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9-12-1997 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286 DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL'AMBIENTE DECRETO 29 luglio 1997. Approvazione del piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque. IL MINISTERO DELL'AMBIENTE Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modificazioni e integrazioni; Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662, in particolare l'art. 2, comma 104, come modificato dall'art. 10, comma 8-quinquies, della legge 28 febbraio 1997, n. 30, di conversione del decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 669; Vista la delibera CIPE 21 dicembre 1993, con la quale è stato approvato il programma triennale per la tutela dell'ambiente 1994196; Vista la delibera CIPE 12 luglio 1996, concernente il riparto di somme per la realizzazione di iniziative dirette a favorire lo sviluppo sociale ed economico delle aree depresse del territorio nazionale; Vista la delibera CIPE 18 dicembre 1996 con la quale sono state ripartite le risorse di cui al punto 4 della deli- bera CIPE 12 luglio 1996, a valere sui fondi di cui all'art. 1 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 548, convertito con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 1996, n. 641; Vista la delibera CIPE 23 aprile 1997 con la quale sono state ripartite risorse a valere sui fondi di cui all'art. 1 del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341; Visto il decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135; Visto in particolare l'art. 6 della citata legge 135197 che prevede la adozione, da parte del Ministro dell'am- biente, di un piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue; Visto il parere emesso in data 19 giugno 1997 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le provincie autonome sullo schema di Piano, di cui all'atto n. 292 in pari data; Considerata la necessità e l'urgenza di adottare il citato piano, al fine di individuare gli interventi e le opere prioritari in materia di collettamento e depurazione, in conformità alle previsioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36, e nella prospettiva di attuazione della Direttiva 911271 CEE; Ritenuto, in particolare, opportuno, anche in considerazione delle rilevanti ricadute occupazionali che ne deriveranno, consentire l'immediata attivazione degli interventi e delle opere ai quali le regioni e le provincie autonome hanno attribuito le risorse al momento disponibili; Ritenuto, altresì, opportuno individuare ulteriori interventi ed opere prioritari tra quelli che al momento non dispongono di completa copertura finanziaria al fine di consentirne la rapida attivazione non appena si rende- ranno disponibili le ulteriori e necessarie risorse; Ritenuto, peraltro, necessario che le modalità operative del Piano siano coerenti con le procedure previste per l'attuazione dei programmi operativi comunitari, al fine di garantire il migliore utilizzo delle risorse disponibili a valere sui fondi strutturali, nonché con le procedure stabilite dalle leggi nazionali che finanziano il Piano stesso; -3-

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9-12-1997 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Seriegenerale - n. 286

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL'AMBIENTE

DECRETO 29 luglio 1997.

Approvazione del piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque.

IL MINISTERO DELL'AMBIENTE

Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modificazioni e integrazioni;

Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662, in particolare l'art. 2, comma 104, come modificato dall'art. 10, comma 8-quinquies, della legge 28 febbraio 1997, n. 30, di conversione del decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 669;

Vista la delibera CIPE 21 dicembre 1993, con la quale è stato approvato il programma triennale per la tutela dell'ambiente 1994196;

Vista la delibera CIPE 12 luglio 1996, concernente il riparto di somme per la realizzazione di iniziative dirette a favorire lo sviluppo sociale ed economico delle aree depresse del territorio nazionale;

Vista la delibera CIPE 18 dicembre 1996 con la quale sono state ripartite le risorse di cui al punto 4 della deli- bera CIPE 12 luglio 1996, a valere sui fondi di cui all'art. 1 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 548, convertito con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 1996, n. 641;

Vista la delibera CIPE 23 aprile 1997 con la quale sono state ripartite risorse a valere sui fondi di cui all'art. 1 del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341;

Visto il decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135;

Visto in particolare l'art. 6 della citata legge 135197 che prevede la adozione, da parte del Ministro dell'am- biente, di un piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue;

Visto il parere emesso in data 19 giugno 1997 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le provincie autonome sullo schema di Piano, di cui all'atto n. 292 in pari data;

Considerata la necessità e l'urgenza di adottare il citato piano, al fine di individuare gli interventi e le opere prioritari in materia di collettamento e depurazione, in conformità alle previsioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36, e nella prospettiva di attuazione della Direttiva 911271 CEE;

Ritenuto, in particolare, opportuno, anche in considerazione delle rilevanti ricadute occupazionali che ne deriveranno, consentire l'immediata attivazione degli interventi e delle opere ai quali le regioni e le provincie autonome hanno attribuito le risorse al momento disponibili;

Ritenuto, altresì, opportuno individuare ulteriori interventi ed opere prioritari tra quelli che al momento non dispongono di completa copertura finanziaria al fine di consentirne la rapida attivazione non appena si rende- ranno disponibili le ulteriori e necessarie risorse;

Ritenuto, peraltro, necessario che le modalità operative del Piano siano coerenti con le procedure previste per l'attuazione dei programmi operativi comunitari, al fine di garantire il migliore utilizzo delle risorse disponibili a valere sui fondi strutturali, nonché con le procedure stabilite dalle leggi nazionali che finanziano il Piano stesso;

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Ritenuto di dover individuare, ai sensi dell'art. 6, comma 5, della citata legge 135197, le procedure di monito- raggio e controllo delle attività di realizzazione degli interventi e delle opere del Piano, nonché i presupposti e le procedure per la revoca ed il riutilizzo delle risorse disponibili, con la partecipazione delle regioni e provincie autonome interessate;

D e c r e t a :

Art. 1.

1. È approvato i1 Piano straordinario di completamento e razionalizzazione dei sistenii di collettamento e depurazione definito ai sensi e per gli effetti dell'articolo 6 del decreto-legge 23 marzo 1997, n. 67, convertito dalla legge 23 maggio 1997, n. 135.

2. I1 Piano straordinario, che viene allegato al presente decreto e del quale costituisce parte integrante, si articola in una Parte espositiva, nelle Tabelle riepilogative n. 1 (costo degli interventi secondo gii obbiettivi ambientali perseguiti, 2 (numero degli interventi e relativi costi), 3 (interventi con integrale copertura finanziaria) 4 (interventi di cui si chiede la copertura finanziaria mancante) e 5 (distinzione del fabbisogno secondo le aree obbiettivo UE), nelle Tabelle regionali-allegato 1 (indicazione analitica deli interventi secondo gli obbiettivi ambientali) e nelle Tabelle regionali-allegato 2 (A, B, C, D, G, H, I: indicazione analitica degli interventi secondo la copertura finanziaria; E, F.: indicazione delle risorse riallocate e degli interventi a cui erano originariamente destinate).

3. Le disposizioni di cui all'articolo 6 del decreto-legge 23 marzo 1997, n. 67, convertito dalla legge 23 mag- gio 1997, n. 135, ed ivi richiamate, si applicano, in presenza dei relativi presupposti, a tutti gli interventi ed opere contemplati nel Piano straordinario.

Art. 2.

1. Sono confermati i finanziamenti già destinati, nell'ambito del programma triennale per la tutela ambien- tale 1994196 approvato con delibera CIPE 21 dicembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni (di seguito: P.T.T.A.), agli interventi indicati alle Tabelle A - allegato 2.

Art. 3.

I . Le somme derivanti dall'accensione dei mutui di cui all'articolo 1 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 548, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 1996, n. 641: ed assegnate ad interventi presentati dal Mini- stero dell'ambiente con delibera del CIPE in data 18 dicembre 1996, nonché quelle derivanti dall'accensione dei mutui di cui all'art. 4 del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1995, n. 341, ed assegnate a progetti presentati dal Ministero dell'ambiente con delibera del CIPE in data 23 aprile 1997, tutte indicate alle Tabelle B - allegato 2, sono destinate a finanziare agli interventi altresì ivi indicati.

Art. 4.

1. I finanziamenti relativi agli interventi indicati alle Tabelle E - allegato 2, sono revocati ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2, comma 104, della legge 23 dicembre 1996 n. 662, come modificato dall'art. 10, comma 8- quinquies, della legge 27 febbraio 1997 n. 30, di conversione del decreto-legge 31 dicembre 1996 n. 669.

2. Le somme oggetto delle revoche di cui al precedente punto 1, sono destinate al finanziamento degli inter- venti indicati alle Tabelle C - allegato 2.

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Art. 5.

1. Le somme resesi disponibili a seguito di ribassi d'asta ed economie realizzati in relazione a progetti finan- ziati nell'ambito del P.T.T.A., indicate alle Tabelle F - allegato 2, sono destinate a finanziare gli interventi indicati alle Tabelle D - allegato 2.

Art. 6.

1. Le somme disponibili nell'ambito del P.T.T.A. e non ancora definitivamente finalizzate a specifici inter- venti in relazione a documenti regionali di programma approvati dal Ministero, indicate alle Tabelle G - allegato 2, sono destinate a finanziare gli interventi di cui all'art. 7.

Art. 7.

1. Le ulteriori risorse che si renderanno disponibili per l'attuazione del piano, verranno prioritariamente destinate agli interventi indicati alle Tabelle I - allegato 2, e successivamente agli interventi indicati alle Tabelle H - allegato 2.

Art. 8.

1. I1 controllo degli interventi, sotto il profilo dell'idoneità a realizzare la tutela degli obiettivi di qualità dei corpi ricettori, nonché il monitoraggio tecnico, economico e finanziario sulla realizzazione e sulla gestione prowi- soria degli impianti, sono assicurati dal Ministero dell'ambiente attraverso il Servizio A.R.S.

2. Per l'esercizio delle attività di controllo, verifica e monitoraggio, il Ministero dellYAmbiente può awalersi del Gruppo tecnico costituito con D.M. prot. 6452/ARS/M/D/G/N in data 21 maggio 1997, ai sensi dell'art. 6, comma 7, del decreto-legge 23 marzo 1997, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 97 n. 135, nonché di un apposito gruppo di lavoro istituito presso la Commissione Tecnico-Scientifica di cui al decreto del Presi- dente della Repubblica 23 novembre 1991 n. 438.

Art. 9.

1. Con decreto del Ministro dell'ambiente è costituito un Comitato di sorveglianza, composto da rappresen- tanti del Ministero dell'ambiente, del Ministero dei LL.PP. e delle Regioni interessate.

2. Alle riunioni del Comitato partecipano inoltre, in relazione all'incidenza sulle rispettive competenze degli argomenti all'ordine del giorno, rappresentanti della Commissione dell'unione europea, del Ministero del bilan- cio e della programmazione economica, del Ministero del tesoro, e di eventuali altre Amministrazioni interessate.

3. I1 Comitato di sorveglianza si riunisce almeno due volte l'anno.

4. I1 Comitato svolge le funzioni di sorveglianza sull'attuazione del Piano, ed in particolare propone al Mini- stero dell'ambiente la definizione dei presupposti e delle modalità procedimentali per l'eventuale revoca e rialloca- zione dei finanziamenti, l'adozione delle eventuali ulteriori misure necessarie all'ottimale realizzazione delle previ- sioni del Piano, ivi comprese le eventuali modifiche ed integrazioni del Piano stesso.

Art. 10.

1. I1 direttore del Servizio ARS del Ministero dell'ambiente adotta gli atti amministrativi e contabili conse- guenti al presente decreto ed occorrenti per l'attuazione del Piano.

Roma, 29 luglio 1997

Registrato alla Corte dei conti il 25 settembre 1997 Registro n. l Ambiente, foglio n. 202

Il Ministro: RONCHI

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PLLXO STR40RD13r;tRI0

DI COhfPLETAhZEhTO E RUIOKALIZZGEIOhT

DEI SISTEhfI DI COUETT.LhfESTO E D EPtRAZIONE

L. Premessa.

Il Piana straordinario 6 completamento e di mioralizazione dei sistemi di

collenamento e di depuraione, previsto dalt'articotc 6 del d m ~ - t e o g e 25 marzo

1937, n. 67, convertito. con rr.odiSicariérni, neUa legge 23 maggio 1997 n. t 35,

cosriruiscc -no st.n-mefit3 di i~di~",czziwe ed 3t:re~ize &!!e :pere t ie$Z P" . .

?.:e3 en:i l-rsen:; ecEeai da..e tsigt~ze JI :?o:erizr~e e r'.szr,isei.:- 5clIe ac+e e aet

c c ~ I rece::+. e r\.ecec~a,ri ce? rag+ngere ckierkv+ rasjcr.ei:?:-e-,~ rreEssaki!l

nel breve periodo per tde settore della tu:e!a ambientale. ariche ili Gna

deli'2ituuio~e della direriva C i27 i iCEE che !?dica n m > i e gIii stringer.:i Ir:en enti

per :a depdrazi0r.e &@i s u i c h i e Ea s$vaguar&r ciella qualizi dei corpi id5ci . .

L'inserimento dcll'aniccIc 5 I' rrr. rcqxs no.mztl\c cuzttznuato dd!a s:rasrd:nacla

necessiti ed urgenza e ? d a finalizii priorirafia di favorire l '~cc~paziont. der.u:o la

duplice portata dei Piano. quale strumento atto a coniugare la tinalita di d u e una

risposta immediata alle descritte esigenze di tutela ambientale con quel!a di

amplificzre ed accelerare la ricaduta occuparionde degli interventi a tal fine

necessari.

D'altro canto. la circosrarza iridlcata ha impresso al Piano un carattere di espressa

straordinarietii, anche sotro il profilo delle risorse attualmente destinate alla sua

realizzazione.

Cio fa si che le previsione del Piano si sviluppino su orizzonti temporali successivi

(secondo quanto precisato al successivo 4)- in conseguenza del diverso grado di

certezza della copenura finanziaria, del diverso grado di maturazione della

progettazione e della verifica della sussistenza dei presupposti amministrativi

(conformità urbanistica, disponibilità delle aree, formaliuazione degli atti deliberativi.

autorizzati\i e consulri..i necessari alla conclusione del procedimento di

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indi\iduazione deU"esecutore dei labori; kesistetua o superabilità di ccnteraiosi in

essere) e tecnici (diEcottà sc.pra\Tenute. ~ ~ t ~ i t a di ; ~+ar,ti 2 kteg&~ni) r ida

rcdizzazi~ne dei diveni inter.ptc:i.

T. l. Le ftndid di tutda ambienufe

La cecessiti di uri piano nraordin~<o di collettamerito e depcrazioce Celle acque

Oepcrativo QeY nostro paese, testimoriatu, okre che da dari &cidi di ttnsizentc, iid

permanere in molti corpi ickiti di situaConi gavi per qumto riguarda Ia quaiità doue

acque, con danni rilevanti anche su! piano economico.

.qc~r.i dsri tn!:I da fcrzti uAcidi il!ustrano in marriera escate Ia si truixe in cui

versa 11 r.cc:ro 22tse

StZ:a Ref~iar : : s.2::~ Sra:: &i:'h.t.5:??:e I? ::$i& i t i LL!nister=. & ~ ~ ' . & ~ ~ ~ ~ ~ : ~ t

. . . - ns.

prcsei.iata d Ps.:~~,e:.:u i'S Irj-Ec :59f;, sn :~rr;lcc.;lrro Sc.~ri iati su:: er.:ki dei

fenomeni di kquinamento che cotpiscorro i corpi idrici ita:iani.

Per qum,:o ~ p a r d a !e acqw correr,ti, i da:i ratto::! d2i.a rete nzzlcc2e dei SK.\

: t ! ~ t i - ~ - a 4; corsi 3'a:c;c: :nditarro :ore il 5 O 0 o &!!e acque sorrupasre a cc.~~rrollo

siano ciassiticabili comc.i~quinate o f~xeriiznte inquinate

Xrtribuibile al carico ifiquinante convogliato dai grandi corsi d'acqua. 5 &?che i l

pericolo di eutrofiuazione nelle aree costiere in relazione alle elevate concentrazioni

di composti azotati e di fosfati nei tratti terminali di tali corsi d'acqua.

Per le acque sotterranee. I'iriquinamento chimico raggiunge livelli preoccupanti nelle

grandi piane, quali quella padana e quelle delfa Carnpania e deIia Sicilia iz?. relaziorie - all'intensa utilizzazione agrozootecnica del suolo. nonché alla presenza di importanti

insediamenti urbani e industriali.

Dai dati raccolti dai laboratori ufficiali di controllo e dagli studi effettuati dagli Enti di

ricerca, emerge come la qualità. delle acque dei laghi naturali e artificiali sia

~eneraimente scadente, in particolare sotto il profilo trofico. Situazioni di magreiore

degrado si hanno in Sicilia e in Sardegna, dove circa il 50% delle acque è interessato

da periodiche intense fioriture algali.

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Per q u s t o riguarda Le acqce costiere (circa 7 LCQ h). malgrado il n-@icrarnento

CelI'ultIrzo amo, ii rapprto =nude del hrinisters della Sanila indica ccrr.e circa W

krr, di costa di g u d e ir,tereax r~riaicc siara ~cttiatti d!a balxa.zione,

esser,irt;r.eate Fe: la ccr,*~k~Jr&one n?icrobioic@ca caLsari da Ciqc&+ rrbari non

deptrrati (a tale propcsito v& ricordare come t u n g [e coste esiecarLs ckza 15

rniìioni di abitanti, pari B QTca il 30% della popolazione Ranonde, ai quali si aggiunge

durante la stagione estiva una popolazione turistica di circa L 5 milioni di unità).

Ls scadirr,ento delta qu&tà deIIe acqoe supedciali interne e costiere k inevitabire in

sr, paese liiEsarr.er?:e t i.r.:er.m.er,ze z.trcgirzz:c? c c z e ~I'l:aila se IL ais;ez.a dI

prctezicne delta qualità (in questa caso: cokIet:arnen:u e 6epriuicr.e) nsr. e

altamente afEidabiie.

I dati rilevati dd['lSTAT nel censimento degli impianti di deprrrzzicne &!!e acque cet'..e ,rt;~.ie (1993). e que'ti r'.sxl:ar,ti 2af censi3e~:a &!le opere iger.ko-s.zrGtJrie

,.e ,-, , . , . 7 + > j . 537~3 c3:z-an~.:i :a2 2tspe:ta La 5znar5a c:rr.p:tsslva c:

< ". . .. . v

a e s ~ r ~ ~ 3 . i è po:erzidrn<tr:e soca:s:z!ra ne7 <c.s; :- 7 3 % ~ CST.S,S~TL~!.-~ s:& $12 e . .

i r i ; t i r i t : esrstcr2ti (circa S Ct7C.I ece bxet:i ;T. C Z i K 3; redizz-zlci;.c ,,circa 5::ti) EE

dato ts Qccisamente mtzo positivo se si csnsidermo gli impianti che aduttz.0

tc:nc.lc-ie iepurarIve a\mJate. ipeciEca,,en:e cenate per gzzrltire elevati fivtlli di

;rzreziw.e delle ri.sorsr iirirhc. i' adesto caso si coztano alcme decine di i ~ p i a n t i ir,

craia <! jcddicfare qct!c::t uni:i percentua!e.de! fzSbisogno dcpgrati\o nzrorra!t

Tutto sio rende conto dei fatto che, malyrado gli sforzi compiuti negii ultimi !3 anni.

che hanno in osni caso consentito il contenimento dell'inquInamento costiero, non si

possa ancora affermare che si siano ottenuti miglioramenti difisi della qualità delle

acque; gli attuali livelli Ci protezione sono ancora insufficienti a conseguire obiettiti

di risanamento generalizzato.

Il Piano straordinario di collettamento e depurazione delle acque refiue nasce

pertanto daila constatazione di una situazione di degrado ambientale non piu

sopponabile e si propone di conseguire i necessari livelli di protezione delle risorse

idriche attraverso il completamento e il miglioramento delle infrastrutture igienico

sanitarie di base.

Le azioni che il Piano prevede di attuare riguardano anche la rimozione di quegli

ostacoli che impediscono I'akviamento e l'avanzamento di opere già finanziate,

nonche la messa in esercizio di impianti già completati, nonchè la riattivazione di

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. . irr.piivq:i i?, eser@So da t e q e (2et t. E piu v& nctl\<) ae:z14ersc ictmeati di

rraruterior,e strac rf i-:&.

t l ri.ar.cat2 c2rr.;Ie:rtictr-,:c 2e:Le scere. c.de :crr.c2e z :,:C: 1: M::: re Ce! ',u;T<

. . , e ,

pc5E.E~ C:. E:a2a per.dIrrj. Ir. =&-ieri paHicoCare :I settcrr c e ; c r ~ ~ ~ t . s k e t :i

ber,efi&a, coltegatu dIa d i u a s i o n e dell'opera, si torseg:e sa10 aliorcb-i ,C sisema

di coiienamento e depurazicne si completa e si da a\\io d ' e s e r b i c d e i impianti.

Una strada prr9 essere realizzata per lotti ed essere in g a d s Ci 3ssici;rare um parte

de! ser.+zi: sii Co:c la r e d l z z ~ c r , e det cnmo Lcttc, ~.e.ent:e cer L?. sistema 61 . .- . .

:z;:t::&~..e:.:: u 6esc;uior.e ;cesta 5; vezL"rc2 r&-&i.er,te L-z S: C C S S C ~ . ~ =ectrrrL?,are

effetti negativi come nel MQ di grandi opere di coUettamento non semite da un

depratare finde, che concentrar.0 1'irì.q-ento in un sol punta, con ovvie

ri~erccssieri sdla qcdité dei covo Idrico recenore.

[I Pimo e rrzo strumento che trae spuri.to ec origice ddie previsioni. perdtra, turtcra . .

p f i e di cn i d e e a t a fis;on:ro a t ~ i a t i v ~ , F a contenute i2 progra.m~ii famdzer.te

zp~rovsti adia .Anmlr2s:ruioni tcil-..:oriaii cocl.pe!cr.ti (Piani regionrtli di risar:arli.entc . T - . ' " delle szqee di cui a!!; icgzt 2 13.1376 ed ai Q.1_3s. : J J I 1352; Piani a d e Autsrita ai

exin:, di cui alla !eg_ee I S3:'!359; Docxrnemi reilsnaii di proganma presentati daIie

Regioni ed approvati dr! Ministero nell'ambito del Programma Tierrnale per !a

Tstela aeii'.Libiente -PYT& in base d e modaliti di cui al!a ddlbeia C P E

2 l/ 11; 1993. per quanto concerne il settore "gestione delle: nsorse Edriche"). Non

appue superrliro fare presente che le indicazioni conteroa?te rieP pimo ttngano conto

altresi dell'iridividuazione (ove disponibile) degli "ambiti t e m t o d i ottimali"

deliberai dagi organi regonali e di cui alla legge 3611994.

In questa prospettiva, il Piano intende porre i presupposti per accelerare i

procedimenti di localizzazione, progetiazione, affidamento dei lavori e realizzazione

delle opere pubblrche indi~iduate come necessarie e strategiche, pretia verifica della

loro attualità ed adeguatezza, al fine di assicurare l'effettivo immediato utilizzo delle

eventuali risorse f i n a n z i ~ e che sarà possibile canaliuare sul Piano stesso.

Quanto alle opponunira di promuovere il coordinamento ed il sostegno delle,

iniziari; e delle Ammiri slrazioni competenti. il Piano muove dalla ~enerale

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coni;rAone che petitiche ambientali acive, non 5asate sofo SU Lcgiche di :orrm.do e

cocltr~lto. ma capaci di p rcrnuovere- una diversa q~d i t à deUo s ~ % u p p , i 'homcior,e

recrotosjca e I ' c c ~ p ~ o r n e , rickdrnct a d e p a z ru;~artu tecric3 ci crgmizativo:

e che per Ir.crerr.er.:are !a apacitd Ci c;ti!irzc di ~ s c r s e earcpet in e c . ~ ~ a ~ b i e n t d e

sia imiispensabile tln r ~ i c m ~ e n t o deile s t -~ t t r re :rc~icke ed az~iris:rative di

supporto alla proge~azione loa ie e regionale in modo che si traduce-o in progetti

fattibili e f inhab i l i .

Per cont~c, la verifica di faxibili:à e I'a\.\.iu delle iriziative Frorncsse d d hfinistero

dei:'z~.'cler.te, =che zel x m : e dt.12 tztriz deile 22q~e, ha e\icie,̂ zlar: i'esis?er\ra 6;

ur.2 strozzatura in temini di tempi ed eficazla delie uaiu:&cri, zet passaggio tra

t'individuazicce dell'cbienivo e fa deFirSone della progettazione de@i interventi,

vide a dire nella fase piri: delicata ?.ella qude i ptlbbiici poteri sono chimati a scegliere

tra cp&c.,-ii 2:err.ative d a !uce di c~mpiesse va5abili di carattere con sotta~to

citrerione indicata da. I;iiziarive legIsia::;.e di ? I , &T$; t s:a>l:e 2ortrrt~. rererr:emer.:r

promosse dai Ministero: ci?. ddV.4.S. 2242) appresta rina ser;.e di nmnenti finalizzati

a far decoliare ;'operati\iri del Piano vaiorizraziafie: de!k poteridità de!I'A.X.P.A., . .. .

possibiliti di jtip~lare ccn\enziorì. cori Ur2versi:i e i cc:i C, ccrrza is:I!uzione di

un 'ap~~j i :o ~ r u p p o tccgìo composto da esperti di <levata qualificazione ' Le attibità di suppono dovrebbero concorrere a veificare (e quindi cont2nnare

oppure sottoporre a rekisione) le previsioni del Piano sotto il profilo della fattibiliti

amministrativa, tecnica c finanziaria, assicurando soprattutto: I ' infomione sulle

migliori tecnologie disponibili per I singoli obiettivi; I'idomazione sulle modalità di

attivazione di finanziamenti. pubblici e privati, nazionali ed europei; la

predisposizione di schede e schemi dei singoli intementi preliminari, conelati da

relazioni tecniche idonee all'inserimento dell'intewento nel contesto delle

I 11 Gruppo tecnico è già nato istituito con D.M. prot. o . I S 2 I ~ V G N in data 21 maggio 1997. ed è composto & 20 esperti. per la maggior pane professori universitari; è stata praista un'organimione interna flessibile. articolata nelle seguenti aree: processi tecnologici. idraulica. pianificazione ambientale. normati\%-gestionale-fiwiaria. e con l'fiidamento ad un coordinatori del compito di attribuire i compiti da espletare alle aree. ai singoli esperti. otvcro a gruppi di essi. tenendo conto delle rispenive professionalid e dell'esigenza di assicunrc un appmccio interdixipliture alle questione affrontate.

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inflastn~tturc l d ; la prcdisposizione dì schede tecniche per l'espletamento deile

gare e per l'affidamento deiie progettazioni e dei lavori. le indicazioni per la

i .d~ieuicr.~ Zellc stata di a\wacer.tz dei [avari e dei rfsultati ~~bientdi raggicntl.

L'uthiti di appccc ~ c r s e ~ r l r i ar-che la r d k z i c c e , in caEl&crazioae zzn Le

amministniotri puhbiiche ed i caggettì pn\-ati interessati, dei coni di fcrmaziane

rietessari al conseguimento delle professiodtà in campo ambientale richieste dagli

intenenti prioritari sopraindicati, ma non attualmente esistenti o dispnibiri neffa

crisrrra che il rnerzaco t i , ~ grado Qi jsscrbire (a ccninciare dai ni~-.trtentc5 degli

iri.:lc-ti e 22 gges:ce ?ti przcesci 2: i ep i l t . l z r . e de:lt r u t ~ ~ t ! .

3 L'attuazione della Direttiva 9L2f i?CEE,

. . " - . i: Pizr.2 SI ef- i :nr.ti?: izyin::f M a .ot::ica c:rtr.:tk-:a :T. rL=:e?:a :I ztq~e. In

. m - t . . . . - e e r qrc::~ cx~cerr-e: t:e:*z:~ i::;e..c :i :-tela e r?.r-?~;ic LcJa

< I - - .

pr~arrzior~e. Come eiiderzioto nei aaczlrr,e~,ro approvato il 25:d rìbo id Csnsigic

L€ "Po'ririca conunita<a in ritateez di acquew,per Ir gestione delle acque t i*a:ti .. ,. netccssari.~ che :. !!veils Ci t-tcia Seila salute ~:?raqa, Seila risorse i d k F t e AegIi

. .. . . ccosisremi nat~raii sia é~cirioso c nor. st iimti ai m;fiIxo !iveiIo a;ccttabIiè ft! baie

al principis QtI!i precauzione, Bttisii B'incompieteua-delle conoscenze sciative aoii

effetti delt'inquinamento d i a salute Umana e sull'ambiente, la politica dei aenore

deie sempre fondarsi si; conoscenze scientifiche certe e prie!e@are la pr~denta nei

casi in cui insorgano dubbi o qualora le informazioni siano scarse.

Trasfefito su! piana tecnolrr~cc, l'appticazione del psi.g.cipia precauzionak si traduce

nell'adozione delle migliori tecnologie disponibili.

Tuttabia. come evidenziato dallo stesso documento comunitario e più ampiamente

sviluppato dalla nuova Proposta di Direttiva quadro in materia di acque presentata

dalla Commissione il 4/12/1996 su richiesta del Consiglio, la sola adozione delle

migliori tecnologie disponibili o comunque un approccio fondato esclusIvameae su

rigidi valore limiti alle emissioni non garantisce un'adeguata tutela della risorsa idrica

e dei suoi ecosistemi. Questa potrà essere garantita solo attraverso una valutazione

inteyrata delle caratteristiche degli inquinanti e della vulnerabilita del corpo recettore.

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Questo approccio btqrato trova LW sua prima armazi2r.e a Ii'vetts c c ~ ~ r i t a r i o nelta

diretti\a 9 1.27 1:CE srtl a t t m e c t a deile acqw reCile u&=e [addcve .e-iece prm-ha - .

!'cbklioa di r m a depuraiote eri spinta In di :ecapl:o L; ut. c c ~ c recertore di

eEevi:a ~uk:&ilità (arca ~e~sitrik).

Lln'uiteriorc conferma di tale approccio si ritrova nella direttiia 96'61;CE sulla

prevenzione e la riduricrrie integrata deIl'inquinamento q u d o ait'art. t0 si sancisce

t'obbligo deffvadozione di misure supplementari nel casa in m3 il rispezcr dei requisiti

di qcaliti aiibierxde rkbida tocdEcr i FIC fgorzae L q-ei!e czrr2ci:i csn [t

C~.!S!!C~ :&~?.ck@t ~ ~ ~ ~ c P L ~ ~ ~ .

L'attuale nomiativa nazionale in materia di acque C anccra essenzidninte fondata

suli'approccio deI rigido limite alfe emissioni ariche se già la [egge t 72'95 prevedeva

una rekisione dei piani reonati di risanamento delle acqrre in hzione degi obiettivi

ai quaiità dei corpi idki recenoe deg!i sc.cichJ r S c i c-2 ;.r:ssIrr.a I ' e ra - .~c r .e &E

nzcva :es:o ~ G i c I?. macena di acque che recerlsre ia direnl;.~. ;:/?":!CE e . .

nfam.cia le pcme \f~er,ti secc:dc I! c.,ucvc apprccc5 c2z~r~:ur.-.

I! Pimo stracrdi~ario di coUettmento e depuraioce mticipan.do tdc :rasposizione

Icoisla:i;.a deile nuove nome comunitak !e "traduce" in zzi21"J su! : e ~ t w % r l .,., perse-<- !<t sue fiJ:alitii a:traverso differenziaie r.e-li cbietti~f e ce:Ie

:adtrze ternpordi. panerdo aa un tensirneilto iegii intenenti urgenti. per 3x~n:o

~ossibl:e esaustlvo

11 qiiadro i stato costniito sazie alla collaborazione delle Regioni. alle quali è stato

richiesto di fornire schede informative degli interventi fattibili, corredati di

informazioni di carattere ambientale, in grado di fa: emergere la devarnza delll'o~era

praposta u f ni deila protekone del!e risorse idnthe.

I criteri applicati nella selezione -sotto i profi!I della valenza ari.-bientde,

dtll'adegarezza degli obiettivi di disinquinamento prefissati e delle soluzioni a tal

fine prescelte, della completezza tecnico-progettuale- degli interventi proposti dalle

Regioni e dagli Enti locali, pongono le previsioni del Piano nella prospettiva

cieil'attuazione della Diretriva 9 1/27 1/CEE. concernente ii trattamento delle acque

reflue urbane

l! Piano dobrebbe consentire I'atvio dell'attuazione della Direttiva, non soltanto per

quanto riguarda le realizzazioni concrete di impianti e sistemi di collettamento,

fosnaturz e dcpuraziane aq.enti i requisiti (in termini di performance hnzionali)

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rkhiesti d d a Direttiva, mt ~ ~ h e per quanto rlearda l 'acq~isiicne del pa-nio

idsrmativo e la verifica d C?LL..F~ detl.attuabiiità delle di:ueir ~ l ~ % c @ i thxiche

, ;pL,&a,ki:i -. L' e dei :ela:>$ cv.ttE, sLck.e ii: ~is:a CeI!'e!a51-:&ì~.e Zt: ~ ~ C ~ X T I L A per

t'a?piEcaziace deil'art. E 9 &[;a Direttiva .

Da trIho, potranna essere rediuate significative esperknze di rErrdizzs detle acque

reflue, nonché dei fanghi deriw~ti d d loro trattamento, src~ndo qw.to pre'kto,

~ s p e t t i \ ~ ~ m t e , dagIi articoE 12 e t 4 della Direttiva.

SI !raro di cn approccio r&lsricmer:te Limitata, srrsceaikile SE nifrppi decisivi,

C"L::LL<:F.~ Dire+.-2 3 !!2':.

1.4. La finalità accupazionale.

proermmaticne che dehisca in moda punrude e d aae~~dibile le a::iiijri di eserckis.

. . . con un cojrc. i. temiri :i ig;.es[imcn[o per aaietto. si-,ni~cati\sri.le~!!e :,:C.iOie I

q ~ e l l u che ji registra in dsri settori

Prendendo come temine di riferimento stime recentemente elaborate dag!i ~lffici del

Xlinistero dell'ambiente. si pub ritenere che ad e?n investirneri.:~ di 300 sriliardi, diviso

in parti upali tra opere di collettamento ed opere di depurazione. comsponda una

ricaduta occupaziona!e di oltre 1500 posti in fase di caqtiere e di o!rre 196 posti a

regime '.( e senza che ci6 si traduca in ulteriori aggravi per la finaqa pubblica, posto

' Gli impianti di depuuione sono m le o p m piu "genti per quanto riguarda ia manodopcn. Inoltre nella reaiinazione &a impianti sono coinvolti piu settori: quello delle opere civili ( 50%). quello della produzione di macchine e di apparati- elettrici (20%). quello dei montaggi elettromeccanici (3W). Per quanto riguarda collenon e fognature. l'incidenza della manodope6 & quella tipica delle o p m civili. Facendo riferimento alle piu recenti tabelle che riportano l'incidenza della manodopera ai fini della rmisione prezzi (cfr. D.M. LL.PP. I l/lZ11978) si h: -depuratori: per Le opere citili circa il 38%: per le opere eletrromeccaniche circa il 50% con un valore medio del J j?/o circa: col!rttori c fugnilrilrc. valore rncdio del ;%''o.

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09L = OSISE'O s 73% ( ~ 0 ~ 0 0 1 uado. ilap auo!zczz!lua CI iad ~isod- 08 = O!3/t0'0 114 000'001 (%t ) auo~mi~aSo~d e1 iad ~ i s d -

:(anu&oj a uolialloj a u o v ! p a l cile aiuauie.igclai) aqqai.%e !s 'uoiia]lo3 3 arn~euSoj iad uo.ic1 !p ouodui! a w n un p 3 e d u i o s ~ 1s auo!ziirndap e1 ~ s d anq 001 c ai13 !salod!.l opuased

L91 = 000'E >. 2'0/000.001 suo-8 e1 ad guaueuuad ~isod- 006 = OSISt'O Il* 000'001 ciado-nap auo .z l !~~;u q ad ~isod- 0s = 08lt-0'0 n Il* 000'001 (uo.4q !ap %t :ouodw!) a u o ~ 1 a S o ~ d cl iad !isod-

:-%e !s msgaSo~d un IJ oisc2 11 om/nio!ly 08 ui -uo~eio.ml un IJ oso3 I! ouuepo!;? 0s u! 'o~+as am!qe 14 oso2 000'002 ex?s uy oprreng 'auoyz~m&p IJ aiado p qne!ly 001 ouup un u! ~JEZITSJ p opuezl~~odl

. a n p anb~e aypp a u o y m d q a o i u ~ y ~ o l a m l ~ ~ 8 0 j qlap uouas ~ n i gua.ualu! q g e . g e OJOAE~ psod !ap w a m u I! qo3p ond p ouopaa~d a42 guauiap !@ea

.auo.n&p e1 ad ellanb IJ l! m13 e ped uoiia1103 ! a auo!zua~numii e1 ad e~adopoum q 'n!.ux gua!qe 000'~ iad ouappe 1 mr? p auogei u! a u o p n n u m e1 a auo!:s;Z q :ad a i u a w a d eiadoporn au0p.zgle.l omoduio3 uo~emdap 1 -anloul

.(yu!m u o ~ . r ) auogqum~[! v g*m!dur! 6% : ayal* a ; ( y a g s p o p ) tz.-iwwirn u! guod ! a a q ~ p o q a1 cn e p u u n u ! ~UOR!SO~ mn L.! a ~ q q q n d = d o al en o~e301lo: !s ~nietr%oj 3 uouqloj 'uo~un&p '(yd31flare !$%p a ua&aSu!

apo-je~d e g n ~ -p) uo.iq !ap auo+ip a auopwa8o~d ad uauo $3 ~ p & p o i m b iad

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datl'cserL+o del potere di revoca p r s k t a ddl'an. 2, c o r c d L-t, della legge

É62"I9%, disposizione che (nei testa rnodifìcato daiiLart. 10, conima 8 quatu,

&!la !%e 2S febbraio L Ei, di ccriversicrre 6ei Ue=ret,z-t.ey,~e 7 ! iiicerzbre L996

r.. 667) consente d hfkistra del!'~zbier.te, d'ir.tesa ccr. Ea Regj2r.e ir,terersa!g di

revocare fai 6ni della successiva Iidocarione) le risorse del P.T.T.A 1994-1996

destinate ad intmati per i quati non siano inten*eriuti gli edempimenti di cui ai

punto S. 1.4. detla d d i CiPE 2 1 dicembre 1993;

- neUa iadividuazione d&i interventi per i q d i devono essere reperite te risase;

- neila vduàazietle con;$essiva deile prapc-s:e Ci PCLTC, :e:E'~mbi:c?

. .I: , e - P dei. eay,,~a;une ~ e l ?cere t= pése : e : ~ ~ c r 9 e : e ~ a %:i:~-Regoci e Prs\;l:.re

Autofiome;

- nella parr~ipaiorie del!= Resiori alle artlvits U: zcr^!orag_oio e tcc.?rcrlIo

A,eI!'otiucizi9rie' del piuio, fionchC di riutiiizra izlle nscrrc resesi aispo".bi!i 2

sesuito del!a revoca dei tina,xiarnenti deoli interitnti e delle opere i..odividuatè

nei piano (secondo quanto previsto dall'articolo 5, c o m a 5 . de! decreto le_oge

57/ 1997 convertito d d a lesge 1 3 9 1997).

2.2. Requisiti e criteri di priori t i nell'individuazione degli interventi e delle

opere.

Come anziesposto, il carattere di straordinarietà ed urgenza della disposizione -che

riflette quello dell'esigenza di tutela ambientale e delle esigenze socio-economiche, e

premirientemente di sI(.!wppo sccupazionale. che il piano intende soddisfare-, ha

portato a privilegiare gìi interventi a maggior valenza ambientale, e, nell'ambito di

questi, quelli con i più rawicinati tempi di attuazione.

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La ccnsiderazicne deUe esigenze ambientali b~ ccorr.pcrta:,. t ' iderLf.5&er.e dei

aeg~tr,t; chittt:vi pecka3:

a) cuteia dei seguenti ccrpi idrici:

- fiumi a rischio;

- timi ad efasato gado di cornpromi~o~e;

- !a&;

t2~iir.e - e r2t.t lini2é:

- acque costiere;

b) protenane dei sucti e deue fdde ne1 casa di recapito delle acque r e h s~l scolo e

risi satto~doio. , - . . .

Per Iz tute!-. di q~estE vbieniu! si etier.c strztegico itie5rerire ~Cf rc~~rz~co :e s:!:mcx . . . * . . . . -

che presersc.3 I z,fggsz :.LY:~A r.q~~lru&!E. Si tiatta 5e::e z e e r?e:rspltr;:iTc, dei

ca?cIuogi.Ii, cieiie aree interessate da forte presenza urbana ed indristride

L'esigenza di ceieriti -e consegxecte Incisikità. sotto Ii p:onio de!i'ottimluaziorie

deiic sorse - ha poi c ~ n d c t t ~ ad app!Iczrr i seguenti cri?eS di prioriti

a) possibilita di affidare 1 lavori, owero di riaprire i cantieri bloccati (per le più

diverse ragiozi), enrro un termine di 6-8 mesi (sulla base della puntuale verifica

delle condizioni tecniche, amministrative e finanziarie di fattibilità);

b) carattere di completment~, ampliamento o adeguamenta :ecnoto@co %I opere

~ i a panialmente realizzate, o in corso di realizzazione, che consenta quindi di

ottenere una concreta fiinzionalità attualmente inesistente;

C) attivazione di opere realizzate e attualmente non funzionanti;

d) interventi cofinanziari dalle Regioni e10 dagli Enti locali, prioritariarnente con

risorse derivmti da canoni e tariffe relativi ai servizi di fognatura e depurazione;

e) idoneità a costituire la c.d. sponda nazionale necessaria per l'ottenimento di

cofinanziarnenti nell'ambito dei Fondi strutturali dell'Unione Europea nelle aree

depresse (Quadro Comunitario di Sostegno 1994-99-Regioni Obiettivo 1 ; .kee

Obiettivo 2 e Sb)

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f) capacita di mobikare risorse dei pri~ati, araveno apemiari di projen

finaneira o strumenti di i-alenza ardesa.

2.3. Lt risorse finanziarie,

Le ri..scrse z t e L'artk=:~ 6 destk.a a,! P,mo ccit b2rihic ?-:te il tr.des2zc cada di

c e r t a e quanti f idi t i

Ai Piano vengono destinate, parte deUe risone ad oggi non u t i b t e gia

destinate ad intenpenti Oi tutela mbìeritale nefl'mbito deE PTTA seconeic te m a i d i t i

stabilite daila dtiibera CiPE 23 dicembre i 933.

EZ :ra::a. . - - 6ei:e ris~ise a e s r ~ t e ad irierie:.;i I? ;ci :ed:i..rcr.e r c . t . ~ ; s~a prI:&

ma di cui ie Regiori nm.o conr%mLaro ia netesskà. Tali rIssrre exr.l-r:r?ts a

circa 1 13 miliardi.

- cc!ie risorse derivariti daii'esercizio dei pctere di i-oca (;addove se ce :a;t'si

I'oppo~ufiii2) di r'.jorse sii destiriate ad Inteneriti del PTTA per i qtia:i :m,

siano stati cornpletzri gli adempimenti di cci a! punto S.! 4. aclia deliberx C P E

2 1,' 12; 1993. pretino dall'articolo 2, comma 194. della lesse 6 6 2 1996 (nel

testo modificato dd'art. 10, c o m a 8 quater, della ?egge 28 febbraio 1997, di

conversione del decreto-legge 3 1 dicembre 1996 n. 667). Le risorse sono state

rese disponibili per la riallocazione ad intervecti previsti dal Pimo a segui:o di

un'anenta ricognizione degli interventi già finanziati che presentano difficoltà

attuative, della mancanza della possibilità o dell'interesse (quanto meno

nell'immediato futuro) che essi vengano proseguiti. Tali risorse ammontano ad

oggi a circa 150 miliardi.

- delle risorse rinvenienti dalle economie e dai ribassi d'asta registrati in sede di

affidamento degli interventi del PTTA che sono in corso di (regolare)

attuazione. Tali risorse ammontano ad oggi a circa 37 miliardi.

- di parte delle risorse disponibili nell'ambito degli impegni del PTTA per le

Regioni che non hanno ancora presentato, owero non hanno ancora ottenuto

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I'appm~aziorre & parte dei hL6nero deu'ambiente, dei dwmenti di

p r o ~ o n e per i diversi sencri previsti dai PTTA 'i a5 risase erfaontmo

ad s& a circa 5 5 5 m 5 .

Vengono sitresi destinate [e risarx (niut.i) asqria:i a Frasetti di ri~-m,,er.co e

mtela unbientde nel settore d e k acque dalla delikra CIPE dei 23 apde C997, a

vatere sui fondi di cui dl'articato 4 della legge 31Ii1995. Tdi risorse ammontano a

356 rriiliacdi.

Nc:.ostu..te l'a,:icolo 6, coc.c.a L, con r,e &c;ia espressa rr.e~il?ne, i.er+,oi.o inserite

nel Piano fin quanta destinate ad Interventi cornplen.entui ad dwri ir,rementi

tirumiati con Le risorse CIPE da ultirr.0 menriocrate) anche te h n e attribuite al

iclinisteru OeUhbiente, per prcgetti di disinquinamento, dalte delibera CIPE 12

Itglc ESS6 e !3 dicembre 19S6, a vdere sei tc~di (rnrrtui) 51 cui a l decreto-legge

64 !l i 3% 'Fai: 5scrse ~ ~ , ~ ~ 3 n : x 2 3 a 245 2i!ix5;. . . ..

Csz ic s x c e zspa rr.e~&criate ve:gx.c S:.a-E=tl gil Ir.trr\.er:tt :r:a:c~ii i&!t Ta5ci:e

.i &, C e D i;aLegr!c 2). cocre?er,:l i da:: i isrg~re~a:l ;e? :iiscur.a Resiane (cc Ii

successivo 3.5 ).

.i tdi risorse cene e q~mhZcate, potrmo ag&rrgersi -seco~.do !a b@cz

dell'arr!:~ir; 6 ddla itgot t 35i:Y97- quelie {i.or! qua& cabili al munitnta) che

L errsr?no rese dlspoclbiii

a) da!l'ammissione de@i interventi nel P.0 .ti. "Risorse Idiichc". su!!a p a l e si 6

accefiata una disponibilità 1997 dell'ordine di 700 hfLD;

b) dalla riprogrammazione del Q.C.S. 1994-1999 il cui concorso.al finawiamento dei

Piano t p:e\+sto In modo esplicito ddi11'm.G. c o m a 1, del D.L 25 marzo 1933

corì~enito con !a legge 23 maggio 1997, n. 135,

C) dalla riprogramazione dei P.O.P e dei D.O C.lr.P;

d) dalia ripartizione deiie risorse destinate dall'art. l della legge 13 5/97 allo sviluppo

sociale ed economico delle aree depresse del territorio nazionale;

e) da altre forme di cofinanziamento comunitario;

f) dalla capacità autonoma di c~fi~anziamento di Regioni, Provincie, Comuni;

g) dai ribassi d'asta e dalle economie sulla realizzazione delle opere gii finanziate;

h\ da pane delle risorse accantonate per il Ministero dell'hbiente nella tabella B

della Finanziaria 1997 e che saranno rese disponibiii . dopo l'approvazione del

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ddL'h.S. 2242.h @a approtrato da[ Senato, per 2 Pragt~iiiia s r i c i ì di we!a

ambientde di cui ali'art.2, comma 106, della tegoe 662 1396:

i) ddle risorse che potranno a-&ungersi in attuazione detta gmssiza tcgge

Finanziaria,

t) dai S,s:erra CeiIe tanfi, ed in particciare da queiie $i v&re, c:ck.e a::rz.:e:ss la

contraione di mutui e mediante meccanismi di projet h ~ c i n g .

A proposito di tariffe, è d a t e che vengacm immediatamente dichiarati i livelli

tariffaci appticati per i m+zi di approv.-igionamento, fo-pura e depure0r.e e che

vengar,o utilizzati gli arca;rtar.a;r.ecti eperatl in attuazione deil'act. t4 &!!a i e ~ e 5

~e:z&a 19%: ~ 3 6 .

E' essenziale che tati risone siano rese dispniblti da parte di tutti gli Enti percettarl

che richiedono t iw*amenti pubblici . Yon pu8 essere sonaciuto che t'mnontare delte risone che sxm.o destinate da

2aoe del!: C~mwi'rita e dei C P E agli investirnent: v: cS!e:?a~.e~.tc e de;.cr.r'cc.e

a$er,deri ir. i q a ristl;a ddia cz?zci:i dI proget:azicne ed at:uz&ne cie i sagge:-2

Ir.:e:esurI 6& Pic.o sarzwa in grzdct 5 e~fder ia te cei pr2ssIr-i .esi.

Per c(uzntc concerne ta rianivzzizr.e e !a gesrlo~e degli icpisnri esis:er,:i ma >CF. ir.

esercizio. SE potrà co'tare sulle disposiriori del corr.m:.a 4 del!'&! 6 de!h Lesse

! jji'i'7 che consentono al sazgeno gestcjre di u:iIiuare i ?:oven:i :aeR;5ri

1.4. Le misure acceleratorie

L'adozione del piano consente il ricorso a procedure accelerate per il completamento

dei procedimenti amministrativi, e l'attivazione delle iniziative indispensabili per

rimuobere gii ostacoli che .hanno daermlnato la niancata i e a l i e o n e delle opere nei

tempi precisti o che comunque ne hm,o ostacolato le varie fasi.

2.4.1. Trasferimenti finanziari

La disposizione dell'anicolo 6. comma 3, della legge 13511997, alla luce degli

inconvenienti e nei ritardi verificatisi in fase di attuazione del PTTA 1994-96 per

quanto riguarda le Regioni piii attive nel definire @i appalti. introduce una

accelerazione nei trasferimenti alle Regioni, prevedendo quote (25% del totale

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a!l'appro\aione dei piano e f2.c d 9U?8 di api opeh aila c o n s e p ~ dei lavori) e

modatiti (co~essione dei trosferirnerrto finanziario alla effettiva dispm%llità di

bilacio) di traskrinento che c e a c r e t h a ur. sisterria a perativo tale da ~ 5 d a . r ~ &e

Regoni Ea sesrione fLWziaia de@i intementi ed un terr,pestivc? a3us.s~ di r t ~ r s e ,

rendendo certi e trasparenti i tempi di r-one.

L'accduazione nei trasferimenti i applicabile a tutte le opere inserite nel Piano

finanziate con risorse del bGninero dell'bbiente.

Proprio per poter godere di tale agevclazione vengono iRserite nel P:a,?c? tuae le

ope:e PTTA @i "cer,IEca:e" daile Regioni hi h'G:.ic:v?o de!:'?L.bien:e.

Lt dlsposilone deilVa!qieoIc 6, c o m a 4, rezde zpplicabili &e opere eb agii

intenrenti ir.ser.:l nel Piaio, che sIa.70 gi5 appdtati o &%dar! in ccncessione e che 1 - q I r i d t i n ~ sapesi per qtrbsiasi nizrIrc a:?a daza de! 26 rnarrza tyc. ,. :e r~'.i~;~..e :3r:rer.~:e

i?n commissario ad acta che. in caso di inerzia dell'organo ordinariamente

competente. p:o\veda in sostituzione di esso a pone in essere tutti @i adempimenti

necessari

Inoltre, il medesimo cornrna -i. in caso di riiancata attivaziane digii inpiaiti reaiIua:i

da pane deoli enti competenti entro 60 giorni dal collaudo, consente la ncrnina -con

decreto del Ministro dell'arnbiente, di concerto con il Mnistro dei lavori pubblici- di

un gestore provvisorio per un periodo massimo di 18 mesi.

' Le modaliti della procedura contabile dei trasferimenti finanzi& pretista dal comrna 2 dell'articolo 6. introduce. con riguardo alle risorse del PTTA che giii sono state M e n t e nella disponibilita delle Regioni. un doppio passaggio (restituzione ai capitoli di spesa del hfininero dell'ambieiite e successiva riassegnazione alle Regioni) che appare privo di utilici d e e possibile fonte di ritardi. Se ne puo pertanto auspicare la soppressione. nella prospettiva di un ritocco della normativa.

Non puo non sonolinearsi che la portata applicativa degli interventi sostitutivi. ridotta rispetto alla previsione dell'articolo 6 del decreto-legge 6711997 a seguito delle modiicazioni introdotte in sede di conversione. appare i d i c i e n t e rispetto alle esigenze di accelerazione che con ogni probabilid emergeranno in sede di attuazione del Piano. Appare pertanto opportuno che la noima venga modificata. q w t o meno nel rnso di consentire l'attivazione degli intementi sostitutivi anche per le opere inserite in piani di risanamento delle acque e progettate. delle quali non sia ancora completata Irl fase dell'anidamento dei lavori.

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Q ricorsa aiia nomina dei ComnE-i sarà arthato Ui a i ec-cerior. e, di cctma, con

I'ind\ìduazione del C o m m i d o ad aaa nelI'orgar,o di vertice deU . 4 ~ ~ i s t r a z i u n e

ccrnpetente in via ordinaria ail'ese:uior.e dell'opera (Siiidacc. Prekierice Cella

Pr~bir,ci& Presidente deUa [email protected]

.Ai nomento -salvo reisiclni ed asgiornmenti h t ~ r i - è satu p&.bi'le k.di\iduare

soltanto un'opera avente i requisiti indicati.

Per quanto concerne h gestione provvisoria dei depuratori il cui colfaudo sia stato

comptetato ma che non siano entrati in fùnn'one, è prernanira o-gni determinazione.

Le Re@ori Cevcr,a, idarJ, &-,cara iOentiCcxe !e cpe:e nelia c~ndiicr.e citata. Ei

tenrirx. C; 63 giorni prebiista daìiiartlcolo 6, com.a 4, secondo periso non pu8

decorrere senza una prtbia comunicarione avente \dore di difida f o d e ; in tai

senso, per le opere ad oggi r e a h t e ma inattive potrà avere effetto [a

co~g.c~ic&or.e del decreto di adozione del Piafio: nel caso te Regiani indi\iduinc tali

;pere pkz2 teil a;cr2v&cr.e 2et rr.tiesi.?.o. S e g n i e x . s~c:esti~-t d: -'rr,~cca:=

a:tl;.&cne'' iu2x.7~ :IS-C 01 I c e y r u h i dei Pi~c~nc S;~zcr$:r.xrc - .

Pra-+fic se; pe:er L:i:ia-t recc-<sr.i 2: scstit.rz--.e ... .WL "S~S:'*- .u..d=" i*e~s2?:2 :?,sc.~:

nel P i a o @i intenenti @a Finanziati con risorse del P r o g r ~ m a Operativo

'Il~ttireglocale "Essrsc- ldkhe". dei Pr,ngan.?U Oper2tit+ P!uriFcnda e dei

3 3 c ~ 9 c ? t i 0pcrari;i L'niii 41 Prz-rar?_ziirlsx

3. Gli interventi e le opere del Piano.

3.1 Interventi gi3 in corso di realizzazione.

Sono inseriti nel Piano straordinario uni gli Inten~e~ti co~presi ce! P.T.T.A. 1994-

1996 per i q~a:i le Rt-oni hanno rilasciato Ia certificaione di possesso dells

progettazione esecutiva e dell'avvenuto espletarr,ento delle procedure amministrative

necessarie per l'affidamento. Oltre all'accelerazione dei trasferimenti alle Regioni dei

finmiamenti di pertinenza del Ministero dell'Ambiente, tale inserimento consente di

sottopone tutti gli interventi a fin~wiarnento pubblico alle medesime "regole" per

quanto concene l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili, la tutela del

corpo recettore, l'efficienza gestionale. L'assoggettamento a regole uniformi

cosrituisce la premessa per uniformità di risultati ambientali e gestionali il che

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3.2 1 nuovi interventi.

S o ~ o staci i i i r i t i nei Pimo straordinario più di miUe hten-enti per un costo totale

previsto di 10.3 SO h 0 dei quali 1268 cofhnziati e 9071 a carico del bilancio dello

Stato.

3 . Intementi di cui & indi5,idusta 1s copertura finanziaria,

Sono @i intenfenti hditiduatl d l e Tabelle regionati -4 B, C, .D, E e F, per un

ammsntare ccmptessivo di 910 miliardi circa, come indicato rLefEa Tabella Ieaxzntiva

3.

3.2.1. .Lnten.tntl che anco r i necessitano di copertura finanziaria.

Soco -li ifi:en.enti rlpcnzti nelle 'tabelle regionali K, per un mmontare compEessivo

di i0 500 rriiixdE circa; di ques:i, t i d z o ~ e z t a ddEspcmhE!e un c o i ; . n p e d2

I 45C miliscii circa e ìa ci3ere~z.z d ~ ~ r i essere ~epefita r,ei?'arlbito &!!e ~ S C T S ~ . n35

ancara quantificrobIII, ~pptnenent l a!!z !2polr@e b d r a t e a! ;rerecizr,te'$ 2 3

3.2.2 Ulteriori interventi

II Piorao srraordiriaria i una swJnento '"-per+.aW e penmto è. in condizione di

registrare, inserendoli a rutti gli effetti. eilrerion intememi. Così pure tu9 fare

scorrere in seconda phio6tà interventi che si mostrassero non fattibili nelle scadenze

inizialmente previste ovvero "inserire" opere nel caso di mancata attivazione deiie

stesse successiva d loro completamento.

3.3 Classificazione degli interventi secondo gli obiettivi ambientali

L'applicazione del meccanismo obiettivi pnoritari e criteri pnoritari congiuntamente

alla verifica della sussinenza di una sigfiificativa valenza di tutela ambientale

- 23 -

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deIl'intervmto o deu'opera da r e e e q d a t e Cde Regmi Q Birettaxtente

accertata d&'.MY&cr,e, q ~ d e o\\io reqrrisko cxatrere generale: r,eI!a

pr~spettiva di ura sztuicne complessiva deUe esige~ze di corn@tetaztento e

a~onalii.7nr:oce dei s i s e ~ i ri co[letramer,te e 5e;~rc.kt.e feke scqt;e redrrt

te~eado ccnto 2e& Cive== gado di gra\<ta deie s,r&ari : d i , e 2eE becefici

concretamente orterribili, in t& firnzionali ed olcupaziondi, dalla r e d i o n e

degìi interventi e delle opere, ha portato alla formazione di un primo elenco di opere

che devono immediatamente giungere a livello di affId~iento.

Queste elenco cacr.preade I I9 ir.:erventI per circa S! hiLD

F L - ~ ~ G Fa...ie integrar-te del P i a x e ~e~a.r,:c =CC CS~C-3 i I idtr.t:c~ e::tricr.e &I

intenrenti che non dispongono di risorse già stanziate, ma possono contare s d h

ra@orievoIe prospettiva di ottenere un finanziamento nei 1997.

Sdi 1.3éG intementi axora da Er.a.uiare, ct.e Fresentuio un fabbimgs t s d e di circa

10 600 hCiD di cui 1 250 circa sono !a quoti cja disporGbi!e (tra risorse -di f h t e . .

2 fc'=..:e :orr.:rit*a- dq,,yihPli ;.ceSsc je Kegor.: e -1: I,.,-& e . . . .. . .

Cscrze ?esce 2 6icpasikor.e cx Fzvarl! s: e cpera:a =.?a sefekl?r,e tccnti5cz:da @I

inten-eszi in orado di essere at\ia:i can ursenza, ai abbattere carichi inquinmti di

f!icso -avanti su cop i idsc; i i elevata czrinerabi!:a conche. red izaqd~ un

app:cccio "oincnis!;co'- di riduzione deg!E acpozi inqui3an:i. dI ~ttimiuare I benefici

cnibienrzli di cpcre _c13 esij!en~i. P~nlcc.!a-e otte~zione 6 stata p m a alla pcjsskl!i!Q di

sh::arz i cofinanziarnezti e di cancorrere all'acquisizione delle risorse comunitarie e

nazionali per le aree depresse Nella Tabella I dell'allegato 2, sono riportati per

ciascuna Regione @i interventi da finanziare identificati come prioritai sulla base aei

criteri indicati e delle informazioni acquisite.

Detti interventi devono essere predispos:: &er i'afKdamento entro il 1997 farte Ie

eccezioni di quanto al successivo punto 4

I resanti interventi vanno predisposti per l'affidamento entro il 1998.

3.4. Classificazione degli interventi secondo il grado di fattibilita finanziaria

e tecnica.

Da quanto anticipato a proposito delle risorse finanziarie. discende che vi sono:

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cpere ed intementi pw.rua[rnenre hdikiduati e assisiiti & una c o ~ ~

rfr&r&a<a cena E3 epoca anttiedecte afi'emanaricce t t l decreta-[me ( q u a

EmiatI -in base &e dekere C E E 23 aprile 1%:- a vdert sui fcr-di ex afticoia

4 &La Iqgt 34 ;/'i%:; queE k%ruia:i -in base ai!t deubert CPE I2 tugtic- 13

dicembre 19%- a \alere sui fondi deUa L. 64 l! 1996); quelli previsti dai documenti

regionali approvati ad18ambito del PTTA che b o raggiunto La condizione

pre\is:a dal pcrntu S. 1 .$. della detibera C P E 2 t dicembre 1993; quelli altresi

p r t t k i dai fccxzer.5 re$ur.aìi zhe CCR aECiar.a ra"d3~ct3 &m. C Y C C ~ U ~ . ~ , =a

V,r . e-&- ,,,,e d a prc?sc,Tllene dei qudi pcm~go?icl- ~cs;bi!ita ed Oreresse; i nca6

interventi proposti M e Regioni che non hanno ancora vini appravati i re(ati\.i

documenti di programma);

q ' n q e r e e2 Ir.ter,fer.tI zer ;e \;.-L: !a , - :ce~~ra t s:z:a ..;,e?.ct2 z:::-.ze?:~ - a r',sorse .p.

sjà sttlsrate ad &5 5.~2, 212 ?C: -tr.:zza:r, e clse I'~~lcci2 S 52 Sestlriz!~ a! n- . . . , ,, r!;iv {q-eil: 5nai;ias cvn 5:: Err.p.ri ze..e revùch.e. Ce: tibassi d'=t& OeiIt

ezonorie, ~eli'e.ibito det PtogrmiI~a tr.efi.de di Tutela c!elI'.kabierite 1994-

1996).

ed ;nten.e~.tI (h r ~ z e r o I S S ~ I :a_~$are (iei precedenti) aqcsra pS\f i i

co~errur3 {in tutt3 C in pane). m3 per ie qxaii v a n o xpc-rire adeguare nsorse

attraLerso i canali di kmiamento indicati al precedente punto 2 3

Sotto un diversa punto di kista, le opere individuate hanno un grado di elaborazione

progettuale assai disumo~eneo. Per alcune di esse esiste un progetto esecutivo

idoneo sotto il profila tecnica-a,mislist:ativo ed ambientale tde da consentire

I'espletarner,to di una oara d'appalto; per altre, una progettazione d: carattere

preliminare, idonea a consentire, alternativamente. I'indizione di un concorso di

progettazione in base al d.lgs. 157/1995, oppure I'espletarnento, alle condizioni

prewste dalla legge 10911 W4 e successive modifiche, di una gara per la realizzazione

defl'opera secondo la modaliti di scelta dei contraente dell'appalto concorso; avendo

presente che per parte deUe opere, la progettazione è in corso o richiede intesrationi

ed aggomarnenti. Gli elaborati tecnici verranno integrati secondo la tempistica

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Gli intmenti sono stati amihati sotto diversi aspetti.

E:. zxì ;E;.x.a se& SE Tabelle Rqiansli (allegato l), Fer cgi Regkr-e: ~. ?eri-tz:i

s o r ~ stati aaaikicamcrne indicati: e suddlk'si In Sase a& ckle-r>. a~.E-ie~tt.';

perseguiti, con la seguente Iegenda:

TC - tutela fascia costi-

LU - !asce ed aree umide;

Li, - !as5

FR- f :zi 2 fzc5:

FC - L.25 tcr:pror.essf

SS - tutela stoio e sona%oto

Inuitré e!i in:tn.enii soco distirttl in.

GC - intenenti che inttrcsnr,~ srandi carichi (capplrro$-i. aree iniusrrrdi)

CI - Cornp!aamento irnpianri

11 riepilogo dell'analisi per obiettivi ambientali, completato con L'indicazione dei

costi. e esposto alla Tabciia 1. riportata alle pagine seguenti.

In una seconda serie di Tabelle Regionali (allegato 2). per ogni Regione, gli

interventi sono stati suddivisi in base alla presenza o no di una copertura finanziaria e

della relativa tipologia, con la seguente legenda:

A - interventi riproposti da PTTA;

B - interventi finanziati a valere sulle risorse delle leggi 34 1/95' e 641196;

5 La delibera CiPE 23/07/97 i attualmente all'cwme degli orsani di controllo.

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C - intenmtì fhmiat i con le risone d&& da revoche:

D - interventi da fhwiare con economie e riassi d'asta;

K - r,uovi imenventi da W a r e ;

I - nrrovi iinttnwtti da banziare griaritari.

Soira inoltre indicati ndle Tabelle:

E - interventi da r e v w

F - interventi che hanno ottenuto ribassi d'asta ed econclrrie;

G - P:scrse del P n . 4 ancora d!s~oriih,iki.

I1 riepilogo detI'disi d a costi'dd Piano t esposto nella Tabeflt 2, riportata ndfe

pagice seguenti.

:I riepilogo dei costi d@. izententi per E qadl e srata ic,$indua!= E2 zcnet,i;:z

f x&an'a 6 esposto ileila Tabefla 3'

I! riepitogo cei toni d& interventi privi di inregrbe copemsra SrarS&a compare

nelia Tabella 4, che indica anche la quota di cofinanriamento finora disponibile.

Infine. !a Tabella S. Epona il riepilogo dei costi e i fabbisogi della Tabelia

precedente. suddicisi Ftr- aree obiettivo L!! (Obiettivo '!, 1. 50 e zcne fio^

ijbiertivo)

4. Attuazione degli interventi.

A tutti @i interventi inseriti nel Piano sono state o saranno applicate le seguenti

tempistiche:

a) entro il termine del 25 giugno p.v.:

- integrazione delle schede già trasmesse relative agli interventi nuovi;

6 La dcltkn CIPE 23/07/9: 2 attualmente all'esame degli organi di controllo

- 27 -

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- contrailo ed wentube integruioce deise t&eLe e LcluI.~iC.~azicr.e teUe

~ r ; c? r i t i

- ete~,caricne de@i inten-enti @a inseriti nel PTTA e "crrtficati" dalle Resjanì

;e: a\-er raggicta Le :cr.di\rri <i CL: d ;&:t? 5 . I.$. $e;:& &Etera C P E

2L!13;193i;

- etencazicce delle opere già appdtate a &date ir, concessione che Rsuittrta

sospese per qualsiasi r~otivo, ai fini deIl'applic&one delI'ut. 13, commi 2 e

segiierti, deUa lese E 3993,

- eieccazk~.e $e@ ktert?er.t: @i ccEEa~datI Za :>k:t 52 g I c 5 che c c ~ . sit-.,c

=cara stati attiva& ai fini deii'applicarisne detl'arr. 6, ccimma 4, della kgge

l55,i97.

bj er,i;a 1) ;e-isAe +i 29 L6.u - . . . .& . - ,. ., izqc:s:z:i?.e itik rzr,::~caacr:e CL paqe ie: . . ,, , :cskr ;an=rrseD:sL:e id:'E~.:e tl:=kre $&:'iri:er.re-:2, 2eIla $spor;bii:ri . .

.. . ,. . , ,.. z.:=g~:t~ cre;:-..:Lzt cc;ceri.er,te g: :?.:tr\.er::: z;,r.uya:i ;or, i ~~.~~~ C%;,& hgge

r:. 3411Cj; ci=:: i fu.r,dl ZeCa l e ~ e 64F!95; ce?. i f x d l de&wt: $a revache,

fi5assi d'%?a od t i o ~ o r i e ; con i fatldi sii resi c!lsponiibi!i sul P.O. Risorse

Idriche iti Sfinistrro del Lwo5 Pubbrici 2 a!:.':mei2ri fiz~ziabiil con risorse sii iiintiticate

C) Entro il temine del 5 l ottobre pv , acquisizio'e della cecificazione da pane dei

!egde rappresentate dell'Ente titolare dell'intervento, della disponibilità dei

progetto preliminare concernente gli interventi non ancora assistiti da

fifianrianen:i e r;ltenuti orioritari. Tdi interuento saiir~ncs a~messi a

fnanzia~enro r! valere sui fondi che si reind2rm.o dispo~ibiii.

d) Entro il termine del 3 1 ottobre p.v. acquisizione delle certificazioni da parte del

legale rappresentante delllEnte titolare dell'intervento dell'at~enuto.

esple:rmento di mne le procedure amministrative occorrenti per procedere

all'affidamento deila reaiinaiione delle opere finanziatecon i fondi della legge

541/95. della leoge 341/95, delle revoche. dei ribassi d'asta ed economie, del

P . 0 M. "Risorse Idnche" con altre risorse già identificate;

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e) Entro 2 termine dei 3 1 dicembre 1997 acquisizione ddie certiadoce da parte

del lepie rapprexntar.ie dellSEr,tc :itolare ie1l'inten.er.t~. Uelk SZsp2niki!ità del

progmc prelunirrarc cuncemente gli dai Vitementi ~re\+stE iW pia^ e ncn

compresi neiie tipologr'e di cui aiie precedenti tetrere.

Tutti i temini sopra indicati sono essenziaii. Il mancato rispetto degi stessi ovvero

dei diversi termini e ~ ~ t 2 definiti dai singofi proivedimenti di fit~.Iziar;er,ts, prr0

cor.porrxe, 3'iri:es :m la Regcne interessati, l'eslusiorte d d Pizro. %a rebecca del

finanziamenti attribuiti e & contemporanea hdi~iIdcratione di opere sasiative.

La predisposizicr.e dei progetti esecutivi de@i interventi assistiti da t i d a m e n t o ed

il corr.pletmer,ta Ce$ ac!em;izer,ti di carattere tec~ica-tmmministtativo ed

5. Controtlo k monitoraggio degli interventi, verifica delt'attuazione e

riallocazione delle risone.

il controllo degli intewenti, sotto il profilo dell'idor.eità a realizzare la tutela degli

obienivi di qualità del corpi ricettci, 4 assicurate da! Mlnisrezo delllh.ble~te

attraverso il Senizio .A.RS. unico referenre delle Regioni.

Per l'esercizio delle anitita di control!~. monitoraggio e verifica, il hlininero

dell'bbiente si awale del Gruppo tecnico previsto d'art. 6, comma 7, della legge

135/97, di un apposito -mppo di lavoro istituito presso la Commissione Tecnico-

Scientifica.

La sorveglianza sull'artuazione del Piano e svolta da un Comitato di sorveglianza,

costiruito con decreto del Ministro dell'ambiente e composta da rappresentanti del

klinistero dell'ambiente. del htinistero dei LL.PP. e delle Regioni interessate.

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9-12-1997 Supplemento ordinario alla GAZZElTA UFFICIALE Serie generale - n. 286

Aile riunioni dei Comitato partecipario inoltre, in relarione all'bcidrnza d e

rispctthr competente deglì argomertti aii'ordie dei giorno, rappresenmti della

Commìsrium defi1Vniorte E u r o w dtt hlinisterc. de! hi ì=~o e della

pru_crramma2ione econocnic=a, del Slinisttrz Cd rescrs, dei SEriser? dei iavcri

pubblici, e di aitre Ammuilstr . . azioni interessate.