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Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 N. 46) art.1 comma 1 - Commerciale Business Ancona n. 45/2008. Euro 3,00 Anno IV · numero 17 · Gennaio/Febbraio 2011 · www.adriaeco.eu

Adriaeco gennaio/febbraio 2011

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* Nuclerare, ritorno al futuro * Riflettori sulle calamità di Veneto e Abruzzo

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La ripresa? Ci si aspettava molto di più, almenostando alle dichiarazioni pubbliche di governo egovernanti, ma forse si trattava soltanto dellasolita favoletta di Natale, perché la realtà ritro-vata a inizio anno parla ancora di salite daaffrontare, sperando, come sempre, che siano leultime, mentre tutto intorno regna un immobi-lismo da paura. La disoccupazione giovanile è a livelliquasi indecenti, le famiglie arrancano e non parliamodelle aziende che stanno ancora aspettando una bocca-ta di ossigeno. Tra le tante ricette che si trovano in que-sto periodo, somministrate da quello o quell’altro eco-nomista e dottore, non sembra sia stata ancora indivi-duata la formula magica che sia in grado di farci usciredal pantano. Certo è che appare sempre più ovvio chequesta società ha una forte necessità di ritornare aessere credibile, sotto molti punti di vista e quindi, inambito di credibilità, è opportuno giocarsi la carta dellaqualità, dell’etica, delle scelte migliori. Forse è una tiri-tera vecchia come il mondo, ma è opportuno ricordareche il made in Italy deve tornare a essere made in Italy,dall’idea, alla realizzazione e fino al confezionamento:non si può partire subito da una bugia, spacciando peritaliano ciò che, invece, di italiano ha solo un packaginge a volte nemmeno quello, ma soltanto il nome diun’azienda. La fierezza di ciò che siamo stati e la volon-tà di tornare ad esserlo. La genialità degli avi che tornaforte nel nostro bagaglio genetico. Il Belpaese e gli ita-liani che si riappacificano, tornando l’uno orgogliosodegli altri. E viceversa. Approfittiamo di questo comple-anno della nostra Italia per “rientrare nei nostri panni”,per riconquistare stima e consensi dei Paesi che lavora-no con noi, quelli vicini, come quelli, ad esempio, dellamacroregione adriatico – ionica, o quelli che con l’Italiahanno rapporti commerciali e di scambi di know how.O soltanto di quelli che ci guardano, da lontano, pen-sando ormai che siamo solo un bluff, perché totalmen-te diversi da ciò che dipinge la pubblicità.

Cristiana Carnevali

Adriaeco Adriatic Economy Observer · n. 17 - Anno IVGennaio/Febbraio 2011Registrazione Tribunale di Ancona n°26/07 del RegistroPeriodici del 22 dicembre 2007

Iscrizione al ROC · numero 16575

Direttore responsabileCristiana Carnevali - [email protected]

Editore · Gabbiano-Srl - Via Valenti, 1 - 60131 AnconaT. 071 2868257

Redazione · Via Valenti, 1 - 60131 Ancona071 2868257 - [email protected] - www.adriaeco.eu

Hanno collaborato: Silvia Badon, Rachele Bifolchi, GabrieleCostantini, Leone di San Marco, Luigi Gagliardi, RaffaellaOnorati, Nicole Pelizzon, Gian Mario Spacca, Fabio Travagliati,Francesco VitaliUfficio grafico · Clizia Pavani, [email protected]

Ufficio commerciale · [email protected]

Segreteria · [email protected]

Stampa · Bieffe srl - Recanati (Mc) - www.graficabieffe.it

Traduzioni · Raffaella Onorati

Poste Italiane s.p.a - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art.1 comma 1 -Commerciale Business Ancona n. 45/2008.

Distribuzione: in abbonamento postale 6 edizioni Euro 15,00.Per informazioni: 071.2868257.Versamento a mezzo bonifico bancario c/o Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana SpaAgenzia Ancona 2 - Via Totti - IBanIT80 I 06140 02601 050570030286Chiuso in redazione: 8/02/2011

“Adriaeco – Adriatic EconomyObserver” non è responsabileper la qualità, provenienza overidicità delle inserzioni. La

direzione di “Adriaeco” si riservadi modificare, rifiutare o sospen-dere la pubblicazione dei testi odelle inserzioni a proprio insin-dacabile giudizio. L’editore nonrisponde per eventuali ritardi operdite causate dalla non pub-

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mente supportata in seguito amalintesi, dichiarazioni, violazio-

ne di diritti, ecc. a causa del-l’annuncio. È vietata la riprodu-zione totale o parziale di tutti i

testi, i disegni, le foto riprodottesu questo numero della rivista.Manoscritti, disegni, foto anchese non pubblicati, non vengono

restituiti. Tutti i diritti riservati.

EDITORIALE www.adriaeco.eu

BUON COMPLEANNO ITALIA!

PRECISAZIONE

Si precisa che nell’articolo relativo all’azienda Bufarini srl diFalconara Marittima, apparso nel numero 16/2010 di Adriaeco,l’autorizzazione AIA del Ministero dell’Ambiente è stata rilasciataall’azienda dalla Provincia di Ancona.

Happy birthday Italy!The recover? We hadmore expectations, atleast after the publicdeclarations of gover-nment and governors.Unfortunately the reali-ty of the beginning ofthe year talks againabout rises to face. It’smore and moreobvious that this socie-ty has a real necessityto be believable again,and therefore it’s rightto play the card of thequality, ethics, of the better choices.Perhaps it is a rigmarole old as the hills, but it’s correct to remember that the made in Italy trademarkmust remain made in Italy,from the idea, to the realizationand till the confection. We can use the birthday of ournation “to put again in ourshoes”, in order to conqueragain respect and consentsof the countries thatwork with us, those neighbours, like those of theAdriatic- Ionic macroregions, or those that have trade relations with Italyand exchanges of know how. Only for those who arewatching us, from abroad, they think by now, that weare only a bluff, because completely different fromwhat the advertising shows.

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1 gennaio1894 Nasce la Banca d'Italia.1948 Entra in vigore la Costituzione della RepubblicaItaliana. Enrico De Nicola diventa il primo presidentedella repubblica.1958 Fondazione della Comunità Europea.1995 Prende vita la World Trade Organization.

2002 L'Euro diventa moneta corrente in 12 paesi dell'Unione europea (tracui l'Italia) sostituendo le vecchie monete nazionali.2007 L'Italia diventa membro non permanente, del Consiglio di Sicurezzadelle Nazioni Unite.2011 Entrata in vigore della nuova carta d'identità elettronica; vietato pro-durre e distribuire buste non biodegradabili.3 gennaio 1925 Benito Mussolini annuncia la presa dei poteri dittatoriali in Italia.1954 Iniziano ufficialmente le trasmissioni televisive della Rai.1986 L'Unione Europea adotta la bandiera europea.2004 Iniziano le trasmissioni televisive sul digitale terrestre della Rai.4 gennaio2010 Il Burj Khalifa è il grattacielo più alto del mondo (828 m.)5 gennaio1919 Viene fondato in Germania il nazionalsocialismo. 1968 Alexander Dubček sale al potere, in Cecoslovacchia comincia laPrimavera di Praga.1980 Hewlett-Packard annuncia la messa in vendita del suo primo pc.1984 Giuseppe Fava viene assassinato da Cosa Nostra.6 gennaio1896 Viene proiettato per la prima volta “L'arrivo di un treno alla stazionedi La Ciotat” di Auguste e Louis Lumière.1907 Maria Montessori apre la sua prima scuola e centro di cura per laclasse operaia a Roma.1911 La Nazionale di calcio dell'Italia indossa per la prima volta una divi-sa azzurra che diverrà il colore della nazionale italiana di ogni sport.7 gennaio2007 Un pool di scienziati, comprendenti l'italiano Paolo De Coppi, annun-cia di aver scoperto cellule staminali nel liquido amniotico9 gennaio1878 Umberto I di Savoia sale al trono d'Italia.10 gennaio1920 La Società delle Nazioni si riunisce per la prima volta e ratifica ilTrattato di Versailles ponendo fine alla Prima guerra mondiale.11 gennaio1944 Fucilazione di Galeazzo Ciano, Emilio De Bono, Luciano Gottardi,Giovanni Marinelli e Carlo Pareschi, condannati a morte per aver sfiduciatoMussolini nella seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943.12 gennaio1943 In Russia, sul fronte del Don che provocherà la ritirata del Corpod'armata alpino dell'ARMIR.2009 Cessa le attività operative Alitalia Linee Aeree Italiane.13 gennaio1915 Sono 29.800 le vittime del terremoto fra Avezzano, Sora e laMarsica.1930 Viene pubblicata la prima striscia di Topolino.1953 Il Maresciallo Tito diventa presidente della Jugoslavia.14 gennaio1968 La notte tra il 14 ed il 15 gennaio il terremoto del Belice provoca vit-time, ingenti danni e la distruzione parziale o totale di alcuni paesi.15 gennaio1945 Viene fondata l'agenzia di stampa ANSA.1992 La CE riconosce formalmente la Slovenia e la Croazia.1993 Viene catturato e arrestato Salvatore Riina.16 gennaio1916 Nasce l'Associazione Scouts Cattolici Italiani.1994 Il Presidente Oscar Luigi Scalfaro scioglie le Camere, finisce la PrimaRepubblica.2003 Varata la legge che impedisce di fumare negli spazi pubblici.17 gennaio1991 Inizia l’operazione Desert Storm.18 gennaio1919 Prima guerra mondiale: inizia la conferenza di pace a Versailles. 1919 Fondato a Roma il Partito Popolare Italiano da don Luigi Sturzo.19 gennaio1939 Il fascismo scioglie il Parlamento, sostituendolo con la Camera deiFasci e delle Corporazioni.1983 Presentato Apple Lisa il primo pc con interfaccia grafica ed mouse.20 gennaio1942 Seconda guerra mondiale: i Nazisti alla conferenza di Wannsee deci-dono di risolvere la questione ebraica con la soluzione finale.

21 gennaio1871 La capitale viene trasferita da Firenze a Roma.1925 L'Albania si proclama repubblica.22 gennaio1944 Seconda guerra mondiale: gli Alleati iniziano l'Operazione Shingle (losbarco ad Anzio).23 gennaio1933 Nasce l'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI), con decreto regio,a capo del quale Benito Mussolini chiama Alberto Beneduce.24 gennaio2009 È il 25º anniversario della nascita del Macintosh25 gennaio1919 Viene fondata la Società delle Nazioni.26 gennaio1992 La Russia di Boris Yeltsin cessa di puntare le armi nucleari sulle cittàUSA.1994 Silvio Berlusconi annuncia la sua discesa in politica.27 gennaio1861 Prime Elezioni politiche generali dopo l’unità del Paese. 1880 Thomas Edison richiede il brevetto per la lampadina ad incandescen-za.1924 Il Trattato di Roma assegna Fiume all'Italia.1939 Enrico Fermi inizia a progettare della prima pila atomica.1945 Il campo di sterminio di Auschwitz viene liberato dall'Armata Rossa.1948 Il governo italiano ratifica l'Atto costitutivo dell'UNESCO e l'Italia neentra a far parte.2010 Viene presentato l'iPad, tablet prodotto da Apple.29 gennaio1933 Il presidente tedesco Paul von Hindenburg nomina Adolf Hitler cancel-liere.1958 La Legge Merlin abolisce le case di tolleranza in Italia.30 gennaio1948 Mahatma Gandhi viene ucciso da un estremista indù. 31 gennaio1946 La nuova costituzione della Jugoslavia istituisce sei repubbliche costi-tuenti (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia eSlovenia). 1963 Il Friuli Venezia Giulia diventa regione a statuto speciale.

BUONCCOOMMPPLLEEAANNNNOOITALIA!Come è noto quest’anno si festeggiano i 150 anni tra-scorsi dall’unificazione dell’Italia. Un secolo e mezzodurante il quale il Paese è cambiato profondamente: hamodificato i propri modelli di riferimento, ha vissuto impor-tanti fenomeni migratori, ha conquistato un posto di primopiano nel panorama internazionale, ha affrontato e superatomomenti di crisi molto forti.Adriaeco vuole commemorare questo lasso di tempo inse-rendo, di numero in numero e seguendo la sua pubblicazio-ne bimestrale, una serie di date. Non è un elenco esaustivo,ma qui sono raccolti gli eventi accaduti sul territorio naziona-le, ma anche su quello internazionale che hanno contraddi-stinto e modificato il vivere e l’agire degli italiani. Storia poli-tica, sociale ed economica dal Risorgimento alla Resistenzafino ad arrivare ai giorni nostri con l’obiettivo di far scaturireuna riflessione sul nostro senso di appartenenza al popoloitaliano e di quante e quali siano state le grandi trasforma-zioni in questo relativamente breve periodo storico. Anchesolo scorrendo con gli occhi i primi due mesi dell’anno notia-

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1 febbraio1945 Con il Suffragio Universale le donne hanno diritto al voto.1990 Entra in vigore il Trattato di Nizza.2 febbraio1944 I partigiani istituiscono la Repubblica del Corniolo.1990 Ucciso a Roma il boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis.3 febbraio1957 Prende avvio sulla rete RAI il contenitore Carosello.1991 Viene sciolto il Partito Comunista Italiano, dividendosi in PartitoDemocratico della Sinistra e Partito della Rifondazione Comunista.4 febbraio1945 Inizia la Conferenza di Yalta, cui partecipano i capi alleati FranklinD. Roosevelt, Winston Churchill, e Josif Stalin.2004 Nasce Facebook.5 febbraio1949 Negli USA il rapporto Hoffman avanza critiche durissime circa l'uti-lizzo dei fondi del Piano Marshall da parte dell'Italia.1971 La navetta Apollo 14 sbarca sulla Luna.6 febbraio1908 A Milano viene inaugurata la Borsa.1922 Elezione a papa di Achille Ratti col nome di Pio XI.7 febbraio1878 Muore a Roma Pio IX l’ultimo Papa Re.1990 Unione Sovietica: il Comitato Centrale del Partito ComunistaSovietico accetta di cedere il monopolio del potere.1992 I dodici Stati della CEE firmano il Trattato di Maastricht.8 febbraio1971 Debutta un nuovo mercato borsistico statunitense: il Nasdaq.9 febbraio1994 Annunciato il piano di pace “Vance-Owen” per la Bosnia-Erzegovina.10 febbraio1947 L'Italia cede buona parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia e Tendae Briga alla Francia.1986 Incomincia il Maxiprocesso ideato da Giovanni Falcone con oltre400 imputati.2005 Si commemora per la prima volta il Giorno del ricordo, in memoriadelle vittime delle foibe, istituito il 30 marzo 2004.

11 febbraio1918 Gabriele D'Annunzio, Luigi Rizzo e Costanzo Ciano nella notte tra il 10 el'11 febbraio compiono la così detta Beffa di Buccari.1929 Il cardinale Pietro Gasparri e Benito Mussolini firmano i Patti Lateranensitra Vaticano e Regno d'Italia.12 febbraio1924 Esce il primo numero del giornale l'Unità, fondato da Antonio Gramsci eorgano del Partito Comunista d'Italia.1976 Francesco Cossiga a 48 anni è il più giovane ministro dell'interno.13 febbraio1861 La capitolazione della fortezza di Gaeta e la fine del Regno di Napoli.1927 Italia: istituita la tassa sul celibato14 Febbraio1924 Viene fondata la IBM. 1943 Seconda guerra mondiale: Battaglia del Passo di Kasserine. Il generaletedesco Erwin Rommel e i suoi Afrika Korps lanciano un'offensiva contro le dife-se alleate in Tunisia1946 L’Università di Pennsylvania svela ENIAC (Electronic Numerical Integratorand Computer) primo calcolatore elettronico polifunzionale. 1989 Il primo di 24 satelliti del sistema GPS viene messo in orbita15 Febbraio1936 Guerra d'Etiopia: le truppe del maresciallo Pietro Badoglio occupanol'Amba Aradam; è aperta la via verso l'Amba Alagi. 1944 Seconda guerra mondiale: gli Alleati assaltano l'Abbazia di Montecassino. 2005 Viene fondato Youtube.16 Febbraio2005 Entra in vigore il trattato di Kyoto.17 Febbraio1867 La prima nave attraversa il Canale di Suez. 1925 Esce la prima edizione dell'Enciclopedia Treccani. 1992 A Milano il socialista Mario Chiesa viene arrestato dopo aver incassatouna tangente. Comincia l'inchiesta Mani pulite.2008 Il governo provvisorio del Kosovo autoproclama la propria indipendenzadalla Serbia, dando vita alla Repubblica del Kosovo. 18 Febbraio1861 Vittorio Emanuele II di Savoia convoca il primo parlamento del Regnod'Italia.1953 Unione Europea: nell'ambito della Comunità Europea del Carbone edell'Acciaio viene aperto il mercato del carbone.1984 A Villa Madama firmato il nuovo concordato tra Italia e Santa Sede. 19 febbraio1878 Thomas Edison ottiene il brevetto per il fonografo. 20 Febbraio1872 Viene inaugurato a New York il Metropolitan Museum of Art. 1878 Leone XIII viene eletto 256º papa della Chiesa cattolica. 1952 La Grecia aderisce alla NATO. 21 febbraio1917 Prima guerra mondiale: Mercoledì delle Ceneri, in Svizzera il controspio-naggio italiano mette a segno l'operazione ricordata come il "colpo di Zurigo". 1947 A New York Edwin Land tiene una dimostrazione della prima "macchinafotografica istantanea", la Polaroid Land Camera.1953 Francis Crick e James D. Watson scoprono la struttura della molecola delDNA. 1992 Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite istituisce l'UNPROFOR, laForza di Protezione per la ex Jugoslavia, dando inizio alla più imponente e costo-sa operazione di caschi blu della storia. 2008 Estonia, Italia, Danimarca e Lussemburgo riconoscono ufficialmente l'in-dipendenza della provincia del Kosovo. 22 Febbraio1931 Viene varata la Amerigo Vespucci, tuttora in servizio, ed utilizzata per l'ad-destramento degli allievi dell'Accademia Navale di Livorno. 1997 A Roslin (Scozia) scienziati annunciano la prima clonazione di un mam-mifero da cellule di un individuo adulto, la pecora Dolly. 23 febbraio1917 Inizia la Rivoluzione Russa 1919 Benito Mussolini fonda il Partito Fascista 24 febbraio2010 iTunes Store vende la 10 miliardesima canzone25 febbraio1964 Cassius Clay diventa campione mondiale dei pesi massimi a soli 22 anni. 26 febbraio2001 I 15 stati dell'Unione Europea firmano il Trattato di Nizza. 27 febbraio1991 Il presidente USA George W. Bush annuncia la liberazione del Kuwait.28 febbraio1935 Wallace Carothers prepara per la prima volta il nylon. 1991 Si conclude la Guerra del Golfo tra Iraq e Kuwait.

mo la logica fertilità di eventi che produce il primo giornodell’anno con il suo ruolo istituzionale, ma andandoavanti con la lettura ci accorgiamo di come la storia, avolte, riesca a stupirci regalando il ricordo di questioniancora oggi di grandissima attualità.Con la speranza di aver fatto una cosa gradita a tutti i let-tori non possiamo che augurarci… Buon compleannoItalia!

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EDITORIALE p.3Buona compleanno Italia!

OPPORTUNITÀ DALL’UE p. 8Bandi e notizie dall’Europa

AIC FORUM p.10Forum, l’importanza di far parte di Eurochambres

ADRIATIC IONIAN MACROREGION p.14Una Fondazione per il Segretariato IAISpacca relatore della richiesta di parere sulla pesca

NUOVE NORME CINA p.16Studio Zunarelli: scambi con la Cina, CR Number obbligatorio

TURISMO RELIGIOSO p.18Pellegrini in overflow, Blu Line raddoppia

BILANCI E PROSPETTIVE p.20Il futuro del sito api di Falconara

FOCUS VENETO E ABRUZZO p.24L’Abruzzo, a due anni dal sisma, resta feritoMassimo Cialente: “È il prezzario la pietra dello scandalo”Federalberghi Abruzzo: “Dopo i ritardi, deroga sulle tasse”De Santis: “Manca una vera programmazione economica”Due giorni di pioggia e 140 kmq di fango...Veneto, esempio di autosufficienza

NUCLEARE SÌ O NO? p.44Nucleare, che fare?Chicco Testa, il perché di un sì al nucleareEusebi: più sicurezza, più responsabilità

IL DECENNIO DELLE DONNE p.53Si apre un secondo decennio... Sarà rosa? AIDDA, unite per essere invincibili!Cantori: La famiglia? Una palestra per riuscire in aziendaMichelacci: cultura e agire morale come unica via

AREE DELL’ADRIATICO p.59Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Repubblica di San Marino, Emilia Romagna,Veneto, Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia

MARCHE FLEXI p.64Rete territoriale per l’occupazione

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Rubrica OPPORTUNITÀ DALL’UE www.adriaeco.eu pagine a cura di Fabio Travagliati

ENERGIA 2020: LA COMMISSIONEPRESENTA UNA NUOVA STRATEGIA

Gli obiettivi UE in materia energetica sonostati integrati nella "strategia Europa 2020per una crescita intelligente, sostenibile einclusiva", adottata dal Consiglio europeonel giugno 2010. In particolare, l'UE mira araggiungere gli obiettivi in materia di ener-gia e di cambiamenti climatici fissati per il2020: ridurre le emissioni di gas a effettoserra del 20%, aumentare la quota di ener-gie rinnovabili al 20% e migliorare l'effi-cienza energetica del 20%. La Commissioneha presentato il 10 novembre una nuovastrategia per un'energia competitiva,sostenibile e sicura. La Comunicazione"Energia 2020" definisce le priorità energe-tiche per il prossimo decennio e delinea leazioni da adottare per affrontare le sfidedel risparmio energetico, della realizzazio-ne di un mercato caratterizzato da prezzicompetitivi e forniture sicure, della promo-zione del primato tecnologico e di negozia-ti effettivi con i partner internazionali. LaCommissione ha individuato cinque priori-tà principali: il raggiungimento del rispar-mio energetico; la costruzione di mercati einfrastrutture energetici paneuropei inte-grati; un'energia sicura e a basso prezzo,

grazie a consumatori attivi; il ruolo guidadell'Europa nelle tecnologie e nell'innova-zione energetiche; il rafforzamento dellapolitica energetica europea nei confrontidei Paesi terzi. Sulla base di queste prioritàverranno proposte iniziative e propostelegislative concrete entro i prossimi 18mesi.1. Il raggiungimento del risparmioenergetico. La Commissione propone diconcentrare le sue iniziative su due settoriche presentano le maggiori potenzialità dirisparmio energetico: i settori dei trasportie dell'edilizia. Per aiutare i proprietari diabitazioni e le autorità locali a finanziare lemisure di ristrutturazione e di risparmioenergetico, la Commissione proporràincentivi agli investimenti e strumenti difinanziamento innovativi entro la metà del2011. Il settore pubblico dovrebbe tenerconto degli aspetti relativi all'efficienzaenergetica nell'acquisizione di lavori, servi-zi e prodotti.2. La costruzione di mercati e infra-strutture energetici paneuropei inte-grati La Commissione fissa un termine per ilcompletamento del mercato interno del-l'energia: entro il 2015 nessuno Statomembro dovrà rimanere isolato. Nei pros-simi dieci anni sono necessari nell'UE inve-stimenti infrastrutturali complessivi per unvalore di 1.000 miliardi di euro. Per accele-rare i principali progetti strategici UE, laCommissione propone di semplificare eaccorciare la procedura di rilascio dei per-messi, fissando un termine massimo per

l'ottenimento dell'autorizzazione definiti-va e dei finanziamenti UE. Uno sportellounico dovrebbe coordinare tutti i permessinecessari per la realizzazione del progetto.3. Un'energia sicura e a basso prezzograzie a consumatori attiviLa Commissione propone nuove misure sulconfronto dei prezzi, il cambio di fornitoree la fatturazione chiara e trasparente.4. Il ruolo guida dell'Europa nelle tecno-logie e nell'innovazione energeticheSaranno lanciati quattro progetti in settorichiave per la competitività dell'Europa:nuove tecnologie per le reti intelligenti estoccaggio dell'energia elettrica, ricerca suibiocarburanti di seconda generazione epartenariato "città intelligenti" per pro-muovere il risparmio energetico a livellolocale.5. Il rafforzamento della politica ener-getica europea nei confronti dei Paesiterzi Si propone che l'UE coordini la politica ener-getica nei confronti dei Paesi terzi, special-mente nelle relazioni con i partner fonda-mentali. Nel quadro della politica di vicina-to, la Commissione propone di estendere edi approfondire il trattato che istituisce laComunità dell'energia ad altri Paesi chevogliono partecipare al mercato UE del-l'energia. Viene anche annunciata un'im-portante cooperazione con l'Africa, mirantea fornire energia sostenibile a tutti i cittadi-ni di quel continente.Per maggiori informazioni sulla strategiaEnergia 2020: ec.europa.eu/energy/strate-gies/2010/2020_en.htm

FONDI UE NON SPESI: FINANZIARE PROGETTI SU EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ ENERGETICA

Il Parlamento europeo ha approvato nel corso della mini ses-sione plenaria dell’11 novembre un accordo raggiunto colConsiglio per liberare 146 milioni di euro di fondi non impe-gnati per finanziare una serie di progetti per l'efficienza ener-getica e le energie rinnovabili.I fondi si concentreranno sul sostegno alle autorità locali eregionali su progetti che dovranno essere economicamente efinanziariamente efficienti, cosi da poter garantire il rimbor-so dell'investimento in tempi giusti. Un totale di 146.34milioni di euro sarà messo a disposizione fino al 31 marzo2014. Questo emendamento permetterà di utilizzare i fondidisponibili per finanziare progetti come:

• ristrutturazioni di edifici pubblici e privati per migliorarel'efficienza energetica o il passaggio alle energie rinnovabili;• la costruzione di impianti basati su fonti rinnovabili di calo-re e energia, con canali di distribuzione, e la loro integrazio-ne nelle reti elettriche;• soluzioni di trasporto pubblico urbano "verde", come veico-li elettrici e a idrogeno;• infrastrutture locali, compresa l'illuminazione stradale effi-ciente, lo stoccaggio di energia elettrica e la predisposizionedi contatori e griglie intelligenti.Per ulteriori informazioni:www.europarl.europa.eu/activities/plenary/home.do

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La crisi economica internazionale ha sma-scherato tutte le difficoltà della politica dicoesione, ha messo in luce l'efficacia limi-tata del sistema dei fondi distribuiti aiPaesi membri per ridurre gli squilibri terri-toriali. Un'occasione in più per rimetteretutto in discussione e riformare. LaCommissione europea è partita da qui permettere a punto la quinta relazione sullacoesione economica presentata il 25 gen-naio alla Camera dal commissario per laPolitica regionale Johannes Hahn alla pre-senza del ministro per i Rapporti con leregioni, Raffaele Fitto.Gli Stati membri hanno avuto tempo finoal 31 gennaio per presentare il proprioparere: l'Italia, appena definito il testo, loha sottoposto alle osservazioni di Regioni,enti locali e del partenariato economico-sociale. Spicca il no alla propostadell'Unione europea di cambiare, a partiredal prossimo ciclo di programmazione,quindi dopo il 2013, l'attuale architetturafinanziaria della politica di coesione.Attualmente il sostegno alle Regioni è dif-ferenziato in base al loro livello di sviluppoeconomico (misurato in PIL pro capite).Per attenuare la cesura tra queste duecategorie, la Commissione propone diintrodurne una terza intermedia in cuiconfluirebbero anche Regioni attualmente

beneficiarie del programma in funzionedell'obiettivo "convergenza", ma il cui Pilpro capite risulterebbe maggiore del 75%rispetto alla media comunitaria delle ulti-me statistiche. Per le Regioni dell'Italiameridionale l'impatto sarebbe solo indi-retto, ma ugualmente pesante. In basealle proiezioni di diversi centri studi, infat-ti, le nostre Regioni resterebbero comun-que sotto la soglia del 75% e quindi nel-l'obiettivo "convergenza", ma la creazionedi una nuova categoria, in cui potrebberoentrare Regioni di altri Stati (forse tede-sche o spagnole), finirebbe per aumentareil numero di quote in cui dividere l'am-montare di risorse complessivo. Insomma,alla fine l'Italia potrebbe avere solo darimetterci. Non a caso nel suo parere, pre-parato dal Dipartimento per lo sviluppo ela coesione economica (DPS), il governoscrive: “Le regole attuali di eleggibilità deiterritori e di allocazione delle risorse, cheassicurano la concentrazione delle risorsesulle Regioni più arretrate, vanno mante-nute”. Solo “nelle dotazioni assegnate aciascuno Stato membro a titolo di ciascu-no obiettivo – sottolinea l'Italia – ogniPaese potrà trovare le migliori chiavi diripartizione delle risorse per assicurareche le Regioni possano essere sostenute inmodo adeguato rispetto alle diverse con-dizioni di contesto”.Su quasi tutti gli altri punti della relazione,ispirati anche dal dibattito sulla revisionedel bilancio dell'Unione europea, il pareredell'Italia è positivo. Il documento dellaCommissione, del resto, riprende in diversiaspetti le proposte del rapporto preparatonel 2009 dall'esperto italiano FabrizioBarca, tra i "padri" della politica di coesio-ne e del DPS. Ci sono inoltre diverse con-vergenze con i principi inseriti nel pianoper il sud licenziato dal governo lo scorsonovembre: orientamento alle priorità

della Strategia Europa 2020 (a partire dainclusione sociale, ricerca, istruzione) econcentrazione su pochi grandi obiettivi;maggiore definizione ex ante di target eindicatori misurabili. Il piano sud ha"importato" dalla relazione dellaCommissione anche lo strumento del con-tratto di partnership sullo sviluppo e gliinvestimenti, in cui Bruxelles e gli Statimembri (ma le Regioni chiedono di essereincluse) stabiliscono le priorità di investi-mento, l'allocazione delle risorse tra i set-tori e i programmi prioritari, le condizioniconcordate e gli obiettivi da raggiungere.Nel parere, l'Italia concorda poi sull'esi-genza di introdurre specifiche condiziona-lità per l'utilizzo dei fondi strutturali: insostanza bisognerebbe verificare ex anteche siano presenti una serie di “requisiti –istituzionali, amministrativi, regolatori,pianificatori e progettuali – necessari aun'attuazione efficace dei programmi, perconseguire risultati tangibili”. Spenderetutto, nei tempi stabiliti, ma anche conefficacia: questa l'aspirazione. Al dibattitoora seguiranno le decisioni europee.Esaminati i pareri dei singoli Stati, nelprimo semestre dovranno arrivare le pro-poste legislative.

ITALIA A DIFESA DEI FONDI EUROPEI

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La posizione strategica della cittàdi Ancona, baricentrica nel mareAdriatico, la rende protagonista diazioni di promozione e cooperazio-ne verso i Paesi transfrontalieri enell’intera macroarea. In dieci anni diattività il Forum delle Camere diCommercio dell’Adriatico e dello Ionio èdivenuto una realtà sempre più strategi-ca, inserita anche nel contesto delSegretariato permanente dell’IniziativaAdriatico Ionica, che contribuisce attiva-mente alla realizzazione di iniziativeprogettuali a favore dei sistemi produtti-vi delle due sponde dell’Adriatico.Il Forum ha, in questi ultimi anni, inten-sificato la sua attività e visibilità nei con-fronti del Parlamento europeo e dellevarie Commissioni, in un percorso diaccreditamento e legittimazione istitu-zionale all’interno dell’EuroregioneAdriatica. Si è lavorato con grande impe-

gno per la prospettiva europea, gliincontri e le audizioni con i parlamentarie le commissioni europee realizzate aBruxelles, i patrocini ottenuti dalPresidente del Parlamento europeo perle ultime tre edizioni del Forum conforta-no e legittimano la vocazione europeadel Forum e stimolano a proseguire inquesta direzione anche per il 2011.Durante l’ultima assemblea diEurochambres, l’Associazione Europeadelle Camere di Commercio nazionali -uno dei pilastri per le attività di lobbyingdel sistema camerale presso le istituzio-ni comunitarie - è stata favorevolmenteaccolta la richiesta del Forum delleCamere di Commercio dell’Adriatico edello Ionio di entrare a far parte dellaprestigiosa rete internazionale. Si è, dun-que, concluso con successo il processo diadesione avviato nel novembre 2009,quando una delegazione mista italo –

Forum the importance to join to EurochambresTen years of sustained activity, theForum of the Adriatic and IonianChambers of Commerce that promotesthe economic development of theAdriatic and Ionian area, concurs active-ly to the realization of plans and initia-tives in favour of the productive systemsof the Adriatic borders. During the lastmeeting of Eurochambres, the EuropeanAssociation of Chambers of Commercehas been positively approved the Forumapplication for membership in the pre-stigious international network. The longprocedure envisaged for new membersforesaw the appointment of a rappor-teur who had the task to assess checkthat the AIC Forum mission and activi-ties are in line with the ones ofEurochambres. The rapporteur appoin-ted by Eurochambres Pierre Gramegna,

AIC Forum www.forumaic.org

FORUM, L’IMPORTANZADI FAR PARTE

DI EUROCHAMBRES

Jadranka Radovanicpresident Croatian Chamber of Economy - County Chamber Split, Croatia, AIC Forum President

Rodolfo Giampieri, president Chamber of Commerce of Ancona, Italy

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croata - montenegrina si era recata invisita presso la sede di Eurochambres aBruxelles per incontrare il segretariogenerale, Arnaldo Abruzzini. Il lungo iterprevisto per l’ingresso di nuovi associatiha previsto, dopo la formulazione dellarichiesta ufficiale di adesione, la nominadi un rapporteur che ha valutato la coe-renza della mission e delle attività delForum con quelle della rete europea: coe-renza pienamente dimostrata nella rela-zione finale di approfondimento presen-tata all’assemblea degli associati. Il valu-tatore scelto da Eurochambres, il dott.Pierre Gramegna - direttore generaledella Camera di Commercio del GranDucato di Lussemburgo e DeputyPresident all’interno della struttura orga-nizzativa di Eurochambres - durante lavisita di giugno alla Camera diCommercio di Ancona, ha avuto l’occasio-ne di collegarsi in video conferenza con laCamera dell’Economia di Spalato e con-frontarsi con la presidente del ForumJadranka Radovanic, con il vicepresidenteRodolfo Giampieri, il segretario generaleMichele De Vita e con la dirigente dellaCamera di Commercio di Ancona, LucianaFrontini. Durante il percorso di accredita-mento sono state analizzate mission delForum, progetti realizzati e quelli ancorain corso, edizioni annuali e Tavoli di lavo-ro tematici, nonché compagine associati-va dell’organismo e solidità finanziaria.Dalla relazione è emerso un quadromolto dettagliato e ben articolato che hasoddisfatto pienamente l’assemblea di

Eurochambres. L’accettazione dell’ade-sione del Forum riveste particolareimportanza perché è il riconoscimentoformale della prima rete di Camere terri-toriali locali a carattere transfrontalieroche risulta ammessa in qualità di socionella compagine di Eurochambres, chegià conta tra le proprie fila i sistemicamerali di livello regionale europeo,come ad esempio le Camere diCommercio della Francia o dellaGermania. Con l’adesione ad Eurochambres, ilForum potrà usufruire di servizi e assi-stenza come comunicazioni e scambio diesperienze, informazioni e best practicetra le Camere di Commercio socie, forma-zione specialistica e opportunità di net-working per lo sviluppo di un ambientesempre più favorevole alle imprese euro-pee, vetrina web multilingue per la pro-mozione di servizi alla comunità globale,scambi periodici tra i funzionari della DGImprese per far conoscere il sistemaimprenditoriale locale, rappresentanzadegli interessi delle imprese nei confrontidelle istituzioni europee ed assistenzaper l’organizzazione di incontri istituzio-nali. Tali attività risultano importanti edessenziali per una maggiore visibilità delsistema camerale dell’area adriatico-ionica, per il consolidamento del net-work del Forum, nonché per lo sviluppodell’attività di progettazione dell’associa-zione, per rispondere in modo più pun-tuale ed efficace ai bisogni delle impresee dei territori del bacino di riferimento.

who is the General Director of theChamber of Commerce of the Grand Duchyof Luxembourg and Deputy President ofEurochambres had the occasion to meettalk the AIC Forum President, connected invideoconferencing mode from the SplitChamber of Economy, as well as with thepresident of the Forum JadrankaRadovanic , the AIC Forum DeputyPresident Rodolfo Giampieri, theSecretary-General Michele De Vita, theHead of Unit for Economic Development ofthe Ancona Chamber of CommerceLuciana Frontini. The approval of the AICForum application for membership playsa particularly important role, because isthe first network of cross border localchambers of commerce that has beenadmitted as members withinEurochambres, with the latter represen-ting European chambers of commerceacting at a regional level, i.e. the cham-bers of commerce of France or Germany.The AIC Forum will have the opportunityto take advantage of a number of servicesand assistance, like: information exchan-ges and best practices among chambersof commerce, partners and special trai-ning, networking opportunities in order todevelop a world always more favourableat the European enterprises, multilingualweb with the aim to promote services tothe global community, recurrent exchan-ges among the diplomatic of DG enterpri-ses with the aim to introduce the localsystem and support in the internationalmeeting.

Segreteria organizzativa Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ioniopresso la Camera di Commercio di Ancona, Piazza XXIV Maggio, 160124 Ancona, Italy - Tel: +39 071 5898249 - +39 071 5898266 Fax: +39 071 5898255 - www.forumaic.org - [email protected]

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La Corte Internazionale dell’Adriatico e dello Ionio èun organo interno al Forum delle Camere diCommercio dell’Adriatico e dello Ionio, di cui condivi-de appieno lo spirito di collaborazione e di condivisio-ne che ne caratterizza l’attività. Si pone l’obiettivo di fron-teggiare i problemi derivanti dalla presenza di ordinamentidifferenti, basati su principi giuridici eterogenei che possonorisultare un ostacolo allo sviluppo delle relazioni e dei traffici.La Corte offre qualificati servizi di conciliazione, arbitrato, arbi-traggio e perizia contrattuale per una più rapida e agevolerisoluzione del contenzioso tra operatori appartenenti a Paesidiversi del bacino adriatico - ionico, modellati sulle specificheesigenze della macroregione. Tali servizi sono gestiti avvalen-dosi di una struttura ben organizzata e caratterizzata da com-petenze altamente specialistiche. Ogni Paese ha un propriorappresentante all’interno dell’organismo.

Patrasso: incontro formativo su mediazione e arbitratoA dicembre 2010 si è tenuto a Patrasso (Grecia) un seminarioformativo sul tema “La mediazione e l’arbitrato per risolvere iconflitti nell’area adriatico - ionica”. All’incontro hanno parte-cipato avvocati, professionisti nel settore fiscale, imprese efunzionari camerali. L’iniziativa è nata dallacollaborazione tra il Forum delle Camere diCommercio dell’Adriatico e dello Ionio e leCamere di Commercio di Ancona e di Patrasso,con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo diuna cultura conciliativa e arbitrale nellamacroregione adriatico - ionica. La giornata di

formazione è stata l’occasione per conoscere da vicino le pro-cedure di mediazione e arbitrato, preziosi strumenti per risol-vere rapidamente ed efficacemente le controversie transfron-taliere nonché incrementare il numero delle transazioni tra glioperatori delle due sponde dell’Adriatico. I relatori hannosapientemente coniugato l’approfondimento teorico con lagestione pratica di casi e la risoluzione delle problematichepiù ricorrenti in un contesto internazionale, suscitando note-vole interesse tra i partecipanti.Zagabria: pianificazione delle attività futureUna rappresentanza del Forum ha incontrato, a ottobre 2010,presso la sede della Camera dell’Economia di Zagabria, ladott.ssa Jasminka Trzun della Camera dell’Economia diZagabria e il dott. Mihajlo Dika della Corte ArbitraleInternazionale di Zagabria, per un aggiornamento e una pia-nificazione dei prossimi lavori riguardanti la Corte ArbitraleInternazionale dell’Adriatico e dello Ionio. Dall’incontro si èstabilito di realizzare congiuntamente: - la traduzione in lingua italiana del Regolamento ufficialedella Corte di Zagabria e la campagna di informazione - pro-mozione destinata alle imprese e ai consulenti delle Marche; - reciproco impegno della Corte arbitrale di Zagabria e della

Camera Leone Levi di Ancona per promuoverenelle sedi opportune le specifiche “clausole direciprocità” da inserire nei contratti commercialisottoscritti dalle reciproche aziende e aventirilievo transnazionale (con particolare attenzio-ne a quelli tra Italia e Croazia, Italia e BosniaErzegovina, Italia e Montenegro, Italia e Serbia).

CORTE INTERNAZIONALE DEL FORUMDELL’ADRIATICOE DELLO IONIO

AIC Forum www.forumaic.org

International court of Adriatic and Ionianforum. The International Court is an internalbody of the Forum with the aim to face the pro-blems linked to the different legal orders. TheCourt offers specific services of arbitration, conci-liation, arbitrage and contractual expertise inorder to solve the disputes between differentcountries of Adriatic and Ionian sea, accordingto specific requirements of macroregion. Patras: training meeting on conciliation and arbitrationLast December held in Patras (Greece) a trainingseminar on “Conciliation and arbitration fordispute settlement in the Adriatic and IonianArea”. At the meeting there were lawyers, expertprofessionals in fiscal matters. The initiativestems from the collaboration between theForum of the Adriatic and Ionian Chambers ofCommerce and the Chambers of Commerce ofAncona and Patras with the aim to contribute tothe development of a conciliation and arbitra-tion culture in the Adriatic-Ionian macro-region.Zagreb: planning of future activitiesThe Croatian Chamber of Economy has been thevenue for a meeting between a delegation ofthe AIC Forum, Jasminka Trzun from theCroatian Chamber of Economy and Mihajlo Dikafrom the Croatian Arbitration Court about theupdating of future activities of the InternationalCourt of the Adriatic and Ionian Area. After themeeting they have decided to realize: · theItalian translation of official regulation ofZagreb Court and then an information cam-paign · targeted to the enterprises/business con-sultants of the Marche Region · mutual commit-ment by the Croatian Arbitration Court and theLeone Levi Arbitration Court of Ancona to pro-mote specific “clauses of reciprocity” in order toenter in the transnational commercial agree-ments.

Patras, at the right side Mr Kostas Raftopoulos, director of the Chamber of Achaia and in the middle Mr TrifonasFotopoulos, vicepresident of the Chamber of Patras

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Il primo consiglio di amministra-zione della Fondazione di parteci-pazione “Segretariato permanen-te dell’Iniziativa adriatico - ionicaonlus” del 31 gennaio scorso haespresso alcune figure fonda-mentali per il funzionamento del-l’organismo, ribadendo il forteorientamento verso la realizza-zione della Macroregione adriati-co - ionica.“La Fondazione – ha spiegato, infatti, ilpresidente della Regione Marche, GianMario Spacca, che ha assunto la caricadi vicepresidente dell’organismo –sarà impegnata prioritariamentenell’obiettivo di ottenere il riconosci-mento, da parte dell’Unione europea,della strategia per la Macroregioneadriatico – ionica che potrà interagiree realizzare sinergie e collaborazionicon le altre Macroregioni europee,senza la creazione di nuove strutture esenza sovrapposizioni.L’area dell’Adriatico e dello Ionio pos-siede tutti i requisiti per configurarsicome Macroregione omogenea nellaquale sviluppare una strategia che sibasi sulla comunanza di prospettive eproblematiche”. Un obiettivo, sottolineato e conferma-to anche dal rappresentante della

Farnesina, ministro plenipotenziarioMichele Baiano, che ha comunicato laredazione, da parte del ministero degliAffari esteri, di un documento propriosulle aree di intervento della macrore-gione. La Fondazione, costituita il 14dicembre 2010 tra Regione Marche,Ministero degli Affari esteri, Camera diCommercio di Ancona e UniversitàPolitecnica delle Marche, rappresenta ilbraccio operativo del Segretariato perattuare il coordinamento delle politi-che dei Paesi partecipanti all’IAI, fina-lizzate al rafforzamento della coopera-zione regionale nell’area, attraverso lagestione dei fondi stanziati per la par-tecipazione italiana. La Fondazione,senza fini di lucro, è un soggetto abili-tato alla partecipazione a bandi euro-pei nei settori relativi a PMI, trasporti,cooperazione marittima e interuniver-sitaria, turismo, cultura, ambiente eprotezione civile. Proprio per questimotivi nel primo consiglio di ammini-strazione sono stati confermati bilan-cio e attività e si è stabilito di destina-re un 50% dei 330 mila complessivialla progettazione e la restante parte(tolti 30 mila euro lasciati come riser-va) per le spese di funzionamento delSegretariato permanente dell’IAI.

c.c.

A Foundation for AII Secretariat On the occasion of the first admi-nistrative committee of the onlusFoundation "Permanent secreta-riat of Adriatic-ionic initiative",the vice president, Gian MarioSpacca, said that will be not crea-ted other institutions, beyond theFoundation in order to promotethe Adriatic-ionic Macroregion.The Foundation, created on 14thDecember 2010 between MarchesRegion, Ministry of ForeignAffairs, Chamber of Commerce ofAncona and Marche PolytechnicUniversity, represents the opera-ting body of the Secretariat, inorder to coordinate the policiesof the Countries members to theAII, through the management ofthe funds allocated for the Italianparticipation. For this reasons inthe first administrative commit-tee has been confirmed budgetand activity and has been deci-ded to assign 50% of 330 thou-sands for planning and theremaining part (30 thousandeuros used as stock) about theoperation costs of the permanentAII Secretariat.

UNA FONDAZIONE PERIL SEGRETARIATO IAI

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Macroregione ADRIATICO IONICA www.aii-ps.org

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Chiamato a relazionare aBruxelles, alla riunione delComitato delle Regioni del 26gennaio scorso, dopo il commissa-rio per la Pesca, Maria Damanaki aproposito dello sviluppo di unapolitica marittima integrata e diconoscenze oceanografiche, in otti-ca anche di piani di gestione localiper la pesca che possano tracciare,per il comparto marittimo, quantogià successo con il protocollo di svi-luppo rurale, Gian Mario Spacca èstato formalmente nominato dallaCoter (Commissione Politica di coe-sione territoriale) del Comitatodelle Regioni, relatore della propo-sta di parere sulla “Cooperazioneterritoriale nel Mediterraneo attra-verso la Macroregione Adriatico -Ionica”. Secondo l’iter previsto, ilpresidente Spacca, il 19 maggioprossimo, illustrerà la proposta, inprima lettura, alla Coter, dove saràvotata per l’approvazione il 4 luglio.A quel punto il parere approderà,tra il 10 e il 15 ottobre, alla sessioneplenaria del Comitato delle Regioniche si riunirà nell’ambito degliOpen Days. In questa fase si svolge-ranno incontri con tutti i rappresen-tanti istituzionali, sia nell’ambitodel Comitato delle Regioni sia insede di Parlamento europeo.

“Il percorso di avvicinamento al2014, quando con la presidenza ita-liana dell’UE contiamo di avere l’isti-tuzione ufficiale della Macroregioneadriatico ionica – ha spiegato il pre-sidente Spacca – si sta consolidan-do. Aver assegnato alle Marche l’il-lustrazione della richiesta di parere,rappresenta un riconoscimento perl’impegno che la nostra Regione datempo spende per questo obiettivo.Un impegno che condividiamo contutte le altre Regioni dell’areaadriatico - ionica. La sfida è alta: lamacroregione rappresenta, infatti,lo strumento per accelerare i pro-cessi di integrazione, per far accre-scere la cooperazione territoriale suproblemi di comune interesse, inlinea con gli obiettivi europei del-l’integrazione nei Balcani e per rea-lizzare una governance multilivellosulla base dell’esperienza e dellestrutture governative già esistenti,come l’Iniziativa Adriatico - Ionica.Ma per noi significa anche avereuna linea preferenziale per accede-re ai grandi progetti infrastrutturalidell’UE. In questo processo il ruolodel Comitato delle Regioni è centra-le e il parere che sarà espresso aottobre diviene un passaggio moltoimportante per la nascita dellamacroregione”.

ThePresidentSpacca speaker ofthe request aboutfishing. Gian Mario Spaccahas been formally named by Coter,speaker of the proposal about the “TerritorialCooperation in the Mediterranean sea through theAdriatic - Ionic macroregion”, on the occasion of themeeting of the Committee of 26 regions last January.According to the measures previewed, the president Spacca,next 19th May, will illustrate the proposal to the Coter, on 4thJuly will be voted for the approval. Than, the opinion will pass,among 10th and 15th October, to the plenary session of theCommittee of the Regions that will meet on the occasion of theOpen Days. In this phase will be the meetings with all the insti-tutional delegates, or in the Committee of the Regions or duringEuropean Parliament. “The approaching to 2014 and with theItalian presidency of the EU is going to strengthen, we have theofficial institution of the Adriatic ionic Macroregion - Spacca hasexplained -. To have assigned to the Marche the request of opi-nion, represents an acknowledgment for the engagement thatour Region for a long time, involves for this aim".

IL PRESIDENTESPACCARELATOREDELLA RICHIESTADI PARERE SULLA PESCA

Gian Mario SpaccaPresidentof Marche Region

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Il 2011 si è aperto con una novità intermini di esportazioni/importa-zioni con la Cina. Dal primo gennaio,infatti, è in vigore una nuova norma cheimpone a tutti gli importatori ed espor-tatori cinesi (sono escluse dall’obbligo lesocietà straniere anche se stabilmenteoperanti in Cina) di registrarsi presso leautorità doganali e ottenere un numeroidentificativo che va riportato su tutte ledichiarazioni doganali. Dal primo genna-io è, quindi, obbligatorio indicare nellefatture sia il Codice di NomenclaturaCombinata (HS Code), sia il Numero diRegistrazione Doganale (CR Number).Prima del 1979 gli scambi internazionalierano monopolio di una dozzina di gran-di società statali (le cosiddette ForeignTrade Companies FTCs), le uniche titolaridel diritto a commerciare con l’estero (ilForeign Trade Privilege). Tali società agi-vano sotto il diretto controllo del MofTec(Ministry of Foreign Trade and EconomicCooperation): ciascuna di esse era auto-rizzata a trattare solo determinate cate-gorie merceologiche e ciò sulla base diquote di volta in volta fissate dal gover-no cinese. Dalla fine degli anni Novantala comunità internazionale ha subordi-nato l’ingresso della Cina nella WTO adiverse condizioni, tra le quali la riduzio-ne dei dazi doganali; sebbene da allorala pressione dei dazi sia sensibilmentecalata, ancora oggi rappresenta un osta-colo al libero scambio tra Cina e resto delmondo.La massima autorità cinese in materia didazi è la General Administration ofCustoms (GAC), avente uffici statali elocali ubicati nei luoghi di entrata o diuscita delle merci dalla Cina. Il principaletesto normativo è la New Custom Law,entrata in vigore il 1 gennaio 2001 cheaveva rafforzato, rispetto al passato, ipoteri di controllo e vigilanza attribuiti

alle autorità doganali. In pratica la merce in transito inCina deve essere presentata dal-l’importatore (per la merce inentrata) o dall’esportatore (per lamerce in uscita) all’autorità doga-nale; le formalità per autorizzarel’ingresso o l’uscita di prodottidalla Cina devono essere espleta-te dall’ufficio del luogo di desti-nazione (per le importazioni) o diproduzione (per le esportazioni).Le operazioni di sdoganamentodevono essere ultimate entro duesettimane decorrenti dall’ingres-so della merce sul territorio cine-se o 24 ore prima della loro uscita(se si tratta di prodotti destinatiall’esportazione). Nel caso dimerci di importazione, la manca-ta presentazione della customdeclaration entro tre mesi dalladata di ingresso del prodotto sulterritorio cinese, autorizza l’ufficio doga-nale a procedere alla confisca dellamerce e alla successiva vendita coattivaper recuperare il dazio non versato. Ildazio deve essere pagato entro 7 giornidalla richiesta inviata dall’autoritàdoganale: trascorso inutilmente tale ter-mine, alla somma dovuta si applica untasso di interesse giornaliero pari allo0,1%. L’ammontare del dazio è calcolatoin base al prezzo CIF per le merci impor-tate, o secondo il prezzo FOB per quelleesportate. In presenza di taluni indici di“non veridicità” del prezzo, la leggecinese autorizza l’autorità doganale adeterminare il “giusto prezzo”.A questo quadro si è aggiunta la novitànormativa entrata in vigore il primogennaio scorso e destinata a suscitarescalpore. Il "Custom RegistrationNumber" (CR Number) che grave esclusi-vamente sulle aziende cinesi e legal-

SCAMBI CON LA CINA:CR NUMBEROBBLIGATORIO

Exchanges with China: CR Number obligatoryThe first January is come intoforce a new low that imposes toall Chinese importers and expor-ter to register thyself to thecustoms authorities in order toobtain an identification numberthat must be brought on allcustoms documents. Therefore,it’s obligatory to indicate on theinvoices or the HarmonizedSystem Code (HS Code), or thecentral registration number (CRNumber). Now there is also thenew law since first January thatare causing a uproar. The CR Number that is applied

Nuove NORME CINA www.studiozunarelli.com

Avv. Stefano Zunarelli

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mente registrate in Cina, deveessere obbligatoriamente indica-to sulle dichiarazioni doganalirelative a ogni spedizione da/perla Cina, con la sola esclusione diplichi contenenti documenti e/oeffetti personali. Per spedire lamerce in Cina o dalla Cina è per-tanto obbligatorio indicare nellefatture sia il codice di nomencla-tura combinata (“HarmonizedSystem Code”, ovvero HS Code) siail numero di registrazione (CRNumber) che la dogana assegnaall’operatore cinese (sia importa-tore che esportatore). In mancanza del CR Number, l’uni-ca possibilità per sdoganare lamerce è nominare, quale riceven-te o mittente, un agente cineseimport/export che possegga il CRNumber. Poiché quest’ultima pro-cedura è piuttosto lunga, è consi-gliabile a chiunque abbia rapporticommerciali con la Cina di verifi-care per tempo che i propri clienticinesi dispongano di un CRNumber. Il CR Number è una sorta di nuovaedizione del Trade ForeignPrivilege che la Cina era statacostretta ad abolire nelle riformea cui era stato subordinato l’in-gresso nella WTO: attraverso il CRNumber, infatti, il governo cinesepuò agevolmente controllare ilflusso di merci da/per la Cina.Questa nuova norma è l’ennesimadimostrazione che la Cina hapreso piena consapevolezza dellapropria importanza sul pianointernazionale sotto il profilo eco-nomico e conseguentemente siarroga il diritto di regolamentare irapporti con il resto del mondo aproprio piacimento.

only on the Chinese companies,legal enrolled in China, must beobligatorily indicated on the customdocuments for each shipmentfrom/for China, with the exceptionof envelops containing effects orpersonal documents.In order to send goods in/fromChina it’s therefore obligatory toindicate in the invoices the“Harmonized System codes”, that isHS codes or the CR Number that

customs assign to theChinese worker(importer or expor-ter). In absence of theCR Number, the onlyway in order to clearthrough custom thegoods is to appointreceiver or sender, aChinese agentimport/export thathad the CR Number.Opened the new officein RomeIt has been openedlast 1st February thenew Zunarelli lawyer'soffice in Rome, 64, viadella Scrofa, therewere some delegatesof Chamber andSenate, ship-owners,entrepreneurs andindustrial professionalassociations. “A pre-stigious office - decla-res the lawyer andoffice managerAlessandra Giordano -because it’s situatedin back of the Senateand in one of mostrepresentative placesof the Capital. Thelawyer's officeZunarelli &Co, frommany years workingin the fields of theinsurance and com-mercial law, mariti-me, air and transpor-tation law, now thereis also a LabourDepartment. Now thelawyer’s study gua-rantee a total mariti-me assistance: at themoment we are theonly ones to assuran-ce to the enterprises“a total” support.

SEDI

Bologna, Milano, Palermo, Piacenza, RiminiRoma, Trieste, Genova, Verona, Mosca, Shanghai

ATTIVITA’

· diritto dei trasporti e della navigazione· diritto delle assicurazioni· diritto del commercio · diritto societario· antitrust, concorrenza ed aiuti di Stato· diritto amministrativo

· diritto del turismo· diritto del diporto nautico· tutela della proprietà intellettuale· assistenza in Cina· arbitrati e contenzioso· diritto del lavoro· diritto del lavoro nautico· diritto fallimentare

E’ stata inaugurata il 1° febbraio scorso, alla presenzadi esponenti di Camera e Senato e delle istituzioni,armatori, imprenditori e associazioni di categoriaindustriale, la sede romana dello Studio Zunarelli invia della Scrofa 64. “Una sede prestigiosa, la nostra – dichiara l’avv.Alessandra Giordano, responsabile della sede – per-ché si trova alle spalle del Senato e in uno dei luoghipiù rappresentativi della Capitale. E la logistica èimportante: siamo vicini alle Istituzioni e al TribunaleLavoro e proprio il diritto del lavoro - comune e nau-tico - è al centro della nostra attività. Lo StudioZunarelli e Associati, da anni operativo nei settori deldiritto delle assicurazioni, dei trasporti e della navi-gazione e del diritto commerciale, ha ora anche unLabour Department. Era il solo tassello - in particola-re, il diritto del lavoro nautico - che mancava a un’as-sistenza al 100% in materia marittima: ora siamo gliunici a garantire alle imprese amatoriali un’assisten-za “totalizzante”. Il livello di know how, anche conl’esperienza di quest’ultimo tassello inserito, non sipossiede facilmente, ma è frutto di anni di esperien-za e di lavoro anche come consulenti di Confitarma,ad esempio, per il rinnovo dei contratti nazionali col-lettivi, o del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti,come pure dell’allora IPSEMA – l’Ente assicurativo deimarittimi ora confluito nell’INAIL - nella elaborazionedi progetti di legge. Fermo restando che la sederomana fornisce assistenza nell’ambito di tutto ildiritto del lavoro, curando la gestione delle relazioniindustriali, dei rapporti individuali di lavoro ed il con-tenzioso su campo nazionale”. c.c.

INAUGURATA LA SEDE ROMANAIl team dello studio Zunarelli e Associati

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Numeri che fanno impressione,tanto sono costantemente increscita. Sono quelli del turismoreligioso e, per quanto riguardail mare Adriatico, quelli dei pel-legrini che riempiono le navi chesalpano quotidianamente dalporto di Ancona con destinazio-ne Spalato e, quindi, Medjugorje. Se si calcola che ogni anno oltre 40milioni di persone si muovono nelmondo per raggiungere i luoghi deisantuari mariani (la Madonna di

Guadalupe può contare su 22 milionidi pellegrini, il Santuario di Lourdesne accoglie 12 milioni, mentre quellidi Fatima, Medjugorje e Loreto siaggirano ciascuno sui 2 milioni emezzo di persone ogni anno) e chequesti numeri sono costantemente increscita, c’è una necessità sempre piùforte di adeguare strutture e mezzi ditrasporto per far fronte a un fenome-no che vanta numeri sempre piùimponenti.Fermandoci ai soli spostamenti che

Pilgrims in overflow, Blue Line doublesEvery year beyond 40 million peoplereach the Marian sanctuaries, the num-bers are ever growing. For this reasonit is need to adept the means of car-rying. Analysing only the ship traffic onthe Adriatic route Loreto – Medjugorje,the first semester 2011 has alreadychecked 67 thousand bookings in addi-tion, if compared to the year 2010, inall 95 thousand passengers - pilgrims!The package tour “ship - coach -

PELLEGRINIIN OVERFLOW,

BLU LINE RADDOPPIA

turismo RELIGIOSO www.marittimamauro.it

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hotels” organized early by Mauro,Maritime Agency is already in overboo-king this year, such the first semester2012. Moreover the next 25th June, thir-tieth anniversary of the first Virgin Maryapparition to the boys of Medjugorje,there are already 15 thousand pilgrimsin overflow. “We have suggested to thepilgrims to leave one or two weeks befo-re the anniversary or to postpone thedeparture or to postpone the departurebecause we haven’t the chance to gua-rantee places on the ship because ofoverflow on the ships Regina della Paceand Dalmatia! About the hotel booking,there is an overbooking in Medjugorjehotels and also somewhere about, at themoment we are renting the rooms in thecoast hotels, beginning from Split”. TheBlue Linens company, since 1st April2011 will provide a new motor-ship, thePomerania, that will be renamedDalmatia, before serving on the Adriaticroute between Ancona and Croatia. Theship, built in 1978 and renewed in 1997,is 127,5 meters in length can containone thousand passengers, with 478 slee-ping and 237 parking cars. “The choiceto buy two ships for one thousand pas-sengers rather than one for two thou-sand made by Blue Line ship owner -Giovanni Mauro explains - is linked to thebest manage of high (February -November) and low off season(December - January)”.

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avvengono sul mare Adriatico, nel-l’asse Loreto – Medjugorje, il primosemestre 2011 ha già registrato 67mila prenotazioni in più rispetto al2010, anno che già aveva rappresen-tato un piccolo miracolo, raddop-piando il proprio fatturato rispettoall’anno precedente e raggiungendoun totale di 95 mila passeggeri - pel-legrini! Sono numeri importanti se si pensaal collegamento che avviene giornal-mente attraverso una nave e sononumeri talmente in crescita che deci-dere un pellegrinaggio oggi, ormaisignifica organizzarlo con largo, lar-ghissimo anticipo. In pratica il pacchetto “nave – pul-lman – alberghi” che viene organiz-zato puntualmente dall’Agenziamarittima Mauro, attraverso l’arma-tore Blu Line, per tutto quest’anno ègià al completo, ma anche il primosemestre 2012 è full booking. Inoltreper il 25 giugno prossimo, giornatanella quale si celebra il trentesimoanniversario della prima apparizionedella Madonna ai ragazzi diMedjugorje e giornata nella qualeverrà posta la prima pietra per la rea-lizzazione di una nuova basilica chesarà destinata a essere la più granded’Europa, coprendo un’area che èdue volte quella di San Pietro aRoma, ci sono già 15 mila pellegriniin overflow, un’eccedenza che, sevogliamo quantificarla, è capace diriempire qualcosa come 15 navi, male compagnie di navigazione Blu Linee Jadrolinija non possono fare di più.“Abbiamo proposto ai pellegrini dipartire una o due settimane primadell’evento o di posticipare la parten-za – dichiara Giovanni Mauro che conla sua agenzia marittima è il bracciooperativo della Blu Line – perché nonabbiamo materialmente la possibili-tà di mettere a disposizione altriposti in nave, dopo il pieno dellaRegina della Pace e della nuova naveDalmatia! Anche per quanto riguardai posti in albergo, con le prenotazioniormai completate nelle strutture diMedjugorje e dintorni, stiamo prov-vedendo ad affittare gli hotel dellacosta, a cominciare da Spalato. Lastrada di collegamento tra Spalato eMedjugorje e questo va detto a bene-ficio di chi l’ha già percorsa neglianni passati, non è più sconnessa e didifficile percorrenza come untempo!”.La Blu Line, intanto, dal 1° aprile

2011 metterà a disposizione unanuova motonave, la Pomerania, cheè stata di proprietà della Polferries, laflotta di Stato polacca e che saràribattezzata Dalmatia, prima dientrare in servizio sulla rotta adriati-ca tra Ancona e la Croazia. La nave,costruita nel 1978 e rinnovata nel1997, è lunga 127 metri e mezzo, èregistrata a Nassau e battente ban-diera delle Bahamas, ha una capacitàdi mille passeggeri, con 478 letti e237 posti auto. C’è una seconda navein trattativa di acquisto, ma tutto èancora in corso e non vengono fornitidati ulteriori, anche se appare quan-to mai scontato domandarsi perchéuna nave da mille passeggeri appenaacquistata e un’altra in fase di tratta-tiva, piuttosto che un’opzione peruna nave più grande, in grado digarantire il doppio dei passeggeri,come la Regina della Pace, già in ser-vizio sulla stessa rotta dallo scorsoanno. La risposta c’è ed è relativa allabassa stagione. Anche in questo casouna sorpresa!“La scelta da parte dell’armatoredella Blu Line di acquistare due navida mille passeggeri anziché una daduemila – chiarisce Giovanni Mauro -è tutta relativa alla necessità di gio-strare al meglio le unità tra l’alta(febbraio – novembre) e la bassa sta-gione (dicembre – gennaio)”.

Some photosof motorship “Pomerania”, renamed “Dalmatia”

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“La percezione che il territorioha della raffineria api dovrebbecambiare. Fatti concreti e nume-ri parlano chiaro. Pur con lepeculiarità del nostro compartolavoriamo in maniera responsa-bile rispettando tutto quantolegato alla sicurezza sul lavoroed alla tutela dell’ambiente”.Con queste parole l’amministratoredelegato di api raffineria, GiancarloCogliati, ha esordito al workshop chesi è tenuto a Falconara lo scorso mesedi novembre e ha chiesto attenzione,come è giusto che sia, durante la pre-sentazione dell’ultimo rapportoambientale di sito, forte di avere inmano buoni numeri.“Rimanendo nel nostro settore il sitoproduttivo api di Falconara – ha con-tinuato Cogliati - rimane uno tra imigliori in Italia ed in Europa. Senzadimenticare che siamo utili allanostra Regione per il suo fabbisognoenergetico. Il comportamento virtuo-so dell’azienda ha fatto sì che si arri-

vasse a corrispondere al massimoalle aspettative del territorio. Questonon significa che non possiamo anco-ra migliorare da un punto di vistaeconomico, ambientale e anche rela-zionale. Continueremo infatti a lavo-rare per avere un colloquio franco,spontaneo e trasparente con il terri-torio e la comunità che ci ospita”.Il workshop di presentazione delleperformance della raffineria api diFalconara Marittima per l’anno 2009si intitolava significativamente“Sicurezza e Ambiente. Un percorsoin continuo nel sito api di Falconara”.Un momento di confronto fra azien-da, istituzioni ed enti preposti e l’oc-casione per ribadire come sicurezza eambiente siano due fattori alla basedi un percorso concreto di sostenibili-tà all’interno del quale le vocazioninaturali del territorio possono edevono sposarsi con quelle del tessu-to industriale. Concetti strategici, tanto da essereribaditi anche dal presidente di api

Emergency, atmosphere and energetic efficiency, the future of api area “The cognition of the territory aboutthe api refinery would have to change.Also with the features of our sector, weare working in rational way respectingwhat is linked to the safety at workand the safeguard of the environ-ment”.These are the words of the executivegeneral manager of api refinery,Giancarlo Cogliati, at the workshopthat has taken place in Falconara lastNovember. “About our sector the productive areaapi of Falconara - is the best in Italyand Europe- Cogliati continued. Theright behaviour of the companyanswers perfectly at all the expecta-tions of the territory". The workshop on the performances ofapi refinery of Falconara Marittima foryear 2009 was titled “Safety andEnvironment”. A continuous route inthe api area of Falconara”. An occasion

Bilanci E PROSPETTIVE www.gruppoapi.com

SICUREZZAAMBIENTEEFFICIENZA ENERGETICAIL FUTURODEL SITO API DI FALCONARA

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raffineria, Ugo Brachetti Peretti, al qualeè stata affidata l’apertura dei lavori. “Lebuone performance del sito produttivo diFalconara ci hanno permesso di ottenereimportanti certificazioni in campoambientale e della sicurezza e ci spingo-no a fare ancora di più. E nella fortevolontà di migliorarci continuamentenon è da trascurare che nel periodo diforte crisi economica, che ha toccatoanche il Gruppo api, l’azienda ha elabora-to un piano di riorganizzazione azienda-le che non ha portato alcun taglio al per-sonale”.Anche l’assessore regionale all’Ambiente,Sandro Donati ha voluto puntare sulletematiche della sicurezza e ambiente,due priorità da rispettare in un sito indu-striale complesso come quello api diFalconara: “Questa – ha detto - è un’occa-sione di confronto per elaborare oppor-tunità di una corretta gestione del sito edi un minimo impatto anche in termini disicurezza. Ogni azione che facciamo, dob-biamo rendercene conto, così come inogni decisione che prendiamo, non pos-siamo trascurare la considerazione degliesiti finali. Tutte le nostre scelte devono tenere benpresenti gli impatti che avranno sullefuture generazioni. Si rispecchia in que-sto anche la volontà di potenziare ilnostro PEAR (Piano energetico ambienta-le regionale), affinché tutte le iniziativedi sviluppo puntino su innovazione, effi-cienza energetica, fattibilità socio-econo-mica e crescita occupazionale. Il tuttoperché l’ambiente e le attività ad essoconnesse siano opportunità per unanuova e più attenta economia. D’altrondeil PEAR, nato nel 2005, ha avuto unapproccio alla programmazione con duevariabili: tempo e sostenibilità. Ma a cin-que anni di distanza dalla sua nascita vacambiato e adeguato a quanto è mutatoa livello normativo, non ultima la strate-gia dell’Europa 2020”.All’amministratore delegato di api raffi-neria Giancarlo Cogliati è toccato il com-mento dei dati del rapporto di sito 2009,con alcune anticipazioni degli obiettiviper le performance del 2010. “Il 2009 –ha detto – ha segnato l’inizio di un perio-do disastroso che ha colpito tutti i setto-ri, compreso il petrolifero il quale, a diffe-renza di tutti gli altri, ha risentito glieffetti di una doppia crisi, quella econo-mica e quella dei prodotti petroliferi insé. Sono state chiuse decine di raffinerienel mondo e non ci sono segnali di ripre-sa a breve. Le difficoltà che abbiamoincontrato nel corso del 2009 hannorichiesto operazioni di risparmio: abbia-

LE PERFORMANCE 2009Dal rapporto di sito, le prestazioni sono eccellenti in ogni comparto. Perla sicurezza, il numero di infortuni del personale api è sceso a due unità,il valore più basso degli ultimi dieci anni. Quattro gli infortuni per dipen-denti di ditte esterne. Per migliorare l’aspetto sicurezza, in cui l’elementoumano è fondamentale, sono state 8.609 le ore di formazione, oltre allenumerose verifiche di sicurezza eseguite dai diversi reparti. Raffineria eIGCC hanno ottenuto l’AIA raggiungendo obiettivi molto al di sotto deilimiti previsti dalla legge. Tanto per fare esempi, le emissioni di ossidi dizolfo (SOx) in atmosfera sono state pari a 969 tonnellate in un anno, illimite della legge prevede le 1.927 tonnellate. Stesso dicasi per gli ossididi azoto (NOx), la cui quota di emissioni è stata di 848 tonnellate rispettoa un limite di 1.079. Si allineano anche i risultati relativi al monossido dicarbonio (CO) con emissioni per 365 tonnellate l’anno a fronte del limitedi legge di 506. Il particolato sospeso (PST), invece, ha fatto registrare 22tonnellate in un anno con emissioni inferiori di quasi 5 volte il limite pre-visto di 91 tonnellate. Ma l’ambiente ringrazia anche per l’enorme dimi-nuzione di rifiuti prodotti, passati dalle 25.525 tonnellate del 2008 alle7.915 del 2009. Lavoro a buon fine anche per quanto riguarda il rispar-mio energetico: l’ottimizzazione ha permesso un risparmio di seimilatonnellate di combustibile.

Performances 2009. About the area, the performances are excellent in eachsector as the data show. About safety the number of api staff accidents iscome down to two unit, the lower value of the last ten years. Four accidentsfor outside employers. In order to improve the safety sphere, there has beenorganized a training course of 8,609, besides the several safety tests made bydifferent divisions. Refinery and IGCC have obtained the AAI catching upmany aims under the limits established by the law. For examples, the sul-phur oxide emissions (SOx) in atmosphere have been 969 tons in one year,the limit preview by the law is 1,927 tons. The same results for nitrogen oxi-des (NOx), whose emissions data have been 848 tons compared with a limitof 1.079. The result of the Carbon monoxide (CO) with yearly emissions of365 tons are lined up if compared to the limit established by the law (506).The particulates matter (PM10), instead, has recorded 22 tons per year withemissions nearly 5 times lower than the limit of 91 tons previewed. But theenvironment thanks also for the massive lessening of produced wastes, from25,525 tons in 2008 to7,915 in 2009. Good news about the energetic savingalso: the optimization has allowed a fuel saving of 6000 tons.

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mo innanzitutto ottimizzato il risparmio ener-getico e migliorato l’organizzazione interna.Nonostante questo scenario, sicurezza eambiente per l’api hanno rappresentatoimportanti margini di crescita”. Forte di questi risultati il Gruppo api guardaoggi con fiducia al futuro, nella piena convin-zione di voler proseguire sulla strada di unasempre maggiore affidabilità ed efficienzaenergetica degli impianti.Questo grazie anche alla possibilità di poterrealizzare i progetti previsti all’interno delPiano Industriale (nuova centrale elettrica erigassificatore) che completerebbero l’evolu-zione del sito api in un polo energeticoambientalmente avanzato secondo ilProtocollo di Intesa firmato con la Regione nel2003. Tutto ciò in considerazione di un incrementodegli investimenti che accrescerebbero ancoradi più la sicurezza del sito e garantirebberoun’ulteriore riduzione delle emissioni in atmosfera.Attestato di grande merito è stato poi per tutto il gruppoapi aver ottenuto l’AIA, ovvero l’Autorizzazione IntegrataAmbientale, un provvedimento che autorizza l’esercizio diun impianto o di una parte di esso a determinate condi-zioni che devono garantire la conformità ai requisiti previ-sti dal Decreto legislativo n.59/2005, di recepimento della

direttiva europea relativa alla prevenzione e riduzioneintegrate dell’inquinamento. I dati numerici veri e propri che illustrano le performanceraggiunte dall’api sono stati lasciati al Responsabile apiper la Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità, PaoloBuscemi: “Il 2009 – ha dichiarato - è stato caratterizzatoda un miglioramento continuo. Ecco perché la campagna

of comparison among company, institutions andagencies and the occasion in order to confirm thatsafety and environment are at the base of a concreteway of sustainability in which the natural and terri-torial leanings can and must link with those of theindustrial area. Also the regional environment coun-cillor member, Sandro Donati has intentional bettedon environment and safety themes. "This - he said - is an occasion of comparison inorder to elaborate opportunity of a correct manage-ment of the area and of a minimal impact also interms of safety. All ours choices must considerer theimpacts that they will have on the future genera-tions. For this reason we want to develop our REEP(Regional Environmental Energy Plan), so that all thedevelopment initiatives bet on innovation, energeticefficiency, socio-economic possibility and employ-

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A moment of the round table

The managing director of api refinery, Giancarlo Cogliati, while talking to the audience

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di presentazione si chiama“Continuamente in sicurezza”. Eil concetto sembra evidente. Ilgrafico proiettato sullo schermoluminoso volge costantementeverso il basso ed evidenzia comele buone prestazioni non sonosolo da parte api ma anche daparte delle ditte appaltatrici. Idati che più saltano all’occhiosono quelli che riguardano gliincidenti sul lavoro: due per idipendenti diretti e quattro perle ditte esterne. Se tanto è statofatto in termini di sicurezza sullavoro, lo stesso discorso valeanche per l’ambiente. I dati sonoestremamente precisi e registra-no valori inferiori rispetto ailimiti consentiti dalla legge, siaper le emissioni di ossidi di zolfoe di azoto sia per monossido dicarbonio e le polveri (PST).Risultato dei 35 milioni di eurospesi negli ultimi anni per inter-venti di miglioramento degliimpianti. Allo stesso modo nonsono emerse criticità dalle anali-si Arpam ed Ispra sulla qualitàdel mare. L’impegno profuso pergarantire condizioni di sempremaggiore efficienza su sicurezzae ambiente e gli ottimi risultatidel sito produttivo di FalconaraMarittima per l’anno 2009 con-fermano dunque come il Gruppoapi abbia saputo fronteggiare ledifficoltà in contesto economicogenerale di persistente crisi cheha interessato e non poco,anche il settore petrolifero”.

Cristiana Carnevali

ment growth". Api Group looks todaywith confidence to the future, sure togive always greater reliability and ener-getic efficiency about the systems. Thisalso thanks to the possibility to realizethe plans previewed in the IndustrialPlan (new electrical station and gas sta-tion) that would complete the evolutionof the api district in an environmentenergetic developed area according tothe Protocol Agreement signed with theRegion in 2003. The api Group, moreover, has obtainedthe AAI (Integrated EnvironmentalAuthorization), a measure that authori-zes the work of a system or a part of itfollowing specific conditions that mustguarantee the conformity to require-ment previewed by the legislativeDecree n.59/2005, about the preventionand total reduction of the pollution.

From the left:Sandro Donatienvironmentcouncillor of MarcheRegion and UgoBrachettiPeretti president of api refinery

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Difficile capire dove sta la verità.Certo, come dicevano gli antichi eanche i saggi, la verità sta semprenel mezzo e senza scomodare lastoria del sentire tutte le campa-ne, noi abbiamo dato la parola atutti. Documentiamo quello cheabbiamo raccolto tra eventi e dichiara-zioni ufficiali. Ci eravamo presi l'impe-gno di non spegnere i riflettorisull'Abruzzo, sulla sua ricostruzione esulle mille promesse. Avevamo sugge-rito a modello le ricostruzioni diMarche, Umbria e Friuli, siamo statiprontissimi a celebrare la nascita delleprime strutture, quelle però a iniziati-va privata, che hanno battuto tutti sultempo. Dal terremoto de L'Aquila del 6aprile 2009 sono passati quasi dueanni. Il presidente della Regione,Gianni Chiodi, ha dovuto organizzare

una conferenza stampa a PalazzoChigi, alla presenza di Silvio Berlusconiper fare il punto, in qualità diCommissario della ricostruzione, cer-cando di rispondere alle domandeincessanti che arrivano da Comuni,professionisti del settore costruzioni,cittadini. E in definitiva ha ribadito chei soldi ci sono e ce ne sono tanti: 14miliardi di euro con due contabilità,emergenza e ricostruzione. Addiritturaoltre tre miliardi disponibili e spendibi-li subito. Ma allora perché MassimoCialente, sindaco de L'Aquila, affermapubblicamente di avere un sito dove,nella massima trasparenza, sono docu-mentate tutte le spese, anche quellesostenute per le brioches nei campi diaccoglienza, ma nonostante tutte que-

The Abruzzi region, after two years from the seism,remains hurts We had taken the commitment tonot switch off the reflectors aboutthe reconstruction of Abruzzi, wehave done it, proving declarationsand public events. The president ofthe Region, Gianni Chiodi, has orga-nized a press conference at PalazzoChigi in order to examine the situa-tion, asserting that the money aresoon available. Massimo Cialente,mayor of L'Aquila, affirms that onthe website in the total transparen-cy everything is documented, but inspite of all, he declares that theMunicipality has been refunded of62% of the arranged sum and it’s

Focus VENETO E ABRUZZO www.regione.abruzzo.it

L’ABRUZZO, A DUE ANNI DAL SISMA,

RESTA FERITO

Gianni Chiodipresident ofAbruzzi Region

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ste spese rendicontate, dichiara che ilComune è stato rimborsato solo del62% della cifra approntata e si trovasotto di 68 milioni? Per Gianni Chiodi siattendono i Piani di ricostruzione, checiascun Comune ha richiesto, ma poiha disatteso. Per il sindaco del Comunede L'Aquila questo è solo un falso pro-blema per fare scaricabarile, perchétanto la ricostruzione, quella vera,quella degli edifici classificati come "e"non è ancora partita. A questo proposi-to si deve precisare che tutti gli edificidel territorio colpito dal sisma sonostati classificati secondo le prime cin-que lettere dell'alfabeto. Quelli "a"sono quelli agibili, cioè che non hannoavuto alcun problema, per gli edifici"b" e "c" ci sono stati danni lievi (e inquesto senso la ricostruzione è partita,perché molti di questi danni lievi sonostati riparati), poi ci sono gli edificiclassificati come "d" che sono edificicon pochi danni, ma con rischi indottidalle case vicine pericolanti. Poi c'ètutta la mole di edifici classificati come"e", ovvero tutti quelli che hanno ripor-tato danni seri che sono crollati o chesono totalmente da demolire: per que-sta categoria di edifici la ricostruzioneè ferma al 6 aprile 2009. E' stata orga-nizzata, nel novembre scorso, unamanifestazione chiamata "L'Aquilachiama Italia" per sensibilizzare i citta-dini dell’intero Paese sulle problemati-che che stanno vivendo in Abruzzo eper lanciare una legge a iniziativapopolare, per la quale è stata avviata laraccolta di firme. La proposta chiedeun ritorno dei poteri ordinari agli entiterritoriali, scongiurando l'inutile pre-

senza dispendiosa di figure commissa-riali e l'illegittimità della gestione inderoga di assunzioni, contratti, appalti,piani territoriali e viabilità che portano(secondo quanto si legge) a uno stra-volgimento del territorio, con decisioninon condivise e non condivisibili.Addirittura è stato lanciato l'allarme di"pericolose vicinanze a centrali dimalaffare". La legge a iniziativa popo-lare proposta dall'Abruzzo dovrebbe,secondo le intenzioni, tornare utileanche in altre catastrofi che in Italia sipresentano con una certa ciclicità, farsì che i cittadini siano coinvolti da subi-to nelle scelte e nelle decisioni neces-sarie al superamento dell'emergenza eal ripristino dello status; una legge incui la protezione civile e le istituzionicollegate si limitino al soccorso eall'aiuto alla popolazione, coordinan-dosi e non prevaricando gli enti localicompetenti. Nella bozza si chiede cheprima di stanziare denaro si debbaquantificare la reale entità del danno,programmando la sua copertura e ilreperimento dei fondi necessari e inquesto lo Stato deve garantire il massi-mo controllo per prevenire ogni azioneillegale, anche a tutela di chi inviadenaro a titolo di donazione. Proprioper questo ogni entrata e ogni spesadeve essere documentata con la massi-ma trasparenza. Venti gli articoli dellabozza di legge in cui vengono stabiliticriteri e modalità, strumenti e poteri. Eanche a questo, il presidente dellaRegione Chiodi ha risposto che unalegge organica sul terremoto esiste giàe non ne servono altre.

Cristiana Carnevali

under 68 million. Gianni Chiodiwaits the reconstruction plans,while Cialente thinks that this is afalse problem, because the realreconstruction of the buildings clas-sified as" e "is not started yet.While it has been organized, lastNovember, a demonstration"L'Aquila chiama Italia" in order toawaken the citizens of the wholeCountry about the problematic ofthe Abruzzi people in order suggesta law by popular initiative, forwhich it has been started the collec-tion of signatures. The proposalrequires a return at the ordinarypowers to the territorial institu-tions, without the expensive presen-ce of commissioner and the territo-rial illegitimate of the managementdispensation of assumptions, con-tracts, competitive tenders, territo-rial plans and practicability thatcreate an upsetting of the territory,with decisions nether shared norsharable. The warning of "dangerous proximi-ty to bad stations" has been done.In the bill is required that beforeallocate money it’s need to quanti-fied the damage, planning its cove-rage and the finding of neededfunds so the State must guaranteethe total control in order to avertevery illegal action, also for peoplethat send money as a donation.Furthermore the president of theRegion, Chiodi has affirmed that alaw about the earthquake alreadyexists and at the moment otherlaws are not needed.

*I dati sono relativi al Comune dell’Aquila e agli altri 56 Comuni del cratere.1Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili: 85 edifici (4.449 alloggi) realizzati su 19 areedel Comune dell’Aquila.2Abitazioni acquistate dal Fondo immobiliare AQ e concesse in affitto (oneri a carico dello Stato, confondi trasferiti al Commissario e poi al Comune di L’Aquila).3Abitazioni in affitto con contratto concordato con Protezione Civile (oneri a carico dello Stato, confondi trasferiti al Commissario e poi al Comune).4Contributo istituito con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3754 del 9 aprile (art.11), ammonta fino a un massimo di 600 euro mensili per nucleo familiare e, comunque, nel limitedi 200 euro per ogni componente del nucleo familiare; ricevono, invece, 300 euro i nuclei mono-componente. Inoltre, per ogni anziano ultra 65enne e per ogni persona con disabilità o invaliditàalmeno al 67%, è previsto un contributo aggiuntivo di 200 euro. I nuclei che hanno espresso prefe-renza per il contributo hanno provveduto a trovare una sistemazione autonomamente.

Report sulla situazione della popolazione post-sisma al 1 Febbraio 2011*

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Dopo un anno e mezzo dal terre-moto, non si spengono le polemi-che sulla ricostruzione deL'Aquila che, contrariamente allepromesse post-sisma, cammina arilento. I cittadini organizzano corteidi protesta a Roma, le attività commer-ciali faticano a riprendere il via a causadi un blocco del pagamento delle tassepoco deciso e ancora il centro storicodella città aspetta i primi interventi."A differenza di quello che ha dichiara-to il presidente della Regione Abruzzo,Giovanni Chiodi, alla conferenza del 26novembre scorso – afferma il sindacode L’Aquila, Massimo Cialente - la man-cata presentazione dei piani di rico-struzione è un falso problema. Il bloc-co della ricostruzione non è nemmenodovuto alla mancanza di fondi stanzia-ti che, fortunatamente, sono arrivati aquasi due miliardi di euro. Il vero pro-blema è l'assenza di un prezzario chia-ro e definito".Ci può spiegare meglio?"I prezzi informativi delle opere edilidella Regione Abruzzo hanno subitouna serie di modifiche per far fronteall'emergenza - terremoto. Il primoadeguamento è stato approvato il 7luglio 2009, pubblicato sul B.U.R.A(Bollettino Ufficiale Regione Abruzzo)dieci giorni dopo e prevedeva l'inseri-mento di 15 nuove tariffe, prese dalprezzario della Regione Marche e 23dalla Regione Umbria. Un secondoadeguamento è stato approvato il 12ottobre e reso ufficiale il 28/10/2009con l'inserimento di 84 nuovi prezzi.Un terzo adeguamento è stato decisoaddirittura l' 8 febbraio 2010, quasi unanno dopo il terremoto, con l'inseri-mento di 19 nuove tariffe. Come si

vede, le date parlano da sole e i ritardisono inevitabili. Ricominciare la rico-struzione dopo due o tre anni significariuscire a terminare i lavori almenodieci anni dopo. In questa maniera sibloccano tutte le attività commerciali,spingendo i cittadini a trasferirsi. Glieccessivi tempi della ricostruzionerischiano di trasformare L'Aquila inuna città fantasma. Ma che cosa sta a monte di questirallentamenti burocratici?“A mio parere, sono solo due le possi-bili risposte: o di fronte al sisma gliaquilani sono stati vittime di un'in-spiegabile mancanza di governance,oppure i rallentamenti sono stati cau-sati volontariamente con l'obiettivo dirallentare la ricostruzione fino al2011”.Quali sono le prossime mosse persuperare l'impasse?"La prima cosa da fare è quella di riu-

Massimo Cialente “It’s the pricelist the cause of the scandal”An year and half after the earthqua-ke, the controversies about the recon-struction are not finished, contrarilyto the promises after-seism, go slo-wly. “The lack of a reconstructionplans it’s a wrong problem. –Massimo Cialente, mayor of L’Aquilaasserts, - the real problem is theabsence of a clear price list”.Can you explain to us better? “The informative prices of the buil-dings works of the Abruzzi Regionhave had many modifications inorder to face the earthquake emer-gency . The first adaptation has beenapproved on 7th July 2009, publishedon the B.U.R.A ten days after and pre-viewed the addition of 15 new rates,taken from the Marche Region pricelist and 23 from the Umbria Region.The second version has been appro-

Focus VENETO E ABRUZZO www.comune.laquila.it

MASSIMO CIALENTE: “E' IL PREZZARIOLA PIETRA DELLO SCANDALO”

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scire a convogliare a L'Aquila i miglioriingegneri e tecnici specializzati per lacreazione di una task force aggiornatasulle più innovative tecniche di rico-struzione edilizia. Richiesta questa cheera stata avallata alla Provincia deL'Aquila subito dopo il sisma, ma cheancora non ha trovato risposta. Ilsecondo punto su cui lavorare è quellodi incentivare i lavori sulla "parte pub-blica" della città ossia piazze, strade euffici, in modo da ridare un'identitàagli aquilani e far ripartire l'economia.Ovviamente senza perdere di vistal'aspetto essenziale ossia la ricostru-zione delle abitazioni che permette-ranno a tutti i cittadini, che ancoraoggi sono alloggiati negli alberghi

della costa abruzzese, di ricominciareuna vita normale. Entro la fine di gen-naio - inizio febbraio il nostro obietti-vo è quello di far partire la ricostruzio-ne nelle sei aree perimetrali del centrostorico, dando la precedenza all'areaest, nella zona di Villa Comunale ePorta Napoli. C'è ancora molto da fare: le casecostruite nella periferia della cittàsono insufficienti, parecchie zone delcentro storico sono cumuli di maceriedove ancora aleggia lo spettro delletendopoli. Proprio come avvenne inFriuli Venezia Giulia, il nostro motto è"dov'era, com'era" ed è per questo chenon siamo più disposti ad aspettare”.

Rachele Bifolchi

ved on 12th October and becameofficial on 28/10/2009 with the addi-tion of 84 new prices. A third adapta-tion has been approved on 8thFebruary 2010. In this way the delaysare unavoidable and become moreand more real the probability thatL’Aquila become a ghost town”.Which are the next actions in orderto through the deadlock?"The first thing to do is to organizethe task force of engineers andtechnicians specialized, about themost innovative reconstruction buil-ding techniques. The second point onwhich working it’s that one to encou-rage the strong activities on the"public side" of the city that is publicsquares, roads and offices, so as togive again an identity to L’Aquilapeople in order to start again theeconomy. Obviously without to losesight of the essential aspect that isthe reconstruction of the homes thatwill allow to all evacuated people tostar again an ordinary life. Withinthe end of January end the beginningof February our aim is that one tostart the reconstruction in the sixperimeter areas of the historical cen-tre, giving the priority to the eastarea, in the area of Villa Comunaleand Porta Naples. As it happened inFriuli Venezia Giulia, our maxim is"Where did it is, how did it is" for thisreason we can’t wait anymore".

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La protesta degli albergatoridi Federalberghi Abruzzo del14 ottobre 2010 aveva riac-ceso i riflettori sulla ricostru-zione, mostrandone le crepe. Gli albergatori minacciavano disospendere il servizio di distribu-zione dei pasti, di cambio bian-cheria e di pulizia, a causa deipesanti arretrati maturati. Inmolti si sono dichiarati sull’orlodel lastrico, incolpando il gover-no e l’amministrazione regionaledi non essere riusciti a mantene-re gli impegni presi. La minacciaannunciata ha messo con le spal-le al muro il presidente dellaRegione Abruzzo, Gianni Chiodi,che ha definito “inaccettabile edisumano” l’atteggiamento deglialbergatori che avevano aderitoallo stop di protesta. Ma sopratut-to la minaccia ha messo in allar-me tutti quegli aquilani che,ancora dopo un anno e mezzodal terremoto, erano costretti adalloggiare in camere d’albergo,come eterni ospiti. Fortunatamente la situazionedrammatica è rientrata pocodopo, quando Chiodi ha firmato ipagamenti per un importo pari a2 milioni e 600 mila euro per lacopertura relativa ai mesi di gen-naio e febbraio.“L’oggetto della protesta è per-fettamente condivisibile – affer-ma Gianmarco Giovannelli, vice-presidente di FederalberghiAbruzzo - seppure non concordocon il modo con cui alcuni alber-gatori hanno fanno valere le lororichieste. Sebbene nessun alber-gatore sia andato in bancarotta,non sono mancate le difficoltà. Le aziende alberghiere infattisono solo un nodo di una com-

plessa filiera che contadi fornitori e di dipen-denti che devono esserepagati mensilmente.Questi ritardi nei paga-menti sono per noi nonsolo fonte di imbarazzo,ma anche una perdita dicredibilità”.Ad oggi, qual è il qua-dro della situazione?“Attualmente sono circaseicento le personeancora alloggiate neglialberghi situati lungo lacosta abruzzese. Stiamocercando di avvicinarligradualmente a L’Aquila.Per quanto riguarda ipagamenti, la situazionesi sta lentamente risol-vendo in quanto un 80%dell’importo relativo agennaio e un 75% diquello di febbraio 2010sono stati liquidati. La situazionenon è così nera come è statadipinta. Anzi, nella tragedia, que-sta circostanza è stata un’oppor-tunità per gli albergatori diristrutturare gli immobili e perce-pire profitti anche nella stagioneinvernale. Il problema più grave è il doverpagare le tasse su delle fatturenon riscosse, quindi non solodobbiamo sostenere tutta unaseria di costi fissi che gravano suibilanci, ma dobbiamo anche anti-cipare l’IVA. Ciò che ci auspichia-mo è che il governo ci concedauna deroga per il pagamentodelle tasse in relazione al ritardodelle riscossioni che sia continuo,almeno fino a che la situazionenon si sarà completamente nor-malizzata”. r. b.

Federalberghi Abruzzo: “After the delays, dispen-sation on the taxes”. Last 14th October many hotel-keepers of Aquila Federalberghi threatened to suspendthe catering and cleaning services, to damage ofAquila hosts, till that the Region had not paid the backpays. The situation is soon come back to ordinarinessafter the President of the Region Giovanni Chiodi hassigned the payments for 2 million and 600 thousandeuros in order to cover of the months of January andFebruary. “In spite of many difficulties, no hotelkeeperhave gone bankrupt” - Gianmarco Giovannelli vice pre-sident of Federalberghi Abruzzi, has said. Today, whichis the situation? “Currently there are about 600 peoplestill lodged in the hotels along the Abruzzi coast. Aboutthe payments, have been paid 80% of the amount ofJanuary and 75% of February 2010. The most seriousproblem is to have pay the taxes on the invoices notcollected, therefore we wish to ourselves that thegovernment grants an exception to us about the pay-ment of the taxes with relation to the delay of the col-lections, at least till the situation will not be complete-ly standardized”.

Focus VENETO E ABRUZZO www.federalberghi.it

FEDERALBERGHI ABRUZZO: “DOPO I RITARDI, DEROGASULLE TASSE”

Guido Bertolaso, Head of Civil Protection in 2010 and Gianmarco Giovannelli, vice president of Federalberghi Abruzzo

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Pubblicata dal quotidianoLa Provincia di Lecco,domenica 9 gennaio2011, la lettera di MicheleSpeca, giovane volontariodi Emergency, è rimbalza-ta poi su diversi siti eblog, da “Ul Tapelon” awww.ilcapoluogo.it.Perché? Be’ perché è il raccon-to di un italiano qualunqueche, invece di farsi un’ideasbagliata in base a ciò che gliviene raccontato, legge ovede in tv, decide di passare ilCapodanno a L’Aquila e accer-tare con i propri occhi lasituazione. Questo il testo:“Gentile Direttorebuon anno! Come ha passatoil Capodanno? Io l'ho passatoin un posto che qualcunoriterrebbe "alternativo" o"fuori-moda": non mi sonoconcesso le Canarie, non hooziato a Sharm, non hoammirato le nostre città d'ar-te, ma sono stato a L'Aquila. Perché questa scelta? Dopo lasovraesposizione mediatica del2009, quando il capoluogo abruzze-se era centro della nostra attenzione- protagonista di gare di solidarietà,servizi giornalistici con musichestrazianti di sottofondo e notizietrionfalistiche di chi si vantavad'aver ricostruito una città a tempirecord - ho voluto constatare coimiei occhi e con le mie orecchiecom'era realmente la situazione,osservando a che punto fosse la rico-struzione tanto decantata e ascol-tando il parere degli aquilani e di chiha vissuto in prima persona il tragi-co evento del terremoto. Nessuna intenzione morbosa alla

"Avetrana" per intenderci, solo unasana voglia di stare, nel mio piccolo,al fianco di alcuni connazionali indifficoltà e di testimoniare comestanno le cose, a un anno e mezzoda quel 6 aprile 2009, trasformando-mi - se mi permette, una volta tanto- in "cittadino-giornalista". Le dirò dipiù, con questa lettera mantengo unimpegno con la popolazione: sa che,andando verso il centro storico, uncartello invitava turisti e forestieri anon scattare irrispettose foto inposa, ma chiedeva di raccontare ediffondere la realtà di ciò che sivedeva? Il centro storico, appunto. Ovvero ilcuore di ogni città. Parto col dire che

New Year's Day in L’Aquila Published by the daily paper La Provincia diLecco, on Sunday 9th January 2011, the let-ter of Michele Speca, young Emergencyvolunteer is spread on many websites andblog. It’s the story of an ordinary Italianthat, instead to get a wrong idea basedonly on what people tell him, or law orsees on tv, decides to spend the New Year'sDay in L’Aquila and to check with own eyesthe situation. This the text: “Dear Director, how did you spend the NewYear's Day?I spent it in L'Aquila. I have made this choi-ce. I have been intentionally there with myrelatives, in order to see with my eyes thesituation.

Focus VENETO E ABRUZZO

CAPODANNO A L’AQUILA…

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il centro storico de L'Aquila (sarà 5 - 6volte il centro di Lecco) è aperto sola-mente per la via principale, quella chedalla Basilica di Santa Maria diCollemaggio porta alla FontanaLuminosa. Tutte le vie limitrofe, unamoltitudine di vicoli e stradine, sonochiuse e sbarrate da transenne ovecampeggia la scritta "Zona rossa", cioèzona invalicabile da chiunque, poichéconsiderata pericolosa e pericolante.Per questo, a ogni monumento dellacittà, si poteva notare, oltre all'inacces-sibilità (era aperta solo Collemaggio,col tetto sfasciato e le sedie di plastica)la presenza dei militari: una camionet-ta con tre - quattro giovanotti inmimetica, lì per verificare che nessunovalicasse le "zone rosse" o trafugassequalche reperto di valore artistico. Ametà del percorso del centro storicoc'era piazza Duomo, con la sua fonta-na, con la cattedrale di San Massimo econ la chiesa delle Anime Sante: ancheloro, come tutte le case e i negozi,puntellate e non visitabili all'interno.Il Forte Spagnolo, cioè il Castello deL'Aquila, era solo "circumnavigabile",sbarrata e sorvegliata la via d'accessoverso il portone. Per vedere il Palazzodel Governo, invece, dovevi mantener-ti a cento metri di distanza, poichécompletamente rivolto su se stesso,con le macerie ancora in "bella"mostra. La Fontana delle 99 cannelle,altro luogo-simbolo, sta meglio:rimessa a posto dal FAI, anche se ilvicino convento di Santa Chiara e lachiesa di Porta Rivera mostravanoancora mura crepate e tetti inesisten-ti. Ero d'altronde nei pressi dell'epi-centro del sisma, nell'ex via XXSettembre, oggi rinominata via 6 apri-le 2009: la Casa dello Studente e l'isti-tuto religioso adiacente sono come liavevamo visti il 10 aprile 2009.Sventrati, senza mura, con unica diffe-renza una ruspa (ferma) sopra lemacerie. Identico il ricordo fatto dimessaggi, magliette e fiori in ricordodi chi lì ha perso la vita. I messaggi, altro punto-chiave del mioviaggio: ce n'era ovunque. Tanti. Dai309 nastri nero-verdi - uno per ognimorto - alle poesie e ai cuori appesisulle transenne verso i propri cari, sinoai molti cartelli di "protesta": da quel-lo degli studenti aquilani che lamen-tano l'assenza di ricostruzione a quel-lo che denuncia la "svendita" deL'Aquila da parte di Comune,Provincia, Regione e Governo; da quel-lo di sdegno verso chi racconta bugie

su bugie (in sintesi "non è vero ciò chevedete ai TG, è vero ciò che vedetequi.) a quelli densi di dignità("Riprendiamoci la città" citava unostriscione in piazza Palazzo, dove lastatua di Sallustio aveva in mano palae secchiello). Possibile tutta questa"arrabbiatura" in una città che qualcu-no diceva rimessa in piedi?Per sapere ciò, non restava che chie-derlo direttamente agli aquilani. E nelmio percorso - dal centro a Paganica,da Tempera a Coppito - ad onor delvero, non ne ho incontrati a flotte.Immagini, Direttore, di girare Milanoin pieno agosto. Oppure, se ha più fan-tasia, le vecchie città del Far-Westdescritte nelle pellicole di SergioLeone. La situazione era più o menoquella: edifici distrutti, puntellati odisabitati. Perché gli aquilani nonstanno più a L'Aquila: sono andati viai giovani, che non hanno più scuole(chiuse) e polo universitario (uno deiprincipali d'Italia) o che decidono difare la propria vita altrove; sono anda-ti via coloro che, nonostante tutto,avevano un gruzzoletto per permet-tersi una nuova casa; sono andati viagli ospiti delle C.A.S.E. (che stanno inperiferia a L'Aquila), ovvero le abita-zioni in legno messe a disposizionedal governo per tappare l'emergenzadi chi ha avuto la dimora distrutta dalsisma; sono andati via coloro che nonhanno avuto assegnate le C.A.S.E. eche sono stati ospitati da parenti eamici (nel mio ostello a Paganica, adesempio, c'erano tre famiglie impa-rentate fra loro, più altri ospiti); sonoandati via, per forza, anche coloro che

The historical centre of L'Aquila is onlyopened through the main way, from theBasilica of S. Maria di Collemaggio tothe luminous fountain. All the nei-ghbouring streets are crossed fromcrush barrier where there is the sign"Red Zone", considered dangerous andunsafe. For this reason there are the sol-diers. In the mid of the way of the histo-rical centre there was Piazza Duomo,with its fountain, the cathedral of S.Massimo and the church of the AnimeSante: like all the houses and the stores,they are supported and not visible fromthe inner. The Spanish fort, that is theCastle of L'Aquila, was "bypassed" only,the main entrance crossed and control-led. In order to see the Palace of theGovernment, instead, you had to hold atone hundred meters of distance, becau-se completely collapsed, with the ruinsstill "showed" at the open sky. Aboutanother symbol place, the Fountain of99 cinnamons, the situation is bettertanks to FAI, even if the close convent ofS. Chiara and the church of Porta Rivierashowed walls cracked and nonexistentroofs. The Campus and the next religiousinstitute are like we had seen on 10thApril 2009: demolished. What thinkL’Aquila people? During my walk I havenot met numerous because they havebeen gone away. There are only old andpoor people. I have counted the busi-ness activities in the centre: seven. Afteran esteem more or less the 5%. Two bar,two restaurants, a typical foods shop, atobacconist and a dress shop. I thinkthat it’s not enough for a city "comple-tely working". "If the State doesn’t helpyou to start again, we ask to the banks"

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non hanno avuto le C.A.S.E. e che sonostati ospitati dagli alberghi, fino aquando non si sa. "Chi resterà aL'Aquila dopo la ricostruzione (traquanti anni, chissà)?". La risposta è:solo i vecchi e i poveri. O chi avrà anco-ra da mangiarci sopra. Questa appenadescritta sembra essere la cosa più pre-occupante degli abitanti: "L'Aquila nonha futuro".L'impressione è che L'Aquila è stata unaffare per molti, ora non lo è più: nel-l'immediato si è fatto quello che sidoveva fare di fronte a un’emergenza,cioè un tetto per tutti e messa in sicu-rezza della città; poi, lentamente e inmaniera poco trasparente, sono partitii fondi per gli aquilani, ma non si capi-sce molto su come siano stati distribui-ti e con che quale criterio: c'è chilamenta d'aver avuto poco o nulla avantaggio dei "soliti noti" e c'è chi spie-ga che contava avere gli "amici giusti"o conveniva "essere furbi e non guar-dare in faccia alla disperazione deglialtri" ("Siamo in Italia".); dopo il G8 (unanno fa), poi, sono scomparsi i riflettoridei giornalisti e con loro Protezionicivili, addetti alle ricostruzioni, politiciin visita e fondi per ricominciare unavita normale.Perché la vita "normale" dei cittadiniaquilani è giorno per giorno e fa ormaiaffidamento solo sulle proprie forze.Ho contato le attività commerciali incentro L'Aquila: sette. Più o meno il cin-que per cento, facendo una stima. Duebar, due ristoranti, un negozio di pro-dotti tipici, una tabaccheria e un nego-zio di vestiti. Non mi pare molto peruna città "completamente funzionan-te". In realtà una via commerciale èstata ricreata - seppur più in periferia -ed è viale Croce Rossa, ovvero una seriedi quindici - venti case di legno e mini -containers dove si potevano trovare

attività commerciali gestite da grossecatene industriali (difficile trovarne agestione familiare). "Se lo Stato non t'aiuta a ricominciare,chiediamo alle banche" è l'idea di riser-va degli aquilani. Ma gli istituti bancariper dar credito vogliono una garanziaimmobiliare, che di norma è la propriacasa; ma siccome la propria casa è unrudere devastato da un sisma, allora lagaranzia non c'è e quindi nemmeno ilprestito. Logica schiac-ciante..."Se lo Stato non t'aiuta ele banche nemmeno, citocca fare tutto da noi" èl'ultima spiaggia degliaquilani. E c'è chi costrui-sce senza avere l'ok dagliingegneri comunali o chis'indebita per cercare dirisistemare la propriacasa. Tutto questo non ègiusto, mi fa rabbia, mauna rabbia impotente edesolante. In fondo, nonmi riesce affatto di darloro torto. Cercare colpe emancanze, sbugiardarepromesse non mantenu-te, smascherare false pro-pagande, agli aquilaniserve meno. Andareavanti da sé, chiedereuna mano a parenti,amici e conoscenti percercare di ripartire. Dasoli. Accompagnati solodalla propria dignità edal proprio orgoglio.E' il loro motto: "Forti egentili". Lo sono davvero.Ed è l'insegnamento piùgrande che mi hannolasciato in questo viaggiodi Capodanno”.

it is the spare idea of L’Aquila people.But the banks in order to give creditwant a real estate guarantee, thatusually is the house; but as ownhouse is a ruin destroyed by seism,then there is not a guarantee andtherefore not even the loan.Damning logic… "If the State and the bank don’t helpyou, we make all by ourselves" It’sthe last chance. There is who con-struct without having the assent bythe communal engineers or whoundue itself in order to reconstructagain own home. This is not right,what a damned, large and desola-ting anger. I can’t to affirm that theyare wrong. To find fault and mista-kes, to belie promised never maintai-ned, to unmask false propaganda,but Aquila people need less. To goahead from himself, to ask a hand torelatives, friends in order to try tostart again. By themselves. Only byown dignity and own pride. It’s theirmaxim: “Strong and kind". It is thegreater lesson that they have left mein my New Year's Day trip.

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Paolo De Santis, ingegnere e pre-sidente dell’Ordine degliIngegneri della provincia deL’Aquila, è la persona che più diqualsiasi altro ha il polso dellasituazione del territorio dopo ilsisma del 6 aprile 2009, ancheda un punto di vista tecnico.“Si sta procedendo – dichiara – con leriparazioni degli edifici classificati“B” e “C” che dovrebbero terminareentro inizio primavera, momento nelquale molte famiglie potranno rien-trare nelle loro case. Il 30 giugnoprossimo è la data di scadenza per lapresentazione dei progetti per laricostruzione “E”… Ma non so se hapresente il centro storico de L’Aquila.E’ grandissimo ed è ancora tuttofermo, come sono fermi tutti i centristorici dei 49 Comuni coinvolti e deitanti paesi che sono stati interessatidal sisma. Quello che costituisce ilvero problema, grande e più impor-tante di tutti, è che manca una veraprogrammazione economica. Senzaquesta non si può far partire la rico-struzione e pensare di risolvere i pro-blemi abitativi del territorio da qui aventi anni”. Esiste una stima precisadei danni? “Che cosa significa preci-sa? Difficile stimare fino al centesimo,ma ci sono state valutazioni diverseche circoscrivono l’intero danno tra i15 e i 18 miliardi di euro. Ma serve apoco se non ci sono i soldi per affron-tare una pianificazione del da farsi. Cisono molte variabili da tenere pre-

senti. Ad esempio tutto il denaro con-vogliato nelle abitazioni del ProgettoCASE che sono provvisorie e non soloper i problemi in ordine alle infiltra-zioni di acqua e alle ovvie conseguen-ze di cartongesso deteriorato e aicrolli parziali che documentano neigiornali e in televisione, ma proprioper un fatto di capovolgimento delleabitudini sociali. Qualcuno rivuole ilconfort che aveva nella sua casaprima del sisma. L’edilizia, pur se nondi lusso, era ed è sicuramente piùconfortevole, con i suoi condominimedio - piccoli e una qualità del vive-re che adesso non c’è più. Ma forse leCASE sono servite a riattivare (vihanno lavorato un 20% di ditte localie un 80% del nord) aziende che sta-vano versando in cattive acque: inpratica i soldi arrivati in Abruzzohanno anche finanziato, con ilProgetto CASE, la ripresa di molteindustrie del nord”. Presidente, maquali sono le difficoltà che incontrateogni giorno, nel vostro lavoro? “Ledifficoltà in realtà sono dentro tuttele procedure e i limiti di costi. Perrimuovere gli ostacoli ci vuole sem-pre troppo tempo e la burocraziaimpera. Ieri (8 febbraio 2011 – ndr)siamo riusciti a ottenere le check list(che sono le liste della documenta-zione progettuale necessaria) e sem-pre ieri è stato chiarito, con una circo-lare, che possono essere ricompresinegli interventi anche gli impiantidanneggiati e che quindi si può pro-

DE SANTIS: “MANCA UNA VERA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA”

De Santis: “We have not a real economic planning” Paolo De Santis, engineer and presi-dent of the engineers association ofthe province of L’Aquila, is the personwho more than other know the situa-tion of the territory after the seism of6th April 2009, also through a techni-cal point of view. “It is being procee-ding- he declares - with the repairs ofthe building classified as “B” and “C”,would have to finish within beginningspring, time in which many familieswill be able to enter in their homesagain.The reconstruction of the “E”buildings is stopped. The real problemis that we haven't a real economicplanning.There is an exact valuation of thedamages?“It’s difficult to value until the lastcent, but there has been differentvaluations that estimate the totaldamage between 15 and 18 billionseuro. But it is not useful if there aren’tmoney in order to face a planning.Someone want again the comfort thathad in its house before the seism, butthe building measure can not absolvethis desire. Another important pro-blem is linked to the long terms of thebureaucracy. We are not still able to

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cedere alla richiesta di riparazio-ne. Stesso dicasi per il foglio dicalcolo sul limite di convenienzaeconomica e l’importo del contri-buto ammissibile in caso di sosti-tuzione edilizia per tutti gli edifi-ci classificati come “E”. Sono, indefinitiva, problemi di carattereoperativo, in grado di far perderetempo prezioso. Per esempio nonriusciamo dopo tanto tempo a farpartire lo Sportello unificato!”. Larichiesta dello Sportello unificato,struttura utile alla semplificazio-ne delle procedure per la ricostru-zione, tra l’altro parte da lontano.Lo stesso ing. De Santis avevascritto al ministro RenatoBrunetta qualche mese fa:“L’Ordine, che mi onoro presiede-re – afferma nella lettera - lerivolge nuovamente l’invito a farattivare un progetto pilota nel-l’area del cratere per lo snelli-mento delle procedure e intro-durre i moderni sistemi di ICT persuperare le criticità rappresenta-te. Le manifesto la piena disponi-bilità dell’Ordine e di tutti i suoiiscritti a cooperare attivamentealla realizzazione di tale proget-to”. In pratica gli ingegneridell’Ordine, con tanto di PostaElettronica Certificata (PEC), comevuole la legge 2/2009 art.16, ognigiorno si trovano in grandi diffi-coltà nel dialogo, pur obbligato-rio, con la pubblica amministra-zione. C’è stata anche la questio-ne della diffida da parte delConsiglio nazionale dell’Ordinedegli ingegneri… “La difficoltànon era relativa ai problemi ope-rativi, ma era diretta a contrasta-re l’affidamento, di cui si era par-lato, degli incarichi di progetta-zione e di gestione dei piani diricostruzione all’Università che sitrovava così a prendere il postodei professionisti veri della rico-struzione. Come è stato possibileribadire in un incontro pubblico,la mission dell’Università dovreb-be essere quella di fare didattica,insegnare a progettare, non faredirettamente progetti o la dire-zione dei lavori e soprattutto quinon si fa didattica, questa non èun’esercitazione: si tratta di rico-struire L’Aquila! E se il presidentedella Regione Chiodi afferma chesono gli ingegneri che bloccano

la ricostruzione, io dichiaro, inve-ce, che sono 22 mesi che siamo intrincea. Ma ribadisco che non puòesserci una ricostruzione chiara eveloce senza una vera program-mazione economica e regolecerte”. Insomma, ogni scherma-glia burocratica si trasforma inuna battaglia campale... “Ad ogniscadenza fiscale bisogna fare undiavolerio affinché possa esserespostata e arriva sempre all’ulti-mo momento Gianni Letta che cisalva. Ecco, se proprio dobbiamoringraziare una persona, una per-sona unica e seria, quella è il sot-tosegretario Gianni Letta che nonci ha mai abbandonato. Forseperché è nato qui!”.

Cristiana Carnevali

create the unified office”. The demand for the unified office is an usefulstructure for the simplification of the proceduresfor the reconstruction. Engineer De Santis hadwritten to the minister Renato Brunetta somemonth ago asking him to begin the system ofsimplification of the procedures. The Association of the engineers guaranteed thefull collaboration. Practically,every day the engi-neers had many problem because was impossi-ble to speak with the Public Administration. “Thedifficulty was not linked to the working problems,but directed to contrast the confidence for theentrust of works, about the assignments andmanagement of planning for recostruction tothe University that could not take the place of thereal experts of the reconstruction. As it has beenpossible toasserts during a meeting, the missionof the University should be to teach not to produ-ce plans or manage the works”.

The map of L'Aquila (updaterom January, 20): the red zones ar the part of the historicaldowntown where it cannot be approached because barred and watched by soldiers

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Sono bastati due giorni per ridurre il Veneto in un enormestagno. Due giorni, dal 31 ottobre al 2 novembre, in cuisono piovuti dal cielo due milioni e mezzo di metri cubid’acqua che hanno devastato abitazioni, aziende, scuole,edifici commerciali, parchi e strade. Un totale di 140 chilo-metri quadrati di acqua e fango. E mentre i media erano impe-gnati sul crollo della Domus dei Gladiatori di Pompei, i veneti si infi-lavano gli stivali di gomma e con fatica cercavano di tornare alla

DUE GIORNI DI PIOGGIA E 140 KMQ DI FANGO…

Two raining days and 140 sq.km of mud… Only two days have been sufficientto transform the region in an enor-mous pond. Two days, from 31stOctober to 2nd November, in whichthere have been about two millionand half of cubic meters of waterdevastating homes, companies,schools, buildings, parks androads. A total of 140 square kilo-metres of water and mud. Whilethe media were engaged on theDomus collapsed, Veneto peoplehave worn the rubber boots andwith hard work they have tried toreturn to normality. During thedisaster, the regional administra-tion has not been to watch, in fact,one month later, the president ofVeneto Region, Luca Zaia, hasintroduced during the Council ofMinisters a draft of damages andhas obtained the first governmentfunds. The money come from priva-te authorities and citizens thatfrom everywhere have given twoeuro in order to help the flooded.At the moment, there are the soli-darity funds of the European unionavailable in case of natural calami-ties.

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normalità. Anzi, ancora una volta hanno dato prova delloro profondo senso civico raccogliendo in forma differen-ziata le tonnellate di rifiuti e di immondizia che l’acqua hatrascinato via con sé.Nel disastro, l’amministrazione regionale non è stata aguardare. Nel giro di pochi giorni ha allestito un sito(www.venetoalluvionato.it) contenente un vademecumper cittadini e imprese comprensivo di modulistica, un ser-vizio di sms per raccogliere fondi e una sezione per contat-tare direttamente il Commissario per l’emergenza e i suoi

uffici. Risultato? Dopo un mese il presidente della RegioneVeneto, Luca Zaia, ha presentato in Consiglio dei ministriuna prima stima dei danni e ha ottenuto i primi fondigovernativi. I soldi sono arrivati da enti privati, comeComieco e BancaAntonveneta e dai singoli cittadini che, datutte le parti d’Italia, hanno donato due euro per aiutaregli alluvionati.Ora, in ballo ci sono i fondi di solidarietà dell’Unione euro-pea, utilizzabili in caso di calamità naturali.

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“Se c’è anche un solo fur-betto in questa vicenda, èbene che sia scovato nel-l’interesse degli alluviona-ti”. Così il presidente dellaRegione Veneto e commis-sario delegato per il supera-mento dell’emergenza, LucaZaia, ha commento la sotto-scrizione del protocollod’intesa con il generale

Walter Lombardo Cretella, comandante regionale Veneto dellaGuardia di Finanza. Il documento sancisce le verifiche della effetti-va titolarità a ricevere i finanziamenti, i contributi e le agevolazioniprevisti dall’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, inmodo da garantire l’efficiente e trasparente impiego della risorsefinanziarie. Specificatamente i controlli saranno indirizzati sui:- soggetti privati che beneficeranno dei contributi per la ricostruzio-ne degli immobili danneggiati;- imprenditori che riceveranno fondi a sostegno delle attività pro-duttive;- tutti gli altri soggetti che otterranno rimborsi.Saranno effettuati controlli a campione, cui si aggiungeranno con-trolli mirati sui beneficiari che abbiano percepito acconti senzaaver fornito rendicontazione della spesa e in relazione ad eventualialtre anomalie.

REGIONEE GUARDIA DI FINANZACONTRO LASPECULAZIONE

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Veneto, an example of self-sufficiency If somebody walk along thedamaged countries of the regiondestroyed by the alluvium of thelast October - November, couldthink that anything had happe-ned. There are still the woundsbut they are not evident. Thevalued damages are about 460million euro, but we will have thecorrect data towards on 21stFebruary. We are sure that thereal damage has been much morehigh, but we know that manyenterprises and citizens are mana-ged themselves, avoiding “to losetime” with the bureaucracy. For asimilar reason we are not stillable to quantifying with correct-ness “the indirect” damage in

Se qualcuno passasse per i Comuni venetidisastrati dall’alluvione dell’ottobre –novembre dell’anno passato, avrebbe lanetta sensazione che non sia accadutonulla. Tutto è stato ripulito e rimesso inordine, quasi tutte le attività hanno ripre-so a pieno ritmo. Le ferite, insomma, nonsi vedono, ma fanno male e lasciano unostrascico molto forte rispetto al qualeabbiamo ancora bisogno di tutti: perristorare i danni subiti e per evitare cheuna simile devastazione si ripeta. In ognicaso i veneti e i loro amministratori, aogni livello, non sono rimasti ad aspetta-re, ma si sono dati una mano fin dal gior-no dopo, dando un esempio di dignità e dicapacità di azione davvero degno di nota.L’esatta quantificazione del danno, intesacome sommatoria delle richieste di risar-cimento, l’avremo verso dopo il 21 febbra-io, termine per la presentazione di even-

tuali domande dell’ultima ora da parte deiComuni. Ma già adesso possiamo fissare incirca 460 milioni di euro l’entità dellesegnalazioni pervenuteci da parte di oltretrecento amministrazioni comunali edalle Province. Abbiamo la certezza che ildanno effettivo sia stato molto più eleva-to, ma sappiamo che molte imprese e cit-tadini si sono, per così dire, arrangiati inproprio, evitando di “perdere tempo” conla burocrazia. E’ esemplare, a questo pro-posito, l’episodio di una signora diMonteforte d’Alpone, cui l’acqua ha deva-stato l’abitazione e i negozi suo e dellasorella che, nel ricevere da una ditta vene-ta una nuova lavasciuga in omaggio, hasussurrato di sentirsi ferita nella sua digni-tà.Per un motivo analogo non siamo ancorain grado di quantificare con esattezza ildanno “indiretto” in termini di mancato

VENETO, ESEMPIODI AUTOSUFFICIENZA

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Luca Zaia, President of Veneto RegionCommissioner for overcoming

the emergency flood in the Veneto

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reddito, nonostante siano state 3.931 leimprese che hanno dovuto momenta-neamente fermarsi. La nostra gente si è,infatti, impegnata immediatamente perricominciare al più presto a lavorare, conl’aiuto di tutti, piuttosto che a conteg-giare gli introiti perduti. In ogni caso, peril solo settore turistico la stima effettua-ta per richiedere l’intervento dell’UnioneEuropea parla di 800 milioni di danno. Nel computo complessivo vanno conteg-giati anche i circa 2 miliardi e mezzo dieuro che servono per realizzare gli inter-venti indispensabili per le opere di pre-venzione: bacini di espansione, vaschedi laminazione, ricalibratura di alvei e diargini, nuove canalizzazioni di fuga, cosìvia. Ricordo, per inciso, che l’alluvione hainteressato 140 km quadrati di territorioallagati, cioè 14 mila ettari; ha coinvoltocomunità per un totale di circa 550 milacittadini; il numero delle persone eva-cuate è arrivato a 14.113 persone.Rispetto a questa situazione, il Governoè intervenuto immediatamente: un’or-dinanza del presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi, ci ha messo a disposi-zione 300 milioni. Di questa somma,abbiamo già utilizzato 118 milioni pererogare acconti tramite Comuni eProvince. Ai sindaci è stata data totalelibertà di stabilire i criteri di assegnazio-ne e utilizzo. Le erogazioni sono statecalcolate in percentuale rispetto aldanno segnalato, suddividendo in quat-tro fasce i Comuni alluvionati sulla basedell’entità delle segnalazioni. In pratica,ai 26 Comuni con un danno superiore ai500 mila euro è stato dato, ancora il 17dicembre scorso, un acconto pari al 30per cento del segnalato, per un totale dicirca 94 milioni sui 118 già assegnati. Lealtre fasce hanno avuto il 20, il 15 e il 10per cento del segnalato. Ora attendiamoil conteggio finale e la verifica delle cartee delle fatture per provvedere a ulteriori

erogazioni, che comunque non potran-no superare il 75 per cento del valore deldanno subito. Per quanto riguarda inve-ce le somme necessarie alle opere dimitigazione, il Governo si è impegnato areperirle nell’ambito degli investimentiin sede CIPE. Quanto alle contribuzionieuropee, dobbiamo attendere il comple-tamento dell’istruttoria e le decisionifinali. Ammontano invece, al momentoattuale, a circa 4 milioni di euro i contri-buti versati in solidarietà da privati citta-dini, imprese, istituzioni e così via. Glisms di solidarietà, attivi fino al 10 gen-naio scorso, sono stati 907.794, per unversamento complessivo di 1.815.408euro, mentre continuano i versamentinel conto corrente Unicredit SpA intesta-to a “Regione Veneto – EmergenzaAlluvione Novembre 2010”; Codice IBAN:IT62D0200802017000101116078;Codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2. Gli introiti da solidarietà saranno desti-nati a opere collettive e sociali, interven-ti simbolo, a livello locale, per i qualiresti la testimonianza che sono stati rea-lizzati grazie alla generosità di tutti. Perdare respiro alle Comunità alluvionate, ilGoverno ha anche prorogato a giugno lescadenze fiscali della fine dell’anno scor-so relative agli acconti IRPEF e ai versa-menti INPS. Era un provvedimento indi-spensabile: a fine novembre le impresedanneggiate, comprese quelle chehanno perso tutto, avrebbero dovutoversare l’acconto sul reddito del 2010,acconto che di fatto copre la quasi tota-lità del reddito presunto calcolato sulladichiarazione del 2009. Per un imprendi-tore che si è vista devastata l’impresa edoveva ripartire, sarebbe stata unabeffa.

Luca ZaiaPresidente Regione del Veneto

Commissario per il superamento dell’emergenza alluvione nel Veneto

terms of lost income, although about3,931 enterprises have momentarilyhad to stop the activities. In any case,only for the tourist sector the valua-tion in order to require the participa-tion of the European Union are about800 million euro. In the total calcula-tion it is important to count alsoapproximately 2 billion and half ofeuros useful in order to realize theimportant interventions for the pre-vention actions: developing basins,lamination bathtubs, re-calibration ofriver beds and embanks, new canali-zations for escaping, etc. For this situa-tion, the Government is immediatelyarisen: a decree of the Prime MinisterSilvio Berlusconi, has provided 300million. About this sum, we havealready used 118 million in order todistribute accounts throughMunicipalities and Province. The allo-cations have been calculated in per-centage according to the demanagecaused by the alluvium, dividing infour parts the flooded Municipalitiesaccording to the entity of the war-nings. Instead the sums about themitigation of the works, theGovernment would rise the sumwithin during the ICEP meeting. Aboutthe European cooperation, we mustwait the completion of preliminaryenquiry and decisions. At the moment,approximately are 4 million euro thecontributions that come from privatecitizens, enterprises, authorities etc..The sms of solidarity, activated tilllast 10th January, have been 907,794,to the total of 1.815.408 euro, whilethe deposits in the banking accountstill continue. In order to give life tothe flooded Communities, theGovernment has also deferred to Junethe fiscal terms of the last year aboutIRPEF accounts and INPS deposits.

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Normale che un uomo lungimirante, quale è stato Enrico Mattei,avesse già capito, sin da metà degli Anni Cinquanta che l’Italiaavrebbe avuto bisogno di energia, talmente tanta energia chenon sarebbero bastati metano e prodotti petroliferi per soppe-rire all’aumento delle richieste. Già nel 1956, scrive GiuseppeAccorinti nel suo libro “Quando Mattei era l’impresa energetica– io c’ero”, Enrico Mattei “cominciò a ipotizzare un ingressodell’ENI nel settore della produzione di energia elettrica danucleare”, tanto da costituire un anno dopo la “Agip Nucleare”a cui si deve la progettazione della centrale elettronucleare, agrafite e uranio naturale, di Latina, realizzata dopo 4 anni e cheera “collocata a distanza utile per portare energia elettrica aRoma”. Il primo test, il 27 dicembre 1962, arrivò due mesi dopola morte di Mattei. Da lì in poi l’Italia ha sempre detto no alnucleare. Tanto che ormai sembra più che altro un’occasionepersa, nonostante i costanti “ritorni di fiamma”. Il tempo perdu-to è ormai irrecuperabile, le riserve di uranio del mondo nonsono poi così illimitate e l’Italia non è ovviamente tra i Paesi chehanno giacimenti nel proprio territorio. Come dire: si ricominciacon le dipendenze dagli altri Paesi! Inoltre e questo sembraessere l’aspetto fondamentale, sopra ogni altra cosa, in Italianessuno vuole una centrale vicino casa. Un po’ come succedeper le antenne delle radiocomunicazioni o per le discariche, oper i termovalorizzatori… Su questo, infatti, si dovrebbe fareattenzione, prima di imbarcarsi in avventure che servono solo asperperare denaro. Il referendum che recentemente la CorteCostituzionale ha dichiarato ammissibile chiederà (anche se conuna formula poco chiara) agli italiani di esprimersi sulla possibi-lità o meno di installare nuove centrali nel territorio italiano.Che nucleare potrebbe essere, allora, il nostro? Ripristinare lestrutture dismesse di Latina (a Borgo Sabotino), Garigliano (CE),la Enrico Fermi di Trino (VC) e quella di Caorso (PC) non sembraessere una richiesta lungimirante.

NUCLEARE, CHE FARE?

Nuclear what can we do?It’s natural that Enrico Mattei, had already understoodthat Italy would have needed so much energy thatmethane and oil products would not have beenenough. In 1956 Enrico Mattei began already to sup-pose an admission of ENI in the sector of electricpower production by nuclear, in fact one year later,constitute the “Agip Nucleare”, but after the first test,Italy has refused the nuclear, by now seems a lostoccasion. Moreover in Italy nobody wants a stationnear own home. The referendum, recently declaredpermissible by Constitutional Court, will ask to theItalian people the chance to install a new power sta-tion in the Italian territory What could be our nuclear?To restore the structures disused placed in Latina(Borgo Sabotino), Garigliano (CE), Enrico Fermi of Trino(VC) and the power station of Carso (PC) does notseem to be a far-sighted request.

Nucleare SÌ O NO?

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Le scorie radioattive, con i nuovireattori, si sono incredibilmenteridotte e possono essere gestite insicurezza (il volume totale dellescorie ad alta radioattività prodotteper 60 anni da eventuali 13 milaMW di nucleare in Italia - tali dadare nel 2030 il 25-30% di energiaelettrica dal nucleare - sarebbeinferiore a quello di un cubo di 25mt di lato, anche senza un riproces-samento che ne ridurrebbe ulterior-mente i volumi di cinque volte).

L'unico nucleare competitivo èquello militare al plutonio (gliStati Uniti hanno dato avvio adun programma di ricerca, deno-minato Generation IV, con loscopo di progettare dei reattorinucleari più competitivi, dalpunto di vista economico e disicurezza rispetto a quello diterza generazione)

L'uranio è destinato a finire (leriserve di uranio sono destinatea finire entro 35-40 anni)

L'Europa ha smesso di costruirecentrali nucleari (nessun Paeseprogetta di rilanciare attual-mente il settore nucleare)

Le scorie sono difficilmente eli-minabili e rimangono radioattivee quindi pericolose, per migliaiadi anni

Le centrali nucleari possonoessere prese come bersaglioper atti terroristici

L'uranio è una risorsa che vaacquistata sul mercato estero,scarsa e perciò destinata adivenire sempre più costosa eoggetto di competizione inter-nazionale

Sebbene la quantità di scorieper centrale sia ridotto rispettoalle centrali di vecchia genera-zione, tutte sommate insiemesono un numero considerevole

Il nucleare di terza generazioneutilizza una tecnologia com-plessa che non mette al riparoda gravi rischi sanitari, non soloin condizioni incidentali, maneanche nel normale funziona-mento di una centrale

Ha costi di produzione del KwHelettrico difficilmente definibili(anche per smantellamento egestione scorie) e comunquesuperiori rispetto ad altre fontienergetiche realmente pulite erinnovabili

Paghiamo dagli anni ‘60all’ENEL una “quota atomica”perla dismissione delle vecchie cen-trali. Ma ad oggi non esisteancora una reale soluzione(nonostante le centrali sianostate dismesse nell'87, ancora cisono 80 mila metri quadri discorie radioattive situate indepositi superficiali e ogni annoospedali e industria producono500 tonnellate radioattive)

In Italia il settore nucleare èfermo all'87. Mancano innova-zione tecnica e professionalità

Difficoltà nella localizzazionedelle centrali nucleari o deldeposito di scorie

Il nucleare produce enormiquantità di energia con unaquantità minima di materiaprima (uranio)

Energia pulita e utilizzabile perun lungo lasso di tempo.

Il nucleare è indispensabile perchéle energie rinnovabili non bastano (Il40% dei circa 19 mila TWh prodottinel mondo nel ‘07 viene dal carbo-ne - destinato ad aumentare per glisviluppi di India e Cina - , il 17% dalgas, il 15% dal nucleare,l’1% dal-l’eolico e un mero 0,05% dal foto-voltaico. Nell’Europa dei 27 il carbo-ne fornisce il 32%, il gas il 21%, ilnucleare il 30% , l’eolico il 4% ed ilfotovoltaico lo 0,1% dei 3200 TWhdi fabbisogno europeo)

Le energie rinnovabili sono care (Ad ora le fonti adottabili sono soloquelli che usufruiscono di fortiincentivazioni. Tenendo conto ditutti i fattori implicati nel bilanciodella convenienza energetica comecapitale, ore di utilizzazione, com-bustibile, operation and mainte-nance, danni per l’ambiente cioèCO2 e considerando anche valori“estremi” e superiori a quanto veri-ficatosi nel recente passato per icombustibili

Il nucleare è un'energia di baseche viene fornita con continuità,mentre quella dal vento e dalsole è aleatoria ed ha bisogno diuna adeguata "riserva" di ener-gia programmabile da combusti-bili fossili o dal nucleare.

Il nucleare è una fonte energeti-ca a zero emissioni di CO2.

Il nucleare contribuisce a ridurrela nostra dipendenza energeticadall'estero.

Il nucleare è un tecnologia avan-zata che richiede molti capitali eprofessionalità specifiche.Pertanto è un settore in grado distimolare la ricerca e la forma-zione avanzata.

Gli impianti di terza generazionesono molto più sicuri di quelli diseconda.

In caso di incidente nelle centra-li alpine, l’Italia verrebbe comun-que interessata (nell’86 la nubedi Cernobyl arrivò sino da noi)quindi tanto varrebbe averneanche qui.

“Non è possibile un’altraChernobyl, il cui incidente si èverificato per l’arretratezza delletecnologie (reattore instabile erealizzato per altri scopi e siste-ma informatico primitivo), impre-parazione dei tecnici ad affron-tare le emergenze, sequenza dierrori”

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Fondatore di Legambiente e cometale anche acceso sostenitore delladismissione del nucleare in Italia,Chicco Testa è ora a favore del-l’energia nucleare. Un testimonialimportante, quindi, per far capireall’Italia che cambiare idea si può. Quale è stato il percorso che haseguito e come è avvenuta questatotale inversione di rotta? “Sicuramente non è successo improvvi-samente da un giorno all’altro, ma èstato il frutto di una riflessione. Unragionamento che ho avuto modo diesporre in un libro dal titolo “Tornare alnucleare?”; dove il punto interrogativodel titolo non è a caso, ma ha una fun-zione volutamente provocatoria, oltreche necessaria. Penso, infatti, che siavitale interrogarci su qual è il futuro chedesideriamo per noi e per i nostri figli esulla necessità di salire su un treno doveviaggiano ormai speditamente tutti iPaesi sviluppati e ormai anche quelli invia di sviluppo. I motivi per cui ritengoquesta scelta obbligata sono sostanzial-mente tre: rispetto a 25 anni fa, ci sononel mondo tre miliardi di nuovi consu-matori di energia elettrica, soprattuttocinesi e indiani; l’energia viene ancoraprodotta al 70% da combustibili fossili,carbone, gas e olio, altamente inqui-nanti per l’atmosfera; e infine le rinno-vabili non rappresentano ancora unaalternativa del tutto sufficiente. Di certonon sono il solo che ha fatto questo tipodi percorso, ma moltissimi altri autore-voli esponenti del mondo ambientalistasostengono oggi attivamente l’opzionenucleare”. Si parla di “sindrome di nimby” con

le Regioni, non solo per le centrali,ma anche per un problema di smalti-mento scorie che non sembra essererisolto. In Italia, per altro, si paganoancora molti milioni di euro perquelle accumulate in passato… “Ci si dimentica troppo facilmente che irifiuti radioattivi non sono un’esclusivadelle centrali nucleari. Gli ospedali, leindustrie e i laboratori di ricerca produ-cono, infatti, grandi quantità di rifiutiradioattivi ogni anno. Questo avviene inItalia come in qualsiasi altro Paese almondo, sia che produca energia dalnucleare, sia che invece non abbia cen-trali nel territorio. Nella realtà conside-riamo quello dei rifiuti come un proble-ma irrisolvibile, mentre in tutto ilmondo viene affrontato tranquillamen-te. Detto ciò, nel mondo vengono adot-tati diversi approcci per risolvere questoproblema per i rifiuti radioattivi a vitapiù lunga. In Svezia e Finlandia hannocominciato a scavare depositi geologicialla profondità di circa 500 metri in cuiil combustibile esaurito, posto in specia-li contenitori in grado di rimanere intat-ti per almeno 100 mila anni, potrannoessere separate dall’ambiente fino a chela loro pericolosità diventerà trascurabi-le. I rifiuti nucleari prodotti nel mondonegli ultimi 40 anni sono conservatipresso le centrali o in appositi depositidi superficie e non hanno mai causatoincidenti per la popolazione. Ed è proba-bile che nei prossimi decenni la ricercarenderà disponibili soluzioni più econo-miche e ancora più sicure”. Qual è stato l’obiettivo e quale ilrisultato raggiunto, dopo l’heavyrotation dello spot della partita a

CHICCO TESTA, IL PERCHÉ DI UN SÌ AL NUCLEARE

Chicco Testa, why to adhere to the nuclearFounder of Legambiente,for this reason great sup-porter of the eliminationof the nuclear in Italy,Chicco Testa is now infavor of the nuclear ener-gy. An important testimo-nial, therefore, in order tounderstand that in Italyeveryone can changeidea. Why and how is happe-ned this turnabout?“Surely it has not happe-

ned suddenly, but it hasbeen the result of a reflec-tion. The reasons why Ithink this choice as obli-ged for me are three:compared to 25 yearsago, there are in theworld three billions ofnew consumers of electricpower, Chinese and Indianabove all; the energy isstill produced for 70%from combustibles, coal,gas and oil highly pollu-ting for the atmosphere;furthermore the renewa-ble energies are not still asufficient alternative”.It is spoken about “syn-drome of nimby” with theRegions, not only forpower stations, but alsofor the slag disposal thatdoesn’t seem to be resol-

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scacchi? “L’obiettivo dello spot era quello di farriprendere un discorso bruscamente inter-rotto 24 anni fa col referendum del 1987 esicuramente il fatto che questa iniziativasia stata portata avanti da una associazio-ne che da statuto sostiene i vantaggi del-l’opzione nucleare ha spiazzato. Non cisiamo mai nascosti dietro un dito, maabbiamo apertamente e da subito, dichia-rato chi siamo e per cosa ci battiamo: pertogliere il silenzio sulla questione nuclearee sull’enorme sviluppo che questa tecnolo-gia ha avuto nel resto del mondo. Il dibatti-to su questo tema in Italia è, infatti, statoper troppo tempo monopolio degliambientalisti”. Siamo veramente in ritardo per ilnucleare e che cosa potrebbe succederecon il referendum che la CorteCostituzionale ha dichiarato ammissibi-le? “Non possiamo più permetterci di lasciareche l’agenda sul dibattito nucleare sia inmano alle associazioni ambientaliste o aipartiti politici e che la discussione si con-centri sempre sui soliti luoghi comunisenza alcun fondamento scientifico. Certo èche il Forum non si butterà nella mischia,ma cercherà di portare il discorso su unpiano pacato e intelligente. Una nuovagenerazione di italiani è cresciuta rispettoa 25 anni fa e ha tutto il diritto di dire ciòche pensa purché si tratti di opinioni basa-te su fatti scientifici e non su supposizioniidealistiche. Occorre capire che il quadroeconomico, sociale, demografico e ambien-tale è molto cambiato e che non è più pos-sibile continuare a far finta che il problemadella differenziazione energetica non esi-sta”.

ved. In Italy, people isstill paying million eurofor all the slag build inthe past… “In the world this pro-blem is faced in differentways for the radioactivewastes with more longlife. In Sweden andFinland people havebegun to dig geologicwarehouses with a depthof about 500 meters; inthe other countries thewastes are near the sta-tion or in appropriatesurface warehouses. Theresearch is going on, wehope that will be possi-ble to realize new econo-mic and safety solu-tions”. We are late about thenuclear, what could hap-pened after the referen-dum that theConstitutional Court hasdeclared admissible?“We can’t more allow

that the nuclear debateis a matter of environ-mental associations orthe political parties. Anew Italian generationhas grown compared to25 years ago and nowhas all the right to sayall the opinions if basedon scientific facts and noton idealistic supposi-tions”.

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Eusebi Impianti, azienda principaledel Gruppo Eusebi di Ancona daoltre 30 anni si occupa di antincen-dio. Un team propositivo di ingegneri etecnici specializzati lavora per fornireimpianti tecnologicamente sempre piùinnovativi e sicuri, come dimostrano lecertificazioni ISO 9001, ISO 14001, BSOHSAS 18001, SA 8000, ATEX 94/9/CE ePED97/23 CE.L’alta professionalità ha portato l’azien-da a varcare i confini nazionali, lavoran-do in Europa in ambiziosi progetti fra iquali la realizzazione di impianti antin-cendio nella centrale nucleare dellaSlovenske Elektrarne a Mochovce, nellaRepubblica di Slovacchia.“La centrale di Mochovce - spiegaGiacomo Simonetti, responsabile delprogetto per Eusebi Impianti - si trova asud della Slovacchia, tra le città di Nitra eLevice. E’ stata costruita nel 1998 ed ècomposta da due reattori nucleari deltipo WWER in grado di generare 880 MWdi potenza. Nel 2008 sono iniziati i lavoriper il raddoppio della centrale, con lacostruzione delle unità 3 e 4 che entre-ranno in funzione nel 2013. Si tratta, per-tanto, di un sito importante, la cui produ-zione deve essere tutelata da un efficien-te sistema di sicurezza antincendio.Infatti, il rischio più grave, in cui una cen-trale può incappare, è quello di un mal-funzionamento all’interno del sito chegeneri una combustione. Se l’incendio siestendesse fino alla zona di processo diproduzione, all’area del nucleo, gli effettisarebbero disastrosi. Ecco perché un effi-cace sistema antincendio è indispensabi-le per proteggere l’isola nucleare, nonsolo dal fuoco, ma anche in caso di terre-moti o urti violenti.Proprio a questo proposito - continuaSimonetti - la nostra azienda proponeuna vasta gamma di impianti in grado dirispondere alle aspettative, come il siste-ma a estinguente gassoso C02, destinatoa proteggere le aree di stoccaggio delmateriale radioattivo e il sistema FM200

destinato alla salvaguardia dell’isolanucleare”.“Un discorso a parte - afferma MassimoFerretti, proposal manager del progetto -si deve fare per i tunnel cavi della centra-le nucleare che costituiscono aree estese,distribuite capillarmente e particolar-mente sensibili al rischio d’incendio. Ilsistema Water Mist, un impianto proget-tato e installato dalla Eusebi Impiantis.r.l., è risultato il più idoneo per la messain sicurezza di questa area.

EUSEBI: PIÙ SICUREZZA,PIÙ RESPONSABILITÀ

Eusebi: more safety, more responsibility Eusebi Impianti, the maincompany of the EusebiGroup, with more than 30years of experience in thefield of fire fighting. The highprofessionalism has carriedthe company to cross thenational borders, working inEurope in ambitiousnessplans for example the firefighting systems in the

power station of SlovenskeElektrarne in Mochovce, in theRepublic of Slovakia. “The centralof Mochovce - Giacomo Simonettiexplains, manager for EusebiSystems plans- is at south ofSlovakia, among the cities of Nitraand Levice and is composed fromtwo nuclear reactors WWER type,generating 880 MW of power. In2008 the intense activities for thedoubling of the station are begun,

Nucleare SÌ O NO? www.eusebi-impianti.it

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Si tratta di un sistema ad acqua nebulizza-ta che lavora a una pressione compresa trai 100 e 120 bar ed è dotato di un partico-lare sistema di ugelli erogatori in grado dinebulizzare l’acqua in gocce piccolissime. Queste riescono a spegnere il fuoco attra-verso la combinazione di tre effetti princi-pali quali l’azione di raffreddamento adopera delle particelle d’acqua che, pereffetto delle loro dimensioni ridotte eva-porano velocemente sottraendo energiatermica; l’azione di inertizzazione dovutaal vapore acqueo che, come gas inerte par-tecipa al controllo e alla soppressionedell’incendio e infine l’azione di scherma-tura operata proprio dalle particelle d’ac-qua nebulizzata che sono in grado diassorbire l’energia radiante sprigionatadal fuoco e, quindi, impedire il propagarsidell’incendio. Oltre che un sistema forte-mente innovativo - aggiunge ancora

Ferretti - il Water Mist rispetta tutti glistandard di sicurezza imposti dal governoslovacco, standard che sono estremamen-te più restrittivi di quelli del nostro Paese.Specificatamente, il Water Mist ha ottenu-to le certificazioni della Safety Class pergarantire le tubature all’interno dell’areanucleare e del Sismic Resistant che assicu-ra la persistenza dell’impianto anche dopoun terremoto. Da non dimenticare i van-taggi dal punto di vista economico eambientale. Il sistema Water Mist utilizzamolta meno acqua rispetto ad altriimpianti di sicurezza e ciò permette di eli-minare il costo e l’ingombro di grandi ser-batoi di stoccaggio. Inoltre, in caso di azio-ne di agente estinguente, la quantità d’ac-qua contaminata è ridotta. Quindi piùsicurezza per le persone e rispetto del-l’ambiente e territorio”.

Rachele Bifolchi

with the construction of 3 and 4units that will be in use in 2013.For this reason the fire fightingsystem must be safe. About thismatter - Simonetti continues -our company proposes a greatrange of systems that cananswer to all the expectations,as the gas extinguishing agentC02, that is able to protect thestorage areas of the radioactivematerial and the system FM200for the safeguard of the nuclearisland". "A separate speech – MassimoFerretti proposal manager of theplan, asserts - for the hollowtunnels of nuclear station thatcreate wide areas, widespreadand particularly sensitive at thefire risk. The Water Mist systemis planned and installed byEusebi Systems s.r.l., it’s mostsuitable for the safety of thisarea. It’s a system that operates at apressure of between 100 and120 bar, and is fitted with spe-cial distributor nozzles whichsprinkle water in tiny droplets.The spraying of micro drops ofwater have a total extinguishingaction on the fire.“The system is very innovative-Ferretti adds – in fact the WaterMist has obtained the certifica-tions of Safety Class to guaran-tee the piping in the nucleararea and the Seismic resistantcertificate that assures the stabi-lity of system also after the ear-thquake".

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“Per fare un tavolo ci vuole illegno”, recitava una famo-sissima canzone scritta daGianni Rodari. Per generareenergia nucleare ci vuolel’uranio, si potrebbe aggiun-gere. Ma non è sempre così.Un esperimento portato avantida due fisici italiani, RobertoMignani, docente di fisica teoricaall’Università Roma Tre e FabioCardone, fisico nucleare del CNR,ha dimostrato che è possibilegenerare energia atomica damateriali non radioattivi, qualiliquidi e solidi, attraverso reazio-ni piezonucleari.“Queste reazioni - spiega Mignani -sono scatenate dagli ultrasuoniche esercitano pressione su unasoluzione di acqua e sali ferrosi. Lareazione induce il ferro, parados-salmente l’elemento più stabile innatura, a rilasciare neutroni e,quindi, energia”.Quali sono i risultati ottenuti?“In un’ora e mezzo, a temperaturaambiente, trecento grammi di saliferrosi hanno prodotto il doppiodei neutroni generati da trenta chi-logrammi di uranio in un reattorenucleare. Nel 2008 abbiamo abbandonato iliquidi per lavorare sui solidi. Incollaborazione con il Politecnico diTorino siamo riusciti a ottenereenergia pulita frantumando unblocco di granito con una semplicepressa meccanica. Ora stiamo spe-rimentando l’efficacia di questometodo direttamente su dellebarre di ferro e siamo decisi a nonfermarci. Questi esperimenti sonodi un’importanza straordinaria

perché aprono a nuovi scenari:grandi quantità di energia nuclea-re a basso costo, senza l’incubodelle scorie radioattive”.Quale è stata la reazione dellacomunità scientifica e quali leprospettive future?“Nel 2009 abbiamo presentato lanostra ricerca ad Albuquerque, inNuovo Messico, in occasione dellarassegna mondiale di novità scien-tifiche sulla meccanica sperimenta-le applicata, suscitando enormesuccesso.In Italia, sia il Parlamento che ilConsiglio regionale d’Abruzzohanno approvato un documentoche attesta l’impegno di finanziaregli esperimenti sulle piezonucleari.Precedentemente la sperimenta-zione sui liquidi era stata finanzia-ta dall’esercito italiano, mentre oraè entrata in campo l’ENEA che colla-bora con noi e ci supporta nellasperimentazione che va avantipresso il Politecnico di Torino”.

Rachele Bifolchi

Nuclear energy without slag, yes we can! An experiment of two Italian physicists, RobertoMignani, teacher of theoretical philosophy atRoma tre University and Fabio Cardone, nuclearphysicist of the CNR, has demonstrated that it ispossible to generate nuclear energy from notradioactive materials, solid liquids and throughpiezonuclear reactions. "These reactions -Mignani explains - are caused by ultrasoundsthat create pressure on a water and ferrous solution. The reaction induces the iron, paradoxically the most stable element in nature,to release neutrons and therefore energy. In one hour and half, at room temperature, threehundred grams of ferrous salts have producedthe double quantity of neutrons generated bythirty kilograms of uranium in a nuclear reactor.In 2008 we have left the liquids in order to workon the solid ones. With Turin Polytechnic wehave been able to obtain clean energy crushinga simple granite block of with a punch press.Now we are experimenting the effectiveness ofthis method on the iron bars and we will notstop. This experiments are very important because open new scenes: many low cost nuclear energy, without fear of radioactive slag”.

Nucleare SÌ O NO?

NUCLEARE SENZA SCORIE, YES WE CAN!

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Un nuovo anno è appena comin-ciato con tutto il suo carico di spe-ranze e buoni propositi. Certo nello scetticismo generale, dovu-to a qualche anno di pesante crisi, èpiuttosto difficile vedere spiragli, manoi vogliamo essere propositivi e posi-tivi. Soprattutto, pensando che stacominciando il secondo decennio diquesto terzo millennio. Guardando coninteresse al primo che si è appena con-cluso, alcune riflessioni ci sono sem-brate spontanee. Per esempio: ricorde-remo i passati dieci anni come quelli incui, più di qualsiasi altro periodo del-l'esistenza umana, si è posta attenzio-ne e finalmente, alle tematicheambientali ed energetiche, alla volontàdi fare a meno del petrolio e di salva-guardare questo nostro pianeta. Siamoarrivati in tempo? Difficile dirlo, anchese tutto (e a volte le catastrofi naturalisembrano proprio la conferma di ciò)farebbe pensare che ormai siamo nelpiù classico punto di non ritorno... mavogliamo pensare positivo... E alloraperché non pensare che nel prossimodecennio, oltre a proseguire nel cam-mino virtuoso "verde", magari otte-nendo anche qualche risultato serio econsistente per il bene del pianeta,non si possa dar spazio a una pennella-ta di rosa? Pensando alle donne. Già, ci

piacerebbe che tutto quello che si diceda tempo sul genere femminile, tutti irisultati esaltanti di mille ricerchediverse, tutte le capacità dimostrate,conciliando professione e vita privata,si possano convogliare in uno spaziofinalmente paritario per le donne. Nonc'è nessuna intenzione di rivalsa, nes-suna voglia di vendicare secoli di catti-va storia, di forzata inesistenza, maperché non farci mettere alla prova?Perché non possiamo sperimentare sulserio l'efficacia di una donna ai posti dicomando? Nelle istituzioni, nelleaziende, come top manager, nellagestione delle cose importanti di que-sta nostra società. Ma che sia un potereeffettivo, non nominale! Certo che difronte al ritenere non opportunorispondere alle nostre domande diMara Carfagna (ministro alle PariOpportunità), Emma Marcegaglia (pre-sidente Confindustria), Federica Guidi(presidente Giovani ImprenditoriConfindustria) e Susanna Camusso(segretario generale CGIL), in unmomento di crisi economica, istituzio-nale e occupazionale, non abbiamomolto da sperare… Quello che dobbia-mo augurare a questo mondo è che,davvero, in questo decennio che verrà,le donne possano dire la loro, con forzae con determinazione.

The second decade is just started… will it be pink? A new year is just begun with manyhopes and good intentions. In spite ofthe general scepticism, we want to behopeful and positive. Looking to thedecade just closed some remarks seemsto be needed. For example: we willremember the last ten years as those inwhich more attention has been placedto the environmental and energeticthemes in order to protect our planet.It’s difficult to establish if we are just intime. But we want to be optimist… So,why in the next decade we can notthink that, following the "green"though and obtaining also someserious result for the planet wealth, wecouldn’t include also a touch of pink?Thinking about women, we would likethat all rumours about the women’sworld can be addressed in an equalspace for the women. There is no inten-tion to take revenge, but why we cannot to try the effectiveness of a womanin the lead position? In the institutions,in the companies, as top manager ofthe important acts of our society. WhatI wish to myself and at the same timeat the world, is that really in the thisdecade, the women can say what theythink, with vigour and determination.At last!

SI APREUN SECONDO DECENNIO...SARA’ ROSA?

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Il decennio DELLE DONNE

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Un articolo pubblicato dalla rivi-sta americana Newsweek delnovembre scorso dipinge l’Italiacome uno dei Paesi dove la dispa-rità tra uomo e donna, all’internodel mondo del lavoro è moltoaccentuata. Addirittura la nostranazione si posiziona all’87° posto peroccupazione femminile, al 121° perparità salariale e con solo un 4% didonne che occupa ruolo di leadershipnei consigli di amministrazione. E’ lapresidente nazionale di AIDDA(Associazione Imprenditrici e DonneDirigenti d’Azienda), Laura Frati Gucci, acommentare il quadro, cercando diindividuarne le cause.“Gli americani – afferma - non riesconotutt’oggi a voler comprendere la gran-

de differenza di sistema imprenditoria-le che esiste fra i nostri due Paesi. Leloro aziende sono multinazionali, men-tre il nostro tessuto imprenditoriale èbasato su una dimensione di meno di30 dipendenti per il 90% delle imprese.Due sistemi di fare impresa moltodiversi e sarebbe necessario far notareal Newsweek che 3 su 4 nuove impresein Italia sono costituite da donne. Ilgrave problema che affligge le donneche lavorano è che la parità salariale inItalia è iniqua, ma il vero “male” sta inquel 4% di presenze di donne nei CdA.Le donne non vengono purtropponominate dal mondo della politica,forse perché ritenute meno “suddite”delle logiche della politica, ma ancheperché fino ad oggi siamo state pococapaci di fare completamente “lob-bing”. È per questo motivo che èimportante che le donne si muovanoall’unisono per promuovere in unmomento complesso come questo lapartecipazione di più donne nei ruolistrategici. Questa necessità è ancor piùnecessaria in un momento di crisicome quello che stiamo attraversando.Le cause di questo quadro si possonoritrovare nell’esserci fatte addomesti-care da un leit-motiv scontato che dicele donne “non vanno d’accordo”. Oggile donne sono nella condizione didovere e volere fare squadra, aldilà deiruoli delle professionalità e delle diver-se fedi politiche. In un momento di dif-ficoltà generale, ma di mancanza distabilità nel nostro Paese, le donnepotranno apportare una visione diver-sa e complementare, indispensabileper ridisegnare uno scenario più stabi-

AIDDA, joined team to be unbeatable!An article published by Newsweek,an American weekly magazine, lastNovember, describes Italy like one ofthe Countries in which there is astrong disparity in the job’s world,between man and woman. Ournation is on 87° position for womanemployment, at 121° position forsalary equality and only 4% ofwomen who have a place of direc-tion leadership. The president ofAIDDA (association of women entre-preneurs and women companymanagers) Laura Frati Gucci remarksthe situation trying to find the cau-ses.“In Italy we have an entrepreneurialsystem based on SME not on multi-national companies, it’s for this rea-son that the numbers are unbalan-ced. The greater problem is that thewomen are not named from thepolitics world till now, because wehave not been able to create the“lobbing”. For this reason it’s impor-tant that the women are joined inorder to promote the involvement inthe strategic roles”. What are the aims and the activitiesof AIDDA association? “AIDDA is no profit entrepreneurassociation, gives support to thewomen entrepreneurs. Our activityis based on the increase of interna-tional relationship as many eventsshow : the agreement signed withthe association of Arabic women(AWIU) and with the Mexican collea-gues, the competition IDEA and the

Il decennio DELLE DONNE www.aidda.org

AIDDA, UNITE PER ESSEREINVINCIBILI!

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le o maggiormente innovativo”. Lei, daalcuni anni è presidente nazionale del-l'associazione Aidda, la più importanteassociazione in Italia di donne impren-ditrici. Quali sono le finalità dell'asso-ciazione e che tipo di supporto forniscealle piccole medie imprese, soprattuttoin questo momento di crisi economica?”La nostra associazione nel 2011 com-pie i 50 di vita, un traguardo importan-te che ripercorre tutte le tappe socio-economiche del nostro Paese. AIDDA ènata quando le donne non avevanoancora diritto di voto, ma oggi, comedimostrano le sue domande, la nostrarealtà ha ancora bisogno di un’associa-zione che si occupi specificatamente digenere. AIDDA non è un’associazionesindacale, ma si occupa di dare soste-gno alle imprenditrici e alle aspirantiimprenditrici. Gli accordi internazionalisono per noi uno strumento importan-te di assistenza al sistema di microim-prese che fanno capo alle nostre asso-ciate. Ad agosto abbiamo firmato unaccordo con l’associazione delle donnearabe (AWIU) che riunisce 16 Paesiarabi e un accordo con le nostre colle-ghe messicane. I tavoli di settore rappresentano unprogetto pensato da AIDDA per creareun filiera monotematica innovativa. Adesempio nel settore turismo abbiamoinserito non soltanto le albergatrici e leagenzie di viaggio, ma anche tutta lafiliera dei fornitori per favorire relazio-ni di business privilegiate. Abbiamopronto un concorso insieme a 22 uni-versità italiane, denominato I-DEA, perpremiare tre idee imprenditoriali inno-vative. La nostra organizzazione si con-traddistingue da vivacità creativa eoperativa in tutte le regioni italiane,grazie alla presenza di delegazioniregionali. La carta della pari opportunità(www.cartadellepariopportunita.it) havisto AIDDA come interlocutore privile-giato del Ministero del Lavoro per larealizzazione di un progetto importan-te anche a livello europeo”. Donne,casa e lavoro. Nel nostro Paese sembraun trinomio impossibile da concretiz-zare. Alla luce della sua esperienza,quali sono le possibili soluzioni? Qualiconsigli darebbe a una donna che siaffaccia nel mondo del lavoro conimpegno e alte aspettative? ”Le donnenon si risparmiano mai e nella corsaquotidiana “tentano” di riparare atutto, sia casa che al lavoro. Purtroppola struttura sociale del nostro Paeserisulta quanto mai obsoleta e inade-

guata per rispondere alle necessitàordinarie delle donne che lavorano aqualsiasi livello. Occorrere con urgenzaripensare al “Sistema Paese”, affinché ibisogni delle cittadine possano trovarerisposta nei servizi del Paese in cuiviviamo, una maggiore presenza didonne nel mondo della politica potràsicuramente fare emergere con mag-giore evidenza i bisogni concreti di unsistema in cui le donne italiane soffro-no di servizi inadeguati, mantenere lanostra cultura e le nostre tradizioni èimportante, ma è necessario un passocongiunto affinché il 53% delle cittadi-

ne possano trovare servizi necessarianche alla propria realizzazione profes-sionale. È evidente che tra un bambinoda riprendere da scuola alle quattro eun lavoro che termina alle sei, unadonna coscienziosa e ragionevole, scel-ga di prendere il bambino. I consigli sidanno male e alle giovani donne cheiniziano a lavorare ripeto sempre:Siamo tante, rappresentiamo la mag-gioranza e molte di noi sono bravissi-me, seppur non riconosciute da ade-guate qualifiche, andiamo avanti insie-me con determinazione e coraggio.Come dice la nostra presidente mon-diale, l’imprenditrice cameruneseFrançoise Foning: “Separate siamo tra-sparenti, unite siamo invincibili”.

Rachele Bifolchi

paper of equal opportunities”. Women, house and job. In ourCountry could be an impossiblesituation to realize. In the light ofyour experience, which are thehypothetical solutions?“It’s need to think about the “TheSystem of our Country”, so that theneeds of the citizens can be satisfiedby services that now are notenough. A greater number ofwomen in politics could help tofocus about the real needs of theworking women”.

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The family? A training in order to succeed in the company Cantori s.p.a., was born in 1976thanks to Sante, Fabio andFiorella Cantori, now is an impor-tant company leader of furni-shing sector. “The family - FiorellaCantori, vice president and admi-nistrative manager of the compa-ny, said - must not be consideredas a handicap for the women butit’s just the opposite. To bewomen means above allmothers, this is for us a greatresponsibility but I have alwaysseen in the family a real essentialteam also in the working activity.The women have a better skill touse diplomacy, using their gentle-ness in order to resolve the pro-blems. If the women want tohave succeed in the job can makeit by the cooperation with relati-ves and own friends of life”.

La Cantori S.p.A., nata nel 1976 per mano dei fratelli Sante, Fabio e FiorellaCantori, è oggi un’azienda leader nel mondo per il settore arredamento. “Lafamiglia – ha sottolineato Fiorella Cantori, vicepresidente e responsabile amministrati-va dell’azienda – non deve essere vissuta come un handicap per le donne indirizzateverso una brillante carriera, ma è l’esatto contrario. La famiglia è il perno della societàitaliana e la complementarietà dei ruoli può e deve essere un bene prezioso per la vitaprivata e quella lavorativa. Lavoro da anni con i miei fratelli, ho sempre cercato di farela mamma e tutto ciò che era di mia competenza. Certo, è ovvio, essere donne e soprat-tutto mamme ci carica di responsabilità e di attività in maniera superiore rispetto agliuomini, ma io ho sempre visto nella famiglia una vera e propria palestra indispensabileanche nell’attività lavorativa. Fra i miei migliori collaboratori ci sono donne e mammeche meglio di altri riescono a risolvere i problemi che quotidianamente vengonoaffrontati in azienda. Le donne hanno una capacità migliore di utilizzare la diplomazia,mettono in campo la loro dolcezza nello smussare gli angoli e nel risolvere i problemi,

a differenza magari dell’irruenza con cuicerte situazioni vengono affrontate dagliuomini. Sono dotate di un tale senso pratico(pensiamo solo alla gestione dei bilancifamiliari molto spesso affidati alle donne)che spesso riescono a sopperire a criticitàaziendali. Tutto questo per dire che l’intelli-genza non è né maschile né femminile, mase le donne vogliono riuscire nel lavoro pos-sono farlo con la collaborazione dei familiarie dei propri compagni di vita”. g.c.

Il decennio DELLE DONNE www.cantoricontract.it

LA FAMIGLIA? UNA PALESTRA PER RIUSCIRE IN AZIENDA

Fiorella Cantori Orlandiniwith the daughter Maria Silvia

Orlandini and grandsonMargherita Frontini

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Botta e risposta con la dottores-sa Paola Michelacci, grandeimprenditrice del settore turi-stico e da sempre attiva nelmondo delle istituzioni daAIDDA a Confidustria.Un articolo pubblicato dalla rivistaamericana Newsweek del novembrescorso dipinge l’Italia come uno deiPaesi dove la disparità tra uomo edonna, all’interno del mondo dellavoro è molto accentuata.Addirittura la nostra nazione siposiziona 87° posto per occupa-zione femminile, al 121° per pari-tà salariale e solo un 4% occuparuolo di leadership nei consigli diamministrazione. Quali sono,secondo lei, le cause di questoquadro?“Le cause di questo quadro si posso-no far assurgere a una questione sto-rica del nostro Paese. La donna inItalia ha vissuto per molti secolicome figura secondaria rispetto l’uo-mo. Questo gap è molto, molto duroda recuperare e, quindi, i dati sopraesposti si giustificano così”.Donne, casa e lavoro. Nel nostroPaese sembra un trinomio impos-sibile da concretizzare. Alla lucedella sua esperienza, quali sono

le possibili soluzioni? “I ritmi del lavoro di oggi sono moltosostenuti. E’ necessario, quindi,migliorare la qualità del tempo che sipassa con i propri figli e compagni.Inoltre, per una buona educazionedei figli è necessario imporre a tuttenoi donne un agire morale di altissi-mo livello. E fondamentale nonabbassare la soglia morale di vitaprofessionale e privata al fine di dareil buon esempio a propri figli”.Quali consigli darebbe a unadonna che si affaccia sul mondodel lavoro con impegno e alteaspettative?“Nella vita ho conosciuto moltedonne capaci, ma sono ancora pochequelle che sono intestatarie dellelicenze di attività che, di fatto, man-dano avanti loro! Questo è un datoche meriterebbe una lettura appro-fondita. Un consiglio? Studiare, stu-diare, studiare! La cultura e la forma-zione continua sono la strada obbli-gata al fine di vera parificazione diopportunità, inoltre, lo studio è unaltro elemento sostanziale per age-volare i ricambi generazionali inazienda, anche questo un grandeproblema delle imprese italiane”.

Gabriele Costantini

Culture and ethic as the only way Crosstalk with Paola Michelacci, greatentrepreneurs of the tourist field andalways active in the world of the institu-tions from AIDDA to Confindustria.An article published by American maga-zine Newsweek talks about Italy like oneof the countries where is very stressedthe gap between man and woman aboutthe working sector.Which are the causes of this situation?“The woman in Italy has had for manycenturies, a secondary position if com-pared to the man’s role. This gap is veryhard to recover this is the reason of thedata published by Newsweek”. Women, house and job, a trinomialimpossible to realize?“It is need to improve the quality of thetime that we spent with sons and family.Moreover, for a good son’s politeness it’sneed to impose to all women to actmoral of highest level”. Which are the advices that would yougive to a woman who approaches on theworking world with care and highhopes? “Studying! Culture and continuous trai-ning are the real solution in order toobtain the equal role between womanand man and encourage the generationgap in the company”.

Il decennio DELLE DONNE www.michelacci.com

CULTURA EAGIRE MORALECOME UNICA VIA

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Aree dell’Adriatico PUGLIA www.regione.puglia.it

La ricerca di nuove opportunità economi-che all’estero potrebbe essere la soluzio-ne per uscire fuori dalla crisi: per questomotivo il presidente provinciale diConfartigianato Antonio Ignone e il diret-tore Antonio Solidoro si sono recati inMoldavia per partecipare a un incontroeconomico internazionale con le rappre-sentanze istituzionali della Regione del Penza. Al meeting è stato presenta-to il programma “Business Gate”che ha come obiettivo quello di svilupparele infrastrutture, il settore agroalimentare, la logistica e la produzione indu-striale. Saranno effettuati grandi investimenti che potranno dare alle picco-le e medie imprese ottime opportunità di lavoro e cooperazione. Nuoveprospettive, quindi, a livello internazionale per la ripresa economica dellearee meridionali italiane.

Business gate: cooperation with Moldavia The research of new economic opportunities abroad, could be the solution inorder to face the crisis, for this reason the president of Confartigianato, AntonioIgnone and the director, Antonio Solidoro, have been in Moldavia to an interna-tional and economic meeting where has been showed the business gate plan.

A seguito della proposta dell’assessoreregionale alle Risorse Agroalimentari,Dario Stefàno, sono stati stanziati altri66 milioni di euro per il settore agrico-lo. E’ stato approvato l’utilizzo delle

“risorse liberate”, generate cioè da progetti rendicontati allaCommissione Europea per il Fondo FEOGA, nell’ambito del POR 2000-2006, valutati come coerenti con la programmazione regionale e finan-ziati con altre risorse pubbliche, diverse da quelle comunitarie. Stefànoha dichiarato: “Oltre a lavorare con grande determinazione per il miglio-re e più efficace utilizzo delle risorse PSR nei termini prescritti, abbiamorecuperato una mole straordinaria di risorse che sarebbero andate per-dute e che serviranno, a riaccendere la speranza e una prospettiva alletante aziende i cui progetti erano stati esclusi dalla programmazione2000-2006”.

New funds for the agricultural sector After the proposal of the regional councillor in Agricultural Resources, DarioStefàno, it has been allocated 66 million euro for the agricultural field.Stefàno has declared: “We have recovered many resources and it’s veryimportant for all the enterprises that had been excluded from 2000-2006planning”.

NUOVI FONDI PER IL SETTOREAGRICOLO

L’accordo firmato tra Provincia di Leccee gli enti aderenti alla Rete degli StrettiEuropei, è finalizzato alla realizzazionedi progetti comuni in materia di politi-che territoriali, economia, ambiente,migrazione e trasporto. La rete degliStretti europei comprende tutti territo-ri che si affacciano su stretti e canali dimare che intendono cooperare per unosviluppo coordinato ai fini della parte-cipazione a bandi europei relativi allamisura Interreg IV - Cultura, Turismo,Ambiente, Innovazione, Rifiuti,Trasporti. La firma dell’accordo appor-terà notevoli vantaggi al territoriosalentino, in termini di scambi di espe-rienze di governance, di know-how edi opportunità di carattere economico- produttivo.

European network of ChannelsSigned the Protocol The agreement signed between the pro-vince of Lecce and the members ofEuropean straits net is finalized to therealization of common plans in matter ofterritorial policies, economy, atmosphere,migration and transport. With this agree-ment there will be many economicadvantages for the region.

STRETTI EUROPEI:FIRMATO IL PROTOCOLLO

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BUSINESS GATE: PROGRAMMA DI COOPERAZIONE IN MOLDAVIA

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Aree dell’Adriatico MOLISE www.regione.molise.it

La Commissione europea haaccolto le istanze presentate dalministro per le Politiche europeein merito alla proroga (31 dicem-bre 2011) degli aiuti economicialle imprese agricole regionali.L’assessore all’Agricoltura, NicolaCavaliere, ha affermato: “Leimprese agricole colpite dallacrisi finanziaria potranno benefi-ciare anche di finanziamenti finoa 15.000 euro, il doppio rispettoa quanto stabilito in precedenza.Non si tratta di nuovi finanzia-menti, ma di una deroga allenorme sugli aiuti di Stato in agri-coltura. La proroga è concessa acondizione che le domande di

aiuto siano presentate entro il 31 marzo 2011. Si tratta di un provvedimentoche punta a offrire un supporto alle imprese agricole per affrontare gli effettinegativi della crisi in atto e puntare all'avvio di una fase di riorganizzazionee riconversione produttiva”.

Support for the agricultural enterprises The agricultural enterprises, hit by the economic crisis, will be able to benefitalso of financings till 15,000 euros, the sum is doubled if compared with theamount that has been established previously. It’s not about new financings butit’s a dispensation.

PROROGATI GLI AIUTI PER LE IMPRESE AGRICOLE

Nelle aree comprese tra Campobasso e Isernia molte attività rischiano diessere travolte dalla crisi economica che diventa sempre più intensa,soprattutto per le piccole imprese. Il direttore regionale diConfesercenti, Graziano D’Agostino, ha espresso la sua preoccupazioneanche in merito alla difficoltà delle banche nella concessione del creditoalle imprese. Tra i dati più allarmanti quello relativo al PIL regionale, constime che segnalano un ulteriore calo. D’Agostino afferma: “Il 2010 si èchiuso con un pesante passivo, con tutte le conseguenze immaginabiliin un'economia - quella molisana - che alle difficoltà del ciclo aggiungeuna serie di debolezze strutturali che si riflettono sulla produttività dellavoro, soprattutto nei settori più esposti alla concorrenza”.

Danger for regional small enterprises In the areas among Campobasso and Isernia the situation of small enterpri-ses damaged by the economic crisis it’s very difficult. For this reason theregional manager of Confesercenti, Graziano D'Agostino, has declared hisworries about the bank’s activities that are enable to allow credit.

PERICOLO PERLE PICCOLEIMPRESEREGIONALI

Importante riconoscimento quello rice-vuto all’Università Bocconi di Milanodalla Banca Popolare delle ProvinceMolisane, come esempio di successoemergente nella complicata realtà ban-caria italiana. Il direttore generale del-l’istituto, Pompeo Fanelli, ha tenuto unmeeting al corso intensivo di Gestionebancaria organizzato per dirigenti e qua-dri operanti nel settore finanziario conresponsabilità di livello elevato. Fanelliha focalizzato il suo intervento sulleopportunità e le minacce che caratteriz-zano la fase iniziale di una nuova banca,su tutti gli aspetti organizzativi e gestio-nali prendendo come riferimento leeccellenti attività svolte dalla BancaPopolare delle Province Molisane che èriuscita a adeguare localismo e profes-sionalità con il territorio di riferimento.

Milan: great success of Banca Popolaredelle Province MolisaneImportant award received in BocconiUniversity of Milan by Banca Popolare delleProvince Molisane as great example ofemerging success in the complicate Italianbanking reality.The general manager of the institute,Pompeo Fanelli, during the prize giving, hastalked about all bank’s phases.

MILANO: SUCCESSO PER LA BANCAPOPOLARE DELLEPROVINCEMOLISANE

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La Camera di commercio diTeramo, al fine di favorire il turi-smo invernale nelle aree di Pratidi Tivo e Prato Selva, ha stanziatodei contributi ai turisti per sog-giorni e skipass. Per incentivare ilturismo è stato disposto un bandoche stanzia 90 mila euro per laconcessione di contributi a gruppidi turisti, composti almeno da 10partecipanti, che soggiornanonelle strutture dei Comuni diPietracamela e Fano Adriano inperiodi di bassa stagione (dal 5 al23 dicembre e dal 7 gennaio al 22aprile), a condizione che il sog-giorno sia di almeno 3 pernottamenti consecutivi. Il contributo ammes-so sarà di 40 euro a partecipante. Mentre per l'acquisto di skipass saràpari al 10% della spesa sostenuta.

Teramo: subsidies for tourismTeramo Chamber of Commerce has with the aim to face the crisis and increa-se the winter tourism in the areas of Prati di Tivo and Prato Selva, has givencontributions (90,000 euros)to group of tourists composed at least by 10 par-ticipants for stay and skipass in the low season.

TERAMO: CONTRIBUTI PER INCORAGGIARE IL TURISMO

Per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei progetti rela-tivi alla fornitura di servizi qualificati, la Regione ha stanziato quasidieci milioni di euro, utilizzando il bando comunitario POR FERS, compo-sto da due linee guida. La prima mette a disposizione 2.744.129 euro,destinati alle micro, piccole e medie imprese che svolgono attività diret-ta alla produzione di beni e servizi, con un investimento totale finanzia-bile non inferiore a 50.000 mila euro e non superiore a 150.000 milaeuro. La seconda linea dispone, invece, di una dotazione finanziaria di 7milioni di euro, destinata alle micro, piccole e grandi imprese, l'investi-mento non potrà essere inferiore a 80 mila euro e superiore a 250 milaeuro.

New funds for the enterprises In order to favour the development of small and medium enterprises, theRegion has allocated nearly ten million euro, using community ban POR FERSfor all the companies that have as direct activity the production of goodsand services. The amount payable must not be over 150 thousand euros.

NUOVI FONDI PER LE IMPRESE

La Silicon Valley italiana, inaugurata nellazona industriale di Chieti, ha come obiet-tivo quello di accrescere il ruolo industria-le provinciale della Val di Sangro, areacompresa tra le prime quattro zone pro-duttive d'Italia. Technovalley è concepita come una rete diinnovazione, ricerca e trasferimento tec-nologico, un polo unico per la regione ametà strada tra quello di Ancona (a 210km) e quello di Bari (271 km). Promotoredell’iniziativa è il Cisi Service spa, societàdel Consorzio Cisi (Consorzio ItalianoSubfornitura Industriale). All’interno del-l’area sono presenti aziende, enti e asso-ciazioni che offrono servizi e competenze,dalla logistica, all'assistenza amministra-tiva, commerciale e legale.

Research & development: Technovalleywas born. Italian Silicon Valley is just ope-ned in the industrial area of Chieti, with theaim to increase the industrial role of Val diSangro. Technovalley in fact, born as aninnovation, researches and technological net.In this area there are companies, agenciesand associations that offer services.

RICERCA E SVILUPPO:NASCETECHNOVALLEY

Aree dell’Adriatico ABRUZZO www.regione.abruzzo.it

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“Tanto tuonò che alla fine piov-ve”… e sul bagnato, verrebbe dadire! Inevitabilmente la pessimasituazione della piccola città mar-chigiana, capoluogo di Regione,che è Ancona, ha attirato l’atten-zione anche a Bruxelles doveerano già pronti a colpire iComuni italiani più inquinati. D’altronde Ancona, così piccola, concosì pochi abitanti e così inquinata, si èguadagnata, come ben si sa, un terzoposto nella graduatoria italiana diLegambiente, classifica di maglie nerecapitanata da centri decisamentemolto più grandi, come Napoli eTorino!Ecco, infatti, che, a tutela della salutedei cittadini, arriva la mannaia dell’in-frazione europea aperta nei confrontidell’Italia e delle sue Regioni, Marchecomprese che impone alle autoritàl’adozione in tempi brevi di misure atteall’abbattimento dei livelli di inquina-mento. E sono proprio i Comuni chedevono adottare azioni virtuose neipropri territori, secondo quanto stabili-sce un accordo tra la Regione, l’ANCI el’UPI delle Marche (associazioni che rac-chiudono i Comuni e le Province del ter-

ritorio). E’ previsto un limite alla circo-lazione di veicoli privati e commercialidiesel euro 0, euro 1 e 2 senza filtroanti-particolato, ma non quelli a benzi-na, i taxi, le vetture a noleggio, i mezzidelle forze di polizia, i veicoli sanitari,ecc.. Il divieto di circolazione è previstodal lunedì al venerdì nelle fasce orarie8.30-12 e 14.30-18, entro dieci giornidall’emanazioni delle ordinanze deiComuni. Stessa attenzione è stataposta per le emissioni relative al riscal-damento in edificio residenziali, indu-striali, artigianali e nelle strutture adi-bite a uffici, negozi o centri sportivi eanche agli esercizi pubblici con forno alegna che sono già stati invitati a prov-vedere, spegnendo quello che rappre-senta una tradizione di alcune pizzerielocali.Nel provvedimento tutto è compre-so, quindi. Perché non il porto diAncona?“Nonostante le innumerevoli volte incui si è andato ben oltre i limiti –dichiara Giovanni Mauro, portavocedell’associazione Dedalus, che datempo denuncia l’inquinamento del-l’area portuale di Ancona e di tutti iporti dell’Adriatico – nonostante il

porto sia un’area forte-mente inquinata al paridi via Conca e via Bocconiad Ancona, il porto restafuori dal perimetro previ-sto dall’ordinanza, nelsenso che l’amministra-zione comunale ha deci-so che in questa areapossono continuare a cir-colare tutti! Che beneficione trarrà l’area e il centro

The pollution does not exist in the port of Ancona… Ancona has sadly earned the thirdplace in the ranking of the more pol-luted Italian cities, attracting theattention of Brussels. The Europeancommunity imposes to the authori-ties of all regions, Marche included,the creation of measures in order todiscourage the levels of pollution. TheMunicipalities must adopt the rightmeasures in each territory. A circula-tion limit is previewed for private andcommercial diesel vehicles euro 0,euro 1 and 2 without anti-particulatefilter, from Monday to Friday in thetime slot: 8,30-12,00 and 14,30-18,00within ten days from the emanationof the municipals decrees. The sameconsideration has been given for thebuilding heating, included the publicactivities with wood stove. Why not the port of Ancona? “In spite of the many times in whichwe have exceed the limits - Giovanni

Aree dell’Adriatico MARCHE

Giovanni Mauro

AL PORTO DI ANCONAL’INQUINAMENTO NON ESISTE…

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della città così vicino? Curioso che nono-stante da tempo stiamo segnalando leproblematiche relative all’inquinamentodel porto e dell’intera area Zipa, nell’in-contro che l’amministrazione comunaledi Ancona ha avuto con le associazioni dicategoria e i rappresentanti del porto,non è stato invitato nessuno degli ade-renti all’associazione Dedalus. Insomma,tanti i presenti, ma non tutti… Un “par-terre royale”, secondo quanto riportatoda tutte le testate locali, che ha decisoche l’inquinamento del porto deve resta-re lo stesso: dal sindaco Gramillano all’as-sessore alla Viabilità, Fabio Borgognoni,al comandante della polizia municipale epoi il presidente dell’Autorità portualeLuciano Canepa con il segretarioVespasiani, la Capitaneria di porto eRenato Morandi per la Fratelli Morandi &C., Stefania Vago per l’Adriatic ShippingLines, Alessandro Pavlidi perFmg/Minoan, Alessandro Archibugi per laArchibugi e Guido Giambuzzi per l’agen-zia Marittimi, oltre ai rappresentantidegli autotrasportatori GilbertoGasparoni (CGIA Trasporti) e FaustoBianchelli (CNA)”.Dopo la minaccia di sanzioni UE (perl’Italia di tratterebbe di multe dai centomilioni a oltre un miliardo di euro), moltedelle regioni italiane “bocciate” dallaCommissione, hanno avviato piani in cuisono stati messi al bando i mezzi pesantiprovenienti dall’estero, sprovvisti di filtrie ogni accorgimento anti - inquinamen-to. Ma se i tir provenienti da Germania,Olanda e tutto il nord dell’Europa sonogià “euro 5”, altrimenti non avrebbero ilpermesso di entrare e uscire dai porti delnord, ad Ancona circolano in totale 450mila tir, dei quali 250 mila diretti alle

navi e i restanti che entrano ed esconocontinuamente dal porto con le merci e icontainers. Si tratta di un transito forma-to nella stragrande maggioranza dei casidei cosiddetti PIIGS (Portogallo, Italia,Irlanda, Grecia, Spagna), ovvero mezziprovenienti dai Paesi che hanno avuto finqui scarsa attenzione alla qualità del-l’aria e all’inquinamento.“Chissà cosa ne penseranno aBruxelles?”, si chiede Giovanni Mauro,che poi aggiunge: “Si vocifera chepotrebbe arrivare un ispettore per stabi-lire le cause di inquinamento di Ancona ese si stanno rispettando tutti gli accordiper far sì che l’inquinamento da PM 10rientri, dando sollievo all’aria e ai cittadi-ni. La sanzione, in cambio di comporta-menti riscontrati non corretti, potrebbearrivare anche a cinque milioni di euro.

Ma il buffo è che non sarà certo laRegione a pagare, ma il Comune diAncona che potrebbe anche decidere dimettere una tassa “una tantum”, ripar-tendo i cinque milioni sui cittadini.Ancora più buffo è il fatto che rientreran-no tra quelli “costretti” alla multa anche icittadini già tartassati dall’inquinamentodi via Bocconi, via Conca e dell’areaZipa!”.

Mauro spokesman of Dedalusassociation – declares, the portremains out from the perimeterpreviewed by the decree, in factthe local administration has deci-ded that in this area there arenot limits about vehicles circula-tion! After the sanctions warnedby EU, many Italian regions“rejected” by the Commission,have banned all the vehicles thatcome from abroad, without anti -pollution filters. But if all thetracks coming from Germany,Holland and the north of Europeare already “euro 5”, in the cityof Ancona circulate about 450thousand tracks. A transit compo-sed by all the vehicles comingfrom Portugal, Italy, Ireland,

Greece, Spain, countries that havehad till now, low attention to thequality of the air and the pollu-tion. “Brussels could send an inspectorin order to establish if the level ofPM 10 is within the limits.Otherwise, the sanctions couldreach also five million euro”,Giovanni Mauro asserts.

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Il Progetto Marche FLEXI che fa riferi-mento al “Protocollo d’intesa per ladifesa del lavoro, la coesione sociale eil sostegno allo sviluppo”, accordosiglato tra il presidente della Giuntaregionale Gian Mario Spacca e le segre-terie regionali di CGIL, CISL, UIL (DGR n.1867 del 16/11/2009), rappresenta unprogetto per la realizzazione di unarete territoriale per l’occupazione e hal’obiettivo di difendere il lavoro e lacoesione sociale, indicando anche lepriorità per fuoriuscire dallo stato dicrisi, sostenendo lo sviluppo. Almomento in fase di sperimentazione,Marche FLEXI prevede l’attivazione di unarete territoriale di almeno quindici impreseche possono rappresentare un unico settoreo più comparti produttivi, ma che dianogaranzie occupazionali ad almeno cinquan-ta lavoratori inseriti in una “lista di bacinoterritoriale”, stanziando un importo di400mila euro per 2 progetti sperimentali. LaRegione, con successiva DGR (la n.1458

dell’11 ottobre 2010), ha aumentato l’im-porto fino a 650 mila euro, per consentire ilfinanziamento di 5 progetti (uno per ciascu-na provincia) e il coinvolgimento di almeno20 imprese e 40 ragazzi, al fine di rafforzarele finalità innovative del programma epotenziarne l’efficacia.Marche FLEXI rientra nell’ambito della cosid-detta “flexicurity”, termine con il quale laCommissione europea definisce la combina-zione tra flessibilità e sicurezza nel mercatodel lavoro. La connotazione di iniziativa spe-rimentale (è una novità anche nel panoramanazionale) rappresenta anche l’opportunitàdi trarre da questa esperienza indicazionicapaci di creare misure ad ampio impattosul territorio. Finalità di Marche FLEXI, oltrela difesa dell’occupazione e della coesionesociale, è, quindi, il proporre un progettomirato, sostenibile e replicabile che, rece-pendo le indicazioni della politica comunita-ria, raccordi il mondo datoriale e quello deilavoratori, perché un reciproco rafforzamen-to delle parti possa rappresentare la leva diun rinnovato miglioramento socio – econo-mico.L’attivazione della collaborazione tra laRegione Marche e le associazioni di catego-ria e le parti sociali, è risolutiva per dareattuazione ai principi e alle indicazioni dellaflexicurity. In particolare è volta a pianificaregli interventi e gli investimenti verso leaziende e le filiere maggiormente rispon-denti alle esigenze reali delle imprese, alfine di garantire una maggiore efficaciadelle azioni intraprese. L’iniziativa si prefig-ge anche di individuare una modalità inno-vativa per favorire nuovi inserimenti lavora-tivi nell’ottica delle politiche tese a concilia-re stabilità per i lavoratori e flessibilità perle imprese. In linea con gli obiettivi politicidi avviare una fattiva integrazione degliinterventi finanziati con i Fondi strutturali(soprattutto FESR e FSE), considerato ancheil perdurare della crisi economico-finanzia-

MARCHE FLEXI, RETE TERRITORIALEPER L’OCCUPAZIONE

Marche FLEXI, territorial networkfor employment Marche FLEXI is a planabout the realizationof a territorial networkfor the employmentwith the aim touphold the job and thesocial cohesion. At the moment theplan is still begintested, Marche FLEXIplan, foresee the acti-vation of a territorialnetwork at least fifte-en enterprises that canrepresent one of themost productive sec-tors, but that giveemployment guarante-es at least fifty wor-kers included in a “listof territorial riverbasin”, allocating anamount of 400 thou-sand euro for 2 experi-mental plans. MarcheFLEXI belongs to “flexi-curity”, word that theEuropean Commissionuse to define the com-bination between fle-xibility and emergencyin the working market.Purpose of MarcheFLEXI, beyond thedefence of the employ-ment and the socialcohesion, it’s about topropose a targetedand sustainable plan,that, after receivingthe indications of com-munitarian politics,

Aree dell’Adriatico MARCHE www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=866&idArea=0

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ria, agli interventi attuati con il progettoMarche FLEXI sono collegati quelli finanziaticon il bando “Innovazione dei processi azien-dali” (approvato con DDS n. 267/IRE_11 del 9novembre 2010) che si avvale delle risorsePOR FESR 2007/2013.“L’intervento – spiega l’assessore regionale alLavoro, Marco Luchetti che ha presentato lecondizioni necessarie alla partecipazioneall’avviso pubblico Marche FLEXI, insieme aldirigente della Formazione professionaleMauro Terzoni e alla responsabile del procedi-mento Marisa Fabietti - vuole individuare unamodalità innovativa, anche nel panoramanazionale, per favorire gli inserimenti lavora-tivi e conciliare la stabilità per i lavoratori e laflessibilità per le imprese. In pratica è una sol-lecitazione per le imprese ad aggregarsi perrealizzare, attraverso gli incentivi e le borse distudio previsti dal bando, corsi di formazioneadeguati ai loro obiettivi produttivi per poterpoi disporre di figure professionalmente qua-lificate. Altra novità consiste nel fatto chequesti lavoratori potranno sperimentare per-corsi di crescita professionale volti allo svilup-po di capacità trasversali attraverso il passag-gio in più aziende della rete che aderirà albando. Misure di questo genere sono fondamentali inuna situazione di scarsezza del lavoro dovutaad una crisi che, nonostante alcuni timidisegnali di ripresa, perdura. Aggregarsi e con-centrare gli sforzi è l’unica strategia vincenteper affrontare una concorrenza globale cheha stravolto gli scenari del mondo del lavoroe impone la ricerca di soluzioni alternative aquelle prospettate finora. In questo contestoè fondamentale il supporto delle associazionidi categoria e dei sindacati nella sensibilizza-zione su questo tipo di progetti più complica-ti da dire che da fare”. Il bando completo che scade il 3 marzo prossimoè disponibile all’indirizzo: http://www.istruzio-neformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=866&idArea=0

joined with employerand workers world,because a mutual sup-port can represent thelever of a renewedsocial-economic impro-vement. The collaboration bet-ween Marche Regionand the professionalassociations, is a solu-tion in order to effectto the values and indi-cations of the flexicuri-ty. The initiative wantsalso to create an inno-vative modality inorder to favour newworking engagementin the optics of thepolicies that want gua-rantee stability for allthe workers and flexi-bility for the enterpri-ses. Coherent with the poli-tical aims in order tostart an effective inte-gration of the actionsfinanced with structu-ral funds (ERDF andESF), considered alsothe lasting of the eco-nomic-financial crisis,to the actions realizedwith Marche FLEXI planare linked with theban “Innovation of thebusiness processes”(approved by DDS n.267/IRE_11 on 9thNovember 2010) thatuses the resources PORFESR 2007/2013.

From the right: Marco Luchetti, work councillor, Marche Region, Terzoni Mauro, manager department of training, Marche Region, Marisa Fabietti, project manager Marche FLEXI

PROGETTO MARCHE FLEXI in breveCos’è – un’azione sperimentale per lacreazione di reti territoriali mono o plu-risettoriali con l’obiettivo di garantireoccupazione.

Destinatari – Filiere e reti di impresamarchigiane; giovani adulti diplomatie/o laureati; associazioni di categoria eparti sociali.

Beneficiari – ATS (AssociazioniTemporanea di Scopo) costituite daalmeno 4 imprese; un Centro per l’impie-go; una struttura formativa pubblica oprivata.

Progetti – Dovranno garantire stabilitàoccupazionale; crescita professionalenella flessibilità; crescita della competiti-vità dell’impresa nella flessibilità.

Scadenza del bando – 03/03/2011Il bando con i relativi allegati è scaricabi-le dal sito www.istruzioneformazionela-voro.marche.it

La domanda - Dovrà essere inviata, tra-mite raccomandata A/R a:Regione Marche - P.F. FormazioneProfessionale Via Tiziano 44, 60125ANCONA

Responsabile del procedimento -Marisa Fabietti, tel. 071.8063808, e.mail:[email protected]

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Aree dell’Adriatico EMILIA ROMAGNA www.regione.emilia-romagna.it

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La Provincia di Modena ha attuato una serie di interventi volti a suppor-tare le PMI regionali. Sono stati, infatti, stanziati finanziamenti agevola-ti per un importo complessivo di oltre 46 milioni di euro in 18 mesi, cosìcome l’attivazione del Fondo innovazione per 10 milioni di euro. Questiprovvedimenti sono stati illustrati dall’assessore provinciale allePolitiche per l’economia locale, Daniela Sirotti Mattioli. Inoltre, saràattuata la riedizione del progetto “Intraprendere” che mette a disposi-zione dei neo imprenditori formazione e assistenza gratuite e l’accessoa finanziamenti agevolati. A breve si attuerà la trasformazione di 4 areeindustriali in aree produttive ecologicamente attrezzate.

Economic supports for SME relaunch About 46 million euro in 18 months as special financings, have been alloca-ted by the province of Modena in order to improve the economic situation ofSME. This measure has been showed by Daniela Sirotti Mattioli, provincialcouncillor to policies for local economy.

Sesta edizione del premio “IProtagonisti dello Sviluppo”,presso il Teatro Rossini di Lugoe organizzato con il patrocinio ela collaborazione di Provincia eCamera di Commercio diRavenna. Sono state premiate dodiciimprese, operanti sul territorioprovinciale, che hanno parteci-pato al concorso. Trattasi di PMI che, nell'arco degli ultimi 2 anni, sisono distinte e, in un momento di crisi e sfiducia nel futuro, hanno con-tinuato e continuano a riconoscersi nel valore del fare impresa e a cre-dere nelle capacità dell'uomo di costruire un futuro migliore attraversogli strumenti del lavoro e dell'impresa. Daniele Rondinelli, presidenteprovinciale di Confartigianato, ha espresso la sua soddisfazione nelriconoscere 4.000 imprese provinciali come le vere protagoniste del-l’economia regionale.

Prize “The Protagonists of the Development" Sixth edition of the prize “The Protagonists of the Development”, in collabo-ration with Province and Ravenna Chamber of Commerce, in which havebeen rewarded twelve enterprises that during the year 2010 have believedin the future improving the production.

PREMIO “I PROTAGONISTI DELLO SVILUPPO"

Molte le aziende regionali presenti aBeirut, al meeting con le imprese liba-nesi per discutere sui futuri accordicommerciali relativi alla vendita dimacchinari e impianti, al trasferimentodi know - how nel design, così come lacommercializzazione di componenti eprodotti per l’edilizia e le costruzioni.L’Italia risulta essere il primo partnercommerciale europeo del Libano e sipropone come centro di propulsione ditraffici verso tutta l’area del vicinoMedio Oriente. La delegazione italiana ha incontrato ilpresidente dell’Autorità portuale diBeirut, Hasan Kraytem, con il quale si èdiscusso sulle prospettive di amplia-mento delle relazioni tra i sistemi por-tuali di Ravenna e di Beirut, per il qualeil porto italiano rappresenta un quintodei traffici con il Libano.

Economic chances with Lebanon Many regional companies were presentsin Beirut, to the meeting with theLebanon enterprises in order to discusson the future agreements trade about thesale of machines, systems and buildingproducts. Our nation will have veryimportant trade perspectives also in themaritime sector.

OPPORTUNITÀECONOMICHECON IL LIBANO

SOSTEGNI ECONOMICI PER IL RILANCIO DELLE PMI

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Se è vero, come è vero, che la cono-scenza di un territorio passa ancheattraverso il palato, ecco che laRepubblica di San Marino offre atutti l’ennesimo spunto per visitar-la e trarre nuove sensazioni daisuoi sapori e dalle sue tavole. La suaposizione dominante offre un panoramamozzafiato che spazia dall’orizzontedella costa Adriatica fino alle bellezzedell’entroterra, nella Valmarecchia. Tuttiquesti paesaggi finiscono puntualmenteper rispecchiarsi anche nella tradizioneculinaria locale che si presenta ricchissi-ma e capace di fondere armoniosamen-te le tipicità delle due regioni italianeconfinanti, Emilia Romagna e Marche. La saporita cucina si arricchisce della

bontà del territorio, dell’accorto lavoro edella maestria delle sue genti. Ecco,quindi, il trionfo delle pietanze più carat-teristiche, come la sfoglia tirata a manodalla quale nascono cappelletti, taglia-telle e ravioli che possono esprimersi inabbinamenti con sapori meno consueti,più particolari. O, ancora, le carni prove-nienti dalla nutrita selezione degli alle-vamenti locali. Nella Repubblica del Titano le associa-zioni professionali e le cooperative disettore hanno costituito il ConsorzioTerra di San Marino che mette a valore ilrispetto dell’ambiente, la qualità delleproduzioni, la tutela del consumatore, lapromozione e valorizzazione del territo-rio, nonché la salvaguardia del patrimo-

Food and wine in the oldestRepublic of the worldIn addition to the monuments andthe wonderful landscape, SanMarino boasts a savoury kitchenfrom the fresh pasta to the meatsselected in the regional breeding. Inorder to protect this food and wineheritage, the professional associa-tions and the cooperatives expert inthe sector have created theConsortium Terra di San Marino inorder to protect the environmentand consumers and to safeguardthe rural heritage and its traditions.But especially the several excellen-ces in the Titan’s Republic like: thebread, the several types of honey

L’ENOGASTRONOMIANELLA PIÙ ANTICAREPUBBLICA DEL MONDO

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Aree dell’Adriatico REPUBBLICA DI SAN MARINO www.visitsanmarino.com

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and the extra virgin olive oil. Naturally alsothe oenological offer is absolutely keep upwith this wealth: San Marino boasts allalong the presence of many vineyards, pro-tected and promoted by the Consortiumtypical Wines, the only wine producer ofOrigin Identification, like Italian Docg.Among most famous white wines: theBiancale, the Caldese and the Roncale.Between red wines we mark the floweryBrugneto, the Sangiovese and the famousToscano, aged in oak wine barrels and alsowith Sangiovese wine. They are perfect fora toast and for typical cakes that concludethe lunch - Titano Cake and Tremonti Cake(since 1942 produced with the same tradi-tional techniques) - the Moscato Sparklingwine or the valuable moscato raisin wineof grapes Oro dei Goti. Moreover in SanMarino, there is the famous Euro-Toques,European association of the chefs thatincludes the most famous European chefslike Gianfranco Vissani, Ferran Adrià,Gualtiero Marchesi, Paul Bocouse. Thebrand Euro-Toques exposed at the entranceof the restaurant is without doubt animportant element of guarantee and asynonym of quality. Sure the politeness andthe hospitality that have always characteri-zed San Marino, complete the rich offertowards the visitors of this old Republicalso for the oneness of its history and thebeauty of its earth it has been recognizedas Human Heritage.

Aree dell’Adriatico REPUBBLICA DI SAN MARINO www.visitsanmarino.com

nio rurale e delle sue tradi-zioni. Le eccellenze qualita-tive cominciano dal pane. Edifatti la volontà delConsorzio di mantener vivala tradizione ha fatto sì che,ora, ben tutelata e valoriz-zata sia presente sulle tavo-le sammarinesi la CoppiaTerra di San Marino, contras-segnata dal bollino che necertifica l’intera filiera.Nel territorio sammarineseci sono circa mille arnie. Sene origina prelibato miele,dai millefiori all’acacia, alcastagno, fino al menocomune miele di sulla, cheproviene dal nettare di unaleguminosa erbacea checresce spontaneamentesulle pendici dei caratteristi-ci calanchi sammarinesi. L’olio extravergine di oliva èprodotto da olive di varietàtradizionali del territoriosammarinese: Correggiolo,Brugnolo, Capolga, Sursina ealtre varietà più diffuse,principalmente Frantoio eLeccino. Naturalmente anche l’offerta enolo-gica è decisamente al passo con que-sta ricchezza: San Marino vanta dasempre, nel suo territorio, la presen-za di molti vigneti e in particolaremodo negli ultimi anni, in cui pare sisia intensificata l’attenzione anchedel grande pubblico verso un consu-mo più consapevole e piacevole delvino. Ecco che i produttori sammari-nesi hanno saputo rispondere inmaniera pronta, con una qualità euna varietà di vini davvero sorpren-dente, grazie anche all’operato delConsorzio Vini tipici, l’unico produt-tore di vini a Identificazioned’Origine, l’equivalente della Docgitaliana.I ristoranti sammarinesi hanno incarta i vini locali: ottimi bianchi,quali il Biancale, dell’autoctono viti-gno, il Caldese e il Roncale, ottenutosoprattutto da uva Ribolla. Tra i vinirossi, vero fiore all’occhiello dellaproduzione del Consorzio Vini Tipici,segnaliamo il fruttato Brugneto cheha ottenuto molti riconoscimentiinternazionali, il Sangiovese e il pre-stigioso Tessano, invecchiato in bar-rique e anche con l’anima diSangiovese. E infine sono ideali per il brindisi eper accompagnare i dolci tipici che

concludono il pranzo – la TortaTitano e la Torta Tremonti (prodottecon le stesse tecniche artigianali findal 1942) - il Moscato Spumante o ilpregiato passito di uve moscato Orodei Goti.Una proposta decisamente stuzzi-cante, quindi, che trova posto neitantissimi luoghi di ristorazione delterritorio sammarinese: se si pensache in un’area di circa 60 km quadra-ti si possono trovare oltre 50 risto-ranti e una trentina di hotel conristorante all’interno, per densità lapiccola Repubblica è quasi daGuinnes dei primati! A San Marino è presente la prestigio-sa Euro-Toques, l’associazione euro-pea dei cuochi che riunisce i piùfamosi chef europei da GianfrancoVissani a Ferran Adrià, da GualtieroMarchesi a Paul Bocouse. Il marchioEuro-Toques esposto all’entrata deiristorante è senza dubbio un ele-mento importante di garanzia e unsinonimo di qualità. Certamente la cordialità e l’ospitalitàche hanno sempre contraddistintoSan Marino ben aiutano a completa-re la ricca offerta rivolta ai visitatoridi questa antica Repubblica che perl’unicità della sua storia e la bellezzadella sua terra è stata riconosciutaPatrimonio dell’Umanità.

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Come risposta alle sfide affron-tate dai porti e da tutti i lorostakeholders al fine di svilup-pare una catena sostenibile dilogistica e un uso più efficientedell’energia, è stato organizza-to un importante appunta-mento che si terrà a Venezia il23 e 24 febbraio e nel qualedove saranno riuniti insiemeprofessionisti e responsabilidel settore da tutta Europa eoltre. Due le conferenze che si svolgeran-no in contemporanea al Terminal103 del Venezia Terminal passegge-ri, una dedicata al tema dell’energiaper i “porti verdi” e l’altra alla logi-stica, sempre in ottica di porti eco-sostenibili.L'evento costituirà, senza dubbio,un’occasione per molte aziende eorganizzazioni che potranno condi-videre le loro best practice suimetodi adottati per la riduzione deiconsumi e delle emissioni nocivenell’aria. Molti esempi pratici di come le cate-

ne sostenibili di logistica soddisfan-no le esigenze degli spedizionierimarittimi saranno portati da azien-de quali IKEA, MARS e la MaerskLine.La “World Ports Climate Iniziative”e la “MedCruise” apriranno invece laconferenza per l’energia nei greenports, condividendo la loro espe-rienza e i loro progressi e richia-mando alla sfida dell’energia. L’Enelfornirà invece il suo punto di vistaindustriale.L’evento sarà, quindi, occasione perevidenziare soluzioni pratiche edeconomicamente possibili al fine diottenere una pratica ambientalesostenibile anche nelle aree portua-li, attraverso applicazioni e studifinalizzati al raggiungimento diobiettivi energetici e di logisticaintegrata per i green ports.Organizzato in collaborazione conl'Autorità portuale, il congresso èsostenuto da ESPO, ECOPORTS, EFIP edalla stessa Autorità portuale diVenezia, il cui presidente PaoloCosta evidenzierà la necessità di

comprendere l’importan-za di cooperazione e par-tnership. Dopo il saluto delle auto-rità locali, le due confe-renze saranno introdotteda Victor Schoenmakers,presidente di ESPO(European Sea PortsOrganization) sul ruolo disupporto dell’organizza-zione che racchiude iporti degli Stati membridell’Unione Europea e sulfondamentale indirizzoindustriale verso i portiverdi e le relative catenelogistiche.

Energy for green portsAs a response to the challenges faced byports and their stakeholders to develop asustainable logistics chain and to makemore efficient use of energy in ports, hasbeen organized an important meeting thatwill take place on the 23rd and 24thFebruary 2011 there will be practitionersand specific decision makers from Europeand further afield. Both conferences, Energyfor Green Ports and GreenPort Logistics, willtake place at Martima, Terminal 103, VenicePassenger Terminal in Venice, one about“energy for green ports” the other one about“logistic”. The meeting will be an importantevent for many enterprises that could sharetheirs best practice on the methods used inorder to reduce the consumptions and thedamaging air emission. Many practicalexamples of how sustainable logistics chainsmeet the needs of shippers will be shared bycompanies such as IKEA, MARS and MaerskLine. The World Ports Climate Initiative andMedCruise open the Energy for Green Portsstream by sharing their progress in addres-sing the energy challenge whilst Enel provi-de a view from the global power industry. 

Aree dell’Adriatico VENETO www.greenport.com

GREEN PORTS,DUE CONFERENZEA VENEZIA

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Aree dell’Adriatico VENETO www.regione.veneto.it

L'assessore del Veneto, FrancoManzato, intervenuto allaCommissione Politiche Agricole aRoma, in merito alla possibileautorizzazione per la coltivazio-ne di organismi geneticamentemodificati, ha espresso il suoparere contrario: “Come possia-mo conciliare e difendere il rico-noscimento di patrimonio del-l'umanità dato alla dieta medi-terranea e operare per aprire inmaniera generalizzata a colturedi organismi geneticamente modificati che non appartengono al nostroterritorio e che ci rendono di fatto dipendenti dall'estero? L'agricolturanazionale siamo noi, le Regioni con le loro imprese, non si tratta di liber-tà di commercio, ma di lungimiranza e di salvaguardia della nostralibertà e della nostra identità!”.

Agriculture: value to protect The regional councillor of Veneto, Franco Manzato, about the future authori-zation for the cultivation of organisms genetically modified, showing hisdisapproval, has said: “We are the national agriculture, for this reason allthe enterprises want to safeguard freedom and identity without OGM pro-ducts”.

AGRICOLTURA:VALORE DA TUTELARE

La Giunta regionale, a seguito dellaproposta dell’assessore ai Lavoripubblici Massimo Giorgetti e a pre-cise esigenze segnalate dai Comuniveneti, ha approvato lo stanziamen-to di 1,3 milioni di euro per il restauro, la manutenzione straordinaria,il risanamento conservativo e la ristrutturazione di edifici dedicati alculto e di strutture dedicate alla socializzazione come oratori, sale par-rocchiali, spazi per l’attività dell’associazionismo. Giorgetti ha dichiara-to: “Il Veneto è l’unica Regione in Italia che finanzia sistematicamentequesto tipo di interventi nella convinzione che tali luoghi, al di là del-l’aspetto religioso, siano importanti momenti di incontro e aggregazio-ne sociale. Finanziare questi interventi conferma ancora una volta lanostra vicinanza al territorio e alle sue esigenze”.

Financings for restore activitiesThe regional Committee has approved the allocation of 1,3 million euro forthe restore, the extraordinary maintenance and the reorganization of buil-dings dedicated to the cult and socialisation, like oratories and parish churchroom important places for social aggregation.

Il presidente della Camera di commerciodi Verona, Alessandro Bianchi, durantela cerimonia di consegna del premio perla fedeltà al lavoro e al progresso econo-mico denominato “Domus mercato-rum”, ha fatto un bilancio dell’economiaregionale sottolineando la grandevolontà delle imprese veronesi di fron-teggiare la crisi attraverso la riorganiz-zazione del personale. Anche se i datirelativi alla disoccupazione non mostra-no miglioramenti, il presidente è ottimi-sta: “Se ci sono aziende che chiudono, èaltrettanto vero che ci sono tanti giovaniche si mettono in gioco e affrontano ilmercato con impegno e determinazio-ne”. Positivi i dati relativi all’export alivello provinciale e la tenuta dei flussituristici. Nel periodo gennaio - agosto2010 nel Veronese si sono registrati 2,5milioni di arrivi, il 5 % in più rispetto al2009.

The engagement of Verona enterprises against the crisis Alessandro Bianchi, president of VeronaChamber of Commerce, during the ceremo-ny called “Domus mercatorum” has under-lined the perseverance and the bravery ofmany regional enterprises that in order toface the crisis decide to stake themselves.

L’IMPEGNO DELLE IMPRESEVERONESI CONTRO LA CRISI

FINANZIAMENTI PER INTERVENTI DI RESTAURO

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Aree dell’Adriatico FRIULI VENEZIA GIULIA www.regione.fvg.it

Circa 16 mila contribuenti dellequattro province del Friuli VeneziaGiulia hanno inviato all'Agenziadelle Entrate una comunicazione diinizio attività per poter usufruiredella detrazione del 36% sulle spesesostenute per attività di ristruttura-zione edile. Nella provincia di Udinele richieste sono state 8.066, a cuiseguono le 4.335 richieste dalla pro-vincia di Pordenone, le 2.409 diTrieste e le 1.640 della provinciaisontina. Attraverso l’agevolazionefiscale è possibile scontare sulleimposte il 36% delle spese sostenu-te per ristrutturazione edilizia, finoa un massimo di 48mila euro conuna novità: dal 1 luglio 2010 le ban-che e le Poste devono applicare unaritenuta del 10% a titolo di accontod'imposta.

Increased request for buildingrenovationsApproximately 16 thousand contribu-tors have sent to the Internal RevenueService a request to make use adeduction of 36% for building renova-tions till a maximum of 48.000 euros.Since 1 July 2010 banks and post offi-ces must apply a deduction of 10% asincome tax.

Il porto vecchio di Trieste ritorna,dopo molti anni, a essere considera-to fonte di ricchezza cittadina. E’stata, infatti, firmata una concessio-ne, della durata di 70 anni, alla socie-tà Portocittà, costituita da Maltauro,Rizzani De Eccher, Sinloc e BancaInfrastrutture Innovazione eSviluppo. In questo modo molte areeportuali, circa 65 ettari, rimaste inuti-lizzate da anni, saranno rivalutate. Ilpresidente dell’Autorità portuale,Claudio Boniciolli, ha affermato orgo-glioso che entro la prima metà del2011 partiranno i primi cantieri.L’area in oggetto sarà costituita dainsediamenti portuali e attività per lanautica, legate al turismo, alla cultu-ra e al commercio, oltre a centri dire-zionali.

Old port: new wealth for the citizens The old port of Trieste after manyyears, could be again an importantwealth for all citizens. In fact, it hasbeen signed an agreement that givesto Portocittà company the concessionfor 70 years, in this way, many areasuntil now disused will be valued.

Collegare le aree urbane di Trieste edi Capodistria e i loro due porti,Gorizia con Nova Gorica e l'entroter-ra sloveno, insieme ai tre aeroportidi Venezia, Ronchi dei Legionari eLubiana: questo è il fine del proget-to relativo alla costruzione di unametropolitana transfrontaliera suun’area ferroviaria già esistente. Il progetto chiamato “Adria A” èinserito nella programmazione2007 - 2013 dei Fondi europeiInterregionali Italia - Slovenia.Riccardo Riccardi, assessore regio-nale alle Infrastrutture e l'amba-sciatore Gerhard Pfanzelter, segre-tario generale dell'INCE (IniziativaCentro Europea), sono i maggiorisostenitori del progetto. Riccardi haaffermato: “Una pagina nuova chesi apre e ci consentirà di passaredavvero dal confine al centrodell'Europa, di costruire una fortealleanza tra Italia e Slovenia perevitare il rischio di marginalitàdell’area”.

Transfrontier metro projectThe Toconnect the city areas of Trieste andKoper and theirs two ports, Goriziawith Nova Gorica and Slovenian hin-terland, with three airports of Venice,Ronchi dei Legionari and Lubiana:this is the aim of the plan about thebuilding of a transfrontier metroover an existing railway area.

INCREMENTORICHIESTE PERAGEVOLAZIONIEDILI

PORTO VECCHIO:NUOVA EREDITÀPER I CITTADINI

PROGETTO METROPOLITANATRANSFRONTALIERA

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Dal 20 al 26 gennaio, il Trieste FilmFestival ha portato in Italia il cine-ma dell'Est. La manifestazione è stata organizzatadall'associazione Alpe Adria Cinema che,dal 1989, promuove le opere cinemato-grafiche provenienti dall'Europa orienta-le e centro-meridionale. Oggi il festivalpresenta tre sezioni di concorso (lungo-metraggi, cortometraggi e documentari),oltre a retrospettive, rassegne monogra-fiche e meeting. Sulla ventiduesima edi-zione del Festival e sull'evoluzione deirapporti con le cinematografie dell'EstEuropa, la direttrice artistica, AnnamariaPercavassi ha affermato: "A Est sono natinumerosi Stati indipendenti, così lanostra area di interesse non si è più limi-tata alla parte centro-orientale, ma si èestesa dal Baltico al Mediterraneo, finoalle Repubbliche ex-sovietiche. Ci sonostati cambiamenti politici e sociali, ma ilrapporto con le singole cinematografie èsempre costante. Una caratteristica delnostro lavoro è la frequentazione dellemanifestazioni cinematografiche nazio-nali, per avere un aggiornamento sullenovità annuali. Nonostante l'ampliamen-to dell'area, non abbiamo mai tralasciato alcuna cinemato-grafia, perché una volta accolta nel nostro programma,ogni nuova produzione è diventata un campo di ricerca.Non solo la nostra conoscenza delle opere è sempre piùprofonda, ma migliorano anche i rapporti con istituzioni,case di produzione e autori. Oggi è più complicato averecerti film di registi che abbiamo scoperto noi, ma cheormai si sono imposti a livello internazionale e le case diproduzione decidono di far partecipare il film dove il pre-mio è più remunerativo".Che rapporto hanno l'Italia e il Festival di Trieste congli altri festival europei?

"Quando vent'anni fa ho cominciato a interessarmi di cine-ma dell'Est Europa, ero l'unica italiana ad andare ai festivaldella zona. C'era un atteggiamento disinteressato. Ora gliitaliani sono molto più presenti: sia come autori, con i pro-pri film, sia come giornalisti, critici. Con i festival dell'Europa orientale ci rapporti di collabora-zione, uno scambio reciproco per progetti e retrospettive,inoltre cerchiamo appoggio da ministeri, ambasciate eproduttori. Con i festival occidentali il rapporto è menointenso, ma siamo presenti in grandi manifestazioni comeCannes e Berlino. In Italia siamo in sintonia con BergamoFilm Meeting e alcune persone del nostro staff lavorano

TAGLI E CRISI: IL TRIESTE FILM FESTIVALSOFFRE

Aree dell’Adriatico FRIULI VENEZIA GIULIA www.triestefilmfestival.it

Up: Fanny Ardant,guest star of 22nd editionTo side: Annamaria Percavassi

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temporaneamente anche a Venezia eTorino".Con i tagli alla cultura, ci sonostate delle ripercussioni su questaedizione?"Le ripercussioni sono molto forti:una riduzione delle giornate del festi-val e del programma. Le sezioni inconcorso sono meno ricche di film,soprattutto per ragioni di spazio delleproiezioni. Teniamo il teatro Miela,ma per il cinema Ariston speriamonella disponibilità dell'esercente perle tre giornate dopo il week-end.Cerchiamo di mantenere un program-ma di qualità, ma a causa dei tagliabbiamo dovuto abbandonare alcunerassegne e la pubblicazione dei volu-mi abbinati. La Regione è semprestata il nostro finanziatore più impor-tante: fino alla ventesima edizione ciha erogato un anticipo del contributoentro la fine dell'estate. Da quella suc-cessiva, oltre a una riduzione di bud-get del 70%, non abbiamo più ricevu-to alcun contributo. Abbiamo qualchefinanziamento privato e un fondo dalprogramma MEDIA, segnale che il

nostro festival è stimato all'estero, masenza il contributo della Regione nonpossiamo farcela".Che effetti sta avendo la crisi eco-nomica globale sugli investimentie sul mercato cinematografico del-l'area est europea?"Si è creato il fenomeno delle copro-duzioni. Il produttore del Paese diprovenienza del film investe unasomma sul progetto e poi ricerca altrifinanziatori o produttori, provenientida Paesi limitrofi o occidentali, comeFrancia e Germania. Oggi sono rarissi-mi i film dell'est europeo che non ven-gano realizzati così. I Paesi coinvoltinella coproduzione sono i primi adacquisire i diritti e a richiedere unapercentuale dalla vendita del film.Tale fenomeno ha dato vita a un cine-ma europeo molto più adatto a unadistribuzione internazionale e hacreato un reale mercato per la produ-zione cinematografica di questi Paesi.Sono stati i giovani i primi a destreg-giarsi in tale sistema, con originalitàidentitaria. Hanno fondato le primecase indipendenti, capendo che occor-

reva lavorare anche alla promozionedelle proprie opere, per superare lebarriere mentali del mercato occiden-tale". Tra le novità di questa edizione ilmeeting When East meets West, aproposito del quale Elena Giuffrida haaffermato: “E' un'iniziativa nata insie-me al Fondo Regionale perl'Audiovisivo, con EAVE, ANTENNAMEDIA TORINO, MEDIA Desk Italia e ilpatrocinio di EURIMAGES. L'intento èquello di creare, durante le giornatedel festival, un incontro per favorire lecoproduzioni tra Europa orientale,Italia e un Paese dell'Europa occiden-tale, quest'anno la Francia. Dopo averpresentato il proprio progetto, 14produttori selezionati incontrerannoresponsabili di fondi ed esperti del-l’industria cinematografica di entram-be le aree europee, per trovare deicoproduttori. Inoltre uno tra loro vin-cerà una borsa di studio per il corsoEAVE European Producers workshop.Con questa iniziativa il festival puòavere nuova energia".

Silvia Badon

Cuts and crisis: difficulties forTrieste Film Festival From 20th to 26th January, TriesteFilm Festival has carried in Italy thecinema of the East nations. Aboutthe twenty-second edition of theFestival and about the progressionof the relationships with the cine-matography of the East Europe, theartistic director, AnnamariaPercavassi has said "At East bornmany independent region, so ourarea of interest has not limited tothe central east area, but it hasbeen extended from the Baltic Seato the Mediterranean sea, till theex-Soviet Republics. Although thewidening of the area, we havenever omitted some cinematogra-phy, because after receiving in ourprogram, each new production hasbecome a field of research". What is the relation between Italyand Trieste Film Festival with theEuropean festival? "With the Eastern European festivalthere is an important cooperation,a reciprocal exchange about plansand film show; with western festi-val the relationship is less strong,but we are present at many impor-tant events like Cannes and Berlin.In Italy we are in tune with

Bergamo Film Meeting and somepeople of ours staff work tempora-ry also to Venice and Turin". After the cuts to the culture, therehave been the aftermaths on thisedition? " The aftermaths are very strong:there has been a reduction of thedays and the program of the festi-val. The Region has always beenour more important backer: till thetwentieth edition the region hasgiven us in advance the financialcontribution within the end of thesummer. By the next summer, inaddition of a reduction on the bud-get of 70%, we have not receivedany financial contribution. We havesome private financing and a fundreceived by Media program”. What are the effects of the econo-mic crisis on the investments andon the cinematographic market ofEuropean eastern area? "The phenomenon of the co-pro-ductions has been created. The pro-ducer of the nation of origin of thefilm invests a sum on the plan thenhe searches other backers or pro-ducers, coming from neighbouringor western countries, like Franceand Germany, creating a wide netof international relationships".

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La certificazione di hotel congressuale è stata conferita al Wellness Park LaskoCentre, una nuova realtà che si aggiunge a quelle esistenti già sul posto. Trattasidi un grande centro congressuale in cui potranno svolgersi importanti convegni,seminari e conferenze stampa. Le sale potranno ospitare fino a 1.100 personedivise in 8 grandi halls con una sala plenaria per eventi che potrà ospitare fino a490 persone. La zona in cui sorge l'hotel congressuale è già conosciuta per le sueterme e i suoi centri di riabilitazione. La nuova certificazione certamente darà unnuovo impulso al settore turistico.

New Wellness ParkLasko ConventionCentreThe certification of con-ference hotel has beengiven to the WellnessPark Lasko Centre, anew reality in additionof those already exi-sting on the area, veryfamous for thermalspa. It’s an importantmeeting centre inwhich conventions,courses and press con-ferences, will be able totake place.

Il ministro degli Esteri sloveno SamuelZbogar ha incontrato il suo omologoaustriaco Michael Spindelegger aVienna. Molti i temi affrontati: le que-stioni relative alle minoranze slovenein Austria e i loro diritti e soprattuttola cooperazione politica e commercia-le tra i due Paesi. Al fine di promuove-re una collaborazione tra l’economiaslovena e quella austriaca, sarà orga-nizzata una conferenza sul businessad alta tecnologia che rafforzerà lacooperazione tra le maggiori aziendehigh-tech. Ulteriori discussioni dell’in-contro hanno riguardato l'allarga-mento dell'Unione Europea e la libera-lizzazione dei visti.

More cooperation for an economic developmentSlovenian Foreign Minister Samuel Zbogar met his Austrian counterpart MichaelSpindelegger in Vienna. The pair voiced interest in boosting political cooperation andtrade between the two countries. They also discussed European issues and the pro-blems of the Slovenian minority in Austria.

IL NUOVO WELLNESS PARK LASKO CONVENTION CENTRE

PIÙ COOPERAZIONE PER UN NUOVO RILANCIO ECONOMICO

Sull'onda della crisi generaleanche il settore delle costruzionista subendo una forte crisi. Lacontrazione del settore a livelloannuale è pari al 18,5%. Il presi-dente dell'associazione costrut-tori sloveni, Roko Zarnic, ha affer-mato che il governo, colpevoledel peggioramento della situa-zione del settore per riuscire afronteggiare la situazione dovràcambiare le sue politiche. InoltreZarnic ha dichiarato: “Non è pos-sibile che per ridurre le spese dibilancio lo Stato non costruiscapiù nulla e che soprattutto paghicon enorme ritardo le opere giàconsegnate”.

Construction sector in crisisThe Slovenian building sector isundergoing a serious crisis. RokoZarnic, president of constructorsassociation, has declared thaturges the restructuring and thegovernment, guilty of the declineof the sector, must be able tochange domestic policy in order toface the crisis.

CRISI PER IL SETTOREDELLECOSTRUZIONI

Aree dell’Adriatico SLOVENIA www.slovenia.info

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L’agenzia Promocija Plus ha pubblicato i datirelativi alla vendita delle auto nel periodo gen-naio - ottobre 2010. Sono state vendute inCroazia 31.983 nuove autovetture, dato chesegna un calo del 16,9% rispetto allo stessoperiodo del 2009. Il marchio maggiormenteacquistato dagli acquirenti croati è stato Opel(4025 auto vendute). Seguono Volkswagen(3.553 unità vendute), Renault (2.694 unità),Chevrolet (2.689 unità vendute) e Peugeot(2.295 unità). Nel solo mese di ottobre sonostate vendute 2.917 auto nuove, il 2,8% inmeno rispetto al mese di settembre Semprenello scorso ottobre la Renault è diventata lea-der del mercato con 303 autovetture vendute.

Cars sector droppedThe agency Promocija Plus has published the data about the sale of cars in theperiod January- October 2010. About 31,983 cars have been sold, with adecrease of 16,9% according the same period of 2009.The brand mainly acqui-red by Croatian purchasers is Opel with 4,025 cars sold followed byVolkswagen (3,553), Renault (2,694 units) and Chevrolet (2,689 sold units).

CROLLO VENDITE AUTO

“Donne sul mercato del lavoro” è il titolo del progetto sostenuto dalla pre-mier Jadranka Kosor e il capo della delegazione UE in Croazia Paul Vandoren.Il progetto si svolge nell’ambito del programma “Sviluppo delle risorseumane”. Sono stati assegnati più di due milioni di euro ai fondi di preade-sione dell’UE. Dei 55 progetti partecipanti,18 hanno ricevuto finanziamentiper 2 milioni di euro. Obiettivo del progetto quello di inserire sul mercato dellavoro donne che hanno difficoltà a trovarlo. Le statistiche dimostrano chementre in Europa nel mese di agosto 2010 il tasso di disoccupazione femmi-nile ha raggiunto il 9.6%, in Croazia risultava essere del 12.6%.

European funds in order to develop the women enterprises"Women in the labour market" project has been presented and supported bythe Premier Jadranka Kosor and the head of EU Delegation in Zagreb PaulVandoren . It is within the Human Resource Development operational program-me and it is implemented with EU funding.

FONDI EUROPEI PER SVILUPPAREL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

Al fine di trasformare la contea diLussingrande in centro turistico specia-lizzato in medicina riabilitativa, è statopresentato un invito pubblico per uninvestimento in un centro benessere di15 milioni di euro, una struttura di12.500 metri quadri che includerà ancheuna parte del Parco di Cikat. I posti lettoa disposizione saranno circa 300. LaContea non parteciperà all’investimen-to, tuttavia potrà donare il terreno inconcessione per 30 o 35 anni, il nuovopartner si occuperà anche della gestionedel nuovo centro benessere. Tale investi-mento potrà incentivare un nuovo turi-smo improntato alla cura e al benesserepersonale.

New project for well-being centreIn order to transform the county ofLussingrande in a big tourist centre, specia-lized in rehabilitation medicine, it will bebuilt an important centre for well-being.The County will give the land in concessionfor 30 or 35 years, the new partner willmanage the new well-being centre.

PRESENTATONUOVO PROGETTOPER CENTROBENESSERE

Aree dell’Adriatico CROAZIA www.croatia.hr

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Aree dell’Adriatico MONTENEGRO www.vlada.cg.yu/eng

A seguito di un incontro tra il primo ministro MiloDjucanovic e il presidente macedone Gjorge Ivanov, sonostati confermati gli accordi commerciali tra i due Paesi. Lacooperazione a livello globale, sia in ambito economicoche in quello delle istituzioni euro-atlantiche, è stataoggetto dell’incontro. Il presidente macedone ha confer-mato che la cooperazione riveste un ruolo fondamentale,soprattutto in vista delle membership NATO e UE per con-sentire la promozione dello sviluppo sociale e la realizza-zione di progetti comuni come quello infrastrutturaledell’autostrada ionica che faciliterà il movimento di turistie beni nella regione macedone.

Cooperation with MacedoniaAs a result of a meeting betwe-en the first minister MiloDjucanovic and the Macedoniapresident Gjorge Ivanov, hasbeen confirmed the tradeagreements betweenMacedonia and Montenegro. Atotal cooperation in order torealize common plans, like theIonic freeway, that will developthe tourist sector.

La società Terna e le istituzioni montenegrinehanno stipulato un accordo in base al quale lasocietà italiana, inizierà la fase di sviluppo delprimo “ponte elettrico” con l’area dei Balcani.Si tratta di un accordo finalizzato a realizzaretra l’Italia e il Montenegro l’interconnessioneelettrica nell’ambito di un accordo di coopera-zione industriale cominciato nel 2007.L’intesa è stata firmata in presenza di PaoloRomani, ministro dello Sviluppo Economico ela “CGES” (CrnoGorski Elektroprenosni SistemAD). La volontà espressa dal governo italianonell’implementazione della partnership congli operatori nazionali per la trasmissione dienergia elettrica, sottolinea il consolidamentodell’intesa economica tra i due Paesi.

Ready for the first electrical bridgeTerna, an italian society, signed the final agreement of strate-gic partnership in order to build a new underwater electricalinterconnection with Balkan area for implementing the par-tnership between the national transmissional operators. Theitalian cooperation with Balkan will be very important for theregional economic development.

PRONTI PER IL PRIMO PONTEELETTRICO

La modernizzazione del tra-sporto ferroviario è il princi-pale obiettivo della RailwayPassenger (ZPCG), societàmontenegrina per il traspor-to passeggeri. Per questomotivo la BERS (BancaEuropea per la Ricostruzionee lo Sviluppo) ha deciso disupportarla con un prestitodi 13,55 milioni di euro. Tra gli interventi previstidalla società vi sono: la sti-pula di un contratto di pub-blico servizio e l’assistenzanell’adozione di procedureformali per il business plan-ning all’interno di ZPCG, pertutelare la pianificazionetrasparente di operazioni einvestimenti da attuare. Il supporto della BERS inMontenegro è notevole: hagià investito oltre 100 milio-ni di euro in vari settori eco-nomici del Paese.

Bers funds to support the rail transportThe modernization of the rail transport is the main aim ofthe Railway Passenger (ZPCG), Montenegrin society for thepassengers transport. For this reason the EBRD (European Bank forReconstrution and Development) has decided to supportit with a loan of 13,55 million euro.

FONDI BERS A SOSTEGNODEL TRASPORTO FERROVIARIO

COOPERAZIONE CON LA MACEDONIA

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La Camera di Commercio italiana in Albania ha tenuto una conferenza aTirana sul tema “Investimenti per il trattamento delle acque di scariconelle aree costiere”. Al meeting erano presenti i rappresentanti delle istitu-zioni albanesi e delle imprese locali e italiane. Il primo ministro Berisha hasottolineato l’importanza dell’iniziativa ecologica anche per lo sviluppoeconomico regionale, infatti il governo albanese ha, tra i suoi obiettivi, l’os-servazione di principi ecologici, in accordo con la nuova visione globaledell’economia improntata all’ecologia. Anche i principi ispirati al settoreturistico potranno subire nuove trasformazioni perché sempre più impron-tate verso la green economy.

Economy in favour of ecologyThe institutional conference “Investments for the treatment of waste waters incoastal areas” has been promoted by Italian Chamber of Commerce in Albania.At the meeting there were the representatives of Albanian institutions and thelocal and Italian enterprises. The Prime Minister Berisha has emphasized theimportance of the ecological initiative for regional economic development.

ECONOMIA A FAVORE DELL’ECOLOGIA

Sali Berisha, primo ministro albanese, in un incontro con gli investitori esteri,nonostante la crisi politica degli ultimi mesi, ha ribadito l’importanza di inve-stimenti esteri per l’economia della regione. Berisha ha espresso la volontà delgoverno di attirare gli investitori esteri con riforme istituzionali anche attraver-so la creazione di una nuova agenzia per gli investimenti chiamata AIDA. Taleistituzione sarà dedicata agli investimenti stranieri in Albania e sarà presiedu-ta dal presidente del Consiglio dei ministri insieme ai rappresentanti delleimprese private.

Foreign investments: essential to the regional economy Prime Minister Sali Berisha has illustrated the government’s interest to make thecountry more attractive to foreign capitals with the institutional changes, by thecreation of a new investment agency, AIDA, headed by Chairman of the Council ofMinisters and several ministers and representatives of the private business.

INVESTIMENTIESTERI: NECESSARI PER L’ECONOMIAREGIONALE

È stato firmato da UNIFICommunication e Alcatel – Lucent(una delle aziende leader nel settoredella posa di cavi di comunicazionesottomarini), il contratto di fornituraper la fase 1 della rte Balcani – Italia.La Alcatel dovrà fornire il primo siste-ma di fibra ottica albanese che colle-gherà Tirana a Bari a fine 2011. Inoltrela medesima azienda svilupperàanche i nodi terrestri della rete chepermetteranno la connessione alBalkans Internet eXchange (BIX) aTirana, in questo modo l’Albania si col-legherà a tutti i principali nodi di tele-comunicazioni dell’Europa occidenta-le. UNIFI diventerà il primo providerdella regione a offrire tecnologia a 40GB per secondo e tra i vari servizi ven-derà anche venderà la connessione sufibra ottica con l’Italia e altre zoned’Europa.

Agreement about diffusion of optical fibre UNIFI Communication and Alcatel –Lucent will provide turn-key implementa-tion of Albania’s first private underseaoptical fibre, which will connect Tirana toBari by the end of 2011. Alcatel-Lucentwill develop optical equipment too,which will link Italy to the newly createdBalkans Internet eXchange (BIX) inTirana.

ACCORDO SU DIFFUSIONEFIBRA OTTICA

Aree dell’Adriatico ALBANIA www.albaniatourism.com

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Aree dell’Adriatico GRECIA www.ente-turismoellenico.com

La crisi finanziaria seguita dall’instabilità politica ha messo infuga circa 1.500 aziende che hanno deciso di lasciare il Paesealla ricerca di situazioni economiche più stabili. E’ quanto emer-ge da un sondaggio della Confederazione Nazionale Ellenica delCommercio (ESEE). Molte aziende manifatturiere hanno sposta-to forza lavoro e capitali nei Paesi vicini, alla ricerca soprattuttodi un più semplice accesso ai prestiti bancari e minori vincoliburocratici. Nel report del Doing business pubblicato da BancaMondiale, la Grecia si è classificata 109esima su 183 nazioni. Lacrisi economica ha portato a chiudere, secondo l´ESEE, dueaziende su dieci, mentre sette su dieci stanno affrontando graviproblemi di liquidità.

Productivity: companies go abroad After the financial crisis, according to the date published by GreekNational Confederation of Commerce (ESEE), approximately 1.500enterprises have decided to leave the Country with the aim tosearch more stable economic situations and less cash flow pro-blems.

Uno degli obiettivi principali del governo ellenico è l’abbatti-mento della spesa e dell’evasione fiscale in modo da ridurre ildeficit nazionale senza aumentare le tasse, è quanto sostienela Banca Centrale greca che vorrebbe portare il deficit al 7,8%del PIL rispetto al 13,8% dello scorso anno, seguendo quantoconcordato con le organizzazioni internazionali in cambio diaiuti economici pari a 110 miliardi di euro. Analizzando i datisotto il profilo fiscale, a seguito del programma concordatocon UE, FMI e BCE ci sono stati progressi significativi anche seil raggiungimento di molti obiettivi risulta ancora di difficileattuazione visto che le prime stime del deficit fatte dalMinistero delle Finanze, risultano pari a 14% del PIL.

New measures in order to face the crisisOne of the main aims of Greek government is the lowering of theexpenses and the tax evasion,so that to reduce the national deficit without to increase the taxes.After the agreements with international organizations, the GreekBank would to reduce the deficit to 7.8% of the GDP compared to13.8% of the last year.

PRODUTTIVITÀ: AZIENDESI TRASFERISCONOALL’ESTERO

NUOVE MISURE PER FRONTEGGIARE LA CRISI

I dati forniti dall’Autorità Ellenica di Statistica sotto-lineano quanto gli scambi commerciali della Greciacon il resto del mondo, a seguito della crisi economi-ca, abbiano subito un decremento rispetto al prece-dente anno nel periodo gennaio - agosto (-14,9%), idati mostrano una diminuzione delle importazioni(-20,9%) e un aumento delle esportazioni (+5,5%). Imaggiori Paesi coinvolti nelle importazioni sono laGermania e l’Italia che possiedono il 25% dellequote di mercato e hanno esportato nei primi 8mesi del 2010, rispettivamente 3,39 e 3,05 miliardidi euro. Seguono la Cina, i Paesi Bassi, la Francia e ilBelgio. Le esportazioni elleniche verso il resto delmondo vedono la Germania come cliente principalecon acquisti di 1,16 miliardi di euro.

Data trade exchangeThe data of Hellenic Statistics Authority emphasize thatGreece exchanges with the rest of the world have suffe-red the economic crisis, in fact there has been a decreaseof 14.9%, the data show a lessening of the imports -20.9% and an increase of exports +5.5%. Italy andGermany are the most important countries involved inthe exports.

DATI INTERSCAMBICOMMERCIALI

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Rubrica LIBRI www.adriaeco.eu

E’ ancora un volume dedicato al turismo quello che ci propone inquesto numero l’editore Franco Angeli. “Il turismo enogastrono-mico – Progettare, gestire, vivere l’integrazione tra cibo, viaggioe territorio” è un interessante manuale, affascinante già dal tito-lo, scritto a quattro mani da Erica Croce e Giovanni Perri. Pur se rivolto a Università, addetti ai lavori e professionisti del settore, rap-presenta comunque una valida lettura anche per un semplice turista. Esono proprio gli italiani che dovrebbero farne tesoro, scoprendo come tuttoil nostro territorio sia un patrimonio inestimabile di occasioni e ricchezzeancora sottovalutate o inespresse. Il volume di Croce e Perri è ora editonella sua versione aggiornata e ampliata con nuove case histories e conuna sezione specifica dedicata all’accoglienza dei bambini. Il tutto nell’otti-ca di suggerire validi esempi per una programmazione e una progettazionedi vacanze integrate con l’enogastronomia e la riscoperta sensoriale di unterritorio e delle sue caratteristiche. Qualità e antichi e autentici saporihanno spalancato le porte alle emozioni che non rappresentano soltantol’appagamento dello spirito e il suo arricchimento emozionale, anche visi-vo, attraverso uno scorcio mozzafiato, un panorama ameno o un angolo distoria, ma rappresentano anche il mondo dei sapori, dei profumi, dellaricerca di abbinamenti sempre più affinati e affascinanti. “Il turismo – silegge nella premessa – può diventare un fattore strategico di crescita e unadelle voci più importanti dell’economia in Paesi, regioni, località che abbia-no risorse da valorizzare e sappiano ideare, programmare, gestire, tutelare,aggiornare e riqualificare il loro prodotto turistico con lucidità, tempismo ecostanza”.Fare mente locale che già nel I secoloa.C. Orazio parlasse di vini, di olio diprima spremitura o di aceto, chiarisce leidee sul significato dell’emozione di unsapore che si lega indissolubilmenteanche alla “location” che l’ha generato.Ma dall’epoca classica in poi, numerosisono stati gli esempi in letteratura “perintraprendere un viaggio virtuale tra letavole imbandite dell’antichità” e nelvolume è possibile rintracciare questo emolto altro ancora!

Gian Mario Spacca

Tourism integrated towards emotions is a winner tourism!It’s again a book dedicated to the tourism thisnumber written by Franco Angeli publisher.“The wine and food tourism - to plan, to mana-ge, to live integration between food, travel andregion” it’s an interesting book, written byErica Croce and Giovanni Perri. Also if it isaddressed to university, experts and professio-nals, it represents however a convincing rea-ding also for a simple tourist. The book of Croceand Perri has the aim to suggest good exam-ples for a holidays planning integrated withfood and wine and the rediscovery sense of aterritory and its features because “the tourism– as we can read in the foreword - can becomea strategic growth feature in countries, regions,places that have resources to value”. It’s impor-tant to remember that already in the first cen-tury B.C. Horace spoke about wines, first oilpressing or vinegar, this clarify the ideas aboutthe meaning of the emotion of a testing that islinked to the place that has produced it. In thisbook it’s possible to find it and some more!

TURISMO INTEGRATO ALLE EMOZIONI,TURISMO VINCENTE!

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“Le imprese devono scendere dalla loro torre d’avo-rio e parlare con la gente con la quale voglionoentrare in contatto” (“The Cluetrain Manifesto”).

Perché il marketing sta cambiando? Perché i con-sumatori stanno cambiando.Ancora: perché i consumatori stanno cambian-do? Perché quello che i consumatori chiedono albene di consumo è diverso rispetto a qualche annofa. I consumatori attraverso l’acquisto cercano un’espe-rienza, un’identità. Meglio ancora se condivisa.E’ impossibile oggi pensare al target in accezioneclassica: prima il target era determinato da una clas-se di età, d’istruzione e di provenienza (relativamen-te stabile e prevedibile); oggi il target è un gruppoche condivide un luogo e una situazione in un certomomento. Il concetto è diventato fluido, ciascuno dinoi appartiene a tanti gruppi di consumo in funzio-ne delle innumerevoli situazioni che vive.Il neo-marketing è caratterizzato da:· Contenuto creato dall’utente· Conversazione biunivoca· Marca interpretata dai clienti· Utenza selezionata e ristretta· Feedback degli utenti· Il passaparola è vincenteLe imprese non si devono spaventare dal confrontocon i consumatori (attivi), non dovrebbero averepaura di eventuali “intromissioni” del consumatoresul prodotto o sulla marca, bisogna resistere allatentazione di “fare marketing” e passare a una con-cezione di co-costruzione di valore e prodotto.Perché le aziende dovrebbero interagire con il

Viral marketing: from threat to new communication chance Marketing is changing because the consumers are changed. Now, infact they search in the consumer goods an experience, an identity.Better if shared. For this reason the classic meaning of target leavesthe place at the idea of a group that shares a place and a situationin a specific moment. The new-marketing is characterized by:Themes created by the customer;Conversation one to one; Brand read by customers; Selected users; Feedback by customers; The word of mouth advertising is right.The enterprises do not have to be scared by the comparison with theconsumers, indeed they would have render them active subjectabout the communication. At this point that come into play the viralmarketing that it is finalized to the realization of products, servicesor advertising that they have the pretension to diffuse itself betweenpeople like virus. Opposite to the classic advertising the ViralMarketing want to communicate to a niche of innovators, personsthat are able to diffuse ideas and innovation, also about new pro-ducts and services. People who compose the majority listen thesevanguards and for belongings motivations let to contaminate them-selves. The content of a spot, in order to be viral, must be:funny, provocative, subversive history; new and innovative themes;association with indirect brand; format that allows online spread;references at present events. About the spread of the advertising themost reagents social network at the emotional focus of the messageare selected, suggest the viral behaviours and the conversations,creating in this way, new viral potential through initiatives of creati-ve seeding. This type of activity produces more efficient results, as thepersons are more inclined to trust itself in a communication throughthe word of mouth. The advice is to talk to consumers using clearand respectful language, to participate with them at brand growth.

Rubrica ILLUSIONI www.tangherlini.it

IL VIRAL MARKETING:DA MINACCIA A NUOVA OPPORTUNITA’ DI COMUNICAZIONE

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consumatore? Perché èlui che ha tutto il potere,bisogna conquistarlo,emozionarlo e provocar-lo per ottenere la suafiducia.Perché è necessarioosare? Perché le comuni-tà di marca danno ai loromembri un senso piùintenso alla loro vita, unmodo per legarsi ad altrie sviluppare rapportiinterpersonali reali oimmaginari.E’ a questo punto cheentra in gioco il marke-ting virale. Il marketingvirale è finalizzato allarealizzazione di prodotti,servizi o comunicazionicommerciali che abbianoin sé la propensione adiffondersi fra le personecome virus.Al contrario della pubbli-cità classica, il ViralMarketing punta a comu-nicare a una nicchia diinnovatori/influenzatori.Innovatori e adattatori precoci sono per-sone disposte a diffondere idee e novità,anche rispetto a nuovi prodotti e servizi.Le persone che compongono la maggio-ranza prestano ascolto a queste avanguar-die e per motivazioni di appartenenza silasciano contagiare.Virale è quando s’innesca la condivisionedi emozioni. Il contenuto di una campa-gna, per essere virale, deve avere unabuona dose di:1) Storia divertente, provocatoria, sovver-

siva2) Contenuto fresco, nuovo o innovativo3) Associazione con la marca sottile e indi-

retta4) Format che consenta la diffusione onli-

ne5) Riferimenti ad avvenimenti attualiPer la diffusione della campagna si sele-zionano i social network più reattivi alfocus emotivo del messaggio, si suggeri-scono i comportamenti virali e le conver-sazioni, generando così nuovo potenzialevirale attraverso iniziative di creative see-ding (inseminazione creativa).Il seeding creativo è la chiave di successodi una campagna virale, avendo l’obiettivodi generare relazioni fondate sull’entusia-smo per il contenuto virale. Il metodo pro-posto, in contrapposizione al bombarda-mento a tappeto del target, produce risul-tati più efficienti, rinforzati da conversa-

zioni genuine e re-inseminazioni sponta-nee. Le persone, infatti, sono più propense afidarsi di una comunicazione che avvieneattraverso il passaparola a causa dellaforte attendibilità della fonte, ritenutaattendibile non avendo un interesse diret-to alla vendita. Un’operazione di passapa-rola ben riuscita genera l’effetto buzz(ronzio), una forma intensa e interattiva dipassaparola.

Cito ancora Cluetrain, una delle tesi del suoManifesto per comprendere i toni che lacomunicazione virale dovrebbe tenere:

“Avere senso dell’umorismo non significamettere le barzellette nel sito web azien-dale. Piuttosto, richiede grandi valori, unpo’ di umiltà, un discorso onesto e un sin-cero punto di vista”.Quindi il consiglio è di parlare ai consuma-tori con un linguaggio vicino e rispettoso,partecipare insieme a loro al processo dicrescita del brand.Alcuni esempi di marketing virale, chepotete vedere anche attraverso Qrcode:http://www.youtube.com/watch?v=iYhCn0jf46U (Dove video virale)http://www.youtube.com/watch?v=9vk4_2xboOE (Mentos video virale)http://www.youtube.com/watch?v=2H8WK5XtM6U (Firefox video virale)

Mirco Tangherlini

Dove video virale

Mentos video virale

Firefox video virale

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Non è la prima volta che in questospazio si parla di inquinamento equello dei porti poi merita unamenzione speciale! Ma sembra che ilmondo si stia svegliando e dallaCalifornia, proprio a inizio anno, giungeuna notizia interessante in merito allariduzione di emissioni di sostanzenocive del comparto marittimo. Giàdalla primavera 2011 nei porti di LongBeach e di Los Angeles saranno speri-mentati due “seawater scrubbing”, let-teralmente “impianti di lavaggio con

acqua di mare”, ovvero sistemi innova-tivi di filtraggio che sono in grado diridurre le emissioni di ossido di zolfodagli scarichi delle navi. In pratica, gliinquinanti prodotti dall’utilizzo di car-buranti come il diesel, raccolti dall’im-pianto in appositi contenitori, vengonoeliminati dall’acqua che passa attraver-so i motori prima di fini-re in mare. Una primabuona notizia, conside-rando che la panoramicainternazionale presenta-ta dall’Organizzazionemarittima internazionalenon lascia grosso spazioall’interpretazione: purse il marittimo è il com-parto a minore impattoambientale tra tutti isistemi di trasporto, sirischia, però, un aumen-to del 150-200% di emis-sioni di inquinanti entroil 2050, in assenza di unanormativa europea spe-cifica che obblighi allariduzione dello zolfocontenuto nei carburanti(emissioni che in alcunearee del mar Baltico sonostate limitate). Intantoun cantiere australianoha messo in acqua unoyacht alimentato con

l’olio… della frittura di pesce. In pratical’eco-imbarcazione è alimentata con olivegetali esausti. In questa carrellata dinovità che tentano di salvaguardare ilmare dall’inquinamento, non possia-mo dimenticare che proprio sul finiredello scorso anno l’UCINA (Unione deiCantieri e delle Industrie Nautiche eAffini) ha lanciato l’iniziativa di metterein piedi dei centri di raccolta per le bar-che dimesse, per far sì che invece chefinire in discariche o inceneritori, imateriali di cui sono composte possa-

no essere recuperati, riciclati e ricon-vertiti in altri beni di consumo o imbal-laggi. La vetroresina, ad esempio, tritu-rata, macinata e trasformata in granulipuò essere utilizzata per la produzionedi componenti hi-tech e d’arredo. Robada matti!

Leone di San Marco

Rubrica AVVISO AI NAVIGANTI

Eco solutions for less polluted portsIt is not first time that we speakabout pollution, and about it, isimportant to remark the situationof the ports! But it seems that theworld is waking up as theCalifornia show us, in fact in the

spring 2011, the region will testtwo “seawater scrubbing”, lite-rally “washing systems with sea-water”, that is innovative systemof filtering able to reduce thesulphur oxide emission from thedrainages of the ships. Althoughthe maritime sector is the tran-sportation system with less badimpact, without a specificEuropean law, the risks ofincreasing the emission of150%-200% within 2050, arereal.In the meantime an Australianyard has crated a yacht fed withvegetables oils worm-out. It’simportant to remembers moreo-ver the initiative of the last yearof UCINA to create the collectingcentres for boats disused, in thisway instead to go into the rub-bish dumps or incinerator, thematerials of which they are com-posed can be recovered, recycledand transformed in many consu-mer goods or packing.

ECOSOLUZIONI PERPORTI MENO INQUINATI

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Anno IV · numero 17 · Gennaio/Febbraio 2011 · www.adriaeco.eu

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