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IL GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN GIULIANO - N. 10 / DICEMBRE 2013

Acli dicembre 2013

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Albino Comunità viva

Il gIornale della ComunItà parroCChIale dI San gIulIano - n. 10 / dICembre 2013

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u 20.45 - Nella chiesa di S. Anna incontro di preghiera per la comunità

20.00 - Alla Casa della Carità riunione coordinamento Caritas

16.00 - Per i ragazzi merenda e Santa Messa in Oratorio

16.00 - Per i ragazzi merenda e Santa Messa in Oratorio

MerS. Mauro abate

MerS. Valerio

GioS. Tiziano

GioS. Emerenziana m.

20.30 - In S. Anna Rosario meditato20.30 - Consiglio pastorale parrocchiale

21.00 - In CineTeatro rassegna film di qualità

u20.30 - Formazione biblica dai Dehonianiu 20.30: in Oratorio catechesi 3A media e incontro genitori 3A mediau 20.50: in Oratorio catechesi adolescenti SettiMana di preGhiera per l’unità dei criStianiu 18.00: in Oratorio catechesi 1A e 2A media20.30 - In Oratorio inizio Itinerario fede fidanzati

Solennità di San Giuliano

u 9.00 - catechesi esperienziale delle famiglie 11.00 - S. Messa solenne

lunS. Ilario

MarS. Felice di Nola

VenS. Antonio abate

SabS. Liberata

domBattesimo di Gesù12

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1718

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20.45 - Celebrazione ecumenica nella chiesa di S. Bartolomeo

21.00 - In CineTeatro rassegna film di qualità

Giornata Mondiale del MiGrante e del rifuGiato

lunSs. Fabiano e Sebastiano

MarS. Agnese

dom2A Tempo ord.19

2021

Calendario appuntamenti

feSta del dono per le opere parrocchiali

20.30 - In S. Anna Rosario meditato21.00 - In CineTeatro rassegna film di qualità

20.00 - Alla Casa Carità riunione Caritas21.00 - In Prepositurale concerto bandistico per il Santo Patrono

feSta del patrono 16.30 - In Prepositurale preghiera ai Santi Patroni e benedizione dei bambini

lunepifania

MarS. Carlo da Sezze

MerS. Lorenzo Giustiniani

GioS. Giuliano m.

u 16.00 - Adorazione eucaristicau20.30 - Formazione biblica ai Dehonianiu 20.50-22.00: in Oratorio catechesi ado

16.00/18.00 - Iscrizioni all’Itinerario di fede per fidanzati21.00 - In S. Bartolomeo elevazione musicale “Legictimae Suspicionis”

VenS. Aldo

SabS. Tommaso

6789

1011

2122

SabS. Severino

dom4A di Avvento

28-30 dicembre: campo invernale per Adolescenti a Colere

u 18.00-19.15: in Oratorio incontro catechesi 1A e 2A media

dicembre

gennaio 2014

È nato il SiGnore! alleluJa!

2-4 gennaio: campo inv. medie a Colere20.30 - Santa Messa alla Guadalupe per i bimbi non nati

u 16.00 - Adorazione eucaristica

u 16.00 - Adorazione eucaristica

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lunS. Giovanni da Kety

MarS. Adele

MerNatale di Gesù

GioS. Stefano

GioSs. Basilio e Gregorio

VenS. Giovanni Ap. evangelista

VenSS. Nome di Gesù

SabSs. Innocenti di Betlemme

SabS. Fausta

18.00 - S. Messa di ringraziamento: canto del “Te Deum”Capodanno in Oratorio con le famiglie

20.30 - In Prepositurale S. Messa di Natale con le famiglie dei disabili23.00 - Veglia e S. Messa di Mezzanotte

20.30 - In S. Anna Rosario meditato

Giornata penitenziale9.00-20.30: Confessioni adulti in Prepositurale14.30: Confessioni elementari in Prepositurale15.30: Confessioni medie in Prepositurale

47a Giornata Mondiale per la pace

MarS. Silvestro

lunS. Giocondo

MerMaria, Madre di dio

domS. famiglia di nazareth

domS. Edoardo

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5Per essere informato sulle attività proposte dalla nostra comunità parrocchiale

iscriviti alla newsletter mensile dal sito www.vivalavita.eu/albino

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dicembre 2013

All’inizio della nostra rubrica vogliamo porgere i migliori AUGURI di BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO a tutta la comunità albinese.

ricordoAnche se brevemente, vogliamo ricordare ancora una volta un triste evento che ha caratterizzato la sera dell’ultimo giorno dell’anno 2010. Quella sera infatti ci ha lasciato il nostro caro amico e aclista Dante Canavesi. Lo ricor-diamo per sottolineare ancora una volta l’impegno da lui profuso a favore del nostro Movimento. Per oltre cinquant’anni è stato un punto di riferimento, un promotore di iniziative, un prezioso collaboratore, un esempio da imitare.

Di seguito riportiamo il contributo del nostro Presidente di Circolo Tiziano Piazza sul tema dell’auspicato impegno aclista nell’ambito della comunità locale albinese.

lavorare insieme per far crescere la comunitàSi rilegge il Circolo Acli “Giorgio La Pira” e si rilancia alla comunità. Tante ormai le iniziative e i progetti che ne stanno dando una “mission” nuova, quella di un Circolo che sta nella comunità, dentro le persone, fra le famiglie e le associazioni. Infatti, l’orizzonte di un Circolo non è quello di star bene tra i propri soci, ma di stare dentro la comunità. Il Circolo è nella comunità e per la comunità, intesa e riconosciuta come spazio pubblico e luogo in cui tutti possono convivere nello scambio e nella reciproca cura. Una società, infatti, non dovrebbe misurare la sua qualità e soddisfazione soltanto in termini di benessere raggiunto, ma anche e soprattutto dalla capacità di costruire legami, cittadinanza e responsabilità condivise. I primi due elementi di una comunità sono rappresentati dalle relazioni e dalle pa-role. Saremmo indotti a credere che siano le parole a generare le relazioni, mentre è il contrario. Noi prima creiamo delle relazioni e, solo poi, dentro queste relazioni immettiamo le parole, che saranno tanto più autentiche quanto più leali e costruttive saranno le relazioni. L’altro elemento che caratterizza una comunità sono i beni mes-si in comune: più saranno i beni riconosciuti e valorizzati come condivisi, maggiore sarà la coesione e la vitalità di una comunità. Tra i beni che il nostro Circolo riconosce come “comuni”, e quindi nello specifico da tutelare, troviamo le relazioni, la comunità, la famiglia, il lavoro, l’istruzione, la formazione, l’equità, la sobrietà, la pace, l’ecologia e l’attenzione a non sprecare risorse. Uno dei motivi per cui le nostre comunità sono in crisi è perché, anziché mettere in atto tutte le risorse necessarie alla costruzione di luoghi comuni di confronto, ci si è accontentati di assicurare che non scomparissero le associazioni, anzi, che ne sorgessero sempre di nuove. Ma, come la persona se non si relaziona con altre per-sone non cresce, così anche l’associazionismo se non accetta di giocarsi in relazioni altre da quelle che si sviluppano al proprio interno non cresce, anzi si impoverisce e regredisce. Il modo fondamentale per rinverdire e rigenerare la vita associativa è la mutua fecondazione, a partire dal lavorare insieme, che presuppone innanzitutto una forte disponibilità all’ascolto reciproco. Ne consegue che per costruire legami e rigenerare le comunità occorre accettare, almeno in parte, di “tradire le proprie appartenenze”. L’aprirsi alle ragioni degli altri presuppone infatti l’adesione non totalizzante ad ogni causa, compresa quella as-sociativa e, dentro ad una causa (anche la più nobile), scegliere di schiudere uno

aClI albIneSI A cura del “Circolo Giorgio La Pira”

spiraglio di ascolto alle ragioni degli altri, senza il quale non può esserci futuro per alcuna persona, o gruppo, o associazione che vogliano radicarsi nella comunità. La rivoluzione più grande è pensare e pro-gettare non solo in termini personali o fami-liari, ma soprattutto in termini comunitari. I cambiamenti nella società e nella storia non vengono prodotti dai grandi eventi, dalla straordinarietà, ma piuttosto dalla quoti-dianità, da un’ordinarietà fatta di relazioni positive, di capacità di pensiero condiviso, di assunzione di responsabilità e di buo-ne prassi collettive. Diventa allora urgente lavorare per rompere la spirale perversa dell’autoconservazione e dell’autoreferen-zialità indotte dall’individualismo diffuso, ed accompagnare le persone a riapprendere la fatica, ma anche il gusto, di condividere i cammini e di accettare in tutto o in parte di cambiarne il tracciato proprio in virtù di questa compagnia. Nelle iniziative che stiamo ponendo in atto pertanto non ci si affannerà a raggiungere immediatamente risultati tangibili, successo e audience immediati; l’importante è sapere mettere in moto l’energia umana e sociale di una comunità, valorizzarla, e arricchirla, laddove possibile, con nuovi innesti. Il compito del Circolo è quello di pensarsi come minoranza creativa, che si mette al servizio della crescita della comunità. La scommessa cui puntiamo è la sperimen-tazione, nei nostri territori, di laboratori di cittadinanza attiva che veicolino cammini formativi e buone prassi di fraternità, senso civico, responsabilità a partire da un nucleo di beni comuni nel quale tutti possano spec-chiarsi. Infine, ma non da ultimo, è ora che i sogget-ti sociali chiedano di prendere parola: sa-rebbe interessante e propizia in alcuni casi un’agenda dei soggetti sociali, che in alcuni territori serva da spunto per interloquire con le istituzioni, al fine di mettere in movimento la politica e non delegare la “questione so-ciale” agli amministratori, se non addirittura ai tecnici. Saper far politica con le istitu-zioni, incalzando anche la Chiesa ad una costante attenzione alla socialità, diviene un’ulteriore espressione di sollecitudine per il presente e il futuro delle nostre co-munità, ponendo le premesse per traguardi anche ambiziosi.

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Promozione di: - Percorsi di alfabetizzazione per mamme - Accompagnamento ai servizi del territorio - Animazione e laboratori in collaborazione con Enti e Istituzioni - Sensibilizzazione sui temi della cittadinanza attiva e della coesione sociale - La creatività in cucina e nei manufatti artigianali

Da un punto di vista etico non riteniamo corretto che chi arriva nel nostro paese non possa disporre di casa, pane, vestiti, una vita dignitosa. Tuttavia, ripensiamo ai nostri “nonni” che sono emigrati in altri Paesi del mondo o immigrati dal Sud al Nord d’Italia senza che abbiano ricevuto aiuti, vivendo in baracche in condizioni disumane. Dopo un iniziale disorientamento o soccombevano o riuscivano a orientarsi e a emanciparsi. Nel nostro Paese, a differenza della Germa-nia e della Francia, mancano regole preci-se per attuare un’accoglienza responsa-bile. È necessario uscire dalle situazioni di emergenza. Riteniamo giusto riconoscere per tutti gli

alle aClI di albino terzo incontro dei Circoli di r-esistenza - resoconto

Inizialmente sono emerse alcune riflessioni sull’attualità albinese.

I furti che si stanno verificando nella nostra città e dintorni, si dice, siano stati commessi da stranieri. Si dice, ma non ne abbiamo certezza, ma la stragrande mag-gioranza di persone in paese la pensa così. È più facile pensarla così e attribuire le colpe a chi è straniero. Comunque siamo tutti preoccupati e in ansia.

Viene raccontata un’esperienza vissuta in ospedale. In attesa di visita c’era una donna in bourka nero accompagnata dal marito. La pre-senza della donna ha suscitato nei presenti inquietudine e disagio. Ci si domanda: quando noi andiamo nei paesi a religione musulmana dobbiamo adeguarci alle loro regole. Perché loro no? La sola presenza dello straniero con caratteristiche esteriori evidenti ci inquieta ancora. Siamo tutti stranieri a noi stessi nell’incontro con l’altro ...

Nella nostra esperienza, nella realtà sociale e culturale in cui viviamo il rapporto con gli stranieri è di assimilazione (accetto lo straniero solo se è simile a me), di inserzione (conviviamo ignorando le differenze fino a quando non mi sento minaccia-to), di integrazione (reciproco riconoscimento dell’alterità in una logica di uguaglian-za). Sono modalità tutte compresenti, si intende in proporzioni molto diverse l’uno dall’altra. Quale esempio di integrazione riportiamo l’encomiabile lavoro svolto dall’associazio-ne “mamme del mondo” che si prefigge i seguenti obiettivi: - Sostenere il processo di inclusione degli alunni e delle famiglie immigrate nel contesto locale - Favorire una relazione paritaria tra donne di culture diverse - Facilitare la creazione di una rete di sostegno per le famiglie neo arrivate - Promuovere il successo scolastico dei figli, strumento indispensabile per il processo di integrazione.

Le principali attività e i servizi erogati sono: - Formazione e autoformazione - Valorizzazione del tempo libero qualificandolo con attività di volontariato e di promozione sociale.

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stessi diritti fondamentali e inalienabili, lo ius soli, il partenariato e non lo sfruttamen-to economico delle risorse dei paesi da cui provengono i flussi migratori. Tuttavia, cosa ci succede quando ci accorgiamo che gli stranieri, a conoscenza delle leggi e delle procedure italiane a tutela della persona (maternità, assegno di accompagnamento, cassa integrazione), le utilizzano, come del resto facciamo noi “autoctoni? Pensiamo di essere imbrogliati, anzi truffati.

Ormai siamo alla seconda generazione di stranieri, i bambini parlano l’italiano e anche il dialetto insieme ai nostri figli. Noi italiani rischiamo di diventare nel tempo una minoranza, una società di vecchi. Riflettia-mo su questo.

Per concludere questa serata molto ani-mata, nella quale gli interventi si sono spes-so accavallati, possiamo dire che le fatiche personali e sociali sono immense, anche se sono presenti situazioni ed esperienze avanzate. Viviamo la contraddizione che esiste tra il DIChIARATO e L’AGITO.

Gli incontri continuano. Per informazioni: Antonio Camisa tel. 339/3843398

raccolta generi alimentari per le suore di clausura e raccolta fondi presso la capanna natalizia

Con l’avvicinarsi del Natale e delle feste di fine anno ritorna puntuale l’appuntamento con le care suore di clausura dei quattro monasteri di Alzano, Boccaleone, Azzano San Paolo e Zogno. Come sempre, grazie alla disponibilità del nostro consigliere Lu-igi Rivellini, la sede del Circolo di piazza San Giuliano diverrà punto di riferimento per la raccolta di generi alimentari da consegnare alle suore. La raccolta è prevista nelle giornata di MARTEDI’ 10 e 17 e MERCOLEDI’ 11 e 18 DICEMBRE 2013, mattino e pomeriggio. Coloro che non riescono a portare i generi alimentari in questi giorni possono comunque rivolgersi presso l’edicola della “Buona Stampa” di piazza San Giuliano oppure ancora presso l’altare appositamente allestito nella chiesa parroc-chiale. E lo si potrà fare fino al 1° GENNAIO 2014. Poi Luigi Rivellini provvederà a sistemare quanto raccolto (con l’aggiunta di generi alimentari acquistati con fondi del nostro Circolo) e la vigilia dell’Epifania ci recheremo presso i quattro monasteri per la consegna. Per quanto riguarda la Capanna Natalizia anche questo secondo appun-tamento è confermato per tutto il periodo delle Feste con l’allestimento della capanna sotto il porticato di accesso alla chiesa di Sant’Anna in via Mazzini.

aClI nazionali La proposta di un “PATTO CONTRO LA POVERTA’”, è stata presentata dalle Acli nazionali in collaborazione con la Caritas italiana. Per promuovere l’introduzione del Reddito d’inclusione sociale, Acli e Caritas italiana invitano tutti i soggetti interessati ad aderire a un Patto Aperto contro la povertà”.

un consiglio Anche dalla Roma antica possono venire validi insegnamenti. Eccone uno del grande filosofo Seneca poeta, politico e drammaturgo romano. Nei tanti consigli che ci ha tramandato, ce n’è uno breve ma molto significativo. Dice: “Chi ha fatto un beneficio, taccia; lo dica chi l’ha ricevuto”.

Per le Acli albinesi Gi.Bi. “S

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Un incontro dell’associazione “Mamme del mondo”

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preghiera alla santa famiglia Gesù, Maria e Giuseppea voi, Santa Famiglia di Nazareth,oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza;in voi contempliamo la bellezza della comunione nell’amore vero;a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie,perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia.

Santa Famiglia di Nazareth,scuola attraente del santo Vangelo:insegnaci a imitare le tue virtùcon una saggia disciplina spirituale,donaci lo sguardo limpidoche sa riconoscere l’opera della Provvidenza nelle realtà quotidiane della vita.

Santa Famiglia di Nazareth,custode fedele del mistero della salvezza:fa’ rinascere in noi la stima del silenzio,rendi le nostre famiglie cenacoli di preghierae trasformale in piccole Chiese domestiche,rinnova il desiderio della santità,sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione,dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono.

Santa Famiglia di Nazareth,ridesta nella nostra società la consapevolezzadel carattere sacro e inviolabile della famiglia,bene inestimabile e insostituibile.Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di paceper i bambini e per gli anziani,per chi è malato e solo, per chi è povero e bisognoso.

Gesù, Maria e Giuseppevoi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo.

Papa Francesco