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aprile 2012 l’editoriale ALLA RICERCA DEI SEGNI DEL RISORTO erché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui è risorto.” Lc 24,5 E’ l’annuncio che risuonerà il giorno di Pasqua nelle nostre chiese, ma è, allo stesso tempo, una “sfida” che si rinnova. Il credente è, infatti, colui che continua- mente è alla ricerca dei segni del Risorto. Mi sento anch’io, dopo un anno e mezzo di permanenza in mezzo a voi, come un pellegrino alla ricerca dei segni del Ri- sorto nella nostra comunità. Penso che essere pastore secondo il cuore di Dio sia essenzialmente cercar di cogliere questi segni ed aiutare una comunità a fare altrettanto. C’è da una parte la certezza che questi segni sono continui, piccoli miracoli nella nostra quotidianità, ma anche la «P continua a pag. 2 > Buona Pasqua! Insieme - Bollettino parrocchiale di Pagnacco | Direttore responsabile Grazia Fuccaro | Aut. trib n.14 del 01-04-2006 | Stampa: Tipografia Bassi | Grafica: Sonia Cuzzolin

AllA rICerCA DeI SeGnI Del rISorTo - WebDiocesi · aprile 2012 l’editoriale AllA rICerCA DeI SeGnI Del rISorTo erché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui è risorto.”Lc

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aprile 2012

l’editorialeAllA rICerCA DeI SeGnI Del rISorTo

erché cercate tra i morti colui che è vivo?Non è qui è risorto.” Lc 24,5E’ l’annuncio che risuonerà il giorno diPasqua nelle nostre chiese, ma è, allostesso tempo, una “sfida” che si rinnova.Il credente è, infatti, colui che continua-mente è alla ricerca dei segni del Risorto. Mi sento anch’io, dopo un anno e mezzodi permanenza in mezzo a voi, come unpellegrino alla ricerca dei segni del Ri-

sorto nella nostra comunità. Penso cheessere pastore secondo il cuore di Diosia essenzialmente cercar di coglierequesti segni ed aiutare una comunità afare altrettanto.C’è da una parte la certezza che questisegni sono continui, piccoli miracolinella nostra quotidianità, ma anche la

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consapevolezza che spesso i no-stri occhi sono incapaci di scor-gere tra le pieghe degliavvenimenti di ogni giorno i segnidi una presenza.Spesso si dice che i cristiani sonofortunati perché hanno una spe-ranza di fronte al male e a quelmale radicale che chiamiamomorte. E’ certamente vero, ma èaltrettanto vero che non è unasperanza scontata e nemmeno abuon mercato. Ne sono testimoni proprio i testievangelici che ci ricordano come,nonostante le parole di Gesù, ilsepolcro vuoto per i discepolinon è stato un segno di speranza,ma di angoscia e che ci raccon-tano di diverse apparizioni del Ri-sorto in cui però si sottolinea che“i loro occhi erano incapaci di ri-conoscerlo” (Lc 24,16).Ci sono situazioni umane chepercorriamo ed incontriamo cherendono difficile riconoscere isegni del Risorto. Ci sono momenti di prova in cui ilcuore è ferito dalla sofferenza esegnato dal senso di vuoto. E’l’esperienza di Maria di Magdalache piange, inconsolabile al se-polcro. Sconvolta dalla mancanzadi Gesù, non lo riconosce vivo elo scambia per il custode del giar-dino. E’ il mistero di una parola, ilsuo nome “Maria” pronunciatocon infinito amore che fa ripartire

la sua vita.Ci sono momenti in cui la delu-sione e la tristezza si imposses-sano della vita dell’uomo e fannosembrare tutto inutile. E’ la vi-cenda dei due di Emmaus che sene ritornano verso il loro passato.Anche loro, in quel momento,non riconoscono nel viandanteche cammina con loro il Signoreche gli fa ardere il cuore. Anchequi un segno semplice, lo “spez-zare il pane”, come in quell’ul-tima cena fa ripartire il circuitodella gioia.Ci sono momenti in cui la fatica el’impegno sembrano sterili edinutili, come per Pietro e i suoiamici, che in una notte di pescanon prendono nulla. Anche qui,in quell’alba fredda, essi non ri-conoscono il Risorto che li incon-tra. Ma sulla riva, un fuoco dibrace, un po’ di pane e un po’ dipesce, ridanno il coraggio dellavita.Ed infine ci sono momenti in cuiil bisogno di certezze, la fatica difidarsi ed affidarsi, chiude ilcuore. E’ quel Tommaso, che ciassomiglia così tanto, che nel-l’incontro con chi gli annunciavala presenza del Risorto pronunciaquelle parole così nette: “Se nonvedo nelle sue mani il segno deichiodi e non metto la mia manonel suo fianco, io non credo” (Gv20, 25) a cui Gesù risponderà con

quell’espressione così piena disperanza anche per noi: “beatiquelli che pur non avendo vistocrederanno” (Gv 20 29).E’ proprio qui che cogliamo comela speranza cristiana non sia unafuga dalla realtà. Il Risorto portain sé ancora i segni della pas-sione. Cercare i segni del Risortoed accogliere il suo annuncio,non è così il far crescere in noi unvago senso di ottimismo, ma ilpenetrare più in profondità, conla forza dell’amore, proprioquelle stesse sofferenze, delu-sioni e fatiche ed intuire una pre-senza che le abita con noi e fafiorire l’eternità. Frère Roger diTaizé, uomo ricco di spiritualità inuna sua lettera ai giovani così siesprimeva: “Quando sei delusonelle tue attese, ti lascerai som-mergere dallo scoraggiamento edal dubbio? Il Risorto è presente.Brucia le tue prove interiori, letue spine. E perfino le pietre deltuo cuore possono, tramite lui,diventare incandescenti, luce nel-l'oscurità.L’augurio è che questa Pasquapossa essere per tutti voi, caris-simi parrocchiani, e per tutta lanostra comunità una Pasqua disperanza che ci aiuti a scoprireinsieme, ogni giorno, i segni delRisorto.

don Sergio, parroco

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Amasaluta la gentedonaperdonaama ancora e saluta(nessuno salutadel condominio,ma neppure per via).Dai la manoaiutacomprendidimenticae ricorda

solo il bene.E del bene degli altrigodi e faigodere.Godi del nulla che haidel poco che bastagiorno dopo giorno:e pure quel pocose, necessario dividi.E vai,vai leggerodietro il vento

e il solee canta.Vai di paese in paesee salutasaluta tuttiil nero, l'olivastroe perfino il bianco .Canta il sogno del mondo:che tutti i paesisi contendanod'averti generato.

CAnTA Il SoGno Del monDodi David Maria Turoldo

Una poesia per la Pasqua

Dopo la serata di presentazione a collaboratorie catechisti del tema pastorale “Educare allavita buona del Vangelo nella Chiesa di Udine”

che nelle intenzioni dell’arcivescovo Andrea BrunoMazzoccato vedrà impegnata la Chiesa della no-stra diocesi nei prossimi anni, e lo “speciale” concui questo é stato portato all’attenzione di tutti iparrocchiani nel numero del bollettino di Natale,continua la riflessione all'interno della Comunità.Si é per questo predisposto un programmadi incontri, che nei pomeriggi delle do-meniche di marzo ha visto riunirsinei locali messi a disposizionedal Seminario di Castelleriotutti i collaboratori parroc-chiali, dai catechisti ai sacre-stani, dai ministristraordinari dell'Eucaristiaai coristi e così via.Lo scopo, in questo mo-mento, non é tanto quello diindividuare possibili solu-zioni al problema dell’“emer-genza educativa”, quantoquello di verificare la sensibilitàdei fedeli verso questo tema ed ilgrado di attenzione/condivisione cheesso riesce a suscitare.Proprio per questo, nell'ultimo appuntamento, l'in-vito a partecipare è stato esteso a tutte le famiglie,in particolare a quelle giovani, che nel compito diaccompagnare i figli nel mondo della scuola, dellosport, ecc., si trovano più di frequente ad incontraresituazioni di complessità sociale che fino a pochianni fa sembravano inimmaginabili.La scristianizzazione della società, la globalizza-zione, l’arrivo di lavoratori stranieri, lo sviluppo deinuovi mezzi di comunicazione sociale, accanto atanti altri elementi, contribuiscono a rendere ilmondo sempre più piccolo. A ciascuno di noi puòcapitare di incontrare religioni, stili di vita, abitu-

dini sociali, fondate su principi o sensibilità diversida quelli nei quali siamo stati cresciuti ed educatie con i quali dobbiamo essere preparati a confron-tarci ed a convivere.Un dato é subito emerso: il continuo bombarda-mento di messaggi a cui le giovani generazionisono sottoposte da parte di media, pubblicità, in-ternet, telefonini, ecc. spesso contrastanti con iprincipi religiosi e morali che si vorrebero trasmet-

tere, rende particolarmente complesso ilcompito di genitori ed educatori i quali

rischiano di sentirsi inadeguati alcompito cui sono chiamati.

Per questo, riteniamo sia im-portante riscoprire il fonda-mentale ruolo educativodella comunità, famiglia al-largata, luogo dove le gio-vani generazioni possanomaturare esperienze che liaiutino a crescere anche al difuori della famiglia di originein un ambiente che condivida i

principi educativi cui i genitori lihanno avviati.

Perché questo si possa realizzare,però, sono necessarie alcune condizioni.

Innanzitutto che tutti, o almeno molti, ci si sentainvestiti di questa responsabilità.Poi, che la Comunità diventi vero luogo di incontroe scambio, di opinioni, esperienze, sentimenti, so-lidarietà ed ogni altra cosa possa contribuire a farcisentire fratelli fra di noi.Per questo, per aiutarci a riflettere sull'argomento,da soli o in gruppi, senza escludere alcuno dallapossibilità di portare le proprie esperienze o opi-nioni, vi proponiamo le tre schede utilizzate comeguida negli incontri degli operatori parrocchiali,nella speranza che molti vogliano dare il loro con-tributo alla discussione scrivendo al parroco o allamail della parrocchia. ([email protected])

eDuCAre: unA reSPonSABIlITà DI TuTTI

Fermiamoci a riflettere. non sarà tempo perso.Tre schede per rispondere alla sfida educativa

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Claudio Fogale, direttore del Consiglio pastorale parrocchiale

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1. Per PArTIreAlcuni spunti di riflessionePartiamo da quattro punti di riflessione sui quali discutere per capire la scelta del cammino dioce-sano proposto.

1) La generazione si compie nell’educazione“Generare-educare” i figli è uno dei più grandi atti di amore e una delle più serie responsabilità chehanno i genitori e tutti gli adulti di una società e della Chiesa.

2) Il bellissimo ruolo dell’educatoreCol tempo altri volti si affiancano ai genitori percollaborare nella cura del piccolo che cresce.Egli si fida anche di loro perché si vede affi-dato ad essi dai genitori stessi. Si crea inquesto modo la comunità educativa che sifa carico dei propri figli per educarli aduna “vita buona”.

3) L’alleanzaLa prospettiva nella quale collocarci èquella di trasformare l’“emergenza edu-cativa” in “sfida”. Per vincerla sarebbe ne-cessaria una grande “alleanza educativa”tra tutti quelli che incontrano piccoli, ado-lescenti e giovani per educarli ad affrontarela vita nel modo migliore.

4) Libertà dei genitori e degli educatoriL’educazione è possibile solo dentro un clima di libertà, diapertura mentale nel cogliere e recepire la varietà di situazioni, le eterogeneità familiari e della so-cietà. Ciò non significa mancanza di regole o di coerenza con i principi e valori che si vuole tra-smettere, ma capacità di impostare un’educazione che sia a misura del bambino, della suaindividualità e che accolga il suo mondo e le sue esperienze.

CHIeDIAmoCI

>Condividiamo queste osservazioni, quale ci sembra più importante?

> Quali sono le motivazioni che spingono ad essere degli educatori e come ci si ponedi fronte a questo importante compito?

> Cosa significa lasciarsi coinvolgere nell’avventura educativa?

> Condividiamo la scelta della diocesi di dedicarsi al tema dell’educazione o le tematichepiù urgenti da affrontare sono diverse?

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2.noTe Sull’eDuCAzIoneAlcuni spunti di riflessioneSi sono individuati cinque argomenti sui quali riflettere

1) La complessità sociale e l’educatoreIl rapporto tra educatore ed educando è disturbato da numerose interferenze e da un’enorme quan-tità di stimoli esterni che indeboliscono la credibilità ed autorevolezza dell’adulto di riferimento.A causa della forte mobilità delle relazioni e dei rapporti degli adulti il bambino, l’adolescente e ilgiovane non sono messi in condizione di sviluppare appartenenze solide e di saper far proprio il pa-trimonio di conoscenze, legami ed esperienze.

2) Il disorientamento interiore e la ricerca di un’identità educativa.Gli adulti faticano ad essere educatori perché si sentono essi stessi disorientati. Proviamo a pensaread alcune cause?a) Lo smarrimento interiore – la difficoltà a trasmettere e testimoniare con forza gli orientamenti fon-damentali della vita dipende, con buona probabilità, dal fatto che gli adulti stessi non hanno più lacertezza interiore che ci sono orientamenti buoni da trasmettere.b) La rottura con la tradizione – una società che perde la memoria del suo passato, tende ad orien-tare le scelte di vita secondo criteri deboli e improvvisati.c) L’instabilità affettiva – i legami affettivi tra adulti sono frequentemente caratterizzati da una ac-centuata inconsistenza che li rende instabili e poco duraturi nel tempo.d) L’incertezza del futuro – è diffusa, tra gli adulti, l’impressione che i figli dovranno vivere, probabil-mente, in condizioni meno favorevoli di quelle toccate a loro.e) La mancanza di raffronto con famiglie che cercano di portare avanti gli stessi valori per un sup-porto/confronto su scelte educative omogenee, confrontabili.

3) La testimonianza dell’educatore e la coerenza tra il dire e il fare.I bambini e i giovani chiedono agli adulti di essere testimoni affidabili di verità certe sul senso dellavita, d’ideali sicuri per i quali impegnare se stessi. Essi sono come dei giudici che stanno di fronte aigenitori, agli insegnanti, ai catechisti, ai sacerdoti, richiedono agli adulti la coerenza, nelle azioni, diciò che trasmettono verbalmente. Non aspettano educatori perfetti, ma educatori che credono vera-mente a ciò che insegnano e che cercano, per primi, di viverlo, pur con le loro debolezze.

4) La responsabilità degli adulti I piccoli – con le parole e con i loro comportamenti – chiedono questa coerenza. Non sempre i geni-tori e gli altri educatori accettano di farsi un serio esame di coscienza per poter dire, con onestà, aifigli: “Ti insegno ciò a cui credo e su cui cerco di impostare la vita mia e della nostra famiglia”.

5) Le tentazioni di fuga della responsabilità,La responsabilità sta alla base dell’educazione ma a volte c’è la tentazione di:> ridurre l’educazione all’insegnamento> limitare l’educazione del bambino ad un affiancamento libero da imposizioni e vincoli

CHIeDIAmoCI

> Nella propria esperienza di educatori si riscontra quanto detto e ciò cosa determina nel nostro operare?

> Riusciamo ad individuare altri fattori esterni che partecipano in modo positivo o negativo all’educazione di un bambino o di un giovane?

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Alcuni spunti di riflessioneIn questa sezione si offrono degli spunti che aiutano a riflettere sugli obiettivi finali di un percorsoeducativo.

1) Una doverosa premessaSi diventa genitori ed educatori per scelta, si accoglie un impegno con responsabilità e consapevo-lezza. E’ importante:>assumere l’impegno con responsabilità>approfondire le proprie motivazioni

(e ogni tanto prendersi il tempo di ripensare alle motivazioni)>avere chiari gli obiettivi da raggiungere

ed anche>cercare continuamente la “sintonia” tra genitori ed educatori.

2) In questo impegno, con un cammino solidale, possiamo individuare gli elementi essenziali diogni azione educativaa) Figli generati ad un’esistenza aperta alla felicità eterna.Ogni bambino nasce portando in sé il desiderio di una felicità che riempia tutto il suo cuore e chenon lo abbandoni mai.Tocca ai cristiani, in questa società secolarizzata, riscoprire loro per primi e, poi, testimoniare chel’esistenza di un uomo ha un senso grande – anzi, eterno – perché è un irripetibile e gratuito attod’amore che viene da Dio, unico vero Padre.

b) Ci si realizza come figli dentro una relazione d’amore.La felicità sta in una relazione d’amore che gratuitamente accoglie. Il piccolo è nato dentro una relazione d’amore che abbraccia anche i genitori: la relazione personalecon Dio Padre. I genitori e gli altri educatori umani hanno la grande missione di collaborare conl’opera dello Spirito Santo.

c) Le comunità educanti: ambienti favorevoli a custodire la tradizione e favorire le relazioni edu-cative.Il primo ambiente educativo è la famiglia che possiede una sua casa in cui si vivono relazioni e tra-dizioni stabili e affidabili.La famiglia lo conduce, fin da piccolo, a scoprire la comunità più vasta e fondativa che è la Chiesa.Nella Chiesa egli si trova inserito in un popolo in cammino.

d) L’azione educativa deve aiutare a realizzare armonicamente tutte le dimensioni della persona.Ogni bambino è uno splendido e irripetibile progetto che chiede di essere sviluppato in pienezza earmonia. Per maturare i talenti che ha ricevuto ogni figlio ha bisogno di avere con sé una grandeforza vitale: essa si chiama “Amore”.

e) Il compimento dell’educazione è la realizzazione della propria vocazione.Un’opera educativa può dirsi riuscita quando conduce il minore ad essere adulto.Essere adulti significa arrivare alla capacità di fare scelte definitive sulle quali impegnare tutta la vita.Per il cristiano questo modo di vivere da adulti significa aderire alla propria vocazione.

CHIeDIAmoCI

> Quali sono a vostro avviso gli obiettivi e i compiti dell’educazione? Quali sono le dinamiche e i valori che rendono un’educazione buona?

3.elemenTI eSSenzIAlI

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Sulle pagine di questo bollet-tino parrocchiale è stato piùvolte messa in evidenza l’im-

portanza di promuovere la conti-nuità educativa tra le diverseesperienze formative e le molte-plici agenzie che concorrono allosviluppo culturale e sociale deiminori: ente locale, scuola, fami-glia, associazioni, utilizzando glistrumenti giuridici previsti dal-l’autonomia. Partendo dal principio dell'uni-cità del bambino o dell’adole-scente, stringere un Pattoeducativo tra scuola e ter-ritorio, significa impe-gnare l’intera Comunitàa ricercare coordina-mento e integrazionenella sua azione disostegno alla cre-scita della persona.La Comunità diventain tal modo “edu-cante” perché fondatasu un Patto Educativoche dà continuità, senso evalore unitario alle propo-ste delle varie agenzie. Ciò si-gnifica far convergere le azioni ei contributi che ciascuna agenziaformativa assicura verso obiettivicomuni e condivisi che, intenzio-nalmente, conducano i ragazzi al“successo formativo”, concettoche va ben oltre il “successo sco-lastico”, “l'andar bene a scuola”. Proprio in quest’ottica l’IstitutoComprensivo di Pagnacco ha at-tivato da molti anni diversi pro-getti, inseriti all’interno delP.O.F., legati alla conoscenza evalorizzazione del territorio co-munale e delle diverse realtà delpaese di Pagnacco. Questi pro-getti prevedono inoltre la colla-borazione con diverseassociazioni del territorio e

agenzie educative. Citiamo fra letante l’Associazione Arte Pa-gnacco e il Gruppo FolkloristicoLis Primulis che, durante il pre-sente anno scolastico, stannorealizzando dei laboratori di ce-ramica e dei percorsi di avvicina-mento alle danze friulane. Le trelezioni di laboratorio di ceramicarealizzate nelle classi prime sono

state un vero arricchimento delcurricolo scolastico.I bambini hanno seguito una le-zione introduttiva fatta dalle in-segnanti su che cos’è laceramica, da dove viene ricavatae come viene preparata per es-sere utilizzata dai vari artigiani odall’industria.Le animatrici di Arte Pagnaccosono state capaci di attivare lamotivazione e la creatività deglialunni proponendo la realizza-zione di piccoli manufatti cottinel forno di una delle animatrici.

L’attività è stata significativaanche per molteplici ragioni:> è stata un’occasione per atti-vare un rapporto, si spera dura-turo, con una’associazione cheopera nel territorio e raccogliepersone con competenze nel-l’ambito artistico; > il laboratorio è stato fattorientrare nel curricolo dell’edu-cazione all’arte e nella disciplinadi studio relativa alla storia.È altresì significativo per la

scuola e per le famiglie ilfatto che tutte le spese per

i vari materiali sianostate a carico dell’asso-ciazione.Le stesse animatricihanno operato nelleclassi quarte realiz-zando una piastrelladi ceramica con sog-getti ispirati dai qua-dri di Marc Chagall. I

risultati ottenutihanno indotto a conti-

nuare l’esperienzaanche nel prossimo anno

scolastico.I bambini delle classi seconde,

terze e quinte sono stati guidatida alcuni rappresentanti delGruppo Folkloristico Lis Primulisnella preparazione di danze po-polari friulane. E’ stata un’occa-sione preziosa per arricchire ilcurricolo di musica e di storiadella cultura friulana.L’intenzione dei docenti dell’Isti-tuto Comprensivo di Pagnacco èdi caratterizzare sempre di più ilPiano dell’Offerta Formativa conla valorizzazione dei diversiaspetti del territorio comunale,la condivisione e la collabora-zione con le diverse associazionee agenzie educative che fannoparte della comunità locale.

SCuolA + TerrITorIo = ComunITA’ eDuCAnTe

Carla Guerra

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>Sabato 19 novembre 2011SAlA TeATro Dell’orATorIo“Il PrInCIPe rAnoCCHIo”La sala parrocchiale si presta adaccogliere iniziative varie, apren-dosi non solo ad occasioni di ri-flessione e di dibattito.In questa serata di novembre ac-coglie il gruppo “Wild Genera-tion” della parrocchia dei Rizziche propone un musical “Il Prin-cipe Ranocchio”, un momento disvago per riscoprire la gioia disorridere insieme e di applaudirechi sa donare una serata di sere-nità ed allegria.

> Martedì 22 novembre 2011VeGlIA PreSSo lA PArroCCHIA DI SAn mArCo In CHIAVrISE’ una proposta della Fraternitàdell’Abbazia di Romena. Un belgruppo di giovani di Pagnaccos’incontra nella piazzetta del-l’Oratorio per scendere insiemeverso la Parrocchia di San Marcoad Udine e partecipare ad unaserata in cui si alternano mo-menti di riflessione, musica, pa-role e gesti ma anche momenti dipreghiera e di silenzio. Il temadell’incontro “Mendicanti diluce” ci mette in sintonia conquell’Avvento che sta per ini-ziare, con quel clima di attesache siamo chiamati a vivere finoin fondo.

> Giovedì 24 novembre 2011InConTro Per GenITorI DeI BAmBInI erAGAzzI Delle elemenTArI e DellemeDIeIl tema dell’anno pastorale ciporta a riflettere ed a interro-garci sul grande tema dell’edu-cazione. L’incontro dal titolo“Educare alla fede” è una propo-sta per i genitori, ma coinvolgeanche tutte quelle persone chesi affiancano ai genitori stessinel grande progetto dell’edu-care. Don Francesco Rossi, re-sponsabile diocesano delServizio del catecumenato, pro-pone la riflessione e guida la di-scussione ed il confronto.

> Domenica 27 novembre 2011Prima domenica di AvventoBeneDIzIone Del PreSePe DI moDoleTToFinalmente comincia l’Avvento,finalmente l’aria comincia a pro-fumare di Natale. La comunità diPagnacco riprende il percorsoverso Natale, scandito dalla rea-lizzazione di presepi nei vari bor-ghi. Il primo ad accendere le sueluci è quello di Modoletto, rea-lizzato in un prato accanto allaprovinciale: un messaggio diluce e di speranza per tutte lepersone che gli passano davanti,ogni giorno.

… e BAnCHeTTI Del merCATo equo eSolIDAleUn paio di volte, ogni anno,viene riproposto dai nostri gio-vani il banchetto del Mercato

Equo e Solidale. Per molti è l’oc-casione per acquistare spezie othe, per altri le buonissime cioc-colate o il riso integrale, per tantidiventa l’occasione per infor-marsi, parlare di terre lontane odi un canale di vendita che pro-pone alimenti ed oggetti di altaqualità con un’attenzione parti-colare a chi li ha prodotti.

> Martedì 29 novembre 2011PreSenTAzIone Del TemA PASTorAleDell’AnnoNella sala parrocchiale si incon-trano tutti gli operatori pastoralidella Parrocchia per prenderecontatto con il tema pastoraleproposto dall’Arcidiocesi perl’anno pastorale “Educare allavita buona del Vangelo”. Ad ognigruppo viene chiesto di interro-garsi, di riflettere, di dedicaretempo per approfondire la pro-posta. Il tema dell’educazione èun tema impegnativo che inter-pella ciascuno di noi; è impor-tante che gli operatori pastoraliin genere e gli educatori in parti-colare si sentano impegnati.Questo incontro diventa quindil’introduzione a un cammino chevedrà la comunità di Pagnaccomettersi in sintonia con tutte lealtre parrocchie, con le foranie,con l’intera Arcidiocesi di Udineper maturare una visione condi-visa di ciò che significa fare edu-cazione cristiana.

CronACA PArroCCHIAle A cura di loretta Dolso

la cronaca riprende da dove ci eravamo lasciati, nel bollettino di natale 2011, giusto alla vigilia del Tempo di Av-vento, in vista di quel dicembre da percorrere con consapevolezza e impegno per camminare verso il nostro natale.Con l’ultima nota delle cronache ci eravamo lasciati alla Scuola materna, alla grotta della madonna, nella giornata incui la comunità intera ripensa alla grande fortuna di avere al proprio interno una Scuola dell’Infanzia Parrocchialeoltre ad una piccola ed amatissima comunità di suore.Da quella celebrazione di metà novembre riprende il nostro, sia pur didascalico, racconto.

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> Venerdì 2 dicembre 2011VeGlIA ForAnIAle DeI GIoVAnIAll’inizio del tempo di avventotutti i giovani della Forania s’in-contrano nella chiesa di Colugnaper una veglia organizzata dai re-ferenti foraniali della PastoraleGiovanile.Partecipa un bel gruppo di gio-vani di Pagnacco che scendonoverso la vicina Parrocchia di Co-lugna partendo tutti insieme dalparcheggio della canonica.

> Domenica 4 novembre 2011Al mATTIno ……ProCeSSIone FIno AlmonumenTo DI S. BArBArADopo la Santa Messa Parroc-chiale delle ore 10.30 si snoda

una processione cheraggiunge il monu-mento dedicato aSanta Barbara,eretto qualche annofa sulle pendici delColle di San Mauri-zio.

e Al PomerIGGIo…VeGlIA DIoCeSAnA DeI rAGAzzI Con l’ArCIVeSCoVoin cattedrale, adUdine. Anche inquesta occasione cisi ritrova in canonicaper scendere tuttiinsieme verso unappuntamento dipreghiera guidatodall’Arcivescovo.Sono occasioni im-portanti di incontro,rese ancora più si-gnificative dal fattodi viverle insiemecon i ragazzi chefanno lo stesso cam-mino di catechesi inparrocchia.

> Giovedì 8 dicem-bre 2011InAuGurAzIone Del PreSePe A mArolInS

Un altro degli appuntamenti chesegnano l’Avvento in parrocchia.Il secondo presepe che accendele sue luci è quello di Marolins,una realizzazione che ha vistocoinvolte tutte le famiglie delborgo, un’idea nata timidamentequalche anno fa che sta diven-tando sempre più significativa.

> Domenica 11 dicembre 2011Al mATTIno: merCATIno DeI GenITorIDellA SCuolA mATernALa scuola materna sta diven-tando sempre di più un luogo diaccoglienza, di integrazione, diconoscenza e di gioia di stare in-sieme. Tante sono le iniziativeche si ripropongono nel corsodell’anno, finalizzate a sostenere

l’attività della scuola ma anchescusa per lavorare insieme, geni-tori e bambini. Sul sagrato dellachiesa si ripropone il mercatinodi Natale: sui tavoli oggetti bel-lissimi realizzati con fantasia ebuonissimi dolci molto apprez-zati, accanto alle bancarelle ilmondo della scuola dell’infanzias’incontra con l’intera comunitàparrocchiale sotto il segno delsorriso e della gioia.

Al PomerIGGIo: InConTro Al PICColo CoTTolenGoUn appuntamento importante:tutti insieme si parte dalla piaz-zetta dell’Oratorio e si scendeverso Santa Maria La Longa perfesteggiare il Natale con gliospiti del Piccolo Cottolengo.

e AllA SerA: InAuGurAzIone Del PreSePe DI BorGo rIzzAnIAncora un presepe che si ac-cende, ancora un borgo chemette insieme fantasia e capa-cità artigianale per proporre unpresepe.

> Martedì 13 dicembre 2011InConTro DI FormAzIone Per lA ComunITàRiprendono gli incontri di rifles-sione sulla Parola, sfogliando lepagine del Vangelo di Marco. Unbel gruppo di persone s’incontrapresso la Casa della Gioventù permettersi in ascolto di una paginadel Vangelo, per una riflessioneguidata da don Sergio, per unmomento di preghiera e di silen-zio.Sono incontri molto importantiper chi desidera avere un riferi-mento preciso e sicuro nel pro-prio percorso di fede.

> Sabato 17 dicembre 2011 TArDo PomerIGGIo: InAuGurAzIoneDel PreSePIo A zAmPISTardo pomeriggio, appena si fabuio ci si incontra a Zampis perinaugurare l’ultimo presepio cheaccende le sue luci nella parroc-chia di Pagnacco.

> Presepe di Marolins

> Presepe di via Rizzani

> Il mercatino

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e A SerA: ACCoGlIenzA DellA luCeDellA PACe DI BeTlemme….quella luce che abbiamo co-minciato a conoscere. Accesa aBetlemme nella basilica dellaNatività viene portata in tutte lechiese, in tutte le case..

>Domenica 18 dicem-bre 2011PomerIGGIo - SAnTA meSSACon l’ASSoCIAzIone “SemI DI SPerAnzA”Da anni ormai l’associa-zione invita ad una SantaMessa, la domenicaprima di Natale, le fami-glie che hanno vissuto ildolore della perdita di unfiglio.

e A SerA – SuonI e VoCI DI nATAleE’ il tradizionale concertoorganizzato dal coro par-rocchiale.Tradizionale eppure sem-pre nuovo, con la fre-schezza di brani nataliziproposti da bambini, ra-gazzi e giovani, con il coroparrocchiale che si tra-sforma in “padrone dicasa” accogliente e gio-ioso. Un incontro serenoed intenso, un momentomolto bello per tutta lacomunità.

>Venerdì 23 dicembre AuGurI DI nATAleCatechisti, animatori,capi scout e collaboratoridella parrocchia: tuttisono invitati per un brevescambio di auguri pressola sala parrocchiale.Ci si incontra spesso perorganizzare attività, permomenti di formazione,per pregare e riflettere in-sieme: ogni tanto serveanche incontrarsi per unaugurio e un abbraccio,semplicemente per lagioia di stare insieme.

> Sabato 31 dicembre 2011 San SilvestroAlle 10, Santa Messa nella chie-setta di Castellerio dedicata aSan Silvestro.

A questo punto anche la cronacaparrocchiale cambia calendario. Sitoglie dalla parete il 2011, siappende al chiodo il calendario2012 e … il cammino dellacomunità riprende, con la continuità

di riti e segni che si ri-petono, con la novità diuna fede e un’apparte-nenza ecclesiale che èimportante confermare erifondare ogni giorno.>Giovedì 5 gennaio2012 BeneDIzIone Dell’ACquA eDel SAleVigilia dell’Epifania: èsera e c’è quel tavolinocarico di cestini ai piedidella gradinata, da-vanti ai banchi. Acquae sale non possonomancare, per esserebenedetti dal sacer-dote secondo un ritoche si ripete da tantis-simi anni, che risalealla tradizione aquile-iese. Ma i cestini con-tengono anche frutta,zucchero e dolci cheverranno divisi tra ibambini e i golosi dicasa.

> Venerdì 6 gennaio2012BeneDIzIone DeI BAmBInIUn appuntamento im-portante: una celebra-zione dedicata aibambini, una benedi-zione tutta per loro,segno di accoglienza,di gioia, di speranzanel futuro. La chiesa siriempie di voci, disguardi meravigliativerso quell’ambientecosì grande, quel pre-sepe bellissimo e quelGesù, bambino tra ibambini, si lascia ba-

> Luce di Betlemme

> Semi di speranza

> Suoni e voci del Natale

> Suoni e voci del Natale

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ciare ed accarezzare da tutti.I grandi lasciano affiorare i ri-cordi di quando, qualche annofa, hanno portato i loro bambinialla benedizione, vestitissimiperché non prendessero freddo.I nonni lasciano correre la me-moria ancora più lontano,quando c’era un parroco che of-friva i biscotti “savoiardi” aibimbi che andavano a baciareGesù. E quel semplice biscottodiventava il dolce più buono delmondo, magia e tenerezza delcelebrare insieme con i bimbi.

>Martedì 17 gennaio 2012SAnTA meSSA In SuFFrAGIo DI monSIGnorBATTISTIA Tricesimo viene ri-cordato l’ArcivescovoMonsignor AlfredoBattisti, mancato dapoco, in una SantaMessa celebrata nelgiorno in cui avrebbecompiuto gli anni. Di-verse persone di Pa-gnacco partecipanoalla celebrazione eu-caristica nel ricordodi un Vescovo che haguidato la Diocesi pertanti anni, che ha la-sciato un segno im-portante nelle nostrecomunità parrocchialie nella vita di molti dinoi.

> Domenica 29 gennaio 2012unA DomenICA SPeCIAlePer I BAmBInI DI 1ª e 2ªelemenTAreUn’esperienza similea quella vissuta loscorso anno: la SantaMessa delle ore 10.30diventa il luogo in cuii bambini delle primeclassi del catechismoed i loro genitori sco-prono la gioia di vi-

vere insieme la celebrazione eu-caristica, animandola e propo-nendo spunti di riflessione atutta la comunità.I genitori si incontrano poi con ilParroco, un momento di cono-scenza, uno scambio di idee,l’occasione per un approfondi-mento e, speriamo, per un pro-getto di co-educazione nella vitacristiana.L’incontro si conclude con ilpranzo condiviso.

… E, al pomeriggioInConTro DI TuTTI I GenITorI DeI BAmBInI BATTezzATI neGlI ulTImI Tre AnnI…perché il momento del batte-simo non deve restare un episo-dio isolato nella vita delbambino e della sua famiglia,una giornata tenera, da ricor-dare con piacere, da riporre inun angolo della memoria comeun episodio significativo maormai concluso.E’ importante che i genitori dibimbi anche piccolissimi conti-

nuino ad incontrarsi,per confrontarsi conuna fede cristiana daproporre con costanzaai figli e da riscoprirecon passione all’in-terno della coppia.Così si cresce, insieme,con la consapevolezzadi possedere un donogrande, quello dellafede, appunto, e di vo-lerlo trasmettere allenuove generazioni.

> Giovedì 2 febbraio 2012PreSenTAzIone DI GeSù Al TemPIoSicuramente cono-sciuta di più come“Candelora”Nella chiesa parroc-chiale, alla SantaMessa delle ore 19, be-nedizione delle can-dele, rito dell’illumi-nazione e processioneinterna.

> Domenica 5 febbraio 2012unA DomenICA SPeCIAle…queSTA VolTA Per I BAmBInIDI 3ª elemenTAree per i loro genitori, na-turalmente.Come la volta prece-dente, anche questavolta i genitori si sonoincontrati con il par-

> Benedizione dei bambini

> I e II elementare

> Progetto Bolivia

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roco per progettare la celebra-zione. Lo schema è lo stesso, infondo, anche se le tematichetrattate e i segni proposti per lariflessione sono necessaria-mente diversi. Intensa la gioiadel celebrare insieme, del ritro-varsi a riflettere e pregare, delcondividere il pranzo e l’allegria.

> Giovedì 9 febbraio 2012ProGeTTo BolIVIALa sala parrocchiale si riempiedi persone ansiose di ascoltareil racconto di Eliano, Maria, Ser-gio e Flavia che sono tornatidalla Bolivia dopo aver realiz-zato il progetto di cui ormai par-lavamo da anni.E’ un progetto nato dalla solida-rietà di molti ma anche dallafantasia, dalla voglia di donarsie di investire nel futuro di terrelontane di questi nostri amici,persone dal cuoregrande che sonostati sostenuti dalgrande cuore diquesta nostra co-munità parroc-chiale.

> Domenica 12febbraio 2012unA DomenICA SPeCIAle.. InFIne, PerI BAmBInIDI 4ª elemenTAreSi chiude il brevepercorso di dome-niche animate daibambini delle ele-mentari. E’ un’ini-ziativa che vede lacollaborazione dicatechisti, genitori,bambini con laguida di don Ser-gio, una propostaaccolta con piaceree simpatia dalla co-munità parroc-chiale e conconsapevolezza daibambini e dai loro

genitori che diventano protago-nisti di una celebrazione litur-gica scoprendosi capaci dioffrire occasioni di riflessione edi preghiera.

> Sabato 18 febbraio 2012FeSTA DI CArneVAle In orATorIoL’oratorio è una proposta vali-dissima e molto apprezzata dabambini e famiglie. Le occasioniparticolari, “solenni”, di festa edi allegria sono ancora più ap-prezzate. Un grazie di cuore aglianimatori ed a quanti sosten-gono questa attività di aggrega-zione, di gioco, di serenità e dicrescita.

> Domenica 19 febbraio 2012CArneVAle A SAnTA mArIA lA lonGAMaschere, coriandoli, musica eallegria: gli ingredienti sonosempre gli stessi, quando si

scende al Piccolo Cottolengo perfare festa insieme con gli ospiti.Ma l’emozione e la gioia di stareinsieme sono sempre diverse edanno un profumo semprenuovo a questa semplice e bel-lissima iniziativa.

> Sabato 18 e domenica 19 febbraio 2012muSICAl Con I GenIATTorIMusica e tanta, tanta allegria:questa la proposta di un gruppodi genitori dei bambini dell’asiloche hanno scoperto la gioia direcitare insieme e hanno conti-nuato a proporre le loro reciteanche quando i bambini sonocresciuti. Sono state numerose le personeche hanno assistito alla propo-sta dal titolo “Una Favola.. ungioco – uno spettacolo pensatoper divertire e per divertirsi”

> Mercoledì 22 febbraio 2012le CenerIComincia la Qua-resima …. Il cam-mino di prepa-razione alla Pa-squa, anche nellacomunità di Pa-gnacco inizia conl ’ impos i z i onedelle Ceneri du-rante la SantaMessa celebratail mercoledì seranella chiesa par-rocchiale. Sono tante lepersone presentia questa celebra-zione, con inten-sità e consa-pevolezza di unritmo che cam-bia, di un impe-gno che ci vienechiesto.Alla fine dellaSanta Messaviene distribuito

> IV elementare

> I Geniattori

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il solito salvadanaio di cartone,segno di una sobrietà che si tra-sforma in un gesto concreto disolidarietà per i fratelli. Il salvadanaio verrà riportato inchiesa il Venerdì Santo.

> Venerdì 24 febbraio 2012 VIA CruCISI gruppi parrocchiali di Pagnaccopropongono, ogni Quaresima,percorsi di Via Crucis che diven-tano provocazione, preghiera eriflessione. Alcune persone chie-devano, però, anche una Via Cru-cis secondo la tradizione,seguendo il percorso delle 14stazioni collocate sui pilastridelle nostre chiese.La prima delle Via Crucis di Qua-resima è stata celebrata se-condo questo schema, guidatada don Francesco, con testi dimeditazione di don Tonino Bello.

> Venerdì 2 marzo 2012VIA CruCISCome consuetudine, il gruppoCaritas apre la serie delle ViaCrucis proposte dai gruppi di at-tività parrocchiali. Il tema èquello delle tentazioni e questoprimo appuntamento prendespunto dalle parole “Se sei il fi-glio di Dio, scendi dalla Croce”.

> Sabato 3 marzo 2012 PrImA ConFeSSIoneper i bambini di 4ªelementare cheDomenica 4 marzo2012 partecipanotutti insieme allaSanta Messa delleore 10.30.La comunità acco-glie, con gioia eprofonda commo-zione, i bambiniche hanno speri-mentato la gioia diriconciliarsi conDio.

> Domenica 4 marzo 2012PomerIGGIo DI SPIrITuAlITàE’ il primo dei quattro pomeriggiche, nel tempo di Quaresima, ve-dranno gli operatori pastorali etutte le persone sensibili inter-rogarsi, pregare e riflettere allaluce della proposta diocesana“Educare alla vita buona delVangelo”.Gli incontri si tengono presso ilSeminario di Castellerio.In questa prima domenica sonoinviatati gli animatori ed i cate-chisti delle medie, delle supe-riori e dell’oratorio.

> Venerdì 9 marzo 2012VIA CruCISProposta dagli animatori dellemedie, ci invita a riflettere sulla“tentazione dell’apparire” pren-dendo spunto dall’invito rivoltoa Gesù dal tentatore: “Lo condusse a Gerusalemme, lopose sul punto più alto del tem-pio e gli disse: «Se tu sei Figliodi Dio, gèttati giù di qui”

> Sabato 10 marzoProPoSTA TeATrAleLa sala teatro ospita la compa-gnia “La Classe (V) non è acqua”che presenta una commedia inlingua friulana “Ridadis in cano-niche”.

L’ingresso è libero e le offerteservono per sostenere l’attivitàdell’Associazione Fabiola.

> Domenica 11 marzo 2012PomerIGGIo DI SPIrITuAlITàA questo incontro sono invitati icatechisti delle elementari, ilgruppo Caritas e il Consiglio Pa-storale. L’incontro si tiene an-cora presso il Seminario diCastellerio ed è comunqueaperto a tutte le persone sensi-bili ed interessate che voglianointerrogarsi e riflettere sul temadell’educazione.

> Venerdì 16 marzo 2012VIA CruCISProposta dal gruppo Scout e daigiovani animatori dell’Oratorio:una riflessione sulla via dellacroce che non lascia indifferenti.Il tema proposto è la “tentazionedel potere” e la celebrazioneprende spunto dalle parole “…se ti prostrerai davanti a me,tutto sarà tuo”.

> Domenica 18 marzo 2012PomerIGGIo DI SPIrITuAlITà… questa volta rivolto al gruppoliturgico, a cantori e lettori, a or-ganisti e ministri straordinaridell’Eucaristia.Tutti sono chiamati a confron-tarsi sul tema dell’educazione,anche quelli che non sono tecni-

camente “addettiai lavori” perchéuno dei valori im-portanti ed irri-nunciabili di unpercorso educa-tivo è che questosi svolga all’in-terno di una co-munità educante.Sono pomeriggiintensi, che dannospessore al cam-mino quaresimale.

> Prima Confessione

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Il BIlAnCIo PArroCCHIAlenon è In roSSo

rendiconto economico 2011:aumenta la generosità

dei fedeli della parrocchiaconsiderata famiglia

di famiglie

la relazione al bilancio del-l’anno 2010 e i relativi com-menti erano stati fatti dal

Direttore del Consiglio Pasto-rale, Claudio Fogale, sul Bollet-tino n.1 dell’aprile 2011;quest’anno l’onere e l’onore diillustrare il rendiconto econo-mico è ritornato nelle mani delreferente della contabilità par-rocchiale e, con la fredda espo-sizione di numeri e risultanzeche abitualmente distinguono ilmio operato, mi accingo ad illu-strare il rendiconto economicodell’anno appena concluso.Il bilancio, quest’anno, pre-senta una nuova veste che miauguro faciliti la lettura e le con-siderazioni di chi si appresta adesaminarlo.Potete immediatamente notareche le colonne, relative alle sin-gole voci, sono raddoppiate:viene esposto l’anno in discus-sione e anche l’anno prece-dente, questo per facilitarel’analisi delle variazioni relativealle singole partite. Ciò per di-mostrare, meglio che non con lesole parole quanto la generositàdei fedeli sia cresciuta in consi-derazione dei bisogni della par-rocchia, famiglia di famiglie.Le voci relative alle offerte inchiesa sono aumentate del20%, le offerte per servizi del45%, le offerte da enti e privatidel 57%. Mi voglio soffermare su que-st’ultima voce che, a prima vista,ha subito un incremento vertigi-noso.Questa voce ( 17.000 euro) com-prende le due raccolte annualiche si possono definire “buste

famiglia” e le offerte spontanee,da parte di anonimi parroc-chiani, che vengono fatte nelcorso dell’anno. La voce che ha subito l’incre-mento evidenziato non sono le“buste famiglia” - che ormai daqualche anno si attestano in nonpiù di 5.000 euro a raccolta, conun rientro di buste numerica-mente molto basso - ma le of-ferte fatte durante tutto il corsodell’anno da anonimi che inten-dono venire incontro alle gior-naliere necessità dellaparrocchia. Siamo ancora lontani dai 38.000euro del 2006 o dai 24.000 del2007, ma siamo sulla buonastrada.Faccio presente, e lo si leggechiaramente dal bilancio, che le

sole spese per riscaldamento,luce ed acqua ammontano a18.000 euro l’anno.In linea di massima le uscite or-dinarie non si discostano dimolto da quelle dell’anno pre-cedente, con esclusione dellemanutenzioni ordinarie, il chedimostra, nonostante gli au-menti, che le strutture vengonoutilizzate con la massima ocula-tezza.Come è noto, sono stati portatia termine i lavori di restauro del-l’organo De Corte e della rela-tiva cantoria con la preziosabalaustra che sovrasta l’entratadella Chiesa.Il totale delle spese relative al-l’opera ammonta a circa 140.000euro coperti in parte dai contri-buti Regionali, circa il 40% della

roberto nardini

Nella foto: l’effetto delle intemperie sulla facciata della parrocchiale

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enTrATeenTrATe orDInArIeoFFerTe In CHIeSA(DurAnTe le CeleBrAzIonI)CAnDele VoTIVeoFFerTe Per SerVIzI(battesimi, matrimoni,funerali…)enTrATe Per ATTIVITA' PArroCCHIAlI(oratorio,centri vacanze)oFFerTe DA enTI e PrIVATI(offerte in busta e tramite bollettino postale)AFFITTI ATTIVIConTr.CenTrI GIoV.e CenTrI VACAnze (contr. Provinciali e Comunali)enTrATe DIVerSe(int.attivi su c.c.b.rimborsi e varie)ConTrIBuTIo orATorIo-CAmPo PolIF

ToTAle enTrATe orDInArIe

enTrATe STrAorDInArIe*contr.da privati-c.e.i. e fond.crup*contr.regionali (restauro organobalaustra)

ToTAle enTrATe STrAorDInArIeToTAle GenerAle enTrATe

a pareggio

27.637

2.715

5.865

36.257

17.12413.137

4.000

1.67840.715

149.128

39.16936.185

75.354224.483

224.483

23.321

2.634

4.025

28.417

10.90712.946

4.233

99843.297

130.778

1.8647.284

9.148139.926

139.926

uSCITeuSCITe orDInArIeImPoSTe-TASSe e ASSICurAzIonISPeSe DI CulTo(candele, particole, arredo, fiori, libri...)SPeSe GeSTIonAlI PArroCCHIA(luce, telefono, riscaldamento…)

SPeSe Per ATTIVITà PArroCCHIAlI(oratorio, centri vacanze)

BolleTTIno PArroCCHIAlemAnuTenzIonI orDInArIeConTrIBuTo ATTIVITà DIoCeSAneSPeSe VArIe(pulizie, cancell. bollati e spese diverse)

InTereSSI Su muTuI In eSSere

ToTAle uSCITe orDInArIe

uSCITe STrAorDInArIe*manutenzioni straordinarie*soppalco e balaustra - organo

ToTAle uSCITe STrAorDInArIe ToTAle GenerAle uSCITe

13.168

5.175

17.598

27.3564.6055.5122.388

7.305

28.946117.1z

112.053

24.785

24.785136.838

3.088139.926

13.343

3.678

18.031

30.4404.7487.2842.388

6.108

31.097

117.117

7.25094.638

101.888219.005

5.478224.483

spesa, parte da contributi di pri-vati, della C.E.I. e della Fonda-zione CRUP per il 30% ed il restocon l‘accensione di un mutuo de-cennale presso la Friulcassa, fi-liale di Pagnacco.Il bilancio chiude con un risul-tato positivo pari a 5.478 eurosoprattutto grazie ad un contri-buto della Fondazione CRUP,specificatamente per i lavori direstauro dell’organo e relativabalaustra, di cui siamo venuti aconoscenza in questi giorni . Come d’abitudine un plauso alla

fattiva collaborazione di decinee decine di persone che si dedi-cano, da sempre, alle numeroseattività della Parrocchia: dallagestione dell’oratorio ai campiscuola, dalle pulizie alla cura delgiardino e, non ultimo, all’alle-stimento dei fiori sull’altare.Anche quest’anno, grazie allaenorme mole di lavoro svolta datutti, si sono potuti organizzareun centro vacanze invernale e icampi scuola estivi per bambinie ragazzi.Quest’anno si è rinnovata l’abi-

tuale “ Festa delle Famiglie” conuna buona partecipazione e l’or-mai collaudata festa “ dei lustrimatrimoniali”. Tutte le attivitàstanno proseguendo come daconsuetudine e si è già realiz-zato un campo invernale e pro-grammato il campo estivo oltrele normali attività in oratorio ge-stite con l’abituale capacità or-ganizzativa dei nostri animatori.Concludiamo questa relazionecon una speranza di poter conti-nuare, tutti insieme, a essere“Comunità Cristiana”.

2011 2010 2011 2010

A raffronto il 2011 con il 2010

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èquel “MA” al centro della pro-posta quaresimale di que-st’anno che fa la differenza.

Se la nostra attenzione si fissa sui“lontani” possiamo anche pensareche, in fondo in fondo, la cosa nonci riguarda.Se fermiamo lo sguardo sui “fra-telli” rischiamo di farlo passarecome il solito predicozzo di Quare-sima: bisogna fare sacrifici, pensareal nostro prossimo, fare un po’ dielemosina altrimenti arriviamo aPasqua sentendoci un po’ in colpa.E in mezzo c’è un “MA” che fissa lanostra attenzione su quello chelega la lontananza dei luoghi alla vi-cinanza dell’essere fratelli, quel“ma” che rende speciale l’esserefratelli perché in questo caso quelloche ci unisce è l’essere “fratelli inCristo”.Cambia la prospettiva, cambia lostile, cambia lo spessore e il signifi-cato…

In quel “MA” ritroviamo i sacerdotiFidei Donum, uomini che hanno fre-quentato il seminario a Castellerioed Udine, che hanno maturato laloro vocazione a due passi da noi,che si sono impegnati nella chiesafriulana e che, per un periodo dellaloro vita, si impegnano in in terrelontane, oltre l’orizzonte, portandocon sé la gioia e la vitalità di quellachiesa friulana che li sostiene e liaccompagna.Torneranno, ogni tanto, a rinsaldarei legami con la terra friulana, a par-larne la lingua, a raccontare la loroesperienza cercando di condividereprogetti e sogni, cercando di co-struire un ponte tra due modi di-versi di vivere la fede nello stessoCristo.Ma sono veramente così diversi?Pensiamoci in questa Quaresima,mentre siamo chiamati a tra-

sformare le nostre scelte di sobrietàin un gesto concreto di solidarietà.Pensiamoci mentre preghiamo ocerchiamo di vivere intensamentela nostra preparazione alla Pasqua,pensiamoci e chiediamoci comepossiamo essere, concretamente espiritualmente vicini, a quelli chesenza retorica o buonismo pos-siamo chiamare fratelli.

Quest’anno la comunità di Pa-gnacco si unisce a tutta la Diocesinel sostenere i sacerdoti friulanifidei donum che guidano tre par-rocchie della diocesi di San Martin,in Argentina.Non serve dire che sono parrocchiepovere, che l’impegno è rivolto aipiù piccoli e fragili, che la loro pre-senza diventa un punto di riferi-mento importante.

All’inizio della Quaresimaavete portato a casa un sal-vadanaio di cartone e unpiccolo dépliant con la pre-sentazione dei progetti chesiamo chiamati a soste-nere.Restituiremo il salvada-naio il giorno di venerdìsanto, come ogni anno, elo restituiremo silenzio-samente come silenzio-samente lo abbiamoriempito, perché i nostrifratelli oltre l’orizzontenon hanno bisogno didiscorsi, ma hanno bi-sogno di sentire chesiamo vicini ai sacer-doti che, con tutto ilcuore, gli abbiamo af-fidato.

lonTAnI mA FrATellIlonTAnS mA FrADIS

la nostra solidarietà a sostegno dei missionarifriulani in servizio nella

diocesi gemellata di San martÍn in Argentina

loretta Dolso

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Anche que-st’anno si ri-propone il

solito appunta-mento. Nella se-conda metà diaprile verranno di-stribuiti in tutte lecase i sacchettigialli della Cari-tas, troveremo unfoglietto con in-dicati orario emodalità di rac-colta, verrà chia-rito che cosa viene raccoltoe, soprattutto, verrà richiamato ilperché di una raccolta di indu-menti usati.In fondo se ci sono persone che simettono in movimento in un sa-bato mattina di tarda primavera,se le strade di Pagnacco si riem-piono di sacchetti gialli, se c’ègente che cerca in fondo agli ar-madi qualcosa da mettere a di-sposizione di chi ha meno… se c’èquesto significa che si intuisce il“perché” di una raccolta che ha ilsapore di altri tempi e che tutta-via ha una motivazione quantomai attuale:

>reperire fondi da utilizzare perfinanziare interventi a favoredei più deboli e bisognosi

>diffondere il valore della soli-darietà

>promuovere un migliore uti-lizzo delle risorse e il rispettoper l’ambiente

Anche quest’anno il ricavato dellaraccolta sarà destinato a soste-nere la realizzazione del Progetto

“PAN E GABAN” che prevede lariqualificazione e l’ampliamentodei locali presso l’Istituto San Vin-cenzo De’ Paoli in via Marangoniad Udine che ospita un centro diascolto e di distribuzione di benidi prima necessità.

Perché la raccolta?La raccolta annuale di indumentiè un momento di riflessione per lecomunità cristiane sulla qualitàdegli stili di vita e sul valore dellasobrietà dei consumi che in que-sto tempo di così forte crisi eco-nomica e lavorativa diventanonecessarie per ritrovare la stradache porti a coniugare sviluppoeconomico, solidarietà sociale erispetto per l’ambiente.Organizzare la raccolta significaquindi anche parlare della realtàpresente all’interno delle nostrecomunità dove un crescente nu-mero di persone e famiglie vive incondizione di povertà. Generatada molteplici cause e aggravatada una situazione di generale

crisi, in questi annila povertà – anchedi beni primari – sifa sempre più sen-tire.Rispondere con at-tenzione e sensibi-lità significa esserepronti nel dare unaiuto concreto allepersone e nellostesso tempo en-trare in relazioneprofonda con loro,per sostenere un per-corso di compren-sione e soluzione

delle cause che tale povertàhanno generato.

Alcune indicazioni pratiche:>Gli indumenti usati verranno

raccolti sabato 5 maggio>Si chiede di mettere il sac-

chetto con gli indumenti sullastrada principale prima delleore 8 del mattino per il ritiroche avverrà durante le primeore della mattinata

Si raccolgono abiti, maglieria,biancheria, coperte, scarpe eborse, giocattoli e pelouches

Pro memoriaRicordiamo che presso la Cano-nica di Pagnacco è attivo unpunto di raccolta di indumentiusati purché “preparati e donaticon amore”Li potete consegnare ogni se-condo lunedì del mese dalle ore10 alle ore 11 e ogni domenicaalle ore 9 (dopo la Santa Messadelle ore 8)

quAnTo SuPerFluoneI noSTrI ArmADI!

Sabato 5 maggio ritorna laraccolta di indumenti usati.

Per il progetto“Pan e Gaban”.

Il Gruppo Caritas parrocchiale

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ogni favola è un gioco ed è verasoltanto a metà!

E’ questo lo slogan che un nutritogruppo di genitori della scuola del-l’infanzia “Elena Bettini” della par-rocchia di Pagnacco ha voluto farrivivere nello spettacolo “Una fa-vola… un gioco” andato in scenanell’ultima settimana di carnevale.Pensato e dedicato ai più piccoli, èstato un’occasione per allargare leesperienze di questo gruppo di ge-nitori. Non più solo fugaci salutisulla porta dell’asilo, ma serate in-tense di prove, balli, canti, tanto im-pegno ma anche tantodivertimento. Con un solo obbiet-tivo: divertirsi e far divertire.A dirla tutta la preparazione dellospettacolo ha avuto anche un altromerito, quello di dare ad ogni attorela possibilità di conoscere altre per-sone, di affrontare le proprie paure,di mettersi in gioco in attività chepochi, o nessuno, pensavano di riu-scire a fare.Recitare, ballare, cantare su un pal-coscenico per molti era motivod’ansia. Ma il gruppo ha saputo tra-sformarli in uno spettacolo che ha

riscosso il favore del nume-roso pubblico accorso alledue rappresentazioni.La storia è quella nota del-l’eterno bambino PeterPan, con la fatina Trilly, edel viaggio sull’Isola chenon c’è dei tre fratelliWendy, John e Mike. Unviaggio nella fantasia allascoperta di un mondo po-polato di fate, pirati, in-diani, bimbi sperduti.Il grosso Capitan Un-

cino, nonostante lamole, ha conquistato ibimbi presenti, coinvol-gendoli in uno scate-nato rock, prima dicadere in mare inse-guito dal simpaticoCoccodrillo. Spugna, ilpirata a capo di unasgangherata ciurmadi allegri pirati, ha scorrazzato inlungo e in largo per l’isola cercandoinvano di catturare Peter Pan, fi-nendo poi per giocare assieme aibimbi sperduti.Proprio loro, Pennino, Fuochino,Bombolone e i Gemelli, tra salti, ca-

p r i o l e ,acrobazie funamboliche, hannocreato uno dei momenti più diver-tenti dello spettacolo.Per non parlare degli indiani, ac-campati attorno al totem, con ilgrande capo Toro In Piedi e la prin-cipessa Giglio Tigrato, rapita da Ca-pitan Uncino e liberata da Peter eWendy con astuti stratagemmi.Nella storia, come nella realtà, i ge-nitori dei tre fratelli riscoprono laparte di bambino che è in loro, ri-cordando con piacere il fantasticogaleone che, volando nel cielo diLondra, riporta a casa Wendy, Johne Mike dall’Isola che non c’è, con lapromessa di poterci tornare, ognivolta che il bambino che è in noitorna ad affacciarsi alla finestradella nostra camera, chiedendo an-

unA FAVolA...un GIoCo!!

la fantastica compagniadei GenIatTorI della scuola

dell’infanzia “e. Bettini”.un’esperienza da esportare

di marco Birri

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cora favole, avventure, giochi!E questa stravagante compagnia diGeniattori, così hanno voluto chia-marsi, ha voluto ascoltare questobambino, divertendosia ricreare un mondofantastico in cuiognuno, almeno perqualche ora alla setti-mana, ha avuto il pia-cere di rifugiarsi perricaricare un po’ le bat-terie ed affrontare conil sorriso gli impegniquotidiani delle pro-prie famiglie, del la-voro e degli altri milleimpegni di mamme epapà.Lo spettacolo, sapientemente di-retto da Elena Tranchina, ha avuto ilprezioso supporto di molte per-sone, tra cui anche alcuni nonni, chehanno donato il proprio tempo perallestire scenografie, costumi, truc-chi, coreografie, luci, musiche e si-pario. Senza contare chi restava acasa a badare ai bimbi.Dopo il successo avuto nell’ultimoweekend di carnevale, i Geniattori

torneranno a calcare il palcosce-nico, riproponendo lo spettacolopresso l’Auditorium comunale diPagnacco il 15 aprile assieme alla

“Improbabile Compagnia” di Noga-redo di Prato in una rassegna di fa-vole (inizio alle ore 16, incassodevoluto al nostro asilo parroc-chiale) e il 26 maggio presso il tea-tro dell’Istituto Bearzi di Udine, inoccasione dell’annuale rassegnateatrale organizzata dalla scuola sa-lesiana. Anche in questo caso l’in-casso dello spettacolo saràdestinato alla scuola dell’infanzia“Elena Bettini”, inizio ore 20.30.

L’esperienza, naturalmente, non siesaurirà con la fine della scuola,anzi, già si pensa a quale mondofantastico esplorare da settembre in

poi. L’invito è esteso atutti i genitori deibimbi della scuolamaterna parrocchiale,vecchi e nuovi. Volutamente in que-sto articolo, comenelle presentazionialla fine dello spetta-colo dedicato ai bimbidell’asilo, non appa-iono i nomi degli at-tori. Prima di tuttovogliono essere ricor-

dati come le mamme e i papà diAlice e Elisabetta, Alice e Valentina,Silvia e Matteo, Enrico e Giulia, Sarae Alice, Tommaso, Mathias e Asia,Jacopo e Lucrezia, Caterina e Marco,Subhi, Elisa e Gloria, Francesco, Lo-renzo, Adele, Carlo e Linda, Diego,Alessio, Daniele e Davide, Betta,Sofia, Gabriele e Matteo, Marta eAnna, Elia e Sofia, Azzurra, Mathiase Pietro, Annachiara e Francesco acui era dedicato lo spettacolo.

Un grande amore per le nuove ge-nerazioni. Lo ha dimostrato il bari-tono Domenico Balzani che è statoprotagonista il 3 marzo scorsopresso l’Auditorium di Pagnaccodel “CONCERTO PER L’INFANZIA”.Accompagnato al pianoforte da Fer-dinando Mossutto, il maestro Bal-zani ha regalato una serataemozionante interpretando branidi Mozart, Donizetti, Verdi, Puccinie Rossini nonché famose arie po-polari come A vucchella, Tu can uchiange, La strada nel bosco, O sur-dato innamorato e O sole mio. Il Concerto organizzato dal Comunee dalla Pro loco di Pagnacco era fi-nalizzato, per scelta dello stessomaestro Balzani, a raccoglierefondi a sostegno dei progetti della

scuola per l’infanzia di Pa-gnacco “Elena Bettini”. Balzani, ora nostro concitta-dino, è originario di Alghero siè laureato presso l’Universitàdegli Studi di Sassari inScienze Politiche ed Econo-miche e contemporanea-mente diplomato in Canto presso ilConservatorio di Musica di Verona.Sotto la guida del M° Angelo Capo-bianco, con il quale tutt’ora si per-feziona, dal 1999 ha intrapreso unabrillante carriera che lo vede vinci-tore di numerosi concorsi tra cui il“Basiola” di Cremona, il “Taglia-vini” di Deutschlandsberg (Austria),il”Belli di Spoleto, il “Placido Do-mingo Operalia”di Amburgo e il“Rosetum” di Milano.

Ha colla-borato conprestigiosid i r e t t o r id’orchestra.Nel 2002 ha

inciso per la Decca sotto la dire-zione di Riccardo Chailly, il ruolo diPing nella prima mondiale di Turan-dot con il finale di Luciano Berio. Hainciso per la Bongiovanni in primaassoluta la Zaza’ di Leoncavallo edè di prossima pubblicazione un CDdi arie napoletane con accompa-gnamento di accordeon e piano-forte edito da Phaedra (Belgio). Interpreta il Figaro del Barbiere diSiviglia in numerosi teatri.

un ConCerTo Per l’InFAnzIA:grazie!

Il baritono DomenicoBalzani

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un SABATo quAlunque,un SABATo In orATorIo…

1) Ore 14:30 Inizia il nostro po-

meriggio. I giovani animatori

dell’Oratorio accolgono i bam-

bini giocando con loro. Le

prime e le seconde elementari

attendono l’inizio del Catechi-

smo mentre i più grandi im-

provvisano partite a calcio,

basket e pallavolo nel cam-

petto parrocchiale. (foto 1)

Ore 14:45 Iniziano, per i piùgrandi, le attività manuali che va-riano dalla costruzione di oggetticome il caleidoscopio, alla tinturadi tessuti utilizzando la tecnicadel batik. Le opere, risultato dellavoro dei nostri artisti, farannoanche parte dei prodotti che saràpossibile acquistare al tradizio-nale mercatino delle Palme dellaParrocchia di Pagnacco, che que-st’anno permetterà di raccoglierefondi per il progetto “Lontani ma fratelli” (foto2-3)

Ore 15:30 Rappresentazione tea

trale di una puntata della

storia “Le Quattro Lune e la Sinf

onia della Luce” interpre-

tata dai talentuosi giovani anima

tori con il coinvolgimento

dei bambini nelle scene e nella

realizzazione dei fondali.

La puntata finisce ogni sabato c

on una briosa e movimen-

tata sigla: momento atteso tutta

la settimana dai bambini,

ma soprattutto dagli animatori p

iù vecchietti. (foto 4)

Ore 15:45 Iniziano le attività de

-

dicate ai più piccoli: giochi di

gruppo organizzati, gioco libero

e attività manuali. Ogni sabato

questo è il momento del puro

svago: divertente, ma anche fa-

ticoso per tutti. Per risollevare

anima e corpo, il pomeriggio in

Oratorio si conclude alle 16:30

con una merenda in compagnia.

(foto 5-6)

a cura di linda Freschi e martina Corrado

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l’Istituto storico italiano per ilMedioevo sta per pubblicare ilCatapan di Pagnacco, un testo

trascritto e commentato da Ema-nuela Beltramini con un’ampia in-troduzione storica di Flavia De Vitt.È la più antica raccolta di docu-menti relativi al territorio di Pa-gnacco, che, oltre al capoluogo,comprendeva anche i villaggi diPlaino, Fontanabona, Castellerio,Zampis, Lazzacco e Colle Griglions.Si tratta di due grandi agende inpergamena, conservate nell’Archi-vio parrocchiale di Pagnacco, di-sposte secondo i giorni dell’annosolare dal 1 gennaio al 31 dicembre,nelle quali sono registrati i nomi deidefunti che, nel corso del medioevoe agli inizi dell’Età moderna, hannodisposto dei lasciti o anche dellepiccole offerte a favore della chiesadi San Giorgio per essere ricordatinella preghiera. La prima di queste

agende fu usata per oltre due secolia partire dagli inizi del Trecento; laseconda entrò in uso nel corso delCinquecento. Come si può capire,l’interesse del Catapan (che le fontiindicano anche con i nomi di Librodegli anniversari o Necrologio op-pure Obituario) dipende innanzi-tutto dalla sua antichità: fu scrittoe usato infatti in un periodo neiquale non esisteva né l’anagrafe ci-vile, né i registri ecclesiastici deibattesimi, dei matrimoni e dei de-funti, che furono imposti dallaChiesa solo a partire dal concilio diTrento (1545-1563). Il Catapannasce da motivazioni soprattuttoreligiose e amministrative: registrainfatti i nomi dei fedeli defunti chedevono essere ricordati dallachiesa nel giorno del loro anniver-sario e le relative rendite che lachiesa percepisce sulla base delledisposizioni testamentarie. Questi

dati raccolti a scopo eminente-mente religioso e amministrativo,sono anche una miniera di informa-zioni sulla popolazione e sugli an-tichi toponimi. Fatte le debiteproporzioni con quella che potevaessere la realtà demografica deipaesi friulani durante il medioevo,nel Catapan di Pagnacco i nomi ri-cordati sono numerosi. È possibilein diversi casi indagare sullo svi-luppo genealogico di famiglie tut-tora esistenti risalendo fino alTrecento o al Quattrocento. Le per-sone sono menzionate con un rife-rimento alla parentela più stretta,solitamente la paternità o il nomedel coniuge; in molti casi ci sono in-dicazioni sulla provenienza geogra-fica o sul mestiere. NelQuattrocento si intravedono leprove di trasformazione di alcuninomi in cognome, che diventanopiù solide verso la fine del secolo enel Cinquecento, con cognomi ten-denti alla stabilità. Mettendo in-sieme i nomi delle persone sipossono cogliere robuste reti di pa-rentele, che costituivano una sortadi élite locale, contraddistinta daun radicamento territoriale di lungadurata. In questo libro, intriso di si-gnificati, confluiscono i rivoli internidelle solidarietà biologiche e latempo stesso le trame che lega-vano le famiglie alle istituzioni, allachiesa innanzitutto, e al resto dellacomunità locale. Non vi è dubbioche la pubblicazione di questafonte, promossa e sostenuta dal-l’Istituto “Pio Paschini” di Udine,getterà nuova luce sulla storia diquesta comunità contribuendo inparticolare alla conoscenza dellesue radici.

Il “CATAPAn”DI PAGnACCo

Sarà pubblicata la più anticaraccolta di documenti

relativi al nostro territorio,custodita nell’archivio par-

rocchiale

di Cesare Scalon

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PelleGrInI nellA TerrA DI GeSùdal 6 al 13 settembre

L’agenda degli appuntamenti

Il desiderio di molti di fare un pel-legrinaggio parrocchiale in TerraSanta è diventato realtà. Così peruna settimana, dal 6 al 13 settem-bre, guidati dal parroco, i parteci-panti ripercorreranno luoghi emomenti della vicenda terrena delSalvatore, di Maria e della primaChiesa. Per informazioni ri-volgersi in parrocchia. Edecco una riflessione di uniscritto... della prima ora!

Entrare nel merito di que-sto particolare pellegrinag-gio non è impresa facile. Eciò per vari motivi. An-diamo pellegrini nella terradi Gesù, come recita la lo-candina che ci è stata con-segnata e la cui valenzasarà la più importante pertutti i pellegrini della Parrocchia,ma non si può dimenticare l’in-commensurabile apporto che lastoria di Israele ci consegna tra-mite l’Ebraismo ed il testo biblico.Apporto allo sviluppo della storiadel vicino oriente, mediterranea,europea ed in ultima analisi glo-bale. Ed è proprio grazie alla Bib-bia che siamo meglio informati su

questo minuscolo territorio ri-spetto a quello di regni ed imperidi gran lunga più importanti e geo-graficamente estesi.L’Israelita, nella Bibbia, trovava laspiegazione del suo destino. Enon solo risposte a questioni chesi pone ogni uomo di questo

mondo e che riguardano l’esi-stenza della vita, ma anche la ri-sposta al suo problemaparticolare: perché Jahvè è Diod’Israele? La risposta è: perchéIsraele ha ricevuto la Promessa. LaPromessa ad Adamo ed Eva dopola caduta; a Noè dopo il diluvio; adAbramo e così via. E questa pro-

messa è garantita da una Alleanzavoluta da Dio con il suo popolo dalquale però pretende fedeltà. Ed èCristo, nel Nuovo Testamento, checompleta la nuova Alleanza facen-dovi entrare i cristiani eredi diAbramo, per la Fede. Il nuovo te-stamento non si oppone al vec-

chio testamento, lo prolunga.Nel suo cammino verso Dioogni uomo percorre le stessetappe di prove, di purificazioneattraverso le quali passò il po-polo eletto e viene istruitodalle lezioni ricevute a suotempo da quel popolo.Ecco, questi sono alcuni deiconcetti fondamentali che de-vono essere approfonditi du-rante le varie tappe del nostropellegrinaggio in Terra Santa e

che affidiamo al nostro Pastore.Lì anche le pietre parlano, e guar-dando le acque del Giordano,ormai trasformato in un rigagnolo,ci torneranno alla mente vari epi-sodi che ci hanno permeato findalla nascita e che hanno, volentio nolenti, formato e consolidato lanostra cultura. Per chi è fortunatola Fede farà il resto!

Eliano Angeli

Con la parrocchia

QUOTA DI PARTECIPAZIONE A PERSONA:In camera doppia: con 40 partecipanti euro 1.270,00con 30 partecipanti euro 1.370,00Camera singola Supplemento: euro 290,00PRENOTAZIONE ed ISCRIZIONEPer informazioni rivolgersi a: don Sergio 340.3837984, Dolores 0432 660961 , Raffaella 339 1551690

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GruPPoDI reDAzIoneAngeli Eliano, Bernardis Dionilla,

don Sergio De Cecco, Dolso Loretta, Fogale Claudio,

Gallo Annamaria, Guerra Carla,Fuccaro Grazia (coordinatrice),

Zampa Flavia, foto di Adriano Mizza

e Sergio Gerussi

meSe DI mAGGIo: omaggio alla madonna con il restauro dell’ancona votiva di via Colombatti

Domenica 6 maggioalle ore 18.00 saràinaugurato il re-

stauro dell’ancona vo-tiva in via Colombatti -che si trova tra villa Co-lombatti (Bruni ) e casaBarborini - con unanuova immagine dellaMadonna.Infatti, quella finora con-tenuta – una rappresen-tazione su cartone dellaMadonna del Lippi –verrà sostituita daun’opera di GraziellaParon, artista associataad “Arte Pagnacco”, cheha fissato l’immagine di

Maria, la Madre di Diosu lamina in rame con latecnica della pittura adolio. Si conclude, con questodono alla comunità, ilprogetto che “Arte Pa-gnacco” aveva intra-preso nel 2008, ossia ilcensimento, la cataloga-zione e il restauro delleancone sul territorio delnostro Comune. La benedizione da partedel parroco dell’anconarestaurata con la nuovaopera d’arte sarà prece-duta dalla recita delSanto Rosario.

INIZIATIVE ESTIVE DELLA PARROCCHIA 2012Campi scuola>Dal 2 al 7 luglioPIEMONTE - VALLE D’AOSTA 2012 – Per i giovani delle superiori>Dal 20 al 27 agostoCOLLINA DI FORNI AVOLTRI – Per i ragazzi dalla 5ª elem – 3ª media

Campi scout>Dal 29 luglio al 5 agostoBranca L/C - Branco “Occhio di Primavera>Dal 27 luglio all’8 agostoBranca E/G - Reparto “Giglio Martagone>Dal 16 al 24 giugnoBranca R/S - Clan “Cristina e Roberta”

CeleBrAzIonI lITurGICHenellA SeTTImAnA SAnTA

Pasqua

Ore 10.30 - Piazzetta dell’Oratorio: > Benedizione dell’ulivo, delle palme e S. Messa solenne.Ore 18.00> Canto del Vespro

> visita e Comunione agli anziani e agli ammalati. Le famiglie prendano contatti

con la parrocchia: 0432 660078

Ore 20.00> Celebrazione comunitaria

della confessione.

la Pasqua significa “passaggio” e celebra ilpercorso doloroso di Gesù dall’ultima cena allaresurrezione dalla morte. un cristiano la celebrapienamente partecipando ai riti dei tre giorni.

Ore 20.00> Solenne S. Messa “In coena Domini”

Lavanda dei piedi e memoria dell’istituzione dell’Eucarestia.

Ore 21.00> Ora santa di adorazione.

Ore 15.00> Azione liturgica

“In passione Domini”Ore 20.00> Via Crucis. Si snoderà per le vie

del paese con partenza dalla chiesa di Plaino e conclusione a Pagnacco (dalle ore 19.30 sarà attivato un servizio bus-navetta con partenza dal parcheggio antistante la canonica. In caso di pioggia il rito si svolgerà nella chiesa di Pagnacco)

Ore 16.00-18.00> ConfessioniOre 21.00> SOLENNE VEGLIA PASQUALE

Liturgia della luce; Liturgia della Parola; Liturgia dell’acqua; Liturgia dell’Eucarestia

È questa la grande Liturgia di Pasqua e la più importanteEucarestia dell’anno. La Comunità tutta intera è invitata a partecipare.

Ore 08.00> S. MessaOre 10.30> S. Messa solenne cantataOre 18.00> Vespro Solenne e pellegrinaggio

al fonte Battesimale.

Ore 09.o0> S. Messa in LiolaOre 10.30> S. Messa in chiesa parrocchiale

Domenica 1 aprilele Palme

lunedìmartedìmercoledì

martedì3 aprile

GIoVeDìSAnTo5 APrIle

TrIDuo PASquAle

VenerDìSAnTo6 APrIle

SABAToSAnTo7 APrIle

DomenICADI PASquA8 APrIle

luneDì Dell’AnGelo9 APrIle