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GERACI COSTRUZIONI s.r.l.
PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNO STABILIMENTO PRODUTTIVO PER
L’IMBOTTIGLIAMENTO DELLE “ACQUE SCILLATO” – F. 6 P.LLE 604 E 1831
STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
(Integrazione giugno 2019)
Ai fini della procedura di Verifica di assoggettabilità
ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs n. 104/2017 ex art. 19 del D. Lgs 152/06
Il Committente
Geraci Costruzioni S.r.l.
(Legale Rappresentante)
___________________________
Il Geologo Dr. ILARDA Gandolfo
(O.R.G.S. n.2087)
___________________________
CITTA’ METROPOLITANA
DI PALERMO
COMUNE DI SCILLATO ASSESSORATO TERRITORIO
ED AMBIENTE
1
Note integrative
(con riferimento alla nota prot. n. 0023521 del 13/03/2019 della Città Metropolitana di Palermo)
Le presenti note integrative in riscontro alla richiesta della Città Metropolitana di Palermo –
Direzione Riserve Naturali, Difesa del Suolo, Controllo Ambientale ed Energia – Ufficio Servizi in
campo ambientale, di cui alla nota prot. n. 0023521 del 13/03/2019, relativamente alla richiesta di
verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs 152/06 e ss.mm.ii. – Osservazioni
ex art. 19 comma 4 del D. Lgs. 152/06 – procedura A.R.T.A. PA38/ATP3 – Geraci Costruzioni
s.r.l. – Progetto per la realizzazione di uno stabilimento produttivo per l’imbottigliamento delle
“Acque Scillato” – Fg. 6 p.lle 604 e 1831 del Comune di Scillato (PA).
In merito ai rilievi mossi dal suddetto Ufficio della Città Metropolitana di Palermo si chiarisce
quanto segue:
1. ……”dal momento che parte dell’area interessata dal progetto ricade nel dissesto censito dal P.A.I: regionale
con il codice 030-6SC-036 (Bacino idrografico del Fiume Imera Settentrionale), si ritiene che il competente
Ufficio regionale debba esprimersi preventivamente sul progetto, nell’ambito della presente procedura di cui
all’art. 19 del D. Lgs. 152/06”
Come già chiaramente descritto a pag. 30 e 31 dello Studio Preliminare Ambientale, il lotto di
terreno è parzialmente interessato da un dissesto geomorfologico “stabilizzato artificialmente o naturalmente” (P0) (Cod. P.A.I. 030-6SC-036), ricadente all’interno del Piano per l’Assetto
Idrogeologico, redatto dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, ed approvato con Decreto
Presidenziale n. 240 del 29/04/2004, inerente il “Bacino idrografico del Fiume Imera Settentrionale (030)”.
Secondo quanto previsto dalle Norme di Attuazione, di cui al capitolo 11 della Relazione Generale
del P.A.I., ed in particolare ai sensi dell’art. 8 comma 8, …….”Nelle aree a pericolosità P2, P1 e P0, è
consentita l’attuazione delle previsioni degli strumenti urbanistici, generali ed attuativi, e di settore vigenti, corredati da
indagini geologiche e geotecniche effettuate ai sensi della normativa in vigore ed estese ad un ambito morfologico o ad un
tratto di versante significativo”.
Ciò detto, si evidenzia che il parere di compatibilità geomorfologica per le opere in progetto, non è
assolutamente richiesto dalla normativa vigente, in quanto sull’area di progetto non esiste
nessuna interferenza con le finalità di gestione del Piano per l’Assetto Idrogeologico.
Resta inteso, così come stabilito dall’art. 8 comma 8 del capitolo 11 delle Norme di Attuazione del
P.A.I., che in fase di progettazione esecutiva, lo studio geologico sia opportunamente corredato da
indagini geologiche e geotecniche, eseguite su un tratto di versante significativo, che diano delle
indicazioni precise sulle modalità e tipologie di opere strutturali da realizzare.
2
2. ……”essendo l’area sottoposta a vincolo paesaggistico, si ritiene che la competente Soprintendenza
BB.CC.AA., debba esprimersi preventivamente sul progetto, nell’ambito della presente procedura di cui
all’art. 19 del D. Lgs. 152/06”
Preliminarmente si fa notare che l’espressione “…..si ritiene…..”, non è supportata da nessun
elemento normativo, che faccia rilevare la propedeuticità del parere di cui all’art. 146 parte III capo
IV del D. Lgs. n. 42/04 sul progetto in questione.
Ancora, l’Assessorato Territorio ed Ambiente – Dipartimento Regionale dell’Ambiente – Servizio 1
Valutazioni Ambientali U.OB.S.1.2, in qualità di Autorità Competente, con nota prot. n. 6439 del
30/01/2019, ha avviato la procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 19 del D.
Lgs 152/06 e ss.mm.ii., …..” verificata la completezza della documentazione trasmessa a corredo della suddetta istanza ai sensi dell’art. 19, comma 1 del D. Lgs 152/06……”.
La Soprintendenza, tra l’altro, è in elenco tra le Amministrazioni ed Enti territoriali potenzialmente
interessati, chiamati ad esprimersi in merito alla procedura di verifica di assoggettabilità.
Si evidenzia, pertanto, che la richiesta di cui al punto 2 comporterebbe un aggravio notevole dell’iter
istruttorio (art. 1 comma 3 della Legge Regionale 21/05/2019 n. 7).
Il progetto, comunque, con nota prot. n. 1079/S 5.4 del 20/02/2019, della Soprintendenza ai
BB.CC.AA. di Palermo, ha già ottenuto il parere di cui all’art. 146 parte III capo IV del D. Lgs.
n.42/04, senza nessuna prescrizione.
3. ……”lo studio preliminare ambientale cita come limitrofe all’area di progetto due siti ricadenti nella Rete
Natura 2000 (ZPS ITA020050 Monti delle Madonie e SIC ITA020016 M. Quacella, M dei Cervi,
Pizzo Carbonara, M. Ferro e Pizzo Otiero). Nulla viene relazionato in merito alla eventuale incidenza
ambientale del progetto sulle aree sopra citate”
Si premette che l’area di progetto, è esterna ai due siti Rete Natura 2000, ovvero ZPS ITA020050 e
SIC ITA020016.
L’art. 6, paragrafo 3, della direttiva 92/43/CEE, subordina il requisito dell’opportuna valutazione
dell’incidenza di un piano o di un progetto alla condizione che vi sia una probabilità o un rischio che
quest’ultimo pregiudichi significativamente il sito interessato.
Il Consiglio di Stato, con sentenza Sez. IV, 13 settembre 2017, n. 4327, ha ribadito che la procedura
di V.Inc.A. deve essere applicata per tutti i piani o progetti che ricadano all’interno delle aree naturali
protette di cui alla Rete Natura 2000 (S.I.C., Z.P.S., Z.S.C.) ovvero ricadano all’esterno, ma possano
avere effetti significativi su di esse.
3
Sulla scorta di quanto emerso dallo Studio Preliminare Ambientale, ovvero di quanto riassunto al
paragrafo 5 – Analisi degli impatti ambientali, e riportato nella seguente tabella riassuntiva, sulla base della
seguente legenda sono stati valutati i potenziali impatti dell’opera proposta:
Probabilità: o nullo x probabile - incerto xx certo
Portata: L limitata I importante
Natura transfrontaliera: a assente p presente
Ordine di grandezza: - limitato + importante
Complessità: - limitato + importante
Durata: BT breve termine MT medio LT lungo
Frequenza PF poco frequente MF molto frequente
Reversibilità RV reversibile IR irreversibile
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Emissioni convogliate in atmosfera o L a - - BT PF RV
Emissioni diffuse in atmosfera o L a - - BT PF RV
Viabilità x L a - - BT PF RV
Odorigeneità o L a - - BT PF RV
Impatto acustico o L a - - BT PF RV
Approvvigionamento idrico o L a - - BT PF RV
Gestione AMD o L a - - BT PF RV
Consumi energetici xx I a - - BT MF RV
Produzione rifiuti o L a - - BT MF RV
Fabbisogno materie prime xx I a - - BT MF RV
Vibrazioni e Radiazioni o L a - - - - -
Utilizzo materiali pericolosi o - a - - - - -
Rischio incidente rilevante o - a - - - - -
Impatti ambiente naturale x L a - - - - -
Impatti sul paesaggio x L a - - - - -
4
In riferimento alla Valutazione di Incidenza, dalla valutazione di tutti gli elementi di sorta, è possibile
concludere, con ragionevole certezza scientifica, che la realizzazione del “Progetto”, con tutte le
opere annesse e connesse allo svolgimento dell’attività, nel rispetto di quanto previsto nel progetto,
sia compatibile con i due siti Rete Natura 2000, ovvero ZPS ITA020050 e SIC ITA020016, ovvero
che l’intervento in progetto, non pregiudica significativamente il sito interessato.
Ad opera finita, gli interventi di sistemazione a verde delle aree interne al lotto di insistenza dello
stabilimento in progetto, nonché la realizzazione di opportune opere di compensazione ambientali,
consistenti nella piantumazione di alberi ad alto fusto nelle aree perimetrali del lotto, rendono del
tutto compatibile con l’ambiente l’intervento in questione.
4. ……”al progetto non risulta allegato il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, redatto in applicazione
dell’art. 9 comma 1 del D.P.R. 120/2017 ed in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato 5 dello
stesso Decreto”
Nell’ambito del presente progetto, si prevede di realizzare dei terrazzamenti lungo tutta l’area di
insistenza delle opere in questione. Le terre da scavo, prodotte dalle operazioni di sbancamento,
saranno riutilizzate nelle aree di riporto, e sistemate a ridosso delle opere di contenimento, realizzate
esclusivamente mediante tecniche di ingegneria naturalistica.
In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 9 comma 1 del D.P.R. 120/2017, il P.U.T., redatto in
conformità alle disposizioni di cui all’allegato 5, sarà trasmesso dal proponente all’autorità
competente e all’A.R.P.A., almeno 90gg prima dell’inizio dei lavori.
Il P.U.T., potrà essere regolarmente redatto, solo dopo l’approvazione definitiva del progetto,
ovvero alla stesura del progetto esecutivo delle opere.
Sarà cura del proponente, rispettare tale obbligo.
Campofelice di Roccella, maggio 2018
Il Geologo Dr. ILARDA Gandolfo
(O.R.G.S. n.2087)
Dr. Gandolfo Ilarda Studio Tecnico di Geologia Applicata Tel. 349-3136397 E-Mail [email protected]
Dr. Gandolfo Ilarda Studio Tecnico di Geologia Applicata Tel. 349-3136397 E-Mail [email protected]
Dr. Gandolfo Ilarda Studio Tecnico di Geologia Applicata Tel. 349-3136397 E-Mail [email protected]
CARTA SITI RETE NATURA 2000
LEGENDA
Area di progetto
SIC ITA020016
ZPS ITA020050