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. E E A Via V Nuvembic 149 67 121 63.521 61460 «7445 ABBONAMENTI! Un anno . . . L, 3.750 . » 1.900 Un anno Un temeslre Un trimestre 1.000 Sppdirione in ahbunam postato Conto corrente postai? t'WIWi 1 |x>i «gai «n, (j soiuai* trunmrteitil Cmva* h UXl triti «petueuii 100 Crome* 1.10 lettulogit '00 Vin»«ii»n» * t/»g»l» U 180 » Uss» g')«firn»tuf fintimi* taticUato i Sl A l » » ) Vii iti PtrltaitnW 9 i Ul.l Si 872 « v«4 » «a» U ti * ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO "Perchè ho vinto il popolo cinese,, * Alle ore 10,30 oggi conferenza di VELIO SPANO all'Adriano. ANNO (Nuova serie) N. 43 A 19 O 1950 Una copia . 20 - Arretrata . 28 !! patto di a a della pace E' stato bene che i diplomatici capi di missione degli Stati Uniti nell'Asia sud-orientale abbiano recentemente sottolineato il fal- limento della politica asiatica dell'imperialismo nord-americano: ciò dovrebbe se non altro aver l'effetto di por fine alle facezie che vanno scrivendo sulla Cina e sugli altri paesi asiatici gli < esperti > della nostra stampa go\ernativa, sempre più zelanti dei loro padroni d'oltre Atlan- tico. E' stato bene che quella di- chiarazione di fallimento ci sia stata; ma non \e n'era bisogno giacché subito dopo la stessa con- clusione è stata messa sotto gli occhi degli uomini, con la forza inoppugnabile dei fatti, dal patto di amici/in e di mutua assistenza firmalo a a fra i due più grandi popoli del mondo: il po- polo cinese, che è il più grande per numero e per potenziale di energie, e il popolo sovietico, che è il più grande perchè incompa- rabilmente più avanzato di ogni altro sulla via della cultura e della libertà umana. a importanza del pat- to di a si chiarisce da sé, senza che ci sia bisogno di com- menti; ma è talmente artifiziosn e assordante la propaganda ispi- rata dal o di Stato americano in tutti i paesi capi- talistici, che alcuni aspetti del Patio debbono tuttavia essere sot- tolineati. n primo luogo l'amici/ia tr.i la Cina e l'Unione Sovietica. Que- sta amicizia, proclamata oggi nel modo più solenne e più aperto. è per i cinesi la vittoria definitici della politica di Sun Yat-sen che trenta anni or sono indicava ap- punto al suo popolo, come \ in necessaria di sviluppo della - voluzione nazionale, l'amici/ia con l'Unione Sovietica: essa è pei i sovietici la \ ittorin della poli- tica internazionale che già nel 1017, pur tra il caos della guerra civile che imperversa\a allora tra i e signori della guerra > delle va- rie province cinesi, indicava il genio di ; essa è infine per gli uomini, per tutti gli uomini, nna vittoria decisiva della poli- tica di Stalin, volta a consolida- re la pace nel mondo. Se si è po- tuto dire con ragione che la co- stituzione della a popo- lare tedesca ha sbarrato in Eu- ropa la strada ai provocatori ame- ricani di guerra, si può dire oggi con altrettanta ragione cl.e il pat- to di a ha sbarrato la strada ai provocatori di guerra nel mon- do. l solido blocco di forze pa- cifiche che si estende oggi, attra- verso immense risaie e campi e miniere e foreste e potenti offi- cine, tra Canton e l'Elba, indica ormai chiaramente che ogni ten- tativo di aggressione imperiali- stica sarebbe un'avventura dispe- rata. a pace resta per gli uomi- ni un obiettivo per il quale bi- sogna lottare oggi con maggiore fede e maggiore ardore di ieri: ma la pace è già oggi, dopo il Patto di . molto più che nna speranza. n secondo luogo l'impegno di mutua assistenza tra l'Unione So- rietica e la Cina. Come l sul continente asiatico, c Ar- thur ha lavorato a vuoto in Giap- pone. e officine di n e di An-Scian hanno cessato per sem- pre di costruire materiale di guerra contro S e comince- ranno tra breve a costruire ara- tri e trattori per le immense pia- nure del i e del ; la a ha cessato per sempre di essere una base e una via di aggressione. V. inevitabilmente tra pochi mesi, quando sarà de- finitivamente chiu«a la parentesi di Formosa, nessuna nave e nes- sun acreo giapponese americano traverserà mai più le acque dei mari cinesi per se- minare la morte in Estremo Ca- riente: con il patto di a an- che il Pacifico, per la prima volta dal 1^40. ha c e l a t o di e»«ere una a di aggre^ionc- n terzo luogo l'aiuto economi- co a lunza «-cadenza che l'Unione Sovietica ha concedo alla Cina. o i no-tri piccoli contabili degli « aiuti americani > a ren- der-i conto di quel che sarà la Cina fra pochissimi anni, la Cina dotata di strade e di ferrovie co- me gli altri pai-=i moderni, la Ci- na con un'industria adeguata al- le sue ^terminate risorge e alla sua immensi popolazione, la Ci- na con un'agricoltura fornita di trattori e priva di parassiti? n queste condizioni la marcia del- la Cina ver-o il socialismo diven- terà una rapida corsa; in queste condizioni la vittoria mondiale del socialismo é già virtualmente acquisita. e l'impegno sovietico per la ferrovia di Cian-Ciun e per le hasi di n e di Pori Ar- thur. a la Cina indipen- dente e libera, queste basi le sa- ranno restituite in pieno e senza compensi le «ara data la ferrovia dell*< Est-cinese » appena sarà firmata n pace con il Giappone, Crollano co-ì definitivamente, co- me miserabili tentativi di Tn^o, le rubeole insinuazioni del par- tito americano a guerra sul prete-o < imperialismo > ru««o. Al di (lei suoi aspetti parti- colari, ognuno dei quali ha una SOLENNE APERTURA A ROMA DELLA CONFERENZA ECONOMICA NAZIONALE Appello di Di Vittorio agli italiani per il trionfo del Piano di rinascita scienziati, ministri e dirigenti sindacali di tutte le correnti partecipano ai lavori - quadro impressionante della miseria italiana e la lotta per la ripresa nel discorso di Di o - Uacuta relazione del prò], Breglia sul finanziamento 0 O e , scoppiò in autobus ò gli i s t Stavisky questo è il più o acuii- ihilo di o politica di abbia imito tuono in Francia a conferenza economica nazio- nale indetta dalla ha iniziato i suoi lavori alle 16,30 di ieri al Teatro ' Quattro Fontane > a -sala era gremita dj persona- lità politiche, di studiosi, di tecnici e di organizzatori sindacali giunti da oimi parte a per portare il loro contribuito di esperienze e di scienza a questa grandiosa ini- ziativa a cui guardano milioni e milioni di cittadini di ogni classe e categoria che lavorano e pro- ducono. Tra le personalità politiche si notavano i min.stri a a e Campilli e parlamentari di tutti i partiti. Erano presenti i senatori . Scoccimarro. . E- milio , Benedetti <mon.), Ferruccio l'.nn , Tonello , Calosso P e moltissimi altri. Numerosissimi gli economisti e i tecnici. Notati il prò. - Alemanni, il prof Gramegna, il prof. Villani, il prof. i Nardi, il prof. Coppola , il dott. Par- avicini, il dott Amedeo Calvario, il dott. Cerini della Confagricol- Uira, il dott- e Cationi, ! prof Bruguier, il prof. Breglia, l'avvo- cato Siglienti, il prof. Arnaudi, il prof. , il prof. , l'ing Vanzi presidente del Banco di Na- poli, il prof. Battara, il prol Pa- gliazzi, l'ing. , il dott. e - guoro, direttore generale del - bito Pubblico, il prof. Giorgio Ste- ve dell'ECE, il prof. Pressinotti. l'architetto e Stefani, il prof. For- tunati, il prof. , il prof. - no Bandini, il dott Guido Cai!:. 1 l compagno i Vittorio mentre svolge la relazione introduttiva (PSU), - <PSU>, , - rando Fortini, a Seta, Berlin- guer. Proli, Pastoie; gli on.li Gul- lo, Amendola, Pescnti, o (PSU.) Smith, , Carmagnola (PSU). Fanfani e a Pila della corrente cosiddetta di sinistra del- la , i dirigenti della i e Sabatini, Fon. Cerabona, Fon. Finocchiaro Aprile, l'on. - gnoli. gli on. Azzi, Grifone, Benzi. dott. Santoro direttore generale delle FF. SS., il prof. , ecc. Tutti presenti, come si è detto. i massimi dirigenti sindacali, i se- gretari della più importanti Came- re del , i segretari delle Fe- derazioni e dei Sindacati nazionali di categoria, oltre a molti sindaci. Avevano voluto onorare l'assem- blea della loro presenza anche i i di Polonie e di Cecoslo- notevoli successi, n primo succes vacchia, e gli addetti stampa e commerciali di molte altre amba- sciate. lavori della Conferenza sono stati aperti dall'on. Fernando Santi. Segretario della per la cor- rente socialista, '1 quale ha inse- diato alla presidenza la Segreteria della al completo e gli autori delle iela/iom intioduttive. il prof. Alberto Breglia. della facoltà di Econom'o dell'Un'VTvtà di , l'ing. o Gramigna, l prof. Cesale Grinoveio. 1 pmt. ing. Cal- lo Ceccucci, l'ing arch. o , il prof. ing. Franco - rescotti e il prof. y . Santi ha rivolto un cordiale ben- venuto e un vivo ringraziamento ai membri del governo, della Camera e del Senato, agli studiosi di pro- blemi econonvci e sociali, agli or- ganizzatori sindacali e alla stampa. Egli ha detto di considerare la pre- senza di t«nt e illustri personalità come un lieto ausp.eio per il suc- cesso de; lavori della Conferenza. Successivamente Santi ha dato let- tura di numerosi messaggi di ade- sione e di augurio pervenuti nelle ult'me ore tra cui un messaggio del Presidente del Senato on. Bo- «oitii, del prof. Giovanni e , del prof. o , del prof. - nano Bracco, dell'i, vv. i Boni- iorti, dell'aw Troilo e di o Az/ar.Ui a nome rifila Federazione Xr./ionale della Stampa. Fernando Scinti ha poi invitato coi tesemeli*? Campilli e a a alla Presidenza e ì due membri del governo >oeo salii, sul palco. Campdli, prendendo la parola, ha i ingraziato e ricambiato il saluto. formulando l'augurio che i risultati della discussione possano portare un decisivo contributo allo sforzo per elevare il livello di produzione e di J«voro. . _ . Subito dopo, salutato da un entu- siastico applauso dell'assemblea, ha preso la parola il compagno Giu- seppe : Vittorio « Jl Piano Economico costrutti- vo — inizia i Vittorio _. che la . ha proposto al Paese è scaturito dal bisogno vivamente sentito da tutti gli strafi del po- polo di ricercare una via di usci- ta dalla situazione attuale, che è divenuta intollerabile perchè con- danna milioni di lavoratori alla disoccupazione, in presenza di la- vor. produttivi e di urgente ne- cessità nazionale che rimangono ineseguiti da decenni, di mater.e prime disponibili e di mezzi di produzione che rmangono inuti- lizzati ... <* l nostro Piano aggiunge il Segretario generale della tende ad azionare in pari tempo ed in modo organico alcune delle leve fondamentali della produzio- ne agricola ed industriale capaci di riarmare tutta la vita econo- mica dei Paese ». fi Piano ha già riportato alcuni so è rappresentato dal fatto che numerosi scienziati, studiosi e tec- nici fra ì più eminenti del nostro Paese, d'ogni parte poi t ca o in- dirizzo cttltuiale, si sono asociali tùTitii/ir.tivn ccmfedeiule Questo avvicinamento della selen- iti e della tci-niwt, ossia del lavoro più altamente intellettu.de al la- voro manuale, contribuirà a liqui- dare certe prevenzioni inghistilì- mte ed e promettente di fecondi risultati per la nostra . « n nome di 5 milioni e 300 mila lavo- O La Direzione del Partito Comunista Italiano ò con- vocata in Roma per II po- meriggio di mercoledì 22 febbraio 1950. ratori organizzili! arila . esriama l'oratore — saluto e rin- grazio (mesti valenti studiosi rd esprimo loro la nostra pili profonda riconoscenza ». Un seionuo successo è costituito dalla simpatia con la quale la proposta confederale è «stata accol- ta da personalità politiche * da uomini d: Stato di ogni setto:e tra i tiual [)i Vittor'o cita m parti- cola: e V E Oliando e F S Nitti \h\ iei/o «uiccewi e dato dal fatto che dal momento in cui la proposta fu lanciata l'atten/ione del Paese è stata attirata con cre- scente in*eresse sin problemi eco- nomici e su quello fondamentale degli investimenti e della loro di- rezione a recente crisi è per- sino uscito un o degli - vestimenti, l'on Campilli. il quale ha dichiarato avantieri di aver tro- Contlmia in *. pajj. v col.) Aiulie il tetragono , l'amico Sceiba, ex ministro degli in- terni, è implicato nello scindalo Ali SPAVENTOSA A A E S. U. Trenta passeggeri periti ne 11o scontro fra due treni feriti superano il centinaio - Scene di orrore durante i soc corsi - Arti amputati ai viaggiatori per estrarli dai rottami W . 18 Una gravassi ma sciagura ferroviaria si è verificata stanotte a e Center, presso New York, dove un treno, nono- stante ti segnale di arresto, ha con- tinuato la corsa andando a cozzare violentemente contro un altro con- voglio. E. impossibile pe. ora precisare ti numero delle vittime morti finora e*-: ratti dal rottami sono trenta mentre 1 feriti superano già 11 cen- tinaio e grida lacerano l'aria mentre si cerca cor. asce e leve e con la a o«—idrica". di farsi strada sino ai punto da cui gli urli di dolore pro- vengono Scene orrende si presen- tano di continuo agli occhi del su- perstiti e del soccorritori. € Uccide- temi. uccidetemi' » continua a gri- dare una voce maschile da sotto rottami. Ad u n passeggero sono sta- te amputate le gambe e ad un altro un braccio per permetterne l'estra- zione dall'ammasso di ferraglie con- torte Tutto 11 fianco di una vettura è grande portata storica, il patto sovietico-cinese ha in se stesso una irrande virtù: esso chiarisce in modo ormai inoppugnabile il fondamento e la linea generale della politica estera di pace e di amicizia per i popoli dell'Unione Sovietica, e*«n introduce nella po- litica mondiale un inoffuscnbile elemento di chiarezza. Comprenderanno finalmente i nostri diplomatici, che l'umanilà sta realizzando ogsri la «uà più grande «-volta e che niellino riu- scirà a ' O SPANO stato asportato. due treni, di do- dici carrozze, avevano a bordo ri- spettivamente 400 e 200 passeggeri o scontro si è verificato poco pn ma delle 23 (ora locale) sul tratto della ferrovia dove correva 11 doppio b natio esVovest della linea. Polche guidatori di tutti e due 1 treni «no deceduti nello scontro non sarà fa- cile chiarire come U disastro si sia verificato. Secondo le prime indagini della polizia, pare che un errore di scambio di uno del treni sia stata la causa della sciagura Subito dopo lo scontro l'allarme è stato dato lungo tutta la linea, per bloccare ogn: altro traffico ferroviario. A E I lavoratori dell' industria in sciopero da 18 giorni . 18 o lo sa opero generale di 48 ore continua quello del settore industriale che raggiunge oggi 11 suo diciottesimo giorno. Sem- pre numerose si mantengono le ini- ziative ai solidarietà popolare coi lavoratori n «sciòpero l nostro giornale che durante t giorni dello sciopero generale è sta to distribuito gratuitamente al let- tori che hanno approfittato dell'oc- casione per fornire U loro aiuto in denaro al lavoratori dell'industria ha fatto pervenire al comitato coordina- tore degli aiuti la somma di 200 mila lire. e ditte che aderiscono all'aspo ciarlone degli industriali hanno sti pulato accordi separati col comitato dello sciopero concedendo quanto ri chiesto dai lavoratori Altri sono in trattative e molti si sono pronuncia- ti pmt 11 distacco dail a*»o<*i»*lona in quanto non rispecchia i loro - si. l Presidente a è oggi nuo- vamente intervenuto per un u tenore incontro delle due parti presso il i partlmento del o del A che a sua volta nel pomeriggio ha fatto pervenire al comitato dello sciopero un nuo-.o «chema di trattatile. l comitato de:io «ciopero *ta e^mi- nando la proposta e stabilirà la data e l'ora della convocazione. Cosi dopo cinquanta giorni di agi- tazione del settore industriale diclot- to giorni di sciopero generale della categoria e quarantotto ore di quello di tutti l settori d'attività cittadina. oggi sembra che un piccolo «miraglio si sia aperto per !a definitiva ridu- zione a lunga vertenza o Tse n nel lasciare a esalta a a . e la Cina "Questa unità à inevitabilmente non soltanto lo sviluppo delle due i potenze, ma anche e di tutta l'umanità.. , 18. — 11 Presidente del- la Cina Popolare o Tse n e .-. primo ministro Giou En , ac- compagnati dal loro seguito. han- no lasciato ieri a dopo il loro lungo soggiorno nell'Unione So- vietica conclusosi recentemente con la firma del trattato di amicizia cmo-sovietico // saluto ai partenti o e Giou En , accompa- gnati dal prof Cieng Po Ta e da U Jang Cin, Sci Ci Ji, Je Tse . Wang Tung Smg e nume- rosi al'-ri, sono pattiti dalla sta- zione di « Yarosìav », addobbata con immense bandiere cinesi e so- vietiche. e con striscioni inneg- gianti all'amicizia fra ì due po- poli. salutati dalle note degli in- ni nazionali della a Po- polare Cinese e , men- tre una guardia d'onore, schierata, presentava le armi. Erano a salutare ì partenti alla stazione i vice presidenti del Con- siglio dei ministri , - lotov. n e Bul^anin. il mi- nistro degli* affari esteri Viscinsky, ù ministro del commerc.o estero , il vice ministro degli affari esteri S Gromiko, l'ambasciatore S nella - pubblica popolare cinese , il presidente del Sov.et di o Ya«!nov. il comandante militare di a ten. gen. Sinilov e numo- rosi alti funzionari o accompagnato o e Giou En i anche t rappresen- tanti dei paesi di democrazia po- polare. Essi hanno così ricevuto il saluto dei membri dell'Amba- sciata della a popolare cinese a , con a capo l'am- basciatore Wang Cia Siane, del- l'amba«*:iatore della a ce- coslovacca . dell'amba- sciatore della e democra- t.ca popolare coreana u Yen , dell'ambasciatore della a popolare d. Bulgaria Blagoyeva. deirambascia*ore della a popolare rumena Bugie, dell'am- basciatore della a popo- lare mongola m Jab del mini- stro della a popolare di Albania Natana-li. del capo della e diplomatica della - bl.ca democratica tedesca Appelt. o d'affari della - pubblica polacca Zambrowicz l vice ministre degli affari espe- ri S v e :] capo del pro'occ'lo del o de«ì: affari e*tei- o r S v « Cari compagni ed amici! — ha detto o durante la nostra perniciienza a , io ed il com- pagno C:u En , assieme ai membri della dalegazione cinese. ci siamo incontrati con il genera- ssimo Stalin e con ì compagni responsabili del Governo sovietico. E' difficile esprimere con le pa- role la reciproca assoluta com- prensione e la profonda amicizia che si sono formate sulla base dei fondamentali interessi dei nostri srandi popoli di Cina e . Tutti comprendono che l'unità dei grandi popoli cinese e sovietico. sancita dal trattato, è duratura, in- violabile e inflessibile. Questa unità influenzerà inevitabilmente non >oltanto lo sviluppo delle due grandi potenze — la Cina e l'Unio- ne Sovietica, ma anche l'avvenire di tutta l'umanità e condurrà ?1 trionfo nella giustizia e della pace nel mordo intero / successi dell' e il nostro soggiorno nel- l'Unione Sovietica ha prose- guito o Tse n — abbiamo vi- sitato molti impianti e kolkoz. Ab- biamo constatato i grandi successi conseguiti dagli operai, dai conta- dini e dagli intellettuali dell'Unio- ne Sovietica nell'edificazione del socialismo, abbiamo visto lo stde con cu» si associa lo slancio nvn luzionario all'attitudine interessata del popolo sovietico stile svi- luppato sotto la guida del compa- gno Stalm e del Paitito comuni- sta de: bolscevichi. Ciò conferma la convinzione che ì comunisti ci- nesi hanno sempre avuto: l'espe- rien/a della costruzione economica e culturale nei principali settori dell Unione Sovietica servirà di esempio per l'edificazione della nuova Cina. Nel corso della nostra perma- nenza nella capitale S e nel luogo di nascita della - zione d'ottobre, , siamo stati accolti con calorosa ospita- lità. o la grande capitale >oe:al *ta. esprimiamo sinceramente la no-tra profonda riconoscenza al generalissimo Stalin, al Governo ed al popolo sovietico... . Evviva ha concluso il Pre- sidente del Governo popolare ci- nese l'amicizia e la collabora- zione eterna tra la Cina e l'Unio- ne Sovietica* Evviva il maestro nella e nel mondo inte- ro. il migliore amico del popolo cinese, il compagno Stalin!». MENTRE IGNORA LA REALTA' CINESE Palazzo Chigi riconosce il governo fantoccio di Bao i Questo gesto porte la politica estera italiana ira le più servili di quante siano in l governo italiano ha ieri co- mun.cato uffic.almente il prop»".o riconoscimento del governo-fantoc- co del Vutnam. della Cambog.a e del s .- nel quadro dell'unione francese ... l min.stero e Ga<pen ha ieri l'altro rifiutalo di rico- noscere il governo della Cina pre- tendendo che la situazione è ancora fluida nella erar.de repubbl.ca po- polare. Cosi l'on e Gaspcn e soc; r:- tcneoio the 1 mperaiore-mar onet. a Bao u che ncn riesce a con- hanno acromnasjna o i rapnresen-l'-rolla-e nemmeno un decimo del arti delia clo'iosa a ci- nese fino al coitine c:no-«v>v;etico Alla stazione poco prima di par territorio v.etnamita malerado il ««o^.egno di un esercito straniero, e solidamente as- «o -ni trono pr^- n;a italiana e possibilità immensa a; traffici e si affretta a riconoscere quel decimo del Vietnam dove non vivono :tal ani ed i traffici sono paralizzati dalla guerra contro lo bramerò. Vi è a a chi costiere che 'a dccis.one dell'on e Gasper. « a r.ata presa m seguito alla predone di certi armatori i quali pensano di affittare navi ed equ.paggi ai governi d' Parigi e Wash'ngicn pel o di armi in . tire o Tse n ha parlato al paratocii dag imperiai sti fran- m.crofoio d o a ;co=;, mentre «arebbe incerto 1 re- e democratico che il popolo dito nell'occhio Insigne malafede ti Popolo, cercando ancora d» ti» fendere la infatista frase di e Ca- spen alla Camera insulto pe » cadiifi di a ripioduce mal- d o s t r i m r n r c i'{ trite di un non me gito idrntifìrato « e i // imr.lci ir., C « di «oi)«'rii t«" la frate e stata detta, non se è stata «-crina quvlla fìase e stata delta ieri abbiamo riprodotto la frase come '.a riferì il Tempo La o duciati.o oac.\ nella stesiti versione, conte è apparta «tu . Popo'o s.r.rTilTscn i]u>ria> ii Ten e i; \Te«-~agccro noi, noi Assicurazioni o d»c«» che nsi>tr- mia'ori americani per investire » loro capitali in a debbono es sere qarantiti. Garantiti contro « e -.a7ior,a:iz7a7tonl. > rsproprla^ior.J le rivo i zloii * Xon o per caso, essere garantiti anche contro ali incendi. le cadute da cai allo e il mal di fatato"* l fesso del giorno « N o n e«.'«,:e più . tair play, no' r^isie più. delibo .» pe- *are i \cc chi acenii a-- s - i-<o:it. morde-do a pipa, o ^eriu Ì ha".coil di u i rii>i!""« e "cs a (in .a su! oelio dir t,eniorr di per tulle le co pe».4lcco Viiicmi. dal Giornale di la 11 A O dnese ha saputo conquistare scac- ciando gli imper alis'» americani e i »oro servitori. Apendi in questo modo, :1 go- verno democr. c tiano ha volu'o gnorare eli interest nazionali do. ci:mc»"W.i in una «er.e d: ranport: compilat. da no c tn diplomatici, m- dustral , comnurfanti ecc. non- ché dall' «tessi italani che hanno riti,ita o d part.re dalla Cina in- sieme con Ciang i Scek. eli ame- ricani e i'fimbasca'a . E' noto, infatti, nei circoli di- plomarci romani che la nostra di- a si è espressa a favore del riconoscimento del governo di Pe- chino mentre ha sollevato dubhi circa l'opportunità di stabilire rap- porti con Bao . n e Gasperi si è mostrato invece, d altro avviso preferendo li tr?s<-ii»-are gli interessi nazional e di seguire pedissequamente >rdin: deeli ìmoenalisti amertean'. francesi ecc. Proprio per questo. a non ha rapporti con la Ci- na, dov« «aiftono uni fionda colo- Telegrammi di protesta per gli insulti di e Gasperi (nri.riuro a g.urgere a" Preci derte de 'a , a: Prendente de" C c . s g.'o. a< Pre*.;deriti dei.e due CsTt-f ed al gruppi parlaTe^tar! di o;vf-i.f'or.e *> e*jraT.ml d! prote- tta per .a frj'e rere-iTe»rrnte pro- u-^7 rtta <ta e 0«.«;>erl H - r o r chf fonava :r<--i to ! caduti di * Pftrt co arT<*n*e n'cr^rV.-t va 'a ,)ri>"ir-t'» approdata a t e n i l - e d. u-sa r.;ir..or.e *>.oi«j#i; ne. "<<ca i de o 6ta 'i. .me-:o Fonder.e n te di - na »' qua e appartenevano 1 .avora tori caduti Altri meseaggi di prole sta cono gìunt'. dalla Commissione a de'..a t i » di Bologna e dal lavoratori de .'e Az ende di S«s ftllO.O j Tutti compagni depu- | tati, senza eccezione, sono tenuti ad essere presenti j alla seduta pomeridiana di giovedì 23 p.v. Che coi'é, come ti e , cosa significa questo . scendali de: iiencrali - c'ie sta infangando mt- u'siri, deputai», gionialn,u, militari « poiicci, sociaZdeiimcrntict e ru- dicali, i e gollisli? ->o»o d e n t r o tutti, lutti sono ». dans \f* bain », sono immersi nel fango Clio al collo, come 7 feb- . io o alla Assemblea nale il compagno Jacques modo o nell'altro sono i nello scandalo l'ex presidente del consiglio ed attuale o depJt 'nteriii Queutllc, radicale; l'ex mi- o della guerra so- l'ex o de- uli interni .vocialdcmocrati- (o l'attiiale presidente del cousi- (./'o Bidault, demoi rifilino; gli ex ni.ii<s'ri dell'indiis'na e del lavo- ro Daniel e , soctal- demoeratwi, l'ex ministro deile colonie Coste-Flnret, - no, il deputato Chevancc-Bertm, gollista; il deputato Bastid, radicale, direttore del quotidiano Aurore-; il deputato li- beratfuscistii; il direttore del Seri- inzio di S'curczza Territoriale Wybot, il deputato socialdemocra- tico Le Trocqucr; il direttore della Sicurezza Bcrtaux; il di- rigente del sindacato socialdemo- cratico » Force Onvricrc - - <]iiei i e altri ancora a diecine, cliè abbiamo nominato solo alcun: fra i più grossi. Tutta questa gente si e fatta comprare per tradire gli interessi del e massacrare a beneficio del fantoccio Bao Dai, - imperatore ~ na , a lite in autobus E' questo forse il più grosso scandalo d^lla Francia moderna, che pure di scandali, di -affaircs - non e certo pouera, da quello Dreyfus a quello Stavnisku a quel- lo recentissimo ~ dei vini * che ?ia coinuolto ti presidente del youer- no provvisorio della a Felix Gouin, socialdemocratico, tanto per . Forse questo è ti più grosso, anche e non si può ancora supere dove . fin dove arriverà la fitta rete dt vergognose complicità. Si sa inve- ce come è cominciato, questo scan- dalo. un modo strano, poco chiaro, forse per un caso, forse per una abilissima preparazione da gran regista. F.' cominciato su un autobus Una mattina del settembre scor- so, due giovatiotti vennero a di- verbio su un autobus parigino, n azzuffarono: erano un soldato re- duce ed un vietnamita, un tale Do Dai presidente della assoctazione degli studenti indocinesi in Francia. la polizia, c'era (per caso'') un sott'.ifficile pignolo che non si ac- contentò dei documenti, i due fi- nirono in questura. nella borsa di Do » furo- no scoperte alcune copie di una re- lazione notevolmente critica del generale sulla situazione >n e sulla guerra che da tre anni vi stava conduccndo la Fran- cia contro le libere popolazioni victnamesi. generale non fra l'ultimo venuto, era anzi, al- lora, il capo di Stalo delle forze armate francesi, la più alta autorità militare dunque. Co- me mai un suo rapporto, rapporto di evidente carattere - confiden- ziale ~, slava nella borsa del gio- vanotto? Come c'era arrivato? Da solo no, evidentemente, perche t documenti, sopratutto se confiden- ziali, non hanno l'abitudine di an- dare a sposso. Cominciarono le in- dagini, - cantò -, la polizia piombò in casa di 'in certo Huang Van Co. e vi rinvenne HO copie del documento - confidenziale - una bazzecola, roba da ciclostile addi- rittura. e d i B a o i Questo Van Co è un tipo impor- tante, il coordinatore di lut'o l'af- fare. suo titolo ufficiale e - con- sigliere politico del Vie >n Francia - in pratica. v«>n;a tante perifrasi, è il e agente di Bao Dai, il tirannello che il go- o e ha imposte iti docina Van Co e ^oc.fi/r/emocra- tfeo: anche lui t - m, milioni di francìn (e un franco vale pur sempre circa il doppio di una lira) Spende 5. 10. anche 25 milioni al mese, non sono soldi suoi, sono soldi strappati al po- polo vietnamese bene, Van Co, e fra t suoi nomini c'è anche un certo un avven- turiero "di ' ., ex-fascista. ricercato per reati comuni, delatore della Gestapo, eh- poi e riuscito a farsi decorare della Legmn d'Onore dal ministro della atterra Teigtcn (radicale) appunto attraverso Few e che Van Co ha ricevuto il documen'o confidmriale direttamente dal ge- nerale e dal generale un sottopos'o del rjià rest- den'e generale >n Tunisia (qual- cosa come qorrrnatore) e poi di- rettore dell'" T o di altt studi di difesa nazionale rome ha fat- to - * j>oi nel corso rivelazioni, che da settem- bre ad oopt si sono susseguite, che eoli oveva una straordinaria tn- tluenza su influenza do- vuta forse anche w pare, a rapporti nnittosto mlimi. ciò non baita, forj". a spie- gare (a storta del documento. £ non bastano neppure t milioni di Van Co. almeno quelli m contanti. in regime capitalistico ogni uomo | 'ia il ami prerro ma il prezzo di n o di un non è ertamente solo di qualche milio- ne. Dal loro traffico con O (Conllmi» n 4. par- *. col.)

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Uss» g')«firn»tu f f i n t im i * taticUato i Sl A l » » ) Vii it i Ptrltaitn W 9 i Ul . l Si 872 « v«4 » «a» U ti * ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

"Perch è ho vinto il popolo cinese,, *

All e ore 10,30 ogg i conferenz a di VELIO SPANO all'Adriano .

A N N O ( N u o v a s e r i e) N . 4 3 A 19 O 1950 Una copia . 20 - Arretrat a . 28

!! patto di a a della pace

E' s ta to bene c he i d i p l oma t i c i c a pi di m i s s i o ne deg li S ta ti Uni t i ne l l ' As i a s u d - o r i e n t a le a b b i a no r e c e n t e m e n te so t t o l i nea to il f a l -l i m e n t o de l la po l i t i c a as ia t i ca d e l l ' i m p e r i a l i s m o n o r d - a m e r i c a n o: c i ò d o v r e b be se non a l t r o aver l ' e f fe t t o di por fine a l l e facez ie c he v a n no s c r i v e n do su l la C in a e sugli a l t r i paesi as ia t i ci g li < esper ti > de l la nost ra s t a m pa g o \ e r n a t i v a, s e m p re p i ù ze lan ti dei lor o padroni d 'o l t r e A t l a n -t i co . E' s t a to bene c he que l la d i -c h i a r a z i o ne di f a l l imen t o ci s ia s t a t a; ma non \ e n'er a b i sogno g i a c c hé s u b i to d o po la s tessa c o n-c l u s i o ne è s ta ta messa so t to g li o cchi deg li uom in i , c on la forza i n o p p u g n a b i l e dei fat t i , dal pa t t o di a m i c i / i n e di m u t u a ass is tenza f i rma l o a a fr a i d ue più g rand i popo li del m o n d o: il p o-p o l o c i nese, c he è il p i ù g r a n de per n u m e ro e per po tenz ia le di energ ie, e il p o p o lo sov ie t i co, c he è il p i ù g r a n de pe rchè i n c o m p a-r a b i l m e n t e p i ù a v a n z a to di ogni a l t r o su l la v i a de l la cu l t u r a e de l l a l iber t à u m a n a.

a i m p o r t a n z a del p a t -t o di a si c h i a r i s ce da sé, s e n za c he ci s ia b i s o g no di c o m-m e n t i ; ma è t a lmen te ar t i f iz ios n e a s s o r d a n te la p r o p a g a n da i s p i -ra t a dal o di S t a to a m e r i c a no in tutt i i paesi c a p i-ta l i s t i c i , c he a l cuni aspe t ti del P a t i o d e b b o no tu t tav i a essere s o t-to l inea t i .

n p r i m o l uogo l ' am ic i / i a tr. i l a C i n a e l 'Un ion e Sov ie t i ca. Q u e-s ta a m i c i z i a, p r o c l a m a ta oggi nel m o d o p i ù s o l e n ne e p i ù ape r to. è per i c i nesi la v i t tor i a d e f i n i t i c i d e l l a po l i t i c a di S un Ya t -sen c he t ren t a a n ni or s o no i n d i c a va a p -p u n t o al s uo popo lo, c o me \ in necessa r ia di s v i l u p po del la -v o l u z i o ne naz iona le, l ' am ic i / i a con l 'Un ion e S o v i e t i c a: essa è pei i sov ie t i ci la \ i t tor i n de l la p o l i -t ic a i n t e r n a z i o n a le c he g ià nel 1017, p ur tr a il caos de l la gue r r a c i v i l e c he i m p e r v e r s a \a a l lo r a tr a i e s ignori de l la guer r a > de l le v a-ri e p r o v i n c e c ines i, i n d i c a va il g e n io di ; essa è inf in e per g l i u o m i n i , per tut t i g li u o m i n i , n n a v i t to r i a dec i s i va de l la p o l i -tica di S t a l i n , vo l t a a c o n s o l i d a-r e la p a ce nel m o n d o. Se si è p o-t u t o d i r e c on rag ione c he la c o-s t i t u z i o n e de l la a p o p o-lar e tedesca ha sba r ra t o in E u -r o p a l a s t rada ai p rovoca to r i a m e-r i can i di gue r ra, si p uò d i r e oggi c on a l t r e t t a n t a rag ione c l .e i l p a t -t o di a ha sba r ra t o la s t rada ai p r o v o c a t o r i di gue r r a nel m o n-do. l s o l i do b l o c co di forze p a-c i f i ch e c he si e s t e n de ogg i, a t t r a -v e r so i m m e n se r isa i e e c a m pi e m i n i e r e e fo res te e po ten ti o f f i -c i ne, tr a C a n t on e l 'E lba , i n d i c a o r m a i c h i a r a m e n te c he ogni t e n-t a t i v o di a g g r e s s i o ne i m p e r i a l i -s t i ca s a r e b be u n ' a v v e n t u r a d i s p e-ra ta . a p a ce resta per g l i u o m i -n i un o b i e t t i v o per i l q u a le b i -s o g na l o t t a r e o g gi c on m a g g i o re fede e m a g g i o re a rdo r e di ie r i : m a la p a ce è g ià ogg i, d o po il P a t t o di . m o l t o p i ù c he n n a s p e r a n z a.

n s e c o n do l u o go l ' i m p e g n o di m u t u a a s s i s t e n za tr a l 'Un ion e S o-r i e t i c a e la C i n a. C o me l sul c o n t i n e n te as ia t i co, c A r -t h u r ha l a v o r a t o a v u o to in G i a p -p o n e. e o f f i c i n e di n e di A n - S c i an h a n no c e s s a to per s e m-p r e di c o s t r u i r e m a t e r i a l e di g u e r r a c o n t r o S e c o m i n c e-r a n n o tr a b r e ve a cos t ru i r e a r a -tr i e t ra t tor i per le i m m e n se p i a -n u r e del i e del ; la

a ha c e s s a to per s e m p re di essere u na base e una v i a di a g g r e s s i o n e. V. i n e v i t a b i l m e n t e tr a p o c hi m e s i, q u a n do sarà d e-f i n i t i vamen t e ch iu«a la pa ren tesi di F o r m o s a, n e s s u na n a ve e n e s-s un ac reo — né g i a p p o n e se né a m e r i c a no — t raverserà mai p i ù l e a c q ue dei ma r i c inesi per s e-m i n a r e la m o r t e in E s t r e mo Ca-r i en te : c on il p a t t o di a a n -c he il Pac i f i co, per la p r im a vo l t a dal 1^40. ha c e l a to di e»«ere una

a di a g g r e ^ i o n c-

n te rzo l u o go l 'a iu t o e c o n o m i-co a l u n za «-cadenza c he l 'Un ion e S o v i e t i ca ha c o n c e do a l l a C i n a.

o i no - t r i p i cco li con tab i l i deg li « a iu t i a m e r i c a ni > a r e n-de r - i c o n to di quel c he sarà la C i n a fr a p o c h i s s i mi a n n i , la C in a do ta ta di s t r ade e di fe r rov i e c o-m e gli a l t r i pai-=i m o d e r n i , la C i -na c on un ' indus t r i a a d e g u a ta a l -l e s ue ^ te rmina t e r isorge e a l l a s ua i m m e n si p o p o l a z i o n e, l a C i -na c on un 'ag r i co l t u r a forn i t a di t ra t to r i e p r i v a di pa rass i t i? n q u e s te c o n d i z i o ni la ma rc i a d e l-l a C i n a v e r -o i l s o c i a l i s mo d i v e n-ter à u na rap id a c o r s a; in ques te c o n d i z i o ni la v i t to r i a m o n d i a le del s o c i a l i s mo é già v i r t u a l m e n t e a c q u i s i t a.

e l ' i m p e g n o sov ie t i co per l a fe r rov i a di C i a n - C i u n e per l e hasi di n e di Pori A r -thur . a la C i n a i n d i p e n -d e n te e l i be ra , ques te basi l e s a-r a n n o res t i tu i t e in p i eno e senza c o m p e n si l e «ara da ta la fer rov i a dell* < E s t - c i n e se » a p p e na sarà f i rmat a n p a ce c on i l G i a p p o n e, C r o l l a n o c o -ì de f i n i t i vamen te, c o-m e m ise rab i l i ten ta t iv i di Tn^o , l e r u b e o le i ns i nuaz ioni del p a r -t i t o a m e r i c a no d» a guer r a sul p r e t e -o < i m p e r i a l i s m o > ru««o.

A l di là (lei suoi aspe t ti p a r t i -co la r i , o g n u no dei qua l i ha una

SOLENNE APERTURA A ROMA DELLA CONFERENZA ECONOMICA NAZIONAL E

Appell o di Di Vittori o agli italian i per il trionf o del Piano di rinascit a

scienziati, ministri e dirigenti sindacali di tutte le correnti partecipano ai lavori - quadro impressionante della miseria italiana e la lotta per la ripresa nel discorso di Di o - Uacuta relazione del prò], Breglia sul finanziamento

0 O

e , scoppiò in autobus

ò gli i s t Stavisky questo è il più o acuii-ihilo di o politica di abbia imito tuono in Francia

a conferenza economica nazio-nale indetta dal la ha iniziat o i suoi lavor i al l e 16,30 di ier i al Teat r o ' Quat t r o Fontane >

a -sala era gremi ta dj persona-lit à pol i t iche, di studiosi, di tecnici e di organizzatori s indacali giunt i da oimi part e a per portar e il lor o contribuit o di esper ienze e di scienza a questa grandiosa ini -z iat iv a a cui guardano mi l ion i e mi l ion i di c i t tadin i di ogni c lasse e categor ia che lavorano e pro -ducono.

Tr a l e personal i tà pol i t ich e si no tavano i min.str i a a e Campi l l i e par lamentar i di tutt i i part i t i . Erano presenti i senatori

. Scocc imarro. . E-mi l i o , Benedet ti <mon.), Ferrucc i o l ' . n n , Tone l lo

, Calosso P e mol t iss imi altr i .

Numeros iss imi gli economisti e i tecnici. Notati il prò . -A lemann i , il prof Gramegna, il prof . Vi l lani , i l prof . i Nardi , il prof . Coppola , il dott . Par-a v i c i n i , il dott Amedeo Calvario, i l dott . Cerin i del la Confagr icol-Uira , il dott- e Cationi , ! prof Bruguier , il prof . Bregl ia, l 'avvo-cato Sig l ient i, il prof . Arnaudi , il prof . , i l prof . , l ' in g Vanzi pres idente del Banco di Na-pol i , i l prof . Battara, il pro l Pa-gl iazzi, l ' ing . , i l dott . e -guoro, d i re t tor e genera le del -bit o Pubb l i co, il prof . Giorg i o S te-ve del l 'ECE , il prof . Pressinot t i. l 'archi tet t o e Stefani, i l prof . For -tunati , i l prof . , il prof . -n o Bandini , il dott Gu id o Cai! : . 1

l compagno i Vi t tor i o mentre svo lge la re laz ione in t rodut t iv a

( P S U ), - <PSU>, , -rand o Fort in i , a Seta, Ber l i n -guer. Prol i , Pas to ie; gli on. li Gu l -lo, Amendo la, Pescnt i, o (PSU.) Smi th, , Carmagnola ( P S U ). Fanfani e a P i l a de l la cor ren t e cosiddet ta di s inistra de l-l a , i d i r igent i de l la

i e Sabat in i, Fon. Cerabona, Fon. F inocch iaro Apr i le , l'on . -gno l i . gli on. Azzi, Gr i fone , Benzi.

dot t . Santoro d i ret tor e genera le de l le FF. SS., i l prof . , ecc. Tut t i present i, come si è det to. i mass imi dir igent i s indacal i, i s e-gretar i de l la più important i Came-r e del , i segretari de l le F e-derazioni e dei Sindacati nazionali di categor ia, o l t r e a mol t i s indac i.

A v e v a no vo lu t o onorare l 'assem-blea de l la lor o presenza anche i

i di Po lon ie e di Cecos lo- notevo li successi, n p r im o succes

vacchia, e gli addetti s tampa e commerc ia li di mol te a l t r e amba-sciate.

lavor i del la Conferenza sono stati aperti dal l 'on . Fernando Santi. Segretar io del la per la cor-rent e social ista, '1 qua le ha inse-diat o alla presidenza la Segreter ia del la al comp le to e gli autor i de l le i e l a / i om in t iodu t t i ve . il prof . A lber t o Bregl ia. de l la facoltà di Econom'o d e l l ' U n ' V T v t à di , l'ing . o Gramigna, l prof . Cesa le Gr inove io. 1 pmt . ing. Ca l-lo Ceccucci, l'in g arch. o

, il prof . ing. Franco -rescotti e i l prof . y .

Santi ha r ivol t o un cordia le ben-venuto e un v iv o r ingraz iamento ai membr i del governo, de l la Camera e del Senato, agli studiosi di p ro -b lemi econonvci e socia l i, agli or -ganizzatori s indacali e al la stampa. Egli ha det to di cons iderare la pre-senza di t «n t e i l lustr i personal i tà come un l ieto ausp.e io per il suc-cesso de; lavor i de l la Conferenza.

Success ivamente Santi ha dato le t-tur a di numerosi messaggi di ade-s ione e di augur io pervenuti ne l le u l t 'm e ore tr a cui un messagg io del Pres idente del Sena to on. B o-«oitii , del prof . G iovanni e , del prof . o , del prof . -n a no Bracco, dell ' i , vv. i Bon i-iort i , d e l l ' a w Troi l o e di o Az/ar.U i a nome rifil a Federaz ione Xr./ ional e del la S tampa.

Fernando Scinti ha poi inv i tat o coi tesemeli*? Campil l i e a a all a Pres idenza e ì due membri del governo >oeo sal i i, sul palco. Campdl i , p rendendo la parola, ha i ingraziato e r icambiat o il saluto. formuland o l 'augur i o che i r isultat i de l la d iscuss ione possano portar e un dec is ivo cont r ibut o al l o sforzo per e levare il l i ve l l o di produzione e di J«voro. . _ .

Subi to dopo, salutato da un en tu-siast ico applauso de l l 'assemblea, ha preso la parola il compagno G iu -seppe : Vit tor i o

« Jl P iano Economico costrut t i -vo — inizi a i V i t tor i o _ . che la

. ha proposto al Paese è scatur i t o dal b isogno v i vamen te sent i to da tutt i gli straf i del po-po lo di r icercar e una v i a di usc i-ta dal la s i tuazione at tuale, che è d ivenuta in to l lerabi l e perchè con-danna mi l ion i di lavorator i al la d isoccupazione, in presenza di l a-vor . produt t iv i e di u rgente n e-cessi tà naz ionale che r imangono inesegui ti da decenn i, di ma te r .e p r im e disponibi l i e di mezzi di produzione che r m a n g o no inut i -l izzati ...

<* l nost ro P iano — agg iunge il Segre tar io genera le de l la — tende ad azionare in par i tempo ed in modo organico a lcune de l le l eve fondamenta li de l la produzio-ne agr icola ed industr ia l e capaci di r i a r m a r e tutt a l a v i t a econo-mica dei Paese ».

f i P i ano ha già r ipor tat o a lcuni

so è rappresentato dal fatt o che numerosi scienziat i, studiosi e tec-nici fr a ì più eminenti del nost ro Paese, d'ogni part e poi t ca o in -dir izz o ctt l tuiale , si sono a s o c i a li tùTitii/ir.tiv n ccmfedeiu le

Questo avv ic inamento del la se len-it i e del la tci-niwt , ossia del lavoro più a l tamente in te l le t tu .d e al la-voro manuale, contr ibuir à a l iqu i -dare certe prevenz ioni ingh is t i l ì -m t e ed e promet tente di fecondi r isultat i per la nostra . « n nome di 5 mi l ion i e 300 mi l a l a v o-

O La Direzione del Pa r t i t o

Comunista I ta l iano ò c o n -vocata in Roma per II po -mer igg io di merco led ì 22 febbra io 1950.

rator i organizzi l i ! a r i l a . — esr iama l 'orator e — saluto e r in -grazio (mesti valenti s tud iosi r d espr imo lor o la nostra pil i profonda r iconoscenza ».

Un se ionuo successo è cost i tu i t o dal l a s impat ia con la qua le la proposta confedera le è «stata accol-ta da personal i tà pol i t ich e * da uomini d: Stato di ogni se t to :e tr a i tiual [)i V i t tor ' o cita m part i -cola: e V E O l i and o e F S Nitt i

\h\ i e i / o «uiccewi e dato dal fatt o che dal momen to in cui la proposta fu lanciata l ' a t ten / ion e del Paese è stata att irat a con c re-scente in*eresse sin prob lemi eco-nomici e su que l lo fondamenta le degli invest imenti e del la lo r o d i -rez ione a recente crisi è pe r-sino uscito un o deg li -vest iment i, l 'on Campi l l i . i l qua le ha d ichiarat o avant ieri di aver t ro -

Contlmi a in *. pajj . v col.)

A iu l i e i l te t ragono , l 'amic o dì Sce iba, ex min is t r o degli i n -terni , è imp l ica t o nel lo sc i nda lo

Ali

SPAVENTOSA A A E S. U.

Trent a passeggeri perit i ne 11o scontro fr a due treni

ferit i superano il centinaio - Scene di orror e durante i soc corsi - Art i amputati ai viaggiatori per estrarli dai rottami

W . 18 — Una gravassi ma sciagura ferroviari a si è verificata s tanot te a e Center, presso New York , dove un treno, nono-stante ti segnale di arresto, ha con-t inua t o la corsa andando a cozzare v io lentemente contro un altr o con-voglio.

E. impossibi le pe. ora precisare ti numero delle v i t t im e mort i finor a e*-: ratt i dal rottam i s o no trent a mentr e 1 ferit i superano già 11 cen-t ina i o

e grid a lacerano l'ari a mentre si cerca cor. asce e leve e con la a o«—idrica" . di farsi strada s ino ai pun t o da cui gli url i di dolore pro-vengono Scene orrende si presen-tano di con t i nuo agli occhi del su-perstit i e del soccorritori . € Uccide-temi. ucc idetemi' » con t inua a gri -dare una voce maschi le da sot torottami . Ad un passeggero sono sta-t e amputate le gambe e ad un altr o un braccio per permetterne l'estra-zione dal l 'ammasso di ferragli e con-tort e

Tut t o 11 fianco di una vettur a è

g r a n d e po r ta t a s to r i ca, i l p a t t o s o v i e t i c o - c i n e se ha in se s tesso una irrand e v i r t ù : esso ch ia r i s ce i n m o do o r m ai i n o p p u g n a b i le il f o n d a m e n to e la l i nea genera le de l l a po l i t i c a es te ra di p a ce e di a m i c i z i a per i p o p o li d e l l ' U n i o n e S o v i e t i c a, e*«n i n t r o d u c e ne l la p o-l i t i c a m o n d i a l e un i no f f uscnb i l e e l e m e n to di c h i a r e z z a.

C o m p r e n d e r a n no f ina lment e i nost r i d i p l o m a t i c i , c he l ' uman i l à sta r e a l i z z a n do ogsri la «uà più g r a n d e «-volta e c he n i e l l i n o r i u -sc i rà a '

O S P A NO

stato asportato. due treni , di do-dici carrozze, avevano a bordo ri -spet t ivamente 400 e 200 passeggeri

o scontro si è verificat o poco pn ma delle 23 (ora locale) sul tratt o del la ferrovi a dove correva 11 doppio b nat i o esVovest della linea. Polche

guidator i di tut t i e due 1 treni « n o deceduti nel lo scontro non sarà fa-ci l e chiarir e come U disastro si sia verificato . Secondo le prim e indagini della polizia, pare che un error e di scambio di uno del treni sia stata la causa della sciagura Subi to dopo lo scontro l'allarm e è stato dato lungo tu t t a l a l inea, per bloccare ogn: altr o traffic o ferroviario .

A E

I lavoratori dell' industria in sciopero da 18 giorni

. 18 — o lo sa opero generale di 48 ore cont inua quel lo del settore industrial e che raggiunge oggi 11 suo diciottesimo giorno. Sem-pr e numerose si mantengono le ini -ziative ai solidarietà popolare coi lavorator i n «sciòpero

l nostro giornale che durant e t giorn i dello sciopero generale è sta t o distr ibuit o gratui tamente al let-tor i che hanno approfittat o dell 'oc-casione per fornir e U lor o aiuto in denaro al lavorator i dell ' industri a ha fatt o pervenire al comitato coordina-tor e degli aiut i la somma di 200 mil a lire .

e dit t e che aderiscono all'aspo ciar lon e degli industrial i hanno sti pulat o accordi separati col comitato del lo sciopero concedendo quanto r i chiesto dai lavorator i Altr i sono in trattativ e e molt i si sono pronuncia-t i pmt 11 distacco dail a*»o<*i»*lona in

quanto non rispecchia i lor o -si. l Presidente a è oggi nuo-vamente intervenuto per un u tenore incontr o delle due part i presso il i part lment o del o del A che a sua volta nel pomeriggio ha fatt o pervenire al comitato del lo sciopero un nuo-.o «chema di t rat tat i le . l comitato de:io «ciopero *t a e ^ m i -nando la proposta e stabilir à la data e l'or a della convocazione.

Cosi dopo c inquanta giorn i di agi-tazione del settore industr ial e diclot -t o giorni di sciopero generale della categoria e quarantot t o ore di quel lo di tut t i l settori d'attivit à ci t tadina. oggi sembra che un piccolo «miraglio si sia aperto per !a definit iv a r i d u -zione a lunga vertenza

o Tse n nel lasciare a esalta a a . e la Cina

"Questa unità à inevitabilmente non soltanto lo sviluppo delle due i potenze, ma anche e di tutta l'umanità..

, 18. — 11 P res iden te de l-la Cina Popo lare o Tse n e .-. p r im o min is t r o G iou En , ac-compagnati dal lo r o s e g u i t o. h a n-no lasc ia to ier i a dopo i l lor o lungo soggiorno ne l l 'Un ion e S o-v iet ica conclusosi r ecen temen te con la firma del trattat o di amic iz ia cmo-sov ie t i co

/ / saluto ai partenti

o e Giou En , accompa-gnati dal pro f C ieng Po Ta e da U Jang Cin , Sci Ci Ji , Je Tse

. Wang Tun g S mg e n u m e-rosi al'-ri , sono pat t i t i da l l a s ta-z ione di « Yaros ìav », addobbata con immense bandiere c inesi e so-v ie t iche. e con str iscioni i nneg-gianti al l 'amicizi a fr a ì due p o-pol i . salutati da l l e no te deg li i n -ni nazionali del la a P o-polar e Cinese e , m e n-tr e una guardia d'onore, schierata, p resentava l e armi .

Eran o a salutare ì par tent i a l l a stazione i v ice pres identi del Con-sig l io dei ministr i , -lotov. n e Bu l^an in . i l m i -nistr o degli* affar i esteri V isc insky, ù min is t r o del c o m m e r c .o es te ro

, il v ice min is t r o deg li affar i esteri S Gromiko , l 'ambasciatore S ne l la -pubbl ic a popolare c inese , il p res idente del Sov .et di o Ya«!nov. il comandante mi l i ta r e di

a ten. gen. S in i l ov e n u m o-rosi alt i funzionar i

o accompagnato o e Giou En i anche t rapp resen-tant i dei paesi di democraz ia p o-po lare. Essi hanno così r i cevu t o i l sa luto dei membri d e l l ' A m b a -sciata del la a popo la re c inese a , con a capo l ' am -basciatore Wang Cia S iane, d e l-l'amba«*:iator e de l la a c e-cos lovacca . de l l ' amba-sc ia tore del la e d e m o c r a-t.ca popo la re coreana u Y en , de l l 'ambasc ia tore del la a popolare d. Bulgar i a B l a g o y e v a. de i rambascia*ore del la a popo lare rumena Bug ie, de l l ' am-basciatore del la a popo-lar e mongo la m Jab del m in i -str o de l la a popo lare di Albani a Natana- l i. del capo de l la

e d ip lomat ica de l la -bl .ca democrat ica tedesca Appe l t .

o d'affar i de l la -pubbl ic a polacca Zambrow ic z

l v i ce min is t r e degli affar i espe-r i S v e :] capo del p ro 'occ ' l o del o de« ì: affar i e*tei- or S v

« Cari compagni ed amic i! — ha detto o durant e la nostra pernic i ienza a , io ed i l c o m-pagno C:u En , ass ieme ai membr i del la da legaz ione c inese. ci s iamo incontrat i con il gene ra-s s i mo Stal in e con ì compagni responsabi li del Governo sov ie t i co. E' diff ici l e espr imere con l e pa-rol e la reciproca assoluta c o m-prens ione e la profonda amic iz ia che si sono format e sul la base dei fondamentali interessi dei nostri srandi popoli di Cina e . Tutt i comprendono che l 'uni t à dei grandi popoli c inese e sov ie t ico. sancita dal trattato , è duratura , in -v io labi l e e inf lessib i le. Questa unit à in f luenzerà inev i tab i lment e non >oltanto l o sv i luppo de l le due grandi po tenze — la Cina e l 'Un io -ne Soviet ica, ma anche l ' avven i r e di tutt a l 'umani t à e condurr à ?1 tr ionf o nel la giust iz ia e de l la pace nel m o r d o inter o

/ successi dell'

e il nost ro sogg iorno ne l-l 'Un ion e Sov ie t ica — ha p rose-gui t o o Tse n — abb iamo v i -si tato molt i impiant i e ko lkoz. A b -biamo constatato i grandi successi consegui ti dagli operai, dai con ta-

din i e dagli in te l le t tua l i de l l 'Un io -ne Sov ie t ica nel l 'ed i f icazione del soc ia l ismo, abb iamo v is to l o s tde con cu» si associa l o s lanc io n v n luz ionar i o a l l 'a t t i tud in e interessata del popo lo sov ie t ico s t i l e sv i-luppat o sotto la guida del compa-gno S ta lm e del Pa i t i t o comun i-sta de: bo lscev ich i. Ciò conferma la conv inz ione che ì comunis ti c i-nesi hanno sempre avuto: l 'espe-r ien/ a de l la cost ruz ione economica e cu l tura l e nei pr incipal i settori dell Un ione Sov ie t ica serv i r à di esempio per l 'edi f icazione del la nuova Cina.

Nel corso de l la nostra perma-nenza nel la cap i ta le S e nel luogo di nasci ta de l la -z ione d'ot tobre , , s iamo stati accolti con calorosa osp i ta-l ità . o la g rande capi ta le >oe:al *ta . esp r im iamo s inceramente la no-tr a profonda r iconoscenza al genera l i ss imo Sta l in, al Governo ed al popo lo sov ie t i co . ..

. Evv iv a ha conc luso il P re-s idente del Gove rno popo lare c i-nese — l 'amiciz i a e la co l labora-z ione e terna tr a la Cina e l 'Un io -ne Soviet ica* Evv i v a il maest ro nel la e nel mondo in te-ro . il m ig l io r e amico del popo lo c inese, il compagno Stal in!».

MENTRE IGNORA LA REALTA' CINESE

Palazzo Chigi riconosce i l governo fantoccio di Bao i

Questo gesto porte la politica estera italiana ira le più servili di quante siano in

l governo i ta l ian o ha ier i c o-mun.ca to uf f ic .a lmente il prop»". o r iconosc imento del governo- fan toc-c o del V u t n a m . del la Cambog.a e del s .- nel quadr o de l l ' un ion e francese ... l m in .s te ro e Ga<pen ha ier i l 'a l t r o r i f iutal o di r i co -noscere il governo del la Cina pre-tendendo che la s i tuazione è ancora f luid a nel la erar.de repubbl .ca po-polare.

Cosi l'on e G a s p cn e soc; r: -t c n e o io t h e 1 m p e r a i o r e - m ar o n e t. a Bao u che ncn r iesce a con-

hanno acromnasjna o i rapnresen- l ' - ro l la - e n e m m e no un dec imo del ar t i del ia c lo ' iosa a c i -

nese fin o al co i t i n e c:no-«v>v;etico Al l a stazione poco pr im a di par

terr i tor i o v .e tnami ta ma le rado il ««o^.egno di un eserc i to s t raniero, e so l idamente as- «o -ni t ron o pr^ -

n;a i ta l ian a e possib i l i tà immensa a; traffic i e si af f ret t a a r iconoscere quel dec imo del V ie tnam dove non v ivono :tal ani ed i traffic i sono paral izzati da l l a guerra cont ro lo b r a m e r ò .

V i è a a chi cos t ie re che 'a dcc is .one de l l 'on e Gasper. « a r.at a presa m segu i to alla p r e d o ne di certi armator i i qua l i pensano di affittar e navi ed equ.paggi ai governi d' Par igi e Wash 'ng icn pel

o di arm i in .

t i r e o Tse n ha par la t o al paratocii dag imper ia i sti f ran -m . c r o f o i o d o a ;co=;, ment r e «arebbe incer to 1 re-

e democra t i co che il popo lo

dito nell'occhio Insigne ma la fede ti Popolo, cercando ancora d» ti»

fendere la infatista frase di e Ca-spen alla Camera insulto pe » cadiif i di a ripioduc e mal-dostrimrnr c i'{ trite di un non me gito idrntifìrato « e i // imr.lci ir. , C « di «oi)«'ri i t«" la frate

e stata detta, non se è stata «-crina quvlla fìase e stata delta ieri abbiamo riprodotto la frase

come '.a riferì il Tempo La o duciati.o oac.\ nella stesiti versione, conte è apparta «tu .

Popo'o s.r.rTilTscn i]u>ria> ii Ten pò e i; \Te«-~agccro noi, noi

Assicuraz ion i o d»c«» che nsi>tr-

mia'ori americani per investire » loro capitali in a debbono es sere qarantiti. Garantiti contro « e -.a7ior,a:iz7a7tonl. > rsproprla^ior. J le riv o i z lo ii *

Xon o per caso, essere garantiti anche contro ali incendi. le cadute da cai allo e il mal di fatato"*

l f e s so d el g i o r n o «Non e«.'«,:e più . tair play, no'

r^isi e più. delibo .» pe- *ar e i \ cc chi acenii a-- s - i-<o:it . morde-do a pipa, o ^eriu Ì ha".coi l di u i rii>i!"" « e "cs a ( in .a su! oe l iodi r t,eniorr di per tul l e le co pe».4lcco Viiicmi . dal Giornal e d i la 11 A

O

d n e se ha saputo conquis tare scac-c iando gli imper alis'» amer icani e i »oro serv i tor i .

A p e n di in ques to modo, :1 go-verno d e m o c r .c t i a n o ha v o l u ' o gnorare eli i n t e r e st naz ionali d o.

ci:mc»"W. i in una «er.e d: ranpor t : compi la t . da n oc t n d ip lomat ic i , m-d u s t r a l , c o m n u r f a n t i ecc. non-ché d a l l ' «tessi i t a l a n i che hanno riti,it a o d part . r e dal l a Cina in -s ieme con Ciang i Scek. eli ame-rican i e i ' f imbasca ' a .

E' noto, infatt i , nei c i rcol i di -p l omarc i romani che la nost ra di -

a si è espressa a favor e del r iconosc imento del gove rno di P e-ch ino men t r e ha so l leva to dubhi circa l 'opportuni t à di s tabi l i r e rap -port i con Bao .

n e Gasperi si è most ra to invece, d a l t r o avv iso p re fe rendo l i tr?s<-ii»-are gli interessi nazional

e di segui re ped issequamente gì >rdin : dee li ìmoena l i s ti amer tean '. francesi ecc. Propr i o per questo.

a non ha rapport i con la Ci -na, dov« «aif tono u n i fionda co l o-

Telegramm i di protest a per gli insulti di e Gasperi ( n r i . r i u r o a g .urgere a" Preci

de r t e de 'a , a: Prendente de" C c .s g.'o. a< Pre*.;derit i dei.e due C s T t - f ed al grupp i par laTe^tar ! di o;vf- i . f 'or. e *> e*jraT.m l d! prote-t t a per .a f r j ' e rere-iTe»rrnt e pro- u-^7 rtta <ta e 0«.«;>erl H -

r o r chf fonava :r<-- i to ! caduti di *

Pftr t co arT<*n* e n'cr^rV.- t va 'a ,)ri>"ir-t' » approdata a t e n i l - e d. u-sa r.;ir..or. e *>.oi«j#i ; ne. "<<ca i de o 6ta 'i . . m e - :o Fonder.e n te di -na »' qua e appartenevano 1 .avora tor i caduti Altr i meseaggi di prol e sta cono gìunt' . dal la Commiss ione

a de'..a t i » di Bologna e dal lavorator i de .'e Az ende di S«s ftllO.O

j Tu t t i c o m p a g ni d e p u- | ta t i , s e n za e c c e z i o n e, s o no t e n u t i ad e s s e re p r e s e n ti

j a l l a s e d u ta p o m e r i d i a n a di g i o v e dì 23 p . v.

Che coi'é, come ti e , cosa significa questo . s c e n d a li d e: iiencrali - c ' ie sta infangando m t-u'sir i , deputai», gionialn,u, mi l i tar i « po i i cc i , sociaZdeiimcrntict e ru -dicali, i e gollisli? C« ->o»o dent r o tutti , lutt i sono ». dans \f* bain », sono immersi nel fango Clio al collo, come 7 feb-

. io o alla Assembleanale il compagno Jacques"» modo o nell'altro sono i ne l lo scanda lo l'ex presidente del consiglio ed attuale o depJt 'nteriii Queutllc, radicale; l'ex m i -

o della guerra so- l'ex o d e-

uli interni .vocialdcmocrati-( o l 'att i ial e pres idente del cous i-(./'o Bidault, demoi rifilino; gli ex ni.ii<s'ri dell'indiis'na e del lavo-ro Daniel e , soctal-demoeratwi, l'ex ministro deile colonie Coste-Flnret, -no, il deputato Chevancc-Bertm, gollista; il deputato Bastid, radicale, direttore del quotidiano Aurore-; il deputato li-

beratfuscistii; il direttore del Seri-inzio di S'curczza Territoriale Wybot, il deputato socialdemocra-tico Le Trocqucr; il direttore della Sicurezza Bcrtaux; il di-rigente del sindacato socialdemo-cratico » Force Onvricrc - -<]iiei i e altri ancora a diecine, cliè abbiamo nominato solo a l c u n: fra i p iù grossi. Tutta questa gente si e fatta comprare per tradire gli interessi del e massacrare

a beneficio del fantoccio Bao Dai, - imperatore ~na ,

a l i t e i n a u t o b u s

E' ques to forse il più grosso scandalo d^lla Francia moderna, che pure di scandali, di -affaircs -non e certo pouera, da quello Dreyfus a quello Stavnisku a quel-lo recentissimo ~ dei vini * c he ?ia co inuo l to ti p res idente del youe r-no provvisorio della a F e l ix Gouin, socialdemocratico, tanto per . Forse questo è ti p iù grosso, anche e non si può ancora supere d o ve . fin dove arriverà la fitta rete dt vergognose complicità. Si sa inve-ce come è cominciato, questo scan-dalo. un modo strano, poco chiaro, forse per un caso, forse per una abilissima preparazione da gran regista. F.' cominciato su un autobus

Una mattina del settembre scor-so, due giovatiotti vennero a di-verbio su un autobus parigino, n azzuffarono: erano un soldato re-duce ed un vietnamita, un tale Do Dai presidente della assoctazione degli s t u d e n ti indocinesi in Francia.la polizia, c'era (per caso'') un sott'.ifficile pignolo che non si ac-contentò dei documenti, i due fi-nirono in questura.nella borsa di Do » furo-no scoperte alcune copie di una re-lazione notevolmente critica del generale sulla situazione >n

e sulla guerra che da tre anni vi stava conduccndo la Fran-cia contro le libere popolazioni victnamesi. generale non fra l'ultimo venuto, era anzi, al-lora, il capo di Stalodelle forze armate francesi, la p iù a l ta autorità militare dunque. Co-me mai un suo rapporto, rapporto di evidente carattere - confiden-ziale ~, slava nella borsa del gio-vanotto? Come c'era arrivato? Da solo no, evidentemente, perche t documenti, sopratutto se confiden-ziali, non hanno l'abitudine di an-dare a sposso. Cominciarono le in-dagini, - cantò -, l a pol iz ia p i o m bò in casa di 'in certo Huang Van Co. e vi rinvenne HO copie del documento - confidenziale - una bazzecola, roba da ciclostile addi-rittura.

e d i B a o i

Questo Van Co è un tipo impor-tante, il coordinatore di lut'o l'af-fare. suo titolo ufficiale e - con-sigliere politico del Vie >n Francia - in pratica. v«>n;a tante perifrasi, è il e agente di Bao Dai, il tirannello che il go-

o e ha imposte itidocina Van Co e ^oc.fi/r/emocra-t feo: anche lui t -m, milioni di francìn (e un franco vale pur sempre circa il d o p p io di una lira) Spende 5. 10. anche 25 milioni al mese, non sono soldi suoi, sono soldi strappati al po-polo vietnamese bene, Van Co, e fra t suoi nomini c'è anche un certo un avven-turiero "di ' ., ex-fascista. ricercato per reati comuni, delatore della Gestapo, eh- poi e riuscito a farsi decorare della Legmn d'Onore dal ministro della atterra Teigtcn (radicale)

appunto attraverso Few e che Van Co ha ricevuto il documen'o confidmriale direttamente dal ge-nerale e dal generaleun sottopos'o del rjià rest-den'e generale >n Tunisia (qual-cosa come qorrrnatore) e poi di-rettore dell'" To di altt studi di difesa nazionale rome ha fat-to - * j>oi nel corso

rivelazioni, che da settem-bre ad oopt si sono susseguite, che eoli oveva una straordinaria tn-tluenza su influenza do-vuta forse anchew pare, a rapporti nnittosto mlimi.

ciò non baita, for j " . a sp ie-gare (a storta del documento. £ non bastano neppure t m i l i on i di Van Co. almeno quelli m contanti. in regime capitalistico ogni uomo

| 'i a il ami prerr o ma il prezzo di n o di un non è ertamente solo di qualche milio-

ne. Dal loro traffico con

O(Conllmi » n 4. par- *. col.)

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P a f l / 4 - « L'UNITA' » Domenic a 19 febbrai o 1950

A O

O Ape lo studio individuale

*

Tutto ciò che di buono è in me lo debbo ai libri.

.a del mese del libro , del-

la cultur a popolare e della scuola interessa tutt e le organizzazioni de mocratiche, tutt e le organizzazioni dei lavoratori , ma interessa e deve mobilitar e in prim o luogo il nostro partit o e tutt o il partito .

Conoscenza è sinonimo di forza e solo studiando si può rafforzar e la lotta.

« Si può diventare dei comunisti * soltanto se si arricchisce la propria '< memoria di tutta la ricchezza di « conoscenze che l'umanità ha elabo * rato. Se ho coscienza di sapere po-

fard in modo di sapere di più, * ma se una persona afferma di es-* sere comunista e di non avere hi * sogno di sapere niente di serio, non * diventerà mai nulla di simile a un * comunista ».

Questo grande insegnamento d n è sempre attuale. Abbiamo un

partit o di oltr e due milion i di iscritt i Quanti problemi potremmo risolvere, quanto più grandi sarebbero i nostri successi se questi due milion i e più 'di iscritt i fossero dei militanti , fos-sero tutti attiv i e se l'opera di tutt i quelli che sono attiv i fosse sempre efficace e positiva!

à di una parte dei compa-gni è un'attivit à limitat a e difettosa. Si parla spesso di propaganda capil-lare, ma non è sempre facile condurre una buona propaganda capillare; talvolt a essa è deficiente e manca di forza di persuasione. Occorrono in più gran numero i compagni che sap-piano confutare e combattere gli av-versari non con frasi fatte e luoghi comuni, ma con dati, fatt i e argo-mentazioni concrete, con sicurezza ideologica.

* Bisogna riconoscere come un as-* stoma — scrivi il compagno Sta-titi* — che quanto pia sono alti il

livello politico e la coscienza .mar-? xista-leninista dei militanti, tanto * migliore e pia fecondo è il lavoro « stesso, tanto più efficaci sono i j successi nel lavoro e al contrario « quanto pia bassi sono il livello po- litico e la coscienza marxista-leni-

€ rista dei militanti, tanto più pro-'« babili sono le lacune e gli insuc-'* cessi nel lavoro, tanto probabili la decadenza e la degenerazione

# dei militanti stessi in gretti prati-le coni, tanto più probabile è la loro j degenerazione completa ».

Qualcuno pensa che per studiare ci yono le scuole. a nel nostro pae-se solo una piccola parte dei lavo-rator i può frequentare le scuole e solo le più elementari; anche se ci si riferisce alle scuole di partito , non è necessario dir e che queste sono po-che t possono accogliere ogni anno solo alcune centinaia di allievi. -tr e lo scuola di partit o per quanto possano essere ben fatte, danno solo 1 prim i elementi di cultur a generale, prim i elementi per lo studio della

teoria del marxismo e del leninismo, per la conoscenza del movimento operaio italiano e internazionale, dei problemi economici e sociali e della storia del nostro paese.

a conoscenza dì queste e di al-tr e questioni indispensabili alla lotta può essere acquistata nella situazio-ne di oggi dalia grande maggioranza dei nostri compagni e dei quadri so-l o con lo studio individuale. E quan-d'anche le scuole di partit o fossero cento volte più numerose e più ben fatt e di quello che sono, esse non potrebbero mai da sole risolvere il problema della formazione dei qua-dri . Guai se i compagni che hanno avuto la fortun a di frequentare una o più scuole credessero di poter fare & meno dello studio individuale. Chi si ferma alle poche nozioni ricevu-te, chi non continua a studiare ogni giorno, sistematicamerne, sarà in gra-do difficilment e di applicare bene la linea politica del partito . Ogni giorno c'è qualcosa di nuovo da ap-prendere.

o studio individual e è tr a le for ùiv uiigtxGi * ut aiuuiuj innanzi tutt o perchè è aperto a tutti , non condi-zionato da altr i orar i dì lavoro e, in secondo luogo, perchè l'esperienza insegna che « nulla vi è di più effi «caca del lavoro individual e sui li 4 br i che permette all'individu o di É studiare a fondo un determinato «problema, di elaborarlo e di utili z * zarlo poi nella pratica >.

Anche nell'Unione Sovietica, dove Ual 1917 in poi sono state create un infinit i di scuole, di circoli , di isti razioni scientifiche e cultural i di ogni genere, di università, dove anche le tcuole di partit o per o studio del marxismo e del leninismo si contano A migliaia, è stato dato un fortissi-mo impulso allo studio individuale.

n un'important e risoluzione presa 'dal C C del Partit o Comunista bol-ìcsvico dell'Unione Sovietica il 14 novembre 1938 è sottolineato:

«E* necessario ridar e ai comunisti * la fiducia nelle lor o forze e nella « lor o capacita di assimilare la teo-cr i a marxista-leninista. Bisogna di «struggere il pericoloso pregiudizio «che non sì possa studiare il mar

! % xismo-leainismo altr o che nei cir -1 fccoli, poiché in realtà il mezzo

j principale, il mezzo fondamentale » di studio del marxismo-leninismo è la lettura individuale ».

Ecco perchè il libr o dev'essere l' a mico più fedele del comunista il suo tirament o di lavoro e di lotta. Ecco icrchè la campagna per il libro , per a cultur a popolare e per la scuola

dev'essere condotta e appoggiata in modo particolar e dai comunisti. Qui giunge di rimando la solita

osservazione: ma il Partit o non può condurr e due o tr e campagne con-temporaneamente. Siamo impegnati oggi, si dice, a fondo nella campa-gna per la pace, senza contare l'im -pégno dì a altr i compiti che stanno davanti a noi; come facciamo « portar e «vanti in questo mese an-che U c à a p i fu libre?

a campagna per il libr o è stret-tamente legata alle lotte che noi con-duciamo e in modo particolar e alla lott a per la pace. Noi siamo tr a 1 più attiv i partigiani della pace, ma il nostro slancio e la nostra convin-zione morale e politica non sono suf-ficcnti a mobilitar e milion i di uomi-ni contro la guerra, contro le conse-guenze del Patto atlantico, contro lo sbarco e il trasporto delle armi americane. a mobilitazione di mi-lioni di uomini sul terreno della lot-ta concreta contro la guerra presup-pone una grande azione politica v* ideologica.

Per vincere nella lotta per la pace e per la libert à dobbiamo dare bat-taglia sul terreno della cultur a pro-letaria e popolare; dobbiamo otte-nere il più grande successo nella campagna permanente per la diffu -sione del libr o tr a i compagni, tr a i lavoratori , tr a il popolo.

O A

La Conferenz a Economic a dell a C. G. I . L e di i Vittori o alla relazione del prof. Albert o Bregiid

A A E N S — Nel circolo del-l'officin a ' di costruzioni meccaniche di Prcssnìa, un gruppo di lavorator i sono occupati a preparare cartelloni di propaganda

L

Peyré pagò con due milioni i serviz i dei general i Revers e Masi

L'ex-capo di S. . insiste nel e i nomi dei i del ban-dito, ma coinvolge nelle à o Consiglio dei i

O E , 18. — « Peyrè è dunque

più potente di voi? » aveva chiesto ier i sera il deputato l Valri -mont al generale .

e Sì, senza alcun dubbio » aveva risposto il generale.

« Come? Un avventuriero un de-linquente era più potente del Capo di Stato e generale? E poi GÌ pretende che il vero mistero ed i l vero scandalo non siano propri o in ciò ». Commenta oggi « e

e ». Sempre ieri sera dopo un este-

nuante interrogatori o s aveva promesso di scrivere stamane un? lettera in cui avrebbe rivelat o chi aveva dato tanta autorit à al Peyrè.

a lettera è arrivat a a mezzogior-no nell'uffici o della commissione portat a da un ufficiale: l'unic o de-putato presente era il comunista

l Valrimont . Sebbene i fun-zionari della commissione preten-dessero che la lettera non doveva essere apt "'. * sino a martedì, giorno n cui la commissione riprender à

lavori , Valrimon t si poneva subito in contatto telefonico con altr i mem-bri : -uno di questi radicale An-

xionnaz, 60pragf:ungeva -tamente e i due procedevano all'a -pertur a e alla lettur a della missiva.

Come si poteva prevedere però s non ha parlato. Egli si è li -

mitat o ad elencare una serie di in-formazioni confidenziali ed esatte che il Peyrè gli aveva fornito , ha citato altr i elementi che permette-ranno forse di rintracciar e qualche nuova « relazione » altolocata tr a quelle che l'avventurier o coltivava: ma nessun elemento nuovo è stato procurato. Ad un giornale della se-ra il generale ha dichiarato: « So-lo Peyrè può rivelar e chi erano i suoi protettor i ». , come è noto Peyrè è stato da tempo fatt o fug-gir e in Brasile.

à dell'altr o personaggio che aveva fatt o di Peyrè un vero governante del Paese è dunque sco-nosciuta: le congetture di corridoi o sono arrivat e a sospettare che si tratt i persino di un personaggio molto vicino alla Presidenza della

. a traccia che il a ha fornit o * la seguente,

quando un commissario ieri gli ha chiesto: « dobbiamo limitar e le no-stre ricerche al Consiglio della -fesa? », i l generale ha risposto: «an-

i dello scandalo (Continuazione dalla prim a pagina) . h distrugge alcuni dei

documenti p iù gravi e fa fuggire Van Co e attraverso lui, con Bao Dai i due generali si ripromette-vano di far -saltare* l'Alto Com-missario in e so-stituirlo con il Allora si che i milioni sarebbero fioccati: grossi affari in vista, concessioni di cauc-ciù, traffici valutari. natural-mente avrebbe avuto la sua fetta grossa di torta. Bao Dai avrebbe avuto degli -amici* che gli avrebbero garantito ogni ap-poggio nella sua feroce repressio-ne contro i patrioti vietnamiti. Queste le grandi linee dell'-affa-re*; dirtro al -carrozzone» poi, affamati di briciole grandi e pic-cole, tutta una serie di cani mi-nori, fra cui il dirigente del sin-dacato socialdemocratico, quel tal Bouzanquet che si è già detto.

Da Van Co a a e la polizia stava intanto rico-

struendo l a trama dell'intrigo. notte fra il 21 e il 22 set-

tembre -spiattella» tutto: ali*, r.'w- ">? 1» sii" Airhinrnrìnni concordano perfettamente con quelle di Van Co. A mezzanotte uno dei più alti funzionari della polizia, va a casa diper interrogarlo. ha detto: ho dato un mi l ione a un milione a mezzo milione al deputato socialdemocratico Le Trocquer. notte della * Ville Lumière» lo scandalo sale. Sale troppo però, a giudizio dei mag-giori esponenti dello staio borghe-se: c'è pericolo per tutti, ormai.allora i fedeli cani da guardia si mettono in movimento. All'una Ai notte Wybot, capo del servizio di sicurezza territoriale, va e con-

i ccn i l capo della sicurez-za nazionale Bertaux. Svegliano Queuille, il presidente del Consi-glio. alle sette in casa di que st'ultimo c'è -gran rapporto», presenti anche il ministro della guerra e il ministro de gli interni Una levataccia, ma ne vale la pena. Decisioni ra pide: non ci sarà nessun comuni cato ufficiale. chiamerà il capitano della giusti zia militare, incaricato del l ' inchie-sta, ed in presenza anche del TUO massimo superiore, Turpault, oli comunicherà che a suo giudico U rapporto di non costituisce segreto militare. Turpault alza le braccia al cielo, non crede alle sue orecchie: -ma è il non luogo a , esclama. Come se

non lo sapesse! Apposta li aveva, convocati. del

e esecutivo nei confronti di quello giudiziario? importa. -Ci sentivamo sollevati e felici —

à poi Queuille davanti alla commissione d'inchiesta — di po-ter archiviare il dossie è lo scandalo scoppiava proprio nel momento in cui si discuteva del patto atlantico -, di cui era uno dei membri fondatori . il patto atlanfico è una cosa seria.

sopratutto. in colore con i i dell'amico Bao Dai.

le precauzioni non tono mai troppe: si fa consegnare a dosato. Non è regolare? Non

in Brasile E3 anco meno regolare? importa. si so-stituisce a capo dellee il gioco è fatto. non è fatto. Una copia del rapporto è finita nelle mani anche dei patrioti di Ho Chi che ne radiotrasmet-tono alcuni brani. La rivista ame-ricana -Time» viene a saperlo; nonostante un disperato intervento in extremis del governo francese presso quello americano lancia la notizia. Questa col-'a lo scandalo è pubblico. sede di Assemblea

il nuovo presidente del consiglio B!dnultt democristiano, tenta ancora una volta di soffo-carlo, ma l'azione decisa dei co-munisti glie lo impedisce. la commissione d'inchiesta, èValrimon t che accusa dalle colon-ne dell'-Humanité ».

Queste le grandi linee dello scantinio ucì Censititi. «̂ » iGrnsrf f mo sopra, ci sforzeremo di illumi-narne tutti i punti, di lumeggiar-ne tutte le figure attraverso i do cumenti e le deposizioni. soli possiamo farlo. soli perchè solo i comunisti sono puliti, solo i comunisti in questo come m *utti gli -affaires» non hanno nul la da nascondere.

che a tutt o Consiglio del -str i ». Basta questa frase per r ive-lar e la gravit à dello scandalo.

Altr i due important i documenti che rappresentano una accusa schiacciante per alcune personalità del blocco americano sono stati resi pubblic i stamane. l prim o è la con-fessione fatt a dal Peyrè davanti al-la polizia: egli dichiar ò allora di avere consegnato un milion e al ge-nerale , un altr o milion e al generale t e mezzo milion e al deputato social - democratico e Trocquer : quest'ultima cifr a fu da lu i ridott a in un secondo tempo a trecentomila franchi .

Tal i somme, assicurò il Peyrè, fu-rono consegnate personalmente « da mano a mano», egli ha precisato — ed in contanti —: a e Trocquer « a titol o di onorari in cambio di una propaganda a favore del governo Bao i e della candidatura di

t ad alto commissario per -docina », al s per sostenere la candidatura di t ed a quest'ul-tim o perchè potesse far e propagan-da per sé stesso.

l secondo documento è stato re-datto personalmente dal generale

s e da lui consegnato ieri al-la Commissione; esso riguard a il traffic o di valuta tr a la Francia e

. Tale traffic o si svolge in form e diversissime: in genere si tratt a di e in a di -vise pregiate (dollari , dollar i di

g , franchi ) che vengono acquistate all'estero ai prezzi uffi -ciali e rivendut e sul mercato nero di Saigon dove esse hanno un cor-so molto più forte. profitt i alt is-simi che si ricavano vengono messi al sicuro in Francia con pretesti * leciti » (missioni ufficiali , com-mercio, ente importazioni etc)-beneficiando cosi ancora una volta del cambio ufficiale. Alt e personalità politich e e militari , uo-mini d'affar i e Banca a 60-no al centro di questo traffic o che permette di realizzare guadagni fa-volosi. a soli l'imperator e fantoc-cio Bao i e sua moglie hanno messo al sicuro in Francia ben 176 milion i di Franchi, 145 milion i i diversi governi instaurati dai fran -cesi, 60 altr e personalità.

Perchè queste losche manovre possano continuare ad arricchir e un pugno di speculatori ogni gior-no, dei ragazzi francesi e vietnamit i muoiono in combattimento.

Solo quelle ricchezze costruite sul sangue esigono che continui una guerra ch^ mai romp oggi è appar-sa tanto « sporca ». Scriveva sulla « é » di stamane l Valrimont : « Bisogna far cessare il traffic o del mercanti di morti , b i -sogna punir e colpevoli. Bisogna rendere giovani operai alle loro mamme. e del Paese esige che la guerra abbia fine e che sia ritirat o il corpo di spedizione ».

E BOFFA

(continuulon» dalla prim a perina) vato 300 miliard i da destinare a investimenti produttivi . E* qualcosa, ma non ha naturalmente niente a che vedere col Piano confederale, e non soltanto tal punto di vista della quantità . Quello che è necessario infatt i è un mutamento qualitativ o di politica: perchè si raggiunga lo scopo del Piano occorre uno sforzo rivolt o a realizzare una politica economica e finanziari a del tutt o diversa, tale da muovere organi-camente tutte le leve produttive .

a l'aspetto più profondo di questo successo preliminar e è rap-presentato dal volume e dalla qualit à del lavoro che è stato com-piut o dalle . e dalle Federa-zioni di categoria per contribuir e alle'laborazione del Piano, armo-nizzando le esigenze locali con gli obiettiv i economici generali del Piano stesso. n ben 30 Provincie sono state eseguite inchieste mi -nuziose in ogni Comune; è degno di ri l iev o il fatt o che tutt e le municipalità , dei più svariati co-lor i politici , hanno risposto di l i -gentemente al questionano lo-o inviato.

A questo punto i Vittori o esa-mina le conseguenze davvero tra -giche che la politica governa-tiv a ha avuto sulla situazione eco-nomica italiana nei suoi vari aspet-ti . E' un quadro ampio e dramma-tico. esposto dall'orator e con voce martellant e e con estrema esattezza e concisione di espressioni; un quadro che fa dileguare come neb-bia al sole il facile ottimismo go-vernativo. le illusioni miracolisti -che basate P e sulla « po-litic a della lesina ».

a produzione industrial e a par-tir e dall'autunn o scorso ha comin-ciato a contrarsi. e degli ultim i 4 mesi dell'anno è rimasto al disotto del 2% a quello del corrispondente periodo del 1948. Più sfavorevole ancora è l'anda-mento delle esportazioni.

Un salario minimo

Quanto alle cifr e sulla manodo-pera non occupata, secondo i dati del o del , al 31 ottobr e scorso i l numero dei di -soccupati totali ammontava a un milion e e 741 mil a unità. Se ag-giungiamo i disoccupati intellettua-l i che non sono registrati e molt i lavorator i che vengono depennati perchè recatisi a cercar lavoro in citt à diversa da quella di residenza, si giunge attorno alla cifr a di 2 milion i di persone. Sta di fatto poi che dai dati sull'occupazione degli i per assicurazioni obbli -gatorie risult a che dal 1147 al 1949 i l numero dei lavorator i occupati è diminuit o di ben 150 mila unità. Bisogna aggiungere che un milion e di operai lavorano ad orari o ridot -to e che più d'un mil ion e e mezzo di braccianti agricoli lavorano sol-tanto pochi mesi all'anno.

Nel settore industriale. a ha questo trist e primato : il 25% delle persone addette «ono total-mente disoccupate. Per la situazio-ne nelle campagna, da un rapport o del o dell'Agricoltura , ri -sulta che nelle campatine italian e vi sono ben 2.700.000 lavorator i in soprannumero: questo è dunque il numero dei disoccupati totali in agricoltura !

dati esposti possono dare una idea dello stato di indigenza in cui sono ridott i parecchi milion i di fa-migli e italiane, condannate alla sotto-alimentazione più crudele ed a privars i quasi totalmente di altr i prodott i non alimentari , contri -buendo cosi ad aggravare la crisi di important i settori dell'industria .

Questa situazione intollerabil e è ancora aggravata dai bassi salari.

E Vittori o fornisce a questo proposito altr i dati estremamente indicativi . a spesa mensile del-la famiglia-tipo, per la sola ali-mentazione è di 1/. 32.221 a , lir e 30961 a , lir e 26.401 a Napoli, . 30.247 a Palermo. a spesa relativ a al vestiari, all'abita -zione e vari e si aggira attorno alle 28.000 in media che port a il costo minim o della vit a della fa-miglia-tip o attorno alle 60.000 lira .

Ora. la media delle retribuzion i mensili degli operai italian i si ag-gir a sulle 30.000 lir e mensil i. o più miserabili sono le retribuzion i dei braccianti agricoli, che si ag-girano sulle 750 lir e giornalier e nel Veneto, sulle 680 in . raggiungendo la punta massima in Emili a <da 804 a 1000 lire ) e scen-dono sino a 429 e Catanzaro, a 480 a , e fino a 363 lir e al giorno a Frosinone! Se si aggiunge che questi braccianti non riescono a lavorar e più di 150 giornate l'an -no, 6i comprende che essi non per-vengono a guadagnare nemmeno U solo pane per le propri e famiglie.

Nessuna meraviglia, quindi , che si aggravi la cri«;i dell'industri a tessile e di quelle di altr i beni pur necessari di consumo: ì magazzini rigurgitan o di merci di cui milion i di famìglie italian e sono costrette a privarsi . Nessuna meraviglia, quindi , che tutt i gli indici della

miseria della crisi aumentino, travolgendo i ceti medi. Esempio: l'indic e dei fallimenti , fatto 100 il 1947, è salito nel novembre scorso a 363; quello dei protesti cambiari è salito da 100 nel '47 a 523 nel-l'ottobr e ed a 537 nel novembre del 1949.

Per uscire da questo cerchio di crisi è necessario occupare m la-vor i produttiv i i l maggior numero dei disoccupati e e un salario minimo inderogabile.

« a . — ha detto i Vit -tori o avviandosi alla parte conclu-siva della sua relazione — ha indi -cato le tr e branche principal i in cui è possibile ad un tempo impie-gare un numero imponente di disoccupati e risolvere i più assil-lanti problemi nazionali: produzio-ne di energia elettrica, bonifiche e trasformazioni fondiarie, edilizia popolare. Sulle tr e branche, come sulla questione del finanziamento, la . non ha voluto presen-tar e propri e relazioni. Essa h:i fatto appello agli esperti ed agli stu-diosi perchè portin e liberamente e senza preconcetti di parte il Toro contribut o all'impostazione ed alla soluzione dei problemi posti dal Prono. E noi siamo grati aul. emi-nenti scienziati che si sono corag-giosamente assunti il grave compi-to. a parte mia, mi limiter ò a fare alcune considerazioni sin pro-blemi che sono oggetto delle re-lazioni, considera?.oni che non

hanno preminente carattere tec-nico u.

n prim o luogo Vittori o af-front a i l problema della produzio-ne di energia idroelettrica . Si pro-ducono attualmente quasi 7 milion i di kwh in meno del fabbisogno, mentre tecnicamente si potrebbe più che raddoppiar e la produzione con l'utilizzazion e integrale delie sole risorse idriche. Per utilizzar e queste risorse e costruir e le nuove centrali abbiamo disponibile in

a quasi tutt o quello che oc-corre; mano d'opera, specialisti, tecnici ed officine attrezzate per costruir e almeno i 4/5 del macchi-nari o occorrente. Perchè non lo si fa? Chiede l'oratore .

Sono note le ragioni che stimo-lano i monopoli dell'elettricit à a contenere la produzione: mantene-r e elevati i prezzi: realizzare più facil i e lauti profitti ; inoltr e gli impiant i meno costosi sono stati già compiuti , quelli da compiere, più co&tosi, possono risultar e «antieco-nomici » per l'imprenditor e priva -to. Non allo Stato, però, in quanto esso deve tener presente anche il costo economico e sociale della di -soccupazione e il danno economico che deriva dalla deficienza di ener-gia elettrica. Vi sono dunque ra-gioni oggettive che giustificano pienamente la rivendicazione della

: la nazionalizzazione dellp aziende eì-ttrirìie monopolittielip.

ricaverebbe dalla gestiont d*U« aziende ora monopolistiche e dalla entrata in funzione delle nuove centrali da costruire, buona part e dei mezzi occorrenti per le nuove costruzioni.

a stessa rimunerazione parziaU del capitale da investire si può ricavar e — ed a più breve scadenza — dalle opere di bonifica, d'irri -gazione e di trasformazione fondia-ria , che assicurano una maggiore produzione quasi immediata.

Ci sono n a molte leggimolt i progetti relativ i a bonifiche ed irrigazioni . a se queste leggi non si applicano — osserva i Vit -tori o suscitando gli applausi. e 1 più vivaci commenti dell'assemblea — e e i Consorzi d« Bonifica seno composti dagli stessi proprie-tari terrieri, i quali non fanno che intascare gl; stanziamenti governa-tivi, lasciando le ro.«.p come sono.'

Si tratt a di effettuale opere gran-diose, che solamente lo Stato può eseguire. a nessuno vorr à pre-tendere che lo Stato esegua lavori di bonifica, canalizzazione, irriga -zione a spese del pubblico per of-frir e poi gratuitamente ai lati -fondisti il maggior valore che ac-quistano in tal modo le loro terre. grandi proprietar i debbono pa-

gare. E qui, le grandi opere di risanamento economico si allaccia-no ad un'opera di giustizia sociale, facilitand o la realizzazione della riform a avar ia.

Occorr e un govern o indipendent e da i monopol i e da i latifondist i

Al latifondista lo Stato lasca'-à una parte delta sua terr a corri -spondente al valore che l'inter a estensione aveva prim a dei lavori di bonifica e di opeie irrigue . -tr a parte la darà ai contadini in enfiteusi, in modo da .garantirn e la massima produttività . l canone di enfiteusi dei contadini sarà ver-sato dall'Ent e Bonifica.

Quanto all'edilizi a popolare, il cui Ente Nazionale proposto do-vrebbe coordinare e potenziare la attivit à degli organismi esistenti

, i Case Popolari , Cooperative, ecc.). i Vit -

tori o si limit a a ricordar e cht- al popolo italian o mancano 14 milion i di vani per garantir e un'abitazione pppena civil e (2 persone per vano) e che, per rssicurare un ritm o

e elle nuove costruzioni. troverebbero occupazione, dirett a e indiretta , ben 400 mil a disoccupati. Bisogna ricordar e ancora che man-chiamo fortemente di scuole, di ospedali, di acquedotti, di fognatu-re, e, persino in qualche ca^o, di cimiteri .

A questo punto i l compagno i Vittori o fa una comunicazione del più alto interesse per il suo signifi-cato e la sua portata. Egli annuncia che i lavoratori , questi figl i del bisogno e della lotta, sono giunti oggi a un grado di maturit à tale che sono disposti ad accollarsi un sacrificio supplementare per por-tar e il propri o contribut o al suc-cesso del piano e alla rinascita economica e civil e del Paese. E' presto ora dir e quale* sarà la for -

ma e la misura di questo contri -buto, se cioè si tratter à di una mo-desta percentuale dei salari, oppu-r e di un lavoro supplementare. Sta di fatto che, mentre la gente che soffre è pronta ad accollarsj nuovi sacrifici nell'interesse della nazio-ne, l c vecchie classi dirigenti , le società per azioni, i monopoli, con-siderano la ricchezza nazionale una caccia riservata per pochi privile -giati . o atteggiamento ques signori? o sapremo nei prossimi giorni . Quello che sappia-mo ora è che la grande maggio-ranza del popolo si raccoglierà at-torn o alla bandiera della , at-torn o alla bandiera del piano del lavoro italiano ed avrà tanta forza da travolgere tutt e le resistenze.

Tutt i ricorderanno — prosegue ì Vittari o — la dichiarazione che feci al Congresso di Genova secondo cui la è disposta ad appoggiare un governo che sì impegni a rea-lizzare Ì piano. o confermo quella dichiarazione ed aggiungo che è necessario un governo che sia del tutt o indipendente dai monopoli e dai latifondisti , che goda la fiducia delle grandi masse popolari, sì ap-poggi ad esse, sappia mobilitar e lo entusiasmo creatore del popolo. n queste condizioni i' nostro piano di-verrebbe, oltr e che la leva princi -pale della rinascita economica -talia. anche la bas« dì una vasta unione, di una effettiva e profonda distensione dei rapporti politic i e sociali, dì una nuova fraternit à na-zionale.

UNA E A SENATO

a censura postale sul testo di un telegramma

l dibattit o alla Camera sulla riform a dei co itratt i agrari

T Senato i si è riunit o volo dt mattin a essendo stata rinviat a a mer-coledì prossimo la continuazione del dibattit o sul voto dt fiducia.

Nella seduta mattutin a ha avuto particolar e risalto e del compagno ai mini -str i delle Poste e della Giustizia circa l'arbitrari a censura operata dal -rettor e delle Poste e dal Questore di Terni contro un telegramma che la locale sezione aveva -rizzato allo stesso senatore Terracin i l sottosegretario Bobbio si è difeso

affermando che esiste un articolo del Codice Postale il quale vieta -tr o di telegrammi n cui siano conte-nute offese ad uno Stato estero; masenatore Terracin i ha rilevato la contraddizione fr a la censura opera:a sulla posta e basata su un vecchio articol o che andrebbe abolito e la Carta Costituzionale dichiarandosi al-la fine insoddisfatto della risposta del governo. Parimenti i sono stati senatori comunisti -N e A che. nelle rispettive

, avevano posto n ri -lievo l'incostituzionalit à dell'appoggio dato dalla forza pubblica alle serrate dello iutifici o di Pianola del Brenta

a ! sotto «alla taduU «n<

tlmeridlan a sono stati approvati dal Senato due disegni di legge per va-riazioni al bilanci di alcune aziende autonome e per l'autorizzazione della spesi di 3 miliard i e 800 milion i pei lavori di ripristin o nelle zone della Campania e del e colpire dal nu-bifrag i dell'ottobr e *co»»o.

A A

e il dibattit o Ì contratt i asrrari

Un* proposta per la trasforma-zione delta mezzadria in affitto .

Nella matilnala di i è continua-to alia Camera 11 dibattit o sulla legge di riform a del contratt i agrari . Sono stati discussi gli articol i dal 10 bis al 13 concernenti la vendita la di-sponibilit à dei prodott i mezzadrili, le scorte ecc. e ha presen-tato e efficacemente illustrato , per bocca del comparai , Grifoni .

l del socialista for a nu-marosi «mandammU, ma V a

La profond a relazion e del professo r Bregli a

non si * concluso e la votazione e stata rinviat a a giovedì prossimo.

Tr a gli emendamenti della Opposi-zione favorevoli al lavoratori , di par ticolare riliev o è quello che dà fa-coltà al mezzadro di trasformar e li contratt o di mezzadria n contratto di affitt o e o collettivo. Una norma analoca era contenuta nel te-sto ministeriale della legge, ma è stata soppressa nel testo della mag-gioranza. l compagno Grifone, nello avanzare questa proposta, ne ha fi -levato il carattere o e ha ricordat o come un tale principi o sia condiviso dalla maggioranza del tecnici e fosse a suo tempo contenu-to perfino nel programma del partl -*o popolare. o stesso ministr o Segn* — ha ricordal o Grifon e — assunse dinanzi al contadini toscani li pre-ciso irr.oeeno di introdurr e nella -ge di riform a del contratt i 11 princi -pio de!'a e del'a mez-radri a n affìtt o che mir a ad elevarr il lavoratore. Verrà meno Segni a. suo impegno?

a seduta è stata tolta alle 12.30 l compagno Natta a presentato

alla Presidenza della Camera una pro-posta di legge per la ammissione del diplomati degli i tecnici alle facoltà unJvawitari* .

Quali alternativ e al piano del-la sono state prospettate? a prim a è l'emigrazione e i Vitto -ri o ricord a a questo proposito il progetto del ministr o Sforza, pro-getto che farebbe rider e 6e l'argo-mento non fosse tragico. o non riesco a capire — esclama il Se-gretari o della — perchè si dovrebbero spendere miliard i di l i -re per andare a dissodare terr e in-colte nell'Americ a del Sud, quando di terr e incolte ne abbiamo in ab-bondanza in Sicilia, in Calabria, in Puglia, a pochi chilometri da -ma (applausi vivissimi). a via dell'emigrazione è destinata a ri -servarci delusioni e dolori , a volte sangue, quasi sempre umiliazioni ; e noi. anche se potremmo accettar-la come il male minore, ci rendia-mo conto che le sue port e sono praticamente chiuse.

a alternativa è quella della produzione bellica. Si pen?a cosi di rianimar e il mercato e di risolve-re il problema della disoccupazione.

le armi — dice i Vittori o — non sono beni ui consumo, bensì strumenti di distruzione e di morte.

i nessuna guerra ha risolt o 1 problemi economici, anzi l i ha ag-gravati ed esasperati. E poi. per far e la guerra bisogna essere in parecchi e occorrono anche i lavo-ratori , ma questi hanno giù detto chiaro e tondo che vogliono la pa-ce e il lavoro.

e la sola alternativ a alla miseria e all'arretratezz a sociale resta il piano della . « Signori — esclama alla fine i Vittori o — liberatevi dalle prevenzioni assur-de che in nessun caso potranno fer-mare i l corso della storia- Accorre-te questa offerta che vi fanno i la-i-oratori . Evitate di metterl i con le spalle al muro, perchè di front e al mur o si prendono delle decisioni da disperati e non crediate che la si-tuazione attuale possa ancora esse-r e tollerata. i di nomini e donne sentono gli stimoli della fa-me e qualche cosa di ancora piò straziante della fame: il pianto del-le propri e creature che domandano i l pane. Ascoltate, aignori della classe dirigente, signori industriali , -.ignori latifondisti , perchè è a voi che ci rivolgiamo. Accettate i l pia-no della perchè esso è l'uni -ca vìa d'uscita, è la via della civi l -tà. è la vìa della v i ta». o -ntnsiastico che saluta il Segretario Generale della si prolunga rer qualche minuto.

a preso poi la parola il pro-fessore Albert o Breglia delia Fa-coltà di Economia dell'Universit à di , il quale ha svolto la re-lazione generale sul problema del finanziamento.

l prof . Breglia affront a senz'al-tr o il problema di centro: queìlo della disoccupazione. Tale proble-ma, a part e i suoi aspetti sentimen-tal i ed umani, « è indice del pro-blema economico fondamentale di una produzione nazionale insuffl -cente». E' quindi mila produzione che il relatore imposta la parte iniziale del suo discorso. l flnan-liamanto, «il i dico, non A che

v l'antecedente tecnico > perchè la produzione si attui , « antecedente » che significa di per sé ben poco se non è innestato nel processo produttivo . a produzione nel suo svolgimento trova il suo finanzia-mento in se stessa: purché natu-ralmente il finanziamento iniziale, tratt o da tutt e le possibili e rin -tracciabil i fonti pubbliche e pri -vate, sia utilizzato per avviare un serio e autentico processo produt-tivo nazionale.

disoccupati, dice a questo punto Breglia, sono calcolati ufficialmen-te in a a più di un milion e e mezzo. Accontentiamoci <li questa cifra , che pur e è evidentemente inferior e alla realtà. Per assicu-rar e a questo milion e e mezzo di individu i un reddit o annuo — il minim o soddisfacente — di 400 mi -la lire , occorrerà un ammontare complessivo annuale di investimen-t i per 600 miliardi : ammontare complessivo annuale che significhe-rebbe evidentemente un pari incre-mento del reddit o nazionale.

investimenti produttivi a qui sta il punto. i che ge-

nere di investimenti deve trattarsi ? ™ Se l'investimento (che sanifica cose impiegate in un atto econo-mico) — spiega l'orator e — non riproduc e cose per una pari im-portanza economica, esso è da con-s;deiarsi spreco: se riproduc e cose per una pari importanza economica, esso non toglie e non aggiunge null a alla situazione economica di partenza: se riproduc e cose per una maggiore importanza economi-ca, esso diviene investimento sul serio e questo è produzione per la società intera». i an-che ad alcuni classici dell 'econo-mia. il prof . Breglia pone una net-ta distinzione tr a lavoro produttiv o e improduttivo , che va inteso - nei riguardi del complesso social» tui*o e non dei «inpoli individui o enti compresi nel complesso sociale ».

A questo proposito il relator e polemizza vivacemente con le as-surde posizioni espresse nng' i ult i -mi tempi da economisti politic i governativi. « Ancora in questi anni, in questi mesi, in questi gior-ni si è letto e si le?g* o si è sen-tit o e si sente da cultor i ufficiai : o comunque da uomini altamente responsabili della politica econo-mica. che un problema dell ' inve-stimento non c'è. che tutt i gli investimenti sono da considerarsi tali , che tutt i gli investimenti sono cioè produttivi . Null a di più falso. Nessuno, in nome della scienza eco-nomica, può sostenere che le at-tività private, sol perchè procac-ciano un guadagno a chi le com-pie, stano produttive socialmente».

e così l e i de-sìi economisti «uff icial i » in tema di investimenti. l prof . Breelia pas-sa ad esaminare, con ricchezza di dati e di cifre, quale verrebbe ad essere, dopo una congrua spinta iniziale, lo sviluppo produttiv o creato dal piano nel corso di al-cuni anni.

E conclude: «Ciascuna attivit à e-conomlca, n A produttiv a fOcial-mtnto, cenerà n o una nuova

attivit à economica e questa nuova attivit à economica dal suo etesso gioco crea ì suoi mezzi di finan-ziamento, attraverso le normali conosciutissime vie del credilo bancario. Perciò, insisto, il proble-ma del /ìnanziamento non è P problema di produ;io»e; intendo parlar e del finanziamento conti-nuativo, non di quello iniziale, il quale peraltr o via via si compene-tr a e si dissolve nell'attivit à pro -duttiv a tutt a che esso promuove».

l relator e passa poi ad esami-nare alcune delle fonti che sareb-bero immediatamente a disposizio-ne per dare il via ad un program-ma di attivit à economica produttiva .

n prim o luogo egli o.^erva come dalle ultim e dichiarazioni di espo-nenti governativi risult i che 150 o 200 miliard i di lir e sarebbero in-vestiti nel 1950 dalle amministra-zioni pubbliche italiane, olb-e quel-l i investiti l'anno scorro.

/ / rapporto H off man n secondo luogo, aggnincc Bre-

glia, a dispone di riserve F.U-tee per 252 milion i di dollar i e di riserve di divise estere por Gì 1 milion i di dollari . Non s.-nebbe cer-to imprudent e per la nostra politi -ca monetaria introdurr e nel circo-lo produttiv o nazionale una parte non irrilevant e di tali disponibilit à tenendo presente l'amar a lezione che appunto tale abbondanza di ri -serve ha contr.buit o a soingere

£li stessi americani a decurtare gli stanziamenti contemplati da) Pia-no .

n terzo luogo l'orator e ricor -da come da parte di nostri conna-zionali dei più diversi indirizz i politici , sia stato lamentato l'impie -go sciatto e insulso del fondo mo-netario a nostra disposinone.

n quart o luogo Breglia cita le osservazioni contenute nel rapport o ECA a proposito dcl' e imprese controllat e dallo Stato italiano, osservazioni che « dovrebbero far -ci arrossire come italiani , tanto più se fossimo i responsabili della vjt, i ecoromica del nostro Paese-.. E^f o cosa dice il rapporto : .- e impre.-e controllat e dallo Stato non *ono ;n alcun modo adoperate a strumento di una politica economica ria nart e del go\erno. ma risultano an?ra-vatric i delle rigidit à che affliggono l'economia italiana. Per una am-plissima part e di tali immese. il governo partecipa passivamente o quasi per null a alle decisioni li -rettiv e »,

n quint o luogo il relaloie in'lu- a gli stanziamenti militar i e di no-tizia, una part e almeno dei qu.nli potrebbe essere ben altriment i im-piegata. Tali stanziamenti amman-tavano nello scorso bilancio a 210 miliardi . Ora. dice l'oratore , 'la un lato è assurda 'a pretesa *ìJ pro-porci fini di guerra, e dal l 'a l f e è errati^sim a la tendenza a e la situazione interna con la noli -ri a an7ÌoW sforzarsi d ; creare un pmbiente economico «nddisfacente e normale.

o aver chiesto alla Confe-renza di pronunciarsi a oossi-bilit à di realizzare nell'attual e si-tuazione prestit i intern i o prestit i esteri, il nrofe«sr>r Breelia esanvna anche l'efficacia che potrebbe ave-r e in a il tentat:vo di dìr iee-e coattivamente eli investimen pri -vati affinchè si dedichino a de'er-minnt i fini e non ad altri , ed esort-ine i su^i dubbi n proposito. E' la zona degli i nubblici sui quali il relatore i r s ^ e parti -colarmente. fino a eiun"er* » alle affermazioni seguenti iwi^ c a con-clusione del suo discorso che è sta-to seguito con vivissimo interesse:

«E* dalla produzione derivante dagli investimenti di cui sono re-sponsabili i poteri l in -lia , che sgorea e sgorgherà la possi-bilit à del finanziamento s te^o di essa. Fuori da oeni preconcet'o o pregiudizio di partit o preso nbb:a-mo ciascuno di noi il diritto e il dovere di pretendere che uno «'"a il fine degli organi pubbl ici -posti opli inreit imenl i ' pubblici ;

e in significato sociale, non in significato private; e co-si che ciascuna nuova ricchezza, figli a del le 'precedenti, generi ric -chezze nuove, le quali ancora dia-no soddisfazione e possibilità di vit a ad esseri umani finora lan-guenti, i quali a lor o volta siano immessi nel ciclo ripetentesi ed ampliantcsi di produzione ancora successiva; e finanziamento e oc-cupazione, piuttosto c h e figure astrattamente pre^ntantis j alla no-stra* mente, risultan o , momenti via via generati e via via generanti nel fenomeno unico del processo produttiv o «.

a relazione del prof . Albert o Breglia e stata accolta da un gran-de applauso dell'assemblea. la-vor i della Conferenza sono stati successivamente rinviat i a stama-ne «Ut 9,