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Anticorruzione e governo del territorio: i contenuti del PNA 2016, le best practice e uno sguardo alle nuove forme di partecipazione del d.lgs. n. 50/16. 20 aprile 2017 Avv. Daniela Bolognino

Anticorruzione e governo del territorio: i contenuti del ... · sussidiarietà orizzontale • 3. Decorsi due mesi dalla presentazione della proposta, la proposta stessa si intende

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Anticorruzione e governo

del territorio: i contenuti del

PNA 2016, le best practice e

uno sguardo alle nuove

forme di partecipazione del

d.lgs. n. 50/16.

20 aprile 2017

Avv. Daniela Bolognino

Indice

Avv. D. Bolognino

Governo del territorio - Analisi del PNA 2016:

i. Governo del territorio: Il quadro composito

delle competenze

i. PNA 2016 – Processo di pianificazione

comunale generale (fasi, rischi e misure);

i. Analisi di caso: “rischi e misure di prevenzione

del Comune di Bologna – PTPC 2017-2019”;

i. Gli istituti di partecipazione del d.lgs. n. 50 del

2016 nel rispetto degli strumenti di

pianificazione urbanistica (fasi, misure e rischi).

GOVERNO DEL TERRITORIO:

processi che regolano la tutela, l’uso e la

trasformazione del territorio. A tale

ambito si ascrivono principalmente i settori

dell’urbanistica e dell’edilizia, come

chiarito dalla giurisprudenza costituzionale

sull’attribuzione alle regioni della potestà

legislativa concorrente in materia

“da PNA 2016”

Avv. D. Bolognino

In base all’art. 117 Cost. nei settori dell’urbanistica e dell’edilizia i

poteri legislativi regionali sono ascrivibili alla competenza di tipo

concorrente in tema di “governo del territorio”.

comprensiva, in linea di principio, di “tutto ciò che attiene all’uso del

territorio e alla localizzazione di impianti o attività” (cfr. sentenza n.

307 del 2003) – ossia “l’insieme delle norme che consentono di

identificare e graduare gli interessi in base ai quali possono essere

regolati gli usi ammissibili del territorio”.

Corte Cost. sentenze n. 303 e n. 362 del 2003 e sentenza n. 196 del

2004

Quadro composito di fonti

Avv. D. Bolognino

collegamento

Governo del territorio

valorizzazione dei beni

culturali ed ambientali

art. 118 Cost. - principio di sussidiarietà - i Comuni

sono normalmente titolari delle funzioni di gestione

amministrativa – “funzioni amministrative proprie”

Avv. D. Bolognino

Art. 117, comma

2, lett. s)

• Competenza legislativa esclusiva dello Stato in

materia di “tutela dell’ambiente,

dell’ecosistema e dei beni culturali”

Art. 117, comma 3, Cost.

• Competenza legislativa concorrente tra Stato e Regioni di settori connessi alla tutela dell’ambiente: valorizzazione dei beni culturali ed ambientali; governo del territorio; produzione e trasporto energia;

Art. 117, comma 4, Cost.

Competenza residuale delle Regioni per ogni materia non espressamente riservata allo Stato.

Avv. Daniela Bolognino

Avv. D. Bolognino

Principi costituzionali:

Art. 9: La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”

Art. 32: tutela della salute “come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”

In quadro del riparto delle competenze legislative ex art.

117 Cost. è da collegare:

-Art. 118 Cost:

Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni

salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano

conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e

Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà,

differenziazione ed adeguatezza.

I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono

titolari di funzioni amministrative proprie e di

quelle conferite con legge statale o regionale,

secondo le rispettive competenze.

La legge statale disciplina forme di coordinamento fra

Stato e Regioni nelle materie di cui alle lettere b) e h) del

secondo comma dell'articolo 117, e disciplina inoltre

forme di intesa e coordinamento nella materia della

tutela dei beni culturali.

Avv. Daniela Bolognino

Avv. D. Bolognino

Rischi

Ampiezza e complessità della

materia

Ampiezza degli interessi pubblici e

privati in gioco

Ampie asimmetrie informative

Forti pressioni per presenza di

interessi particolaristici

Avv. D. Bolognino

La prevenzione e il contrasto del rischio traversale di

sviamento dall’interesse pubblico primario alla

sostenibilità dello sviluppo urbano e dagli obiettivi di

politica territoriale dichiarati richiedono che, nella

mappatura di tutti i processi che riguardano il governo

del territorio, siano precisati, preliminarmente, i criteri e

le specifiche modalità delle verifiche previste, per

accertare la compatibilità tra gli effetti delle

trasformazioni programmate e la salvaguardia delle

risorse ambientali, paesaggistiche e storico culturali che

costituiscono il patrimonio identitario delle popolazioni

insediate nello specifico contesto territoriale.

METODOLOGIA

Avv. D. Bolognino

Processi di pianificazione

comunale generale

Pna 2016 – rinvia a L. 17-8-1942 n. 1150 - Legge urbanistica.

Piani regolatori comunali

1] Il piano regolatore generale deve considerare la totalità del territorio

comunale.

[2] Esso deve indicare essenzialmente:

1) la rete delle principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie e navigabili e

dei relativi impianti;

2) la divisione in zone del territorio comunale con la precisazione delle zone

destinate all'espansione dell'aggregato urbano e la determinazione dei vincoli e

dei caratteri da osservare in ciascuna zona;

3) le aree destinate a formare spazi di uso pubblico o sottoposte a speciali

servitù;

4) le aree da riservare ad edifici pubblici o di uso pubblico nonché ad opere ed

impianti di interesse collettivo o sociale;

5) i vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale, paesistico;

6) le norme per l'attuazione del piano. Avv. D. Bolognino

Piano regolatore

comunale

oltre ad un contenuto direttivo e

programmatico

prescrizioni vincolanti per i

privati, con effetti

conformativi della proprietà

PANORAMA

VARIEGATO anche in

virtù della legislazione

regionale in materia

Avv. D. Bolognino

Fasi

Varianti specifiche

2. Pubblicazione

del piano e raccolta

osservazioni

3. Approvazi

one del piano

1. – Fase di redazione del

Piano

Anac individua fasi del processo che possono considerarsi comuni ai

vari modelli adottati dalle regioni ed alcune misure per prevenirli

Avv. D. Bolognino

Varianti specifiche

Rischi:

emergerebbero dalle modifiche da cui derivino per i privati

interessati un significativo aumento delle potestà

edificatorie o del valore d’uso degli immobili interessati.

In particolare:

1. maggior consumo del suolo finalizzati a procurare un

indebito vantaggio ai destinatari del provvedimento;

2. possibile disparità di trattamento tra diversi operatori;

3. sottostima del maggior valore generato dalla variante.

Avv. D. Bolognino

Varianti specifiche

MAPPATURA

DEL

PROCESSO

Abbinamento di

specifiche misure in

base alla tipologia di

strumento

urbanistico utilizzato

e con attenzione alle

varie fasi

Avv. D. Bolognino

Fase di redazione del

piano

Necessaria una forte trasparenza sugli interessi pubblici

perseguiti

CONTROLLO della corrispondenza tra

interessi perseguiti e scelte tecniche effettuate

TRASPARENZA e prevenzione conflitto di

interessi

deve essere maggiore

In caso di affidamento a tecnici esterni

Avv. D. Bolognino

Fase di redazione del

piano - MISURE

In caso di affidamento all’esterno rispetto delle regole di evidenza pubblica e di trasparenza

Controllare l’assenza di conflitto di interessi

Trasparenza: dare conto della corrispondenza tra gli indirizzi di politica territoriale e le soluzioni tecniche adottate

APRILE ALLA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

Avv. D. Bolognino

Fase di pubblicazione del piano

e raccolta delle osservazioni

DIFFUSIONE DELLE

INFORMAZIONI

TRASPARENZA

Estratto - Pna 2016

Avv. D. Bolognino

Fase di pubblicazione del piano

e raccolta delle osservazioni

Estratto - Pna 2016

Avv. D. Bolognino

Fase di approvazione del

piano

Estratto - Pna 2016

Avv. D. Bolognino

Prevenzione conflitto di interessi

“Partecipazione”

Trasparenza

Avv. D. Bolognino

Comune di Bologna – PTPC 2017-

2019

Avv. D. Bolognino

Comune di Bologna – PTPC 2017-

2019

Avv. D. Bolognino

Comune di Bologna – PTPC 2017-

2019

Avv. D. Bolognino

Comune di Bologna – PTPC 2017-

2019

Avv. D. Bolognino

Comune di Bologna – PTPC 2017-

2019

Avv. D. Bolognino

Comune di Bologna – PTPC 2017-

2019

Avv. D. Bolognino

Tradizionale rapporto bipolare

…..è in evoluzione

Amministrazione Cittadini

Avv. D. Bolognino

Sussidiarietà orizzontale/

circolare

Istituti di democrazia

partecipativa

Amplificano

La dimensione e le forme

della partecipazione

Avv. D. Bolognino

Democrazia partecipativa:

“un campo di sperimentazione di forme e

procedure di riforma della democrazia volte

a includere più strettamente ed

efficacemente i cittadini nel processo

politico, specialmente con riferimento alla

formazione delle policy che investono

direttamente le loro vite” (G. Moro).

Avv. D. Bolognino

Problemi applicativi da risolvere

che si riverberano anche sulla

prevenzione della corruzione

Rappresentatività dei soggetti che partecipano

rispetto alla generalità dei cittadini

Mancanza di delega esplicita (rischi)

Come effettuare il processo selettivo dei partecipanti

Avv. D. Bolognino

Art. 189, d.lgs. n. 50/16 -

Interventi di sussidiarietà

orizzontale

• 1. Le aree riservate al verde pubblico urbano e gli immobili di origine rurale, riservati alle attività

collettive sociali e culturali di quartiere, con esclusione degli immobili ad uso scolastico e sportivo,

ceduti al comune nell'ambito delle convenzioni e delle norme previste negli strumenti urbanistici

attuativi, comunque denominati, possono essere affidati in gestione, per quanto concerne la

manutenzione, con diritto di prelazione ai cittadini residenti nei comprensori oggetto delle

suddette convenzioni e su cui insistono i suddetti beni o aree, nel rispetto dei principi di non

discriminazione, trasparenza e parità di trattamento. A tal fine i cittadini residenti

costituiscono un consorzio del comprensorio che raggiunga almeno il 66 per cento della

proprietà della lottizzazione. Le regioni e i comuni possono prevedere incentivi alla

gestione diretta delle aree e degli immobili di cui al presente comma da parte dei cittadini

costituiti in consorzi anche mediante riduzione dei tributi propri.

• 2. Per la realizzazione di opere di interesse locale, gruppi di cittadini organizzati possono

formulare all'ente locale territoriale competente proposte operative di pronta realizzabilità,

nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti o delle clausole di salvaguardia degli strumenti

urbanistici adottati, indicandone i costi ed i mezzi di finanziamento, senza oneri per l'ente

medesimo. L'ente locale provvede sulla proposta, con il coinvolgimento, se necessario, di

eventuali soggetti, enti ed uffici interessati fornendo prescrizioni ed assistenza. Gli enti locali

possono predisporre apposito regolamento per disciplinare le attività ed i processi di cui al

presente comma.

Avv. D. Bolognino

Art. 189, d.lgs. n. 50/16 Interventi di

sussidiarietà orizzontale

• 3. Decorsi due mesi dalla presentazione della proposta, la proposta stessa si intende respinta. Entro il medesimo termine l'ente locale può, con motivata delibera, disporre l'approvazione delle proposte formulate ai sensi del comma 2, regolando altresì le fasi essenziali del procedimento di realizzazione e i tempi di esecuzione. La realizzazione degli interventi di cui ai commi da 2 a 5 che riguardino immobili sottoposti a tutela storico-artistica o paesaggistico-ambientale è subordinata al preventivo rilascio del parere o dell'autorizzazione richiesti dalle disposizioni di legge vigenti. Si applicano in particolare le disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

• 4. Le opere realizzate sono acquisite a titolo originario al patrimonio indisponibile dell'ente competente.

Avv. D. Bolognino

• 5. La realizzazione delle opere di cui al comma 2 non può in ogni caso dare

luogo ad oneri fiscali ed amministrativi a carico del gruppo attuatore, fatta

eccezione per l'imposta sul valore aggiunto. Le spese per la formulazione

delle proposte e la realizzazione delle opere sono, fino alla attuazione del

federalismo fiscale, ammesse in detrazione dall'imposta sul reddito dei

soggetti che le hanno sostenute, nella misura del 36 per cento, nel rispetto

dei limiti di ammontare e delle modalità di cui all'articolo 1 della legge 27

dicembre 1997, n. 449 e relativi provvedimenti di attuazione, e per il periodo

di applicazione delle agevolazioni previste dal medesimo articolo 1.

Successivamente, ne sarà prevista la detrazione dai tributi propri dell'ente

competente.

• 6. Restano ferme le disposizioni recate dall'articolo 43 commi 1, 2, e 3

della legge 27 dicembre 1997, n. 449, in materia di valorizzazione e

incremento del patrimonio delle aree verdi urbane.

Art. 189, d.lgs. n. 50/16 Interventi di

sussidiarietà orizzontale

Avv. D. Bolognino

Art. 190, d.lgs. n. 50/16 – baratto

amministrativo

• 1. Gli enti territoriali possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di contratti di partenariato sociale, sulla base di progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione ad un preciso ambito territoriale. I contratti possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade, ovvero la loro valorizzazione mediante iniziative culturali di vario genere, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati. In relazione alla tipologia degli interventi, gli enti territoriali individuano riduzioni o esenzioni di tributi corrispondenti al tipo di attività svolta dal privato o dalla associazione ovvero comunque utili alla comunità di riferimento in un'ottica di recupero del valore sociale della partecipazione dei cittadini alla stessa.

Avv. D. Bolognino

Art. 22, d.lgs. n. 50/16 –

Trasparenza nella partecipazione di portatori di

interessi e dibattito pubblico

• 1. Le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori pubblicano, nel proprio profilo del committente, i progetti di fattibilità relativi alle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull'ambiente, sulle città e sull'assetto del territorio, nonché gli esiti della consultazione pubblica, comprensivi dei resoconti degli incontri e dei dibattiti con i portatori di interesse. I contributi e i resoconti sono pubblicati, con pari evidenza, unitamente ai documenti predisposti dall'amministrazione e relativi agli stessi lavori.

• 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente codice, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro per i beni e le attività culturali, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, in relazione ai nuovi interventi avviati dopo la data di entrata in vigore del presente codice, sono fissati i criteri per l'individuazione delle opere di cui al comma 1, distinte per tipologia e soglie dimensionali, per le quali è obbligatorio il ricorso alla procedura di dibattito pubblico, e sono altresì definiti le modalità di svolgimento e il termine di conclusione della medesima procedura.

• 3. L'amministrazione aggiudicatrice o l'ente aggiudicatore proponente l'opera soggetta a dibattito pubblico indice e cura lo svolgimento della procedura esclusivamente sulla base delle modalità individuate dal decreto di cui al comma 2.

• 4. Gli esiti del dibattito pubblico e le osservazioni raccolte sono valutate in sede di predisposizione del progetto definitivo e sono discusse in sede di conferenza di servizi relativa all'opera sottoposta al dibattito pubblico.

Avv. D. Bolognino

Prevenzione conflitto di interessi

“Partecipazione”

Trasparenza

Avv. D. Bolognino

Grazie per l’attenzione

Avv. Daniela Bolognino

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