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Acqua Fuoco Terra Aria

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Concorso Capalbio 2010

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Curatrice ed Autrice dei TestiDott. Sofia Pettinelli

Coordinatore AmministrativoProf. Teodora Ricciardi

Selezione ArtistiProf. Alfredo Borghini

Prof. Alessandro Carlini

GraficaMatteo Bastioni

dailybread.it

StampaWelcome s.r.l.

Aprilia 04011 (LT)

L’ Associazione culturale “Cotto d’Insieme” è nata da un gruppo di artiste già più di vent’anni fa; è un gruppo di sole donne che fanno dell’Arte il loro principale punto di riferimento e che, oltre a produrla in prima persona, attraverso l’Associazione, ne promuovono la diffusione con mostre, esposizioni artistico-letterarie, in cui il tema è appunto mutuato dalla letteratura, un giornale on-line, e tante altre iniziative. Sono ormai moltissimi gli eventi ed i progetti culturali portati a termine con successo da “Cotto d’Insieme” e qui a Capalbio, nello splendido Castello che ospita l’esposizione, la Mostra concorso “Acqua, Fuoco, Terra, Aria” riunisce Artisti provenienti da ogni parte d’Italia, aprendo ad ogni forma di espressione nell’intento di far conoscere nuovi modi di fare Arte e di presentare, accanto ad autori già maturi, anche giovani talenti.Ci auguriamo che il pubblico voglia dare il suo consenso e che adulti e bambini possano godere delle opere che troveranno qui esposte: passeggiando nelle sale potranno vedere sia quadri che sculture, sia fotografie che installazioni di Arti visive, ma anche ceramica e porcellana.Sofia Pettinelli

PresidenteCinzia Insalaco

Vice PresidentePatrizia Chambry

Coordinatore AmministrativoTeodora Ricciardi

Ufficio StampaSofia Pettinelli

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Arti visive eFotografia

Scultura

Pittura

Michele Del Manzo Patrizia Dottori Valentina ParisiCarlo PettinelliRivka SpizzichinoSara SpizzichinoLuigi Tosti

Mirella BastelliClara MagliocchettiAndrea Mercedes Melocco

Angelo Del VescovoVeronica Ferrari Mariano LambertiNatascia

Cottod’Insieme

Giulia CacacePatrizia ChambryGina Di BucciMaribel DiezLaura DominiciAttilia FerrucciFiammetta FiorentiniMargherita GiovagnoliCinzia InsalacoMarisa MazzaCarla MusumeciAda NataloniSofia PettinelliTeodora RicciardiStefania SperaGabriella TirincantiLaura Valeri

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MicheleDel Manzo

Con la fotografia digitale l’Artista fa affiorare dal buio profondo di un inquieto mondo sotterraneo ”I Signori della Fiamma”, che ben incarnano quell’identità tra fuoco e demòni che popola l’immaginario collettivo. In “Wolf” la scelta di lasciare gran parte del fondo dell’opera al nero fa intuire il movimento della belva che allunga gli artigli bianchi in un balzo ferino, relegando in secondo piano il muso di fuoco.

Wolf

I Signori della Fiamma

Arti visive e Fotgrafia

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Hot/as/Ice ShineBergs

PatriziaDottoriHot/as/ice: l’incredibile visione di fuoco che l’Artista ci propone è frutto dell’inversione fotografica da positivo a negativo. La crepa del ghiacciaio Perito Moreno, nella quale si vedono gocce d’acqua dello scioglimento, diviene con l’inversione la gola di un vulcano il cui magma ribolle nelle profondità della terra: il ghiaccio è calore non solo per ciò che l’immagine suggerisce attraverso i colori, ma anche per il forte impatto emozionale in cui gli opposti si identificano. L’affascinazione dei contrari continua con “ShineBergs” in cui la terra, una cava di granito attraversata da una crepa fulminea, con un lago in cui affiorano rocce, con l’inversione fotografica perde il colore ocra per divenire un ghiacciaio immerso nel blu di un mare che tutti noi ci portiamo dentro.

Arti visive e Fotografia

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IN-Desy

ValentinaParisi

In una galassia fatta di miliardi di piccole bollicine affiora l’immagine di Desy che galleggia nel liquido amniotico, perché la vita ha origine nell’universo, sia quello infinito che ci circonda misterioso e insondabile, sia quello del microcosmo perfettamente compiuto del grembo materno.

L’opera si snoda negli estremi del gigantesco e del piccolissimo, nel tutto bianco indefinito popolato da idee affioranti, più che da immagini, e nel volto perfettamente identificabile di Desy: sta allo spettatore farla sua e cogliere le emozioni che l’Artista ci trasmette.

Arti visive e Fotografia

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CarloPettinelliRottami che si moltiplicano come “Fiori” nel mondo degli specchi dove lo spettatore, come un’Alice del futuro, si confronta con l’immagine mentale dell’acqua e della terra che l’Artista ci suggerisce, cosicché, al centro dell’opera lo scivolare della luce, che sgorga da una protome animalesca, è una perfetta cascata ed i grovigli ferrosi dell’altra, ora tondi ora squadrati, di diverse misure, sono l’infinito brulicare della vita della nostra Terra.

Terra Acqua

Arti visive e Fotografia

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Curriculum Vitae

RivkaSpizzichino

L’installazione, qui proposta in versione ridotta poiché originariamente concepita per essere distribuita su più televisori disposti sia in modo casuale che rigorosamente organizzato, con la forte critica alla società contemporanea vuole essere la metafora della vita, una vita frutto di ripetizione ed omologata, e, al contempo, della morte. È infatti attraverso la privazione dell’individualità del singolo che la società opera nel tentativo di appiattire tutto sull’unico obbiettivo della massificazione, ne consegue che il risultato dell’annullamento della specificità è la morte.

Arti visive e Fotografia

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SaraSpizzichinoL’Artista sceglie il Frottage per quest’opera il cui legame con la terra è talmente forte da essere l’opera in sé stessa. Il rilievo a carboncino di “Recollecting memories from five drawings”, di cui ammiriamo un particolare, è composto da cinque elementi simbolo di altrettanti luoghi del reale divenuti luoghi della memoria. La scelta del Frottage (far affiorare sul foglio steso sul terreno le asperità sottostanti passandoci un carboncino) è strettamente legata al passato di tutti perché è veramente uno dei primissimi sistemi che i bambini usano per disegnare.

Da questo connubio tra immateriale, il ricordo di un luogo del passato, e materiale, una tecnica strettamente legata all’infanzia, quindi al passato, nasce un’opera che scrolla da un luogo di tutti la presenza di molti, per farlo assurgere a luogo unico e sacro che vive nel ricordo personale dell’Artista.

Recollecting memories from five drawings”

Arti visive e Fotografia

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Polvere di Cielo

I Fiori e la Sete

LuigiTosti

Pittorico l’uso della fotografia in questo Artista dove i chiari e gli scuri, i riflessi e le sfumature generano non solo effetti cromatici, ma la vera e propria atmosfera cosicché non c’è bisogno di leggere l’opera attraverso sovrastrutture mentali perché ciò che parla è l’emozione.

“I fiori e la sete”, giocata su pochi essenziali colori, lasciando sfocati in primo piano i fiori che sono asciutti, attraverso un rimando di luci, di ombre e di riflessi esalta l’acqua e la sua frescura. “Polvere di cielo” non lascia adito a dubbi, è l’atmosfera che si interpone tra lo spettatore e il fondo dell’opera, materializzandosi e scoprendo ciò che né l’occhio umano, né quello fotografico possono catturare: l’emozione, perché è tutto un fatto di cuore.

Arti visive e Fotografia

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MirellaBastelliUna fiamma si eleva alta nello spazio avvolgendosi su sé stessa: in essa tutto si consuma e tutto si genera ed ecco che dalla fusione del bronzo nasce la fusione dei corpi. Essenziale nel modellato “Fusione “ suggerisce il calore del fuoco e dell’amore.

Ancora la materia in “Espressioni dell’Io” è fondamentale e la terra dell’argilla diviene elemento di creazione, quasi novelli Adamo ed Eva che scoprono di essere stati generati.

Espressioni dell’Io Fusione

Scultura

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ClaraMagliocchetti

“Amore”, due mani stringono la terra simbolo di ciò che l’uomo le ha dato possedendola ma anche simbolo di ciò che la terra ha generato fecondata dal seme umano. Ecco perché due mani, una maschile ed una femminile, ed ecco perché il globo si spacca aprendosi al dono e donando a sua volta.

“Sogno”, una nuvola aleggia intorno ad uno splendido volto nero il cui sguardo è perso nell’infinito. Il sogno è lieve ed avvolgente, è aria che prende la forma di volute oniriche sottolineate da un colore evanescente. È il confine tra il materiale e l’immateriale che l’Artista concretizza attraverso la sua opera.

Amore

Sogno

Scultura

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Teatrino

Les Etats de l’Esprit Totem

Andrea MercedesMeloccoEleganza, fluidità di movimento nelle figure grandi e piccole: quelle grandi, “Les etats de l’esprit”, nella morbidezza del tratto e nell’ampiezza delle superfici mostrano un materiale docilmente assoggettato alla creatività dell’Autrice, quelle piccole, in “Teatrino”, con una gestualità più plateale, perfettamente si inseriscono nel legno spiaggiato levigato dalla potenza delle onde marine e dal lavorio del tempo.

I “Totem” nascono dall’utilizzo di tavole di legno che hanno avuto una vita di lavoro, su di essi l’Artista dispone un percorso alternativo ai solchi profondi scavati nel legno sovrapponendo ad essi sbarre metalliche ed opponendo, così, un iter intellettuale ad uno generato dall’azione manuale del lavoro dell’uomo.

Scultura

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AngeloDel Vescovo

Un fascio di raggi di sole, quasi tangibili nella corposità del colore, pervadono la tela portando la luce verso lo spettatore, scanditi da pennellate scure che ne sottolineano il protendersi verso il cielo, quest’ultimo è relegato a simbolica presenza da tocchi di celeste (“Raggi di Sole”).

In “Fuochi di legno ardente” la materia organica che brucia è ridotta a filamenti che colano lungo la tela, tutto è rosso, è fuoco, ma leggeri elementi geometrici ci richiamano alla mente ciò che forse il legno era stato.

Raggi di Sole

Fuochi di Legno Ardente

Pittura

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VeronicaFerrariL’ Artista interpreta il tema ricordandoci che nell’acqua e sulla terra c’è la vita e ciò avviene attraverso l’incontro tra il segno grafico e uno sfondo materico: il segno bianco, lineare, quasi l’essenza della vita che rappresenta, è scavato nella superficie grumosa dell’opera che, frantumata in mille particelle di colore, all’interno dei circoli bianchi, non è più acqua ma si trasforma in squame (“Pesci”).

In ”Antiche Civiltà”, invece, la traccia della spatola all’interno del profilo bianco del cavallo si alleggerisce, il colore cambia, il riflesso si rafforza cosicché la potenza del segno cattura lo sguardo e lo porta all’interno dell’immagine in un gioco di profilo e di superficie.

Antiche Civiltà

Pesci

Pittura

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Terra

Fuoco

MarianoLamberti

“Fuoco”: nel buio cosmico si accende l’astro solare con le sue attività di superficie che, come piccoli e lievi tentacoli, penetrano lo spazio poi, lentamente, il rosso e l’arancio si schiariscono e al centro del quadro, sotto le macchie solari, esplode la luce. La linea curva domina l’opera rendendo la superficie della grande stella e, attraverso una rappresentazione parziale, ce ne dà la massa gigantesca e ce ne suggerisce la potenza.

L’Artista rappresenta la “Terra” non solo come pianeta ma anche come elemento, dandocene una visione primordiale nella quale, spostando il centro dell’opera verso l’alto e creando grandi onde di materia, abbiamo l’impressione di un tutto in fieri; il colore sottolinea il processo creativo.

Pittura

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NatasciaCon “Big Bang” l’Artista parte dall’origine dell’universo in un’esplosione coloratissima in cui il caos primordiale si dilata in ondate di rossi, gialli, verdi, azzurri in una nascita pirotecnica della materia. Con “Cielo, Terra e Mare” gli elementi della natura sono riuniti in una visione onirica nella quale coesistono il sole, la terra, il mare e la presenza dell’opus creativo, frutto di una vita che si svolge dietro finestrelle accese.

In entrambi i quadri il colore è il vero valore fondante, attraverso di esso si costruisce l’opera che genera un’empatia immediata con l’universo espressivo dell’Autrice.

Big Bang

Cielo, Terra e Mare

Pittura

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GiuliaCacace

Il mare si fa pesce in queste due piccole opere in ceramica dove la forma ed il colore, con gli spessori e le sfumature, con i pieni ed i vuoti, diventano concreti, diventano oggetti e si trasformano in arte facendoci immaginare il lavoro delle mani dell’Artista che modella, che liscia, che accarezza l’argilla in un gesto d’amore per la materia.

“Seguendo le Pleiadi” è costruito sulla diagonale del confine tra aria e acqua, dove onde tangibili sotto un cielo profondo trasportano il coraggio e lo spirito d’avventura di un uomo che ha ancora molte migliaia di anni da percorrere e che si affida alla fragile precarietà di una piccola barca: solo l’audacia e la sapienza marinara possono farla approdare in un porto sicuro.

Seguendo le Pleiadi

Pesci

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PatriziaChambry“………e dall’Acqua nasce la vita”, essenziale e simbolica rappresentazione del tema in questa composizione Raku, che qui è appena uscita dal fuoco di cottura. I tre elementi si completano e la disposizione centrale della grossa goccia, con la superficie increspata, genera una vita femminile, essa stessa simbolo di procreazione, dominata dai movimenti lunari: è la fusione del cielo, dell’acqua e della terra.

“Vulcano”, in questo tronco di cono l’Artista sintetizza la potenza ignica nelle gradazioni di rosso che si concretizzano in colature poste all’interno, all’esterno invece la fredda roccia si materializza nelle asperità della superficie dai colori metallici; l’immagine risulta così molto espressiva.

…e dall’Acqua nasce la vitaVulcano

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GinaDi Bucci

L’Artista esprime nelle sue forme i concetti della scultura Antroposofica nella quale l’opera si realizza attraverso il fluire delle energie individuali.

“Dal Magma le forme” è un tutto in fieri nel quale, attraverso un ribollire di sostanze primordiali, si va formando la vita. Il movimento delle mani dell’Autrice è ciò che genera, mediante il processo creativo, la fusione tra idea, energia e materia.

Nelle “Terre plasmate dal Fuoco” la pressione delle dita dell’Artista imprime nell’argilla un moto rotatorio ascendente che caratterizza l’opera dando luogo ad un panneggio avvolgente che crea figure al di fuori del tempo e dello spazio; la dicromia delle argille plasmate insieme genera quella che, ad un primo sguardo, può apparire una decorazione pittorica ma che è invece parte stessa della modellazione.

Terre plasmate dal Fuoco

Dal Magma le Forme

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Canto delle Sirene

MaribelDiezSplendida fattura per questo vaso in porcellana che è un vero e proprio quadro “bifronte”. Entrambe le superfici, infatti, vengono considerate come se il supporto non fosse un oggetto di uso quotidiano e, superandone tutti i limiti legati allo spazio e alla tecnica, sono trattate come se fossero due tele da dipingere. Su di un lato una morbida sirena indolente si distende su uno scoglio dorato, gli azzurri ed i turchesi creano i volumi, definiscono le masse; conchiglie ed altri elementi marini fluttuano intorno allo scoglio sospeso in un fondo scuro popolato da innumerevoli spirali che ricordano le onde. Soffici, e al tempo stesso materiche, le superfici, in aperto contrasto tra loro, perfettamente si integrano. Sull’altro lato una sirena è colta nel momento di una metamorfosi: da creatura marina ma sensuale femmina, si trasforma in conchiglie ed altre misteriose volute ed il suo destino di essere marino la culla in un lento precipitare verso i fondali, intorno concrezioni e bollicine brunodorate l’avviluppano.

L’anima mediterranea di quest’Artista spagnola di Barcellona è tutta in quest’opera intitolata “Canto delle Sirene”.

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LauraDominici

La catarsi è il tema che anima entrambe le opere: “El Duende” mostra la forza e la grazia delle ballerine di flamenco che con il fuoco della loro passione riscattano, almeno per il breve momento della danza, il popolo Gitanos.

“Libera” è il volto di una fanciulla che, come il cavallo sullo sfondo, si oppone alla forza di una doma violenta. In entrambe le opere di pittura su ceramica il morbido e delicato monocromo del seppia contrasta con l’atto d’accusa e con la forza della ribellione che l’Artista affronta, il risultato è un più forte segno nella coscienza di tutti noi.

El Duende

Libera

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La Donna del Mare

AttiliaFerrucci“La Donna del Mare”: morbido modellato in questo volto dai volumi turgidi ed espressione sognante; l’azzurro del mare si coagula sugli elementi fisiognomici, sulla chioma fatta di volute che si intrecciano con un movimento quasi animato da una vita indipendente. L’Artista fonde perfettamente la corposità della scultura con l’utilizzo del colore, che non è solo decorazione pittorica del modellato, ma è elemento pregnante dell’opera.

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FiammettaFiorentiniMateriale che sgorga dalle profondità della terra, prima grande conquista della tecnologia metallurgica dell’uomo, il bronzo, in quest’opera dal titolo “Magia della Natura”, dà luogo ad un intricato intreccio di rami in un bosco fiabesco popolato dalla vita animale di un piccolo rospo che quasi si mimetizza; negli spazi lasciati vuoti da una composizione soggetta all’horror vacui l’Artista dissemina foglioline smaltate e gocce d’acqua.

In “Volti antichi” due visi sono contrapposti con un silenzioso sorriso in un muto ammiccare, profondamente sbalzati dai segni della vita sul fondo martellato di due piastre staccate, ma intimamente legate dalle rime ondulate del taglio che le separa.

Magia della Natura

Volti Antichi

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Mare

Cielo e Mare

MargheritaGiovagnoliIn “Cielo e Mare” uno spicchio di cielo stretto tra due orizzonti, con un movimento che pare quasi una falcata, attraversa e penetra uno spicchio di mare, anch’esso stretto tra due orizzonti; le linee curve si intersecano, i colori colano lungo le pareti dell’argilla incisa di segni grafici in una polisemia che congiunge due universi: quello siderale e quello marino.

In “Mare”, tra i verdi, gli ocra e i marroni di questa pittura su ceramica, vediamo una dimensione fiabesca della nostra civiltà in cui i mostri dell’ignoto popolano la mente dei soldati trasportati dalla nave.

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CinziaInsalaco

“Profondità Vulcaniche”: dagli anfratti più riposti della terra il magma esplode, le rocce grigie si spaccano e la lavica potenza distruttiva erompe attraverso i colori degli smalti ai quali l’Autrice affida il suo messaggio artistico, cosicché la corposità del colore e della materia si uniscono perfettamente relegando i grigi in secondo piano e portando la policromia verso lo spettatore.

Profondità Vulcaniche

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MarisaMazza“Terra e Fuoco” negli smalti e nelle cristalline di questa pittura su ceramica; i colori ed i materiali usati con maestria dell’Autrice creano contrasti di trasparenze fluide che si contrappongono ai colori metallici in un gioco di pieni e di vuoti “non vuoti”.

Rosso della terra di argilla risparmiata sul fondo e larghe campiture di colore squarciate da un mare verde rame che si increspa sotto la nave portata dal vento: sono gli elementi del tema che l’Artista riunisce in quest’opera che ci porta ad un passato lontano comune ai popoli mediterranei.

Terra e Fuoco

Sulle Onde del Mediterraneo

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CarlaMusumeci

“Terra ed Acqua”, gusto del colore in questa opera che racchiude in sé il duplice tema dell’acqua e della terra: ad un delicato scolorire degli azzurri, che segnano il passaggio dal mare al cielo, è opposto lo scuro sentire della terra, presente come lava nera a ricordarci le profondità del pianeta.

“Madre Terra”, la metamorfosi è ciò che contraddistingue questa figurina di argilla rossa: la terra genera i suoi frutti e, come un’antica Magna Mater, asserisce il suo potere creativo attraverso la scabrosità delle superfici arboree e la liscia morbidezza del modellato femminile.

Madre TerraTerra ed Acqua

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AdaNataloniL’Artista si confronta con il tema dell’acqua con due opere frutto di una grande creatività e di una splendida tecnica.

Nell’opera “L’Acqua e la Vita” vediamo il profondo blu della cristallina trasformarsi in una superficie spugnosa già prefigurazione della vita. In “Vita negli abissi” è già esplosa una realtà organica che si moltiplica sotto i nostri occhi aggrappata alla profondità degli oceani.

L’Acqua e la Vita

Vita negli Abissi

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SofiaPettinelli

L’Artista si avvicina alla materia forse timidamente ma con sicurezza per trarne immagini che quasi mai sono la sua esteriorità, ma guai se ne fossero l’interiorità; la sua forza è il suo obbiettivo.

(Margherita Giovagnoli)

Vortice d’Aria

La Forza dell’Acqua

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Esplosione d’AstriA.F.T.A. Quasar

TeodoraRicciardiL’Artista, pur avvalendosi di tecniche completamente diverse tra loro, sonda nelle opere qui esposte le profondità siderali del nostro cosmo.

In “Esplosioni d’Astri”, pittura su ceramica, attraverso l’uso sapiente di smalti ricchi di cristalli, che durante la cottura danno luogo ad effetti particolari, ma anche grazie agli accostamenti cromatici e alle differenze di spessore, fa esplodere miliardi di stelle che si avviano verso i confini dell’universo.

Con “A.F.T.A. Quasar”, opera in acrilici su tela, le opalescenze luminose e le larghe campiture cromatiche, in un intreccio di affioramenti e di profondità ci riportano alla mente la vita negli abissi cosmici illuminata da squarci di luce dell’immensa energia dei quasar.

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StefaniaSpera

“Pesciolini”, piccoli pesci guizzanti color della luna in frotta nuotano verso le profondità del mare, in un blu sempre più scuro, dove la luce del giorno che penetra le acque è relegata nella parte più alta del quadro, presenza cosciente di un altrove che affiora. Un mare che potrebbe essere un cielo dà luogo ad una visione rasserenante e sospesa nel tempo.

In “Mare nostrum” l’Artista costruisce l’opera attraverso linee orizzontali che si inseguono in un movimento di onde che esplode, quasi improvvisamente, nella schiuma bianca rovesciandosi su una battigia rosso cupo, frastagliata anch’essa, come il bianco, da una pennellata rotta e vivace che docile cede all’impeto del mare.

Pesciolini

Mare Nostrum

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Fuoco

Acqua

GabriellaTirincantiL’Artista in “Acqua” ha costruito questo acquarello con il bianco delle distese di superfici risparmiate intorno alle quali i colori costruiscono gli spazi, creano i volumi delle onde del mare e delle vele gonfiate dal vento; bella la gradazione delle tonalità e dei punti di colore più profondi.

In “Fuoco”, il Sole, emblema stesso dell’elemento, spostato verso destra rispetto al centro dell’opera, è protagonista assoluto perchè proprio il decentramento ne sottolinea il valore di assoluto protagonista; intorno danzano nubi multicolori.

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LauraValeri

In “Danza nell’Acqua” profili sottili e materici caratterizzano leggiadre figurine su un fondo spatolato di azzurri e macchiato di blu; i bianchi dei corpi danno volume alle forme femminili creando una particolare tangibilità che contrasta con l’evanescenza dell’immagine.

In “Fuoco” il centro del quadro, rappresentato dal punto di giallo più luminoso, è spostato verso sinistra e, insieme alle striature di colore rosso-arancio, propone un movimento dell’immagine che riporta all’ondeggiare del fuoco, di un fuoco che sfugge, che è intoccabile ma che può anche dilagare su tutta la tela.

Danza nell’Acqua

Fuoco

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