mancanza di fondi,il restauro venne sospeso e con il passaredel tempo l’opera è andata neldimenticatoio. Ora, a distanza di oltretrent’anni, grazie all’interventodel parroco don Brunone De Toffol,la pala è stata recuperata e consegnataad un laboratorio specializzato peril restauro definitivo. A lavoro concluso lasplendida tela verrà ricollocata a Farradi Soligo all’interno della chiesaparrocchiale di santo Stefano.Infine, è da ricordare che quest’anno,precisamente l’11 luglio, ricorronoi duecento anni dalla posa della primapietra del Tempio di Possagno volutodallo scultore Antonio Canova.

ECOnOMIA

Nella sede di Veneto Agricoltura sonostati presentati i risultati dell’annata 2018del settore agroalimentare ed i datiemersi confermano un’ottima stagione.Per il 2018 il valore complessivo dellaproduzione agricola veneta lordaha sfiorato i 6,4 miliardi di euro con unacrescita dell’8% sull’annata precedentedovuta sia all’aumento delle quantità

L’agroalimentare in Veneto

«ritratto d’uomo»,scuola fiamminga.

la produzioneagricola venetasegna +8% sul 2017.

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NOTIZIE IN BREVE78INSIEMECOn FIDuCIA

FAunA

Buone notizie anche per quanto riguardal’ambiente. A metà dicembre nel Piaveè stata ripescata una tartaruga EmyOrbicularis, un rarissimo esemplare ditestuggine in via di estinzione. L’animaleè stato rimesso nel luogo di ritrovamentoe sarà continuamente monitorato percapire se si tratta di un esemplare isolatoo se in quel tratto di fiume vi sono altretartarughe «razza Piave». Un altro evento che merita di esser resonoto, anche se può apparire marginale,è il fatto che grazie ad un’organizzazioneambientalista sono stati rimessi nel lorohabitat naturale ben 21 esemplari dimoretta del Madagascar (Aythya

La tartarugae l’anatra tuffatrice

prodotte e sia all’andamento dei prezzidi mercato. Nonostante un clima nonfavorevole la coltivazione della soia hadato ottimi risultati con una resa inaumento del 20%. Anche le impresefrutticole hanno avuto un andamentoapprezzabile, la produzione di meleè cresciuta del 24% e quella di kiwi diben il 46%. È stata un’annata eccezionaleper la viticoltura sia per la quantità cheper la qualità del prodotto e tutto questoconsolida il momento d’oro per l’exportdi vino veneto. Il distretto del proseccodi Valdobbiadene è il secondo migliordistretto agroalimentare nazionale.Il 2018 ha registrato un andamentosfavorevole per la produzione di granoe per quella della barbabietolada zucchero. Il mais ha registratoun aumento della resa pari all’11% edè stabile il settore zootecnico, esclusol’allevamento di conigli che ha avutoun crollo del 22%.È in calo il numero delle imprese agricoleattive, scese a 63.400 (nel 2018 -0,7%)e rispetto al 2017 è stato registratoun decremento occupazionaledel 9,5% in controtendenza rispettoal dato nazionale. Questi ultimi dati sonoimputabili al protrarsi del cambiogenerazionale.

innotata), un’anatra tuffatrice chesi riteneva estinta già da diversi anni.L’ultimo avvistamento in natura risalivaal 1991, alcuni anni dopo, però, ne sonostati rinvenuti alcuni esemplari inun piccolo lago sperduto e da questiè stato possibile contribuire alla lororiproduzione. L’attenzione verso la conservazione dellespecie animali è uno dei tantidoveri dell’uomo che spesso, concomportamenti inopportuni, è stato edè la causa di un impoverimento dellafauna.

VIABIlITà

Quanto pubblicato recentemente, aseguito di un’indagine dell’ACI, non develasciare tranquilli coloro che sonoresponsabili della viabilità extraurbanasecondaria veneta, in altre parole delleex «strade provinciali».La classifica sulle strade pericolose vedela Marca Trevigiana quarta in Italia dopole provincie di Milano, Venezia e Padova,quindi ben tre provincie venete nei primiquattro posti.L’indagine analizza i dati del 2017 e fariferimento al numero di morti, di feriti,di schianti e della densità di sinistri.Per completezza, si deve però aggiungereche la Polstrada ha confermato cheper il 2018 c’è stato un peggioramentonetto della situazione.La provincia di Treviso ha in carico 1136km di strade ove sono stati registrati 586incidenti con 15 morti e 863 feriti.La provincia di Venezia gestisce 860 km

Indagine A.C.I.

la tartarugaEmy Orbicularise l’anatra morettadel Madagascar.

lA SCuOlA

Anche per le scuole è tempo d’esami, nonper gli alunni ma per gli istituti. La Fondazione Agnelli ha infatti stilatodi recente una classifica delle miglioriscuole superiori in Veneto prendendoin esame i risultati conseguiti daglistudenti sia nell’ambito universitarioche in quello successivo del mondodel lavoro. In questa classifica, perla provincia di Treviso la miglior scuola èil liceo scientifico G. Marconi diConegliano, al secondo posto il liceo

I migliori istituti superioriin Veneto

scientifico Primo Levi di Montebellunaed al terzo il Flaminio di Vittorio Veneto.Trovano un ottimo piazzamento il liceoCanova, il linguistico Duca degli Abruzzie lo scientifico Leonardo da Vinci e tra gliistituti tecnici il Riccati e il Giorgi-Fermi.A Venezia gli istituti tra i primi classificatisono il linguistico Stefanini, il Marco Poloper l’artistico e l’Algarotti tra gli istitutitecnici.Quest’indagine, oltre a certificareun’altissima professionalità di docentie dirigenti, ha sicuramente un valoreaggiunto: quello di permettere ai ragazzidi scegliere con maggior sicurezza unpercorso di studi che faciliti il successivoingresso nel mondo del lavoro.

Il liceo «G. Marconi»a Conegliano.

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Durante una battuta di caccia suimonti dell’Alpago il 2 dicembre scorsoha perso la vita a 55 anni Remo Salatindi Cordignano. Inavvertitamente èscivolato ed è volato in un profondodirupo.Nel 1995 aveva subito un altro graveincidente sul lavoro: era rimastointrappolato sotto il trattore,rovesciatosi percorrendo un pendio, esi riteneva un «miracolato» per esserestato salvato in extremis. Era Socio di Banca della Marca e neglianni dal 2001 al 2005 è stato elettocomponente del Consiglio diAmministrazione ove ha portatola sua competenza, in particolare,per quanto atteneva il mondodell’agricoltura. Con i cugini era infattititolare di una storica azienda agricolacon un’affermata cantina.Un volto noto a Cordignano e nelcomprensorio perché, come ultimo

rEMO SAlATInLe sue tracce restanovive per l’alta testimonianzadi vita

impegno politico, era assessoreai lavori pubblici ed alla protezionecivile. Rimarrà memorabile la suainstancabile opera d’interventodurante l’evento calamitoso che avevagravemente colpito la frazione di Villadi Villa a fine ottobre.In precedenza, dal 1980, è statoconsigliere comunale, assumendo inpiù occasioni il ruolo di assessore edi vice sindaco; è stato consigliereProvinciale e della Comunità Montanadelle Prealpi Trevigiane, vicepresidente provinciale della Coldiretti,attivo nel gruppo Alpini e nel GruppoAutonomo Donatori di Sangue diCordignano.Una persona che si è spesa per la suacomunità, sempre attento ai bisogni

delle persone, puntuale interpretedelle attese della sua frazionealla quale ha sempre offerto tuttoil suo impegno con risultati concreti.Una persona cordiale con tutti, nonaveva risentimenti verso coloroche a volte non condividevano il suopensiero, era un signore d’anticostampo che dava valore all’amiciziacon sincerità e franchezza.Davvero una grave perdita per l’interacomunità di Cordignano che ha saputodimostrargli gratitudine partecipandooltremodo numerosa alla cerimoniadi commiato nella parrocchialedi Villa di Villa.Esprimiamo anche dal nostro giornalela vicinanza alla moglie ed alle figlie.

evidente e questo crea ovviapericolosità: su questa rete stradale simuovono le merci del «mitico» Nord-Est. È indubbio che non tutto è imputabilealla carente manutenzione, concorronoa questo triste primato anche l’altavelocità, l’abuso di alcool ed il frequentemancato rispetto del codice della strada.La prudenza in chi guida è un dovereverso se stessi, innanzitutto, e poi versoi compagni di viaggio e nei confrontidi coloro che devono muoversi sullestrade per lavoro o, anche, per svago. Detto questo, da parte delle pubblicheistituzioni non può venir meno l’obbligodi una pianificazione degli intervential fine che nessuno possa puntare il ditosullo stato di abbandono della viabilità.

Famiglia, lavoro, impegno sociale,una identità forte.

di strade e sono stati contati 490incidenti con 12 morti e 709 feriti.Le due strade trevigiane da brividi sonola Zermanesa a Mogliano e via Erizzoa Valdobbiadene.Questi dati confermano senza temadi smentita la carenza di investimenti.La mancanza di manutenzione appare

Traffico sostenuto sulle strade provinciali.

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NOTIZIE IN BREVE78INSIEMECOn FIDuCIA

MOnDO BAnCArIO

Come oramai avviene da anni, anchequest’anno «Milano Finanza» hapubblicato a fine dicembre l’Atlante 2018delle banche leader.Nella classifica per regione delle Banchedi Credito Cooperativo, sulle 25 presentiin Veneto, Banca della Marca è collocataal secondo posto, superata solo da BancaPrealpi. A livello nazionale sulle 450 banche,

La classifica 2018

elenco che comprende tutti gli istituti enon solo le B.C.C., nella classifica per«mezzi amministrati», cioè per la sommadella raccolta diretta ed indiretta daClienti e in titoli, dei prestiti subordinati edei mezzi propri post-distribuzione,Banca della Marca è al 98° posto e al 65°per «utile + ammortamenti eaccantonamenti ai fondi». Inquest’ultima classifica è poi all’82° postoper la «raccolta diretta» ed al 79° per gli«impieghi verso clienti» e al 96° postoper il «patrimonio». Il ROE, l’indice cheesprime la redditività in rapporto alpatrimonio netto, è al 5,20%. Sono tuttivalori che confermano la solidità dellanostra Banca che continua ad essereai vertici del mondo del CreditoCooperativo. ICCREA Banca, a cui ancheBanca della Marca ha aderito,in quest’elenco si pone al 39° posto eICCREA Bancaimpresa al 67° a livellonazionale.Agli inizi di gennaio ha avuto luogol’Assemblea di ICCREA Banca che haapprovato all’unanimità un aumento dicapitale per 250 milioni di euro, aumentoche porterà il patrimonio nettodell’Istituto a quasi 2 miliardi.Con la firma del contratto di coesionecon le B.C.C., Iccrea sarà il quarto gruppobancario nazionale per attivi ed il terzoper numero di sportelli.Un’altra indagine sulle banche localipromossa da Altroconsumo vede Bancadella Marca primeggiare a livelloprovinciale aggiudicandosi quattro stellesu un massimo di cinque; Banca Prealpi,

aperta il 16 febbraio 2019 al PalazzoSarcinelli di Conegliano. Il padreGuglielmo (1842-1917), docenteall’Accademia di Venezia, sua città natale,e due dei suoi quattro figli: Giuseppe(1875-1932) ed Emma (1879-1933),hanno formato una famiglia di artistidi spicco, «tra i più interessanti», dallaseconda metà dell’ottocento allaseconda/terza decade del novecento. A Conegliano sono presenti ben70 dipinti. La mostra è stata promossadal Comune e Civita Tre Venezie ed iCuratori sono Giandomenico Romano,Franca Lugato e Stefano Zampieri. Un’occasione da non perdereper gli amanti del vedutismo veneto.Da vedere fino al 23 giugno.

«Milano Finanza» conferma la solidità di Banca della Marca.

B.C.C. di Monastier e del Sile e CreditoTrevigiano sono con tre stelle eCentromarca Banca due.A ICCREA Banca sono assegnate cinquestelle, il massimo come per il gruppobancario Cassa Centrale Banca.

COnEGlIAnO

Ad una famiglia di pittori veneziani,il padre Guglielmo ed i due figli Beppeed Emma, è stata dedicata la mostra«I Ciardi. Paesaggi e giardini» che è stata

I Ciardi al Sarcinelli

Guglielmo Ciardi, Mattino alpestre [Sorapis], 1894 circa.

EDuCAzIOnE

Casualmente mi sono ritrovato tra lemani un quadernetto di terza elementaredi un bambino cordignanese chel’ha frequentata negli anni 1953/1954 e,curioso, ho letto un tema dal titolo «Lamia maestra». Il bambino scriveva:«La mia maestra si chiama..., è buona ebrava, ma qualche volta castiga gli alunniche non studiano e che fanno i matti.Ha ragione di fare questo, lei non vuole chei suoi ragazzi diventino dei mascalzoni...»I lettori con i capelli bianchi benconoscono quali erano i «benèfici»

Cambiamenti radicali

castighi sopportati dai bambini di allora,certamente molto diversi, per fortuna,da quelli adottati oggi. Nonostante l’evoluzione dei tempi, nellequotidiane notizie di cronaca, troviamoperò che continuano a sussistere, anchese sporadici, comportamenti diseducativied inopportuni di insegnantiverso i piccoli. Fatti che comunque nongiustificano la presenza di genitorimaneschi nei confronti degli educatori.Per ovviare a tutto questo servecertamente in tutti una crescita culturale

ed una ricerca di valori che allontaniil rischio di un imbarbarimento. Una notizia arrivata dalla Francia,in merito a questo tema, è passatainosservata o sotto tono. L’Assembleanazionale Francese ha votato quasiunanimemente (una sola deputatacontro) la proposta di legge della messaal bando di sberle, schiaffi e sculacciate aifigli da parte dei genitori. Questo è unpercorso definibile «estremo» anchese vietare per legge di ricorrerealla violenza fisica, verbale o psicologica,nell’educazione delle nuove generazioninon è una novità: la Svezia lo aveva fattogià nel 1979.

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MOBIlITà

L’aeroporto Marco Polo di Tessera –Venezia è il terzo scalo intercontinentaleitaliano e prevede un futuro in fortecrescita. Infatti ha progettato un ulterioreampliamento dell’aerostazione

Aeroporti veneti

AMBIEnTE

I pipistrelli hanno caratteristiche uniche:sono i soli mammiferi in grado di volare eper questo sono chiamati col nomescientifico «chirotteri», termine chederiva dal greco e che significa «manoalata». Un’altra loro particolarità è chepossiedono un sesto senso: quello diemettere ultrasuoni e ascoltarne l’eco diritorno, «privilegio» che permette loro di

Il pipistrello

che passerà dai 43 mila metri quadratioriginari del 2002 ai 140 mila di quando,nel 2025, i lavori saranno conclusi.Sono poi allo studio altri interventi perdare sempre maggior efficienza a questoimportante scalo e, di conseguenza,risposte concrete alla continua crescitadel traffico.I passeggeri annui che transitano peril Marco Polo sono stati nel 2018 oltreundici milioni, il Canova di Treviso neha avuto tre milioni e trecentomila edil Catullo di Verona tre milioni equattrocentomila. Il viaggio in aereo hasuperato tutti gli esami sulla sicurezza,sulla puntualità e tempistica,sull’organizzazione e solo eventi o fattoriestremamente particolari e rari nescalfiscono l’affidabilità. Queste sono lemotivazioni che giustificano la continuacrescita di utenti in Italia e all’estero.

del noto antiquario trevigianoElio Dal Cin (Sacile 1909-Treviso 1963)per la quale è stato edito anche un riccocatalogo riproducente oltre 120 oggettidi rame, ottone e stoffe. Oltre 13 milavisitatori hanno animato le saledel Mocenigo per i quattro mesi dellarassegna nei 500 anni dalla nascitadel Tintoretto. Ampia eco dell’eventoveneziano anche sui media locali enazionali.La mostra è un’altra testimonianzadella fedele custodia delle raccoltepaterne di Florio Dal Cin, nostro Socioed animatore di rassegne che hannovalorizzato i fondi paterni (Sacile 1966e 2003, Treviso 2003, 2006, 2008,Conegliano 2011 per citarne alcune)dando la possibilità a molti di vedereattraverso i reperti, gli stili di vitadei secoli scorsi.Florio Dal Cin che è anche animatoredi iniziative di solidarietà nel nostroterritorio, rappresenta quella parte,spesso poco nota della nostra comunità,che custodisce raccolte ricevutein eredità (o sono essi stessidei collezionisti) e le rende fruibilipubblicamente contribuendo allamemoria della nostra comunità.Banca della Marca nel 2003 e nel 2011ha partecipato alla realizzazione diquesti eventi.

lanterna e due piatti con stemmi,Manifattura Veneziana.

volare al buio e cacciare le prede.In Italia esistono ben 34 specie dipipistrelli, però, la metà è a rischio diestinzione a causa sia della gradualescomparsa dell’habitat naturale, siaper l’uso eccessivo di pesticidi. La forteriduzione di questo mammifero causal’aumento di insetti, in particolare dizanzare di cui sono ghiotti.Il pipistrello è quindi un insetticidanaturale ed è anche un bioindicatoresulla qualità di un determinatoambiente, merita davvero un’attenzionediversa da quella riservata sino ad oggi. Gli zoologi, per evitare l’estinzione dellaspecie, suggeriscono di installare in altosui muri o sui rami di un albero, lontanoda fonti di luce e rumore, le casetteappositamente create per dar loroun riparo, dette batbox «scatola perpipistrello».

AnTIquArIATO

Il MUVE, la Fondazione dei Musei Civicidi Venezia, ha proposto fino al 9 gennaioscorso, la mostra «La Venezia diTintoretto. Le collezioni di Elio Dal Cin»nella splendida sede di palazzoMocenigo, nel sestiere di Santa Croce.Una mostra esplorativa – in momentidiversi – degli usi e costumi e della modain Venezia nel XVI secolo, l’epocain cui visse Jacopo Robusti.Vivo interesse ha suscitato la partededicata all’artigianato legatoalla produzione di manufatti in rame eottone, oltre a stoffe dal Seicentoall’Ottocento, provenienti dalle collezioni

Le raccolte Dal Cinper la Venezia di Tintoretto

Florio Dal Cine la nipote Ginevraalla mostra di Venezia.

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SOCIETÀ78INSIEMECOn FIDuCIA

Da molti anni, resa ancora più evidente dallagrande crisi finanziaria ed economica del 2008iniziata con il crack lehman Brother’s, si parlaspesso, e non a torto, di relativismo etico, di cri-si etica diffusa all’interno dei nostri rapporti so-ciali, economici e politici.Infatti non è un caso che società, economia epolitica siano tre colonne portanti, intercon-nesse, del nostro vivere civile che ha per archi-trave proprio l’etica.

cos’è l’eticA?

la morale è ciò che concerne il singolo indivi-duo, ovvero ciò che ciascun soggetto ritienegiusto o sbagliato, benevolo o maligno per sestesso e in rapporto con il mondo esterno.

È in estrema sintesi ciò che presuppone, fondae giustifica il modo di agire del singolo all’inter-no di una comunità complessa. Possiamo affer-mare che l’etica è l’estensione della morale: èl’insieme dei valori, dei principi, delle culturedominanti che giustificano il comportamentodella società stessa presa nel suo insieme.

il giustificAzionismoAccompAgnAlA nostrA storiA

Parlare di etica è come parlare di giustificazio-ne: in tutta la storia dell’umanità la filosofia oc-cidentale ha sempre cercato di fondare il com-portamento delle comunità che si andavanovia via organizzando (greca, romana, paleocri-

LA CRISI ETICA

di

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te ALIMENTA LA LIQUIDITÀDEL NOSTRO TEMPO

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stiana, medievale, moderna, contemporanea...etc.) in principi e regole teoriche scaturite daattente osservazioni legate al mondo terreno,o in intuizioni legate al mondo metafisico, allasfera ultraterrena e spirituale. Il punto di arrivodel fondamento universale per i greci si chia-mava episteme, la giustificazione massima delmondo.E se esiste un punto di divisione, a mio parerenetto, che si è protratto in duemila anni di sto-ria fra i diversi metodi di ricerca di un episteme,questo sta fra:

il metodo socratico-platonico (espositi-vo) dell’etica, fondato sulla dialettica, sul prin-cipio di causa-effetto e sul rispetto del princi-pio di non contraddizione;

il metodo aristotelico (impositivo) del-l’etica, fondato sul sillogismo-pratico, ed essen-zialmente su una classificazione totale, catego-rica, aritmetica e geometrica del conoscibileumano.Tutta la filosofia successiva a quella greca, conopportune differenze storiche e culturali, se-

gue e imita questi due metodi fondamentali diragionamento e giustificazione per raggiunge-re un episteme inconfutabile, necessario, coe-rente e non contraddittorio. Solo in antica Gre-cia però tale episteme era il medesimo, sia perPlatone che per Aristotele: l’aletheia, ovvero laverità universale (molti la chiameranno logos,un termine dai mille significati).

ZygmuntBauman

«ci si sente LiberineLLa misura in cui

L’immaginazionenon supera i desideri reaLi

e nessuno dei dueoLtrepassa

La capacità di agire»zYGMunT BAuMAn

Le sue più recenti pubblicazionisi sono concentrate sul passaggio dalla modernità alla post-modernità e le questioni etiche relative. Con una espressione divenutaproverbiale Bauman ha paragonato il concetto di modernità e postmodernitàrispettivamente allo stato solidoe liquido della società.

1925-2017è stato un sociologo,filosofo e accademico polaccodi origini ebraiche.

Inciviltà. Dalla sindrome di «nimby» all’anarchia comportamentale.(nIMBY: Not In My Back Yard = non vicino a casa mia).

una societàindividuaLista,

rincorreiL bene

individuaLe,non si cura

deL «benecomune».

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@ [email protected]

Paradossale: ad una società mondiale ipercon-nessa e molto legata economicamente noncorrisponde un’etica omogenea ed uniforme.Al contrario prevale lo smarrimento del singo-lo individuo di fronte ad un’innumerevolequantità di morali (sempre che non siano sem-plici istinti animaleschi) dogmatiche e con-traddittorie.

ipotesi di lAVoro,unA nuoVA eticA socrAticA?

nel bene o nel male, nel corso della storia al-l’imposizione dogmatica di matrice aristotelicacorrispondevano comunque elementi etici chefondavano la nostra società (impero, Dio, Stato,popolo, ragione... etc.).Oggi invece in questo mare magnum liquido efrantumato abbiamo perso qualsiasi riferimen-to etico e valoriale, in particolare dalla cadutadelle grandi ideologie del novecento (1989). lasocietà in cui viviamo è diventata rancorosa, in-dividualista e indifferente.una soluzione però esiste: recuperare un sen-timento etico e ricostruire una cultura occi-dentale utilizzando per la prima volta in modorivoluzionario il metodo socratico-platonico.Grazie ad esso non sarebbero più necessari ifallimentari dogmi o imposizioni verticistiche,ma esclusivamente il metodo dialogico e con-futatorio del ragionamento governato dall’uni-co giudice incontestabile: il principio di noncontraddizione. A quel punto in tutti i campi, dallo spirituale almateriale, sarà possibile riedificare una societàcon un’etica sana e comune, protesa ad un epi-steme genuino: la concordia dei popoli e dellaragione che potremmo chiamare sempre lo-gos, Dio, Stato, popolo, etc...Con una grande differenza: il nuovo epistemeetico non sarà più imposto o artificioso, ma li-bero e spontaneamente autentico.

epistemee «società liquidA»

Al giorno d’oggi, nel 2019, esiste ancora un’epi-steme universalmente valido e riconosciuto? Inaltre parole: esiste un’etica nella nostra societàglobalizzata? una celebre risposta ce l’ha con-segnata il grande filosofo polacco recentemen-te scomparso, zygmunt Bauman. Secondo Bauman la crisi etica attuale si fondasulla totale frantumazione epistemologica delnostro sistema valoriale, delle nostre credenze,dei nostri usi e costumi, della nostra cultura,che genera assenza di un’etica universale e diun episteme fondante cui tendere e ragionare. Per questo la definizione che il filosofo dà dellacomunità dei nostri tempi è quella di «societàliquida»: frantumata-disomogenea.

Scuola di Atene, raffaello Sanzio, Musei Vaticani, roma.

Creatività giovanile o degrado urbano?

/e·pi·stè·me/Traslitterazione del termine greco

che significa «conoscenza scientifica»(e che Platone contrapponeva

alla dòxa, cioè all’opinione).Nella filosofia contemporanea

comprende l'insieme delle conoscenzepositive e delle teorie scientifiche che

caratterizzano una data epoca.

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«L’agricoltore vive dove lavora. questa è la miglior ri-sposta sull’argomento sostenibilità delle nostre impreseagricole. I nostri figli giocano dove facciamo agricoltu-ra...». Il presidente di Coldiretti Treviso, Giorgio Polegatointerviene così sul tema della sostenibilità in agricoltura.«Ci sono studi che invidiano i nostri territori per la più altaconcentrazione di biodiversità nel pianeta – aggiunge ilpresidente dell’organizzazione più rappresentativa delleimprese agricole –. negli ultimi vent’anni i metodi di pro-duzione hanno fatto passi da gigante su questo scenarioin tutti i comparti agricoli e questo non ferma certo Col-diretti che, proprio in questi mesi, è diventata capofiladella «Rete Bio Innovativa del Veneto» per promuovere ilbiologico e la biodiversità».

è nAtA lA rete bio innoVAtiVAVeneto

Il primo passo sarà la promozione di certificazioni biolo-giche, legate alla sostenibilità, già operative che consen-tiranno di distinguere, sul mercato, chi intraprenderàquesto cammino. Coinvolti, ad ora, i seguenti soggetti:AiGelsibachicoltura, Arav, Aipo, Opo fra i produttori, l’im-presa di distribuzione bio Ecor-naturaSì, le reti di filiera

NOI FACCIAMOAGRICOLTURA

DOVEVIVIAMO

d i L u c a P i n z i

ECONOMIA78INSIEMECOn FIDuCIA

CERTIFICATI BIOIN VENETO

15.800

INTERESSATEALLA CONVERSIONE

BIOLOGICA

10.000

>

ETTARI

AZIENDE AGRICOLE

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corta biologica Cà Verde e Fattoria alle Origini, le industriedi trasformazione Agricola Grains, Pollo Ducale (Malocco),latterie Vicentine, redoro srl – Frantoi Veneti, Piazza An-tonio, Giorgio e Stefano, Avicola Berlanda Edio & c., i forni-tori di mezzi tecnici Maschio-Gaspardo, Consorzio Agrariodel nord Est, Consorzio Agrario Treviso Belluno, la Facoltàdi Agraria dell’università di Padova e l’Istituto Agrario «Del-la lucia» di Feltre, e infine il Gal Alta Marca Trevigiana.

un pAtto impreseAgricole-consumAtori

«Si tratta di un salto culturale che molte aziende, dal vinoagli ortaggi, dai cereali alla frutta, vogliono fare – aggiun-ge Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso – enoi siamo pronti a gestire questo percorso, affiancandouna serie di partner importanti in grado di sostenere e ri-spettare una scelta convinta».l’interesse è alto. Basti pensare che il Veneto bio contamigliaia di operatori e 15.800 ettari certificati che sonoperò destinati ad aumentare sensibilmente considerato

il successo delle misure agroambientali a cui già 10 milaaddetti ai lavori hanno ricorso.«Per Coldiretti Treviso c’è solo un faro che guida l’orga-nizzazione in questo percorso – conclude il presidenteGiorgio Polegato – È il rispetto del patto tra le nostre im-prese agricole ed i consumatori che, in questo, sono i no-stri migliori alleati».

il conVegnoAlle fiere di sAntA luciA,un progetto fondAmentAle

«Sostenibilità oggi: cosa è e cosa non è più sostenibile».questo il titolo dell’appuntamento realizzato da Coldi-retti Treviso e Fiere di Santa lucia di Piave a dicembrescorso per indagare il concetto di sostenibilità in tutte lesue declinazioni.«un tema, per noi e per la comunità, fondamentale – hasottolineato Giorgio Polegato – già nelle prossime setti-mane potremmo parlare concretamente di un progettostrategico che stiamo mettendo in campo».

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ECONOMIA78INSIEMECOn FIDuCIA

campagnastop al cibo anonimoColdiretti ha messo in campo una petizione da presentare allaCommissione europea per dire «Stop al cibo anonimo». Non è una iniziativadi comunicazione, ma un bisogno reale e concreto per proteggerela nostra salute e prevenire le frodi alimentari: «Ci sembra quasi banaledire che il consumatore abbia il diritto di sapere cosa acquista e cosamangia – sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso– eppure sappiamo che questo diritto ancora è lungi dall’essere rispettato.L’indicazione di origine degli ingredienti sull’etichetta è ancorauna chimera! Firmiamo allora per cambiare le cose!» Si può firmarenei mercati di Campagna Amica, nelle sedi zonali di Coldiretti Treviso, intutti gli agriturismi di Campagna Amica e su www.sceglilorigine.coldiretti.it

>

Il presidente della regione Venetoluca zaia con Giorgio Polegato,presidente di Coldiretti Treviso.

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Antonio Maria Ciri, diret-tore di Coldiretti Trevisoaggiunge «Ognuno deirelatori, a partire da Er-mete realacci, è statoportatore di grande com-petenza e professionalità.Tutti hanno concorso a darevalore all’evento».Edoardo raspelli ha coordinato i lavori. Dopo Alberto na-dal, padrone di casa, si sono succeduti gli interventi diCinzia Coduti sugli accordi commerciali ed il caso CETA;del prof. luciano Gamberini, dell’università di Padova sulrapporto tra consumatori e sostenibilità; del prof. FeliceAdinolfi dell’università di Bologna sulle politiche agricoledell’uE; di Domenico Bosco sulla sostenibilità nella buro-crazia per le imprese vitivinicole; di Domenico Buono sul-la sostenibilità amministrativa in agricoltura; di Pietro Pic-cioni sul progetto sostenibilità di Coldiretti Veneto. lasostenibilità nel progetto Coldiretti Veneto.

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@ [email protected]

il comitato scientificoper la sostenibilitàambientale

Il 24 gennaio scorso è natoil «Comitato scientifico perla sostenibilità ambientale»realtà promossa da ColdirettiTreviso.«Vogliamo dar vita ad unorganismo sopra le parti chepossa accompagnare inmodo autorevole il processodi sostenibilità in atto – haspiegato Giorgio Polegato,presidente di ColdirettiTreviso – Un comitato agaranzia dei consumatori». Alla prima ufficiale, presenteanche il Prefetto di TrevisoMaria Rosaria Laganà,le varie componenti hannoiniziato a tessere una vera

Noi riteniamo che laCampagna sia alleata e amicadel territorio».Nella sede provinciale diPaese al tavolo del Comitatoscientifico per la sostenibilitàambientale promossoda Coldiretti Treviso si sonoseduti i rappresentanti di:Regione Veneto, Ulss 2 Marcatrevigiana, Camera dicommercio di Treviso eBelluno, Crea-Ve, Valoritalia,Fondazione Altre paroleonlus, Fondazione diComunità Sinistra Piave,Condifesa Treviso, Consorziodi tutela Prosecco Doc,Consorzio di Tutela Prosecco

rete autorevole dicompetenze con il precisointento di condividere levarie iniziative che sono giàstate messe in campo sultema «Il Comitato darà vitaad un lavoro certosino –ha detto Polegato – dallacompilazione di un dossierche faccia chiarezza suiprocessi sostenibili delleaziende agricole, su quellidi tutti i comparti produttivi,andando a monitorareeventuali criticità, masoprattutto promuovendole buone pratiche.

docg, IPA Montebelluna,Gal Alta Marca, ITIS Cerletti.Per i prossimi incontri hadato adesione anche il CorpoForestale. «Questo Comitatoè patrimonio della comunità– ha sottolineato AntonioMaria Ciri, direttore diColdiretti Treviso – La nostragratitudine va a quanti,partecipando, garantisconole proprie competenze eprofessionalità perla sicurezza delle famiglieche vivono e lavorano nellaMarca trevigiana».

l.P.

MERCATIDI «CAMPAGNA AMICA»

NEL TERRITORIO DIBANCA DELLA MARCA

Il «Comitato scientifico perla sostenibilità ambientale»,

Coldiretti Treviso.

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ECONOMIA78INSIEMECOn FIDuCIA

Cimadolmo, paese di 3.400 abitanti, in quellaSinistra Piave che si affaccia sul Trevigiano grazieal ponte di Maserada, ha vissuto un momentocarico di significati domenica 20 gennaio, conl’apertura dell’Innovation Hub, in via roma 24 adue passi dal Municipio.

lA festA inAugurAle

Erano presenti, con un numeroso ed interessatopubblico, Sonia Brescacin consigliere regionale,Alessandro righi per la provincia, la dirigentescolastica Paola Gardena ed i sindaci GiovanniMinisteri di Cimadolmo, Sebastiano Giangravèdi Ormelle, Diego Cenedese di San Polo di Piave,Pierina Cescon di Vazzola, Ezio Dan di Fontanellee Marco della Pietra di Spresiano.«questa struttura rappresenta la capacità inno-vativa della sinergia pubblico privato che è quigeneratice di un polo di ricerca operativa e disupporto allo sviluppo di nuove idee di impre-sa» ha detto Stefania De zorzi presidente IESTsalutando i presenti. Il lavoro di allestimento di spazi ad utilizzo inte-grato tra soggetti diversi, è stato realizzato nel-

l’incubAtore di cimAdolmo

d i S e r g i o D u g o n e

INNOVATION

HUBl’ambito del PAES, Piano di Azione per l’EnergiaSostenibile, e fortemente voluto dall’ammini-strazione guidata dal sindaco Giovanni Ministeri«Il risparmio di risorse pubbliche coniugato conscelte gestionali sostenibili, ci coinvolge. lavo-riamo per creare posti di lavoro, sostenere nuo-ve idee di sviluppo, mantenere il livello di qualitàdella vita, ripensare al ciclo di vita delle produ-zioni ed al migliore utilizzo e riutilizzo di tutte lerisorse disponibili».

Cimadolmo. Il sindaco Giovanni Ministeri inaugura l’Innovation Hub.

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www.ie4st.eu

www.ixitaly.org

Il sito dello IEST (www.ie4st.eu) è ricco di infor-mazioni e di approfondimenti al riguardo.

t.oo.bdAlle idee Alle imprese

nella Marca Trevigiana esistono già da tempodegli incubatori di impresa, basti pensare alla H-Farm Spa nella tenuta di Ca’ Tron a roncade o al-la Fondazione la Fornace dell’Innovazione adAsolo, ma l’Innovation Hub di Cimadolmo si pre-senta come qualcosa di originale legato allo svi-luppo sostenibile, all’utilizzo delle fonti rinnova-bili, alla connessione con i programmi dell’uE.T.oo.B. vuole dire «Think Out Of the Box», cioè«pensare fuori dalle scatole», che è una frase chesi usa in ESA quando occorre trovare una solu-zione ad un problema che apparentementesembra non avere soluzione, ma alla fine la tro-va. Il nome con cui l’Innovation Hub è stato bat-tezzato non è casuale. lo spazio si colloca den-tro un contenitore multi significato come lacentrale operativa intercomunale della poliziamunicipale ed una scuola che verrà realizzatacon criteri di frontiera.E «iXitaly» (iPEritaly), in collaborazione con IEST,realtà che fa leva sull’orgoglio e la creatività dellanostra terra, opera per creare luoghi (fisici e vir-tuali) dove concorrere a far germogliare idee eprogetti ad elevata innovazione scientifica ed in-dustriale. luoghi totalmente interconnessi, fon-dati sul paradigma di mutualità ed reciprocosupporto. la realtà di iXitaly, è non profit ed at-traverso skills e competenze concorre a genera-re il percorso dall’idea di business all’impresa in-novativa. raccoglie cioè la sfida che la crisi ed ilcambiamento impongono e concretizza inizia-tive di potenziale successo.Cimadolmo e l’Innovation Hub costituisconoun’ulteriore testimonianza che questo territorioha una comunità di persone capace di intercet-tare le sfide socioeconomiche in corso e di at-trezzarsi per generare futuro.

lanciate anche le prime iniziative su coachingbancario e imprenditoria femminile. le prossimesono reperibili sul link http://Inx.ixitaly.org/toob/

l’iniziAtiVA iest

Alle origini del progetto di Cimadolmo c’è l’IEST,l’Istituto Europeo per lo Sviluppo Tecnologico diVenezia. È una realtà non profit di ricerca e svi-luppo, impegnata nella ricerca applicata e nellosviluppo tecnico. Collabora con le industrie econ l’università ed è in rete con varie comunitàanaloghe. Anche Banca della Marca ha credutoa questa progettualità. Obiettivo è anticipare leesigenze dello sviluppo industriale e diffonderecultura tecnologica.In sinergia con l’uE promuove per l’Italia l’uti-lizzo delle tecnologie spaziali – con riferimentoai programmi Copernicus che insieme all’ESA,Agenzia Spaziale Europea monitora clima, am-biente e sicurezza sulla terra e Galileo un pro-gramma per il posizionamento terrestre – con-vinti che lo spazio è una fonte di eccellenzaindustriale e di sviluppo tecnologico con diversipotenziali effetti di ricaduta in altri settori.

www.ixitaly.org/toob/

@ [email protected]

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COOP

ERATIVA

MENTE

d i N i c o l a B e r n a r d i

Sabato 19 gennaio all’auditorium dipiazza delle Istituzioni a Treviso, unagremita platea di spettatori della gran-de famiglia di Banca della Marca ha pre-

so parte alla manifestazione – nel calendario di Coope-rativamente – che vedeva l’esecuzione dei «CarminaBurana» accompagnare l’evento della proclamazione de-gli assegnatari dei bandi sociali dell’anno.COOPErATIVAMEnTE®, festival dell’economia sociale, or-mai al 7° anno, realizzava così un altro obiettivo del per-corso itinerante nel territorio di attività della Banca: uncammino di riflessione culturale, etica, valoriale e di risco-perta dei valori di comunità, delle relazioni, dell’economiadel «noi». un percorso che ha raccolto anche la solidarietàdei partecipanti finalizzandola a sostenere i progetti pre-sentati in risposta al bando «Social Start 2018».la serata, introdotta dal saluto del presidente Claudio Ser-nagiotto è partita dall’affascinante esecuzione dei «Carmi-na Burana» a cura della Schola Cantorum di Santa Giustina,del coro di voci bianche dell’Istituto Musicale Manzato diTreviso diretto da livia rado, e dall’Orchestra Classica Ita-liana, con la direzione del maestro Fabrizio Da ros.Momento importante, vissuto da tutti, la presentazionedell’esito del bando 2018: ben 32 i progetti pervenuti datutte e tre le provincie di operatività della Banca: Treviso,Venezia e Belluno. I progetti nel loro complesso prevede-vano investimenti per oltre 1 milione di euro, coinvolgen-do in partnership altri 83 Enti.un segnale di interesse straordinario, caratterizzato anchedai contenuti: dall’in clusione sociale delle persone svan-taggiate alle famiglie in difficoltà, dallo sviluppo dell’eco-nomia civile e della cittadinanza responsabile al supportoalla formazione dei minori in difficoltà. Cinque i progettipremiati cui sono stati assegnati complessivamente 12 mi-la euro a fondo perduto.

il centenariodi giuseppe toniolo

è stato caricodi richiami

al significato delleorigini dell’economia

del «noi».per banca della marca

rappresentail brand sociale:

siamo personeche fanno famiglia

in un territorio.con «cooperativamente»

anno dopo anno,l’economia del «noi»

semina progetti, idee,iniziative.

UNA FESTAPER I PROGETTISOCIAL START

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unA cAsA per crescerela proposta del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto

Il progetto vuole realizzare l’autonomia delle persone condisabilità. Tre donne con disabilità andranno a vivere dasole in un appartamento.Dopo aver vissuto per anni in un appartamento protettodel Piccolo rifugio ora sono pronte ad affrontare la sfidadel pieno inserimento nella comunità cittadina.Altre ragazze in attesa occuperanno al Piccolo rifugio i loroposti liberi.Ogni persona che lavora sulla propria autonomia ed ognitappa del percorso servono a combattere pregiudizi e ste-reotipi sulla disabilità mostrando che una persona con di-sabilità può essere, semplicemente... il tuo vicino di piane-rottolo.

impAriAmo A crescere insiemeil progetto della Fondazione Paoletti di Zelarino

la fondazione, che si occupa di ragazzi autistici, proponeil tema del «dopo di noi» con un cammino di sviluppodell’autonomia, che possa garantire una vita dignitosa eper quanto possibile autosufficiente ai ragazzi/e quandoverrà meno il sostegno dei genitori.Il percorso prevede progetti di educazione personalizzatifinalizzati a far acquisire competenze ed abilità di autono-mia di base (ad es. alimentazione, igiene personale, vestir-si) ed integrative (cura del luogo, preparazione pasti, mo-bilità, comportamento nel lavoro) permanenti che lipossano portare all’autosufficienza.

l’orchestra Carmina Buranaall’Auditorium Appiani di Treviso.

Premiazione Bando Social Start 2018alla Fondazione Piccolo rifugio.

32PROGETTIPERVENUTI

12.000ASSEGNATICOMPLESSIVAMENTE

EURO

5PROGETTIPREMIATI

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il nostro showè l’idea dell’Associazione Persone Downdi Mareno di Piave

È prevista la realizzazione di talk show che hanno come pro-tagonisti adulti con la sindrome di down, che racconterannoin modo spontaneo se stessi e la propria vita (lavoro, tempolibero, amicizie, progetti per il futuro, ecc.), guidati da un pre-sentatore preparato a tale scopo, con il supporto di imma-gini e video. l’innovazione del progetto è rappresentata dalpalcoscenico con il coinvolgimento del pubblico. l’obiettivoè quello di creare autonomia e infondere fiducia alle perso-ne con la sindrome di Down, creare conoscenza sulle po-tenzialità della persona con disabilità intellettiva.

Vecchi mAi, cittAdini semprel’obiettivo intergenerazionale di Terra Mater di Brugnera

l’ Associazione di Promozione Sociale Terra Mater di Bru-gnera desidera promuovere e sostenere, attraverso il coin-volgimento della scuola primaria e della metodologia ar-teterapeutica, il progetto «Vecchi mai, cittadini sempre» unpercorso di condivisione trasversale e integrazione miratoal sostegno dell’anziano solo. Così anziani e bambini con-dividono i medesimi luoghi ed esperienze socio-culturali.Anziani, come nuovi nonni, si cimentano nel rimanere attivied i bambini scoprono la libertà di espressione per imma-gini e creatività, senza barriere sociali. un bell’incontro.

cooking for Autismè la sfida di Oltre il Labirinto di Treviso

Il programma si propone di avviare 30 ragazzi con auti-smo, a percorsi di lavoro all’interno dei laboratori di cucinae pasticceria del villaggio «Godega 4Autism» e della Coo-perativa Alternativa Ambiente. In particolare, i ragazzi sidedicheranno alla realizzazione di pasta fresca all’uovo, dibiscotti tradizionali veneti (zaletti), di dolci nostrani e digelato artigianale. I laboratori di pasticceria e cucina per-metteranno ai ragazzi di sviluppare diverse competenzeutili ai fini lavorativi: conoscenza dello spazio-cucina e sti-molo delle abilità cognitive e comunicative.

La serata del 19 gennaio è stata caratterizzata dal clima difesta tipico di occasioni con questo respiro. Si percepiva nel-l’aria la presenza di quella parte della comunità del nostroterritorio che sa declinare in chiave attuale il significato diprossimità, di desiderio di bene.

LA RICCHEZZAGENERATA

RESTINEL TERRITORIO

d i L o r i s R u i

WELFAREAZIENDALE A

KM ZERO

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Castelbrando a Cison di Valmarino si èrivelato la giusta location per l’ultimatappa del percorso di Cooperativamente.Così il 25 gennaio scorso, Banca della

Marca aveva invitato imprese, consulenti del lavoro, com-mercialisti, operatori sociali ad un focus su «Welfare azien-dale: una vera opportunità per tutti». Davanti ad una platea di oltre 200 persone, il presidenteClaudio Sernagiotto ha aperto i lavori segnalando l’altoprofilo dell’incontro grazie ai relatori ed al pubblico ed evi-denziando come l’evento rappresentasse «il momento trai più significativi delle sette tappe di Cooperativamente.Banca della Marca prosegue nel suo impegno di innovareed innovarsi, trovando sempre modalità proprie della no-stra tradizione e matrice culturale».la tavola rotonda, coordinata dal giornalista luca Pinzi, havisto una analisi della storia del welfare e dei nodi e possi-bilità oggi aperte, dei benefici per le aziende e per i lavo-ratori in un clima aziendale positivo e creativo, dell’utilitàdi coinvolgere il territorio in cui si vive in un welfare comu-nitario, contrastando i rischi delle proposte delle grandiorganizzazioni.

sAbrinA bonomidal welfare state al welfare mix

la professoressa Sabrina Bonomi, docente universitaria efondatrice della Scuola di Economia Civile assieme a Ste-fano zamagni e luigino Bruni, è partita da alcune pennel-late sulla storia del welfare nelle sue diverse forme per poipassare a quello aziendale. quest’ultimo passa dal welfarespontaneo della prima industrializzazione del paese (ero-gativo, contrattuale, premiale) a quello della contrattazio-ne aziendale di secondo livello di questi ultimi anni grazieanche alle norme fiscali favorevoli.la Bonomi ha evidenziato come tale ambito rischi di ge-nerare distribuzioni geografiche e per area produttiva dif-ferenziate, come l’introduzione di sistemi non monetariper tutelare i valori comuni possano avere distorsioni ap-plicative, come si agisca in assenza di una regia comples-siva su fronti delicati che vanno dalla previdenza integra-tiva, ai servizi di utilità sociale, al supporto alle famiglie.la differenziazione degli interventi verso i lavoratori di unastessa azienda deve tener conto delle variabili individualie richiedono il coinvolgimento di tutti nelle scelte: dal so-stegno al reddito, alle prestazioni sanitarie, dalla previden-za complementare, alla cura di figli e genitori fino alla con-ciliazione vita/lavoro. Occorre anche fare la scelta di nonlasciarsi coinvolgere nelle piattaforme commerciali orga-nizzate che sottrarrebbero risorse al territorio.

l’esperienzA di tetrA pAckraccontata da Gianmario Cazzaroli

Ascoltare il dottor Gianmario Cazzaroli, per i più anziani,è stato anche andare con i ricordi ad Adriano Olivetti edal Movimento di Comunità che la Olivetti aveva avviatonel Canavese, o alla famiglia Marzotto ed all’identità fab-

200PERSONE PRESENTIALL’EVENTO

oltre

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brica – villaggio generata a Valdagno, o – per restare ainostri anni – al benessere aziendale generato da leonar-do Del Vecchio ed i suoi manager in luxottica nell’Agor-dino ed altrove.Perché la Tetra Pack, azienda leader nel packaging, radi-cata a reggio Emilia costituisce oggi una di quelle realtàche ha saputo generare, accompagnare, mantenere, im-plementare un welfare aziendale a 360 gradi che ha con-tribuito alle performance produttive dell’azienda stessa,ai suoi risultati economici, alla fidelizzazione dei dipen-denti, all’identificazione tra la azienda e la comunità ter-ritoriale di rubiera e dintorni.

riccArdo zAnonun sistema fiscale premiale per tutti

l’avvocato riccardo zanon consulente del lavoro con stu-dio a Dolo, ha affrontato problemi e soluzioni al processodi radicamento del welfare in una azienda con l’ottica deibenefici fiscali per il lavoratore e dei vantaggi per il datoredi lavoro. Attraverso le leggi finanziarie lo Stato incentivail passaggio dalle erogazioni economiche in busta paga,onerose per le aziende e per il lavoratore al sistema di benie servizi. Interessante il modello di «flexible benefit» (fa-miglia, mutui e prestiti, sanità integrativa, previdenza in-tegrativa, cultura e tempo libero).Il riferimento è che si lavora per stare bene in azienda e sel’azienda si prende cura dei propri dipendenti – che sonole risorse prime della produzione – questi finiranno perprendersi cura dell’azienda stessa.

sAndro turinAnon perdere di vista l’identità azienda-territorio

Il dott. Sandro Turina, consigliere delegato del consorzioComipa (Consorzio tra mutue italiane di previdenza ed as-sistenza), ha presentato il progetto «Crea Welfare» che sicaratterizza per trasparenza, economicità, compliance, as-sistenza alle aziende, massima fruibilità, personalizzazioneinterventi e localizzazione delle proposte, perché unaazienda vive e si alimenta nel territorio in cui opera.Il welfare aziendale rappresenta infatti un anello di con-nessione tra azienda e comunità civile dove i servizi di wel-fare (con il «pubblico» che arretra) sono elementi qualifi-canti della qualità della vita.

e bAncA dellA mArcA?Banca della Marca, in quanto Credito Cooperativo, si pro-pone come «capo fila» di un progetto a rete di welfareaziendale. Da sempre attenta al benessere delle personee del territorio, con la propria Cassa Mutua Marca Solidale,socia del Comipa, eroga già una serie di servizi di sostegnoe di prevenzione e sviluppa per questo convenzioni conattori locali.Mettendo al servizio della piattaforma di Welfare Azienda-le questa esperienza viene realizzato un servizio a km 0che mantiene sul territorio il valore aggiunto generato dalvolume di transazioni. un circolo virtuoso fondato sulla va-lorizzazione delle attività commerciali locali, su erogatoridi servizi specifici per il benessere delle persone e sul coin-volgimento delle aziende, in quanto esse stesse possonobeneficiarne dal punto di vista del business.Il Servizio denominato Creawelfare, proposto in partnershipcon il Comipa (Consorzio tra mutue italiane di previdenzaed assistenza), valorizza imprese, persone, attività commer-ciali e più in generale tutti gli attori delle comunità.

Dopo una serie di domande e risposte, un momento convi-viale ha concluso Cooperativamente ed aperto tante pistedi lavoro per generare reti sociali solidali e valore dentro la vi-ta della comunità locale.

@ [email protected]

la sala ed il tavolo dei relatori al convegno.

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Una platea di ragazzi in gamba e di famiglie in festa hariempito giovedì 8 novembre 2018 il teatro Toniolo a Co-negliano per l’annuale edizione di «lode al profitto» unevento che, da molti anni, caratterizza il rapporto tra laBanca della Marca ed i suoi Soci.È un incontro atteso tra i valori di una banca legata al suoterritorio ed alla cultura di comunità ed i giovani che han-no raggiunto traguardi significativi a conclusione della ma-turità o dei corsi di laurea.All’ultimo bando hanno risposto 111 ragazzi «tosti» – Socie figli di Soci – ai quali la Banca ha consegnato borse distudio per 60 mila euro. l’iniziativa – collocata nel calen-dario di «Cooperativamente» per condividere radici di sen-so di una presenza – è stata vissuta in un clima carico dipositività.Il presidente Claudio Sernagiotto ha consegnato un idealeprogetto ai premiati «l’economia del nostro territorio habisogno di voi, del vostro talento, della vostra creativitàper generare nuovo sviluppo. Abbiate fiducia nel futuro,questa società vi appartiene!».«Se per noi vivere un territorio è anche valorizzarne le ec-

cellenze – ha proseguito Sernagiotto –l’ impegno di ognuno di voi nella

realizzazione del vostro pro-getto di vita, è un patrimo-nio anche per noi. rappre-sentate quella vasta parte

111AI RAGAZZI EMERGENTINEL NOSTROTESSUTO SOCIALE

Lode al p

rofit

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borse di studio

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26DiplomatiLUCA ALBAN 94/100

Diploma di Istituto Tecnico settore Tecnologico

GIULIA AMARILLI 98/100Diploma di liceo linguistico

GABRIELE ANDREETTA 100/100 LodeDiploma di Istituto Tecnico settore Tecnologico

ERICA BACCICHETTI 100/100Diploma di liceo Scientifico

FRANCESCO BOGGIAN 92/100Diploma di liceo Classico

MARTINA BREDA 91/100Diploma di liceo Scientifico

CHIARA BUSIOL 100/100Diploma di liceo linguistico

FRANCESCO CASERTA 92/100Diploma di liceo Scientifico opzione Scienze Applicate

LUCREzIA DALLA CIA 100/100Diploma di liceo linguistico

ELEONORA FAVARETTO 100/100Diploma di Istituto Tecnico settore Economico

GIADA GIACOMINI 96/100Diploma di liceo Scientifico

MIRCO MARIOTTO 100/100Diploma di Istituto Professionale, settore Industria e Artig.

VALENTINA MARIOTTO 90/100Diploma ad indirizzo Servizi per l’Enogastronomiae l’Ospitalità Alberghiera

EDOARDO MENEGUzzI 94/100Diploma di liceo Scientifico

ANNA NICHELE 100/100Diploma di Istituto Tecnico settore Tecnologico

CHIARA PAVAN 93/100Diploma di liceo linguistico

SARA PERIN 98/100Diploma di liceo linguistico

ALICE ROCCHESSO 100/100Diploma in Arti Figurative

ENRICO SPAGNOL 100/100Diploma di liceo Scientifico

DAVIDE TEMPESTA 100/100Diploma di Istituto Tecnico settore Economico

CHRISTIAN TOMè 100/100Diploma ad Indirizzo Servizi per l’Enogastronomiae l’Ospitalità Alberghiera

DIEGO VILLANOVA 95/100Diploma di liceo Scientifico opzione Scienze Applicate

ANDREA VISENTIN 97/100Diploma di liceo Scientifico opzione Scienze Applicate

SIMONE zAMAI 90/100Itga-Diploma di Istituto Tecnico settore Tecnologico

SARA zANETTE 100/100Diploma di Istituto Tecnico Settore Economico

LORENzO zAT 95/100Diploma di Istituto Tecnico settore Economico

positiva della nostra quotidianità che non fa no-tizia, ma dove il merito, la determinazione verso irisultati, costituiscono un punto di forza straordi-nario per le sfide socioeconomiche che ci coinvol-gono». Molto seguito l’intervento di un testimonial degliscenari territoriali come Federico Callegari, respon-sabile del Centro Studi della Camera di Commercioe nel team di redazione del rapporto annualedell’Osservatorio sul Mercato del lavoro della Mar-ca trevigiana. Ha aperto uno spaccato straordinariosu come cambiano le opportunità di lavoro nel ter-ritorio, sull’evoluzione delle competenze e delleflessibilità richieste dalle imprese.È sempre più richiesta una capacità pluriprofessio-nale, una costante ibridazione delle conoscenze edelle competenze, un approccio aperto all’innova-zione digitale ed alle nuove tecnologie, concreteabilità relazionali e creatività.Il presidente, insieme al direttore generale di Ban-ca della Marca Francesco Beninato, ha poi conse-gnato ai premiati il diploma di lode al Profitto,sotto lineando come la borsa di studio fosse ac-compagnata da una serie di servizi ed opportunitàdentro la vita della Banca, finalizzate a facilitarnel’acceso ed a comprendere il valore del mondo delCredito Cooperativo e della conoscenza dell’atti-vità finanziaria.

MArIAPIA BISCArO

LODE AL PROFITTO 2019Il nuovo bando è pubblicatoa pagina 47.

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GENNAIO - DICEMBREUn’importante novità per quanto riguarda uno degli screening più semplici ed insieme fondamentali per la propria salute. In partenza prossimamente durante quest’anno anche la possibilità di effettuare il prelievo a domicilio, grazie alla collaborazione con HDomicilio. Lo stesso esame completo ma comodamente a casa vostra con tutta la convenienza di Marca Solidale.

SEDI ADERENTI SirioLab a San VendemianoCentro di Medicina di TrevisoCentro di Medicina di MontebellunaCentro di Medicina di Vittorio VenetoCentro di Medicina di Pieve di SoligoCentro Medico Esperia a PorciaPoliambulatorio Life a OderzoCentro Diagnostica 53 di BrugneraCentro di Medicina di MestreCentro di Medicina di Marcon

Quota socio MS: € 35

MAGGIO e OTTOBRELa mammografia digitale è l’indagine fondamentale nella diagnosi precoce del carcinoma mammario. Studi clinici hanno dimostrato che lo screening mammografico (attuato secondo le Linee Guida del Piano Oncologico Nazionale - mammografia ogni due anni su donne di età compresa tra 50 e 69 anni) e l’esecuzione spontanea periodica dell’esame, dopo i 40 anni di età, possono individuare tumori sempre più piccoli, passibili di un trattamento chirurgico conservativo, più accettabile dal punto di vista estetico e con una percentuale altissima di sopravvivenza a lungo termine. Lo screening offerto consiste in una visita senologica completa che si compone di: ecografia mammaria associata a mammografia e palpazione da parte del medico specialista.

Quota socio MS: € 110

MAGGIO e GIUGNOLa visita consiste nella valutazione del basso addome e della zona genitale esterna, fondamentale importanza ancora ai giorni nostri è l’esecuzione dell’esplorazione rettale (palpazione della prostata dal canale rettale introduzione il dito indice coperto dal guanto in lattice). Questo esame permette in maniera rapida all’urologo di conoscere la grandezza della ghiandola, la presenza di eventuali aree di consistenza aumentata riferibili alla presenza di neoplasie maligne.

Esame delle urine, ecografie dell’apparato urinario/genitale e determinazione del PSA nel sangue sono utili complementi alla visita.

Quota socio MS: € 80 visita specialistica+PSA+urine

PSA e Urine sono esami complementari i cui esiti sono da esibire in sede di visita al medico specialista

APRILE - GIUGNOL’otorinolaringoiatria è la disciplina chirurgica specia-listica che si occupa delle patologie dell’orecchio, del naso, della gola e delle altre strutture correlate della testa e del collo, nonchè delle tonsille e della ghiandola sottomandibolare.

Abbassamento della voce, dolore o difficoltà a mandare giù il cibo possono essere indice di una malattia della la-ringe o anche disturbi della digestione, il mal di gola per-sistente associato o no a lesioni della lingua, che non gua-riscono in 10-15 giorni, in persone fumatrici e che fanno uso di alcol possono essere fattori da indagare per pre-venire eventuali danni alla salute (ad esempio reflusso, infezioni da papilloma virus, patologie tumorali).Per cui è utile sottoporsi ad uno screening che prevede:

una visita specialistica otorinolaringoiatrica a cui asso-ciare un esame strumentale con la telecamera in ambien-te ambulatoriale (esame della durata di solo 10-15 sec) e se necessaria, il medico esegue l’audiometria.

Quota socio MS: € 100 eventuale audiometria € 40

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Screening Cardiologico

Screening Ecografico Addominale

Screening del Melanoma

Screening Oculistico

Esami del Sangue

Screening Mammografico

Screening Otorinolaringoiatria

Screening Tiroide

Screening Medico Sportivo Bimbi

Screening Urologico

Screening Ortottico

Vaccino Zecche (solo per residenti in Veneto)

Visita Medico-sportiva Adulti

Igiene Dentale

Soggiorno Termale a Ischia

Soggiorno Termale a Montegrotto

Assemblea Soci

Convenzione Palestre

La Famiglia in Piscina

Gita: Gardaland

Marsa Alam

Gita Primaverile

Gita Invernale

Bonus Cultura (concerti, cinema, libri, etc.)

Finanziamento 600 a 0

Finanziamento Ateneum

Finanziamento Viaggi Studio

Piano di Risparmio

Fondo Pensione

Protezione Famiglia

Seggiolino Auto

Sostegno alla Maternità

Rimborsi (visite ed esami)

Assistenza Domiciliare

Supporto Bisogni Educativi

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LUCA ANDREATTA 106/110laurea in Architettura Tecniche e Culture del Progetto

GIULIA BAGGIO 102/110laurea in Gestione d’impresa

TIzIANO BERNARDI 110/110 Lodelaurea in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche

GIORGIA BONASSIN 106/110laurea in lingue, Civiltà e Scienze del linguaggio

SILVIA BORTOLINI 29/30 LodeBaccalaureato in Sacra Teologia

FEDERICO BUSO 100/110laurea in Economia Aziendale

ANDREA CANCIAN 105/110laurea in Architettura Tecniche e Culture del Progetto

BEATRICE CESA 110/110 Lodelaurea in Economia, Commercio Internazionalee Mercati Finanziari

SILVIA CHENET 106/110laurea in Architettura Costruzioni Conservazione

ALBERTO CONTE 104/110laurea in Architettura Tecniche e Culture del Progetto

LUDOVICA CROSATO 110/110 Lodelaurea in Fisica

GIADA DA RE 110/110 Lodelaurea in Filosofia

ORLANDO DALLA CIA 108/110laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie

DAVIDE DALLA TORRE 100/110laurea in Chimica e Tecnologie Sostenibili

FEDERICO DE MARCH 110/110 Lodelaurea in Economia e Commercio

MARTINO DE NARDI 110/110 Lodelaurea in Ingegneria dell’Informazionee Organizzazione d’Impresa

38 Laureati DIPLOMA UNIVERSITARIO

LAURA FAVERO 102/110laurea in Infermieristicaabilitante alla Professione Sanitaria di Infermiere

NICOLA GASPARETTO 110/110 LodeDiploma Accademico Corso di Design

ELISABETTA GOBBO 110/110 Lodelaurea in Filosofia, Studi Internazionali ed Economici

MARCO GROLLO 105/110laurea in Filosofia

IRENE LOVAT 110/110 Lodelaurea in Filosofia

VALENTINA MACERA 110/110 Lodelaurea in Technologies For the Conservationand the restoration

ELEONORA MASUTTI 110/110 Lodelaurea in Scienze Psicologiche della Personalitàe delle relazioni Interpersonali

EVA MAzzER 100/110laurea in Commercio Estero

DARIO ORTOLAN 110/110 Lodelaurea in Economia AziendaleEconomics and Management

PAOLO PACETTO 110/110 Lodelaurea in lingue, Culture e Società dell’Asiae dell’Africa Mediterranea

GIULIA PANCOTTO 105/110laurea in lingue e letterature Straniere

SIMONE PERISSINOTTO 110/110laurea in Filosofia

GIULIA PROTO 107/110laurea in Scienze Politiche,relazioni Internazionali, Diritti umani

ANNACHIARA RIGO 110/110 Lodelaurea In Filosofia, Studi Internazionali ed Economici

MIRIAM ROSOLEN 104/110laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive

JESSICA SACCOL 110/110laurea in Commercio Estero

GIORGIA SECONDO 107/110laurea in Commercio Estero

MELISSA SFOGGIA 105/110laurea in Progettazione e Gestione del Turismo Cultur.

LUDOVICO TESSER 110/110 Lodelaurea in Fisica

FILIPPO TOMASI 110/110 Lodelaurea in Design del Prodotto Industriale

NICOLA TREVISAN 106/110laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari

DIEGO zANETTE 110/110 Lodelaurea in Architettura, Tecniche e Culture del Progetto

18LAUREATI CONDIPLOMA UNIVERSITARIO110/110 LODE

CON LODE

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47Laureati

ROBERTA ANOè 104/110laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari

CLAUDIA ARMELLIN 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

KEzIA BERTOLDO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

ALESSANDRA CANTABENI 110/110 Lodelaurea Magistrale in Filologia Moderna

VALENTINA CARNIEL 100/110laurea Magistrale in Scienze della Formazione Prim.

CRISTINA CASAGRANDE 109/110laurea Magistrale in Business AdministrationEconomia e Direzione Aziendale

MARTA CASETTA 110/110 Lodelaurea Magistrale in Traduzione e Mediazione Cult.

CHIARA CAzzOLA 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

CEOTTO NICOLE 105/110laurea Magistrale in Chimicae Tecnologia Farmaceutiche

BENEDETTA CESCON 105/110laurea Magistrale in AmministrazioneFinanza Aziendale e Controllo

LAURA CITRON 108/110laurea Magistrale in Farmacia

LUANA COSTACURTA 100/110laurea Magistrale in Giurisprudenza

MANUELA DAL MAS 110/110laurea Magistrale in Scienze dell’alimentazione

ALESSIA DAL MOLIN 106/110laurea Magistrale in lingueper la Comunicazione Turistica e Commerciale

CHIARA DE CARLO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

MARTA DE CARLO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Filologia e letteratura Ital.

ALBERTO DE LAzzARI 107/110laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

GIADA DELLA COLETTA 101/110laurea Magistrale in Farmacia

GIADA FALCHETTO 110/110 Lodelaurea Magistrale in lingue e letterature Eur. Americane e Postcoloniali

ELEONORA FORATO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Architettura e Culture del Prog.

BEATRICE GAVA 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

GIOVANNI LORENzETTO 107/110laurea Magistrale in Economia e Direzionedelle Imprese

CON SPECIALIZZAZIONE

LUCA LORENzON 110/110 Lodelaurea Magistrale in Amministrazione Finanza Aziendale e Controllo

CHIARA MAGNANO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Farmacia

MATTEO MAzzER 110/110laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

LUCIA MICHIELIN 106/110laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria

GIACOMO MURADOR 108/110laurea Magistrale in Architettura per il nuovo e l’Antico

SARA ONNIVELLO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Psicologia dello Sviluppoe dei Processi Educativi

ANDREA PADOVAN 110/110 Lodelaurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari

SERENA PASUT 110/110 LodeDiploma di Secondo livello in Fashion Design

MICHAEL PERIN 102/110laurea Magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il Ter.

ADRIANO PERUCH 107/110laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica

ELEONORA PICCOLI 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

JACOPO NORBERTO PIN 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

CHIARA RIzzO 105/110laurea Magistrale in Economia

SAMANTHA RIzzOTTO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Archeologia

ELENA SALVADOR 110/110laurea Magistrale in Architettura e Culture del Prog.

GIULIA SEGAT 110/110 Lodelaurea Magistrale in Economia e Gestione delle Az.

SERENA SERNAGIOTTO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Biotecnologie per l’Alimentazione

MASSIMILIANO SONEGO 110/110 Lodelaurea Magistrale in Forest Science Scienze Forestali

MADDALENA TESSER 110/110 LodeDiploma di Secondo livello in Arti Visivee Discipline dello Spettacolo

ANDREA TONON 110/110 Lodelaurea Magistrale in Ingegneria Informatica

ANNA CHIARA TONON 107/110laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

MARGHERITA TONON 110/110 Lodelaurea Magistrale in Psicologia Sociale del lavoroe della Comunicazione

GIULIA VIANELLI 110/110 Lodelaurea Magistrale in Economia e Gestione delle Az.

FRANCESCA VISENTIN 110/110 Lodelaurea Magistrale in Medicina e Chirurgia

SARA zANATTA 110/110laurea Magistrale in relazioni InternazionaliComparate International relations

26LAUREATI CONCON SPECIALIZZAZIONE110/110 LODE

CON LODE

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Ho scelto questa delicata poesia di Vittoria Aganoorper raccontare il fascino della distesa di prati conosciutida sempre come «Pra’ dei Gai,» di cui la poetessa padova-na, vissuta a Basalghelle dal 1884 al 1901, era profonda-mente innamorata.Chi viaggia da Portobuffolè verso Mansuè sulla strada pro-vinciale Pordenone-Oderzo, sopra l’argine, li può vedere asinistra estendersi fino al fiume livenza, attraversati a con-fine dei due paesi dal rasego. Da piccolo passavo giornateintere nei «Pra’ dei Gai,» a volte per portare al pascolo ochee tacchini o per aiutare i miei genitori nella raccolta del fie-no, altre volte per scampagnate con gli amici della contra-da, per cacciare nidi di allodole o pescare nei fiumi. A quei tempi, verso gli anni Sessanta, per i miei compae-sani, quasi tutti contadini non ancora stressati dal pro-gresso industriale, era naturale convivere con le bellezzeofferte da queste svariate decine di chilometri quadrati diantica natura. Da anni ormai, per andare al lavoro la mat-tina, percorro la provinciale da Portobuffolè verso Mansuèe rimango sempre più attratto da quello che si può vedereguardando a sinistra lungo la strada sull’argine: paesaggioe colori mutano con il trascorrere delle ore, con il cambia-

UN POLMONE NATURALISTICO

PRA’ DEI GAI

TERRITORIO78INSIEMECOn FIDuCIA

d i A l b e r t o Q u i n t a v a l l e

È nel mio sognoun prato tutto verde solitario,

tra due spalle di monte,e l’erba trema

al soffio dell’ombra.Di là, nel sole, cantano,ma il canto va lontano

e poi si perde.Più solitario resta

e più silenzioso,nel mio sogno,

quel prato tutto verde.

VITTOrIA AGAnOOr

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mento delle condizioni atmosferiche e con il susseguirsidelle stagioni. In primavera, quando il sole sorge pigramente oltre le ci-me dei pioppi lungo la livenza verso Ghirano, a volte co-lora di un rosso sempre diverso un rincorrersi di nubi chelo accompagnano nel nuovo giorno e allunga scure om-bre sui prati, dove, più tardi, i fiori di tarassaco si apronoai suoi raggi e variano la tonalità del giallo con il passaredelle ore fino alla chiusura serale, mentre una confusionedi cespugli, ricoperti da timidi fiori bianchi, separa il verdechiaro dell’erba nuova dal verde ocra delle prime fogliedei pioppi. Col trascorrere dei giorni, i fiori di tarassaco sitrasformano in soffioni, donando ai prati un alone biancoe, dopo altri giorni, ritorna prepotente il giallo dei fiori diginestrino. In estate, al mattino presto, i campi di erba medica in fiorecontrastano con un blu intenso i primi raggi di sole e piùtardi, in lontananza, i toni si esaltano con il maturare delgranoturco e soia. nell’aria si espande l’odore del fienoseccato al sole e il rumore dei trattori al lavoro spaventa eallontana le allodole dai nidi fra l’erba. Verso sera, col calardel sole, le grosse balle di fieno, allineate sui prati appenatagliati, sembrano giganti schierati.In autunno arrivano le piogge, abbondanti, e prima il ra-sego e poi la livenza esondano, formando un bacino diacqua piatta, dove, col ritorno del sole, si specchiano glialberi ormai pronti a lasciar cadere le foglie ingiallite estanche della lunga stagione vissuta. Verso novembre, banchi di nebbia calano sui campi aratie sui prati, lasciando scoperta la parte alta dei cespugli edegli alberi e ornano di mistero il paesaggio. In inverno,quando il gelo avvolge i prati, la brina ghiacciata creasplendidi cristalli sui rami spogli dei cespugli e con l’aiutodei primi timidi raggi del sole si trasforma in grosse gocced’acqua. A volte scende la neve che per giorni ricopre tutto di bian-co e addormenta la vita nei prati. Spesso ho visto la poia-na abbandonare il palo del telefono per cacciare sulle

i pra’ dei gai costituisconouna proposta per riscoprire

La beLLezza deLLa natura, antidotoaLLa nostra fretta Quotidiana.

TERRITORIO78INSIEMECOn FIDuCIA

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sponde contorte del rasego, le anatre selvatiche volarealte in formazione e poi scendere rasenti l’acqua esondatagià occupata da centinaia di gabbiani e il gheppio, total-mente fermo in aria con piccoli battiti d’ali, volo detto del-lo «Spirito Santo,» mentre scruta tra l’erba alla ricerca diqualche preda. Ho visto i cani tenere sotto controllo greggi di pecore conagnelli e asini e altri cani accompagnare i cacciatori di le-pri e fagiani, stormi di colombi lasciare la vicina torre diPortobuffolè per lanciarsi in voli acrobatici sui prati o perabbeverarsi con l’acqua della livenza, e le allodole volareverso il sole con canti melodiosi. quando la sera torno verso Portobuffolè e il sole tramontaoltre Basalghelle, dalla parte opposta, in lontananza tra ipioppi al di là della livenza, le sagome di alcuni silos dimoderni mobilifici sembrano una minaccia per la campa-gna, ma, dalla stessa parte, si intravvede più alto il cam-panile di Ghirano, quasi a rassicurarci sul futuro di questolembo di antica campagna veneta.

i pra’ dei gai, bacinoper la sicurezza idraulica del territorio

La vasta superficie deiPra’ dei Gai è protagonistaper il tema della sicurezzaidraulica del più ampioaccordo quadro tra lo Stato ela Regione Veneto. L’area checoinvolge i comuni di Mansuè,Portobuffolè, Fontanelle ePrata di Pordenone ha visto ladefinizione del progetto di«Ampliamento e regimazionedella cassa di espansionePra’ dei Gai per la laminazionedelle piene della Livenza allaconfluenza con il Meduna».Il progetto prevede lacreazione di due casse diespansione regolate, unain destra idrografica del fiumeLivenza di 550 ha con unargine lato territorio venetodi 7.975 m ed una in sinistraidrografica in territoriofriulano di 150 ha, oltre aduna cassa di espansione lungoil fiume Monticano. Il terrenonecessario per realizzare le

arginature sarà scavato lungoil Monticano, in comunedi Fontanelle, realizzando cosìuna cassa di espansionedi 50 ha. L’analisi storicadell’evoluzione delle zoneprative, ha dimostrato unaprogressiva perdita delle zonea prato a favore deiseminativi, per cui in progettosi prevede di recuperare learee all’interno dei meandridestinandole a recuperiambientali (prati, boschiidrofili, zone umide).Il Dirigente regionale Difesadel Suolo del Veneto, condecreto n. 336 del 4 ottobre2018 ha avviato la proceduradi gara per la progettazionedefinitiva ed esecutiva,direzione lavori ecoordinamento sicurezza conun importo a base di gara diquasi 1.400 mila euro.

S.D.

L’UTE

di S

acile

e la

scrit

tura

crea

tiva

l’università della Terza Età e Adulti di Sacile ed Altolivenzaè un’associazione che ha più di vent’anni di vita ed hacome scopo la socializzazione delle persone attraversola promozione di attività culturali che amplianoe approfondiscono le proprie esperienze personali.Il Progetto del «Corso di scrittura creativa», direttodalla prof. Marta roghi – attuale presidente dell’uTE –nasce alcuni anni or sono e asseconda il desideriodi un gruppo coeso di allievi di sperimentare la scritturae di spaziare con la fantasia nei meandri della storia,della società e della propria coscienza critica.Impegno stimolante e creativo che induce anche aduna ritrovata scoperta di sé in un processo di funzione«liberante» che aiuta a riscoprire cose nuove, magaridimenticate o mai emerse, in quella che noi definiamo«bella età». Alberto quintavalle è tra i partecipanti.

550 in territorio venetoe 150 ettari in territorio friulanoper la laminazionedelle piene della Livenza.ettari

@ [email protected]

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DALLE SEDI E DALLE NOSTRE FILIALI78INSIEMECOn FIDuCIA

Dal 1993 al servizio di una comunità vivace

SACILESacile, il Giardino della Serenissima, la Portadel Friuli, queste le sue definizioni storiche.una cittadina alle pendici delle Alpi Friulane, at-traversata dal fiume livenza che le regala degliscorci di straordinaria bellezza, ricca di innume-revoli palazzi storici fatti costruire dai nobili vene-ziani quale il, recentemente restaurato, Palazzoragazzoni Biglia. Fondata nell’VIII secolo, è statanel corso dei secoli: avamposto longobardo, li-bero comune, dominio veneziano fino alla cadu-ta della Serenissima, poi possedimento austriacoed infine annessa al regno d’Italia nel 1866.A Sacile si svolge da 745 anni a metà agosto la«Sagra dei osei», appuntamento che richiamaogni anno appassionati anche da fuori regioneprincipalmente per ammirare ed acquistare uc-celli da canto. l’agenda degli appuntamenti cheanimano il centro storico è ricca e diversificata:la quarta domenica del mese si tiene il merca-tino dell’antiquariato «Sacellum», in primaveragli «extreme days», in autunno la rassegna eno

gastronomica «profumi e sapori» e nel periodonatalizio la piazza si anima col mercatino del-l’artigianato e le casette che propongono spe-cialità locali.ricca è anche l’offerta culturale e le proposte deidue teatri che ospitano spettacoli di prosa, bal-letto e lirica a cui si aggiungono il festival «il volodel jazz» e la rassegna pianistica internazionale.In questa Sacile così poliedrica, agli inizi deglianni ’90, precisamente nel 1993, l’allora Cassarurale ed Artigiana di Orsago ha scelto di aprirela sua quarta filiale dopo Orsago, Francenigo eCimavilla, per essere al servizio della sua popo-lazione e per quella dei comuni limitrofi.la filiale si trova in un palazzo storico in via Mer-cato, nelle immediate vicinanze del Duomo cit-tadino e per alcuni anni ha ospitato, oltre alla fi-liale operativa, anche alcuni uffici centrali che sisono successivamente trasferiti nell’attuale sedeamministrativa di Orsago.la filiale di Sacile si è sempre ispirata, in questi

319SOCI

2.921CONTI

CORRENTI

Il team degli operatori della filiale davanti ad una splendida immagine di Sacile.

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Oltre cento anni fa, alle radici del CreditoCooperativo, si parlava il linguaggio della gen-te dei campi. nascevano le Casse rurali ed Ar-tigiane, con mission principale il generare uncambiamento socioeconomico nelle comunitàlocali dando ai contadini la possibilità di acce-dere al credito e di migliorare le proprie condi-zioni di vita.Consapevoli di questa storia e convinti della suadeclinabilità nel contesto attuale assolutamentecarico di dinamiche interessanti proprio in am-bito rurale, l’allora direttore generale GiuseppeMaset propose, ed il Consiglio di amministrazio-ne della Banca fece propria, la scelta di aprire –era il 1° aprile 2006 – un nuovo ufficio agricolturaall’interno dei servizi strategici della sede gene-rale di Banca della Marca a Orsago.

SEDE

CEN

TRALE

DALLE SEDI E DALLE NOSTRE FILIALI78INSIEMECOn FIDuCIA

Il servizio Agricoltura

25 anni, ai principi del credito cooperativo ossiaalla vicinanza al territorio, alla disponibilità ver-so le persone ed allo spirito di collaborazionecon le numerose associazioni che operano nellacittà in ambito culturale, di assistenza e sporti-vo. questi principi hanno permesso alla filialedi crescere nel tempo. la zona in cui opera, in-fatti, è ricca di attività produttive, di aziende che

operano del settore terziario e nel commercio,alcune di nicchia ed altamente specializzate. la vicinanza alle famiglie si concretizza con iprodotti come conti correnti, carte di credito edi pagamento, mutui ed investimenti su misurae con Marca Solidale, cassa mutua di Banca dellaMarca, che da dieci anni è attiva sul territorioproprio a sostegno dei nuclei familiari tramiteconvenzioni sanitarie, con palestre e piscine, so-stegno alla maternità , contributo a viaggi stu-dio. una Banca locale che sostiene la comunitàsponsorizzando manifestazioni sportive e cultu-rali e le associazioni del territorio. Dal 1993 ad oggi il radicamento della filiale nelterritorio è stato costruito, insieme ai collabo-ratori, dai Direttori Valentino nardi, GiampaoloGrolla e, dallo scorso anno, Paolo Dorigo. Oggiil team degli operatori è costituito da lucaGiust, Carla zaros, Samuela Michielin, Mariapianardo, Francesca Pulzatto, Daniele Palù e rudiCasagrande. P.D.

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un riferimento organizzato che si facesse caricodi essere interlocutore attento ed affidabile perle famiglie, le imprese agricole,l’economia del settore primariodel territorio.Tale ufficio ha un riscontro po-sitivo tra i vari clien ti e sul ter-ritorio di competenza, per cui idue addetti diventano connet-tori di proposte e di servizi perle filiali e per il territorio ed iltessuto molecolare delle im-prese agricole. la mission dell’ufficio è di costi-tuire uno dei «motori trainanti»per lo sviluppo commercialenei settori Ambiente, Agricol-tura e Agroalimentare (le tre A),in modo di favorire il posizio-namento competitivo di Bancadella Marca nel territorio.Inoltre, spetta all’ufficio Agri-coltura, il ruolo di facilitare ilcompito alle filiali, fornendo lo-ro supporto tecnico perché laloro azione di protagoniste perlo sviluppo locale legato ai set-

tori delle 3 A sia il più efficace possibile. A tal fi-ne l’ufficio esprime il suo ruolo in termini di:

1. coordinamento: cioè capacitàrealizzativa di coordinare e di svi-luppare delle iniziative commer-ciali con gli enti preposti. quindicontatti diretti con operatori disettore quali Avepa, regione Ve-neto, Veneto Sviluppo e ISMEA eCamera di Commercio;2. gestione: quindi tenere la ge-stione diretta delle relazioni conoperatori del settore come le As-sociazioni di categoria (Coldiret-ti, unione Agricoltori e Confede-razione italiana agricoltori). Iltutto per promuovere e presidia-re riunioni di zona con temi spe-cifici per le 3 A; 3. valutazione e controllo: l’uffi-cio predispone e controlla tuttele pratiche inerenti il settore e al-lo stesso tempo predispone an-che le relazioni specifiche delleaziende agricole che richiedonoun finanziamento;4. assistenza e sviluppo: cioèmantenere aggiornate le filiali,sviluppare e approfondire il pa-

trimonio delle competenze per una generalecrescita professionale tramite invio di materialeinformativo, e-mail aggiornate, il tutto per tra-mutarsi in aggiornamento, assistenza e forma-zione continua.

Attualmente le persone che seguono l’ufficiosono Alberto De nardi e Marco Golfetto che se-guono tutte le 49 filiali nelle provincie di Porde-none, Venezia e Treviso e provengono da espe-rienze dirette del mondo agricolo avendolavorato entrambe per le più importanti associa-zioni di categoria.

AlBErTO DE nArDICoordinatore Progetto Agricoltura

33

@ [email protected]

74.000IMPRESE AGRICOLE

IN VENETO

Alberto De nardi.

781.000ETTARI COLTIVATI

Marco Golfetto.

OLTRE

PIù DI

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La filiale di Soligo nasce il 16 aprile 1993 comeuna delle maggiori realtà della Banca di CreditoCooperativo dell’Alta Marca di Vidor. In seguitoalla fusione con la BCC di Orsago, avvenuta nel2001, la filiale entra a far parte del gruppo diBanca della Marca.Con i suoi circa 2.000 rapporti attivi, con oltre300 soci, la filiale si conferma un punto di riferi-mento per le economie locali, forte anche dellaposizione strategica di Soligo, che si trova allabase delle colline che circoscrivono a nord ilquartier del Piave. Situata sulla riva destra del-l’omonimo fiume Soligo, la frazione di Farra diSoligo si è sempre contraddistinta per esseremolto evoluta ed indipendente. qui, Banca della Marca conserva ancora i princì-pi e le caratteristiche sociali che la identificanoprofondamente con il territorio. un territorioche ha moltissimo da offrire sia dal punto di vi-sta delle iniziative locali (quali ad esempio l’an-nuale festa dei santi Pietro e Paolo in occasionedel patrono di Soligo) sia in termini paesaggisticie storici.Come non citare il Colle San Gallo, che offre unavisuale che spazia su gran parte del territorio cir-costante e alla base del quale si trova la nostrafiliale, a dirimpetto della scuola materna parroc-

filiale anima di retisociali territoriali

SOLIG

O

chiale e scuola elementare. Per non parlare poidella località del Collagù, situata nel bel mezzodelle colline e totalmente immersa nel verde deivigneti. A Soligo si trova poi la «Chiesuola» diSanta Maria nova di origini trecentesche e l’al-trettanto conosciuta ottocentesca Villa Soligo-Brandolini. A Farra di Soligo invece è possibilevisitare la splendida chiesetta Madonna dei Bro-li, restaurata da qualche anno grazie anche alcontributo del nostro istituto. Soligo è inoltrepaese natale del pittore Bruno Donadel e delloscultore Valerio De Marchi. Il paese è stato infineal centro dell’ultima stagione poetica di Andreazanzotto.All’interno di un tessuto economico solido e va-riegato che spazia dal settore vitivinicolo a quel-lo dell’industria più evoluta, la filiale di Soligo èanche punto di riferimento per le numerose so-cietà sportive presenti nel pievigino. Promuoveinoltre numerose iniziative del territorio, colla-borando attivamente con la locale Pro-loco edil Gruppo Alpini.In un contesto così dinamico e che ha molto daoffrire, la filiale di Soligo non può che essere for-temente radicata come protagonista sociale ecomplice di uno sviluppo costruttivo e duraturo. Si tratta di una realtà che è cresciuta molto negliultimi anni, grazie anche all’impegno dei varioperatori che ne hanno fatto parte. l’equipe at-tuale della filiale vede il nuovo direttore lucauliana, che è appena succeduto a Paolo De Biasi,ed i suoi collaboratori Antonella, Dario, Fabiana,Marco e Marta.

M.M.

300SOCI

2.000 RAPPORTI

ATTIVI

l’equipe degli operatori di Soligo.

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Banca della Marca ha compiuto, al-la vigilia di natale, una scelta forteverso i bambini prescolari di tutto

il territorio di operatività.limitando all’essenziale il pensiero natalizio peri Soci, ha impegnato 134 mila euro per un pro-getto di vasta portata intitolato «Tutti i bambinivanno bene a scuola», coinvolgendo nella suarealizzazione oltre 130 scuole dell’infanzia pa-ritarie delle province di Treviso, Venezia e Por-denone.Tali scuole infatti sono realtà non profit fre-quentate dalla maggior parte dei bambini delterritorio.l’iniziativa nasceva dal confronto – partito dopouna serie di segnalazioni – con le aziende ulss econ la Fism, la federazione delle scuole materne,che evidenziava l’incremento in età prescolaredelle difficoltà dello sviluppo psicofisico con di-sturbi dell’apprendimento, del comportamentoe delle attività motorie.Anche Marca Solidale aveva già affrontato que-sto argomento e individuato dei percorsi pos-sibili. Così l’attenzione si è focalizzata sulla fa-

PROGETTOtutti i bAmbiniVAnno bene A scuolA

NEWS

DALLA

BANC

A

130SCUOLE MATERNE

COINVOLTETRA TREVISO, VENEZIA

E PORDENONE

OLTRE

11.000BAMBINI

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scia di età 3-6 anni per un interven-to precoce sulle situazioni, preditti-vo di possibili soluzioni e supera-

mento dei problemi.I servizi delle ulss e le realtà come i centri de «lanostra Famiglia» promuovono molto la culturadell’intervento ai primi segnali del problema.Che si tratti di dislessia, disortografia, discalculia,iperattività, deficit attentivo, disprassie o altroancora, la diagnosi precoce consente di esclu-dere – nella maggior parte dei casi – il problemae di concentrare l’intervento sui casi reali.Il 19 dicembre a Treviso è stata presentata pub-blicamente l’iniziativa dalla FISM e da Banca del-la Marca. l’auspicio era che le scuole paritarieoperassero per coordinamenti zonali – già esi-stenti – in modo da realizzare un interventoomogeneo sul territorio e un utilizzo efficientedei fondi.Banca della Marca sta sostenendo economica-mente in questo momento tutti quei progettiche riconoscono ed intervengono sui casi pro-blematici con il supporto di specialisti e tecnicicompetenti. l’intervento avviene utilizzando –in particolare – metodologie legate al gioco, me-no impattanti sui bambini, come suggerito dagliesperti del settore.Gli 8.882 Soci di Banca della Marca sono diven-tati così protagonisti – indirettamente – di unpercorso di cura dei bambini in difficoltà nel-l’ambito dei servizi per l’infanzia del nostro ter-ritorio. È quasi una alleanza intergenerazionale quellarealizzata dal Consiglio di Amministrazione diBanca della Marca, una progettualità solidaleche genera un incontro indiretto ma efficacecon un unico obiettivo concreto «Tutti i bambinivanno bene a scuola», appunto.

M.S.

MANAGEMENTDELwelfAre

l’università Ca’ Foscari di Veneziaha invitato Banca della Marca afar parte del comitato direttivo

del prossimo master di II livello in «Manage-ment del welfare» per ruoli executive. Il primoincontro di lavoro si è svolto a Venezia il 7 feb-braio scorso. l’iniziativa, completata la fase de-finitoria dei contenuti e docenti, verrà lanciataentro giugno per proporre le lezioni a partire dafine anno 2019.I Master universitari sono di I e II livello: per ac-cedere ai primi è sufficiente un titolo di laureatriennale, mentre per i secondi è necessario ildiploma di laurea magistrale. riconoscono unminimo di 60 crediti formativi universitari (cor-rispondenti a 1500 ore di impegno didattico) erappresentano un titolo riconosciuto per con-corsi e nel mercato del lavoro specialistico.Intrigante il tema portante del master. Infatti semanagement – definizione di Ernest Dale – sipuò definire come «Processo attraverso il qualeun manager di un’organizzazione impiega effi-cientemente le risorse per raggiungere gli obiet -

NEWSDALLA BANCA

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A Godega di Sant’urbano, sabato19 gennaio scorso, si è svolta unapartecipata gara di burraco con

l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere al ter-ritorio bellunese per contrastare i danni del disa-stro legato all’eccezionale maltempo dell’ottobre2018. Circa 200 partecipanti si sono dati appun-tamento nei padiglioni della Fiera diGodega messi a disposizione gratui-tamente dall’Amministrazione comu-nale e si sono dati «battaglia» a colpidi carte presente anche il locale sinda-co Paola Guzzo ed il vicepresidente diBanca della Marca Pietro Marcolin. la manifestazione, organizzata dallaAssociazione Amici del Burraco di Orsago ha per-messo di consegnare a nino Deon, sindaco di ri-vamonte Agordino, piccola comunità di 631 abi-tanti, duramente colpita dall’alluvione, la sommadi 2.950 euro, a cui sono stati aggiunti altri 1.500euro dal Circolo Anziani del lavoro Elettrolux.l’iniziativa di solidarietà – come altre che si sonosuccedute e continuano a venire organizzate nelnostro territorio – sono il segno di una comunitàforte che vede la qualità dei valori della nostragente scendere in campo. Anche Banca dellaMarca ha contribuito alla concretizzazione del-l’evento che ha visto aziende e privati donare inumerosi premi in palio mentre molti volontarihanno allestito la sala e gestito l’intera manife-stazione.

GErMAnA SEGAT

UN AFFOLLATOburrAco solidAle

nino Deon che riceve l’assegno dalla Presidente Germanae da alcune socie dell’Associazione.

200PARTECIPANTI

ALLA GARA

tivi generali al minimo costo e con il massimoprofitto», il management del welfare oggi impli-ca l’occuparsi di una organizzazione complessastrutturalmente e diffusa geograficamente, do-ve il sociale inteso come qualità di vita indivi-duale e comunitaria si esplicita in forme diversecostruite nel tempo e oggi in grande trasfor-mazione.Se infatti il welfare ereditato dalla storia del se-colo scorso è erogativo (indennizzi e pensioni,sanità e servizi sociali) quello di fine secolo èpartecipativo (nascita del volontariato e del-l’economia civile, sussidiarietà nell’erogazionedei servizi) quello di questi ultimi anni è com-pensativo (previdenza e sanità integrative, po-lizze assicurative, sistemi mutualistici, welfareaziendali), quello nascente è generativo (servizivs corrispettivi).Così convivono tanti welfare (welfare state, wel-fare mix, welfare community, community care,ecc.) che ben evidenziano non solo i problemidella loro sostenibilità sul fronte domanda vs of-ferta nei cambiamenti sociodemografici dellapopolazione ma anche il rischio di perdere lacultura universalistica di alcuni fronti (sanità adesempio) per approdare a territori e comunitàdifferenziate. Ecco qui le radici di un master cheha come obiettivo di formare figure capaci diagire in contesti così delicati ed articolati in cuisi produce qualità di vita per una persona o co-munità.

S.D.

1.500IMPEGNO DIDATTICO

DEI MASTERUNIVERSITARI

ore

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la nCB (nato Charity Bazaar, l’ala no-Profit della nATO), ha esaminato inquesti mesi decine di progetti socialied ha deciso di premiare la Hugbikeproposta dalla Fondazione trevigiana

«Oltre il labirinto» una realtà che propone per-corsi di qualità della vita a persone autistiche.la premiazione ha avuto luogo martedì 29 gen-naio, nella nuova sede della nATO a Bruxelles,presenti i rappresentanti dei 29 stati membridell’organizzazione istituita il 4 aprile del 1949a Washington. Il se-gretario di «Oltre il la-birinto» Carlo Giustinie la psicologa PaolaMatussi, hanno ritiratoil premio.la Hugbike nasce inun incontro in Bancadella Marca mercoledì 27 giugno 2012, quandola Fondazione Oltre il labirinto parlò di un pro-getto lavorativo di inclusione sociale. l’idea erasemplice, progettare e costruire un tandem doveil guidatore è chi sta dietro mentre il passeggeroseduto davanti è come abbracciato e rassicuratodal vero conducente. questa bicicletta avrebbepermesso a tante persone di andare in bici in si-curezza, confortati e protetti. Il progetto HuGBIKE è stato così sviluppato dal-la nuova Coop. Sociale «Opera della Marca»,

TERRITORIO78INSIEMECOn FIDuCIA

HUGBIKEMERAVIGLIA LA NATO

nuovo e innovativo soggetto nato dalla colla-borazione tra Banca della Marca, Cooperativa IlGirasole e Fondazione Oltre il labirinto ed hacoinvolto soggetti affetti da autismo i quali, gra-zie al supporto di personale specializzato du-rante l’assemblamento delle biciclette, hannosperimentato l’integrazione nella società me-diante il lavoro.Così un gruppo di ragazzi autistici seguiti dallaCooperativa Sociale di tipo B «Opera della Mar-ca», ha contribuito alla realizzazione dei primi

prototipi di HuGBIKE,la «bici degli abbrac-ci»; questa definizionesi sposa infatti allaperfezione sia con lametodologia di as-semblamento dellabicicletta – che vede

uniti personale specializzato e ragazzi affetti daautismo – sia per il fatto che la bicicletta offreal guidatore, seduto sul sellino posteriore, lapossibilità unica di pedalare in tandem con ilpasseggero abbracciandolo.nel 10° anno di attività della Fondazione il pre-mio nATO costituisce una certificazione inter-nazionale autorevole di un’Italia progettuale edinnovativa. È un premio anche alla attenzionesociale di Banca della Marca.

S.D.

30ASSOCIAZIONISI OCCUPANODI PERSONE DISABILINEL NOSTROTERRITORIO

un bambinoogni 150 soffre

di disturbideLLo spettro

autistico.3-4 mascHi

per ognifemmina.

oltre

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LA CHIESETTA AMATADA TUTTA SAN FIOR

d i C h i a r a C a r n i e l

Con questo messaggio un alpino in-troduceva un piccolo libretto che illu-strava gli importanti lavori di restaurodella chiesetta di San Bernardino aSan Fior, che tra il 1994 e il 1997 ave-vano visto impegnate le penne nere. Ed è proprio leggendolo a voce alta,in una serata di incontro con gli ami-ci alpini, che ci siamo sentiti ispiratia rimetterci in gioco per quel luogo,che è anche il simbolo del gruppo diSan Fior.Dopo circa 20 anni, la «nostra» chie-setta necessitava infatti di un inter-vento importante agli intonaci ester-ni ma soprattutto alla copertura inquanto un serio spostamento e slitta-mento di coppi aveva ormai deforma-to la grondaia che era diventata ilblocco fisico che evitava la caduta de-gli stessi in strada. Il tempo, e soprat-tutto le vibrazioni, a cui è costante-

SAN BERN

ARDIN

O

20 maggio 1461la data impressa

su una parete interna

«Il pregevole edificio sacroquattrocentesco, eretto in segnodi fede e devozione verso il Santoproprio là dove si era abbattutauna rovinosa tempesta, occupa unposto importante nella memoriastorica di questo paese (San Fior).Quelle pietre racchiudono il lavoroe le orazioni dei nostri padri, in quellepietre essi hanno inciso i loro nomi,il loro amore per la vita ed unmessaggio di grande fiducia in Dioe nell uomo. Rispondendo allasciagura con uno stile così nobile epersonale essi ci hanno insegnatoche dalla sofferenza si escecon l’impegno e la solidarietà. (...)»

1994-1997il precedente

intervento di restauro

Chiesetta di San Bernardino.Adiacente, di proprietà privata,

una costruzione monastica.

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SAN VA

LENTIN

O

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mente sottoposta la struttura, vista lasua posizione a ridosso della stradaStatale 13 «Pontebbana», avevanodeterminato la necessità di un inter-vento non più procrastinabile.Costruita nel XV secolo, dalla scrittadipinta sulla parete interna sinistra siricava la data di consacrazione, 20maggio 1461. Il manufatto con mura-tura in pietrame legato con malta disabbia e calce, ha pianta inscrivibile inun rettangolo delle dimensioni di ca.ml 7,70 x 18,90, costituito da un unicanavata con copertura a due falde com-posta da n. 5 capriate lignee, tavolatoe manto di copertura in coppi in cotto,un presbiterio con volta a botte e daun abside con copertura a padiglionesorretta da una travatura di n. 5 traviportanti, tavelle in cotto e nuovamen-te manto di copertura in coppi.In corrispondenza dell’angolo ovestdell’edificio si erge un piccolo cam-panile, con cella campanaria diretta-mente accessibile dalla navata dellachiesa.la Parrocchia di San Giovanni Battistacosì, in sinergia con il Gruppo Alpini,e grazie al contributo della Banca del-la Marca sempre presente, ora comeallora, nel sostegno di iniziative di re-stauro conservativo del patrimoniostorico artistico, è riuscita a reperire ifondi necessari.l’opera si è dimostrata parecchiocomplessa nella gestione della sicu-rezza di cantiere, affacciandosi diret-tamente sulla banchina stradale, ma,anche grazie a delle bellissime giorna-te di fine estate, le imprese coinvoltesono riuscite a concludere tutti i lavori– sia relativi alla copertura che alle pa-reti esterne – in un mese di tempo.Ora la chiesetta torna a risplenderecome faro e punto di riferimento dellanostra storia per gli Alpini e per tutti isanfioresi.

restituitoAllA comunitàDomenica 3 febbraio a Ponte della Muda, Cordignano, be-nedizione e riapertura della chiesetta di San Valentino. Pro-tagonisti don Claudio Carniel e don Michele Favret, lo sto-rico Gian Marco Mutton, il sindaco Alessandro Biz ed ildirettore dei restauri Claudio Pizzinat.la cerimonia, iniziata con la Messa nella parrocchiale e poicon la processione fino alla chiesetta, ha evidenziato anco-ra una volta l’attaccamento della gente di Ponte della Mudae del circondario a questa testimonianza della pietas popo-lare, radicata tra le case del borgo che nel tempo ne ha avu-to cura. l’attuale chiesa ha una storia secolare. una datacerta è il 13 maggio 1599 ed all’inizio era dedicata a SanPancrazio protettore dei cavalieri.Solo all’inizio del XVIII secolo prese corpo il culto a San Va-lentino. nei primi anni dell’800, con la ristrutturazione delcentro civico di Ponte della Muda, anche la chiesetta – dicui all’epoca esisteva l’attuale presbiterio – venne ampliatacon la sacrestia e la navata che oggi accoglie i fedeli. Oc-correrà poi aspettare gli anni 1990-92 per i primi restauri.Pregevole al suo interno l’altare della bottega dei Ghirlan-duzzi, celebri intagliatori cenedesi, proveniente dall’orato-rio di una locale villa nobiliare demolita un secolo fa. Conl’avvio della nuova parrocchia nel 1968, San Valentino

perse la sua centrali-tà e solo con il re-stauro del 1992 GianMarco Mutton ne rile-vò e pubblicò (La chie-setta di San Valentino)la vita attraverso i se-coli e la preziositàdell’altare e della rela-tiva pala.Il progetto di restau-ro – cui anche Bancadella Marca ha parte-cipato – partì nel2017, dopo aver rile-vato la necessità di

intervenire sulla struttura muraria esterna e sul tetto. Così la chiesetta, rimessa a nuovo, ha ripreso il suo ruoloalla vigilia dei tradizionali festeggiamenti di San Valentinoche mobilitano la gente di Ponte della Muda e dintorni.

S.D.

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SOCIALITÀ78INSIEMECOn FIDuCIA

Montebelluna è diventata il polo re-gionale del turismo legato al primoconflitto mondiale, grazie alla recenteinaugurazione del Memoriale Venetodella Grande Guerra, al quale è statoattribuito l’acronimo «Meve». una se-de museale ispirata ai più moderni ca-noni espositivi e di contenuto, poichéil Meve pur illustrando, nelle sue 24sale, le peculiarità dell’evento bellicodi cui si è da poco concluso il cente-nario, di fatto è un inno alla pace. nel-la restaurata Villa Pisani di Biadeneche ospita il memoriale, si è volutobandire ogni retorica legata alla guer-ra, raccontando in maniera inedita ilconflitto, al fine di far comprendere alvisitatore punti di vista, talvolta tra-scurati e comunque sempre interes-santi. le ampie sale della villa cheospita il Meve sono state allestite

d i I n g r i d F e l t r i n J e f w a

IL MEVEA Montebelluna il Memoriale Veneto

della Grande Guerra

usando cromie decise e grandi im-pianti fotografici, nonché strumentimultimediali all’avanguardia. Tante lecuriosità dai simulatori di volo con cuii visitatori possono vivere l’esperienzadi pilotare un velivolo d’epoca oppurela sala dove si può sperimentare dalpunto di vista acustico e visivo il bom-bardamento aereo. non mancano ba-cheche con cimeli e oggetti d’epocama non sono la presenza predomi-nante, poiché a caratterizzare il Mevesono soprattutto le istallazioni chepermettono ai fruitori del Memorialedi interagire con la storia. la prima sa-la è dedicata alle innovazioni tecnolo-giche scaturite dalla Grande Guerra,che spesso accompagnano ancoraoggi la nostra quotidianità ed un vi-deo induce a riflettere su questo lega-me tra passato e presente. la seconda

24 SALE ESPOSITIVEIN PERCORSIMULTIMEDIALI

i visitatoriinteragisconocon La storiagrazie asimuLatori eriproduzionisonoree visive.

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da ogni angolo del pianeta, per com-battere una guerra che non immagi-navano essere così crudele, estenuan-te e alienante». l’itinerario quindiprosegue con la descrizione del quar-tier generale, per poi affrontare il te-ma della propaganda bellica: insom-ma, nulla è stato lasciato al caso e ciòche più conta è che gli strumenti usatiper far comprendere al visitatoriquanto quell’evento storico abbia in-fluenzato il nostro presente, sono dav-vero efficaci. Voci, immagini, video,suoni, luci ed anche penombra, si al-ternano a istallazioni dove si possonosperimentare sensazioni o affinare ri-flessioni. Degno di nota il capitolo cheillustra le armi e le innovazioni nelcampo della medicina per arrivare allafine del percorso dove una spirale diimmagini e video riproduce quantoavvenuto cent’anni fa e riporta il visi-tatore al contemporaneo.«Oggi la Grande Guerra è più che maipresente nelle forme degli scontri cheinsanguinano il Medio Oriente, nelletensioni fra Est e Ovest Europa»: con-clude la guida invitando a riflettere sulsenso dell’unione Europea in un mo-mento di dilagante euroscetticismo esul significato della pace.Doveroso rammentare che Villa Pisaniè stata recuperata alla pubblica frui-zione con un accurato restauro nelcorso del quale sono emersi impor-tanti affreschi databili al Cinquecentoche fanno presupporre la presenza diun nucleo abitativo di quel secolo, purse solo a partire dal 1665 è documen-tata la presenza della villa poi amplia-ta dalla famiglia Correr. la villa acqui-sisce il nome Pisani a seguito delmatrimonio di Isabella Correr con Al-vise Pisani, doge di Venezia.

@ [email protected]

voci, immagini,video e suoni,

gioco di Luci per mettereiL visitatore aL centro.

sala attraverso l’uso di tecnologiemultimediali e apparati grafici, illustra:lo spazio fisico geografico, i confini eil terrorismo, le nuove migrazioni, lapolitica e l’economia, il dominio dellatecnica e degli apparati.Il percorso quindi si snoda ricordandol’epoca precedente al conflitto vale adire la Belle Epoque e prosegue conl’assassinio di Francesco Ferdinando.le sale si susseguono affrontando te-matiche quali: la cronologia dellaGrande Guerra, la scala della retorica,la guerra di posizione, le battaglie tracielo e mare, geografia e geologianella Grande Guerra e i panorami diguerra. quest’ultima tematica vieneillustrata con una installazione multi-mediale di tipo CAVE che consente dientrare nei campi di battaglia e osser-vare a 360° i panorami di guerra da Ci-ma Grappa, dall’Ortigara, ascoltandole interviste di coloro che hanno vis-suto i tragici eventi che hanno portatoalla morte di tanti soldati. «In una salaaffrescata del ’500 viene proposta unariflessione sul soldato trasformato insemplice pezzo biologico di ricambio,svuotato della propria umanità – illu-stra la guida del Meve –.un’installazione fatta di ombre e pa-role scritte sulle pareti di un umanesi-mo perduto invita ad incontrare colo-ro che hanno lasciato la propria casa,

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Michele Marton ha oggi 64 anni, pensionatodell’ACTV – dove ha lavorato per 42 anni – e daoltre 17 impegnato con l’AIAC, l’associazione de-gli allenatori di calcio.«Due anni fa, in una partita di solidarietà per ungiocatore ammalato di SlA, con il calcio Mestre– racconta – ho visto da vicino la disabilità e sen-tito che l’obiettivo di questo tempo della mia vi-ta poteva essere fare qualcosa di strutturato nelsettore che conosco meglio».nasce da questa riflessione la storia di For MeD’Abili (Per Me Abili), una scuola calcio per ragaz-zi e giovani adulti con disabilità. una esperienzache ha dato a Michele le risposte sul senso deldonare tempo e esperienza a persone con unaautenticità straordinaria.quando il 23 settembre 2017 con sua moglie, ungruppo di genitori di ragazzi, il sostegno del co-mune di Venezia, avviene la decisione formaledi partire, pochi potevano immaginare che il bi-lancio di questi primi due anni era a totale favoredei giovani giocatori: chi si impegnava per lororiceveva da loro molto di più di quello che riu-sciva a dare.Da due anni – ospiti del palasport di Olmo nelvicino comune di Martellago, altro comune so-

QUELLA STRAORDINARIAVOGLIA DI VIVERE

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da

FOR ME D’ABILISOCIALITÀ78INSIEME

COn FIDuCIA

stenitore – allenamenti una volta la settimana evita sociale diventano un collante per amalga-mare le storie di vita. Così nasce e si rafforza la prima squadra, 10 ele-menti guidati da capitan Alvise con – nei variruoli – Diego, luca, loris, Ivan, Samuele, Mattia,Jacopo, Manuele, Gabriele. Felici di esserci alpunto che le loro fragilità (disabilità motorie, co-gnitivo comportamentali, Down, sindrome dellospettro autistico) spariscono dentro l’attivitàsportiva e gli incontri agonistici nei campionatiinterprovinciali. Il riferimento è la squadra degli«Insuperabili Onlus» di Torino, ma c’è una espe-rienza analoga a loro anche a Chioggia. Alla prima squadra, età media 25 anni, si è af-fiancata nel frattempo una compagine di 9 ra-gazzini che formano l’esperienza «primi calci»ed, a gennaio scorso, Matteo, universitario, nor-

Martellago. la scuola calcio con Michele Marton.

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SOCIALITÀ78INSIEMECOn FIDuCIA

è un percorso lungo 50 anni, una bella storiafatta di persone e di innovazione sul fronte delladiagnosi, cura e riabilitazione delle persone di-sabili, bambini per primi.Era il 1965 quando la giunta comunale di Cone-gliano accolse l’idea di realizzare un centro di ria-bilitazione per minori e adolescenti con disabi-lità. nel 1966 il vescovo Albino luciani raccolsenelle sue mani, in piazza Cima, le offerte di tuttele parrocchie della diocesi per questo obiettivo.«la nostra Famiglia» realizzò una struttura mo-derna, che superava l’approccio assistenzialeprecedente, che poneva scienza e tecnica al ser-vizio delle famiglie e l’attività iniziò nel 1968, coni primi 70 bambini. Fu il primo centro, in Veneto,dell’Associazione.Oggi il Presidio di Costa a Conegliano, ha una va-lenza regionale ed è polo di riferimento per lealtre sette sedi presenti in Veneto a Treviso,Oderzo, Mareno di Piave, Padova, Vicenza e SanDonà di Piave, fino alla sede di Pieve di Soligo,

LA NOSTRAFAMIGLIAdA conegliAnoAl Veneto

d i R o b e r t o B e l l è

modotato, appassionato di questa esperienza,ha scelto di venire a giocare con questi ragazzi,sposando la filosofia del CSI, l’ente di promozio-ne sportiva cui è affiliata For Me D’Abili, che pun-ta a fare dello sport una palestra di vita, di valori,di amicizia, di crescita condivisa. Sarà il primo dimolti altri?Michele Marton però sorride «Matteo è frutto diun clima, si respira umanità autentica dentro lanostra esperienza.Anche i genitori dei ragazzi hanno vissuto uncoinvolgimento progressivo ed oggi sentono ilprogetto cosa loro».Ma dietro ad una storia così carica di significati,c’è una organizzazione: educatori, operatori so-ciosanitari, psicologi, fisioterapisti, allenatori epoi abbigliamento sportivo, trasferte... «l’attivi-tà per i ragazzi è gratuita – sottolinea MicheleMarton – ma occorre preoccuparsi di reperirerisorse, accanto al sostegno dei comuni citati, cisono gli amici che ci conoscono e riconosconoquello che facciamo. non è sempre facile, sibussa a tante porte e si resta con i piedi per ter-ra con un attento controllo delle spese.Ogni tanto capita di sognare l’arrivo di un gran-de sponsor... anche perché siamo dentro al pro-getto Loveast, la passione ci rende liberi andata

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e ritorno dall’Italia alla Cina inseguendo moltodi più di un pallone». Michele ha trovato uno scopo alto per la suavecchiaia e ha già costruito una grande famigliache si prende cura di ragazzi abili e costruiscecon loro relazioni che danno senso alla vita.

50°

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ultima nata e specializzata per giovani adultipost traumatici.

il presidio di riAbilitAzione,1.200 bAmbiniAccolti negli AmbulAtori

Attualmente il centro accoglie giornalmente cir-ca 200 bambini con attività giornaliera, 16 in for-ma residenziale e 1.200 sono curati con presta-zioni ambulatoriali. I diversi progetti offrono lapossibilità di una presa in carico nella forma didiurnato riabilitativo con frequenza alla scuolastatale dell’infanzia, primaria, secondaria di pri-mo grado e al centro di formazione professiona-le accreditato dalla regione Veneto.Ogni anno inoltre l’IrCCS «Medea», sezione cli-nico-scientifica dell’Associazione, si prende curadi oltre 1.500 giovani pazienti, provenienti an-che da fuori regione.

Il servizio è garantito dalla presenza di 250 ope-ratori, con percorsi di trattamento specifici perpatologia e gravità del quadro clinico stilati sullabase di criteri di buona pratica clinica, PDTA de-dicati, ricerche e linee guida validate dalla co-munità scientifica.

il primo istituto scientificoin Veneto

nel 1998 i Ministeri della Sanità e dell’universitàhanno infatti riconosciuto la qualità del lavorosanitario e di ricerca di Conegliano e hanno de-cretato il riconoscimento a questa sede di poloper il Veneto dell’IrCCS Medea: Conegliano è co-sì la prima struttura sanitaria del Veneto a diven-tare anche Istituto di ricovero e Cura a CarattereScientifico. Presso la sede di Costa opera l’unità ospedalieraad alta specialità per le gravi disabilità in età evo-

566OPERATORI(OLTRE IL 75% LAUREATO)

8SEDI DI ATTIVITàRIABILITATIVE

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lutiva, che accoglie neonati, minori e adolescenticon disturbi complessi e lavora in rete con neo-natologie, pediatrie, servizi di neuropsichiatriainfantile, ulSS, Aziende universitarie e centri diricerca ed è polo di riferimento per la diagnosi ela cura di una serie di malattie rare e per l’epiles-sia; presso la sede di Pieve di Soligo opera l’unitàper la riabilitazione neuropsicologica dopo gravitraumi e cerebrolesioni di giovani adulti.le due unità sono dotate di 65 posti letto: tren-ta per degenza a tempo pieno e 35 per day ho-spital.

lA ricercA scientificAin rete con l’europA

Presso l’IrCCS Medea sono attive quattro lineedi ricerca: in neuroscienze riabilitative, in psico-patologia dello sviluppo, in neurobiologia e inbioingegneria.nell’ambito di queste linee, sono in corso trediciprogetti sostenuti dal Ministero della salute, dal-la Comunità Europea, dalla regione Veneto, daTelethon, da aziende private e fondazioni. que-sta vivace attività di ricerca si concretizza poi inuna produzione scientifica su riviste internazio-nali di primo livello e nell’essere parte essenziale

della rete formativa per le scuole di specialità inneuropsichiatria infantile e fisiatria, per il dotto-rato di Scienze Pediatriche e medicina di comu-nità oltre che sede di tirocinio per psicologi edaltre figure di elevata qualificazione.l’IrCCS Medea di Conegliano ha contribuito inmodo determinante alla redazione della versio-ne per bambini e adolescenti di ICF, la Classifi-cazione Internazionale del Funzionamento, del-la Disabilità e della Salute adottata dall’OMS.

primi in VenetonellA formAzione deifisioterApisti

Dal 1970 «la nostra Famiglia», prima nel Veneto,ha avviato a Conegliano i corsi di formazione perfisioterapisti e dal 1998 è attivo l’attuale corso dilaurea in convenzione con la Facoltà di Medicinae Chirurgia dell’università di Padova, che vedeogni anno centinaia di domande per i 25 postidisponibili.A Conegliano ha sede anche l’unico corso di lau-rea per Terapisti Occupazionali del Triveneto.Oltre che essere accreditata come centro di for-mazione per le professioni sanitarie, «la nostraFamiglia» è riconosciuta anche dal Ministerodell’Istruzione e dall’ufficio Scolastico regionalequale centro qualificato per la formazione e l’ag-giornamento del personale della scuola.

consulenzA sulle tecnologiepiù AVAnzAte

Presso la sede di Conegliano e Pieve di Soligo èattivo un Centro Ausili che è nella rete italianaed europea dei centri di consulenza sulle tecno-logie più avanzate in materia di sostegno alleautonomie della persona con disabilità.A Pieve di Soligo è attivo anche il centro mobilitàche – in collaborazione con le Commissioni pa-tenti e la Motorizzazione civile – valuta gli ausilie la personalizzazione degli automezzi per con-sentire la guida in stato di sicurezza alle personedisabili.

@ [email protected]

7.898BAMBINI E GIOVANI SEGUITIDAI CENTRI DI RIABILITAZIONE

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INFORMATIVA ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 30 giugno 2003, n.196(Codice in materia di protezione dei dati personali)

In ossequio al D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezionedei dati personali (di seguito denominato «Codice»), la informiamo che idati personali da lei forniti, formeranno oggetto di trattamento da partenostra, nel rispetto della normativa sopra richiamata, unicamente ai finidell’assegnazione della Borsa di Studio.In relazione alle suindicate finalità, il trattamento dei dati personali (com-prese eventuali immagini fotografiche) avviene mediante archiviazione susupporti cartacei, informatici o elettronici, e diffusione a mezzo stampasull’organo periodico della Banca, nel rispetto della normativa vigente e,comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati.I dati verranno trattati per tutta la durata dell’iniziativa e anche successiva-mente in ottemperanza agli obblighi di legge in materia di tenuta dei do-cumenti fiscali e contabili. Dopodiché i medesimi dati verranno distrutti. lVostri dati personali, raccolti ed elaborati, per le finalità sopra indicate, sa-ranno a conoscenza degli incaricati della scrivente società. nei confronti ditali dati l’interessato potrà esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice. la in-formiamo altresì che in mancanza del consenso non potremmo ammetterlaalla candidatura ed eventualmente all’erogazione della Borsa di Studio.la informiamo infine che il titolare del trattamento è Banca della Marca Cre-dito Cooperativo · Soc. Coop. sita in via G. Garibaldi n. 46, 31010 Orsago (Tv).

CONSENSOIo sottoscritto,con la presente, ad ogni effetto di legge e di regolamento, ed in partico-lare ai sensi del D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, dichiaro che il mio libero,consapevole, informato, specifico consenso al trattamento dei propri datipersonali, direttamente o anche attraverso terzi, per le finalità indicate ol-tre che per ottemperare agli obblighi previsti dalla legge, da un regola-mento o dalla normativa comunitaria:

è prestato è negato

data

firma dello studente

DOMANDA DI AMMISSIONE

Spett. BANCA DELLA MARCA CREDITO COOPERATIVO · SOCIETÀ COOPERATIVAvia Giuseppe Garibaldi, 46 · 31010 Orsago (Treviso)

Il sottoscritto/a

socio di Banca della Marca, presenta la domanda di con tributo in relazione ai risultati scolastici dello/a studente

cognome nome

residente a

telefono e-mail

n. c/c o deposito filiale

diploma superiore laurea triennale laurea di specializzazione

istituto scolastico/università

votazione finale

data firma del Socio

attenzione

È un’iniziativa che premia l’impegno scolastico ed universitario di studentiSoci o di figli/coniugi di Soci attraverso l’assegnazione di borse di studio.

400,00 euro per i diplomati universitari o per i laureati con specializzazionecon un punteggio di almeno 100/110.

600,00 euro per i diplomati universitari o per i laureati con specializzazionecon un punteggio di almeno 110/110.

800,00 euro per i diplomati universitari o per i laureati con specializzazionecon un punteggio di almeno 110/110 e lode.

[Vengono valutate solamente le lauree conseguite in Italia ]

1. In caso di quinquenni sperimentali, a seconda della clas si -ficazione dei vari tipi di scuola superiore, si farà riferimen to alcorso-base.2. la condizione di Socio da parte di studenti Soci o di figli/co -niugi di Soci deve essere stata approvata dal Consiglio di Am-ministrazione della Banca entro il 30 giugno 2019.3. In caso di dubbia interpretazione delle norme del presentebando il Consiglio di Amministrazione si riserva la facoltà di de-cidere in merito.

Al fine di poter accedere a questa iniziativa la domanda pre-sentata dal Socio dovrà essere accompagnata dai seguentidocumenti:autocertificazione del nucleo fa mi gliare del So cio(scaricabile dal sito di Banca della Marca);copia del documento d’identità e codice fiscale;diploma o attestato con l’indicazione dei voti;diploma o attestato di laurea e copia della tesi(in formato elettronico);fototessera (anche in formato elettronico).la domanda, redatta sulla scheda allegata e corredata da tuttala documentazione richiesta, dovrà essere spedita via mail conun unico invio a [email protected] oppureconsegnata presso una delle filiali di Banca della Marca entroil 30 settembre 2019.Se sarà incompleta della documentazione necessaria, la do-manda non verrà presa in considerazione.

DOCUMENTAzIONE

CONDIzIONI

150,00 euro agli studenti maturi con votazione pari o superiore a 90/100.

300,00 euro agli studenti che superano gli esami di stato con votazione di 100/100.

Il bando di Lode al profitto non verrà più inviato a casa, ma sarà pubblicato sul giornale «Insieme con fiducia».IMPORTANTE

Il modulo deve essere compilato in ogni sua parte con grafia comprensibile, pena la non-accettazione della domanda

Lauree o dipLomi conseguitiDAL 1° SETTEMBRE 2018 AL 31 LUGLIO 2019

SCUOLE MEDIE SUPERIORI

NEO LAUREATI

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