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16 ALLENAMENTO GIOVANILE La formazione giovanile in Spagna COME INSEGNARE IL FUTSAL ATTRAVERSO IL GIOCO. UNA SERIE DI ESERCITAZIONI DA FAR SVOLGERE AI RAGAZZI PER RENDERE DIVERTENTE LA SEDUTA. N el Nord della Spagna, come d’altra parte nel re- sto del Paese (e del mondo), il calcio conquista la maggior parte dei ragazzini che praticano atti- vità motoria anche in virtù del potere mass-mediatico e socio-culturale della disciplina. Va detto però che una buonissima parte di questi giovanissimi, prima dell’espe- rienza calcistica, maturano quella calcettistica, il che è tutto sommato logico perchè le due discipline presentano diverse similarità, sia sul piano tecnico-coordiativo della motricità sia su quello tecnico-regolamentare. L’organizzazione In virtù di ciò, il maggior numero di ragazzini che praticano il calcio a 5 lo riscontriamo nelle categorie Pre-Benjamìn e Benjamìn, che corrispondono a Primi Calci e Pulcini. Nella successiva categoria, Alevìn, molti ragazzini passa- no al gioco a 7 o a 11, mentre si fermano nelle società di calcio a 5 solamente quelli con meno qualità tecnica, oltre a quei pochi che decidono di proseguire nonostante “l’impulso sociale” verso il calcio. Per ciò che riguarda la struttura organizzativa, fino alla ca- tegoria Cadete la maggior parte delle formazioni di calcio a 5 sono allestite nell’ambito dei gruppi sportivi scolastici, pur se con la partecipazione a tornei e campionati orga- nizzati e gestiti dalla federazione calcistica. L’obiettivo di questi gruppi è quello di proporre un’esperienza sportiva, promuovendola anche tra le ragazze. A partire dalla cate- goria Juvenil, invece, sono presenti nei campionati i mag- giori club di calcio a 5, dal momento che nelle categorie precedenti vi è la consuetudine di avvalersi di club affiliati o di gruppi scolastici, anziché attivare una struttura orga- nizzativa che copra tutte le categorie, già dalla base. Scuole e nei settori giovanili Le scuole di calcio a 5 sono molto giovani e la maggior parte è nata negli ultimi 5-10 anni. Un esempio è ben rappresentato dalla società del Sestato FS, della quale sono stato promotore. All’inizio avevamo davvero pochi

ALLENAMENTO GIOVANILE La formazione giovanile in Spagna · nare i giovani era proporre una serie di attività molto diver-tenti. Proprio per questo, la nostra proposta era fondata

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ALLENAMENTO GIOVANILE

La formazionegiovanile in SpagnaCOME INSEGNARE IL FUTSAL ATTRAVERSO IL GIOCO. UNA SERIE DI ESERCITAZIONI DA FAR SVOLGERE AI RAGAZZI PER RENDERE DIVERTENTE LA SEDUTA.

Nel Nord della Spagna, come d’altra parte nel re-sto del Paese (e del mondo), il calcio conquista la maggior parte dei ragazzini che praticano atti-

vità motoria anche in virtù del potere mass-mediatico e socio-culturale della disciplina. Va detto però che una buonissima parte di questi giovanissimi, prima dell’espe-rienza calcistica, maturano quella calcettistica, il che è tutto sommato logico perchè le due discipline presentano diverse similarità, sia sul piano tecnico-coordiativo della motricità sia su quello tecnico-regolamentare.

L’organizzazioneIn virtù di ciò, il maggior numero di ragazzini che praticano il calcio a 5 lo riscontriamo nelle categorie Pre-Benjamìn e Benjamìn, che corrispondono a Primi Calci e Pulcini. Nella successiva categoria, Alevìn, molti ragazzini passa-no al gioco a 7 o a 11, mentre si fermano nelle società di calcio a 5 solamente quelli con meno qualità tecnica, oltre a quei pochi che decidono di proseguire nonostante

“l’impulso sociale” verso il calcio.Per ciò che riguarda la struttura organizzativa, fino alla ca-tegoria Cadete la maggior parte delle formazioni di calcio a 5 sono allestite nell’ambito dei gruppi sportivi scolastici, pur se con la partecipazione a tornei e campionati orga-nizzati e gestiti dalla federazione calcistica. L’obiettivo di questi gruppi è quello di proporre un’esperienza sportiva, promuovendola anche tra le ragazze. A partire dalla cate-goria Juvenil, invece, sono presenti nei campionati i mag-giori club di calcio a 5, dal momento che nelle categorie precedenti vi è la consuetudine di avvalersi di club affiliati o di gruppi scolastici, anziché attivare una struttura orga-nizzativa che copra tutte le categorie, già dalla base.

Scuole e nei settori giovanili Le scuole di calcio a 5 sono molto giovani e la maggior parte è nata negli ultimi 5-10 anni. Un esempio è ben rappresentato dalla società del Sestato FS, della quale sono stato promotore. All’inizio avevamo davvero pochi

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ragazzini. Successivamente, attraverso un metodo di al-lenamento basato sul gioco abbaimo conseguito un si-gnificativo risultato: tutti si divertivano, così da 3 giovani presenti al primo allenamento, abbiamo chiuso la prima annata con 25 ragazzi e laseconda con 50. Tutto ciò è stato ottenuto con materiali e personale ridotto rispetto agli obiettivi posti. E con più carenze rispetto alle scuole di calcio vicine a noi. Tanto per fare un esempio, avevamo a disposizione il campo solo 4 ore alla settimana (per gestire ben 50 ragazzini) e ciò ha imposto di ricercare le soluzioni più efficaci, per sviluppare il lavoro.Così l’unico nostro obiettivo doveva essere divertire i ragazzi, dal momento che il confronto con la disciplina “regina”, sarebbe stato perdente. La chiave per appassio-nare i giovani era proporre una serie di attività molto diver-tenti. Proprio per questo, la nostra proposta era fondata sul gioco, sia per l’apprendimento tecnico sia per quello motivazionale.Abbiamo elaborato una vasta serie di proposte fonda-te sull’elemento ludico, in modo da abbracciare tutti gli obiettivi dell’insegnamento. Ogni esercitazione deve essere sviluppata con un obiet-tivo chiaro, con un preciso livello di difficoltà in base alla categoria e al grado di apprendimento maturato dai gio-vani. Ovviamente ciascuna esercitazione può essere mo-dificata (e diventare più facile o più difficile) in base alle necessità del gruppo. L’allenatore deve, in quest’ottica, comprendere il livello dei propri giocatori per modulare opportunamente le proposte.

La proposta praticaEsercitazione 1Obiettivo: riscaldamento generale.Materiali: 1 pettorina per ciascun giocatore. Descrzione: tutti i giocatori si posizionano all’interno del-l’area rigore, ognuno con una pettorina infilata nella parte posteriore dei pantaloncini, in maniera da poter essere sottratta. Ci si muove per il campo cercando di non farsi rubare la pettorina e al tempo stesso cercando di sottrarla agli altri giocatori. Lo scopo del gioco è sottrarre quante più pettorine agli altri giocatori, mettendondesele progressivamente nei pantaloncini. Vince chi ha conquistato il maggior nuero di pettorine. Duarata: 5-10 minuti

Esercizio 2Obiettivo: riscaldamento specifico.Materiali: Pettorine di 3 colori diversi e 1 pallone per cia-scun giocatore.Descrizione: dividiamo i giocatori in 3 gruppi di colore diverso. Ciascun giocatore parte con un pallone al piede. Un giocatore per ciascun gruppo terrà un cono in mano e per liberarsi del cono stesso dovrà toccare un altro gioca-tore dello stesso colore. Ovviamente dovrà riuscirci con-ducendo il proprio pallone, mentre i compagni dovranno evitare di essere toccati conducendo sempre il pallone. Se il giocatore con il cono riuscirà a raggiungerne uno senza, gli passerà il cono.Durata: 5-10 minuti.

Esercizio 3Obiettivo: gioco di applicazione.Materiali: 1 pallone, 2 pettorine per ciascun giocatore.Descrizione: posizioniamo le porte trasversalmente ri-spetto al terreno di gioco. Dividiamo i giocatori in due squadre. Ciascun giocatore si mette una pettorina nei pantaloncini. Si gioca una partita con le mani, con le re-

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PER CIÒ CHE RIGUARDA LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA, FINO ALLA

CATEGORIA CADETE LA MAGGIOR PARTE DELLE FORMAZIONI DI CALCIO

A 5 SONO ALLESTITE NELL’AMBITO DEI GRUPPI SPORTIVI SCOLASTICI, PUR SE CON LA PARTECIPAZIONE A TORNEI E CAMPIONATI ORGANIZZATI E GESTITI

DALLA FEDERAZIONE CALCISTICA

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giolare del rugby: si piuò passare solo all’indietro mentre con il pallone in mano si può solamente avanzare. Per fare i punti le modalità sono 2: si realizza una meta o si realizza una rete al volo senza che la palla tocchi terra prima di entrare in porta.Il punto può avere valore doppio se la rete viene realizzata al volo di prima su passaggio di un compagno. Il posses-so di palla si perde con l’intercetto o rubando la pettorina al giocatore in possesso di palla. Durata:10-15 minuti.

Esercizio 4Obiettivo: conduzione e dribbling.Materiali: pettorine di 2 colori, 1 pallone per ciascun gio-catore, coni.Descrizione: si posizionano 3-4 giocatori senza palla in una zona centrale dalla quale non potranno uscire senza avere recuperato un pallone. Al segnale acustivo dell’al-lenatore, i giocatori con il pallone cercheranno di attra-versare il settore centrale presidiato dagli altri. Lo scopo del gioco, per gli elementi con il pallone è quello di at-traversare il settore centrale senza perdere il possesso. Se ciò avviene, il giocatore intercettato scambierà il suo posto con l’intercettatore. Una variante può essere quella di imporre ai giocatori centrali di poter intercettare solo elementi dello stesso colore.Durata: 10-15 minuti.

Esercizio 5Obiettivi: controllo e passaggio.Materali: coni e 1 pallone ogni 5 giocatori.Descrizione: si gioca una partita 4 contro 1 in un qua-drato di 6 metri per 6. I giocatori offensivi si posizionano sui lati del quadrato per muoversi tra i coni in funzione del pallone e creare le migliori linee di passaggio.Durata: 10 minuti.

Esercizio 6Obiettivo: finalizzazione.Materiali: 4 porte, palloni e pettorine.Descrizione: si gioca una partita 4 contro 4 in una campo di 20 metri per 20 con 4 porte, poste su ciascuno dei 4 lati. Ogni volta che il pallone esce dal campo si riparte con una rimessa dall’angolo più vicino al punto in cui il pallone è uscito. Ogni volta che riprende il gioco si recupera il pallone, per poter calciare a rete bisogna effettuare un minimo di 2 passaggi tra i giocatori delle stessa squadra. Ogni volta che il si attacca una porta e il portiere para o avviene l’in-tercetto, gli avversari dovranno attaccare una porta diver-sa da quella appena attaccata.Durata: 10-20 minuti.

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Esercizio 7Obiettivo: pratica di gioco reale.Materiali: pettorine e palloni.Descrizione: si gioca una partita 3 contro 3 con i portieri in un campo di 20 metri per 20 con i giocatori obbligati a utilizzare l’arto non dominante. Se si dispone di un numero maggiore di giocatori, bisogna organizzare più squadre. Durata: 15-20 minuti

Esercizio 8Obiettivo: ritorno alla calma.Materiali: 1 pallone per coppia.Descrizione: posizioniamo i giocatori a coppie uno di fronte all’altro a 6 metri di distanza l’uno dall’altro. Il gio-catore con il pallone cercherà di trasmetterlo al compa-gno facendo una leggera finta per metterlo in difficoltà. Si tratta di un gioco a eliminazione nel quale i giocatori eliminati si avviano a svolgere l’allungamento muscolare, l’ultimo in gara vince.Durata: 5 minuti

Inigo Martinez Corchete *insegnante di educazione fisica, laureato in educazione

fisica e scienze e tecniche delle attività sportive all’università di Bilbao

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