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IIll ccoolloorree èè…….. iiddeennttiittàà,, ffaannttaassiiaa,, ccaalloorree,, cceerrtteezzzzaa..
P.T.O.F.
AANNNNII SSCCOOLLAASSTTIICCII 22001166--22001177 22001177--22001188 22001188--22001199
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INDICE
Presentazione della scuola 4 La Scuola e il suo territorio 5 Premessa 6 Campi di esperienza 7 Principi fondamentali Modello Educativo 8 Lineamenti di metodo 9 Calendario scolastico 11 La giornata a scuola 11-14 La struttura scolastica 15 Organizzazione dell’attività didattica 16 Programmazione e organizzazione 17 Documentazione 18 Progetti istituzionali Progettare la continuità 19 Accoglienza ed integrazione 21 Progetto salute 22 Progetti annuali Noi e la natura 23 Cantastorie 23 Laboratorio feste 26-27 Attività extracurricolari 28 Progetto annuale 30
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOFcostitutivo dell’identitàdell’infanzia, esplicita le linee dieducativa, didattica ed organizzativa sul’impostazione progettuale. Visto l’art.3 cap.1-2 del DPR 275/99;del Ministero Pubblica IstruzioneCapitale deliberato dal Collegio dei Docenti dell’ Ambito Territoriale “Torraccia”, Scuola dell’infanzinel mese di ottobre 2016Approvato dal Consiglio di scuola nel mese di
3
dell’Offerta Formativa (PTOFcostitutivo dell’identità culturale e pedagogica delle Scuole dell’infanzia, esplicita le linee di Indirizzo della programmazione
, didattica ed organizzativa su cui si struttura one progettuale.
2 del DPR 275/99; le indicazioni per il Curricolo del Ministero Pubblica Istruzione il Modello Educativo di Roma
deliberato dal Collegio dei Docenti dell’ Ambito Territoriale Scuola dell’infanzia Matite Colorate, Municipio IV
nel mese di ottobre 2016. Approvato dal Consiglio di scuola nel mese di dicembre 2016
dell’Offerta Formativa (PTOF), documento culturale e pedagogica delle Scuole
o della programmazione cui si struttura
le indicazioni per il Curricolo il Modello Educativo di Roma
deliberato dal Collegio dei Docenti dell’ Ambito Territoriale a Matite Colorate, Municipio IV
dicembre 2016.
4
SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE
MATITE COLORATE
SPECIFICITA’ DEL TERRITORIO:
Il quartiere di Torraccia è situato nell’area Est di Roma
Il quartiere estremamente moderno confina con il centro storico del
quartiere San Basilio che risale agli anni 1930, costituito allora
essenzialmente da “casette”.
Il quartiere si collega con il centro della città e con le zone
periferiche della Nomentana e della Tiburtina e con il capolinea della
linea B della metropolitana con le linee ATAC .
Il bacino di utenza, proveniente da un territorio diversificato,
presenta elementi eterogenei dal punto di vista socio-economico e
culturale.
Nella zona risultano deficitarie : biblioteche, cinema ,teatri, luoghi
di ritrovo, anche se negli ultimi anni si sono costituite varie e valide
associazioni culturali, sportive, ricreative.
CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Apre all’utenza nel febbraio 2005, ospitando inizialmente l’unica
sezione Montessoriana del plesso di via Fabriano.
Ad oggi la scuola ospita 7 sezioni che differenziano ed ampliano
l’iniziale indirizzo della scuola.
Tale offerta viene connotata e riassunta con il colore di riferimento
delle sezioni
La scuola è interpretata come un insieme di spazi educativi per la
prima infanzia per giocare e crescere insieme dove gli stimoli a
misura del bambino contribuiscono ad una sempre maggiore
autonomia
Il collegio docente ponendo particolare attenzione ai bambini d.a. o
con disagi riconosciuti elaborano dei percorsi individualizzati ad
integrazione dei percorsi didattici generali per l’acquisizione delle
competenze proprie dell’età evolutiva.
5
…..noi siamo qui
Scuola dell’infanzia
MATITE COLORATE
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PREMESSA La scelta delle attività formative
curriculari ed extracurriculari viene
effettuata secondo
una gerarchia di priorità che, nel rispetto
delle norme vigenti e degli obiettivi
formativi prioritari e delle indicazioni dei
genitori e degli organismi collegiali, tiene
conto delle disponibilità del personale e
delle risorse della scuola.
La scuola dell’infanzia Matite Colorate
intende attraverso dei percorsi
strutturati accogliere e valorizzare le
specificità ed esigenze formative di ogni
bambina e bambino, favorirne lo sviluppo
armonico della personalità nel rispetto
delle differenze e identità di ognuno,
mediante una modalità di relazione basata
sull’osservazione e sull’ascolto.
I laboratori proposti sono legati alla realizzazione di progetti didattici che partono da contesti già noti
e familiari: ambiente esterno, il movimento del corpo, il ritmo, ecc.
La conduzione delle attività formative è di norma proposta dal personale docente, in particolari
situazioni all’insegnante titolare si affiancano esperti esterni.
I progetti curricolari e istituzionali sono: L’Accoglienza, la Continuità e Promozione della salute,ritenute
strategiche e centrali per facilitare la costruzione di atteggiamenti di fiducia e garantire una
esperienza unitaria e in continuità verticale e orizzontale.
FINALITA’ La scuola dell’infanzia si propone di aiutare le bambine e i bambini a:
Consolidare l’identità personale: conoscersi, stare bene, sentirsi sicuri del proprio fare e
dell’ambiente in cui è inserito;
Sviluppare l’autonomia. Fiducia in se e dell’altro, provare soddisfazione nel fare da solo, nel
saper chiedere aiuto, esprimere emozioni, opinioni, scegliere e d assumere comportamenti e
atteggiamenti consapevoli;
Acquisire competenze: giocare esplorare osservare curiosare domandare manipolare narrare
confrontare e misurare comprendere, rievocare azioni, descrivere, rappresentare, immaginare,
simulare e riproporre situazioni ed eventi con linguaggi diversi;
Misurarsi in esperienze di cittadinanza attiva. Attribuire importanza agli altri e ai loro bisogni
comprendere e rispettare le regole condivise, fondare il dialogo sulla reciprocità dell’ascolto,
porre attenzione al punto di vista dell’altro, alle diversità di genere e rispettare gli altri,
l’ambiente sociale e la natura.
L’organizzazione del curricolo per campi di esperienza consente di mettere al centro del progetto
educativo contesti evocativi, che stimolano i bambini a dare significato riorganizzare e rappresentare
le proprie esperienze.
Ogni campo delinea una mappa di linguaggi, alfabeti e saperi in forma di traguardi di sviluppo che poi
trovano una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria.
7
Lo sviluppo del bambino sul piano affettivo sociale ed intellettuale costituisce l’ambito
educativi specifico della Scuola dell’infanzia.
Gli obiettivi formativi vanno concepiti in forma di atteggiamenti e capacità che si vogliono
sollecitare , promuovere ed affinare.
I campi di esperienza costituiscono i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino.
La conoscenza del mondo
Ordine,
misura,spazio,
tempo,natura
Il se e l’altro Le grandi domande,il
senso morale, il vivere
insieme
I discorsi e le
parole Conoscenza,
lingua, cultura
Linguaggi, creatività,
espressione
Gestualità, arte, musica,
multimedialità
Il corpo e il movimento
Identità autonomia,
salute
IIDDEENNTTIITTAA’’ AAUUTTOONNOOMMIIAA
SSOOCCIIAALLIIZZZZAAZZIIOONNEE CCOOMMPPEETTEENNZZEE
8
PRINCIPI FONDAMENTALI PER I NIDI E LE SCUOLE DELL’INFANZIA DI ROMA CAPITALE
1. Garantiscono i diritti delle bambine e dei bambini
2. Tutelano i bisogni dei bambini e delle famiglie
3. Concorrono alla costruzione dell’identità del territorio
4. Promuovono progetti educativi che sviluppano le capacità delle bambine
e dei bambini
5. Considerano il gioco, l’apprendimento e la socialità centrali nella crescita
delle bambine e dei bambini
6. Favoriscono processi inclusivi
7. Sono attenti all’organizzazione degli spazi e dei tempi di vita
8. Considerano la continuità dell’esperienza dei bambini un valore da
sostenere e promuovere
9. Valorizzano e promuovono le professionalità che in essi operano
10. Promuovono il sistema integrato dei servizi per garantire a tutti i
bambini il diritto all’educazione e all’istruzione
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LINEAMENTI DI METODO
Per realizzare gli obiettivi generali del processo educativo e gli obiettivi
specifici di apprendimento, viene utilizzata una modalità di lavoro
caratterizzata dai seguenti aspetti:
METODOLOGIA
ESPLORAZIONE E RICERCA:
Osservazione/riflessione confronto
distinzione ordinamento
domande ipotesi
problem solving
MEDIAZIONE DIDATTICA:
guida e sostegno all’apprendimento osservazione del
bambino progettazione
verifica
VITA DI RELAZIONE: Con i coetanei, con gli adulti e con l’ambiente
Piccolo e grande gruppo omogeneo, eterogeneo
guidato e spontaneo Dialogo Empatia
GIOCO: strutturato e non
simbolico di movimento di costruzione di esplorazione
DOCUMENTAZIONE DI TIPO: Verbale Grafico-
pittoricoplastico Documentativo
audiovisivo
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CALENDARIO SCOLASTICO 2016-2017
Inizio attività educative 15 settembre 2016
Festa di tutti I Santi 01 novembre 2016
Immacolata Concezione 08 dicembre 2016
Vacanze natalizie dal 23 dicembre 2016 al 06 gennaio 2017
Vacanze pasquali I 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì
successivo al lunedì dell’Angelo – dal 13 al 18 aprile 2017
Festa naz. le della Liberazione 25 aprile 2017
Festa naz. le del Lavoro 01 maggio 2017
Festa naz. le della Repubblica 02 giugno 2017
Festa Santo Patrono 29 giugno 2017
Fine attività didattica 30 giugno 2017
SCUOLA DELL’INFANZIA MATITE COLORATE
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LA GIORNATA DELLA SCUOLA
Prescuola 7:30 – 08:00
Accoglienza dei bambini 8:00 – 9:00
Presenza,
Attività Curricolari,
Attività di piccolo gruppo,
Attività libere e organizzate
9,30 - 11,30
Routine e Pranzo 11,30 - 14:00
Uscita tempo ridotto 14,10 - 14:30
Attività ludica piccolo gruppo
o in giardino, riposo per i più
piccoli
14:30- 15:30
Merenda e routine 15,30 - 16:00
Uscita tempo pieno 16:00-17:00
Post Scuola 17:00- 18:00
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Le attività che ogni giorno la scuola propone sono varie e diversificate. Nello
svolgimento della giornata è possibile comunque individuare attività che ne
scandiscono il ritmo e permettono ai bambini di vivere attivamente la vita della scuola.
Ogni mattina al loro arrivo a scuola ogni
bambino dopo essere stato accolto
dall'insegnante del turno antimeridiano,
svolge una semplice attività detta di
“presenza” che consiste nel fare un piccolo
disegno da inserire nella propria cartellina.
Subito dopo prende un gioco e lo porta ad
un tavolo e comincia a giocare aspettando
che arrivino tutti gli altri compagni.
Quando sono ormai tutti arrivati ci si
dispone in cerchio nello spazio ad esso
dedicato, si fa l'appello, un bambino a
turno conta tutti i presenti e poi si
procede ad una chiacchierata durante la
quale ognuno può chiedere di parlare
alzando la mano e rispettando i tempi
degli altri.
E’il momento dell'attività programmata. Si
procede con attività di grande o piccolo
gruppo. Il momento espressivo del bambino
viene seguito avvalendosi della compresenza
oppure alternando gruppo di lavoro, nei vari
angoli strutturati sotto la presenza vigile
dell'insegnante.
Il momento del pranzo è anch'esso
momento sia affettivo che educativo. Un
grande tavolo è dedicato ai piccoli alle
estremità del quale si dispongono le
insegnanti in modo da seguire tutti. Due
tavoli più piccoli sono dedicati ai mezzani
ed ai grandi, più autonomi e quindi in
grado di assolvere a tutti
al pasto
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E’il momento dell'attività programmata. Si
procede con attività di grande o piccolo
gruppo. Il momento espressivo del bambino
viene seguito avvalendosi della compresenza
oppure alternando gruppo di lavoro, nei vari
angoli strutturati sotto la presenza vigile
Riordinare lo spazio utilizzato per le
attività, lavarsi le
bagno.
Anche le attività di routine sono
indispensabili oltre che per un
costante sviluppo della propria
autonomia, per comprendere la
scansione temporale della giornata
scolastica.
Il momento del pranzo è anch'esso
affettivo che educativo. Un
grande tavolo è dedicato ai piccoli alle
estremità del quale si dispongono le
insegnanti in modo da seguire tutti. Due
tavoli più piccoli sono dedicati ai mezzani
ed ai grandi, più autonomi e quindi in
grado di assolvere a tutti i compiti legati
Riordinare lo spazio utilizzato per le
attività, lavarsi le mani, andare in
Anche le attività di routine sono
indispensabili oltre che per un
costante sviluppo della propria
autonomia, per comprendere la
scansione temporale della giornata
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Dopo il momento di relax, che dura più o
meno venti minuti, i bambini intraprendono
attività ludiche negli angoli predisposti per
il gioco o in giardino.
E’ il momento delle ultime attività, un
disegno, la musica, un puzzle.
A giornata terminata i bambini si
raccolgono; è il momento della
merenda, osservazioni riguardanti le
attività svolte durante la giornata,
due piacevoli chiacchiere sulla
famiglia, le cose fatte e quelle da
fare. Le novità in vista …...le vacanze.
Terminata la merenda, ci si lava le mani
e ci si prepara all’uscita raccogliendo le
proprie cose , lavori svolti, giocattoli …
Ci si appresta ad accogliere i genitori
per il ricongiungimento familiare
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P. zza Paolo Rossi 04
LA STRUTTURA ATTUALE
Bambini di 3- 4- 5 anni 175 Insegnanti 14 Insegnanti di sostegno 3 Collaboratori scolastici 4
Bambini di 3- 4- 5 anni 175 Insegnanti 14 Insegnanti di sostegno 3 Collaboratori scolastici 4
ORARIO
8:00 – 17:00 Tempo Pieno 8:00 – 17:00 Tempo Pieno
SPAZI
L’ambiente esteticamente gradevole è arredato con oggetti funzionali, amichevoli e
rispondenti alle vigenti norme di sicurezza.
Le sette sezioni sono concepite, come un nucleo autosufficienti con spogliatoio, spazio
attività e bagni .
All’interno delle classi, denominate secondo i colori primari, gli spazi sono organizzati
per facilitare le esperienze significative o quelle che le insegnanti intendono
privilegiare, comunque coerenti con il progetto educativo.
Accolgono bambini di età eterogenea, e ogni sezione al suo interno è organizzata con
in angoli caratterizzati che consentono all’insegnante di osservare i bambini che
scelgono tra le proposte formando piccoli gruppi.
Angoli di gioco simbolico e angoli per attività strutturate creano un ambiente di vita
nel quale i bambini sperimentano serenamente la loro quotidianità:
angolo della pittura cavalletti colori e pennelli
angolo dei travestimenti per giocare a fare i grandi
angolo della casa dove piccoli gruppi ripropongono la quotidianità
angolo delle costruzioni: lego, clipo, mattoncini, ecc;
angolo morbido i si può rilassare sul tappeto e condividere libri
angolo per la manipolazione si utilizzano pongo, didò, materiali di recupero vari
per costruire.
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ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITA’
DIDATTICA
La scuola è una comunità educante e alla
gestione ed organizzazione concorrono, con
competenze e ruoli specifici, sia il
personale che le famiglie. La didattica e
l’organizzazione della scuola sono elaborate
secondo metodologie che valorizzano il
gioco l’esplorazione e la ricerca la vita di
relazione , l’osservazione e la
documentazione.
Un’attenzione particolare è riservata
all’accoglienza, alla organizzazione degli
spazi, alla strutturazione del tempo e alle attività ricorrenti di vita
quotidiana, con attenzione alla costante rilettura degli ambienti scolastici
per renderli adeguati al curricolo implicito.
Coerentemente con le finalità preposte,
nella Scuole dell’infanzia Matite Colorate si
opera per promuove la crescita dei bambini
in spazi predisposti ed organizzati per
opportunità didattiche che integrano
attività , momenti di gioco, apprendimento
e socialità.
La scuola dell’infanzia Matite Colorate apre
nel 2005 dall’ unica sezione montessoriana
di via Fabriano. Ad oggi, in alcune sezioni
della scuola è ancora in uso materiale specifico del metodo. I materiali
supportano il lavoro auto formativo di ciascun bambino e bambina, rendono
coscienti le percezioni sensoriali e le operazioni mentali con esercizi
graduati di vita pratica.
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PROGRAMMAZIONE ORGANIZZATIVA
Definite le linee del Progetto Educativo, il collegio docenti
elabora i contenuti formativi e le abilità fondamentali
perseguite; predispone annualmente un proprio Modello
Organizzativo correlandolo al progetto educativo.
Strategie educative e metodologiche
Il raggiungimento degli obiettivi educativi viene perseguito :
Promuovendo l’ascolto e la valorizzazione di ciascuno;
Partendo dall’esperienza del bambino;
Promuovendo l’utilizzo di linguaggi diversi;
Condividendo regole e incoraggiando il confronto;
Promuovendo la collaborazione scuola famiglia;
Promuovendo la cultura della qualità e valutazione dei
risultati.
Il Progetto Educativo che ne deriva è riferito al potenziamento
delle aree emotiva, affettiva, sensoriale, percettiva, sociale,
cognitiva, comunicativa ed espressiva.
Le attività programmate sono realizzate attraverso:
Lavoro collegiale;
Flessibilità organizzativa;
Condivisione delle scelte;
Monitoraggio e valutazione dell’attività educativa svolta ;
Aggiornamento e formazione delle insegnanti.
Attuate in spazi accuratamente progettati e strutturati nel
quale il bambino sviluppa la competenza, impara a riflettere
sull’esperienza descrivendola e traducendola in tracce personali
e condivise.
DOCUMENTAZIONE
Questo progetto, curato
di sezione, raccoglie i dati più
significativi rispetto al percorso che ogni
bambino e bambina percorre nei tre anni
di scuola dell’infanzia quale
testimonianza della storia individuale
La descrizione dei percorsi seguiti, dei
progressi raggiunti, la raccolta di
immagini che raccontano emozioni vanno
a costituire un bagaglio di informazioni che insieme alle attitudini
personali, i tempo di apprendimento, gli interessi e le attitudini
costituiscono il filo della memoria che non va interro
deve accompagnare ogni bambino e bambina negli anni a venire.
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
I genitori, che ne fanno esplicita richiesta,
consentono al proprio figlio, figlia di
usufruire dell’insegnamento della religione
cattolica. L’insegnante che è preposto a tale
insegnamento effettua degli incontri
settimanali ed è nominato con incarico
annualmente dal Vicariato di Roma. Collabora
e partecipa al Progetto Educativo della
scuola. Per i bambini che non aderiscono a
tale insegnamento viene previsto un progetto
alternativo svolto dalle insegnati di sezione
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DOCUMENTAZIONE
Questo progetto, curato dalle insegnanti
di sezione, raccoglie i dati più
rispetto al percorso che ogni
bambino e bambina percorre nei tre anni
dell’infanzia quale
testimonianza della storia individuale .
La descrizione dei percorsi seguiti, dei
raggiunti, la raccolta di
raccontano emozioni vanno
a costituire un bagaglio di informazioni che insieme alle attitudini
personali, i tempo di apprendimento, gli interessi e le attitudini
costituiscono il filo della memoria che non va interrotto ma raccolto e che
deve accompagnare ogni bambino e bambina negli anni a venire.
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
I genitori, che ne fanno esplicita richiesta,
consentono al proprio figlio, figlia di
usufruire dell’insegnamento della religione
lica. L’insegnante che è preposto a tale
insegnamento effettua degli incontri
settimanali ed è nominato con incarico
annualmente dal Vicariato di Roma. Collabora
Progetto Educativo della
scuola. Per i bambini che non aderiscono a
insegnamento viene previsto un progetto
alternativo svolto dalle insegnati di sezione.
a costituire un bagaglio di informazioni che insieme alle attitudini
personali, i tempo di apprendimento, gli interessi e le attitudini
tto ma raccolto e che
deve accompagnare ogni bambino e bambina negli anni a venire.
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
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PROGETTI IN RETE
CONTINUITA’ NIDO MATERNA Interventi significativi non possono essere
frutto di improvvisazione o estemporaneità,
quindi già in fase di pre-accoglienza è
necessario disporre di adeguate informazioni
quali strumento di facilitazione sia per rilevare
dati pedagogici che per chiarire aspettative,
potenzialità e necessità. A tal fine è necessario
reperire il maggior numero di informazioni,
prima nella struttura nido con un’osservazione
partecipata, poi nella struttura della scuola
dell’infanzia e tramite colloqui e con le
educatrici del nido che con i genitori I
destinatari del progetto sono i bambini iscritti
presso la scuola dell’infanzia Matite Colorate e già frequentano i nidi del quartiere e
con i quali è possibile, anche dal punto di vista logistico, realizzare una fase di lavoro
congiunto propedeutica al passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia.
CONTINUITA’ SCUOLA ELEMENTARE
Questo progetto viene realizzato con modalità e tempi di attuazione
concordati collegialmente con l’I. C. Gandhi. L’obiettivo di promuovere
momenti di incontro tra i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia
e delle prime classi elementari viene perseguito tramite attività
programmate collegialmente.
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ACCOGLIENZA: 1,2,3 Aspettavo te……
“Accogliere un bambino nella scuola dell’infanzia significa molto di più
che farlo entrare nell’edificio della scuola, assegnargli una sezione e
trovargli un posto dove stare … L’accoglienza è un metodo di lavoro
complesso, un modo di essere dell’adulto, è un idea chiave del
progetto educativo”
(Gianfranco Staccioli)
Rappresenta uno dei momenti più qualificanti dell’inserimento delle
bambine e bambini.
Tempi e metodi adeguati ad un sereno ingresso e una graduale
appropriazione, da parte dei bambini e bambine delle routine della scuola
dell’infanzia.
Il momento dell’ingresso è preceduto da :
Riunione genitori insegnanti;
Colloqui individuali;
Festa dell’accoglienza;
Momenti di gioco condivisi ;
Tempi di permanenza individualizzati.
L’accoglienza si ripropone inoltre tutte le mattine quando i bambini,
tornando nel contesto scolastico, devono trovare un adulto che li sostiene
nel delicato momento del distacco da un familiare.
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Per rendere più efficace l'integrazione scolastica dei bambini
diversamente abili, è previsto un modello pedagogico interattivo ed
organizzativo mirato al benessere e alla crescita individuale e collettiva
del bambino.
A garanzia del piano di integrazione, l'Amministrazione Comunale prevede
l'impiego di insegnanti che affiancano il docente o i docenti di sezione e
supportano la scuola nello svolgimento dell'attività didattica e nella
realizzazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), secondo una
valutazione diagnostica ed educativa tenendo conto del modello
organizzativo di funzionamento della singola scuola.
Sulla base delle condizioni del bambino, certificate dalla struttura
sanitaria, la famiglia può richiedere tale ulteriore supporto.
Nelle scuole dell’infanzia Matite Colorate il collegio docente elegge i
componenti del Gruppo Integrato Disabilità (GID) di ambito il quale
promuove iniziative di integrazione calibrate sulle esigenze rilevate in
sede di colloquio preliminare con la famiglia, coordina attività di
continuità con il nido e la struttura sanitaria che segue lo stesso.
In ogni Municipio è istituito un gruppo operativo di tecnici, composto da
professionisti della scuola, della ASL e del Municipio, denominato GID
Municipale che valuta e approva il piano di inserimento dei bambini
proposto dal GID di ambito .
L’intero collegio in corso d’anno armonizza le offerte della scuola con le
esigenze del bambino stesso e monitora le esperienze didattiche, per il
perseguimento degli obiettivi concordati in sede di GLH.
22
Progetto “Salute” L’educazione alla salute si collega profondamente alle altre educazioni
all’interno della convivenza civile e ha come obiettivo lo sviluppo da parte
dei bambini della consapevolezza di regole e di abitudini, che possono
influire positivamente o negativamente sulla nostra salute.
Trovano piena motivazione i percorsi formativi nell’ambito delle seguenti
aree di intervento:
rispettare e vivere l’ambiente per una migliore qualità di vita;
promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva per essere
sportivi consapevoli e non violenti;
sostenere le diversità di genere come valori;
prevenire contagi ed epidemie attraverso la conoscenza di regole
comportamentali.
Il progetto Educazione alla Salute viene verificato valutando gli
interventi effettuati nel corso dell’anno scolastico precedente, sulla base
di osservazioni prodotte delle insegnanti e promuove la collaborazione
degli istituti sanitari presenti nel territorio.
Progetto "Io sono capace di…."
Il progetto racchiude all’interno vari percorsi,
tutte le attività vedono il bambino impegnato
all’osservazione e utilizzo di materiali
utilizzati in piccolo gruppo di lavoro che si
alternano e differenziano nei percorsi
proposti ai bambini di tre anni e quattro anni
Le esperienze che prevedono l’uso di materiali
naturali e /o specifici sono organizzati in
forma ludica.
23
Progetto “Noi e la natura" Il percorso nasce dalla motivazione di guidare i bambini alla
scoperta dell’ambiente che li circonda nella Prospettiva di porre
le fondamenta di un abito democratico eticamente Orientato,
aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.
Attraverso l’esplorazione della realtà che lo circonda, il
bambino acquisisce conoscenze sempre più ampie. L’interazione
ed i rapporti quotidiani con i compagni e gli adulti gli
Permettono di intuire la necessità di seguire norme di
comportamento comuni per “star Bene” nell’ambiente in cui si
vive. L’intervento educativo è mirato a una pedagogia attiva di
mediazione che valorizza l’esperienza, l’esplorazione, il rapporto con i coetanei, con la natura, gli
oggetti, l’arte, il territorio affinché il bambino possa integrare i diversi aspetti della realtà sui
comportamenti corretti per la tutela dell’ambiente e delle sue risorse.
Si ritiene sempre più importante ri-educare bambini ed adulti ad una logica che abbia a cuore la natura
e le sue risorse per evitare danni all’ecosistema.
OBIETTIVI:
Stimolare la conoscenza della vita e delle abitudini di esseri viventi così vicini e sconosciuti,
come possono essere quelli che vivono nel giardino della scuola.
Far comprendere come un animale si possa amare anche solo “con gli occhi” osservandolo nel suo
ambiente senza bisogno di rinchiuderlo in gabbia.
Promuovere lo sviluppo armonico del bambino sotto il profilo corporeo, intellettuale e
psicodinamico, utilizzando le sue risorse (curiosità, desiderio di scoprire e di esplorare) per
farlo partecipare attivamente alle attività.
Stimolare l’osservazione dell’ambiente circostante per comprendere quanto la ciclicità delle
stagioni sia collegata alla presenza del relativo animale.
Stimolare la creatività, la fantasia, le attività manipolative e imitative mediante la simulazione
del movimento animale.
Stimolare il gioco, la partecipazione e l’attività di gruppo.
Comprendere il delicato ma fondamentale legame esistente tra tutti gli esseri viventi, siano essi
animali o vegetali e il loro habitat.
METODOLOGIA:
Il primo strumento è l’osservazione guidata con
domande stimolo:
Com’è? Analisi delle caratteristiche
Cosa ha? Analisi dei componenti
Dove vive? Analisi degli ambienti di vita
Cosa fa? Analisi delle azioni
24
PROGETTO DI LETTURA
MOTIVAZIONE
Il progetto nasce dalla convinzione che la lettura ha un ruolo decisivo
nella formazione culturale di ogni individuo.
La prima esperienza di lettura , da parte del bambino, è sentire leggere
l'adulto; gli adulti che leggono lo avvicinano positivamente ai libri.
L'esperienza di lettura va condivisa dal contesto familiare perché il
piacere di leggere nasce se gli adulti consentono l'incontro precoce con il
libro , se leggono ai bambini e se offrono essi stessi un modello adeguato .
L'attività di lettura nella scuola dell'infanzia ha senso perché il libro
induce nel bambino l'accrescimento della creatività, della fantasia e delle
competenze logiche . Il bambino che non sa ancora leggere , sfogliando un
libro si concentra all'inizio sulle illustrazioni , poi sulle parti del testo,
azzarda la comprensione di una storia attraverso le tracce e gli elementi
illustrati o codificati e "legge" a modo suo l'intera storia , con foto delle
attività svolte.
La scuola Matite Colorate dispone di un laboratorio lettura appositamente
allestito nel quale vengono avviati laboratori di lettura : per fascia di età;
per interesse; con la partecipazione attiva di genitori e nonni.
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LABORATORIO DI PREGRAFISMO
“La fata parolina”
I bambini di cinque anni formulano ipotesi sulla lingua scritta e
sperimentare forme di comunicazione attraverso la scrittura.
Obiettivi:
Esercitare:
la percezione visiva;
la coordinazione oculo- manuale
la associazione tra simboli e scritte.
Compiere:
riflessioni sull’aspetto fonologico, semantico delle parole;
analisi-scomposizioni e sintesi-ricomposizioni delle parole.
Attraverso l’uso di storie giochi linguistici rime i bambini vengono
accompagnati alla conoscenza di parole di altre culture quali quella
anglosassone.
I Numeri
Ordinare, raggruppare, utilizzare in modo non convenziona le sequenze
numeriche per la numerazione e seriazione.
Riconoscere e usare appropriatamente i numeri in situazioni di
vita quotidiana.
Mettere in corrispondenza uno ad uno gli elementi di due insiemi.
26
Nonni e nonne raccontano
Il progetto nasce dalla consapevolezza del’importanza
del ruolo importante che i nonni, rivestono nella
società e soprattutto nell’educazione dei bambini.
Questo progetto volto a rendere sistematico l’incontro
di generazioni diverse.
METODOLOGIA:
Settimanalmente un nonno o una nonna dalle
10,00 alle 11,30 offre un personale contributo
fatto di ricordi, storie o racconti della propria
infanzia.
Progetto solidarietà
Un girotondo con i bambini di tutto il mondo
Il progetto volto a rafforzare l’attenzione
verso i bisogni dell’altro sia quale entità
conosciuta che non. La partecipazione a
progetti di solidarietà verso bambini del
Brasile e della Tanzania, grazie alla
mediazione di Comunità Missionarie come
quella di Villareggia e Sorrisi nel Mondo
consente la partecipazione dei bambini a
progetti che attraverso la realizzazione di
piccoli manufatti e momenti conviviali
richiamano a valori quali l’integrazione ,
accettazione di chi è diverso da noi e la
solidarietà nel dare.
GIORNI DI FESTA….. noi festeggiamo così!
Nella scuola
dell’infanzia Matite
Colorate, pur nel
rispetto della
salute pubblica
secondo la
normativa vigente,
l’organizzazione degli spazi, a
scansione dei tempi vengono
concepiti secondo un’idea di
comunità di persone che condivide un’esperienza di crescita.
Il Progetto “Feste “ valorizza la componente affettiva quale dimensione
essenziale dei processi di crescita , attraverso la partecipazione e la
condivisione di momenti comuni scuola
La scuo
primo approccio del bambino con il
mondo scolastico e per questo è
importante non solo accoglierlo nei
modi e tempi dovuti ma anche
“invogliarlo” a rimanere, a
frequentare in modo costante e attivo e aiutarlo a vivere
serenamente il distacco dalla famiglia.
In questo contesto le “feste” diventano non solo fonte di
divertimento ma il lu
consapevolezza dell’importanza di “stare insieme” e soprattutto
“stare bene insieme”.
Scuola e famiglia
educativa sulla base di intenti e obiettivi comuni.
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FESTA….. noi festeggiamo così!
Nella scuola
dell’infanzia Matite
Colorate, pur nel
rispetto della
salute pubblica
secondo la
normativa vigente,
l’organizzazione degli spazi, a
scansione dei tempi vengono
concepiti secondo un’idea di
he condivide un’esperienza di crescita.
Progetto “Feste “ valorizza la componente affettiva quale dimensione
essenziale dei processi di crescita , attraverso la partecipazione e la
condivisione di momenti comuni scuola – famiglia – territorio.
La scuola dell’infanzia è il luogo del
primo approccio del bambino con il
mondo scolastico e per questo è
importante non solo accoglierlo nei
modi e tempi dovuti ma anche
“invogliarlo” a rimanere, a
frequentare in modo costante e attivo e aiutarlo a vivere
mente il distacco dalla famiglia.
In questo contesto le “feste” diventano non solo fonte di
divertimento ma il luogo dove: il bambino matura la
onsapevolezza dell’importanza di “stare insieme” e soprattutto
bene insieme”.
Scuola e famiglia collaborano attivamente per creare continuità
educativa sulla base di intenti e obiettivi comuni.
FESTA….. noi festeggiamo così!
he condivide un’esperienza di crescita.
Progetto “Feste “ valorizza la componente affettiva quale dimensione
essenziale dei processi di crescita , attraverso la partecipazione e la
territorio.
la dell’infanzia è il luogo del
primo approccio del bambino con il
mondo scolastico e per questo è
importante non solo accoglierlo nei
modi e tempi dovuti ma anche
“invogliarlo” a rimanere, a
frequentare in modo costante e attivo e aiutarlo a vivere
In questo contesto le “feste” diventano non solo fonte di
ogo dove: il bambino matura la
onsapevolezza dell’importanza di “stare insieme” e soprattutto
collaborano attivamente per creare continuità
educativa sulla base di intenti e obiettivi comuni.
L’attività extracurriculare
scelta annualmente dal Collegio
Docenti in base al Progetto
Educativo ed approvata dal
Consiglio di Scuola.
L’attività, con contributo delle
famiglie, viene
compresenza e collaborazione
con Associazioni esterne
Dal mese di novembre
maggio i bambini
settimanalmente percorsi di
drammatizzazione.
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extracurriculare viene
scelta annualmente dal Collegio
Docenti in base al Progetto
Educativo ed approvata dal
contributo delle
svolta in
collaborazione
esterne .
Dal mese di novembre al mese di
sperimentano,
percorsi di
ORGANI COLLEGIALI
Collegio docenti
Si compone di tutto il personale docente in servizio presso le scuole dell’infanzia
dell’Ambito territoriale, ha il compito di curare :
la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica:
formula proposte in merito alla
elabora il Modello Organizzativo inerente al Progetto Educativo;
Predispone strategie adeguate all’integrazione e al recupero;
Predispone il Poft documento pubblico disponibile presso la scuola,
Delibera iniziative e proposte da
Assemblea genitori
Ne fanno parte i genitori delle bambine e dei bambini iscritti nelle scuole
dell’Ambito territoriale.
Si riunisce almeno tre volte l’anno ed elegge il proprio presidente in sede
prima riunione.
Il presidente dura in carica un anno.
Ratifica le delibere del collegio docenti le quali diventano esecutive dopo
state sottoposte al Consiglio di Scuola.
Consiglio di scuola
Composto dal Funzionario Servizi Educativi dell’Am
istituzionale), da quatto rappresentanti del Collegio docenti e quattro
dei genitori e un rappresentante dei non docenti.
Il Consiglio di Scuola svolge i seguenti compiti:
approva il piano annuale delle attività for
acquisiti pareri e proposte dall'Assemblea dei genitori;
propone, con il parere favorevole dell'Assemblea dei genitori e del Collegio
docenti, l'introduzione di attività a carattere educativo e formativo a
conduzione esterna, purché compatibili con le finalità della scuola
gestisce, con il Funzionario Servizi Educativi , sentito il Collegio dei
fondo economale per l'acquisto di materiale per le attività
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ORGANI COLLEGIALI
Si compone di tutto il personale docente in servizio presso le scuole dell’infanzia
dell’Ambito territoriale, ha il compito di curare :
la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica:
formula proposte in merito alla composizione delle sezioni;
elabora il Modello Organizzativo inerente al Progetto Educativo;
Predispone strategie adeguate all’integrazione e al recupero;
documento pubblico disponibile presso la scuola,
Delibera iniziative e proposte da sottoporre all’Assemblea dei genitori.
Ne fanno parte i genitori delle bambine e dei bambini iscritti nelle scuole
Si riunisce almeno tre volte l’anno ed elegge il proprio presidente in sede
Il presidente dura in carica un anno.
Ratifica le delibere del collegio docenti le quali diventano esecutive dopo
state sottoposte al Consiglio di Scuola.
Composto dal Funzionario Servizi Educativi dell’Ambito territoriale (figura
istituzionale), da quatto rappresentanti del Collegio docenti e quattro
dei genitori e un rappresentante dei non docenti.
Il Consiglio di Scuola svolge i seguenti compiti:
approva il piano annuale delle attività formulato dal Collegio dei docenti,
acquisiti pareri e proposte dall'Assemblea dei genitori;
propone, con il parere favorevole dell'Assemblea dei genitori e del Collegio
docenti, l'introduzione di attività a carattere educativo e formativo a
esterna, purché compatibili con le finalità della scuola
gestisce, con il Funzionario Servizi Educativi , sentito il Collegio dei
fondo economale per l'acquisto di materiale per le attività previste nel POF
Si compone di tutto il personale docente in servizio presso le scuole dell’infanzia
la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica:
elabora il Modello Organizzativo inerente al Progetto Educativo;
Predispone strategie adeguate all’integrazione e al recupero;
documento pubblico disponibile presso la scuola,
sottoporre all’Assemblea dei genitori.
Ne fanno parte i genitori delle bambine e dei bambini iscritti nelle scuole dell’infanzia
Si riunisce almeno tre volte l’anno ed elegge il proprio presidente in sede della
Ratifica le delibere del collegio docenti le quali diventano esecutive dopo essere
bito territoriale (figura
istituzionale), da quatto rappresentanti del Collegio docenti e quattro rappresentanti
mulato dal Collegio dei docenti,
propone, con il parere favorevole dell'Assemblea dei genitori e del Collegio dei
docenti, l'introduzione di attività a carattere educativo e formativo a
esterna, purché compatibili con le finalità della scuola dell'infanzia;
gestisce, con il Funzionario Servizi Educativi , sentito il Collegio dei docenti, un
previste nel POFT.
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Progetto Educativo 2016-2017
CIBO AMICO
La Scuola ha il compito di svolgere un’indispensabile azione preventiva di Educazione
Alimentare. Quest’ultima ha come finalità il generale miglioramento dello stato di
benessere degli individui e si persegue con il raggiungimento di alcuni obiettivi
significativi per la salute, in particolare:
- incentivare la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute così da
sviluppare una coscienza alimentare personale e collettiva;
favorire l’adozione di sani comportamenti alimentari;
promuovere un’educazione alimentare legata agli aspetti scientifici, storici,
geografici, culturali, antropologici, ecologici, sociali e psicologici legati al
rapporto, personale e collettivo con il cibo;
promuovere un concetto di qualità complessiva del cibo che incorpori aspetti di
sostenibilità, etica, stagionalità, intercultura, territorialità.
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I CONTENUTI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
L’importanza di una buona alimentazione consiste nella conoscenza e consapevolezza
delle sostanze con cui nutriamo il nostro corpo. Il Progetto sull’educazione alimentare
si deve comporre di contributi, spunti ed esperienze dirette. Le aree tematiche da
tenere in considerazione sono le seguenti:
- il rapporto sensoriale con gli alimenti: gli organi sensoriali sono il più importante
strumento a nostra disposizione per conoscere e valutare un alimento.
- La nutrizione e la conoscenza del cibo: gli alimenti che troviamo in natura e
quelli che subiscono una trasformazione;
- L’igiene e la sicurezza alimentare: l’importanza delle corrette manipolazioni
degli alimenti e di una giusta conservazione rappresenta un aspetto essenziale
da trattare all’interno dell’attività di educazione alimentare;
- L’approccio culturale con il cibo: le diverse tradizioni gastronomiche,il
confronto interculturale e la valorizzazione della biodiversità; i riti, la
convivialità, i luoghi e le modalità di rapporto con il cibo nell’acquisto e nel
consumo.
LE METODOLOGIE DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE
Il percorso può essere inteso idealmente attraverso quattro momenti significativi:
- Io, il cibo nel mio piatto e il mio corpo: il momento e l’atto del cibarsi – cos’è per
me il cibo che sto mangiando?
- Io, il cibo nella mia giornata, la scuola e la famiglia: la giornata alimentare in
famiglia e a scuola – i tempi, le regole e i momenti del mangiare, la convivialità.
- Io, il cibo, la stagione, gli amici e il territorio in cui vivo: i momenti di consumo
autonomo dalla famiglia e dalla scuola, i modelli di consumo, i luoghi del cibo, gli
stili alimentari.
- Io, il cibo e la società nel mondo e nel tempo: le realtà lontane, la dimensione
interculturale.
- Il confronto e la comprensione della complessità e della diversità.