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Euro 2,50 Vigna di Valle 01-06-2008 0435 AirPlanes 6_08 cop:COVER Airplanes 28-05-2008 15:03 Pagina 1 0435 AirPlanes 6_08 cop:COVER Airplanes 28-05-2008 15:03 Pagina 2 0435 AirPlanes 6_08 cop:COVER Airplanes 28-05-2008 15:04 Pagina 3 DESIGN AND PRODUCTION OF ELECTRONIC DEFENCE SYSTEMS. 0435 AirPlanes 6_08 cop:COVER Airplanes 28-05-2008 15:04 Pagina 4 Latina 1° giugno 2008 Il Presidente dell’AeroClub di Latina Bruno Bulgarelli 1 1 AirPlanes 6_08:Base/MastroAP 28-05-2008 15:06 Pagina 1

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Straordinario!!! Eraquesto il commentopiu` ricorrente dome-

nica scorsa, 25 maggio,sulla base di Pratica diMare, l�aeroporto dell�Ae-ronautica Militare dove sie` svolta la GiornataAzzurra 2008. Airplanes aveva aderitocon entusiasmo alla rea-lizzazione di un fascicolospeciale dedicato a questoevento e lo ha fatto nelrispetto del tema di que-sta giornata: con passio-ne. I risultati sono statieccellenti e il riscontro delpubblico pure.Si`, passione e tecnologiaal servizio del PotereAereo era questo il filorosso della manifestazio-ne ma anche passione peril volo senza altri aggetti-vi ...�

Vigna di Valle 01-06-2008

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MIND IS THE FIRST DEFENCE.

D E S I G N A N D P R O D U C T I O N O F E L E C T R O N I C D E F E N C E S Y S T E M S .

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Quest’anno “Ali sul Lago” assume un carattere par-ticolare. A Vigna di Valle si festeggiano il centena-rio della costituzione del cantiere aeronautico e il

volo del primo dirigibile avvenuto il 3 ottobre del 1908. Inquest’ottica, la manifestazione aerea odierna costituiscel’inizio delle attività per dette celebrazioni che si succede-ranno nell’ambito del Museo A.M. e l’Aero Club di Latina èonorato di poter contribuire con la sua organizzazione,diretta dal pioniere Pier Luigi Bacchini, a realizzare la mani-festazione d’apertura e quella di chiusura unitamente all’A-ceaElectrabel.

Pur con le difficoltà inerenti il traffico aereo civile che insi-ste sul lago di Bracciano. Sono certo che anche quest’annotale evento sarà all’altezza delle migliori tradizioni aeronau-tiche con il contributo oltre che dell’Aeronautica Militareanche dell’Esercito, della Protezione Civile e degli apportidell’Aviazione generale che interverranno.A tutti, un grazie di cuore e l’augurio di buon spettacolo.

SALUTO DEL PRESIDENTE DELL’AEROCLUB DI LATINA

Latina 1° giugno 2008Il Presidente dell’AeroClub di Latina

Bruno Bulgarelli

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PROGRAMMA DI VOLO Ali sul Lago - Ali di Storia

Vigna di Valle 1-6-2008

FRECCE TRICOLORI

NH90

SF260

YAK52

WALTER'S BAD

CANADAIR

CH47

TEAM YAK ITALIA

EVENTO SAR

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Vigna di Valle, 1911. Da sinistra, caserma, hangar vecchio,casa dei piloti, hangar nuovo scoperchiato da un fortunale.�foto Valle�.

VIGNA DI VALLELUOGO AERONAUTICO PREDESTINATO

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F orse si e` trattato di semplicecasualita`, ma cio` che accadde neldicembre del 1804 da molti e` stato

considerato come un segno premonito-re del destino. Il destino di una piccolalocalita` agreste sulla riva occidentaledel lago di Bracciano, che a distanza diun secolo tanta importanza avrebberivestito per la nascita e lo sviluppo del-l�aeronautica italiana: Vigna di Valle.Proprio qui, infatti, nelle acque dellago, dopo un volo incredibile duratoben 22 ore, il 17 dicembre 1804 precipi-ta l�aerostato dell�aeronauta e invento-re francese Jacques Garnerin, lanciatodalla piazza di Notre Dame di Parigi perfesteggiare l�incoronazione a imperato-re di Napoleone. Cosi` il generaleGiuseppe Pesce commenta quell�episo-dio nel suo libro su Vigna di Valle: �Erascritto nel fato che l�avvenimentodovesse risultare funesto per Napo -leone, ma nello stesso tempo dovessefornire un segno premonitore per lafutura nascita di un cantiere sperimen-tale aeronautico e di un Museo storico,laddove il pallone aveva preso terra�.Quel pallone oggi e` gelosamente con-servato al Museo Storico dell�Aero -nautica Militare.

�a fianco� L�Osservatorio aerologico �GiulioDouhet� di Vigna di Valle, inizialmente denomi-nato Stazione Aerologia Sperimentale.�nella pagina a fianco� Agosto 1910. Il dirigibileN1 bis viene portato fuori dall�hangar per esseresottoposto alla prova di lacerazione.

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A Vigna di Valle, il piu` antico idroscalo d�Italia, a parti-re dal 1904, vengono svolti gli esperimenti piu` avan-zati di idrodinamica e aerodinamica, collaudati i primipalloni, i dirigibili della prima guerra mondiale e tuttigli idrovolanti militari. Sempre su queste sponde dellago di Bracciano, tra il 1907 e il 1908, vengono realiz-zati e testati i due prototipi di idroplano Crocco-Ricaldoni, dal nome dei suoi progettisti. E, il 3 ottobredel 1908, sempre per opera dei due ingegneri GaetanoArturo Crocco e Ottavio Ricaldoni, vola il primo dirigi-bile militare italiano. Ma Vigna di Valle e` anche la sede da cui opera, dalmaggio 1910, il primo Osservatorio AerologicoMilitare �Giulio Elliot�, denominato inizialmente

Stazione Aerologia Sperimentale.�Fra le due guerre mondiali�, si legge nel libro delgenerale Pesce, �queste piccola localita` divenne ancheun centro di costruzione e sperimentazione di armisegretissime per la lotta aero-navale�. Nel secondo dopoguerra, l�idroscalo �Luigi Bourlot� e`sede del Comando Nazionale del Soccorso Aereo, finoa quando, �il 14 maggio 1978 l�ultimo idrovolante indotazione all�Aeronautica Militare, un HU-16 del SAR,si poso` mestamente sull�acqua del lago di Bracciano,estrasse il carrello ed a forza di motori sali` su per lo sci-volo sul piazzale di Vigna di Valle, rifugiandosi defini-tivamente nel Museo Storico�. Il resto e` storia recente.

�sopra� Il Re Vittorio Emanuele in visita aVigna di Valle. A sinistra, Anni 30, Vignadi Valle, Cant Z-501 alla fonda.

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V igna di Val le ha giocato un ruolo di pr imiss i -mo piano nel la stor ia aeronautica del nostroPaese. E ancora oggi , a modo suo, continua a

far lo. Esserne i l Comandante avra` un s ignif icatopart icolare?Certamente, Vigna di valle e` uno dei piu` antichi inse-diamenti militari con una storia prestigiosa che inizianel lontano 1908 con la creazione del primo cantieresperimentale Aeronautico italiano, negli anni splendi-di della nascita dell�aviazione.Da allora, come l�araba fenice, Vigna di Valle e` risortaogni volta senza mai soccombere ai cambiamentiimposti dal convulso sviluppo delle tecnologie aero-nautiche, passando dai dirigibili agli idrovolanti e poi,quando anche questi abbandonarono le acque dellago, divenendo la splendida realta` che e` oggi: sede diuno dei piu` prestigiosi musei aeronautici e del CentroSportivo dell�AM. Per me, esserne il comandante e`motivo di orgoglio, nella consapevolezza di avere unagrande responsabilita`: quella di conservare e traman-dare la memoria�, affinche´ possa diventare patrimo-nio di tutti. La storia vivra` fintanto che ci sara` qual-cuno a raccontarla.

Ma Vigna di Val le per la Forza Armata vuol d ireanche sport d �eccel lenza. Qui , infatt i , opera f in daipr imi anni 60 i l Centro Sport ivo A.M. che oggi ,compl ice l �abol iz ione del la leva, s i trova a gest ireat let i d i fama internazionale . Per le i , che provienedal Centro di Volo a Vela , d istr icars i nel le �faccen-de� sport ive non deve essere stato poi cos i` d iff ic i -le? E� indubbio che l �esperienza maturata nel settoresportivo del Volo a Vela e il grande privilegio di aver

avuto l�occasione di contribuire all�organizzazione diun campionato europeo e due mondiali militari inquesta disciplina sia stata molto utile. Ma lo sportinsegna che niente e` scontato e facile, e che ci saran-no sempre nuovi traguardi da conquistare. In questocontinuo divenire, ho avuto la fortuna di lavoraresulla scia dei miei predecessori e di poter contare sullaguida illuminata� dell�Alto Comando e del 5° Repartodello Stato Maggiore, senza mai abbandonare quellaindispensabile ricerca di crescita e miglioramento cheda sempre mi accompagna, nel lavoro e nella vita.

�Al i sul lago� , g iunta a l la sua 6� ediz ione, grazieanche al la straordinar ia cornice offerta dal lago diBracciano, ormai e` d ivenuta una manifestazione dir i l ievo nel la p iu` ampia panoramica degl i a ir shownazional i . Un r iconoscimento che r ichiedera` sforzisempre maggior i , non crede?Gestire una manifestazione aerea come Ali sul Lago�,per un piccolo Ente come Vigna Valle rappresentadecisamente una grossa sfida. Una sfida che noiaffrontiamo mai da soli: ci conforta l�entusiasmo deitanti volontari che quotidianamente cooperano con ilpersonale del Museo, ci sorregge economicamentel�AceaElectrabel, sempre disponibile alle nostre esi-genze, e ci stimola l�attenzione che il Comando Scuo-le, da cui dipendiamo, e lo Stato Maggiore A.M. hannosempre riposto nelle nostre attivita`. Mi auguro chenon s�interrompa in futuro questa serie di congiunzio-ni favorevoli, grazie alle quali abbiamo raggiunto tra-guardi altrimenti impossibili, e che si possa, negli anniavvenire, continuare ad offrire un air show di altaqualita` come e` quello proposto ogni anno da Ali sulLago�.

Intervista al col. pil. Gianni AmadioComandante del Centro Stor iograf ico e Sport ivo

del l �A.M. di Vigna di Val le

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Cento anni fa , esattamente i l 3 ottobre 1908, aVigna di Val le volava l �N1 di Crocco e Ricaldoni , i lpr imo dir ig ibi le mi l i tare i ta l iano. Una r icorrenzache non puo` certo passare inosservata?Si` e` una data storica e non soltanto per l�AeronauticaMilitare, ma per tutto il mondo del volo in Italia. Inquell�anno una serie di circostanze favorevoli porto` afar lavorare ad uno stesso progetto uomini di altissi-ma levatura morale e culturale nell�ambito della Bri-gata Specialisti del Genio. Mi riferisco naturalmenteal maggiore Maurizio Mario Moris, comandante dellaBrigata e fervente sostenitore di tutti gli studi edesperimenti che riguardano gli albori dell�aviazioneitaliana, e ai due ingegneri Crocco e Ricaldoni, chesegneranno indelebilmente il luminoso cammino deinostri dirigibili e non solo. Quel primo brevissimovolo del 3 Ottobre 1908, una prova timoni� che porto`il Dirigibile N1 dal campo di Vigna di Valle sino allacittadina di Bracciano e ritorno, fu l�inizio di unameravigliosa avventura che ha decretato il grandesuccesso mondiale della scuola costruttiva italiana didirigibili semirigidi� �tecnica che si differenziava daiclassici flosci francesi e rigidi tedeschi di tipo Zeppe-lin�. A questa ricorrenza e` doveroso aggiungere quel-la celebrativa dell�aeroporto di Vigna di Valle che, conquesto storico volo, diviene in assoluto il primoCampo di Volo militare istituito in Italia. E` una data,questa del 3 ottobre 1908, che non sempre e` stata sot-tolineata a dovere: spesso si fa risalire la nascita del-l�aviazione militare al primo volo del Flyer sul Campodi Centocelle, nell�aprile del 1909, ma credo lo si fac-cia impropriamente. Questa primogenitura appartie-ne al piu` leggero dell�aria� nel 1908 a Vigna di Vallee solo qualche mese piu` tardi, sempre ad opera diMaurizio Moris, si volo` col piu` pesante�.

Celebreremo il Centenario con una serie di eventiconcentrati in un�unica giornata, ma che la renderan-no davvero speciale: prevediamo di far volare nuova-mente da Vigna di Valle un dirigibile, sara` emesso unospeciale annullo postale, due mostre fotograficheripercorreranno questi primi cento anni di volo sullago. E ci sara` anche una sorpresa che riguardera` ilsettore delle Crociere Atlantiche di Balbo, che oranon posso assolutamente svelare.

A f ine anno s i concludera` la sua esper ienza dicomando a Vigna di Val le . Quanto le mancherannoquesto ruolo e questo posto?Sicuramente tanto, per il privilegio di vivere in ambi-ti vitali e stimolanti come lo Sport e la Cultura, maanche per la bellezza di questo splendido luogo,gioiello di archeologia aeronautica situato nel centrodi uno dei parchi naturali piu` belli d�Italia. Cio` di cui,pero`, sentiro` maggiormente la mancanza sara` il lega-me di rapporti umani che, in quasi quattro anni dipermanenza a Vigna di Valle, ho instaurato con il per-sonale e con la popolazione delle citta` del Lago. Imolteplici trasferimenti che ci impone la nostra pro-fessione �per me questo e` l�undicesimo cambio disede� insegnano che gli amici, i colleghi e le esperien-ze vissute non ci lasciano mai, diventando parte inte-grante di noi stessi, un bagaglio prezioso che ciaccompagnera` per tutta la vita. Questo ci permette disuperare la tristezza di lasciare persone e luoghi a noicari, nella certezza che niente si perde e che incontre-remo altri amici e altre esperienze si aggiungeranno aquelle gia` vissute.

Caro comandante, grazie e auguri per la sua prossima avventura�.

I l col . Amadio r itratto con la Famigl ia Reale del Belgio, in v is ita a l Museo Stor ico del l �A.M. di Vigna di Val le .

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Vista panoramica del Museo Storico dell�A.M. di Vigna di Valle

�a fianco� un�immaginedell�hangar in costruzione, anno 1976.

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IL MUSEO STORICO DELL’AERONAUTICA MILITARE

Troppo tempo sarebbe dovuto passare primache da quella geniale intuizione del maggioreGiulio Douhet � siamo appena agli albori del-

l�aviazione � il Museo del Volo posasse definitiva-mente le sue ali a Vigna di Valle, sul piu` anticoidroscalo italiano. Sebbene, infatti, la ferma con-vinzione del giovane ufficiale di Stato Maggiore,allora impegnato nella valutazione dei risultaticonseguiti dal mezzo aereo nella campagna diLibia, di dover salvaguardare la memoria storica diquegli straordinari avvenimenti fosse giusta e lun-gimirante, lungo e travagliato fu il processo cheporto` l�attuale Museo Storico dell�AeronauticaMilitare sulle sponde meridionali del lago di Brac-ciano. Eppure eravamo negli anni in cui, come scri-ve nel suo libro Ovidio Ferrante, storico aeronauti-co e gia` direttore del Museo, �l�Aeronautica italia-na godeva di un prestigio senza eguali e il voloesercitava un�attrazione formidabile nell�immagi-nario collettivo�. Ma probabilmente, quella ForzaArmata, �un organismo giovanissimo, snello, dina-mico, in cui uomini e macchine vivevano �en plein

air�, polverizzando le altezze, le velocita` e ledistanze�, non era ancora pronta alla quiete stati-ca di un museo. E anche le difficolta` derivanti daun contesto storico non proprio dei piu` felici �siamo negli anni che vanno dalla Campagnad�Etiopia alla fine del secondo conflitto mondiale �non incoraggiavano di certo l�idea di un museonazionale aeronautico. Ma andiamo per gradi eripercorriamo in estrema sintesi le tappe di un per-corso, a suo modo, avvincente. Tutto inizia, dice-vamo, con una circolare del maggiore Giulio Dou-het, il quale, appena assunto il comando del Batta-glione Aviatori, pensa di raccogliere documenta-zione, cimeli e fotografie riguardanti i primi voli diguerra. Le numerose donazioni pervenute dai Dis-taccamenti e dagli Uffici dipendenti vengono ordi-nate e custodite in un locale del Museo del Genio,inaugurato nel 1906 in Castel Sant�Angelo. Con lacostituzione del Corpo Militare Aeronautico, inprevisione di un coinvolgimento nel primo conflit-to mondiale, e il conseguente cambio di dipenden-za dei servizi d�aviazione allora esistenti, fino a

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quel momento sotto il comando dell�Arma delGenio, si impone il primo trasferimento del mate-riale aeronautico in altra sede. Il 18 febbraio 1917,Tomaso di Savoia, luogotenente del Re, istituiscecon un decreto il Museo Storico del Corpo Aero-nautico Militare. Davvero un provvedimento fon-damentale che, oltre a rappresentare il primo eunico atto normativo dell�attuale Museo Storicodell�Aeronautica, attribuisce alla giovane aviazioneun significativo riconoscimento morale �per i ser-vizi resi al Paese, in pace e in guerra�. Ma neppureil nuovo organismo, anche per le difficili condizio-ni economiche e istituzionali in cui versava il Paesenegli anni immediatamente successivi alla guerra,riesce ad affermarsi in modo definitivo, restando difatto relegato in due locali del Museo del Genio. Senon altro, pero`, comincia a prendere corpo quelprimo nucleo espositivo che avrebbe dovuto costi-tuire lo zoccolo duro su cui strutturare il Museo. Apartire dal 1926 si riaccende la spinosa questionerelativa ad una collocazione idonea del nuovoMuseo: inizia cosi` per il materiale storico aeronau-tico quel lungo peregrinare che lo portera` nel 1977stabilmente a Vigna di valle. La scelta ricade sullaReggia di Caserta, dal 1926 gia` sede dell�AccademiaAeronautica. Una sorta di sede provvisoria, in cui lacollezione storica, inquadrata come sezione didat-tica dell�Istituto di formazione, sarebbe stataaccessibile al pubblico in particolari, importantioccasioni. Il Museo, inaugurato il 10 dicembre1929, restera` nel maestoso complesso vanvitellianofino al 1943, quando le vicende belliche impongononuovamente di trasferire e salvaguardare tutti imateriali storici. E anche l�idea di un Museo delvolo inesorabilmente torna ad essere lontana.Negli anni 50, qualcosa lentamente sembra cam-biare: grazie ad estenuanti ricerche in giro perl�Italia di molti appassionati, velivoli o parti di essi,il piu` delle volte in pessime condizioni, trovano

ricovero nell�hangar Tricampate dell�antico idro-scalo di Vigna di Valle. Si tratta, comunque, di ini-ziative personali, prive di un progetto definito ecerto. L�occasione che dara` nuove speranze alMuseo dell�Aeronautica, e` quella rappresentatadalle celebrazioni per il centenario dell�unita`d�Italia a Torino. La mostra allestita dall�Aeronauti-ca Militare nel Palazzo della Vela di Millefontiriscuote un successo straordinario, richiamandol�attenzione delle autorita` aeronautiche su un pro-blema mai risolto.Si pensa allora, a celebrazioni finite, di rendere per-manente la mostra del Centenario, per avviareattorno a questo progetto espositivo il MuseoAeronautico Nazionale. Stipulata apposita conven-zione tra Forza Armata e comune di Torino, il 31maggio 1964 vene inaugurato il �Centro di raccoltadei materiali storici e scientifici del volo�. Maanche questa soluzione, esauritisi lo slancio el�entusiasmo iniziali, e` destinata a fallire: con larestituzione del Palazzo della Vela al comune diTorino si chiude l�ennesimo tentativo di istituire inpianta stabile il Museo Aeronautico. Il Centro vienesmobilitato e tutto il materiale storico trasferito eaccantonato proprio a Vigna di Valle. E� solo inquesto preciso momento che si pensa all�idroscalonon piu` come semplice deposito ma come luogoidoneo per impiantare quel Museo tanto �bistratta-to�. L�allora sottocapo di Stato Maggiore, generaleGiuseppe Pesce, uno che di storia se ne intendeva,e molto, a seguito di attente valutazioni, giudicaVigna di Valle come sede piu` idonea per il MuseoStorico. Al tenente colonnello Vittorio Zardo e al maggioreAldo Rampelli il compito delle verifiche di fattibili-ta` e della stesura di un progetto di massima. Il 27maggio 1977 il Presidente della Repubblica Giovan-ni Leone inaugura ufficialmente il �nuovo� MuseoStorico dell�Aeronautica Militare.

�a sinistra� Il presidenteGiovanni Leone inaugura il Museo Storico dell�A.M. nel 1977.A fianco, un�immaginedel Centro Documentazione Nobile

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• Automatic Test Systems (ATS)

• Special To Type Equipement (STTE)

• Aircraft Ground Equipment (AGE) avionico

• Data Acquisition System (DAS) Banchi Prova Motori

INGEGNERIA DEL TEST

• Predizione di Affidabilità di sistemi e apparati elettronici

• Analisi FMEA ed FMECA

• Analisi di testabilità e definizione Built-In-Test

• Analisi di manutenibilità

• Safety analysis

INGEGNERIA LOGISTICA

• Soluzioni informatiche per l’ambiente

• Sistemi automatici di monitoraggio

• Ricerca e sviluppo biosensori

• Progetti per la tutela della biodiversità

INGEGNERIA AMBIENTALE

• Definizione modello matematico di simulazione del sistema elettronico

• Implementazione del modello in ambiente dedicato

• Valutazione prestazioni e caratteristiche funzionali del sistema

SIMULAZIONE

• progettazione e realizzazione impianti

ad elevato contenuto tecnologico

(engine test facilities, simulator box)

INGEGNERIA DELLE INFRASTRUTTURE

Leonardo Sistemi s.r.l.Sede legale: Viale Città d'Europa, 40-2a RomaSede direzionale: Viale del Tintoretto, 399 Roma

Sedi operative: Viale del Tintoretto, 395 Roma - Piazza Alfredo Oriani, 3 GenovaPiazza della Repubblica, 3 Firenze

Tel/fax: 0697274310 www.leonardosistemi.com

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�a fianco� Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita al Museo Storico dell�A.M. il 28-03-2007accompagnato dall�ex Ministro della DifesaArturo Parisi, dal gen. s.a. Vincenzo Camporini e dal Direttoredel museo col.pil. MassimoMondini.

�sotto� un�immagine delloscorso anno, relativa alpassaggio di consegne tral�ex Comandante delle Scuole A.M. gen. s.a. Tei e il gen. s.a. Gargini.

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IL MUSEO DI OGGI E...DI DOMANI

Il Museo Storico dell�Aeronautica Militaredipende oggi dal comando Generale delleScuole, mantenendo inalterato, per quanto

attiene alle attivita` promozionali e d�immagine,il proprio stretto rapporto con il Reparto AffariGenerali dello Stato Maggiore. Il suo compitod�istituto e` quello di �conservare, restaurare,accrescere, censire ed esporre il patrimonio sto-rico posseduto�. Con i suoi 12.000 mq di superficieespositiva al coperto, destinata a crescere ulteriormen-te grazie ai recenti adeguamenti in corso di realizza-zione, il Museo del volo di Vigna di Valle e` uno dei piu`grandi al mondo. Quattro grandi padiglioni espositivi �Troster, Velo, Badoni e Skema � attraverso un percor-so cronologico dettagliato, consentono di far riviverea 60mila visitatori ogni anno la storia del volo milita-re in Italia, dai pionieri ai giorni nostri. La collezioneattualmente esposta, che vanta una sessantina divelivoli, un numero considerevole di motori eun�infinita` di cimeli aeronautici di vario genere. Unufficio prenotazioni e guide, una saletta per proiezionidi filmati dell�Istituto Luce, una sala conferenze, unbook shop e un punto bar-ristoro completano l�offerta

dei servizi a disposizione del visitatore, facendodel Museo dell�Aeronautica Militare una strut-tura rinnovata, che guarda alla modernita` congrande attenzione. �Si tratta di un progetto �commenta il direttore, il t. col. Massimo Mon-dini � che non puo` ancora considerarsi concluso,anche se le scelte, le idee e, soprattutto, il lavo-ro di questi primi trent�anni lasciano ben spera-

re tutti gli appassionati di cose aeronautiche�. Non-ostante il proprio status militare, che qualche limite loimpone, il Museo si ispira ad una gestione innovativa eal passo con gli standard di funzionamento dei museiitaliani: �Grazie ad una visione moderna e dinamica �spiega Mondini � incoraggiata dagli stessi vertici diForza Armata, con l�irrinunciabile appoggio di sponso-rizzazioni, la nostra e` una realta` culturale viva che pro-pone molteplici iniziative, non sempre circoscritte alristretto ambito di competenza, per avvicinare un pub-blico quanto piu` diversificato possibile alle tematicheaeronautiche e al Museo�. E quando si parla di con-servazione e restauro il direttore non ha dubbi sugliimportanti cambiamenti concettuali e giuridici degliultimi anni: �I vecchi e rari velivoli storici � dice � hanno

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finalmente acquisito la dignita` di bene culturale. Oggi ilMuseo puo` esprimersi sulla conservazione del patrimoniostorico o sull�alienazione definitiva dei materiali aeronau-tici, potendo salvare cosi` un numero crescente di velivolida consegnare integri alle generazioni future. Siamoriusciti � prosegue Massimo Mondini � non senza enormisforzi e tra mille difficolta`, a censire, fotografare, ricodifi-care e inserire in una banca dati informatizzata tutti imateriali che compongono l�immenso patrimonio delMuseo. Poi sara` la volta dei velivoli, da catalogare tenen-do conto di molteplici parametri, come avviene nei piu`importanti musei aeronautici del mondo�. Un aspetto chenel medio periodo richiedera` scelte impegnative riguardala necessita` di conservazione degli aeroplani in luoghicoperti. Nonostante al Museo di Vigna, il 95% del mate-riale si trovi in aree coperte, e` gia` praticamente impossibi-le collocare al suo interno tutti gli esemplari posseduti. Ilproblema e` stato piu` volte affrontato, tanto che si e` prov-veduto a realizzare un ampliamento dello spazio espositi-vo coperto nella zona dell�hangar Skema. Ma fin d�oraoccorre pensare alle possibili soluzioni, per evitare dirinunciare all�esposizione dei velivoli in esubero, secondocriteri ancora da definire. �Le alternative � conclude ildirettore � non sono molte: il sollevamento di alcuni aereiper recuperare spazi a terra, la cessione temporanea adaltri musei o collezioni private, una rotazione espositiva ditutti i materiali o l�istituzione di poli espositivi presso ireparti che operavano con quei velivoli, ai quali affidarnela conservazione�. Molto e` cambiato anche per cio` che

attiene allo stoccaggio di tutto il materiale che non e`esposto o che e` in attesa di restauro, pari, se non superio-re, a quello in mostra. La maggiore sensibilizzazione versola �conservazione� ha portato anche a vigilare con piu`serieta` su questi materiali storici, custoditi rigorosamentein luoghi chiusi. Altro tema molto caro ai tanti appassio-nati di aeronautica e` quello che riguarda la possibilita` difar volare i vecchi aeroplani, cosi` come avviene per impor-tanti musei stranieri. In Italia, escludendo poche eccezioni,siamo ancora lontani. Quello che molti auspicano e` vede-re in volo aerei storici con le insegne e le coccarde dell�Ae-ronautica Militare: �L�Aeronautica � spiega il t. col. Massi-mo Mondini � ha diversi velivoli che potrebbero soddisfa-re questa richiesta. Il problema sta nel fatto che gli aerei,una volta usciti dalla linea operativa, perdono le certifica-zioni militari. E� quindi la questione e` prettamente giuridi-ca�. Molti hanno anche ipotizzato una smilitarizzazionedel Museo Storico dell�Aeronautica Militare, con la possi-bilita` di allargare la collezione e usufruire delle agevola-zioni economiche che cio` comporterebbe. Mondini su que-sto e` categorico: �L�impegno e l�attenzione � dice � che laForza Armata ha posto nella valorizzazione del Museonegli ultimi anni non lasciano dubbi sulle prospettive futu-re�. Sulla gestione finanziaria, poi, si apre un altro interes-sante dibattito: �E� un errore � ancora il direttore � rite-nere che i costi di gestione dei musei possano esserecoperti con eventuali ricavi. In questo, l�esperienza ameri-cana insegna�. Anche il Museo Storico A.M., come moltialtri nel mondo, si avvalgono di collaborazioni esterne acosto zero. L�attivita` del volontariato per lo specifico set-tore rappresenta una risorsa di fondamentale importanza. Insomma, le problematiche connesse con la gestione di unpatrimonio storico cosi` prezioso sono molteplici e com-plesse, e molte di esse esigono risposte certe e immediate.Chissa` se la possibilita` per tutti i musei militari italiani diconvergere in un unico sistema museale, auspicata daldirettore Massimo Mondini, possa in qualche modo rap-presentare una soluzione.

�sopra� Una panoramica dell�hangar Troster. a fianco, un�immagine dell�hangar Velo, settore velocita`.

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AERONAUTICA MILITARE E SPORT

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Per gli atleti dell�Aeronautica Militare, l�anno2007 non sara` dimenticato facilmente, riccocom�e` stato di successi e soddisfazioni. I

ragazzi del Centro Sportivo di Vigna di Valle hannovisto riconosciuti gli sforzi e i sacrifici di una sta-gione lunga e logorante, che regalera` a molti diloro l�esperienza straordinaria di un�Olimpiade. Perun sogno� ancora da vivere, pero`, sono tante le emozio-ni gia` consumate da questi atleti. Come quelle provatenel Salone d�Onore del CONI lo scorso 14 novembre,quando il presidente Gianni Petrucci in persona si e` com-plimentato con loro e con l�Aeronautica Militare per ilnotevole contributo fornito a sostegno dello sport nazio-nale. Una premiazione significativa e importante, manon certamente un punto d�arrivo. E� proprio da ricono-scimenti come questo che gli sportivi dell�Arma Azzurraintendono ripartire con maggiori stimoli e un rinnovatoimpegno, per raggiungere, con serieta` e professionalita`,sempre nuovi e piu` ambiziosi traguardi. Con questi risul-tati, ottenuti nel 2007, l�Aeronautica Militare continua araccogliere i frutti di un impegno iniziato negli anni 60

e, seppur con le dovute trasformazioni, portatoavanti ancora oggi con piu` intensita` e consapevo-lezza. Con la recente abolizione della leva obbliga-toria, la vecchia finalita` di garantire le capacita`sportive degli atleti ha acquisito un significato piu`completo, che valorizza maggiormente lo specificosettore. All�Aeronautica e` richiesto di consolidare e

incrementare il patrimonio sportivo nazionale. Una sfidache la Forza Armata ha subito accettato, istaurando unpiu` incisivo rapporto di collaborazione con il CONI e leFederazioni, e puntando esclusivamente sulla qualita`, afronte di una riduzione numerica dell�organico. Unascommessa non troppo azzardata, e` vero, vista la porta-ta degli atleti che hanno scelto di indossare la divisaazzurra, ma pur sempre una scommessa. E loro, i veriprotagonisti delle tante imprese sportive, capitanati� dauno straordinario Andrew Howe, la stanno vincendo. Enon e` un caso che l�Aeronautica Militare portera` alleprossime Olimpiadi di Pechino una folta rappresentanzadi atleti, tutti di grande livello. Ma oltre che per i risultati, seppur fondamentali nello

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sport, gli atleti di Vigna di Valle hanno brillato per impe-gno, grinta e volonta`, dimostrando di credere fortemen-te in quei valori universali che sono alla base del quoti-diano agire degli uomini e delle donne dell�AeronauticaMilitare: lealta`, coraggio, senso del dovere, disciplina eattaccamento alla Bandiera.

CENTRO SPORTIVO A.M.Hockey a rotelle e bob, le prime discipline assegnateall�Aeronautica.Il Centro Sportivo A.M. venne costituito nel 1962 a Vignadi Valle, dove ancora oggi vivono e si allenano gli atletidelle varie specialita` assegnate alla Forza Armata. Sem-brera` strano, ma le prime discipline che l�Aeronautica sitrovo` a gestire furono l�hockey a rotelle e il bob, sport,quest�ultimo, in cui Giacomo Luigi Conti e LambertoDalla Costa, ai Giochi Olimpici Invernali del 1956 a Corti-na d�Ampezzo, conquistarono la prima medaglia d�oroper l�Italia. Un successo che venne replicato nell�edizionedel �68 a Grenoble, in Francia, quando a salire sul gradi-no piu` alto del podio furono i marescialli Eugenio Montie Luciano De Paolis, e lo fecero per ben due volte, nelle

specialita` a due e a quattro posti. Ceduti slittini e mazzeda hockey, l�Arma Azzurra si vide assegnare l�atleticaleggera, la scherma, la vela e il basket. Nel 1986, pervolere dell�allora Capo di Stato Maggiore gen. BasilioCottone, in ricordo di Francesco Baracca, ufficiale delReggimento Piemonte Reale, fu la volta dell�equitazione.Solo in tempi piu` recenti sono arrivate sulle spondemeridionali del lago di Bracciano la pallavolo, la ginna-stica artistica, il tiro con l�arco e il volo a vela. Oggi sonotesserati con la societa` sportiva CS Aeronautica Milita-re� atleti tra i piu` importanti dello sport nazionale: oltrea Andrew Howe naturalmente, ci sono il campione olim-pico di tiro con l�arco Marco Galiazzo, il vice campionedel mondo di fioretto Andrea Baldini e la campionessaitaliana di lancio del martello Clarissa Claretti. Per poterdiventare un atleta dell�Aeronautica Militare occorronotitoli sportivi di livello nazionale nelle discipline di inte-resse della Forza Armata certificati dal CONI e un�eta`compresa tra i 17 e i 30 anni. L� arruolamento� avvieneattraverso specifici concorsi banditi con cadenza annua-le. Oggi il Centro di Vigna di Valle, alla luce anche delcambiamento che ha interessato i Gruppi sportivi delleForze Armate, si presenta come un impianto moderno e

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CENTRO SPORTIVO A.M.

SEZIONE SPORT INDIVIDUALIAtletica Leggera 63 atletiGinnastica 11 atletiTiro con l�Arco 2 atleti

SEZIONE SPORT DI SQUADRABasket *Pallavolo 15 atlete

SEZIONE SPORT ACQUATICIVela e Windsurf 9 atleti

SEZIONE SPORT MILITARI E DA COMBATTIMEN-TOScherma 28 atletiEquitazione 21 atletiKick Boxing 2 atletiVolo a Vela in fase di definizione

*La squadra di basket si raduna a livello di nazio-nale militare una volta all�anno, per partecipare altorneo internazionale CISM di Shape.

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affidabile sotto tutti i puntidi vista. Le recenti migliorieinfrastrutturali avviate, e inparte gia` realizzate, nefanno un centro sportivoall�avanguardia, fornitodelle piu` innovative attrez-zature e attento alle esi-genze degli atleti.

ATTIVITA� 2007I risultati conseguiti nel2007 dagli atleti dell�A.M.in competizioni nazionali einternazionali hanno defi-nitivamente consacratouna presenza costante dellaF.A. nello sport di alto livel-lo.Tale risultato acquista mag-giore valenza se si conside-ra che questo trascorso e`stato l�anno preolimpicoossia l�anno che ha determi-nato in molte disciplinesportive la qualifica dell�Ita-lia alle Olimpiadi di Pechino2008.Per la prima volta, dunque,c�e` una nutrita presenza diavieri all�interno della dele-gazione italiana che partira`per la Cina.Ad oggi si sono qualificati 15 atleti �8 ginnastica, 3 scher-ma, 2 tiro con l�arco, 1 equitazione e 1 vela�. E chissa` che non arrivi la prima medaglia olimpica aero-nautica del dopoguerra.

ATLETICALa conquista della medaglia d�oro agli Europei e dell�ar-gento al Mondiale con record italiano nel salto in lungodi Andrew HOWE ha portato alla ribalta l�atletica italia-na nel mondo;Risultati importanti sono altresi` pervenuti dagli atletiClaretti, Riparelli, Salvagno e Nibbiani.

GINNASTICAGli atleti in forza al centro Sportivo con le loro presta-zioni hanno consentito di ottenere la qualificazione dellasquadra italiana alle prossime olimpiadi di Pechino.Per la prima volta, infatti, sia la nazionale di ritmica �5atlete in A.M.� che l�artistica maschile �Pozzo, Morandie Busnari� e femminile hanno conquistato l�accesso aiGiochi Olimpici.

EQUITAZIONEAnche in questa disciplina i migliori cavalieri ed amazzo-ni hanno promosso l�immagine dell�Aeronautica in diver-se competizioni nazionali e internazionali.Da citare il bronzo ai mondiali di completo di Vittoria

Panizzon che ha permes-so all�Italia di ottenere laqualificazione a Pechino2008 e i piazzamenti diprestigio degli ostacolistiEmilio Bicocchi e GiuliaMartinengo, selezionatiperaltro a piazza diSiena.

PALLAVOLO Importane ed innovativoil progetto attivato conla Federazione ItalianaPallavolo che ha consen-tito di avere una squa-dra femminile denomi-nata �Aeronautica Mili-tare� nel campionatonazionale di serie A2.

SCHERMADiversi i risultati presti-giosi conquistati dagliatleti A.M. durantel�anno, culminati con icampionati Mondiali diSan Pietroburgo, ai qualiha partecipato unanazionale italiana com-posta da ben nove atletidell�Aeronautica, di fattoil gruppo sportivo milita-re maggiormente rap-

presentato.Da citare l�oro europeo e l�argento mondiale di AndreaBaldini nel fioretto maschile individuale, che pongonol�atleta al primo posto nel ranking mondiale. E ancora:l�oro europeo di Moullashen e Del Carretto nella spadafemminile a squadre e l�argento mondiale di Tagliarol eCarozzo nella spada maschile a squadre.Grazie anche al contributo di Tagliarlo e Carozo, lanazionale italiana di spada ha acquisito il diritto a parte-cipare alle prossime Olimpiadi, addirittura con un mesedi anticipo. I due atleti della sala d�Armi del Centro Spor-tivo A.M. si aggiungono, dunque, al 1° av. Andrea Baldi-ni nella lista dei qualificati per Pechino 2008.

TIRO CON L�ARCOAnche in questa disciplina i due atleti Galiazzo e Fran-gilli hanno conquistato la qualifica italiana per le Olim-piadi.

VELAII M.llo Larissa NEVIEROV ha ottenuto la qualifica italia-na alle Olimpiadi di Pechino per la classe LASER radialitaliana.Interessante l�attivita` svolta dall�equipaggio A.M. suimbarcazione COMET 41 ha permesso ai agli atleti dellaVela di misurarsi nelle piu` significative e prestigioseregate d�altura con risultati importanti.

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Straordinario!!! Era questo il commento piu` ricorren-te domenica scorsa, 25 maggio, sulla base di Praticadi Mare, l�aeroporto dell�Aeronautica Militare dove si

e` svolta la Giornata Azzurra 2008. Airplanes aveva aderito con entusiasmo alla realizzazionedi un fascicolo speciale dedicato a questo evento e lo hafatto nel rispetto del tema di questa giornata: con pas-sione. I risultati sono stati eccellenti e il riscontro del pub-blico pure.Si`, passione e tecnologia al servizio del Potere Aereo eraquesto il filo rosso della manifestazione ma anche passio-ne per il volo senza altri aggettivi, passione che nella suaaccezione piu` ampia consente di abbattere barriere esuperare gli ostacoli piu` ardui.Questo hanno dimostrato a Pratica di Mare la formazio-nie di diversamente abili, i Baroni Rotti e StefanoZuccarini, l�avvocato di Foligno diversamente abileanch�egli, che con il loro volo nel Gotha dell�aviazionehanno portato una testimonianza forte di volonta`, impe-gno e convinzione.Sono state oltre 200 mila le persone che hanno assistitoad uno spettacolo formidabile, come non si vedeva da

anni o come forse non si e` mai visto ad un Open Daydell�A.M.. La differenza l�ha sicuramente fatta il contenu-to altamente tecnico di quello che volava. Non solo quin-di spettacolarita` nei programmi acrobatici eseguiti maanche la rappresentazione di capacita`, la capacitadell�Aeronautica Militare di applicare nella sua interpre-tazione piu` ampia e completa, il Potere Aereo: il DNAstesso di ogni forza Aerea che abbia l�ambizione e il com-pito di gestire in modo esclusivo e completo lo SpazioAereo per il conseguimento degli obiettivi strategici indi-cati dall�autorita` politica. E il Potere Aereo ha avuto aPratica di Mare una sua esplicazione nell�evento tatticodella mattina, nell�ambito del quale sono state impiegatepraticamente tutte le conponenti dell�AeronauticaMilitare per simulare il conseguimento di un obiettivostrategico: la conquista di un aeroporto in zona ostile pertramutarlo in testa di ponte da dove operare in supportodelle forze di superfice impegnate in teatro. Questo emolto altro si e` visto a Pratica a terra e in volo: oltre 100aeroplani, cinque pattuglie acrobatiche e tanto, tantoentusiasmo.Chi non e` venuto si e` perso davvero qualcosa.

GIORNATA AZZURRA 2008

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Il 313° Gruppo AddestramentoAcrobatico �Frecce Tricolori� e`dislocato sullaeroporto di Rivol-

to, a pochi chilometri da Codroipo�Udine , nel cuore del Friuli VeneziaGiulia. La base e` anche sede del 2°Stormo �Mario DAgostini� . Chiun-que avesse visitato il �cenacolo�dellacrobazia collettiva, nata pro-prio qui quasi 80 anni fa, sa che pergiungere allingresso dellaeroportosi percorre lultimo tratto dellaPontebbana, la statale che taglialalta pianura friulana da Udine aPordenone. Tutti gli appassionatiche lo hanno fatto, non possononon confessare di aver provatounemozione del tutto particolarenel momento in cui hanno supera-to il corpo di guardia e sonoentrati nella dimora delle �FrecceTricolori�. Eppure latmosfera chesi respira e` di assoluta naturalenormalita`. Subito dopo lingresso di �Rivolto�un viale alberato conduce diretta-mente in prossimita` della pista.Larea logistica si concentra infat-ti in prossimita` dellingresso dellabase, con il comando di Stormo e igruppi di supporto. Larea operati-va si sviluppa invece lungo il latomeridionale della pista 06/24, unastriscia dasfalto lunga 2.990metri e larga 45, sulla quale siaffacciano infrastrutture eteroge-nee sorte in epoche differenti.Procedendo verso l estremita`opposta della base si incontranoinvece edifici dal design piu`moderno, come la torre di con-trollo o le avveniristiche tenso-strutture impiegate per �hangara-re� gli MB.339 del 313o Gruppo.

A Rivolto lo spazio non manca,oltretutto la base sorge allinternodel CTR di Aviano, unampia zonariservata al traffico aereo milita-re, abbastanza lontana dagli scali

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Le �Frecce Tricolori� raccolgono lesperienza e laddestramento di piu` di 45 anni di acrobaziaaerea italiana; nel solco di coloro che hanno cresciuto il Gruppo fino a portarlo allattuale

livello di capacita`, viene tramandato un programma acrobatico che unisce, in un insuperabilecompromesso, spettacolarita` e tecnica di volo.

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regionali e dalle trafficate aeroviedel Nord Italia: zona ideale perunattivita` che si sviluppa princi-palmente sul piano verticale,come quella che vede impegnateper sei mesi allanno le �FrecceTricolori�.

DellAeronautica Militare le �Frec-ce Tricolori� sono la componentesicuramente piu` conosciuta e visibi-le, ma in realta` rappresentano lasintesi delle capacita` dei piloti edegli specialisti dell�intera ForzaArmata. Perche´ questo bisognasempre rammentare quando si parladella PAN �Pattuglia AcrobaticaNazionale : tutti i suoi componenti,piloti e tecnici, sono inquadrati neiruoli dellAeronautica Militare edhanno quindi subito una selezioneper larruolamento e percorso uniter istruzionale e formativo chenon differisce da quello dei loro col-leghi in servizio presso gli altrireparti dellA.M. La compagineacrobatica piu` numerosa al mondo,con un programma di volo che pre-vede limpiego di dieci velivoli,erede di una tradizione prestigiosa,e` quindi in tutto e per tutto unreparto delAeronautica Militarecon particolari compiti di rappre-sentanza ma che non ha per questoperso i connotati piu` prettamenteoperativi. Il 313° Gruppo Addestra-mento Acrobatico �Frecce Tricolori�e` inquadrato nel Comando delleForze Aerotattiche di attacco e rico-gnizione �Drago�, con sede a Mila-no, ed e` in grado di svolgere, qualo-ra la catena di Comando lo ritenganecessario, operazioni di supportoaereo offensivo in appoggio alleforze terrestri.

Ardimento, capacita`, disciplina,affiatamento, spirito di appartenen-za, generosita` e soprattutto espres-sione di una grande tradizione cul-turale non solo aeronautica ma diun intero Paese queste sono le�Frecce Tricolori�.

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IL PROGRAMMA ACROBATICO

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Come si fa ad addentrarsi in spazi aerei sovrastanti territo-ri sconosciuti, magari in condizioni di visibilita` scarsa oassente, e raggiungere con precisione un determinato

punto mai visto prima, senza perdersi in cielo?Proviamo a dare delle risposte semplici, senza entrare tropponei dettagli tecnici:La navigazione del traffico aereo commerciale e di linea si basaquasi esclusivamente su radioassistenze -tipicamente VOR,ADF, DME e, in ambito militare, TACAN, installazioni al suoloche trasmettono in automatico i dati necessari all�orientamen-to dei velivoli. A bordo di questi ultimi sono installate le appa-recchiature riceventi che il pilota usa, sintonizzandole sulleappropriate stazioni al suolo, per ricevere informazioni relati-ve alla sua posizione corrente ed al progresso del volo. Ma inuna missione militare in territorio ostile non ci si puo` certoattendere che l�opponente sia cosi` gentile da fornire il suppor-to necessario a raggiungere gli obiettivi! E� qui che diventanoinsostituibili gli apparati per la Navigazione Inerziale, oPiattaforme Inerziali.Una piattaforma inerziale e` un apparato basato su accelero-metri e giroscopi che, rilevando con estrema accuratezza tuttele accelerazioni e variazioni di assetto e direzione cui vienesottoposto il velivolo fin da quando lascia il parcheggio, inogni istante del volo conosce� esattamente la propria posizio-ne e la rende nota al pilota. Tutto questo, senza alcuna neces-sita` di ricevere dati dall�esterno!Questo e` il campo nel quale la Northrop Grumman Italia, inpassato Litton Italia e poi Lital, fornisce da decenni il suoapporto all�Aeronautica Militare, equipaggiandone la quasitotalita` dei velivoli con apparati di navigazione affidabili eaccurati. E� opportuno osservare che anche in ambito civile lanavigazione trae sovente vantaggio dall�utilizzo delle piatta-forme inerziali soprattutto per il sorvolo di aree desertiche odisabitate come avviene ad esempio nei voli transoceanici.Un altro ambito nel quale la presenza di una piattaformainerziale a bordo offre grande giovamento e` la Sicurezza delVolo. Infatti, anche quando la navigazione si svolge impie-gando quale riferimento primario un altro sistema � ad esem-pio un VOR � la presenza di un secondo tipo di apparato � l�i-nerziale � con il quale confrontare costantemente i dati for-niti dal riferimento primario produce un grande migliora-mento del livello di sicurezza del volo, sulla base del princi-pale criterio di sicurezza in aviazione che e` la ridondanza,ovvero la duplicazione degli apparati e sistemi necessari alcorretto svolgimento del volo.Da notare che nell�ultimo decennio si e` diffusa un�importanteevoluzione, che consiste nell�integrazione di un ricevitoresatellitare GPS� con la piattaforma inerziale, dando luogo agliapparati noti con l�acronimo EGI� = Embedded GPS Inertial�.In tal modo, si vengono ad aggiungere i vantaggi della naviga-zione satellitare all�affidabilita` dell�inerziale.

Mario de LuciaBusiness Development ManagerNorthrop Grumman Italia pubbl. redazionale�

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Come si orienta in volo un pilota da caccia?

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Tecnica e passione: questi gli elementialla base del volo acrobatico che affa-scinano e coinvolgono il pubblico che,

sempre piu` numeroso, segue le esibizioni ei raduni dedicati a questa particolare disci-plina. E tecnica e passione sono anche isegreti del successo di Memphis Belle. Lanota azienda genovese, specializzata nellaprogettazione e realizzazione di orologiprofessionali militari, sportivi, promoziona-li e da collezione, personalizzati, ha avviatoun percorso di collaborazione con il team �YakItalia, capitana-to da Domenico Serafini.La prima esibizione della pattuglia �The Memphis Belle, il 4novembre scorso all�aeroporto di Fano, ha rappresentato ilprimo passo di un viaggio unico ed emozionante. Memphis Belle ha una vera passione per il volo, il marchiostesso tradisce questa predilezione: l�azienda prende il nomedal leggendario B-17 che durante la seconda guerra mondialedivenne il piu` famoso bombardiere statunitense. Ed e` propriola celebre pin-up del velivolo anni �40 a campeggiare sul musodegli aeroplani della squadra acrobatica, rendendoli immedia-tamente riconoscibili. Tutti gli amanti del volo acrobaticopotranno assistere alle spettacolari evoluzioni del team�Memphis Belle in una delle numerose tappe che vedrannoprotagonisti i tre Yak-52 e lo Yak-55: il calendario delle esibi-zioni e` consultabile sul sito www.memphisbellewatches.com;in concomitanza con le esibizioni sara` allestito anche l�apposi-to stand Memphis Belle. I piloti del team sono tutti professio-nisti, molti hanno un passato nell�Aeronautica Militare. I �tito-lari per la stagione 2007 sono Domenico Serafini �gregario disinistra e leader durante il volo in formazione in coppia�, CarloMariani �gregario destro� e Maurizio de Rinaldis, gia` coman-dante delle �Frecce Tricolori. Del team fanno parte anche

Carlo Alberto Scopel, Daniele Locatelli,Giuseppe Pierantoni, Gianfranco Caprai,Antonio Diana ed Enzo Pacenti.La squadra partecipa a tutte le piu` impor-tanti manifestazioni aeree nazionali, pre-sentando un programma altamente spet-tacolare. L�utilizzo degli Yak-52 �biposto�,velivoli di notevole potenza e capaci diprestazioni di volo eccellenti, e dello Yak-55 �monoposto�, aeroplano caratterizzatoda particolare maneggevolezza e visibili-

ta`, consente esibizioni di elevato profilo tecnico e ad alto tassodi adrenalina: decolli e atterraggi in formazione, avvicinamen-ti frontali con incrocio e separazione,voli a specchio, tonneauin salita e in discesa, loop e siberiane controrotanti sono soloalcune delle figure eseguite dalla pattuglia durante le manife-stazioni che la vedono protagonista.

YAKOVLEV YAK-52apertura alare 9,3 m - lunghezza 7,745 m - superficie alare 15 m2- peso a vuoto 1.035 kg - peso massimo al decollo 1.315 kg - fat-tore di carico massimo: +7/-5g - impianto propulsivo: un moto-re radiale a nove cilindri Vedeneyev M-14P da 360 HP con elicabipala a passo variabile V350TA-D35 - velocita` massima 450km/h - velocita` massima in volo livellato 270 km/h a 1.000 m -rateo di rollio 140° sec - rateo di salita 500 m/minuto - equi-paggio: 2 piloti.

YAKOVLEV YAK-55apertura alare 8,1 m - lunghezza 7,745 m - peso a vuoto 723 kg -fattore di carico massimo: +9/-6g - impianto propulsivo: unmotore radiale a nove cilindri Vedeneyev M-14P da 360 HP conelica bipala a passo variabile V350TA-D35 - velocita` massima 475km/h - rateo di rollio 300° sec - rateo di salita 1.000 m/minuto -equipaggio: 1 pilota.

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Derivato dal Canadair CL-215, del quale conservalimpostazione generale, il Bombardier Aerospace CL-415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se utiliz-

zato principalmente per la lotta agli incendi boschivi.Potenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore marit-timo e per ricerca e soccorso SAR, Search And Rescue�.

Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica dipoter ricaricare i serbatoi per lacqua da scaricare sugli incendidirettamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a unmassimo di oltre 6 tonnellate dacqua occorrono appena 12secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motoriturboelica il CL-415 ha, rispetto al �215�, un incremento dipotenza del 15% e una maggiore velocita` di crociera.Questo anfibio � nato per operare efficientemente in regionidensamente forestate, ma ricche di specchi d�acqua � e` oggiampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 e`impiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che haaffidato la gestione della propria flotta a una societa` civile. Perconseguire una maggiore flessibilita` operativa nella lotta anti-cendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengonorischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere leprevedibili situazioni di emergenza in meno di unora di volo.I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono laflotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-prio per una migliore gestione di questa componente dallot-tobre si e` dotato della Direzione �Attivita` Aeronautica�: La

Direzione � che si avvale di professionalita` altamente qualifi-cate, attinte prevalentemente dellAeronautica Militare, maanche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato � halo scopo di curare le problematiche connesse con la gestionedella flotta aerea del Dipartimento CL-415, P.180. A.109 eAW.139� mantenendone il livello operativo costantementeadeguato alle esigenze del Paese.

BOMBARDIER AEROSPACE CANADAIR� CL-415apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m- superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - pesomassimo al decollo 21.319 kg dallacqua�, 19.890 kg daterra� - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & WhitneyCanada PW123AF da 1.775 kW 2.380 sHP� al decollo - velo-cita` massima a 10.000 ft 375 km/h 203 kts� - corsa di decol-lo 814 m da terra� 844 m dallacqua� - corsa di atterraggio664 m da terra� 674 m dallacqua� - autonomia di trasfe-rimento 2.427 km 1.310 mn� - equipaggio: 2 piloti, 4 spe-cialisti/osservatori

Canadair CL-415

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Il team nasce nel 2003 su �istigazione� di Giuseppe�Pino� Cirimele, acrobata, progettista e costruttoredi ULM. Il nome della formazione, che letteralmente

significa �peggiori di Walter�, e` stato scelto in onore delm.llo pil. Walter Ratticchieri, perugino, pilota durante ilsecondo conflitto mondiale e, nel dopoguerra, presenta-tore ufficiale del Fiat G.46. Montato su ULM NewAvio C.205, con motore Rotax da100 HP, il team sviluppa un programma composto dafigure in formazione di tre velivoli, fila indiana e figuresolo. Questa la sequenza: � decollo in formazione o a 5�; � salita a quota di sicurezza e formazione a bastone; �formazione di tre, presentazione fronte pubblico,�cuore trafitto�, incrocio e ricongiungimento;� salita a quota di sicurezza, fronte pubblico, �venta-glio�, ricongiungimento;� salita a quota di sicurezza, paralleli pubblico, �trampo-lino�, ricongiungimento;� schneider a bastone, trasformazione ala destra, 6paralleli fronte pubblico, formazione ala destra, apertu-ra 3�, fila indiana, tonneau a sinistra, loop;� ricongiungimento, formazione in ala, apertura, atter-raggio.Questi, invece, sono i piloti del team �Walter�s Bad�:

leader e solista e` Pino Cirimele, pilota acrobatico, maanche progettista, costruttore, collaudatore e pilotadimostratore degli ULM C.26 e C.205. Gregario destro egregario sinistro, invece, sono, rispettivamente, EuroVinti e Oreste Martini, entrambi ex ufficiali pilotidell�Aeronautica Militare.

NEW AVIO C.205apertura alare 7,10 m - lunghezza 6,40 - altezza cabina 1,05 - superfi-cie alare 8,22 m2 - peso a vuoto 282 kg - peso massimo al decollo 450kg - fattori di carico in volo +4/-2g - impianto propulsivo: un motoreRotax 912S da 100 HP con elica bipala a passo variabile - velocita` mas-sima al 100% 270 km/h - velocita` di crociera al 75% 250 km/h - velo-cita` di stallo �full flap� 60 km/h - autonomia al 75% 1.100 km - equi-paggio: 1-2 piloti

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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa

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testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, David Cenciotti, Alessio Pianoprogetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli

foto: © Frecce Tricolori 2007 - Troupe Azzurra

Anno 2° - numero 6 - 1 giugno 2008finito di stampare nel mese di maggio 2008

presso gli stabilimenti dell�azienda tipografica editoriale Litograf srlZona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI �PG�

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