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Provincia dell’Ogliastra Amministrazione straordinaria Servizio Viabilità Trasporti Infrastrutture via Pietro Pistis - 08045 LANUSEI tel. 0782 473600 – fax 0782 41053 via Mameli – 08048 TORTOLÌ tel. 0782 600900 – fax 0782 600920 codice fiscale / p. IVA 01174270916 www.provinciaogliastra.gov.it A Il Committente: Amministrazione Provinciale dell'Ogliastra RUP Geom. Aurelio Grosso - PROGETTISTI – Ing. Mauro Foddis _______________________ _______________________ _______________________ (a cura dell’Ufficio tecnico Provinciale) Data: Novembre 2015 FASE PROGETTUALE: PROGETTO PREL – DEF -ESECUTIVO RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA Interventi di messa in sicurezza e manutenzione Istituto d’Arte di Lanusei Tecnico Industriale e Licei Associati - Tortolì

All. A Relazione Tecnica...mediante affidamento alla Nugoro S.p.A. dei lavori di riparazione. La società avrà il compito di pulire adeguatamente le vie di scorrimento dell’acqua

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Provincia dell’Ogliastra

Amministrazione straordinaria

Servizio Viabilità Trasporti Infrastrutture

via Pietro Pistis - 08045 LANUSEI

tel. 0782 473600 – fax 0782 41053

via Mameli – 08048 TORTOLÌ

tel. 0782 600900 – fax 0782 600920

codice fiscale / p. IVA 01174270916

www.provinciaogliastra.gov.it

AAAA Il Committente:

Amministrazione

Provinciale dell'Ogliastra

RUP

Geom. Aurelio Grosso

- PROGETTISTI –

Ing. Mauro Foddis

_______________________

_______________________

_______________________

(a cura dell’Ufficio tecnico Provinciale)

Data:

Novembre 2015

FASE PROGETTUALE: PROGETTO PREL – DEF -ESECUTIVO

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

Interventi di messa in sicurezza e manutenzione

Istituto d’Arte di Lanusei

Tecnico Industriale e Licei Associati - Tortolì

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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1. descrizione

Il progetto prevede la realizzazione di diversi interventi finalizzati all’adeguamento alle norme

dell’Istituto d’Arte di Lanusei.

In particolare saranno realizzati dei lavori finalizzati all’incremento della sicurezza nei luoghi di

lavoro di cui al D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii nonché il rispetto delle linee guida in materia di

sicurezza emanate dal Ministero dell’Istruzione nel 2013.

Descrizione analitica dell’edificio

----------------------------------------------------------------------------------------

IDENTIFICAZIONE DELL'EDIFICIO

Provincia: Ogliastra

Comune: Lanusei

Tipologia Edificio

- Indirizzo: CIRCONVALLAZIONE EST

- Numero civico SNC

- C.A.P.: 08045

DISTRETTO SCOLASTICO: num. 009

658.27

735.25

548.47

K 91

640.09

Hotel

576.55

K 93

di Girilonga

LANUSEI

Ponte523.39

572.23

FuntanaCoroddis Scuola

Professionale

480.73

531.91

469.81 465.97

NULAI

C.Lai

426.67

NOTIZIE GENERALI SULL'UBICAZIONE DELL'EDIFICIO

DATI CATASTALI

L'edificio e' accatastato (N.C.E.U.) Si

Foglio 12

Particella 1310

CONSISTENZA AREA

Dati dimensionali dell'edificio

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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Superficie totale dell'area scolastica

Superficie coperta dell'edificio in esame(*) 1645

Superficie coperta delle attrezzature sportive 450

Superficie totale dell'area libera

Volume lordo dell'edificio scolastico(*) 17100

Prospetti a vista 4

ORIGINE ED ETA'

L'edificio in esame è stato costruito Costruito appositamente per usi scolastici

Anno di costruzione - dal 1976

Morfologia Dell'edificio

L'edificio in esame è cosi articolato:

Numero totale di piani 5

Numero di piani fuori terra 3

Numero di piani interrati 2

493,00

572

AREA DI SOSTA

AUTOCISTERNA

AUTOBOTTE GPL

719

1891

306

4093

4663

RECINZIONE REALIZZATA IN ROBUSTARETE METALLICA ALTA ALMENO 1,8 M EDOTATA DI PORTA APRIBILE VERSOL'ESTERNO E CHIUDIBILE CONSERRATURA O LUCCHETTO (TAVOLE 4 E5 DEL DM 31.3.1984).

89B/C.

Deposito costituito da ununico serbatoio dellacapacità di 1 mc

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

4

Dimensioni complessive dell'edificio

Quota superficie altezza interna

Piano Interrato - 7.60 542 3.00

Piano Seminterrato - 3.60 1036 3.70

Piano Terra 0.00 1177 3.10

Piano Primo 3.40 1058 3.10

Piano Secondo 6.40 1058 3.10

Altezza della linea di gronda(m) 10.00

----------------------------------------------------------------------------------------

Allo stato attuale l’edificio ospita circa un centinaio di alunni, inoltre è presente il corpo docente

e personale ATA per alcune decine di unità.

L’edificio non dispone ancora del certificato di agibilità, mentre nel 2014 è stata presentata la

SCIA relativa alla prevenzione incendi.

Dalla verifica delle attività precedentemente svolte e dalla documentazione presente, allo stato

attuale, sono necessari diversi interventi di seguito elencati.

� Sistemazione infiltrazioni d’acqua dai lucernai del vano scala;

� Sistemazione dei pavimenti scollati negli anditi dei diversi livelli;

� Sistemazione degli esterni e attrezzature sportive;

� Sostituzione porte interne danneggiate da atti vandalici;

� sostituzione degli infissi esterni;

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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� piccoli interventi di dettaglio sulle centrali antincendio e sugli esterni quali realizzazione

di una porta in ferro per chiusura vano riserva idrica (€ 210), lo spostamento di 50 cm

del gruppo di pressurizzazione antincendio dal muro laterale (€ 700,00), messa in opera

di un chiusino in ferro classe D 400 nel piazzale esterno al piano secondo seminterrato

(€ 350,00), fornitura e messa in opera di kit allarme acustico – visivo (€ 350,00),

fornitura e posa in opera di sensore di fumo nel locale presidiato (€ 300,00),

spostamento della elettropompa esistente della riserva idrica in locale adiacente a

quello utilizzato allo stato attuale (€ 450,00), due congegni di auto chiusura locali

tecnici (€ 330,00);

� messa in opera di tende.

Lo scrivente nell’ultimo periodo ha effettuato diversi sopralluoghi presso l’edificio al fine di

individuare le diverse criticità presenti. Durante i sopralluoghi sono stati concordati con i

rappresentanti dell’Istituto e con il dirigente scolastico (datore di lavoro) gli interventi

prioritari.

Dopo una prima analisi economica delle esigenze è emersa la necessità di eseguire gli

interventi per stralci.

Antincendio

Si è data priorità alla risoluzione degli interventi richiesti dai VV.F. a seguito della

presentazione della SCIA i quali devono essere realizzati entro il termine ultimo imposto dalla

normativa vigente per l’ottenimento del Certificato Prevenzione Incendi, fissato per il

31.12.2015.

Gli interventi di adeguamento richiesti sono già stati quantificati dall’ufficio, subito dopo la

richiesta del Comando dei Vigili del Fuoco di Nuoro, in circa € 2.690,00 + IVA al 22%

Questi interventi possono essere scorporati dall’appalto complessivo, seppure ricompresi tra le

somme a disposizione della Stazione Appaltante e affidati nel più breve tempo possibile al fine

di ottemperare alla scadenza del 31.12.2015.

Infiltrazioni d’acqua e sistemazione pavimenti

Le infiltrazioni d’acqua verranno temporaneamente risolte al di fuori del presente appalto

mediante affidamento alla Nugoro S.p.A. dei lavori di riparazione. La società avrà il compito di

pulire adeguatamente le vie di scorrimento dell’acqua e sigillare ogni possibile fessura.

Allo stesso modo verrà richiesto alla Nugoro S.p.A., nell’ambito del contratto di servizio,

l’intervento di manutenzione delle piastrelle dei disimpegni.

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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Le piastrelle esistenti verranno riutilizzate mediante un ulteriore incollaggio con materiali

idonei. Alcune piastrelle rotte dovranno invece essere sostituite con un prodotto identico o

equivalente, anche da un punto di vista cromatico.

Nella foto a fianco si individuano le

carenze oggi presenti nella

pavimentazione degli anditi. Si è potuto

verificare che molte piastrelle risultano

non idoneamente incollate al piano di

calpestio, le fughe sono deteriorate e

alcune piastrelle presentano rotture o

deformazioni.

Sarebbe opportuno, in un prossimo

intervento, utilizzare una tipologia di

piastrella con un PEI adeguato alle

nuove normative.

Infissi

Oltre agli interventi di cui sopra, verranno sostituiti gli infissi esterni del piano terra – primo –

e secondo presenti nelle aule e nei corridoi, oltre ad alcuni locali di supporto.

A causa della carenza di risorse, non verranno sostituiti gli infissi dei gruppi servizi, delle uscite

di sicurezza, gli infissi del piano primo e secondo seminterrato dove trovano ubicazione i

laboratori di falegnameria, metalli, ceramica, etc.

Allo stato attuale gli infissi si presentano in condizioni di scarsa efficienza a causa della

difficoltà a reperire i pezzi di ricambio quali maniglie e serrature.

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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La chiusura dell’infisso viene garantita da un sistema precario di serratura a baionetta, il quale

in presenza di forti sollecitazioni dovute all’azione del vento, potrebbero far aprire l’infisso

verso l’interno generando potenziali pericoli per l’incolumità degli alunni e del personale

docente.

Particolare infisso

Sistema precario di chiusura utilizzato a causa dell’impossibilità di reperire pezzi di ricambio.

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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Si da atto che il datore di lavoro ha previsto misure organizzative finalizzate ad individuare il

pericolo e materializzare sul pavimento una striscia gialla che delimita l’area di sicurezza per il

transito e la sosta degli alunni.

Inoltre gli infissi non soddisfano i nuovi requisiti fissati dalle linee guida del Ministero Istruzione

le quali prevedono che, nell’ambito della sicurezza:

VI. SICUREZZA ... Per i parapetti si consiglia di mantenere una altezza superiore a quella minima di legge, ed è consigliabile utilizzare quote di cm 115-120 per evitare scavalcamenti. Gli infissi dovranno rispondere alla recente normativa europea ed essere realizzati con vetri antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso, di classe 2B2, come prescritto dalla direttiva UNI EN 12600, e di

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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classe 1B1 per le superfici finestrate ad altezza parapetto fino a cm 90 da terra o comunque a pericolo di caduta. Le soglie degli infissi nelle aule e nel disimpegnano risultano ad altezza variabile tra 90 e 92

cm, mentre le linee guida prevedono un parapetto ad altezza superiore di 115 – 120 cm.

Inoltre i vetri presenti non rispettano i nuovi requisiti di classe secondo la norma UNI EN

12600.

Pertanto verrà ridisegnata la nuova tipologia dell’infisso che presenterà una parte fissa in basso

sino all’altezza di 115 -120 cm e le parti apribili in alto.

Al fine di determinare l’altezza ideale, nell’ambito di quanto consigliato nelle linee guida, lo

scrivente con i rappresentanti dell’istituto hanno simulato diverse altezze di apertura

dell’infisso con la presenza di un alunno seduto nella sedia in dotazione e in piedi.

Si da atto che le aule sono molto spaziose rispetto alle postazioni presenti e che i banchi non

sono ubicati in prossimità degli infissi.

Inoltre si è ipotizzato un meccanismo di apertura parziale dell’infisso che, nel garantire il

ricambio dell’aria, mantenga l’apertura entro i limiti della soglia, il tutto al fine di proteggere lo

spigolo vivo dell’anta facendo in modo che non sporga all’esterno.

Si è valutata la possibilità di utilizzare un meccanismo con la doppia apertura di cui una a

vasistas, ma tale possibilità non è consigliata nel caso di utenza particolare come quella degli

studenti, a causa della delicatezza del meccanismo della serratura.

Allo stesso modo è stata scartata la possibilità di utilizzare un infisso con apertura scorrevole,

avendo verificato con altri rappresentanti di enti pubblici proprietari di edifici scolastici che tale

meccanismo di apertura genera un potenziale effetto ghigliottina, da sconsigliare in un

ambiente come quello scolastico.

Per quanto detto sopra si passerà dalla tipologia esistente

Alla nuova configurazione di cui all’abaco degli infissi allegato al presente progetto:

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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Oltre ai requisiti di sicurezza i nuovi infissi dovranno verificare i requisiti di isolamento acustico,

di efficienza energetica, con dei nuovi infissi in alluminio aventi telai a taglio termico e muniti

di vetri a basso valore emissivo aventi Ug pari a 1,4W/m2K, di tenuta la vento, di permeabilità

all’acqua.

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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Normativa vigente

----------------------------------------------------------------------------------------

� Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005 " Attuazione della Direttiva CEE 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia"

� Decreto Legislativo n. 311 del 29 dicembre 2006 "Disposizioni correttive e integrative al decreto legislativo 192105, recante attuazione della direttiva 2002191ICE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia"

� Decreto del Presidente della Repubblica n. 59 del 2 aprile 2009 "Regolamento di attuazione dell'art. 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002191ICE sul rendimento energetico in edilizia"

� Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici"

� Circolare Ministeriale del 22 maggio 1967 "Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici"

� Decreto Legislativo n. 115 del 17 marzo 1995 "Attuazione delle direttive 92/89/CEE relativa alla sicurezza generale dei prodotti"

� Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 "Attuazione dell'articolo I della legge 3 agosto 2007, n, 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"

� Decreto 14 Aprile 2015 Misure per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici [Gazzetta Ufficiale n. 109 del 13/05/2015]

� Decreto 26 Giugno 2015 Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici

� Decreto 26 Giugno 2015 Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici

� Decreto 26 Giugno 2015 Schemi e modalita' di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell'applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici

� Decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE

� Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74 Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192

� Decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo n. 192 del 2005, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia

� Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia

� Decreto ministeriale (sviluppo economico) 26 giugno 2009 Linee guida nazionali per la

� certificazione energetica degli edifici Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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Direttiva 2002/91/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002 Rendimento energetico nell'edilizia Decreto Ministeriale 2 aprile 1998 Modalità di certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti ad essi connessi

Efficienza energetica

--------------------------------------------------------------------------------------

In materia di efficienza energetica la Comunità Europea ha indicato la strada da

percorrere ai Paesi membri attraverso la Direttiva 2002/91/CE "Rendimento energetico

nell'edilizia" e la Direttiva 2006/32/CE "Efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi

energetici".

L'Italia recepisce i contenuti della Direttiva 2002/91/CE con la pubblicazione del Decreto

Legislativo 19 agosto 2005 n. 192 "Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al

rendimento energetico nell'edilizia", entrato in vigore 1'8 ottobre 2005.

Il contenuto di questo decreto è stato poi modificato e integrato dal Decreto Legislativo

29 dicembre 2006 n. 311 "Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 19

agosto 2005 n. 192, recante attuazione della Direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento

energetico nell'edilizia", che entra in vigore a partire dal 2 febbraio 2007.

L'attuazione completa del D. Lgs. 192/05 prevede la pubblicazione di ulteriori decreti

attuativi che secondo l'art. 4 dello stesso, completeranno il quadro sui seguenti temi:

� i criteri di calcolo e requisiti minimi per gli impianti;

� i criteri generali di prestazione energetica per l'edilizia convenzionata, pubblica e

privata;

� i requisiti professionali e di accreditamento per la certificazione.

Il legislatore con il DPR n. 59 del 2 aprile 2009 "Regolamento di attuazione dell'art. 4,

comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente

attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia", entrato in vigore il

25 giugno 2009, dà attuazione ad alcuni dei punti previsti dall'art. 4 del decreto legislativo

192/05 ed in particolare introduce un nuovo quadro di disposizioni obbligatorie, che

sostituiscono le indicazioni "transitorie" dell'allegato I del D.Lgs. 311/06.

All'art. 4, comma 4, lettera c) del D.P.R. 59/09 si legge che "per tutte le categorie di

edifici, così come classificati in base alla destinazione d'uso all'art. 3 del Decreto del Presidente

della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione della categoria E.8, il valore massimo

della trasmittanza (U) delle chiusure apribili, comprensive degli infissi, considerando le parti

trasparenti e/o opache che le compongono, deve rispettare i limiti riportati nelle tabelle 4.a e

4.b al punto 4 dell'allegato C al decreto legislativo"; ed ancora l'art. 4, comma 15, recita: "In

tutti i casi di nuova costruzione o ristrutturazione di edifici pubblici o a uso pubblico, così come

definiti ai commi 8 e 9 dell'allegato A al decreto legislativo, devono essere rispettate le

seguenti ulteriori disposizioni:

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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� i valori limite già previsti ai punti 1, 2 , 3 e 4 dell'allegato C al decreto legislativo sono

ridotti del 10 per cento"

Il sistema è sempre quello dell'attribuzione dei limiti per zona climatica (individuata dai

gradi giorno) e per tipologia di edificio. Per zona climatica vengono definiti i valori massimi di

calore che può essere disperso, la trasmittanza termica, attraverso:

� strutture opache verticali

� strutture opache orizzontali (pavimenti e coperture)

� chiusure trasparenti e vetri.

Nel caso in esame ci si occuperà, vista la tipologia di intervento che si intende

realizzare, unicamente delle chiusure trasparenti e delle relative superfici vetrate, oltre che

delle opere accessorie necessarie.

Come già anticipato, i valori limite di trasmittanza termica che devono rispettare le

chiusure trasparenti comprensive degli infissi sono riportati nella tabella 4a dell'allegato C del

D. Lgs 311/06. Nel medesimo decreto viene confermata ed aggiornata anche la tabella 4b dello

stesso allegato, che indica le prestazioni che devono avere i soli vetri.

Nella tabella che segue sono riepilogati i valori limite di trasmittanza in vigore dal 1

gennaio 2010 (dal 1 gennaio 2011 per i vetri):

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

14

Riassumendo i dati del decreto in una unica tabella si ottiene:

zona

climatica

strutture

verticali

opache

U Whn2K)

strutture opache

orizzontali o

inclinate di

copertura

strutture opache

orizzontali o

inclinate di

pavimento

Chiusure

trasparenti.

comprensive degli

infissi

Vetri

U (W/m2K)

A 0,62 0,38 0,65 4,6 3,7

B 0,48 0,38 0,49 3,0 2,7

C 0,40 0,38 0,42 2,6 2,1

D 0,36 0,32 0,36 2,4 1,9

E 0,34 0,30 0,33 2,2 1,7

F 0,33 0,29 0,32 2,0 1,3

Si da atto che Lanusei si trova in zona climatica D

Prestazioni per la sicurezza

Il Decreto Legislativo n. 172 del 21 maggio 2004 recepisce la direttiva 200119510E

relativa alla sicurezza generale dei prodotti e rende obbligatoria l'osservanza della normativa

UNI 7697 "Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie".

Tale norma fornisce i criteri di scelta dei vetri da impiegarsi, sia in esterni che in interni,

in modo che, nella destinazione di impiego prevista, sia assicurata la rispondenza fra

prestazioni dei vetri e requisiti minimi necessari per la sicurezza dell'utenza. Oltre alla

definizione delle varie tipologie di vetro (lastre di vetro temprato termicamente, di vetro

stratificato di sicurezza, di vetro armato ecc.), in base alle applicazioni nella norma viene fatta

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

15

distinzione fra vetrazioni interne ed esterne. Nel caso in esame si tratta unicamente di vetrate

esterne in quanto di separazione tra un ambiente esterno ed un ambiente interno.

La norma tratta anche la posa delle lastre, le azioni e le sollecitazioni alle quali possono

essere esposte le superfici vetrarie, i danni o i rischi conseguenti alla loro rottura e i criteri di

scelta delle lastre da impiegare nelle varie applicazioni (che presentano o non presentano un

potenziale pericolo). In assenza di specifiche disposizioni comunitarie, di specifiche

regolamentazioni nazionali e del recepimento nazionale di specifiche norme europee non

cogenti, la sicurezza del prodotto è valutata in base alle norme nazionali in vigore nello stato

membro in cui il prodotto è commercializzato (D.Lgs. 6 settembre 2005 n. 206 Codice del

Consumo).

Questa norma, armonizzata alle direttive europee concernenti la sicurezza personale

nelle costruzioni, ha lo scopo di stabilire i criteri di scelta e di impiego dei vetri e delle

vetrazioni in genere, compreso quindi telai e quanto necessario alla loro costruzione, in base

alla destinazione d'uso garantendo i requisiti minimi necessari per la sicurezza dell'utenza.

Il punto 6 della norma UNI 7697/2007 precisa che il progettista di vetrazioni (per

progettista si intende, in senso lato, sia il progettista dell'opera, il vetraio, il serramentista

nonché l'eventuale rivenditore dei serramenti stessi) deve tener conto di una possibile serie di

azioni e sollecitazioni che trova dettaglio come segue:

� Carichi dinamici dovuti a vento, folla, traffico pedonale, onde di pressione e

depressione ecc.;

� Carichi statici: peso proprio, carichi imposti, neve, pressione idrostatica;

� Urti da grandine

� Vibrazioni;

� Torsioni da azionamento di parti apribili;

� Fatica;

� Sollecitazioni sismiche: conseguenza di fenomeni tellurici;

� Urti da impatto di persona con riferimento alla UNI EN 12600;

� Urti di pietre, colpi di mazza e/o ascia, dovuti ad azioni di vandalismo o tentativi di

effrazione (UNI EN 356);

� Urti da proiettile (TINI EN 1063);

� Incendi (UNI EN 357);

� Esplosioni (UNI EN 13541).

Al punto 7 la stessa norma analizza i danni e/o i rischi conseguenti alla rottura delle

lastre: il progettista della vetrazione nella fase di progetto dovrà tener conto dei rischi e dei

danni causati dalla rottura delle lastre, escludendo da questa considerazione solo i danni

limitati alla sostituzione di lastre danneggiate per cause accidentali:

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

16

� Danni a persone e cose quando la rottura del vetro possa causare ferita a persone,

animali o cose;

� Caduta nel vuoto, se vi è rischio di cadere da un'altezza uguale o superiore a 1 metro,

causa rottura della lastra;

� Danni sociali, quando la rottura della lastra causa danni alla collettività.

Al punto 8 della medesima norma si ritrovano due affermazioni categoriche:

8.1 Nelle applicazioni che non presentano pericolo non è prescritto l'impiego di vetri di

sicurezza;

8.2 Nelle applicazioni che presentano un potenziale pericolo bisogna usare vetri di

sicurezza, facendo riferimento al lato dell'impatto.

Nel prospetto 1 della norma 7697/2007 sono riportati i vari casi di applicazioni vetrarie

e la conseguente tipologia delle lastre da impiegare.

Negli asili, scuole, ospedali ed istituti, oltre che negli edifici pubblici, in genere i vetri di

sicurezza sono prescritti indipendentemente dall'altezza dal calpestio. Sono vetri di sicurezza

contro ferite e lesioni alle persone quelli previsti dalla norma UNI EN 12600. Facendo

riferimento al rischio coinvolto in caso di rottura del vetro (rischio di ferite, caduta nel vuoto

ecc.) ed al tipo di applicazione i vetri di sicurezza ammessi sono i vetri temprati (classificati

dalla norma con la lettera C), stratificati (lettera B), stratificati e temperati insieme ed in alcuni

casi i vetri armati. I vetri di sicurezza previsti dalla UNI EN 12600 hanno diversi livelli di

resistenza (1, 2, 3, in ordine decrescente di resistenza).

Da una analisi complessiva, pertanto, emerge la necessità di utilizzare per le finestre

oggetto di intervento delle lastre di vetro stratificato, costituiti da due lastre di vetro unite tra

loro su tutta la superficie mediante l'interposizione di materiale plastico.

Dovendosi realizzare vetrate in grado di garantire un determinato valore di trasmittanza

termica, si dovranno utilizzare configurazioni con doppio vetro, dei quali uno deve essere

necessariamente di classe 1(B)1 (anticaduta), secondo la classificazione della UNI EN 12600,

l'altro dovrà essere anch’esso di classe 1(B)1 per gli infissi con ante mobili o fissi, dove le due

parti possono essere soggette ad essere colpite da persone, negli altri casi non dovrà essere di

classe inferiore alla 2(B)2 (antiferita).

Lo spessore dei vetri da utilizzare è indicato nei paragrafi successivi in funzione di

parametri in gioco considerati.

Prestazioni acustiche

Il Decreto del 5 dicembre 1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli

edifici", entrato in vigore nel marzo 1998, ha determinato l'obbligo di progettare e costruire

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

17

secondo parametri precisi per garantire l'isolamento acustico. L'obbligo di soddisfare precisi

requisiti in termini di isolamento acustico dalla trasmissione dei rumori aerei ed impattivi

imposta dal decreto citato implica l'utilizzo di materiali idonei.

Il D.P.C.M. 5.12.97 impone valori massimi ai livelli di rumore delle sorgenti interne agli

edifici ed il rispetto dei requisiti acustici passivi dei loro componenti in opera, al fine di

ridurre l'esposizione umana al rumore.

Gli edifici sono classificati in categorie: gli edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i

livelli e assimilabili rientrano nella categoria E.

Nella tabella B riportata nel D.P.C.M. citato, sono riportati i requisiti acustici passivi

degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici, che dovrebbero essere rispettati

in fase di costruzione o di ristrutturazione.

L'indicatore di maggiore interesse per il vetro è l'indice di isolamento di facciata

definito D2m,nT,w ed espresso in dB, che, secondo il decreto, deve essere preso in

considerazione sia per le nuove costruzioni, sia ogni volta che si vanno a sostituire i

serramenti. L'isolamento acustico garantito dalla facciata di un edificio dipende dalle

prestazioni dei singoli elementi che la costituiscono. Visto che il plesso è stato realizzato

prima del 1997 e poiché la parte in muratura delle facciate è costituita da laterizi di spessore

compresi gli intonaci di 30 cm è lecito ipotizzare che il potere fonoisolante sia inferiore al

valore dei 48 dB imposto dal decreto, pertanto installare degli infissi con un potere

fonoisolante superiore o pari ai limiti fissati per la facciata cioè rispettare i limiti di 48 dB per

gli infissi significherebbe richiedere vetri di spessore esagerato, con notevole aggravio di

peso e soprattutto di costi.

Pertanto agli infissi che si andranno a sostituire si richiederà un valore del potere

fonoisolante non minore di 35 dB, facilmente ottenibile con le tipologie di vetri e di spessori

determinati in base alle ulteriori prestazioni che questi devono garantire. Ovviamente le

prestazioni a cui si farà riferimento e che l'azienda fornitrice dovrà garantire, sono quelle

complessive della finestra, che comprende oltre al vetro anche il telaio, realizzato in

alluminio. Particolare attenzione sarà posta nella scelta della tipologia di infisso, il quale

dovrà essere dotato di tutte le necessarie guarnizioni in grado di garantire la massima

tenuta all'aria e all'acqua, in assenza delle quali si avrebbe una notevole diminuzione del

potere fonoisolante delle finestre stesse.

Il fornitore dell’Infisso avrà l’onere di produrre la certificazione del

serramento prodotto con tutti i dati compreso quello della prestazione acustica.

Particolare attenzione, inoltre, deve essere prestata durante la posa in opera, per

evitare ponti acustici vanificando le prestazioni della finestra. A tal proposito si consiglia,

per il riempimento dei giunti di interfaccia serramento/parete, l'uso di materiali isolanti,

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anziché assorbenti, ovvero materiali che trasformano l'energia sonora in calore per effetto

dell'attrito a tutto vantaggio della prestazione acustica del serramento. Per i sigillatiti è,

invece, utile ricorrere a quelli molto deformabili, cioè a basso modulo di elasticità per

l'elevato isolamento acustico che garantiscono. Comunque occorrerà realizzare sempre una

doppia sigillatura (interna ed esterna) perché offre una elevata resistenza al flusso sonoro

e la riduzione dei fenomeni di risonanza. Infine l'utilizzo di schiuma poliuretanica o di

materiali simili come fondo-giunto è sempre da preferirsi in quanto grazie alla sua capacità

di riempimento del giunto garantisce una maggior tenuta e, quindi, una migliore

prestazione acustica.

Permeabilità all'aria, tenuta alla pioggia battente, resistenza al carico del vento

La permeabilità all'aria è una prova eseguita sulle finestre, in accordo alle norme

EN 1026 ed UNI EN 12207, per verificare la capacità della stessa di impedire infiltrazioni

d'aria, anche quando ci siano differenze di pressione tra interno ed esterno. Questa prova

garantisce, dunque, l'assenza di spifferi.

Per le finestre che si andranno a sostituire si richiede la classe 4, come definita dalla

citata c.

La tenuta all'acqua è una prova eseguita sulle finestre, in accordo alle norme

EN.1027 ed UNI EN 12208, per determinare la capacità di impedire infiltrazioni d'acqua,

anche in seguito a violentissimi acquazzoni, accompagnati da raffiche di vento, che creino

una pressione differenziata tra interno ed esterno, Questa prova garantisce, quindi, la

tenuta stagna.

Per le finestre che si andranno a sostituire si richiede la classe 9A, come definita

dalla citata norma.

La resistenza al carico del vento è una prova eseguita sulle finestre, in accordo

alle norme EN 12211 e -UNI EN 12210, che misura la capacità di un infisso, sottoposto a

violente pressioni e/o depressioni, come quelle causate da raffiche di vento, di mantenere

una deformazione ammissibile, di conservare le sue proprietà e di evitare aperture

accidentali. Questa prova garantisce, dunque, la sicurezza per gli utenti, che potrebbero

venir colpiti da aperture improvvise del serramento, nonché la robustezza e la sicurezza

dei sistemi di chiusura, anche in condizioni atmosferiche eccezionali.

Per le finestre che si andranno a sostituire si richiede una classe minima C5, come

definita dalla citata norma.

A tal fine gli infissi di dimensioni più rilevanti, ubicati al piano terra, dovranno essere

dotate di elementi di irrigidimento necessari alla certificazione in classe C5.

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Gli infissi in progetto essere realizzati con profilati estrusi nel rispetto delle tolleranze

previste dalla norma UNI EN 12020 in lega primaria d’alluminio 6060 secondo le norme

UNI EN 573 allo stato fisico T6 secondo la normativa UNI EN 515. Il sistema richiesto

dovrà essere quello denominato “a giunto aperto” con profili a taglio termico nel rispetto

delle disposizioni previste dalla norma UNI 10680. La caratteristica principale di tale

soluzione prevede la guarnizione di tenuta centrale disposta in posizione arretrata rispetto

al filo esterno dei profilati, in modo da realizzare un’ampia camera di equalizzazione delle

pressioni (giunto aperto).

Per la realizzazione di finestre e portefinestre saranno impiegati profilati complanari

all’esterno con profondità del telaio fisso di 65/74 mm e telaio mobile con profondità di 74

mm. Lo spessore medio dei profilati dovrà essere conforme alla normativa UNI EN 755.

I vari componenti dovranno rispondere ai requisiti dalla normativa UNI 3952.

Le caratteristiche di uniformità nella sezione, la complanarità negli angoli e la

resistenza delle giunzioni di collegamento (a 45° o a 90°) tra profilati orizzontali e

verticali, saranno assicurate dall’impiego, sia nella parte esterna che interna dei profilati,

con squadrette di sostegno e allineamento e/o cavallotti di collegamento, in lega

d’alluminio estruso, incollati con colla bicomponente e bloccati mediante sistema di

spinatura e/o cianfrinatura.

In particolare il sistema delle giunzioni dovrà impedire movimenti reciproci fra le

parti collegate e dovrà assicurare l’equa ripartizione su tutta la sezione dei profilati degli

sforzi indotti da sollecitazione a torsione e a flessione derivanti dalla spinta del vento, dal

peso delle lastre e dagli sforzi dell’utenza.

I punti di contatto tra i profilati dovranno essere opportunamente sigillati e protetti

per evitare possibili infiltrazioni di aria, acqua e l’insorgere di fenomeni di corrosione.

Gli accessori dovranno essere originali, studiati e prodotti per il sistema.

L’infisso dovrà essere dotato di certificazione CEE presentato dal fornitore.

I sistemi di movimentazione e chiusure dovranno essere idonei a sopportare il peso

delle parti apribili e a garantire il corretto funzionamento secondo la normativa UNI 7525

(Peso del vetro, spinta del vento, manovra di utenza).

Gli accessori di chiusura saranno montati a contrasto per consentire rapidamente

un’eventuale regolazione o sostituzione anche da personale non specializzato.

Nel caso di finestre apribili ad anta posizionati centralmente alla spalletta

dovrà essere applicato un limitatore di apertura al fine di contenere l’anta entro

lo spazio della soglia esistente.

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Tale meccanismo sarà finalizzato ad evitare che gli spigoli dell’infisso possano

sporgere oltre la soglia e creare un potenziale pericolo per gli utenti.

I profilati fermavetro dovranno essere del tipo inseriti a “baionetta” con aggancio di

sicurezza per sopportare senza cedimenti la spinta del vento e consentire una pressione

ottimale sulla lastra del vetro.

L’altezza del fermavetro dovrà essere di 19 mm per garantire un adeguato

contenimento del vetro e/o pannello e dovrà garantire un’adeguata copertura dei sigillanti

utilizzati nella composizione dei vetrocamera, proteggendoli dai raggi solari ed evitare il

loro precoce deterioramento.

I vetri dovranno avere uno spessore adeguato alle dimensioni e all’uso degli infissi su

cui verranno montati.

Gli spessori dovranno essere calcolati secondo la norma UNI 7143.

La vetrazione dovrà essere eseguita secondo quanto previsto dalle norme UNI 6534

con l’impiego di tasselli aventi adeguata durezza a seconda della funzione portante o

distanziale.

I tasselli dovranno garantire l'appoggio di entrambe le lastre del vetro e dovranno

avere una dimensione idonea al peso da sopportare. La tenuta attorno alle lastre di vetro

dovrà essere eseguita con idonee guarnizioni preformate in elastomero etilene-propilene

(EPDM) opportunamente giuntate agli angoli.

La guarnizione cingivetro sarà posizionata sullo stesso piano rispetto al filo esterno

del serramento, in modo da ridurre la sezione in vista della guarnizione, riducendo l’effetto

cornice (guarnizione tipo tournant).

Criteri di sicurezza: Nella scelta dei vetri sarà necessario attenersi a quanto

previsto alla norma UNI 7697.

Dovranno essere utilizzati vetri di sicurezza del tipo stratificato o laminato cioè

composto da due (o più) lastre di vetro o unite tra loro su tutta la superficie mediante

l’interposizione di materiale plastico, il più diffuso è il polivinilbutirrale detto PVB

(generalmente dello spessore di 0.38 mm e multipli), l’assemblato risulta dopo il processo

produttivo nuovamente trasparente. Il vetro creato viene indicato con una sigla che indica

lo spessore delle lastre e del PVB (ad esempio un laminato composto da due lastre float da

5 mm interposte da due fogli di PVB viene indicato con la sigla 55.2).

Il vetro stratificato da utilizzare negli ambienti scolastici dovrà essere di classe 1(B)1

secondo UNI EN 12600.

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I vetri di sicurezza del tipo stratificato comporranno una vetrocamera 6/7 15 6/7 con

vetro basso-emissivo, riempito con gas argon, da due lastre distanziate da una camera

isolante contenente gas Argon. Le due lastre, interna ed esterna sarà formata due vetri

accoppiati tra loro con un foglio di polivinilbutirrale (PVB) da 0,76 mm

Prestazioni

Le prestazioni minime richieste per i manufatti finiti dovranno corrispondere alle

classi previste dalla normativa e non dovranno essere inferiori ai seguenti valori :

Classificazione secondo le norme: UNI EN 12207, UNI EN 12208, UNI EN 12210

- Permeabilità all’aria: classe 4 UNI EN 1026 (metodo di prova)

- Tenuta all’acqua: classe 9A UNI EN 1027 (metodo di prova)

- Resistenza al carico del vento: classe C5 UNI EN 12211 (metodo di prova)

Il serramento a taglio termico garantirà un valore di trasmittanza Uf adeguato alla

tabella C sopra richiamata.

Tali valori di trasmittanza dovranno essere certificati da laboratori riconosciuti a

livello europeo.

La trasmittanza media termica del serramento, completo in ogni sua parte (allumino

+ vetro) dovrà avere un coefficiente Uw 1,5 (Trasmittanza termica media).

Detto valore varierà in base alla scelta dei diversi materiali componenti il serramento

e potrà essere calcolato mediante la norma UNI 10077.

Nella voce di elenco prezzi dell’infisso sarà previsto l’onere per la rimozione e il

conferimento a discarica del vecchio infisso, il quale avrà un’incidenza di € 20,00/mq.

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QUADRO ECONOMICO FINALE

lavori e sicurezza

Lavori € 164.427,62

oneri per la sicurezza € 5.013,53

Sommano € 169.441,15

Somme a disposizione dell'Amministrazione

per IVA 22% € 37.227,05

Lavori esclusi dall’appalto € 3.281,80

per Spese Tecniche € 0,00

Contributo ANAC € 225,00

per incentivi prog. € 3.442,62

accordi bonari € 5.332,38

imprevisti € 50,00

Sommano € 49.558,85

TOTALE € 219.000,00

Lanusei ,lì 17.11.2015

Il Progettista

Ing. Mauro Foddis