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Analisi dei flussi e proposte di sviluppo turistico locale: il caso “Roma Capitale” Prof. Marco Brogna Dott.ssa Valeria Cocco

Analisi dei flussi e proposte di sviluppo turistico locale ... · Turismo Emozionale: • la domanda di turismo è sempre più la ricerca di nuove ... una situazione di estremo relax

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Analisi dei flussi e proposte di sviluppo turistico locale: il caso “Roma Capitale”

Prof. Marco BrognaDott.ssa Valeria Cocco

Definizione turismo

«Il Turismo è l’insieme dei rapporti e dei fenomeni che risultano dal viaggio e dal 

soggiorno di persone non residenti, purché il loro trasferimento non sia superiore ai 12 mesi 

e non dia luogo ad insediamenti o attività lucrativa principale» (Hunziker, 1942)

Esistono due tipologie di turismo:turismo proprio e turismo improprio

Terminologia

• Turista• Escursionista• Visitatore• Ospite• Forestiero

Turismo a Roma (2015)

• La domanda complessiva negli esercizi alberghieri della Provincia di Roma è stata pari a:

• 13.629.768 arrivi (+4,49%) risp. 2014• 30.710.359 presenze (+4,01%) risp. 2014

Turismo a Roma (2015)

Turisti Italiani: 5.404.402 arrivi 10.048.613 presenze

Turisti stranieri:  8.225.366 arrivi20.661.746 presenze

Turismo a Roma (2015)

Domanda negli esercizi ricettivi complementari della provincia di Roma:3.462.443 arrivi 9.668.511 presenze 

E quindi17.092.211 arrivi totali40.378.870 presenze totali

Turismo a Roma (2015)

• Permanenza media turisti a Roma:

• 40.378.870/17.092.211 = 2,36 notti/persona

Offerta ricettiva Romana (Hotels)

alberghi camere letti5 stelle 33 4.103 8.4654 stelle 272 26.417 533823 stelle 374 14.056 278342 stelle 188 3.525 6867

1 stella 102 1.112 2083

Totale 969 49.213 98631

Offerta ricettiva Romana (Hotels)

med. stanze

med. letti

% alberghi

% stanze

% letti

5 stelle 124,3 256,5 3,4 8,3 8,6

4 stelle 97,1 196,3 28,1 53,7 54,1

3 stelle 37,6 74,4 38,6 28,6 28,2

2 stelle 18,8 36,5 19,4 7,2 7,0

1 stella 10,9 20,4 10,5 2,3 2,1

Totale 50,8 101,8 100,0 100,0 100,0

Orientamento attuale della domanda turistica.

Turismo motivazionale

Turismoesperienziale

Turismo emozionale

Turismo motivazionale:

• si concentra sulle passioni, i desideri, le MOTIVAZIONI che influenzano la scelta turistica. Non si riflette sulla scelta Montagna, Mare, Capitale Europea, Campagna, ma sulla PASSIONE che ha spinto il turista a scegliere una determinata località.

• La PASSIONE, ma soprattutto la voglia di condividere questa passione con altri, altrettanto appassionati, è il motivo che ci spinge verso una determinata  tipologia di vacanza. 

Turismo motivazionale:• Scialpinismo, Canoismo, mountain‐bike, ma anche Ville Venete, Aree Archeologiche, Musei Tematici, o ancora mangiar bene, acquistare dal produttore, vivere la campagna.

• In quest’ottica la montagna, ad esempio, non è scelta in quanto tale, ma in qualità di contenitore di sci, kayak, mountain‐bike, mangiar bene, contatto con la natura….

Turismo motivazionale:

• Roma è forse tra tutti questi contenitori il più grande e più ricco, il contenitore in grado di soddisfare un gran numero di passioni

• E voglio condividere questa realtà solo con chi ha la mia stessa passione 

Turismo Esperienziale:

• si viaggia non tanto con l’obiettivo di vedere luoghi più o meno nuovi, ma si viaggia soprattutto per fare nuove esperienze, per sperimentare nuove situazioni; situazioni che la routine quotidiana difficilmente concede.

• Voglio fare quello che non ho ancora fatto. Sia esso uno sport, un’escursione in montagna, una visita ad una città, un tour enogastronomico, una cena tipica, un corso di cucina, un corso da sommelier…

Turismo Esperienziale:

• ancora: partecipare alla vendemmia, alla raccolta delle mele, all’apertura delle botti. Vivere queste esperienze insieme agli attori diretti, all’agricoltore nel contesto specifico.

• Vedere il luogo di nidificazione delle aquile o dei falchi. 

• Vedere i luoghi dove furono combattute le guerre mondiali….

Turismo Esperienziale

• È chiaro quanto la ricerca di nuove esperienze sia direttamente collegata alla voglia, alla necessità di provare nuove emozioni. Si passa quindi al…… TURISMO EMOZIONALE

Turismo Emozionale:

• la domanda di turismo è sempre più la ricerca di nuove emozioni (che non necessariamente coincide con nuove esperienze)

• Le emozioni ricercate vanno dalla fatica (arrampicata, traversata a nuoto, in canoa…), alla preparazione necessaria, alla dedizione verso la causa, ai sacrifici che la tipologia di vacanza può richiedere, all’accettazione dell’imprevisto.

• L’imprevisto diviene elemento trainante della vacanza emozionale

Turismo Emozionale:

• la tipologia e la qualità delle emozioni ricercate dai singoli è ovviamente fortemente correlata alla cultura di appartenenza, al culto, allo stile di vita.

• In linea di massima l’emozione parte dalla voglia di fuggire, in via temporanea, dalla propria realtà, cercandone una differente, in grado di produrre nuove emozioni.

Turismo Emozionale:

• In quest’ottica molte componenti della tradizionale offerta turistica vengono messe in discussione, nella misura in cui la qualità dell’emozione cresce sulla base di fattori differenti e contrari rispetto al turismo tradizionale. 

• Voglio raggiungere la vetta della montagna a piedi quando questa è servita da una funivia di ultima generazione.

Turismo Emozionale:

• Voglio raggiungere una località poco accessibile, con uno scomodo fuoristrada quando potrei optare per altre mete molto più accessibili, con una comoda limousine

• Voglio un’esperienza  “nuda e cruda”  in ambito rurale quando potrei spendere il mio tempo in una situazione di estremo relax e lusso in una rinomata SPA

SI CERCANO NUOVE ESPERIENZE MA SOPRATTUTTO NUOVE EMOZIONI

Previsioni 2020 turismo(Fonte: UNWTO)

Paesi di provenienza per spesa turistica (fonte: ONT)

Da un lato i mercati emergenti che, nella fase introduttiva del ciclo di vita economico del settore, sono caratterizzati da una crescita accelerata nella domanda di turismo, quali i paesi del continente asiatico e del Pacifico (in crescita il mercato organizzato per il 48% di questi buyer, Corea e Cina in testa) e le Americhe (46% dei T.O.)

Dall’altro, l’Europa dove convivono differenti realtà, tra tenute e cambi in atto, diversificate di paese in paese. A segnalare una tenuta della domanda dei viaggio organizzati nel mondo, è il 51% dei T.O. (Germania in primis), mentre l’altra metà del mercato si suddivide, tra coloro che segnalano una crescita (27% degli operatori) con Austria, Paesi Scandinavi e Belgio in prima fila, e quei buyer che dichiarano un calo (22%), come la Spagna.

Tendenze mercato turistico(Fonte: Unioncamere)

Nuove tendenze mercato turistico secondo T.O. internazionali

(Fonte: ONT - Unioncamere)

Regioni «vendute»da T.O. europei2013 e previsioni2014(fonte: ONT - Unioncamere)

Canali di commercializzazione(Fonte: Unioncamere)

Tra i canali di commercializzazione cresce rispetto allo scorso anno la quota di vendite su web per le vacanza proposte in Italia (31% nel 2012, 52% nel 2013) tra i portali e siti di proprietà (rispettivamente il 14% e il 37% delle vendite realizzate 2013).

In Europa il 58% dei pacchetti venduti per la destinazione Italia passa attraverso Internet (35% nel 2012). Francia e Germania sono i paesi dove si contano le quote vendute on line più consistenti (87% per i viaggi dalla Germania e 75% per quelli dalla Francia). Nel dettaglio: il 15% del venduto dai T.O. europei per le vacanza in Italia passa sui portali (32% in Germania, 23% nella Repubblica Ceca, 22% in Francia) ed il 43% sui siti booking diretto on line (73% in Danimarca, 55% in Germania, 54% in Olanda, 53% in Francia).

Sugli altri mercati la quota di vendite su Internet per la destinazione Italia varia da un minimo del 10% per il Brasile (solo siti web) e del 18% per l’Argentina (4% sui portali, 14% sui siti) ad un massimo del 58% per la Corea(26% sui portali, 32% sui siti) e del 55% per il Giappone (21% portali, 34% siti web).

Conclusioni CRITICITA’

IL SISTEMA TURISTICO GLOBALE VIAGGIA SU UN BINARIO PARALLELO AL

NOSTRO E VIAGGIA AD UNA VELOCITA’ DI GRAN LUNGA SUPERIORE ALLA

NOSTRA

SOPRAVVIVIAMO MA RISCHIAMO UN LENTO ED INESORABILE DECLINO

NEANCHE TROPPO LENTO NELLA MISURA IN CUI I FENOMENI ECONOMICI

GLOBALI RIESCONO AD ANTICIPARE STUDI E PREVISIONI

SIAMO PICCOLI O PICCOLISSIMI DIFRONTE AI COLOSSI MONDIALI

SIAMO DEBOLI O DEBOLISSIMI DIFRONTE I GRANDI INTERMEDIARI

SIAMO SCARSAMENTE VISIBILI

NON ABBIAMO POTERE CONTRATTUALE

IL SISTEMA NORMATIVO AMMINISTRATIVO NON CI TUTELA

Conclusioni L’UNICA STRATEGIA FINO AD OGGI ADOTTATA E’ DI PREZZO E IL MERCATO CI

HA GIUDICATO PERDENTI

DOVEVA ESSERE DI BREVISSIMO PERIODO ED INVECE CI SIAMO INFILATI IN

UNA SPIRALE INVOLUTIVA

DOBBIAMO PUNTARE SU ALTRE STRATEGIE

MAGGIORE VISIBILITA’ E SOPRATTUTTO MAGGIORE POTERE CONTRATTUALE

ANCHE SE SI E’ PICCOLI OCCORRE AGIRE DA GRANDI

ESISTONO TECNOLOGIE E STRUMENTI CHE LO PERMETTONO

ESISTONO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

FACCIAMO GRUPPO – FACCIAMO MASSA CRITICA

I GRANDI INTERMEDIARI DEVONO CONTRATTARE E NON IMPORRE