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IL MISTERO CONTINUA PARLA LA RAGAZZA MERCOLEDÌ 3 GIUGNO 2009 il Giornale Galliani fa un salto a Madrid Il futuro di Kakà è quasi Real Salinger «riappare» al mondo per difendere il suo Holden LO SCRITTORE «FANTASMA» Il bilancio Franceschini, sotto il pettegolezzo niente Titoli di Stato Btp e Bot: ecco su che cosa puntare per battere la crisi Le interviste Le polemiche Parla Sacconi «Fango dall’estero? È made in Italy» Non so come fa Franceschini ad essere fiero di questa campagna elettorale. Comunque andrà a finire, ed io che sto dall’altra parte penso che vincerà Berlusconi, il Paese (...) segue a pagina 7 di Peppino Caldarola Maestrini Quell’Italia che non c’è Maestrine Il Canone Aspesi CONTROCORRENTE Il governatore di Bankitalia Mario Draghi non ha dubbi: le banche italiane supereran- no la crisi perché sono riuscite a non imbar- care titoli tossici. E si è raccomandato: ab- biate fiducia. Finché la banca va... Berlusconi: «Non mollo, sono solo all’inizio» Il premier replica a chi spera nella sua resa: «Se le urne ci porteranno al 45% potremo dare un drizzone all’Europa». E sull’Abruzzo: «A novembre 63mila sfollati avranno un tetto vero» L’ITALIA DEGLI SPRECHI Circoscrizioni, l’inutilità pagata a peso d’oro Avvistati i resti dell’Airbus caduto E ora spunta l’ipotesi del terrorismo IL CAMPIONE D’ORO Bianchini, Lombardo e Ordine alle pagine 34-35 Parla Debenedetti «Non voterò il Pd Boicotta le riforme» Fazzo, Stefanato e Zagnoli alle pagine 8-9 di Stefano Lorenzetto STORIA DI UN «CASO» IN PRINCIPIO ERA IL NULLA. ADESSO PURE Il padre di Isaac B. Sin- ger considerava una vera follia leggere i giornali la mattina, ap- pena svegli. In (...) Quando il gioco si fa duro, le dure scendo- no in campo. E dura è Natalia Aspesi, la deca- na delle (...) Berlusconi non parla di gossip, in una giornata pie- na di appuntamenti: la parata del 2 giugno con Napoli- tano e gli incontri elettorali a Firenze e Prato. Il premier vuole chiudere la partita del voto e a una signora che gli stringe la mano ai Fori Imperiali, dice: «Non ho nessuna intenzione di mollare». Anzi, «siamo solo all’inizio». Massimiliano Scafi e Adalberto Signore a pagina 3 Anno XXXVI Numero 130 1,20 euro* www.ilgiornale.it Parpiglia e Zurlo alle pagine 4-5 Giuseppe De Bellis a pagina 28 Davanti alla scuola hanno scritto «mer- de» su un palo della luce. Da intendersi non come francesismo, che quantome- no denoterebbe la conoscenza della lin- gua di Cambronne e della storia, bensì come sostantivo plurale. Non mi scanda- lizzo: potrebbe anche essere stato mio figlio (mai dimenticare il motivo per cui Indro Montanelli rinunciò alle gioie del- la paternità: «Non sai chi ti metti in ca- sa»). Mia moglie ha chiesto al personale dell’istituto per quale motivo la scurrili- tà non viene cancellata. La spiegazione che ha ricevuto è stata magrittiana: «Non è stato ancora deciso a chi tocchi (...) F acciamo ordine, volete? Perché se errore v’è stato, in tutta questa storia schifosa, è stato deviare an- che solo per un istante da un fatto e da un principio. Il fatto, inteso come notizia, resta questo: un giorno Veroni- ca Lario ha reso nota la sua intenzione di divorziare da Silvio Berlusconi e l’ha fat- to adducendo ad alcune ragioni pregres- se e private, cioè che riguardano esclusi- vamente la sfera intima della coppia, an- che alcune ragioni presenti e pubbli- che, cioè che riguardavano la sua imma- gine di pur defilata first lady: da qui un riferimento al «divertimento dell’impe- ratore» nel compilare le liste per le Euro- pee e, in seconda battuta, due schizzi velenosi nel citare «un uomo che fre- quenta le minorenni» e che generica- mente «non sta bene». Sarebbe ipocrita, a proposito di errori, non ricordare che Veronica Lario dopo queste frasi si è illu- sa di voler chiudere il sipario «senza cla- more» ed «evitando lo scontro». Detto questo, attenzione, ci si stava muovendo in una dimensione ancora as- solutamente pubblica: la questione del- le liste infarcite di donne o di (...) di Filippo Facci segue a pagina 4 segue a pagina 38 di Susanna Tamaro segue a pagina 4 di Paolo Granzotto Montagnani e Restelli alle pagine 22-23 Laura Cesaretti a pagina 6 Noemi: «Gino ha mentito e non lo ha fatto gratis» La diciottenne napoletana si sfoga: «Mi sento una sorvegliata speciale e troppa gente mi ha tradito: dal mio ex a mia zia». Ecco l’intervista Antonio Signorini a pagina 2 segue a pagina 11 SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA

apagina e allepagine ilGiornale 3GIUGNO 2009 · 2012. 8. 22. · ELEZIONI EUROPEE 6/7 GIUGNO 2009 “Io voto Motti in Europa perché non fa solo promesse ma ha dimostrato di interessarsi

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Page 1: apagina e allepagine ilGiornale 3GIUGNO 2009 · 2012. 8. 22. · ELEZIONI EUROPEE 6/7 GIUGNO 2009 “Io voto Motti in Europa perché non fa solo promesse ma ha dimostrato di interessarsi

IL MISTERO CONTINUA

PARLA LA RAGAZZA

MERCOLEDÌ3 GIUGNO 2009il Giornale

Galliani fa un salto a MadridIl futuro di Kakà è quasi Real

Salinger «riappare» al mondoper difendere il suo Holden

LO SCRITTORE «FANTASMA»

Il bilancio Franceschini,sotto il pettegolezzo niente

Titoli di Stato Btp e Bot:ecco su che cosa puntareper battere la crisi

Le interviste

Le polemiche

Parla Sacconi«Fango dall’estero?È made in Italy»

Non so come fa Franceschini ad essere fierodi questa campagna elettorale. Comunqueandrà a finire, ed io che sto dall’altra partepenso che vincerà Berlusconi, il Paese (...)

segue a pagina 7

di Peppino Caldarola

MaestriniQuell’Italiache non c’è

MaestrineIl CanoneAspesi

CONTROCORRENTEIl governatore di Bankitalia Mario Draghinonhadubbi: lebanche italianesupereran-no la crisi perchésono riusciteanon imbar-care titoli tossici. E si è raccomandato: ab-biate fiducia. Finché la banca va...

Berlusconi: «Non mollo, sono solo all’inizio»Il premier replica a chi spera nella sua resa: «Se le urne ci porteranno al 45% potremo dareun drizzone all’Europa». E sull’Abruzzo: «A novembre 63mila sfollati avranno un tetto vero»

L’ITALIA DEGLI SPRECHI

Circoscrizioni, l’inutilità pagata a peso d’oro

Avvistati i resti dell’Airbus cadutoE ora spunta l’ipotesi del terrorismo

IL CAMPIONE D’ORO

Bianchini, Lombardo e Ordine alle pagine 34-35

Parla Debenedetti«Non voterò il PdBoicotta le riforme»

Fazzo, Stefanato e Zagnoli alle pagine 8-9

di Stefano Lorenzetto

STORIA DI UN «CASO»

IN PRINCIPIOERA IL NULLA.ADESSO PURE

Ilpadredi IsaacB.Sin-ger considerava unavera follia leggere igiornali lamattina,ap-pena svegli. In (...)

Quando il gioco si faduro, le dure scendo-no in campo. E dura èNataliaAspesi, ladeca-na delle (...)

Berlusconinonparladigossip, inunagiornatapie-na di appuntamenti: la parata del 2 giugno con Napoli-tanoegli incontri elettorali aFirenzeePrato. Ilpremiervuolechiudere lapartitadelvotoeaunasignoracheglistringelamanoaiFori Imperiali,dice: «Nonhonessunaintenzione di mollare». Anzi, «siamo solo all’inizio».

Massimiliano Scafi e Adalberto Signore a pagina 3

Anno XXXVINumero 130

1,20 euro*www.ilgiornale.it

Parpiglia e Zurlo alle pagine 4-5

Giuseppe De Bellis a pagina 28

Davanti alla scuola hanno scritto «mer-de» su un palo della luce. Da intendersinon come francesismo, che quantome-no denoterebbe la conoscenza della lin-gua di Cambronne e della storia, bensìcomesostantivoplurale.Nonmiscanda-lizzo: potrebbe anche essere stato miofiglio (mai dimenticare il motivo per cuiIndroMontanelli rinunciò allegioie del-la paternità: «Non sai chi ti metti in ca-sa»). Mia moglie ha chiesto al personaledell’istituto per quale motivo la scurrili-tà non viene cancellata. La spiegazionecheharicevutoèstatamagrittiana: «Nonè stato ancora deciso a chi tocchi (...)

Facciamo ordine, volete? Perchése errore v’è stato, in tutta questastoriaschifosa,èstatodeviarean-chesoloperun istantedaun fatto

e da un principio. Il fatto, inteso comenotizia, resta questo: un giorno Veroni-caLarioharesonota la sua intenzionedidivorziaredaSilvioBerlusconie l’ha fat-toadducendoadalcuneragionipregres-seeprivate,cioècheriguardanoesclusi-vamente lasfera intimadellacoppia,an-che alcune ragioni presenti e pubbli-che,cioèche riguardavano lasua imma-gine di pur defilata first lady: da qui unriferimento al «divertimento dell’impe-ratore»nel compilare le listeper leEuro-pee e, in seconda battuta, due schizzivelenosi nel citare «un uomo che fre-quenta le minorenni» e che generica-mente «non sta bene». Sarebbe ipocrita,a proposito di errori, non ricordare cheVeronicaLariodopoqueste frasi siè illu-sa di voler chiudere il sipario «senza cla-more» ed «evitando lo scontro».

Detto questo, attenzione, ci si stavamuovendoinunadimensioneancoraas-solutamentepubblica: la questionedel-le liste infarcite di donne o di (...)

di Filippo Facci

segue a pagina 4

segue a pagina 38

di Susanna Tamaro

segue a pagina 4

di Paolo Granzotto

Montagnani e Restelli alle pagine 22-23

Laura Cesaretti a pagina 6

Noemi: «Gino ha mentitoe non lo ha fatto gratis»La diciottenne napoletana si sfoga: «Mi sento una sorvegliata specialee troppa gente mi ha tradito: dal mio ex a mia zia». Ecco l’intervista

Antonio Signorini a pagina 2

segue a pagina 11

SPED

IZIONEIN

ABBONAMEN

TOPOSTALE

-D.L.353/03(CONV.IN

L.27/02/2004

N.46)-ARTICO

LO1CO

MMA1,DCB

-MILANO-*PREZZO

SOLO

PER

L’ITALIA

Page 2: apagina e allepagine ilGiornale 3GIUGNO 2009 · 2012. 8. 22. · ELEZIONI EUROPEE 6/7 GIUGNO 2009 “Io voto Motti in Europa perché non fa solo promesse ma ha dimostrato di interessarsi

11 IL FATTOil GiornaleMercoledì 3 giugno 2009

A MILANOCome tutti i capo-luoghi di regione ele città più popolo-se, Milano conta suuffici decentrati diamministrazionerionale. I consiglie-ri e i presidenti ven-gono eletti a ognirinnovo comunalema l’accentramen-to amministrativone depaupera lecompetenze oggitalmente ridotteda essere trascura-ti sia dagli abitantidelle zone sia in Co-mune

ELEZIONI EUROPEE 6/7 GIUGNO 2009

“Io voto Motti in Europa perché non fasolo promesse ma ha dimostrato diinteressarsi concretamente dei diritti dinoi donne e madri nel suo lavoro. Motti fa le cose con il cuore...”

“Io voto Tiziano Motti in Europa perché èl'unico che si è avvicinato a noi e non haaspettato che andassimo ai comizi.Conosce la nostra lingua, le nostre idee, inostri dubbi. Motti ha cominciato come me dal nulla epenso che si darà da fare per il nostrofuturo in Europa...”

NEL PROGRAMMA ELETTORALE:• Agevolazioni alle imprese che assumono giovani e contribuiscono alla loro formazione • Pari opportunità nel lavoro defiscalizzando le sostituzioni di maternità

Consulta il programma completo e gli incontri del candidato nel sito: www.motti.eu

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Barbara, 40 anni, artigiana di Caldogno (VI)

Alessandro, 20 anni, studente di Medicina, Modena

MOTTI

(...) coprirla, se alla circoscrizioneoppure all’Aziendamunicipalizza-ta di igiene ambientale». Pare che idue enti si siano così suddivisi icompiti: le offese e le volgarità so-no di competenza della circoscri-zione; gli slogan politici del-l’Amia. Direte voi: più volgare di«merde»! Eh no, perché lì vicino silegge anche «odio Napoli». Il com-binato disposto maleducazione-razzismo ha prodotto una delicataimpasse. Il conflitto di attribuzio-ni appare inestricabile: a chi toccalavorare di bianchetto? Nel frat-

tempo la scuola chiuderà e la deie-zione spray seccherà al sole d’esta-te.

La circoscrizione dista in linead’aria 750 metri dal luogo del mi-sfatto, l’Amia quasi 9 chilometri.Parrebbe logico che un omino fos-se già arrivato dalla sede più vici-na a tagliare col pennello il nodogordiano. Una volta m’è capitatodi visitarla, la sede della circoscri-zione. L’hanno appena rimessa anuovo. Il presidente dispone di unufficio grande due volte quello deldirettore del Giornale. Tre o quat-tro bandiere, ora non ricordo be-ne, piantate dietro la poltrona: Eu-ropa, Italia, Regione, Comune. Lascrivania in noce massello, o le-gno equipollente, m’è parsa un ra-gionevole compromesso fra la En-terprise e la Nimitz. Desolante-mente vuota la pista di atterrag-gio: qualche foglio e un tagliacar-te. Il computer, spento, era di ulti-ma generazione: immagino chesia collegato con l’Adsl al resto delmondo.

Il parlamentino - grande profu-sione di legno anche lì - non hanulla da invidiare, fatte le debiteproporzioni, all’aula del Senato,con tanto di microfoni e amplifica-tori, assolutamente indispensabiliquando i 18 consiglieri (presiden-te incluso) devono rivolgersi a chigli sta a contatto di gomito. Com-pletano il quadro il vicepresiden-te, l’ufficio di segreteria e le com-missioni permanenti di lavoro.Quest’ultime sono talmente dedi-te alla loro ragione sociale, il lavo-ro, che un apposito regolamentoha stabilito di considerare validele sedute allorché, trascorsa mez-z’ora dall’orario fissato nell’avvi-so di convocazione, vi intervenga-no almeno tre componenti. Man-cherebbe il quarto per la briscola.Nell’ipotesi che pochi volenterosiabbianovogliadi schiodarsi dal di-vanodi casa dopo cena, le commis-sioni constano di 11 membri. Nesono state istituite ben 12. Stiamo

parlando di 132 commissari, circail triplo del Consiglio comunale.

Non ho nulla contro le circoscri-zioni. Ma qua dobbiamo decider-ci, per coerenza: se decentriamo,bisogna chiudere i municipi; secentralizziamo, bisogna chiuderele circoscrizioni. Abito in un paesi-no che fino al 1927 era Comune.Adesso è frazione. Nel 1981, quan-do vi ho fatto le pubblicazioni ma-trimoniali, c’era ancora un ufficiodistaccato dell’anagrafe. Oggi checonta il doppio degli abitanti nonhanemmeno il salumiere e l’edico-la. Però i contribuenti devono fi-nanziare sia il Comune che la circo-scrizione (tralascio la Provincia, la

Regione e lo Stato). Che senso ha?Allora ridatemi la mia anagrafe.

Per una volta tanto sonod’accor-do con Fabio Mussi: bisogna de-professionalizzare una parte degliincarichi pubblici. L’avventura ca-pitata all’exministrodell’Universi-tà è illuminante: «Incontro un ra-gazzo in procinto di laurearsi. “Edopo, cosa vuoi fare?”, gli chiedo.“Il consigliere di circoscrizione”,mi risponde il ragazzo. Non na-scondo una certa meraviglia: “Eperché proprio quello?”. Il ragaz-zo mi guarda come fossi tonto:“Perché si guadagna più di 1.000euro, e resta il tempo di fare ciòche si vuole”. Ma per quale parti-to? Il ragazzo mi riguarda come se

fossi tonto: “Per quello che mi can-dida, no?”. Non desisto. “Di destrao di sinistra?”. Nessuna risposta.La domanda viene ritenuta privadi senso».

Ho cercato invano di sapere conesattezzaquanto guadagnanopre-sidente e consiglieri di circoscri-zione. Se le cifre sono pubbliche,bisogna riconoscere che le hannooccultate bene. Da un resocontostenograficodella Camera appren-do che per un Comune di 150.000abitanti «realizzare cinque circo-scrizioni significa impegnare nonmeno di 6 miliardi di vecchie lirel’anno», e stiamo parlando del2005.Dueanni dopo, aBari unpre-sidente di circoscrizione portava a

casa 2.874 euro mensili, quantoun medico ospedaliero di primanomina, il doppio rispetto a unprofessore (fonte: La Repubbli-ca).

Il Trentino-AltoAdige e la Regio-ne Siciliana, autonomi nello spen-dere e spandere, sono addiritturariusciti a raddoppiare le indenni-tà. A Trento, 12 circoscrizioni e195 consiglieri, il costo complessi-vo dei gettoni è salito a 1,5 milionidi euro l’anno; a Rovereto, 37.000abitanti e sette quartieri, a 800.000euro (fonte: Panorama).

Una cosa è certa: più di 10.000italiani sono stipendiati per occu-parsi dell’orticello di casa, con unesborso di 120 milioni di euro an-nui per i soli emolumenti. Il guaioè che questi signori non stannomai fermi. Continuano a scialareche è una bellezza. Uscendo di ca-sa per la passeggiata serale, mi so-no accorto che davanti alla crocedi legno, posata nel 1951 in ricor-dodellamissionepredicata dai Re-dentoristi, era stato eretto il nuovototem della circoscrizione: un

enorme pannello a messaggio va-riabile. Vorrei proprio telefonarealla ditta Aesys di Seriate (Berga-mo), che lo produce: ma quanti vene hanno fatti piazzare, i munificicircoscritti, dalle Alpi a Capo Pas-sero? Ormai non si sa più dove po-sare l’occhio. Il tabellone elettroni-co luminoso mi ha reso edotto del-le seguenti novità, una più sensa-zionale dell’altra: passeggiata eco-logica; conferenza su «Il disagiogiovanile nella riflessione di Um-berto Galimberti»; conferenza sul-le tecniche di giardinaggio; incon-tro di calcio del campionato di ter-za categoria; corso di telecamera ecomputer. Sai quanto gliene fregaai contadini impegnati a tirar giùciliegie?

Ma siccome la provvidenza c’è,ho appreso da altra fonte che Ma-rio Valducci, deputato del Pdl, hapresentatoun disegnodi leggeperla soppressione degli enti territo-riali intermedi, a cominciare dalle344 circoscrizioni comunali, e cheunabozza predisposta dai ministriCalderoli, Maroni, Bossi e Brunet-ta dopo l’approvazione definitivaal Senato del federalismo fiscaleva nella stessa direzione: gli orga-nismi di governo dei quartieri re-sterannosolonei Comuni capoluo-ghi di regione e in quelli con più di250.000 abitanti. Onorevoli, fateun ultimo sforzo: via tutti.

Stefano Lorenzetto

[email protected]

L’ITALIA DEGLI SPRECHI

Circoscrizioni, l’inutilità pagata a peso d’oroOgni anno consiglieri e presidenti ci costano 120 milioni per non decidere nulla. Basta la partecipazione di tre membriper rendere valide le riunioni delle commissioni. Valducci (Pdl) propone di abolire i consigli di zona nei centri più piccoli

DISEGNO DI LEGGE Il Pdl

vuol cancellare 344 enti

e tenerli solo nei capoluoghi

e nelle città più popolose

SPERPERI Installati pannelli

a messaggio variabile

per annunciare passeggiate

ecologiche e noiose conferenze

dalla prima pagina

SPESE Trento ha 12

quartieri, 195 politici locali

e spende 1,5 milioni

Rovereto butta 800.000 euro