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Veritas s.p.a. - Santa Croce, 489 - 30135 Venezia (VE) - tel. 041 7291111 - fax 041 729111 O capitale sociale € 145.397.150 int. vers. - C.F. - P. Iva e n. iscrizione R.I. di Venezia 03341820276 - PEG: [email protected]
[email protected] www.gruppoveritas.it @) gruppoveritas o @gruppoveritas œ gruppoverítas Prat. nº ~rs=t/2o\S /UB/mc DIREZIONE SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
Venezia, 6~\c 2a)9
Spett.le Regione Veneto Area Tutela e Sviluppo del Territorio Unità Organizzativa Commissioni VAS VINCA NUW coordinamento.commissioni@pec. regione. veneto. it
e p.c. Consiglio di Bacino Laguna di Venezia [email protected]
e p.c. Comune di Venezia [email protected]
OGGETTO: D.Lgs. 152/2006 - come modificato dal D.Lgs. 4/2008. Verifica di Assoggettabilità per il Piano delle Acque del Comune di Venezia. Richiesta parere.
Con riferimento alla Vostra richiesta di parere prot. 147600 del 11.04.2019, acquisita agli atti dalla scrivente con prot. 32916 del 12.04. u.s., con la presente si esprime, per quanto di competenza, parere favorevole all'attuazione del piano in oggetto.
Distinti saluti.
ing. U Direttore S"'"~''"'
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ARPAV AOO UNICA
Padova, 10/05/2019
RicevutaProtocollo generale
Numero di protocollo: 2019 - 0047197 / U Del: 10/05/2019
Destinatario: REGIONE VENETO
Indirizzo: , Città : , CAP:
Oggetto: Verifica di Assoggettabilità per il Piano delle Acque del Comune di Venezia. D.Lgs. n. 152/2006, comemodificato dal D.Lgs. n. 4/2008. Contributo istruttorio ARPAV.
Data raccomandata:
Data documento:
UOR competente: VE - Servizio Monitoraggio e Valutazioni
Smistato a:
L'impiegato addetto
ROCCON ELEONORA
Firmato ai sensi D.L.vo 39/93
Documento generato automaticamente dal sistema informatico del ARPAV AOO UNICA ai sensi dell'art. 3 comma 2 del D.lgs. 12 febbraio 1993, n. 39
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Dipartimento Provinciale di Venezia
Servizio Monitoraggio e Valutazioni
Pag. 1 of 4 Sede legale�Via Ospedale Civile 24, 35121 Padova
Italia
codice fiscale 92111430283 partita IVA 03382700288
[email protected] PEC: [email protected]
www.arpa.veneto.it
Dipartimento Provinciale di Venezia – Servizio Monitoraggio e Valutazioni
Via Lissa 6, 30174 Venezia Mestre Italia
Tel. +39 041 5445501 e-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Prot. n. Venezia-Mestre, (vedi file segnatura xml allegato) Class. 10.00.00
Spett.le Regione del Veneto Area Tutela e Sviluppo del Territorio Unità Organizzativa Commissioni VAS VINCA NUVV
Palazzo Linetti Calle Priuli, 99 - Cannaregio 30121 Venezia
Al Comune di Venezia [email protected]
Oggetto : Verifica di Assoggettabilità per il Piano delle Acque del Comune di Venezia. D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dal D.Lgs. n. 4/2008. Contributo istruttorio ARPAV.
In relazione a quanto in oggetto il Dipartimento ARPAV Provinciale di Venezia invia il seguente contributo partecipativo sul documento Rapporto Ambientale Preliminare, relativo al procedimento di V.A.S. per il Piano delle Acque in Comune di Venezia. Il Piano delle Acque comunale di Venezia ha come ambito di riferimento esclusivamente la terraferma veneziana. Esso pone le basi per un approccio sistematico alla manutenzione dell’intera rete idrica comunale di terraferma e costituisce elemento fondamentale per la salvaguardia del territorio dal rischio idraulico. E' uno strumento che necessita di un continuo e metodico aggiornamento per adeguare i contenuti alla continua mutazione della configurazione del territorio e in considerazione dell’auspicata progressiva attuazione degli interventi risolutivi delle criticità oggi in atto. Il Piano si configura, come peraltro disposto dagli strumenti sovra comunali, come riferimento per la pianificazione territoriale e urbanistica; in coerenza con la direttiva “Piano delle Acque”, prevista dall’art. 15 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), intende porsi come uno strumento prevalentemente ricognitivo dello stato di fatto della rete delle acque superficiali e delle criticità presenti in essa, nonché delle ipotesi risolutive delle stesse, al fine anche di supportare una pianificazione territoriale orientata a garantire la sicurezza idraulica dei nuovi interventi e la possibilità di risolvere le problematiche esistenti.
Il Rapporto Ambientale Preliminare esaminato non descrive alcuni dei contenuti previsti dall’All. VI del D.Lgs. n. 4/2008, che, qualora codesta Autorità valutasse l’assoggettabilità a V.A.S., è opportuno siano inseriti nel Rapporto Ambientale definitivo. In particolare, nel documento ricevuto non si delineano in modo soddisfacente lo stato attuale dell’ambiente e la sua probabile evoluzione senza l’attuazione del Piano in questione. Si invita pertanto a far riferimento alle considerazioni sotto riportate, elaborate con il contributo degli specialisti di settore.
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Stato dell’ambiente Considerando che la documentazione prodotta deve contenere dati il più possibile aggiornati e coerenti per poter trarre le adeguate conoscenze e considerazioni, si fa presente che detti dati ambientali sono a disposizione sul sito ARPAV www.arpa.veneto.it, che riporta documenti di sintesi e dati recenti, fino agli anni 2016-2017 per tutte le principali componenti/matrici ambientali. Inquinamento acustico Nella definizione del quadro di riferimento ambientale la parte relativa all’inquinamento acustico consiste esclusivamente in una digressione di carattere generale, che non riporta alcuna informazione in merito alo stato di fatto di questa componente ambientale nel territorio di riferimento del Piano. Si fa presente che informazioni dettagliate ed aggiornate in merito sono disponibili (si vedano la Mappa Acustica Strategica ed il relativo Piano di Azione recentemente realizzati dal Comune di Venezia in ottemperanza al disposto del DL 194/2005). Una sintesi di tali informazioni, con livello di dettaglio appropriato (analogamente a quanto è stato fatto per le altre matrici ambientali), dovrebbe essere integrata nel Rapporto Ambientale. Per quanto riguarda gli effetti del Piano, al di là degli impatti prevedibili nelle fasi di cantiere per la realizzazione degli interventi, non si può escludere la possibilità che anche nella fase di esercizio vi possano essere impatti, in particolare nell’esercizio degli impianti di sollevamento. Nelle fasi di progettazione esecutiva degli interventi si dovrà pertanto considerare anche questa eventualità, e la progettazione (in termini di scelta delle componenti impiantistiche e loro dislocazione) dovrà essere finalizzata anche a minimizzare l’impatto acustico. A tal fine per ciascun intervento, in fase di autorizzazione, dovrà essere presentata la Documentazione Previsionale di Impatto Acustico (DPIA), redatta da un Tecnico competente in acustica ambientale in conformità ai criteri stabiliti della DDG ARPAV n. 3/08 (pubblicata nel BUR n. 92 del 7 novembre 2008). Per quanto riguarda le attività di cantiere, si dovranno adottare misure finalizzate a minimizzare il disturbo presso i ricettori. Inquinamento luminoso Nel caso gli interventi previsti comportino anche la realizzazione o il rifacimento di impianti di illuminazione esterna, gli stessi dovranno essere conformi ai requisiti stabiliti dall’art. 9 della Legge Regionale 17/2009. A tal fine, preliminarmente alla realizzazione di ciascun impianto di illuminazione, dovrà essere redatto, e presentato ai competenti Uffici del Comune, un apposito Progetto Illumintecnico conforme alle specifiche previste all’art. 2 della medesima Legge. Inquinamento elettromagnetico Nel caso gli interventi previsti (impianti di sollevamento) comportino la realizzazione di cabine di trasformazione elettrica e/o di tratte di linee elettriche a media tensione, anche interrate, per ciascuna di queste infrastrutture dovrà essere determinata la relativa DPA o la fascia di rispetto ai sensi del DM 28/5/2008. All’interno delle suddette fasce deve essere esclusa qualsiasi destinazione d’uso che possa comportare permanenza prolungata di persone. Suolo/Sottosuolo Relativamente alla matrice suolo, il Rapporto per la verifica di assoggettabilità a VAS al par. 3.5 “Suolo e sottosuolo” (pag. 114) non considera la Carta dei suoli in scala 1:50.000 della provincia di Venezia (ARPAV, 2008) e le carte da essa derivate per l’analisi degli aspetti applicativi, in particolare quelle di maggior interesse per gli aspetti idrologici quali la Carta del gruppo idrologico USDA dei suoli, la Carta della permeabilità dei suoli e la Carta della riserva idrica dei suoli (disponibili sul Geoportale Veneto come parte del quadro conoscitivo di cui alla L.R. 11/04). Da ciò si desume che nemmeno per le analisi e azioni del Piano tali informazioni sono state tenute in considerazione, in evidente dissonanza con il primo degli obiettivi dichiarati (cfr. par. 1.5.1, pag. 16 del RAP) “integrare le analisi relative all’assetto del suolo con quelle di carattere idraulico e in particolare della rete idrografica minore;”, ritenendo che tra gli aspetti che determinano l’assetto del suolo vi siano quantomeno anche le caratteristiche idrologiche dello stesso. Il par. 3.5 (e probabilmente anche il Piano stesso) dovrebbe essere pertanto rivisto integrandolo con le valutazioni sopra richiamate. In generale il rapporto ambientale non contiene una quantificazione delle funzioni ambientali ed ecosistemiche che vengono sottratte alla collettività nel momento in cui il suolo viene eliminato e
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occupato da superfici impermeabili, oppure che vengono preservate o recuperate nel caso in cui il suolo non venga edificato o venga de-impermeabilizzato. Si rammenta infatti, richiamando l’articolo 1 della L.R. 6 giugno 2017, n. 14, che “Il suolo, risorsa limitata e non rinnovabile, è bene comune di fondamentale importanza per la qualità della vita delle generazioni future, per la salvaguardia della salute, per l’equilibrio ambientale e per la tutela degli ecosistemi naturali, nonché per la produzione agricola finalizzata non solo all’alimentazione ma anche ad una insostituibile funzione di salvaguardia del territorio”. Come noto il consumo di suolo, inteso come interventi che eliminano o impermeabilizzano la superficie terrestre, rappresenta una perdita irreversibile di valore ambientale in quanto compromette il ruolo ecosistemico e le seguenti funzioni (riconosciute dalla Strategia Tematica Europea sul Suolo COM/232/2006): - capacità d’uso (cioè propensione alla produzione di cibo e biomasse); - serbatoio di carbonio (in grado di contrastare l’effetto serra e i cambiamenti climatici); - regolazione del microclima; - regolazione del deflusso superficiale e dell’infiltrazione dell’acqua; - ricarica delle falde e capacità depurativa; - sede e catalizzatore dei cicli biogeochimici; - supporto alle piante, agli animali e alle attività umane; - portatore di valori culturali. In caso di totale impermeabilizzazione (sigillatura) del suolo per effetto di interventi di urbanizzazione, la quasi totalità di tali funzioni, che costituiscono veri e propri servizi per la collettività e l’ambiente (ecosistemici) viene eliminata in modo permanente o ripristinabile solo a costi non sostenibili. Come descritto al par. 4.3.3. “Analisi degli effetti potenziali” (pag. 201) il piano prevede la creazione di bacini di invaso/laminazione (interventi di tipo 1), realizzazione di nuovi fossati (interventi di tipo 2), condotte (interventi di tipo 3) e impianti di sollevamento (interventi di tipo 5) anche in zona agricola, ma non sono descritte le modalità di realizzazione di tali interventi e gli effetti sulle funzioni svolte dal suolo. In sintesi, nell’ipotesi che non vi sia ulteriore nuovo consumo di suolo rispetto alla situazione esistente, si esprime un parere complessivamente positivo circa l'impatto che il Piano ha sul suolo, anche in considerazione del fatto che gli obiettivi proposti appaiono coerenti con le finalità della Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11. Come principio generale, per il mantenimento nel tempo degli effetti positivi del Piano e visto che la conservazione del suolo è garanzia di una migliore regolazione del deflusso idrico, qualora vi sia un aumento significativo della superficie impermeabilizzata rispetto alla situazione attuale, è opportuno che siano previste adeguate azioni di compensazione (ad es. eliminazione dalla pianificazione esistente di una pari superficie soggetta a nuove edificazioni) allo scopo di contenere complessivamente il consumo di suolo sul territorio, tenendo presente, in prospettiva, l'obiettivo, da raggiungere entro il 2050, di consumo zero di suolo nelle aree agricole e naturali. Per tutti gli interventi che comportino scavo e movimentazione di terreno va inoltre garantito il rispetto della normativa sulle terre e rocce da scavo secondo il DPR n. 120/2017 considerando i valori di fondo riportati nel volume “Metalli e metalloidi nei suoli del Veneto” (edizione 2019). Per gli interventi inseriti all’interno di siti oggetto di bonifica si rimanda al rispetto delle specifiche prescrizioni/vincoli riportate nei relativi procedimenti di bonifica. Si invita infine ad individuare le mitigazioni da inserire nelle norme tecniche per ridurre al minimo la copertura del suolo (ad es. pavimentazione delle aree parzialmente coprente, aumento delle aree verdi, ecc.) nella realizzazione degli interventi previsti. Acque superficiali Al fine di aggiornare il più possibile la documentazione prodotta, si segnala che sul sito internet dell’Agenzia, all’indirizzo http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/file-e-allegati/documenti/acque-interne, è possibile consultare e scaricare i rapporti annuali sullo stato delle acque superficiali del Veneto dal 2007 al 2017. Dal 2014 sono inoltre disponibili i rapporti realizzati su scala provinciale (http://www.arpa.veneto.it/arpav/chi-e-arpav/file-e-allegati/dap-venezia, sezione “Acqua”).
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Con riferimento alle considerazioni sopra riportate per le singole matrici e in relazione all’impatto previsto sul mantenimento del valore ambientale del suolo, si ritiene che gli impatti negativi siano non presenti/non significativi. Si evidenzia che tale parere è da intendersi comunque vincolato all’inserimento, nel suddetto Piano, delle considerazioni fin qui descritte.
Si rimane a disposizione per eventuali chiarimenti. Distinti saluti. Il Dirigente Dott. Marco Ostoich Responsabile del procedimento: Dott. Marco Ostoich, e-mail: [email protected] Responsabile dell'istruttoria: Dr.ssa Consuelo Zemello, e-mail: [email protected] Documento sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005. Se stampato riproduce in copia l'originale informatico conservato negli archivi informatici ARPAV
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Consiglio di Bacino Laguna di Venezia Prot. n. 621 del 07-05-2019
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AULSS3.au12ve.REGISTRO UFFICIALE.U.0073500.07-05-2019
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