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---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it--------------------------------------------------------------------------------------------- --- -----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA------------------------------------------- AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P NUMERO 1922 DI MERCOLEDI 4 OTTOBRE 2017 A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO TUTTI_ Concorso per il reclutamento di 540 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo maschile e femminile ,iniziato l’invio delle convocazioni per le prove psico-attitudinali Saranno effettuate dal 9 ottobre prossimo presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria Giovanni Falcone di Via di Brava a Roma le prove psico- attitudinali del concorso 300+100 di cui le prove scritte si sono tenute nel mese di luglio scorso. I candidati avviati alle visite che saranno selezionati risultano essere 406 uomini e 150 donne , candidati che stanno ricevendo le convocazioni negli istituti penitenziari più vicini alla propria residenza , i candidati troveranno contenuto nel provvedimento di convocazione l’elenco degli esami clinici da consegnare il giorno della visita. Ancora nulla di definito riguardo il decreto per le assunzioni straordinarie nelle forze dell’ordine e vigili del fuoco , che prevede 305 unità per Polizia penitenziaria , ad oggi non e’ dato sapersi se avverranno tramite scorrimento delle graduatorie . Intanto l’Ufficio Concorsi del DAP ha iniziato l’invio delle convocazioni per le prove psico-attitudinali anche ai candidati del concorso a 540 posti che inizieranno il 22 novembre Segreteria Generale Casa di Reclusione di Aversa, operazione antidroga del Nucleo Regionale Cinofili Campania Distaccamento Antidroga di Benevento Operazione Antidroga Nucleo Regionale Cinofili Campania Distaccamento Antidroga di Benevento .Controlli Antidroga nel penitenziario di Aversa. Il Funzionario di Polizia Penitenziaria, avvalendosi degli specialisti dell'antidroga, passa a setaccio le aree sensibili del proprio Reparto. Anche oggi in azione lo splendido esemplare di rottweiler Cesare. Nella maglia dei controlli del cane poliziotto è finito un tossicomane che si era recato in visita al parente recluso. L'illecito ipotizzato dagli investigatori a carico del fermato è detenzione di droga ai fini dell'uso personale e per questo perseguito per la violazione dell'art. 75 del D.P.R 309/90 con contestuale ritiro della patente di guida. Segreteria Generale Procura della Repubblica e polizia penitenziaria ricostruiscono la dinamica di una violenta rissa in carcere, undici indagati Rissa in carcere, undici indagati. La Procura della Repubblica di Avellino e la polizia penitenziaria hanno ricostruito la dinamica di una violenta rissa consumatasi nel carcere di Bellizzi irpino. I fatti risalgono al mese di maggio dello scorso anno. Undici i detenuti coinvolti: nove italiani, un serbo ed un romeno. Il Pm si prepara a chiedere il giudizio per tutti gli indagati con accuse che vanno dalla rissa alle lesioni personali.(Irpiniaoggi.it) Concorso per 197 allievi agenti di Polizia penitenziaria Avevamo anticipato nei giorni scorsi che era concreta la possibilità che fosse bandito a breve un altro concorso nella Polizia penitenziaria che prevede l’arruolamento di 197 unta’ , concorso che per la prima volta riguarda l’arruolamento di unita’ che come requisito non debbano necessariamente avere espletato l’anno di VFB . Gia’ il 3 ottobre prossimo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4^ Serie Speciale

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AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P

NUMERO 1922 DI MERCOLEDI 4 OTTOBRE 2017 A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI_

Concorso per il reclutamento di 540 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo maschile e femminile ,iniziato l’invio delle convocazioni per le prove psico-attitudinali

Saranno effettuate dal 9 ottobre prossimo presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria Giovanni Falcone di Via di Brava a Roma le prove psico-attitudinali del concorso 300+100 di cui le prove scritte si sono tenute nel mese di luglio scorso. I candidati avviati alle visite che saranno selezionati risultano essere 406 uomini e 150 donne , candidati che stanno ricevendo le convocazioni negli istituti penitenziari più vicini alla propria residenza , i candidati troveranno contenuto nel provvedimento di convocazione l’elenco degli esami clinici da consegnare il giorno della visita. Ancora nulla di definito riguardo il decreto per le assunzioni straordinarie nelle forze dell’ordine e vigili del fuoco , che prevede 305 unità per Polizia penitenziaria , ad oggi non e’ dato sapersi se avverranno tramite scorrimento delle graduatorie . Intanto l’Ufficio Concorsi del DAP ha iniziato l’invio delle convocazioni per le prove psico-attitudinali anche ai candidati del concorso a 540 posti che inizieranno il 22 novembre

Segreteria Generale

Casa di Reclusione di Aversa, operazione antidroga del Nucleo Regionale Cinofili Campania Distaccamento Antidroga di Benevento

Operazione Antidroga Nucleo Regionale Cinofili Campania Distaccamento Antidroga di Benevento .Controlli Antidroga nel penitenziario di Aversa. Il Funzionario di Polizia Penitenziaria, avvalendosi degli specialisti dell'antidroga, passa a setaccio le aree sensibili del proprio Reparto. Anche oggi in azione lo splendido esemplare di rottweiler Cesare. Nella maglia dei controlli del cane poliziotto è finito un tossicomane che si era recato in visita al parente recluso. L'illecito ipotizzato dagli investigatori a carico del fermato è detenzione di droga ai fini dell'uso personale e per questo perseguito per la violazione dell'art. 75 del D.P.R 309/90 con contestuale ritiro della patente di guida.

Segreteria Generale

Procura della Repubblica e polizia penitenziaria

ricostruiscono la dinamica di una violenta rissa in carcere, undici indagati

Rissa in carcere, undici indagati. La Procura della Repubblica di Avellino e la polizia penitenziaria hanno ricostruito la dinamica di una violenta rissa consumatasi nel carcere di Bellizzi irpino. I fatti risalgono al mese di maggio dello scorso anno. Undici i detenuti coinvolti: nove italiani, un serbo ed un romeno. Il Pm si prepara a chiedere il giudizio per tutti gli indagati con accuse che vanno dalla rissa alle lesioni personali.(Irpiniaoggi.it)

Concorso per 197 allievi agenti di Polizia penitenziaria

Avevamo anticipato nei giorni scorsi che era concreta la possibilità che fosse bandito a breve un altro concorso nella Polizia penitenziaria che prevede l’arruolamento di 197 unta’ , concorso che per la prima volta riguarda l’arruolamento di unita’ che come requisito non debbano necessariamente avere espletato l’anno di VFB . Gia’ il 3 ottobre prossimo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4^ Serie Speciale

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(Concorsi ed esami) il Bando che come detto in precedenza prevede il reclutamento di 197 unita di allievi agenti suddivisi in 147 ruolo maschile e 50 ruolo femminile.

Segreteria Generale

Nel blitz contro la ‘ndrangheta coinvolto anche un agente della Polizia penitenziaria

Sindaco di Seregno arrestato, «Con ’sti ignoranti è il tuo pane»: Antonino e la schiera di zerbini L’imprenditore 64enne Lugarà gestiva di fatto la vita politica del Comune dell’hinterland milanese, tramite Edoardo Mazza. La rete per i favori e il secondino messaggero. L’ex finanziere: così fermai il prestanome «Con tutti ’sti ignoranti è il tuo pane». Ancor prima delle «ammissioni» in diretta (incontri e telefonate sotto intercettazione) del 64enne imprenditore Antonino Lugarà, era la moglie Giuseppina Linati a certificarne l’aderenza al circuito delinquenziale. Erano le sue frasi lapidarie, ugualmente ascoltate dai carabinieri, piene di disprezzo e rassegnazione, a confermare il ruolo del marito nel «sistema» di Seregno. «Dominus» qual era del Comune di 45mila abitanti, Lugarà accresceva il proprio impero viaggiando su un triplo binario: la gestione di fatto della vita politica, con al guinzaglio quel sindaco Edoardo Mazza definito dai pm uno «zerbino»; il controllo di segreti e dati sensibili, con il pubblico ufficiale della Procura di Monza, il traditore Giuseppe Carello, che s’affannava a esaudire le richieste di verifiche di Lugarà; infine, ma fondamentale nell’espansione dell’imprenditore, i legami con i «padrini». Nella notte tra il 24 e 25 dicembre 2015, dei ladri avevano svaligiato l’appartamento della figlia Annalisa, al 63 di via Foinera, a Seregno. Lugarà, informato dei fatti, anziché chiamare come un normale cittadino le forze dell’ordine, aveva chiesto aiuto ai boss, i quali avevano avviato un’indagine (senza peraltro cogliere risultati). Quella era l’abitudine dell’imprenditore. Due mesi prima, il 22 ottobre, Lugarà aveva sollecitato un intervento dei fratelli Carmelo e Silvio Callimaci: aveva venduto due cavalli al cittadino francese Olivier Proksa, con casa a Sant Remy La Vanne, tra Parigi e Reims, ma l’acquirente rimandava il pagamento. Una telefonata della coppia di fratelli — uomini che fungono da «cerniera» con le cosche — aveva risolto il problema. I soldi

erano arrivati. Perché si trova sempre il modo di aggiustare le cose. L’ergastolano Giovanni Lamamora e l’agente della polizia penitenziaria N.M. erano nello stesso carcere, quello di Monza. M. era amico dell’affiliato alla ’ndrangheta Fortunato Calabrò. In realtà, era più di un’amicizia: il primo era stato il testimone di nozze del secondo. Il 9 settembre 2015 Lamarmora aveva bisogno di comunicare con Calabrò. Come fare? M. aveva telefonato a Calabrò ripetendo che doveva vederlo per «dargli un’ambasciata». M. : «Passa!». Calabrò: «Che è successo?». M.: «Passa!». Calabrò: «Vedo quando mi sbrigo». M.: «Ascolta... quando vuoi... pure ora puoi venire! Vieni qua!!!». La frenesia dell’agente conferma il quadro emerso dalle indagini. Sudditanza, devozione senza scrupoli di coscienza e un minimo d’orgoglio. Raffaele Faiella è un ex finanziere. Era stato lui, nel 2015, a produrre un fuoco di sbarramento contro la nomina di Stefano Gatti, prestanome di Lugarà in cinque società, incompetente e impresentabile eppure eletto, approdato in consiglio comunale e ormai vicino alla conquista di una commissione. Il sindaco corrotto e l’imprenditore trafficone aveva scelto quella strategica dell’Urbanistica, dopo aver accarezzato l’idea della Cultura. Faiella era stato coordinatore della Lista Civica alle elezioni comunali. Aveva compiuto accertamenti e proprio la contiguità di Gatti con Lugarà l’aveva spinto a battersi per bloccare la nomina. Impresa che gli era riuscita. Dice al Corriere Faiella: «Da allora sono uscito dalla politica. Basta. Amo Seregno, vivo qui. Ma indietro non ci torno più».(Corriere della Sera)

Carcere di Perugia, sventati tre suicidi .Emerge da una relazione del comandante di polizia penitenziaria

Tre suicidi sventati nelle celle del carcere di Capanne, oltre 4.000 perquisizioni eseguite e tre sequestri di droga: sono, questi, alcuni dei numeri emersi dalla relazione del commissario capo, Fulvio Brillo, stamani a Perugia durante le cerimonia per i 200 anni della polizia penitenziaria. Il comandante del carcere ha spiegato che rispetto alla pianta organica mancano all'incirca un quarto degli agenti (sono 223, dovrebbero essere

297). Dal primo giugno 2016 al 30 maggio 2017 sono state otto le ordinanze di custodia notificate dietro le sbarre, 57 le denunce all'autorità giudiziaria, undici le persone interrogate, due i detenuti che si sono costituiti alla matricola. «A breve - ha annunciato Brillo - verrà attivato il repartino ospedaliero per garantire maggior sicurezza». Infine, sono state 37 le espulsioni di reclusi che avevano espiato la pena, e 466 i prelievi di Dna dei nuovi entrati.(Saturno Notizie)

In aumento i detenuti sottoposti al regime del 41 bis , mancano pero’ le strutture adeguate

Dap: aumentano i detenuti al 41bis ma mancano strutture, creata una "lista d'attesa" Negli ultimi anni si registra un "aumento del numero di detenuti sottoposti al regime di 41 bis", ma non vi è una "sufficiente ricettività: alcuni sono in "lista d'attesa" a causa della mancanza di strutture adeguate". A lanciare l'allarme è stato il capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria Santi Consolo, durante l'audizione svolta oggi in Commissione diritti umani del Senato. "Ho avuto anche incontri alla Direzione nazionale antimafia con i sostituti procuratori, perché si ragioni sul limitare il numero di persone da sottoporre al 41 bis", ha aggiunto il capo del Dap, che, in particolare ha messo in evidenza il "gravissimo ritardo" che riguarda la realizzazione della struttura per chi è sottoposto al regime di carcere duro nel penitenziario di Cagliari-Uta: "La competenza è del Mit - ha spiegato Consolo - la ditta che seguiva i lavori è fallita, durante un sopralluogo la struttura è risultata in stato di abbandono".(Corrierequotidiano.it)

Anti terrorismo, monitorati in cella 5 detenuti a rischio radicalizzazione

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Il comandante della Penitenziaria: «Istituito un nucleo investigativo per controllarli». Due secoli di vita per la polizia penitenziaria, tra tradizione e nuove sfide d’attualità: spicca in particolare quella, recentissima, legata all’anti-terrorismo. La parola d’ordine è prevenzione: un apposito nucleo investigativo composto da agenti della Penitenziaria tiene monitorate situazioni e persone potenzialmente a rischio rispetto al pericolo della radicalizzazione di matrice jihadista all’interno degli istituti penitenziari di tutta Italia. Mission che riguarda da vicino anche il carcere di via Gleno e tutti i 238 agenti in servizio che, proprio in occasione della cerimonia ufficiale del 200esimo anno di fondazione del corpo di polizia, si sono ritrovati ieri in Città Alta nell’aula magna dell’Università di Bergamo per festeggiare l’ anniversario dei 200 anni del Corpo.Il comandante, inoltre, nel corso della cerimonia ha illustrato gli ultimi dati riguardanti l’attività della polizia Penitenziaria di Bergamo, partendo dalla carenza di organico, che in sei anni ha visto un taglio di ben 55 agenti, dai 293 ai 238 attuali, e dal sovraffollamento della popolazione carceraria, che oggi conta 558 persone, di cui 340 condannati a pena definitiva. Per quanto riguarda la nazionalità, i detenuti stranieri provengono da 32 Paesi differenti, prevalentemente Marocco, Tunisia e Albania, e costituiscono il 55 per cento del totale di ospiti. Significativi anche i numeri relativi all’espletamento dei servizi di traduzione per motivi di giustizia e dei piantonamenti per ricoveri e visite ospedaliere. Nel corso del 2016, sono state infatti effettuate 3.059 traduzioni di detenuti, per un totale di 4.540 impieghi di agenti, e sono stati piantonati 96 detenuti, per 2.781 servizi. (L’Eco di Bergamo)

Carceri, Sergio Mattarella: "Ci sono delle innegabili criticità"

"In occasione del 200/mo anniversario della costituzione del Corpo sono lieto di esprimere l'apprezzamento della Repubblica e di formulare le più vive espressioni di gratitudine alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria per il costante e generoso impegno che pongono in un ufficio così prezioso per la sicurezza

dei cittadini e la coesione sociale". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. "Con spirito di servizio la Polizia Penitenziaria quotidianamente contribuisce al mantenimento dell'ordine ed asseconda il complesso percorso di rieducazione dei condannati, dando così adempimento ai precisi obblighi in tal senso sanciti dalla Costituzione.Nell'esercizio dell'attività di vigilanza, spetta alla Polizia Penitenziaria il difficile compito di far fronte alle situazioni di sofferenza e di disagio proprie della realtà carceraria, compito assolto, grazie all'abnegazione ed alla non comune professionalità degli appartenenti al Corpo, pur a fronte delle innegabili criticità del sistema carcerario. In questo giorno di solenne celebrazione, nel rendere omaggio alla memoria dei caduti nell'esercizio del dovere, e nell'esprimere ai loro familiari la vicinanza del Paese, rinnovo a tutti i componenti del Corpo, ai colleghi non più in servizio e alle loro famiglie, sentiti auguri", conclude Mattarella. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.(Agora)

Pavia: in carcere condizioni inumane, detenuto ottiene lo sconto di pena

Accolta l'istanza dell'avvocato: tolti 51 giorni di reclusione. Inumana detenzione al carcere di Torre del Gallo. Un detenuto ha ottenuto lo sconto di pena di 51 giorni dopo che il giudice di Sorveglianza di Pavia ha accolto l'istanza dell'avvocato difensore Pierluigi Vittadini, che evidenziava le condizioni in cui il suo assistito era recluso nella casa circondariale del capoluogo pavese.Il legale per sostenere la sua tesi ha presentato i dati dell'associazione Antigone, che si occupa dei diritti nel sistema penale, numeri che sono stati raccolti durante un'ispezione degli associati svolta ad aprile. I dati mostravano come ad esempio non in tutte le celle fossero garantiti i 6 metri quadrati calpestabili per detenuto come richiesto dagli standard, come non fosse garantita l'acqua calda in tutte le celle, non è inoltre rispettato il criterio di una cucina ogni duecento detenuti.Sono stati poi elencati i dati relativi al sovraffollamento: in particolare al

momento della visita erano presenti 609 detenuti quando la capienza regolamentare ne prevede 518. Inoltre nel corso del 2016 ci sono stati 153 episodi di autolesionismo. Dati che secondo il difensore e l'associazione cozzano con i parametri previsti dall'ordinamento penitenziario: "Il giudice ha riconosciuto la validità dei dati presentati e ha accolto la nostra istanza", ha commentato il legale Vittadini.La scelta, in caso di esito favorevole al detenuto, ricadeva sullo stabilire un risarcimento monetario oppure applicare uno sconto di pena, si è optato per quest'ultima soluzione. Il detenuto stava scontando una condanna a circa cinque anni per spaccio e rapina: "Gli mancano un paio di anni per il fine pena", ha aggiunto il difensore. Ora gli saranno tolti dal conteggio cinquantuno giorni. (Il Giorno)

Le «imam» delle carceri

È stato avviato un progetto sperimentale anti-radicalizzazione su un migliaio di reclusi di otto penitenziari italiani. Fra le guide spirituali ci sono anche quattro donne: «Spieghiamo il Corano, spesso ad analfabeti»La prima volta, al carcere di Bollate, non tutti le hanno prese sul serio: alcuni sono rimasti nelle celle, diffidenti o, forse, oltraggiati da quella presenza femminile. Ma lei e la sua collega Soraya non si sono perse d’animo. «Abbiamo parlato del perdono», dice: «Se il Creatore perdona noi, noi dobbiamo perdonarci a vicenda...». Libro alla mano, Sura 39, versetto 35: «Allah cancellerà le loro azioni peggiori e li compenserà per ciò che di meglio avranno fatto». Yamina e le altre Già, perché Yamina Salah se l’è studiato a fondo, il Corano, s’è laureata in diritto islamico ad Algeri, è presidentessa delle donne musulmane d’Italia e può spiegare detti e precetti del Profeta a chi non è neppure in grado di leggerli («in prigione abbiamo trovato un 70 per cento di analfabeti tra la nostra gente, tanti non hanno fatto neppure le scuole, per questo sono così rigidi, chiusi»). L’Ucoii, la più forte organizzazione islamica italiana, ha mandato lei e Soraya Houli a Milano, la marocchina Fatna Ajiz a Verona e la tunisina Fattum Boubaker a Canton Mombello, nel Bresciano, a predicare tra i detenuti che vengono da Paesi musulmani, per prevenire la radicalizzazione, sostituire parole di tolleranza a litanie di rancore: quattro guide spirituali in aggiunta a otto imam accreditati dal nostro ministero. «Un

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salto culturale», dice Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia: «Una delle maggiori distorsioni del radicalismo sta proprio nel disconoscimento del valore delle donne». Il progetto sperimentale «La prima volta erano cinquanta detenuti, nel teatro del carcere», racconta Yamina (Bollate ha un’importante tradizione di recupero legata alle sue attività teatrali): «Poi abbiamo sentito le voci che giravano tra loro... “sono donne in gamba”, dicevano. È andata meglio». Il progetto, in gestazione per oltre un anno, è infine partito sei mesi fa: in collaborazione tra il Dap (il nostro dipartimento penitenziario) e l’Unione delle comunità islamiche d’Italia. L’Ucoii, un tempo assai vicina alla Fratellanza Musulmana, è stata riformata con coraggio dal suo presidente Izzedin Elzir, palestinese di Hebron, imam a Firenze, convinto che la fede sia una libera scelta e il velo lo sia ancora di più (ha una figlia diciassettenne, Lin, che, benché credente, non lo indossa): «Alle donne che subiscono imposizioni o violenze noi diciamo: denunciate, denunciate, denunciate». I numeri Le carceri coinvolte nel progetto pilota sono per il momento otto (Torino, Cremona, Modena, Sollicciano a Firenze, San Vittore a Milano oltre a Bollate, Canton Mombello e Verona). La partecipazione va dagli 80 ai 140 detenuti per carcere: dunque circa un migliaio di detenuti sugli undicimila provenienti da Paesi islamici oggi reclusi in Italia. È un inizio, un segno. Secondo il XIII rapporto dell’associazione Antigone (che cita il ministero della Giustizia) i detenuti islamici a rischio sarebbero 365. Di questi, 165 sono «monitorati» («con condanne o precedenti di proselitismo»); 76 «attenzionati» (per atteggiamenti che fanno «presupporre la vicinanza all’ideologia jihadista», il più scontato dei quali è l’esultanza dopo gli attentati) e «124 segnalati» («per relazioni con soggetti che appartengono ai due precedenti livelli»). Un aggiornamento delle cifre, benché non ufficiale (si tratta di dati riservati), induce a ritenere che sensibili al contagio jihadista possano essere al momento almeno quattrocento detenuti. I criteri sono elaborati dal Nic, il nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, e dal Casa, il comitato di analisi strategica antiterrorismo. Migliore sostiene che al Casa circolino «ogni settimana notizie aggiornate che vengono dal carcere e dal mondo attorno al carcere». Il rapporto con le comunità «è fondamentale», dice, per conoscere e prevenire. Ma il terreno è assai accidentato. Il criminologo Alvise Sbraccia ha spiegato per il dossier di Antigone come gli imam venuti dall’esterno, per bravi e motivati che siano, vengano spesso considerati «spie» dai detenuti musulmani che preferiscono scegliersi un imam tra i compagni di prigionia (per l’Islam, imam può essere chiunque diriga la preghiera e venga eletto dagli altri). Ciò fa capire perché in dieci anni siano stati appena 22 gli imam accreditati dal ministero dell’Interno e ammessi nei nostri istituti di pena. E in fondo dà anche la misura della sfida lanciata dall’Ucoii. La sfida

Gli italiani convertiti all’Islam sono un centinaio. «E non devono assolutamente radicalizzarsi perché non potrebbero neppure essere espulsi, appunto in quanto italiani», ragiona Izzedin Elzir: «In carcere ci si può convertire per cose semplici, piccole, per gentilezza, per un dattero...». Nel totale dei detenuti a rischio vanno naturalmente compresi i più a rischio di tutti, quei 44 arrestati per reati di terrorismo internazionale, sottoposti al regime di As2 (alta sicurezza 2) a Sassari e Rossano Calabro. Da laggiù, la strada delle guide islamiche e della ragione contro il radicalismo appare ancora tutta da inventare. «Eppure dobbiamo spiegare a queste persone, che proclamano con durezza “il Profeta ha fatto così, il Corano dice così”, come nella pratica dell’Islam ci siano tante cose che si possono fare in modo più leggero, più facile», sorride lieve Yamina. Che si coccola il ricordo migliore: «A giugno un ragazzo che doveva essere scarcerato mi ha detto: “Quale moschea mi consigli?”. Aveva paura di finire in una moschea radicale, cercava già il pensiero più equilibrato. Uscendo ha pianto».(Corriere della Sera)

Circolare operativa CAMPANIA – Trasporto

gratuito per le Forze dell’Ordine sui treni regionali e metropolitani circolanti entro i confini tariffari della

Regione Campania

Le Ferrovie delle Stato compartimento della Campania hanno emanato una circolare operativa inerente le condizioni generali e le modalita’ di ammissione al servizio di Trasporto gratuito per le Forze dell’Ordine sui treni regionali e metropolitani circolanti entro i confini tariffari della Regione Campania ed emissione di abbonamenti annuali a tariffa agevolata Richiedi la circolare con le condizioni generali e le modalita’ di ammissione al servizio a

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Circolari ministeriali e note D.A.P. ottobre 2017

Leggi le Circolari ministeriali e note sul sito www.alsippe.it

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Convenzioni nazionali e regionali per gli iscritti Alsippe

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La Segreteria Generale in collaborazione con i rappresentanti regionali provinciali e locali presenti sul territorio ha stipulato una serie di convenzioni per gli iscritti Alsippe e i propri familiari , per usufruire di servizi con sconti particolari. Per usufruire dei predetti sconti bastera’ esibire la Tessera Servizi Alsippe che potra’ essere richiesta ai responsabili delle Segreterie Sindacali . Cliccando il link sotto potrete visionare i servizi offerti http://www.alsippe.it/it/category/convenzioni/ oppure CONVENZIONI del sito : www.alsippe.it. Per ulteriori richieste ed informazioni contattate l’indirizzo email: [email protected]

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Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari

La Segreteria Generale Alsippe ha definito una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 3931383562 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzoemail: [email protected] Documenti richiesti per il preventivo 1)Fotocopia del libretto di circolazione fronte e retro 2) Documento di riconoscimento Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra

Segreteria Generale

Offerte Alitalia dedicate agli appartenenti alla Polizia Penitenziaria

Approfitta dell'offerta Militari/Polizia, dedicata agli appartenenti all'Arma dei Carabinieri, Esercito, Aeronautica, Marina e Guardia di Finanza nonché agli appartenenti alla Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato. L'offerta è applicabile anche a un accompagnatore familiare. Se non l’hai ancora fatto iscriviti al Programma MilleMiglia e registra i dati di tuo figlio al MilleMiglia Kids: potrai subito iniziare ad accumulare miglia sul tuo conto quando vola tuo figlio.Per tutti i dettagli, leggi le Condizioni dell'offerta.Regolamento Offerta Militari/PoliziaL’offerta è valida esclusivamente per i militari appartenenti all’Arma dei Carabinieri, Esercito, Aereonautica, Marina e Guardia di Finanza nonché per gli appartenenti alla Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato in possesso del documento di riconoscimento militare o della Amministrazione di appartenenza in corso di validità che viaggino per diporto L’offerta è estendibile alle stesse condizioni al coniuge o al figlio - maggiore di 2 anni compiuti - del militare/appartenente alle predette forze di polizia e Vigili del Fuoco, che viaggi con questi nelle stesse date, sullo stesso itinerario e classe di viaggio.L’offerta è estendibile ad un unico accompagnatore (coniuge, o figlio maggiore di 2 anni)Non è possibile usufruire dell’offerta se l’accompagnatore è un figlio minore di anni due (neonato)L’offerta non è cumulabile con altre promozioni in corso. L’offerta non consente l’applicazione degli sconti Bambini. L’offerta prevede un periodo minimo di soggiorno di 3 notti o la permanenza della notte tra il sabato e la domenica per le destinazioni internazionali*L’offerta non consente né cambi né rimborso.L’offerta include il trasporto del bagaglio in stiva. La regolamentazione del bagaglio in stiva è indicata sulla pagina dedicata. E’ consentito il trasporto del bagaglio a mano secondo la regolamentazione indicata sul sito Il prezzo include tasse e supplementi.L’offerta è valida su tutti i voli operati da Alitalia, con esclusione dei voli con codice da AZ7000 a AZ7999 e da AZ3000 a AZ3999.Sono incluse nell’offerta tutte le tratte dirette operate da Alitalia sul mercato nazionale, ad

esclusione delle rotte soggette a bando di continuità territoriale Alghero-Milano Linate, Alghero-Roma, Cagliari-Milano Linate, Cagliari-Roma, Lampedusa-Catania, Lampedusa-Palermo, Pantelleria-Palermo, Pantelleria-Trapani (tutti i collegamenti elencati si intendono e viceversa) e anche tutte le tratte operate sul mercato internazionale* (Europa e Nord Africa) ad esclusione delle destinazioni da/per Francia e Olanda. Sono esclusi dalla promozione tutti i voli da/per destinazioni intercontinentali.L’offerta è valida unicamente per l’acquisto di biglietti andata e ritorno.L’offerta è acquistabile online oppure presso il Customer Center, le biglietterie aeroportuali italiane o le agenzie di viaggioPer la verifica delle condizioni di accesso alla tariffa dedicata è indispensabile che ilmilitare/poliziotto/vigile del fuoco porti con sé il documento di riconoscimento militare o della Amministrazione di appartenenza; nel caso di estensione al familiare, il predetto familiare dovrà portare con sé idoneo documento militare, ovvero una dichiarazione su carta intestata del comando o della Amministrazione di appartenenza che certifichi lo stato di coniuge o di figlio. La Compagnia si riserva di verificare al momento del rilascio della carta d’imbarco e/o al gate di imbarco, la presenza dei requisiti tariffari. Il mancato imbarco dovuto all’assenza dei requisiti di ammissione alla tariffa non dà diritto al rimborso del biglietto Per ulteriori notizie clicca il link sotto vai sul sito Alitalia https://www.alitalia.com/it_it/offerte/tutte-le-offerte/offerte-militari-polizia-termini-e-condizioni.html

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