34
1° CIRCOLO DIDATTICO SPINEA SCUOLA PRIMARIA “A. VIVALDI” CLASSE SECONDA 2005/06 INS. GABRIELLA BOSMIN LABORATORIO DI STORIA di SPINEA (VE) VILLA BADOER GIUSTINIAN, Roncade MAPPA CON VILLA E BROLI”, 1536 – (ANONIMO) BCTV. RETE DELLE GEO STORIE A SCALA LOCALE

Al tempo dei casoni

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Percorso didattico alla scoperta dei "casoni" tipiche abitazioni contadine del territorio e delle ville venete attraverso le fonti iconografiche, mappe storiche e racconto di finzione. 1° I.C. di Spinea (VE) cl. 2 Scuola primaria "Vivaldi" , a.s. 2005-'06 ins. G. Bosmin www.retegeostorie.it

Citation preview

Page 1: Al tempo dei casoni

1° CIRCOLO DIDATTICO SPINEA SCUOLA PRIMARIA “A. VIVALDI”

CLASSE SECONDA 2005/06 INS. GABRIELLA BOSMIN LABORATORIO DI STORIA di SPINEA (VE)

VILLA BADOER – GIUSTINIAN, Roncade

“MAPPA CON VILLA E BROLI”, 1536 – (ANONIMO) BCTV.

RETE DELLE GEO STORIE

A SCALA LOCALE

Page 2: Al tempo dei casoni

INDICE PRESENTAZIONE dia 3 PRIMA PARTE: IL CASONE DI LISETTA dia 4 IL CASONE (PARTICOLARE DI “VILLA BADOER-GIUSTINIAN- MAPPA CON VILLA E BROLI , dia 10 “LA TREBBIATURA” CAMPAGNOLA (cerchia) -SEC XVI dia 12 SECONDA PARTE: LA VILLA DELLA VOCE dia 18 “VILLA BADOER –GIUSTINIAN...” dia 23 DISEGNO - 1536 TERZA PARTE INCISIONE, A. PREVITALI (attr.) ( SECOLO XV) dia 29 FOTOGRAFIE: UN CASONE, (Quarto D’Altino) VILLA BADOER-GIUSTINIAN (Roncade) dia 32

Page 3: Al tempo dei casoni

(Ogni bambino ha un fascicolo/libro con tutto il lavoro svolto)

PRESENTAZIONE

QUESTO LIBRO PARLA DI CASONI E DI VILLE DEL TEMPO PASSATO, DI COME ERANO FATTI E DI CHI CI ABITAVA, E UN PO’ DI COME VIVEVANO A QUEL TEMPO.

QUESTO LIBRO CONTIENE LA FIABA DI “LISETTA E LA VOCE” che Gabriella ci ha letto; I DISEGNI REALIZZATI DA NOI seguendo le descrizioni che si trovano nella fiaba; LA COPIA DI TRE DISEGNI eseguiti in un tempo lontanissimo: il 1500; LE SCHEDE DI LAVORO attraverso le quali noi abbiamo letto e osservato le immagini; STRALCI delle nostre conversazioni, dei commenti, delle domande e delle proposte scaturite mentre lavoravamo;

E INFINE ALCUNE FOTOGRAFIE

Page 4: Al tempo dei casoni

LA FIABA: LETTURA

PRIMA PARTE:

IL CASONE

Page 5: Al tempo dei casoni

LISETTA E LA VOCE di Gabriella Bosmin

Prima parte: Lisetta (stralci)

Lisetta, una bambina vivace, allegra e soprattutto curiosa, era l’unica femmina di sette fratelli. Il padre, un rude contadino di poche parole, lavorava tutto il giorno sui campi aiutato dai figli maggiori. Doveva produrre buoni raccolti per il padrone delle terre e sfamare quella numerosa famiglia.(…) (…) “Lisetta”, diceva la mamma, “bada ai piccoli, devo dare una mano nei campi, che non si caccino nei pericoli, vestili, dagli qualche cosa da mangiare. Devo andare al fiume, ho tutta la biancheria della moglie del notaio da lavare e dopo devo andare a prendere quella del dottore. Lisetta raccogli un po’ di radicchio, attenta al fuoco, attenta ai bambini...”. La bimba guardava la mamma, l’ascoltava e imparava. Andava con lei a prendere l’acqua al fiume, l’aiutava a piegare il bucato asciutto. C’erano dei grandi teli bianchi con il bordo ricamato, camicie con le maniche ampie e arricciate, morbide e leggere, gonne a balze e ricami. “Mamma, di chi è questa?” “Metti giù, lascia stare, che è roba delicata.” La mamma invece era sempre vestita con una gonna e un blusone grigi e consumati; nocciola era il grembiule che Lisetta indossava ogni giorno, almeno quando si sedeva per terra non si vedeva la polvere. Anche i suoi fratelli avevano braghe e bluse di quei colori. La mamma ogni tanto lavava in fretta e furia quei semplici indumenti e loro se li rimettevano appena asciutti. Abitavano in un casone di legno con il tetto di paglia. La luce entrava solo dalla porta. (…) (…) I gemelli, quando era stagione, armati di fionda andavano a caccia di uccelli e se erano fortunati portavano a casa un’anatra selvatica. Una volta, resta un mistero come, erano riusciti a stordire una volpe. Quella sì era stata una festa. Non ne avevano potuto mangiare la carne, tanto era disgustosa, ma la mamma aveva scambiato la pelliccia fulva con una lunga pezza di tela grigia e aveva cucito braghe per tutti i maschi. Lisetta si portava dietro i fratellini più piccoli; andavano a raccogliere noci, fichi, more e, quando nessuno li vedeva, anche dei grappoli d’uva. (…)

Page 6: Al tempo dei casoni

Domande e commenti alla lettura della prima parte: I bambini non hanno mai sentito parlare di stagno, di paiolo, di pagliericcio: l’insegnante lo spiega. Alcuni conoscono la saggina, il rame, la fionda: lo spiegano ai compagni. Alla fine della lettura Giulio domanda: “Ma in che tempo siamo in questa storia?” “Secondo te può essere ai tempi nostri o tanto tempo fa?” Sono tutti d’accordo su tanto tempo fa. “Da che cosa lo capite?” - Che prende l’acqua al fiume; - Che lava la biancheria al fiume; - Che usavano la fionda per prendere gli uccellini e poi mangiarli; - Che dormono sui pagliericci.

Page 7: Al tempo dei casoni

Scheda 1: “ Il casone” I bambini si soffermano sulle sue caratteristiche. (prima di tutto devono comprendere il testo)

Da “Lisetta e la Voce - Prima parte: Lisetta” ...”Abitavano in un casone di legno con il tetto di paglia. La luce entrava solo dalla porta. Ma la mamma un giorno aveva chiesto al papà di costruire una finestra che desse un po’ più di luce e di aria. D’estate restava sempre aperta e d’inverno la sprangavano con uno scuro di legno, che il freddo non entrasse e pazienza per il fumo del focolare. Tutti i giorni Lisetta doveva spazzare il pavimento di terra battuta, con la scopa di saggina, lavare i piatti di stagno e il paiolo di rame, unico bene della mamma, in cui si cuoceva la polenta quotidiana. Dormivano su pagliericci riempiti con i cartocci delle pannocchie e con la paglia e lei doveva girarli e metterli al sole ogni giorno. Avevano qualche gallina, qualche papera e un paio di conigli.”...

TI RICORDI DI LISETTA? boscaioli un appartamento 1) Lisetta è figlia di contadini x 2) Lisetta abita in una villa principi un casone x è fatto di tegole di mattoni 3) Il tetto è fatto di paglia x 4) Le pareti del di cemento del casone ha una terrazza casone sono di legno x 5) Il casone ha le finestre x 6) Il pavimento di terra battuta x non ha le finestre del casone è di legno di piastrelle

Page 8: Al tempo dei casoni
Page 9: Al tempo dei casoni
Page 10: Al tempo dei casoni

LAVORIAMO SULLA FONTE: Solo ora i bambini vedono il disegno cinquecentesco del casone. CHE INFORMAZIONI CI PUÒ FORNIRE?

Particolare di

“Mappa con villa e broli- Villa Badoer- Giustinian di Roncade”, Disegno del 1536

IMMAGINE 1: Il casone

Page 11: Al tempo dei casoni

OSSERVIAMO IL CASONE DELL’IMMAGINE N° 1 E TUTTI ASSIEME VEDIAMO CHE COSA SI PUÒ DIRE: COM’É IL TETTO? Ha il tetto di paglia. Non ha il camino. SECONDO VOI CHE COSA SONO QUELLE DUE PUNTE SUL TETTO? Non può essere un camino perché è troppo stretto. Nicola dice che forse erano pali di legno che servivano per sostenere il tetto. COME SONO I MURI? Non capiamo se i muri sono di legno o di qualche altro materiale. Ha la porta e due finestre. CHE FORMA HA? È rettangolare. QUANTI PIANI HA? Uno solo, ma non sappiamo se dentro ha un altro piano con la soffitta. Non sappiamo se dentro ha la stalla. I CASONI DEI VOSTRI DISEGNI SONO SIMILI A QUESTO O DIVERSI? Assomiglia molto ai disegni di Lorenzo, Giulio, Giacomo, Sara S. e un po’ a quello di Nicola, Giorgia M. e Chiara.

Page 12: Al tempo dei casoni

P. Campagnola (cerchia), “Trebbiatura”, secolo XVI (1500), collezione Rinaldi, Albaredo d’Adige

LAVORIAMO SULLA FONTE

IMMAGINE 2 Ogni bambino ne ha una fotocopia, in bianco e nero, priva del titolo

Page 13: Al tempo dei casoni

OSSERVIAMO IL CASONE DELL’IMMAGINE N° 2 E TUTTI ASSIEME VEDIAMO CHE COSA SI PUÒ DIRE:

COM’È IL TETTO? Ha il tetto di paglia. Ha il camino. COME SONO I MURI? Muri sono di legno … … no, sono di paglia … … ma ci deve essere qualche cosa che sostiene la paglia se no da sola non può resistere. Sembra che non ci siano le finestre, c’è una porta; sopra alla porta c’è una tettoia (“come a casa mia” dice Luca). CHE FORMA HA? Ha la stessa forma dell’altro (immagine n°1). SECONDO VOI QUI ABITANO PERSONE RICCHE O POVERE? È di persone povere perché è fatta di materiali semplici. È piccola. Se fossero ricchi avrebbero una casa molto più bella, con i mattoni. Se fossero ricchi avrebbero un bellissimo giardino davanti e qualche fontana.

Page 14: Al tempo dei casoni

Scheda 2 SCOPRI CHE COSA TI RACCONTA L’IMMAGINE (Lavoro in coppia) QUESTA IMMAGINE È: un disegno x una fotografia SI VEDE UN PAESAGGIO: di città di campagna x QUANTI PERSONAGGI VEDI? Vediamo tre personaggi. COME SONO VESTITE LE DUE FIGURE PIÙ GRANDI? Una figura più grande, a destra, è vestita con un vestito unico che sembra una gonna, l’altra figura è vestita con una maglia stropicciata e rovinata e pantaloni corti rovinati e stropicciati; non hanno le scarpe ; una figura non ha il cappello. CHE COSA STANNO FACENDO? Stanno lavorando la paglia con una specie di attrezzo strano. CHE COSA STA FACENDO IL BAMBINO? Il bambino sta trasportando una quantità di paglia lavorata dalle due figure. una villa L’EDIFICIO CHE SI VEDE È: un castello un casone x DA CHE COSA LO HAI CAPITO? L’abbiamo capito perché le pareti sono fatte di legno e perché il tetto è fatto di paglia. LA SCENA CHE VEDI SI SVOLGE: tanto tempo fa x al giorno d’oggi quando le mamme erano bambine

Page 15: Al tempo dei casoni

COMMENTI ALLA SCHEDA: Alla domanda “Come sono vestite le due figure più grandi?” molti se la cavano scrivendo: “Sono vestiti di stracci”. Domanda: “Perché dite con gli stracci?” R. :“Perché sono rovinati, perché sembrano sporchi.” Solo su insistenza dell’insegnante e con ulteriori chiarimenti i bambini scrivono spiegazioni più particolareggiate. I piedi non vengono presi in considerazione. Domanda: “Secondo voi come avrei dovuto scrivere la domanda perché fosse più facile per voi?” Matteo R. - Dovevi farla con “i quadretti”. (Domande chiuse)

Page 16: Al tempo dei casoni

Colorate l’immagine pensando alle informazioni che trovate nella fiaba di LISETTA e la VOCE e alle risposte che avete dato. Alla fine trovate un titolo a questo disegno.” Le proposte sono: - I CONTADINI CHE LAVORANO - I CONTADINI AL LAVORO - I CONTADINI BATTONO LA PAGLIA - IL LAVORO DEI CONTADINI - COME LAVORAVANO I CONTADINI AL TEMPO DEI CASONI

Possiamo colorare il disegno?

Sì, ma seguite la consegna

TEMATIZZAZIONE

Page 17: Al tempo dei casoni

Consegna 1): Trova un titolo adatto al disegno (ogni bambino cerca il suo)

Consegna 2): Colora l’immagine pensando alle informazioni che ti dà la fiaba e alle risposte che hai dato

“I contadini che lavorano”

Page 18: Al tempo dei casoni

LA FIABA: LETTURA SECONDA PARTE: LA VILLA

Page 19: Al tempo dei casoni

Seconda parte: La villa (stralci) Passò del tempo. Lisetta era diventata una ragazzina dalle guance sempre rosse, aveva imparato dai fratelli ad arrampicarsi sugli alberi, ad usare la fionda. Si era irrobustita, aiutava sempre la madre nel bucato, portava ancora al padre e ai fratelli una fetta di polenta e un po’ di noci nella pausa di mezzodì. A volte ora si fermava con loro a rivoltare il fieno, a caricare una gerla, a raccogliere gli attrezzi, a raccogliere le pannocchie... Di tanto in tanto però il pensiero e lo sguardo si fermavano a quel punto che rimaneva verde in tutte le stagioni anche quando la campagna intorno a loro era bianca di neve. “Ma se fosse proprio così cattivo come dicono, non abiterebbe in un posto così bello “ pensava fra sé e sé. (…) (…) Una brusca fermata la scosse dal suo stupore. Si guardò intorno. “OH!” spalancò gli occhi, “oh povera me, dove sono!” Eh già, era proprio giunta al cancello della Villa misteriosa. “E adesso cosa faccio?” D’istinto saltò giù dal carro e corse a nascondersi dietro un mucchio di rami che giacevano aggrovigliati lì vicino. Alte mura merlate cingevano il giardino e lo nascondevano alla sua vista; un ponte di pietra portava al cancello e, ai lati, due torri rotonde facevano la guardia alla Villa. L’uomo scese e scaricò la merce davanti al cancello, risalì sul carro e se ne andò. Lisetta rimase sola, non un suono, non un rumore. Non osava uscire dal suo nascondiglio. Ma lei voleva, voleva a tutti i costi vedere che cosa ci fosse al di là. Il cancello si aprì silenzioso, alcuni uomini caricarono le casse e i sacchi su una specie di grande slitta con le ruote e la trascinarono via. Lisetta, svelta, sgusciò dentro, un momento prima che il cancello si chiudesse del tutto. Si trovò in mezzo ad un lungo viale fiancheggiato da alberi frondosi; subito corse a ripararsi dietro ad un fitto arbusto. Com’erano alti e diversi da quelli che crescevano nella campagna. (…) (…) Finalmente vide una bella fontana di marmo verde che zampillava limpida e fresca.

L’acqua brillava, pareva quasi ne uscissero delle scintille. Lisetta, affascinata vi immerse le mani. Aveva sete. Fece per bere, ma un cagnaccio nero ed enorme le si avventò contro abbaiando e ringhiando minaccioso. Rimase, solo per un momento, interdetta: “Buono”, gli disse, imperiosa, “buono, non faccio niente, calmo, volevo solo bere un sorso”. Nessuno era mai rimasto così imperturbabile di fronte alla sua ferocia. Il mastino si fermò, smise di ringhiare e abbassò il pelo. “Ma ti arrabbi sempre così? Dov’è il tuo padrone? Prima ho visto degli uomini, dove sono ora, non vedo nessuno in giro.” La ragazzina seguì il cane attraverso la vegetazione e sbucò dietro alla villa. (…)

Page 20: Al tempo dei casoni

CONSEGNA: “ Trai dal testo i particolari della villa per disegnarla nel modo più corretto”. (…) ”Alte mura merlate cingevano il giardino e lo nascondevano alla sua vista; un ponte di pietra portava al cancello e, ai lati, due torri rotonde facevano la guardia alla Villa.” (…) (…) ”Lisetta girò intorno alla Villa finché le apparve in tutta la sua maestosità. “OHH!” Rimase senza fiato. Era talmente enorme e bella e pulita e disegnata! Non aveva mai visto una cosa del genere. Dalla facciata larga e spaziosa si spingeva in avanti un portico, altoo! con archi tondi e colonne bianche e sopra ancora archi e colonne e una terrazza grandissima. Dovette alzare la testa: quante finestre, tre file, ampie, contornate di bianco; solo quelle in alto erano più piccole. E sul tetto, oh, sul tetto due torri simili a quelle vicino al cancello, si stagliavano contro il cielo. Forse ci abitavano delle maghe.” (…)

Page 21: Al tempo dei casoni

Ogni bambino ha realizzato la propria interpretazione grafica dal continuo confronto fra il testo e il suo disegno.

Page 22: Al tempo dei casoni

Ed ora passiamo al confronto con la villa disegnata nel 1536.

Page 23: Al tempo dei casoni

VILLA BADOER – GIUSTINIAN, Roncade (particolare)

“MAPPA CON VILLA E BROLI”, 1536 – (ANONIMO) BCTV.

Ma prima osserviamo il disegno della villa mai visto fino a questo momento. Ins. - Questo è un disegno di molto tempo fa, del 1500; è più vecchio dei vostri genitori? E dei vostri nonni?... Risposte unanimi, tutti sono d’accordo per il sì.

Ins. - … E dei bisnonni?

Su questo ci sono dei dubbi.

Ins.- È ancora più vecchio.

Bamb. - E chi c’è prima dei bisnonni?

Ins.- Ci sono i trisavoli, ma è più vecchio anche di loro.

Bamb. - E prima chi c’è?

Ins. - Ci sono gli avi.

Bamb. - E prima ancora? Luca - Gli uomini primitivi!

Page 24: Al tempo dei casoni

DISQUISIZIONI SUL MODO DI RIPRODURRE Ins.- Secondo voi al tempo della villa c’erano le macchine fotografiche? Bamb. - Nooo!! Ins.- E allora che cosa facevano al posto della fotografia? Bamb. - Disegnavano. Ins. - Quello che viene disegnato può essere vero? Bamb.- Sì se si copia da quello che c’è davvero. (L’anno scorso, nel lavoro di storia “Giardini grandi e piccoli, vecchi e nuovi”, abbiamo fatto “il ritratto” a una parte del giardino della scuola, ad una parte della scuola, all’amolo in fiore; quest’anno nel primo quadrimestre abbiamo copiato la piazza di Fornase.) Ins.- Allora secondo voi questa villa potrebbe essere vera o no? Bamb.- Sì, è vera, è stata copiata. Ins. - Quello che si vede in una foto è vero o no? Bamb.- Sì perché se quella cosa non c’è non si può fotografare.

Page 25: Al tempo dei casoni

Dopo l’osservazione collettiva dell’immagine VILLA BADOER – GIUSTINIAN, Roncade “MAPPA CON VILLA E BROLI”, 1536 – (ANONIMO) BCTV, i bambini ne fanno un’analisi individuale seguendo la scheda

una villa x

1) Lisetta si trova davanti a un condominio in una bivilla solo un piano 2) La villa ha due piani tre piani x 3) La villa ha le finestre x non ha finestre 4) Le finestre sono su tre file x solo al pianterreno sono di mattoni x 5) Le pareti della villa sono di cemento sono di legno una siepe 6) Il giardino della villa una recinzione di ferro è circondato da mura merlate x

Page 26: Al tempo dei casoni

SEGUiTO ALLA SCHEDA 3

Un bambino mi chiede: “Posso aggiungere delle domande come quelle che ci fai tu?” Piacevolmente sorpresa dall’iniziativa allargo la proposta alla classe.

Domanda: “Secondo voi c’è qualche altra domanda da poter fare per leggere meglio il disegno della villa? Se sì, aggiungetela alla fine della scheda. Potete scrivere una semplice domanda oppure organiz-zarla con i quadretti”. Quasi tutti si sono dati da fare; la maggior parte dei bambini ha voluto aggiungere una o due domande con la formula a “risposta chiusa”. Alcuni hanno proposto una scelta fra numeri; es.: La villa ha due torri/ tre torri/ quattro torri (M.S.-Giu-Lore-Tom) Quante file di finestre (M.S.) Quanti archi Quante terrazze (Lore) Quanti cancelli (Ile)

Page 27: Al tempo dei casoni

Altri sono riusciti a pensare a domande più complesse: 1) (Cat.) - Per che cosa bisogna passare per arrivare al cancello (che cosa si attraversa per entrare nel giardino della villa): una strada un ponte una porta 2) (Giulio-Laura-Chiara) Il ponte era fatto: di legno di cemento di mattoni di pietra (in realtà dal disegno non si può capire, ma dalle foto sì) 3) (Nik) – Con (attraverso) che cosa si entra nella villa: con 3 archi con una porta con un portico 4) (Tom) – Sotto (per arrivare) al portico che cosa c’è: scale salita niente 5) (Nico è l’unico che finora abbia identificato le torri della fiaba con i camini della villa) - La villa ha: un camino due camini tre camini 6) (S.S.)- Il giardino ha: un orto non ha un orto ha tanti orti

Page 28: Al tempo dei casoni

ILENIA Uguaglianze In tutte e due le ville ci sono tre file di finestre. Nella villa che ho disegnato ci sono tre archi al piano terra. In tutte e due le ville ci sono le torri. In tutte e due le ville c’è il ponte.

Differenze La mia villa ha più finestre. Nella villa gli archi sono sei: tre al piano terra e tre al primo piano. La villa ha dei gradini e la mia no. Il tetto che ho disegnato è diverso. La terrazza come forma è diversa. Il ponte della villa è messo in un posto diverso e il mio in un altro ancora.

MICHELE S. Uguaglianze Nel mio disegno ci sono gli archi come nel-l’altro disegno. Ho disegnato tre file di finestre come nel-l’altro disegno della villa. Ho disegnato la terrazza. Ho disegnato due torri.

Differenze Nella mia villa ho disegnato più archi della villa vera. Nell’altro disegno ci sono due file di archi e nel mio no. Ho disegnato più finestre di quelle dell’al-tra villa. La terrazza della mia villa è più grande della terrazza dell’altra villa. Il mio tetto è triangolare e l’altro è rettan-golare.

CONFRONTO IL MIO DISEGNO CON QUELLO DEL 1536

Page 29: Al tempo dei casoni

Andrea Previtali (attr) - Veduta di un “cortivo”, barchesse in legno dal tetto di paglia - Provenienza: Staatliche Museen zu Berlin (sec. XV)

Questa è l’immagine che useremo per la verifica

Page 30: Al tempo dei casoni

Scheda di verifica per la lettura di un’immagine

Consegna: OSSERVA BENE TUTTO CIÒ CHE È RAPPRESENTATO, CHE INFORMAZIONI TI DÀ L’IMMAGINE? (Michele S.) città 1) Il luogo rappresentato è campagna x 7) Elenca quanti e quali animali vedi. Vedo due mucche e un cavallo. …e tre papere villette a schiera 2) I tre edifici simili casoni x 8) Che cosa c’è ancora nel cortile? tra loro sono appartamenti Ci sono due alberi, un pozzo, qualche piantina e un carretto di legno. 3) Da che cosa lo capisci? 9) Gli oggetti che si trovano nel cortile sono fatti di Io lo capisco da il tetto di paglia e plastica dalle pareti di legno. metallo legno x 4) Davanti agli edifici c’è un parco-giochi un giardino 10) Secondo te, questi tre “casoni” come venivano usati? un cortile x abitazioni x magazzini garage stalle x in altro modo.............. 5) Le persone lavorano i campi (Chiedo, a chi vuole, di spiegare le sue scelte, ma è si occupano degli animali x molto difficile) chiacchierano fra loro Il primo casone ha una porta e mi sembra un’abita- zione e il secondo è piccolino e a forma di stalla. 6) Che abiti indossano? (Alla prima osservazione) 11) Secondo te chi viveva nel luogo rappresentato nel Indossano una maglietta con le maniche lunghe, l’immagine? dei pantaloncini corti e dei cappellini di paglia. contadini x ricchi signori (Alla seconda osservazione) Indossano un cappello di paglia e una tunica 12) Questa immagine rappresenta la vita con una cintura legata ai fianchi. di oggi

la vita dei genitori da piccoli la vita di tanto tempo fa x

Page 31: Al tempo dei casoni

DOPO LA VERIFICA ABBIAMO COMMENTATO

Insegnante: “Guardate l’immagine, è della fine del 1400, ancora più vecchia delle altre due, e ditemi che cosa si capisce della vita di una volta”. R: - Una volta, alla fine del 1400, c’erano dei contadini che si occupavano degli animali. - Ci sono dei casoni e venivano usati… D. Nel casone n° 2 ci sono delle ruote, che cosa vuol dire? R. – Servono a cambiare le ruote. - Che c’è un carro. - Se c’è un carro non è un’abitazione … è un magazzino. - Il primo casone è un’abitazione, ci sono finestre, la porta ben messa, la parete tutta intera. - Il terzo potrebbe essere una stalla. D. Da che cosa capiamo ancora che siamo in un’altra epoca e non ai giorni nostri? R. – Noi non siamo vestiti così. - Dal carro di legno che adesso non si usa più. - C’è un pozzo di legno, si capisce dalla corda che va dentro. D. E a che cosa serve quella stanga? R. – A tirare su e giù il secchio.

Page 32: Al tempo dei casoni

Solo alla fine del lavoro guardiamo le fotografie di un casone e di …

OSSERVAZIONE COLLETTIVA, SCHEDA DI ANALISI INDIVIDUALE. OSSERVA BENE

1) Questa immagine è una fotografia un disegno 2) Rappresenta una villa un casone un castello 3) Il tetto di questo di paglia edificio è di tegole di legno 4) Vicino all’ edificio strade si vedono alberi giardini 5) L’ edificio si trova in città in campagna 6) Secondo te, solo nel mondo delle fiabe i casoni esistevano anche nel mondo reale (cioé per davvero)

Inizio anni ’90, nei pressi di Quarto d’Altino (VE)

Page 33: Al tempo dei casoni

… villa Badoer-Giustinian.

Page 34: Al tempo dei casoni

CHE COSA ABBIAMO IMPARATO DA QUESTO LAVORO M.S. – Che tanto tempo fa non c’erano le case di adesso. Cat. – Come lavoravano i contadini e che cosa avevano in casa. Tom. – Come erano i vestiti dei contadini. DOMANDA: DOVE L’HAI VISTO? Tom. – L’ho imparato dai disegni. M.F. – Non si usavano gli stessi attrezzi per lavorare. DOMANDA: CHI TE L’HA DETTO? M.F. – Il disegno della “Trebbiatura”, adesso si fa con una macchina, la trebbiatrice. S.S. - Che le persone ricche non si lavavano gli abiti da sole. S.G. – Che c’erano i casoni, una volta. Nik – Abbiamo imparato a fare i confronti fra i disegni. Giu. – Una volta lavavano gli indumenti al fiume; i contadini non dormivano sui letti. Gia. – Che i casoni esistevano solo a quei tempi. Lau. – Con le schede ho imparato come erano vestiti i contadini. G.Ch. – Ho imparato a disegnare leggendo la descrizione del casone. Ile. – Una volta i poveri lavavano le cose ai ricchi. M.D.M. – Dalla storia ho imparato come mangiavano: non era come adesso che vai a fare la spesa; mangiavano poche cose, la polenta tutti i giorni. Ile. – Abbiamo imparato a lavorare meglio in gruppo. M.F. – Abbiamo migliorato la colorazione dei disegni. Ele. – Che una volta non c’era la televisione. DOMANDA: DA CHE COSA LO DEDUCI? Ele. - C’è il tetto di paglia, le pareti di legno ... Nei casoni si riscaldavano con il fuoco e nelle ville usavano le candele. DOMANDA: NOI ABBIAMO LAVORATO SUI DISEGNI ANTICHI, A CHE COSA CI SONO SERVITI QUESTI DISEGNI? Luca – A capire come erano fatte le ville tanto tempo fa e come erano i casoni. M. F. – Ci sono serviti come punto di riferimento per fare i nostri disegni. Cat. – Abbiamo imparato a vedere dei disegni; abbiamo guardato i disegni per capire come erano fatte le cose. Lor. – Una volta, ai tempi dei casoni, c’erano delle persone che disegnavano.