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Aldo Longo, Direttore relazioni internazionaliDirezione generale dell‘arcoltura e dello sviluppo ruraleCommissione Europea,Bari, 14 febbraio 2007
I negoziati agricoli euromediterranei: il risparmio idrico è strategico ?
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Obbiettivi di discussione
fornire una informazione di massima sullo stato dei negoziati euromediterranei
evidenziare il legame esistente tra scambio commerciale, competività e risorse
concludere sulla relazione esistente tra la creazione di una relazione commerciale equilibrata e l’esigenza di una corretta gestione della risorsa idrica
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Il commercio agricolo con i partners mediterranei Importazioni dell’UE:
– 2.888 M€ – 4 % del totale delle importazioni– 40 % delle esportazioni dai paesi MED
Esportazioni dell’UE: – 4278 M€– 9% del totale delle esportazioni– 27 % delle importazioni nei paesi MED
Saldo– Scambio agricolo: + 1390 M€– Scambio totale: - 12 552 M€
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Paesi interessati dai negoziati
Negoziati aperti con:– Marocco, quinto round– Israele, secondo round– Egitto, primo round
Negoziati di prossima apertura: – Tunisia, in attesa di mandato– Algeria, discussioni preliminari– Libano, stop per situazione politica
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Quadro di riferimento del negoziato
1995 Barcellona, realizzare una zona di libero scambio all’orizzonte dell’anno 2010.
2005,Vertice Euromediterraneo:– 5 anni per la realizzazzione della zona di libero
scambio all'orizzonte del 2010.
Road map « Rabat »,
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Road map, i quattro punti:
liberalizzazione proporzionata ai limiti ed alle possibilità di ciascun partner ;
asimmetria temporale;
obbiettivo finale: liberalizzazione completa e senza limiti tranne per i prodotti sensibili;
misure di accompagnamento nel campo della qualità e dello sviluppo rurale.
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Cosa offre l’Unione europea :
la nostra posizione di negoziato
Pronti ad offrire una liberalizzazione immediata quasi-totale;
Disposti ad accettare una liberalizzazione graduale e differenziata;
Prodotti più sensibili alla liberalizzazione da gestire con contingenti tariffari a progressiva espansione.
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Come rispondono i nostri partners mediterranei
Reazione difensiva: non si sentono pronti ed hanno tendenza a rinviare la partita alle calende greche;
Reazione incerta: un rischio importante per agricolture (comparti) poco competitive;
Reazione favorevole: capaci di competere e pronti ad accettare il commercio agricolo libero e poche o nessuna eccezione.
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Un primo bilancio ad un anno dall’inizio dei negoziati
Progressi ancora limitati:
Tendenza a rinviare la scadenza (post 2012)
Proteggere piuttosto che integrare:– accentuare fortemente l’asimmetria;
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Perchè la liberalizzazione dei mercati fa paura?
Agricolture ancora fragili e poco competitive;
Ritardi strutturali ed infrastrutturali;
Difficoltà d’integrazione nei circuiti commerciali;
Risorse naturali limitate, in particolare le risorse idriche.
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Quali sono i nodi cruciali dei negoziati?
La durata del processo di liberalizzazione:– 2010 --- 2012 ---- 2015----2020----2025;
La copertura: i prodotti sottoposti a liberalizzazione totale;
Il trattamento da riservare ai prodotti sensibili;
Le eccezioni alla liberalizzazione, ovvero i prodotti eventualmente esclusi.
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Tirare le somme !
La domanda di fondo: esistono le condizioni per promuovere un processo di fusione in un ampio mercato agricolo mediterraneo?
Il problema di fondo: l’esistenza di un profondo
divario tra le agricolture dell’area mediterranea.
L’esigenza di fondo: un sostanziale recupero di competività delle agricolture in ritardo attreverso una migliore gestione delle risorse.
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La risposta adeguata ?
Forse di natura tecnico scientifica più ancora che …
… di politica commerciale;
La gestione delle risorse idriche, nodo strategico anche della relazione commerciale ?
Il contributo scientifico è una porta che apre sul futuro;
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Rinviare il processo di integrazione è un’opzione ?
Previsione di scenari futuri.
La riforma della PAC:– un’agricoltura europea in forte recupero di competività;– rischio di accentuare il divario e rendere più difficile il
processo di integrazione; Round multilaterale: una prospettiva futura di apertura dei
mercati Lo sviluppo delle relazioni bi-regionali/laterali dell’UE:
– 130 paesi coinvolti (Mercosur, EPA/ACP, CA, CAN, Asean, India, Ukraina, ;
– Rapporto preferenziale non più esclusivo, ma competitivo• ENP +, una strategia da condividere
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WTO Members: 149 FTAs notified and in force (as of 15.6.2006)
EU:– 19 FTAs / 22 countries in force– 8 FTAs / 89 countries under negotiation +
WB– 6 FTAs / 24 countries for possible
negotiation
Bilateral agreements
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Mexico
Chile
Central America
Andean Community Mercosur
ACP/EPAs
ASEAN
SA
TurkeyW. Balkans
Med. Countries
EFTA
Ukraine
Russia
GCC
India
Bilateral agreements
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EU multilateral and bilateral partners
Bilateral: EU engaged with 101 WTO and 34 non WTO Members
EFTA W. Balkans
Med. Countries
Turkey
MexicoChile
SA
Mercosur
GCC
Central America
Andean Community
ACP/EPAs
Russia
Ukraine
India
ASEAN
Multilateral: EU negotiating with 121 other WTO Members
Bilateral agreements
WTO
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Una scadenza ravvicinata è una sfida da accettare ?
Si …negoziare le modalità del processo di liberalizzazione ma non riconsiderare la scelta di integrazione del mercato euromediterraneo ;
Rinviare il processo di integrazione agricola mediterranea significa isolarsi dal mercato modiale … probabilmente per tempi lunghissimi
Il contributo della ricerca allaa crescita delle agricolture mediterranee è vitale !
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Una riflessione interessante?
Le conclusioni dello studio del CIHEAM/COPEIA
3 macro scenari:
1. Tendenziale inquientante;
2. Di rottura ansiosa
3. Di reazione mobilizzatrice Il terzo scenario volontarista costituisce un atto politico forte
per ancorare il Mediterraneo al XXI secolo. …un ambizione politica che si fonda su reale e non sul “desiderio”. …Le dinamiche mondiali e un’interdipendenza strategica in crescita imporranno a Europa e Mediterraneo de reagire insieme per non indebolirsi.
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Una scadenza ravvicinata è una sfida da accettare ?
Si …negoziare le modalità del processo di liberalizzazione ma non riconsiderare la scelta di integrazione del mercato euromediterraneo ;
Rinviare il processo di integrazione agricola mediterranea significa isolarsi dal mercato modiale … probabilmente per tempi lunghissimi
Il contributo della ricerca allaa crescita delle agricolture mediterranee è vitale !