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Il Convegno Motorìstica a Terni (9 febbraio 1913). (Fot. A. Seiling - Terni). I giudici d'arrivo con Corsetti Stanislao, primo arrivato nella corsa Roma-Terni.

GIUGNO 4-6 Inghilterra : Trofeo Turistico. 7-14 Riunione canotti automobili sul Reno. 8 Torino : Gran oremio motociclette.

15 Liegi: Coppa Espress e trofeo James motoc. 15 Circuito di Fontainebleau per motociclette. 23-28 Londra: Congresso della strada. 22-29 Gran Premio di Champagne per motoc. 29 Torino : Concorso di regolarità per motoc. Giagno: Settimana d'Ostenda. Giugno : Gr. Pr. dell'Antoni. C. di Spagna.

LUGLIO 12 Amiens: Gran premio dell'A. C. P. 13 Amiens: Gran premio motociclette. 13 Corsa motociclette Li^gi Amsterdam. 19-20 Gran premio dell'A. C. Reale. 19-27 Havre : Settimana di Yachting. 22 Torino : Campionato pieni, per motociclette. 27 Le Mans : Coppa intern. per motociclette. 28 Le Mans: Gr. Pr. di F. e Coppa di Sarthe. 27-30 Bonlogne-Calais-Toquet : Rinn. autom. Luglio : Lago di Stanberg ; Corse can. autom.

AGOSTO 1 Corsa Susa-Moncenisio motociclette. 8-20 A. C. d'Alvernia, riun. autom. intern.

10 Riunione del Monte Ventonx. 15-17 Parigi-Londra-Parigi : Motociclette. 15 Corsa in salita sul Tonale. 16 18 Lago Balaton (Ungh.). Rinn. can. antom. 26 Torino : Corsa in salita Madonna d. P. motoc.

SETTEMBRE 14 Lago Muggel (Berlino): Corsa can. antom. 20 Corsa per motociclette Sassi-Superga. 20-24 Inghilterra: Rinn. Int. motociclistica. 23 Monte Verdun : Corse automobili in salita. Settembre : Corse di vetturette dell' « Anto ». Settembre : Rianione automobilistica di Spa. Settembre : Corse vetturette dell'A. C. M.

OTTOBRE 15-30 Giro di Francia motociclette.

NOVEMBRE 23 Gometz-Le Cbatei : Corsa in salita p. motoc. Novembre: Savannab: Gran premio d'America.

DICEMBRE x Salone automobilistico a Milano.

LA C O R S A R O M A - T E R N I La corsa motociclistica Roma-Terni, organiz-

zata dal Moto Club di Roma, si è svolta dome-nica sul percorso Roma-(Civita-Castellanza-Narni-Terni (km. 130).

Arrivarono : 1° Corsetti Stanislao (New Hudson) alle 10,46 25, impiegando ore 2,14,25 ; 2» F. liciani Paolo (Arriel) alle 10 50 50, impiegando ore 2,16,50; 3" Tacci Mei Mario (Borgo) alle 10,54,44, impie-gando 2.23,44; 4° Belli Rigoletto (Siamt) alle 12.20,6,3/5, imoiegando 3,50,6,3/5; 5° Permeili Umberto (Frera) 13,7,23,1/5, impiegando4.37,23 1/5.

FEBBRAIO 15-22 New York : Esp. canotti automobili. 16 Parigi : Concorso di staffette motocicliste. 20 Toronto : Salone motociclette. 20 Omaha: Salone automobili e motociclette. 23 Montanglaust : Corsa in salita moto Telette. 23 Parigi, Spianata degli Invalidi : Concorso di

meccanici agricoli. 23 Giro di Svezia (automobili 1260 km). 23 Le Mans : Salone automobile.

MARZO 1-15 Giro di Francia per automobili.

1-3 Digione : Fiera di automobili. 3 Barcellona : Salone automobile. 9 Parigi-Le Havre : Motociclette.

17 Buffalo : Salone automobile. 22 Algeri : Salone automobile e motocultura. 22 Lione : Salone automobile. 23 Circuito di Parigi motociclette. 23 Liegi: Coppa Bernard motociclette. 23 Marsiglia-Nizza: Motociclette. 24 Indianopolis : Salone automobili. 29 Brooklands : Corsa di 5 miglia furgoncini. 29 Canadà : Esposizione di canotti automobili.

APRILE I-15 Monaco : Riunione di canotti automobili. 5 Parigi-Nizza : Motociclette. 5-20 Marsiglia : Salone automobile.

12 Concorso staffette motocicliste. 13 Liegi: Coppa nazionale motociclette. 19-20 Marcia motociclistica 1000 chilometri. 20 Praga : Salone automobile. 26 Londra : Corse motociclette. 26 Torino : Salone automobile. 27 Limonest: Corsa in salita automobili. 27 Argenteuil : Corsa in salita motociclette. 27 Lione-Bourg: Conc. Int. turismo motocic. 27 Ostenda: Corsa 220 km. motociclette. Aprile-ottobre Gand : Esposizione automobili.

MAGGIO 1-15 Avignone: Conc. per autom. agricoli. 7-21 Pietroburgo : Salone automobile. 8 Torino : Criterium di velocità motociclette. 8-11-12 Le Mans : Rinn. dell'A.C.S. e dell'Ovest.

11 Circuito dell'Eure per motociclette. 11 Gran Premio del Belgio motociclette. 11 Bruxelles-Spa: Corsa per motociclette. II-12 Sicilia: Targa Florio. 11-12 Parigi-Lione: Corsa motociclette. 12 Liegi: Criter. del «Giornale di Liegi » motoc. 17-1.8 Bordeaux-Parigi : motociclette. 22-27 Lago di Costanza : Corse di canotti autom. 30 Indianopolis: Gr. Pr. per autom. (500 miglia). Maggio: Budapest-Costantinopoli, p. vetturette. Maggio: Circuito automobilistico del Marocco.

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BUCHI — PIRELLI

jfeìla rjostra Redazione

Col 1913 la nostra Famiglia Giornalistica si è arricchita di nuovi ed eccellenti elementi.

Bella Redazione faranno d'ora innanzi parte i ìignori :

Casalbore Renato avv. Cini Rosano — cav. Cassone Giuseppe — Cocchi Alfredo — Colom-betti cav. prof. Luigi — Colmo (Golia) — Mac-cagno Giuseppe — Gigi Micbelotti — Varetto Giuseppe — Zanzi Emilio.

Al numero dei collaboratori altri nomi verranno aggiungendosi fra pochi giorni. Il servizio foto grafico fatto dalle primarie Agenzie che da anni ed anni sono in corrispondenza col nostro gior-nale, completeranno lo svolgimento della parte artistica della nostra pubblicazione.

Anche quest'anno i tiratori italiani che parte-cipano alle grandi prove di Montecarlo si distin-guono assai. Mentre andiamo in macchina si di-sputa il Gran Premio di 25.000 franchi.

Cinquanta tiratori italiani vi concorrono. Essi

Vitaliano nob. Ippolito Grasselli, già vincitore tre volte -lei « Gran Premio di Montecarlo >, riuscito primo nella prova del « Premio Dalhias », a pari merito con Ausperker (inglese) e Dubout (francese).

hanno vinte tutte le più importanti precedenti prove. s» Infatti, nella « Grande Poule di prova », su 161 tiratori sono riusciti: 1. Fontana, italiano, con 16 u 16, vincendo 8020 lire ed una medaglia d'oro; 2. Dubout, australiano, con 15 su 16; 3. Lantzius, tedesco, con 14 su 15; 4. Deschaux, francese, con 13 su 14.

Dopo la splendida vittoria del torinese Fon-tana nella « Grande Poule di Prova », un nuovo trionfo doveva attendersi l'Italia nel « Premio Adour» (quattro mila franchi ed entrature di franchi ottanta caduna) per merito dei nostri campioni signori Stagni e Conte Gramedo.

Ben 117 tiratori presero parte a questo han-dicap por il « Premio Adour ». È> Riuscirono primi gli italiani Stagni e Conte Gramedo, i quali si divisero il premio di 9935 franchi, mentre Grasso, italiano, e Roberta, in-glese, classificati secondi, si diviaero il premio di 3114 franchi.

Ottantrè tiratori hanno partecipato oggi alla gara pel « Gran Premio Monaco » al Tiro al pic-cione. Sono riusciti: 1. Gagliardi, con 16 su 16, guadagnando L. 8150; 2. Morri, con 15 su 16, guadagnando L. 4970; 3. Harriston, con 13 su 15; Lafitte e Crotto dividono gli altri premi.

Ben 133 tiratori presero parte al « Gran Premio Dalhias », a serie. L'Italiano Grasselli, il principe Ausperker, inglese, ed il francese Duboit riusci-rono a classificarsi primi, a pari merito, dividen-dosi i 14.150 franchi di premio.

Il tiratore italiano Gagliardi, vincitore del « Gran Premio Monaco » del tiro al piccione, disputatosi allo stand di Montecarlo.

Un'importante "speilizlone geografica a l l ìma laya L'avv. Mario Piacenza, il valorosissimo alpinista

piemontese, che ha scalato primo e unico, il Cer-vino per la cresta di Furgen, ha preparato una spedizione all'Himalaya di grande importanza geo-grafica. Lo scopo che l'avv. Piacenza si'propone è di esplorare nel gruppo dei monti Karakoram l'ampia distesa di montagne tuttora sconosciute che si trova a nord dell'enorme ghiacciaio Baltoro esplorato nel 1909 dal Duca degli Abruzzi. Questa regione, ove si elevano i più alti monti della ca-tena Himalayaca (eccezione fatta del Nepal) non fu mai percorsa da alcuna spedizione, se si eccettua la piccola carovana di Sir Francis Yonnghusband, che nel 1887, reduce da un viaggio per la Cina, attraversò lo spartiacque indo-asiatico varcando il Mustagh Pass, alto 5800 metri. Alla catena a Nord del Mustagh Pass, che è lunga più di 200 km., egli diede il nome di Catena Aghil.

Il Piacenza si propone di attraversare in senso inverso il Mustagh Pass, risalendo il ghiacciaio

Baltoro, e poi penetrare nella regione Aghil e rilevarne l'esatta posizione e infine tentare di percorrere la regione montuosa dalle pendici set-tentrionali del È.2 fino al Teram Kangri, e farne il collegamento coi precedenti rilievi.

Il Piacenza lascierà l'Italia alla metà di marzo per recarsi a Srinagar, ove, formata la carovana di coolies, risalirà l'Indus fiao a Shardu nel Bal-tistan, indi colla carovana ridotta di numero, proseguirà l'ascensione del ghiacciaio Baltoro, per penetrare nella nuova regione Aghil.

La spedizione avrà con sè quali collaboratori il dottor Lorenzo Boreili della nostra città, e, quale topografo, il conte Cesare Calciati, di Piacenza, che fu nel Karakoram per ben due volte in com-pagnia della signora Buliok Workmann a com-piere i rilievi dei ghiacciai Biafo e Hispar, nel 1908, e del ghiacciaio Condus, nel 1911.

Prenderanno pure parte le guide alpine Savoye Ciprien di Courmayeur, e Gaspard Joseph di Valtournanche, ed il fotografo Giuseppe Botta di Biella.

Veduta dello stand dì Montecarlo durante il Gran Premio del 19t3.

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(Fot. Nino Secondi - Mortara).

L ' E D U C A Z I O N E F I S I C A

D o b b i a m o f a r e mol to eserciz io

Il dott. F. Lorimer Hart, medico della polizia metropolitana di Londra, ritiene indispensabile l'esercizio per mantenersi in salute, e considera come una necessità, non soltanto individuale, ma nazionale, che possano esercitarsi fisicamente il maggior numero di persone. Considera come tipo d'ana vita sana quella degli agricoltori, il lavoro dei quali, fatto all'aria aperta, è regolare ma non monotono, attraente e non eccessivo.

Sfortunatamente, nelle grandi città e nei centri industriali, le occupazioni della grande maggio-ranza sono sedentarie, e consentono scarso eser-cizio muscolare; perciò ò pienamente giustificato il raccomandare l'esercizio all'aria aperta, quan-tunque sia da qualche tempo incominciata una

reazione contro l'atletismo. Il Lorimer Hart trova ottimi gii sports atletici dell'Inghilterra: remare, giuoeare al foot-ball ed al cricket, comuni anche agli Stati Uniti ed al Canadà; la scherma dei francesi, la ginnastica dei tedeschi, il giuoco del pallone e del tamburello degli italiani; non che il servizio militare obbligatorio, il quale, in molti paesi d'Europa, assicura per qualche tempo un esercizio muscolare a gran parte della gioventù.

Domandato se è veramente benefico il culto degli esercizi fisici, il Lorimer risponde che, se-condo la fisiologia moderna, la risposta non è difficile nò può essere oscura. La salate ci con-serva con le perfette condizioni del sistema mu-scolare, del cuore e dei polmoni.

Questi tre elementi del nostro corpo sono quelli che risentono maggiormente l'influenza dell'eser-cizio, e l'attività delle loro funzioni è intimamente connessa. L'azione dei muscoli è strettamente necessaria allo sviluppo della respirazione e della circolazione, e dal punto di vista fisiologico sol-tanto l'esercizio può produrre una attività musco-

lare corrispondente alla necessità di tale sviluppo. 1 L'esercizio fisico spinge in ogni gruppo di muscoli

quella quantità di sangue che li rende capaci al lavoro ad essi richiesto, e così ogni porzione del nostro corpo riceve un generoso supplemento di sangue. U Ciò spiega il valore fisiologico dell' esercizio fisico, che mantiene in sommo grado la salute e e la capacità al lavoro, quando non esistano ma-lattie che ne paralizzino l'azione benefica : allarga i polmoni e ne tiene lontane le malattie.

E poiché anche il cuore è un muscolo cavo, se non è debitamente esercitato comincia ad impic-ciolirsi; le sue pareti diventano magre e flaccide: le sue contrazioni ritmiche non bastano più a spingere il sangue in ogni parte del corpo. Inco-mincia il pallore, la digestione non è più rego-lare e manca il sonno ristoratore.

L'esercizio non è soltanto salutare di per sé stesso, ma assolutamente necessario se vogliamo mantenere anche la mente in condizione di sana attività.

Taluni uomini sono più adatti di altri all'eser-cizio fisico, ma per tutti l'esercitare moderata-mente il corpo è una condizione essenziale per il loro benessere.

Non s'ingannano e non sono pazzi coloro che neutralizzano, con un regolare esercizio del corpo, l'ambiente malsano delle grandi città : bensì quelli che accettano con indifferenza, derivata dalla pi-

^ grizia del corpo, un'esistenza punto confacente { alle leggi di natura, alla quale vi è un unico ri-medio che si riassume in due sole parole « molto esercizio ».

Assistendo ad uno spettacolo di lolla! n e i G i a p p o n e

Grandissima è la passione dei giapponesi per la lotta : alle rappresentazioni sceniche, alle me-raviglie degli acrobati (Karu wadsaski), dei sal-timbanchi, dei prestigiatori e degli ingbiottitori di sciabole, a tutte le attrattive dei divertimenti europei il popolo nipponico preferisce le emozioni della lotta dell'uomo contro l'uomo.

E così non vi è città per quanto piccola, bor-gata per quanto meschina che non abbia la sua arena di lottatori (Tkioremba). Essa ha la forma di un qaadrato i cui lati son formati da una lunga fila di gallerie : queste sono generalmente fdi un

Giovanni ed Emilio Raicevich pochi istanti prima della partenza per VAmerica del Sud, dove hanno l'intenzione di fare una lunga tournée.

aol piano e comunicano con la platea per mezzo di semplici scale di bambù.

Molto prima dell'ora fissata, gli spettatori en-trano nell'arena per scegliere i posti migliori: le autorità ginngono un po' tardi perchè loro è ri-servato un certo numero di palchi.

Allora, mentre nella parte interna i lottatori, aiutati dagli amici, fanno i loro preparativi inter-minabili (shitaku), il pubblico si abbandona cla-morosamente alle scommesse e alle più strane profezie ; le grida crescono sempre più sino a divenire assordanti. Finalmente un suon di tam-buro dà il segnale : il chiasso si muta in un mor-morio impaziente, quindi in un silenzio perfetto: entra il corteo.

Innanzi a tutti va un piccolo personaggio, affet-tatamente vestito, che, dopo aver salutato il pub-blico, annunzia il programma della giornata, il nome, i titoli e le gesta dei lottatori, e il numero delle scommesse.

Dopo di lui, accolti da un mormorio d'ammira-zione, vengono i lottatori (sumó) : dritti, con la testa alta, lentamente, con inceder trionfale, pas-sano tra gli s iettatori : quindi, dopo essersi divisi

in due campi, vanno a sedersi, al modo giappo-nese, cioè in terra con le gambe in croce, a destra e a sinistra dell'arena.

L'arena, propriamente detta, è formata da un piccolo rialzo di terra, di forma circolare, cosparso Ti rena e coperto da Un tetto sorretto da qaattro colonne : alle prime tre sono sospesi un gonei oggetto del culto shintó), una sciabola ed un acchetto di sale, ai piedi della quarta trovasi un

secchio d'acqua. Vicino ad ogni colonna si accovaccia uno dei

•nattio giudici di campo : il direttore (Tsukasa-•'oru), armato di classico ventaglio (shensu), em-piema del comando, a luBghi cordoni di seta, si trova nel mezzo dell'arena, da cui non esce che » spettacolo finito.

li direttore, dopo aver comandato il silenzio, i6.gge i nomi, seguiti sempre dai titoli e dalle està, dei due primi campioni : questi, sempre col

ioro passo lento e solenne, salgono sull'arena, si squadrano dall'alto in basso, si salutano e si al-lontanano ognuno da un lato: bevono un sorso d'acqua, gettano al suolo un pugno di sale per

propiziarsi i Kami (dèi), e cominciano a girare per l'arena, indifferenti, mettendo a dura prova la pazienza degli spettatori. Alla fine fìngono di incontrarsi come per caso, si mettono in posi-zione, ossia si accoccolano uno dinanzi all'altro fermi, guardando ognuno il petto dell'avversario. Quando essi, e maggiormente gli spettatori, si sono annoiati, si allontanano di nuovo e ricomin-ciano : altra bevuta, altro spargimento di sale, altro incontro casuale. Però, questa volta, dalla prima posizione passano alla seconda. E' un pas-saggio lento : il corpo si solleva a poco a poco, le braccia si distendono, finché le mani toccano quelle dell'avversario. Allora, di colpo, simulta-neamente, ha luogo l'attacco : le mani respingono le mani, il corpo resiste alle scosse, le braccia e le gambe s'incrociano, si toccano con quelle del-l'avversario.

Il combattimento consiste n6l tentar ciascuno di espellere l'avversario dall'arena. Qaindi, ciò che importa maggiormente, anche più della foi za mu-scolare, è il peso del corpo. La leggenda narra che un lottatore, Nomi-no Sminine, in ano spet-tacolo dinanzi al Mikado, atterrò il suo avversario

e lo uccise di colpo col solo peso del proprio corpo. Alla sua morte egli fu divinizzato e di-venne il Kami, protettore della casta dei lotta-tori e particolarmente di qnelii di primo grado (sekitori).

La professione di atleta è antichissima : risale all'anno 21 avanti Cristo, epoca delle lotte famose dinanzi al Mikado ; la casta dei sitino, però, la fa risalire a Dzinmo, il primo Mikado (660 548 a. C.). La loro corporazione formò una volta una specie di guardia pretoriana potente, tanto da decidere nell'859 della successione al trono. L'apogeo della sua grandezza fu nel 1624, anno in cui il Mikado le conferì privilegi speciali come l'esenzione dalle corvées e la facoltà di usare dei cavalli di posta, riservati sino allora soltanto ai daimlo. Anche ora i sumó sono molto onorati, hanno il diritto di por-tare una sciabola, e sono segnati pubblicamente a dito come esseri meravigliosi. Aimé Humbert, molto felicemente paragona il loro prestigio presso i due sessi a quello di cui godono i toreros nelle città di Spagna.

Pietro Silvio Rivetta.

B O X E

Campionato P i e m o n t e s e

Al Club Sport Audace si è svolto domonica il primo ' campionato piemontese di boxe, libero a tutti i dilettanti residenti nel Piemonte. Erano presenti alla competizione, oltre i fautori della boxe, un discreto pubblico, che molto si interessò della gara.

La giurìa era formata dai signori: Benvenuto Capellaro, arbitro; Destefanis Vincenzo, super-arbitro; Basso Silvio, cronometrista; Aymar At-tilio, Matiello Gino, giudici.

Primo match: Pesi piuma (fino a kg. 57). — 1. Garola Giorgio (C. S. Audace), dopo 8 rounds di 2'; 2. Besusso Carlo (id.); 3. Berardo Fran-cesco (id.); 4. Alisio Donato (id.).

Brillanti e vivissimi furono gli assalti, dove i concorrenti dimostrarono resistenza non comune.

Secondo match : Peso leggero (fino a kg. 66). —

1. Sra Giuseppe (C. S. Audace), dopo 2 rounds; 2. Casalegno Laigi (id.).

Lotta breve, ma movimentata; cede Casalegno per nn colpo alla fignra non parato a tempo op-portuno.

Terzo match: Peso Welter (fino a kg. 72). — 1. Nencini Torquato (campione torinese), del C. S. Audace, dopo 7 rounds; 2. Piumatti Enrico (Unione Sportiva Braidese).

I due boxeurs hanno dato sul principio l'im-pressione di equivalersi; solo dopo il terzo round si delineò un vantaggio per Nencini, in grazia al suo serio e costante allenamento.

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Vallenamento di Adrien Hogan.

Giuoco del Calcio

L'ottavo girone del Campionato

Ancora due partite, ancora due domeniche, e poi la curiosità di questi incontri sarà tutta ri-volta alle sei squadre che entreranno nel girone finale del Campionato.

Dodici saranno le squadre che verranno elimi-nate dagli incontri finali di Campionato, lasciando così modo a quelle rappresentative dei diversi gironi di poter liberamente disputare i matches finali.

L'ottava giornata combattutasi domenica scorsa sulle varie pelousés d'Italia è trascorsa in gene-rale abbastanza regolarmente, e sarebbe un bene per il nostro Sport che così fosse sempre e che nulla venisse ad offuscare l'orizzonte di questo bel giuoco, per il quale, recentemente, alcuni gallonati federali tentavano con un colpo magi-strale di mettere lo scompiglio in seno alla Fe-derazione.

La Federazione, nonostante il ritiro dei rappre-sentanti milanesi, continua i suoi lavori senza preoccupazione del futuro.

Se ci è grato da una parte constatare l'attività del nostro massimo consesso, vorremmo però mag-giore e più precisa esplicazione nei dispositivi delle osservanze dei Regolamenti Federali, per quanto riguarda l'applicazione dei provvedimenti disciplinari; poiché, se doveroso è il punire coloro i quali si rendono colpevoli, per necessità di principii, rendasi indispensabile disciplinare mag-giormente le eosidette istruttorie della Commis-sione Arbitrale.

E noi siamo certi che la Federazione vorrà ora con giuste regole, tutelare l'ordine generale di questo caos footballistico che tiene riunite in Italia parecchie migliaia di giuocatori, e vorrà, con principii sani e spassionati sopratutto, dare maggiormente incremento al giuoco del foot-ball.

I diversi gironi volgono ormai al termine e salvo il girone lombardo-ligure nel quale già si delineano le due squadre che entreranno in fi-nale, non è ancora possibile di stabilire nelle altre sezioni chi siano le squadre rappresentative eccetto in quella piemontese dove la Pro Vercelli è in testa della classifica senza alcun timore di aver contrastato il posto nel girone ultimo.

Nella regione piemontese infatti, con l'ultima inaspettata sconfitta del Gasale, ci troviamo di fronte alla lotta di tre Olubs i quali si conten-dono accanitamente il secondo posto nella classi-fica regionale : Torino, Gasale e Piemonte sono appunto le tre squadre che oggi e domenica pros-sima faranno l'impossibile per poter trovarsi di fianco alla Pro Vercelli nel girone finale.

Nella Sezione orientale ci troviamo nella con-dizione di non poter ancora fare qualche vago pronostico.

Vicenza, Hellas e Venezia stanno appena sepa-rate, in classifica, da un punto una dall'altra, co-sicché un momento di rilassamento, di défail-lance basterebbe per eliminarle inesorabilmente dal girone finale.

Il match Genoa-Libertas.

Questa lotta si presenta piena di emozioni co-sicché attendiamo che il telegrafo ci annunzi l'esito di quelle partite.

Speriamo poi che ogni match proceda regolar-

Durante il match. (Fot. Guarnieri - GenovaJ.

mante, e che ogni arbitro, con vero spirito di sa-crifizio sappia dirigere con tutta la maestria pos-sibile ed indispensabile queste ultime partite, che si prevedono molto combattute.

Il match Milan-Internazionale. — In alto: Sala arresta un tiro degli [avanti internazionali. In basso : Durante la ripresa. (Fot. Argus - Milano),

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Sul campo del Genoa ebbe luogo una pa' tita di foot ball fra veterani che finì con tre goals per ciascuna squadra (Foc. Gua rnieri - Genova;. ed una colazione al ristorante dei Tori.

Poiché oltre la lotta che sarà ingaggiata per la conquista di nn posto nel girone ultimo, un'altra lotta si presenta piii cruente ancora: quella di parecchie squadre, le quali cercano in tutti i modi di rialzare le loro sorti per non finire in seconda categoria, con non lieve danno per il proprio Olub.

Giuseppe Yaretto.

Una Lega nazionale pei il Duolo Imitare e mai creare! Purtroppo è questo, spesso,

anzi quasi sempre, il nostro sistema, e se esso ha in sè qualche cosa che non sempre fa troppo onore alla dignità, all'amor proprio, a quella certa alterigia naturale dei popoli che hanno avuto ed hanno una storia, ha, d'altra parte, questo di buono : in mancanza di ini-ziative proprie facciamo nostre quelle degli altri.

Questo pensavo giorni addie-tro, leggendo su per i giornali d]oltr'a)pe il programma splen-dido che si propone di svilup-pare la Ligue nationale de nata tion che si sta creando (non è ancora un fatto compiuto, e quindi noi, imitandolo, non ci troveremmo tanto in arretrato, almeno cronologicamente) a Parigi.

Che cosa sarà questa Lega nazionale di nuoto ? Lo dice in poche parole il giornale Auto, che ne parla ai suoi lettori raccomandandola v i v a m e n t e come una delle migliori istitu-zioni prò educazione fisica; questo nuovo raggruppamento di persone tenterà di fare per lo sport del nuoto ciò che il Touring Club ha fatto per il turismo : è una Lega che si occuperà di propaganda e che farà tutto quanto è possibile per sviluppare il piacere del nuoto e per accordare ai nuo-tatori dei vantaggi speciali.

Questo in poche parole. In quanto ai capisaldi del pro-gramma essi sono delineati in quanto andrò qui esponendo e che ne formano nno statuto bello e buono, degno dell'appro-vazione più sincera.

La Lega dovrà servire di tratto d'unione fra tutti i poteri dirigenti, senza alcuna distin-zione: dilettanti, professionisti o indipendenti.

A tal uopo essa organizzerà delle prove per debuttanti, in-coraggierà gli insegnanti e si occuperà de l miglioramento delle vasche da nuoto, ed in generale di tutto quanto ha

analogia col nuoto. Preoccupandosi inoltre la Lega dei vantaggi da accordare a quelli che in avvenire ad essa aderiranno, ha formulato il seguente pro-gramma :

Costituzione di Società di nuotatori ; raggruppa-mento dei nuotatori isolati.

Organizzazione di conferenze di propaganda in fa-vore del nuoto.

Appoggio morale ed aiuto finanziario per l 'orga-nizzazione di feste e concorsi di nuoto.

Ricerca e relativa fornitura ai leghisti di tutti gli ordegni più perfezionati per apprendere a nuotare.

Pubblicità in favore degli stabilimenti affiliati alla Lega e che ne aiutino lo svolgimento del programma.

Prezzi di favore accordati da questi stabilimenti ai soci,

E poi, a proposito dei bagni nei fiumi, mari, laghi, ecc.: indicazione dei punti riservati, della loro profondità, dei posti di soccorso, segnalazione dei punti pericolosi, misure protettrici da prendere, ecc.

Diplomi da accordare agli istruttori. Diplomi da accordare ai giovani che sieno stati dichiarati idonei

al nuoto ; tariffe speciali per i trasporti nei punti atti a gare di nuoto o a bagni, ed infine, per la neces-saria volgarizzazione dei benefici ricavabili da questo sport, creazione di un organo ufficiale,

In Italia, è vero, abbiamo qnalche cosa che è come una Lega di gente che ama e frequenta lo sporto del nuoto, ma è ben povera cosa (me lo perdoni l'Ottimo Cantù, che ne è l 'anima, diciamo cosi, vivificatrice) la Rari Nantes Italiana, quando la si metta di fronte a milioni di giovani, abitanti in città marittime, flu-viali e lacustri, i quali hanno forse tutti la buona intenzione di voler diventare nuotatori, ma manca ad essi la spinta... in acqua.

E però trovo bene ideata questa Lega francese, la quale non è una vera e propria associazione di nuo-tatori, ma è quello che è fra noi il Touring Clnb, la Lega Aerea Nazionale (ora sorta così brillantemente) ed anche il Club Alpino; raggruppamenti cioè di persone che non frequentano, in generale, nè lo sport ciclistico, nè l'alpinistico, nè l'areonantico, ma danno il loro contributo morale e materiale a che si pro-paghi nell'Italia l 'amore al turismo, all'areonantica, all'alpinismo.

E sotto questo punto di vista non ristretto, non di casta, non di rannicchiamento dei pochi adepti, la Lega natatoria ha tutte le probabilità per un suc-cesso sicuro e resistente, successo che ebbero il Touring e le altre associazioni.

Fu questa uguale unità di intenti che mi spinse a parlarne, perchè, come incitammo e creammo ed il Touring, e la Lega Aerea, ed il Clnb Alpino, potremmo ancora estenderci nell'imitazione di questa Lega per il nuoto, che in Italia, nazione così largamente for-nita del principale elemento per lo sviluppo del nuoto, sarebbe di massimo giovamento per nna delle più importanti branche dell'educazione fisica della gio-ventù.

Nè mancherebbero, ne sono sicuro, gli aderenti, purché essa Lega fosse talmente costituita a priori da dare affidamento della sua vere, popolarità, essendo il nuoto uno sport, diciamo così, senza spese e tale da potere e dover essere da tutti praticato.

Nè pare sia qui il caso di ripetermi col prospettare ai lettori i benefici di questo sport, benefici innumeri, perchè in esso noi troviamo elementi tali che in nessun altro è possibile riscontrare. Il fervorino non è per il nuoto, no ; di ciò siamo tutti più che persuasi, ma bensì perchè si metta in attuazione un mezzo che serva a dargli lo sviluppo che si merita.

E questo mezzo mi è parso di averlo trovato nella Lega nazionale di nuoto costituitasi in Francia, Lega che con uguale programma (quello cui ho accennato è degno della massima considerazione) noi potremmo, con sicurezza dì gran successo, stabilire in Italia.

E che ciò sia! Raffaele Perrone.

Napoli, febbraio 1913.

L'abbonamento alla Stampa Sportiva costa L, 5 all'anno.

Il match F. C, Bologna- Volonteri. — 1 Veneziani alla difesa della propria porta in un corner. (Fot. P. Scarabelli - Bologna).

S O N O

M I G L I O R I

1 • P N E U M A T I C I

» E D ESC • S O N O

M I G L I O R I

L'areonantica militare in Russia. - Il dirigibile Korchoun ed i piloti russi. Il tenente aviatore

L'areonantica militare in Russia. - Il monoplano del tenente Andreadg.

L a S e t t i m a n a A v i a t o r i a

L'aviazione militare in Russia va assumendo grande importanza. Un campo di aviazione venne stabilito a Gatschina presso Pietroburgo.

I piloti aviatori russi più noti Bono oggi i se-guenti:

Abramowitch Wissewold. — Agabala Nikita. — Agafonoff A. — Akachw Konstantin. — Alekno-vitch G. — Anatra E., signora. — Andready Artzeouloff K. — Avinass J.

Badowski Ludwig. — Bakhmoatoff N. — Berd. chenko V. — Bistritzky V. — Boukshevden barone G. — Boutmy (de) Etienne.

Chini Basile.

Dimitri Alexandroff. — Dmitrieff J. — Doro-ginsky Stanislas. — Dvbovshy V.

Efimoff Timophei. — Effimoff Michel. — Er-deli G. — Evsukoff Pierre.

Flégier (von). Galantchikoff L., signora. — Glouchenko S. —

Godoulsky A. — Goukoff A. — Goumberto-Dros B. - Grekoff G.

Helgar. — Hikolaieff D. — Hosli Gordian. Ulin A. — Iougmeister. Jankovsky G. Kamensky V. — Katzian Artemy. — Kebouroff

VissarioD. — Kirschtein Jean. — Kolchin F. — Komaroff Michel. — Kostine Nicolas. — Kou-minBky (de) A. — Kouznezoff Paul. — Kroumm Anatole.

Lachtionoff G. — Lambert (de) conte Charles.

Gli automobili dei piloti.

— Lebedeff Wladimir. — Lerché M. — Linno G. — Lipkowsky (de) Henry.

Makaroff D. — Makeeff P. — Malinsky (de). — Masnelikoff (de) Boris. — Meybaum Th.

Na'idenoff G. — Nasnnelikoff Boris. — Nikol-sky P.

Oulialine Zitadel. — Oatochkine Serge. Pchanowsky Basile. — Pétrowsky (de) Alex. —

Piotrowsky Grégoire. — Poliakoff A. — Poplavko. — Popoff Nicolas. — Pristchepoff.

Raevsky Alexandre. — Raygorodsky Abram. — Rynin N.

Samouiloff P. — Schoudinoff M. — Segnau Henri. — Semenko-Slavorossoff H. — Semeniouk. Semitan. — Seversky-Prokoiìeff N. — Sewko-wicz Ladis. — Shidloovsky M. — Shimansky K. — Shimkevitch V. — Sikersky I. — Skarginsky A. — Slusarenko Wladimir. — Soechnikoff Alexandre.

La caduta di un apparecchi . - IIaviazione"militare russa conta oggi 14 martiri.

spettacolo. Nei preparativi il Maffei è stato coa-diuvato dall'areonauta Donner Fiori. L'aviatore, lasciando Lecco, ha seguito il lago fino a Menag-gio, da Menaggio si è portato su Porlezza e poi su Lugano.

L'aviatore Maffei è giunto a Lugano alle ore 15. Ad attenderlo all'areodromo di Campo Marzio era una folla numerosa di amici e di curiosi che l'ha vivamente applaudito.

* * *

Con la morte dell'aviatore Giuseppe Nosari le vittime italiane dell'aviazioue ammontano a 17.

Essi sono: Anno 1909 — Rossi, il 7 settembre. Anno 1910 — Tenente Vivaldi-Pasqua, il 20

agosto. —• Tenente Saglietti, il 27 ottobre. — Enrico

Cammarotta e soldato Castellani, il 3 dicembre. — Giulio Piccollo, il 26 dicembre.

Anno 1911 — Cei, il 28 marzo. — Ciro Cirri, il 28 maggio. — Marra, l'8 giugno. — De Croce, il 25 novembre.

Anno 1912 — Bigliani Angelo, il 20 genuaio. — Tenente Bertoletti, il 15 marzo. — Tenente De Persis, il 10 maggio. — Tenente Manzini, il 25 agosto. — Tenente Regazzoni, il 25 settembre. — Cobioni, il 30 settembre.

Anno 1913 —• Giuseppe Nosari, il 3 febbraio. Ai funerali della prima vittima italiana del 1913 sono intervenuti numerosissimi gli amici, per of-frire alla memoria sua l'ultimo tributo d'affetto. La mesta funzione si svolse nel recinto del Mau-riziano, ove il disgraziatissimo giovane era stato trasportato subito dopo il mortale incidente che il destino gli aveva'serbato. Prima che il corteo

Una rivista di aeroplani.

ISoupnevsky C. — Springuefeld. — Sredinsky Alexandre. — Studensky Paul. — Svereff L., signora.

Tkatcheff V. — Tournochenski. — Tselary I. Wassilieff (de). Zaikine Jean. — Zalessky M. — Zelinsky (de)

colonnello Michel. — Zolotoukhin M.

« • *

Davanti a numerosissima folla, con tempo splen-•iido, l'aviatore Maffei ha lasciato domenica Lecco per compiere il raid Milano-Lugano, che, come è noto, è stato interrotto per un atterramento nella nostra città due settimane or sono.

La partenza è avvenuta dal lago verso le 14,30, salutata da scroscianti applausi della popolazione accorsa, che per la prima volta assisteva a simile

Alla scuola di Ka,cha.

"he ha compiuto lunghi raids.

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Le esperienze riuscirono ottimamente. L'appa-recchio venne depositato nell'7ta»par dell'arsenale.

L'aviatore Guidoni eseguirà altri vali. L'aviatore Calderara completerà gli esperimenti

col suo monoplano, a giorni, nel golfo. *

Alcuni raids dei nostri ufficiali sono oggi da registrarsi.

Il tenente Umberto Clerici di Aviano, pilota di quella scuola, che pochi giorni fa aveva felicemente compiuto il raid Aviano-Bo-logna, partiva su monoplano Blériot 50 HP., alle ore 9, da Bologna e raggiungeva il campo di Aviano alle ore 11,45, dopo un viaggio fòrtemente contrastato da gran vento. Il tenente Clerici con questo suo viaggio si è aggiudicato il più lungo per-corso che sia stato effettuato in Italia.

Nella stessa mattina pure il tenente Carlo Graziani, capo pilota di questa scuola militare, partiva su monoplano Blériot 50 HP., alle ore 10,30 ed in 64 minuti com-piva il percorso Aviano-Udine-Aviano senza scalo, km. 110. - Il tenente Oreste Salomone, partito poco prima su monoplano Blériot 50 HP, rag-giungeva, dopo trenta minuti di volo, atterrandovi felicemente, la piazza d'armi di Udine.

Con lo stesso apparecchio compiva su-bito dopo, in 34 minuti, il viaggio di ritorno il tenente Ettore De Carolis. "S

Nel pomeriggio, infine, il tenente pilota militare De Giovanni, sa B'ériot 50 HP., compiva anch'esso il percorso Aviano-Udine-Aviano senza scalo.

Sono così più di 600 chilometri che in un solo giorno sono stati percorsi in campagna senza il minimo inconveniente dagli affidali aviatori di quella scuola.

0 * 0

E' tornato in Italia il noto aviatore Bobba. Lnnedì, alle ore 15.50, il casalese Andrea Bobba spiccava il volo da Casale Monferrato con un monoplano di sna completa fabbricazione per Torino, qui giungeva alle 17,45 scendendo al campo di Mira fiori, dove fu ricevuto dal tenente Ginlio Casabella, che si trovava per com-binazione al campo. L'aviatore ha atter-rato felicemente esprimendo la sua sod-disfazione per il felice viaggio compiuto. Il Bobba fu vivamente complimentato dai collegbi giunti poco dopo al campo.

Il Bobba non è alle sue prime armi. Ottenuto il brevetto di pilota alla scuola Goupil di Juvisy nel dicembre del 1910, partecipò alla Parigi-Madrid, alla Parigi-Pan, ove ebbe campo di affermarsi buon pilota. Nel febbraio 1912, in nn disgra-ziato volo di prova, cadeva dall'altezza di cinquanta metri riportando varie gravi contusioni e salvandosi miracolosamente.

Nello scorso novembre, mentre stava provando un apparecchio per concorrere ad una gara con passeggeri, una terribile raffica lo rovesciò coll'apparecchio e l'in-cidente gli produsse gravi fratture alle gambe che sono tuttora non completamente guarite.

o * * Si è volato da Parigi a Roma, da Tunisi

a Roma, ed ora si pensa di spiccare il volo da Trieste per Roma.

L'aviatore triestino Giovanni Widmer ha informato l'Aereo Club d'Italia, che alla fine del corrente febbraio tenterà un raid aereo Trieste-Roma, in cinque tappe. Egli ebbe Bubito incoraggiamenti, e l'offerta, subito accettata, di aiutare l'impresa, che è la prima che sarà compiuta su tale per-corso.

Il Widmer partirà da Trieste il 23 cor-rente. Le tappe saranno: Trieste-Venezia — Venezia-Ravenna — Ravenna-Ancona — Ancona-Perugia — Perugia-Roma.

Il percorso totale sarà circa 630 chilo-metri.

L'on. Montù sta accordandosi con l'a-viatore per la regolazione e vidimazione del raid, per le scorte, per i depositi di benzina, ecc.

Widmer userà un Blériot da 50 cavalli. Resta a vedersi se le autorità austriache

— che Lanno recentemente proibito raids aviatori nelle provincie di frontiera — fa-ranno un'eccezione per questo, che do-

»

»

L'ultimo ritratto dell' aviatore Bielovucic, il vincitore delle Alpi.

nissero, Casabella, Salengo e Palma di Cesnola, gli aviatori borghesi Ramassotto, Re, De Domi-nici, Pugnante ed altri. La Società di aviazione era rappresentata dal cav. ing. Premoli, dal signor Deslex, dal cav. ing. Marenco, dal sig. Cavalcbini e dal cav. Ceirano. Dal Manriziano la salma venne trasportata alla Btazione, diretta a Gandino, nel cui cimitero venne tumulata.

* * *

L'aviatore Panlham ed il capitano Guidoni ese-guirono dei voli-ad oltre 500 metri sul golfo di

si avviasse verso la chiesa del Pio Luogo per ri-cevere la benedizione di rito, si resero interpreti del comune cordoglio il comm. Usseglio in nome della cittadinanza, il signor Montel per incarico degli impiegati dell'Asteria, un conterraneo del defunto venato appositamente da Gandino, e l'in-gegnere Darbesio, nel cai animo la drammatica fine del suo dipendente prediletto ha segnato nn solco di dolore inconsolabile. Fra le personalità dell'aviazione convenute alla funzione erano i capitani Bolla e Falchi, i tenenti Calderara, Ma-

G. V. N. P. F. P. Punti Pro Vercelli 8 7 1 0 32 2 15 Casale 8 4 2 2 13 8 10 Piemonte 8 5 0 3 16 23 10 Torino 8 4 1 3 24 17 9 Novara 8 1 1 6 13 26 3 Juventus 8 0 1 7 11 32 1

Sezione Lombardo-Ligure : Milan 7 7 0 0 24 2 14 Genoa 8 6 0 2 24 9 12 Doria 8 4 1 3 17 22 9 Internazionale 8 4 0 4 14 13 8 Unione 8 0 2 6 3 20 2 Libertas 7 0 1 6 8 24 1

Il C a m p i o n a t o d i P r o m o z i o n e . G I R O N E L O M B A R D O

A Milano — Savoia batte Brescia con 1-0. Na-zionale Lombardia batte Ausonia Pro Gorla, 3-1. Lambro e Unitas (incontro sospeso per contesta-zioni della Lambro con la Federazione).

A Luino — Juventus Italia batte Luino, 3-0. G I R O N E P I E M O N T E S E

A Torino — Vigor di Torino batte Alessandria P. C. con 1-0.

G I R O N E T O S C A N O A Firenze — Libertas batte Itala con 2-0.

I L G I R O N E L I G U R E . A Savona — Fratellanza batte Liguria di Ge-

nova con 6-2.

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P R I M A C A T E G O R I A Sezione Lombardo-Ligure.

Milan batte Intemazionale 1-0 Doria batte Unione 1-0 Genoa batte Libertas 5-1

Sezione Piemontese. Pro Vercelli batte Novara 6-0 Torino batte Juventus 8-6 Piemonte batte Casale 3-1

Sezione Veneto-Emiliana. Vicenza batte Bologna 3-2 Venezia batte Volontari 5-0 Hellas batte Modena 4-1

L e classif iche general i . Sezione Piemontese :

Sezione Veneto-Emiliana : Vicenza 8 6 1 1 27 10 13 Hellas 8 6 0 2 22 8 12 Venezia 8 5 1 2 20 6 11 Volontari 8 2 2 4 14 25 6 Bologna 8 2 0 6 14 18 4 Modena 8 1 0 7 5 05 2

Cose liete. Poche Famiglie hanno il piacere di registrare

an avvenimento così lieto come quello che è toc-cato al nostro amico carissimo Filippo Fursr. Chi non conosce questo nome nello sport? Filippo Farst, un vero entusiasta dell'arte schermistica, campione più volte premiato e stimato, che gode la simpatia unanime di quanti appartengono alla Famiglia Schermistica Italiana, ha avuto di questi giorni il grande piacere di riunire tutti i suoi pa-renti ed amici per festeggiare le nozze d'oro dei suoi genitori.

La Stampa Sportiva invia ai coniugi Furst i migliori auguri e all'amico Filippo i rallegramenti più sinceri.

R i s u l t a t i d i v e r s i . A Torino — Toi ino IV batte Junior II con 3-0. A Roma — Lazio e Roman fanno match nullo

con 2-2. A Milano — Internazionale III batte Milan III

con 4-1. A Firenze — Prato F. C. batte Firenze F. C., 4-0.

Ausonia di Prato batte C. S. Firenze, 5-0. A Biella — Pro Vercelli II batte Veloces I, 5-1. Squadra vincente: Cirillo; De Alessi (cap.) e

Bossola; Varalda, Bossola II e Aimone; Fresie, Tacchini, Sandri, Piacco e Zorzoli.

A Genova — Doria III batte Superba (Campio-nato III Cat.) con 7-0. Genoa III batte Fieschi (Camp. I l i Cat.), 3-0.

A Roma — Deka batte Pro Roma II, 5-1. Fortior batte Metal- Sas I, 3-1. Lazio III batte Roman III con 2-0.

La souadra della Libertas di Firenze che fece match nullo colla squadra del Club Sportivo. (Fot, Morandi - Firenze).

vrebbe portare a Roma, per le vie dell'aria, un saluto da Trieste. PI1 Widmer fu il primo che attraversò — due volte — l'Adriatico; da Grado a Trieste, fra enorme entusiasmo, la prima; da Trieste a Venezia — quasi inavvertito — la seconda.

L'Areonauta.

A Milano — Unione Calcistica Studenti batte Berchet F. B. C. con 12-3.

Squadra vincente : Sammarco, Molina I, Mo-lina II, Walker, Delagarde, Fara, Garbagnati, Palleroni, De Vecchi, Fischer, Cariot.

La Coppa d ' Inghi l ter ra .

La squadra riserve dell'Unione Sportiva Internazionale dì Napoli, vincitrice del campionato di 1' categoria.

GIUOCO I >JvIv C A L C I O

I risultati dei matches di domenica scorsa

Il C a m p i o n a t o d e l l e r i s e r v e . A Milano — Milan batte Internazionale con 3-1.

Unione ha forfait dalla Doria, 2-0. A Torino — Juventus batte Torino, 3-1. A Genova — Genoa batte Libertas, 6 0.

Risultati di sabato 8 febbraio : Tottenham H. batte Middlesbrough 5-3 Sunderland batte Chelsea 4-0 Woolwich A. e Oldham A. 0-0 Liverpool batte Everton 2-0 _ Blackburn Rovers e Manchester U. 0-0" Derby County batte Nott's County 1-0 Sheffield W. e Aston Villa 1-1 Bradford C. batte Newcastle U. 2-C West Bromwich Albion e Bolton Wanderers 2-2 Manchester C. batte Sheffield U. 3-0

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portate un pasticcino dolce! Essa esamina la carta in cui è avvolto, e se non vi trova il bollo della prima pasticceria di Napoli, rifiata con alte-rigia...

Buon gusto o fissazione 1 Chiedetelo a Palommella, la geniale cagnettina.

Giustizia ben somministrata... Il tribunale di Greifswald (Germania) ha con-

dannato a tre mesi di prigione un operaio che per spirito di malvagità aveva tagliato le due gomme della bicicletta di un suo compagno di officina. , .

Nella motivazione della sentenza è detto che intenzione del malfattore era quella di togliere al suo compagno il mezzo di andare e venire dal lavoro impedendogli quindi le funzioni più neces-sarie dell'esistenza, e danneggiandolo per spirito di malvagità, conoscendo il valore del danno che gli arrecava.

La rivista francese Revue pubblica uno studio sugli impiegati, questa p o v e r a categoria d'uomini malmenati e che finora è stata creduta la meno adatta al movimento sportivo. Invece l'autore dell'articolo, certo Roche, si lamenta proprio del contrario e dice :

... il suo spirito superficiale e gaudente gli ta preferire gli sports o le distrazioni piuttosto fri-vole al lavoro austero dell'azione sindacalista.

A Parigi l'impiegato fa molto sport: tradì loro sono innumeri le Società di foot ball, ciclismo, ecc.; egli si associa volentieri a circoli di ballo, ed in generale passa una vita poco seria...

Non abbisognano commenti. A Parigi torse ma qui fra noi, la vitaccia dell'impiegato è pur-troppo seria...

E come ! Pierre.

Il boxeur americano Luther Mac Cdrty dì rozza bianca che ha vinto il campionato del mondo pesi massimi è un prodigioso cowboy. - La nostra fotografia lo riproduce nell'atto di giuocare al laccio sul suo cavallo.

L O S P O R T I N G I R O Il Club dei 150 chilogrammi. A Parigi esiste il Club dei 100 chilogrammi che

ha annualmente organizzato anche il campionato pedestre e ciclistico. Gli americani hanno voluto far di meglio, ed hanno fondato a New York il Club dei 150 chilogrammi, signori soli...

Se un socio raggiunge i 200 chilogrammi e no-minato ad honorem ; se per disgrazia il socio ha un malanno che gli toglie qualche chilogrammi» ai 150 dell'ammissione, viene escluso dal Club fino all'ingrassamento statutario.

I soci possono esercitare gli sports che credono ma devono seguire nn regime speciale, studiato e regolamentare per evitare il dimagrimento.

Ed ecco l'uomo... innalzato allo stato di... maialetto !

Finora il foot-ball non era praticato in Ger-mania se non fra giovani, mentre uomini forti e svelti di venticinque o trentacinque anni erano messi fuori dalle squadre perchè an-ziani. . . ,.

Per questo fatto molte Società sportive di Colonia, Bonn, Dusseldorf, Essen, Dm-sbourg, ecc., hanno stabilito di fondare delle sezioni di veterani nelle quali si potrà essere ammessi fino all'età di trentacinque anni.

Augurio... # » *

Calcoli di velocità ! . Sono lavori miei particolari, esattissimi,

controllabilissimi e che mi costano notti intere di veglie, con relativo consumo di energia... elettrica e cerebrale.

Nel 1692 la carrozza a cavalli faceva da 4 a 6 chilometri all'ora. Nel 1786 la diligenza si spinse tra i 5 e i 6. Nel 1816 la carrozza da posta sferzò un po' di più le proprie rozze

2 Sili

giungendo a compiere dai 6 agii 8 ; nel 1867 viene la ferrovia e ci regala (vi prevengo che ho detto ci per i vecchi, io non ero al mondo '.) 59 km. e qualche metro ; nel 1887 gli express raggiungono i 63 e metri ; nel 1900 i rapidi con i 90 chilometri, ed oggigiorno alcuni treni elettrici sorpassano i 200 all'ora !

Dove siamo giunti ! * •

Buon gusto canino... Io conosco una signora che ha una cagnetta

più signora di lei, per il trattamento che le si usa, e che ha un'intelligenza straordinaria. Non fa giuochi di equilibrio, non fa calcoli matema-tici, non canta, non parla, non fa nulla che dimo-stri questa sua g rande intelligenza, ma ba un gesto nella giornata della sua esistenza che la mette al pari di un uomo, e di un uomo alfabeta, ed al di sopra di un elettore analfabeta. Voi le

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li ritorno di Amundsen.

consegnata personalmente al capitano Scott; ma il 29 marzo dello stesso 1911 giungeva a Londra una notizia sensazionale : il Terranova, la nave della spedizione Scott, nel tornare alla Nuova Zelanda per sbarcare alcuni esploratori, per ap-provvigionarsi e poi tornare nelle regioni antar-tiche al convegno fissato dal capo della spedi-zione, aveva incontrato nella baia di Whales la spedizione norvegese Amundsen.

Fu come un fulmine a ciel sereno per gli in-glesi; del capitano Amundsen non si era saputo più nulla fin da quando aveva lasciato Madera, nell'ottobre 1910, ed egli, partendo dall'Europa, aveva manifestato il progetto di esplorare le re-gioni artiche, non le regioni antartiche ; inaspet-tamente aveva dunque mutato piano, ed anziché dirigersi verso il Polo Nord, si era diretto verso il Polo Sud.

D'allora la corsa al Polo divenne una gara tra Inghilterra e Norvegia : gl'inglesi, specialmente, dolendosi che l'Amundsen avesse cambiato piano alla chetichella per far concorrenza allo Scott, si augurarono che al loro esploratore avesse a toccare la vittoria sull'improvviso concorrente.

Il capitano Scott.

La tragica fine della spedizione inglese al Polo Sud.

E j | f 11 tenente Evans.

tra i ghiacci. Si aspettava che la spedizione rag-giungesse il Polo il 22 dicembre per piantarvi la bandiera inglese che la regina Alessandra aveva

E il 7 marzo 1912 un cablogramma da Wel-lington (Nuova Zelanda) annunciava laconica-mente : « Amundsen afferma che Scott ha rag-giunto il Polo >>. Londra, com'è facile immagi-nare, visse ore di ansia, ma ne uscì profondamente delusa.

Gli ulteriori dispacci chiarirono che si era trat-tato di un equivoco; l'esploratore Amundsen e i suoi compagni erano realmente giunti ad Hobart, sulla punta estrema della Tasmania, ma anzi che avere egli annunciata la vittoria del suo rivale, l'Amundsen annunciava ai mondo di aver lui scoperto il Polo Sud il 14 dicembre 1911. P Dello Scott — aggiungeva l'Amundsen — egli non ne sapeva proprio nulla. Dopo gl'inevitabili dubbi sollevati sull'autenticità della scoperta del-l'esploratore norvegese (lo scherzo di Cook era piuttosto recente), l'Amundsen provò scientifica-

li capitano Scott ha raggiunto il Polo Sud il 16 gennaio 1912, insieme coi suoi 4 compagni che l'avevano accompagnato nelle ultime tappe, la-sciandosi dietro a sè, negli ultimi depositi di provvigioni sulla soglia del Polo, altri tre membri della spedizione. Il norvegese Amundsen piantò la bandiera norvegese al Polo Sud il 14 dicembre del 1911 e cioè 35 giorni prima di Scott. Durante il viaggio di ritorno dal Polo ai depositi di prov-vigioni, il capitano Scott e i tre suoi compagni sono periti a causa di una bufera di neve. Dopo la vittoria li sorprese la tormenta e la morte. Non si rammenta una morte più gloriosa nella storia delle esplorazioni polari. Quella del Franklin,pure tragicamente grande, mancò dell' aureola del trionfo a coronarla di maggiore luce.

Il capitano Robert Scott nacque nel 1868 ed entrò nella marina da guerra nel 1886, diven andò un eccellente ufficiale torpediniere. Il suo grande valore fece sì che egli divenne scelto a coman-dare la spedizione antartica, che partì verso il Polo sulla nave Discovery nel 1900 e tornò nel 1904. Il programma di qaesta prima spedizione non era di raggiungere il Polo. In linea di fatto il capitano Scott arrivò all'82» 17' latitudine sud, cioè a 463 miglia dal Polo, più vicino alla mèta di quello che nessuno fosse giunto ancora, ben-ché poi questo punto, sia stato oltrepassato da Shakleton nel 1909, che raggiunse l'88» 23', cioè a sole 97 miglia dal Polo. II capitano Scott in quella avanzata aveva a suo secondo il luogote-nente Shakleton e riuscì a stabilire importanti dati geologici intorno alle regioni antartiche e a scoprire ed a battezzare due altissimi picchi po-lari. Nell'ottobre del 1903 il capitano Scott, con una comitiva di 12 uomini, partiva ancora per le regioni antartiche, ma al solo scopo questa volta di esplorare i grandi ghiacciai dell'interno della Terra Vittoria.

La gara con Amundsen.

L'ultima spedizione, qaesta che lo ha condotto non primo alla mèta agognata e dalla quale non è tornato, lasciò Londra il 1° giugno 1910. Erg, allora* la spedizione meglio equipaggiata che fosse mai stata organizzata, ed aveva seco slitte, automobili, ponies e muli indiani.

Nella prima parte del 1911 il capitano Scott svernò sullo stretto di Mac Murdo, poi cominciò la corsa verso il Polo, un viaggio di 800 miglia Il Terranova del capitano Scott lascia il Tamigi.

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scampare. La morte di Scott è nn colpo tremendo per tatti gli esploratori. Per me è terribile il pensare alla fine dell'uomo sotto cui ho servito ».

Il capitano Amundsen, che si trova a Madison nello Stato di Wisconsin, apprendendo il disa-stro della spedizione Scott, ha dichiarato che esso deve essere accaduto vicino alla base di riforni-mento.

« Io non conosco il capitano Scott personal-mente ma ammiro il suo coraggio ».

Evans era stato colpito dallo scorbuto, ebbi il timore che la stessa sorte toccasse agli altri membri della spedizione. Scott e i suoi compagni erano uomini di qualità fisiche e morali così salde, e avevano tanta esperienza che le più terribili bufere non li potevano sopraffare se non trovandoli infiacchiti dalla malattia. Se anche due soli uomini avessero contratto lo scorbuto, tutti gli altri avrebbero dovuto necessariamente Begaire la stessa sorte. Non avevano nè cani, nè

lente di aver raggiunto il polo, ed egli s'ebbe laudi onori e feste, mentre in Inghilterra si bntinuava a domandarsi qnale sorte fosse toe-hta a Robert Scott. Ili nome suo balzò dal mistero antartico il 1° orile di quello stesso anno : il Terranova aveva Iettato l'àncora nella baia di Akaroa (Nuova Ze-iiida), ma esso non portava a bordo nè il capi-ano Scott, nè il grosso della sua spedizione che rano rimasti nell'Antartico. Il comandante della

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Gli esploratori del Polo Sud.

cavalli, non potevano abbandonare i compagni infermi, e dovevano trasportarli solo a prezzo di sforzi veramente sovrumani. Dovevano essere sfiniti tanto da non poter resistere all'attacco supremo della terribile bufera ».

L'esploratore Shackleton, a sua volta, telegrafa da New York allo stesso giornale esprimendo il parere che Scott e i suoi compagni dovettero cadere vittime dello scorbuto, che li indebolì.

« E' impossibile — dice egli — morire in causa di un uragano, a meno di non essere più in grado di lottare. Io sono stato colto da una bufera quando ero quasi sfinito dalla fame, e ho potato

Sul Matin, l'esploratore polare Charcot, riven-dica al capitano Scott la gloria di aver scoperto il Polo Sud.

« Mi recherò — egli scrive — a piangere la scomparsa dell'eroico maestro a bordo del Pour-qwoi pas ? che si spinse così vicino alla sua tomba gloriosa, e se la bandiera francese sarà a mezz'asta, quella britannica sventolerà solennemente sul grande albero di maestro. Poiché è lui veramente il trionfatore, quegli che aprì l'accesso al Polo Sud e tracciò esattamente la strada, ed a lui spetta la purissima gloria del tionfo ».

nave, tuttavia, recava un breve dispaccio che il capitano Scott gli aveva inviato dalla sua base di operazione e ohe era così concepito: « Io ri-mango nell'Antartico per un'altro inverno, allo scopo di continuare a completare i miei lavori ».

Nansen, interrogato dal corrispondente del Daily Mail, dopo avere reso omaggio alla me-moria del capitano Scott, ha aggiunto:

« Fino da quando seppi ohe il luogotenente

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