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HANS RUEDI GIGER E LA STORIA DI ALIEN Il più noto e spaventoso film di fantahorror che il cinema ricordi, oltre che il primo di questo genere che coniò il termine, fu “alien” di Reidly scott- Un film che prese corpo nell’arco di due anni tra la fine del 1976 e il 1978. Dopo molti anni come designer, illustratore e pittore con soggetti di tipo simbolico e di forte impatto, dove esseri umanoidi si venivano a fondere con parti meccaniche o di generi viventi sconosciuti, venne contattato per fare i disegni guida per “Alien” ancora in pura fase embrionale, e dove solo il soggetto assai scarno, era stato delineato. “un’astronave nello spazio profondo risponde ad una chiamata d’aiuto. Scende su di un pianeta, succede qualcosa e si trovano tutti a lottare contro un essere sconosciuto. Muoiono tutti.” Questa doveva essere anche la trama, che subì diverse modifiche durante la produzione. Carlo Rambaldi lo aiuterà a rendere tangibile l’incubo fantascientifico che ancora adesso suscita clamore, a metà tra un essere vivente ed una macchina, “Alien” verrà premiato con l’oscar per gli effetti speciali nel 1980. Altri riconoscimenti al film, anche in tempi postumi all’uscita nelle sale, lo hanno consacrato come il capostipite di tutta una generazione di film di fantascienza che nei decenni a venire ancora prendono spunto per la trama, i dettagli o altro. 1980 - Premio Oscar Migliori effetti speciali a Hans Ruedi Giger , Carlo Rambaldi , Brian Johnson , Nick Allder e Denys Ayling Nomination Migliore scenografia a Michael Seymour , Leslie Dilley , Roger Christian e Ian Whittaker 1980 - Premio Golden Globe Nomination Miglior colonna sonora a Jerry Goldsmith 1980 - Premio BAFTA Migliore scenografia a Michael Seymour , Leslie Dilley , Roger Christian e Ian 1980 - Premio Hugo Miglior rappresentazione drammatica 1979 - British Society of Cinematographers Nomination Miglior fotografia a Derek Vanlint 1979 - Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián Miglior fotografia Migliori effetti speciali

AGGIORNAMENTO 32- Hans Ruedi Giger e La Storia Di Alien

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AGGIORNAMENTO SUL PIU' GRANDE DISEGNATORE E DESIGNER DEGLI ULTIMI 40 ANNI E DEL FILM CHE 35 ANNI FA LO RESE CELEBRE: "ALIEN"

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HANS RUEDI GIGER E LA STORIA DI ALIEN

Il più noto e spaventoso film di fantahorror che il cinema ricordi, oltre che il primo di questo genere che coniò il termine, fu “alien” di Reidly scott-

Un film che prese corpo nell’arco di due anni tra la fine del 1976 e il 1978.Dopo molti anni come designer, illustratore e pittore con soggetti di tipo simbolico e di forte impatto, dove esseri umanoidi si venivano a fondere con parti meccaniche o di generi viventi

sconosciuti, venne contattato per fare i disegni guida per “Alien” ancora in pura fase embrionale, e dove solo il soggetto assai scarno, era stato delineato.

“un’astronave nello spazio profondo risponde ad una chiamata d’aiuto. Scende su di un pianeta, succede qualcosa e si trovano tutti a lottare contro un essere sconosciuto.

Muoiono tutti.”Questa doveva essere anche la trama, che subì diverse modifiche durante la produzione.

Carlo Rambaldi lo aiuterà a rendere tangibile l’incubo fantascientifico che ancora adesso suscita clamore, a metà tra un essere vivente ed una macchina, “Alien” verrà premiato con l’oscar per gli

effetti speciali nel 1980.Altri riconoscimenti al film, anche in tempi postumi all’uscita nelle sale, lo hanno consacrato come

il capostipite di tutta una generazione di film di fantascienza che nei decenni a venire ancora prendono spunto per la trama, i dettagli o altro.

1980 - Premio OscarMigliori effetti speciali a Hans Ruedi Giger, Carlo

Rambaldi, Brian Johnson, Nick Allder e Denys AylingNomination Migliore scenografia a Michael Seymour, Leslie

Dilley, Roger Christian e Ian Whittaker

1980 - Premio Golden GlobeNomination Miglior colonna sonora a Jerry Goldsmith

1980 - Premio BAFTAMigliore scenografia a Michael Seymour, Leslie Dilley,

Roger Christian e Ian WhittakerMiglior colonna sonora a Derrick Leather, Jim Shields e Bill

RoweNomination Miglior attrice debuttante a Sigourney Weaver

Nomination Miglior attore non protagonista a John HurtNomination Migliori costumi a John Mollo

Nomination Miglior montaggio a Terry RawlingsNomination Miglior colonna sonora a Jerry Goldsmith

1980/2004 - Saturn AwardMiglior film di fantascienzaMigliore regia a Ridley Scott

Miglior attrice non protagonista a Veronica Cartwright

Nomination Miglior collezione DVD (2004)Nomination Miglior attrice protagonista a Sigourney

WeaverNomination Migliore sceneggiatura a Dan O'Bannon

Nomination Miglior trucco a Pat HayNomination Migliori effetti speciali a Brian Johnson e Nick

1980 - Premio HugoMiglior rappresentazione drammatica

1979 - British Society of Cinematographers

Nomination Miglior fotografia a Derek Vanlint

1979 - Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián

Miglior fotografiaMigliori effetti speciali

2003 - DVD Exclusive AwardMiglior commento audio

Miglior DVD (Inclusi gli Extra)Nomination Miglior "dietro le scene"Nomination Miglior design del menu

1980 - Grammy AwardNomination Miglior colonna sonora a

Jerry Goldsmith

2004/2010 - Las Vegas Film Critics Society Award

Miglior DVD (2004)Miglior DVd (2010)

2004 - Satellite AwardNomination Miglior Extra DVD

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I disegni ancora non ben definiti e con un chè di leonardesco, vengono presentati ed utilizzati per creare il mostro a cui lo stesso Giger lavorerà, oltre che alla realizzazione delle scenografie di tutto

il film.Curerà anche il costume che Bolaji Badejo studente nigeriano dovrà indossare per interpretare la parte del mostro, scelto per la sua altezza di 2 metri e 18 centimetri sembra davvero perfetto per

quella parte.In quel periodo deteneva il guinnes del primato d’altezza.

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Molte cose del film non sono state ancora decise, e la forma del Facehugger (mostro che si appiccica al viso) non è stata ancora delineata, e vengono fuori così dei disegni spettacolari e per

qualche verso anche buffi.

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L’ultima idea in questione, di questa specie di polli sanguinolenti, viene scartata subito, eprchè ritenuta troppo ridicola e difficile da realizzare.

Mentre la loro apparenza così sanguinolenta e di molto impatto venen tenuta in conto per la scema in cui l’alieno ancora piccolo esce dal corpo del povero incauto esploratore.

Ma insieme a Dan O’Bennon

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Che ne trarrà una sceneggiatura che avrà ulteriori rimaneggiamenti, anche questa creatura comincerà a prendere forma nelle opere di Giger e poi in maniera concreta.

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Ma come qualsiasi forma di vita, anche questa deve cominciare da qualche parte, comincia così a prendere forma l’idea che il face hugger debba nascere da delle uova.

Pensate come delle normali uova di gallina leggermente pietrificate, divennero invece quelle curiose e mortali uova che ricordiamo bene nel film.

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La locandina del film, porta ancora l’idea della forma originale delle uova.

Il gigantesco essere sconosciuto che viene trovato all’interno di una astronave che sembra più una sorta di caverna ricoperta d’ossa, viene poi realizzato in tre modelli di differente grandezza e

lunghezza che arriva fino ai dodici metri. Viene realizzata a mano, costruendo un blocco di gesso, polvere d’osso e ossa intere di bovino, che vengono poi ulteriormente lavorate e scolpite fino a

darne l’aspetto finale.Vi lavoreranno insieme Giger, Rambaldi che però lavorerà soprattutto per la realizzazione della

testa dell’aliena che si dovrà muovere completamente e da cui fuoriuscirà una sorta di lingua dotata di denti, e Remo Bianco, già noto allora per le sua sculture di gesso e polvere d’ossa, che aiuterà

nella realizzazione dell’alieno calcificato dell’astronave.In questa rarissima ed unica immagine si vede Giger e Remo Bianco che lavorano assieme

all’alieno calcificato del film.Nei titoli del film non verrà nemmeno citato dando più ampio spazio ad altri che vi hanno lavorato.Lo vollero unicamente per la realizzazione della materia prima che costituiva l’alieno, per poi farlo

ultimare a Giger.

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Questo film detiene molti primati, tra cui il primo film di tipo horror/fantascientifico, in quanto nei film che lo avevano preceduto, se c’erano dei mostri, erano per lo più robot o comunque non umanoidi e con sicuramente un aspetto gommoso, mentre “Alien” aveva avuto proprio come principio di rompere gli schemi cinematografici allora in uso e divenire qualcosa di nuovo.

Fu anche il primo set “blindato” come invece è comune adesso, dove nessuno poteva lasciare, entrare o uscire dal set senza un permesso, per evitare spionaggio industriale, violazioni di

copyright ecc.

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Inoltre la sceneggiatura ancora in via di ultimazione, rendeva le scene sempre possibili a cambiamenti di vario genere.

La scelta di armi come i lanciafiamme avvenne in base al pensiero su quali sistemi di difesa avrebbero dovuto avere delle persone di un’astronave che sono una specie di camionisti dello

spazio, e quindi niente di complesso come raggi laser o altro.Così venne scelto il lanciafiamme, perché avrebbe potuto avere un senso se usato per sciogliere il

ghiaccio formato attorno ai motori, o per farsi largo se arrivati su un pianeta con della vegetazione.

Nella famosa scena dove il capitano Dallas entra nel cunicolo d’areazione per cercare l’alieno, mentre si volta con il lanciafiamme, anche se tenuto al minimo rischiò seriamente di “cuocere” il

macchinista, che riuscì a spostarsi in tempo.

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Nella sceneggiatura non erano contemplati animali, ma pare che un giorno mentre giravano una scena in cui Ripley cercava per i ponti della nave l’alieno, un gatto rosso Battezzato Jones (nel film)

abbia prima rincorso Sigourney Weaver poi le sia saltato in braccio, senza voler più scendere.

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Il gatto si venne a sapere che fosse già un gatt-attore, ma come abbia fatto ad infilarsi nel set blindato e perché abbia scelto proprio Sigourney, rimane un mistero.

Una galleria di immagini dentro e fuori dal set di Sigourney e del gatto Jones.

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Il gatto venne talmente adottato da tutta la troupe, che venne voluto assolutamente anche per il film “aliens scontro finale” quello che avrebbe poi dovuto essere l’ultimo film della saga.

L’uso di animatroni, cioè delle specie di robot in grado fare movimenti elementari con e senza telecomando, vennero usati per la prima volta, non solo per l’alieno in alcune scene, ma anche

quando nasce dal petto dello sfortunato e troppo curioso G.E.Kane, interpretato dall’attore John Hurt .

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Alcune immagini di Giger al lavoro sul set.

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Trama

La gigantesca astronave da trasporto Nostromo è in viaggio di ritorno verso la Terra dal pianeta Thedus con un carico di minerali, mentre l'equipaggio è in stato di ibernazione. Si tratta di cinque

uomini e due donne, ossia il capitano Dallas, il vice Kane, l'ufficiale scientifico Ash, il capo-tecnico Parker, il suo collega Brett, più l'ufficiale Ripley e la navigatrice Lambert.

Con loro una mascotte, il gatto tigrato Jones.

Mother, il computer di bordo, riceve improvvisamente un misterioso segnale di soccorso proveniente da un satellite di un pianeta sconosciuto, risvegliando gli occupanti. L'equipaggio,

alquanto riluttante, è obbligato ad adempiere alla procedura di indagine, pena la perdita dei dividendi. Atterrati con una navicella sulla superficie ostica del pianeta deserto, Dallas, Kane e Lambert indossano le tute spaziali ed escono in perlustrazione per scoprire l'origine del segnale, Mentre Ripley e gli altri membri rimanenti rimangono a bordo a seguire l'operazione. Dopo un

breve tragitto, i tre in avanscoperta si imbattono in un enorme relitto alieno all'apparenza privo di segni di vita ed abbandonato da tempo. Ripley intanto, nell'operazione di traduzione del segnale,

scopre che quella che sembrava essere una trasmissione di soccorso è in realtà una specie di segnale d'allerta. La squadra è entrata nei resti della nave, dove rinviene un grande scheletro fossilizzato di

una specie indefinita di alieno con un impressionante squarcio nel petto; in seguito Kane, giunto alla stiva della nave, trova una moltitudine di uova, presumibilmente aliene, a cui si avvicina

affascinato. Da una di queste, però, fuoriesce all'improvviso una specie di artropode alieno che, spruzzando un acido sul casco del malcapitato, riesce a penetrare all'interno della tuta e ad

attaccarglisi alla faccia. I rimanenti membri della squadra, spaventati e colti di sorpresa, decidono di non intervenire e di soccorrerlo solo in presenza dei mezzi più sicuri presenti sulla navicella.

Ripley, rendendosi conto della pericolosità della situazione, insiste per applicare il protocollo di quarantena che comporterebbe l'impedire al contaminato di salire sulla navicella, evitando così un

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eventuale contagio. Su comando di Dallas, però, Ash li fa entrare a bordo, contravvenendo al regolamento. Il parassita che ha attaccato Kane non lo sta uccidendo, bensì lo sta mantenendo in

uno stato comatoso fornendogli al tempo stesso il sostentamento di cui ha bisogno per sopravvivere. Dallas ed Ash provano a rimuovere il parassita alieno con la forza, scoprendo tuttavia che nelle

vene gli scorre un potentissimo acido corrosivo, che fuoriesce al lacerarsi dello strato di corazza. Proprio quando la situazione sembra più critica, però, il parassita si stacca da solo e viene ritrovato dopo poco tempo in un angolo, ormai privo di vita. Ultimate le riparazioni, la navetta decolla dal planetoide, tornando nel Nostromo. Arrivati, la squadra rimane sorpresa nel vedere un Kane del tutto incolume e sveglio, privo di qualsivoglia effetto lasciato dall'alieno. Ormai convinti di aver

scampato il pericolo, la squadra si raduna per cena prima di tornare nella macchina di ibernazione. Durante il pasto, però, Kane, ormai creduto fuori pericolo, inizia a tossire sempre più spesso e

violentemente fino a manifestare forti convulsioni e emorragie interne. Dopodiché, una mostruosa creatura aliena fuoriesce dal suo torace uccidendolo, per poi fuggire via per l'astronave.

L'equipaggio inizia così una disperata caccia all'alieno piazzando inseguitori di movimento per la Nostromo e girando armati di fucili Taser e lanciafiamme. Brett, intanto incaricato di cercare e

trovare il gatto Jones, viene colto di sorpresa dalla creatura, che nel breve tempo passato è cresciuto di proporzioni inaspettate, risultando molto più temibile di quanto non potesse sembrare alla

nascita. Dallas, deciso a spingere il mostro nella camera di compensazione ed espellerlo nel cosmo, entra nei condotti di aerazione monitorato da Ripley. Celeberrima è la scena in cui Ripley, collegata

fonicamente e con un sensore di movimento a Dallas, si accorge della presenza e dell'avvicinarsi sempre più veloce dell'alieno, da poco comparso sul monitor. Nonostante il suo tentativo di mettere

in guardia il capitano, tuttavia, Dallas non riesce a scampare alla furia dello Xenomorfo. Terrorizzata, Lambert implora il resto dell'equipaggio di far esplodere la nave e fuggire con la

scialuppa di salvataggio, ma Ripley, ora al comando, ordina di rimandare la fuga, dal momento che essa non può ospitare quattro persone.

Ripley scopre dai file di Mother che per una direttiva prioritaria della Compagnia, Ash è incaricato di prendere in consegna l'alieno, nonché di proteggerlo ad ogni costo, anche a danno

dell'equipaggio, fino all'arrivo sulla Terra, per essere studiato. Ash, ritenendo Ripley una minaccia, tenta di ucciderla, ma viene colpito da Parker con un estintore restando decapitato e rivelando di

essere in realtà un androide. Ripley lo riattiva temporaneamente per cercare di avere delle risposte ai suoi quesiti, ma ciò che ottiene non lascia buone speranze: secondo l'androide, infatti, si

tratterebbe di una specie di alieno nata per uccidere, quasi del tutto priva di punti deboli ma anche di pietà o di emozioni umane e le possibilità di uscirne vivi sono pressoché nulle.

Nonostante le misure di sicurezza e tentativi di organizzarsi, la squadra, ormai formata da soli tre membri, perde rapidamente sia Lambert che Parker, massacrati senza difficoltà dallo Xenomorfo.

Ripley, tuttavia, riesce a trovare il gatto Jones e a fuggire con lui su una scialuppa appena dopo aver innescato l'autodistruzione della Nostromo, partendo poco prima dell'esplosione della Nave.

Convinta di aver scampato il pericolo, Ripley si accinge a ibernarsi nella macchina e a rilassarsi dopo la sequela di tragici eventi accaduti, ma proprio in quel momento scopre con orrore che

l'alieno si è insidiato nella scialuppa. Essendo in quel momento addormentato, tuttavia, Ripley ha ancora l'occasione di architettare velocemente un piano che la salvi: indossando velocemente una

tuta spaziale e fissandosi al sedile di comando, espelle il mostro nello spazio aprendo il portello. Lo Xenomorfo, non ancora finito e resistendo incredibilmente alle condizioni dello spazio profondo,

cerca di rientrare a bordo attraverso uno dei propulsori. Ripley, però, se ne accorge in fretta e attiva il motore, incenerendo il mostro. Dopo una registrazione in cui narra con voce scossa gli eventi

accaduti, può finalmente ibernarsi con Jones.

Scene eliminate

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Trasmissione di origine sconosciuta: Lambert effettua il rilevamento del pianeta da cui parte il segnale di SOS.

Lambert affronta Ripley: il motivo dello scontro è il rifiuto di Ripley a far rientrare a bordo dell'astronave i suoi compagni dopo che il face hugger aveva aggredito Kane.

La sorte di Kane: discussione sul destino di Kane dopo l'aggressione del face hugger.Tensione tra Ripley e Parker: breve scena in cui si evidenzia il nervosismo che corre tra i due.

Preparazione del pattugliamento: dopo la fuga del chestburster il gruppo si riunisce per organizzarne la cattura.

La morte di Brett: Parker e Ripley riescono a vedere per un attimo la creatura subito dopo l'aggressione di Brett.

Ripley tranquillizza Lambert: dopo la morte di Dallas le due donne hanno un breve dialogo da cui emergono i sospetti di Ripley verso Ash.

La sequenza del bozzolo: la scena tagliata più famosa, in cui Ripley scopre i corpi di alcuni suoi compagni e in cui si spiega il ciclo vitale della creatura.

La notte degli oscar, Il cast del film e foto varie del back stage:

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A 35 anni dalla nascita di questo capolavoro della fantascienza, ancora desso suscita paura e tensione, nelle sua claustrofobiche atmosfere che nel suo sottotitolo rendono così chiaro ciò che

aspetta tutti i membri dell’equipaggio:“nello spazio, nessuno può sentirti urlare.”

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Fotografia Derek VanlintMontaggio Terry Rawlings, Peter WeatherleyEffetti speciali Carlo Rambaldi (effetti tecnici di Alien)

Bernard Lodge, Hans Ruedi Giger (effetti visivi)Musiche Jerry Goldsmith

Scenografia Michael SeymourInterpreti e personaggi

Sigourney Weaver: Ellen RipleyYaphet Kotto: J.T. Parker

Veronica Cartwright: J.M. LambertIan Holm: Ash

Tom Skerritt: A. DallasHarry Dean Stanton: S. E. Brett

John Hurt: G. E. KaneHelen Horton: Computer 'Mother' (voce)

Hans Ruedi Giger, nome d'arte di Hans Rudolf Giger (Coira, 5 febbraio 1940 – Zurigo, 12 maggio 2014), è stato un pittore, scultore, designer, d'ispirazione surrealista e simbolica, ed artista nel campo

degli effetti speciali cinematografici, svizzero. Dopo molti anni di lavoro nel campo del design e dell'illustrazione grafica, per l'originalità ed il forte impatto emotivo dei suoi lavori ha creato, in

collaborazione con Carlo Rambaldi, la rappresentazione per il grande schermo della creatura protagonista di Alien, nell'omonimo film, che gli è successivamente valsa l'Oscar per i migliori

effetti speciali nel 1980.

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