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ACQUA DESTINATA AL
CONSUMO UMANO
ACQUA
L’acqua è presente nella composizione di quasi tutte le sostanze che esistono in natura ed è quantitativamente il composto predominante di qualsiasi tipo di materia vivente.
Tutte le sostanze naturali Tales sunt aquae quasi
sono solubili, in maggiore
o minor grado, nell’acqua terra per quam fluunt
per cui, in natura, non esistono
acque chimicamente pure. Plinio
ACQUA
Per l’uomo, come per gli altri
viventi, l’acqua è una necessità
primaria. Oltre a costituire circa
il 70% del suo peso corporeo,
è la sostanza che in maggiore
quantità entra ed esce dal suo
corpo: tale quantità è di circa
2.500 ml al giorno.
Oltre a ciò l’acqua è necessaria
per diversi usi o destinazioni.
DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA
ATMOSFERA, FIUMI, VIVENTI
2,59% 0,014%
ACQUE
SOTTERRANEE UMIDITÀ
DEL SUOLO
OCEANI CALOTTE
97,41% GLACIALI
E GHIACCIAI LAGHI
ACQUA
Prelievo d'acqua annuo nel mondo
0
1000
2000
3000
4000
5000
1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985
milia
rdi d
i m
etr
i c
ub
i
ACQUA
Prelievo d'acqua annuo pro capite
0
500
1000
1500
2000
2500
Ghan
a
Gio
rdan
ia
Svi
zzer
aUSA
metr
i cu
bi
consumo per Paese
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
2,5 miliardi di persone sono
ben servite
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
2 miliardi di persone sono
mal servite
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
1,5 miliardi di persone
non ha acqua
ACQUA
RIDUZIONE POTENZIALE DELLA MORBOSITÀ IN SEGUITO AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ACQUA
Malattia Riduzione di morbosità (%)
Colera, tifo, leptospirosi, scabbia, dracuncolosi 80 - 100
Tracoma, congiuntivite, framboesia, schistoso-
miasi 60 - 70
Tularemia, paratifo, dissenteria batterica, dis-
senteria amebica, gastroenterite, malattie tra-
smesse da pidocchi, malattie diarroiche, asca-
ridiosi, infezioni della pelle. 40 - 50
ACQUA
CONSUMI DOMESTICI DI ACQUA IN ALCUNI STATI EUROPEI
(litri/abitante-giorno)
D DK N S I
Scarichi 46 46 47 39 60
Igiene personale 45 51 50 78 50
Bevande 18 13 24 43 30
Lavaggio biancheria 13 18 33 23 30
Usi vari 8 19 3 12 23
Maggiori perdite 0 0 0 0 20
Totale 130 147 157 195 213
Da: Comodo N, Maciocco G “Igiene e Sanità Pubblica”, 2002, Carocci Faber
ACQUA
QUANTITÀ DI ACQUA NECESSARIE PER ALCUNI USI
Uso domestico Fabbisogno giornaliero
come bevanda per persona 2,5 litri
per preparare i cibi per persona 8,0 litri
per la pulizia della casa per persona 50,0 litri
per lavare la biancheria per persona 30,0 litri
per la pulizia personale per persona 50,0 litri
per allontanare i rifiuti per persona 60,0 litri
Totale per persona 200,5 litri
Uso pubblico
scuole per alunno 2,5 litri
ospedali per letto 500,0 litri
caserme per soldato 100,0 litri
strade e giardini pubblici per m2 3,0 litri
ACQUA
QUANTITÀ DI ACQUA NECESSARIE PER ALCUNI USI
Uso agricolo Quantità necessarie
irrigazione per una tonnellata di riso 4,0 milioni di litri
per una tonnellata di grano 1,5 milioni di litri
allevamento per capo bovino 1000 litri
Uso industriale
caseificio per 100 litri di latte 700 litri
cartiera per 100 kg di carta 50.000 litri
acciaieria per 100 kg di acciaio 10.000 litri
IL CICLO DELL’ACQUA (1)
IL CICLO DELL’ACQUA (2)
ACQUA
PRINCIPALI FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO
• Acque sotterranee
• Acque superficiali
• Acque meteoriche
• Acque marine
ACQUA
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
Per acque destinate al consumo umano si intendono tutte quelle acque,
qualunque ne sia l’origine, che, dopo eventuali trattamenti, sono fornite
al consumo umano ovvero sono utilizzate, mediante incorporazione o
contatto, nella manipolazione di prodotti o sostanze destinate al
consumo umano (DPCM 8 febbraio 1985).
Per acqua potabile si intende l’acqua distribuita da acquedotti pubblici,
consortili o privati, riconosciuta idonea al consumo umano dalle
competenti autorità ai sensi del DLvo 31 del 2 febbraio 2001 (sostituisce
il DPR 24 maggio 1988 n° 236).
ACQUA
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute. Si distinguono per la purezza originaria e sua conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi e/o altri costituenti e per i loro effetti (DLvo n° 105 del 25 gennaio 1992).
Il termine acqua di sorgente è riservato alle acque destinate al consumo umano, allo stato naturale e imbottigliate alla sorgente, che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengano da una sorgente con una o più emergenze naturali o perforate (DLvo n° 339 del 4 agosto 1999).
ACQUA
I criteri che devono essere presi in considerazione per il giudizio di qualità di un’acqua destinata al consumo umano sono:
• criteri idrogeologici
• criteri organolettici
• criteri fisici
• criteri chimici
• criteri microbiologici
ACQUA
ACQUA
ACQUA
INQUINAMENTO DELL’ACQUA
INQUINAMENTO DELL’ACQUA
TIPI DI INQUINAMENTO IDRICO
Inquinamento biologico
• apporto di grandi quantità di sostanze organiche biodegradabili
- da rifiuti domestici (feci, urine, …)
- da scarichi di allevamenti (escrementi animali)
- da rifiuti di industrie alimentari
• apporto di microrganismi patogeni
- da liquami domestici
- da liquami di allevamenti
INQUINAMENTO BIOLOGICO
L’acqua è un importante veicolo di infezione per tutti i microrganismi ad eliminazione fecale e per alcuni ambientali opportunisti.
Esempi di organismi trasmessi con l’acqua sono:
Virus Batteri
- epatite A ed E - salmonelle
- enterovirus - shigelle
- rotavirus - vibrioni
- agente di Norwalk - Escherichia coli tossinogeno
- Campylobacter jejuni
Protozoi - Pseudomonas sp.
- Entamoeba histolytica - micobatteri
- Crypyosporidium parvum - leptospire
- Giardia lamblia Elminti
ACQUA
TIPI DI INQUINAMENTO IDRICO
Inquinamento chimico
• apporto di sostanze chimiche tossiche e/o non biodegradabili
- da rifiuti di lavorazioni industriali
- da uso di sostanze chimiche in agricoltura
- da rifiuti domestici
Inquinamento fisico
• immissione di materiali solidi
- scarico di immondizie, di detriti edilizi, …
• variazioni di:
- temperatura per immissione di acque calde
- pH per immissione di acidi o basi
- radioattività per immissione di radionuclidi
ACQUA E SALUTE
INQUINAMENTO CHIMICO
Studi epidemiologici hanno dimostrato intossicazioni croniche da piombo, entrato in soluzione da tubature, e da arsenico, presente naturalmente nelle acque.
Altri studi hanno indicato come pericolosi:
• metalli, quali mercurio, cadmio, cromo, nickel;
• insetticidi ed erbicidi;
• solventi alogenati;
• policlorobifenili (PCB) e policloroterpenili (PCT);
• elevata concentrazione di fluoro;
• elevate concentrazioni di nitrati.
ACQUA E SALUTE
EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE CONFERMATE SUI RISCHI PER LA SALUTE CAUSATI DA COMPOSTI NELL’ACQUA
1920
• intossicazione acuta da piombo
1937
• intossicazione acuta da arsenico
1938
• fluorosi dei denti
1946
• metaemoglobinemia da nitrati
1968
• cancro della pelle da arsenico
ACQUA E SALUTE
EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE SOSPETTE SUI RISCHI PER LA SALUTE CAUSATI DA COMPOSTI NELL’ACQUA
1957: acque molli e malattie cardiovascolari
1970: cancro da nitrati
1975: cancro da sostanze organiche in traccia
1975: cancro da ingestione di asbesto
1976: ritardo mentale da piombo
1978: ipertensione da sodio
1979: invecchiamento precoce da alluminio
1980: diarrea infausta da rame
CRITERI DI POTABILITÀ
L’acqua distribuita deve essere:
gradevole, o per lo meno accettabile, per quanto riguarda i caratteri organolettici (torbidità, colore, odore, sapore, temperatura);
usabile per tutti gli impieghi domestici e per tutte le destinazioni nell’ambito delle industrie e dei servizi;
di accertata innocuità, non deve cioè contenere sostanze tossiche o microrganismi patogeni.
ACQUA POTABILE
Per risultare potabili l’importante è che le acque, qualsiasi sia la loro provenienza, eventualmente dopo una serie di trattamenti, rispondano ai requisiti di legge che prevede il controllo ed il rispetto di (DLgs 2 febbraio 2001, n° 31):
• 2 parametri microbiologici (5 per le acque messe in bottiglia o in contenitori);
• 28 parametri riguardanti elementi indesiderabili e tossici;
• 21 parametri riguardanti elementi caratterizzanti;
• 2 parametri di radioattività.
ACQUA POTABILE
PARAMETRI MICROBIOLOGICI
Per acque di rete
• Escherichia coli
• Enterococchi
Per acque in bottiglia o in contenitori
• Escherichia coli
• Enterococchi
• Pseudomonas aeruginosa
• Conteggio delle colonie a 22°C
• Conteggio delle colonie a 37°C
ACQUA POTABILE
SOSTANZE INDESIDERABILI E TOSSICHE
Acrilammide Cianuro Antiparassitari
Antimonio 1,2 dicloroetano IPA
Arsenico Epicloridrina Selenio
Benzene Fluoruro Tetracloroetilene
Benzo(a)pirene Piombo Tricloroetilene
Boro Mercurio Trialometani (tot.)
Bromato Nichel Vinilcloruro
Cadmio Nitrato (NO3) Clorito
Cromo Nitrito (NO2) Vanadio
Rame Antiparassitari (tot.)
ACQUA POTABILE
PARAMETRI CARATTERIZZANTI
Alluminio Manganese TOC
Ammonio Odore Torbidità
Cloruro Ossidabilità Durezza
Cl. perfringens Solfato Residuo secco a 180°C
Colore Sodio Disinfettante residuo
Conduttività Sapore
Conc. ioni H+ UFC a 22°C Radioattività
Ferro Coliformi a 37°C Trizio
Dose totale indicativa
ACQUA POTABILE
FREQUENZA MINIMA DI CAMPIONAMENTO
ACQUA POTABILE
POTABILIZZAZIONE
OPERAZIONI DI POTABILIZZAZIONE
• Grigliatura: rimozione di corpi solidi grossolani.
• Predisinfezione/Ossidazione: viene eseguita con cloro o cloroderivati.
• Sedimentazione: separazione di parte dei solidi sospesi.
• Chiariflocculazione: separazione delle sostanze solide sospese non
sedimentabili.
• Filtrazione: filtri lenti o rapidi per eliminazione delle sostanze sospese.
• Adsorbimento: filtri a carboni attivi per eliminazione sostanze chimiche.
• Postdisinfezione: disinfezione finale con cloro o cloroderivati.
• Raccolta dei fanghi: trattamento dell’acqua che ha reagito con il
flocculante e di quella di lavaggio dei filtri.
POTABILIZZAZIONE
POTABILIZZAZIONE
POTABILIZZAZIONE
POTABILIZZAZIONE
PRINCIPALI TRATTAMENTI PER ACQUE SUPERFICIALI
• Predisinfezione (ClO2) Flocculazione Filtrazione Disinfezione (ClO2)
• Predisinfezione (ClO2) H2O2 Flocculazione Filtrazione Disinfe-zione (ClO2)
• Predisinfezione (ClO2) Flocculazione Filtrazione Adsorbimento Disinfezione (ClO2)
• Predisinfezione (O3) Flocculazione Filtrazione Adsorbimento Disinfezione (ClO2 o Cl2)
• Predisinfezione (NaClO) Flocculazione Filtrazione Adsorbimento Disinfezione (NaClO)
POTABILIZZAZIONE
DISINFEZIONE DELL’ACQUA PER
CLORAZIONE
PRINCIPALI COMPOSTI DEL CLORO
Cloro gas
Cl 2 + H2O ClOH + HCl
Ipoclorito di sodio
NaClO + H2O HClO + NaOH
Ipoclorito di calcio
Ca(ClO)2 + H2O 2HClO + Ca(OH)2
Biossido di cloro
5NaClO2 + 4HCl = 4ClO2 + 5NaCl + 2H2O
45
DISINFEZIONE DELL’ACQUA PER
CLORAZIONE
La clorazione uccide principalmente:
- batteri
- virus
La clorazione non è efficace contro:
- cisti ed ovocisti di protozoi
CLORAZIONE DELL’ACQUA
Organismo
E. coli
Virus epatite A
Poliovirus tipo 1
Rotavirus
Cisti di G. lamblia
C. parvum
Valore di C.t (mg.min/l) per inattivare al
99% con cloro a 5°C e pH 6-7
0.034-0.05
1.8
1.1-2.5
0.01-0.05
47-150
7200
CLORAZIONE DELL’ACQUA
SOTTOPRODOTTI ALOGENATI CHE SI FORMANO NEL PROCESSO DI CLORAZIONE
Trialometani: IARC 2B Acidi aloacetici:
cloroformio a. monocloroacetico
bromodiclorometano a. dicloroacetico
dibromoclorometano a. tricloroacetico
bromoformio a. monobromoacetico
Alogenuri di cianogeno: Aloacetonitrili:
cloruro di cianogeno dicloroacetonitrile
bromuro di cianogeno tricloroacetonitrile
Alopicrine: bromocloroacetonitrile
cloropicrine Alochetoni, aloaldeidi, alofenoli
bromopicrine Mx: 3-cloro-4-(diclorometil)-5-idrossi-
Cloralio idrato 2-(H)-furanone
CLORAZIONE DELL’ACQUA
Mutagenicità dell'acqua prima e dopo la
clorazione (senza attivazione metabolica)
0
20
40
60
80
100
120
0,375 0,75 L5 2 3
Volumi di acqua trattati
Att
ivit
à m
uta
gen
ica
(revert
an
ti/p
iastr
a)
prima
dopo
CLORAZIONE DELL’ACQUA
Mutagenicità dell'acqua prima e dopo la
clorazione (con attivazione metabolica)
0
50
100
150
200
250
300
0,375 0,75 L5 2 3
Volumi di acqua trattati
Att
ivit
à m
uta
gen
ica
(revert
an
ti/p
iastr
a)
prima
dopo
ACQUA E SALUTE
SOSTANZE CHE SI RITIENE PRODUCANO L’ECCESSO DI 1 CASO DI TUMORE, DOPO 70 ANNI, SU UN MILIONE DI ESPOSTI
Sostanza Concentrazione (g/L)
Cloruro di vinile 50
Cloroformio 0.2
Tetracloruro di carbonio 0.2
Tricloroetilene 2
Benzene 1.5
bis (clorometil) etere 0.00002
ACQUA E SALUTE
RELAZIONE TRA ESPOSIZIONE AD ACQUA CLORATA E MORTALITÀ PER CANCRO ALLA VESCICA
(Dati relativi a soggetti non fumatori)
Anni di consumo di acqua clorata Rischio relativo (CI)
0 1
1-19 1.3 (0.7-2.2)
20-39 1.5 (0.9-2.4)
40-59 1.4 (0.9-2.3)
> 60 2.3 (1.3-4.2)
Da: G.F. Craun, 1991, modificato
ACQUA E SALUTE
STIMA DELL’ECCESSO DI TUMORI ATTRIBUIBILE ALL’ACQUA DEL TERRITORIO PADOVANO
Composto Conc. Class. IARC Tumori stimati
1,1,1-tricloroetano 1.8 3 5-6/M/LT
tricloroetilene 5.8 3 6-7/10M/LT
tetracloruro di C 0.5 2B 0-1/10M/LT
cloroformio 0.8 2B ?
cromo 1.2 1 ?
Da: Canova F, Marin V, Marchi T, Moretti G (1989) “Microinquinanti organici e aspetti tossicologici” in Acqua, quale futuro?
Edizioni GB Padova.
ACQUA
LEGISLAZIONE ITALIANA ESSENZIALE SULLE ACQUE
• L. 10 maggio 1976, n° 319 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”.
• DPR 24 maggio 1988, n° 236 “Attuazione della direttiva CEE n° 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’art. 15 della legge 16 aprile 1987, n° 183”.
• DLvo 25 gennaio 1992, n° 105 “Attuazione della direttiva 80/777/CEE relativa alla utilizzazione e alla commercializzazione delle acque minerali naturali”.
• DLvo 11 maggio 1999, n° 152 “Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole”.
• DLvo 4 agosto 1999, n° 339 “Disciplina delle acque di sorgente e modificazioni al DLvo 25 gennaio 1992, n° 105”.
• DLvo 2 febbraio 2001, n° 31 “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.