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O N L I N E ODONTOTECNICI ITALIANI 1 / 2 0 1 5 Il punto di Massimo Maculan Il DDL Marinello. L’intervista con il relatore On. Alessandro Pagano di Maurizio Troiani Parte la campagna ANTLO di info/formazione sulle normative di Dino Malfi Il sasso nello stagno: stampanti 3D riflettere prima di esaltarsi di Enrico Galli Testimonianze e ritratti il Prof. Giovanni Dolci di Maurizio Troiani

Aol 1 2015

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O N L I N EODONTOTECNICI ITALIANI1 / 2 0 1 5

Il punto di Massimo Maculan

Il DDL Marinello.L’intervista con il relatore

On. Alessandro Paganodi Maurizio Troiani

Parte la campagna ANTLO diinfo/formazione sulle normative

di Dino Malfi

Il sasso nello stagno:stampanti 3D

riflettere prima di esaltarsidi Enrico Galli

Testimonianze e ritrattiil Prof. Giovanni Dolci

di Maurizio Troiani

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O N L I N EODONTOTECNICI ITALIANI

Dopo aver esordito lo scorso anno, AOL (ANTLO ON LINE) da questo numero cambia impostazione e, se ci riusciremo, anche cadenza: da trimestrale a bimestrale.Cerchiamo di tramutare questo strumento di comunicazione, inviato ad una mailing list di oltre 10.000 indirizzi, in una vera e propria rivista non solo di informazione sull’attività ANTLO ospitando anche contributi esterni.Contributi che però intendono sfuggire dai vincoli della stretta cronaca per la quale è destinato il nostro sito antlo.it che da oltre un anno ed in particolare da quando ha assunto una nuova veste grafica ha moltiplicato considerevolmente accessi e pagine consultate.Insieme a NLO (Nuovo Laboratorio Odontotecnico) destinato al versante culturale, il sito antlo.it e AOL (ANTLO ON LINE) completano il novero dei media associativi, consentendo all’Associazione e più in generale alla categoria di contare su strumenti di comunicazione che hanno l’ambizione di raggiungere sempre più alti livelli di adeguatezza e puntualità.Pubblichiamo in questo primo numero AOL del 2015 un’intervista con l’on. Alessandro Pagano, relatore in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati di AC 2281 “Disposizioni in materia di abusivismo di una professione” provvedimento che ha visto - come noto - il 4 febbraio scorso ANTLO in audizione.Ogni numero di AOL ospiterà inoltre una testimonianza, un ritratto, un’intervista con un esponente del mondo politico, odontoiatrico e industriale del quale è interessante conoscere e raccoglierne storia, opinioni e pareri.Esordiamo con il Prof. Giovanni Dolci, emerito esponente del mondo universitario che per lunghi anni ha esercitato una riconosciuta leadership non solo in ambito accademico. Vicino a molte tematiche odontotecniche, lo scorso giugno il Prof ha partecipato come relatore al Convegno del Centro Studi ANTLO alla Camera dei Deputati. Parlarne ed intervistarlo significa un pò ripassare la storia dell’odontoiatria italiana.In questo numero ospitiamo anche alcuni contributi interni che ben si connettono con alcune scelte strategiche operate da ANTLO.Dino Malfi illustrerà nel suo articolo parte del progetto ANTLO sulle normative che partirà al 2° Congresso ANTLO Sud Est e che continuerà in altre realtà regionali secondo un programma

concordato per dare un importante servizio ai Soci ANTLO su aspetti determinanti della gestione di un laboratorio e di una impresa. Verrà fornita inoltre una check list che consente a ai Soci di verificare - alla vigilia dell’avvento del nuovo Regolamento UE - il livello di attuazione delle attuali normative.Enrico Galli, con il suo pezzo, getterà “un sasso nello stagno” sulle stampanti 3D con alcune prime riflessioni che l’effervescenza della novità impedisce di avere cittadinanza in una categoria, tra l’altro, poco vocata ad andare oltre il contingente.Da ultimo pubblichiamo i privilegi e i vantaggi competitivi dell’essere Socio ANTLO, in un anno e per una campagna tesseramento improntata sullo slogan “per fare, insieme, il nostro futuro”. Un invito che certamente è stato raccolto stante i confortanti dati delle adesioni 2014 - che comunque vogliamo incrementare sensibilmente - ed anche i dati eccezionali che in questo primo bimestre di eventi culturali ANTLO ha visto sinora circa 1.300-1.400 partecipanti.ANTLO negli ultimi tempi ha visto letteralmente “esplodere” il consenso della categoria alle varie iniziative messe in campo e non solo sul versante culturale.Per rappresentare e tutelare al meglio gli interessi e i valori degli odontotecnici italiani è necessario che l’intera Associazione sia quindi adeguata alle nuove sfide che ha inteso raccogliere ed alle attese dell’intera categoria.In tal senso particolare importanza viene data ai programmi di formazione sia dei gruppi dirigenti che delle nuove generazioni di dirigenti, ma anche a quella “politica delle adesioni” il cui progetto, deliberato a dicembre, sta per essere attuato.Una “politica delle adesioni” che non significa solo incrementare la base sociale ma anche promuovere la conoscenza delle iniziative associative, sviluppando in ogni circostanza ed occasione quanto realizzato nel passato anno in termini di partecipazione diretta della categoria.Formazione e partecipazione che trovano anche in una adeguata comunicazione la sede più opportuna per svilupparsi ed in tale ottica si colloca l’evoluzione di AOL (ANTLO ON LINE).Un ulteriore impegno per consolidare la nostra eccellenza associativa e “per fare, insieme, il nostro futuro”.

Il punto

di Massimo Maculan

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Abbiamo conosciuto l’on. Pagano il 4 febbraio nel corso dell’audizione ANTLO presso la Commissione Giustizia della Camera su AC 2281 “Disposizioni in materia di esercizio abusivo di una professione” di cui è relatore. Abbiamo concordato un’intervista e lo raggiungiamo la settimana successiva nel suo ufficio di Piazza Campo Marzio nel Complesso di Vicolo Valdina tra scatoloni ancora imballati. Palazzo Marini in Piazza San Silvestro, causa spending review, non è più nella disponibilità della Camera ed i Deputati stanno traslocando in altri uffici della “cittadella parlamentare”. Il Complesso di Vicolo Valdina, oltre ad essere prospiciente il Palazzo di Montecitorio, è di notevole bellezza con uno splendido chiostro interno dove si affacciano alcune sale di notevole fattura come la Sala del Cenacolo e la Sala della Sagrestia. Il Complesso di Vicolo Valdina ha una storia ormai millenaria, è sorto, infatti in epoca paleocristiana nel cuore del Campo Marzio come piccolo convento di monache basiliane raccolte intorno all’oratorio di S. Gregorio Nazianzeno. Esso ha subito attraverso i secoli notevoli trasformazioni, dal nucleo altomedievale sovrastato dal campanile romanico, alle sovrapposizioni tardo rinascimentali e barocche, fino ai restauri ottocenteschi. Oggi è costituito dall’ex-convento delle Benedettine di S.Maria in Campo Marzio e dall’annessa chiesa dedicata a S. Gregorio Nazianzeno.

Iniziamo con l’On. Pagano un’intervista un pò particolare che a tratti diventa un dialogo con considerazioni e riflessioni che fanno emergere ulteriori aspetti della materia in esame inducendo ANTLO ad integrare le proprie proposte di emendamento.

On. Pagano, quali tempi si è data la Commissione per esaurire l’iter di competenza?“La Commissione Giustizia della Camera ha lavorato con grande celerità imponendosi una tempistica in grado di dare un risultato certo e definito. C’è un altro blocco di audizioni che pensiamo di esaurire celermente. Poi bisognerà incardinare la norma e su questo aspetto non ci dovrebbero essere problemi. Ho visto un largo consenso e omogeneità di posizioni in seno alla Commissione. L’incardinamento ha delle procedure da rispettare. Sarà prevista una fase per gli emendamenti ed il sottoscritto in qualità di relatore presenterà gli emendamenti sul testo base approvato

in Senato e se non ci saranno ulteriori emendamenti se non quelli del relatore, in un paio di sedute l’iter della Commissione dovrebbe terminare. Se siamo fortunati a primavera dovremo concludere l’iter in Commissione.”

Esistono possibilità per richiedere la legislativa accelerando ancor più i tempi?“Come sa, il Regolamento in materia è molto chiaro: per la legislativa occorrono i cinque quinti della totalità dei Gruppi parlamentari ed in via eccezionale i quattro quinti. Visto sinora l’andamento della discussione in Commissione e le posizioni espresse dai vari Gruppi ritengo ci siano le condizioni per richiedere la legislativa sulla quale però è necessario evadere quanto richiesto dal Regolamento.”

La Commissione proverà a chiedere la legislativa?“Naturalmente. Non abbiamo interesse a portare il provvedimento in Aula in considerazione del fatto che ha già esaurito con ricchezza di particolari il dibattito in Commissione. Sarebbe un replay inutile.”

Ed una volta tornato al Senato?“Il nostro è un sistema di bicameralismo perfetto. Se il testo approvato al Senato fosse stato approvato nella sua interezza alla Camera sarebbe stato approvato definitivamente. Essendoci alcune modifiche ci sarà la cosiddetta “navetta”, tornerà cioè indietro al Senato per compiere il necessario iter secondo il Regolamento dell’altro ramo del Parlamento.”

Quali tempi prevede al momento per una definitiva approvazione del provvedimento?“Il Sen. Marinello ha portato avanti una grande battaglia di civiltà. Me ne parlò diffusamente lo scorso anno in questi tempi chiedendomi di lavorare in parallelo alla Camera perchè le sensibilità fossero comuni. Al Senato sono occorsi tre mesi per esaurire l’iter. Ci son voluti 9 mesi circa alla Camera per iniziare l’iter ma anche qui intendiamo essere molto celeri. Ipotizzando il ritorno al Senato entro aprile-maggio, ci vorranno altri 3/4 mesi. In breve, se saremo fortunati, entro il corrente anno al massimo ci sarà l’approvazione definitiva.”

DDL Marinello.L’intervista con il relatore

On. Alessandro Pagano

di Maurizio Troiani

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Sulle questioni di merito ci piacerebbe registrare un suo parere.“Stiamo parlando tutti di salvaguardia del cittadino nelle varie declinazioni di queste termine: cliente per alcune professioni, paziente per altre. Ma cittadino è anche il professionista che vede calpestati alcuni suoi diritti. Quando non vengono rispettate in pieno norme e leggi, si verifica sempre un nocumento, un danno per i clienti, per i pazienti, ma anche per i professionisti. Il nostro punto di partenza è la tutela del cittadino che nel caso di professioni e arti sanitarie riguarda la salute. La grande novità rispetto al Senato riguarda la battaglia contro i prestanome. Al Senato non si è voluto condurla fino in fondo e capisco il perchè. C’era molta preoccupazione per l’interdizione perpetua, ritenuta eccessivamente afflittiva così come preoccupò molti Senatori la non progressività della sanzione. Il Legislatore deve essere attento e non fare interventi senza ponderarne le conseguenze. Ogni cosa deve essere immaginata con giustizia e rettitudine.”

Sono stati quindi molto utili per la Commissione i mesi trascorsi dalla trasmissione del testo dal Senato.“Questi mesi di tempo sono stati preziosissimi. Abbiamo letto, ci siamo informati, ci siamo confrontati. Le varie categorie si sono attivate informalmente dandosi molto da fare sino ad arrivare ad una audizione ufficiale. Ma l’audizione ufficiale, secondo il sottoscritto, è la cesura di un fatto culturale che nel frattempo si è sedimentato nel la coscienza del la Commissione. Parlando con i rappresentanti delle categorie abbiamo capito che per i prestanome si poteva trovare una giusta progressività anche nell’interdizione dall’attività che non deve collocarsi a livelli altissimi. E’ necessario dare segnali e pubblicità che dimostrano che c’è attenzione al fenomeno. Se invece si è “distratti”, chi ha la tendenza ad approfittarne lo fa rischiando poco o nulla. Oggi il Legislatore sta riflettendo sulla giusta necessità della pena per il prestanome che non necessariamente deve essere ampia, ma ci deve essere. In parallelo si deve dare anche pubblicità alla sanzione. Se viene pubblicata sui mass media assume un’ulteriore carattere di deterrenza. Altro elemento importante è la confisca dei beni strumentali attraverso i quali si commette il reato. Per alcune professioni questo elemento non è di straordinaria valenza, per altri - come in odontoiatria - la confisca è un elemento notevole.”

Quale impressione ha ricavato da quanto emerso nell’audizione del 4 febbraio scorso?“ Estremamente positiva e importante. Sono molto contento che ci sia un’unione di intenti su determinati punti fra categorie con grande competitività fra loro, come quelle rappresentate dalla Rete delle professioni tecniche. Ma abbiamo registrato con notevole soddisfazione ed anche con positiva sorpresa posizioni comuni fra ANDI e ANTLO sull’articolato in generale ma anche in materia di prestanome. Tutto questo ci dimostra che siamo sulla giusta strada per raggiungere una buona legge che non

deve essere solo “sulla carta” ma anche “praticata” nei fatti. E quanto emerso il 4 febbraio ci conforta molto in questa direzione.”

Bisogna aiutare gli Ordini professionali ad attuare quanto verrà sentenziato dal giudice in materia di prestanomismo e quindi prevedere nell’articolato l’obbligatorietà della comunicazione agli Ordini di competenza.“Si potrebbe pensare di inserire una specifica norma in questa direzione vincolando il giudice a trasmettere la sentenza ai competenti Ordini professionali affinchè questi provvedano ad attuare quanto previsto dalla sentenza.”

Oltre a quanto illustrato in sede di audizione, è questo un aspetto - come altri - che ANTLO vorrebbe portare a ulteriore conoscenza della Commissione. Lei è il relatore, se è d’accordo potremo riassumere il tutto ed inviarlo alla Sua attenzione affinchè venga discusso - ed auspicabilmente approvato - in Commissione.“Attendo questo vostro documento”.

Curriculum vitae On. Alessandro PaganoAlessandro Pagano, nato a San Cataldo (Caltanisetta) il 12 giugno 1959. Sposato, padre di quattro figli. Due lauree con il massimo dei voti in Scienze Bancarie ed in Economia. Dottore commercialista; componente del Comitato Scientifico del settimanale tributario di legislazione “IL FISCO”. È stato docente di Ragioneria presso l’ITC di Caltanissetta, docente a contratto di Organizzazione Aziendale, Facoltà di Economia e Commercio, Università di Messina; attualmente componente del Nucleo di Valutazione dell’Università telematica E-Campus.Nel 1996 eletto Deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana. Dal 1996 al 1998 Assessore alla Sanità della Regione. Dal 1998 al 2001 membro della Commissione Regionale Antimafia.Nel 2001 rieletto Deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana. Dal 2001 al 2004 Assessore al Bilancio e Finanze della Regione Siciliana. Dal 2004 al 2006 Assessore ai Beni Culturali e alla Pubblica Istruzione della Regione Siciliana.Nel 2006 è stato rieletto per la terza volta Deputato dell’Ars.Dal 13 Aprile 2008 Deputato, eletto nella lista del Popolo della Libertà. Dal 15 Marzo 2013 Deputato del Parlamento Nazionale, eletto nella lista del Popolo della Libertà. Nominato componente della “Commissione Unica Speciale” della Camera dei Deputati e poi eletto Segretario della medesima. Membro della VI Commissione Finanze e Vice Presidente della Giunta delle Elezioni. Vice Presidente della Commissione Parlamentare Bicamerale di Vigilanza sull’anagrafe tributaria. Presidente del Comitato Italiano dei parlamentari e cittadini “Iran Libero”. Membro della Commissione Giustizia, è relatore su AC 2281 “Disposizioni in materia di esercizio abusivo di una professione”.

Il CenacoloIl Chiostro La Sala della Sagrestia

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sinergiaProds_21.10.2014_tr.FH11 Tue Oct 21 12:55:41 2014 Pagina 1

Colori compositi

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Da oltre un anno ANTLO ripropone con frequente ricorrenza il tema della “difesa dello spazio professionale”, ritenendolo di enorme rilevanza per il futuro delle imprese odontotecniche tanto da porlo al primo posto degli obiettivi sindacali da perseguire, prima dello stesso profilo e dell’incremento degli accessi alle cure odontoiatriche.L’avvento delle nuove tecnologie sta infatti via via rivoluzionando il modo di intendere i vari ruoli nell’ambito della fabbricazione dei dispositivi medici su misura, ingenerando una certa incertezza sul futuro e sulle effettive competenze che l’odontotecnico avrà in questo processo di innovazione epocale, comunque inevitabile. Nella confusione generale c’è già infatti chi si arroga il diritto di affermare che con l’avvento delle nuove tecnologie, l’odontotecnico sarà destinato - se non a scomparire - ad essere comunque ancor più marginalizzato con tutte le conseguenze che simili situazioni comportano dal punto di vista economico, sociale e

professionale. Per tali motivi ANTLO, lungi dal misurarsi in esercitazioni di carattere divinatorio, sta portando avanti un lungo, delicato e complesso lavoro teso a far sì che l’odontotecnico sia anche in futuro l’elemento centrale nel processo di fabbricazione dei dispositivi medici così da essere la figura che governa le tecnologie e non che dalle stesse venga marginalizzato se non annientato.

Nulla però è scontato e quando si aspira a vedere sempre meglio valorizzato il proprio ruolo professionale si deve anche essere capaci di dimostrare di saperlo fare bene, nel pieno rispetto di ciò che le norme che presiedono l’attività richiedono.In caso contrario chi meglio è strutturato anche solo sotto il punto di vista organizzativo, come può essere una grossa azienda ad esempio di lavorazioni cadcam, potrebbe apparire agli occhi delle istituzioni e dello stesso mercato la realtà più affidabile e in grado di offrire un elevato livello qualitativo al contrario di una

Parte la campagnaANTLO

di info/formazione sulle normative

di Dino Malfi

Il Parlamento Europeo Il Palazzo della Commissione UE

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realtà medio-piccola, come la maggior parte dei laboratori odontotecnici. D’altro canto siamo alla vigilia dell’avvento del nuovo Regolamento UE che - come affermato dalla dott.ssa Marletta, Direttore Generale della DG Dispositivi Medici, in un nostro recente incontro al Ministero - non è stato varato durante il semestre di presidenza italiana della UE solo per il “cartello di blocco” di alcuni dei Paesi più piccoli non ancora in grado di garantire dal punto di vista infrastrutturale i compiti di vigilanza che i Paesi UE medio-grandi (tra i quali senza dubbio l’Italia) hanno da tempo dimostrato di garantire. Il tutto è destinato ad essere superato a breve con lo stanziamento di fondi destinati all’uopo per questi Paesi mentre appare non essere rimessi in discussione i punti focali del nuovo Regolamento UE sui dispositivi medici.Tale situazione consente ad ANTLO di avviare una campagna di informazione/formazione sull’intera tematica delle normative sulla base del progetto discusso ed approvato dal Consiglio Nazionale di dicembre.Per questa ragione, ANTLO considera utile ed anzi indispensabile una ripresa ed un aggiornamento delle attività finalizzate al conseguimento di sempre più puntuali livelli di corretta applicazione della Direttiva 93/42. Si intende cioè partire all’inizio con il necessario richiamo all’attenzione sulle normative per poi passare a utilizzare strumenti - come le check list - in grado di far auto-valutare il livello di attuazione delle norme vigenti.

Sarà una campagna che si articolerà in due direzioni: da una parte con la frequente informazione sui media associativi e dall’altro utilizzando gli eventi culturali ed il rapporto diretto con i Soci ANTLO non solo per informare ma anche per dare assistenza specifica.Il primo di questi appuntamenti si terrà in occasione del II° Congresso ANTLO Sud-Est, che si terrà il 28 Marzo 2015 presso il Nicholaus Hotel di Bari. Oltre ad una relazione sul tema “Come prepararsi all’entrata in vigore del nuovo Regolamento sui dispositivi medici”, verrà allestito un Info Point, dove ci si potrà rivolgere per informazioni, suggerimenti e assistenza, ma, ancor di più, si potrà prendere visione di una check list, di cui pubblichiamo un breve stralcio, check list che ANTLO metterà a disposizione di tutti i propri Soci al fine di consentire loro di auto-valutare il livello di conformità raggiunto nel loro laboratorio ed eventualmente le aree di miglioramento da considerare con l’attenzione del caso.All’appuntamento di Bari ne seguiranno ovviamente altri sul territorio, approfittando dei vari congressi ed eventi culturali in calendario ma organizzandone anche di specifici sino a terminare questa fase di informazione/formazione cui seguiranno altre fasi secondo il progetto stabilito.Nessuno dei Soci ANTLO sarà lasciato da solo e/o gravato da oneri insopportabili in quanto l’Associazione è già in grado di sostenerlo adeguatamente anche su questo versante dove, come recita lo slogan del Tesseramento 2015 ANTLO è pronta insieme ai propri Soci “a fare, insieme, il nostro futuro”.

Dott.ssa Marcella MarlettaDirettore Generale della DG Dispositivi Medici

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Proviamo ad applicare la lista di controllo che segue allo scopo di autovalutare la nostra conformità alle prescrizioni della normativa sulla sicurezza dei dispositivi medici, al fine di capire meglio se abbiamo già raggiunto un buon livello o se abbiamo ancora bisogno di correttivi.

Stralcio check list

INTRODUZIONE1.0 ISCRIZIONE E REGISTRAZIONEIl mio laboratorio è regolarmente iscritto e registrato al Ministero della sanità SI NO

Dalla data dell’ultima notifica al Ministero sono intercorse modifiche SI NO

Il mio codice fabbricante è: ________________________

1.1 ORGANIZZAZIONEAll’interno del mio laboratorio:1.1 Esiste una chiara e formale divisione dei compiti e delle

responsabilità? SI NO 1.2 Esiste un organigramma aziendale? SI NO

1.3 Esiste un mansionario? SI NO

1.4 Le dichiarazioni di conformità sono firmate da:

______________________________________________

______________________________________________

CONFORMITÀ DIRETTIVA 93/42/CEEModulo per autovalutazione

Laboratorio

Indirizzo

Città

Telefono

Fax

E-mail

Compilatore

Data

2.0 CONOSCENZA DIR. 93/42/CEE (RESS)2.1 Ho individuato i requisiti essenziali applicabili al mio settore?

SI NO

2.2 Esistono documenti che dimostrino come il mio laboratorio soddisfi tali requisiti? SI NO

2.3 Dall’entrata in vigore della Direttiva 93/42, il nostro laboratorio ha subito visite ispettive? E, in caso affermativo, l’esito dell’ispezione è stato:

______________________________________________

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2.4 Nel nostro laboratorio, hanno frequentato corsi di formazione sulla 93/42 i seguenti soci e/o addetti tuttora operanti al nostro interno:

______________________________________________

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Da qualche tempo si nota una progressiva effervescenza sulle stampanti 3D, la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica che sta irrompendo nei laboratori odontotecnici.Dalla Samantha Cristoforetti che continua a girare sulle nostre teste e le utilizza per le necessità del viaggio cosmico, ai tanti dimostratori che cominciano a bussare sempre più spesso alle porte dei nostri laboratori per mostrarne le mirabilie, al crescente passa parola fra colleghi: tutto ci parla delle stampanti 3D.Veniamo così affascinati dall’addizione - che si contrappone alla sottrazione delle frese - che genera la assoluta precisazione del dispositivo realizzato e veniamo in contatto anche con conseguenti nuove parole come “prototipizzazione”.Tutto lascia intendere che siamo alla vigilia della messa in cantina del cad - cam un pò come avvenne alle telescriventi con l’avvento del fax e di questo con l’avvento della posta elettronica.Il progresso tecnico-scientifico affascina sempre, soprattutto quando si intuisce che con il suo uso specifico nei propri campi si ottiene un risultato di una qualità molto più alta, ad un costo molto più basso.Ad ogni innovazione si fatica però a comprenderne sino in fondo

gli ulteriori sviluppi e le conseguenze e pochi sono coloro che si interrogano su questi aspetti: il fascino del nuovo annebbia e offusca la riflessione e le capacità di vedere al di là del momento.Qualche amico di una certa età, impiegato nella Olivetti della fine degli anni settanta, mi raccontò della grande attesa e speranza che pervase tutto il Gruppo di Ivrea in quegli anni di passaggio, con l’avvento di De Benedetti, dalla meccanica all’informatica.

Le mitiche macchine da scrivere meccaniche Olivetti 22 degli anni cinquanta, una delle prime portatili dal design tanto raffinato da essere esposta al MOMA di New York, vennero sostituite dai modelli con la cosiddetta video-scrittura che consentivano di correggere i testi prima di stamparli e di stamparne diverse copie: una vera rivoluzione negli uffici.Era l’antipasto dei primi computer che non utilizzavano ancora “windows” ma un astruso sistema operativo. Sembrava per l’Olivetti l’alba di una ulteriore era di grande sviluppo mentre costituì l’inizio della fine con un Gruppo che non era più in grado di reggere la concorrenza di altri e più innovativi competitori.Stessa cosa è avvenuta nel campo della telefonia mobile a partire

Il sasso nello stagno: stampanti 3D

riflettere prima di esaltarsi

di Enrico Galli

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dall’inizio degli anni novanta che vedevano di fatto un grande protagonista che sembrava all’epoca imbattibile e destinato a durare in eterno: Motorola.Ma quando il semplice terminale di telefonia mobile si trasformò, anni dopo, in strumento “multitasking” in grado cioè di soddisfare molte altre funzioni, l’innovazione fece emergere colossi che tuttora detengono il primato (APPLE e Samsung).La telefonia mobile ha rimesso in discussione anche alcune leggi fondamentali dell’economia, quelle che ad esempio dicono che a fronte di un trend di crescita della domanda si ha sempre un costo più alto del bene e servizio richiesto.Invece negli ultimi venticinque anni, da quando cioè abbiamo avuto l’avvento dei primi cellulari questi sono andati sempre più aumentando di funzioni, alcune delle quali solo pochi anni prima assolutamente inimmaginabili, con una diminuzione effettiva del costo di acquisto come sempre più diminuito è il costo del servizio.Cosa c’entrano tutte queste riflessioni con le stampanti 3D? C’entrano

a mio modesto parere perchè mi sembra che ci sia in giro poca attenzione su cosa possa riservare nel futuro dell’odontotecnica e degli odontotecnici questa tipologia di innovazione.In questo senso non c’è da rimanere rassicurati dal fatto che al momento le stampanti 3D abbiano comunque bisogno dell’intervento dell’odontotecnico per la finalizzazione del dispositivo o che molti degli attuali materiali non siano compatibili.Non c’è nemmeno da esaltarsi tanto con le conclusioni di coloro che dicono che tutto sommato le stampanti 3D consentono fasi nella fabbricazione del dispositivo che riservano all’odontotecnico la possibilità di esprimere al meglio le sue qualità creative.E se come appare possibile gli attuali limiti saranno a breve superati cosa rimarrà per l’odontotecnico?Tutto ciò non significa tentare di opporsi al progresso ma solo porre l’attenzione qualche metro più avanti, sapendo bene che gli odontotecnici non hanno alcun peso politico da giocare in una strenua difesa corporativa, nè che questa possa costituire un

argine al futuro che comunque prima o poi ha la forza di imporsi.Non a caso ANTLO ha posto la questione della “difesa dello spazio professionale” come priorità delle priorità dell’attività sindacale, molto prima dello stesso profilo professionale in merito al quale una qualche riflessione in questa ottica andrebbe compiuta. A cosa serve infatti ottenerlo se poi a fare i dispositivi ci penseranno in tutto e per tutto le macchine?Questo è il sasso che intendo lanciare nello stagno delle “riflessioni zero” di una categoria un pò troppo abituata a stare troppo alla stecca e casomai a pensare alla partita di calcetto con gli amici.

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O N L I N EODONTOTECNICI ITALIANI

Parlare del o fare un’intervista al Prof. Giovanni Dolci significa fare una “full immersion” nella storia non solo universitaria dell’odontoiatria italiana . Per il sottoscritto, che ha avuto il privilegio di conoscerlo da vicino, il rimpianto di non averlo conosciuto prima compensato però da frequentazioni anche non istituzionali che si sono protratte anche dopo il suo ritiro avvenuto nel 2007. Frequentazioni fatte da incontri nella sua bella casa nel verde a un tiro di scoppio da Ostia, casa che nei periodi natalizi ospita un monumentale presepe su due piani.Frequentazioni ancor oggi consumate in qualche occasione conviviale, ahimè molto diradate rispetto al passato quando ci si incontrava da “Il laziale” vicino alla Clinica Odontoiatrica, allo “Shangri-la” all’Eur oppure da “Gigetto al Portico d’Ottavia” al Ghetto con amici comuni con alcuni dei quali talvolta ci si rivede ancor oggi, con altri le cui vicende della vita hanno allontanato ed altri, infine, che hanno scelto di allontanarsi. Frequentazioni fatte soprattutto dal piacere di telefonate su tanti argomenti e non solo del dentale, aperte sempre da quel “Sono Dolci” (come se fosse possibile confonderlo) così tanto ben descritto ne “ Vita & pensieri” il bel libro di Arturo Chiurazzi, già Segretario Generale UNIDI, un altro galantuomo, nell’accezione più completa del termine, conosciuto durante la mia attività sindacale. Telefonate da sempre puntuali il lunedì mattina presto dopo un derby vinto dalla Roma ed improvvisamente vacanti per giorni quando era la Lazio a vincerli, ma qui l’accademico cedeva le vesti al tifoso.Telefonate che ancor oggi mi danno il piacere di incrociare la Signora Sandra, la moglie del Prof, che sempre mi dispensa generosamente motivi di gioia.Ma di aneddoti con e sul Prof ne avrei da scriverci più di un libro, come argomenti non conosciuti per la riservatezza con la quale ammanta la sua vita privata a cominciare dal volontariato che tuttora presta ogni settimana presso una comunità romana per il recupero di ragazzi prima dediti alla droga e che ho avuto il piacere di visitare durante la messa natalizia del dicembre scorso durante la quale non poco mi sono commosso.Un uomo, il Prof, che aveva acquisito un grande potere e quindi era al tempo stesso ammirato, temuto ma talvolta anche odiato. In un convegno CNA-SNO che avevo organizzato nel novembre

2002 al Jolly Hotel di Roma, davanti a 400 partecipanti tra i quali l’intero stato maggiore del dentale italiano, ascoltato in religioso silenzio dopo una lunga carrellata sulla storia dell’odontoiatria italiana concluse il suo intervento affermando:”Dicono che io sia un barone universitario. Non è vero. Sono molto di più.” e per poco non venne giù il soffitto dagli applausi che scatenò.Non sempre mi sono trovato d’accordo con le sue posizioni e le battaglie che portava avanti con grande determinazione e che avevano una qualche attinenza con l’odontotecnica. Mai però mi ha manifestato il suo disappunto, nè tanto meno sono stato oggetto di reazioni.Ho conosciuto il Prof nel giugno 2001 quando invitato a partecipare ad un incontro presso la Clinica Odontoiatrica di Roma mi si presentò davanti sorridente e con la sua caratteristica voce calma mi disse “Sono Dolci” (ma già sapevo naturalmente chi fosse) ed aggiunse “Sono stato nominato esperto dal CSS su una questione che mi dicono esserle molto a cuore: il profilo dell’odontotecnico”.

Prof, parliamo di lei e della sua esperienza universitaria, e non, in odontoiatria.“Mi sono laureato nel 1962 ed il Prof. Benagiano - considerato il padre dell’odontoiatria italiana - al termine della discussione della tesi mi propose di entrare in Clinica Odontoiatrica e di

Testimonianze e ritratti

Il Prof, quarto da destra

il Prof. Giovanni Dolci

di Maurizio Troiani

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O N L I N EODONTOTECNICI ITALIANI

assumere la responsabilità dei laboratori scientifici. Dopo cinque anni sono diventato libero docente ma nel frattempo ero diventato Assistente Ordinario. Ho continuato la mia carriera sotto la direzione del Prof. Capozzi, allievo più anziano del Prof. Benegiano mentre io ero il più giovane. Con il Prof. Capozzi sono diventato prima professore associato e poi ordinario, volendo successivamente che assumessi la conduzione della Scuola.”

Nel 1991 è stato costituito il Collegio dei Docenti di Odontoiatria.“I professori universitari di odontoiatria negli anni antecedenti il Collegio erano molto pochi e si ritrovavano nella SIOCMF ( Società Italiana di Odontoiatria e Chirurgia Maxillo Facciale). Quando costituimmo il Collegio facemmo un’operazione unica nell’ambito universitario. Al contrario di altri Collegi inserimmo sia i professori di prima ma anche quelli di seconda fascia ed una rappresentanza dei ricercatori.”

Quante erano all’epoca in Italia i professori riconducibili ad odontoiatria?“Quando sono stato eletto Presidente SIOCMF non erano più di 50-60. Quando ho lasciato nel 2007 erano 540”.

Attualmente?“Non lo precisamente, ma per quanto mi risulta molti di meno. Forse un centinaio di meno o giù di lì”.

Colpa della spending rewiev?“Certo, ci sono poche risorse disponibili ma non si è proceduto nemmeno a sostituire i professori andati in quiescenza e quelli deceduti. La politica portata avanti non è stata come nel passato quella di includere, ma quella di escludere chiudendo gli accessi per mantenere di fatto le proprie posizioni. E’ diminuito così, anche per tale motivo, il peso di odontoiatria nell’ambito universitario e nei confronti degli altri soggetti della filiera dentale”.

Oggi, al contrario del passato, non ci sono più elementi di conflittualità fra le diverse istanze riconducibili agli odontoiatri. “Se non c’è discussione non c’è crescita. Difficilmente un’idea non generata da una discussione e da un confronto reale è una buona idea. Il conflitto non necessariamente è sempre un dato negativo” .

Quale era la fotografia del settore odontoiatrico, nel 1991, al momento della costituzione del Collegio dei Docenti.“L’ANDI difendeva la libera professione e non voleva in nessun modo che l’odontoiatria pubblica crescesse. Nel sistema ordinistico le CAO avevano il problema dell’identità rispetto ai medici e i medici non volevano rinunciare alla possibilità di esercitare l’odontoiatria. Gli odontotecnici non cercavano un profilo professionale ma sanatorie per esercitare l’odontoiatria.”

Ancor oggi da parte odontoiatrica quando si parla di profilo talvolta si tira fuori il termine sanatoria. Un termine che non riesco a collegare al profilo.“Il profilo è la regolamentazione di una professione. La sanatoria è la possibilità per qualcuno che non ha alcun titolo di esercitare un’altra professione”.

Sanatoria e profilo non sono quindi questioni compatibili nemmeno come esempio di scuola.“Decenni or sono da parte odontotecnica si tentava di avere per via legislativa una sanatoria che consentisse di esercitare in tutto o in parte la professione odontoiatrica. Queste pressioni avevano avuto udienza presso alcuni gruppi parlamentari. Il Prof. Benagiano strinse con alcune aziende dentali un accordo per finanziare iniziative nei confronti degli interlocutori politici per bloccare l’approvazione di queste sanatorie. Quando le associazioni odontotecniche hanno attivato nel 2000 la richiesta di un nuovo profilo professionale, da parte odontoiatrica, per ignoranza o strumentalmente, si è pensato che si volesse arrivare una sanatoria di quel tipo”.

Da parte di alcuni precisi ambiti ordinistici si afferma ancor oggi che con il nuovo profilo gli odontotecnici vogliono diventare “piccoli dentisti” e/o “odontoprotesisti”. Ed allora mi viene spontaneo domandare, come andarono le sue consultazioni nel 2001 in qualità di esperto CSS con la FNOMCeO e l’ANDI?“Il testo del profilo approvato nel novembre 2001 dal Consiglio Superiore di Sanità, quello che prevedeva non solo le prove di

Scuola odontoiatrica romana

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congruità ma anche l’ottimizzazione del dispositivo nel cavo orale, fu fatto da me visionare e approvare prima dal Presidente CAO nella sede della FNOMCeO di Piazza Cola di Rienzo in Roma, presente l’avv. Poladas dell’Ufficio Legale della stessa FNOMCeO, mentre il Prof. Cuccurullo, Presidente CSS, raccoglieva il parere positivo ANDI. Credo ci siano tracce nei documenti ministeriali e in alcune dichiarazioni alla stampa dell’epoca. Solo dopo queste approvazioni portammo il testo del profilo all’approvazione del CSS”.

Ma allora perchè nel 2007 sia il Presidente CAO che l’ANDI hanno condotto - e tuttora conducono - una dura battaglia contro un testo di profilo che addirittura prevede l’ottimizzazione del dispositivo fuori del cavo orale?“Non lo so. Ci avranno ripensato. Comunque tutto si può sostenere e su tutto si può discutere meno l’evidenza. L’odontotecnico è un professionista che opera in ambito sanitario ed ha una responsabilità precisa sul dispositivo che anche fiscalmente viene considerato parte di una prestazione odontoiatrica ed infatti è esente da IVA. Non si può poi scrivere che l’odontotecnico può fare le prove di congruità e poi specificare che le può fare al di fuori del cavo orale”.

Finisce qui l’intervista con il Prof. Sulla via del ritorno, a caso, mi scorrono in mente tante immagini del passato. I suoi applauditissimi interventi nei convegni che organizzavo o ai quali partecipavo. Le tante chiacchierate nel suo studio alla Clinica Odontoiatrica con gli appuntamenti fissati alle 7.30 del mattino per evitare i richiedenti udienza che affollavano l’anticamera e persino il corridoio o le processioni dei questuanti alla vigilia di un qualche appuntamento elettorale di un Ordine o di una Associazione odontoiatrica. Gli incontri che organizzava per parlare del futuro dell’odontoiatria con le nano tecnologie o con la genetica applicata, ma anche per parlare per primi di formazione a distanza via satellite. I grandi Congressi all’EUR con il concerto della Banda dei Carabinieri e l’aula magna strapiena all’inaugurazione, le sale delle conferenze affollate nelle varie giornate, la presenza del Gotha dell’odontoiatria internazionale, gli stand delle aziende che te le ritrovavi dappertutto, un programma di convivialità senza eguali, Congressi la cui preparazione durava un intero anno e dove per la prima volta venivano chiamati ad organizzare eventi gli odontotecnici e gli igienisti con pari dignità con gli odontoiatri. Non solo un grande appuntamento scientifico ogni primavera, ma una vera Festa dell’odontoiatria italiana alla quale faceva veramente piacere partecipare. Gli appuntamenti natalizi dell’OCI (Odontoiatri Cattolici Italiani) con le lectio magistralis di eminenti uomini di Chiesa (il Card. Battista Re; il Card. Betori; ecc.) ma anche eminenti maestri che hanno fatto la storia dell’odontoiatria italiana (fu l’ultima volta che ascoltai un intervento del Prof. Martignoni), cui seguivano convivi in splendide location come la Sala del Refettorio di Santo Spirito in Sassia a pochi passi da San Pietro, cui partecipavano centinaia e centinaia di invitati.E’ finita un’epoca in odontoiatria e ci è dato vivere, seppur da distante, anche quest’epoca successiva. E la normale constatazione del tempo che passa non cancella la nostalgia di un passato che è stato bello e significativo vivere in prima persona.Lo scorso giugno il Prof ha partecipato al Convegno del Centro Studi ANTLO alla Camera dei Deputati e con il solito puntuale

Del Prof dicono:L’enciclopedia Treccani: Dolci, Giovanni - Odontostomatologo italiano (n. Roma 1935). Laureatosi in Medicina e Chirurgia nel 1962 presso l’Università di Roma La Sapienza, si è specializzato in Odontostomatologia nel 1964. Professore ordinario di Malattie odontostomatologiche presso l’Università La Sapienza, è stato presidente del corso di laurea specialistica in Odontoiatria e protesi dentaria dal 1992 al 2008 e presidente del Collegio dei docenti di Odontoiatria dal 1991 al 2005. Direttore del Dipartimento di scienze odontostomatologiche della Sapienza fino al 2007, ha presieduto numerosi congressi nazionali ed internazionali; autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche, direttore scientifico di varie riviste internazionali, tra cui il Journal of Dental University and Italian Dental Industries Association, gli Annali di Stomatologia e i Quaderni di Odontostomatologia, è presidente onorario della Società italiana maxillo-odontostomatologica.

Il sito del DPT Scienze odontostomatoligiche de La Sapienza in una bella sezione dedicata alla storia della Scuola odontoiatrica romana, del Prof dice: Il Prof. Giovanni Dolci ha raccolto l’eredità del Prof. Benagiano e del Prof. Capozzi e con grande zelo e dedizione ha ben interpretato il ruolo di Caposcuola nell’accezione più ampia del termine. Fondatore e Presidente del Collegio dei Docenti fino al 2005. Nel 1992 ha ricevuto dall’Università di Ferrara la laurea honoris causa in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Direttore scientifico di numerose riviste del settore odontoiatrico, Fondatore e Presidente dell’Associazione degli Odontoiatri Cattolici Italiani (OCI). Uomo apprezzato durante tutta la sua attività accademica per lo spiccato ingegno e per le capacita’ di cogliere sempre tutte le opportunita’. Durante la sua direzione numerosi giovani ,non solo della Scuola romana, hanno potuto progredire nella carriera accademica e tanti altri sono stati da lui indirizzati ad intraprendere tale percorso ottenendo brillanti risultati. Numerosi allievi della Scuola sono oggi presenti in qualità di Professori Ordinari ed Associati nelle sedi di Ancona, Chieti-Pescara, Ferrara, L’Aquila, Messina, Perugia, Sassari e Verona. Al Prof Giovanni Dolci ed al Prof Manlio Quaranta si deve l’impulso decisivo che ha portato alla costruzione ,da parte dell’Amministrazione ,del Polo Didattico Scientifico del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche di Via Caserta. Gli spazi riservati alla formazione universitaria di alto livello e alla ricerca compiono un salto di qualità grazie alla realizzazione di questo nuovo edificio destinato ad ampliare le attività del Dipartimento L’immobile, adiacente alla vecchia sede nell’area limitrofa alla città universitaria, è stato costruito ex novo dall’amministrazione universitaria con un progetto di alta ingegneria e secondo i più elevati standard di sicurezza e funzionalità.

intervento ha centrato il cuore di alcuni problemi raccogliendo alla fine lunghi e convinti applausi.Io non ho, come tanti tanti altri del mondo universitario e non, motivi di riconoscenza al Prof per la carriera e quindi - come accaduto ad altri - non sono affetto dalla “sindrome rancorosa del beneficiato”. Ho invece un enorme debito nei confronti del Prof (come giustamente viene da sempre chiamato perchè al contrario di tanti altri cui bisogna far seguire nome e cognome, Nanni Dolci non ne ha bisogno). Un debito di stima, affetto, amicizia e per i tanti pareri e consigli che mi ha generosamente dispensato e tuttora mi dispensa. E con i sentimenti sinceri, al contrario delle carriere, non si può mai inciampare nel “rancore del beneficiato”.

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Per fare, insieme, il nostro futuro

Centro assistenza sociUn modo dinamico per aiutare i soci ANTLO negli adempimenti e difficoltà gestionali.Contattando il centro assistenza associati al numero verde 800 134 782 o inviando una e-mail al centro assistenza Antlo.it si potranno avere tutti i chiarimenti necessari per la corretta gestione dei laboratori, oltre ad avere un ventaglio di servizi a disposizione quali:Pratica di iscrizione e aggiornamento nell’elenco fabbricanti del Ministero della Salute.Redazione DPS ( documento programmatico sulla sicurezza)Redazione DVR ( documento valutazione rischi)Organizzazione di tutti i corsi di formazione previsti sulle norme di sicurezza ed igiene sul lavoro DGLS 81\08e tanto,tanto altro.

Attività culturaliIl Programma 2015 prevede oltre al 32° Congresso Nazionale Tecnico-Scientifico, che si terrà a settembre a Montesilvano (PE), quattro Congressi a carattere nazionale per l’Italia Nord Ovest, Nord Est, Sud Ovest e Sud Est oltre ad una completa serie di congressi ed eventi regionali e provinciali organizzati autonomamente dall’Associazione o in partnership con i più autorevoli soggetti del dentale. Nel 2015 i Soci ANTLO potranno inoltre partecipare - a costi assolutamente contenuti - a Corsi teorico-pratici dei migliori docenti di ANTLO Formazione.

Attività editorialeI Soci ANTLO ricevono gratuitamente - la rivista trimestrale “Il Nuovo Laboratorio Odontotecnico” a carattere eminentemente culturale; - la rivista trimestrale “ANTLO ON LINE” su tematiche politico-sindacali oltre al sito www.antlo.it recentemente aggiornato

nella veste grafica e nei contenuti che riporta le news sull’attività quotidiana dell’Associazione.

E-commerceÈ in corso di definizione il progetto di fattibilità per una specifica piattaforma sul sito www.antlo.it che consentirà ai Soci ANTLO di accedere all’acquisto on line di materiali e attrezzature a costi convenzionati con le aziende produttrici.

QUANTO COSTA ESSERE SOCIO ANTLO• Quota associativa per il titolare o socio rappresentante di società: e 200,00• Quota associativa per il socio di società: e 150,00• Quota associativa per il culturale (dipendente di titolare di laboratorio): e 100,00• Quota associativa per lo studente: e 30,00

COME FARE PER DIVENTARE SOCIO ANTLO• Con domiciliazione bancaria RID• Con contrassegno mediante corriere• Con bonifico bancario intestato ad ANTLO Nazionale IBAN: IT27Z0358903200301570282590 indicando nome, cognome, regione, anno tesseramento• Con bollettino postale intestato ad ANTLO Nazionale c/c n. 13050257

causale: nome, cognome, regione, anno tesseramento• Con carta di credito tramite il sito www.antlo.it - Sezione tesseramento

ConvenzioniCon aziende del settore e non, per ottenere beni e servizi a costi competitivi.

I Soci ANTLO hanno diritto gratuitamente ad una serie di servizi, quali:

Tesseramento 2015

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Corsi 2015:

Dalla stratificazione alla tessitura di superficie

Giancarlo Barducci

Overdentures su impianti concetti fondamentali

Reginaldo Bartolloni

La ceratura d’analisi: tecnica sequenziale fisiologica

Roberto Bonfiglioli

Corso master di protesi totale secondo “Gerber”

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Come raggiungere il successo professionale e personale...sempre!

dott. Vincenzo De Sivo*

Fotografare in odontotecnica

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Faccette in ceramica integrale: confronto tra varie tecniche di realizzazione

Marco Di Pietro

Dai bites ai dispositivi antirussamento: filosofie, progettazione e fabbricazione

Fabio Fantozzi

Lo stato dell’arte delle faccette in ceramica

Francesco Ferretti

Tecnica di modellazione estetico funzionale

Enrico Ferrarelli

Manualità digitale: conoscere il CAD come la spatolae la cera. Dalla configurazione alla modellazione integrale

Gilberto Gallelli

Protesi rimovibile con gancie tecnica bego

Vincenzo Liberati

Tecnica: la realizzazione di un manufatto protesico rimovibile totale

Carlo Montesarchio

Scultura eforma dentale

Paolo Miceli

La protesi totale e la tecnica lingualizzata, perché e come

Alberto Olivieri

Ripristinoestetico-funzionale di precisione

Romeo Pascetta

Anatomia del gruppo inferiore frontale in ceramica

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C.A.D.La differenza sta in quello che non si vede

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Corso sul“Sistema Estremo®”.Come ottenere la precisione dell’occlusione

Salvatore Sgrò*

*per dettagli e info sui costi contattare la segreteria nazionale

Filosofia di stratificazione in metallo-ceramica del centrale laterale e del canino

Giuseppe Zuppardi

Per informazioniTel. /Fax 0825 610339 - [email protected] - www.antlo.it

l’eccellenzaalla portata di tutti

Un vantaggio competitivo solo per i Soci ANTLO

Dopo aver garantito con la sua attività culturale per oltre un trentennio l’accesso alla “qualità”, dal 2015 ANTLO intende favorire l’accesso alla “eccellenza” odontotecnica. Venti prestigiosi Maestri odontotecnici hanno così raccolto l’invito dell’Associazione organizzando Corsi teorico-pratici di due giorni al “costo sociale” di 350 Euro, aperti esclusivamente ai Soci ANTLO ed articolati con un calendario e in sedi che saranno resi pubblici quanto prima. Con questo programma ANTLO intende offrire – al più alto livello ma al costo più basso – l’opportunità di accedere a quella “eccellenza” che si traduce per i Soci ANTLO in un cospicuo ampliamento del bagaglio professionale ed in un indubbio vantaggio competitivo.

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32° Congresso NazionaleTecnico Scientifico

25 e 26 settembre 2015Palacongressi d’ Abruzzo

Montesilvano (PE)

Venerdì 25 settembre 2015

Sabato 26 settembre 2015

Corso PrecongressualeRelatori: dott. Tonino Traini - odt. Alfredo Salvi

CongressoRelatori: odt. Enrico Ferrarelli - dott. Simone Gismondi odt. Fabio Fantozzi - prof. Enrico Spinas

Spazio politico-sindacale di confronto e dibattito

Sessione palcoscenicoRelatori: odt. Luca Ruggiero - odt. Luigi De Stefano - odt. Valter Neri

CongressoRelatori: odt. Hans Jürgen Joit, dott. Luca Dalloca, odt. Roberto Iafrate

Corso congressuale ortodonziaRelatori: odt. Andrea Russo, odt. Fabio Belleggia, odt. Marco Bassi, odt. Antonio Licandro

Eventi del Circuito Nazionale 201514 febbraio - Lamezia TermeCongresso ANTLO Sud Ovest Relatori: odt. Alberto Bonaca /dott. Marco Canegallo odt. Rosario Chiavetta/dott. Marco Tallarico odt. Ivano Bortolini/dott. Francesco Ravasini odt. Lanfranco Santocchi/ dott. Carlo Bilardi

28 marzo - BariCongresso ANTLO Sud EstRelatori: odt. Marco Stoppaccioli/dott. Massimo Frascaria odt. Gennaro Narducci/dott. Federico Narducci odt. Alberto Olivieri

6 giugno - MilanoCongresso ANTLO Nord Ovest Relatori: Alberto Olivieri, Roberto Bonfiglioli, Romeo Pascetta, Giancarlo Barducci, Giuseppe Zuppardi, Pier Giorgio Bozzo

6 e 7 novembre - MonastierXXIX° Congresso ANTLO Veneto “Memorial Parise”Dalla conoscenza e formazione odontotecnicaall’er@ digit@le