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4 Numero 4 novembre-dicembre ‘16/gennaio ‘17 GIULIANO CARMIGNOLA Un felice ritorno FILIPPO GAMBA Buon compleanno Ludwig CONCERTO DI S. SILVESTRO Auguri e bollicine in musica DUO MERCELLI-BAHRAMI Da Bach a Nyman, un itinerario da scoprire GRANDI EMOZIONI! Indimenticabili ricordi dal Sudamerica VIOTTI FESTIVAL

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GIULIANO CARMIGNOLAUn felice ritorno

FILIppO GAMbAbuon compleanno Ludwig

CONCeRtO dI S. SILveStROAuguri e bollicine in musica

dUO MeRCeLLI-bAhRAMIda bach a Nyman,

un itinerario da scoprire

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Pubblicazione a cura della Camerata DucaleRedazione: Cristina Canziani, Rosalba Novella, Giorgio SeitaTesti e programmi di sala: Attilio PiovanoSocial media: Cynthia BurziProgetto grafico: Enrica Cavaletti

Orchestra Camerata DucaleDirettore musicale: Guido Rimonda Direttore artistico: Cristina Canziani

Sede operativaVia Nicola Fabrizi, 22 - 10143 Torino (Italy)

www.viottifestival.itwww.camerataducale.it

PReNoTazIoNe oN-lINe e TeleFoNIca: [email protected] tel. 011.755791 dal lunedì al venerdì ore 10.00 -12.00

acquISTo e RITIRo bIglIeTTI: Box office Teatro Civico (via Monte di Pietà 15, Vercelli) il giorno stesso del concerto ore 19.30-21.00

biglietti da 10 € a 25 €

INFo: [email protected] www.viottifestival.it

Cari amici del Viotti Festival,

Una nuova stagione, dai contenuti ricchi e variegati, quella del XIX Viotti Festival,

con solisti di livello, riconoscibili ‘filoni’, alcune rarità e qualche gradita sorpresa.

Mozart la fa da padrone: già in apertura di stagione al rientro dalla tournée della

Camerata Ducale in Argentina. L’integrale dei Concerti violinistici - o più propriamente

delle opere per violino solo e orchestra - distribuita in ben cinque appuntamenti, sarà il piatto

forte, vero e proprio fil rouge posto a punteggiare l’intera stagione, destinata a protrarsi

sino a primavera inoltrata; e si sa che Wolfgang ereditò dal padre Leopold, violinista esperto,

una conoscenza approfondita dello strumento ch’egli stesso maneggiava con abilità;

sicché questi Concerti occupano tuttora un ruolo di rilievo.

A interpretarli, un pool di solisti dalla tecnica agguerrita, e allora ecco le mani preziose

di Giuliano Carmignola che apre l’intera stagione, con Guido Rimonda costantemente

sul podio della Ducale che la sera di San Silvestro dirigerà un concerto interamente a sorpresa,

per propiziare il nuovo anno. La felice coincidenza del ritorno di Filippo Gamba per la

seconda puntata delle Sonate beethoveniane nel giorno esatto del compleanno di Ludwig:

il 17 dicembre, non perdetelo!

Poi un duo di caratura internazionale con l’iraniano Ramin Bahrami e il flautista

Massimo Mercelli in un variegato programma che spazia dalla famiglia Bach al ‘900

di Nyman con un brano espressamente composto per il duo.

E dunque ecco la prima tranche di un’articolata stagione, vi auguro buon ascolto

e vi aspetto tutti al Civico!

Cristina Canziani Direttore Artistico

Maggior sostenitore

Media Partner nazionale Media Partner locale

Con il sostegno di

Seguici su

www.facebook.com/CamerataDucale

INDICE

Presentazione __________________________________ 3

giuliano Carmignola ______________________________ 4

Filippo gamba __________________________________ 6

Concerto di san silvestro __________________________ 7

Massimo Mercelli - ramin Bahrami ___________________ 8

reportage dall’argentina __________________________ 10

Concerto benefico straordinario _____________________ 15

natale 2016 ___________________________________ 16

appuntamento al foyer ___________________________ 18

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Prende il via l’integrale dei Concerti di Mozart per violino e orchestra, suddivisa in cinque serate. E si tratta di altrettanti Concerti (K 207, 211, 216, 218 e 219 ) composti a Sali-sburgo con incredibile celerità tra la pri-mavera e l’autunno del 1775 e pubbli-cati postumi per volere della consorte Kostanze. Il singolare getto creativo non trova riscon-tro in eventi biografici atti a giustificarne la stesura; si è ipotizzato bensì un probabile destinatario in Antonio Brunetti, virtuoso dalle non comuni capacità che avrebbe propiziato questa esigua e pur ragguar-devole produzione: rivelatrice, da parte dell’appena diciannovenne Wolfgang, di una già matura padronanza formale, rag-giunta grazie allo studio attento di modelli italiani. In abbinamento l’ancor più precoce Sinfo-nia K 201, pagina amabile, irrorata di in-contenibile esuberanza, soavità e humour, quasi nei modi di una Serenata, ‘incubata’ all’epoca in cui il diciassettenne Mozart ebbe occasione di ascoltare alcune Sinfonie del sommo Haydn prendendole a modello.

Giuliano CarmiGnola Nato a Treviso, ha studiato con il padre, con Luigi Ferro, successivamente con Nathan Milstein, Franco Gulli all’Acca-demia Musicale Chigiana e con Henryk Szeryng al Conservatorio di Ginevra. Ini-zia la carriera come solista sotto la gui-da di direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Eliahu Inbal, Peter Maag e Giuseppe Sinopoli esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto. Collabora poi con Um-berto Benedetti Michelangeli, Daniele Gatti, Andrea Marcon, Christoph Hogwood, Trevor Pinnok, Franz Brüggen, Paul McCreesh, Giovanni Antonini e Ottavio Dantone. Significativa è stata la sua collaborazione con i Virtuosi di Roma negli anni ‘70 in seguito con i Sonatori de la Gioiosa Marca, la Venice Baroque Orchestra, l’Orchestra Mozart, l’Orchestre des Champs Elysées, la Kammerorchester Basel, il Giardino Armonico, l’Academy of Ancient Music e la Zürcher Kammerorchester. La sua produzione discografica l’ha por-tato a collaborare con etichette come Erato, Divox Antiqua, Sony, Deutsche Grammophon con cui ha attualmente un contratto in esclusiva. Le sue registrazio-ni hanno ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti come Diapason d’Or e Choc du Monde. Tra le incisioni più recen-ti i Concerti per due violini di Vivaldi con Viktoria Mullova e la Venice Baroque Or-chestra, l’integrale dei Concerti di Mozart con Claudio Abbado e l’Orchestra Mozart, i Concerti per violino di Haydn con l’Or-chestre des Champs Elysées, “Vivaldi con Moto” realizzata con l’Accademia Bizantina ed Ottavio Dantone e i Concerti per violino di Bach con l’ensemble Concerto Köln. Ha tenuto corsi all’Accademia Musicale Chigiana di Siena e all’Hochschule di Lucerna. È stato insignito del titolo di Accademico della Reale Accademia Fi-larmonica di Bologna e di Accademico di Santa Cecilia.

Giorgio Pugliaro Dopo gli studi classici ha seguito i corsi di Massimo Mila e giorgio Pestelli presso l’università di Torino, laureandosi con il mas-simo dei voti presso l’Istituto di Storia della Musica. critico musicale della «gazzetta del Popolo» e di «Stampa Sera», ha collaborato con quotidiani, periodici e riviste musicali, con la Rai e con istituzioni musicali italiane e straniere. oltre che autore di numerose voci per il Dizionario enciclopedico universale della Musica e dei Musicisti (uTeT), ha scritto numerosi saggi e articoli, in particolare sul classicismo, sul Novecento e sulle istituzio-ni musicali, oltre ad alcune centinaia di note di presentazione di concerti; è curatore della sezione Musica di Nova (la nuova edizione del grande Dizionario enciclopedico uTeT).

conferenziere e conduttore di trasmissioni radiofoniche (in particolare alcuni cicli per la Rai), componente di giurie di concorsi internazionali di esecuzione musicale, ha insegnato presso l’università “ca’ Fosca-ri” di Venezia e negli Istituti e conservatori di aosta, Novara, Torino e cuneo, dove dal 1989 è titolare della cattedra di Storia della Musica e Storia ed estetica Musicale e dove attualmente insegna varie discipline nell’or-dinamento universitario di I e II livello. col-labora anche come docente con le attività dell’accademia di Musica di Pinerolo, istitu-zione presso la quale dirige il Centro per la Documentazione delle Esecuzioni Musicali in Piemonte, promosso dalla Regione. Dal 1988 è direttore artistico dell’unione Musi-cale onlus di Torino.

Sabato 12 novembre 2016 h 21.00 | Teatro Civico di Vercelli

Giuliano Carmignola violino

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P r O G E t tO m Oz a rt

L’INtEGraLE DEI CONCErtI

PEr vIOLINO DI mOzart

Parte IPresentazione di Giorgio Pugliaro

gIulIaNo caRMIgNola

violinoguIDo RIMoNDa

direttore oRcHeSTRa

caMeRaTa Ducale

W.a. mOzart

concerto n.3 in sol maggiore per violino

e orchestra, K 216

concerto n.4 in re maggiore per violino

e orchestra, K 218

Sinfonia in la maggiore, K 201

a pag.18 l’approfondimento

© Anna Carmignola / dG

4 5biglietti da € 10 a € 25

Wolfgang amadeus mozart1756-1791

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Sabato 17 dicembre 2016 h 21.00 | Teatro Civico di Vercelli

Filippo Gamba pianoforte

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eP r O G E t tO b E E t h Ov E N

L’INtEGraLE DELLE SONatE

PEr PIaNOFOrtE DI bEEthOvEN

Parte II

L. vaN bEEthOvENSonata in la maggiore

op.2 n.2Sonata in re maggiore

op.10 n.3Sonata in mi maggiore

op.14 n.1Sonata in do minore

op.13 ‘Patetica’

Filippo Gamba è pianista colto, raffinato e sensibile. Quanto al corpus delle trentadue Sonate pianistiche di Beethoven, si sa, sono un monumentum di tale, imponente rile-vanza storica che è davvero ‘cosa buona e giusta’ riproporlo ciclicamente nella sua interezza, come fa del resto la maggior par-te delle associazioni musicali su scala in-ternazionale: talora distribuendole su più stagioni, intersecate ad altri capolavori. Affidarsi alle mani di un unico interpre-te, poi, comporta l’ovvio vantaggio di una visione unitaria. E allora sarà davvero interessante percepire in maniera pal-pabile il percorso evolutivo che dalle So-nate dell’op.2, ancora debitrici a modelli haydnian-mozartiani, approda al do mino-re fatalistico e molto Sturm und Drang dell’op.13 imbevuta di pathos, vero punto di non ritorno: passando per la terza del-le già innovative Sonate op.10, significativo momento di svolta, nel contempo avendo dinanzi, in un ideale confronto, la prima delle piccole e obliate Sonate op.14. Sicché il ‘vertice’ della ‘Patetica’ appare ancora più vertiginoso.

Filippo Gamba Nel 2000 viene premiato da Vladimir Ashkenazy in una luminosa vittoria al Concours Géza Anda di Zurigo, dopo

aver ottenuto negli anni precedenti prestigio-

si riconoscimenti in concorsi qua-

li Van Cliburn, Rubinstein, Le-eds, Bachauer, Beethoven, Bre-men e Pozzoli. Viene quin-

di invitato dai più importanti

festival, dal Ruhr Piano Festival al Next

Generation di Dort-mund, dalle Setti-

mane Musicali di Stresa ai festival di Lucerna, Oxford,

Lockenhaus e Varsavia. Si esibisce a Ber-lino, Vienna, Parigi, Lione, Amsterdam, Monaco, Atene. Prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre quali i Berliner Sinfoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappel-le di Weimar, la Camerata Academica Sal-zburg, l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e della City of Birmingham, sotto la bac-chetta, tra gli altri, di Simon Rattle, James Conlon, Armin Jordan e Vladimir Ashke-nazy. Nato a Verona e diplomato al Conserva-torio della sua città nella classe di Renzo Bonizzato, oggi Filippo Gamba è professore alla Musik-Akademie di Basilea e tiene seminari d’interpretazione pianistica per il Festival Musicale di Portogruaro, le Set-timane di Blonay, Asolo Musica, Music of Southern Nevada. Fedele a un’idea intima e cordiale del fare musica, coltiva una speciale predilezione per il repertorio cameristico, collaborando con il violoncellista Enrico Bronzi, la vio-linista Alexandra Conunova e con gruppi di fama internazionale come il Quartetto Michelangelo, il Quartetto Hugo Wolf, il Quartetto Gringolts e il Quartetto Vanbru-gh. Particolarmente preziosi, nel suo per-corso artistico, sono stati gli incontri con Maria Tipo e Homero Francesch. La sua attività discografica è cominciata con l’incisione di due Concerti mozartiani per l’etichetta Labour of Love. Per la stes-sa casa ha poi inciso tre cd solistici dedi-cati a Beethoven, Brahms e Mendelssohn. Ha inciso due cd per la Sony, in duo con il violinista giapponese Egijin Niimura, e due cd per Decca con Humoreske&David-sbuendlertaenze di Schumann e l’integrale delle Bagatelle di Beethoven. Di quest’ulti-mo, beninteso, Gamba frequenta da sem-pre anche il grande repertorio, tanto che dal 2015 è impegnato nell’esecuzione inte-grale delle 32 Sonate al Teatro Comunale di Vicenza. www.filippogamba.it

biglietti € 10

Sabato 31 dicembre 2016 h 19,30 | Teatro Civico di Vercelli

Concerto di San Silvestro

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Secondo il Piccolo Principe, il rito “è quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore”. I riti rendono il no-stro tempo unico, ne aumentano il valore. Tutti abbiamo i nostri riti personali, ma la vera bellezza è quando sono condivisi.Un po’ per intuizione, un po’ per fortuna, un po’ per quella magia che si crea quando i pensieri di tutti vanno nella stessa dire-zione, sta di fatto che nella storia del Viotti Festival si sono creati molti riti. Legati ai luoghi, ai momenti, ma soprattutto al cuo-re delle persone.Ecco dunque il Concerto di San Silvestro. L’ultima notte dell’anno è già un rito di per sé, ma viverlo tutti insieme, assiepati nel Teatro Civico esaurito come non mai, aspettando di brindare con i musicisti, lo rende ancora più coinvolgente. La lunga at-tesa per entrare al Civico, iniziata il giorno prima con l’assalto ai botteghini, è ripagata con un concerto così diverso dagli altri che l’anno prossimo non saprà nemmeno esse-re uguale a se stesso. Si ascoltano strumen-ti impropri come incudini, seghe o trombe da stadio, mentre i musicisti straripano dal palcoscenico invadendo palchi e platea, cantando, ballando, creando sketch.

Seri violoncellisti in tutù, rockettare: l’unica regola è uscire dalle regole, l’unico obiettivo fare musica con gioia, divertirsi e divertire. Riempie il cuore assistere all’uscita del pubblico: visi arrossati, bocche sorridenti che si scambiano auguri, mani che salutano. Mancano ore a mezzanotte, ma la festa è già cominciata.

Foto bellardone - boffa dal libro “con la musica negli occhi” ed. Proverbio

CONCERTO DI S.SILVESTRO Sabato 31 dicembre 2016 ore 19,30INgRESSO gRaTuITO pREVIO RITIRO DEL VOuChER

mODaLIta’DIStrIbUzIONE bIGLIEttI OmaGGIO E PrELazIONE abbONatI

abbONatIessendo il voucher incluso nell’abbonamento, per motivi organizzativi chiediamo a tutti gli abbonati di dare conferma della loro presenza o assenza per il concerto del 31/12 entro e non oltre il 15 dicembre

NON abbONatIRitiro del voucher presso il box office del Teatro CivicoVenerdì 30 dicembre ore 17.00 / 19.00Sabato 31 dicembre 18.00 / 19.30

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maSSimo merCelli Allievo di Maxence Larrieu ed André Jaunet, ha intrapreso la carriera di soli-sta e suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Filarmonica di Berlino, Gasteig di Monaco, Teatro Colón di Bue-nos Aires, Mozarteum di Salisburgo, Con-certgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, e nei festival di Ljubljana, Ber-lino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Rheingau, Jerusalem, collaborando con artisti quali Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Ennio Morrico-ne, Luis Bacalov. Ha suonato alla Filarmonica di Berlino e alla Sala Grande del Conservatorio di Mosca in un galà con Yuri Bashmet e Gidon Kremer ed ha eseguito la prima mondiale di Vuoto d’anima piena di Ennio Morrico-ne sotto la direzione del compositore. Ha partecipato a Varsavia, al festival dedicato ai 75 anni di Penderecki e recentemente a quello per gli 80 anni del Maestro. Ha suo-nato al Teatro Nazionale di Praga con De-nice Graves, in Cina per l’Expo mondiale, al MiTo festival di Milano, al MusikVerein di Vienna e al concerto dedicato all’Italia a Sochi durante le Olimpiadi. Ha effettuato la première del Concerto per flauto e orchestra di Michael Nyman a lui dedicato e la prima mondiale del nuovo Concerto a lui dedicato da Sofija Gubaj-dulina. Nel 2012 è uscito il cd Massimo Mercelli performs Philip Glass con l’integrale della musica per flauto di Philip Glass edito da Orange Mountain Record; nel 2013-14 il cd Bach Flute Sonatas con Ramin Bahrami per Decca.

ramin BahramiÈ considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello inter-nazionale. “Un mago del suono, un poe-ta della tastiera... artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale...”, secondo il «Leipziger Volkszeitung». La ricerca interpretativa del pianista irania-no è dunque rivolta alla monumentale pro-duzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e natu-ralmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza. Nato a Teheran si diploma con Piero Rat-talino al Conservatorio di Milano, appro-fondisce gli studi all’Accademia Pianistica di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hoch-schule für Musik di Stoccarda. Si perfezio-na con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck. Ramin Bahrami inci-de esclusivamente per Decca-Universal, i suoi cd sono best seller e riscuotono sem-pre molto successo di pubblico e di critica tanto da indurre il «Corriere della Sera» a dedicargli una collana apposita per 13 set-timane consecutive. È stato insignito del premio Mozart Box per l’appassionata e coinvolgente opera di divulgazione della musica, bachiana e non solo.

Sabato 14 gennaio 2017 h 21.00 | Teatro Civico di Vercelli

massimo mercelli flauto ramin Bahrami pianoforteg

en

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DaLLa FamIGLIa

baCh aL

NOvECENtO

J.S. BaCh Fuga canonica in

epidiapente dall’offerta musicale bWV 1079

C.p.E. BaChSonata in do maggiore

Sonata in re minore

FEDERICO II DI pRuSSIa

Sonata in mi minore per flauto e basso continuo

M. NyMaN Taking it as read

J.S. BaChRicercare a sei dall’of-

ferta musicale bWV 1079

C.p.E. BaChSonata in do minore

(rielaborazione da J.S. Bach - Trio per flauto,

violino e basso continuo dall’offerta musicale

bWV 1079)

Un flautista esperto e versatile e un fuori-classe della tastiera. E già sono le premesse di un successo. Un programma insolito, poi, che dal Barocco si protrae alla contempora-neità con un nuovo brano del minimalista britannico Nyman. Di Federico di Prussia - che fu valente flau-tista - esiste un celebre dipinto: lo ritrae in abiti regali intento a suonare il traversiere in veste di solista, dinanzi a un leggio con tan-to di candeliere d’ordinanza, attorniato da strumentisti. Potrebbe essere un esercizio diverten-te ascoltare il brano proposto quest’oggi

chiudendo gli occhi e immaginandoci vir-tualmente ‘dentro’ a quel dipinto. È a Pot-sdam che Bach - come tutti i genitori - si recò in visita ad uno dei suoi figli, Carl Phi-lipp Emanuel, innegabilmente il migliore (anche se coi figli è pericoloso avere prefe-renze), attivo per l’appunto presso la corte berlinese di Federico II. Era 1747. Il sovrano-musicista propose un tema e su quello spunto Bach improvvisò lungamente. Rientrato a Lipsia lo fece og-getto di una vasta rielaborazione. È esattamente così che nacque l’Offerta mu-sicale.

biglietti € 108 9

L’a P P U Nta m E NtO C a m E r I S t I C O

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sono tuttora emotivamente ‘carichi’. Facile im-maginarlo, dacché per molti di loro si è trattato della prima esperienza internazionale. Due di loro, le violiniste Marina Martianova e Michela D’Amico che ricoprono rispettivamen-te i ruoli di spalla dei primi e secondi violini hanno accettato di incontrarci e di rilasciarci questa intervista. Prima ancora di rispondere alle nostre domande, ci intratteniamo a lungo a parlare di questa recente avventura: e già solo scorrere le centinaia di foto che occhieggiano dai loro smartphone fornisce la prova più elo-quente del loro entusiasmo. Insieme inoltre, scorriamo la rassegna stampa che la Direzione artistica chi ha fornito. Leggiamo avidamen-te titoli e brandelli di recensione ricorrendo a Google translator per qualche frase più ostica. Ma il senso è chiaro: un successo senza riserve

Hanno parlato benissimo di voi, segno che ve lo siete meritato. E dire che la critica in genere è piuttosto severa...

Martianova: Si, la critica si è espressa in termi-ni entusiastici, è stato un susseguirsi di serate magiche, in cui si viveva un feeling collettivo straordinario, e questo è stato giustamente ap-prezzato.

D’Amico: È vero, spesso è molto difficile soddi-sfare le alte aspettative che il pubblico e la cri-tica hanno, specie nei confronti di un’orchestra italiana e pertanto automaticamente ricono-sciuta, nell’immaginario sudamericano, come una garanzia di eccelso livello. Ma gli articoli che giorno dopo giorno sono usciti sui giornali locali per elogiare il nostro solista e l’orchestra ci hanno dato la graditissima conferma di es-serci riusciti.

Dunque un’opportunità davvero unica, per mu-sicisti come voi, quella di suonare in un luogo blasonato quale il Coliseo di Buenos Aires. Che impressione vi ha fatto varcare la soglia di que-sto tempio della ‘classica’ in Argentina?

M : È sempre una grande emozione suonare in un grande teatro straniero, così ricco di storia e di grande valore artistico, come anche nei gran-di teatri italiani in cui mi è capitato di esibirmi.

D: Entrare al Coliseo è stato emozionante. Non solo per la bellezza e l’ampiezza del teatro in sé, ma anche per l’accoglienza ricevuta (durante la pausa prove, in camerino ci è stato preparato il famoso mate, la bevanda tipica argentina!)Inoltre ho notato, in elementi quali le decora-zioni floreali o le luci colorate che cambiavano

a seconda dei momenti dell’esibizione, abbina-te ai vestiti colorati di noi donne dell’orchestra, una cura del dettaglio per certi versi curiosa-mente molto simile a quella da sempre dimo-strata dalla stessa Camerata Ducale.

Gli argentini sono un popolo latino, come noi italiani. Dunque un pubblico caloroso ed esu-berante. È così?M : È così è così sicuramente, ed è davvero molto difficile - se non impossibile - non la-sciarsi contagiare dall’eccezionale entusiasmo di questo pubblico travolgente che decuplica la forza dell’impegno di ciascun musicista: dare il meglio di sé, sempre.

D: È assolutamente così. La risposta del pub-blico per gli artisti è fondamentale, ed è sem-pre un piacere esibirsi davanti a persone che trasmettono vistosamente il proprio entusia-smo: fa sentire apprezzati e stimola noi musi-cisti a dare sempre di più nel corso del concer-to. Eravamo stati avvisati di non offenderci se, durante i bis, gran parte del pubblico avesse lasciato la sala per accaparrarsi i taxi all’uscita, in quanto, ci è stato detto, è una tipica abitu-dine del posto: è stata una grande soddisfazione vedere che questo non si è verificato in nessuno dei tre concerti!

In Argentina avete portato mu-sica italiana, Viotti soprattutto, ma non solo, guidati dall’esperto Guido Rimonda. Quale impatto produce la musica settecentesca sul pubblico contemporaneo del Sudamerica?

M : Questo bisognerebbe chiederlo a ciascuno di loro. Indubbiamente - a giudicare dall’ascolto estasiato (ma era forse soltanto la musica settecentesca o non anche l’interpre-tazione di solista ed orchestra ?) - un impatto di grande effetto, tenendo appunto conto del carattere esuberante di questo popolo e del-le musiche nelle quali si trova normalmente immerso.

D: Il pubblico sudamericano è rimasto, io cre-do, molto colpito dalla musica che abbiamo proposto. Il fatto che i teatri in cui abbiamo suonato siano sempre stati stracolmi testimo-nia un grande interesse e una forte curiosità nei confronti di questo repertorio, anche per la presenza di moltissime persone di origine italiana in Argentina. Quando Guido Rimonda,

UNa SEttImaNa INDImENtICabILE, aCCOmPaGNatI

DaL CaLOrE DI UN PUbbLICO

ENtUSIaSta

Dall’inviato speciale Cristina CanzianiLa nostra avventura comincia alle 16.00 del 23 ottobre. Giunti entusiasti a Milano Malpensa, ci rendiamo conto all’imbarco che la nostra com-pagnia, dato che l’aereo è strapieno, non per-mette che gli strumenti viaggino a bordo con noi… tutto in stiva! Panico assoluto: i musicisti viaggiare senza i loro strumenti? Non se ne par-la proprio! Così blocchiamo tutti gli imbarchi, e dopo 20 minuti di contrattazione riusciamo a salire sul nostro aereo con gli strumenti. Vitto-ria, sì, ma faticosa… Insieme a noi un vercellese doc: il nostro inseparabile amico Enrico Gardini, che ci ha accompagnati in tutti e tre i concerti. Arrivati in Argentina, restiamo immediatamente ammaliati dai colori e dal calore del luogo. Il Teatro Coliseo di Buenos Aires ci accoglie con insegne luminose a noi dedicate: un’accoglienza da vere popstar, certo, ma soprattutto un rispet-to e un’attenzione verso il nostro mondo che non dimenticheremo. Ci porteremo nel cuore gli sguardi ammirati degli italo-argentini nel se-guire Guido che attraversa con il suo Stradivari la platea del Coliseo. E quanto ci hanno stupito sia le grida, veramen-te da stadio, alla fine dei concerti, sia gli applausi e i clacson che si levano dalle macchine ferme ai semafori quando, finita la serata, stiamo ormai tornando in hotel! Davvero questa è una terra piena di passione; vissuta in modo umano e ci-vile, naturalmente, ma passione vera.Ma c’è di più: l’Argentina è stata anche l’occasio-ne per fare incontri importanti. Prima il pianista Horacio Lavandera - una vera star in Sudamerica - che ha suonato insieme a

noi nel primo concerto al Coliseo, e poi José Bragato, violoncellista e amico storico di Astor Piazzolla, friulano d’origine, che ci ha accolto con grande calore nella sua casa di Buenos Aires. Che incontro! José sfoggia i suoi 101 meraviglio-si anni vissuti nel segno della grande musica e soprattutto nel segno di Piazzolla, del quale ci ha mostrato tutte le partiture originali (è l’unico orchestratore ufficiale dei suoi brani), e ha anche apprezzato il vino Refosco che Daniele Bogni ha portato per lui dall’Italia.A Rosario abbiamo suonato nel teatro El Circu-lo: Vivaldi, Tartini, Viotti e Paganini, più 4 bis di Guido, e per finire le variazioni sull’Inno di Mameli... e il teatro è impazzito! E che emozione essere accompagnati, quasi scortati al nostro al-bergo dopo il concerto dal pubblico entusiasta!La tournée ha dato l’opportunità ai giovani e ai quasi giovani del nostro gruppo di vivere in-sieme intensamente. Nonostante il pochissimo tempo da dedicare a visite o escursioni, abbiamo condiviso tutto, comprese le colossali scorpac-ciate di Asado, la straordinaria carne argentina.L’ ultimo concerto è stato a San Nicolás, al Teatro Municipal che è considerato una replica in pic-colo del Teatro Colón. Che acustica meraviglio-sa... Anche in questo caso un successo straordi-nario, che inizia fin dal pomeriggio precedente il concerto: non capita davvero spesso di fare shopping in centro e, in ogni negozio, sentirsi dire che alla serata parteciperanno proprio tutti! E non esageravano...Cos’altro porteremo con noi? La soddisfazione di ritrovarci in prima pagina la mattina dopo il concerto, la condivisione del mate nei viaggi in pullman tra una località e l’altra (il mate è un’in-fusione preparata con le foglie di una pianta ori-ginaria del Sudamerica e si beve in una specie di zucca: un rito che qui è molto importante e familiare); la profonda e autentica gioia dei no-stri connazionali in Argentina.Sono stati sei giorni intensi e ricchissimi di emozioni. Siamo ritornati sfiniti, ma felici e desi-derosi di ritornare; sì, perché nel 2018 saremo di nuovo in Argentina… e con la Camerata Ducale al gran completo!

la tournée argentina con gli occhi dei musicistiINTeRVISTa a MaRINa MaRTIaNoVa e MIcHela D’aMIco di Attilio Piovano

Reduci dalla recente tournée argentina, che al Coliseo di Buenos Aires come pure in altre due importanti città, ha ottenuto uno strepitoso successo, i musicisti della Camerata Ducale

oTTobRe 2016 tOUrNéE IN arGENtINa

Tre concerti tra Buenos aires, rosario e San nicolás

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tra i bis, ha eseguito alcune variazioni sull’inno di Mameli il teatro è crollato...

I vostri tanti post su facebook tradiscono l’eu-foria per un’avventura professionale, ma an-che sul piano umano che - immaginiamo - vi porterete dentro per tutta la vita. Ci racconta-te qualcosa al riguardo?

M : Viaggiare è sempre entusiasmante. Viaggia-re in un paese lontano lo è ancor di più. Viag-giare in gruppo per lavoro ha poi dei risvolti particolari soprattutto per chi, come noi, ha l’immensa fortuna di svolgere un lavoro dove l’emozione gioca un ruolo fondamentale. La distanza dal “vecchio mondo” rinnova pensie-ri e sentimenti, in gruppo ci conosce di più e meglio, cadono molte maschere e le energie di tutti si sommano per uno scopo comune.

D: Quando visito un posto nuovo entro in mo-dalità “turista giapponese”, con un occhio al paesaggio davanti a me e l’altro nell’obiettivo della fotocamera, quindi sono ormai rassegnata al fatto che ammorberò tutti i miei amici social con valanghe di immagini. È innegabile, però, che questa terra mi sia piaciuta particolarmen-te, con le sue suggestioni e con i suoi mille co-lori. Esplorarla con persone che, ancor prima di essere colleghi, sono per me degli amici, è stato ancor più stimolante.

Avrete di certo incontrato alcuni musicisti e vi sarete scambiati informazioni e magari anche

annotazioni varie sulle differenti situazioni ‘musicali’: in Italia e in Sudamerica. Cosa vi ha colpito di più in tal senso?

M : Sì, il confronto c’è stato anche questa volta, ed oltre ad essere un arricchimento artistico è anche un’occasione per guardare con occhi di-versi la vita dei musicisti e confrontarla con la nostra situazione artistica nazionale, purtroppo con un filo di amarezza per quest’ultima.

D: Un musicista argentino all’incirca mio coe-taneo era infiltrato nell’organico stesso dell’or-chestra! Il suo nome è Jeremias e il suo aiuto è stato indispensabile durante questa avventura. Abbiamo parlato a lungo, in effetti, delle situa-zioni musicali in entrambi i Paesi. Quello che ne è emerso è che, nonostante al mo-mento il livello delle orchestre locali non sia molto alto, l’Argentina è sicuramente una delle nuove frontiere, in quanto, rispetto all’Italia, ci sono moltissime possibilità di lavoro nel campo della musica, tali da attirare pian piano persone provenienti da zone lontanissime del mondo.

L’emozione più grande?

M : A cominciare dal suonare nel paese che ha visto nascere il Papa, sentire la sua presenza spirituale tra il pubblico, immaginarlo entu-siasta per la nostra musica, e continuare con l’amore intatto per Evita di grande parte del popolo argentino che, nonostante il famosissi-mo invito a non piangere per lei, continua a piangerla.

D: Potrebbe sembrare banale, ma mi sono emozionata moltissimo quando, all’indomani del concerto a San Nicolás, sono entrata con tre amiche in un negozio di souvenir e, chiacchie-rando con la commessa nel tentativo di dare una spolverata al mio spagnolo, le ho svelato che eravamo proprio noi ad aver suonato in teatro la sera precedente: la signora ha emes-so un urlo di gioia e ci ha volute baciare ed abbracciare tutte, per poi lasciarci andare non prima di aver regalato a ciascuna un sacchetto di caramelle “para el avión”.

La sorpresa più incredibile?

M : La simpatia e la calda ospitalità delle perso-ne della strada, che non lesinano mai un sorri-so o un gesto di affetto, anche quando sempli-cemente ti riconoscono nei locali o nei negozi dopo un concerto.

D: Tutto è stato mozzafiato: dal signore che il primo giorno sul pullman ci ha svelato i segre-ti di Buenos Aires, alla casa di Che Guevara a Rosario, a quella dove sono stati presi gli accor-di per la Costituzione a San Nicolás. Personal-mente, visitando il Teatro Colón, altro storico teatro di Buenos Aires, sono rimasta meravi-

gliata dal fatto che in sala esista un lampadario così enorme da poter ospitare al suo interno fino a quindici musicisti suonanti, allo scopo di creare particolari effetti acustici! Per non esagerare con le sviolinate, però, vi avverto: se non siete soliti eccedere nel consumo della car-ne, state alla larga dall’Argentina!

Qualche delusione, a contatto con la realtà ur-bana e sociale del Sudamerica?M : Più che di delusione, forse si deve parlare di tristezza per il “disagio sociale” che si perce-pisce soprattutto fuori dai grandi centri urbani e dalla loro apparenza di benessere

D: Al di là della banale delusione legata al cibo che ho scherzosamente citato, sono rimasta molto toccata dal vedere con i miei occhi le favelas, che in Argentina si chiamano villas. Si tratta di realtà che, a parole, da sempre cono-sciamo, tuttavia il fatto di passarci vicino, poco dopo essere usciti dal centro, curato e per certi versi sfarzoso, fa riflettere su come la società sia totalmente spaccata tra chi può spendere mi-gliaia di pesos per un concerto e chi non ha un tetto integro sopra la testa. A San Nicolás anche la realtà dei cani randagi mi ha molto scossa: ce n’erano a decine e avrei voluto adottarli tutti.

La tournée è stata anche un’occasione di scambio e di crescita sul piano umano, oltre che professionale, beninteso. Cosa vi portate in Italia tra i ricordi più vivi? ...dai ristoranti ai locali notturni, e non diteci che siete andati a dormire subito dopo i concerti...

M : La cucina è molto semplice e “ruspante” ma vale la pena di essere gustata nelle sue propo-ste più tipiche, e la vita notturna latina è forse una delle esperienze più indimenticabili, e fa cogliere come il ballo e le tradizioni popolari siano vissute come un mezzo per superare le difficoltà di una società dai grandi contrasti; rimarranno per sempre con noi il suono della lingua parlata, quello della musica di strada, il profumo dell’aria, il colore degli edifici, l’ama-ro sapore del mate.

D: A dire il vero tra il fuso orario e il fatto che scarpinavamo da mattina a sera per esplorare la città, concludendo ogni giornata con un con-certo, non abbiamo frequentato i locali nottur-ni tanto quanto ci eravamo ripromessi di fare. Dopo ogni concerto, però, siamo andati tutti a festeggiare mangiando e bevendo insieme, e, anche se a volte siamo rimasti scioccati dall’a-buso di carne o dall’enormità delle porzioni (e lo dice una che non mangia proprio come un passerotto...) ci siamo divertiti molto e siamo tornati in Italia carichi di ricordi e di esperien-ze umane che non dimenticheremo.

Ripartireste domattina?

M : Oh! sicuramente sì, d’altro canto le valigie non le abbiamo ancora disfatte…

D: Quanto tempo ho per preparare la valigia?

Ad un vostro collega italiano consigliereste di accettare una tournée come quella che vi è stata offerta dalla Camerata Ducale?

M : No, certamente no! Faremmo di tutto per convincerlo che - per suonare tre concerti - non è proprio il caso di sobbarcarsi un viaggio interminabile all’andata ed un altro al ritorno, fiaccarsi due volte di seguito con un fastidio-sissimo jet-leg, cibarsi di sole bistecche affumi-cate e massacrarsi in dolorosi trasferimenti in pullman. Poi, sicuri di averlo convinto, parti-remmo noi al suo posto!

D: Lo consiglierei senz’altro, d’altra parte io stessa mi sono sentita esaltatissima fin dal momento in cui si cominciava anche solo ad ipotizzare l’idea di questa tournée. Penso che, soprattutto per i giovani come me che, a parte la necessità di studiare il proprio strumento per migliorarsi costantemente, non hanno ancora vincoli legati ad un lavoro fisso o a una famiglia propria, si tratti di esperienze sane ed impre-scindibili.

Da ultimo: secondo voi la Camerata Ducale ne è uscita arricchita da quest’indimenticabile esperienza?

M : Ogni esperienza, in quanto tale, arricchi-sce. Questa ha certamente contribuito in ma-niera notevole all’arricchimento della Camerata nel suo insieme e potrete di sicuro accorgerve-ne anche voi partecipando alle sue prossime esecuzioni. Vi aspettiamo!D: Lo credo fermamente. Esperienze come questa servono non solo a cominciare la sta-gione musicale nel migliore dei modi, con l’en-tusiasmo e l’euforia di un recente successo, ma anche ad affiatare il gruppo che, se già era uni-to, ora è ancora più saldo.

UN’ESPErIENza ELEttrIzzaNtE

ChE rENDE IL GrUPPO

aNCOra PIù COESO

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l’iniziativa I giorni della Ricerca® program-mata dall’a.I.R.c. e in svolgimento nel mese di novembre per il diciottesimo anno conse-cutivo, rappresenta un momento fondamen-tale per informare e sensibilizzare il nostro Paese sui principali progressi compiuti nella lotta contro il cancro.un appuntamento decisivo per sostenere i migliori ricercatori di tutta Italia che con il loro lavoro stanno compiendo passi avanti verso una migliore curabilità del cancro. I risultati delle loro ricerche permettono una conoscenza sempre più approfondita della malattia e della sua complessità aprendo la

porta a nuove opportunità di cura e di gua-rigione.ad oggi, oltre il 50% delle persone a cui è stato diagnosticato un cancro è guarito!questo percorso ricco di scoperte ma anche di nuove sfide può continuare solo grazie al sostegno di migliaia di soci, sostenitori e vo-lontari, che attraverso il proprio contributo e la propria presenza garantiscono la forza e le risorse indispensabili.In prosecuzione delle esperienze passate, quest’anno la camerata Ducale e l’associa-zione di volontariato PErChé NO? hanno organizzano, al Teatro civico, un concerto

volto al reperimento di risorse econo-miche da devolvere integralmente all’a.I.R.c. (associazione Italiana per la Ricerca sul cancro) e alla pro-mozione di orientamenti culturali e conoscitivi utili per la lotta a questa temibile malattia.

Il concerto si terrà sabato 10 dicembre alle 21 al Teatro civico di Vercelli. Protagonisti guido e giulia Maria Rimonda che presenteranno com-posizioni di g.b. Viotti, J.F. Mazdas, g. Tartini e molti altri autori.Il costo del biglietto è di € 15.00 poltrona e € 10.00 poltroncina.

Prevendite da martedì 6 dicembre a venerdì 9 h 17 -19 sabato 10 dicembre h 20-21 nella biglietteria del teatro Civico.

SaBaTO 10 DICEMBRE 2016Concerto benefico straordinario

DUE GENErazIONI, mILLE rINaSCItE guido e giulia Maria Rimonda per la ricerca contro il cancro

In occasione di “I gIoRNI Della RIceRca” di a.I.R.c. (associazione Italiana per la Ricerca sul cancro)

DUE GENERAZIONIMILLE RINASCIT EGuido e Giulia Maria Rimonda

DA LUNEDÌ 5 A VENERDÌ 9 DICEMBRE H 17/19 SABATO 10 DICEMBRE H 20/21Per info 011 755791 [email protected]

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BIGLIETTERIA BOX OFFICE TEATRO CIVICO VERCELLI

Teatro Civico di Vercelli Sabato 10 dicembre 2016 h 21.00Musiche di G.B.Viotti, I.Pleyel, J.F.Mazas Ingresso € 10/15

DUE GENERAZIONIMILLE RINASCITEGuido e Giulia Maria Rimonda

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Ritorna anche quest’anno la proposta dei Mini-abbonamenti.

QUEST’ANNO A NATALE REGALATE MUSICA!

presso la nostra segreteria, nelle migliori librerie e in rete (Ibs, edizioni effedi) il libro fotografico “Con la musica negli occhi” di Cele bellardone e dino boffa,

testi di Giorgo Seita. due fotografi che si sono messi al nostro seguito e per due anni hanno fotografato non tanto visi o scorci di paesaggio, quanto emozioni.

«Con il passare del tempo hanno scoperto il segreto dell’invisibilità». parte silenziosa che assiste a prove, concerti, eventi. Ci hanno seguiti nei

camerini, nei momenti di relax, nelle tensioni delle vigilie. due anni di lavoro sintetizzati in un grande libro-reportage, dove le immagini (bianco

e nero) restituiscono emozioni e paure, tensioni e bellezze, allegrie e frustrazioni. In un linguaggio universale quanto lo è la musica.

LE VIOLON NOIRMusiche di N.paganini*, L.Giannella, M.Ravel*, e.Ysaÿe, J.Williams*, G.tartini, C.W.Gluck*elaborazione e orchestrazione di G.Rimonda

Guido Rimonda violino e direttoreviolino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721Camerata ducaledeCCA 4810555 (2013)

LIBERTANGO IN TOKYOMusiche di A.piazzolla, R.Galliano, G.M.RodriguezNaoko terai violinoRichard Galliano fisarmonica & bandoneonStephone LogerotcontrabbassoCamerata ducaleeMI t0CJ-68096 (2011)

C O N L A M U S I C A N E G L I O C C h IViotti e la camerata ducale

CD CAMERATA DUCALE

tutti i cd sono disponibili nei migliori negoazi di musica e on-line

Miniabbonamento: una formula agile e conveniente per investire in cultura.La soluzione ideale per garantirvi il meglio del viotti Festival senza l’impegno di un abbonamento completo. per voi oppure da regalare agli amici e alle persone care: un’occasione da cogliere al volo!

ASSAGGIO DI MUSICA DUEMINI ABBONAMENTO NOMINALE A 4 CONCERTI:

11 marzo 2017 tRIO MetAMORphOSI

25 marzo 2017 MARCO RIzzI e OCd

8 aprile 2017 dUO CURtONI - GUAItOLI

22 aprile 2017tRIO dI pARMA, RIMONdA e OCd+ pReLAzIONe peR IL CONCeRtO dI SAN SILveStRO

PREZZI poltronissima: € 55,00 poltrona: € 50,00 poltroncina: € 45,00 palco: € 53,00

ASSAGGIO DI MUSICA UNO MINI ABBONAMENTO NOMINALE A 4 CONCERTI:

14 gennaio 2017 dUO MeRCeLLI - bAhRAMI

28 gennaio 2017 dOMeNICO NORdIO e OCd

18 febbraio 2017 RIMONdA & FRIeNd e OCd

25 marzo 2017 MARCO RIzzI e OCd+ pReLAzIONe peR IL CONCeRtO dI SAN SILveStRO

PREZZI poltronissima: € 60,00 poltrona: € 55,00 poltroncina: € 50,00 palco: € 58,00

ASSAGGIO DI MUSICA TREAI CONCERTI INSIEMEMINI ABBONAMENTO A 5 CONCERTI PER 2 PERSONE:

14 gennaio 2017 dUO MeRCeLLI - bAhRAMI

11 marzo 2017 tRIO MetAMORphOSI

8 aprile 2017 dUO CURtONI - GUAItOLI

6 maggio 2017 dUO SOLLINI- bARbAtANO

20 maggio 2017 vIAzzO- RIMONdA e OCd+ pReLAzIONe peR IL CONCeRtO dI SAN SILveStRO

PREZZI poltronissima: € 100,00 poltrona: € 95,00 poltroncina: € 90,00 palco: € 98,00(costo complessivo per 2 persone)

CAMPAGNA MINI-ABBONAMENTI GENNAIO - MAGGIO 2017

tutti gli abbonamenti sono validi fino ad esaurimento dei posti e dovranno essere effettuati presso il box office del teatro Civico (via Monte di pietà 15, vercelli) nelle seguenti date:da sabato 17 dicembre a venerdì 23 dicembre ore 17-19Insieme all’acquisto verrà anche consegnato il biglietto/i prelazione per il Concerto di San Silvestro.

OCD I concerti dell’Orchestra Camerata Ducale Musica da camera

VIOLIN CONCERTOS N.4Musiche di G.b.viotti Concerti 2-19-31Guido Rimonda violino e direttoreviolino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721Camerata ducaledeCCA 4811853 (2015)

VIOLIN CONCERTOS N.5Musiche di G.b.viottiConcerti 6-8-9Guido Rimonda violino e direttoreviolino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721Camerata ducaledeCCA 4812816 (2016)

VIOLIN CONCERTOS N.2Musiche di G.b.viotti Concerti 12-25tema e variazioni per violino e orchestraGuido Rimonda violino e direttoreviolino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721Camerata ducaledeCCA 4810343 (2013)

VIOLIN CONCERTOS N.3Musiche di G.b.viotti Concerti 30-4-20Guido Rimonda violino e direttore violino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721Camerata ducaledeCCA 4811083 (2014)

VIOLIN CONCERTOS N.1Musiche di G.b.viottiConcerti 22-24Meditazione in preghiera per violino e orchestraGuido Rimonda violino e direttoreviolino A.Stradivari” J.M.Leclair”1721Camerata ducaledeCCA 4765048 (2012)

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Sabato 12 novembre paola piola, figlia del grande Silvio Piola, e Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli, sono stati in-tervistati dal giornalista enrico De Maria. Il pubblico ha potuto intervenire al dibattito con domande e curiosità. Il tutto è stato ripreso e messo in visione sul sito www.viottifestival.it.

Silvio Piola, con 395 gol all’attivo, di cui 290 in serie a, è tuttora il più grande attac-cante della storia del calcio italiano. cam-pione del mondo con la Nazionale italiana nella  Coppa Rimet del 1938 disputata in Francia, ha giocato nella Pro Vercelli, nella lazio, nel Torino-Fiat (durante il campiona-to di guerra), nella Juventus e nel Novara. Vanta il record di sei gol segnati in una sola

partita nel campionato italiano di serie a: Pro Vercelli-Fiorentina 7 a 2 del 28 ottobre 1933 allo stadio “leonida Robbiano”.

la Pro Vercelli, con i sette titoli di campio-ne d’Italia conquistati tra il 1908 e il 1922 è uno dei club calcistici più titolari d’Italia. Vanta tra l’altro un record che rimarrà per sempre imbattuto, avendo schierato in un incontro della Nazionale con il belgio (1° maggio 1913, a Torino: 1 a 0 per gli azzurri) nove giocatori, di cui ben otto nati e residenti a Vercelli. Dopo 64 anni di tribolazioni nelle serie minori, alla fine del campionato 2011/12, sotto la presidenza di Massimo Secondo, la Pro è tornata nella divisione di serie b in cui milita attualmente.

con il primo concerto ha preso il via una nuova iniziativa dedicata dal Viotti Festival al suo Fede,e pubblico: “appuntamento al foyer”. Infatti, in occasione di ogni appunta-mento della sezione orchestrale del cartellone, gli spettatori potranno tra-scorrere l’intervallo nello splendido “Ridotto” del teatro civico, assistendo a incontri, presentazioni, interviste e partecipando a degustazioni... e molto altro, ancora da scoprire di volta in vol-ta, sempre con inalterato gusto della sorpresa.Sarà un viaggio lungo tutta la stagione e... un motivo in più per non perdere nemmeno un concerto.

Appuntamento

al FOYER

Trovi interessanti le introduzioni musicologiche all’inizio dei concerti?n Sì 95,8% n No 4,2%

Ti piace l’idea che nella stagione sia inserita un’opera? n Sì 82,2% n No 17,8%

Novità SONDaGGIO: LE rISPOStE DEL NOStrO PUbbLICO

Inviateci i vostri commenti e suggerimenti a [email protected]

Non solo ne terremo conto, ma le mail che giudicheremo più interessanti verranno pubblicate a partire dal prossimo numero di DIrEtta mUSICa

La proposta delle integrali è di tuo gradimento?

n Sì 95,8% n No 4,2%

Età votanti n anni 18/40 6%n anni 40/60 22%n Over 60 72%

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Totale questionari 118Donne 61Uomini 57

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associazione Camerata Ducaletel. +39 011 755791

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