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1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Di Poppa-Rozzi” Via F. Barnabei, 2 Teramo Cod. Fisc. 8003110675 tel.Pres. 0861/248215 Segr.0861/247248 Fax : 0861/243136 Web: www.iisdipopparozzi.it e-mail : [email protected] P.E.C.: [email protected] Istituzionale: [email protected] PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2015/2016

Anno Scolastico 2015/2016 - Rozzi” · ITALIANO E AFFINI Baldassarre D. Italiano, Storia, Storia dell'arte, Religione, Storia dell'arte ed espressioni grafico-artistiche ... Classi

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “Di Poppa-Rozzi”

Via F. Barnabei, 2 Teramo Cod. Fisc. 8003110675 tel.Pres. 0861/248215 Segr.0861/247248 Fax : 0861/243136

Web: www.iisdipopparozzi.it e-mail : [email protected] P.E.C.: [email protected] Istituzionale: [email protected]

PIANO OFFERTA FORMATIVA

Anno Scolastico 2015/2016

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INDICE

Informazioni utili Pag.3

Le risorse umane Pag.4

I numeri della scuola Pag.13

Attività di formazione e aggiornamento Pag.17

Notizie della scuola Pag.18

Le strutture Pag.21

Il P.O.F. del Di Poppa - Rozzi Pag.22

Il percorso formativo Pag.27

Ordinamento Professionali Pag.33

Quadri orari Pag.38

Ordinamento Tecnico Pag.50

Sezione della Didattica Pag.58

Sezione dell’Integrazione Pag.79

BES Pag.86

S.N.V. Pag.95

Sezione dei Progetti Pag.99

Allegati Pag.107

3

INFORMAZIONI UTILI

Sede “Di Poppa” Sede “Rozzi”

Indirizzo Via Barnabei, 2

64100 Teramo

Frazione Piano d'Accio

64100 Teramo

Numeri telefonici Centralino 0861.247248 Centralino 0861.558163

Fax 0861-243136 0861-558736

Sito Web www.iis dipopparozzi.it

e-mail [email protected]

Codice meccanografico TEIS00800N

Codice mecc. indirizzi TERC00801L TERA00801N

Codice Fiscale 80003110675

Posta certificata [email protected]

ORARI

Sede “DI Poppa” - Via Barnabei, 2 Teramo

Dirigente Scolastico Riceve dalle ore 12.00 alle ore 13.00 o su appuntamento

concordato

Segreteria Orario di servizio : 8.00/14.00 dal lunedì al sabato

Orario di ricevimento pubblico : 12.00/13.45 dal lunedì al

sabato, il martedì pomeriggio anche dalle 15.30 alle 17.30,

durante l’attività didattica.

4

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Caterina Provvisiero

Il dirigente scolastico ha assunto l'incarico presso il nostro istituto dall'anno scolastico

2014/2015. Ha la rappresentanza legale ed assolve a tutte le funzioni previste dalla

legge e dai contratti collettivi in ordine alla direzione, coordinamento, promozione,

valorizzazione delle risorse umane e professionali nonché alla gestione e ricerca delle

risorse finanziarie e strumentali, con connesse responsabilità in relazione ai risultati.

Il dirigente scolastico, pertanto, assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e

la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi.

Organizza la propria presenza ed il proprio tempo in rapporto alle esigenze connesse

all’esercizio delle sue funzioni.

Assicura comunque la sua presenza in Istituto conciliando l’organizzazione didattica

con l’organizzazione di iniziative in collaborazione con istituzioni pubbliche e private del

territorio.

COLLABORATORE VICARIO Prof.ssa Cristina Di Sabatino

RESPONSABILE sede “Rozzi” Prof. Mauro Serroni

DSGA Oriano Malatesta

Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa,

ai servizi generali amministrativo - contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo

funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti,

rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue

dirette dipendenze.

5

PERSONALE DI SEGRETERIA

Il personale A.T.A. “assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali,

strumentali, operative e di sorveglianza connesse all’attività delle II.SS., in rapporto di

collaborazione con il Capo di Istituto e con il personale docente”.

Gli Assistenti Tecnici sono assegnati ai laboratori in base alle aree di appartenenza.

I Collaboratori Scolastici sono impegnati nelle attività previste dal proprio profilo

professionale, tenendo conto delle necessità orarie di funzionamento della scuola.

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Dirigente scolastico Provvisiero Caterina

Presidente del C.d.I. Antoniani Abramo

DSGA Malatesta Oriano

Docenti

Baldassarre Daniela

Bellini Anna Francesca

Burchi Flavia

De Fabiis Simona

Di Pietro Francesca

Monaco Daniela

Sichetti Lucio

Tufariello Maria Assunta

ATA Cordoni Davide

Genitori Antoniani Abramo De Angelis Simonetta Di Lorenzo Loredana

Di Ferdinando Carolina

Alunni Capece Gianni D’Agostino Cassandra

Di Musciano Alessio Silvestri Davide

6

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1 Gestione del Piano dell’Offerta Formativa e Didattica e del

PTOF

Bartolini Franca Santoro Simona

Area 2 Interventi e servizi per Studenti

Savini Lea

Tufariello Maria Assunta

Area 3 Bes e Inclusione scolastica

Ardizzi Wanda, Mancini Federica, Primula Bianca.

Area 4 Progetti europei e linguistici

Matriciani Paola

Area 5 Rapporti scuola-territorio e Alternanza Scuola-Lavoro

Bruni Antonio Calandrini Gianni

Colangeli Gabriella

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Dirigente scolastico Provvisiero Caterina

Docenti Colangeli G. Di Pietro F. Bruni A.

Rappresentanti del mondo

del lavoro e delle professioni

- Dott. Florimbii S., C.C.I.A.A. Teramo - Prof. Meloni G., C.I.P. Confindustria - Sig. Schillaci M., A.R.T. Teramo

Tale organo ha funzioni consultive e di proposta in merito all'organizzazione delle aree di professionalità e all'utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità dell'offerta formativa (D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87).

7

DIPARTIMENTI

DIPARTIMENTO COORDINATO

RE

DIDATTICO

DISCIPLINE

ITALIANO E AFFINI Baldassarre D. Italiano, Storia, Storia dell'arte, Religione, Storia dell'arte ed espressioni grafico-artistiche

LINGUE STRANIERE Matriciani P. Lingue straniere.

MATEMATICO Sciascetti G. Matematica, Tecnologie informatiche, Informatica e laboratorio

SCIENTIFICO

De Amicis P. Biologia applicata, Scienze integrate, Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari, Biologia applicata,

TECNOLOGICO Neri L. Scienze degli alimenti, Tecnologie dell'informazione e della comunicazione

SCIENZE MOTORIE Giuliani D. Educazione motoria

SOSTEGNO* (* interagisce con dipart.)

Burchi F. Tutti i docenti di sostegno

SOCIO-ECONOMICO Psicologia, Diritto, Economia aziendale, Trattamento testi, Geografia turistica, Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica, Tecniche professionali dei servizi commerciali pubblicitari, Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi, Economia dei mercati agricoli

PROFESSIONALE “DI POPPA”

Di Pietro F. Laboratorio di Enogastronomia, lab. di Sala e vendita, lab. di Accoglienza turistica

PROFESSIONALE DI AGRARIA

Bruni A. Ecologia e Pedologia, Chimica applicata e processi di trasformazione, Tecniche di allevamento vegetale e animale, Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, Economia agraria e dello sviluppo territoriale, Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore, Sociologia rurale e storia dell'agricoltura, Tecnologie dell'informazione e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze e tecnologie applicate.

8

COMMISSIONI

COMMISSIONE FUNZIONE COMPONENTI

Inclusione

Lavora per l’integrazione degli studenti diversamente abili. Cura l'assegnazione delle ore di assistenza educativa. Predispone ed aggiorna il modello di P.E.I. Opera in coordinamento con il Referente per la disabilità e con la F.S. dedicata agli alunni.

Coccagna F., De Fabiis S., Burchi,

Bellini, Sciascetti, Di Silvestro M.,

Zizi, Baldassarre, Funzioni

strumentali Inclusione

Orientamento

Fornisce informazioni e consulenza agli studenti delle scuole medie inferiori, agli studenti delle classi terminali per favorire scelte autonome e consapevoli in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro o nella prosecuzione degli studi.

“Di Poppa”: Di Gregorio, Di Pietro F., Brizzi, Petricca, Scacchia, Iacuitti “Rozzi”: Passalacqua, Rapagna G., Crocetti, Primula e Narcisi V.

Commissione controllo e prevenzione del fumo

Garantisce il rispetto della relativa normativa vigente.

Valleriani Serroni

Commissione elaborazione PTOF e PDM

Redazione del Piano triennale dell’offerta formativa e del Piano di miglioramento.

DS, Vicario del DS, secondo Collaboratore del DS, Funzioni Strumentali, Coordinatori di Dipartimento

Gruppo di lavoro “Progetto misure disciplinari alternative alle sospensioni senza obbligo di frequenza”

Redazione del Progetto d’Istituto di misure alternative alle sanzioni disciplinari.

Santoro S., Candelori R., Chiappini

P., Sciascetti S., Magazzeni E.,

Passalacqua , Falconi T., De Santis

D. Ambrosini, Di Donato, Di Felice,

Di Pietro G.

Gruppo di lavoro “Progetto accoglienza”

Sintesi delle buone pratiche del corso di formazione sull’accoglienza e redazione del Progetto di Accoglienza d’Istituto.

Bartolini F., Coccagna F.,De Profetis

N.,Nardi V., Petricca A.,Ricci

A.,Savini A.

Revisione Regolamento d’Istituto

Adegua il Regolamento d’Istituto a nuove esigenze.

Di Pietro G., De Petris,

Di Ubaldo.

Sito e social network Cura la redazione e l’aggiornamento del sito web d’Istituto.

Giordano L. in collaborazione

con Vicario

Elezione degli Organi Collegiali

Organizza le elezioni degli Organi Collegiali.

Falconi T., De Petris, Di

Giovanni

9

Sicurezza

In recepimento delle direttive in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di garantire una scuola sicura per tutti:figure interne si occupano specificatamente di tutte le misure preventive e protettive per la sicurezza.

Comitato per la valutazione dei docenti

Il comitato di valutazione individua i criteri per la valorizzazione dei docenti, esercita le competenze previste in materia di anno di prova e formazione del personale docente.

Da nominare.

Commissione viaggi di istruzione

Coordina l’organizzazione dei viaggi;raccoglie le proposte dei Consigli di Classe;predispone la strutturazione dei viaggi, richiede offerte alle agenzie turistiche;presenta la migliore offerta e raccoglie l’adesione delle classi .

Scacchia, Cameli, Di

Vincenzo, Falconi T.

Responsabili d’indirizzo

DI VINCENZO, CALANDRINI, DI PIETRO F.

Referente adozioni Prof.ssa Di Felice

Referente INVALSI Prof.ssa Pisciella e Prof.ssa Di Egidio

coadiuvate dalle Funzioni strumentali

“Supporto agli alunni” (prof.sse Savini e

Tufariello)

Prof.ssa Di Felice

Organizzazione generale, supporto ai docenti, relazioni con la dirigenza

Attività di competenza delle Funzioni strumentali Inclusione

Ricognizione e monitoraggio PEI, PDP, PSP Attività da attribuire

Ricognizione e attivazione PDP – collegamenti con insegnanti di sostegno e coordinatori di classe

Attività da attribuire

Verifica uscite anticipate e ingressi posticipati degli alunni con BES

Attività da attribuire

10

Ricognizione formazione dei docenti per autoformazione

Attività da attribuire

DOCENTI NEO-IMMESSI IN RUOLO E TUTOR

Docente neo-immesso in ruolo Docente Tutor

DI EGIDIO ZIZI

GIANNANGELO VESE

DI BATTISTA DI GIOVANNI

PIZZICO CAPUANI

RAPAGNA GIANLUCA PRIMULA

LILLA CARMOSINO

Docente interno frequentante il TFA Docente Tutor

COLANGELI DI SABATINO

MAGAZZENI MARCATTILI

MARIANI MANCINI

URBANI ARDIZZI

DI BIAGIO BRIZZI

COORDINATORI DI CLASSE Il coordinatore si occupa della stesura del piano didattico della classe, controlla e

redige tutti gli atti burocratici del Consiglio di classe che presiede, fa opera di

monitoraggio dell’andamento didattico della classe e delle assenze degli alunni,

mantiene contatti frequenti con le famiglie, i docenti della classe, le funzioni

strumentali, in particolare quella degli studenti, la dirigenza e i suoi collaboratori.

Informa il dirigente scolastico sugli avvenimenti più significativi della classe facendo

presente eventuali problemi emersi.

11

COORDINATORI DI CLASSE

CLASSE

DOCENTE

1A BELLINI A.

1B DI FELICE M.

1C TANZI M.

1D GIULIANI D.

1E SCIASCETTI G.

1F PETRICCA A.

1G DI GREGORIO M.

1H DI PIETRO F.

1I DI ODOARDO C.

2A PULITI R.

2B COCCAGNA F.

2C ARDIZZI W.

2D SANTORO S.

.

2E DE SANTIS D.

2F CIMINI ROSA

2G DE FABIIS S.

2H PISCIELLA S.

2I IACUITTI R.

2L BRIZZI P.

3A AURINI A.

3B DI VINCENZO M.

3C COCCAGNA G.

3D CIMINI T.

3E CIPOLLINI F.

3F PINO A.

3G CAMELI S.

3H VALLERIANI G.

3I BALDASSARRE D.

4A DI DONATO D.

12

4B SAVINI L.

4C NARDI V.

4D DI SILVESTRE M.

4E GIORDANO L.

4F COLANGELI G.

4G/I DI OTTAVIO S.

4H D’EVANGELISTA P.

5° PASQUARELLI L.

5B MATRICIANI P.

5C PALMETTI L.

5D RICCI A.

5E BARTOLINI F.

5F DI MATTEO

5G/H DE PETRIS M.

1A Rozzi ZIZI R.

1B Rozzi RAPAGNA S.

1AT Rozzi CECI F.

2 A Rozzi FALCONI T.

2 AT Rozzi STORNI C.

3 A Rozzi CANDELORI R.

3 B Rozzi DE PROFETIS N.

3 AT Rozzi FALCONI V. .

4 A Rozzi SERRONI E.

4 B Rozzi DI UBALDO I.

5 A Rozzi TUFARIELLO M.A.

5 B Rozzi VESE F.

13

I NUMERI DELLA SCUOLA

TOTALE ALUNNI 1028 +46*

DOCENTI 160

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 8

COLLABORATORI SCOLASTICI 32

TOTALE CLASSI sede DI POPPA 43 **

TOTALE CLASSI sede ROZZI 13

TOTALE CLASSI SCUOLA CARCERARIA 4***

* alunni scuola carceraria * * di cui due articolate *** due pluriclasse

Classi SERVIZI COMMERCIALI

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno

Classi prime Seconde Terze Quarte Quinte

Biennio comune

Servizi commer- ciali

1

Promozio- ne

comm.e pubblicita-

ria

Totale

1

14

Classi SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno

Classi prime Seconde Terze Quarte Quinte

Biennio comune

9

10

Enogastro- nomia

4 4 3 + 1*

Servizi di Sala e

vendita

3 2 2

Accoglienza turistica

2

2*

1

Totale

9 10 9 8* 7*

* opzione prodotti dolciari artigianali e industriali

Classi TECNICO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno

Classi prime Seconde Terze Quarte Quinte

Biennio comune

1 1

Viticoltura ed enologia

1 1

Totale

1 1 1 1

15

Classi SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno

Classi prime Seconde Terze Quarte Quinte

Biennio comune

2 1

Valorizz. e commerc.

dei prodotti agricoli

2

Valorizz. e commerc.

dei prodotti agricoli

2

2

Totale

2 1 2 2 2

16

Classi SCUOLA CARCERARIA

Servizi per

l'agricoltura e lo

sviluppo rurale

Servizi per

l'enogastronomia e

l' ospitalità alberghiera

Servizi

commeciali

Classi

prime

Classi

seconde

(+quarta e

quinta)

Pluriclasse

(I-II-III)

Pluriclasse

(I-II)

Classi 1 1

Pluriclasse

1 1

Totale

1 1 1 1

Il Collegio dei Docenti ha deliberato che l’anno scolastico sia strutturato in:

DUE QUADRIMESTRI

Primo 7/09/2015 - 31/01/2016

Secondo 1/02/2016- 7/06/2016

Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Istituto, l’orario settimanale è così

articolato:

tre giorni di lezione, in orario antimeridiano, di cinque ore ciascuno (da 60

minuti), il lunedì, il mercoledì e il sabato per tutte le classi;

tre giorni di lezione, in orario antimeridiano, di sei ore ciascuno (da 60

minuti la prima ora, da 50 minuti le altre), il martedì, il giovedì e il venerdì

per le classi prime;

tre giorni di lezione, in orario antimeridiano, di sei ore ciascuno (da 60

minuti la prima ora, da 50 minuti le altre), il martedì e il giovedì; il venerdì

le classi seconde, terze, quarte e quinte svolgono 5 ore di lezione (da 60

minuti la prima ora, da 50 minuti le altre) ed escono tutte alle 12,30.

17

ATTIVITA' DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Per l'anno scolastico in corso il Collegio dei Docenti, sulla base delle esigenze e dei

bisogni manifestati dai dipartimenti, ha approvato i seguenti corsi di aggiornamento e

formazione:

Corsi di aggiornamento e

formazione

Coordinatori

Progetto Accoglienza Esterno (Prof.ssa D’Antonio)

Valutazione alunni BES, ICF. Corso inglese per docenti liv.B2 .Didattica inclusiva.(Dip.sostegno)

Da definire

Approfondimento piattaforma e-learning.(Dip.matem.)

Da definire

Didattica materie tecniche. Corsi avanzati di specializzazione per agricoltura.( Dip.profess. Rozzi)

Da definire

Didattica innovativa e laboratoriale. Tecniche di comunicazione e ascolto

attivo. Moduli operativi di didattica inclusiva.( Dip. Linguaggi)

Da definire

Comunicazione scientifica. Corso inglese per docenti. BES.(Dip. scientif.)

Da definire

Corsi specifici per docenti di lingua straniera. BES.( Dip.lingue stran.)

Da definire

18

NOTIZIE DELLA SCUOLA

Breve storia dell’Istituto

L'attuale Istituto di Istruzione Superiore “Di Poppa-Rozzi”, nasce dall'accorpamento

dell'istituto Alberghiero, Commerciale e Turistico “L. Di Poppa” con l'istituto Agrario “I.

Rozzi”. La scuola opera nelle sedi di Teramo, dove sono ubicati anche gli uffici

amministrativi, e di Piano d'Accio. Quattro classi costituiscono i corsi della Scuola

Carceraria presso la Casa Circondariale di Castrogno di Teramo che quest’anno si è

arricchita anche di una pluriclasse per i Servizi Commerciali.

Il “Di Poppa” vede la sua nascita istituzionale nella sede di Teramo nel lontano 1966.

Inizialmente l’Istituto comprendeva il solo Indirizzo Economico-commerciale e già nel

primo decennio, consentiva a migliaia di giovani di qualificarsi con l’acquisizione di un

titolo di studio di scuola superiore che permetteva l’immediato inserimento nel mondo

del lavoro. Sin dalla sua nascita, la scuola si è trovata ad operare in una realtà

territoriale a forte vocazione turistica e ricca di tradizioni eno-gastronomiche. A ciò deve

aggiungersi la localizzazione di distretti industriali caratterizzati dalla presenza di

piccole e medie imprese, anche e soprattutto di natura artigianale. Tale tessuto

produttivo favorisce la nascita nel territorio di una cultura d’impresa che, comunque,

necessita di un supporto scolastico adeguato.

Nel 1987 l’Istituto si arricchisce dell’Indirizzo Turistico e, negli anni novanta a seguito di

profondi mutamenti del contesto socio-economico, vengono introdotte importanti

innovazioni, tra cui il Progetto 92. Tale progetto, sollecitato dalle esigenze di un

mercato del lavoro attraversato dal dinamismo tecnologico, proponeva allo studente un

profilo professionale flessibile, in cui si affermava l’educazione alla professionalità e

non un semplice addestramento al lavoro, al fine di gestire in modo consapevole i

profondi cambiamenti strutturali e culturali della società. Vengono ampliati i programmi

nelle materie di base e ridotte le ore dedicate alle materie professionali, riservando un

ampio approfondimento di queste ultime al corso post-qualifica di terza area.

Nell’anno 2000-2001, per rispondere alle richieste di personale qualificato nel settore

alberghiero e della ristorazione, viene istituito il nuovo indirizzo dei Servizi alberghieri e

della ristorazione che si sviluppa su tre specializzazioni: cucina, sala - bar e

19

ricevimento.

Nella misura in cui si ingrandisce, l’Istituto adatta le sue strutture e le sue attrezzature

alle esigenze della popolazione scolastica, nascono quindi i nuovi edifici e i moderni

laboratori, idonei all’insegnamento delle diverse discipline curriculari.

La scuola si apre ad ogni possibile collaborazione con gli Enti e le Istituzioni locali

attraverso un meccanismo di interazione che consente alla stessa di essere parte

attiva nella realtà economica e culturale in cui è inserita. Inoltre, partecipa attivamente

a manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale per confrontarsi con le diverse

realtà ed esperienze che possano condurre ad una ricaduta positiva per la sua

crescita.

L’Istituto rappresenta una delle realtà scolastiche più importanti della Provincia e della

regione, in grado di soddisfare le svariate e peculiari esigenze didattiche e formative di

settore. Ne deriva che, chi si trova in possesso di un diploma Professionale alberghiero

e della ristorazione, turistico o commerciale, ha un vantaggio competitivo rispetto ad

altri lavoratori, quindi la possibilità di sentirsi proiettato direttamente nel mondo del

lavoro o di accedere, dopo la maturità, a tutte le facoltà universitarie.

Con il riordino degli Istituti Professionali, nel 2010, la scuola cambia nuovamente

nell’organizzazione e nella denominazione, includendo, nell'ambito del settore servizi, i

due indirizzi: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera e Servizi

commerciali.

A partire dall'anno scolastico 2012/13 sono state attivate due ulteriori articolazioni delle

aree di indirizzo: l'opzione “Prodotti dolciari artigianali ed industriali” per l'indirizzo

Enogastronomia ed ospitalità alberghiera, e l'opzione “Promozione commerciale e

pubblicitaria” per l'indirizzo Servizi commerciali.

L’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “I. Rozzi”, ubicato in frazione Piano

d’Accio di Teramo, è stato istituito nel 1960 (nell’anno scolastico 2009/10 è ricorso il

cinquantenario, festeggiato con alcune manifestazioni celebrative).

Originariamente articolato su quattro scuole, dislocate in varie zone della provincia,

attualmente concentra la propria attività nella sede di Piano d’Accio, oggi associata

all’Istituto “Di Poppa”. Nei primi anni di vita dell’istituto numerose generazioni di giovani

hanno avuto l’opportunità di un’adeguata istruzione professionale, per conseguire, al

termine di un ciclo biennale, la qualifica di “Esperto Coltivatore”.

20

Con il modificarsi delle condizioni socio-economiche del territorio, anche le

caratteristiche dell’utenza sono cambiate, con riduzione della presenza numerica ma

contestuale elevazione del livello medio d’istruzione e di aspettative, nonché di sbocchi

professionali. Così si sono aggiunti un monoennio di qualifica (3° anno) e,

successivamente, un biennio terminale, alla conclusione del quale si conseguiva,

previo Esame di Stato, il diploma di Agrotecnico. La successiva denominazione di

Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente riflette un modo di

concepire la cultura agraria più consono ai tempi, particolarmente attento alle

tematiche dell’ambiente e indirizzato a formare un diplomato capace di gestire i

processi produttivi del settore primario, in un’ottica di salvaguardia ambientale e di

sviluppo eco-compatibile.

A seguito del riordino degli istituti professionali, l'Istituto, incluso nel settore servizi, è

stato organizzato in Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale. A partire dall'anno

scolastico 2012/13 è stata avviata l'opzione “Valorizzazione e commercializzazione

dei prodotti agricoli”. Inoltre l'offerta formativa si è arricchita con l'attivazione del

nuovo Indirizzo Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”.

Il progetto della scuola carceraria svolto negli anni scolastici precedenti si è

trasformato in una vera e propria istituzione scolastica. Dall’anno scolastico 2014-2015

l’Istituto di Istruzione Superiore “Di Poppa-Rozzi” si è arricchito di classi che

costituiscono i corsi della Scuola Carceraria presso la Casa Circondariale di Castrogno

di Teramo.

21

LE STRUTTURE

La scuola, nel corso degli anni, ha realizzato notevoli investimenti in attrezzature e

macchinari che hanno migliorato fortemente il sistema infrastrutturale.

Sono previsti, tuttavia, ulteriori interventi di potenziamento delle strutture e di

ammodernamento dei laboratori.

In particolare, la sede del Di Poppa dispone di:

n° 2 Laboratori di informatica multimediali, (di cui uno in rifacimento) con

accesso, in ogni postazione, alla rete Internet; n° 3 Aule munite di L.I.M. (lavagna interattiva multimediale) n° 2 Laboratori di Ricevimento/reception dove gli alunni possono simulare

l’attività professionale utilizzando spazi idonei ed attrezzature multimediali n° 1 Sala Congressi n° 2 Laboratori di Sala Bar n° 4 Laboratori di Cucina n° 2 Sale Ristorante n° 2 Laboratori di Pasticceria n° 1 Palestra attrezzata n° 1 Ufficio Placement n° 1 Bar Didattico

La sede del Rozzi dispone di: n .1 Aula di Informatica n. 1 Aula Magna n. 1 Palestra e un campo di calcio n. 1 Laboratorio polivalente di chimica, microbiologia e trasformazione

prodotti con locale attrezzato di botanica, agricoltura e fitopatologia n. 1 Sala conferenze n. 1 Sala per le mostre n. 1 Serra computerizzata n. 1 Laboratorio Agroalimentare n. 1 Azienda Agraria con Orto Botanico Didattico

22

IL P.O.F. DEL “DI POPPA- ROZZI”

Il Piano dell’offerta formativa è stato introdotto dall’art.3 del D.P.R. 275 del 08/03/1999

ed è il documento che costituisce l’identità “culturale e progettuale” delle istituzioni

scolastiche e che esplicita la progettazione curriculare, extracurricolare, educativa,

organizzativa e didattica che ogni scuola adotta nell’ambito della propria autonomia.

Il POF è coerente con gli obiettivi generali fissati a livello nazionale, riflette le esigenze

del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e valorizza le singole

professionalità. La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze

formative concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci interventi

educativi per la continuità e per l’orientamento e, pertanto, assume i caratteri

dell’intenzionalità, della progettualità e della trasparenza. L’impronta culturale del POF

nasce dalle identità personali, sociali, culturali e professionali dei soggetti coinvolti,

soprattutto in una società che si fa sempre più multietnica, multilinguistica e

multireligiosa, risultando, in ogni caso, rispettosa del valore e delle esigenze della

persona. Le componenti scolastiche (il Consiglio d’Istituto, i Consigli di Classe, il

23

Collegio Docenti, ecc.) raccolgono i bisogni delle realtà esterne alla scuola, curando e

stilando la mappatura dell’offerta formativa sulla base della conoscenza del territorio di

riferimento. Il POF quindi costituisce il centro delle relazioni interne ed esterne

dell'istituto ed è il documento attraverso cui assicurare la coesione dell'istituto stesso e

l'aderenza alle attese degli interlocutori esterni.

TEMA DEL POF: IL TURISMO

La conoscenza del patrimonio culturale ed ambientale della propria regione, dovrebbe

costituire l’ambito privilegiato di apertura della scuola alla realtà del mondo esterno e,

di conseguenza, uno dei presupposti fondamentali per la formazione ed il

coinvolgimento di cittadini consapevoli e partecipi nella corretta gestione e

valorizzazione delle risorse locali. Una cultura attenta alla valorizzazione dei

“patrimoni" del territorio, incluso quello eno-gastronomico, e proiettata alla salvaguardia

dell'ambiente naturale nell'ottica di un turismo sostenibile e moderno, non può non

essere bagaglio di un'istruzione al passo con i tempi ed in grado di dare risposte

coerenti alle esigenze dell'attualità.

Pertanto l’Istituto “Di Poppa-Rozzi” ha scelto come tema del P.O.F. “Il Turismo”,

nell’intento di sviluppare una conoscenza diretta dell’ambiente in cui la scuola vive ed

opera, ambiente che viene, spesso, vissuto in termini assai parziali, se non di

sostanziale estraneità. L’idea fondante è che il rapporto tra scuola e territorio debba

porsi come finalità generali:

la costruzione di una consapevolezza radicata dell’interazione tra l’uomo e

l’ambiente;

la maturazione, almeno a livello iniziale, di una coscienza civica e sociale

relativa alla gestione dell’ambiente da parte dell’individuo e della comunità;

il riconoscimento e il recupero delle radici storiche in ambito locale e regionale

nonché la tutela delle risorse culturali, dei valori etnici, antropologici e

tradizionali;

la costruzione di conoscenze relative ai saperi disciplinari e all’educazione

ambientale, nonché la formazione di una cultura naturalistica;

la promozione sociale economica e culturale del nostro territorio;

la conoscenza del contesto in cui si vive e delle opportunità economiche,

24

ambientali, turistiche, che esso offre.

Il tema coinvolgerà tutti gli indirizzi presenti nel nostro Istituto e chiederà agli alunni

attenzione e rispetto per una realtà che ha subito in passato un lento abbandono e la

scomparsa di tradizioni e valori locali. Si potranno ottenere così la tutela, la

salvaguardia e il controllo di un patrimonio storico, artistico, culturale, economico e,

pertanto, di interesse turistico, con l’obiettivo di offrire una risposta alla consistente

domanda turistica che, da sempre, ha caratterizzato la nostra regione. La scuola ha

accresciuto, negli anni, l’esperienza nei settori di competenza, si è sviluppata con il

mutare degli eventi, delle tendenze, della politica scolastica locale e nazionale, in

naturale sinergia con i portatori d'interesse del territorio. La scuola, d’altro canto,

attraverso i viaggi, gli scambi culturali, lavorativi e linguistici con altre realtà, anche

internazionali, la partecipazione a concorsi, diventa una forza propositiva, di

innovazione, nei settori di cui si occupa. La ricerca e la sperimentazione, la lettura

attenta dei cambiamenti socio-culturali sono gli impegni che si assume il nostro Istituto

per continuare a formare una classe dirigente ed operativa nei settori alberghiero,

agrario, commerciale e tecnico, dei professionisti dinamici ed attenti allo sfruttamento

sostenibile ed adeguato delle molteplici risorse del territorio.

FINALITA’

Nell’Istituto ci si propone di raggiungere, con il concorso sinergico di tutte le attività

previste (curricolari, integrative ed extracurricolari), le finalità e gli obiettivi trasversali

pienamente rispondenti a quanto raccomandato dalla Strategia di Lisbona, legati ai

valori civili, culturali e professionali di seguito riportati:

favorire la formazione dell’identità personale dello studente;

ampliare la dimensione civile e sociale della sua persona;

permettere l’acquisizione di conoscenze ed abilità unitarie e flessibili;

formare coscienze solide capaci di vivere in una società multietnica e di

padroneggiare i linguaggi plurimodali;

sviluppare la capacità di rapportarsi ed integrarsi in una dimensione comunitaria

europea.

promuovere iniziative atte a tutelare e migliorare le eccellenze

favorire l’innalzamento del successo scolastico riducendo con interventi mirati il

25

tasso di dispersione.

Le suddette finalità si dispiegano in obiettivi trasversali legati a valori civili e culturali

che debbono trovare riscontro nella programmazione disciplinare e impegnano i

componenti del Consiglio di Classe, non solo sul piano della coerenza educativa, ma

anche su quello della operatività disciplinare.

OBIETTIVI

OBIETTIVO 1: SVILUPPARE LA COSCIENZA DEI VALORI CIVILI

Conoscere e praticare i diritti e i doveri dell’uomo e del cittadino e il principio di

uguaglianza tra gli uomini;

saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni un’occasione per un

confronto e una ricerca comune di valori unificanti;

riconoscere il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale, razziale; accettarlo

come fonte di arricchimento e non come fonte di gerarchie valoriali;

saper accettare la presenza del disabile nella comunità scolastica, collaborando

per la sua integrazione nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro;

fare propria la cultura basata sull’accettazione, sul rispetto degli altri e sulla

solidarietà;

saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e, quindi,

saper rispettare le regole, l’ambiente, gli altri, le cose proprie e non;

saper valutare e autovalutarsi con senso critico.

OBIETTIVO 2: PROMUOVERE LO SVILUPPO DELLA CULTURA PERSONALE

Saper utilizzare la lingua italiana parlata e scritta per poter comunicare;

comprendere, saper analizzare e sintetizzare un testo letterario, scientifico,

tecnico;

porsi problemi e prospettare soluzioni;

maturare capacità logico- deduttive;

saper lavorare autonomamente e in gruppo;

saper inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse;

conoscere e comprendere fatti e fenomeni collocati nel tempo e nello spazio;

conoscere la storia e la normativa comunitaria.

26

OBIETTIVO 3: MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE

Sviluppare le competenze per la società della conoscenza;

garantire l’accesso alle tecnologie informatiche e delle comunicazioni per tutti;

sfruttare al meglio le risorse;

migliorare la formazione degli insegnanti.

OBIETTIVO 4: AGEVOLARE L’INGRESSO DI TUTTI AL SISTEMA DI ISTRUZIONE

Creare un ambiente aperto per l’apprendimento;

rendere l’apprendimento più attraente;

sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale.

OBIETTIVO 5: APRIRE IL SISTEMA DI ISTRUZIONE AL RESTO DEL MONDO

Rafforzare i legami con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società in

generale;

migliorare l’apprendimento delle lingue straniere;

aumentare gli scambi;

rafforzare la cooperazione europea.

OBIETTIVI CURRICOLARI COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI

Le scelte educative e didattiche dell’Istituto mirano a formare un cittadino che

possieda:

conoscenze e competenze di base, veri e propri requisiti per incrementare le

possibilità occupazionali e lo sviluppo professionale;

competenze tecnico-professionali, ovvero saperi e tecniche operative proprie

delle attività relative a determinati processi lavorativi;

competenze trasversali, ovvero quei processi individuali essenziali al fine di

produrre un comportamento professionale che trasformi un “sapere” in una

prestazione lavorativa efficace;

versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento.

27

IL PERCORSO FORMATIVO

Il Riordino degli Istituti Professionali e Tecnici

Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli

istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo

2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il

passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi

prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati

in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre

indirizzi:

Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e

28

commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in

enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti

dolciari artigianali e industriali*)

Servizi commerciali (articolato in servizi commerciali e promozione

commerciale e pubblicitaria*)

* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni.

Inoltre, a partire dall'a.s. 2012/13, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,

l'indirizzo per il settore tecnologico:

Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria” (articolato in viticoltura

e enologia)

I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in

un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di

maturità professionale o tecnica.

Sui siti istituzionali http://nuoviprofessionali.indire.it/ e http://nuovitecnici.indire.it/ si

possono consultare i regolamenti, i profili e quadri orari, e si può accedere a tutte le

informazioni utili a comprendere la nuova struttura dei professionali e dei tecnici.

29

Qualifiche professionali

I Regolamenti prevedono che “gli Istituti professionali possono svolgere, in regime di

sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un

ruolo integrativo e complementare(…)ai fini del conseguimento(…)di qualifiche e

diplomi professionali”. Per questo, è stato sottoscritto un accordo tra la Regione

Abruzzo e l'U.S.R. Abruzzo per l'approvazione dei percorsi di qualifica triennali in

regime sussidiario.

L'offerta sussidiaria integrativa permetterà agli iscritti di conseguire, al termine del terzo

anno, i seguenti diplomi di qualifica professionale:

Operatore della ristorazione servizi sala bar

Operatore della ristorazione e preparazione pasti

Operatore ai servizi di promozione e accoglienza

Operatore amministrativo - segretariale

Operatore agricolo

30

Alleanze formative sul territorio: L'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

1. Motivazione dell’idea progettuale:

- La crisi economica globale ha avuto conseguenze ben visibili anche sull’economia del

territorio teramano dove si registrano alti tassi di disoccupazione.

- Dall’Unione Europea proviene la sollecitazione ad offrire agli studenti tutti gli strumenti

per costruire un valido progetto di vita orientato alla prosecuzione degli studi o

all’inserimento nel mondo del lavoro.

Per questo diviene improcrastinabile la necessità di inserire nei percorsi di studio

maggiore spazio alla cultura del lavoro attraverso l’alternanza scuola-lavoro.

Con la Legge 107/2015 questo nuovo approccio alla didattica, rivolto a tutti gli studenti del

secondo biennio e dell'ultimo anno, prevede obbligatoriamente un percorso di orientamento

utile ai ragazzi nella scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio. Il

periodo di alternanza scuola-lavoro si articola in 400 ore per gli istituti tecnici e 200 ore per i

licei. L’alternanza si realizza con attività dentro la scuola o fuori dalla scuola. Nel primo caso, si

tratta di orientamento, incontri formativi con esperti esterni, insegnamenti di istruzione generale

in preparazione all’attività di stage. Le attività fuori dalla scuola riguardano lo stage presso le

strutture ospitanti e la formazione in aula. Sono previste diverse figure di operatori della

didattica: tutor aziendali, docenti che seguono l’attività didattica in aula, docenti incaricati del

rapporto con le strutture ospitanti/aziende, i consulenti esterni. L’istituzione scolastica o

formativa con la collaborazione del tutor esterno designato dalla struttura ospitante/azienda

valuta il percorso di alternanza effettuato e provvede a certificare le competenze acquisite dagli

studenti nel percorso. Le competenze acquisite costituiscono credito sia ai fini della

prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma o della

qualifica, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi ivi compresa l'eventuale transizione nei

percorsi di apprendistato. Al termine del percorso, quindi, vengono rilasciati attestati di

frequenza, certificati di competenze e crediti. I percorsi formativi di alternanza scuola lavoro

sono resi possibili dalle istituzioni scolastiche, sulla base di apposite convezioni stipulate con

imprese, camere di commercio, industria, artigianato, commercio, agricoltura, terzo settore che

sono disposti a ospitare lo studente per il periodo dell’apprendimento. Affinché si realizzi una

convenzione, l’istituzione scolastica si impegna a fare un’attenta e accurata valutazione del

territorio in cui va ad inserirsi. Dopo questa fase di studio, le scuole individuano le realtà

produttive con le quali poter avviare collaborazioni concrete: queste assumeranno sia la forma

di accordi ad ampio raggio, a valenza pluriennale, sia di convenzioni operative per la concreta

31

realizzazione dei percorsi. I percorsi di alternanza possono svolgersi anche all’estero, oppure,

durante la sospensione delle attività didattiche o con la modalità dell'impresa formativa

simulata.

Il progetto di alternanza scuola lavoro in contesti nazionali e internazionali, proposto

dal nostro Istituto, intende perseguire i seguenti:

2.Obiettivi:

a)attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino la formazione in aula con

l'esperienza pratica coerentemente con il nuovo ordinamento del secondo ciclo del

sistema di istruzione e formazione;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione

di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne gli interessi, gli stili di

apprendimento individuali, le vocazioni personali;

d) favorire la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti (scuole, imprese, enti

pubblici e/o privati) nei processi formativi degli studenti

e) accrescere la motivazione allo studio;

f) potenziare le conoscenze della lingua inglese, soprattutto riferita alle possibilità di

nuovi orizzonti lavorativi.

3.Organi e risorse umane coinvolte:

- Comitato tecnico Scientifico

- Dirigente Scolastico

- Figure Strumentali per l’alternanza scuola-lavoro

- Consigli di classe

- Alunni

4. Durata: La durata degli interventi sarà di 160 ore (di cui n. 34 ore di teoria e n. 126

ore di tirocinio presso aziende ed Enti convenzionati e/o Altre attività formative:

partecipazione ad eventi, visite guidate, fiere di settore, progetti europei (Leonardo,

Erasmus +workshop) al fine di rendere l’esperienza significativa sia per gli studenti che

per le aziende.

5. Valutazione e attestazione dei percorsi:

32

Tutte le attività elencate verranno riconosciute come esperienze svolte dall’alunno nel

corso degli studi attraverso attestati di partecipazione rilasciati dall’istituto.

Il coordinatore d’indirizzo avrà cura di documentare le attività programmate e attuate

nell’anno scolastico in una dettagliata relazione da cui emergano la progettazione,

l’impegno organizzativo, l’attuazione e la valutazione formativa delle esperienze sulla

base di specifiche relazioni redatte dal tutor aziendale e dal tutor scolastico.

L' I. T. S. - Istituto Tecnico Superiore Agroalimentare

La nostra scuola, ha concorso, come socio fondatore, alla costituzione dell'I.T.S.

Agroalimentare.

Gli Istituti Tecnici Superiori sono “Scuole speciali di tecnologia”:

- Costituiscono un canale formativo di livello post-secondario, parallelo ai percorsi

Accademici.

- Formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo

economico e la competitività.

- Si costituiscono secondo la forma della Fondazione di partecipazione che comprende

scuole, enti di formazione, imprese, università e centri di ricerca, enti locali.

Con tale partecipazione il nostro istituto ha inteso, ancora una volta, rafforzare i legami

con il territorio e contribuire alla formazione di giovani in grado rispondere

adeguatamente alle richieste del mondo del lavoro.

33

Ordinamento Professionali - Settore Servizi

SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA SERVIZI COMMERCIALI SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di

apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

- Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori

coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.

- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le

esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici,

tecnologici.

- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in

una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,

critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai

fini dell‘apprendimento permanente.

- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell‘ambiente naturale ed

antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e

le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

- Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro

corretta fruizione e valorizzazione.

- Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con

riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

- Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un‘altra lingua comunitaria per scopi

comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire

in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di

riferimento per le lingue (QCER).

34

- Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell‘espressività corporea e

l‘importanza che riveste la pratica dell‘attività motorio-sportiva per il benessere

individuale e collettivo.

- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per

affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

- Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni

sociali e naturali e per interpretare dati.

- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e

approfondimento disciplinare.

- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e

culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla

tutela della persona, dell‘ambiente e del territorio.

- Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi

produttivi e dei servizi.

- Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie

e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

- Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.

- Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali.

- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più

appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

Il Percorso Formativo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli

istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo

2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il

passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi

prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati

35

in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre

indirizzi:

Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e

commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in

enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari

artigianali e industriali*)

Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*)

* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni.

Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,

l'indirizzo per il settore tecnologico:

Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”

I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in

un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di

maturità professionale o tecnica.

Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

Profilo professionale e competenze

Il Diplomato di istruzione professionale nell‘indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e

l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative

nelle filiere dell‘enogastronomia e dell‘ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in

tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

È in grado di:

- utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l‘organizzazione

della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

- organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle

risorse umane;

- applicare le norme attinenti la conduzione dell‘esercizio, le certificazioni di qualità, la

sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

36

- utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al

cliente e finalizzate all‘ottimizzazione della qualità del servizio;

- comunicare in almeno due lingue straniere;

- reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi

con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

- attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;

- curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle

risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi

prodotti.

L‘indirizzo presenta le articolazioni:” Enogastronomia”, ”Servizi di sala e di vendita” ,

“Accoglienza turistica” e l'opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” nelle quali il

profilo viene orientato e declinato.

Nell‘articolazione ”Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella

valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti

enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali,

nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell‘articolazione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il diplomato è in grado di

intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e

presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; ha competenze

specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità

del prodotto alimentare.

Nell‘articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere

attività operative e gestionali in relazione all‘amministrazione, produzione,

organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare

lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in

relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle suindicate articolazioni

conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,

merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in

relazione a specifiche necessità dietologiche.

37

3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei

mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Nell‘articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei

diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione

alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di

accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici

che valorizzino le risorse del territorio.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell‘articolazione “Accoglienza

turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di

competenze.

1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,

informazione e intermediazione turistico-alberghiera.

2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in

relazione alle richieste dei mercati e della clientela.

3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso

la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-

artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.

4. Sovrintendere all‘organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando

le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell‘indirizzo “Servizi per

l‘enogastronomia e l‘ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di

seguito specificati in termini di competenze.

1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e

prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,

utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del

servizio e il coordinamento con i colleghi.

4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando

le nuove tendenze di filiera.

5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,

trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

38

6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la

produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

QUADRO ORARIO

SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA

Quadro Orario Primo biennio

Orario settimanale

Discipline area comune

1^ 2^

Lingua e letteratura italiana 4 4 Lingua inglese 3 3 Storia 2 2 Matematica 4 4 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione Cattolica o att. alternative 1 1

Totale ore area comune

20

20

Discipline area di indirizzo

Scienze integrate (Fisica) 2 2 Scienze integrate (Chimica) - - Scienza degli alimenti 2 2 Lab. di servizi enogastronomici settore cucina 2 2 Lab. di servizi enogastronomici settore sala e vendita 2 2 Lab. di servizi di accoglienza turistica 2 2 Seconda lingua straniera Geografia generale ed economica

2 1

2

Totale ore area di indirizzo

13

12

Ore complessive

33

32

39

Articolazione "Enogastronomia"

Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno

Orario settimanale

AREA COMUNE

Secondo biennio

Quinto anno

3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore area comune 15 15 15

Discipline area di indirizzo

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore)

4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 5

Lab. dei servizi enogastronomici settore cucina 6 4 4

Lab. dei servizi enogastronomici settore sala e vendita - 2 2

Totale ore area di indirizzo 17 17 17

Ore complessive

32 32 32

40

Articolazione "Servizi di sala e di vendita"

Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno

Orario settimanale

AREA COMUNE

Secondo biennio

Quinto anno

3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore area comune 15 15 15

Discipline area di indirizzo

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore)

4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 5 5

Lab. dei servizi enogastronomici settore cucina - 2 2

Lab. dei servizi enogastronomici settore sala e vendita 6 4 4

Totale ore area di indirizzo

17 17 17

Ore complessive

32 32 32

41

Articolazione Enogastronomia opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”

Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno

Orario settimanale

AREA COMUNE

Secondo biennio

Quinto anno

3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore area comune

15 15 15

Discipline area di indirizzo

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore)

3 3 3

Diritto e tecniche amministrative - 2 2

Lab. dei servizi enogastronomici – settore pasticceria 9 3 3

Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari (di cui in compresenza 2 ore)

- 3 2

Tecniche di organizzaz. e gestione dei processi produttivi 2 3 4

Totale ore area di indirizzo

17 17 17

Ore complessive 32 32 32

42

Articolazione "Accoglienza turistica"

Quadro Orario Secondo biennio e quinto anno

Orario settimanale

AREA COMUNE

Secondo biennio

Quinto anno

3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore area comune

15 15 15

Discipline area di indirizzo

Seconda lingua straniera 3 3 3

Scienze e cultura dell'alimentazione (di cui in compresenza 2 ore)

4 2 2

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva 4 6 6

Tecniche di comunicazione - 2 2

Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica 6 4 4

Totale ore area di indirizzo

17 17 17

Ore complessive

32 32 32

43

Il Percorso Formativo Servizi Commerciali

Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli

istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo

2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il

passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi

prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati

in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre

indirizzi:

Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e

commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in

enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari

artigianali e industriali*)

Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*)

* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni.

Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,

l'indirizzo per il settore tecnologico:

Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”

I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in

un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di

maturità professionale o tecnica.

44

Servizi Commerciali

Profilo professionale e competenze

Il Diplomato di istruzione professionale nell‘indirizzo “Servizi commerciali” ha

competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende

del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell‘attività

di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la

promozione dell‘immagine aziendale attraverso l‘utilizzo delle diverse tipologie di

strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell‘ambito socio-

economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e

soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.

Nell'articolazione “Promozione commerciale e pubblicitaria” il diplomato, alle

competenze sopracitate, aggiunge quelle grafiche riguardanti la promozione

dell'immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di

comunicazione, compresi quelli pubblicitari.

E‘ in grado di:

- ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;

- contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti

amministrativi ad essa connessi;

- contribuire alla realizzazione della gestione dell‘area amministrativo–contabile;

- contribuire alla realizzazione di attività nell‘area marketing;

- collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;

- utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;

- organizzare eventi promozionali;

- utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze

del territorio e delle corrispondenti declinazioni;

- comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della

terminologia di settore;

- collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di

apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

45

1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.

2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture

organizzative aziendali.

3. Svolgere attività connesse all‘attuazione delle rilevazioni aziendali con l‘utilizzo di

strumenti tecnologici e software applicativi di settore.

4. Contribuire alla realizzazione dell‘amministrazione delle risorse umane con

riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi

adempimenti previsti dalla normativa vigente.

5. Interagire nell‘area della logistica e della gestione del magazzino con particolare

attenzione alla relativa contabilità.

6. Interagire nell‘area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e

finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction.

7. Partecipare ad attività dell‘area marketing ed alla realizzazione di prodotti

pubblicitari.

8. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all‘organizzazione di

servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.

9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i

risultati.

10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l‘uso di strumenti

informatici e telematici.

46

Servizi Commerciali

Quadro Orario Primo biennio

Orario settimanale

Area comune

1^ 2^

Lingua e letteratura italiana 4 4

Lingua inglese 3 3

Storia 2 2

Matematica 4 4

Diritto ed Economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1

Totale ore area comune

20 20

Discipline area di indirizzo

Scienze integrate (Fisica) 2 -

Scienze integrate (Chimica) - 2

Informatica e laboratorio 2 2

Tecniche professionali dei servizi commerciali (di cui in compresenza 4 ore)

5 5

Seconda lingua straniera 3 3

Geografia generale ed economica 1 Totale ore area di indirizzo

13 12

Ore complessive

33 32

47

Articolazione “Promozione commerciale e pubblicitaria”

Quadro orario Secondo biennio e quinto anno

Orario settimanale

Area comune

Secondo biennio

Quinto anno

3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore area comune

15 15 15

Discipline area di indirizzo

Tecniche professionali dei servizi commerciali pubblicitari (di cui in compresenza 4 ore) (2 ore in 5^)

8 8 8

Seconda lingua straniera 2 2 2

Economia aziendale 3 3 3

Storia dell'arte ed espressioni grafico - artistiche 2 2 2

Tecniche di comunicazione 2 2 2

Totale ore area di indirizzo

17 17 17

Ore complessive

32

32

32

48

Il Percorso Formativo per i Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale

Il percorso formativo ha subito variazioni dovute ai “Regolamenti di riordino degli

istituti professionali”, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo

2010, e alla successiva Direttiva MIUR 28 Luglio 2010, n. 65, “Linee guida per il

passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali”. A partire dalle classi

prime dell’anno scolastico 2010/11, infatti, gli Istituti professionali sono stati organizzati

in due settori e sei indirizzi. Il nostro Istituto appartiene al settore servizi ed include tre

indirizzi:

Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (articolato in valorizzazione e

commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio)

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (articolato in

enogastronomia, servizi di sala e vendita, accoglienza turistica, prodotti dolciari

artigianali e industriali*)

Servizi commerciali (articolato in promozione commerciale e pubblicitaria*)

* per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale e per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, a partire dall'a.s. 2012/13, sono state attivate queste due nuove opzioni.

Inoltre, a partire dall'a.s. 2013-2014, è stato attivato un ulteriore percorso formativo,

l'indirizzo per il settore tecnologico:

Tecnico “Agraria, agroalimentare e agroindustria”

I percorsi sono articolati in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno, in

un curricolo quinquennale terminante con l’Esame di Stato e il rilascio del diploma di

maturità professionale o tecnica.

Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale

Profilo professionale e competenze

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo” Servizi per l’agricoltura e lo

sviluppo rurale” possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e

commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.

E' in grado di:

• gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere

49

produttive: agro-ambientale, agro-industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli

strumenti dei sistema di qualità;

• individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai

prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;

• utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di

sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;

• assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti

concernenti lo sviluppo rurale;

• organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed

agroindustriali;

• rapportarsi con gli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di

riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse

paesaggistiche e naturalistiche;

• gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di

strutture a difesa delle zone a rischio;

• intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo

dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali

e dei prodotti tipici;

• gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e

ricreative.

L'opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del

territorio” è finalizzata a sviluppare competenze specifiche riguardanti le diverse

forme di marketing, sia per la promozione della cultura dei prodotti del territorio a livello

nazionale ed internazionale, sia ad assistere produttori, trasformatori e distributori per

adeguarsi alle nuove esigenze e ai modelli di comportamento in materia di

alimentazione. Il Diplomato approfondisce inoltre gli aspetti economici relativi al

mercato di settore, analizza le dinamiche di sviluppo e valorizzazione delle produzioni

locali nell’ambito della crescente globalizzazione.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi per l’agricoltura e lo

sviluppo rurale – opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

del territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di

competenze.

50

1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona

attraverso l'utilizzazione di carte tematiche.

2. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle

tecnologie innovative e le modalità della loro adozione.

3. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche

comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e

migliorativi.

4. Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la

gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità.

5. Organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni

agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing proponendo e adottando

soluzioni per i problemi di logistica.

6. Favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione

di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

7. Collaborare con Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio,

con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di

miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione.

8. Proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai

prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e

comunitarie.

9. Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di

comparazione.

10. Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la

commercializzazione dei prodotti.

Ordinamento Tecnici - Settore Tecnologico

ISTITUTO TECNICO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato del settore tecnologico

consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

- Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori

51

coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.

- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le

esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici,

tecnologici.

- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,

critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai

fini dell’apprendimento permanente.

- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed

antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e

le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

- Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro

corretta fruizione e valorizzazione.

- Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con

riferimento alle strategie espressive e agli

strumenti tecnici della comunicazione in rete.

-Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi

comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire

in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di

riferimento per le lingue (QCER).

- Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e

l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere

individuale e collettivo.

- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per

affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

- Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi

produttivi e dei servizi.

- Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie

e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

52

- Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali.

- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più

appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

- Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni

sociali e naturali e per interpretare dati.

- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e

approfondimento disciplinare.

- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e

culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla

tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”

Profilo professionale e competenze

Il Diplomato in Agraria, agroalimentare e agroindustria

- ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività

produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei

prodotti ed al rispetto dell’ambiente;

- interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo

agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.

In particolare, è in grado di:

- collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,

applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

- controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed

organolettico;

- individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con

opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture

paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

- intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici

e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il

corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

53

- controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo

documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo

giudizi di convenienza;

- esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

- effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte

tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;

- rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle

zone di rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e

commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali;

- collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di

trasparenza e tracciabilità.

Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione

dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia”, nelle quali il profilo viene

orientato e declinato. A partire dall’anno in corso è iniziata l’articolazione “Viticoltura ed

enologia” : in essa vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione

specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei

relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. A conclusione del percorso

quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”

consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.

2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.

3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei

prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza.

4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli

esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di

efficienza.

5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di

impatto ambientale.

6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative

alle attività agricole integrate.

7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti

le situazioni ambientali e territoriali.

54

8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari

collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate

coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.

Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale

Quadro Orario Primo biennio

Orario settimanale

Area comune

1^ 2^

Lingua e letteratura italiana 4 4

Lingua inglese 3 3

Storia 2 2

Matematica 4 4

Diritto ed Economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1

Totale ore area comune

20 20

Discipline area di indirizzo

Scienze integrate (Fisica) (di cui in compresenza 2 ore)

2 2

Scienze integrate (Chimica) (di cui in compresenza 2 ore)

2 2

Tecnologie dell'informazione e della comunicazione 2 2

Ecologia e Pedologia 3 3

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3

Geografia generale ed economica Totale ore area di indirizzo

1 13

12

Ore complessive

33 32

55

Articolazione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio”

Quadro orario Secondo biennio e quinto anno

Orario settimanale

Area comune

Secondo biennio

Quinto anno

3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore area comune

15 15 15

Discipline area di indirizzo

Biologia applicata 3 - -

Chimica applicata e processi di trasformazione 3 2 -

Tecniche di allevamento vegetale e animale 3 4 4

Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 4 2 2

Economia agraria e dello sviluppo territoriale 2 4 3

Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore 2 3 4

Sociologia rurale e storia dell'agricoltura - - 2

Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica

- 2 2

Totale ore area di indirizzo

17 17 17

Ore complessive

32

32

32

56

TECNICO

“AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

Quadro Orario Primo biennio

Orario settimanale

Area comune

1^ 2^

Lingua e letteratura italiana 4 4

Lingua inglese 3 3

Storia 2 2

Matematica 4 4

Diritto ed Economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1

Totale ore area comune

20 20

Discipline area di indirizzo

Scienze integrate (Fisica) (di cui in compresenza 2 ore)

3 3

Scienze integrate (Chimica) (di cui in compresenza 2 ore)

3 3

Tecnologie dell'informazione e tecniche di rappresentazione grafica (di cui in compresenza 2 ore)

3 3

Tecnologie informatiche (di cui in compresenza 2 ore)

3 -

Scienze e tecnologie applicate - 3

Geografia generale ed economica 1 Totale ore area di indirizzo

13 12

Ore complessive

33 32

57

Articolazione “Viticoltura ed enologia”

Quadro orario Secondo biennio e quinto anno

Orario settimanale

Area comune

Secondo biennio

Quinto anno

3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Totale ore area comune

15 15 15

Discipline area di indirizzo

Complementi di matematica 1 1 -

Produzioni animali 3 3 2

Produzioni vegetali 5 4 -

Viticoltura e difesa della vite - - 4

Trasformazione dei prodotti 2 2 -

Enologia - - 4

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 2

Genio rurale 3 2 -

Biotecnologie agrarie

Biotecnologie vitivinicole

Gestione dell’ambiente e del territorio

Totale ore area di indirizzo

-

-

17

3

-

17

3

2

17

Ore complessive

32

32

32

58

SEZIONE DELLA DIDATTICA

Progettazione Didattico – Educativa

TEMATICHE EDUCATIVE TRASVERSALI

E’ previsto lo sviluppo delle seguenti tematiche educative trasversali:

Educazione alla cittadinanza

Educazione alla salute

Educazione ad una cultura della pace e della convivenza democratica

Educazione al rispetto e alla promozione dei diritti umani

Educazione alla legalità

Educazione al rispetto e alla tutela dell’ambiente

FINALITÀ DIDATTICO - EDUCATIVE TRASVERSALI (Conoscenze, Competenze, Capacità)

Primo Biennio

Sapere:

o Acquisire adeguate conoscenze di base in tutte le discipline di studio;

o Acquisire un adeguato livello di conoscenza delle strutture e dei meccanismi

della lingua e dei testi scientifici e letterari;

o Arricchire le competenze comunicative in vari contesti e settori .

Saper Fare:

o Saper leggere e interpretare testi di diversa tipologia;

o Saper comunicare le acquisizioni relative ai testi di diversa tipologia;

o Saper utilizzare adeguate competenze nell’uso delle nuove tecnologie;

o Saper utilizzare un metodo di studio sequenziale ed euristico.

Saper Essere

o Sviluppare una personalità rispettosa delle istituzioni e dell'ambiente;

o Rafforzare il concetto di sé per avere più fiducia in se stessi accettando limiti e

valorizzando le positività;

o Sviluppare il senso di responsabilità e collaborazione;

o Sviluppare la consapevolezza del valore dell’impegno per il conseguimento di

un risultato.

59

Secondo biennio e monoennio conclusivo

Sapere:

o Acquisire una adeguata preparazione culturale e tecnico-professionale;

o Acquisire adeguate conoscenze atte ad esercitare relazioni ed impegni nella

dimensione sociale e professionale;

Saper Fare:

o Esercitare competenze comunicative e relazionali in vari contesti e settori

soprattutto professionali;

o Acquisire una buona capacità di lettura, anche di testi letterari;

o Agire in autonomia progettuale ed operativa;

o Saper realizzare prodotti con l’uso delle tecnologie informatiche;

o Sviluppare un metodo di lavoro euristico.

Saper Essere:

o Sviluppare la crescita responsabile nel rispetto delle istituzioni e dell'ambiente;

o Potenziare il senso di responsabilità e di collaborazione;

o Suscitare l'apertura al dialogo per intervenire nelle conversazioni;

o Sviluppare la lettura critica delle problematiche esistenziali.

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI

I criteri che si seguiranno, per la composizione delle classi, sono i seguenti:

ibile il desiderio di mantenere insieme

allievi che si conoscono o che provengono dalla stessa scuola media e che facciano

richiesta di essere inseriti nello stesso gruppo classe;

geneità tra le

classi);

distribuzione possibilmente omogenea degli alunni ripetenti e/o provenienti da altre

Scuole.

CONTENUTI E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Si rimanda ai Piani di lavoro per disciplina. I contenuti saranno, comunque, rispondenti

ai Programmi Ministeriali e, dove le discipline lo consentono, strettamente collegati agli

Indirizzi professionali. Particolare attenzione è posta ai raccordi inter e pluridisciplinari.

60

MODALITA' DI LAVORO

Metodi e Attività

Le metodologie utilizzate e le attività messe in atto dai docenti dell’istituto, sono ispirate

a dei principi comuni:

riflessione costante sulle proprie modalità di “fare scuola”

condivisione dei metodi utilizzati

verifica della coerenza delle proprie azioni rispetto alle esigenze, in continua

evoluzione, della scuola di oggi

ricerca orientata all’innovazione didattica

Nella sostanza, le metodiche caratterizzanti la nostra scuola, oltre alle tradizionali

modalità di trasmissione culturale, mirano all’acquisizione, da parte degli alunni, di

competenze operative e progettuali. Pertanto, in ambito metodologico, vengono

privilegiate anche forme di apprendimento di tipo esperienziale e laboratoriale, stage,

alternanza scuola-lavoro, esercitazioni pratiche, partecipazioni ad eventi.

Strumenti e mezzi

Nello svolgimento dell'attività didattica, è previsto il ricorso sia strumenti e mezzi

tradizionali che alle moderne tecnologie informatiche. In tal senso il nostro istituto

dispone, oltre che di laboratori d’informatica, anche di alcune aule dotate di LIM -

Lavagna Interattiva Multimediale.

VERIFICHE

Le prove di verifica sono intese come misura di accompagnamento all’apprendimento

degli alunni, si tratta pertanto, di verifiche di processo:

1. Verifiche in ingresso: volte ad accertare la situazione di partenza e a predisporre

la programmazione e le strategie da attivare.

2. Verifiche formative: volte ad accertare, in itinere, il conseguimento degli obiettivi

a breve termine della programmazione

3. Verifiche sommative: volte ad accertare il raggiungimento degli obiettivi

programmati sia a livello di singolo alunno che di classe.

Le prove di verifica non potranno essere inferiori al numero di:

o almeno due orali e/o due scritte per il primo quadrimestre

o almeno due orali e/o due scritte per il secondo quadrimestre

La scelta delle tipologie, viene rimandata all’autonomia di scelta del singolo docente,

61

sempre tenendo in considerazione la coerenza con le tipologie adottate in sede di

Esame di Qualifica e di Esame di Stato. E’ previsto, pertanto, il ricorso a prove non

strutturate, semi - strutturate e strutturate, così come ci si avvarrà di prove basate su

attività concrete di tipo laboratoriale.

Come previsto dalla C.M. n. 94 del 18/10/2011, “ … in ogni caso, un’ampia varietà di

forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le

potenzialità e le diverse attitudini degli studenti”.

Le verifiche consentiranno di valutare gli apprendimenti, di individuare sia la qualità che

la quantità dei progressi compiuti dagli alunni, e, in particolare, i problemi e le difficoltà

di apprendimento, in modo da rettificare gli obiettivi della programmazione e/o

reimpostare l'attività didattica e approntare i necessari interventi di recupero e/o

sostegno.

INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA’ CURRICOLARI

Sono previste le seguenti attività integrative:

Corsi di recupero - dopo la fine del primo quadrimestre e alla fine dello scrutinio

finale, i docenti che lo riterranno opportuno segnaleranno la necessità di

interventi integrativi, in alternativa è prevista una Pausa didattica, a cui

seguiranno prove di verifica dei debiti formativi. (vedi “Attività di recupero e

sostegno” )

Corsi di preparazione agli esami di stato - per gli alunni delle classi quinte se

richiesti dagli stessi e sulla base della disponibilità dei docenti.

Attività integrative curriculari ed extra – curriculari decise sulla base delle

proposte del Collegio (eventi culturali, viaggi di istruzione, visite guidate, uscite

didattiche, ecc.)

Le uscite didattiche e i viaggi di istruzione vengono proposti e programmati dai

singoli Consigli di classe, ed organizzati anche per classi parallele.

Hanno lo scopo di allargare gli orizzonti culturali degli allievi, di stimolare una

riflessione più attenta su importanti tematiche e, nel contempo, sviluppare la loro

creatività. Per questo, oltre alle più note città d'arte, vengono prese in considerazione

località e centri minori di interesse storico, artistico e/o paesaggistico e, in vista di una

più efficace integrazione tra scuola e mondo del lavoro, realtà produttive coerenti con

gli indirizzi della scuola.

62

In particolare per il primo biennio vengono privilegiate:

visite guidate della durata di un giorno ad aziende, musei, mostre, fiere di

settore, ecc.

uscite didattiche finalizzate alla conoscenza del territorio

Per il secondo biennio e monoennio conclusivo generalmente si prevedono viaggi

d’istruzione della durata di più giorni.

Il Collegio dei docenti ha stabilito per i viaggi di istruzione le seguenti modalità:

Classi prime e seconde

- stessa meta per tutti - gg. 1, massimo 2 con un pernottamento

Classi terze - tranne progetti particolari proposti dai Consigli di classe, 1 o 2 notti, massimo 3 (proporre una meta da 1 notte ed una da 2 notti)

Classi quarte e quinte - stessa meta per tutti - gg. 6, con 5 pernottamenti

Per la regolamentazione di uscite, visite guidate e viaggi di istruzione si veda quanto

espressamente deliberato e contenuto nel Regolamento di Istituto, che costituisce un

allegato del presente documento.

Valutazione

Il nostro istituto, in tema di valutazione, recepisce quanto stabilito nel D. P. R. n. 122

del 22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la

valutazione degli alunni).

“La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione

docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonchè dell'autonomia

didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione

trasparente e tempestiva .… La valutazione ha per oggetto il processo di

apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

La valutazione concorre, con la sua finalita' anche formativa e attraverso

l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di

autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al

successo formativo …Il Collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare

omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della

63

libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano

dell'offerta formativa…La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti e'

effettuata dal consiglio di classe...I periodi di apprendimento mediante esperienze di

lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati…Sono ammessi alla

classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di

comportamento non inferiore a sei decimi e ... una votazione non inferiore a sei decimi

in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto

secondo l'ordinamento vigente.”

STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

In caso di alunni con disturbo specifico di apprendimento (D.S.A.) e di alunni

diversamente abili, le modalità di verifica e di valutazione saranno conformi a quanto

stabilito dai relativi piani didattici individualizzati (P.D.P. e P.E.I.). Per gli alunni con

svantaggio socio-economico-culturale e alunni stranieri con rilevate difficoltà

linguistiche, verranno messi in atto piani didattici personalizzati e prassi valutative che

tengano conto delle situazioni individuali. In tutti questi casi, infatti,la

personalizzazione della didattica e l'adozione di PDP rappresentano un'opportunità e

una necessità.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Ai sensi dell’O.M. n. 42/2011, le attività di alternanza scuola-lavoro vengono valutate

in seno alle discipline afferenti rispetto al percorso di stage svolto. Si veda inoltre

quanto espressamente detto nel capitolo dedicato.

FREQUENZA

Secondo quanto indicato nel DPR 122/2009 e nel Regolamento d'Istituto, la frequenza

incide sulla valutazione di fine anno. Infatti, per essere ammessi all’anno successivo o

all’esame di stato, è necessaria la frequenza di almeno il 75% dell’orario annuale

personalizzato (ad esempio, non incidono le ore dei non avvalentesi dell’I.R.C. o le ore

di assenza dovute a motivi di salute adeguatamente documentati), ovvero per le classi

prime su un monte ore previsto di 1089 non si potrà superare la soglia delle 272 ore,

per le classi seconde, terze, quarte e quinte su un monte ore previsto di 1056 non si

potrà superare la soglia delle 264 ore.

64

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Secondo il DPR 122: “La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole

secondarie di primo e di secondo grado … si propone di favorire l'acquisizione di una

coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza

nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti,

nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale

e la vita scolastica in particolare.… La valutazione del comportamento e' effettuata

mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.… La votazione sul

comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre

alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la

non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.”

La valutazione del comportamento riguarda tutti i momenti legati alla vita scolastica e,

quindi, anche le uscite didattiche, i viaggi d’istruzione, gli stage, i tirocini.

L’eventuale valutazione negativa, che non consente la promozione alla classe

successiva o l’ammissione agli esami di stato, è prevista qualora ricorrano sanzioni

disciplinari tali da comportare l’allontanamento dello studente dalla scuola per più di 15

giorni. Tuttavia l’alunno valutato insufficientemente può dare prova di essersi ravveduto

e, pertanto, può riabilitarsi.

Gli elementi presi in considerazione per la valutazione collegiale del voto di

comportamento sono i seguenti:

Rispetto del Regolamento d’ Istituto

Comportamento adeguato con compagni, docenti e personale della scuola

Rispetto per il materiale e gli ambienti della scuola

Partecipazione alla vita di classe e assolvimento dei doveri scolastici

Frequenza

Dal grado di rispetto di tali parametri, presi in esame singolarmente e globalmente, scaturisce il voto di comportamento, sintetizzato nella seguente tabella:

65

TABELLA DI RIFERIMENTO PER LA

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

VOTO GIUDIZIO MOTIVAZIONI

1/5

INSUFFICIENTE

Violazioni gravi del Regolamento d’Istituto, episodi di bullismo, danneggiamenti alla struttura scolastica e/o alle suppellettili, comportamento assolutamente inadeguato, funzione negativa e di disturbo nel gruppo-classe.

6

SUFFICIENTE

Parziale ed incostante rispetto del Regolamento d’Istituto, presenza di provvedimenti disciplinari, comportamento generalmente poco adeguato, funzione di disturbo nel gruppo-classe, limitato assolvimento degli obblighi scolastici, eventuale frequenza irregolare.

7

QUASI ADEGUATO

Rispetto non sempre costante del Regolamento d’Istituto, comportamento talvolta poco adeguato, eventuale presenza di provvedimenti disciplinari, partecipazione discontinua alla vita della classe ed assolvimento parziale degli obblighi scolastici, eventuale frequenza irregolare.

8

ADEGUATO

Generale rispetto del Regolamento d’Istituto, comportamento adeguato, appropriata partecipazione alla vita della classe ed adempimento degli obblighi scolastici, frequenza generalmente regolare.

9

CORRETTO

Rispetto del Regolamento d’Istituto, comportamento adeguato e corretto, partecipazione attiva alla vita scolastica, ruolo positivo nel gruppo-classe, frequenza regolare.

10

PIENAMENTE

CORRETTO

Assoluto rispetto del Regolamento d’Istituto, condivisione dei principi in esso contenuti e partecipazione alla diffusione degli stessi, comportamento pienamente adeguato e corretto, ruolo attivo e propositivo all’interno della classe, frequenza assidua.

66

Dall’anno scolastico 2015-2016 è stato istituito un gruppo di lavoro che elabori un

“Progetto di misure alternative alle sanzioni disciplinari ”. Il nuovo testo normativo

D.P.R. 235 tende a sottolineare la funzione educativa della sanzione disciplinare,

rafforzando la possibilità di recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,

culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica Le misure sopra

richiamate, alla luce delle recenti modifiche si configurano non solo come sanzioni

autonome diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica, ma altresì come

misure accessorie che si accompagnano alle sanzioni di allontanamento dalla

comunità stessa. Le norme introdotte dal D.P.R. 235, però, tendono anche a

sanzionare con maggiore rigore i comportamenti più gravi, tenendo conto, non solo

della situazione personale dello studente, ma anche della gravità dei comportamenti e

delle conseguenze da essi derivanti. Nell’attuazione delle suddette sanzioni, infatti,

occorrerà ispirarsi al principio di gradualità della sanzione, in stretta correlazione con la

gravità della mancanza disciplinare commessa. Occorre, inoltre, sottolineare che le

sanzioni disciplinari sono sempre temporanee ed ispirate, per quanto possibile, alla

riparazione del danno. In presenza dei preoccupanti risultati raccolti nel corso degli

anni a seguito dell’applicazione dei provvedimenti disciplinari definibili “tradizionali”,

quali l’abbandono precoce della scuola, lo scarso rendimento scolastico, l’accentuarsi

delle difficoltà di apprendimento, la microdelinquenza, ecc., si ravvisa la necessità di

attivare, accanto alle strategie didattico-educative di prevenzione, delle misure in grado

di modificare i comportamenti degli studenti, senza far allontanare gli stessi dai circuiti

educativo-formativi tradizionali. Tale necessità si interseca con l’opportunità di frenare

la tendenza all’inflazione sanzionatoria, ormai sempre più diffusa nelle scuole e che

rischia di vanificare, dal punto di vista educativo, il richiamo al rispetto delle regole e di

inasprire il rapporto intergenerazionale tra educatori ed educandi.

Il progetto si propone, attraverso una scelta pedagogica alternativa, di riscoprire la

sanzione in termini emendativi. La finalità del progetto è quella di valorizzare la

dimensione riparativa delle sanzioni disciplinari a carico degli studenti, attraverso

l’individuazione di misure alternative.

Il gruppo ha elaborato un documento proposto ai Consigli di classe invitandoli a a tener

conto, nella scelta delle sanzioni alternative alla sospensione senza obbligo di

frequenza, del tipo di infrazione commessa dagli alunni e, quindi, di indirizzarli verso

67

uno dei seguenti ambiti:

DIDATTICO

1. Inserimento all’interno di uno dei Progetti d’Istituto (p. es. Progetto “Teatro”;

vendita della pasta; bar didattico; ecc.).

2. Progetto lettura: lettura, sintesi e rielaborazione davanti a rappresentanti del

Consiglio di classe di un libro o di passi scelti da un testo indicato.

3. Lettura ragionata, con successiva riflessione, del Regolamento d’Istituto,

dello Statuto delle studentesse e degli studenti e di articoli significativi della

Costituzione Italiana.

4. Attività di ricerca: eventuale produzione di schemi, sintesi, mappe concettuali

su argomenti di studio scelti dal Consiglio di classi. Le schede potranno

essere utilizzate per alunni con Bisogni Educativi Speciali della classe di

appartenenza.

5. Attività laboratoriali relative ai settori professionali dell’Istituto: Sala,

Accoglienza turistica, Enogastronomia, Agricoltura.

6. Attività di ‘Teatro Fisico’ (nel caso di gruppi di alunni sanzionati, anche

provenienti da classi diverse).

SOCIALE

Tutoraggio di soggetti deboli che non appartengono alla classe dell’alunno

sanzionato.

SOCIO-CULTURALE

1. Partecipazione a conferenze e seminari funzionali alla riflessione

sull’infrazione commessa (p. es. la ‘diversità’, la Shoah, bullismo, ecc.).

2. Preferibilmente per gli alunni maggiorenni: collaborazione con la Casa di

riposo e/o con la comunità di recupero “Mondo Nuovo” o con altri enti e

associazioni suggeriti dal Consiglio di classe.

SERVIZI A FAVORE DELLA STRUTTURA SCOLASTICA

1. Attività di pulizia delle aule, dei banchi, delle porte, dei corridoi e/o dei cortili

esterni dell’edificio scolastico.

2. Semplici compiti esecutivi (p. es. riordino della biblioteca, pulizia scaffali, ecc.).

Le attività suggerite come sanzioni alternative, deliberate e fatte proprie dal Collegio

dei docenti, sentiti i genitori degli alunni interessati, saranno deliberate e attuate dai

68

singoli Consigli di classe, anche eventualmente con la collaborazione dei docenti

nominati nell’ambito dell’“organico potenziato”. Si ritiene preferibile che tali attività

alternative siano svolte in orario curriculare con le risorse messe a disposizione dai

Consigli di classe. Nel caso in cui si stabiliscano sanzioni in orario extra-curriculare,

sarà cura del Consiglio prevedere l’eventuale affiancamento di un familiare dell’alunno

al personale scolastico per la sorveglianza.

VALUTAZIONE DEL PROFITTO

Alla valutazione disciplinare, periodica e conclusiva, concorrono fattori ascrivibili a:

competenze trasversali (motivazione ed impegno nello studio della disciplina,

autonomia di lavoro, capacità di condivisione nel gruppo-classe);

competenze specifiche disciplinari (conoscenze e abilità acquisite).

L'attribuzione dei voti sarà effettuata riferendosi ai parametri fissati nelle tabelle che

seguono:

TABELLE DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL PROFITTO

Voti 1-2 decisamente insufficiente

Impegno e motivazione ad

apprendere

L’alunno non rispetta le consegne e non mostra alcun interesse per le attività formative svolte

Partecipazione alla vita di classe

L’alunno non si relaziona con i pari e con i docenti e non si colloca nelle dinamiche del gruppo-classe

Autonomia di lavoro e metodo di studio

L’alunno non sa organizzare il proprio lavoro scolastico e non possiede un metodo di studio

Conoscenze Abilità Competenze dimostrate

L’alunno non ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari

Voti 3-4 gravemente insufficiente

Impegno e motivazione ad

apprendere

L’alunno rispetta raramente le consegne e mostra scarso interesse per le attività formative svolte

Partecipazione alla vita di classe

L’alunno si relaziona raramente con i pari e con i docenti e non si colloca nelle dinamiche del gruppo-classe

Autonomia di lavoro e metodo di studio

L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico sporadicamente non riuscendo a superare le difficoltà di metodo

Conoscenze Abilità

Competenze dimostrate

L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari in maniera inadeguata e/o settoriale

69

Voto 5 insufficiente

Impegno e motivazione ad apprendere

L’alunno non sempre rispetta le consegne e mostra un irregolare interesse per le attività formative svolte

Partecipazione alla vita di classe

L’alunno si relaziona in modo non del tutto adeguato con i pari e con i docenti e si colloca parzialmente nelle dinamiche del gruppo-classe

Autonomia di lavoro e metodo di studio

L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico in modo incostante e settoriale

Conoscenze Abilità

Competenze dimostrate

L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari in maniera generica e non approfondita

Voto 6 sufficiente

Impegno e motivazione ad

apprendere

L’alunno generalmente rispetta le consegne e partecipa alle attività formative svolte

Partecipazione alla vita di classe

L’alunno si relaziona con i pari e con i docenti e si colloca nelle dinamiche del gruppo-classe

Autonomia di lavoro e metodo di studio

L’alunno organizza il proprio lavoro scolastico e possiede un metodo di studio

Conoscenze Abilità Competenze dimostrate

L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari accettabili

Voto 7 discreto

Impegno e motivazione ad

apprendere

L’alunno rispetta con costanza le consegne e partecipa adeguatamente alle attività formative svolte

Partecipazione alla vita di classe

L’alunno si relaziona con i pari e con i docenti e si colloca attivamente nelle dinamiche del gruppo-classe

Autonomia di lavoro e metodo di studio

L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico e possiede un metodo di studio

Conoscenze Abilità Competenze dimostrate

L’alunno ha discretamente acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari

Voto 8 buono

Impegno e motivazione ad

apprendere

L’alunno rispetta costantemente le consegne e partecipa con impegno alle attività formative svolte

Partecipazione alla vita di classe

L’alunno partecipa in modo propositivo alla vita di classe si relaziona spontaneamente ed efficacemente con i pari e con i docenti

70

Autonomia di lavoro e metodo di studio

L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico utilizzando strategie e metodi efficaci

Conoscenze Abilità Competenze dimostrate

L’alunno ha acquisito contenuti, abilità e competenze disciplinari approfondite

Voto 9-10 ottimo/eccellente

Impegno e motivazione ad

apprendere

L’alunno rispetta sempre le consegne, partecipa alle attività formative svolte con motivazione piena, interesse e atteggiamento costruttivo

Partecipazione alla vita di classe

L’alunno partecipa in modo propositivo alla vita di classe si relaziona spontaneamente ed efficacemente con i docenti e svolge un ruolo di leadership positiva con i pari

Autonomia di lavoro e metodo di studio

L’alunno organizza autonomamente il proprio lavoro scolastico utilizzando strategie e metodi personali ed efficaci

Conoscenze Abilità Competenze dimostrate

L’alunno ha acquisito contenuti disciplinari, abilità e competenze approfondite, organizzate e consapevoli

Criteri generali per gli Scrutini

CADENZE TEMPORALI

Il periodo scolastico è suddiviso in due quadrimestri, dal 07/09/2015 al 31/01/2016 e

dal 01/02/2016 al 07/06/2016, pertanto sono previsti due periodi valutativi:

o Scrutinio di fine primo quadrimestre: febbraio 2016

o Scrutinio finale: giugno 2016

Normativa di riferimento è il D.p.r. 122 del 22/06/2009.

Sono fissati i seguenti criteri generali che guideranno gli scrutini intermedi e finali,

nonché tutte le forme ufficiali di valutazione:

a) in sede di scrutinio per tutti gli alunni, parallelamente al profitto e agli obiettivi

conseguiti, saranno valutati le capacità, le attitudini e gli altri elementi che

caratterizzano la personalità dell’allievo

b) si terrà conto, rispetto agli obiettivi, del miglioramento progressivo realizzato durante

l’anno scolastico

71

c) il voto proposto in vista dello scrutinio è espresso come numero intero positivo

(compreso tra 1 e 10), non emerge dalla semplice media dei voti ottenuti e tiene conto

della progressione nell’intero anno scolastico. Tale voto è commisurato al

raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione.

d) i voti di profitto misurano specifiche prestazioni degli alunni e non i comportamenti

per i quali vi è il voto di condotta; il voto è il risultato di un adeguato numero di prove e

di verifiche.

e) Il numero delle assenze, pur non essendo di per se stesso preclusivo della

valutazione del profitto, incide sul giudizio complessivo, oltre a pregiudicare l’esito

dell’anno scolastico se le assenze stesse superano il monte ore di un terzo dei giorni

complessivi di scuola.

La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla scuola sono elementi positivi che

concorrono alla valutazione favorevole dell’alunno.

La C.M. n.89 /2012, alla luce dei nuovi curricoli introdotti dal riordino , esplicita che per

tutte le classi è opportuno che anche la valutazione intermedia utilizzi un voto unico in

ciascuna disciplina come già avviene nello scrutinio finale.

AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (classi I, II, III,IV)

Lo studente è promosso alla classe successiva se ha raggiunto gli obiettivi formativi e

didattici, generali e specifici, delle singole discipline, conseguendo le correlative

conoscenze, abilità e competenze. In tal caso il voto di profitto deve essere non

inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina. Lo studente è promosso alla classe successiva

se le assenze effettuate non superano il monte ore complessivo stabilito dalla

normativa vigente e dall’art.8 del Regolamento d’Istituto.

Il giudizio viene sospeso per quelle discipline per cui, in sede di scrutinio finale, il

Consiglio di classe stabilisca il mancato raggiungimento della sufficienza (il numero

delle materie con insufficienza deve essere tale da non comportare la non ammissione

all’anno successivo) e nel contempo assegni fino ad un numero massimo di tre

insufficienze non gravi; per cause debitamente motivate si può giungere a quattro

insufficienze non gravi.

In tal caso il giudizio di ammissione alla classe successiva viene rinviato, previo

superamento di prove finalizzate a verificare il raggiungimento, da parte dello studente,

degli obiettivi formativi e didattici delle discipline per le quali era stata stabilita la

72

sospensione di giudizio.

Le modalità specifiche di organizzazione degli interventi didattici nei confronti degli

alunni che riportano la sospensione di giudizio, vengono definite dal Collegio Docenti,

nel rispetto del D.M. n. 92 del 5/11/2007 e coerentemente alla normativa vigente.

La scuola comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di

classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai docenti delle

singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline

nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono

comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la

scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità ed i

tempi delle relative verifiche.

Le famiglie che non intendessero far avvalere i propri figli dei corsi di recupero attivati

dalla scuola, possono provvedere autonomamente, tuttavia lo studente dovrà

comunque sottoporsi alle prove di verifica predisposte per accertare il recupero o meno

del debito.

NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

La non ammissione alla classe successiva viene considerata come uno dei modi per

recuperare e raggiungere, con tempi diversi, gli obiettivi prefissati. I criteri che

conducono a stabilire la non ammissione alla classe successiva vengono stabiliti su

indicazioni del Collegio dei Docenti e sono sempre correlati ad una valutazione globale

del profitto e del comportamento dell’alunno. La non ammissione dello studente alla

classe successiva è data per la presenza di insufficienze tali che rendono

effettivamente impossibile, anche durante il periodo di sospensione delle lezioni, il

recupero delle carenze nella preparazione complessiva dello studente ai fini di una

buona frequenza dell’a.s. successivo, a partire da quattro insufficienze gravi.

In linea generale concorrono alla non ammissione: assenza di valutazioni, voti

gravemente insufficienti e/o insufficienti,superiori a quattro, valutazione insufficiente del

comportamento, numero di assenze superiore a quanto già indicato nelle pagine

precedenti.

73

La valutazione all’Esame di Stato

Il voto finale dell’esame di stato deriva da:

o Fino a 25 punti di Credito scolastico (acquisiti in terza, quarta e quinta sulla

base della media, compreso il comportamento)

o Fino a 45 punti per le 3 prove scritte (Italiano, materia d’indirizzo, terza prova

multidisciplinare) massimo 15/15 per ogni prova

o Fino a 30 punti per il colloquio

Il punteggio di diploma va da un minimo di 60/100 ad un massimo di 100/100. E’

prevista la possibilità della lode per gli studenti per i quali non è stato necessario

ricorrere al bonus (di 5 punti per gli alunni che abbiano maturato un credito scolastico

di almeno 15 punti).

CREDITO SCOLASTICO

Il credito scolastico, introdotto dal DPR 323/98 e successivamente modificato dai DM

42/2007 e 99/2009, è un punteggio che riassume il comportamento scolastico degli

ultimi tre anni di scuola di un alunno, espresso sulla base della media dei voti

compresa la condotta. Il punteggio del Credito Scolastico è attribuito allo studente sulla

base della tabella “A “di cui al DM n.99 del 16712/2009 per le classi 3^, 4^, 5^.

Per la determinazione della fascia di attribuzione del punteggio maggiore o minore

all’Interno della banda di appartenenza si terrà conto: della partecipazione ad attività di

approfondimento e/o opzionali (ad esempio la Religione cattolica), delle attività

formative e didattiche integrative, degli eventuali Crediti Formativi .

Il D.M. n.99/2009 ha stabilito la seguente tabella di valutazione del credito scolastico:

MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO (Punti)

Terzo anno Quarto anno Quinto anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

74

CREDITO FORMATIVO ( D.M. 49/2000 )

Il Credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata,

dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame

di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici

del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta

attuazione.

Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di

fuori della scuola di appartenenza, anche in ambiti e settori della società civile legati

alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli

relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione

professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione,

allo sport. I Consigli di classe , nella loro autonomia, fissano i criteri di valutazione delle

esperienze citate, sulla base della rilevanza qualitativa delle stesse, ovvero quando, a

giudizio del Consiglio di classe emerga la ricaduta formativa dell’esperienza, tenuto

conto di quanto deliberato dal Collegio docenti nella seduta del 19/05/15, per l’anno

scolastico 2014-2015. Per le classi terze, quarte e quinte, il Collegio dei Docenti ha

deciso di attribuire i seguenti punteggi:

Il credito scolastico dovrà risultare dalla media dei voti che determina la banda di

oscillazione del punteggio e dai seguenti indicatori che definiscono il punteggio minimo

o massimo di detta banda:

A) La partecipazione ai progetti previsti nel POF (0,20) se documentata dal docente

referente come non occasionale e con merito e per un tempo pari all’80/100; la

partecipazione agli eventi con 0,30/0,40.

B) Il giudizio formulato dal docente di religione (o materia alternativa) nel caso l'alunno

se ne sia avvalso, se tra distinto e ottimo con 0,20

C) gli eventuali crediti formativi, come da tabella sottostante*, con 0,20.

Credito formativo*( attribuzione)

a)Volontariato o attività socialmente utili (non occasionali), compresa donazione

sangue.

b)Partecipazione riunioni Consulta provinciale studenti , attività come rappresentanti

del Consiglio d’Istituto.

75

c)Attività sportiva agonistica o arbitraggio (Federazioni o Enti riconosciuti dal Coni).

d) Certificazioni linguistiche e/o ECDL.

e)Conservatorio musicale o scuole riconosciute.

f) Concorsi con riconoscimento ( di livello provinciale, regionale o nazionale).

g) Attività lavorative certificate ( fuori dall’alternanza scuola/lavoro).

Sarà compito del Collegio docenti se deliberare in modo diverso l’attribuzione del

credito scolastico e formativo per l’anno scolastico in corso (2015-2016).

ABBREVIAZIONE DEL CORSO DI STUDI PER MERITO

Ai sensi delle norme vigenti, gli alunni che hanno frequentato la IV classe e che

chiedono di abbreviare, per merito, il proprio corso di studi sostenendo l’Esame di

Stato, devono possedere i seguenti requisiti:

o Valutazione pari ad almeno 8/10 in tutte le discipline nello scrutinio finale della

classe IV e almeno 7/10 in tutte le discipline negli scrutini finali delle classi II e

III (senza ripetenze)

o Valutazione pari ad almeno 8/10 nel comportamento per tutte le classi

Esami di Qualifica

Il nostro Istituto eroga l’offerta formativa in regime di sussidiarietà integrativa di IeFP.

Gli esami conclusivi dei percorsi di qualifica triennali prevedono, a conclusione del

terzo anno, il conseguimento di una qualifica regionale ( percorso di istruzione e

formazione professionale di durata triennale ).Gli esami si svolgono in due fasi:

1) ammissione all’esame di qualifica: dopo la verifica dei requisiti di ammissibilità di

ogni candidato, come dalle specifiche disposizioni regionali, gli alunni delle classi

terze possono essere ammessi alle prove d’esame;

2) somministrazione delle prove previste dalle disposizioni regionali (elaborati,

prova professionale e colloquio).

Dopo il superamento delle prove, gli alunni possono conseguire una qualifica

professionale regionale, la cui denominazione è riferibile agli standard formativi della

Regione Abruzzo ex DGR n. 854 del 10 dicembre 2012, con la quale sono stati recepiti

gli Atti relativi alla messa a regime a livello nazionale della IeFP (Accordo in

76

Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011, recepito con Decreto Interministeriale 11

novembre 2011; Accordo in Conferenza Unificata del 27 luglio 2011; Accordo in

Conferenza Stato-Regioni del 19 gennaio 2012.)

La Certificazione delle Competenze

La competenza può essere definita come “la capacità dimostrata da un soggetto di

utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini (atteggiamenti) personali, sociali e/o

metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o

personale. In linea generale, quindi, ci si riferisce alla competenza come al patrimonio

complessivo di risorse di una persona nel momento in cui la stessa affronta una

situazione di studio, o lavorativa, o più in generale di vita.

Nel Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di

responsabilità e autonomia.

Secondo l'ISFOL, le Competenze trasversali consistono in:

DIAGNOSTICARE le caratteristiche dell'ambiente e del compito, analizzare, capire,

rappresentare la situazione, il problema, se stessi (le risorse che possono essere

utilizzate o incrementate all'occorrenza) come condizione indispensabile per la

progettazione e la esecuzione di una prestazione efficace (abilità cognitive)

RELAZIONARSI, mettersi in relazione adeguata con l'ambiente, le persone e le cose di

un certo contesto per rispondere alle richieste (abilità interpersonali o sociali: insieme

di abilità emozionali, cognitive e stili di comportamento, ma anche abilità comunicative)

AFFRONTARE, fronteggiare, predisporsi ad affrontare l'ambiente e il compito, sia

mentalmente che a livello affettivo e motorio, intervenire su un problema (uno specifico

evento, una criticità, una varianza e/o una anomalia) con migliori probabilità di

risolverlo, costruire e implementare le strategie di azione, finalizzate al raggiungimento

degli scopi personali del soggetto e di quelli previsti dal compito.

COMPETENZE DI BASE: GLI ASSI CULTURALI

Il nostro Istituto recepisce l’applicazione del DM 139 del 22 agosto 2007

(Regolamento recante norme in materia di adempimento dell‘obbligo di istruzione alla

fine del biennio), che prevede, a conclusione del biennio dell’obbligo, la valutazione

77

delle competenze di base riferite a quattro assi.

Per l’obbligo di istruzione, infatti, sono stati individuati quattro assi culturali strategici

che costituiscono la base contenutistica, pluridisciplinare e metodologica per lo

sviluppo di competenze trasversali. I contenuti disciplinari sono articolati in aree che

possono intersecarsi puntando su reticoli di conoscenze.

I quattro assi culturali, che rappresentano la base, interdisciplinare e pluridisciplinare,

in termini di conoscenze e abilità/capacità, per il raggiungimento delle competenze

chiave di cittadinanza europea, sono i seguenti:

asse dei linguaggi

asse matematico

asse scientifico-tecnologico

asse storico-sociale

Le otto competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva da conseguire

al termine dell’obbligo di istruzione (Raccomandazione del Parlamento europeo e del

Consiglio del 18/12/06) sono:

Comunicazione nella madre lingua

Comunicazione nelle lingue straniere

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie

Competenza digitale

Imparare ad imparare

Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica

Imprenditorialità

Espressione culturale

Tali competenze sono state declinate nel nostro paese nelle seguenti otto

competenze chiave di cittadinanza:

1. imparare ad imparare;

2. progettare;

3. comunicare;

4. collaborare e partecipare;

5. agire in modo autonomo e responsabile;

6. risolvere problemi;

7. individuare collegamenti e relazioni

78

8. acquisire e interpretare l’informazione.

Pertanto nel certificare le competenze si dovrà far riferimento, globalmente, a tali

parametri che riassumono quelle caratteristiche che, imprescindibilmente, i giovani

dovranno possedere per inserirsi in una società complessa ed in continua evoluzione.

LA CERTIFICAZIONE

Le Istituzioni Scolastiche Autonome progettano attività finalizzate:

► sia alle competenze di fine ciclo

► che alle competenze culturali e di cittadinanza di fine obbligo

Le competenze chiave di cittadinanza e le competenze culturali relative ai 4 assi

pluridisciplinari vengono accertate e certificate al termine del biennio sulla base di un

modello di certificazione predisposto dal Miur.

La certificazione, obbligatoria dall’anno scolastico 2010/11, prevede tre livelli:

1. Livello di base

2. livello intermedio

3. livello avanzato

Livello di base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di

possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure

fondamentali.

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in

situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le

conoscenze e le abilità acquisite.

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche

non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre

e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

In caso di esito negativo viene indicato il “livello base non raggiunto”, con relativa

motivazione riportata sul verbale del Consiglio di classe nel quale sono individuate le

misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento.

Pertanto, i consigli delle prime, seconde e terze classi progettano ed adottano delle

Unità di Apprendimento (UdA) al fine di poter certificare le competenze sulla base di

un'attività didattica in linea con le nuove esigenze.

79

Portfolio-Certificare significa dichiarare in modo leggibile e trasparente gli

apprendimenti raggiunti. Si tratta di una azione indispensabile, in particolare nella

scuola superiore, per la diversificazione dei punti di partenza e dei percorsi dei giovani,

per la crescente varietà dell'offerta formativa e per lo sviluppo di apprendimenti ottenuti

anche fuori dalla scuola.

Il Portfolio - nella sua accezione certificativa - si propone dunque come strumento

efficace di selezione e di organizzazione delle evidenze delle acquisizioni dei soggetti

in termini di conoscenze, abilità e competenze. L'impulso allo sviluppo del portfolio è

venuto dalla modularità e dalla relativa certificazione , dalla gestione delle passerelle e

dall’integrazione fra istruzione scolastica e formazione professionale. Esso serve per :

fotografare in modo dinamico e flessibile i progressi dell’allievo

sviluppare azioni integrative delle modalità di valutazione

offrire le basi formative per un bilancio delle competenze nell'arco della vita

garantire uno strumento per i passaggi fra i diversi segmenti della formazione

favorire il coinvolgimento dell’allievo e la sua interazione con il docente nella

valutazione

Si tratta, in sostanza, di una raccolta significativa di lavori :

costruita dallo studente, personalmente coinvolto e motivato a riflettere anche

sulle proprie capacità e attitudini personali

realizzata secondo criteri esplicitati e concordati

visibile, accessibile, gestibile secondo regole condivise

atta ad introdurre elementi di credito aggiuntivi a quelli curriculari

utile al recupero e alla individualizzazione, perché evidenzia i diversi stili di

apprendimento e di creatività

concentrata sugli aspetti positivi della prestazione

capace di valorizzare gli aspetti operativi delle prestazioni, spesso trascurati.

80

INVALSI

A partire dall'anno scolastico 2010/11 alla valutazione degli apprendimenti interna

all’istituto si è aggiunta, per tutti gli alunni delle classi seconde, la valutazione a livello

nazionale attraverso le prove standardizzate INVALSI. Si tratta di un sistema di

valutazione finalizzato a misurare la qualità degli apprendimenti degli studenti italiani, di

ogni ordine di scuola, con l’obiettivo di innalzare la qualità del sistema di istruzione.

La data fissata per le prove INVALSI per le classi seconde per l’anno scolastico 2015-

2016 è il 12 maggio 2016. L'INVALSI, in relazione agli esami di Stato conclusivi dei

corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, provvede:

alla valutazione delle conoscenze e delle abilità degli studenti in uscita dalla

scuola secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato

secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per

garantirne la comparabilità;

alla raccolta e alla diffusione di terze prove attraverso la realizzazione

dell'Archivio Terze Prove;

alle attività di monitoraggio realizzate attraverso l'Osservatorio Nazionale sugli

Esami di Stato.

SEZIONE DELL'INTEGRAZIONE

L’ACCOGLIENZA e L’ORIENTAMENTO

Il passaggio da un ordine scolastico all’altro è sempre uno snodo delicato che può

procurare disagio, tanto più che il cammino dalla scuola media alla scuola superiore

coincide con la delicata fase dell’adolescenza. Per questo, nella prima fase dell’anno,

per facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime e creare le condizioni per

renderli protagonisti del nuovo percorso scolastico favorendo così il raggiungimento del

successo formativo, si persegue un percorso di accoglienza.

Tale percorso è inteso come momento iniziale di conoscenza, di riflessione, di raccordo

con la realtà scolastica già vissuta, ma anche di sensibilizzazione per la realizzazione

di una vera strategia di orientamento scolastico e personale per gli alunni delle classi

81

prime. Le azioni di orientamento curate dall’Istituto prevedono una molteplicità di

interventi mirati ad attivare quei processi cognitivi, emotivi, relazionali che

contribuiscono alla realizzazione di un processo di formazione della persona che

investe tutto l’arco della vita.

La nostra scuola, pertanto, favorisce iniziative che fanno riferimento ad un’idea di

orientamento “multifattoriale” con lo scopo di sostenere gli alunni nelle scelte

scolastiche e/o lavorative a partire dalle dimensioni soggettive (le attitudini, gli interessi,

la motivazione, ecc.), socioculturali (la famiglia, l’economia del territorio, il mercato del

lavoro, la religione, ecc.), educative e formative (metodi di insegnamento, programmi,

ecc.). In sostanza, le azioni di orientamento hanno come fine: formare e potenziare le

capacità degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti

socio-economici, conoscere le offerte formative per essere protagonisti di un personale

progetto di vita e partecipare allo studio in modo attivo e responsabile.

Attività

Orientamento in entrata: rivolto agli alunni della scuola media inferiore

Orientamento in itinere: continuità, accoglienza, formazione, riorientamento

Orientamento in uscita: volto a favorire la scelta del percorso di studi universitari

o l’inserimento nel mondo del lavoro.

Dall’anno scolastico 2015-2016 è stato istituito un gruppo di lavoro che analizzerà le

buone pratiche desunte da un corso di formazione, svolto dai docenti dell’Istituto ad

inizio anno scolastico, e che elaborerà un “Progetto Accoglienza”, per le classi prime,

seconde e terze, per il prossimo anno scolastico, nelle linee sotto indicate.

“Progetto Accoglienza classi prime, seconde e terze”

L’IIS “Di Poppa-Rozzi” coerentemente con le attività del POF e in linea con le

indicazioni ministeriali, pone l’alunno al centro delle attenzioni e lo rende attivamente

coinvolto nel processo di apprendimento.

Il progetto accoglienza si propone di favorire l’instaurarsi di un rapporto di fiducia e di

conoscenza reciproca fra discente, docente ed istituzione scolastica.

Negli ultimi anni, è divenuto sempre più preoccupante la dispersione scolastica e

l’atteggiamento negativo e demotivato nei confronti dello studio.

Prestare attenzione alla fase d’accoglienza e di inserimento nel primo anno di scuola

secondaria di secondo grado, vuol dire intervenire in una fase fondamentale del

82

curricolo formativo e socializzante dell’alunno. Passare da una scuola ad un’altra è

un momento critico nel percorso formativo della maggior parte degli studenti.

Lasciare una realtà per affrontarne un’altra, può far nascere timori, resistenze, sensi

di inadeguatezza.

L’attività parte, quindi, dalla necessità di sostenere gli studenti all’interno del

nuovo percorso formativo e in un clima ed in uno stile di rapporti improntati su

fiducia, responsabilità, collaborazione e senso di appartenenza.

All’interno del progetto si promuoveranno iniziative volte a superare situazioni

individuali di svantaggio, a recuperare eventuali deficit di apprendimento e ad

aiutare l'alunno a prendere consapevolezza delle proprie capacità e

potenzialità.

Si raccoglieranno dati utili e necessari che serviranno per predeterminare il

processo educativo al fine di predisporre e scegliere gli obiettivi educativi, nonché a

favorire negli studenti un modo di apprendere ottimale e nelle migliori condizioni.

Obiettivi:

favorire la continuità tra scuola media e scuola superiore

promuovere processi di auto-valutazione al fine di potenziare e sfruttare la

varietà delle intelligenze e degli stili cognitivi

sviluppare le competenze comunicative orali e scritte;

potenziare la capacità di ascolto e concentrazione

potenziare i linguaggi disciplinari specifici;

potenziare il metodo di studio;

prendere coscienza e potenziare le proprie capacità;

sviluppare la capacità di socializzare;

sviluppare la capacità di socializzare con il “diverso” (per abilità, etnia e

credo religioso);

sviluppare la capacità artistico-creativa per migliorare la propria

autostima;

sviluppare la capacità di lavorare in gruppo per uno scopo comune;

sviluppare la capacità di assumersi delle responsabilità;

potenziare il concetto della multiculturalità;

sviluppare atteggiamenti positivi verso l’impegno scolastico e sociale;

83

sviluppare la consapevolezza del ruolo della scuola nel percorso di

crescita personale;

conoscere l'istituto dal punto di vista della struttura e delle funzioni;

conoscere le finalità della scuola e delle funzioni;

conoscere le attività che si svolgono, le regole comuni, i diritti e i doveri di

ciascuno;

condividere le esperienze dei diritti e dei doveri di ciascuno;

favorire il dialogo e la collaborazione educativa con le famiglie.

rafforzare o restituire la motivazione allo studio

favorire la conoscenza della realtà socio-economica-culturale del territorio

potenziare le capacità progettuali e decisionali

dare informazioni

ATTIVITA’ DI RECUPERO e SOSTEGNO

L'abbattimento dell’insuccesso scolastico può ottenersi anche attraverso una adeguata

progettazione di attività di recupero e sostegno, che aiutino l’alunno a superare i

problemi di apprendimento e a raggiungere almeno i cosiddetti “livelli minimi” per il

passaggio alla classe successiva.

La normativa vigente (O.M. 92/07) pone lo svolgimento di tali attività secondo criteri e

modalità stabilite dagli Organi Collegiali dell’Istituto.

In particolare sono previsti i seguenti interventi:

Recupero in itinere - nell’ambito delle ore curricolari il docente dedicherà alcune

ore al recupero, in base alla necessità della classe. Tale attività dovrà essere

riportata sul registro personale del docente.

I.D.E.I. - sono degli Interventi Didattici Educativi Integrativi che verranno posti in

atto, dopo la fine del primo quadrimestre, in orario pomeridiano, per il recupero

delle carenze segnalate dal Consiglio di classe negli scrutini del primo periodo, o

dopo la fine delle lezioni per gli alunni il cui giudizio agli scrutini finali è stato

sospeso a causa di insufficienze in una o più discipline (al massimo 3).

Pausa didattica- strutturazione di moduli di recupero per gli allievi con

insufficienze e moduli di approfondimento per gli allievi che non hanno

84

insufficienze.

Prove di verifica dei debiti formativi- a conclusione degli interventi didattici

programmati per il recupero delle carenze rilevate, il Consiglio di classe accerta il

recupero delle carenze formative con delle verifiche.

Corsi di preparazione agli esami di stato - per gli alunni delle classi quinte se

richiesti dagli stessi e sulla base della disponibilità dei docenti.

ATTIVITA’ DI RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI

Le attività di recupero sono parte integrante del lavoro scolastico e sono

programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico-

metodologici definiti dal Collegio docenti.

Tempi e modalità-Gli interventi di recupero avvengono secondo le seguenti

modalità:

in itinere per tutte le discipline

durante la pausa didattica al termine del primo quadrimestre, per tutta la classe

corsi di recupero pomeridiani per gli alunni segnalati dai consigli di classe nelle

riunioni intermedie e durante gli scrutini del primo quadrimestre

corsi di recupero estivi, finalizzati a favorire il recupero delle lacune nelle materie

che

prevedono debiti formativi, nel periodo immediatamente successivo alla conclusione

dell'anno scolastico.

Verifiche intermedie: al termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso

dell’anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche

documentabili, volte ad accertare l’eventuale superamento delle carenze riscontrate.

Verifiche finali: per gli studenti che hanno riportato alla fine dell’anno scolastico la

sospensione del giudizio, le prove (scritte e orali) per il recupero si svolgono

nell’ultimo periodo del mese di Agosto.

RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

Fermo restando che i genitori sono i primi soggetti chiamati in causa nell’educazione

dei figli, tuttavia la scuola rappresenta la prima agenzia educativa alla quale la società

85

demanda il compito di collaborare, in sintonia e sinergia con la famiglia, per il pieno

sviluppo della persona umana.

E’ in quest’ottica, dunque, che l’Istituto chiede alla famiglia la massima collaborazione

al fine di instaurare un dialogo continuo e sincero per una completa, reciproca

legittimazione.

Si ricorda, inoltre, come all'atto dell'iscrizione dei ragazzi la scuola stipuli con la

famiglia un Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R. 235/07, art. 5 – bis) con cui

le parti, in una gestione partecipativa della scuola, stringono un'alleanza allo scopo di

perseguire un progetto educativo condiviso. Il patto definisce diritti e doveri nel

rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Obiettivo primario è

quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a sottoscrivere con la

scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. Per seguire con continuità ed attenzione

il percorso di crescita degli allievi e il loro eventuale disagio ed informare

tempestivamente le famiglie la scuola offre, oltre alla partecipazione e rappresentanza

attiva tramite gli organi collegiali, diversi momenti di coinvolgimento:

o Incontri di accoglienza riservati ai genitori degli alunni delle classi prime

o Azioni di riorientamento, in collaborazione con la famiglia, destinate ad alunni

che evidenzino demotivazione e disagio

o Colloqui generali scuola - famiglia

o Colloqui con il coordinatore di classe

o Colloqui con la Funzione strumentale dedicata

In particolare, nel corrente a.s. sono previsti:

due colloqui generali scuola-famiglia:

- nel mese di dicembre (15 dicembre 2015 biennio - 16 dicembre 2015

secondo biennio e monoennio- 17 dicembre 2015 sede “Rozzi”)

- nel mese di aprile ( 21 aprile 2016 biennio - 22 aprile 2016 secondo biennio

e monoennio)

Per conoscere in dettaglio gli orari che i singoli docenti potrebbero mettere a

disposizione per i colloqui individuali ci si potrà rivolgere presso il front-office della

scuola nelle rispettive sedi di Teramo e Piano d’Accio.

86

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI BES

Il MIUR ha pubblicato un importante documento di riferimento, la direttiva del 27

dicembre 2012 “Linee Guida per l'Integrazione Scolastica degli Alunni con

Disabilità” nella quale, richiamandosi alla tradizione pedagogica della scuola italiana,

ai principi costituzionali ed alla legislazione italiana in materia, alla Convenzione ONU

per i diritti delle persone con disabilità, si tracciano delle linee di comportamento allo

scopo di potenziare la dimensione inclusiva della scuola delineando ruoli,

responsabilità, competenze.

Il nostro istituto si riconosce nei contenuti di tale documento, di cui di seguito si

riportano degli stralci, e le risorse umane che vi operano si impegnano

quotidianamente per favorire una reale integrazione degli alunni con diverse abilità nel

contesto scolastico.

“… L’integrazione/inclusione scolastica è … un valore fondativo, un assunto culturale … Al fine dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è indispensabile ricordare che l’obiettivo fondamentale è lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale …Riemerge qui la centralità della progettazione educativa individualizzata che sulla base del caso concreto e delle sue esigenze dovrà individuare interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione, preferendo in linea di principio che l'apprendimento avvenga nell'ambito della classe e nel contesto del programma in essa attuato… Una progettazione educativa che scaturisca dal principio del diritto allo studio e allo sviluppo, nella logica anche della costruzione di un progetto di vita che consente all'alunno di “avere un futuro…… Relativamente al passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione o nei passaggi intermedi, è opportuno che i Dirigenti Scolastici coinvolti prevedano forme di consultazione obbligatorie fra gli insegnanti della classe frequentata dall’alunno con disabilità e le figure di riferimento per l'integrazione delle scuole coinvolte, al fine di consentire continuità operativa e la migliore applicazione delle esperienze già maturate nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione con l'alunno con disabilità…… Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I., riguarda la crescita personale e sociale dell'alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione in prospettiva dell'innalzamento della qualità della vita dell'alunno con disabilità, anche attraverso la predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni. Il progetto di vita, anche per il fatto che include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l'orizzonte di “un futuro possibile”, deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione. Risulta inoltre

87

necessario predisporre piani educativi che prefigurino, anche attraverso l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno intraprenderà dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica ... In particolare mediante l'attuazione dell'alternanza scuola-lavoro… … La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l’intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. I Consigli di classe si adopereranno pertanto al coordinamento delle attività didattiche, alla preparazione dei materiali e a quanto può consentire all'alunno con disabilità, sulla base dei suoi bisogni e delle sue necessità, la piena partecipazione allo svolgimento della vita scolastica nella sua classe. Tutto ciò implica lavorare su tre direzioni: Il clima della classe Gli insegnanti devono … accettare le diversità presentate dagli alunni disabili e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive. Le strategie didattiche e gli strumenti La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. La valutazione La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità… la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance…La partecipazione alle famiglie degli alunni con disabilità al processo di integrazione avviene mediante una serie di adempimenti previsti dalla legge… la famiglia ha diritto di partecipare alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del PEI, nonché alle loro verifiche … La famiglia rappresenta infatti un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed educazione informale…” Con la stessa direttiva, inoltre, il MIUR ha accolto gli orientamenti da tempo presenti in

alcuni Paesi dell’Unione europea che completano il quadro italiano dell’inclusione

scolastica. Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione

globale della persona con riferimento al modello ICF della classificazione

internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of

Functioning, disability and health) fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del

contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS,

2002).Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella

88

della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio

socioeconomico, linguistico, culturale. La nostra scuola ha recepito anche le ultime

circolari e note ministeriali sui BES (Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, nota

prot.1551 del 27 giugno 2013 e nota prot. 2563 del 22 novembre 2013) . Per

l’a.s.2014/2015, pertanto, l’Istituto ha redatto un proprio Piano della Attività Inclusive

(PAI) che annualmente individua gli aspetti di forza e di debolezza delle attività

inclusive svolte dalla scuola e quindi predispone un piano delle risorse da offrire e

richiedere a soggetti pubblici e del privato sociale per attuare una ottimale accoglienza

degli alunni, con particolare attenzione a quelli con diversi Bisogni Educativi Speciali.

La Nota ministeriale approfondisce così il significato di programmazione didattica del

PAI: Il P.A.I non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno

strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità

educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità

dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente

la scuola “per tutti e per ciascuno”.Ogni intervento è attuato in riferimento alle linee

guida ed ai provvedimenti legislativi in materia. La C. M. n. 8 chiarisce che i compiti del

Gruppo di lavoro e studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a

tutti i BES e suggerisce alle istituzione scolastiche alcune indicazioni, non prescrittive

come precisato dalla successiva nota 2563, rispetto alla sua composizione e al suo

funzionamento: “(...) funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti

alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o

con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in

regime di convenzionamento con la scuola (...) con una cadenza - ove possibile –

almeno mensile, nei tempi e nei modi che maggiormente si confanno alla complessità

interna della scuola, ossia in orario di servizio ovvero in orari aggiuntivi o funzionali

(come previsto dagli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/2009)(...). Il gruppo di lavoro così

identificato prende il nome di GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione); esso è presieduto

dal Dirigente Scolastico e ha come specifico compito quello di definire le azioni

strategiche finalizzate ad incrementare, anno per anno, il livello di inclusività

dell’istituto.

Pertanto i progetti di Istituto finalizzati all’integrazione degli alunni in situazione di

disabilità intendono rispondere ai loro bisogni educativi mettendo in atto una serie di

89

interventi che consentano loro un maggior coinvolgimento nel contesto scolastico

sperimentando situazioni motivanti ed integrative di apprendimento.

A tal fine, la scuola, in interazione con il territorio, progetta e collega la rete delle

opportunità educative per realizzare percorsi didattici finalizzati ad un Progetto di vita.

Nel realizzare tale obiettivo si seguono criteri di:

o continuità verticale all’interno dell’Istituzione scolastica (dalla scuola Media

inferiore alla secondaria di secondo grado)

o continuità orizzontale (raccordo con le Istituzioni, Enti, Associazioni Territoriali)

o efficienza attraverso l’ottimizzazione di risorse interne ed esterne

o efficacia attraverso scelte metodologiche centrate sui bisogni dell’alunno e

sull’innovazione

La scuola si avvale inoltre del lavoro del:

o Gruppo H, che ha il compito di individuare e predisporre le condizioni migliori ai

fini dell’integrazione.

PERCORSO ACCOGLIENZA

Si propone di consentire agli alunni diversamente abili delle classi prime che il

passaggio dalla scuola media inferiore avvenga in modo naturale, ascoltando le loro

esigenze e quelle delle loro famiglie, illustrando loro tutto ciò che è inerente al

funzionamento della scuola, fornendo indicazioni comportamentali per affrontare il

nuovo anno scolastico e promuovendo la consapevolezza di essere parte attiva di una

comunità.

Tali obiettivi vengono realizzati prima dell’inizio dell’anno scolastico attraverso:

Incontri di accoglienza e continuità (con la presenza degli alunni, dei

genitori, degli insegnanti delle medie inferiori e delle superiori, di altre figure

rilevanti per la vita scolastica dell'alunno).

PROCESSO D' INTEGRAZIONE

Si propone di offrire rinforzi qualitativi e quantitativi, fornendo la possibilità di

sperimentare il successo e la gratificazione personale in un contesto sereno e

stimolante.

Obiettivi:

Creare condizioni motivanti assicurando un intervento educativo mirato

per sviluppare le potenzialità

90

Consolidare quanto acquisito nelle esperienze di apprendimento

pregresse

Favorire l’acquisizione di abilità specifiche di apprendimento e il

raggiungimento degli obiettivi programmati

Favorire una reale inclusione scolastica stimolando la socializzazione con

i pari e con le figure adulte presenti nella scuola

Stimolare i processi di percezione, espressione e comunicazione

attraverso percorsi laboratoriali significativi

Stimolare l’utilizzo di sussidi e tecnologie come ausilio al processo di

apprendimento

CLASSI APERTE

Gli alunni disabili che usufruiscono di una programmazione differenziata (conseguendo

a conclusione degli studi un certificato di credito formativo), sulla base di specifici

progetti, possono frequentare, per un tempo-scuola di maggior respiro, i laboratori delle

discipline d'indirizzo. Tenendo conto delle conoscenze individuali maturate, delle

rispettive capacità di apprendimento e delle personali attitudini, agli alunni si consente

la frequenza dei laboratori sia della classe di appartenenza che di altre classi.

STAGE E TIROCINI FORMATIVI

Il nostro Istituto favorisce la partecipazione degli alunni diversamente abili a progetti di

orientamento al lavoro mediante l'attuazione di stage e tirocini aziendali.

PROGETTI D'ISTITUTO

Nell'a.s. in corso sono stati approvati dei progetti destinati all'area della disabilità. Si

veda l’area dedicata ai progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa.

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO (D.S.A.)

La nostra scuola, facendo proprio quanto previsto dalla legge n.170 dell’08/10/2010

“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito

scolastico” e dalle successive Linee Guida del MIUR, ha elaborato un protocollo di

accoglienza per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento. Si vogliono in tal

modo perseguire le seguenti finalità:

garantire il successo formativo di tali alunni rispondendo ai loro bisogni e

consentendo la conquista di una autonomia nello studio e nella costruzione dei

saperi

91

promuovere all’interno dell’Istituto una cultura dell’inclusività

implementare nei docenti la conoscenza dei D.S.A. e delle strategie

metodologiche e didattiche da attuare, anche attraverso una azione di

sensibilizzazione dei c.d.c.

favorire il dialogo didattico-educativo con le famiglie

promuovere nei genitori la conoscenza dei D.S.A. e degli strumenti dispensativi

e compensativi previsti

Al fine di perseguire le finalità prefissate la scuola mette a disposizione:

risorse umane: referente D.S.A. e docenti formati

sportello dedicato

corsi di auto-aggiornamento per docenti

materiale didattico specifico

Per garantire idonei e tempestivi interventi, nelle classi prime che accolgono alunni con

D.S.A., in corrispondenza dell'inizio dell'anno scolastico vengono fissati dei Consigli di

Classe dedicati aperti alla componente genitoriale e alle figure professionali coinvolte

nel percorso educativo di tali alunni (psicologi, pedagogisti, ecc.).

Anche nell'anno in corso è stato riproposto il “Progetto di Monitoraggio delle classi

prime” allo scopo di poter individuare con tempestività i segnali d'allarme di eventuali

problematiche di apprendimento e poterli segnalare alle famiglie.

INTERCULTURA

Sempre più necessario e urgente appare un intervento di inserimento nelle nostre

scuole degli alunni stranieri, il cui numero è destinato ad aumentare rapidamente in

rapporto al prevedibile aumento del tasso di immigrazione nella nostra provincia e

regione. E altrettanto chiara appare la necessità di proposte, che, pur senza avere la

pretesa di trovare soluzioni esaustive, siano in grado di superare i limiti degli interventi

attuali.

Nel nostro istituto si accoglie pienamente quanto espresso dalla C.M. n.2 dell'8

gennaio 2010 - Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con

cittadinanza non italiana.

“La presenza nelle scuole di alunni di diversa provenienza sociale, culturale, etnica e

con differenti capacità ed esperienze di apprendimento costituisce ormai, nella società

plurale e globalizzata in cui viviamo, un dato strutturale in continuo aumento …

92

… In effetti l’elevata concentrazione nelle scuole e nelle classi di alunni con culture,

condizioni, vissuti familiari e scolastici, situazioni di scolarizzazione e di apprendimento

fortemente differenziati, impone il superamento di modelli e tecniche educative e

formative tradizionali e l’adozione di metodologie, strumenti e contributi professionali

adeguati alle nuove e diverse esigenze...

… Nell’ambito dell’ampio scenario sopra evidenziato, particolare attenzione e cura

vanno rivolte alla inclusione ed alla integrazione degli alunni stranieri, al fine di

predisporre, nei loro confronti, condizioni paritarie che possano prevenire le situazioni

di disagio e di difficoltà derivanti dai nuovi contesti di vita e di studio e contribuire a

creare la indispensabile condivisione delle norme della convivenza e della

partecipazione sociale… Un’analisi attenta dell’intera questione mette in evidenza

alcune criticità che possono così essere riassunte:

a) la significativa incidenza di dispersioni, abbandoni e di ritardi che caratterizza

l’itinerario scolastico degli alunni provenienti da un contesto migratorio;

b) la loro conoscenza della lingua italiana, talora assente o padroneggiata a livelli di

competenza notevolmente differenti;

c) il possesso della “nuova” lingua più come spontaneo registro utile alla

“comunicazione” quotidiana che non come strumento per lo studio nell’ambito di

dell’itinerario scolastico;

d) la necessità di prevedere, al di là di ogni semplicistica separatezza, anche moduli di

apprendimento e percorsi formativi differenziati, soprattutto nelle scuole secondarie di

secondo grado;

e) la presenza di culture diverse all’interno delle comunità straniere e il loro impatto con

la cultura italiana.”

Per rispondere adeguatamente a tali esigenze, il nostro Istituto fa propri i seguenti

presupposti fondamentali: predisposizione di piani didattici personalizzati

trasparenza nella comunicazione e organizzazione delle attività

diversificazione delle opportunità di apprendimento

apprendimento cooperativo

tutoring

trasmissione di messaggi di fiducia e di positiva aspettativa

93

ricorso a modalità di verifica e valutazione adeguate

Si individua, in particolare, la necessità di strutturare percorsi di apprendimento e criteri

valutativi individualizzati, come pure l’esigenza di partire, non solo da ciò che l’alunno

“non sa”, ma anche dalla sua esperienza, dal suo sfondo emotivo-relazionale e dal

suo patrimonio culturale.

Dati questi presupposti, la valutazione sarà soprattutto formativa e dovrà prevedere

tempi più lunghi.

In particolare, durante il primo periodo di inserimento, non si valuterà l’acquisizione di

singole abilità o competenze, quanto piuttosto l’acquisizione dei cosiddetti “sistemi di

padronanza” (non quello che l’alunno sa o non sa fare, ma piuttosto quanto ha

imparato nelle diverse situazioni, e come tutto ciò venga rielaborato nel contesto

dell’apprendimento).

Al momento della presentazione della programmazione al gruppo-classe, verranno

esplicitati a tutti gli alunni i criteri di valutazione adottati per gli studenti di madre-lingua

straniera, nonché le motivazioni che li ispirano, allo scopo di rendere partecipi tutti del

progetto inclusivo ed in modo tale da evitare dannose incomprensioni.

Dall’anno scolastico 2015-2016 è stato approntato un Progetto L 2 Intercultura che

intende facilitare l'inserimento sociale degli alunni stranieri attraverso attività mirate

all’acquisizione della lingua che è lo strumento fondamentale del processo di

comunicazione e di integrazione, soprattutto nel caso di alunni stranieri che si trovano

a confrontarsi con una realtà scolastica per molti aspetti diversa da quella di origine.

L’inserimento di un alunno straniero in classe richiede, infatti, un intervento didattico

immediato di prima alfabetizzazione in lingua italiana che gli consenta di acquisire le

competenza minime per comprendere e farsi capire. Gli alunni stranieri, nella prima

fase di inserimento scolastico, si trovano di fatto a doversi confrontare con diversi usi e

registri nella nuova lingua: l’italiano per comunicare e l’italiano per studiare, attraverso

il quale apprendere le altre discipline e riflettere sulla lingua stessa. Per poter affrontare

tali situazioni scolastiche, è necessario porsi delle priorità didattiche e attivare delle

modalità di lavoro, in grado di facilitare il percorso di apprendimento linguistico da parte

dell’alunno straniero.

Tale progetto avrà le seguenti finalità:

favorire l'integrazione sociale degli alunni stranieri attraverso attività mirate;

94

fornire all'alunno gli strumenti linguistici per poter comunicare;

consentire all'alunno un accesso sufficiente all'apprendimento delle varie discipline

scolastiche;

aiutare i ragazzi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti e abilità importanti per

vivere in una società multietnica e multiculturale;

creazione nelle classi di un clima aperto e positivo

OBIETTIVI

realizzare l'accoglienza secondo criteri individuati

attuare percorsi sistematici di apprendimento dell'italiano L2

facilitare lo sviluppo di abilità linguistiche più astratte che permettano l'accesso agli

apprendimenti disciplinari

adeguare le programmazioni alle abilità raggiunte dagli stranieri

valorizzare la lingua e la cultura di origine

sostenere i processi di trasformazione identitari, relazionali e culturali

incoraggiare i momenti di socializzazione tra i ragazzi stranieri e i compagni italiani

AREA A RISCHIO

I progetti relativi alle “Aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro

l’emarginazione scolastica” (CCNL Comparto scuola ) prevedono il finanziamento di

progetti di scuole, di ogni ordine e grado, collocate in aree a rischio e a forte processo

immigratorio di tutto il territorio nazionale.

Il Contratto colloca in un’unica previsione normativa le situazioni territoriali in relazione

al contesto socio-culturale e al disagio economico e riconduce in un solo quadro

concettuale di riferimento gli obiettivi di lotta all’emarginazione scolastica. Tutti gli Uffici

Scolastici Regionali seguono criteri di carattere quali-quantitativi per la determinazione

dell’accesso ai fondi da parte delle scuole, , in base alle specificità territoriali e alla

problematicità delle diverse aree di intervento (aree a rischio e/o a forte processo

immigratorio). L'obiettivo principale è quello di affrontare in maniera "sinergica” il

problema della dispersione scolastica e dell’ integrazione scolastica, mettendo in piedi

una serie di iniziative di diversa natura: attività di orientamento e/o ri-orientamento,

aggregative-socializzanti, ludico-ricreative, di rafforzamento della motivazione e delle

95

competenze, nonché attività di sensibilizzazione sui temi legati al disagio rivolte alle

famiglie e attività di formazione dei docenti. In particolare, per gli stranieri, l’impegno

quotidiano ha come sfondo l’educazione interculturale, finalizzata a favorire il

confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento nella valorizzazione e convivenza delle

differenze. Anche in questo anno scolastico, come nei precedenti, sono state richieste

misure incentivanti per progetti relativi alle aree con forte processo immigratorio e

contro la dispersione scolastica. (CCNL Comparto Scuola- Immigrazione e Area a

rischio).

IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

Con la Circolare Ministeriale 47 del 21 ottobre il MIUR ha trasmesso la Direttiva 11/14

applicativa del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione adottato con il DPR

80/13. A partire da quest’anno tutte le scuole sono coinvolte in un processo graduale

che manderà a regime, entro l’a.s. 2016/17, il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV).

Il MIUR ha emanato la circolare di accompagnamento alla direttiva del 18 settembre

scorso, contenente le priorità strategiche della valutazione. Entro luglio 2015 le scuole

hanno prodotto il loro primo Rapporto di autovalutazione secondo un format reso

disponibile. Tutte le istituzioni scolastiche hanno elaborato nel corso del primo

semestre 2015, attraverso un modello online, il Rapporto di autovalutazione (d’ora in

avanti, “RAV”), arricchito da una sezione appositamente dedicata all’individuazione di

priorità strategiche e dei relativi obiettivi di miglioramento. A tal fine, le scuole si sono

dotate di un’unità di autovalutazione, costituita dal dirigente scolastico, dal docente

referente della valutazione e da uno o più docenti con adeguata professionalità

individuati dal Collegio dei docenti, nonché da rappresentanti delle famiglie e degli

alunni. Il format del RAV, di competenza dell’INVALSI, è stato elaborato a partire da

modelli sperimentati in oltre 1.500 scuole. Esso è stato predisposto, con successive

revisioni e semplificazioni, tenendo conto non solo del contributo di esperti della

materia, ma anche delle osservazioni formulate dalle scuole che hanno partecipato alle

sperimentazioni. Il nostro Istituto ha iniziato un percorso di autovalutazione all'interno di

un processo volto a promuovere nella scuola la logica della qualità, del miglioramento

continuo, della valutazione e della rendicontazione sociale, anche attraverso interventi

96

di formazione del personale;ha realizzato, inoltre, un report di autovalutazione

considerando, quali elementi d'ingresso, i risultati degli apprendimenti degli alunni, le

risultanze di un questionario scuola proposto dall’ INVALSI e di un questionario interno

appositamente predisposto. La stesura del report di autovalutazione ha consentito di

individuare punti di forza e di debolezza dell'Istituto, di delineare il piano di

miglioramento e le priorità del Piano dell'Offerta Formativa per il prossimo anno

scolastico e del PTOF. L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei

traguardi e degli obiettivi individuati nel Rapporto di Autovalutazione , come di seguito

indicati, e del conseguente Piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del DPR

28.3.2013 n.80,per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.

ESITI DEGLI

STUDENTI

PRIORITA’

TRAGUARDI

Risultati

scolastici

Miglioramento delle competenze,in

particolare per gli studenti del primo

biennio,nelle discipline dell’area

generale:

ITA,MAT, Lingue stran., Diritto

Riduzione della percentuale di

debiti formativi e ripetenze nelle

discipline dell’area generale, nel

primo biennio:

Ita.,Mat.,Lingue stran. e Diritto

Valorizzazione delle eccellenze,con

una specifica progettazione,sia ai

fini del futuro percorso universitario

che di inserimento nel mondo del

lavoro

Riconoscimento di competenze di

alto spessore, acquisite nel

percorso scolastico, da parte del

mondo universitario e del lavoro.

Risultati nelle

prove

standardizzat

e nazionali

Approccio consapevole alle prove

INVALSI in Italiano e Matematica

con conseguente

miglioramento degli esiti

Miglioramento degli esiti delle

prove INVALSI in Italiano e

Matematica conseguente agli esiti

generali in tali discipline.

Competenze

chiave e di

cittadinanza

Sviluppo delle competenze sociali,

civiche e personali per il rispetto

delle regole di

comportamento.

Diminuzione degli interventi

sanzionatori. Acquisizione, in

particolare per gli alunni del primo

biennio, di competenze per una

piena cittadinanza.

Sviluppo delle competenze relative

al metodo nel difficile approccio allo

studio

("Imparare ad imparare").

Implementazione della capacità di

orientarsi e di agire efficacemente,

autoregolandosi, nella gestione

dei compiti scolastici e dello

studio.

97

Pertanto in termini di obiettivi, si delinea quanto segue:

OBIETTIVI DI PROCESSO

Curricolo,

progettazione e

valutazione

Messa a sistema di un "Progetto accoglienza" per l'elaborazione di

percorsi per acquisizione del metodo di studio e regole di

convivenza.

Messa a sistema di un "Progetto educativo", alternativo alle sanzioni

disciplinari, per il potenziamento delle competenze civiche e sociali.

Lavoro dei Dipartimenti disciplinari orientato alla definizione di

programmazioni comuni e criteri comuni di valutazione delle

competenze chiave e di cittadinanza

Realizzazione di prove comuni per discipline e per classi

parallele:d'ingresso,intermedie,finali,per il recupero delle sospensioni

di giudizio.

Ambiente di

apprendimento

Promozione e sviluppo della didattica laboratoriale per tutte le

discipline (prove di realtà, apprendimento cooperativo, uso delle

TIC,ecc.).

Piano di formazione: formazione dei docenti sulla didattica per

competenze (disciplinare ed interdisciplinare), sulle tecnologie nella

didattica,ecc

Potenziamento dei supporti tecnologici per la didattica (LIM, Tablet,

PC, ecc.).

Inclusione e

differenziazione

Implementazione delle strategie didattiche inclusive e

personalizzate. Promozione e sviluppo dell'uso delle tecnologie

compensative per i BES.

Realizzazione di un progetto didattico/educativo per la valorizzazione

delle "eccellenze".

Implementazione dei percorsi di Italiano L2 per l'inclusione degli

alunni stranieri.

Piano di formazione: formazione dei docenti sulla didattica inclusiva

e sulle strategie personalizzate per gli alunni con BES.

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

Messa a regime del Registro elettronico.

Revisione del Regolamento d'Istituto con la previsione di

provvedimenti disciplinari e sanzioni di utilità sociale e culturale.

Definizione del PTOF declinandolo verso le priorità individuate nel

RAV.

Ampliamento dell'offerta formativa orientato al raggiungimento degli

obiettivi di miglioramento individuati nel RAV.

98

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

umane

Inserimento nel Piano di formazione dei docenti di un percorso sulla

didattica per competenze, sulla valutazione, sugli ambienti di

apprendimento

Formazione dei docenti sulla realizzazione di percorsi educativi e

didattici di ricerca-azione e sulle competenze linguistiche

(certificazione).

Formazione dei docenti sull'uso delle Tecnologie per l'Informazione e

la Comunicazione nella didattica inclusiva.

Individuazione di figure di sistema(coordinatore didattico, referenti

dei progetti "Accoglienza" e "Educativo",ecc) rispondenti alle

esigenze emerse.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Messa a regime del Registro elettronico anche per una costante e

continua comunicazione con le famiglie.

In merito all’acquisizione del fabbisogno dell’Organico di Potenziamento si individuano,

in ordine di priorità, le seguenti aree:

1 Potenziamento laboratoriale

2 Potenziamento linguistico

3 Potenziamento scientifico

4 Potenziamento umanistico Socio economico e per la legalità

5 Potenziamento motorio

6 Potenziamento artistico e musicale

Il tutto risulta dall’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del

Piano Triennale Dell’ Offerta Formativa Del 28/10/2015,N.Prot.5545.

99

PROGETTI EUROPEI E REGIONALI

Nel corrente anno scolastico il numero dei progetti finanziati dalla Comunità Europea si

è arricchito, andando ad incrementare quella dimensione europea dell'educazione che

sempre più caratterizza il contesto dell'istruzione di oggi.

A) PROGETTO ERASMUS KA 2 (COMENIUS 3 )

Oltre alle iniziative strettamente collegate alle discipline professionalizzanti, da alcuni

anni il nostro istituto è impegnato nel raggiungimento di una dimensione europea.

Comenius 3 è un’azione che intende incoraggiare la creazione di reti fra progetti

Comenius su temi di interesse comune allo scopo di promuovere a livello europeo

l’innovazione e la cooperazione nel settore educativo e diffondere le esperienze e i

prodotti realizzati nei progetti Comenius 1 e 2 .

B)PROGETTO L.L.P. LEONARDO DA VINCI – progetto Qu.A.Li.T. Tour

ed.III

Il progetto intende offrire ai giovani l'opportunità di svolgere un'esperienza di

formazione professionale attraverso lo svolgimento di un tirocinio all'estero.

Il progetto, attivato per il terzo anno consecutivo, fa parte dei programmi promossi

dall'Unione Europea per offrire ai giovani l'opportunità di svolgere un'esperienza di

formazione professionale attraverso lo svolgimento di un tirocinio all'estero. E’ rivolto

agli studenti delle IV classi degli Istituti Secondari Superiori della regione

Abruzzo.

C)PROGETTO PLUS KA ( ERASMUS)

Per l’effettiva integrazione tra i giovani dei paesi comunitari, per il potenziamento della

100

consapevolezza della cittadinanza europea, oltre che per il consolidamento delle

competenze nelle lingue straniere, l’istituto partecipa, in partenariato con altri paesi

europei (Portogallo, Romania, Spagna, Turchia, Ungheria, Croazia, Polonia), al

progetto che vede impegnati docenti ed alunni di scuole europee in un percorso comune.

D) ERASMUS + PROGETTO KA 1 ( YOUTH IN ACTION 4)

Per migliorare le competenze chiave e le capacità dei giovani, inclusi quelli con minori

opportunità; per promuovere la loro effettiva partecipazione, la cittadinanza attiva, il

dialogo interculturale, l’inclusione sociale e la solidarietà attraverso opportunità di

apprendimento in mobilità rivolte a giovani, coloro che operano nel contesto della

gioventù, organizzazioni giovanili e youth leader, attraverso strette interconnessioni tra

il settore giovanile ed il mercato del lavoro. Nel corrente anno scolastico il nostro Istituto si è trovato impegnato nella formulazione

di un progetto FSE PON 2014-20 Avviso Prot. N.12810 del 15/10/2015 per la

realizzazione di ambienti digitali.

101

I PROGETTI D'ISTITUTO

LINEE GUIDA PER LA STESURA DEI PROGETTI

Principi generali

Il progetto:

è coerente con il P.O.F.

amplia l’offerta formativa curricolare ed extra-curricolare

presuppone la rilevazione dei bisogni formativi

si rivolge ad un congruo numero di studenti

raggruppa più classi

prevede l’esame del curriculum dei docenti esperti

predispone strumenti di valutazione dei risultati

prevede un relazione conclusiva

Articolazione del progetto

4. Tema

5. Referente/i

6. Destinatari

7. Modalità d'inclusione degli alunni diversamente abili

8. Finalità

9. Obiettivi

10. Contenuti

11. Metodologie

12. Tempi e luoghi di svolgimento

13. Relatore/i

14. Mezzi e strumenti (personal computer, LIM, auditorium, ecc.)

15. Spese previste (relatore, progettazione, monitoraggio e valutazione,

ecc.)

16. Relazione finale

L'elenco dei progetti approvati dal Collegio dei docenti e costituenti parte integrante del

P.O.F., viene riportato nella tabella che segue.

102

PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2015/2016

PER DIPARTIMENTO O TRASVERSALI

NOME DEL PROGETTO

REFERENTE CONTENUTI E/O FINALITA’

DIP. UN CAVALLO PER AMICO

Prof.PRIMULA Ippoterapia per alunni BES

TRASV. GIORNATA DELL’INTEGRAZ. SCOLASTICA

Prof.PRIMULA Favorire l’integrazione tra pari

DIP. VIVAIO CLOROFILLA

Prof.PRIMULA Potenziare i processi di integrazione scolastica attraverso attività laboratoriali

DIP. DALL’AGRICOLT. INDUS. A QUELLA BIODINAMICA

Professori VESE-FALCONI T.

Approfondimento di tematiche

TRASV.

IMPARIAMO E DIVERTIAMOCI INCONTRANDO LA NATURA

Professori DI VINCENZO-CALANDRINI-OLIVIERI ecc.

Promuovere la conoscenza dell’ambiente naturale

DIP.ENOGASTR.E SALA

MERENDANDO Prof.sse DI PIETRO F.-BRIZZI-DI ODOARDO

Potenziare i processi di integrazione scolastica attraverso attività laboratoriali

DIP.ENOGASTR.E SALA

UN MONDO DI PANNA

Professor D’EVANGELI-STA

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.-SALA-ACC.TUR.

L’ARTE IN TAVOLA

Professori DI PIETRO F.-DI GREGORIO

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

L’ARTE DELLA PANIFICAZIONE

PROFESSOR MAROZZI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

MAITRE E SOMMELIER

Professor CALANDRINI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

PIZZA PER TUTTI Professor MANNO

Far acquisire agli alunni competenze specifiche

103

DIP.ENOGASTR.E SALA

DAL PASCOLO ALLA TAVOLA

Professori DI MERCURIO-SCACCIONI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

LATTE ART: L’ARTE DI DECORARE I CAPPUCCINI

Professori CALANDRINI-FERRI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

BARTENDER E FREESTYLE

Professor CALANDRINI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

AMBASCIATORI DEL GUSTO NEL MONDO

Professor CALANDRINI

Premiare le eccellenze e promuovere l’enogastronomia italiana attraverso la realizzazione di stages e tirocini formativi

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR.

I SENTIERI DEL GUSTO

Professori DI VINCENZO-IACUITTI-RENZI

Promuovere la conoscenza del territorio

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

WEDDING PLANNER

Professori IACUITTI-CHIAPPINI-RENZI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

ITINERARIO DI CAMPO: TRADIZIONI E COLTIVAZIONI RITROVATE

Professori DI PIETRO F.-SICHETTI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR.

VIVAEVENTI Professor DI VINCENZO

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

DIP.ENOGASTR.E SALA- ACC.TUR

CORSO DI AGRITURISMO

Professori DI VINCENZO-IACUITTI-CHIAPPINI-SICHETTI

Far acquisire agli alunni competenze specifiche utili per l’inserimento nel mondo del lavoro

TRASV. TERAMO SONO IO

Prof.esse CIPOLLETTI –TANZI

Conoscere il proprio territorio

104

TRASV. PLACEMENT Professori COLANGELI-CALANDRINI

Creare contatti tra il mondo della scuola e quello del lavoro

DIP. MATEMATICA COL-LABORIAMO Prof.esse PISCIELLA –SCIASCETTI

Favorire l’interesse per le discipline matematiche

DIP.LETTERE IL QUOTIDIANO IN CLASSE

Prof.ssa BARTOLINI

Favorire la partecipazione degli alunni alla vita politica, sociale, economica e culturale

DIP.LETTERE EDUCAZIONE ALLA MEMORIA

Prof.sse VALLERIANI-BARTOLINI

Rileggere Resistenza, Shoah e genocidi XX secolo

DIP.LETTERE A CIASCUNO IL SUO…

Prof.sse BARTOLINI - CAMELI e docenti di lettere

Promuovere negli alunni l’amore e l’interesse per la lettura

DIP.LETTERE LABORATORIO TEATRALE

Prof.sse BARTOLINI- VALLERIANI

Favorire la comunicazione tra pari e contenere la dispersione scolastica

DIP.LETTERE/TRASV.

BIBLIOSOGNANDO

Professori CANDELORI, DI UBALDO, FALCONI T. e V.

Dotare la sede di Piano d’Accio di una biblioteca scolastica

DIP.LETTERE UN ESPERIMENTO DI LUDODIDATTICA

Prof.sse DI FELICE e COCCAGNA F.

Utilizzare strumenti didattici nuovi per l’apprendimento dell’italiano

TRASV. ITALIAN FOOD Prof.sse BARTOLINI-MONACO-SCACCIONI

Trasferire i temi della lotta alla contraffazione e della valorizzazione e tutela della Proprietà Industriale

DIP.SCIENZE ACQUA, ARIA E SUOLO

Prof.sse MONACO-TANZI-DE AMICIS-OLIVA-CHIARINI

Promuovere la conoscenza dell’ambiente naturale

TRASV. SPORTELLO D’ASCOLTO

Prof.PICHILLI

Supportare con l’aiuto di psicologi il processo di crescita dell’adolescente.

TRASV. MONITORAGGIO APPRENDIMENTI

Prof.sse COLANGELI-DI SABATINO

Individuare nelle classi prime eventuali segnali di allarme predittivi di disturbi di

105

apprendimento

TRASV. SPORTELLO DSA Prof.sse COLANGELI-DI SABATINO

Rispondere ai bisogni di alunni DSA e famiglie e fornire supporto ai docenti

DIP.LINGUE STR/TRASV.

UNE FENETRE OVER THE WORLD

Professori CIMINI R.-PALLOTTA-FERRI

Potenziare le eccellenze

DIP.LINGUE STR. TRINITY Prof.ssa MATRICIANI

Potenziare le competenze e conseguire Certificazioni linguistiche

DIP.LINGUE STR. DELF Prof.ssa MATRICIANI

Potenziare le competenze e conseguire Certificazioni linguistiche

DIP.LINGUE STR. GOETHE Prof.ssa MATRICIANI

Potenziare le competenze e conseguire Certificazioni linguistiche

DIP.LINGUE STR. ERASMUS PLUS KA 1

Prof.ssa MATRICIANI

Condividere esperienze di partenariato con altre scuole europee

DIP.LINGUE STR. ERASMUS + KA 1 (YOUTH IN ACTION 4 )

Prof.ssa MATRICIANI

Sviluppare identità e senso d’appartenenza all’Europa, promuovendo lo scambio tra culture diverse

DIP.LINGUE STR. ERASMUS + KA 2 (COMENIUS 3)

Prof.ssa MATRICIANI

Offrire l'opportunità di svolgere un'esperienza di formazione professionale con un tirocinio all'estero

DIP.LINGUE STR. LEONARDO Qu.A._Li_TOUR EDIZ.III

Prof.ssa MATRICIANI

Offrire l'opportunità di svolgere un'esperienza di formazione professionale con un tirocinio all'estero

DIP.LINGUE STR. SOGGIORNI LINGUISTICI

Prof.ssa MATRICIANI

Favorire occasioni di “apprendimento in situazione” di culture e lingue europee

TRASV.

P.ORIENTAMENTO:CONCORSI DI POESIA, DISEGNI…

Professori FALCONI T.-DI UBALDO-DI EGIDIO

Promuovere l’offerta formativa per le iscrizioni al “Rozzi”

TRASV. L’ALUNNO PIU’ BRAVO

Professoresse TUFARIELLO-DI UBALDO

Individuare gli alunni più meritevoli

106

TRASV.

PROGETTO “ACCOGLIENZA”

Gruppo di lavoro

Favorire l’instaurarsi di un rapporto di fiducia e di conoscenza reciproca fra discente, docente ed istituzione scolastica.

TRASV. PROGETTO “MISURE ALTERNATIVE ALLE SANZIONI DISCIPLINARI”

Gruppo di lavoro

Valorizzare la dimensione riparativa delle sanzioni disciplinari a carico degli studenti, attraverso l’individuazione di misure alternative.

TRASV. PROGETTO DI INCLUSIONE MIUR

Progetto d’Istituto

Potenziare i processi di integrazione scolastica attraverso attività laboratoriali

TRASV: PROGETTO DI VITA

Progetto d’Istituto

Potenziare i processi di integrazione scolastica

TRASV. PROGETTO CARCERE

Progetto d’Istituto

Far acquisire ai detenuti le competenze utili al conseguimento del diploma.

TRASV. PROGETTO COLTIVAZIONE VIGNETI E ULIVETI

Progetto d’Istituto

Stabilire delle relazioni scuola-territorio valorizzando le specificità dell’istituto

TRASV. PROGETTO SERRA

Progetto d’Istituto

Stabilire delle relazioni scuola-territorio valorizzando le specificità dell’istituto

TRASV. PROGETTO GIARDINAGGIO

Progetto d’Istituto

Stabilire delle relazioni scuola-territorio valorizzando le specificità dell’istituto

TRASV. PROGETTO L 2 INTERCULTURA

Progetto d’Istituto

Favorire l'integrazione sociale degli alunni stranieri

TRASV. FSE PON 2014-20 Avviso Prot. N.12810 del 15/10/2015

Progetto d’Istituto

Realizzazione di ambienti digitali.

TRASV. PROGETTO PARTECIPAZIO- NE STUDENTESCA “LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIO- NE”

Progetto d’Istituto

Valorizzare la partecipazione e l'attività associativa degli studenti e assicurare stabilità al dialogo e al confronto con il mondo studentesco.

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TRASV. PROGETTO MADE IN ITALY

Progetto d’Istituto

Piano nazionale per la promozione della cultura del Made in Italy

TRASV. PROGETTO CONSULTA STUDENTESCA

Progetto d’Istituto

Valorizzare la partecipazione e l'attività associativa degli studenti e assicurare stabilità al dialogo e al confronto con il mondo studentesco

ALLEGATI

REGOLAMENTO D'ISTITUTO

REGOLAMENTO DEI LABORATORI

REGOLAMENTO DELLA PALESTRA

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ

Fine