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Apprendimento Automatico Reti Neurali Apprendimento supervisionato Stefano Cagnoni

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Page 1: Apprendimento Automatico Reti Neurali Apprendimento supervisionato Stefano Cagnoni

Apprendimento Automatico

Reti NeuraliApprendimento supervisionato

Stefano Cagnoni

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Reti Neurali Artificiali

Ad ogni connessione è associato un peso, utilizzato nel sommatore che costituisce il primo stadio del neurone che riceve dati attraverso la connessione.

Il comportamento di una rete neurale è quindi determinato:

• dal numero dei neuroni

• dalla topologia

• dai valori dei pesi associati alle connessioni

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Rete Neurale Artificiale: classificazione

•Sulla base del flusso dei segnali

•Reti feedforward: connessioni possibili solo in avanti

•Reti ricorrenti: connessioni possibili anche da strati più vicini alle uscite (all’indietro)

•Sulla base dell’organizzazione delle connessioni

•Reti totalmente connesse : ogni neurone è connesso con ogni altro

•Reti parzialmente connesse : ogni neurone è connesso ad un particolare sottoinsieme di neuroni

•reti singolo strato : le unità di ingresso sono connesse direttamente a quelle di uscita

•reti multistrato : organizzate in gruppi topologicamente equivalenti (strati)

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Rete Neurale Artificiale: computabilità

Teorema di Kolmogorov:

Qualsiasi funzione continua y=f(x):Rn->Rm può essere computata da una opportuna rete ricorrente a 3 strati avente n unità nello strato di ingresso, 2n+1 nello strato nascosto ed m nello strato di uscita e totalmente connessa fra gli strati

Problemi :

• Teorema che dimostra la sola esistenza della soluzione

• Le unità considerate nel teorema hanno caratteristiche diverse dai neuroni artificiali utilizzati nelle reti neurali

Altri teoremi di esistenza (sulle reti neurali multistrato):

Una rete neurale con uno strato nascosto avente un numero sufficiente di unità può approssimare qualsiasi funzione continua

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Problemi risolubili con diverse topologie

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Reti Neurali Artificiali

Proprietà:

• Capacità di apprendere da esempi

• Capacità di generalizzare (risposte simili in corrispondenza di esempi simili a quelli su cui sono state addestrate)

• Capacità di astrarre (risposte corrette in corrispondenza di esempi diversi da quelli su cui sono state addestrate)

• Insensibilità al rumore (capacità di generalizzare anche in presenza di dati alterati o incerti)

• Decadimento graduale delle prestazioni (il comportamento si altera gradualmente se si eliminano connessioni o si alterano i pesi)

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Training

L’apprendimento (da esempi) da parte di una rete neurale si configura come un processo iterativo di ottimizzazione:

• i pesi della rete vengono modificati sulla base delle ‘prestazioni’ della rete su un insieme di esempi

• si minimizza una funzione obiettivo che rappresenta di quanto il comportamento della rete si discosta da quello desiderato

L’insieme degli esempi su cui la rete viene addestrata è detto training set

Le prestazioni della rete devono essere verificate su un insieme di dati (test set) che non appartengono al training set

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Training

L’apprendimento può essere di 2 tipi:

con supervisione (supervised learning)

senza supervisione (unsupervised learning)

• Con supervisione: esempi divisi in due componenti:

• pattern di ingresso

• teaching input, che specifica l’output che si desidera ottenere in corrispondenza di tale pattern

I pesi sono adattati in modo da minimizzare le differenze fra il comportamento della rete e quello desiderato.

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Training

Senza supervisione: esempi costituiti da soli dati di ingresso.

• pesi adattati in modo tale che la rete si auto-organizzi in modo da riflettere alcune caratteristiche e regolarità del training set

• si parla anche di regularity discovery o feature detection

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Training

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Addestramento con supervisione: Legge di Hebb

• Prima proposta di modello di apprendimento

• Modello di tipo correlazionale nato per giustificare l’apprendimento nelle reti neuronali biologiche

• “se due unità sono attive nello stesso istante il peso della relativa connessione deve essere incrementato”

wij = oioj Learning Rate

• Problemi:

- non sempre conduce a risultati corretti

- continuando a mostrare gli stessi esempi i pesi crescono indefinitamente (non è plausibile biologicamente e porta a fenomeni di saturazione)

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Addestramento con supervisione: Legge di Hebb

Se si considera una rete singolo strato con attivazioni lineari e ingressi reali l’apprendimento hebbiano funziona solo se i vettori di ingresso formano un insieme ortogonale.

Quindi, se lo spazio di ingresso ha dimensione N, si possono apprendere al max N associazioni esatte

In ogni caso la legge è importante in quanto:

• troviamo traccia dei suoi principi anche in regole di apprendimento più potenti

• è un utile termine di paragone nello studio delle regole di apprendimento

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Addestramento con supervisione: Percettroni

• Prima realizzazione di rete neurale artificiale (Rosenblatt, fine anni ‘50)

• Studiato inizialmente per problemi di riconoscimento forme da stimoli di tipo visivo

• Strato di ingresso (retina) cui sono collegate unità che realizzano una funzione f binaria dell’ingresso (stimolo visivo) collegati poi ad un neurone con attivazione a soglia.

o

f1f2

fn

w1

w2

wn

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Addestramento con supervisione: Percettroni

Possono realizzare funzioni estremamente complicate (ad es. distinzione fra figure concave e convesse)

Per il percettrone esiste una legge di apprendimento:

1. si presenta un pattern di ingresso e si calcola l’uscita

2. se il pattern è stato classificato in modo corretto, ripeti 1. con un nuovo pattern

3. se l’uscita è alta e il teaching input è 0, decrementa di uno i pesi delle linee per cui ii=1 e incrementa la soglia di uno

4. se l’uscita è bassa e il teaching input è 1 fa l’inverso (incrementa i pesi e decrementa la soglia)

5. si ripetono i passi precedenti finché i pesi non convergono.

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Addestramento con supervisione: Percettroni

Formalmente:

op = 1 se net = i wi ipi >

0 altrimenti

pwi = (tp - op) ipi

p (op - tp)

In base a un teorema (Rosenblatt) converge alla soluzione in un numero finito di passi, se la soluzione esiste

Purtroppo, non sempre esiste (es. XOR, se le uscite della funzione non sono linearmente separabili)

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Addestramento con supervisione: discesa lungo il gradiente

• Si inizializzano i pesi

Ad ogni iterazione

Per ogni esempio nel training set:

•si calcola l’uscita prodotta dalla attuale configurazione della rete

•si calcola l’errore

•si modificano i pesi ‘spostandoli’ lungo la direzione del gradiente della funzione errore calcolato rispetto ai pesi

fino al raggiungimento di un limite inferiore prestabilito per l’errore o di un certo numero prestabilito di iterazioni

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Addestramento con supervisione: Regola Delta (o di Widrow e Hoff)

Data una rete monostrato con attivazioni lineari, un training set

T = { (xp, tp) : p = 1, …., P} P=n.esempiP=n.esempi

e una funzione ‘errore quadratico’ sul pattern p-mo

Ep j =1,N j =1,N ((tpj -opj))2 2 / 2 / 2

N=n.unità di uscita, oN=n.unità di uscita, opjpj,t,tpjpj= output/teaching input per l’unità j= output/teaching input per l’unità j

e una funzione ‘errore globale’e una funzione ‘errore globale’

E = p = 1,P p = 1,P Ep

E = E(W), W = matrice dei pesi wij associati alle connessioni ij (dall’unità i verso l’unità j)

Se vogliamo minimizzare E possiamo utilizzare una discesa lungo il gradiente, che converge al minimo locale di E più vicino al punto di partenza (inizializzazione dei pesi)

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Addestramento con supervisione: Regola Delta

Il gradiente di E ha componenti

E/wij = p p Ep/wij

Per la regola di derivazione delle funzioni composte

Ep/wij = Ep/opj · opj/wij

Dalla definizione di errore

Ep/opj = (tpj - opj) = pj (errore commesso dall’unità j sul pattern p)

Per la linearità delle unità (opj = i i wij opi)

opj/wij = opi da cui Ep/wij = - pj opi (opi=ipi=ipj)

e quindi E/wij = - p p pj opi

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Addestramento con supervisione: Regola Delta

Discesa lungo il gradiente:

wij =E/wij = p p Ep/wij = p p pj opi = pp pwij

Quindi, se è sufficientemente piccolo, possiamo modificare i pesi dopo la presentazione di un singolo pattern secondo la regola

pwij = pj opi

NB Sono tutte quantità facilmente calcolabili

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Regola delta per reti multistrato (feedforward):regola di derivazione a catena

x/ zi = x/ zi + j>i x/ zj * zj/ zi

Un esempio:

z2 = 4 * z1

z3 = 3 * z1 + 5 * z2

z3/ z1 = 3, ma in realtà z3 dipende da z1 anche tramite

z2

z3/ z1 = 23 che dà la vera dipendenza, propagata attraverso le variabili intermedie, di z3 da z1

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Addestramento con supervisione: Regola Delta Generalizzata (Backpropagation)

La regola delta è applicabile solo ad un caso particolare di reti (singolo strato con funzione di attivazione lineare)

E’ possibile generalizzare la regola delta per configurazioni multi-strato della rete e per funzioni di attivazione non lineari.

Le reti devono essere di tipo feedforward (è possibile definire un ordine topologico dei neuroni e quindi temporale nell’attivazione dei neuroni)

Le funzioni di attivazione fj(netj) dei neuroni devono essere continue, derivabili e non decrescenti

netpj= i i wij opi per una rete multistrato (i=neuroni che inviano

l’output in input a j)

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Addestramento con supervisione: Regola Delta Generalizzata (Backpropagation)

Anche in questo caso si usa la discesa lungo il gradiente

pwij =Ep/wij

Per la proprietà di derivazione delle funzioni composte

Ep/wij = Ep/netpj · netpj/wij

netpj/wij = /wij (k k wkj opk ) = opi

Definiamo: pj = - Ep/netpj

ottenendo così:

Ep/wij = pj opi (analogo della regola delta)

Resta da calcolare pj

(stessa definizione data per la regola delta. Infatti per le reti lineari opj=netpj )

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Addestramento con supervisione: Regola Delta Generalizzata (Backpropagation)

pj = - Ep/netpj = - Ep/opj · opj/netpj

Ma opj = fj(netpj) e

opj/netpj = dopj/dnetpj = f’j(netpj)

Se l’unità j-ma è una unità di uscita

Ep/opj = - (tpj - opj)

Quindi per tali unità pj = - (tpj - opj) f’j(netpj)

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Addestramento con supervisione: Regola Delta Generalizzata (Backpropagation)

Se invece l’unità j-ma è una unità nascosta

Ep/opj = k k Ep/netpk · netpk/opj = k>j

= k k Ep/netpk · /opj i i wik opi =

= k k Ep/netpk · wjk = k k pk wjk

Quindi, per le unità nascoste, si avrà

pj = f’j(netpj) · k k pk wjk k>j

Quindi per le unità nascoste l’errore pj è calcolato ricorsivamente a partire dalle unità di uscita (error backpropagation)

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Addestramento con supervisione: Regola Delta Generalizzata (Backpropagation)

Riassumendo:

1. Si inizializzano i pesi

2. Si presenta il pattern pmo

• si calcolano le uscite opj corrispondenti

• si calcola l’errore per le unità di uscita da cui si ricava

pj = - (tpj - opj) f’j(netpj) (per le unità di uscita)

• Per le unità nascoste si applica ricorsivamente

pj = f’j(netpj) · k k pk wjk

a partire dallo strato nascosto più vicino all’uscita

3. Si apportano le modifiche ai pesi pwij =pj opj

4. Si ripetono i punti 2. e 3. fino a convergenza

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Addestramento con supervisione: Regola Delta Generalizzata (Backpropagation)

Rigorosamente si dovrebbe applicare la variazione dopo avere esaminato tutti i pattern (addestramento batch), ma se è piccolo si ottiene lo stesso risultato modificandoli dopo ogni pattern (addestramento online).

Se si inizializzano i pesi a 0 problemi di convergenza, quindi di solito si usano valori piccoli > 0 (0.05-0.1)

Per scendere davvero lungo il gradiente dovrebbe essere infinitesimo, ma più piccolo è più lenta è la convergenza. Tuttavia, se è troppo grande potremmo ‘sorvolare’ un minimo. Si può usare un learning rate adattativo.

La discesa lungo il gradiente è poco efficiente.