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COMMENTO Gli anticorpi organo-specifici sono buoni marker di malattia endo- crina autoimmune, pertanto la pre- senza di anticorpi anti-ipofisi (Ab-I) indica un loro possibile ruolo pato- genetico nella ipofisite autoimmune. L’ipofisite linfocitaria autoimmune (IA) è una infiammazione cronica che colpisce il lobo anteriore dell’i- pofisi (adenoipofisite), il lobo poste- riore (infundibolo-neuroipofisite) o entrambi (panipofisite) (1). Il riscon- tro di un infiltrato linfocitario alla biopsia (2), la presenza di anomalie caratteristiche evidenziabili alla RMN come l’ingrandimento simme- trico dell’ipofisi o l’ispessimento del peduncolo ipofisario (3, 4), il riscon- tro di segni indiretti come la con- temporanea presenza di altre malattie endocrine autoimmuni (1) e infine la presenza di ipopituitari- Anticorpi anti-ipofisi diretti contro le cellule GH-secernenti nei bambini con deficit idiopatico di GH e bambini con bassa statura idiopatica Antipituitary antibodies recognizing GH-producing cells in children with idiopathic growth hormone deficiency and in children with idiopathic short stature A. De Bellis, M. Salerno, M. Conte, C. Coronella, G. Tirelli, M. Battaglia, V. Esposito, G. Ruocco, G. Bellastella, A. Bizzarro, A. Bellastella J Clin Endocrinol Metab 2006; 91: 2484-2489 ovità in Endocrinologia 161 RIASSUNTO Nei pazienti con deficit idiopatico di GH dell’adulto (GHDI), il rilievo di anticorpi anti-ipofisi (Ab-I) diretti contro le cellule GH-secernenti può indicare la presenza di una patologia ipofisaria autoimmmune. Scopo dello studio è stato quello di 1) valutare la presenza di Ab-I in bambini prepuberi con deficit idiopatico di GH e in bambini con bassa statura idiopatica (BSI), identificando le cellule ipofisarie verso cui erano diretti gli anticorpi anti-ipofisi; 2) verificare se la presenza di Ab-I in bambini con BSI possa essere predittiva dello svi- luppo di un deficit di GH (GHD). È stato pertanto eseguito uno studio cross-sectional e in parte longitudina- le presso le Unità di Endocrinologia e Pediatria dell’Università di Napoli. Nello studio sono stati arruolati 26 bambini con GHDI (Gruppo 1), 60 bambini con BSI (Gruppo 2), 33 bambini con GHD dovuto a lesioni o ano- malie ipotalamo-ipofisarie (Gruppo 3) e infine 40 soggetti di controllo. Diciannove bambini del Gruppo 2 sono stati rivalutati dopo 2 anni.Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione della secrezione del GH, alla determinazione dell’IGF-I sierico e degli Ab-I mediante immunofluorescenza indiretta. Al momento del- l’arruolamento, Ab-I diretti contro le cellule GH-secernenti sono stati riscontrati in 7 bambini su 26 del Gruppo 1 e in 14 su 60 del Gruppo 2. Diciannove bambini, 8 con Ab-I positivi e 11 con Ab-I negativi, rivalutati 2 anni dopo l’arruolamento nello studio, mostravano lo stesso pattern anticorpale. La rivalutazione della secrezione del GH eseguita 2 anni dopo mostrava lo sviluppo di un GHD in tutti i pazienti con Ab-I positivi tranne uno, mentre nessuno dei pazienti con Ab-I negativi sviluppava GHD. In conclusione, il GHDI nei bambi- ni può essere frequentemente associato con gli Ab-I diretti controllo le cellule GH-secernenti. Il riscontro di Ab-I in bambini con BSI potrebbe identificare coloro che sono predisposti a sviluppare il GHD.

Anticorpi anti-ipofisi diretti contro le cellule GH-secernenti nei bambini con deficit idiopatico di GH e bambini con bassa statura idiopatica

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COMMENTO

Gli anticorpi organo-specif icisono buoni marker di malattia endo-crina autoimmune, pertanto la pre-senza di anticorpi anti-ipofisi (Ab-I)indica un loro possibile ruolo pato-genetico nella ipofisite autoimmune.

L’ipofisite linfocitaria autoimmune(IA) è una infiammazione cronicache colpisce il lobo anteriore dell’i-pofisi (adenoipofisite), il lobo poste-riore (infundibolo-neuroipofisite) oentrambi (panipofisite) (1). Il riscon-tro di un infiltrato linfocitario allabiopsia (2), la presenza di anomalie

caratteristiche evidenziabili allaRMN come l’ingrandimento simme-trico dell’ipofisi o l’ispessimento delpeduncolo ipofisario (3, 4), il riscon-tro di segni indiretti come la con-temporanea presenza di altremalattie endocrine autoimmuni (1)e infine la presenza di ipopituitari-

Anticorpi anti-ipofisi diretti contro le cellule GH-secernenti nei bambini con deficit idiopatico di

GH e bambini con bassa statura idiopaticaAntipituitary antibodies recognizing GH-producing cells in children

with idiopathic growth hormone deficiency and in children with idiopathic short stature

A. De Bellis, M. Salerno, M. Conte, C. Coronella, G. Tirelli, M. Battaglia, V. Esposito, G. Ruocco, G. Bellastella, A. Bizzarro, A. Bellastella

J Clin Endocrinol Metab 2006; 91: 2484-2489

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RIASSUNTONei pazienti con deficit idiopatico di GH dell’adulto (GHDI), il rilievo di anticorpi anti-ipofisi (Ab-I) diretticontro le cellule GH-secernenti può indicare la presenza di una patologia ipofisaria autoimmmune. Scopodello studio è stato quello di 1) valutare la presenza di Ab-I in bambini prepuberi con deficit idiopatico di GHe in bambini con bassa statura idiopatica (BSI), identificando le cellule ipofisarie verso cui erano diretti glianticorpi anti-ipofisi; 2) verificare se la presenza di Ab-I in bambini con BSI possa essere predittiva dello svi-luppo di un deficit di GH (GHD). È stato pertanto eseguito uno studio cross-sectional e in parte longitudina-le presso le Unità di Endocrinologia e Pediatria dell’Università di Napoli. Nello studio sono stati arruolati 26bambini con GHDI (Gruppo 1), 60 bambini con BSI (Gruppo 2), 33 bambini con GHD dovuto a lesioni o ano-malie ipotalamo-ipofisarie (Gruppo 3) e infine 40 soggetti di controllo. Diciannove bambini del Gruppo 2sono stati rivalutati dopo 2 anni.Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione della secrezione del GH,alla determinazione dell’IGF-I sierico e degli Ab-I mediante immunofluorescenza indiretta. Al momento del-l’arruolamento, Ab-I diretti contro le cellule GH-secernenti sono stati riscontrati in 7 bambini su 26 delGruppo 1 e in 14 su 60 del Gruppo 2. Diciannove bambini, 8 con Ab-I positivi e 11 con Ab-I negativi, rivalutati2 anni dopo l’arruolamento nello studio, mostravano lo stesso pattern anticorpale. La rivalutazione dellasecrezione del GH eseguita 2 anni dopo mostrava lo sviluppo di un GHD in tutti i pazienti con Ab-I positivitranne uno, mentre nessuno dei pazienti con Ab-I negativi sviluppava GHD. In conclusione, il GHDI nei bambi-ni può essere frequentemente associato con gli Ab-I diretti controllo le cellule GH-secernenti. Il riscontro diAb-I in bambini con BSI potrebbe identificare coloro che sono predisposti a sviluppare il GHD.

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smo parziale o totale possono sug-gerire la diagnosi di IA. Gli Ab-Isono stati riscontrati negli adenomiipofisari e nei soggetti di controlloindicando che la loro presenza puòrappresentare un epifenomeno (5,6), mentre solo il 26% dei pazienticon IA presentava Ab-I (1). Il riscon-tro di Ab-I in pazienti con ipopitui-tarismo idiopatico ne suggerisce unpossibile ruolo patogenetico. Studiprecedenti hanno dimostrato lapresenza di Ab-I diretti contro lecellule GH-secernenti in una bambi-na con sindrome di Turner e deficitdi GH (GHD) (7). De Bellis e coll.hanno dimostrato la presenza diGHD negli adulti con alti titoli diAb-I (8) e che le cellule target degliAb-I, determinati all’immunofluore-scenza erano cellule GH-secernen-ti, suggerendo che questi possanogiocare un ruolo eziopatogeneticonel GHD apparentemente idiopati-co (9). Data l’evidenza che granparte dei pazienti adulti con GHDpresentava un’insorgenza del deficitdell’ormone somatotropo in etàgiovanile senza apparenti malattiee/o malformazioni ipotalamo-ipofi-sarie, è stata studiata una popola-zione di bambini con GHD e positi-vità agli Ab-I che presentavanobassa statura, ridotta velocità dicrescita, ritardo dell’età ossea eridotta risposta a due test di stimo-lo. I bambini con bassa statura idio-patica (BSI) mostravano dati auxo-logici sovrapponibili al gruppo pre-cedente, ma con test di stimolonella norma. In entrambi i gruppi laRMN della sel la turcica nonmostrava alterazioni. Dai risultatidello studio emerge che il 27% deibambini con deficit idiopatico di GH

(GHDI) presentava anticorpi anti-cellule GH-secernenti ad alto titolo,mentre gli anticorpi erano assentinei bambini con GHD secondario alesioni distruttive o anormalità ipo-talamo-ipofisarie. Nel gruppo deibambini con BSI la prevalenza dianticorpi anti-cellule GH-secernentiad alto titolo era sovrapponibile(23%) ai bambini con GHD; in que-sto gruppo, inoltre, dopo 2 anni iltitolo anticorpale delle cellule GH-secernenti aumentava e contempo-raneamente si riduceva la rispostaai test di stimolo, suggerendo unaprogressione verso il GHD.

CONCLUSIONI

Questo studio suggerisce chemolti bambini con diagnosi di GHDIpossano in realtà presentare un’ori-gine autoimmune della malattia, pre-sentando Ab-I positivi ad alto titolodiretti contro le cellule GH-secer-nenti. La presenza di Ab-I in bambinicon BSI sembra evidenziare unapopolazione predisposta a sviluppa-re un deficit di GH. Appare pertantonecessario un attento follow-up nonsolo dei bambini con diagnosi diGHD di verosimile natura autoim-mune, ma anche di quelli che inizial-mente vengono definiti bambini conBSI, poiché il progredire del proces-so autoimmune può rendere francoun GHD. Naturalmente sono neces-sari ulteriori studi per confermarel’effettiva genesi autoimmune delGHD nei bambini.

Luca ManettiDipartimento di Endocrinologia,

Università di Pisa

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